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INFO THAILANDIA CON BAMBINI
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THAILANDIA (2002 + 2016 con bambini)
- info generali: capitale Bangkok, lingua Thai, inglese ok nelle zone turistiche. Valuta: baht thailandese, bancomat
diffusi. I cittadini di diversi paesi (tra cui l’Italia e il Belgio) possono ottenere un visto gratuito di 30 giorni all’arrivo.
Clima: la Thailandia ha 3 stagioni: secca, calda e piovosa. Ho viaggiato in tutte e 3 e, anche se la stagione secca
e’ di sicuro la piu’ piacevole, si puo’ viaggiare tranquillamente anche in quella calda (che e’ davvero calda, con
punte oltre i 40 gradi, quindi aria condizionata indispensabile!) e in quella piovosa (in cui e’ umido e nuvoloso, con
temporali intensi che a un certo punto della giornata scaricano l’umidita’). L’assistenza sanitaria e’ leggendaria,
con turisti che vengono apposta per sottoporsi a cure mediche, quindi se esitate a viaggiare con i bambini per
paura che si ammalino, questo e’ uno dei posti dove potete stare tranquilli. L’abbiamo provato personalmente
portando uno dei piccoli viaggiatori all’ospedale di Kanchanaburi, dove e’ stato visitato velocemente e
correttamente per l’incredibile cifra di 25 euro, medicine comprese.
- trasporti: durante i miei viaggi precedenti ho usato parecchio gli autobus, questa volta con i bambini abbiamo
usato un mix di treni, aerei, navette e trasporti privati.
I bus a lunga percorrenza sono comodi, con aria condizionata, coperta, cuscino, pasti e film su dvd pirata compresi
nel prezzo. Le stazioni dei bus non sono sempre semplici da navigare, ma di solito funzionano cosi’: ogni sportello
vende i biglietti per una destinazione specifica, quindi una volta trovato lo sportello giusto dite dove volete andare,
quando volete partire e se volete un autobus con l’aria condizionata. A Bangkok ci sono 3 stazioni dei bus, quindi
informatevi prima su qual e’ quella giusta in base alla destinazione, e tenete presente che ci vuole tempo per
spostarsi da una all’altra.
I treni hanno vari livelli di comfort e prezzo: abbiamo preso il treno di 3° classe da Bangkok a Kanchanaburi (100
baht, parte dalla piccola stazione di Thonburi), un viaggio piacevole su un treno lentissimo, 3 ore passate a fare
ciao ai capistazione lungo il percorso e barattare biscotti con i compagni di viaggio. La tratta fa parte della famosa
Ferrovia della Morte conosciuta per il ponte sul fiume Kwai, potete trovare ulteriori informazioni in inglese su questa
pagina: http://www.seat61.com/Bridge-on-the-River-Kwai.htm.
I treni notturni sono ottimi, con una persona che viene a fare i letti con lenzuola vere, e una tenda e una lucina per
ogni cuccetta. In 2° classe, le cuccette sono disposte lungo il corridoio, non in scompartimenti, quindi portatevi
catena e lucchetto per legare gli zaini, e tappi per le orecchie o una mascherina se vi danno fastidio il rumore o la
luce. Se siete particolarmente alti, le cuccette potrebbero essere troppo corte; quelle in basso a volte sono piu’
larghe, quindi potrete sdraiarvi un po’ in diagonale. Se viaggiate con bambini e pensate che possano aver paura a
stare da soli nella cuccetta, potete stare facilmente in due in una delle cuccette in basso. I treni notturni sono molto
richiesti e spesso i biglietti sono esauriti, quindi se le vostre date non sono flessibili e’ consigliabile comprare i
biglietti in anticipo; noi li abbiamo comprati online su 12go.asia e siamo andati a ritirarli a Bangkok quando siamo
arrivati. Dal punto di vista del prezzo, una notte in cuccetta vi costa come un biglietto aereo low-cost comprato con
un buon anticipo, ma e’ molto piu’ divertente (per i bambini dormire sul treno e’ stata una delle cose preferite del
viaggio).
I voli interni sono economici, Air Asia e’ la compagnia low-cost piu’ diffusa e vende anche biglietti per le isole che
combinano un volo e un trasferimento via terra.
Per spostarsi in citta’, a Bangkok le opzioni dalla piu’ semplice alla piu’ complicata sono: lo Skytrain (una sorta di
monorotaia sopraelevata), il traghetto sul fiume, i taxi (molto economici, assicuratevi che accendano il tassametro),
i tuk tuk (la versione avventurosa del taxi) e il bus (anche in versione con l’aria condizionata). Dall’aeroporto
internazionale potete prendere il treno oppure uno dei taxi ufficiali che si prendono al piano terra, all’uscita della
zona arrivi.
Nelle citta’ piu’ piccole la scelta e’ piu’ semplice e spesso si limita a tuk tuk, songathews (un pick up con due panche
sul cassone, alcuni funzionano come bus su percorsi predefiniti, altri come taxi che ti portano dove vuoi), e i mototaxi adorati dai nostri piccoli viaggiatori.
Infine, posti come Kanchanaburi, Ayutthaya e Sukhothai sono ottimi da girare in bici; molte pensioni affittano bici
(anche se non ne abbiamo vista nessuna con i seggiolini da bambini), oppure ci si puo’ unire a un vero e proprio
tour in bici, come quelli organizzati da Grasshopper Adventures a Bangkok.
- dormire: in passato ho dormito in ostelli e bungalow trovati al momento, molti dei quali non esistono piu’
(eccezioni: il Suk 11 a Bangkok e Apple’s Retreat a Kanchanaburi che ora ha anche un ottimo ristorante chiamato
Blue Rice); questa volta con un budget di 60 euro a stanza a notte di media siamo stati in posti notevoli, tutti
prenotati in anticipo visto che le stanze familiari non sono cosi’ facili da trovare.
E questi sono i posti dove abbiamo dormito:
Bangkok: Ibis Riverside – stanza familiare con orsacchiotti per i bambini, x-box, un piccolo parco giochi, una
piscina per bambini oltre a una normale, e vista sulle barche che passano sul fiume. Nella zona non c’e’ molto, ma
in taxi o con i mezzi pubblici (MTS) si arriva in un attimo ovunque. In passato sono stata nella zona di Sukhumvit
che e' decisamente piu’ vivace e ben collegata con lo Skytrain, ma non abbiamo trovato opzioni familiari a prezzi
decenti (molti hotel di design e qualche ostello).
Kanchanaburi: Sabai@Kan – ci sono molte guesthouse sull’acqua, ma con i bambini ci sentivamo piu’ tranquilli
all’asciutto; un buon posto a 10 minuti a piedi dal ponte (inteso come quello sul fiume Kwai), con un bel giardino e
una piscina. Info utile: ci sono 2 stazioni a Kanchanaburi, se arrivate in treno chiedete alla vostra guesthouse a
quale scendere.
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Ayutthaya: Iudia on the River – posto fantastico, un bed&breakfast di design con piscina, bici messe a
disposizione gratuitamente, vista sul fiume e sui templi, ottima colazione e staff super-gentile che ci ha tenuto le
borse e lasciato fare una doccia prima di prendere il treno notturno per Chiang Mai.
Chiang Mai: Mercure – un posto che sembrava uscito dagli anni ’70 e che probabilmente non viene rinnovato da
allora, ma visto il prezzo (23 euro a notte) e il letto gigante (in pratica dormivamo tutti e 4 in un letto solo larghissimo)
non potevamo rifiutare! Si trova a 500 metri dalla citta’ vecchia, con shuttle gratuito per il mercato notturno, piscina,
e un supermercato giusto accanto se avete bisogno di qualcosa.
Ko Yao Yai: Santhiya – cercavamo un posto non affollato, ma non troppo complicato da raggiungere; un amico
ci ha suggerito questo pezzo di paradiso a 5 stelle, che in bassa stagione costava “ben” 60 euro a notte a stanza.
L’hotel e’ una meraviglia, e anche se non c’e’ molto da fare sull’isola, si puo’ usare come base per escursioni a Ko
Phi Phi, l’isola di James Bond o Krabi – anche se siamo stati pigri e ci siamo semplicemente goduti il posto in se’!
Sconsigliato a chi cerca vita notturna, miniclub, o una spiaggia di sabbia bianca stile cartolina (l’isola e’ rocciosa).
Cibo e bevande sono piu’ care che nel resto della Thailandia ma costano meta’ di quello che si pagherebbe a casa
quindi godetevi il posto oppure state a Phuket!
Khao Sok: Our Jungle House – i bimbi hanno adorato la casetta sull’albero e vedere le scimmie fuori dalla finestra
o arrampicarsi sul tetto era divertente; per il resto, secondo noi era troppo caro per quello che era, e viste le
temperature abbiamo patito la mancanza di aria condizionata e piscina. Come alternativa, Elephant Hills Camp
sembrava caro ma mettendo insieme il costo di trasporto, cibo, dormire e attivita’ probabilmente avremmo fatto
meglio ad andare li’.
- cibo: secondo i grandi ottimo, secondo i bimbi meno – e’ stato il primo viaggio in cui il cibo del posto non ha avuto
successo, ma ce la siamo cavata con un mix di cibo occidentale, riso, e frutta per la parte sana. Per provare cose
nuove a poco, le strade sono piene di bancarelle che vendono di tutto a qualsiasi ora, dall’ananas a fette alle
cavallette fritte.
- pericoli: usate le consuete precauzioni con cibo e acqua, e attenti alle fregature dirette ai turisti (non crederete
davvero che quelle gemme siano vere, giusto?). Controllate il rischio di malaria e dengue in base al vostro itinerario
e alla stagione in cui viaggiate; noi abbiamo usato il repellente e ci siamo coperti con pantaloni e maniche lunghe,
ma a Khao Sok ci hanno divorati comunque.
- itinerario:
2002: Bangkok – Ayutthaya – Sukhothai – Chiang Mai – Ko Samui – Ko Pha Ngan – Ko Tao – Bangkok
– Kanchanaburi – Lopburi – Damnoen Saduak – Bangkok (3 settimane).
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2016: Bangkok – Kanchanaburi – treno notturno per Ayutthaya – Chiang Mai – volo per Phuket + transfer
per Ko Yao Yai – Khao Sok – treno notturno da Surat Thani a Bangkok (17 giorni). Ed ecco cosa abbiamo
fatto ad ogni tappa:
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A Kanchanaburi abbiamo fatto una gita a Hellfire Pass (1 ora in taxi, 1600 baht andata e ritorno);
si puo’ anche fare tappa alla cascata di Kao Yai Noi sulla via del ritorno, o tornare in treno a
Kanchanaburi da Nam Tok (2 treni al giorno, vi serve comunque un taxi tra Nam Tok e il museo).
Il museo e’ ottimo, con un’audioguida che porta i visitatori prima attraverso l’edificio dove si trova
il museo vero e proprio, e poi lungo un sentiero, ben segnalato e in parte ombreggiato
(necessarie scarpe buone e acqua). La camminata breve e’ lunga circa 1 km, ed e’ semplice a
parte parecchi scalini all’inizio. C’e’ anche un percorso piu’ lungo (7 km solo andata): nel caso
potete mettervi d’accordo con il taxi per farvi venire a prendere dall’altro lato in mondo da non
doversi rifare la strada per tornare a piedi. I vari percorsi sono indicati sull’opuscolo del museo:
http://www.dva.gov.au/commemorations-memorials-and-war-graves/memorials/warmemorials/thailand/hellfire-pass-memorial . Altre attivita’ nella zona: le cascate di Erawan, i
parchi degli elefanti, kayak, trekking nel parco nazionale di Khao Yai.
A Ayutthaya abbiamo visitato parecchi templi (troppi secondo alcuni!), in passato ci eravamo
spostati in bici, stavolta vista la mancanza di bici con seggiolini per bambini abbiamo noleggiato
un tuk tuk a ore. Ayutthaya e’ anche fattibile come gita in giornata da Bangkok (1 ora di treno,
con partenze frequenti), ma se la vostra meta successiva e’ Chiang Mai, ha senso fare tappa ad
Ayutthaya visto che e’ sulla stessa linea di treno.
A Chiang Mai abbiamo passato una giornata a un parco di elefanti, non economico ma
veramente bello! Abbiamo scelto l’ Elephant Nature Park per il modo in cui si occupano degli
elefanti, limitando l’interazione al dare da mangiare e fare loro il bagno, senza andarci sopra o
fargli fare spettacoli. Ci sono decine di parchi di elefanti intorno a Chiang Mai, cercate di guardare
oltre il prezzo e trovarne uno dove gli animali sono trattati bene. Siamo anche stati al mercato
nottuno, dove i bimbi si sono divertiti a cercare un souvenir; ci sono anche un mercato del sabato
e della domenica, quest’ultimo e’ il piu’ grande dei 3 e attira anche gente del posto oltre ai turisti.
Oltre a bancarelle di artigianato, carabattole varie e merce contraffatta, ci sono anche parecchi
posti per mangiare, comprese le classiche catene di fast food per chi ha bisogno di una pausa
dal pad thai. Abbiamo anche visitato alcuni templi: i bimbi si sono incuriositi a vedere cosa
succedeva, e la gente li coinvolgeva facendogli scuotere i recipienti coi bastoncini della fortuna
e dando a loro le offerte da mettere nelle urne. Anche i monaci buddhisti con le tuniche arancioni
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avevano un discreto successo, e alla “conversazione con i monaci” (monk chat) del Wat Chedi
Luang il nostro piccolo viaggiatore piu’ grande ha potuto fare al monaco alcune delle sue
domande esistenziali come “ti piacciono le patatine” e “conosci il Kung Fu Panda”. Ci sono molte
altre cose da fare a Chiang Mai, dai corsi di cucina a quelli di massaggio, trekking, ecc…
A Ko Yao Yai abbiamo fatto cio’ che gli altri fanno in vacanza: nulla!
A Khao Sok abbiamo fatto un’escursione nel parco nazionale. Ci sono parecchie escursioni
(anche di piu’ giorni), oltre a escursioni notturne, tubing (discesa del fiume su camere d’aria
giganti da usare come ciambelloni, in base alla stagione), e kayak sul lago.
A Bangkok siamo stati la maggior parte del tempo con amici che vivono li’, ma in passato ho
fatto tutte le visite obbligatorie, dai templi al combattimento di boxe thailandese ai centri
commerciali alla famigerata Khao San Road etc. Ci sono anche parecchi luoghi e attivita’ che
possono interessare i bambini: il Palazzo Reale con le sue decorazioni grandiose di draghi e
guerrieri ad esempio, spostarsi con il traghetto sul fiume, e in caso di pioggia i centri commerciali
nascondono un sacco di tesori dall’acquario a cinema futuristici.
- bimbi: i nostri piccoli viaggiatori avevano 5 e 3 anni al momento del viaggio. Credo che la Thailandia sia il posto
non occidentale piu’ semplice per viaggiare: e’ sicuro, costa poco, la gente e’ stra-gentile, c’e’ tutto quello che serve,
un sacco da fare e da vedere, e spostarsi e’ facile e conveniente. Abbiamo solo avuto problemi col cibo locale che
ai bimbi non piaceva, ma abbiamo sempre trovato opzioni meno esotiche per far contenti tutti. Le cose preferite
dai bimbi sono state: il parco degli elefanti, la casa sull’albero, i treni notturni, i moto-taxi, i gelati a forma di panda
e le piscine!
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