rassegna stampa completa - Istituto di Terapia Cognitivo
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GIOCO, SALUTE E TUTELA DEL CITTADINO. ''VERSO UN MODELLO EUROPEO'' RASSEGNA STAMPA Roma, convegno “Gioco salute e tutela cittadino. Verso modello europeo” Patrocinato dal Senato si terrà il 27 marzo di com/rog - 24 marzo 2014 17:27 fonte ilVelino/AGV NEWSRoma Giovedì 27 marzo a partire dalle 9.30 – presso la Sala Capitolare del Senato della Repubblica – si terrà il convegno “Gioco, Salute e Tutela del cittadino. Verso il modello Europeo”. Il convegno è organizzato da La Fondazione – Centro di Formazione Culturale con il patrocinio del Senato della Repubblica, di Federgioco (Associazione di rappresentanza dei quattro casinò italiani), dell’European Casino Association, di UGL Medici, Effemedica e Adonp e si prefigge di portare all’attenzione un tema di primario interesse, quale la tutela dei cittadini-giocatori e le forme di prevenzione delle ludopatie. Il dibattito cercherà di sensibilizzare la popolazione, il personale sanitario e le istituzioni, sulle iniziative e le proposte messe in campo dalle case da gioco italiane per fronteggiare questo fenomeno. Alla luce delle vigenti normative i relatori affronteranno le tematiche anche con uno sguardo all’Europa soprattutto in riferimento alla normativa sulla Sanità Transfrontaliera. Il dibattito si orienterà su un aspetto più generale che esaminerà il settore giochi, presentando tutte le già citate forme di prevenzione attuate dalle case da gioco italiane, con riferimenti al più generale modello europeo cui si tende. A illustrare lo stato dell’arte dei quattro casinò italiani sarà il presidente della Federgioco, Marco Cambiaso, cui seguirà anche Carlo Pagan, Board Europeo dell’European Casinò Association che si occuperà di spiegare come si attua il già richiamato “modello europeo”. Sarà presente anche il senatore Albert Laniece, membro dell’intergruppo parlamentare sul gioco d’azzardo, che nel proprio intervento illustrerà “la proposta per una legge di regolamentazione del gioco d’azzardo”. Faranno parte della platea dei relatori anche alcuni rappresentanti dei dipartimenti di riferimento del Ministero degli Interni e del Ministero della Salute, oltre a rappresentanti del Comune di Roma che hanno già ampiamente trattato l’argomento ludopatie. Giochi e Scommesse Federgioco: Usare esperienza Casinò per contrasto ludopatie Oggi passaggio di consegne fra Marco Cambiaso e il nuovo presidente Vittorio Ravà di emt - 27 marzo 2014 10:40fonte ilVelino/AGV NEWSRoma Stampa articolo Utilizzare l'esperienza dei Casinò italiani per rendere efficace la lotta al gioco d'azzardo patologico. É la proposta lanciata questa mattina da Marco Cambiaso, ad della casa da gioco sanremese e presidente di turno di Federgioco, l'associazione di categoria che riunisce i quattro Casinò storici del Paese. "L'identificazione del giocatore, la possibilità per i parenti del giocatore di chiedere l'esclusione del giocatore patologico, la formazione del personale sono i tratti della nostra attività che chiediamo vengano integrati in una legge quadro in materia", ha concluso Cambiaso nel convegno organizzato a Roma questa mattina "Gioco, salute e tutela del cittadino - Verso un modello europeo". Proprio questo pomeriggio si terrà l'assemblea dei soci in Federgioco che sancirà il cambio della guardia alla guida dell' associazione e la nomina del presidente, del vice presidente e del consiglio direttivo. Da Statuto é la previsto l'ultimo avvicendamento in federazione con l’amministratore delegato del Casinò di Venezia,Vittorio Ravà, che prenderà il posto proprio di Cambiaso. ù Giochi e Scommesse Giochi, Armeni (Squadra Mobile Roma): Serve gruppo specializzato Giochi, Armeni (Squadra Mobile Roma): Serve gruppo specializzato di emt - 27 marzo 2014 11:32fonte ilVelino/AGV NEWSRoma “Abbiamo avuto bisogno di creare e aggiornare continuamente un gruppo specializzato per contrastare le organizzazioni criminali che trovano indubbiamente attrattivo per il loro business infiltrarsi nel gioco d'azzardo lecito”. Spiega così Luca Armeni, vice direttore della squadra mobile di Roma come si è evoluta l'attività degli organi di controllo in materia di gaming, nel suo intervento questa mattina durante il convegno "Gioco, salute e tutela del cittadino - Verso un modello europeo" organizzato a Roma. Armeni ha proseguito il suo intervento spiegando come l'attività di controllo sull'offerta di gioco tende ad "evitare che gli apparecchi da intrattenimento siano manipolati, attraverso le infiltrazioni nelle attività delle piccole come delle più grandi aziende del settore e in questo é sostanziale la nostra collaborazione con i Monopoli di Stato”. Giochi e Scommesse Ludopatia, medici e psicologici a confronto a Roma Ludopatia, medici e psicologici a confronto a Roma di emt - 27 marzo 2014 11:34fonte ilVelino/AGV NEWSRoma "Formare il personale delle case da gioco ad assistere i ludopati e intervenire sui giocatori stessi attraverso la presenza di figure tecniche necessarie a fornire il giusto supporto nei luoghi di gioco dove i giocatori vivono le loro esperienze di gioco come divertimento e dove queste abitudini scivolano nella dipendenza". É il dott. Filippo Fordellone, dirigente nazionale Ugl Medici a spiegare il tipo di azioni necessarie dal punto di vista medico-psicologico la diffusione del Gioco d'azzardo patologico durante il convegno "Gioco, salute e tutela del cittadino - Verso un modello Europeo” organizzato oggi nella sala capitolare del Senato della Repubblica dal centro di formazione culturale la Fondazione e da Federgioco, l'associazione che riunisce le quattro case da gioco del Paese. Ad analizzare il fenomeno del Gap da un punto di vista clinico é invece la Dott.ssa Mariangela Treglia, ricercatrice dell' Università la Sapienza di Roma, che ha spiegato come “la dipendenza da gioco non abbia solo una componente neurobiologica, ma si manifesti più come una dipendenza comportamentale legata anche ai tempi come avviene con lo shopping o con il sesso”. Giochi e Scommesse Giochi, Lanièce: Partire da dl Balduzzi per legge quadro Gap Controllo e tutela giocatori da finanziarsi con un fondo pari all'1% della raccolta di emt - 27 marzo 2014 12:13fonte ilVelino/AGV NEWSRoma “L'attenzione della politica per le conseguenze della dipendenza dal gioco d'azzardo deve partire dalla normativa presente, cioè quanto ha stabilito il decreto Balduzzi per arrivare ad una legge quadro capace di potenziare le tutele, dei minori in primis, e armonizzare i diversi aspetti dell'attività di prevenzione, superando le differenze territoriali”. Sono questi i passi legislativi che il senatore Lanièce Albert, dell'Union Valdotaine indica al VELINO come necessari, aggiungendo come la necessità di un maggiore controllo e tutela dei giocatori dovrà finanziarsi anche con un fondo pari all'1% della raccolta. “Bisogna far tesoro dell' esperienza dei casinò italiani che identificano e controllano il giocatore, le sue capacità e movimenti finanziari (norme in materia di tracciabilità n.d.r.) mettendo in campo azioni concrete anche a contrasto delle derive patologiche - ha concluso Lanièce - capitalizzando ad esempio gli accordi delle case da gioco con i Sert competenti”. Oggi a Roma un convegno Federgioco sulle ludopatie, tra i relatori il presidente Marco Cambiaso Il convegno si svolge nella sala Capitolare del Senato della Repubblica. Ad illustrare la situazione dei casinò italiani è il presidente di Federgioco, Marco Cambiaso. Nella sala Capitolare del Senato della Repubblica si tiene oggi un importante convegno sotto l’egida di Federgioco, dal titolo “Gioco, salute e tutela del cittadino sul modello europeo.” “Da tempo Federgioco sta attuando in collaborazione con gli enti e le associazioni preposte una politica di contenimento e prevenzione del gioco patologico che parte proprio dalla tutela del cittadino e del giocatore all’interno dei casinò municipali - sottolinea il presidente di Federgioco, Marco Cambiaso, consigliere di amministrazione del Casinò di Sanremo.” In Francia e Svizzera i Casinò sono molto più numerosi e il problema della ludopatia è stato affrontato da tempo con risultati significativi. Domani porteremo all’attenzione anche l’esperienza d’Oltralpe. È giusto evidenziare problematiche come la ludopatia ma nello stesso tempo è necessaria una regolamentazione più generale delle tipicità e componenti aziendali attraverso una legge quadro, attesa da tempo”. Il convegno, finalizzato a promozione e diffusione delle iniziative delle case da gioco italiane per contrastare le ludopatie, per creare il ”modello europeo”di intervento, la cui applicazione è improrogabile per uniformare le azioni di prevenzione e terapia, è organizzato da La FondazioneCentro di formazione culturale con il patrocinio del Senato, di Federgioco, l’associazione di categoria dei quattro casinò italiani, della citata European Casino Association, di UGL Medici, Effemedica e Adonp, tutti interessati alla massima sensibilizzazione circa la tutela dei cittadini-giocatori anche in riferimento alle norme sanitarie transnazionali in realtà. A illustrare la situazione dei casinò italiani è il presidente di Federgioco, Marco Cambiaso. L’amministratore delegato del Casinò Campione d’Italia, Carlo Pagan, in veste di membro del direttivo dell’European Casino Association, ECA che rappresenta pressoché la totalità delle case da gioco del continente, relaziona il “modello europeo” di prevenzione delle ludopatie. ANSA (CRO) - 27/03/2014 - 12.24.00 Giochi:Federgioco a Governo,serve legge quadro per regolarlo ZCZC2340/SXB XCI50860 R CRO S0B QBXB Giochi:Federgioco a Governo,serve legge quadro per regolarlo Laniece (Aut), politica attenta,ma manca applicazione interventi (ANSA) - ROMA, 27 MAR - ''Serve una legge quadro'', un insieme di ''norme precise, per regolamentare il gioco in Italia. E' importante che chi gioca si diverta e possa farlo in modo sicuro''. A chiedere l'intervento del Governo e' Federgioco, l'associazione di rappresentanza dei quattro casino' italiani. ''Siamo a disposizione dello Stato - ha detto il presidente Marco Cambiaso, durante un convegno al Senato promosso dal centro culturale di formazione La Fondazione - per aprire il dialogo affinche' il gioco non abbia ricadute devastanti, ma rimanga divertimento. Dobbiamo chiedere regole certe su cui confrontarci. Basterebbe un piccolo sforzo di chi governa perche' si controlli tutto il sistema gioco in Italia''. L'attenzione della politica, ha replicato il senatore del gruppo Per le Autonomie e membro dell'intergruppo parlamentare sul gioco d'azzardo, Albert Laniece, ''e' molto alta, ci sono interventi di qualita' ma spesso il problema e' applicarli''. Si sono fatti ''passi importanti su una legge quadro contro il gioco patologico''. Tra i punti chiave della norma, ''il fondo per la prevenzione'', finanziato ''con l'1% del fatturato complessivo del settore'', ''la limitazione dei punti gioco'' e una ''tessera'' del giocatore ''per permettere controlli. Rivalorizzare i casino' come punto di gioco - ha precisato Laniece - aiuterebbe a combattere la dipendenza''. In Italia, ha ricordato il segretario di Adonp, Luca Massimo Chinni, sono ''circa 2 milioni i giocatori a rischio dipendenza''. I giocatori patologici, ha puntualizzato la psicoterapeuta Mariangela Treglia, sono ''700800 mila'', mentre tanti altri sono ''problematici''. E gli adolescenti sono ''i nuovi dipendenti, 7 su 10 giocano''. Per il contrasto della dipendenza, nel casino' di Campione d'Italia, ha spiegato l'ad Carlo Pagan (Board dell'European Casino' Association), e' attivo il progetto ''Save The Game'', che introduce, tra le altre cose, ''un Save The Game Team costituito da psicologi, una help line e misure potenziate per l'autoinibizione all'accesso del casino', in caso di segnali di dipendenza patologica''. (ANSA). YZD-VN 27-MAR-14 12:30 NNNN Giochi: Donzelli (psicologo), un giocatore su 5 a rischio ludopatia 27 Marzo 2014 - 12:21 (ASCA) - Roma, 27 mar 2014 - ''Dei 15 milioni di italiani che giocano abitualmente, circa il 20% sia a rischio di diventare dipendente''. Lo ha detto il dott. Renzo Donzelli, psicologo e psicoterapeutagruppoanalista, intervenendo al convegno ''Gioco, salute e tutela del cittadino. Verso il modello europeo'' che si sta svolgendo al Senato. Donzelli ha sottolineato che ''l'Italia con 18,4 miliardi di euro di spesa effettiva rappresenta oltre il 15% del mercato europeo del gioco e oltre 4,4% del mercato mondiale, nonostante abbia solo l'1% della popolazione mondiale. La spesa pro-capite stimata, per ogni italiano maggiorenne, e' stata pari a circa 1.703 euro,nei primi 8 mesi 2012. Tale spesa varia da 2.110 euro a testa in Abruzzo e 2.078 euro nel Lazio, passando a 1.853 dell'Emilia Romagna, per arrivare al minimo di 1.262 euro in Basilicata''. Donzelli - informa l'Agimeg - e' quindi passato all'esame delle percorso che effettua il giocatore patologico. Il primo stadio viene definito fase ''vincente'', in cui il gioco e' occasionale e sostanzialmente rappresenta un rimedio a altri disturbi come la depressione; a fase ''perdente'', in cui il gioco diventa solitario, aumentano la quantita' di denaro e tempo investiti e in generale il gioco diventa un pensiero fisso, non si riesce a smettere, si registrano perdite prolungate, si utilizzano coperture e menzogne. Si sviluppano insomma i sintomi della dipendenza. Segue quindi la fase di disperazione, caratterizzata dal marcato aumento del tempo e del denaro dedicati al gioco, isolamento sociale, crisi di panico, e comportamenti illeciti. E' la fase in cui la vita sociale del giocatore subisce i maggiori contraccolpi, spesso si verificano infatti arresti e divorzi. Si passa quindi a una fase ''critica'', in cui si nutrono una forte speranza e un desiderio di aiuto. E' la fase in cui si torna a lavorare e si pianifica un risarcimento per i debiti contratti. In questo modo si riesce a passare alla fase di ''ricostruzione'', in cui migliorano l'autostima e i rapporti familiari, si pianificano nuovi obiettivi, il giocatore prova una maggiore rilassatezza. Infine c'e' la fase di crescita caratterizzata da una diminuzione delle preoccupazioni legate al gioco, una maggiore introspezione, e un nuovo stile di vita. Il giocatore patologico, secondo Donzelli, e' ''un soggetto tanto euforico quanto vuoto, senza facolta' di regolare le proprie pulsioni, in balia della potenza acefala dell'Es, da un lato, e un'evaporazione, contrazione del valore della dimensione della parola. Il risultato e' un parlare a vuoto (le parole - diceva un paziente dedito al gioco d'azzardo - sono aria fritta): viene meno la possibilita' di accedere alla dimensione simbolica della parola, che nel corso del trattamento psicoterapico assume piuttosto una valenza minacciosa ancorche' un'opportunita' di crescita. Il giocatore patologico non fronteggia un conflitto tra esigenze pulsionali e ideali sociali, ma assegna un primato incondizionato all'oggetto di godimento, il gioco appunto''. E quindi, citando Anders ''il bisogno odierno segue alle calcagna il consumo divenendo, simile alla tossicomania, poiche' risponde a imperativi dettati da specifiche merci, quelle merci che hanno la proprieta' di produrre bisogni che si moltiplicano''. red/mar Casinò. “Gioco, Salute e Tutela del cittadino. Verso il modello Europeo”. Se ne parla oggi a Roma 27 marzo 2014 - 10:28 (Jamma) Si tiene oggi presso la Sala Capitolare del Senato della Repubblica – il convegno “Gioco, Salute e Tutela del cittadino. Verso il modello Europeo”. Il convegno è organizzato da La Fondazione – Centro di Formazione Culturale con il patrocinio del Senato della Repubblica, di Federgioco (Associazione di rappresentanza dei quattro casinò italiani), dell’European Casino Association, di UGL Medici, Effemedica e Adonp e si prefigge di portare all’attenzione un tema di primario interesse,quale la tutela dei cittadini-giocatori e le forme di prevenzione delle ludopatie. Il dibattito cercherà di sensibilizzare la popolazione, il personale sanitario e le istituzioni, sulle iniziative e le proposte messe in campo dalle case da gioco italiane per fronteggiare questo fenomeno. Alla luce delle vigenti normative i relatori affronteranno le tematiche anche con uno sguardo all’Europa soprattutto in riferimento alla normativa sulla Sanità Transfrontaliera. Il dibattito si orienterà su un aspetto più generale che esaminerà il settore giochi, presentando tutte le già citate forme di prevenzione attuate dalle case da gioco italiane, con riferimenti al più generale modello europeo cui si tende. A illustrare lo stato dell’arte dei quattro casinò italiani sarà il presidente della Federgioco, dott. Marco Cambiaso, cui seguirà anche il dott. Carlo Pagan, Board Europeo dell’European Casinò Association che si occuperà di spiegare come si attua il già richiamato “modello europeo”. Sarà presente anche il senatore Albert Laniece, membro dell’intergruppo parlamentare sul gioco d’azzardo, che nel proprio intervento illustrerà “la proposta per una legge di regolamentazione del gioco d’azzardo”. Faranno parte della platea dei relatori anche alcuni rappresentanti dei dipartimenti di riferimento del Ministero degli Interni e del Ministero della Salute, oltre a rappresentanti del Comune di Roma che hanno già ampiamente trattato l’argomento ludopatie. Ma, il convegno permetterà di dare attenzione anche all’aspetto tecnicosanitario che prevede il contributo di relatori scientifici, oltre alla presenza di Danilo Papa dell’Ugl Medici, che illustrerà i “Criteri europei per la sicurezza sociale in materia di dipendenze”. Avvierà i lavori il segretario de La Fondazione, nonché Dirigente Nazionale UGL Medici, dott. Fordellone. A moderare è il direttore dell’Agenzia Stampa AGIMEG, Fabio Felici. Cambiaso (Federgioco): “I casinò sono da sempre in prima linea nella lotta al gioco patologico” 27 marzo 2014 - 10:30 (Jamma) “I casinò da sempre combattono il fenomeno della ludopatia attraverso una collaborazione con le Asl, strategie strutturate di contrasto al gioco e la collaborazione con i servizi sociali”. E’ quanto affermato da Marco Cambiaso presidente di Federgioco in occasione del convegno ”Gioco, Salute e Tutela del cittadino. Verso il modello Europeo” che si sta tenendo al Senato. ”Non c’è nessun interesse da parte delle case da gioco italiane – ha detto Cambiaso – ad aver a che fare con giocatori patologici. Lo dimostra il fatto che il casinò non è solamente un luogo di gioco ma offre anche eventi e cultura. Non è un caso che il primo direttore artistico del casinò di Sanremo sia stato Luigi Pirandello. A differenza di altre realtà, inoltre, gli introiti dei casinò sono utili alla comunità e non finiscono ai privati o nella peggiore delle ipotesi in paradisi fiscali. Chi viene a giocare in un casinò lo fa consapevolmente”. Necessaria però un intervento statale più forte per contrastare il fenomeno della ludopatia. “Il Governo – ha continuato il presidente di Federgioco – deve muovere per realizzare una legge quadro sui giochi, cercando un confronto con i casinò e con Federgioco. Abbiamo l’esperienza e le personalità per dare il nostro contributo. Lo stesso Carlo Pagan può essere utile considerando la sua esperienza nell’Eca”. Cambiaso ha chiuso poi con la cessione della gestione del casinò di Venezia e la nascita di nuovi casinò in Italia. “Sarebbe solamente un cambio di gestione, ma la proprietà resterebbe pubblica. Il Governo poi – ha concluso Cambiaso – può valutare l’apertura di nuovi casinò, ma partendo sempre dal principio che le case da gioco devono essere economicamente utili alle realtà locali e non devono essere gestite da privati”. Fordellone (segr. gen. La Fondazione) “Spesa per i giochi non va trascurata” In: Casinò, Personaggi, Primopiano2 27 marzo 2014 - 10:34 (Jamma) “Come promotore dell’evento e responsabile scientifico è d’obbligo ringraziare innanzitutto il Senato per averci concesso il patrocinio”. Introduce con queste parole il dott. Filippo Fordellone (segretario generale de La Fondazione) il convegno in corso oggi a Roma “Gioco, Salute e Tutela dei Cittadini. Verso un modello europeo”. “Ogni anno nel Lazio investiamo nel gioco 1300 euro pro capite, inclusi neonati. Vorrei pertanto fare un invito a istituzioni e personale sanitario, oltre agli operatori del settore giochi, di non trascurare questa problematica. Siamo certamente pronti alla nostra sfida che ci vede protagonisti attivi in campo”. Criminalità si insinua nel mercato dei giochi con estorsioni e l’alterazione delle slot 27 marzo 2014 - 10:49 (JAmma) “Un mercato da quasi 90 miliardi fa certo gola alla criminalità anche di stampo mafioso”. Lo ha detto Luca Armeni vice-dirigente Squadra Mobile di Roma, intervenendo al convegno “Gioco, Salute e Tutela dei Cittadini. Verso un modello europeo” che si sta svolgendo al Senato. “La criminalità” ha aggiunto, “per fare degli esempi, agisce o con l’estorsione per obbligare gli esercenti a istallare determinati apparecchi, o con la manipolazione degli apparecchi. Riescono di fatto ad “accalappiare” il giocatore d’azzardo che spesso si trova in precarie condizioni sociali e quindi è facilmente esposto a usura e estorsione. Noi come istituzione abbiamo rapporti con molti SERT e vogliamo comunque incentivarli, ma bisogna cercare di promuovere la più corretta divulgazione dell’informazione in materia”. Armeni ha quindi citato una recente inchiesta che ha consentito di scoprire “una sala giochi del Lazio che adescava i giocatori e, attraverso un meccanismo complesso, li dirottava verso siti di gioco estero. I gestori della sala, grazie a questo stratagemma, ottenevano un guadagno giornaliero di un milione di euro”. Armeni ha sottolineato “l’importanza che la Polizia di Stato dà al settore del gioco d’azzardo” e “la grande collaborazione ottenuta dai Monopoli di Stato. Tuttavia c’è ancora grande impatto del mercato illegale”. Treglia (ITCI): “Con gli smartphone sette giovani su dieci a rischio ludopatia” 27 marzo 2014 - 11:31 (Jamma) “L’uomo è psicologicamente predisposto al gioco, il fenomeno della ludopatia è ancora più difficile da contrastare in contesti telematici”. E’ l’analisi che la psicoterapeuta cognitiva e ricercatrice dell’ITCI Mariangela Treglia. “Per chi è nato dopo il 1991″ ha spiegato, “è molto più difficile individuare il rischio online: sette giovani su dieci sono potenzialmente a rischio specialmente con lo sviluppo degli smartphone. Una volta si giocava solamente al casinò, o nella bisca clandestina, oggi la bisca è disponibile a casa propria. E’ necessario quindi lavorare sull’educazione”. Un allarme lanciato anche da Luca Massimo Chinni segretario generale di ADOnP: “In Italia il rischio della patologia coinvolge oltre due milioni di giocatori. E’ giusto parlare di stato patologico perché tale allarme è stato lanciato anche dalle sedi governative e dalla Corte dei Conti. Per fare fronte a questo problema sociale è giusto informare i cittadini su cosa è gioco legale e cosa non lo è. Prendendo per esempio la sola provincia di Roma, negli ultimi tempi sono state individuate venti sale non autorizzate che molto spesso hanno un contatto diretto con le mafie”. Pagan (Eca): “La soddisfazione del cliente è il motore di ogni casinò” 27 marzo 2014 - 12:11 (Jamma) “Se la soddisfazione del cliente è il motore di ogni iniziativa aziendale, l’azienda deve farsi carico di ogni situazione di insoddisfazione del cliente stesso”. Sono le parole di Carlo Pagan, Board Europeo dell’European Casinò Association tra i relatori del convegno in programma oggi al Senato, “Gioco, Salute e Tutela del cittadino. Verso il modello Europeo”. Pagan – AD del casinò di Campione d’Italia – ha presentato il progetto “Save The Game”, la messa in atto pratica di come contrastare le dipendenze di gioco nei casinò e già attivo nel casinò di Campione d’Italia di cui Pagan è anche AD. “Questo progetto è coerente al Code of Conduct approvato dall’ECA (European Casino Association) – associazione di rappresentanza delle case da gioco europee – e basato su otto elementi che permettono di contrastare le ludopatie. Innanzitutto la creazione della figura del Gaming Addiction Manager nell’organizzazione (la direttrice Marketing – Alessandra Bernasconi) e poi la creazione di un Save The Game Team costituito da psicologi abilitati alla professione. Si procede poi con l’attivazione di un numero telefonico di contatto dedicato (una help-line) e si provvede a potenziare le misure dell’auto-inibizione all’accesso del casinò, in caso di segnali di dipendenza patologica. Il casinò di Campione ha inoltre creato materiali di comunicazione ad hoc e provveduto alla formazione di personale ispettivo. Altro aspetto fondamentale – ha aggiunto Pagan – è quello di divulgare una comunicazione coerente col progetto. Il casinò deve infine dotarsi anche della presenza di quello che possiamo chiamare un ‘filtro fisico’ all’ingresso per evitare l’ingresso di inibiti e ovviamente minori e aiutare i clienti anche attraverso test di auto-valutazione”. Le linee guida del progetto sono basate sul Code of Conducts approvato a luglio dalla European Casino Association a Vienna. Si tratta delle best practices di Paesi nei quali il problema è stato quasi risolto in via definitiva. Sen. Lanieche (Intergruppo. Parl. Azzardo): Necessario insistere sulla prevenzione delle ludopatie 27 marzo 2014 - 12:14 (Jamma) “Faccio parte dell’intergruppo parlamentare sul gioco d’azzardo e ricordo che molto spesso in Senato abbiamo discusso di gioco e ludopatie, anche con delle recenti mozioni. Gli interventi fatti negli ultimi anni devo dire che sono di buona qualità: il discorso è che si fanno le leggi ma poi l’attuazione piena è un meccanismo complicato da avviare”. Sono le parole del sen. Albert Lanieche, tra i relatori del convegno in corso oggi in Senato “Gioco, Salute e Tutela del Cittadino. Verso un modello europeo”. “Bisogna insistere sulla prevenzione .Prevenzione primaria, ossia soprattutto sui minori, e prevenzione secondaria” ha detto ancora. “La politica sta facendo molto in questo senso: le mozioni e gli emendamenti approvati nel corso dei mesi come quello che richiede la tessera sanitaria per giocare e che quindi permette di vietare il gioco minorile. Per quanto mi riguarda i punti importanti però restano legati alla prevenzione: la legge quadro che abbiamo presentato chiede un fondo per la prevenzione con copertura finanziaria con assicurata dalll’1% del fatturato complessivo del settore e che lavorerebbe molto nelle scuole e con degli interventi anche a livello regionale. Altro aspetto importante da garantire sarebbe quello di dare maggiore potere agli enti locali, al sindaco in particolare, per introdurre limitazione sugli orari degli esercizi di gioco per esempio. Già il Balduzzi ha istituito un Osservatorio Nazionale sui giochi e attività formativa specifica degli operatori sanitari. Il Balduzzi inoltre inseriva il GAP nei LEA. Un altro elemento importante su cui lavorare è il collegamento tra SERT e locali di gioco e che permettano quindi un maggiore controllo sui giocatori”. La legge inoltre “valorizza icasinò come punti di gioco e chiede la limitazione nella diffusione di nuovi punti di gioco al di fuori”. 24ORE - GIOCHI&SCOMMESSE GIOCHI&SCOMMESSE Casinò, 08:56 Casinò: “Gioco, Salute e Tutela del cittadino. Verso il modello Europeo”. Se ne parla oggi a Roma Si tiene oggi presso la Sala Capitolare del Senato della Repubblica – il convegno “Gioco, Salute e Tutela del cittadino. Verso il modello Europeo”. Il convegno è organizzato da La Fondazione – Centro di Formazione Culturale con il patrocinio del Senato della Repubblica, di Federgioco (Associazione di rappresentanza dei quattro casinò italiani), dell’European Casino Association, di UGL Medici, Effemedica e Adonp e si prefigge di portare all’attenzione un tema di primario interesse, quale la tutela dei cittadini-giocatori e le forme di prevenzione delle ludopatie. Il dibattito cercherà di sensibilizzare la popolazione, il personale sanitario e le istituzioni, sulle iniziative e le proposte messe in campo dalle case da gioco italiane per fronteggiare questo fenomeno. Alla luce delle vigenti normative i relatori affronteranno le tematiche anche con uno sguardo all’Europa soprattutto in riferimento alla normativa sulla Sanità Transfrontaliera. Il dibattito si orienterà su un aspetto più generale che esaminerà il settore giochi, presentando tutte le già citate forme di prevenzione attuate dalle case da gioco italiane, con riferimenti al più generale modello europeo cui si tende. A illustrare lo stato dell’arte dei quattro casinò italiani sarà il presidente della Federgioco, dott. Marco Cambiaso, cui seguirà anche il dott. Carlo Pagan, Board Europeo dell’European Casinò Association che si occuperà di spiegare come si attua il già richiamato “modello europeo”. Sarà presente anche il senatore Albert Laniece, membro dell’intergruppo parlamentare sul gioco d’azzardo, che nel proprio intervento illustrerà “la proposta per una legge di regolamentazione del gioco d’azzardo”. Faranno parte della platea dei relatori anche alcuni rappresentanti dei dipartimenti di riferimento del Ministero degli Interni e del Ministero della Salute, oltre a rappresentanti del Comune di Roma che hanno già ampiamente trattato l’argomento ludopatie. Ma, il convegno permetterà di dare attenzione anche all’aspetto tecnico-sanitario che prevede il contributo di relatori scientifici, oltre alla presenza di Danilo Papa dell’Ugl Medici, che illustrerà i “Criteri europei per la sicurezza sociale in materia di dipendenze”. Avvierà i lavori il segretario de La Fondazione, nonché Dirigente Nazionale UGL Medici, dott. Fordellone. A moderare è il direttore dell’Agenzia Stampa AGIMEG, Fabio Felici. im/AGIMEG 24ORE - GIOCHI&SCOMMESSE GIOCHI&SCOMMESSE Casinò, 10:14 Cambiaso (pres. Federgioco) “I casinò da sempre combattono la ludopatia. Necessaria una legge quadro sui giochi, grazie anche al confronto con casinò e Federgioco” “I casinò da sempre combattono il fenomeno della ludopatia attraverso una collaborazione con le Asl, strategie strutturate di contrasto al gioco e la collaborazione con i servizi sociali”. E’ quanto affermato da Marco Cambiaso presidente di Federgioco in occasione del convegno ”Gioco, Salute e Tutela del cittadino. Verso il modello Europeo” che si sta tenendo al Senato. ”Non c’è nessun interesse da parte delle case da gioco italiane – ha detto Cambiaso – ad aver a che fare con giocatori patologici. Lo dimostra il fatto che il casinò non è solamente un luogo di gioco ma offre anche eventi e cultura. Non è un caso che il primo direttore artistico del casinò di Sanremo sia stato Luigi Pirandello. A differenza di altre realtà, inoltre, gli introiti dei casinò sono utili alla comunità e non finiscono ai privati o nella peggiore delle ipotesi in paradisi fiscali. Chi viene a giocare in un casinò lo fa consapevolmente”. Necessaria però un intervento statale più forte per contrastare il fenomeno della ludopatia. “Il Governo – ha continuato il presidente di Federgioco – deve muovere per realizzare una legge quadro sui giochi, cercando un confronto con i casinò e con Federgioco. Abbiamo l’esperienza e le personalità per dare il nostro contributo. Lo stesso Carlo Pagan può essere utile considerando la sua esperienza nell’Eca”. Cambiaso ha chiuso poi con la cessione della gestione del casinò di Venezia e la nascita di nuovi casinò in Italia. “Sarebbe solamente un cambio di gestione, ma la proprietà resterebbe pubblica. Il Governo poi – ha concluso Cambiaso – può valutare l’apertura di nuovi casinò, ma partendo sempre dal principio che le case da gioco devono essere economicamente utili alle realtà locali e non devono essere gestite da privati”. Cz Cambiaso (pres. Federgioco) “I casinò da sempre combattono la ludopatia. Necessaria una legge quadro sui giochi, grazie anche al confronto con casinò e Federgioco” 27 marzo, 10:14 “I casinò da sempre combattono il fenomeno della ludopatia attraverso una collaborazione con le Asl, strategie strutturate di contrasto al gioco e la collaborazione con i servizi sociali”. E’ quanto affermato da Marco Cambiaso presidente di Federgioco in occasione del convegno ”Gioco, Salute e Tutela del cittadino. Verso il modello Europeo” che si sta tenendo al Senato. ”Non c’è nessun interesse da parte delle case da gioco italiane – ha detto Cambiaso – ad aver a che fare con giocatori patologici. Lo dimostra il fatto che il casinò non è solamente un luogo di gioco ma offre anche eventi e cultura. Non è un caso che il primo direttore artistico del casinò di Sanremo sia stato Luigi Pirandello. A differenza di altre realtà, inoltre, gli introiti dei casinò sono utili alla comunità e non finiscono ai privati o nella peggiore delle ipotesi in paradisi fiscali. Chi viene a giocare in un casinò lo fa consapevolmente”. Necessaria però un intervento statale più forte per contrastare il fenomeno della ludopatia. “Il Governo – ha continuato il presidente di Federgioco – deve muovere per realizzare una legge quadro sui giochi, cercando un confronto con i casinò e con Federgioco. Abbiamo l’esperienza e le personalità per dare il nostro contributo. Lo stesso Carlo Pagan può essere utile considerando la sua esperienza nell’Eca”. Cambiaso ha chiuso poi con la cessione della gestione del casinò di Venezia e la nascita di nuovi casinò in Italia. “Sarebbe solamente un cambio di gestione, ma la proprietà resterebbe pubblica. Il Governo poi – ha concluso Cambiaso – può valutare l’apertura di nuovi casinò, ma partendo sempre dal principio che le case da gioco devono essere economicamente utili alle realtà locali e non devono essere gestite da privati”. cz Casinò: “Gioco, Salute e Tutela del cittadino. Verso il modello Europeo”. Se ne parla oggi a Roma • 27 marzo, 08:5 Si tiene oggi presso la Sala Capitolare del Senato della Repubblica – il convegno “Gioco, Salute e Tutela del cittadino. Verso il modello Europeo”. Il convegno è organizzato da La Fondazione – Centro di Formazione Culturale con il patrocinio del Senato della Repubblica, di Federgioco (Associazione di rappresentanza dei quattro casinò italiani), dell’European Casino Association, di UGL Medici, Effemedica e Adonp e si prefigge di portare all’attenzione un tema di primario interesse, quale la tutela dei cittadini-giocatori e le forme di prevenzione delle ludopatie. Il dibattito cercherà di sensibilizzare la popolazione, il personale sanitario e le istituzioni, sulle iniziative e le proposte messe in campo dalle case da gioco italiane per fronteggiare questo fenomeno. Alla luce delle vigenti normative i relatori affronteranno le tematiche anche con uno sguardo all’Europa soprattutto in riferimento alla normativa sulla Sanità Transfrontaliera. Il dibattito si orienterà su un aspetto più generale che esaminerà il settore giochi, presentando tutte le già citate forme di prevenzione attuate dalle case da gioco italiane, con riferimenti al più generale modello europeo cui si tende. A illustrare lo stato dell’arte dei quattro casinò italiani sarà il presidente della Federgioco, dott. Marco Cambiaso, cui seguirà anche il dott. Carlo Pagan, Board Europeo dell’European Casinò Association che si occuperà di spiegare come si attua il già richiamato “modello europeo”. Sarà presente anche il senatore Albert Laniece, membro dell’intergruppo parlamentare sul gioco d’azzardo, che nel proprio intervento illustrerà “la proposta per una legge di regolamentazione del gioco d’azzardo”. Faranno parte della platea dei relatori anche alcuni rappresentanti dei dipartimenti di riferimento del Ministero degli Interni e del Ministero della Salute, oltre a rappresentanti del Comune di Roma che hanno già ampiamente trattato l’argomento ludopatie. Ma, il convegno permetterà di dare attenzione anche all’aspetto tecnico-sanitario che prevede il contributo di relatori scientifici, oltre alla presenza di Danilo Papa dell’Ugl Medici, che illustrerà i “Criteri europei per la sicurezza sociale in materia di dipendenze”. Avvierà i lavori il segretario de La Fondazione, nonché Dirigente Nazionale UGL Medici, dott. Fordellone. A moderare è il direttore dell’Agenzia Stampa AGIMEG, Fabio Felici. im/AGIMEG 11:01 - Giochi e politica 27/03/2014 Cambiaso (Federgioco): "Serve legge quadro: norme non vanno lasciate a Comuni e Regioni" ROMA - "Federgioco chiede una legge quadro sul gioco d'azzardo e mette a disposizione la propria esperienza centenaria, con professionisti in grado di garantire regolarità e sicurezza del gioco". E' quanto ha dichiarato Marco Cambiaso, presidente di Federgioco, l'associazione che riunisce le quattro case da gioco italiane, durante un convegno in corso oggi a Roma. "Non possiamo demandare a Comuni e Regioni il compito di legiferare su un tema così importante come il gioco d'azzardo. La politica deve dare regole certe - ha detto ancora Cambiaso - La tutela dei giocatori nei casinò è garantita. Federgioco ha elaborato un codice di autodisciplina che segue il giocatore dall'ingresso nella casa da gioco al momento ludico. Un giocatore può chiedere di autoescludersi, ma può farlo anche un familiare. ICasinò già collaborano con le strutture di assistenza locali a cui indirizzano i giocatori compulsivi". CR/Agipro 12:01 - Casino 27/03/2014 Casinò, Pagan (Ad Campione): «Un progetto europeo per uniformare standard su lotta a ludopatie» ROMA - «In Italia manca il dialogo sul tema del gioco d'azzardo. 'Save the Game' è il progetto a livello europeo proposto da Eca (associazione europea che riunisce le case da gioco di 23 Paesi) per sensibilizzare sul problema delle ludopatie. Così, il punto vendita che vuole uniformarsi agli standard europei in tema di "gaming addiction" può rivolgersi a un ente di certificazione». È quanto ha sostenuto l’amministratore delegato di Casino’ Campione d’Italia, Carlo Pagan, durante un convegno oggi a Roma. Secondo Pagan, inoltre, nel mondo del gioco «è necessario che si crei la figura del gaming addiction manager, organizzando un team costituito da psicologi e attivare una helpline telefonica potenziando al contempo le misure di autoinibizione all'accesso nel punto vendita, uno dei punti cardine nella sicurezza delle case da gioco». CR/Agipro Lettori: n.d. Diffusione: n.d. 28-MAR-2014 da pag. 2 RASSEGNA WEB mbnews.it Data Pubblicazione: 28/03/2014 la ludopatia 28 marzo 2014 «I casinò da sempre combattono il fenomeno della ludopatia». Marco Cambiaso, presidente di Federgioco, associazione di categoria delle quattro case da gioco italiane, non ha avuto esitazioni intervenendo al convegno , patrocinato dal Senato della Repubblica in una sala di Palazzo Madama. «Il casinò ha aggiunto non è solamente un luogo di gioco, ma è sede di manifestazioni di intrattenimento e di cultura. Chi viene a giocare, in un casinò lo fa consapevolmente, ma urge un contrasto alità per dare il nostro contributo» chiamando in è il motore di ogni iniziativa aziendale, al , la cui presentazione è stata centrale nei Association ha spiegato Pagan e si basa su otto elementi per il contrasto delle ludopatie». Dove è stato messo in pratica il problema risulta risolto, ha assicurato Pagan dopo aver elencato le procedure: nel caso di e poi .Quindi si dal gioco. Il Casinò di Campione ha inoltre predisposto materiale informativo e provveduto alla formazione di personale ispettivo, mentre resta fondamentale la comunicazione, coerente al progetto. Il casinò deve aiutare i clienti anche attraverso test di autovalutazione del rischio». Un rischio elevato, secondo Filippo Fordellone, segretario generale di La Fondazione, organizzatrice del convegno, mentre Luca Armeni della Squadra mobile di Roma ha ribadito che «un mercato di quasi 90 miliardi di euro fa gola alla criminalità anche di stampo mafioso». Occorre divulgare una corretta e per i più giovani, poiché il fenomeno patologico è ancora più difficile da contrastare in contesti telematici». Lo ha sostenuto la psicoterapeuta Mariangela Treglia. «Sette giovani su dieci sono potenzialmente a rischio specialmente con lo sviluppo degli smartphone». Un allarme lanciato anche da Luca Massimo Chinni segretario generale di ADOnP: «In Italia il rischio della patologia coinvolge oltre due milioni di giocatori». Per lo psicologo Renzo Donzelli «in Italia circa il 20 per cento di chi gioca abitualmente rischia la dipendenza», perciò «la salute è uno dei principali aspetti da considerare per il dottor Danilo Papa,consulente medico e la Comunità europea finanzia programmi di istruzione, sicurezza e trasparenza anche per il gioco». Per questo «sosteniamo la battaglia di Federgioco» che per bocca delpresidente Cambiaso non nasconde il problema della ludopatia: «Ma vogliamo risolverlo: i casinò italiani sono RASSEGNA WEB mbnews.it Data Pubblicazione: 28/03/2014 totalmente pubblici, contrastano le ludopatie e rispettano il divieto di gioco dei minori». Conseguente la richiesta di «una legge quadro che regolamenti al meglio il settore fuori delle case da gioco». Ma per il senatore Albert Lanieche prevenzione», valorizzando i casinò come punti di gioco sicuri. E il progetto della casa da gioco di Campione *redazionale a pagamento