della Chiesa, lasciando pure celebri scritti della sua straordinaria
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della Chiesa, lasciando pure celebri scritti della sua straordinaria
Parrocchia Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. Piazza Alessandrina, 9 00052 Ceri - Cerveteri (Roma) Tel-fax: 06/99207028 Diocesi suburbicaria di Porto-Santa Rufina Via del Cenacolo, 53 – 00123 Roma Indirizzo internet: http://www.diocesiportosantarufina.it/ http:// www.santuarioceri.it V DOMENICA DI PASQUA – 24 APRILE 2016 (Anno C) Benedirò il tuo nome per sempre, Signore. (Salmo 144) 25 Aprile: San Marco, Evangelista Martirologio Romano: Festa di san Marco, Evangelista, che a Gerusalemme dapprima accompagnò san Paolo nel suo apostolato, poi seguì i passi di san Pietro, che lo chiamò figlio; si tramanda che a Roma abbia raccolto nel Vangelo da lui scritto le catechesi dell’Apostolo e che abbia fondato la Chiesa di Alessandria. 29 Aprile: Santa Caterina da Siena Vergine e dottore della Chiesa, patrona d'Italia Martirologio Romano: Festa di Santa Caterina da Siena, vergine e dottore della Chiesa, che, preso l’abito delle Suore della Penitenza di San Domenico, si sforzò di conoscere Dio in se stessa e se stessa in Dio e di rendersi conforme a Cristo crocifisso; lottò con forza e senza sosta per la pace, per il ritorno del Romano Pontefice nell’Urbe e per il ripristino dell’unità della Chiesa, lasciando pure celebri scritti della sua straordinaria dottrina spirituale. 30 Aprile: San Pio V (Antonio Ghislieri) Papa Martirologio Romano: San Pio V, papa, che, elevato dall’Ordine dei Predicatori alla cattedra di Pietro, rinnovò, secondo i decreti del Concilio di Trento, con grande pietà e apostolico vigore il culto divino, la dottrina cristiana e la disciplina ecclesistica e promosse la propagazione della fede. Il primo di maggio a Roma si addormentò nel Signore. Accade in Parrocchia 24 25 26 28 30 Aprile 2016 Domenica: Ore 10,00: Catechismo 1° e 2° anno Comunioni e Cresime; Ore 11.00: Santa Messa, a seguire, per la Festa di San Felice, processione per le vie del Borgo; Aprile 2016 Lunedì: Ore 11,00: Celebrazione Matrimonio; Aprile 2016 Martedì: Ore 18.00: 25° Anniversario di matrimonio CESARINI/CIOFFETTI Ore 20,45: Corso di preparazione per la Cresima per adulti; Aprile 2016 Giovedì: RITIRO DEI RAGAZZI DEL 1° E 2° ANNO CRESIME (appuntamento ore 10.00 a Ceri); Ore 20.30: Coro – Prove dei canti; Aprile 2016 Sabato: Ore 17.00: CRESIME, Presiede S.E.R. Mons. Diego BONA Vescovo Emerito di PortoS.Rufina La Porta della Misericordia (Porta Santa) sarà aperta dalle ore 09.30-12.30 alle ore 15.30-18.00 Dalle ore 10.00 alle ore 12.00, è disponibile un sacerdote per le confessioni, nei giorni Lunedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì (escluso il Primo Venerdì del mese) Il Sabato e la Domenica, è possibile portare generi alimentari (specialmente omogeneizzati) Stiamo raccogliendo coperte e giacconi nonché biancheria intima maschile, nuova, per aiutare i più bisognosi: si possono portare in parrocchia o direttamente alla Caritas Diocesana di Ladispoli, dal Lunedì al Venerdì dalle ore 09,00 alle ore 13,00. (tel. 069946428) Accade in Diocesi: 26 Aprile 2016 Martedì: Clero Vicaria; Segue DAL 1° AL 15 MAGGIO FESTA DI SAN MICHELE ARCANGELO PATRONO DI CERVETERI, in tale occasione la statua di San Michele Arcangelo stazionerà nelle parrocchie del Comune di Cerveteri come da programma affisso per tutto il comprensorio e visionabile anche sulla Home Page del sito del Santuario; Accade nella Chiesa Universale 24 Aprile 2016 Domenica: Piazza San Pietro per la Messa del Giubileo dei Ragazzi; Dai «Trattati su Giovanni» di sant'Agostino, vescovo (Tratt. 65, 1-3; CCL 36, 490-492) Il comandamento nuovo Il Signore Gesù afferma che dà un nuovo comandamento ai suoi discepoli, cioè che si amino reciprocamente: «Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri» (Gv 13, 34). Ma questo comandamento non esisteva già nell'antica legge del Signore, che prescrive: «Amerai il tuo prossimo come te stesso»? (Lv 19, 18). Perché allora il Signore dice nuovo un comandamento che sembra essere tanto antico? È forse un comandamento nuovo perché ci spoglia dell'uomo vecchio per rivestirci del nuovo? Certo. Rende nuovo chi gli dà ascolto o meglio chi gli si mostra obbediente. Ma l'amore che rigenera non è quello puramente umano. È quello che il Signore contraddistingue e qualifica con le parole: «Come io vi ho amati» (Gv 13, 34). Questo è l'amore che ci rinnova, perché diventiamo uomini nuovi, eredi della nuova alleanza, cantori di un nuovo cantico. Quest'amore, fratelli carissimi, ha rinnovato gli antichi giusti, i patriarchi e i profeti, come in seguito ha rinnovato gli apostoli. Quest'amore ora rinnova anche tutti i popoli, e di tutto il genere umano, sparso sulla terra, forma un popolo nuovo, corpo della nuova Sposa dell'unigenito Figlio di Dio, della quale si parla nel Cantico dei cantici: Chi è colei che si alza splendente di candore? (cfr. Ct 8, 5). Certo splendente di candore perché è rinnovata. Da chi se non dal nuovo comandamento? Per questo i membri sono solleciti a vicenda; e se un membro soffre, con lui tutti soffrono, e se uno è onorato, tutti gioiscono con lui (cfr. 1 Cor 12, 25-26). Ascoltano e mettono in pratica quanto insegna il Signore: «Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri» (Gv 13, 34), ma non come si amano coloro che seducono, né come si amano gli uomini per il solo fatto che sono uomini. Ma come si amano coloro che sono dèi e figli dell'Altissimo, per essere fratelli dell'unico Figlio suo. Amandosi a vicenda di quell'amore con il quale egli stesso ha amato gli uomini, suoi fratelli, per poterli guidare là dove il desiderio sarà saziato di beni (cfr. Sal 102, 5). Il desiderio sarà pienamente appagato, quando Dio sarà tutto in tutti (cfr. 1 Cor 15, 28). Questo è l'amore che ci dona colui che ha raccomandato: «Come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri» (Gv 13, 34). A questo fine quindi ci ha amati, perché anche noi ci amiamo a vicenda. Ci amava e perciò ha voluto ci trovassimo legati di reciproco amore, perché fossimo il Corpo del supremo Capo e membra strette da un così dolce vincolo.