Da oggi è entrata in vigore la prima parte della Tobin Tax. Non

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Da oggi è entrata in vigore la prima parte della Tobin Tax. Non
Da oggi è entrata in vigore la prima parte della Tobin Tax.
Non voglio entrare nella disquisizione sulla sua utilità o sensatezza, anche se credo che alla fine lo stato
italiano avrà delle entrate ben inferiori a quelle preventivate.
Ciò che interessa evidenziare in questo articolo sono i costi aggiuntivi per chi fa Trading.
Non toccheremo tutti i punti della Tobin Tax che è molto articolata e riguarda campi che non ci
interessano (come i mercati Otc, ovvero non regolamentati, dei derivati).
Qui interessa solo evidenziare i costi inerenti i mercati che si possono tradare con principali broker
italiani ed esteri.
La tassa NON si applica ed Etf, Etc, Valute (Forex), Obbligazioni, Azioni Estere.
La tassa NON si applica alle Azioni Italiane con Capitalizzazione inferiore a 500 milioni di euro.
La tassa NON si applica alle Commodities.
La tassa NON si applica a Fondi di Investimento e Sicav.
La tassa NON si applica se acquisto e vendo (o vendo ed acquisto) Azioni in giornata (dalle ore 9 alle
20:30 che corrisponde alla chiusura del mercato After Hours o serale)- fanno eccezioni i casi di high
frequency trading, ma parliamo di transazioni acquisto/vendita/cancellazione di durata inferiore agli 0,5
secondi.
Di fatto per ora il costo delle Tobin Tax è dello 0,12% del valore della transazione (ovvero il
controvalore) di Azioni di Società quotate avente sede legale in Italia e con capitalizzazione
inferiore a 500 milioni di euro.
(qui l’elenco ufficiale delle società con capitalizzazione inferiore a 500 mln e pertanto non soggette a
Tobin Tax per il 2013).
Il costo sulle Transazioni in Azioni sarà dello 0,22% sul valore della transazione fino a fine 2013, poi
diventerà 0,2%.
In realtà operando sui Mercati Regolamentati (che è quello che si fa normalmente
acquistando/vendendo azioni italiane quotate presso Borsa Italiana) c’è uno “sconto” del 50% calcolato
sullo 0,2% che porta i costi delle Tobin Tax riferiti ad Acquisti/Vendita di Azioni Italiane con
capitalizzazione superiore a 500 milioni:
0,12% fino a fine 2013
0,1% dal 2014.
Esempio: se acquisto 1000 Enel al prezzo di 2,7 euro ad azione = 2700 euro di controvalore,
la Tobin Tax per il 2013 è dello 0,12% e quindi pari a 3,24 euro- dal 2014 diventa dello 0,1% e quindi
pari a 2,7 euro. Se chiudo l’operazione in giornata non pago Tobin Tax.
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Per i derivati la tassa partirà dall’1 luglio e sarà così composta:
Valore nozionale contratto è:
Futures: valore del FtseMib (o del future su Azione) moltiplicato x valore di 1 punto (5 euro per il Fib1 euro per il miniFib).
Opzioni: Premio (Prezzo) di acquisto/vendita dell’Opzione.
La Tobin Tax qui si paga anche in casi di operazioni intraday.
In realtà se si opera su mercati Regolamentati (che sono quelli su cui si opera normalmente) la tassa
della tabelle precedente va ridotta di 1/5 (ovvero del 20%) e quindi diventa:
Come si vede i derivati su Azioni hanno un costo ben superiore anche se relativamente basso fino a che
il Valore nozionale resta sotto i 100.000 euro (per intenderci fino a che il FtseMib vale 20000 punti il
valore nozionale del Fib è 100000 euro e del miniFib 20000 euro).
Per le Opzioni si paga assai poco, poiché è assai raro andare su prezzi oltre i 5000 euro a cui si applica
una tobin tax di 0,075 euro (derivati su indici) o 0,5 euro (derivati su azioni).
Nei derivati ricordo che rientrano anche i Certificates (e quindi anche i Cfd) ed i Coverd Warrant,
strumenti che personalmente non utilizzo. Il Valore nozionale di questi contratti è sempre il prezzo che
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si paga.
In definitiva per chi opera con le Opzioni la Tobin Tax è abbastanza trascurabile per chi Opera in
Opzioni. E’relativamente bassa per gli altri contratti, fino a quando non si supera un valore Nozionale
del contratto pari a 100.000 euro.
Naturalmente il nuovo governo che si insedierà potrebbe cambiare i valori della Tobin Tax.
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