Estratto verbale Consiglio di Amministrazione
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Estratto verbale Consiglio di Amministrazione
VERBALE DI RIUNIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL 29 GENNAIO 2016 Il giorno 29 gennaio 2016 alle ore 10.10, in Venezia-Marghera, P.S.T. Vega – Edificio Lybra – Via delle Industrie 19/D, presso la sede sociale si è riunito il Consiglio di Amministrazione di Veneto Sviluppo S.p.A., convocato dal dott. Francesco Giovannucci, nella sua qualità di Consigliere Anziano, con fax del 22 gennaio 2016, prot. n. 1898/16, per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno: 1. Nomina del Presidente del Consiglio di Amministrazione; 2. Nomina del Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; (omissis) 9. Conferimento deleghe di poteri; (omissis) Sono presenti i Consiglieri Simonetta Acri, Andrea Antonelli, Luigi Barbieri, Leonardo Colle, Patrizia Geria, Francesco Giacomin, Francesco Giovannucci, Leopolodo Mutinelli, Antonio Rigon, Giansandro Todescan. Massimo Tussardi. E’ assente giustificata il Consigliere Donatella Vernisi. Ai sensi dell’art. 22 dello statuto sociale vigente è presente, collegato in audioconferenza, il Consigliere Pietro Codognato Perissinotto. Sono presenti per il Collegio Sindacale il Presidente Nicola Cecconato ed i Sindaci Effettivi Cinzia Giaretta ed Enzo Nalli. Assiste il Direttore Generale Gianmarco Russo. Viene chiamata a fungere da segretario verbalizzante Manuela Guidi, Responsabile dell’Area Legale e Affari Generali. Ai sensi dell’art. 21, comma 3, dello Statuto sociale, dovendosi procedere, nel 1 corso della seduta odierna alla nomina del Presidente, assume la Presidenza il Consigliere anziano, Francesco Giovannucci. Il Presidente constata come la presente seduta, regolarmente convocata, sia validamente costituita ed atta a deliberare sul proposto ordine del giorno. Con il consenso dei consiglieri, è presente, quale rappresentante della Regione Veneto, il Segretario Generale della Programmazione Luca Felletti. 1. Nomina del Presidente del Consiglio di Amministrazione Il Presidente porge il benvenuto ai presenti, congratulandosi per la loro nomina a componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale oggi riuniti per la prima volta. Quindi il Presidente al fine di agevolare la conoscenza reciproca passa in rassegna i nominativi dei presenti, al fine della puntuale verifica delle presenze. Il Presidente evidenzia come la società, partecipata al 51% dalla Regione del Veneto e per il 49% dai principali gruppi bancari italiani, sia un intermediario finanziario attualmente iscritto nell’Elenco Speciale ex art. 107 TUB. In data 9 ottobre 2015 la Società ha presentato istanza di autorizzazione ai fini dell’iscrizione al nuovo Albo Unico ex art. 106 TUB, come riformato dal D.Lgs. 141/2010. Ai fini della predisposizione della documentazione obbligatoria all’iscrizione, come indicata nella Circolare di Banca d’Italia n. 288 del 3 aprile 2015, l’Assemblea straordinaria dei soci ha approvato in data 28/09/2015 il nuovo statuto sociale, che tuttavia potrà trovare applicazione solo all’atto del rilascio del nulla osta da parte di Banca d’Italia. Pertanto la strutturazione apicale della Società avverrà in data odierna secondo le “vecchie regole”, che, quanto alla composizione del Comitato Esecutivo andranno 2 riviste allorquando entrerà in vigore il nuovo statuto. Ciò in quanto la figura del Presidente, come disciplinata dalla Circolare 288 sopra richiamata, deve essere privata di poteri esecutivi. (omissis) Al termine della propria relazione il Segretario Generale della Programmazione comunica che l’indicazione della Regione quanto alle persona che assumerà la funzione di Presidente della Società è sul dott. Massimo Tussardi. Nessun’altro chiedendo la parola, viene messa ai voti la proposta di nominare quale Presidente del Consiglio di Amministrazione, il dott. Massimo Tussardi. Il Consiglio di Amministrazione, all’unanimità e con l’astensione dell’interessato, approva la proposta e nomina, quale Presidente di Veneto Sviluppo, Massimo Tussardi nato a Padova (PD), il 15 febbraio 1961, residente in Noventa Padovana (PD), Via Ugo Foscolo n. 44/A, codice fiscale TSSMSM61B15G224C. (omissis) 2. Nomina del Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione Passando alla trattazione del secondo punto all’ordine del giorno, il Presidente, dopo aver illustrato l’art. 21 dello Statuto Sociale, cede la parola al dott. Rigon il quale comunica che la persona, il cui nominativo è stato condiviso tra i consiglieri di nomina bancaria, quale Vice Presidente, è il dott. Francesco Giacomin La proposta viene messa ai voti. Il Consiglio di Amministrazione, all’unanimità e con l’astensione del diretto interessato, nomina quale Vice Presidente di Veneto Sviluppo Francesco Giacomin, nato a San Polo di Piave (TV) il 2 agosto 1951 – OMISSIS -. 3. Nomina del Comitato Esecutivo e attribuzione compensi 3 Per quanto concerne la nomina del Comitato Esecutivo il Presidente richiama l’articolo 25, comma 1, dello Statuto Sociale, che stabilisce la composizione del Comitato Esecutivo. Tale organo è costituito da cinque membri: vi partecipano di diritto il Presidente ed il Vice Presidente. Quanto agli altri tre componenti, due sono scelti tra quelli di nomina regionale ed uno tra quelli nominati su designazione bancaria. Ai fini della composizione dell’organo in commento, il socio di maggioranza fornisce l’indicazione dei seguenti consiglieri Andrea Antonelli e Luigi Barbieri. Viene quindi lasciata la parola al dott. Mutinelli, esponente del mondo bancario e finanziario, il quale a nome degli altri rappresentanti dei soci privati, avanza la candidatura del dott. Antonio Rigon, il quale è stato componente del Comitato Esecutivo negli ultimi due mandati e quindi è garante di continuità rispetto all’operatività di tale organo sociale nonché di qualificata esperienza. Il Presidente mette ai voti le candidature proposte. Il Consiglio di Amministrazione, con il voto di tutti i presenti e l’astensione dei diretti interessati, nomina quali membri del Comitato Esecutivo i signori: Andrea Antonelli, Luigi Barbieri e Antonio Rigon. Conseguentemente, il Comitato Esecutivo di Veneto Sviluppo per il triennio 2015-2017, risulta così composto: 1. Massimo Tussardi, nato a Padova (PD), il 15 febbraio 1961 – OMISSIS -; 2. Francesco Giacomin, nato a San Polo di Piave (TV) il 2 agosto 1951 – OMISSIS -; 3. Andrea Antonelli, nato a Roma il 23 dicembre 1966 – OMISSIS -; 4. Luigi Barbieri, nato a Padova (PD) il 28 febbraio 1948 – OMISSIS -; 5. Antonio Rigon, nato a Vicenza (VI), il 27 maggio 1960 – OMISSIS -. 4 Con riguardo ai compensi, si precisa che l’Assemblea dei Soci riunitasi il 20 gennaio 2016 nella fissazione dei compensi dei diversi organi sociali ha deliberato un plafond di Euro 15.000,00 lordi annui per eventuali deleghe che il Consiglio di Amministrazione intendesse assegnare, secondo quanto stabilito dall’art. 6 della L.R. 39/2013 e nel rispetto comunque del limite complessivo di cui all’art. 7 della L.R. 39/2013. OMISSIS Il plafond quindi andrà ripartito tra i componenti di tale organo. Si ricorda che nel corso del precedente mandato era prevista una indennità per la partecipazione alle riunioni del Comitato Esecutivo di Euro 3.222,69. Il Presidente propone quindi di ripartire equamente tale somma tra i 5 componenti del Comitato Esecutivo, nella misura di Euro 3.000,00 ciascuno. Viene altresì precisato che la composizione del Comitato Esecutivo andrà rivista in caso di accoglimento dell’istanza di iscrizione di Veneto Sviluppo al nuovo Albo Unico ex art. 106 TUB. Il Consiglio di Amministrazione, preso atto di quanto sopra esposto, con riguardo ai compensi dei componenti del Comitato Esecutivo, delibera di ripartire equamente tra i 5 componenti dello stesso, il plafond complessivo di Euro 15.000,00, per un compenso di Euro 3.000,00 ciascuno. (omissis) 9. Conferimento deleghe di poteri Il Presidente cede la parola alla dott.ssa Guidi, la quale ricorda che, a seguito del rinnovo del Consiglio di Amministrazione, si rende necessario conferire le deleghe di poteri al Presidente del Consiglio di Amministrazione ed al Comitato Esecutivo, oggi nominati. 5 Il Presidente propone, per il momento, di confermare il sistema di deleghe attualmente vigenti – già portate a conoscenza di tutti i Consiglieri e Sindaci – fermo restando che eventuali modifiche potranno essere apportate nel proseguo dell’attività della società. Si ricorda che le deleghe di poteri sono state riviste nel loro contenuto in occasione della predisposizione della documentazione per l’istanza di iscrizione all’Albo Unico e l’Ordinamento generale vigente, così dispone: COMITATO ESECUTIVO › Premessa Il Consiglio di Amministrazione, nel rispetto delle disposizioni di legge e di statuto, può conferire poteri e delegare proprie attribuzioni, determinando i limiti della delega, ad un Comitato Esecutivo (artt. 24 e 25 dello Statuto) composto dal Presidente, dal Vice Presidente (membri di diritto) e da altri tre suoi membri, di cui due scelti tra quelli di nomina regionale ed il terzo scelto tra quelli nominati su designazione dei soci titolari di azioni di categoria B), determinandone la durata e le attribuzioni. Il Presidente e il Vice Presidente sono membri di diritto. Il Comitato Esecutivo può nominare annualmente tra i suoi membri un segretario o chiamare a tale ufficio il Direttore o altro dipendente della società. A norma dell’art. 25 dello Statuto sociale, per la convocazione delle riunioni del Comitato Esecutivo valgono le stesse modalità e gli stessi termini previsti dall’art. 22 per il Consiglio di Amministrazione. Le adunanze sono presiedute dal Presidente o da chi ne fa le veci e sono valide con la presenza della maggioranza dei componenti. Le deliberazioni sono assunte a maggioranza assoluta dei voti ed in caso di parità prevale il voto di chi presiede. Delle adunanze e delle deliberazioni del Comitato deve essere redatto processo 6 verbale, in conformità a quanto previsto dall’articolo 23 dello Statuto. Le decisioni assunte in base a delega devono essere portate a conoscenza del Consiglio di Amministrazione con cadenza almeno trimestrale. Al Comitato Esecutivo competono le materie oggetto di espressa delega da parte del Consiglio di Amministrazione. Nell’attuale modello adottato da Veneto Sviluppo il Comitato Esecutivo presta supporto al Consiglio di Amministrazione, che è l’organo con funzione di gestione, unitamente al Direttore Generale, il quale, in qualità di vertice della struttura interna, partecipa alla funzione di gestione. Per garantire che ciascun componente del Comitato possa svolgere con consapevolezza le proprie funzioni, analogamente a quanto previsto per il Consiglio di Amministrazione, la Società si adopera affinché gli argomenti all’ordine del giorno e l’eventuale documentazione a supporto degli stessi siano portati a conoscenza dei componenti il Comitato Esecutivo con tempestività e in tempo utile, affinché essi possano deliberare in autonomia di scelta e con piena cognizione di causa. I membri del Comitato Esecutivo sono tenuti, al pari di ogni altro esponente aziendale, a conoscere e rispettare il Codice Etico aziendale. › Poteri Sono delegati al Comitato Esecutivo i poteri e le attribuzioni che seguono: 1. adottare, nei limiti delle deleghe conferite dal Consiglio di Amministrazione ed in osservanza alle linee programmatiche ed alle decisioni dallo stesso assunte, le iniziative utili al conseguimento dello scopo sociale; 2. deliberare locazioni e affittanze infranovennali, contratti d’uso e/o comodato attivi e passivi; 7 3. deliberare l’ammissione ai benefici previsti dagli strumenti di agevolazione gestiti nonché l’utilizzo della provvista e dei fondi eventualmente acquisiti nell’ambito di interventi concordati con la Regione del Veneto e destinati a forme di agevolazione. Deliberare l’ammissione a finanziamento e/o leasing agevolato e ad operazioni in forma mista con l’utilizzo dei Fondi di Rotazione affidati in gestione alla Società è riservata in via esclusiva al Comitato Esecutivo per le operazioni di importo complessivo superiore ad Euro 150.000,00 (Centocinquantamila/00). Delle deliberazioni assunte dal Comitato Esecutivo dovrà essere data informativa, con periodicità trimestrale, al Consiglio di Amministrazione; 4. assumere tutte le decisioni relative ai casi di revoca, riduzione o rinuncia dei benefici già concessi, anche in relazione alla variazione dei requisiti soggettivi ed oggettivi in capo ai beneficiari, nonché le decisioni relative a vicende modificative del complessivo rapporto, tali da comportare una variazione delle deliberazioni precedentemente assunte; 5. assicurare il rispetto degli adempimenti previsti dalle normative, dalle convenzioni, dai contratti e dagli atti che disciplinano lo svolgimento degli incarichi assunti in ambito agevolativo, assumendo le necessarie delibere; 6. deliberare in merito all’acquisizione di beni e servizi, ivi compreso il conferimento di incarichi di consulenza e/o professionali, entro i limiti definiti dal Consiglio di Amministrazione con apposita delibera; 7. nel rispetto della pianta organica approvata dal Consiglio di Amministrazione autorizzare l’assunzione del personale non dirigente. Per il personale non dirigente, decidere: la nomina, l’attribuzione di emolumenti e indennità, la concessione di anticipi TFR entro la misura massima e nei casi 8 previsti dalla disciplina, l’adozione di provvedimenti disciplinari escluso il licenziamento; 8. riferire al Consiglio di Amministrazione sull’esercizio dei poteri delegati con cadenza trimestrale o su esplicita richiesta. PRESIDENTE › Premessa A norma dell’art. 21 dello Statuto sociale, il Consiglio d’Amministrazione elegge fra i membri di nomina della Regione del Veneto il Presidente ed il Vice Presidente tra gli altri. Il Presidente è il legale rappresentante della Società; in caso di sua assenza o impedimento è sostituito dal Vice Presidente e, in caso di ulteriore assenza o impedimento le funzioni del presidente sono assolte dal consigliere più anziano di carica che non sia assente o impedito, a meno che il Consiglio di Amministrazione le attribuisca ad altro dei suoi membri. La firma sociale spetta al Presidente o a chi lo sostituisce. La firma di chi sostituisce il Presidente fa prova nei confronti dei terzi dell’assenza o impedimento di quest’ultimo. Con apposita deliberazione del Consiglio di Amministrazione e, se necessario, con procura notarile, la firma singola o congiunta può essere conferita, per determinati atti o categorie di atti, ad altri membri del Consiglio, al Direttore o ad altri dipendenti. Nei casi di assoluta ed improrogabile urgenza, il Presidente del Consiglio di Amministrazione può assumere, su proposta vincolante del Direttore Generale, ogni determinazione di competenza dell’organo presieduto, portando a conoscenza del Consiglio, alla sua prima adunanza, le decisioni assunte. Il Presidente è anche Presidente del Comitato Esecutivo. Il Presidente, d’intesa con il Consiglio d’Amministrazione e con il Direttore 9 Generale, assicura l’individuazione e la realizzazione delle politiche di sviluppo e delle linee guida dei piani strategici ed operativi concernenti la Società ed approvati dal Consiglio di Amministrazione; inoltre egli programma e coordina i lavori del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo. Al Presidente compete il coordinamento delle attività del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo: egli, infatti, presiede e guida lo svolgimento delle rispettive riunioni. Il suo ruolo, fondamentale nell’assicurare efficacia nella gestione degli Organi Sociali collegiali e sotto il profilo della Corporate Governance, è finalizzato ad assicurare che tutti gli amministratori possano effettivamente apportare il loro contributo, consapevole ed informato, alle discussioni. La Società riconosce al Presidente il compito di mantenere un corretto e continuativo rapporto di comunicazione con gli azionisti e con i referenti istituzionali. In questo egli è coadiuvato dal Direttore Generale. › Poteri Oltre a quanto espressamente previsto dallo Statuto sociale, al Presidente vengono riconosciuti i poteri di seguito elencati: 1. adottare, nei limiti delle deleghe conferite dal Consiglio di Amministrazione ed in osservanza alle linee programmatiche ed alle decisioni dallo stesso assunte, tutte le iniziative utili al conseguimento dello scopo sociale; 2. rappresentare la società, anche in giudizio, e, limitatamente a casi di particolare necessità e urgenza che possano provocare un grave e immediato nocumento alla Società, promuovere ovvero costituirsi in azioni ed istanze giudiziarie ed amministrative in qualunque sede e in qualunque grado di giurisdizione nominando avvocati, procuratori, arbitri e periti, riferendone al 10 Consiglio di Amministrazione nella prima riunione utile; 3. rappresentare la Società nelle assemblee delle società, degli enti, o degli organismi partecipati e, nei casi d’urgenza o qualora lo ritenga opportuno, farsi rappresentare con propria delega; 4. disporre l’acquisizione di beni e servizi, ivi compreso il conferimento di incarichi di consulenza e/o professionali, entro i limiti definiti dal Consiglio di Amministrazione con apposita delibera; 5. su proposta del Direttore Generale, autorizzare l’accensione, l’estinzione e la gestione dei conti correnti e di ogni altro deposito della Società, con facoltà di eseguire tutte le operazioni connesse a debito entro il limite massimo di venti milioni di Euro per singola disposizione ed a credito senza limite di importo. Operazioni a debito di importo superiore al limite indicato potranno essere disposte esclusivamente con firma congiunta del Presidente e del Direttore Generale. 6. riferire al Consiglio di Amministrazione sull’esercizio dei poteri delegati con cadenza trimestrale o su esplicita richiesta. DIREZIONE GENERALE › Premessa A norma dell’art. 30 dello Statuto Sociale, il Direttore Generale, nominato dal Consiglio di Amministrazione, sovrintende a tutti gli uffici della società. Il Consiglio di Amministrazione può nominare uno o più vice direttori generali che coadiuvano il Direttore Generale nell’esercizio delle sue funzioni e lo sostituiscono, in caso di sua assenza o impedimento, con le modalità stabilite dal Consiglio di Amministrazione medesimo. Il Consiglio di Amministrazione attribuisce al Direttore Generale ed al Vice 11 Direttore Generale i poteri di seguito descritti. › Responsabilità e Poteri DIRETTORE GENERALE Al Direttore Generale è assegnata la responsabilità di garantire il conseguimento degli obiettivi aziendali definiti dal Consiglio di Amministrazione, nel rispetto delle normative di legge e di settore e degli interessi dei soci, promuovendo le idonee iniziative commerciali e organizzative, curando lo sviluppo professionale delle risorse interne e l’immagine della Società. Egli, pertanto, svolge funzioni di sovrintendenza e coordinamento; è a capo del personale; approva ed autorizza la presentazione delle proposte di delibera agli Organi Sociali; dà esecuzione alle deliberazioni degli Organi Sociali; gestisce gli affari correnti; esercita ogni altro potere attribuitogli in via continuativa o volta per volta dal Consiglio di Amministrazione. Nell’attuale modello adottato da Veneto Sviluppo il Direttore Generale in qualità di vertice della struttura interna, partecipa alla funzione di gestione e presta quindi supporto al Consiglio di Amministrazione, che è l’organo con funzione di gestione, unitamente al Comitato Esecutivo. In particolare, al Direttore Generale sono attribuiti i poteri e le responsabilità di seguito elencati: Pianificazione strategica e operativa 1. predisporre studi e analisi a supporto del processo di pianificazione aziendale, anche attraverso l’elaborazione di analisi di scenario e d’impatto nonché comparazioni degli andamenti dei diversi settori di attività della Società; 2. tradurre gli obiettivi strategici formulati dal Consiglio di Amministrazione negli obiettivi di periodo e nella formulazione della 12 pianificazione annuale; 3. valutare le opportunità di business della Società assicurando l’analisi delle opportunità e dei vincoli rivenienti dall’evoluzione normativa nazionale e locale; 4. supportare il Consiglio di Amministrazione nella definizione delle strategie e delle politiche d’intervento della Società, analizzando i flussi periodici di reporting direzionale; 5. supervisionare l’attività delle strutture aziendali impegnate nella realizzazione di progetti ritenuti significativi per l’attuazione delle strategie societarie e per il raggiungimento degli obiettivi aziendali; 6. supervisionare e coordinare le attività connesse alla redazione del Bilancio d’esercizio e di tutti i documenti strategici e di pianificazione della Società; Affari correnti 7. adottare, nei limiti delle deleghe conferite dal Consiglio di Amministrazione ed in osservanza alle linee programmatiche ed alle decisioni dallo stesso assunte, le iniziative utili al conseguimento dello scopo sociale; 8. approvare ed autorizzare la presentazione delle proposte di delibera agli Organi Sociali; 9. sottoporre all’approvazione del Consiglio di Amministrazione il budget annuale della Società e le eventuali modifiche che si rendessero necessarie nel corso dell’esercizio, i documenti programmatici e strategici nonché le eventuali revisioni della pianta organica, compresa la costituzione di Commissioni a supporto delle attività di coordinamento aziendale; 10. sottoporre all’approvazione del Consiglio di Amministrazione la proposta di bilancio annuale nonché le situazioni patrimoniali ed economiche periodiche; 13 11. sottoscrivere la corrispondenza ordinaria e la documentazione necessaria ad assolvere gli adempimenti normativi e/o di vigilanza; sottoscrivere gli atti, i contratti, le convenzioni e i documenti in genere, in esecuzione delle deliberazioni assunte dagli Organi Sociali ovvero nell’esercizio dei poteri delegati dal Consiglio di Amministrazione; 12. autorizzare la trasmissione delle relazioni periodiche nonché delle comunicazioni di natura informativa, di monitoraggio e rendicontazione previste dalle discipline applicabili ai singoli strumenti di agevolazione; 13. rappresentare la società presso gli uffici postali e telegrafici, con facoltà di ritirare pacchi, corrispondenza anche raccomandata e assicurata, nonché vaglia, assegni o valori diversi. Rappresentare la società presso le Ferrovie dello Stato, le imprese di trasporto e le dogane, con facoltà di ritirare merci, inoltrare ricorsi e reclami, promuovere azioni di danno ed esigere indennizzi. In conformità alle deliberazioni degli Organi Sociali egli potrà rappresentare la società in ogni altra occasione; Gestione della liquidità e rapporti con le banche 14. negoziare le condizioni applicabili ai conti correnti e ad ogni altro deposito della Società, in accordo con il Presidente; 15. eseguire, a valere sui conti correnti e su ogni altro deposito della Società, tutte le operazioni a debito entro il limite massimo di venti milioni di Euro per singola disposizione ed a credito senza limite di importo. Operazioni a debito di importo superiore al limite indicato potranno essere disposte esclusivamente con firma congiunta del Presidente e del Direttore Generale; 16. disporre, per singole operazioni di importo non superiore a cinque milioni di Euro, gli impieghi in strumenti finanziari relativi: 14 › al portafoglio di negoziazione di proprietà; › alle disponibilità degli strumenti di agevolazione gestiti, considerato quanto disposto in materia dalla normativa di riferimento. Operazioni di importo superiore a cinque milioni di Euro potranno essere disposte esclusivamente con firma congiunta del Presidente e del Direttore Generale; 17. disporre, con riferimento agli strumenti di agevolazione gestiti e nei limiti individuati ai precedenti punti, tutte le operazioni previste dalla normativa applicabile e finalizzate ad assicurare il miglior grado di utilizzo delle dotazioni conferite; Strumenti di agevolazione 18. deliberare, con firma congiunta del responsabile dell’Area Finanziamenti e Contributi, l’ammissione a finanziamento e/o leasing agevolato e ad operazioni in forma mista con l’utilizzo dei Fondi di Rotazione affidati in gestione alla Società per operazioni di importo complessivo pari o inferiore ad Euro 150.000,00 (centocinquantamila/00). Le deliberazioni assunte dovranno essere trascritte in un apposito libro verbale e delle stesse dovrà essere data informativa, con periodicità trimestrale, al Comitato Esecutivo; Erogazione del credito 19. proporre al Consiglio di Amministrazione le politiche del credito e la loro revisione periodica; 20. assicurare che al Consiglio di Amministrazione pervengano tutti i dati e le informazioni da quest’ultimo richiesti; 21. collaborare all’esecuzione delle disposizioni impartite dal Consiglio di Amministrazione gestendo la struttura e gli strumenti disponibili in funzione delle disposizioni stesse; 15 22. assicurare una costante opera di formazione ed aggiornamento del personale coinvolto nell’attività di concessione di credito, d’intesa con il Responsabile d’Area di riferimento, al fine di uniformare tutti i comportamenti operativi e di promuovere una cultura del credito omogenea; Acquisti di beni e servizi e pagamenti 23. disporre l’acquisizione di beni e servizi, ivi compreso il conferimento di incarichi di consulenza e/o professionali, entro i limiti di spesa definiti dal Consiglio di Amministrazione con apposita delibera; 24. autorizzare i pagamenti delle somme dovute ai fornitori di beni e servizi in esecuzione degli impegni contrattuali assunti dalla società, nonché compiere tutte le operazioni bancarie necessarie per dare esecuzione alle delibere assunte dagli Organi Sociali e per adempiere alle disposizioni di legge, previdenziali o fiscali (ad es.: stipendi, premi e gratifiche derivanti da contratti di lavoro o decise dai competenti organi della Società, contributi INPS, Inail, Previbank o comunque previdenziali, ritenute IRPEF anche a lavoratori autonomi nella veste di sostituto d’imposta propria della Società, utenze derivanti da contratti di somministrazione di servizi); Personale e uffici 25. gestire gli uffici interni con potere di vigilanza e di disciplina e amministrare il personale di cui indirizza l’attività sia nei rapporti interni che esterni. Proporre al Consiglio di Amministrazione ed al Comitato Esecutivo, secondo competenza, l’assunzione delle determinazioni riguardanti il personale; 26. assicurare, attraverso il coordinamento e lo sviluppo dei processi di assunzione, sviluppo professionale, formazione e gestione amministrativa, l’adeguatezza quantitativa e qualitativa del personale agli obiettivi della Società; 16 27. istituire strutture interfunzionali e collegiali non permanenti per finalità consultive ovvero funzionali al migliore raggiungimento degli obiettivi societari. Il Direttore Generale ne potrà determinare con Circolare Interna la composizione, la durata, le attribuzioni ed il funzionamento; 28. gestire i rapporti convenzionali con le Università finalizzati alla realizzazione di tirocini di formazione ed orientamento ovvero di stages professionalizzanti presso la Società; 29. pianificare e monitorare la formazione e l’aggiornamento professionale a livello aziendale; 30. organizzare e coordinare lo svolgimento della valutazione periodica prevista dal Sistema Valutativo Interno. Sicurezza e salute sul luogo di lavoro Al Direttore Generale viene delegato il ruolo di “datore di lavoro” ai sensi della vigente disciplina in materia di sicurezza e salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. Al Direttore Generale, in quanto “datore di lavoro” ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008, fanno quindi capo le funzioni e le responsabilità inerenti all’osservanza di quanto previsto dalle norme vigenti in materia di prevenzione, con adozione di tutte le misure necessarie ai sensi dell’art. 2087 c.c. a tutelare la sicurezza e la salute dei propri dipendenti; funzioni che, a titolo esemplificativo ma non esaustivo e non limitativo, vengono di seguito elencate: A. Provvedere, nel rispetto delle norme di legge vigenti e di successiva emanazione, alle attività concernenti: a) Utilizzazione e manutenzione di edifici, impianti, macchinari, attrezzature, strumenti e ambienti di lavoro: 17 › verificare costantemente la rispondenza di tutti gli edifici, impianti, macchine, strumenti, utensili e quant’altro, alle disposizioni di legge, adeguandoli alle nuove tecnologie in materia di sicurezza, igiene ed ecologia; › assicurare l’adozione delle necessarie misure di protezione riguardanti le macchine in generale e comunque predisporre le prescritte protezioni per ciascuna operazione, macchina, apparecchiatura, impianto o attività che comporti l’utilizzazione di materie e/o prodotti pericolosi o nocivi; › impartire, in particolare, tutte le disposizioni idonee ad attuare una completa ed efficace prevenzione in ordine all’uso di attrezzature munite di videoterminale; › assicurare le operazioni di manutenzione e riparazione degli edifici ed opere destinate ad ambienti o posti di lavoro; › attuare ogni misura necessaria di igiene nei locali e negli spazi utilizzati dalla società, curando che siano approntati e forniti gli opportuni mezzi di prevenzione; › curare che le condizioni degli ambienti di lavoro siano rispondenti alle prescrizioni di legge, che le lavorazioni che implichino l’utilizzo di agenti nocivi e la produzione e/o rifiuto di sostanze nocive siano svolte secondo le prescritte misure di igiene del lavoro. b) Tutela ecologica dell’ambiente › verificare che gli eventuali reflui degli insediamenti siano autorizzati e conformi ai limiti vigenti pro-tempore, predisponendo in ogni caso le necessarie misure di adeguamento e di controllo periodico; › disporre lo smaltimento dei rifiuti secondo la vigente normativa, questo sia sotto l’aspetto normativo, sia sotto quello logistico; 18 › curare, in ogni caso, ogni previsto adempimento inerente o connesso all’ecologia, sia in sede amministrativa (domande, autorizzazioni, concessioni e simili) sia sul piano organizzativo ed operativo. c) Tutela dell’igiene e sicurezza dei lavoratori › assicurare l’organizzazione e l’effettuazione di tutte le attività inerenti l’analisi e verifica delle condizioni di rischio, anche ambientale, nel rispetto della normativa pro-tempore vigente; › provvedere all’attuazione ed all’aggiornamento delle misure necessarie a tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori; › predisporre ed applicare un’adeguata normativa interna di protezione, sicurezza, igiene e tutela dell’ambiente in conformità alle disposizioni legislative pro-tempore vigenti, curandone il costante aggiornamento; › fornire al servizio di prevenzione e protezione ed al medico competente le informazioni previste dal D.Lgs. n. 81/2008; › promuovere, organizzare e fornire, sovrintendendo alle relative attività, la massima informazione di tutti i lavoratori che siano alle dipendenze dell’Istituto, sui rischi generici e specifici connessi alle lavorazioni, rendendo note le norme essenziali di prevenzione, sicurezza ed igiene con ogni idoneo mezzo che ne consenta la più utile ed immediata conoscenza; › provvedere affinché i lavoratori ricevano una formazione sufficiente ed adeguata in materia di prevenzione, con particolare riferimento al posto di lavoro ed alle mansioni di ciascuno; › verificare preventivamente i requisiti di idoneità tecnico-professionale delle imprese e dei lavoratori autonomi cui si intenda affidare l’incarico di prestare la propria opera all’interno delle strutture aziendali; 19 › informare imprenditori e lavoratori autonomi che abbiamo instaurato rapporti contrattuali con la Società sui rischi specifici e sulle misure di prevenzione ed emergenza inerenti all’ambiente di lavoro ed all’attività aziendale, promuovendo altresì reciproco coordinamento e la necessaria cooperazione al fine di garantire l’attuazione di quanto normativamente previsto a tutela della salute e della sicurezza del lavoro; › vigilare affinché tutti i dispositivi di sicurezza ed i mezzi collettivi e personali di protezione siano approntati, utilizzati ed in perfetto stato di efficienza, avvalendosi per tale controllo di personale preposto, già normativamente destinatario di tale compito, coerentemente con il modello organizzativo della Società; › assicurare che i presidi sanitari di pronto soccorso ed i servizi igienico- assistenziali siano conformi alle prescrizioni di legge ed organizzare la sorveglianza fisica e medica dei lavoratori attraverso esperti qualificati e medici competenti, curando, in particolare, che siano rispettati gli adempimenti relativi alle visite preventive e periodiche e quelli relativi alla cartella sanitaria e di rischio di ciascun lavoratore; › assicurare la regolare tenuta e conservazione del registro degli infortuni. B. Per quanto, in particolare, riguarda la materia della prevenzione a tutela dei lavoratori, provvedere: › alla designazione del RSPP; › alla designazione ed alla formazione dei lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di pronto soccorso, di prevenzione e lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave ed immediato, di salvataggio e comunque di gestione dell’emergenza, organizzando i 20 rapporti con i servizi pubblici competenti in materia; › alla nomina del medico competente, vigilando sull’adempimento dei doveri che è tenuto ad osservare; › all’eventuale utilizzazione di persone o servizi esterni all’azienda in possesso delle conoscenza professionali necessarie per integrare l’azione di prevenzione e protezione. C. Procedere all’informazione e consultazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, ove designato, in tutti i casi previsti dal D.Lgs. n. 81/2008. D. Indire le riunioni di cui all’art. 35 del D.Lgs. n. 81/2008 e parteciparvi in rappresentanza della società curando che siano attuati tutti i relativi adempimenti. E. Delegare, per unità produttiva o per settore, persona scelta tra i dipendenti della società come la più idonea per esperienza, capacità professionale ed affidabilità, allo svolgimento di specifici compiti, anche integrativi e sostitutivi, di vigilanza sul perfetto ed efficiente funzionamento di impianti, macchine ed attrezzature. F. Ordinare e verificare che i responsabili facciano rispettare, fornendo ai lavoratori ogni necessaria informazione ed assistenza al riguardo, tutte le misure di prevenzione imposte dalle norme vigenti e quelle che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, siano comunque richieste a tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori. G. Adottare misure cautelari di sospensione ed allontanamento nei confronti del personale dipendente dalla società e dei terzi prestatori di lavoro autonomo o di lavoro subordinato alle altrui dipendenze, che a suo giudizio dimostrino imperizia tecnica o tengano un comportamento tale da mettere a repentaglio la 21 sicurezza e la salute delle altre persone presenti nell’ambiente di lavoro o anche solo di se stessi, con obbligo di segnalazione ai competenti organi della Società ai fini dell’attivazione, qualora ve ne siano i presupposti, della procedura per l’irrogazione di sanzioni disciplinari. H. Adottare di sua iniziativa, qualora ve ne sia l’urgente necessità, immediati provvedimenti tecnici ed organizzativi (compresa la sospensione dell’attività), al fine di evitare qualsiasi rischio di eventi lesivi. I. Provvedere, direttamente o a mezzo di suoi incaricati, all’espletamento completo di tutte le pratiche da compiersi presso Regioni, Provincia e Comuni, nonché presso il Comando dei Vigili del Fuoco ed UTIF, nonché presso Organi di Controllo (quali USL, ISPELS, ecc.) relativamente a quanto afferente comunque lo svolgimento delle attività aziendali, pratiche che qui di seguito si indicano non in via esaustiva, ma soltanto in via esemplificativa: › concessioni edilizie ed usabilità; › notifica all’USL o ad altri Enti preposti all’esercizio dell’attività; › autorizzazione relativa all’impiego per lavoro di locali interrati o seminterrati; › autorizzazione comunale all’esercizio dell’attività; › adempimenti relativi agli scarichi idrici in pubblica e/o privata fognatura; › adempimenti relativi alla gestione dei rifiuti; › adempimenti relativi agli impianti di terra; › adempimenti relativi agli impianti contro le scariche atmosferiche; › autorizzazione alla conduzione di impianti termici. Al Direttore Generale vengono quindi riconosciuti tutti i più ampi poteri decisionali (di iniziativa, di spesa e di controllo) necessari allo scopo, affinché 22 egli possa assicurare l’espletamento dell’attività delegata garantendo il rispetto delle normative in vigore e di futura emanazione, con facoltà di destinare le somme necessarie per la realizzazione delle misure di sicurezza, di igiene e di tutela ambientale in piena autonomia, salvo riferirne annualmente. Esercizio delle deleghe Il Direttore Generale è tenuto a riferire al Consiglio di Amministrazione sull’esercizio dei poteri delegati con cadenza trimestrale o su esplicita richiesta. In caso di assenza o impedimento e salvo diversa previsione in applicazione dell’art. 30 dello Statuto Sociale, il Direttore Generale è sostituito, in tutte le facoltà e funzioni che gli sono attribuite, dal Vice Direttore Generale. › Compiti e responsabilità del Vice Direttore Generale La figura del Vice Direttore Generale trova collocazione all’interno della Direzione Generale. In applicazione dell’art. 30 dello Statuto Sociale, in caso di assenza e/o impedimento del Direttore Generale il Vice Direttore Generale lo sostituisce in tutte le facoltà e funzioni che gli sono attribuite. Al Vice Direttore Generale, che coadiuva il Direttore Generale nell’attività di indirizzo e coordinamento delle Strutture aziendali, vengono assegnati, nello specifico, i compiti e le responsabilità di seguito elencati: 1. rappresentare Veneto Sviluppo a tutte le iniziative promozionali, realizzate dalla Società ovvero promosse da altri soggetti di riferimento o di interesse per la Società, finalizzate a diffondere la conoscenza di Veneto Sviluppo ovvero dei prodotti finanziari dalla stessa gestiti ed offerti; 2. rappresentare la Società nelle iniziative promosse dalla Regione del Veneto e finalizzate ad avviare percorsi di programmazione locale funzionali allo 23 sviluppo di nuove iniziative, allo scopo di mettere a disposizione della Regione del Veneto il know-how della Società e di individuare, nel contempo, nuove ed ulteriori opportunità di sviluppo dell’attività; 3. mantenere un collegamento costante con le strutture comunitarie, nazionali e regionali di riferimento per l’operatività della Società. Egli ha il compito, altresì, di intrattenere le relazioni con la Regione del Veneto, con le Banche e con gli altri intermediari e soggetti istituzionali la cui operatività sia funzionale alle attività svolte dalla Società, nonché di curare i rapporti con gli interlocutori nazionali e sovranazionali, istituzionali e privati, di riferimento o di interesse per l’attività svolta (a titolo esemplificativo: BEI, Cassa Depositi e Prestiti) e con le realtà associative alle quali Veneto Sviluppo aderisce. In particolare, compete al Vice Direttore curare i rapporti con le strutture regionali di riferimento per l’attività svolta da Veneto Sviluppo, allo scopo di garantire una rapida attuazione degli indirizzi programmatici ed operativi stabiliti dalla Regione del Veneto. 4. coordinare le strutture aziendali nello svolgimento delle attività ritenute necessarie al fine di prestare alla Regione del Veneto adeguato supporto tecnico ed operativo, al fine di individuare e proporre le soluzioni ritenute utili a favorire un positivo impatto delle misure affidate in gestione alla Società. 5. in occasione della partecipazione della Società a bandi di gara regionali, nazionali o comunitari, egli ha il compito di assicurare il coordinamento operativo tra le Aree e gli Uffici interessati o coinvolti nelle attività inerenti la partecipazione ai bandi medesimi. 6. supportare il Direttore Generale nei rapporti con le strutture regionali di riferimento per le attività concernenti la determinazione e la corresponsione del 24 compenso spettante alla Società. Il Vice Direttore è tenuto a riferire al Direttore Generale ed al Consiglio di Amministrazione sull’esercizio dei poteri delegati con cadenza trimestrale o su esplicita richiesta. AREA AGEVOLAZIONI E CREDITI › Premessa Nella struttura organizzativa della Società, l’Area Agevolazioni e Crediti è collocata alle dirette dipendenze gerarchiche della Direzione Generale ed è annoverata tra le “Strutture aziendali di line”. › Mission L’Area Agevolazioni e Crediti ha il compito di: • assicurare il corretto e puntuale svolgimento delle attività finalizzate alla gestione delle operazioni garantendo – con riferimento alle operazioni di agevolazione - un supporto alle Direzioni Regionali competenti nell’individuazione e definizione delle modalità di intervento; • deliberare le pratiche di competenza, nel rispetto delle deleghe in materia conferite dal Consiglio di Amministrazione; • assicurare l’analisi e la valutazione delle domande di ammissione, garantendo il rispetto della normativa interna ed esterna; • assicurare lo svolgimento di tutti gli adempimenti necessari alla formulazione di un giudizio finalizzato al perfezionamento della delibera di ammissione; • assicurare la definizione dei “casi particolari” che riguardano le operazioni già attivate ovvero in corso di attivazione e che richiedono un supplemento istruttorio (a titolo esemplificativo ma non esaustivo: riesame, 25 subentro, revoca, rinuncia ed estinzione anticipata); • assicurare il perfezionamento delle delibere di ammissione relative alle operazioni di competenza e lo svolgimento degli adempimenti finalizzati a consentire l’attivazione delle operazioni ammesse; • assicurare lo svolgimento di tutte le attività connesse alla gestione delle operazioni di competenza in corso di attivazione e già attivate, nonché lo svolgimento degli adempimenti connessi ai casi particolari quali, a titolo esemplificativo ma non esaustivo: riesame, subentro, revoca, rinuncia ed estinzione anticipata; • assicurare adeguati flussi di reporting sulle attività svolte dall’Area, rivolti al Consiglio di Amministrazione ed alla Direzione Generale, lo svolgimento delle attività di monitoraggio e la corretta gestione delle posizioni, con particolare attenzione per quelle definibili “a rischio”, nonché la predisposizione della documentazione a supporto delle decisioni del Consiglio di Amministrazione; • assicurare la predisposizione delle relazioni periodiche riguardanti gli strumenti gestiti e/o amministrati, adempiendo alle richieste di rendicontazione e monitoraggio dell’attività svolta; • assicurare la disponibilità dei dati e delle informazioni utili allo svolgimento delle segnalazioni obbligatorie agli Organi di Vigilanza e/o previste dalle normative applicabili e concernenti l’attività di competenza, in stretto coordinamento con le strutture aziendali preposte allo svolgimento delle segnalazioni; • fornire supporto all’Area Organizzazione e Sviluppo nella definizione delle soluzioni organizzative ed informatiche relative all’attività di competenza; 26 • per i segmenti di processo di competenza, collaborare con l’Area Organizzazione e Sviluppo nell’attività di analisi e stesura dei documenti di normativa interna, in particolare per quanto attiene la redazione delle procedure; Inoltre, l’Area Agevolazioni e Crediti ha il compito di supportare la Direzione Generale, ove richiesto, nelle seguenti attività: • definizione dei documenti di pianificazione della Società, da sottoporre all’Organo con funzione di supervisione strategica; • analisi del complessivo andamento aziendale e dei dati operativi; • analisi progettuale finalizzata ad orientare l’operatività della Società e/o ad approfondire aspetti specifici riguardanti particolari progetti o ambiti operativi, anche in collaborazione con altri soggetti specializzati; • pianificazione e monitoraggio della formazione aziendale; • organizzazione e svolgimento della valutazione periodica prevista dal Sistema Valutativo Interno; • partecipazione a bandi di gara e ad altri progetti ritenuti significativi per la Società. › Responsabilità e compiti del Responsabile dell’Area Agevolazioni e Crediti Al fine di attuare la propria mission, il Responsabile dell’Area Agevolazioni e Crediti delibera, con firma congiunta del Direttore Generale, l’ammissione a finanziamento e/o leasing agevolato e ad operazioni in forma mista con l’utilizzo dei Fondi di Rotazione affidati in gestione alla Società per operazioni di importo complessivo pari o inferiore ad Euro 150.000,00 (Centocinquantamila/00). Si precisa che il riferimento, nell’elenco dei poteri ad un Regolamento che disciplina l’esercizio dei poteri di spesa delegati, fa riferimento al Regolamento 27 acquisti e gestione contrattualistica di interesse societario. Pertanto qualora si intendessero modificare i poteri di spesa attribuiti agli organi sociali, sarà necessario approvare un nuovo Regolamento. Il Consiglio di Amministrazione, preso atto di quanto esposto, approva, all’unanimità, la proposta del Presidente di confermare in capo al Comitato Esecutivo, al Presidente e, per quanto occorra, in capo al Direttore Generale, le deleghe vigenti. (omissis) Alle ore 11.45, nessuno chiedendo la parola, il Presidente dichiara chiusa la seduta. Il Consigliere anziano Francesco Giovannucci Il Presidente Massimo Tussardi Il Segretario verbalizzante Manuela Guidi 28