Estratto verbale Consiglio di Amministrazione

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Estratto verbale Consiglio di Amministrazione
VERBALE DI RIUNIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
DEL 29 GENNAIO 2016
Il giorno 29 gennaio 2016 alle ore 10.10, in Venezia-Marghera, P.S.T. Vega –
Edificio Lybra – Via delle Industrie 19/D, presso la sede sociale si è riunito il
Consiglio di Amministrazione di Veneto Sviluppo S.p.A., convocato dal dott.
Francesco Giovannucci, nella sua qualità di Consigliere Anziano, con fax del 22
gennaio 2016, prot. n. 1898/16, per discutere e deliberare sul seguente ordine del
giorno:
1. Nomina del Presidente del Consiglio di Amministrazione;
2. Nomina del Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione;
(omissis)
9. Conferimento deleghe di poteri;
(omissis)
Sono presenti i Consiglieri Simonetta Acri, Andrea Antonelli, Luigi Barbieri,
Leonardo Colle, Patrizia Geria, Francesco Giacomin, Francesco Giovannucci,
Leopolodo Mutinelli, Antonio Rigon, Giansandro Todescan. Massimo Tussardi.
E’ assente giustificata il Consigliere Donatella Vernisi.
Ai sensi dell’art. 22 dello statuto sociale vigente è presente, collegato in
audioconferenza, il Consigliere Pietro Codognato Perissinotto.
Sono presenti per il Collegio Sindacale il Presidente Nicola Cecconato ed i
Sindaci Effettivi Cinzia Giaretta ed Enzo Nalli.
Assiste il Direttore Generale Gianmarco Russo.
Viene chiamata a fungere da segretario verbalizzante Manuela Guidi,
Responsabile dell’Area Legale e Affari Generali.
Ai sensi dell’art. 21, comma 3, dello Statuto sociale, dovendosi procedere, nel
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corso della seduta odierna alla nomina del Presidente, assume la Presidenza il
Consigliere anziano, Francesco Giovannucci.
Il Presidente constata come la presente seduta, regolarmente convocata, sia
validamente costituita ed atta a deliberare sul proposto ordine del giorno.
Con il consenso dei consiglieri, è presente, quale rappresentante della Regione
Veneto, il Segretario Generale della Programmazione Luca Felletti.
1. Nomina del Presidente del Consiglio di Amministrazione
Il Presidente porge il benvenuto ai presenti, congratulandosi per la loro nomina a
componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale oggi
riuniti per la prima volta.
Quindi il Presidente al fine di agevolare la conoscenza reciproca passa in rassegna
i nominativi dei presenti, al fine della puntuale verifica delle presenze.
Il Presidente evidenzia come la società, partecipata al 51% dalla Regione del
Veneto e per il 49% dai principali gruppi bancari italiani, sia un intermediario
finanziario attualmente iscritto nell’Elenco Speciale ex art. 107 TUB. In data 9
ottobre 2015 la Società ha presentato istanza di autorizzazione ai fini
dell’iscrizione al nuovo Albo Unico ex art. 106 TUB, come riformato dal D.Lgs.
141/2010.
Ai fini della predisposizione della documentazione obbligatoria all’iscrizione,
come indicata nella Circolare di Banca d’Italia n. 288 del 3 aprile 2015,
l’Assemblea straordinaria dei soci ha approvato in data 28/09/2015 il nuovo
statuto sociale, che tuttavia potrà trovare applicazione solo all’atto del rilascio del
nulla osta da parte di Banca d’Italia.
Pertanto la strutturazione apicale della Società avverrà in data odierna secondo le
“vecchie regole”, che, quanto alla composizione del Comitato Esecutivo andranno
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riviste allorquando entrerà in vigore il nuovo statuto.
Ciò in quanto la figura del Presidente, come disciplinata dalla Circolare 288 sopra
richiamata, deve essere privata di poteri esecutivi.
(omissis)
Al termine della propria relazione il Segretario Generale della Programmazione
comunica che l’indicazione della Regione quanto alle persona che assumerà la
funzione di Presidente della Società è sul dott. Massimo Tussardi.
Nessun’altro chiedendo la parola, viene messa ai voti la proposta di nominare
quale Presidente del Consiglio di Amministrazione, il dott. Massimo Tussardi.
Il Consiglio di Amministrazione, all’unanimità e con l’astensione dell’interessato,
approva la proposta e nomina, quale Presidente di Veneto Sviluppo, Massimo
Tussardi nato a Padova (PD), il 15 febbraio 1961, residente in Noventa Padovana
(PD), Via Ugo Foscolo n. 44/A, codice fiscale TSSMSM61B15G224C.
(omissis)
2. Nomina del Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione
Passando alla trattazione del secondo punto all’ordine del giorno, il Presidente,
dopo aver illustrato l’art. 21 dello Statuto Sociale, cede la parola al dott. Rigon il
quale comunica che la persona, il cui nominativo è stato condiviso tra i
consiglieri di nomina bancaria, quale Vice Presidente, è il dott. Francesco
Giacomin
La proposta viene messa ai voti.
Il Consiglio di Amministrazione, all’unanimità e con l’astensione del diretto
interessato, nomina quale Vice Presidente di Veneto Sviluppo Francesco
Giacomin, nato a San Polo di Piave (TV) il 2 agosto 1951 – OMISSIS -.
3. Nomina del Comitato Esecutivo e attribuzione compensi
3
Per quanto concerne la nomina del Comitato Esecutivo il Presidente richiama
l’articolo 25, comma 1, dello Statuto Sociale, che stabilisce la composizione del
Comitato Esecutivo. Tale organo è costituito da cinque membri: vi partecipano di
diritto il Presidente ed il Vice Presidente. Quanto agli altri tre componenti, due
sono scelti tra quelli di nomina regionale ed uno tra quelli nominati su
designazione bancaria.
Ai fini della composizione dell’organo in commento, il socio di maggioranza
fornisce l’indicazione dei seguenti consiglieri Andrea Antonelli e Luigi Barbieri.
Viene quindi lasciata la parola al dott. Mutinelli, esponente del mondo bancario e
finanziario, il quale a nome degli altri rappresentanti dei soci privati, avanza la
candidatura del dott. Antonio Rigon, il quale è stato componente del Comitato
Esecutivo negli ultimi due mandati e quindi è garante di continuità rispetto
all’operatività di tale organo sociale nonché di qualificata esperienza.
Il Presidente mette ai voti le candidature proposte.
Il Consiglio di Amministrazione, con il voto di tutti i presenti e l’astensione dei
diretti interessati, nomina quali membri del Comitato Esecutivo i signori: Andrea
Antonelli, Luigi Barbieri e Antonio Rigon.
Conseguentemente, il Comitato Esecutivo di Veneto Sviluppo per il triennio
2015-2017, risulta così composto:
1. Massimo Tussardi, nato a Padova (PD), il 15 febbraio 1961 – OMISSIS -;
2. Francesco Giacomin, nato a San Polo di Piave (TV) il 2 agosto 1951 –
OMISSIS -;
3. Andrea Antonelli, nato a Roma il 23 dicembre 1966 – OMISSIS -;
4. Luigi Barbieri, nato a Padova (PD) il 28 febbraio 1948 – OMISSIS -;
5. Antonio Rigon, nato a Vicenza (VI), il 27 maggio 1960 – OMISSIS -.
4
Con riguardo ai compensi, si precisa che l’Assemblea dei Soci riunitasi il 20
gennaio 2016 nella fissazione dei compensi dei diversi organi sociali ha deliberato
un plafond di Euro 15.000,00 lordi annui per eventuali deleghe che il Consiglio di
Amministrazione intendesse assegnare, secondo quanto stabilito dall’art. 6 della
L.R. 39/2013 e nel rispetto comunque del limite complessivo di cui all’art. 7 della
L.R. 39/2013.
OMISSIS
Il plafond quindi andrà ripartito tra i componenti di tale organo. Si ricorda che nel
corso del precedente mandato era prevista una indennità per la partecipazione alle
riunioni del Comitato Esecutivo di Euro 3.222,69.
Il Presidente propone quindi di ripartire equamente tale somma tra i 5 componenti
del Comitato Esecutivo, nella misura di Euro 3.000,00 ciascuno.
Viene altresì precisato che la composizione del Comitato Esecutivo andrà rivista
in caso di accoglimento dell’istanza di iscrizione di Veneto Sviluppo al nuovo
Albo Unico ex art. 106 TUB.
Il Consiglio di Amministrazione, preso atto di quanto sopra esposto, con riguardo
ai compensi dei componenti del Comitato Esecutivo, delibera di ripartire
equamente tra i 5 componenti dello stesso, il plafond complessivo di Euro
15.000,00, per un compenso di Euro 3.000,00 ciascuno.
(omissis)
9. Conferimento deleghe di poteri
Il Presidente cede la parola alla dott.ssa Guidi, la quale ricorda che, a seguito del
rinnovo del Consiglio di Amministrazione, si rende necessario conferire le
deleghe di poteri al Presidente del Consiglio di Amministrazione ed al Comitato
Esecutivo, oggi nominati.
5
Il Presidente propone, per il momento, di confermare il sistema di deleghe
attualmente vigenti – già portate a conoscenza di tutti i Consiglieri e Sindaci –
fermo restando che eventuali modifiche potranno essere apportate nel proseguo
dell’attività della società.
Si ricorda che le deleghe di poteri sono state riviste nel loro contenuto in
occasione della predisposizione della documentazione per l’istanza di iscrizione
all’Albo Unico e l’Ordinamento generale vigente, così dispone:
COMITATO ESECUTIVO
›
Premessa
Il Consiglio di Amministrazione, nel rispetto delle disposizioni di legge e di
statuto, può conferire poteri e delegare proprie attribuzioni, determinando i limiti
della delega, ad un Comitato Esecutivo (artt. 24 e 25 dello Statuto) composto dal
Presidente, dal Vice Presidente (membri di diritto) e da altri tre suoi membri, di
cui due scelti tra quelli di nomina regionale ed il terzo scelto tra quelli nominati su
designazione dei soci titolari di azioni di categoria B), determinandone la durata e
le attribuzioni. Il Presidente e il Vice Presidente sono membri di diritto.
Il Comitato Esecutivo può nominare annualmente tra i suoi membri un segretario
o chiamare a tale ufficio il Direttore o altro dipendente della società.
A norma dell’art. 25 dello Statuto sociale, per la convocazione delle riunioni del
Comitato Esecutivo valgono le stesse modalità e gli stessi termini previsti dall’art.
22 per il Consiglio di Amministrazione.
Le adunanze sono presiedute dal Presidente o da chi ne fa le veci e sono valide
con la presenza della maggioranza dei componenti. Le deliberazioni sono assunte
a maggioranza assoluta dei voti ed in caso di parità prevale il voto di chi presiede.
Delle adunanze e delle deliberazioni del Comitato deve essere redatto processo
6
verbale, in conformità a quanto previsto dall’articolo 23 dello Statuto. Le
decisioni assunte in base a delega devono essere portate a conoscenza del
Consiglio di Amministrazione con cadenza almeno trimestrale.
Al Comitato Esecutivo competono le materie oggetto di espressa delega da parte
del Consiglio di Amministrazione.
Nell’attuale modello adottato da Veneto Sviluppo il Comitato Esecutivo presta
supporto al Consiglio di Amministrazione, che è l’organo con funzione di
gestione, unitamente al Direttore Generale, il quale, in qualità di vertice della
struttura interna, partecipa alla funzione di gestione.
Per garantire che ciascun componente del Comitato possa svolgere con
consapevolezza le proprie funzioni, analogamente a quanto previsto per il
Consiglio di Amministrazione, la Società si adopera affinché gli argomenti
all’ordine del giorno e l’eventuale documentazione a supporto degli stessi siano
portati a conoscenza dei componenti il Comitato Esecutivo con tempestività e in
tempo utile, affinché essi possano deliberare in autonomia di scelta e con piena
cognizione di causa.
I membri del Comitato Esecutivo sono tenuti, al pari di ogni altro esponente
aziendale, a conoscere e rispettare il Codice Etico aziendale.
›
Poteri
Sono delegati al Comitato Esecutivo i poteri e le attribuzioni che seguono:
1.
adottare,
nei
limiti
delle
deleghe
conferite
dal
Consiglio
di
Amministrazione ed in osservanza alle linee programmatiche ed alle decisioni
dallo stesso assunte, le iniziative utili al conseguimento dello scopo sociale;
2.
deliberare locazioni e affittanze infranovennali, contratti d’uso e/o
comodato attivi e passivi;
7
3.
deliberare l’ammissione ai benefici previsti dagli strumenti di
agevolazione gestiti nonché l’utilizzo della provvista e dei fondi eventualmente
acquisiti nell’ambito di interventi concordati con la Regione del Veneto e
destinati a forme di agevolazione. Deliberare l’ammissione a finanziamento e/o
leasing agevolato e ad operazioni in forma mista con l’utilizzo dei Fondi di
Rotazione affidati in gestione alla Società è riservata in via esclusiva al Comitato
Esecutivo per le operazioni di importo complessivo superiore ad Euro 150.000,00
(Centocinquantamila/00). Delle deliberazioni assunte dal Comitato Esecutivo
dovrà essere data informativa, con periodicità trimestrale, al Consiglio di
Amministrazione;
4.
assumere tutte le decisioni relative ai casi di revoca, riduzione o rinuncia
dei benefici già concessi, anche in relazione alla variazione dei requisiti soggettivi
ed oggettivi in capo ai beneficiari, nonché le decisioni relative a vicende
modificative del complessivo rapporto, tali da comportare una variazione delle
deliberazioni precedentemente assunte;
5.
assicurare il rispetto degli adempimenti previsti dalle normative, dalle
convenzioni, dai contratti e dagli atti che disciplinano lo svolgimento degli
incarichi assunti in ambito agevolativo, assumendo le necessarie delibere;
6.
deliberare in merito all’acquisizione di beni e servizi, ivi compreso il
conferimento di incarichi di consulenza e/o professionali, entro i limiti definiti dal
Consiglio di Amministrazione con apposita delibera;
7.
nel rispetto della pianta organica approvata dal Consiglio di
Amministrazione autorizzare l’assunzione del personale non dirigente. Per il
personale non dirigente, decidere: la nomina, l’attribuzione di emolumenti e
indennità, la concessione di anticipi TFR entro la misura massima e nei casi
8
previsti dalla disciplina, l’adozione di provvedimenti disciplinari escluso il
licenziamento;
8.
riferire al Consiglio di Amministrazione sull’esercizio dei poteri delegati
con cadenza trimestrale o su esplicita richiesta.
PRESIDENTE
›
Premessa
A norma dell’art. 21 dello Statuto sociale, il Consiglio d’Amministrazione elegge
fra i membri di nomina della Regione del Veneto il Presidente ed il Vice
Presidente tra gli altri.
Il Presidente è il legale rappresentante della Società; in caso di sua assenza o
impedimento è sostituito dal Vice Presidente e, in caso di ulteriore assenza o
impedimento le funzioni del presidente sono assolte dal consigliere più anziano di
carica che non sia assente o impedito, a meno che il Consiglio di
Amministrazione le attribuisca ad altro dei suoi membri. La firma sociale spetta al
Presidente o a chi lo sostituisce. La firma di chi sostituisce il Presidente fa prova
nei confronti dei terzi dell’assenza o impedimento di quest’ultimo. Con apposita
deliberazione del Consiglio di Amministrazione e, se necessario, con procura
notarile, la firma singola o congiunta può essere conferita, per determinati atti o
categorie di atti, ad altri membri del Consiglio, al Direttore o ad altri dipendenti.
Nei casi di assoluta ed improrogabile urgenza, il Presidente del Consiglio di
Amministrazione può assumere, su proposta vincolante del Direttore Generale,
ogni determinazione di competenza dell’organo presieduto, portando a
conoscenza del Consiglio, alla sua prima adunanza, le decisioni assunte.
Il Presidente è anche Presidente del Comitato Esecutivo.
Il Presidente, d’intesa con il Consiglio d’Amministrazione e con il Direttore
9
Generale, assicura l’individuazione e la realizzazione delle politiche di sviluppo e
delle linee guida dei piani strategici ed operativi concernenti la Società ed
approvati dal Consiglio di Amministrazione; inoltre egli programma e coordina i
lavori del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo.
Al Presidente compete il coordinamento delle attività del Consiglio di
Amministrazione e del Comitato Esecutivo: egli, infatti, presiede e guida lo
svolgimento delle rispettive riunioni.
Il suo ruolo, fondamentale nell’assicurare efficacia nella gestione degli Organi
Sociali collegiali e sotto il profilo della Corporate Governance, è finalizzato ad
assicurare che tutti gli amministratori possano effettivamente apportare il loro
contributo, consapevole ed informato, alle discussioni.
La Società riconosce al Presidente il compito di mantenere un corretto e
continuativo rapporto di comunicazione con gli azionisti e con i referenti
istituzionali. In questo egli è coadiuvato dal Direttore Generale.
›
Poteri
Oltre a quanto espressamente previsto dallo Statuto sociale, al Presidente vengono
riconosciuti i poteri di seguito elencati:
1.
adottare,
nei
limiti
delle
deleghe
conferite
dal
Consiglio
di
Amministrazione ed in osservanza alle linee programmatiche ed alle decisioni
dallo stesso assunte, tutte le iniziative utili al conseguimento dello scopo sociale;
2.
rappresentare la società, anche in giudizio, e, limitatamente a casi di
particolare necessità e urgenza che possano provocare un grave e immediato
nocumento alla Società, promuovere ovvero costituirsi in azioni ed istanze
giudiziarie ed amministrative in qualunque sede e in qualunque grado di
giurisdizione nominando avvocati, procuratori, arbitri e periti, riferendone al
10
Consiglio di Amministrazione nella prima riunione utile;
3.
rappresentare la Società nelle assemblee delle società, degli enti, o degli
organismi partecipati e, nei casi d’urgenza o qualora lo ritenga opportuno, farsi
rappresentare con propria delega;
4.
disporre l’acquisizione di beni e servizi, ivi compreso il conferimento di
incarichi di consulenza e/o professionali, entro i limiti definiti dal Consiglio di
Amministrazione con apposita delibera;
5.
su proposta del Direttore Generale, autorizzare l’accensione, l’estinzione
e la gestione dei conti correnti e di ogni altro deposito della Società, con facoltà di
eseguire tutte le operazioni connesse a debito entro il limite massimo di venti
milioni di Euro per singola disposizione ed a credito senza limite di importo.
Operazioni a debito di importo superiore al limite indicato potranno essere
disposte esclusivamente con firma congiunta del Presidente e del Direttore
Generale.
6.
riferire al Consiglio di Amministrazione sull’esercizio dei poteri delegati
con cadenza trimestrale o su esplicita richiesta.
DIREZIONE GENERALE
›
Premessa
A norma dell’art. 30 dello Statuto Sociale, il Direttore Generale, nominato dal
Consiglio di Amministrazione, sovrintende a tutti gli uffici della società. Il
Consiglio di Amministrazione può nominare uno o più vice direttori generali che
coadiuvano il Direttore Generale nell’esercizio delle sue funzioni e lo
sostituiscono, in caso di sua assenza o impedimento, con le modalità stabilite dal
Consiglio di Amministrazione medesimo.
Il Consiglio di Amministrazione attribuisce al Direttore Generale ed al Vice
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Direttore Generale i poteri di seguito descritti.
›
Responsabilità e Poteri
DIRETTORE GENERALE
Al Direttore Generale è assegnata la responsabilità di garantire il conseguimento
degli obiettivi aziendali definiti dal Consiglio di Amministrazione, nel rispetto
delle normative di legge e di settore e degli interessi dei soci, promuovendo le
idonee iniziative commerciali e organizzative, curando lo sviluppo professionale
delle risorse interne e l’immagine della Società. Egli, pertanto, svolge funzioni di
sovrintendenza e coordinamento; è a capo del personale; approva ed autorizza la
presentazione delle proposte di delibera agli Organi Sociali; dà esecuzione alle
deliberazioni degli Organi Sociali; gestisce gli affari correnti; esercita ogni altro
potere attribuitogli in via continuativa o volta per volta dal Consiglio di
Amministrazione.
Nell’attuale modello adottato da Veneto Sviluppo il Direttore Generale in qualità
di vertice della struttura interna, partecipa alla funzione di gestione e presta quindi
supporto al Consiglio di Amministrazione, che è l’organo con funzione di
gestione, unitamente al Comitato Esecutivo.
In particolare, al Direttore Generale sono attribuiti i poteri e le responsabilità di
seguito elencati:
Pianificazione strategica e operativa
1.
predisporre studi e analisi a supporto del processo di pianificazione
aziendale, anche attraverso l’elaborazione di analisi di scenario e d’impatto
nonché comparazioni degli andamenti dei diversi settori di attività della Società;
2.
tradurre
gli
obiettivi
strategici
formulati
dal
Consiglio
di
Amministrazione negli obiettivi di periodo e nella formulazione della
12
pianificazione annuale;
3.
valutare le opportunità di business della Società assicurando l’analisi delle
opportunità e dei vincoli rivenienti dall’evoluzione normativa nazionale e locale;
4.
supportare il Consiglio di Amministrazione nella definizione delle
strategie e delle politiche d’intervento della Società, analizzando i flussi periodici
di reporting direzionale;
5.
supervisionare l’attività delle strutture aziendali impegnate nella
realizzazione di progetti ritenuti significativi per l’attuazione delle strategie
societarie e per il raggiungimento degli obiettivi aziendali;
6.
supervisionare e coordinare le attività connesse alla redazione del
Bilancio d’esercizio e di tutti i documenti strategici e di pianificazione della
Società;
Affari correnti
7.
adottare,
nei
limiti
delle
deleghe
conferite
dal
Consiglio
di
Amministrazione ed in osservanza alle linee programmatiche ed alle decisioni
dallo stesso assunte, le iniziative utili al conseguimento dello scopo sociale;
8.
approvare ed autorizzare la presentazione delle proposte di delibera agli
Organi Sociali;
9.
sottoporre all’approvazione del Consiglio di Amministrazione il budget
annuale della Società e le eventuali modifiche che si rendessero necessarie nel
corso dell’esercizio, i documenti programmatici e strategici nonché le eventuali
revisioni della pianta organica, compresa la costituzione di Commissioni a
supporto delle attività di coordinamento aziendale;
10.
sottoporre all’approvazione del Consiglio di Amministrazione la proposta
di bilancio annuale nonché le situazioni patrimoniali ed economiche periodiche;
13
11.
sottoscrivere la corrispondenza ordinaria e la documentazione necessaria
ad assolvere gli adempimenti normativi e/o di vigilanza; sottoscrivere gli atti, i
contratti, le convenzioni e i documenti in genere, in esecuzione delle deliberazioni
assunte dagli Organi Sociali ovvero nell’esercizio dei poteri delegati dal
Consiglio di Amministrazione;
12.
autorizzare la trasmissione delle relazioni periodiche nonché delle
comunicazioni di natura informativa, di monitoraggio e rendicontazione previste
dalle discipline applicabili ai singoli strumenti di agevolazione;
13.
rappresentare la società presso gli uffici postali e telegrafici, con facoltà di
ritirare pacchi, corrispondenza anche raccomandata e assicurata, nonché vaglia,
assegni o valori diversi. Rappresentare la società presso le Ferrovie dello Stato, le
imprese di trasporto e le dogane, con facoltà di ritirare merci, inoltrare ricorsi e
reclami, promuovere azioni di danno ed esigere indennizzi. In conformità alle
deliberazioni degli Organi Sociali egli potrà rappresentare la società in ogni altra
occasione;
Gestione della liquidità e rapporti con le banche
14.
negoziare le condizioni applicabili ai conti correnti e ad ogni altro
deposito della Società, in accordo con il Presidente;
15.
eseguire, a valere sui conti correnti e su ogni altro deposito della Società,
tutte le operazioni a debito entro il limite massimo di venti milioni di Euro per
singola disposizione ed a credito senza limite di importo. Operazioni a debito di
importo superiore al limite indicato potranno essere disposte esclusivamente con
firma congiunta del Presidente e del Direttore Generale;
16.
disporre, per singole operazioni di importo non superiore a cinque milioni
di Euro, gli impieghi in strumenti finanziari relativi:
14
›
al portafoglio di negoziazione di proprietà;
›
alle disponibilità degli strumenti di agevolazione gestiti, considerato
quanto disposto in materia dalla normativa di riferimento.
Operazioni di importo superiore a cinque milioni di Euro potranno essere disposte
esclusivamente con firma congiunta del Presidente e del Direttore Generale;
17.
disporre, con riferimento agli strumenti di agevolazione gestiti e nei limiti
individuati ai precedenti punti, tutte le operazioni previste dalla normativa
applicabile e finalizzate ad assicurare il miglior grado di utilizzo delle dotazioni
conferite;
Strumenti di agevolazione
18.
deliberare, con firma congiunta del responsabile dell’Area Finanziamenti
e Contributi, l’ammissione a finanziamento e/o leasing agevolato e ad operazioni
in forma mista con l’utilizzo dei Fondi di Rotazione affidati in gestione alla
Società per operazioni di importo complessivo pari o inferiore ad Euro
150.000,00 (centocinquantamila/00). Le deliberazioni assunte dovranno essere
trascritte in un apposito libro verbale e delle stesse dovrà essere data informativa,
con periodicità trimestrale, al Comitato Esecutivo;
Erogazione del credito
19.
proporre al Consiglio di Amministrazione le politiche del credito e la loro
revisione periodica;
20.
assicurare che al Consiglio di Amministrazione pervengano tutti i dati e le
informazioni da quest’ultimo richiesti;
21.
collaborare all’esecuzione delle disposizioni impartite dal Consiglio di
Amministrazione gestendo la struttura e gli strumenti disponibili in funzione delle
disposizioni stesse;
15
22.
assicurare una costante opera di formazione ed aggiornamento del
personale coinvolto nell’attività di concessione di credito, d’intesa con il
Responsabile d’Area di riferimento, al fine di uniformare tutti i comportamenti
operativi e di promuovere una cultura del credito omogenea;
Acquisti di beni e servizi e pagamenti
23.
disporre l’acquisizione di beni e servizi, ivi compreso il conferimento di
incarichi di consulenza e/o professionali, entro i limiti di spesa definiti dal
Consiglio di Amministrazione con apposita delibera;
24.
autorizzare i pagamenti delle somme dovute ai fornitori di beni e servizi
in esecuzione degli impegni contrattuali assunti dalla società, nonché compiere
tutte le operazioni bancarie necessarie per dare esecuzione alle delibere assunte
dagli Organi Sociali e per adempiere alle disposizioni di legge, previdenziali o
fiscali (ad es.: stipendi, premi e gratifiche derivanti da contratti di lavoro o decise
dai competenti organi della Società, contributi INPS, Inail, Previbank o comunque
previdenziali, ritenute IRPEF anche a lavoratori autonomi nella veste di sostituto
d’imposta propria della Società, utenze derivanti da contratti di somministrazione
di servizi);
Personale e uffici
25.
gestire gli uffici interni con potere di vigilanza e di disciplina e
amministrare il personale di cui indirizza l’attività sia nei rapporti interni che
esterni. Proporre al Consiglio di Amministrazione ed al Comitato Esecutivo,
secondo competenza, l’assunzione delle determinazioni riguardanti il personale;
26.
assicurare, attraverso il coordinamento e lo sviluppo dei processi di
assunzione, sviluppo professionale, formazione e gestione amministrativa,
l’adeguatezza quantitativa e qualitativa del personale agli obiettivi della Società;
16
27.
istituire strutture interfunzionali e collegiali non permanenti per finalità
consultive ovvero funzionali al migliore raggiungimento degli obiettivi societari.
Il Direttore Generale ne potrà determinare con Circolare Interna la composizione,
la durata, le attribuzioni ed il funzionamento;
28.
gestire i rapporti convenzionali con le Università finalizzati alla
realizzazione di tirocini di formazione ed orientamento ovvero di stages
professionalizzanti presso la Società;
29.
pianificare e monitorare la formazione e l’aggiornamento professionale a
livello aziendale;
30.
organizzare e coordinare lo svolgimento della valutazione periodica
prevista dal Sistema Valutativo Interno.
Sicurezza e salute sul luogo di lavoro
Al Direttore Generale viene delegato il ruolo di “datore di lavoro” ai sensi della
vigente disciplina in materia di sicurezza e salute dei lavoratori sul luogo di
lavoro.
Al Direttore Generale, in quanto “datore di lavoro” ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008,
fanno quindi capo le funzioni e le responsabilità inerenti all’osservanza di quanto
previsto dalle norme vigenti in materia di prevenzione, con adozione di tutte le
misure necessarie ai sensi dell’art. 2087 c.c. a tutelare la sicurezza e la salute dei
propri dipendenti; funzioni che, a titolo esemplificativo ma non esaustivo e non
limitativo, vengono di seguito elencate:
A.
Provvedere, nel rispetto delle norme di legge vigenti e di successiva
emanazione, alle attività concernenti:
a)
Utilizzazione
e
manutenzione
di
edifici,
impianti,
macchinari,
attrezzature, strumenti e ambienti di lavoro:
17
›
verificare costantemente la rispondenza di tutti gli edifici, impianti,
macchine, strumenti, utensili e quant’altro, alle disposizioni di legge, adeguandoli
alle nuove tecnologie in materia di sicurezza, igiene ed ecologia;
›
assicurare l’adozione delle necessarie misure di protezione riguardanti le
macchine in generale e comunque predisporre le prescritte protezioni per ciascuna
operazione, macchina, apparecchiatura, impianto o attività che comporti
l’utilizzazione di materie e/o prodotti pericolosi o nocivi;
›
impartire, in particolare, tutte le disposizioni idonee ad attuare una
completa ed efficace prevenzione in ordine all’uso di attrezzature munite di
videoterminale;
›
assicurare le operazioni di manutenzione e riparazione degli edifici ed
opere destinate ad ambienti o posti di lavoro;
›
attuare ogni misura necessaria di igiene nei locali e negli spazi utilizzati
dalla società, curando che siano approntati e forniti gli opportuni mezzi di
prevenzione;
›
curare che le condizioni degli ambienti di lavoro siano rispondenti alle
prescrizioni di legge, che le lavorazioni che implichino l’utilizzo di agenti nocivi
e la produzione e/o rifiuto di sostanze nocive siano svolte secondo le prescritte
misure di igiene del lavoro.
b)
Tutela ecologica dell’ambiente
›
verificare che gli eventuali reflui degli insediamenti siano autorizzati e
conformi ai limiti vigenti pro-tempore, predisponendo in ogni caso le necessarie
misure di adeguamento e di controllo periodico;
›
disporre lo smaltimento dei rifiuti secondo la vigente normativa, questo
sia sotto l’aspetto normativo, sia sotto quello logistico;
18
›
curare, in ogni caso, ogni previsto adempimento inerente o connesso
all’ecologia, sia in sede amministrativa (domande, autorizzazioni, concessioni e
simili) sia sul piano organizzativo ed operativo.
c)
Tutela dell’igiene e sicurezza dei lavoratori
›
assicurare l’organizzazione e l’effettuazione di tutte le attività inerenti
l’analisi e verifica delle condizioni di rischio, anche ambientale, nel rispetto della
normativa pro-tempore vigente;
›
provvedere all’attuazione ed all’aggiornamento delle misure necessarie a
tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori;
›
predisporre ed applicare un’adeguata normativa interna di protezione,
sicurezza, igiene e tutela dell’ambiente in conformità alle disposizioni legislative
pro-tempore vigenti, curandone il costante aggiornamento;
›
fornire al servizio di prevenzione e protezione ed al medico competente le
informazioni previste dal D.Lgs. n. 81/2008;
›
promuovere, organizzare e fornire, sovrintendendo alle relative attività, la
massima informazione di tutti i lavoratori che siano alle dipendenze dell’Istituto,
sui rischi generici e specifici connessi alle lavorazioni, rendendo note le norme
essenziali di prevenzione, sicurezza ed igiene con ogni idoneo mezzo che ne
consenta la più utile ed immediata conoscenza;
›
provvedere affinché i lavoratori ricevano una formazione sufficiente ed
adeguata in materia di prevenzione, con particolare riferimento al posto di lavoro
ed alle mansioni di ciascuno;
›
verificare preventivamente i requisiti di idoneità tecnico-professionale
delle imprese e dei lavoratori autonomi cui si intenda affidare l’incarico di
prestare la propria opera all’interno delle strutture aziendali;
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›
informare imprenditori e lavoratori autonomi che abbiamo instaurato
rapporti contrattuali con la Società sui rischi specifici e sulle misure di
prevenzione ed emergenza inerenti all’ambiente di lavoro ed all’attività aziendale,
promuovendo altresì reciproco coordinamento e la necessaria cooperazione al fine
di garantire l’attuazione di quanto normativamente previsto a tutela della salute e
della sicurezza del lavoro;
›
vigilare affinché tutti i dispositivi di sicurezza ed i mezzi collettivi e
personali di protezione siano approntati, utilizzati ed in perfetto stato di
efficienza,
avvalendosi
per
tale
controllo
di
personale
preposto,
già
normativamente destinatario di tale compito, coerentemente con il modello
organizzativo della Società;
›
assicurare che i presidi sanitari di pronto soccorso ed i servizi igienico-
assistenziali siano conformi alle prescrizioni di legge ed organizzare la
sorveglianza fisica e medica dei lavoratori attraverso esperti qualificati e medici
competenti, curando, in particolare, che siano rispettati gli adempimenti relativi
alle visite preventive e periodiche e quelli relativi alla cartella sanitaria e di
rischio di ciascun lavoratore;
›
assicurare la regolare tenuta e conservazione del registro degli infortuni.
B.
Per quanto, in particolare, riguarda la materia della prevenzione a tutela
dei lavoratori, provvedere:
›
alla designazione del RSPP;
›
alla
designazione
ed
alla
formazione
dei
lavoratori
incaricati
dell’attuazione delle misure di pronto soccorso, di prevenzione e lotta
antincendio, di evacuazione dei
lavoratori in caso di pericolo grave ed
immediato, di salvataggio e comunque di gestione dell’emergenza, organizzando i
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rapporti con i servizi pubblici competenti in materia;
›
alla nomina del medico competente, vigilando sull’adempimento dei
doveri che è tenuto ad osservare;
›
all’eventuale utilizzazione di persone o servizi esterni all’azienda in
possesso delle conoscenza professionali necessarie per integrare l’azione di
prevenzione e protezione.
C.
Procedere all’informazione e consultazione del rappresentante dei
lavoratori per la sicurezza, ove designato, in tutti i casi previsti dal D.Lgs. n.
81/2008.
D.
Indire le riunioni di cui all’art. 35 del D.Lgs. n. 81/2008 e parteciparvi in
rappresentanza della società curando che siano attuati tutti i relativi adempimenti.
E.
Delegare, per unità produttiva o per settore, persona scelta tra i dipendenti
della società come la più idonea per esperienza, capacità professionale ed
affidabilità, allo svolgimento di specifici compiti, anche integrativi e sostitutivi, di
vigilanza sul perfetto ed efficiente funzionamento di impianti, macchine ed
attrezzature.
F.
Ordinare e verificare che i responsabili facciano rispettare, fornendo ai
lavoratori ogni necessaria informazione ed assistenza al riguardo, tutte le misure
di prevenzione imposte dalle norme vigenti e quelle che, secondo la particolarità
del lavoro, l’esperienza e la tecnica, siano comunque richieste a tutela della
sicurezza e della salute dei lavoratori.
G.
Adottare misure cautelari di sospensione ed allontanamento nei confronti
del personale dipendente dalla società e dei terzi prestatori di lavoro autonomo o
di lavoro subordinato alle altrui dipendenze, che a suo giudizio dimostrino
imperizia tecnica o tengano un comportamento tale da mettere a repentaglio la
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sicurezza e la salute delle altre persone presenti nell’ambiente di lavoro o anche
solo di se stessi, con obbligo di segnalazione ai competenti organi della Società ai
fini dell’attivazione, qualora ve ne siano i presupposti, della procedura per
l’irrogazione di sanzioni disciplinari.
H.
Adottare di sua iniziativa, qualora ve ne sia l’urgente necessità, immediati
provvedimenti tecnici ed organizzativi (compresa la sospensione dell’attività), al
fine di evitare qualsiasi rischio di eventi lesivi.
I.
Provvedere, direttamente o a mezzo di suoi incaricati, all’espletamento
completo di tutte le pratiche da compiersi presso Regioni, Provincia e Comuni,
nonché presso il Comando dei Vigili del Fuoco ed UTIF, nonché presso Organi di
Controllo (quali USL, ISPELS, ecc.) relativamente a quanto afferente comunque
lo svolgimento delle attività aziendali, pratiche che qui di seguito si indicano non
in via esaustiva, ma soltanto in via esemplificativa:
›
concessioni edilizie ed usabilità;
›
notifica all’USL o ad altri Enti preposti all’esercizio dell’attività;
›
autorizzazione relativa all’impiego per lavoro di locali interrati o
seminterrati;
›
autorizzazione comunale all’esercizio dell’attività;
›
adempimenti relativi agli scarichi idrici in pubblica e/o privata fognatura;
›
adempimenti relativi alla gestione dei rifiuti;
›
adempimenti relativi agli impianti di terra;
›
adempimenti relativi agli impianti contro le scariche atmosferiche;
›
autorizzazione alla conduzione di impianti termici.
Al Direttore Generale vengono quindi riconosciuti tutti i più ampi poteri
decisionali (di iniziativa, di spesa e di controllo) necessari allo scopo, affinché
22
egli possa assicurare l’espletamento dell’attività delegata garantendo il rispetto
delle normative in vigore e di futura emanazione, con facoltà di destinare le
somme necessarie per la realizzazione delle misure di sicurezza, di igiene e di
tutela ambientale in piena autonomia, salvo riferirne annualmente.
Esercizio delle deleghe
Il Direttore Generale è tenuto a riferire al Consiglio di Amministrazione
sull’esercizio dei poteri delegati con cadenza trimestrale o su esplicita richiesta.
In caso di assenza o impedimento e salvo diversa previsione in applicazione
dell’art. 30 dello Statuto Sociale, il Direttore Generale è sostituito, in tutte le
facoltà e funzioni che gli sono attribuite, dal Vice Direttore Generale.
›
Compiti e responsabilità del Vice Direttore Generale
La figura del Vice Direttore Generale trova collocazione all’interno della
Direzione Generale.
In applicazione dell’art. 30 dello Statuto Sociale, in caso di assenza e/o
impedimento del Direttore Generale il Vice Direttore Generale lo sostituisce in
tutte le facoltà e funzioni che gli sono attribuite.
Al Vice Direttore Generale, che coadiuva il Direttore Generale nell’attività di
indirizzo e coordinamento delle Strutture aziendali, vengono assegnati, nello
specifico, i compiti e le responsabilità di seguito elencati:
1.
rappresentare Veneto Sviluppo a tutte le iniziative promozionali,
realizzate dalla Società ovvero promosse da altri soggetti di riferimento o di
interesse per la Società, finalizzate a diffondere la conoscenza di Veneto Sviluppo
ovvero dei prodotti finanziari dalla stessa gestiti ed offerti;
2.
rappresentare la Società nelle iniziative promosse dalla Regione del
Veneto e finalizzate ad avviare percorsi di programmazione locale funzionali allo
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sviluppo di nuove iniziative, allo scopo di mettere a disposizione della Regione
del Veneto il know-how della Società e di individuare, nel contempo, nuove ed
ulteriori opportunità di sviluppo dell’attività;
3.
mantenere un collegamento costante con le strutture comunitarie,
nazionali e regionali di riferimento per l’operatività della Società. Egli ha il
compito, altresì, di intrattenere le relazioni con la Regione del Veneto, con le
Banche e con gli altri intermediari e soggetti istituzionali la cui operatività sia
funzionale alle attività svolte dalla Società, nonché di curare i rapporti con gli
interlocutori nazionali e sovranazionali, istituzionali e privati, di riferimento o di
interesse per l’attività svolta (a titolo esemplificativo: BEI, Cassa Depositi e
Prestiti) e con le realtà associative alle quali Veneto Sviluppo aderisce. In
particolare, compete al Vice Direttore curare i rapporti con le strutture regionali di
riferimento per l’attività svolta da Veneto Sviluppo, allo scopo di garantire una
rapida attuazione degli indirizzi programmatici ed operativi stabiliti dalla Regione
del Veneto.
4.
coordinare le strutture aziendali nello svolgimento delle attività ritenute
necessarie al fine di prestare alla Regione del Veneto adeguato supporto tecnico
ed operativo, al fine di individuare e proporre le soluzioni ritenute utili a favorire
un positivo impatto delle misure affidate in gestione alla Società.
5.
in occasione della partecipazione della Società a bandi di gara regionali,
nazionali o comunitari, egli ha il compito di assicurare il coordinamento operativo
tra le Aree e gli Uffici interessati o coinvolti nelle attività inerenti la
partecipazione ai bandi medesimi.
6.
supportare il Direttore Generale nei rapporti con le strutture regionali di
riferimento per le attività concernenti la determinazione e la corresponsione del
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compenso spettante alla Società.
Il Vice Direttore è tenuto a riferire al Direttore Generale ed al Consiglio di
Amministrazione sull’esercizio dei poteri delegati con cadenza trimestrale o su
esplicita richiesta.
AREA AGEVOLAZIONI E CREDITI
›
Premessa
Nella struttura organizzativa della Società, l’Area Agevolazioni e Crediti è
collocata alle dirette dipendenze gerarchiche della Direzione Generale ed è
annoverata tra le “Strutture aziendali di line”.
›
Mission
L’Area Agevolazioni e Crediti ha il compito di:
•
assicurare il corretto e puntuale svolgimento delle attività finalizzate alla
gestione delle operazioni garantendo – con riferimento alle operazioni di
agevolazione
-
un
supporto
alle
Direzioni
Regionali
competenti
nell’individuazione e definizione delle modalità di intervento;
•
deliberare le pratiche di competenza, nel rispetto delle deleghe in materia
conferite dal Consiglio di Amministrazione;
•
assicurare l’analisi e la valutazione delle domande di ammissione,
garantendo il rispetto della normativa interna ed esterna;
•
assicurare lo svolgimento di tutti gli adempimenti necessari alla
formulazione di un giudizio finalizzato al perfezionamento della delibera di
ammissione;
•
assicurare la definizione dei “casi particolari” che riguardano le
operazioni già attivate ovvero in corso di attivazione e che richiedono un
supplemento istruttorio (a titolo esemplificativo ma non esaustivo: riesame,
25
subentro, revoca, rinuncia ed estinzione anticipata);
•
assicurare il perfezionamento delle delibere di ammissione relative alle
operazioni di competenza e lo svolgimento degli adempimenti finalizzati a
consentire l’attivazione delle operazioni ammesse;
•
assicurare lo svolgimento di tutte le attività connesse alla gestione delle
operazioni di competenza in corso di attivazione e già attivate, nonché lo
svolgimento degli adempimenti connessi ai casi particolari quali, a titolo
esemplificativo ma non esaustivo: riesame, subentro, revoca, rinuncia ed
estinzione anticipata;
•
assicurare adeguati flussi di reporting sulle attività svolte dall’Area,
rivolti al Consiglio di Amministrazione ed alla Direzione Generale, lo
svolgimento delle attività di monitoraggio e la corretta gestione delle posizioni,
con particolare attenzione per quelle definibili “a rischio”, nonché la
predisposizione della documentazione a supporto delle decisioni del Consiglio di
Amministrazione;
•
assicurare la predisposizione delle relazioni periodiche riguardanti gli
strumenti gestiti e/o amministrati, adempiendo alle richieste di rendicontazione e
monitoraggio dell’attività svolta;
•
assicurare la disponibilità dei dati e delle informazioni utili allo
svolgimento delle segnalazioni obbligatorie agli Organi di Vigilanza e/o previste
dalle normative applicabili e concernenti l’attività di competenza, in stretto
coordinamento con le strutture aziendali preposte allo svolgimento delle
segnalazioni;
•
fornire supporto all’Area Organizzazione e Sviluppo nella definizione
delle soluzioni organizzative ed informatiche relative all’attività di competenza;
26
•
per i segmenti di processo di competenza, collaborare con l’Area
Organizzazione e Sviluppo nell’attività di analisi e stesura dei documenti di
normativa interna, in particolare per quanto attiene la redazione delle procedure;
Inoltre, l’Area Agevolazioni e Crediti ha il compito di supportare la Direzione
Generale, ove richiesto, nelle seguenti attività:
•
definizione dei documenti di pianificazione della Società, da sottoporre
all’Organo con funzione di supervisione strategica;
•
analisi del complessivo andamento aziendale e dei dati operativi;
•
analisi progettuale finalizzata ad orientare l’operatività della Società e/o
ad approfondire aspetti specifici riguardanti particolari progetti o ambiti operativi,
anche in collaborazione con altri soggetti specializzati;
•
pianificazione e monitoraggio della formazione aziendale;
•
organizzazione e svolgimento della valutazione periodica prevista dal
Sistema Valutativo Interno;
•
partecipazione a bandi di gara e ad altri progetti ritenuti significativi per la
Società.
›
Responsabilità e compiti del Responsabile dell’Area Agevolazioni e
Crediti
Al fine di attuare la propria mission, il Responsabile dell’Area Agevolazioni e
Crediti delibera, con firma congiunta del Direttore Generale, l’ammissione a
finanziamento e/o leasing agevolato e ad operazioni in forma mista con l’utilizzo
dei Fondi di Rotazione affidati in gestione alla Società per operazioni di importo
complessivo pari o inferiore ad Euro 150.000,00 (Centocinquantamila/00).
Si precisa che il riferimento, nell’elenco dei poteri ad un Regolamento che
disciplina l’esercizio dei poteri di spesa delegati, fa riferimento al Regolamento
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acquisti e gestione contrattualistica di interesse societario.
Pertanto qualora si intendessero modificare i poteri di spesa attribuiti agli organi
sociali, sarà necessario approvare un nuovo Regolamento.
Il Consiglio di Amministrazione, preso atto di quanto esposto, approva,
all’unanimità, la proposta del Presidente di confermare in capo al Comitato
Esecutivo, al Presidente e, per quanto occorra, in capo al Direttore Generale, le
deleghe vigenti.
(omissis)
Alle ore 11.45, nessuno chiedendo la parola, il Presidente dichiara chiusa la
seduta.
Il Consigliere anziano
Francesco Giovannucci
Il Presidente
Massimo Tussardi
Il Segretario verbalizzante
Manuela Guidi
28