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(http://www.recensito.net/) “PORTATI ALTROVE” CON ROMAEUROPA FESTIVAL 2016 Dal 21 settembre al 3 dicembre “Portati Altrove” la 31°edizione del Romaeuropa Festival animerà la capitale con un corpus di appuntamenti consacrati alla scena contemporanea, distribuiti su 20 spazi adibiti per oltre 520 artisti di un viaggio multidisciplinare che procederà tra musica, teatro, danza, nuovo circo, arti visive e nuove tecnologie. Quest’anno torna l’anteprima estiva del Festival, dal 24 giugno al 18 settembre, con la presentazione del progetto “Patrimonio e Creazione”, realizzato assieme alla Soprintendenza per l’area archeologica centrale di Roma, con la mostra “Par tibi, Roma, nihil” curata da Raffaella Frascarelli e con “Palamede, La storia” di Alessandro Baricco, entrambi collocati nell’affascinante cornice dell’Area Archeologica del Palatino. Tra i grandi nomi internazionali, a inaugurare REf16 il 21 settembre al Teatro Argentina sarà l’acclamato coreografo Hofesh Shechter, con il debutto italiano di “Barbarians”, un lavoro articolato in tre capitoli dal ritmo invitante e forsennato. La scena artistica europea e mondiale a Roma prosegue con Forced Entertainment, in 36 opere teatrali di Shakespeare su 8 giorni di spettacoli, Guy Cassiers, con una rilettura de “La Benevole” di Jonathan Littell, Les 7 doigts de la main tra danza e nuovo circo, e Ben Frost in “Music For Sòlaris”, progetto musicale ideato con Brian Eno e Daniel Bjarnason sul celebre testo di Tarkovskij eseguito dall’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Dialogo affascinante tra musica e coreografia quello proposto da Emio Greco e Pieter C. Scholten, che con Franck Krawczyk e i danzatori del Ballet National De Marseille affrontano “La Passione Secondo Matteo” di Bach, da Anne Teresa De Keersmaeker in uno scambio con Steve Reich in “Rain” (2001) e da Wim Vandekeybus che riallestisce il suo “In Spite of Wishing and Wanting” (1999) sulle musiche originali di David Byrne. Questi due spettacoli, insieme ad “ORESTEA (una commedia organica?)", storico allestimento della Socìetas Raffaello Sanzio rimesso in scena da Romeo Castellucci dopo quasi 21 anni, formano un ideale trittico di opere che non mancano all’appuntamento con la “memoria” del contemporaneo. La Pelanda sarà sede privilegiata del connubio tra creazione e nuove tecnologie con 3D Water Matrix, enorme macchina robotizzata che scolpisce una cascata d’acqua, manipolata per Digitalife dal suo stesso ideatore Shiro Takatani e dallo scultore Christian Partos e nell’alta tecnologia della rete GARR che, ne “Il Ratto di Europa” di Giorgio Barberio Corsetti, collega attraverso la fibra ottica l’Aula Ottagona delle Terme di Diocleziano, Palazzo Altemps, Colosseo e INFN Frascati. La musica valorizza il REf16 di un fervido dialogo con i beni storici della Capitale: Alvin Curran, protagonista sia al Laghetto di Villa Borghese, con la Banda della Scuola popolare di Musica di Testaccio, sia nella storica residenza dell’Accademia di Francia a Roma Villa Medici; Sabina Meyer a Villa Farnesina, suggestiva sede dell’Accademia dei Lincei; Lucia Ronchetti nell’Aula X delle Terme di Diocleziano con i cori dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretti da Ciro Visco. L’Orchestra di Santa Cecilia, invece, sarà protagonista di “Senza Sangue” di Peter Eötvös sull’omonimo romanzo di Alessandro Baricco. La Pelanda ospiterà anche le tendenze più attuali di Tempo Reale Electroacustic Ensemble per Sylvano Bussotti ed Alessandra Celletti con l’artista visivo Onze, le animazioni musicali di “Dark Circus” dei francesi Stereoptik e la sonorizzazione del film “Blackmail” del collettivo Edison Studio che promuove anche il concorso internazionale “Sound of Silence” dedicato alla composizione musicale per immagini, realizzato con il supporto della SIAE e la collaborazione della Cineteca di Bologna e del Romaeuropa Festival. La premiazione si terrà alla Casa del Jazz. Contaminazioni tra musica e immagini continuano con Colapesce, in uno scambio con i frame dei documentari di Vittorio De Seta, e con il talentuoso pianista Chassol entrambi in scena al Monk Club. Qui anche le cover dei più celebri brani di Tom Waits ad opera del gruppo canadese LODHO – L’Orchestre d’hommesOrchestres e i rancheros di Chavela Vargas interpretati da Dimartino e Fabrizio Cammarata. Altra voce italiana è quella di Raiz, leader degli Almamegretta, al Teatro Vascello con il compositore Yotam Haber e l’Ensemble LCP diretto da Daniele Del Monaco per un percorso interessante che esplora le antiche melodie ebraiche, dal titolo “New Ghetto Songs”, in cooproduzione con Nuova Consonanza. Alla club culture sono dedicati gli appuntamenti con il duo tedesco incite/ e con Soundwall, punto di riferimento della scena elettronica italiana. Le nuove scritture tra coreografia e drammaturgia sono oggetto di preziosa attenzione con i nuovi nomi della danza internazionale: Sharon Eyal, per la prima volta al Festival con Gay Behar, Ori Lichtik e la sua LE V Company; Noè Soulier e l’americana Liz Santoro con il francese Pierre Godard con i loro rispettivi spettacoli al confine tra scienza, teoria e la potenza della performing art. Un focus dedicato alla nuova coreografia olandese, chiamato simpaticamente “Olandiamo”, vede protagonisti Nicole Beutler, Ann Van Den Broek e Jan Martens, mentre la nuova edizione di DNA, quest’anno a cura di Francesca Manica, porta in scena il progetto al femminile della compagnia C&C con i soli di Marion Alzieu, Ayala Frenkel, Chiara Taviani e, in network con Aerowaves, gli spettacoli di Christos Papadopoulos, Lalì Ayguadè, Yasmine Hugonnet cui si aggiunge l’italiana Lara Russo, vincitrice di Appunti Coreografici 2015. Dalle scritture per il corpo si approda alle nuove drammaturgie con Daria Deflorian Antonio Tagliarini, in scena al Teatro India con la prima nazionale de “Il cielo non è un fondale” e con “Acqua di Colonia”, debutto di Timpano & Frosini al Teatro Quarticciolo. All’Accademia di Francia, inoltre, Lina Prosa presenta “Pentesilea”, nell’ambito del ciclo “I giovedì della Villa Questions d’art”. Ancora appuntamenti visionari e meticci tra nuove tecnologie, arti visive e performative con gli spettacoli di Adrien M / Claire B, Pierre Rigal e del collettivo transdisciplinare Fuse*. Il CRMCentro ricerche musicale con Jose Miguel Fernandez, Alexander Vert, Michelangelo Lupone, Philippe Spiesser, Thomas Koppel presenterà gli strumenti elettronici di manipolazione del suono GeKiPe e SkinAct. La Pelanda arricchisce ancora una volta la kermess con la settima edizione di Digitalife, la mostra dedicata all’interazione tra arti visive e nuove tecnologie curata da Richard Castelli (già curatore della rassegna nel 2010) che presenta l’opera Zee di Kurt Henstschläger, l’installazione sitespecific Deep Dream_ActII di NONE, oltre alla già citata 3D Water Matrix con le opere di Takatani e Partos. Completa il percorso di opere il progetto Understanding the Other a cura del laboratorio PerCro della Scuola Superiore di Sant’Anna. Romaeuropa è anche luogo di approfondimento e di confronto con gli artisti che incontrano il pubblico: Post It (a cura di Matteo Antonaci), Music Inside (a cura di Nuova Consonanza) e gli 11 progetti di InFormazione coordinati da Lara Mastrantonio: Destinazione Scuola, Spring Roll, Le Antenne di Romaeuropa, Domino, Iridico, Teatro e Critica Lab, Let’s Dance, DNA Visioni, Warming Up, IN DRAMA Romaeuropa Al Vivo. «I confini e le caratteristiche di questo “altrove artistico – spiega Fabrizio Grifasi, Direttore generale e artistico della Fondazione Romaeuropa, presieduta da Monique Veaute – rappresentano una scelta responsabile da parte del Festival, e allo stesso tempo un invito ad accompagnarci in un percorso di emozioni e di scoperte artistiche». Romaeuropa ha appassionato nelle ultime edizioni un pubblico sempre più numeroso. Con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Soprintendenza Speciale per il Colosseo e l’area archeologica centrale di Roma, di Roma Capitale, della Regione Lazio, della Camera di Commercio di Roma e il supporto della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, che sostiene le attività di Romaeuropa e la promozione degli artisti del Mediterraneo, e di RAI, che con i suoi canali offre al festival nuove possibilità di divulgazione e approfondimento. Il calendario degli eventi al link: http://romaeuropa.net/ (http://romaeuropa.net/) Giulia Sanzone 23/05/2016