PUGLIA E DESIGN - Scheda contenuti principali

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PUGLIA E DESIGN - Scheda contenuti principali
PUGLIA E DESIGN - Scheda contenuti principali
DESIGN
Il comparto del design regionale conta su un tessuto imprenditoriale
diversificato e altamente specializzato, che va dal legno-arredo ai mobili, al
lapideo. Grazie all’eccellenza raggiunta nel settore, nei primi nove mesi del
2013 le esportazioni della Puglia hanno inciso per il 4,1% sulle esportazioni
italiane. Si registrano flussi verso Regno Unito, Francia, Belgio, Germania,
Stati Uniti, Spagna, Israele, Paesi bassi, Svizzera, e Australia.
Per promuovere il comparto come leva di sviluppo strategica, la Regione
Puglia – assessorato allo Sviluppo economico e Unioncamere Puglia, in
collaborazione con Camera di Commercio di Bari, Inarch e Raymond Loewy
Foundation Italy, hanno lanciato nel 2014 i “Puglia design days”, prima
edizione di una della più importanti manifestazioni nazionali dedicate al
design: un mese e mezzo di mostre, workshop, sessioni di incontri tra
designer e aziende pugliesi con le testimonianze di alcuni dei più importanti
nomi nel campo dell’architettura, del design nazionale e internazionale.
SPECIALIZZAZIONI PRODUTTIVE
1) LEGNO-ARREDO. Tra le filiere più consolidate, conta 3.764 unità attive
locali con oltre 21mila addetti (dati CCIAA Bari 2012). Nei primi 9 mesi del
2013 il valore complessivo delle esportazioni pugliesi in questo settore ha
superato i 257 milioni di euro. Dal luglio 2010 la Regione Puglia ha
riconosciuto in via definitiva il Distretto Produttivo del Legno Arredo (84
imprese, 5 associazioni, 2 enti) la cui missione principale è di aumentare,
attraverso il coordinamento delle attività svolte dalle aziende che ne fanno
parte, il grado di benessere del territorio, favorire la crescita dimensionale
delle imprese anche attraverso processi di fusione, costruire un sistema di
relazioni stabili con università e centri di ricerca, promuovere la formazione di
aggregazioni di imprese specializzate nei diversi comparti per l'ingresso in
nuovi mercati.
2) MOBILI. Le imprese attive nel settore “fabbricazione di mobili” in Puglia
(incluso il mobile imbottito) sono 1.383 e gli addetti 13.653 (il dato è
aggiornato al terzo trimestre del 2012 – fonte Camera di Commercio).
In generale, le esportazioni di mobili pugliesi nel 2013, pari a 347 mln di euro,
segnano una lieve riduzione dello 0,3% rispetto al 2012 (dati Istat, fonte
Banca d’Italia-L’economia della Puglia 2014). Fa eccezione ad esempio la
Russia, dove nei primi mesi del 2014 la componente mobili (pari a 4,3 mln di
euro) registra invece un incremento del 4,4% rispetto al 2013.
In Puglia, la maggior parte delle imprese specializzate nella produzione di
salotti e mobili imbottiti si concentra nel distretto industriale murgiano, dove
ha sede il Distretto del mobile imbottito della Murgia, tra le province di
Matera (Basilicata) e Bari (Puglia). Storicamente confinato nel “triangolo del
salotto” - formato dalla città di Matera e dai paesi di Altamura e Santeramo in
Colle - rappresenta il distretto industriale di punta di tutto il Mezzogiorno,
coprendo il 25% della produzione mondiale di salotti in pelle ed esportando in
Europa, Nord America, Australia e Vicino Oriente oltre l’80% del fatturato. La
quota regionale sulle esportazioni nazionali di mobili è pari al 4,3% (fonte
Istat).
Negli ultimi anni la crescita del numero di imprese appare in fortissima
discesa e sembra attestarsi sugli stessi valori di quelli relativi alla metà degli
anni ’90: oggi le aziende del distretto attive nel territorio pugliese sono
117. Queste ultime, assieme alle 46 aziende presenti in Basilicata, occupano
circa 8mila unità. Una crisi determinata principalmente dall’aspra concorrenza
sul mercato internazionale. Proprio la riqualificazione del distretto del mobile
imbottito è uno degli obiettivi dell’accordo quadro firmato tra Puglia e
Federlegnoarredo (federazione italiana industrie del legno, del sughero, del
mobile e dell’arredo), in vigore fino al 31 dicembre del 2015. Il patto mira
anche a favorire l’internalizzazione delle aziende del territorio e ad aiutare il
sistema di impresa italiano e internazionale a scegliere l’area pugliese come
territorio in cui investire. Sostenere e rilanciare il distretto del mobile imbottito
della Murgia è stato oggetto inoltre dell’Accordo di Programma tra il
Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Puglia, la Regione
Basilicata e Invitalia (siglato l’8 febbraio 2013) con uno stanziamento di 101
milioni di euro. In particolare, l’impegno della Puglia è stato di 40 mln di euro
da impiegare nella promozione di progetti legati a investimenti produttivi e di
ricerca e sviluppo.
3) LAPIDEO La Puglia, dopo la Toscana, costituisce il secondo polo
produttivo di materiali lapidei in Italia. Il settore lapideo occupa
complessivamente quasi 8.800 addetti che operano in 197 aziende di
estrazione e 1.130 di lavorazione. I principali giacimenti lapidei della regione
si coltivano ai piedi del promontorio del Gargano (la Pietra di Apricena),
nell’area settentrionale delle Murge (la Pietra di Trani) e nel Salento (la Pietra
di Lecce).Oggi la Puglia esporta in tutto il mondo una pietra che viene
trasformata anche sotto forma di opere d’arte dalle imprese locali. Sono
proprio le sue caratteristiche geo-morfologiche e fisico-meccaniche, unitamente
ad una gradevole varietà dei toni della perla e dell’avorio, a determinare
l’apprezzamento dei materiali pugliesi dai tempi più remoti fino oggi. L’attività
estrattiva regionale, infatti, vanta una tradizione continuativa sia
nell’estrazione di pietre ornamentali che di materiali più propriamente da
costruzione, senza trascurare gli inerti che si producono dai
materiali di scarto utili per il pietrisco e per la formazione di cementi e laterizi
in genere. Fortemente segmentato per tipologia di pietra, il settore lapideo
pugliese, si concentra in quattro poli produttivi specializzati nell’estrazione e
lavorazione di materiali diversi: Apricena; Trani; Fasano-Ostuni e Lecce.
Grazie a queste potenzialità la Puglia ha registrato nel 2011 un incremento
dell’export di materiali lapidei del 43,6% in quantità e del 42% in valore, per
un totale di circa 115 mila tonnellate esportate nel 2011 con un valore di 32
milioni di euro. L’importanza del settore è confermata dalla costituzione del
Distretto Lapideo Pugliese, che raccoglie al suo interno 256 soggetti tra
aziende del settore (208), associazioni, sindacati, università, enti e centri di
ricerca.
Info di scenario: Dal 28 novembre 2014 inoltre è stato adottato il piano
particolareggiato del Bacino Estrattivo della Pietra Leccese di Cursi: il piano
regola l’industria estrattiva e difende il genio del sistema produttivo pugliese.
Consentirà di pianificare le attività estrattive rendendole compatibili con le
attuali esigenze di salvaguardia della qualità della vita, di tutela del paesaggio
e del territorio, di valorizzazione e gestione di un risorsa non rinnovabile.
VARIETÀ PRESENTI NEI BACINI ESTRATTIVI