CORRIEREFC_NAZIONALE_WEB(2015_09_10)

Transcript

CORRIEREFC_NAZIONALE_WEB(2015_09_10)
Codice cliente: 8727381
27
CRONACHE
Corriere della Sera Giovedì 10 Settembre 2015
#
ISTRUZIONE IL SONDAGGIO
I risultati
61%
Pensi che i test Invalsi
siano uno strumento
per avere standard
obiettivi e omogenei
nel valutare
la preparazione
degli studenti?
di Roger Abravanel
D
opo presidi, docenti, ministri e sindacati, di scuola — e di riforma della
scuola — parlano gli studenti e le famiglie italiane. Insomma, i «clienti»
della scuola. Lo fanno attraverso un
sondaggio realizzato in agosto presso un campione statisticamente significativo di 1.000 cittadini, concepito dagli autori di «La ricreazione è
finita, scegliere la scuola, trovare il lavoro» e realizzato con il contributo di Duepuntozero Doxa e
il supporto del Forum della meritocrazia.
I risultati del sondaggio sono chiari: gli italiani credono nella scuola e ne capiscono molto di
più di quanto pensano i media («la scuola non fa
audience» è il motto di molti giornalisti televisivi) e di molti politici, docenti e sindacalisti.
Innanzitutto appare che gli italiani sono critici, ma non del tutto negativi sulla scuola di oggi,
a cui danno un voto complessivo di «6». Hanno
abbastanza chiari i suoi punti di forza e di debolezza: danno un voto di 7 meno meno alla sua capacità di «formare la cultura degli studenti», un
6 meno alla «formazione personale» e una netta
insufficienza a come prepara al lavoro, tanto che
un italiano su dieci la considera addirittura
«inutile» a questo scopo.
Peraltro, quando criticano la scuola, lo fanno
per le cose veramente importanti.
Alla domanda: «Qual è il problema più grave
della scuola italiana?» un italiano su due ha risposto che è la qualità dell’insegnamento, e in
particolare i «metodi di insegnamento» (incoraggiare a fare domande, spiegare bene, interessare l’allievo) e la «adeguatezza degli insegnanti».
Questo giudizio è eguale che si tratti del Nord
o del Sud Italia e diventa un terrificante 74 per
cento quando si esaminano le risposte degli studenti del campione. La maggioranza dei docenti
però non la pensa così: soltanto il 22 per cento
degli insegnanti del campione concorda sul fatto che questo è il principale problema della
scuola italiana mentre per la metà di loro i nodi
da sciogliere sono precariato e stipendi troppo
bassi.
Dal sondaggio appare poi chiaramente che gli
italiani capiscono l’importanza della scuola: non
scelgono le scuole in base alla comodità (solo
uno su cinque cerca quelle vicino a casa) e metà
delle famiglie dichiara di darsi da fare per capire
la qualità della scuola, soprattutto con il passaparola.
L’italiano ha voglia di scuola! Il 75 percento
degli intervistati vuole più ore per recuperare
chi è indietro, valorizzare i più capaci, fare più
sport e arte.
Dalle risposte poi, emerge a gran voce la richiesta di più meritocrazia.
Innanzitutto nel valutare i rendimenti degli
studenti. Sette studenti su 10 e un italiano su due
ritengono che «i voti degli insegnanti rispecchino poco o nulla la reale preparazione degli studenti» o perché «ogni professore ha il suo metro
di giudizio» (53 %) o addirittura perché «i professori sono parziali e prevenuti» (13 per cento).
Chiedono poi criteri più obiettivi per valutare
le scuole (il passaparola funziona ma non basta).
Un po’ meno della metà si dice favorevole a una
misurazione secondo indicatori oggettivi che
valutino il progresso educativo e il successo nel
mondo del lavoro e solo il 9% è favorevole alla
«autovalutazione», che invece rappresenta la
prima scelta del 25% degli insegnanti.
Dal sondaggio emerge anche una vera sorpresa: con la netta maggioranza di 61 a 39 gli italiani
vogliono valutazioni quantitative come i test Invalsi. Secondo loro, il problema è che gli insegnanti non preparano sufficientemente gli studenti per i test e spesso ne falsano gli esiti per-
39%
46%
%
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
DIRETTORE RESPONSABILE
PRESIDENTE
Luciano Fontana
Maurizio Costa
AMMINISTRATORE DELEGATO
VICEDIRETTORE VICARIO
Pietro Scott Jovane
Barbara Stefanelli
CONSIGLIERI
VICEDIRETTORI
Daniele Manca
Antonio Polito (ROMA)
Venanzio Postiglione
Giampaolo Tucci
Gerardo Braggiotti, Laura Cioli, Paolo Colonna,
Teresa Cremisi, Dario Frigerio,
Tom Mockridge, Stefano Simontacchi
DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA
Alessandro Bompieri
12%
39
Sono dannosi
perché favoriscono
un apprendimento
meccanico
e superficiale
%
Sono
abbastanza
utili
Degli italiani considera la scuola incapace
di formare le competenze che servono nella vita
e nel lavoro
68%
Degli studenti ritiene che i voti rispecchino poco
la reale preparazione. Il 53% dice che ciò avviene
perché «ogni insegnante ha il suo metro di giudizio»
37%
Degli italiani si dice favorevole a «valutare
le scuole con indicatori oggettivi»
54%
Degli studenti è d'accordo che i presidi selezionino
e valutino gli insegnanti, ma sostiene anche che
«i presidi non sono preparati e si rischiano favoritismi»
d’Arco
Fonte: Duepuntozero Doxa, Elaborazione autori di «La ricreazione è finita, scegliere la scuola trovare il lavoro»
La scuola (e la riforma)
viste dalle famiglie
In classe
 Gli studenti
della provincia
di Bolzano,
lunedì scorso,
sono stati i
primi a tornare
sui banchi
di scuola. Ieri è
toccato a quelli
del Molise
e oggi a quelli
della provincia
di Trento
 Il 14
torneranno in
classe in Sicilia
Abruzzo,
Basilicata,
Calabria,
Campania,
Friuli, Liguria,
Lombardia,
Piemonte,
Marche,
Umbria,
Sardegna e
Valle d’Aosta
 Il 15
toccherà a
Lazio, Toscana
ed Emilia
Romagna
e il 16 a Puglia
e Veneto
Chiedono novità più coraggiose
un maggior numero di ore in classe
e la valutazione dei professori
Sì ai test Invalsi da 6 persone su 10
ché fanno copiare. Di contro, un insegnante su
tre li considera «inutili» e uno su quattro addirittura «nocivi».
Il sondaggio chiedeva anche un giudizio sulla
riforma della «buona scuola». Emerge chiaramente che è considerata troppo timida. Un italiano su quattro ritiene infatti che «è una riforma abbastanza buona, non risolve tutti i problemi, ma alcuni sono stati correttamente affrontati», ma uno su tre la considera «una riforma
poco utile, i problemi resteranno gli stessi».
Un italiano su due si dichiara poi d’accordo
con l’idea che «a selezionare e valutare gli insegnanti siano i presidi, ma i presidi non sono preparati e si rischiano favoritismi». Gli insegnanti
invece sono ancora divisi sulla necessità di essere valutati — quattro su dieci ritiene che «la va-
I problemi
Per genitori e ragazzi il nodo resta
un insegnamento che non prepara
al lavoro. E i docenti si lamentano:
«Stipendi bassi e precariato»
© 2015 RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI
FONDATO NEL 1876
Potrebbero
essere utili se
si preparassero
meglio gli studenti
e gli insegnanti
non facessero
copiare
61
27%
Degli studenti indica la qualità dell'insegnamento
e degli insegnanti come il problema principale
della scuola
66%
15%
Sono
molto
utili
74%
Sede legale: Via Angelo Rizzoli, 8 - Milano
Registrazione Tribunale di Milano n. 5825 del 3 febbraio 1962
Responsabile del trattamento dei dati (D. Lgs. 196/2003): Luciano Fontana
[email protected] - fax 02-6205.8011
© COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere
riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà
perseguita a norma di legge.
DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA 20121 Milano - Via Solferino, 28 - Tel. 0262821
Il ministero
Già 7.000 assunti
«Soltanto otto
hanno rifiutato
la cattedra»
ROMA Quasi 7 mila insegnanti
(6.886) hanno accettato la
proposta di assunzione
arrivata dal Miur il primo
settembre. Lo ha reso noto la
ministra dell’Istruzione
Stefania Giannini: finora solo
in 8 hanno rifiutato, sui quasi
9 mila chiamati (i posti vacanti
erano 16 mila). Restano circa 2
mila cattedre da assegnare: per
accettare c’è tempo fino alla
mezzanotte dell’11 settembre.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
EDIZIONI TELETRASMESSE: RCS Produzioni Milano S.p.A. 20060 Pessano con Bornago - Via R. Luxemburg - Tel. 02-6282.8238 • RCS Produzioni S.p.A. 00169 Roma - Via
Ciamarra 351/353 - Tel. 06-68.82.8917 • RCS Produzioni Padova S.p.A. 35100 Padova Corso Stati Uniti 23 - Tel. 049-87.00.073 • Tipografia SEDIT Servizi Editoriali S.r.l.
70026 Modugno (Ba) - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - Tel. 080-58.57.439 • Società Tipografica Siciliana S.p.A. 95030 Catania - Strada 5ª n. 35 - Tel. 095-59.13.03 • L’Unione Sarda
S.p.A. Centro stampa 09034 Elmas (Ca) - Via Omodeo, 5 - Tel. 070-60.131 • BEA printing sprl 16 rue du Bosquet - 1400 Nivelles - Belgium • Speedimpex USA, Inc. 38-38 9th
Street Long Island City - NY 11101 - USA • CTC Coslada Avenida de Alemania, 12 - 28820
Coslada (Madrid) - Spagna • Miller Distributor Limited Miller House, Airport Way,
Tarxien Road – Luqa LQA 1814 - Malta • Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus
DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A.
Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano - Tel. 02-2582.1 - Fax 02-2582.5306
PUBBLICITÀ
RCS MediaGroup S.p.A. Dir. Communication Solutions
Via Rizzoli, 8 - 20132 Milano - Tel. 02-25846543
www.rcscommunicationsolutions.it
lutazione degli insegnanti può compromettere
la libertà d’insegnamento».
Quale è la speranza nel rendere pubblico questo sondaggio?
Il sogno è quello di dare coraggio al governo
per avviare una fase 2 della «buona scuola» potendo contare sull’appoggio di milioni di italiani. Tony Blair diceva che «le riforme della scuola
sono le più difficili e si fanno solo con l’appoggio
della maggioranza dei cittadini». Ebbene, questo sondaggio sembra indicare che da noi la
maggioranza c’è.
Per fare che? La «grande riforma» la stanno
suggerendo tutti gli italiani. Ripensare il modo
di insegnare per prepararsi meglio al mondo del
lavoro e alla vita. Il che non vuole dire più o meno latino o matematica, ma un modo nuovo di
insegnare latino e matematica, imparando a dibattere in classe e con maggiore interattività. Allungare decisamente l’orario di presenza a scuola e le ore di lavoro degli insegnanti che alla fine
guadagneranno di più perché daranno un miglior servizio. Nei sistemi educativi occidentali
più evoluti è già così: da noi gli insegnanti oggi
lavorano solo 18 ore a scuola, mentre per esempio in Germania ne lavorano 30 (e quindi sono
pagati di più). Puntare decisamente sui test Invalsi, per avere criteri oggettivi per valutare le
scuole. Renderli più credibili e trasparenti per le
famiglie per scegliere le scuole. Creare a tempo
di record un folto gruppo di ispettori che selezionino i presidi capaci di valutare scuole e insegnanti. L’Italia è, assieme alla Grecia, l’unico Paese europeo dove gli insegnanti non sono ancora valutati.
Se partirà un dibattito su queste idee, questo
sondaggio sarà servito a qualcosa.
Meritocrazia.corriere.it
PREZZI: *Non acquistabili separati, il venerdì Corriere della Sera + Sette € 2,00 (Corriere
€ 1,50 + Sette € 0,50); il sabato Corriere della Sera + IoDonna € 2,00 (Corriere € 1,50 +
IoDonna € 0,50). A Como e prov., non acquistabili separati: m/m/g/d Corsera + Cor.
Como € 1,30 + € 0,20; ven. Corsera + Sette + Cor. Como € 1,30 + € 0,50 + € 0,20; sab.
PREZZI DI VENDITA ALL’ESTERO: Albania € 2,20; Austria € 2,20; Belgio € 2,20; Canada CAD 3,50; CH Fr. 3,00; CH Tic. Fr. 3,00 (quando
pubblicato con Style Magazine Fr. 3,50);Cipro € 2,20; Croazia Hrk 17; CZ Czk. 64; Francia € 2,20; Germania € 2,20; Grecia € 2,50; Irlanda €
2,20; Lux € 2,20; Malta € 2,20; Monaco P. € 2,20; Olanda € 2,20; Portogallo/Isole € 2,50; SK Slov. € 2,20; Slovenia € 2,20; Spagna/Isole € 2,50;
Corsera + IoDonna + Cor. Como € 1,30 + € 0,50 + € 0,20. In Campania, Puglia, Matera e
prov., non acquistabili separati: lun. Corsera + CorrierEconomia del CorMez. € 1,00 + €
0,50; m/m/g/d Corsera + CorMez. € 1,00 + € 0,50; ven. Corsera + Sette + CorMez. € 1,00
+ € 0,50 + € 0,50; sab. Corsera + IoDonna + CorMez. € 1,00 + € 0,50 + € 0,50. In Veneto,
non acquistabili separati: m/m/g/d Corsera + CorVen. € 1,00 + € 0,50; ven. Corsera +
Sette + CorVen. € 1,00 + € 0,50 + € 0,50; sab. Corsera + IoDonna + CorVen. € 1,00 + € 0,50
+ € 0,50. In Trentino Alto Adige, non acquistabili separati: m/m/g/d Corsera + CorTrent. o CorAltoAd. € 1,00 + € 0,50; ven. Corsera + Sette + CorTrent. o CorAltoAd. € 1,00 +
€ 0,50 + € 0,50; sab. Corsera + IoDonna + CorTrent. o CorAltoAd. € 1,00 + € 0,50 + € 0,50.
A Bologna e prov. non acquistabili separati: m/m/g/d Corsera + CorBo € 0,66 + € 0,84;
ven. Corsera + Sette + CorBo € 0,66 + € 0,50 + € 0,84; sab. Corsera + Io Donna + CorBo €
0,66 + € 0,50 + € 0,84. A Firenze e prov. non acquistabili separati: l/m/m/g/d Corsera
+ CorFi € 0,66 + € 0,84; ven. Corsera + Sette + CorFi € 0,66 + € 0,50 + € 0,84; sab. Corsera
+ Io Donna + CorFi € 0,66 + € 0,50 + € 0,84.
ISSN 1120-4982 - Certificato ADS n. 7971 del 9-2-2015
La tiratura di mercoledì 9 settembre è stata di 389.472 copie
Hong Kong HK$ 45; Thailandia THB 190; UK Lg. 1,80; Ungheria Huf. 700; U.S.A. USD 5,00. ABBONAMENTI: Per informazioni sugli
abbonamenti nazionali e per l’estero tel. 0039-02-63.79.85.20 fax 02-62.82.81.41 (per gli Stati Uniti tel. 001-718-3610815 fax 001-718-3610815).
ARRETRATI: [email protected]. SERVIZIO CLIENTI: 02-63797510 (prodotti collaterali e promozioni).
* Con “Io Donna” € 3,00; con “Style Magazine” € 3,50; con “Living” € 5,40; con “la Lettura” € 2,00; con “Maria Giulia che divenne Fatima” € 8,40; con “Grandangolo” € 7,40; con “Divina Callas” € 14,40; con “Lucky Luke” € 7,49; con “Le ricette di Eataly” € 9,40; con “Dragon Ball” € 11,49; con “Giallo Svezia” € 9,40; con “Paolo Villaggio. 40 anni di risate” € 11,40; solo a Milano e provincia con “Vivimilano EXPO 2” € 2,00; con “Agatha Mistery” € 7,49;
con “Agatha Christie Poirot” € 11,49; con “Dinosauri. 160 milioni di anni” € 4,49; con “Savana Disney” € 9,49; con “Spongebob” € 8,49; con “Diabolik. Nero su nero” € 8,49; con “La scienza come un romanzo” € 9,40; con “Maigret” € 8,40; con “Naruto” € 6,49; con “Beast Quest” € 7,40; con “Topolino Story” € 8,49; con “Masha e Orso” € 7,49; con “Mazinga” € 11,49; con “Biblioteca della Resistenza” € 9,40; con “II Guerra mondiale” € 12,49