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siac - Rassegna Stampa
Presentazione stampa
23 giugno 2011
Pisa, sala consiglio provinciale
Agenzie
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TOSCANA: NASCE CONSORZIO COOPERATIVE RIFIUTI AREA COSTA = (ASCA)
Firenze, 23 giu - Dieci cooperative del litorale danno vita ad una societa’ consortile per la gestione dei servizi di
igiene ambientale nelle province di Livorno, Lucca, Massa Carrara e Pisa.
Il consorzio si chiama Siac (Servizi Igiene Ambientale Costa) e nasce con l’obbiettivo di diventare il soggetto che
curera’ nei territori dell’Ato Costa la raccolta porta a porta, lo spazzamento meccanico e manuale delle strade, la
raccolta a cassonetto, la manutenzione di piazzole e cassonetti.
La gara che sancira’ l’affidamento per 15 anni del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti dell’Ato potra’
avere un valore massimo di 6 miliardi di euro. Vi parteciperanno grandi aziende italiane ed europee. Ma all’impresa che vincera’ l’appalto dovra’ affiancarsi un soggetto capace di gestire quotidianamente i servizi di raccolta
e spazzamento per le strade delle quattro province. Qui sta la sfida del consorzio Siac, costituito da cooperative
attive su tutt’e quattro le realta’ della Costa e aderenti in parte a Confcooperative e in parte a Legacoop.
‘La nostra scommessa - dice il presidente di Siac Luca Conti - e’ unire le forze, superando gli steccati del passato
(come l’adesione ad una centrale cooperativa piuttosto che all’altra), per dimostrare che l’imprenditoria toscana
ha le capacita’ per giocare questa partita. Per questo vogliamo stringere alleanze anche con il mondo imprenditoriale non cooperativo’.
Alla presentazione alla stampa, tenutasi stamattina nella sala consiliare della Provincia di Pisa, era presente anche l’assessore provinciale all’Ambiente Valter Picchi. ‘Il Siac e’ la prima vera azione di questo tipo - ha commentato Picchi - e quindi non si puo’ che salutare positivamente. Queste cooperative hanno un know-how importante
e sono attive su tutto il territorio della Costa, due caratteristiche che rendono questa unione tra loro competitiva’.
RIFIUTI: NASCE CONSORZIO COOP PER GESTIRE RIFIUTI ATO COSTA (ANSA) - PISA, 23 GIU Una societa’ consortile composta da 10 cooperative del litorale toscano pronta per gestire i servizi di igiene
ambientale delle province di Livorno, Lucca, Massa Carrara e Pisa. Si chiama Siac (Servizi igiene ambientale
costa) e ha l’obiettivo di diventare il soggetto che curera’ nei territori dell’Ato Costa la raccolta porta a porta, lo
spazzamento meccanico e manuale delle strade, la raccolta a cassonetto, la manutenzione di piazzole e cassonetti.
La gara che sancira’ l’affidamento per 15 anni del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti dell’Ato potra’
avere un valore massimo di 6 miliardi di euro. Vi parteciperanno grandi aziende italiane ed europee. Ma all’impresa che vincera’ l’appalto dovra’ affiancarsi un soggetto capace di gestire quotidianamente i servizi di raccolta
e spazzamento per le strade delle 4 province. E in questo ambito che si inserisce la sfida del neonato consorzio,
costituito da cooperative attive gia’ nelle 4 province costiere e aderenti a Confcooperative e a Legacoop, che mette
insieme una forza di 1900 lavoratori e un volume di affari di oltre 60 milioni di euro.
‘La nostra scommessa - ha spiegato il presidente di Siac, Luca Conti - e’ unire le forze, superando gli steccati del
passato (come l’adesione a una centrale cooperativa piuttosto che all’altra), per dimostrare che l’imprenditoria
toscana ha le capacita’ per giocare questa partita. Per questo vogliamo stringere alleanze anche con il mondo
imprenditoriale non cooperativo’. L’assessore all’ambiente della Provincia di Pisa, Valter Picchi, salutando con
favore l’iniziativa ha anche parlato delle previsioni sugli impianti, con un accenno al termovalorizzatore di Livorno: ‘E’ necessario poter ritrovare le convinzioni politiche iniziali con cui sono stati fatti i piani anche alla fine del
percorso. Se non facciamo gli impianti necessari, insomma, dal punto di vista dei rifiuti restiamo a piedi. E non
possiamo permettercelo’. (ANSA).
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RIFIUTI: TOSCANA, DIECI COOPERATIVE DELLA COSTA CREANO IL CONSORZIO SIAC = SONO IMPRESE CHE ADERISCONO A CONFCOOPERATIVE E A LEGACOOP
Firenze, 23 giu. - (Adnkronos) - Dieci cooperative del litorale toscano danno vita ad una societa’ consortile per la
gestione dei servizi di igiene ambientale nelle province di Livorno, Lucca, Massa Carrara e Pisa. Si chiama Siac
(Servizi Igiene Ambientale Costa) e nasce con l’obbiettivo di diventare il soggetto che curera’ nei territori dell’Ato
Costa la raccolta porta a porta, lo spazzamento meccanico e manuale delle strade, la raccolta a cassonetto, la
manutenzione di piazzole e cassonetti.
La gara che sancira’ l’affidamento per 15 anni del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti dell’Ato potra’
avere un valore massimo di 6 miliardi di euro. Vi parteciperanno grandi aziende italiane ed europee. Ma all’impresa che vincera’ l’appalto dovra’ affiancarsi un soggetto capace di gestire quotidianamente i servizi di raccolta e
spazzamento per le strade delle quattro province.
Qui sta la sfida del consorzio Siac, costituito da cooperative attive su tutt’e quattro le realta’ della Costa e aderenti
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in parte a Confcooperative e in parte a Legacoop. Le cooperative sono la Axis di Pisa, la Collecoop di Collesalvetti,
la Cooptima di San Giuliano Terme (Pisa), Crea Impresa di Viareggio, Ecoservizi di Montecerboli (Pomarance),
la Giovanile Lavoro di Piombino, L’Arca di Cascina, la Manutencoop di Pontedera, Maris di La Spezia (unica non
toscana) e la Morelli di Guamo (Lucca). (segue)
(Red-Xio/Ct/Adnkronos) 23-GIU-11 15:34
RIFIUTI: TOSCANA, DIECI COOPERATIVE DELLA COSTA CREANO IL CONSORZIO SIAC (2)
(Adnkronos) - Tra queste ci sono anche diverse cooperative sociali impegnate da anni nelle attivita’ di reinserimento lavorativo delle persone disagiate. Insieme, queste imprese fanno una forza di 1900 lavoratori ed un volume di
affari di oltre 60 milioni di euro.
‘La nostra scommessa - dice il presidente di Siac Luca Conti - e’ unire le forze, superando gli steccati del passato
(come l’adesione ad una centrale cooperativa piuttosto che all’altra), per dimostrare che l’imprenditoria toscana
ha le capacita’ per giocare questa partita. Per questo vogliamo stringere alleanze anche con il mondo imprenditoriale non cooperativo’.
Alla presentazione alla stampa, tenutasi stamattina nella sala consiliare della Provincia di Pisa, era presente anche l’assessore provinciale all’Ambiente Valter Picchi. ‘Il Siac e’ la prima vera azione di questo tipo - ha commentato Picchi - e quindi non si puo’ che salutare positivamente. Queste cooperative hanno un know-how importante
e sono attive su tutto il territorio della Costa, due caratteristiche che rendono questa unione tra loro competitiva’.
(segue)
(Red-Xio/Ct/Adnkronos) 23-GIU-11 15:40
RIFIUTI: TOSCANA, DIECI COOPERATIVE DELLA COSTA CREANO IL CONSORZIO SIAC (3)
(Adnkronos) - L’assessore e’ anche tornato sul tema dei rifiuti che l’area fiorentina ‘esporta’ nella provincia di
Pisa. ‘E’ tutto il sistema regionale che si deve reggere - ha detto Picchi - e si regge solo con l’autosufficienza dei
territori. Certo, in caso di emergenza in un territorio, tutti gli altri devono essere pronti a dare una mano e questa
e’ anche un nostro impegno assoluto. Ma l’obbiettivo deve essere l’autosufficienza, non lo scordiamo’.
L’altra caratteristica dell’operazione Siac e’ che la societa’ consortile si propone come garanzia per i cittadini
della Costa. ‘Non vogliamo che le tariffe vengano aumentate, specie in un momento di crisi come questo - dice il
vicepresidente del consorzio Paolo Amazzini - e chiederemo un controllo costante e attento sullo sviluppo degli
impianti di smaltimento. Diciamo da subito si’ ad un’Autorita’ di garanzia sul termovalorizzatore che con grande
probabilita’ verra’ costruito. Per storia, vocazione e radicamento sul territorio, le cooperative non possono che
impegnarsi affinche’ vengano sempre messi al primo posto le persone, i cittadini’.
(Red-Xio/Ct/Adnkronos) 23-GIU-11 15:41
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PRIMO PIANO
VENERDÌ 24 GIUGNO 2011
AMBIENTE A RISCHIO
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DEGRADO ABBANDONATA IN STRADA UN’AUTO DEVASTATA
«LUNGO la strada, a poca distanza da Casette è abbandonata da almeno
venti giorni un’auto in cattive condizioni che rappresenta un pericolo per i
passanti, priva di certificato assicurativo ma con targhe regolari». La
denuncia è di S.B., che chiede provvedimento contro questo degrado.
Tolleranza zero contro le discariche abusive
Il prefetto Merendino annuncia un piano basato sulla prevenzione e sul controllo delle ditte
— MASSA —
AMMINISTRAZIONI locali e
forze dell’ordine ieri mattina a Palazzo Ducale hanno progettato un
piano per contrastare il fenomeno
delle discariche abusive sul territorio della provincia apuana. Si tratta
di «uno sforzo sinergico — ha spiegato il prefetto Giuseppe Merendino — per tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini». Sindaci, presidente della Provincia e rappresentanti delle forze dell’ordine ma anche di ordini professionali hanno
elaborato «un piano che punta più
sulla prevenzione che sulla repressione». Secondo quanto emerso
dall’incontro al Ducale le discariche abusive di carcasse di auto, di
vecchi elettrodomestici, di materiale proveniente da demolizioni di
edifici e di altri rifiuti lasciati in
aree ai bordi di molte strade della
provincia o gettati nei torrenti (pur
incassando in molti casi i contributi legati allo smaltimento) stanno
creando un grave danno all’ambiente. Si tratta di azioni di persone che non capiscono di danneggiare con il loro comportamento quel
territorio che erediteranno i loro figli. Da qui la necessità di controlli
soprattutto nei cantieri edili e nelle
piccole ditte per verificare come
vengono smaltiti i rifiuti e l’esigenza di realizzare altri siti di stoccaggio vicino agli impianti di smaltimento degli inerti e ai cittadini.
Inoltre, stando al “tavolo” del Ducale, nei contratti occorrono clauso-
RIFIUTI
E’ nata la Siac
Un Consorzio
per i servizi
di spazzamento
— MASSA —
RIFIUTI Una discarica abusiva: il prefetto Merendino e il procuratore
Giubilaro hanno annunciato un piano per contrastare il fenomeno
LA STRATEGIA
In azione i sindaci e le forze
dell’ordine. Potenziati
gli impianti di smaltimento
le relative al ritiro e allo smaltimento dei materiali. «Il fenomeno esiste e va arginato. Non è facile individuare chi scarica abusivamente
— è intervenuto così il procuratore
capo Aldo Giubilaro —. Certamente bisogna eseguire controlli ma soprattutto far capire quanto sia importante avere un territorio pulito,
non lasciare ai nostri figli un mondo inquinato. Il problema riguarda
le piccole ditte. Devono sapere che
i soldi spesi per smaltire questi rifiuti sono soldi spesi bene».
L’OPERA di sensibilizzazione
passa attraverso le amministrazioni locali. Certo non mancheranno i
controlli e i provvedimenti su chi
non scaricherà in modo regolare.
La strategia anti-discariche abusive sarà messa a punto in un documento frutto dell’incontro di ieri.
«Sarà poi convocato un tavolo tecnico — ci ha dichiarato il prefetto
— per trovare soluzioni. Seguirà
una sperimentazione e fra sei mesi
faremo una verica sui risultati raggiunti nel contrastare questo fenomeno». Sono otto gli impianti in
provincia a disposizione di chi
vuol svolgere regolarmente le operazioni di smaltimento degli inerti.
«Ma attivi — ha sottolineato il vice
prefetto Valerio Massimo Romeo
— sono solo quattro: tre ad Avenza
ed uno a Quercia di Aulla. Sono sospesi gli altri quattro: uno ad Avenza e gli altri in Lunigiana (Pallerone, Villafranca ed Aulla)». Ma fra
gli impegni dell’incontro di ieri sono stati inseriti il potenziamento
degli impianti in funzione e la riattivazione nel tempo di quelli inattivi.
A.S.
CARABINIERI RAFFICA DI VERIFICHE CON L’ELICOTTERO E A TERRA. SCOPERTE IRREGOLARITÀ E LAVORO NERO
Violate le norme di sicurezza in due cantieri edili: denunce e attività sospesa
— MASSA CARRARA —
DA CIRCA una settimana i Carabinieri di
Massa Carrara hanno intrapreso una serie di
controlli a tappeto in diverse aziende della provincia, nel settore del lavoro nero e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Le verifiche, portate avanti con la collaborazione dei Nuclei specializzati dell’Ispettorato del Lavoro, nascono
dalla sempre maggiore esigenza, avvertita su
tutto il territorio nazionale, di arginare il pericoloso fenomeno delle “morti bianche”, e più
in generale di tutelare la sicurezza sul luogo di
lavoro spesso attentata non solo dalla scarsa at-
tenzione alle più basilari norme di sicurezza
ma anche dalle anomale procedure di impiego
di lavoratori “al nero”, ai quali non è possibile
garantire i diritti basilari del lavoratore.
LE VERIFICHE si stanno svolgendo a 360
gradi con l’impiego di personale specializzato
del Nucleo Elicotteri di Pisa che, sorvolando i
cieli della Provincia, ha potuto effettuare
un’accurata ricognizione fotografica dei cantieri edili che operano sul territorio. Una seconda fase è costituita dai controlli a terra effettuati nei cantieri nei quali sono state rilevate le più grossolane anomalie e violazioni di
norme sulla sicurezza. Significativi i risultati
operativi conseguiti grazie a questi controlli
incrociati: solo nella giornata di ieri nella frazione di San Terenzo Monti del Comune di
Fivizzano, sono state due le imprese edili cui è
stata imposta la sospensione delle attività di
costruzione e alle quali è conseguita la denuncia penale dei titolari. In entrambi i casi sono
state riscontrate violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, con sanzioni amministrative di 4500 e 2000 euro. In un caso è stato rilevato anche l’impiego di un dipendente
“al nero”.
A.M.
UNA SOCIETÀ consortile
composta da 10
cooperative del litorale
toscano pronta per gestire i
servizi di igiene
ambientale delle province
di Livorno, Lucca, Massa
Carrara e Pisa. Si chiama
Siac (Servizi igiene
ambientale costa) e ha
l’obiettivo di diventare il
soggetto che curerà nei
territori dell’Ato Costa la
raccolta porta a porta, lo
spazzamento meccanico e
manuale delle strade, la
raccolta a cassonetto, la
manutenzione di piazzole e
cassonetti. La gara che
sancirà l’affidamento per
15 anni del servizio di
raccolta e smaltimento dei
rifiuti dell’Ato potrà avere
un valore massimo di 6
miliardi di euro. Vi
parteciperanno grandi
aziende italiane ed
europee. Ma all’impresa
che vincerà l’appalto dovrà
affiancarsi un soggetto
capace di gestire
quotidianamente i servizi
di raccolta e spazzamento
per le strade delle 4
province. E’ in questo
ambito che si inserisce la
sfida del neonato
consorzio, costituito da
cooperative attive già nelle
4 province costiere e
aderenti a Confcooperative
e a Legacoop, che mette
insieme una forza di 1900
lavoratori e un volume di
affari di oltre 60 milioni di
euro.
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PIETRASANTA 21
VENERDÌ 24 GIUGNO 2011
AMBIENTE E’ STATA FIRMATA LA CONVENZIONE FRA ASL E ARPAT
DECORO L’«AUT AUT»
Inceneritore, può partire
l’indagine epidemiologica
Servirà a verificare quanto abbia inciso sulla salute
LA FIRMA che il comitato antiinceneritore attendeva da secoli è
stata fatta. Nero su bianco, come
la convenzione siglata dalla Asl e
dall’Arpat, attraverso i rispettivi
direttori Giancarlo Sassoli e Marco Pellegrini, per capire quanto
abbia inciso sulla salute della popolazione locale l’attività del termovalorizzatore di Falascaia. Il
documento impegna infatti le
due aziende ad avviare un’indagine epidemiologica sulla popolazione nell’area del termovalorizzatore. Il progetto era stato annunciato nel 2009 dalla Provincia,
promotrice dell’iniziativa, precisando che le operazioni avrebbero abbracciato il periodo
2010-2012 dopo essere state suddivise in due tranche, la prima rivolta all’ambiente e la seconda, appunto, ai cittadini.
L’ARPAT, in particolare, offrirà
un supporto tecnico-scientifico,
come prevedono le linee guida
del comitato scientifico di garanzia, costituito da esperti di livello
nazionale e regionale nei settori
dell’epidemiologia ambientale,
della sanità pubblica, delle emissioni da impianti di termovalorizzazione dei rifiuti e delle disper-
sione degli inquinanti in atmosfera. L’obiettivo è stimare, con appositi codici di calcolo, la dispersione delle sostanze inquinanti
(su tutte la diossina) emesse
nell’atmosfera dall’impianto di
termodistruzione dei rifiuti solidi
urbani di Falascaia. Verranno presi in esame due periodi di attività
dell’impianto: quella tra il 1974 e
il 1988 e quella tra il 2002 e il
LA RICERCA
Verranno acquisiti i dati
di emissione dell’impianto
e sarà simulata la dispersione
2011. Le attività dell’Arpat si svilupperanno attraverso la ricerca,
l’acquisizione e la rielaborazione
dei dati di emissione dell’impianto in questi due periodi e proseguiranno con l’acquisizione e la
rielaborazione dei dati meteorologici rappresentativi della zona in
cui è collocato l’impianto. Dopodiché toccherà alla messa a punto,
all’elaborazione e alla post-elaborazione delle simulazioni di dispersione, sia in termini di concentrazioni nell’ambiente che di
deposizione al suolo delle sostanze, fino alla redazione di due relazioni tecniche, preliminare e finale.
L’ATTIVITA’, infine, verrà suddivisa in due fasi, una preliminare e l’altra di approfondimento,
d’intesa tra i responsabili delle
parti, fino alla presentazione di
due relazioni autonome. Per quanto riguarda l’Arpat l’attività scientifica sarà di responsabilità di Augusto Barbaro e quella relativa al
procedimento
amministrativo
dello stesso direttore Marco Pellegrini. Per la Asl, invece, il responsabile dell’attività scientifica sarà
Stefano Pieroni, responsabile
dell’unità «igiene e sanità pubblica», mentre il responsabile del
procedimento amministrativo sarà Giuliano Angotzi, direttore del
dipartimento di prevenzione.
Una notizia, dicevamo, che farà
contenta l’Associazione per la tutela ambientale della Versilia, che
ha speso tempo e denaro a go-go
per ottenere questo risultato, che
a parere loro potrebbe dimostrare
il legame tra la presenza dell’inceneritore e l’impennata di tumori
e altre malattie registrate negli ultimi 15 anni al Pollino.
Daniele Masseglia
Ma adesso l’Ato lo vuole riaprire
SIGILLI L’impianto è stato
sequestrato quasi un anno fa
«L’IMPIANTO di Falascaia rientra negli obiettivi futuri
dell’Ato». Parola dell’assessore provinciale all’Ambiente
di Pisa, Valter Picchi, sulla costituzione del Consorzio
Servizi Igiene Ambientale Costa (Siec). «La Versilia
chiede di non riaprire il termovalorizzatore, ma nello
scenario più largo, cioè quello di Ato, questo impianto è
previsto. Agli amministratori versiliesi dico ‘parliamone’,
ma non è incentivando i localismi che si risolvono i
problemi». Chissà cosa ne penseranno i sindaci.
••
Ordinanza disattesa
dai “frontisti”
«Da lunedì scattano
le prime multe»
PRESIDENTE Marco
Bonuccelli
COMUNE INCARICO
Un consulente
da 30mila euro
per “Pietrasanta
Sviluppo”
DA UN PAIO di giorni
l’attività della ‘Pietrasanta
sviluppo spa’ conta su una
figura nuova. Si tratta di un
consulente
legale-amministrativo che
opererà negli uffici di
piazza Duomo, sopra il
teatro comunale, per un
periodo di sei mesi. Il
consulente è legato alla
Cispal, una delle tre ditte
che avevano partecipato
alla selezione indetta dalla
patrimoniale. Offerta e
curriculum sono stati i
punti forti e la ‘Pietrasanta
sviluppo’ investirà quindi
30mila euro per avvalersi
di una figura che,
diciamolo subito a scanso
di equivoci, non ha niente
a che vedere con quella del
direttore generale, come si
vociferava ieri in città. I
principali atti continuano
infatti ad essere firmati dal
presidente Marco
Bonuccelli. L’incarico
servirà a traghettare il
nuovo assetto della società
in questi primi mesi, visto
che tra l’altro prima di
luglio andrà assunto il
personale della Sodexò per
la gestione delle mense
scolastiche. Il prossimo
gennaio, a incarico
concluso, la ‘Pietrasanta
sviluppo’ deciderà il da
farsi.
DECINE e decine di pietrasantini, dalla collina al mare, non hanno osservato l’ordinanza, emessa
un mese fa, che obbliga i frontisti
a mantenere e pulire le strade e i
proprietari a fare altrettanto con i
loro terreni. L’amministrazione
comunale, a maggio, aveva avvertito che i cittadini avrebbero avuto un mese di tempo per mettersi
in regola, per poi dare il via ai controlli della polizia municipale.
Gli agenti, da lunedì, hanno cominciato a pattugliare il territorio, ma alla luce delle tante irregolarità riscontrate hanno deciso di
chiudere un occhio fino alla fine
di questa settimana. Da lunedì,
però, non saranno ammesse né distrazioni né la classica scusa «non
lo sapevo» rivolta agli agenti in
servizio. Le conseguenze, è bene
ricordarlo, potrebbero essere duplici: una sanzione amministrativa di 155 euro oppure una denuncia penale in caso di gravi conseguenze sul piano igienico-ambientale.
«ABBIAMO deciso, ancora per
qualche giorno, di limitarci a diffisare i cittadini ‘disobbedienti’ —
spiega il vice sindaco e assessore
alla polizia municipale Luca Mori — nell’ottica di venire incontro
alla gente in quanto questi problemi vanno preventivati quando le
cose cambiano all’improvviso.
Continueremo a far capire ai cittadini l’importanza di quest’ordinanza, poi lunedì partiranno i verbali. Ci sono purtroppo dei comportamenti reiterati e visibili da
tutti, ad esempio grossi quantitativi di vegetazione a ridosso delle
strade, comportando ostruzioni
alla visibilità, alla sicurezza, al decoro e alla pulizia. Non è giusto
che ci siano cittadini che provvedono a mettere tutto a posto, mentre altri lasciano invariate situazioni di degrado e di abbandono
indecorose e a volte pericolose».
d.m.
CENTRO STORICO (1)
CENTRO STORICO (2)
Assemblea per eleggere
il nuovo consiglio del Ccn
«Ancora furti: a quando
la videosorveglianza?»
CONCLUSO il mandato del presidente Valentina Salvadori, a causa della chiusura della sua attività
in via Stagi, il centro commerciale
naturale «Le vie del centro» si appresta a voltar pagina. Oggi alle
15, alla Croce Verde, la Confcommercio ha convocato infatti un’assemblea rivolta agli iscritti per
l’elezione del nuovo consiglio. E’
prevista, pertanto, anche l’elezione del nuovo presidente, oltre alla
discussione di una serie di argomenti. Nel futuro del centro commerciale naturale, come più volte
annunciato, ci sarà ad esempio la
collocazione di totem informativi
agli ingressi delle principali strade del centro storico, in modo da
rendere più visibili le attività agli
occhi di residenti e turisti.
«L’ENNESIMO furto a ridosso
del centro fa sorgere una domanda: dov’è il potenziamento della
videosorveglianza che l’assessore
Mori aveva annunciato?». Lo chiede il capogruppo Pdl Alberto Giovannetti dopo il furto della scultura dell’artista Niccola Giannoni.
«Sembra che Mori abbia perso un
po’ di grinta, visto che a parte il lavoro del comandante dei vigili, poco o niente è stato fatto dalla politica. Nessuna nuova telecamera,
tranne però tartassare di multe i
turisti per fare cassa. Eppure andrebbe potenziata la videosorveglianza al parcheggio del terminal
bus, nell’area del pontile di Tonfano e nelle frazioni. Quando ci sono promozioni importanti i soldi
si trovano, ma la sicurezza dei cittadini è molto più urgente».
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ore: 19:03 | Edizioni TG ore:10.00 – 14.20 – 18.00 – 19.50 – 23.00
Rifiuti, dieci cooperative della Costa creano il consorzio
TOP NEWS
Siac.Obbiettivo, la gestione dei servizi d’igiene ambientale
10/06/11
di Redazione
-BLOG- “Poco, è
meglio di niente” di
Giancarlo Fornei
Dieci cooperative del litorale danno vita ad una società consortile per la gestione dei
servizi di igiene ambientale nelle province di Livorno, Lucca, Massa Carrara e Pisa.
Si chiama Siac (Servizi Igiene Ambientale Costa) e nasce con lʼobbiettivo di
diventare il soggetto che curerà nei territori dellʼAto Costa la raccolta porta a porta,
lo spazzamento meccanico e manuale delle strade, la raccolta a cassonetto, la
manutenzione di piazzole e cassonetti. La gara che sancirà l’affidamento per
15 anni del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti dellʼAto potrà avere un
valore massimo di 6 miliardi di euro. Vi parteciperanno grandi aziende italiane ed
europee. Ma allʼimpresa che vincerà lʼappalto dovrà affiancarsi un soggetto capace di
gestire quotidianamente i servizi di raccolta e spazzamento per le strade delle
quattro province.
Qui sta la sfida del consorzio Siac, costituito da cooperative attive su tutt’e quattro
le realtà della Costa e aderenti in parte a Confcooperative e in parte a Legacoop.
Le cooperative sono la Axis di Pisa, la Collecoop di Collesalvetti, la Cooptima di San
Giuliano Terme (Pisa), Crea Impresa di Viareggio, Ecoservizi di Montecerboli
(Pomarance), la Giovanile Lavoro di Piombino, LʼArca di Cascina, la Manutencoop di
Pontedera, Maris di La Spezia (unica non toscana) e la Morelli di Guamo (Lucca).
Tra queste ci sono anche diverse cooperative sociali impegnate da anni nelle attività
di reinserimento lavorativo delle persone disagiate. Insieme, queste imprese fanno
una forza di 1900 lavoratori ed un volume di affari di oltre 60 milioni di euro.
“La nostra scommessa – dice il presidente di Siac Luca Conti – è unire le forze,
superando gli steccati del passato (come lʼadesione ad una centrale cooperativa
piuttosto che allʼaltra), per dimostrare che lʼimprenditoria toscana ha le capacità per
giocare questa partita. Per questo vogliamo stringere alleanze anche con il mondo
imprenditoriale non cooperativo”.
Alla presentazione alla stampa, tenutasi stamattina nella sala consiliare della
Provincia di Pisa, era presente anche l’assessore provinciale all’Ambiente Valter
Picchi.
ore: 10:27
-BLOGEQUITALIA
SNOBBA I
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FREQUENZE
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su Antenna3
BLOG – Hanno
ragione i sindacati:
il marmo di Carrara
deve essere lavorato
in zona
ore: 11:17
BLOG – ‘A Massa
la cultura è finita
nella spazzatura.
L’Assessore
Menchini si
dimetta’.
ore: 11:16
-BLOG- E’ inutile
parlare di marketing,
prima puliamo le
strade…
ore: 19:13
“Il Siac è la prima vera azione di questo tipo – ha commentato Picchi – e quindi non
si può che salutare positivamente. Queste cooperative hanno un know-how
importante e sono attive su tutto il territorio della Costa, due caratteristiche che
rendono questa unione tra loro competitiva”.Lʼassessore ha anche parlato dei dubbi
che le amministrazioni pubbliche della Versilia hanno sulla riapertura del
termovalorizzatore di Falascaia, a Pietrasanta. “La Versilia chiede di non riaprire
lʼimpianto – ha detto Picchi – ma nello scenario più largo, quello di Ato, questo
impianto è previsto. Agli amministratori versiliesi dico “parliamone”, ma non è
incentivando i localismi che si risolvono i problemi”.
Lʼaltra caratteristica dellʼoperazione Siac è che la società consortile si propone come
garanzia per i cittadini della Costa.
“Non vogliamo che le tariffe vengano aumentate, specie in un momento di crisi
come questo – dice il vicepresidente del consorzio Paolo Ammazzini – e chiederemo
un controllo costante e attento sullo sviluppo degli impianti di smaltimento. Diciamo
da subito sì ad un’Autorità di garanzia sul termovalorizzatore che con grande
probabilità verrà costruito. Per storia, vocazione e radicamento sul territorio, le
cooperative non possono che impegnarsi affinché vengano sempre messi al primo
posto le persone, i cittadini”.
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Nasce consorzio cooperative rifiuti per il
litorale toscano
Dieci cooperativa del litorale toscano hanno dato vita ad
un consorzio per la gestione dei servizi igienici e
ambientali della costa per le Province di Lucca, Livorno,
Pisa e Massa Carrara. Il consorzio, denominato Siac,
sarà costituito da cooperative in parte aderenti alla
Legacoop e in parte a Confcooperative e curerà lungo
tutto il litorale delle quattro Province la raccolta porta a
porta dei rifiuti, lo spazzamento meccanico e manuale
della strada e la manutenzione e la raccolta a
cassonetto.
L’affidamento del servizio durerà 15 anni e alla gara parteciperanno sia imprese
italiane che comunitarie.
Il Presidente del Siac, Luca Conti, ha dichiarato: ”La nostra scommessa è unire le
forze, superando gli steccati del passato, per dimostrare che l’imprenditoria
toscana ha le capacità per giocare questa partita. Per questo vogliamo stringere
alleanze anche con il mondo imprenditoriale non cooperativo”.
Gli ha fatto eco l’assessore provinciale all’Ambiente Valter Picchi esprimendo il
proprio apprezzamento per il progetto e spiegando che cooperative di queste
tipologie, avendo un know-how importante ed essendo attive su tutto il territorio
della costa, possono essere molto competitive.
Scritto da Roberta Di Salvia il 23 giugno 2011 nella categoria ATTUALITÀ.
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23/06/2011 - 16:22 - AMBIENTE, NASCE CONSORZIO COOPERATIVE RIFIUTI AREA COSTA
TOSCANA
(ASCA) - Dieci cooperative del litorale danno vita ad una società consortile per la gestione dei servizi di
igiene ambientale nelle province di Livorno, Lucca, Massa Carrara e Pisa. Il consorzio si chiama Siac
(Servizi Igiene Ambientale Costa) e nasce con l'obbiettivo di diventare il soggetto che curerà nei
territori dell'Ato Costa la raccolta porta a porta, lo spazzamento meccanico e manuale delle strade, la
raccolta a cassonetto, la manutenzione di piazzole e cassonetti. La gara che sancirà l'affidamento per 15
anni del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti dell'Ato potrà avere un valore massimo di 6 miliardi
di euro. Vi parteciperanno grandi aziende italiane ed europee. Ma all'impresa che vincerà l'appalto dovrà
affiancarsi un soggetto capace di gestire quotidianamente i servizi di raccolta e spazzamento per le
strade delle quattro province. Qui sta la sfida del consorzio Siac, costituito da cooperative attive su
tutt'e quattro le realtà della Costa e aderenti in parte a Confcooperative e in parte a Legacoop. "La
nostra scommessa - dice il presidente di Siac Luca Conti - è unire le forze, superando gli steccati del
passato (come l'adesione ad una centrale cooperativa piuttosto che all'altra), per dimostrare che
l'imprenditoria toscana ha le capacità per giocare questa partita. Per questo vogliamo stringere alleanze
anche con il mondo imprenditoriale non cooperativo". Alla presentazione alla stampa, tenutasi
stamattina nella sala consiliare della Provincia di Pisa, era presente anche l'assessore provinciale
all'Ambiente Valter Picchi. "Il Siac è la prima vera azione di questo tipo - ha commentato Picchi - e
quindi non si può che salutare positivamente. Queste cooperative hanno un know-how importante e
sono attive su tutto il territorio della Costa, due caratteristiche che rendono questa unione tra loro
competitiva".
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Rifiuti, nasce consorzio coop per la gestione a Pisa, Lucca, Livorno e Massa
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giovedì 23 giugno 2011 15:40
Una società consortile composta da 10 cooperative del litorale toscano pronta per gestire i servizi di igiene
ambientale delle province di Livorno, Lucca, Massa Carrara e Pisa. Si chiama Siac (Servizi igiene ambientale
costa)
e ha l'obiettivo di diventare il soggetto che curerà nei
territori dell'Ato Costa la raccolta porta a porta, lo
spazzamento meccanico e manuale delle strade, la raccolta a
cassonetto, la manutenzione di piazzole e cassonetti.
La gara che sancirà l'affidamento per 15 anni del servizio
di raccolta e smaltimento dei rifiuti dell'Ato potrà avere un
valore massimo di 6 miliardi di euro. Vi parteciperanno grandi
aziende italiane ed europee. Ma all'impresa che vincerà
l'appalto dovrà affiancarsi un soggetto capace di gestire
quotidianamente i servizi di raccolta e spazzamento per le
strade delle 4 province. E in questo ambito che si inserisce la
sfida del neonato consorzio, costituito da cooperative attive
già nelle 4 province costiere e aderenti a Confcooperative e a
Legacoop, che mette insieme una forza di 1900 lavoratori e un
volume di affari di oltre 60 milioni di euro.
"La nostra scommessa - ha spiegato il presidente di Siac,
Luca Conti - è unire le forze, superando gli steccati del
passato (come l'adesione a una centrale cooperativa piuttosto
che all'altra), per dimostrare che l'imprenditoria toscana ha le
capacità per giocare questa partita. Per questo vogliamo
stringere alleanze anche con il mondo imprenditoriale non
cooperativo". L'assessore all'ambiente della Provincia di Pisa,
Valter Picchi, salutando con favore l'iniziativa ha anche
parlato delle previsioni sugli impianti, con un accenno al
termovalorizzatore di Livorno: "E' necessario poter ritrovare
le convinzioni politiche iniziali con cui sono stati fatti i
piani anche alla fine del percorso. Se non facciamo gli impianti
necessari, insomma, dal punto di vista dei rifiuti restiamo a
piedi. E non possiamo permettercelo"
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23-06-2011
TOSCANA: NASCE CONSORZIO COOPERATIVE RIFIUTI AREA
COSTA
(ASCA) - Firenze, 23 giu - Dieci cooperative del litorale danno vita ad
una societa' consortile per la gestione dei servizi di igiene ambientale
nelle province di Livorno, Lucca, Massa Carrara e Pisa.
Il consorzio si chiama Siac (Servizi Igiene Ambientale Costa) e nasce
con l'obbiettivo di diventare il soggetto che curera' nei territori dell'Ato
Costa la raccolta porta a porta, lo spazzamento meccanico e manuale
delle strade, la raccolta a cassonetto, la manutenzione di piazzole e
cassonetti.
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La gara che sancira' l'affidamento per 15 anni del servizio di raccolta e
smaltimento dei rifiuti dell'Ato potra' avere un valore massimo di 6
miliardi di euro. Vi parteciperanno grandi aziende italiane ed europee.
Ma all'impresa che vincera' l'appalto dovra' affiancarsi un soggetto
capace di gestire quotidianamente i servizi di raccolta e spazzamento
per le strade delle quattro province. Qui sta la sfida del consorzio Siac,
costituito da cooperative attive su tutt'e quattro le realta' della Costa e
aderenti in parte a Confcooperative e in parte a Legacoop.
''La nostra scommessa - dice il presidente di Siac Luca Conti - e' unire
le forze, superando gli steccati del passato (come l'adesione ad una
centrale cooperativa piuttosto che all'altra), per dimostrare che
l'imprenditoria toscana ha le capacita' per giocare questa partita. Per
questo vogliamo stringere alleanze anche con il mondo imprenditoriale
non cooperativo''.
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Alla presentazione alla stampa, tenutasi stamattina nella sala consiliare
della Provincia di Pisa, era presente anche l'assessore provinciale
all'Ambiente Valter Picchi. ''Il Siac e' la prima vera azione di questo tipo
- ha commentato Picchi - e quindi non si puo' che salutare
positivamente. Queste cooperative hanno un know-how importante e
sono attive su tutto il territorio della Costa, due caratteristiche che
rendono questa unione tra loro competitiva''.
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Firenze, 23 giu. - (Adnkronos) - Dieci cooperative del litorale toscano danno vita ad una societa'
consortile per la gestione dei servizi di igiene ambientale nelle province di Livorno, Lucca, Massa
Carrara e Pisa. Si chiama Siac (Servizi Igiene Ambientale Costa) e nasce con l'obbiettivo di
diventare il soggetto che curera' nei territori dell'Ato Costa la raccolta porta a porta, lo spazzamento
meccanico e manuale delle strade, la raccolta a cassonetto, la manutenzione di piazzole e
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reinserimento lavorativo delle persone disagiate. Insieme, queste imprese fanno una forza di 1900
lavoratori ed un volume di affari di oltre 60 milioni di euro.
''La nostra scommessa - dice il presidente di Siac Luca Conti - e' unire le forze, superando gli steccati
del passato (come l'adesione ad una centrale cooperativa piuttosto che all'altra), per dimostrare che
l'imprenditoria toscana ha le capacita' per giocare questa partita. Per questo vogliamo stringere
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Alla presentazione alla stampa, tenutasi stamattina nella sala consiliare della Provincia di Pisa, era
presente anche l'assessore provinciale all'Ambiente Valter Picchi. ''Il Siac e' la prima vera azione di
questo tipo - ha commentato Picchi - e quindi non si puo' che salutare positivamente. Queste
cooperative hanno un know-how importante e sono attive su tutto il territorio della Costa, due
caratteristiche che rendono questa unione tra loro competitiva''. (segue)
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