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Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: redazione@
pointbreakmag.it - Direttore responsabile: Angelo Frigerio Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 540 del 19 luglio 2004 - Poste
Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - Conv. in Legge 46/2004 - Art.1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno
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magazine
ANNO 12 / N.1 / 2015
magazine
Periodico B2B del settore boardsport & action sport
ANNO 12 / N.1 / 2015
14-15
In collaborazione con l’agenzia viaggi “surf & snow”
LUEX Surf Travel, un’analisi dei surf park artificiali
24-25
Onde artificiali:
perchè no?
FOCUS ON
Nitro scopre
le carte
con
i suoi dealer
Il brand si presenta agguerrito
e fiducioso nel futuro,
con una collezione ricca
di novità sia sul fronte
hardgoods che su quello
softgoods. Consapevole
dell’esperienza e della forza
di un team che vive
lo snowboard da oltre 20 anni
18-19
20 INIZIATIVE
FIERE
22
FIERE
Prowinter, focus
ski alp & freeride
27 LE “EVOLUZIONI” DI NOENE
Skipass sulla buona
strada...
12
IN QUESTO NUMERO ANCHE
• Web news
• I dati del mercato USA
• Madesimo Freeride Festival
• Burn Vertical Tour
16-17
ANNIVERSARY
Nuovo logo per i “50”
di Smith Optics
Snowmass
4 stagioni
[email protected] / www.pointbreakmag.it
Il resort, affacciato
sulle Rocky
Mountains,
si trova a due
passi da Aspen
Editoriale
a cura di Benedetto Sironi
Più connessi,
multimediali e…
inconsapevoli
Dal 2014 anche per i giornalisti è d’obbligo l’aggiornamento
professionale, come già avviene in altre categorie. Anche il sottoscritto quindi, come altre migliaia di colleghi in Lombardia e in
tutta Italia, ha partecipato a corsi inerenti la deontologia e altri
aspetti della professione giornalistica (alcuni obbligatori, altri a
scelta). Molti degli incontri - che proseguiranno anche nei prossimi anni - riguardano web, social e nuove tecnologie. Del resto
sappiamo bene che le modalità di lavoro sono state cambiate e
in alcuni casi rivoluzionate dall’evoluzione di questi mondi. Oggi
nessuno, o quasi, può considerarsi estraneo al fenomeno, che è
entrato a far parte della vita quotidiana e lavorativa delle persone sotto molteplici aspetti.
Siamo tutti più connessi, multimediali e aggiornati. Sul mondo e
sulla nostra rete di contatti. Ma lo siamo altrettanto sugli stessi
strumenti che utilizziamo? Quanto siamo consapevoli delle reali
caratteristiche, tra opportunità e rischi, riguardanti il web, i social
network e gli strumenti tecnologici? La risposta mediamente è
“poco”, anche per chi (come i giornalisti, appunto) si trova ad
utilizzare più di altri e per lavoro le nuove tecnologie. Tanto più
essendo esse in continua e frenetica evoluzione. Facciamo un
esempio concreto: quanti di voi sanno che nel 2012 (dopo la
quotazione in borsa) Facebook restrinse al 16% la percentuale
di utenti che possono visualizzare nella propria timeline un post
pubblicato da una pagina della quale sono fans? In altre parole: su 10mila fans solo 1.600 visualizzavano il post sulla propria
timeline. Bene, da febbraio 2014 questa percentuale è scesa
al 6%. E per le pagine con oltre 500mila likes addirittura al 2%!
È solo un esempio dei numerosi possibili. Di certo oggi la conoscenza e l’aggiornamento su queste tematiche sono imprescindibili per chi - come la maggior parte dei nostri lettori - basa una
buona parte del suo business sulle attività commerciali, relazionali e marketing. Anche per questo sulle nostre pagine (cartacee e online) continueremo a proporvi spunti a riguardo. Anzi,
da questo numero introduciamo un’apposita sezione di news
dedicate a “WEB & DINTORNI” (vedi pagina 12). Paradossale
per una rivista cartacea? Assolutamente no. Del resto una delle
mission principali del nostro gruppo editoriale è sempre stata
quella di accrescere la conoscenza e la cultura dei nostri lettori,
proponendo analisi, spunti e dati che permettano loro di mantenere uno sguardo aperto e moderno sul mondo.
A proposito, proprio per mantenere questo atteggiamento attento e aggiornato non potete mancare una visita a Ispo Monaco,
dove ci troverete come ormai da oltre 10 anni a questa parte
presenti in forze per scoprire e raccontarvi le novità FW 2015/16,
di cui trovate alcune anteprime nelle pagine conclusive di questo numero. E per il prossimo vi anticipiamo il lancio dell’interessante rubrica “CONSIGLI UTILI”, dedicata in particolare ai
negozianti, con alcune considerazioni e concreti suggerimenti
per migliorare la gestione del proprio business. Perché non solo
in rete, ma anche quando siamo “offline”, la consapevolezza di
quello che si fa e degli strumenti che utilizziamo è altrettanto importante per chi ha la doverosa ambizione di affrontare le sfide
della modernità con gli strumenti più giusti.
magazine
Editore: Sport Press S.r.l.
Direttore Responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore Editoriale: BENEDETTO SIRONI
Redazione: Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel: 0362.600469
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Sport Press S.r.l. Responsabile dati: Benedetto Sironi.
Chiuso in redazione il 22 gennaio 2015
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Pointbreak Magazine 1 / 2015
primo piano
GoPro pensa alla Cina e tiene d’occhio Apple
In occasione del Consumer Electronics Show (CES) di Las Vegas, il fondatore e CEO di GoPro Nick Woodman
ha anticipato che il marchio specializzato in action cam potrebbe presto fare il suo ingresso nel mercato cinese,
il più ampio al mondo per l’elettronica. L’ingresso dell’azienda tuttavia non sarà immediato, sebbene previsto nel
2015: Woodman ha specificato infatti che sarà importante in una prima fase posizionare il marchio in maniera
appropriata. Attualmente la metà dei ricavi di GoPro viene dal mercato statunitense. E proprio per questo
mercato di recente Apple ha registrato nuovi brevetti relativi alle action cam. Nonostante i piani del colosso
mondiale dell’informatica in questo mercato non siano ancora chiari, la sola notizia dei nuovi brevetti ha fatto
registrare un calo nelle azioni di GoPro, suo potenziale competitor. Le azioni sono scese infatti del 12% martedì
13 gennaio ma hanno recuperato 5 punti percentuali già il giorno seguente. Apple non è l’unica a mettere sotto
pressione GoPro, che negli ultimi mesi ha dovuto fronteggiare la crescente importanza nel mercato action cam
di altre aziende tra le quali Sony.
Altamont Capital Partners acquisisce Fox Head
Un nuovo brand per un portafoglio marchi sempre più ampio. Parliamo
del gruppo con sede a S. Francisco Altamont Capital Partners
che sta prendendo sempre più piede nel mercato action sport.
Dopo l’acquisizione di Dakine da Billabong, Lib Tech dal gruppo Quiksilver e - più di recente - Mervin
Manufacturing, Huf Shoes e Brixton, Altamont Capital Partners ha completato l’acquisizione di Fox Head. La
transazione è giunta al termine con il ritorno di Pete Fox alla guida dell’azienda in qualità di CCO, dopo che
in precedenza ne era stato CEO e presidente.
Il Bread & Butter dichiara fallimento e torna in veste “guerilla”
Prima l’annuncio dello svolgimento dell’edizione di gennaio in un unico padiglione.
Pochi giorni dopo, la cancellazione ufficiale della kermesse. Poi la pubblicazione
di una lettera nella quale il presidente Karl-Heinz Müller ha espresso la sua volontà
di organizzare una fiera “da strada” in contemporanea con gli altri fashion show
berlinesi (con tanto di installazione tende per i marchi più grossi e di vetrine
espositive nel Blue Yard di Berlino per quelli più piccoli). Poi ancora, a metà dicembre, la dichiarazione di
fallimento. Insomma, la faccenda legata al Bread&Butter si infittisce sempre più. Al momento amministratore
d’insolvenza è l’avvocato di Potsdam Christian Graf Brockdorff della BBL Bernsau Brockhoff che dovrà studiare
come risanare la società. Karl-Heinz Müller, fondatore e ceo del Bread & Butter, ha comunque confermato lo
svolgimento del “Bread & Butter - back to the street”, fiera “guerilla” che ha avuto luogo a Berlino dal 19 al 21
gennaio e ha visto la partecipazione di selezionati brand.
Più sicurezza in acqua con Restube, distribuito in Italia da Aicad
Aicad, azienda proprietaria e produttrice del marchio di calzature
outdoor Lizard nonchè distributore di altri marchi nel mercato
sportivo, amplia la sua offerta con l’inserimento di Restube. Si
tratta di un innovativo prodotto di origine tedesca che garantisce
la tua sicurezza in acqua. Grazie alle sue dimensioni ridotte
e al peso contenuto, può essere indossato intorno alla vita.
Attivabile tramite un semplice cordino, una volta gonfiato agevola
il galleggiamento e risulta così perfetto per le acque aperte.
Sostituendo la cartuccia di Co2, Restube è riutilizzabile. Non si
arrugginisce in acqua salata e ha un innesco certificato. È disponibile in due versioni: quella classica presenta
un design semplice e ridotto adatto per snorkeling, pesca e uscite in canoa o in barca a vela; quella sportiva
invece ha una cintura intercambiabile ed è pensata per un uso più intenso come nel caso di uscite di kite,
windsurf, surf e SUP.
Distribuito da: Aicad - 0461.231489 - [email protected]
Dopo Marker e Völkl, Jarden Corp acquisisce Dalbello
Il colosso statunitense Jarden Corp (già proprietario dei brand K2, Völkl, Marker e Marmot) ha rilevato la
totalità del capitale del calzaturificio di Casella d’Asolo Dalbello. Come da accordi i quattro figli del fondatore
Alessandro Dalbello (Monica, Susanna, Rino e Marta) rimarranno in azienda a conclusione della transazione
che ci si aspetta avverrà nel primo trimestre del 2015. Al
momento non si hanno certezze o commenti ufficiali in
merito al prezzo di acquisto ma secondo alcuni rumors esso
sarebbe all’incirca equivalente al fatturato, che nel 2014
si è attestato intorno ai 30 milioni di euro. Jarden opererà
l’acquisizione tramite la sua divisione Jarden Action Sports
che gestisce la distribuzione degli sci K2 e Völkl, degli
attacchi Marker e dell’abbigliamento Marmot. Ricordiamo
che sia Marker che Völkl sono distribuiti in Italia proprio da
Foto vintage firmata Dalbello
Dalbello.
Riders
NEWS
Under Armour punta ai mercati outdoor e action sport
Zimtstern nuovo sponsor di Simon Gruber
Under Armour ha stretto un accordo con la società di relazioni pubbliche Groundswell PR che
avrà il compito di rappresentare la sua divisione outdoor performance. “La scelta è ricaduta
su Groundswell PR perché il suo staff è attento, competente e molto ben inserito nei mercati
outdoor e action sport”, ha dichiarato il direttore marketing della divisione outdoor performance di Under Armour Steve Metcalf. Che ha poi aggiunto: “Siamo certi che i nuovi pr sapranno
ben comunicare la storia del nostro brand a coloro che sceglieranno i nostri prodotti all’avanguardia”. Groundswell ha oltre 20 anni di esperienza nella gestione di relazioni pubbliche nel
mercato active lifestyle oltre che nel marketing. Ha lavorato per svariati clienti nei comparti
outdoor, action sports e natural products. Il team della società pr rappresenterà per conto di
Under Armour abbigliamento tecnico outdoor (compresi giacche e pantaloni da sci e snowboard, mid e base layers) e calzature.
Tra le principali novità della scena italiana in questo inizio 2015 c’è sicuramente l’ingresso di Simon Gruber nel
team Zimtstern International, marchio di
origine svizzera distribuito in Italia da
Studiozeta. Il rider italiano, classe 1987,
pratica snowboard da 13 anni. Il suo spot
preferito è Seiser Alm mentre il suo trick
preferito è il bs 540 indy. Simon vanta
un palmarès invidiabile. Nel 2014, dopo
aver bucato di pochissimo un posto nella
Nazionale di snowboard alle Olimpiadi
di Sochi, ha conquistato svariate vittorie
e realizzato diversi shooting chiudendo
l’anno con il titolo di Best Male Snowboarder in occasione degli Italian Snowboard Awards. È supportato, oltre che
da Zimtstern, anche da Smith, Capita,
Union, Thirty Two, Dvs, Monster, Fakie
Shop e F-Tech.
Attivo il primo online store dedicato ai marchi surf ecologici
Gordon Fontaine, ex pro surfer britannico
e vincitore delle World Qualifying Series
(WQS), ha lanciato The Green Wave, un
nuovo store online interamente dedicato
all’equipaggiamento da surf ecologico,
unendo così la sua passione per la tavola
a quella per l’ambiente. L’obiettivo di The
Green Wave è quello di mostrare come i
prodotti sostenibili possano avere prestazioni simili se non migliori di quelli tradizionali. “Ogni giorni noi surfisti speriamo che
l’ambiente ci regali onde e acque pulite.
Ecco perchè la maggior parte di noi crede nelle cause ambientali, sebbene non
sempre ne seguiamo i precetti attraverso i
prodotti che compriamo. Diversi anni fa ho
deciso di abbandonare uno dei big player
del mercato preferendo dare voce a piccoli
marchi ecologici indipendenti. Negli ultimi
4 anni ho sfruttato al massimo i loro prodotti e ho scoperto che non solo offrono notevoli prestazioni, ma in alcune circostanze
superano in resistenza l’equipaggiamento
che usavo prima”. The Green Wave attualmente offre a magazzino i marchi Wavetribe, Rareform, GreenFix, Dritek e molti altri
ne verranno a seguito dello sviluppo della
piattaforma.
www.thegreenwave.co.uk
Un super team per lanciare
il nuovo marchio di Kelly Slater
Kelly Slater ha assunto un vero e proprio “esercito” di veterani del mercato per gestire il suo
nuovo brand di abbigliamento Outerknown.
Ogni new entry rispecchia i valori chiave del
marchio che sono stile, sostenibilità e viaggio.
Tra le nomine spicca quella di John Moore (ex GQ best new menswear designer) come creative director. Invece Julie Gilhart, consulente di moda ed ex fashion director per Barneys New
York, aggiunge alle sue competenze di executive board member anche quelle di consulenza
in ambito design, vendite, produzione e comunicazione. Stella Ishii, che in passato ha lanciato marchi del calibro di Alexander Wang, Phillip Lim 3.1 e The Row, è la nuova sales director
per il Nord America, l’Europa e l’Asia. Shelly Gottschamer, che ha iniziato la sua carriera nella
moda e nello sviluppo prodotto con trascorsi in Levi Strauss & Co, è stata nominata director of
supply chain and sustainability. Alle sue spalle anche 5 anni in qualità di sportswear sourcing
manager per Patagonia. Ricordiamo inoltre che Outerknown - che sarà disponibile sul mercato nell’autunno 2015 - ha stretto una partnership strategica con Kering Group, gruppo
moda proprietario tra gli altri di Balenciaga, Bottega Veneta e Stella McCartney.
Outerknown.com
In arrivo a Monaco il primo
freestyle center indoor
Il prossimo autunno a Monaco aprirà i battenti un centro freestyle indoor. Si tratta di
GravityLab che sorgerà nei pressi della
Central Station East e che consentirà a bambini, ragazzi, adulti e persino professionisti
di praticare sport freestyle lungo tutto l’arco
dell’anno. Il centro si estenderà su 1500 mq
e presenterà un trampolino con airbag per
atterraggi sicuri, aree per skate e bike, punti attrezzati con strumentazioni da palestra
professionale, aree acrobatiche e parkour e
una grande area big air (anch’essa con airbag). Per i più piccoli sarà prevista una Kids
Zone che si focalizzerà sulla promozione
dello sport. I dipendenti della struttura sono
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Pointbreak Magazine 1 / 2015
inoltre disponibili a collaborare con le scuole
di Monaco. Lo staff della struttura ha contatti con professionisti della scena freestyle,
compresi atleti di snowboard (Nicola Thost),
freeski (Bene Mayr), wakeboard (Bernhard
Hinterberger), parkour (Andi Müller), skate
e mountain bike. Sono inoltre state poste le
basi per una collaborazione con le rispettive
associazioni sportive.
www.gravitylab.de
Photo Daniel Loosli, Copyright Zimtstern
La Canottieri Olona festeggia
il 120o compleanno e si rifà il trucco
Il 2014 stato un anno di quelli che vanno
onorati e celebrati in grande stile: nata nel
1894, la Canottieri Olona ha festeggiato il
suo 120° compleanno pensando al futuro.
La sua storia ricca di momenti importanti,
che hanno segnato in parte lo sviluppo dello sport nell’area dei Navigli, l’hanno portata a consolidarsi come uno dei punti di
riferimento fra gli appassionati milanesi. La
nuova società di gestione sta preparando
un profondo rinnovamento, con l’obiettivo
di rendere la struttura più moderna. Primo
passo di questo corso la bellissima area
fitness: situata in una zona del club con
vista diretta sul
Naviglio Grande,
rappresenta il primo passo di un
piano che per tutto il 2015 e parte del 2016
prevede una serie di interventi di riqualificazione delle aree ristorazione, spa, spogliatoi e sale polifunzionali per trasformare
l’impianto con locali e servizi aggiornati.
Nel frattempo non mancheranno le attività
e gli eventi promossi, fra i quali anticipiamo
la prima edizione della Cimento Run: dopo
aver ristabilito il rito del Cimento che nei
freddissimi giorni della merla vede tantissimi temerari gettarsi fra le acque del Naviglio, la Canottieri Olona in collaborazione
con il VP Group ha deciso di promuovere il
25 gennaio una particolare versione podistica di questa simpatica goliardata. Con il
canale asciutto per via dei lavori dell’Expo,
si è infatti pensato a un’originale staffetta
di corsa in costume da bagno.
www.olona1894.it
Ufficializzata la nuova partnership tra Subaru Italia e Scott
È stato celebrato lo scorso 15 gennaio il
“matrimonio” tra Subaru Italia e Scott Italia
che saranno legati per i prossimi tre anni.
Questa operazione di co-marketing garantirà a entrambi i brand occasioni di visibilità nei rispettivi mercati. Già preannunciate
collaborazioni in occasione di bike test e
drive test. Alla cerimonia di presentazione,
avvenuta presso la concessionaria Autorota, erano presenti i principali rappresentanti dei due brand. Tra essi il presidente di
Subaru Italia Takashi Yamada che ha consegnato nelle mani del presidente di Scott
Italia Franco Acerbis le chiavi di 5 autovetture. Si tratta di 3 Forrester D Adventure
e 2 Outback D Lineartronic, a disposizione del team Scott per i suoi spostamenti.
Durante i rispettivi discorsi di apertura,
i rappresentanti dei brand hanno voluto
sottolineare la vicinanza tra le due realtà:
il marchio Subaru è da anni coinvolto nel
mondo dello sport outdoor e della montagna, suo ambiente d’elezione viste le caratteristiche tecnologiche dei suoi mezzi.
Ovviamente in questi mercati ritroviamo
Scott, con un’offerta in grado di coprire
in modo completo le più svariate attività:
dal ciclismo su strada alla mountain bike,
dal trail running fino allo sci in e fuori pista.
Il bacino dei rispettivi mercati ha dunque
molti interessi in comune e certamente,
durante gli eventi promozionali, saprà apprezzare i prodotti di entrambi i brand.
Schneestern “ridisegna” il Mottolino per l’inverno 2014/15
La prima linea firmata Giro & MIPS Technologies
Con alle spalle tre edizioni di successo del pluripremiato evento Nine Knights, la partnership tra
la ski area più fun d’Italia e l’agenzia di snowpark
più rinomata in Europa non poteva che evolversi in un rapporto a lungo termine. Così per la
stagione 2014/15 il Mottolino potrà contare sul
supporto di Schneestern, agenzia tedesca specializzata in ideazione e sviluppo di snowpark
con 15 anni di esperienza all’attivo. Schneestern
è celebre per la realizzazione delle strutture di
eventi quali Freestyle.ch di Zurigo, Fridge Festival di Vienna e addirittura Air & Style di Innsbruck.
Suoi anche gli special obstacle di alcuni degli shooting internazionali più memorabili. A Livigno
l’agenzia ha negli ultimi tre anni curato la realizzazione del proverbiale castello protagonista degli
eventi Nine Knights e Nine Queens. La partnership si traduce in una nuova progettazione del park
Mottolino, naturalmente in collaborazione con lo storico team di shaper guidato dal responsabile
Massimo “Mino” Manzocchi, da diversi anni creatore ufficiale delle strutture di neve già vincitrici di
4 premi come Best Snowpark in Italia. Per l’inverno in corso il park propone 5 linee di slopestyle
prestando particolare focus sulla sicurezza sulla neve.
www.mottolino.com
Dopo anni di collaborazione in cerca di nuove soluzioni tecnologiche in grado di
ridurre l’energia d’impatto, Giro Sport Design presenta la sua prima linea di caschi
realizzati congiuntamente con MIPS Technologies. Il brand infatti presenta per l’inverno 2015/16 sei nuovi caschi nelle sue categorie chiave (All Mountain, Freestyle,
Women’s e Youth) che sfruttano la tecnologia “slip plane” di MIPS (Multi-Directional
Impact Protection System). Questi caschi sono disegnati per ridurre il più possible
l’energia conseguente a un impatto, senza compromettere gli standard di sicurezza.
L’obiettivo è quello di limitare le forze di rotazione. Tre i principali componenti di
questi caschi: fodera interna in schiuma, Low Friction liner e sistema di congiunzione
con elastomero tra questi due elementi. In caso di impatto, il sistema di congiunzione di allunga per consentire alla fodera in
schiuma di ruotare in maniera indipendente intorno alla testa
del rider. Anche se il sistema si muove di pochi millimetri,
Giro crede che i caschi dotati di questa tecnologia possano
ridurre la forza di rotazione tanto da evitare che l’energia
generata dall’impatto raggiunga il cervello. Al QR qui proposto, la collaborazione tra Giro e MIPS.
Ledge helmet
giro.com/mips
DC tra mostre e nuove
collaborazioni
DC Shoes recentemente
ha messo a segno un paio
di collaborazioni molto
interessanti. La prima riguarda il supporto della
mostra fotografica a cura
di ONO Arte Contemporanea (Bologna) “Hey ho Let’s
Go - The Ramones
by Danny Fields”,
esclusiva
personale italiana di
Danny Fields, primo manager dei Ramones, per i quaranta anni dalla loro formazione. La mostra documenta i primi anni e
primi successi dei Ramones, i tour negli
States e all’estero, attraverso gli scatti di
Danny Fields che, seppure non espressamente fotografo di professione, ebbe la
possibilità e la sensibilità di documentare i
momenti fondamentali ma anche i più intimi della band nel momento più importante
della loro storia. La seconda invece introduce la speciale capsule collection pensata per l’autunno 2014 e creata con Cyrcle, noto collettivo di artisti con base a Los
Angeles. Il gruppo capeggiato da Rabi
e Davey ha portato creatività e passione
per lo skateboard in una collezione di capi
apparel e footwear. Le caratteristiche tecniche e il design di un’accurata selezione
dei prodotti DC sono stati mixati sapientemente con l’esclusiva prospettiva artistica
che ha reso le opere di Cyrcle note in tutto
il Nord America.
Pointbreak Magazine 1 / 2015
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NEWS
web news
Guasto sceglie Dryarn per le proprie fasce e berretti
Per offrire maggior comfort e praticità ai
propri prodotti, Guasto ha scelto Dryarn
per realizzare la linea di fasce e berretti
dedicati a runners e ski alpers. Dryarn,
grazie alle sue caratteristiche di traspirabilità e termoregolazione, è infatti ideale per gli sport all’aperto. La testa è la
parte del corpo in cui si concentra una
maggiore sudorazione.
Dryarn, grazie alla
sua igroscopicità,
consente ai berretti di non assorbire
acqua. Il sudore viene canalizzato verso
l’esterno,
impedendo
la proliferazione batterica causa dei cattivi odori. Mentre sulla neve è l’equilibrio
termico, garantito dalla capacità di isolamento di Dryarn, a rendere il capo perfetto
per sopportare le basse temperature. Le
fasce e i berretti Guasto con Dryarn sono
leggerissimi (pesano solo 20 gr), occupano pochissimo spazio, non infeltriscono,
mantengono inalterata la loro forma nel
tempo, sono molto resistenti a lavaggi
domestici, alle abrasioni, alle rotture,
a lunghe esposizioni alla luce e allo
sfregamento.
www.dryarn.com
www.guastoitalia.it
Un accordo storico
tra Oakley e Garmin
Oakley ha stretto un accordo
di partnership con Garmin con
l’intento di ampliare le funzionalità
della tecnologia per maschere da
sci Oakley Airwave di nuova generazione. Grazie alla tecnologia
wireless e a un’app specialmente
studiata, l’head-up display delle maschere potrà essere usato insieme all’action
camera VIRB Elite Garmin. In pratica i
clienti che acquistano la maschera Oakley
Airwave 1.5 possono collegarla in modalità wireless con l’action camera VIRB
Elite. Così facendo la maschera svolge
la funzione di head-up display per video
live oltre che di telecomando. Inoltre il
telecomando per l’Airwave 1.5 è idoneo
all’uso con guanti e permette
all’utente di comandare le funzioni della videocamera, mentre l’head-up display della maschera può essere usato come
display LCD della videocamera per mostrare anteprime di video live,
oltre che i dati ricevuti dal sensore GPS
incorporato della videocamera. Le maschere Oakley Airwave 1.5 e l’action camera VIRB Elite Garmin sono disponibili
su Oakley.com, presso gli Oakley Stores
e selezionati punti di rivendita. Nel QR il
video di Greg Hope che testa la maschera Airwave con l’action cam VIRB Elite sul
monte San Joaquin Couloir.
A X-Bionic il 25o Oscar dell’Innovazione di Idee-Suisse
Idee-Suisse (Swiss Association for Idea
and Innovation Management) ha assegnato a X-Bionic il suo 25° Swiss Innovation Prize. Il premio viene conferito ogni
anno a una società meritevole per il suo
contributo allo sviluppo economico e
all’innovazione. “X-Bionic ha ridisegnato
i confini dell’industria dello sportswear
con una strategia che promette una crescita costante”, ha spiegato il presidente
di Idee-Suisse Olaf Böhme motivando la
scelta. “Siamo molto felici di assegnare
il nostro premio a un’impresa così orientata al futuro”. Il premio è stato istituito
nel 1985 e dal 2012 viene assegnato a
una singola persona, azienda o istituzione che fornisce un contributo decisivo al
consolidamento dell’economia svizzera.
La cerimonia che ha visto premiare XBionic si è tenuta al Technopark di Zurigo, che è la top location nazionale per
quanto riguarda la tecnologia e l’innovazione.
Luxottica e Intel: una partnership a favore della wearable tech
Luxottica, produttore italiano di eyewear nonché
proprietario di marchi del
calibro di Oakley e Ray
Ban, ha stretto un’alleanza
strategica con la società
tecnologica
americana
Intel. L’obiettivo è quello di collaborare allo sviluppo di soluzioni di wearable
technology. I primi occhiali da sole realizzati congiuntamente dalle due società
dovrebbero essere lanciati sul mercato nel
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Pointbreak Magazine 1 / 2015
corso dell’anno. E mentre il
comparto di occhiali e orologi “intelligenti” è ancora
agli albori, il segmento dei
gadget e degli accessori
sta già dimostrando il suo
enorme potenziale in termini di wearable technology. Stando all’unità
di ricerca IDC, si prevedono vendite per
112 milioni di unità entro il 2018 e si stima
che il mercato abbia per quell’anno un volume di 5,8 miliardi di dollari.
RECORD DI ASSUNZIONI IN EUROPA
PER AMAZON: SONO 6.000 NEL 2014
Amazon ha annuncia di aver creato più di 6.000 posti di lavoro a tempo indeterminato nel solo 2014 in tutta Europa, stabilendo così un nuovo record di assunzioni
dal 1998, quando aprirono i primi due siti web europei: Amazon.co.uk e Amazon.de. Amazon ora conta più di 32.000 dipendenti a tempo indeterminato nel
vecchio continente. “La domanda dei clienti non è mai stata così elevata in tutta
Europa e riscontriamo molte aree promettenti dove innovare e investire in futuro.
Negli ultimi due anni abbiamo creato più di 10.000 posti di lavoro che si sono aggiunti ai già ampi team di Amazoniani, mentre quest’anno abbiamo raggiunto un
nuovo record con oltre 6.000 nuove posizioni”, ha affermato Xavier Garambois,
vice presidente di Amazon EU Retail. “Nonostante questo record di assunzioni,
siamo ancora in una fase di grandi investimenti e abbiamo molte posizioni aperte
che prevediamo di coprire nel 2015”. Nel 2014 Amazon ha assunto in più di 50
sedi in tutta Europa, offrendo nuovi ruoli per un ampio spettro di competenze.
PUBBLICITÀ “A PORTATA DI POLSO”:
ORA È POSSIBILE CON APPLE WATCH
Secondo quanto riportato sul Wall Steet Journal, c’è grande fermento da parte delle aziende per l’uscita dell’Apple Watch.
TapSense infatti ha annunciato una soluzione che consentirà di inserire pubblicità
su app sviluppate per lo smartwatch della mela, con formati specifici e la possibilità di sfruttare la localizzazione. Anche inMarket punta a portare sull’orologio info e
offerte in base alla posizione dell’utente all’interno di un negozio. La piattaforma di
TapSense si rivolge alle applicazioni di terze parti per l’AppleWatch ed è ancora in
fase di test con sviluppatori e inserzionisti. I formati delle pubblicità saranno pensati
per essere visualizzati sul display dell’orologio e sarà sfruttata la posizione dell’utente per inviare spot mirati. Obiettivo della società inMarket è invece proprio quello di
raggiungere i consumatori quando sono all’interno dei negozi, inviando promozioni
e offerte in tempo reale in base all’area del negozio in cui si trova l’utente. Accanto
alle società esterne c’è ovviamente iAd, la divisione pubblicitaria della stessa Apple.
FACEBOOK AT WORK: ZUCKERBERG
LANCIA LA SFIDA A LINKEDIN?
Sebbene sia visibile sugli app store di iOS e Android, attualmente è disponibile
solo per i partner pilota. Stiamo parlando della nuova app creata da Facebook,
Facebook at Work, un servizio a disposizione dei professionisti per connettersi e
collaborare in modo efficace attraverso l’utilizzo degli strumenti offerti dal social.
Facebook at Work avrà infatti le stesse peculiarità del tradizionale social, (come
News Feed, Gruppi, messaggi, eventi), e offrirà un’esperienza del tutto simile.
La differenza sta nella sua finalità: comunicare esclusivamente coi propri colleghi attraverso informazioni sicure, protette e confidenziali. Il lancio del servizio
evidenzia l’intenzione da parte dell’azienda di Zuckerberg di concorrere con altri
social network “professionali”, LinkedIn in primis. Oltre ovviamente all’aspetto
più nascosto: portare gli utenti a trascorrere più tempo sul social significa infatti
più opportunità pubblicitarie e quindi più guadagno per Facebook.
VIEWABILITY DELLE CAMPAGNE VIDEO,
ECCO LA NUOVA MOSSA DI GOOGLE
Al CES di Las Vegas, Neal Mohan, head of video and display ad products di
Mountain View, ha annunciato che Google è ora in grado di fornire una reportistica sulla viewability delle campagne video erogate dai suoi network, come ad
esempio YouTube. Nella sostanza Mountain View informerà brand e investitori
sulla reale visione da parte degli utenti degli spot pubblicitari, oppure se vengono saltati e spostati fuori dalla pagina. La definizione di viewability fissata dal
Media Rating Council americano, e su cui si basa Google, dichiara che una
pubblicità è “visibile” quando almeno il 50% dei pixel di cui è composta appare
sullo schermo per almeno 2 secondi. L’azienda, ha continuato Mohan in un blog
post, nel 2015 “ha in mente di offrire analytics anche sulla durata di fruizione dei
video pubblicitari e sull’attivazione dell’audio durante la visione”.
22 MILIONI DI ITALIANI
NON UTILIZZANO ANCORA INTERNET
Fanalino di coda in Europa, insieme a Grecia, Bulgaria e Romania, in questa speciale classifica l’Italia mostra una certa arretratezza. Secondo l’Istat sono infatti 21
milioni e 994 mila le persone di 6 anni e più che al 2014 non hanno mai utilizzato
Internet (pari al 38,3% della popolazione residente in Italia). Quote che crescono
in maniera esponenziale se si sale per fasce di età: tra i 65-74 anni arriviamo al
74,8%, mentre è 93,4% tra gli over 75. Scendendo fino ai cosiddetti “nativi digitali”,
si nota come nei giovanissimi tra i 6-10 anni siano 1 milione e 518 mila a non utilizzare internet, più del 50% del paese. Analizzando per genere sessuali, navigano il
62,3% degli uomini e il 52,7% delle donne. Infine uno sguardo agli strumenti della
rete: cresce l’e-commerce, utilizzato dal 34,1% degli utenti di 14 e più anni, mentre
un terzo degli internauti sfrutta le possibilità offerte dai servizi cloud.
FOCUS ON
La ricerca realizzata da SIA
sul mercato invernale americano
a cura di Monica Viganò
Snowboard USA:
20 anni a segno più
Con una base praticanti triplicata nell’arco
di 20 anni e il raddoppio delle vendite di tavole,
il mercato americano legato alla tavola continua
a dimostrare la sua vivacità. Calato invece
il numero degli skiers, così come le vendite di sci.
10
Pointbreak Magazine 1 / 2015
I PRATICANTI “CORE” - Gli sciatori e
gli snowboarder che praticano più assiduamente la loro attività d’elezione sono
noti come “praticanti core”. Nelle ultime
1 1994 e 2014 a confronto
Snowboard Snowboard Downhill
1994 2014 Ski 1994
Downhill
Ski 2014
Numero di praticanti (almeno 2 uscite)
2,061,000 5,991,000 10,620,000 8,337,000
Genere M/F 82 to 18
67 to 33 61 to 39
Core = più di 9 uscite 695,000 2,132,000 4,248,000 2,396,000
Casual = da 2 a 9 uscite 1,366,000 3,859,000 6,372,000 5,942,000
Sotto i 18 anni
52.0% 30.0% 25.0% 25.0%
Da 18 a 34 anni 39.0% 51.0% 49.0% 36.0%
DA 35 a 54 anni 4.0% 18.0% 24.0% 33.0%
Più di 55 anni
3.0% 1.0% 3.0% 6.0%
New England (CT, ME, MA, NH, RI, VT) 7.5% 8.2% 9.4% 8.1%
Mid Atlantic Region (NJ, PA, NY) 15.0% 14.8% 13.6% 17.4%
9.5% 12.6% 20.3%
59 to 41 Frequenza di partecipazione
Distribuzione per età
Mix regionale
South Atlantic Region (DE, FL, GA, MD, NC, SC, VA, WV, DC) 7.2% 29.0% 26.8% 22.6% 10.1%
Mountain Region (AZ, CO, ID, MT, NV, NM, UT, WY) 11.2% Pacific Region (CA, OR, WA, AK, HI) 12.0% 13.0% 10.5%
South Central Region (AL, AR, KY, LA, MS, OK, TN, TX) 3.7%
5.5% 9.7% 16.6%
North Central Region (IA, IL, IN, KS, MI, MN, MO, OH, NE, ND, SD, WI)26.2% 23.2% 18.9% 17.2%
% that live in cities with 2.5M or more persons 45.0% 27.0% 48.0%
31.7% Diversità etnica
Bianchi NA
67.1 NA 67.3
Asiatici/originari delle isole del Pacifico NA 10.4 NA 11.6
Ispanici
8.0% 9.1% 7.8% 7.8%
Neri 0.0% 10.2% 0.2% 9.6%
10,586
4,530
6,056
10,256
4,268
6,012
12,611
5,131
12,611
6,112
7,383
6,856
13,181
6,189
6,992
12,368
5,854
6,514
10,557
5,063
5,494
11,598
12,887
5,987
6,900
5,204
12,875
6,572
6,303
6,394
13,081
6,309
6,772
12,991
5,589
7,402
13,003
5,343
7,660
4,347
7.392
11,739
3,313
7.411
10,724
2 TREND DI LUNGO TERMINE NELLA BASE DI PRATICANTI
11,315
3,635
BASE DI PARTECIPANTI - Nelle ultime 16 stagioni, il numero medio di
partecipanti che hanno organizzato
un’uscita di sci o snowboard almeno 2
volte nell’arco di un inverno si è attestato oltre i 10 milioni, come dimostrano
anche i primi due grafici qui a fianco.
In linea di massima il numero di partecipanti ha registrato un picco nel 2009
quando ha raggiunto i 13,2 milioni. Risale invece al 2004 il boom registrato
dallo snowboard, che in quell’anno ha
contato più di 6,5 milioni di praticanti.
Guardando al primo grafico, negli ultimi 20 anni lo snowboard ha triplicato il
numero di praticanti (quelli con almeno
un paio di uscite all’attivo). Pur avendo
un andamento altalenante, la situazione in questo mercato differisce in modo
importante da quella decisamente più
flat che registriamo nelle ultime stagioni in Europa. In America i cali in partecipazione seguenti ai periodi di boom
sono piuttosto contenuti e spiegabili
dalla combinazione tra clima incerto,
difficile periodo economico (soprattutto
nella fascia d’età 18-34 anni) e cambiamenti nella metodologia di ricerca. Ed
è proprio il meteo il principale fattore
considerato dai praticanti per organizzare un’uscita sulla neve. Le stagioni
2007/08 e 2010/11 sono state condizionate non poco dalle abbondanti precipitazioni. Allo stesso modo, ma in negativo, la scarsità di neve ha causato lo
stallo registrato nel 2011/12.
TREND DI VENDITA - Le vendite a livello retail hanno subito variazioni soprattutto in relazione al meteo ma anche a
seguito dell’introduzione di nuove tecnologie. Le vendite di sci e tavole congiuntamente hanno vissuto un boom alla fine
degli anni ’90 (vedi anche grafico 4 nella pagina a fianco). Quelle degli snowboard hanno vissuto un picco nell’inverno 2008/09 grazie all’introduzione di
modelli rocker. In generale le vendite riferite a questo sport sono raddoppiate
negli ultimi 17 anni (da 200 a 400mila
circa), al contrario di quelle riferite agli
sci che invece hanno vissuto una contrazione di circa 200.000 unità (da 800
a 600mila). Da notare che la crisi economica che ha esordito nel 2008 ha
avuto un forte impatto negli adulti della
Generazione Y. Essi hanno dovuto lottare per entrare nel mercato del lavoro
e da allora lottano per rimanerci. I cali
nelle vendite di sci e snowboard negli
ultimi quattro inverni sono da attribuire
quindi non solo alle scarse nevicate ma
anche alle difficoltà economiche dei giovani praticanti. Gli indicatori economici
mostrano un’economia in miglioramento
con buone opportunità di inserimento
nel mondo del lavoro. Ma la mancanza
di stipendi in linea con il costo della vita
continua a disincentivare la pratica di
attività che richiedono una certa disponibilità economica. In termini numerici,
congiuntamente le vendite retail di sci e
tavole hanno registrato un ultimo picco
nel 2010/11 a quota 1,2 milioni di unità.
La media di vendita a livello retail è di
1,1 milioni di unità negli ultimi 10 anni.
Tuttavia l’ultimo inverno queste vendite
sono state più basse dell’8% rispetto alla
media ma in parte il calo è giustificato
dall’innalzamento delle vendite dirette
fornitore-consumatore tramite internet. I
dati riferiti al numero di marchi che vendono direttamente al consumatore parlano di un trend potenzialmente in crescita
nei prossimi 5-10 anni.
7.680
Analizzare i comportamenti, le preferenze e i processi decisionali dei praticanti
degli sport da neve. Questo il principale
obiettivo del Downhill Consumer Intelligence Report realizzato da Snowsports
Industries America. Nella sua prima
fase, questo progetto ha in primis evidenziato come il mercato degli sport da
neve americano abbia nel complesso
una natura statica, con fluttuazioni riconducibili a variazioni climatiche e maturazioni dei vari comparti. Entrando però
nello specifico, salta immediatamente
all’occhio la differenza di performance
ottenuto nell’arco di un ventennio dallo
snowboard rispetto allo sci.
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
Sci
Snowboard
Entrambi gli sport
Source: NSGA Sports Participation Reports 1998 – 2013 - Snow Sports Participation
NOTA BENE: Le differenze numeriche tra il primo e il secondo grafico sono dovute a una
diversità di analisi: il secondo considera infatti i praticanti con oltre un paio di uscite
all’attivo, per questo i numeri sono più bassi rispetto a quelli del primo grafico (vedi dati
alla prima riga)
sette stagioni il 37% degli snowboarder
e il 30% degli sciatori rientrano in questa definizione. Si tratta di sportivi che
preferiscono possedere piuttosto che
noleggiare attrezzatura, che acquistano
stagionalmente, che prenotano vacanze sulla neve e che parlano di sport da
neve sui social media. Dei 7,4 milioni di
persone che ai ricercatori dello studio
Physical Activity Council hanno dichiarato di praticare snowboard (dati relativi al
grafico n°3 qui a fianco), 2,7 milioni hanno partecipato all’attività 9 o più volte in
una stagione. Il numero di snowboarder
core è aumentato negli ultimi due inverni
nonostante molti dei nuovi praticanti preferiscano terreni non serviti da impianti di
risalita come backcountry o park anche
“fai-da-te” allestiti in ambiente urbano.
ANALISI DEMOGRAFICA - I praticanti
sport da neve sono pressoché tutti giovani. Infatti l’81% degli snowboarder, il
73% dei freeskier e il 60% degli sciatori alpini hanno meno di 35 anni. I cambiamenti demografici negli USA sono
una sfida ma al contempo una grande
opportunità per il mercato degli sport da
neve. Le proiezioni sulla popolazione realizzate dal Census Bureau statunitense
indicano anche che la diversità etnica
è in costante aumento. Entro il 2030 infatti il 54% della popolazione sarà rappresentata da bianchi non ispanici, il
19% da bianchi ispanici, il 14% da neri
e il 6% da asiatici. Pertanto qualsiasi
iniziativa finalizzata a portare sulla neve
diversi gruppi etnici (soprattutto di origine ispanica) aiuterà a mantenere ampia
la base di praticanti anche se il numero
di bianchi non ispanici dovesse limarsi.
Importante anche analizzare il reddito
famigliare. Circa il 72% dei praticanti ha
un reddito annuo medio più alto della
media. Questo è strettamente connesso al grado di formazione accademica.
Quindi le località con un elevato tasso di
educazione sono potenzialmente ottimi
bacini di utenza per le iniziative promozionali realizzate dagli operatori al fine di
ampliare la base di praticanti.
CAMBIAMENTI CULTURALI - I praticanti di sport da neve sono sempre stati
3 Le generazioni a confronto
Totale dei praticanti Snowboard Alpine Freeski
Totale dei praticanti (tutte le età) almeno 1 uscita 7,351,000 8,243,000 5,368,000
Baby Boomers (più di 55 anni) almeno 1 uscita 6% 3%
1% Gen X (da 35 a 54 anni) almeno 1 uscita 19% 33% 24%
Gen Y (da 18 a 34 anni) almeno 1 uscita 51% 37% 50%
Gen Z (meno di 18 anni) almeno 1 uscita 29% 24% 23%
Totale dei praticanti (tutte le età) almeno 1 uscita 2,396,000 3,305,000 1,945,000
Baby Boomers (più di 55 anni) almeno 1 uscita
0% 3% 2%
Gen X (da 35 a 54 anni) almeno 1 uscita 17% 27% 20%
Gen Y (da 18 a 34 anni) almeno 1 uscita 60% 40%
55%
Gen Z (meno di 18 anni) almeno 1 uscita
23% 30% 24%
Totale dei praticanti (tutte le età) almeno 1 uscita 4,955,000 4,938,000 3,423,000
Baby Boomers (più di 55 anni) almeno 1 uscita
1% 9% 3%
Gen X (da 35 a 54 anni) almeno 1 uscita 20% 36% 26%
Gen Y (da 18 a 34 anni) almeno 1 uscita 47% 35% 47%
Gen Z (meno di 18 anni) almeno 1 uscita 32% 20% 23%
Praticanti donne
Praticanti uomini
Source: 2013 SIA Snow Sports Participants Report –
data produced by the Physical Activity Council
giovani e i dati mostrano che la situazione non ha subito variazioni negli ultimi 15
anni. In principio la base praticanti era
rappresentata per lo più dalla Generazione X (i nati dal 1965 al 1980), che l’ha
fatta da padrona persino nello snowboard fino agli anni ’90. I Baby Boomers (i
nati dal 1945 al 1964) avevano ancora
una certa rilevanza nello sci downhill ma
lentamente hanno lasciato il posto alla
Generazione X e ai loro stessi figli, meglio noti come Generazione Y o Millennials (i nati dal 1981 al 2001). Attualmente sta esordendo nel mercato degli sport
da neve la Generazione Z, della quale
occorre conoscere il più possibile al fine
di definire una modalità di comunicazione efficace. “Le persone somigliano più
ai tempi in cui vivono che ai loro genitori”,
hanno dichiarato Joeri Van den Bergh e
Mattias Behrer (autori del libro ‘How Cool
Brands Stay Hot: Branding to Generation
Y’). Secondo loro “la Generazione Y è figlia della rivoluzione cibernetica. Come
la rivoluzione industriale ha cambiato le
nostra vita e la nostra cultura alla fine del
XIX secolo, allo stesso modo la connettività onnipresente e la digitalizzazione
hanno ridisegnato il DNA sociale delle
generazioni di oggi e domani”.
4 VENDITE RETAIL PER SCI E SNOWBOARD DAL 1996/97 AL 2013/14
Source: SIA RetailTRAK data produced by Leisure Trends, a NPD Group Company
A PROPOSITO DI GENERAZIONI - La
generazione del Baby Boom ha dominato il mercato degli sport da neve dalla
fine degli anni ’60 agli anni ’80 portando
sulle montagne milioni di persone, che
hanno speso di conseguenza milioni di
dollari in attrezzatura. Nel 1976 stando al report confidenziale A.C. Neilsen
“On the Sport of Snow Skiing” c’erano
10.502.000 sciatori negli Stati Uniti. La
maggior parte di essi aveva un’età compresa tra i 18 e i 34 anni. La Generazione X ha dominato il mercato dai primi
anni ’90 all’inizio del 2000 e ha promosso lo snowboard. Era composta per lo
più da persone anarchiche, ciniche e
fortemente “tribali”. Stando allo studio
di partecipazione NSGA del 1995, in
quell’anno c’erano 10.620.000 sciatori
e il 49% di essi aveva un’età compresa
tra i 18 e i 34 anni. Accanto a essi c’erano 3.627.000 snowboarder, 1 ogni 5 era
membro della Generazione X. La Generazione Y ha portato gli action sport a
nuovi livelli, inclusi snowboard e freeski.
I membri di questa generazione hanno
improntato gli sport sulla professionalità, lasciandosi alle spalle le idee controcultura e anarchiche della Generazione
X. Attualmente i membri di questa ge-
nerazione sono praticanti tra i 18 e i 34
anni e rappresentano la metà di sciatori
e snowboarder. In tutto questa generazione conta 63 milioni di membri ed è la
più corposa della storia. Oggi abbiamo
a che fare anche con la Generazione Z,
composta da oltre 60 milioni di membri
che sono figli della fiera Generazione X.
Non sappiamo molto di loro perché sono
ancora in “fase di sviluppo”. Per certo
sappiamo che si tratta di persone nate
in un’era tecnologica e ci si aspetta che
portino la tecnologia in direzioni finora
solo sognate.
IN CONCLUSIONE - Il mercato snow
sport americano è caratterizzato attualmente da una crescita lenta, trainata
dallo snowboard che pare non aver
perso il suo appeal nei confronti delle
nuove generazioni. Come tutti i mercati maturi, anche questo è sottoposto a
continui monitoraggi al fine di scovare
nuove possibilità di sviluppo per affrontare in maniera efficace il futuro. Tra gli
esiti della Discovery Phase del 2014
Downhill Consumer Intelligence Project
da tenere in considerazione, il comportamento “lento” dei praticanti di questi
sport che non vivono veri e propri boom
(se non in casi eccezionali) ma che
vanno stimolati e accompagnati nella
loro crescita. La ricerca ha consentito
inoltre di comprendere meglio la composizione demografica degli sportivi
attivi e il tipo di barriere che limitano la
pratica di questi sport. Quindi sebbene
questi risultati non abbiano dato consigli su come incrementare le vendite,
possono servire agli operatori del settore per capire i consumatori e quindi per
ideare campagne di marketing efficaci
ed efficienti.
5 REDDITO ANNUO DEI PRATICANTI
Source: SIA Participant Study, data produced by the Physical Activity Council
2014 SnowSports Industries America
Pointbreak Magazine 1 / 2015
11
ANNIVERSARY
Riflettori sul brand nato nel 1965 in un garage
in Colorado dall’eccentrico Dr. Bob Smith
a cura di Monica Viganò
Alcune foto storiche del marchio. A destra in particolare l’occhiale da sole Sunhawk lanciato nel 1979 e che segnò l’ingresso di Smith Optics nell’industria dell’eyewear
Nuovo logo per i “50” di Smith
Dopo i successi nel settore winter e il recente ingresso nel mercato bike, il marchio americano, parte
del gruppo Safilo dal 1996, festeggia l’importante anniversario con una brand image rinnovata
e una collezione speciale. All’insegna dell’heritage e dell’innovazione, valori di riferimento dell’azienda.
È uno dei marchi più iconici,
brillanti e innovativi del nostro settore, con una storia
affascinante e tipicamente
“americana”. Come vuole la
tradizione dei big brand a
stelle e strisce, infatti, è nato
nel 1965 in un garage del
Colorado, vicino alle splendide montagne dello Utah
tanto care al suo fondatore:
l’ortodontista Dr. Bob Smith,
eccentrico appassionato di
sci e vero “ski bum”, che sviluppò la prima maschera da
sci con lenti termiche sigillate
e gommapiuma traspirante.
Bob iniziò così a costruire le
sue maschere a mano nel
garage per poi venderle direttamente dal retro del suo
furgone durante i weekend
passati in montagna.
INNOVAZIONE - Da quel
momento al marchio Smith
vengono associate alcune
delle più celebri innovazio-
ni del mercato. Ricordiamo
ad esempio il Turbo Fan
Constant Air Management
System (1979), sistema di
areazione composto da un
micro ventilatore posizionato
sul profilo superiore della maschera da sci, che la rese la
prima in assoluto dotata di un
sistema di ventilazione attiva.
O l’introduzione del primo sistema di lenti intercambiabili
per occhiali da sole e maschere da sci, seguito dal miglioramento della tecnologia
anti-fog con il lancio di due
sistemi di ventilazione per
un’integrazione completa tra
casco e maschera. In seguito
Smith ha lanciato la più ampia collezione di occhiali da
sole eco-friendly al mondo. E
più recentemente ha firmato
la tecnologia ChromaPop
(2013) che permette di realizzare lenti polarizzate in grado
di garantire una nitidezza sorprendente. Dal 2006 Smith è
2015 Smith Brand
Video - Italian
12
presente con un crescente
successo anche nel mercato
dei caschi da sci e nel 2013
lancia la linea di caschi bike
con la rivoluzionaria tecnologia Aerocore (per una cronistoria più dettagliata, vedi
anche lo speciale poster celebrativo che pubblichiamo
insieme alla sovracopertina
di questo numero).
NUOVA VISUAL IDENTITY Nell’anno del suo 50° anniversario Smith, che dal 1996
fa parte del gruppo Safilo, resta fedele alla propria vision
pionieristica, volta a creare
prodotti sempre all’avanguardia e a sviluppare innovazioni
che amplificano al massimo
l’esperienza sportiva. Forte
dei suoi primi 50 anni di storia, il marchio entra nella sua
nuova era con l’obiettivo (di
sempre) di creare prodotti
ad hoc e curati in ogni dettaglio. Ma non solo. Come
dichiarazione dei suoi futuri
progressi, Smith si presenta
al mercato con una nuova
visual identity. Dopo aver
realizzato una nuova brand
platform che esprime i suoi
attuali principi e le persone
in cui crede, Smith presenta
l’intera gamma prodotti con
un nuovo logo e una nuova
presentazione del brand. Il
nuovo logo è caratterizzato
da una font pulita, moderna
e raffinata. Prende spunto
dall’identity originale dell’azienda per trasmettere i suoi
principi fondamentali: performance, movimento e un
design essenziale. Il tutto per
garantire un’intensa e brillante “experience”, durante la
pratica delle proprie attività
sportive ma anche nella vita
di tutti i giorni.
FOCUS ON: ARCHIVE COLLECTION
Da quando Bob Smith vendeva le sue maschere nei parcheggi dei
comprensori all’introduzione del modello I/O, la tradizione Smith ha
sempre guardato al futuro. Quest’anno il brand intende festeggiare i 50
anni dando una continuazione alla sua Archive Collection e facendo in
modo che passato e futuro si incontrino. I responsabili del brand hanno
così selezionato alcuni elementi grafici del passato da riproporre sulle
montature moderne.
A PROPOSITO DI ARCHIVE COLLECTION
Smith ha lanciato nel gennaio 2014 la sua Archive Collection che ha
subito registrato grandi consensi. I retailer amano questi modelli dallo
stile retro nonché il concept della linea e il packaging originale. “In
Smith abbiamo 50 anni di esperienza ed era importante per noi che la
collezione retro si ispirasse realmente ai modelli presentati tra gli anni
’80 e gli anni ‘90”, ha dichiarato l’European marketing manager Sylvain
Faivre. Che ha poi aggiunto: “La Archive Collection si compone di 5
prodotti che si ispirano a modelli lanciati in quegli anni. Sfruttano le
stesse tinte per le lenti e le montature. Ad esse viene associato il nuovo
logo. La versione che presentiamo ora strizza l’occhio ad altri stili old
school e rivede le colorazioni”.
Dall’alto in basso (sinistra/
destra) i modelli Io Archive,
Io7, Ios, IoX e Squad
CONTATTI: Safilo - Sport Division - 0496.985111
[email protected] - www.smithoptics.eu
Pointbreak Magazine 1 / 2015
FOCUS ON
In collaborazione con l’agenzia viaggi “surf & snow” LUEX Surf Travel,
un’analisi dei surf park artificiali
testo: Matt Clark - foto: Wavegarden
Onde artificiali:
perchè no?
Diffusione della cultura e accessibilità indipendentemente dalle condizioni sono solo due
dei vantaggi delle installazioni che consentono la creazione di onde surfabili. Matt Clark,
content marketing manager per LUEX Surf Travel, ha analizzato le controversie che ruotano
intorno alle artificial waves e alla tecnologia che le crea.
Uno scorcio di Wavegarden
Seduto nel mio appartamento ad Aberdeen, controllo le
previsioni meteo online mentre la pioggia bagna la finestra e il vento soffia forte. Se vivi nel nord della Scozia,
sei abituato ai temporali e sei consapevole di quanto il
clima sia mutevole. Comunque questo maltempo gioca
a mio favore: dopo settimane di calma piatta, finalmente
le onde mostrano tutta la vitalità dell’Atlantico. Spengo il
computer e salto in macchina. Direzione: Thurso. La mattina seguente le onde si infrangono ritmicamente sul reef
e io mi sento totalmente connesso con la natura. Entro
in acqua e prendo la prima onda. E smetto di pensare.
Ed è proprio questo il punto. Non facciamo forse surf
per sfuggire alla quotidianità? Cavalcare questi “treni”
oceanici ci riporta a uno stato elementare: siamo animali
che cercano di stare a galla in una vasta distesa d’acqua
che a noi non si interessa affatto. Può regalarci la surfata
dell’anno ma può anche prenderci la vita con la stessa
facilità. Niente c’è niente di più spaventoso e al contempo emozionante.
E alla luce di questi ragionamenti la domanda è d’obbligo: perchè cerchiamo a tutti i costi di costruire onde
artificiali? Davvero crediamo di poter emulare o addirittura far meglio di Madre Natura? Sicuramente possiamo
studiare un muro d’acqua geometricamente perfetto ma
questa è solo una parte dell’equazione. Cosa ne è di tutto il resto? Cosa ne è del profumo del sale nell’aria, del
rumore dell’acqua sulla roccia, del canto degli uccelli,
delle alghe, della vita di mare insomma? Possiamo davvero paragonare le due cose? Se avete letto i recenti articoli sul realismo delle moderne onde artificiali, vi sarete
accorti dei pareri discordanti che animano i forum online.
Le conversazioni generalmente passano da “è una trovata geniale” a “è un’onda, surfala e basta”.
continua a progredire in termini “aerial”, le onde artificiali
non possono fare a meno di esistere. Chi proverebbe un
backflip a JBay? Nessuno se non dei professionisti. Ma
in una piscina di onde dove la line-up è sempre identica
perchè non buttarsi?
E se continuiamo nella nostra analisi, non troviamo che
vantaggi. Sei al lavoro e non puoi permetterti di andare
in spiaggia quando sale la marea? O al contrario è il tuo
giorno libero ma il vento non gioca a tuo favore? Oppure
il mare è troppo affollatto per farti surfare decentemente?
In tutti questi casi, un surf park potrebbe venire in tuo
soccorso e consentirti di mantenere il tuo allenamento.
Come funzionano i generatori di onde?
Le prime versioni pompavano e incanalavano grandi
quantitativi d’acqua, spingendoli con forza in una piscina grazie all’aria compressa. Dopodichè il sistema
catturava nuovamente acqua e la incanalava. Questo
metodo può produrre onde alte 4 piedi (vedi il Wadi
Adventure Park negli Emirati Arabi). Ma ha due grandi svantaggi: necessita di un enorme quantitativo di
energia e ha un periodo di pausa di 90 secondi tra
un’onda e l’altra.
I generatori più nuovi, come quelli ideati da Wavegarden,
funzionano trascinando sul fondo della piscina una strumentazione simile a una slitta. Al termine della sua corsa,
la “slitta” ruota di 180° e crea due onde che si rompono
in direzione opposta. Una soluzione molto più elegante e attraente sia per investitori che per surfisti: il fatto
che vengano prodotte più onde significa che più persone possono surfare nella stessa sessione. Al contempo
il design più efficiente utilizza meno energia e riduce i
costi operativi.
Aggiungiamo che, mentre molti nuovi concetti aziendali
quali Webber Wave Pools e Kelly Slater Wave Company
esistono solo a livello teorico e sono ancora soltanto dei
modellini di laboratorio, Wavegarden ha già costruito
una piscina dimostrativa operativa al 100% nella regione
basca. La dimensione e la potenza delle onde generate sono entrambe variabili limitate alla grandezza della
terra a disposizione per la realizzazione della “laguna”.
Tuttavia una surfata di 22 secondi su un’onda di 4,25 piedi non è poi così male! Questo luogo per test non sarà
mai aperto al pubblico anche se diversi pro surfer come
Gabriel Medina e Dusty Payne, osservandolo dall’esterno, ne sono rimasti impressionati. “Non credevo fosse
In ogni caso viene da chiedersi “perchè no?”. Le onde
artificiali ovviamente non potranno mai rimpiazzare quelle naturali ma è indubbio che portino con sè innumerevoli benefici. Immaginate un’onda totalmente prevedibile, che si infrange ogni volta nello stesso modo e nello
stesso punto. Quale miglior condizione per affinare la
propria tecnica e perfezionare quei trick aerial? Se il surf
SUP al Wavegarden
14
Pointbreak Magazine 1 / 2015
Adriano de Souza
Wavegarden dall’alto
Aritz Aranburu al Wavegarden
Futuri campioni di surf si allenano al Wavegarden
così grande”, ha infatti dichiarato Payne. Visto che la
dimensione della piscina determina misura e lunghezza delle onde, le versioni commerciali di questa soluzione potrebbero proporre surfate più lunghe su onde più
grandi. Tuttavia Wavegarden suggerisce che la creazione di un’onda superiore ai 2 mt di altezza richiederebbe
troppa energia per risultare fattibile da un punto di vista
finanziario.
Comunque Wavegarden non pensa solo ai professionisti. Le onde continuano a infrangersi in una sorta di
baia creando acqua spumeggiante perfetta per scuole
di surf e principianti. Una situazione ideale per bambini,
che possono prendere qualche onda dopo scuola anche
senza la presenza di genitori che veglino su di loro scongiurando i pericoli connessi alla risacca e in generale
all’ambiente marino.
Sono onde sostenibili?
Ovviamente creare onde richiede energia e ciò può sembrare inutile e dannoso per l’ambiente considerando la
naturale abbondanza che si trova negli oceani. Tuttavia
la maggior fonte di inquinamento in ambiente surfistico
proviene dal viaggio che si intraprende per raggiungere uno spot. Wavegarden suppone che tu guidi un SUV,
viaggi da solo e trascorri 1 ora e mezza facendo surf. Se
il surf park è almeno 15 minuti più vicino a casa tua della
spiaggia, allora le tue emissioni nocive saranno inferiori
rispetto a una surfata nell’oceano. Questo calcolo include persino la potenza necessaria per generare le onde.
Non tiene conto invece dell’impatto che ha la costruzione
dell’installazione. Questa tuttavia avviene una volta sola
nella vita del surf park e riguarda più che altro lo scavo
e il modellamento della laguna. Viene infatti utilizzato cemento solo in minima parte per cui un surf park risulta relativamente neutrale dal punto di vista dell’inquinamento.
Diffondere la cultura surfistica nell’entroterra
Una delle critiche che i surfisti che vivono sulla costa fanno ai surf park è un indebolimento della cultura surfistica
che tramite la loro diffusione potrebbe spostarsi nell’entroterra e allontanarsi dalla spiaggia. Andando così a intaccare quella sorta di “tribù” che è rappresentata dai
surfisti più core.
Ma siamo seri, il surf è divenuto commerciale molti anni
fa. Qualsiasi spiaggia è popolata di bambini con boardshort e infradito, Quiksilver e simili hanno flagship store ovunque e i video di surf sono sfruttati per vendere qualsiasi cosa da articoli correlati allo sport fino al
dopobarba. Ciò che davvero farebbe il diffondere il
surf nell’entroterra, sarebbe consentire a chi si identifica con la cultura surf di viverla per davvero. Quindi,
considerando anche l’impatto positivo che il surf può
avere sulla vita delle persone, perchè non sfruttarlo come veicolo di miglioramento sociale? I surf park
avvicinerebbero molte persone alla pratica di un’attività fisica salutare e outdoor. Come possiamo pensare
sia un qualcosa di negativo? I surf park nell’entroterra
inoltre possono rendere accessibile la scena compe-
titiva a più persone. E ci sono dei precedenti. Jenny
Jones, che ha imparato a fare snowboard su un versante senza neve in Inghilterra, ha vinto medaglie d’oro
agli X-Games e un bronzo alle Olimpiadi di Sochi nello
slopestyle. Joe Morley, che ha vinto due volte l’Adidas
Sickline Extreme Kayak World Champs in Austria, ha
imparato a usare il kayak in corsi d’acqua artificiali.
Il fatto che le onde siano controllabili può persino migliorare l’attuale aspetto delle competizioni. Al momento
le gare di surf non sempre attraggono il pubblico delle
grandi occasioni: c’è troppo da aspettare tra un set e
l’altro e le tempistiche sono troppo imprevedibili per consentire una precisa programmazione. Questi problemi si
traducono anche in una scarsa possibilità per il surf di
diventare uno sport olimpico. Insomma, dalle installazioni artificiali c’è solo da trarre vantaggio.
Dove e quando posso provare queste onde?
Al momento, a meno che non siate invitati a testare l’installazione di Wavegarden, le onde artificiali che si possano surfare sono quelle create con il vecchio sistema
a pompa idraulica. Come accennato, negli Emirati Arabi
sorge Wadi Adventure che ha già ospitato diverse competizioni tra cui persino una tappa del SUP World Tour.
Anche il Typhoon Lagoon della Disney ha dato asilo a
diverse gare. Mentre al Siam Water Park a Tenerife si possono surfare onde alte fino a 3 metri. Tuttavia queste strutture sono costose sia da realizzare, sia da visitare e come
detto richiedono una certa attesa tra un’onda e l’altra.
Pare sia comunque vicino il momento della creazione di
un parco “new school”. The Wave in Inghilterra ha infatti
ottenuto i permessi per costruire un surf park con tecnologia Wavegarden nei pressi di Bristol. Si tratterebbe
della prima struttura aperta al pubblico. I lavori dovrebbero iniziare nel 2015 e attualmente I responsabili sono
in cerca di finanziamenti. Simili progetti sono programmatic anche per Montreal (Canada), Snowdonia (Galles)
Varberg (Svezia), Queensland (Nuova Zelanda), Oahu
(Hawaii) e Sochi (Russia).
www.luex.com/surf
Pointbreak Magazine 1 / 2015
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AROUND THE WORLD
Il resort, affacciato sulle Rocky Mountains,
si trova a due passi da Aspen
a cura di Monica Viganò
Snowmass
4 stagioni
Una delle più rinomate località sciistiche del
mondo, con un’offerta a 360 gradi che soddisfa
qualsiasi esigenza. Non solo in inverno, ma lungo
tutto l’arco dell’anno con proposte sportive,
culturali e artistiche per turisti di tutte le età.
E con una ricettività adatta a tutte le tasche.
Situato nel cuore del Colorado, a sole 9
miglia da Aspen, Snowmass è un resort
dalle mille opportunità. È una delle migliori località sciistiche del mondo, con
1.360 ettari di terreno misto e il secondo
versante più “verticale” degli Stati Uniti.
Viste mozzafiato sulle montagne, alloggi
di ogni genere, svaghi e ristoranti per
ogni esigenza oltre a svariate proposte
per famiglia, coppie e amici. Ecco cosa
rende Snowmass unico nel suo genere.
L’IMPORTANZA DELL’INVERNO Come anticipato, Aspen e Snowmass
sono destinazioni invernali rinomate.
Le infinite opportunità di intrattenimento
non riguardano solo gli amanti di sci e
snowboard dal momento che innumerevoli sono le proposte alternative per vivere l’inverno in questa località. Tra esse
da segnalare sono quelle di cross country e snowshoeing, attività che possono
essere praticate lungo i 70 km dell’Aspen/Snowmass Nordic Trail System. In
ogni caso, qualunque sia l’attività a voi
più congeniale, sicuramente Snowmass
non vi deluderà e saprà sorprendervi
con un ricchissimo calendario eventi.
Quello della stagione in corso prevede,
tra tutti, un imperdibile appuntamento
con i celebri X Games (22-25 gennaio).
Oltre alla prima Accademia Invernale
del Nord America firmata Lamborghini.
PARLANDO DI LAMBORGHINI… - Per
l’inverno 2015/16 Lamborghini Squadra
16
Pointbreak Magazine 1 / 2015
Corse ha organizzato il suo primo corso di guida invernale nord americano.
Parliamo della Winter Accademia che
si svolgerà proprio a Snowmass e offrirà
agli interessati la possibilità di spingere
al loro limite le auto protagoniste. Stiamo parlando della Aventador LP 700-4 e
della Huracán LP 610-4 che per l’occasione saranno testate su neve e ghiaccio da istruttori professionisti. Questi
ultimi forniranno ai presenti consigli su
come affrontare le più critiche condizioni
invernali. Saranno organizzati gruppi di
due persone per ogni veicolo così che
tutti potranno provare in prima persona
e per l’intera giornata frenate di emergenza, manovre di drifting e metodi di
guida su neve. L’appuntamento è previsto in due slot (dal 5 al 7 e dal 6 all’8
febbraio) presso l’Aspen Motorsports
Park di Woody Creek e prevede un soggiorno di due notti presso l’hotel Vice-
roy Snowmass (per info e prenotazioni
visitare il link http://register.lamborghinievents.com o scrivere a accademia@
lamborghinievents.com).
NOVITÀ DELLA STAGIONE IN CORSO Vista la rilevanza di Snowmass, ogni
anno la località è soggetta a cambiamenti che ne intendono migliorare il
profilo. Per la stagione invernale in corso tra le più importanti novità spicca l’incremento dei voli diretti proprio al resort.
Le compagnie United, American e Delta
Airlines hanno tutte aumentato il numero
di voli verso Aspen Snowmass. Dal 18
dicembre e fino a chiusura della stagione, American Airlines ha inoltre aggiunto
un secondo volo giornaliero con partenza da Dallas. Mentre Delta Airlines ha
aggiunto un secondo volo con partenza
da Minneapolis per il sabato e un secondo volo “di rientro” con partenza Aspen
Snowmass la domenica. Da ultimo United Airlines ha aggiunto un quarto diretto
giornaliero per la tratta Houston-Aspen
Snowmass dal 18 dicembre al 5 gennaio. Tra le altre novità segnaliamo anche il
debutto del “tubing hill” con un percorso
studiato ad hoc e allestito a Elk Camp.
L’attività è proposta non solo ai bambini
ma a turisti di ogni età, con 4 tracciati e
un tappeto mobile per la risalita. Quotidianamente sono proposte due sessioni
pomeridiane ma il camp è aperto anche
il venerdì sera in occasione delle popolari Ullr Nights, durante le quali è possibile praticare anche snowbike, pattinaggio su ghiaccio e altro.
LA STAGIONE ESTIVA - Nonostante
l’indubbia importanza che la stagione invernale riveste per queste località, non è da disdegnare un viaggio a
Snowmass in estate. Numerosi sono gli
eventi culturali proposti durante i mesi
caldi tra cui concerti, mostre, spettacoli
teatrali e di danza. Da un punto di vista
sportivo, non mancano proposte per attività quali trekking o running su oltre 50
miglia di sentieri, rafting o kayak in acque di Classe 5 (caratterizzate da grandi onde, possibilità di grandi rocce e di
pericoli), uscite a cavallo, pesca a mosca, arrampicata, bike, parapendio, voli
in mongolfiera e molto altro. Per i grandi appassionati di natura, imperdibili le
escursioni con le guide ACES (Aspen
Center for Environmental Studies).
STATISTICHE CORRELATE
ALLA STAGIONE INVERNALE
STAGIONE INVERNALE •
27 novembre 2014 - 12 aprile 2015
ALTITUDINE ALLA BASE • 2.473 m
ALTITUDINE ALLA VETTA • 3.813 m
SVILUPPO VERTICALE 1.343 m
TERRENO • 1.448 ettari
NUMERO SENTIERI • 94
KM SENTIERI • 241 km
PERCORSO PIÙ LUNGO • 8,5 km
PERCORSO PIÙ SCOSCESO •
Gowdy’s and AMF - 40O di pendenza
The Westin Snowmass Resort, direttamente affacciato sulle piste
PER I PIÙ PICCOLI - Snowmass è un
resort su misura anche di bambini e famiglie con tesori storici, naturati e culturali tutti da scoprire. Ci sono ad esempio
diversi camp estivi incentrati sull’avventura outdoor e sull’apprendimento e
pensati per giovani tra i 7 e i 15 anni di
età. Tra essi l’Ajax Adventure Camp che
propone camp quotidiani incentrati su
rafting, arrampicata su roccia e pesca
accanto a camp di più giorni o a giornate “in famiglia”. Nei programmi di Camp
Aspen Snowmass, i bambini potranno
partecipare a svariate attività outdoor
o giocare nel naturalistico Tree-House
Kids’ Adventure Center. Inoltre l’associazione no-profit Aspen TREE organizza incontri educativi presso una fattoria
dove i bambini possono apprendere la
lavorazione della lana alpaca, la cucina
solare e l’utilizzo di colori naturali. Inoltre, con camp ad Aspen e Basalt, l’Aspen Center for Environmental Studies
Anche un museo storico tra le proposte culturali di Snowmass
mischia educazione con esplorazione
proponendo corsi a tema naturalistico
per bambini e ragazzi tra i 4 e i 18 anni
di età. Tra i programmi, tour animalistici,
escursioni alla scoperta dei rapaci o dei
volatili locali e sabati in famiglia presso
l’Hallam Lake Preserve. Segnaliamo poi
l’Anderson Ranch Arts Center che propone ai più piccoli workshop artistici
presso il campus di Snowmass. Mentre
i ragazzi amanti della scrittura potranno
prendere parte ai camp Scribes and
Scribblers promossi dalla Aspen Writers’
Foundation. Non mancano poi camp di
recitazione per giovani tra i 5 e i 18 anni
presso il teatro di Aspen, corsi di musica
e di lavori manuali. Per un divertimento più “free” e meno programmato, vale
una visita all’Aspen Youth Center con
una struttura pensata per bambini dai 4
ai 12 anni così come l’Aspen Recreation
Center dove praticare nuoto, arrampicata e pattinaggio su ghiaccio.
UNO SGUARDO ALLA RICETTIVITÀ Dopo un’intensa giornata di attività,
Snowmass saprà rilassare i vostri sensi
con diverse proposte culinarie e non solo.
Con oltre 100 ristoranti e bar, circa 200
negozi di abbigliamento, gallerie d’arte e
negozi di souvenir, il resort soddisfa ogni
esigenza. Sul fronte ricettivo, tra i numerosi hotel a disposizione segnaliamo The
Westin Snowmass Resort, considerato tra
i luoghi “deluxe”. L’albergo offre 254 stanze di lusso tra cui 17 suites caratterizzate
dal brevettato binomio Heavenly Bed &
Bath, dalla vista spettacolare sulle Montagne Rocciose e da un servizio realmente
personalizzato. Le stanze sono rinnovate
e a esse si aggiungono spazi lounge e
pubblici, cinque ristoranti, la nuova Westin
Spa, una piscina con vista sulle piste e affiancata a vasche idromassaggio, il centro fitness Westin Workout, nuovi negozi
e il Westin Snowmass Conference Center
che si estende per 2.300 mq.
TIPOLOGIE DI PERCORSI •
6% facili; 47% di media difficoltà;
17% difficili; 30% per esperti
PRECIPITAZIONI NEVOSE ANNUE • 762 cm
NEVE ARTIFICIALE • 93 hectares
IMPIANTI DI RISALITA • 21 in totale
CAPACITÀ DEGLI IMPIANTI •
33.058 riders/ora
PENDII MENO POPOLATI •
In media 2 persone per acro
PARK & PIPE • 3 park, 1 superpipe
di 22 piedi, 1 pipe per principianti
IL RESORT È NOTO... • Per proposte
ad hoc per sposi, attività per famiglie
e amici. Snowmass da tempo
è considerata una delle aree sci per
famiglie migliori di tutto il Nord America
IL “SEGRETO” DA SVELARE • Pranzare
presso la Lynn Britt Cabin situata a
mezza montagna. Fare un’escursione
sul percorso Long Shot dove sciatori
e snowboarder non esperti possono
fare un’esperienza di backcountry
www.gosnowmass.com
Distribuito da: Boardcore - [email protected] - www.boardcore.it
Pointbreak Magazine 1 / 2015
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FIERE
Dal 30 ottobre al 2 novembre la 21a edizione,
per la prima volta gestita direttamente da Modena Fiere
Photo: Francesco Ferrarini
a cura di Monica Viganò
Skipass sulla buona strada
Oltre 90mila visitatori hanno animato la fiera. Sempre più ricco il calendario eventi
con contest snowboard, freeski e boulder. Successo per l’area Moon Snow Cafè
che ha previsto tanti appuntamenti quotidiani fra presentazioni, dibattiti e awards.
CONVEGNI E MEETING - Tantissimi i seminari previsti durante i quattro giorni di
manifestazione. Durante la giornata inaugurale Trentino Marketing ha organizzato
il convegno “Meteo e Montagna: consigli
per l’uso”, durante il quale è intervenuto anche il meteorologo di “Che Tempo
Che Fa” Luca Mercalli. Nel padiglione
A ha invece avuto luogo la conferenza
stampa di Mammoth Lakes, stazione
sciistica della California rappresentata a
Modena. Il secondo giorno si è svolto il
convegno “La disabilità scende in pista”,
che ha visto tra i protagonisti anche Luca
Pancalli (presidente del Comitato Italiano
Paralimpico), Tiziana Nasi (presidente
Federazione Italiana Sport Invernali PaPhoto: Giovanni Marchesi
COMMENTI E FEEDBACK - Soddisfatti
tutti gli espositori che hanno visto i loro
stand sempre pieni di appassionati. Ottimi i riscontri anche di coloro che hanno organizzato eventi nell’area esterna,
cuore pulsante delle attività. Da segnalare in questo ambito un incremento di
presenze da parte delle famiglie. E, ciliegina sulla torta, commenti positivi sono
stati registrati da parte di tutti i visitatori
intervistati. Dichiarazioni che trovano
conferma anche nelle parole dell’amministratore delegato di ModenaFiere Paolo
Fantuzzi: “Non possiamo che essere fieri
di questa nostra prima edizione (gestita
direttamente da Modena Fiere, ndr) che
ha confermato tutte le aspettative e se
possibile le ha superate, con tanta soddisfazione dei visitatori e degli espositori
presenti. Bellissimo vedere tanti bambini muovere i primi passi sulla neve; è il
segnale di quanto Skipass possa essere
anche a misura di famiglia”.
board4Kids, che ha previsto lezioni di
snowboard con maestri.
ralimpici) e Valeria Ghezzi (presidente
Anef). Il meeting ha analizzato come le
stazioni turistiche accolgono gli appassionati con disabilità. Si è giunti alla conclusione che l’obiettivo da raggiungere è
quello di avere località sempre più aperte
a tutti, che possano essere certificate per
qualità e accessibilità. Spazio anche ad
attività b2b con il Matching Day dedicato
agli operatori del turismo: 48 gli operatori
intervenuti di cui 10 provenienti dall’Est
Europa per un volume complessivo di
circa 576 incontri. Da segnalare anche
il buon riscontro registrato al meeting
“Come usare la GoPro in montagna: tutti
i trick dalla a alla z” organizzato l’ultimo
giorno di fiera.
CONTEST ACTION - Il sipario sull’area
esterna dedicata agli amanti della neve
si è aperto il primo giorno con il contest
di freeski Sestriere Rail FreeSKI-LL e con
l’atteso rail contest Battle Crew riservato
a team di snowboard e freeski. Quest’ultimo ha visto lo svolgimento delle finali il
secondo giorno di fiera: tra le 14 squadre
ha avuto la meglio il team italiano Garbage Gang formato da Lorenzo Gennero,
Gian Marco Maiocco e Simone Canal.
Sempre il venerdì si sono svolte le prime
fasi della Snowboard Rail Jam, gara di
snowboard riservata agli atleti professionisti che il giorno seguente, dopo la finale, ha incoronato Marco Grigis. Sul rail pro
si è svolta anche la gara internazionale di
snowboard Street Fighters by Cannabis
Energy Drink riservata ai professionisti
che è stata vinta dallo snowboarder russo Denis Leontyev. Da segnalare anche
il contest Best Trick sul rail pro vinto dal
polacco Wojtek Pawlusiac.
CORSI E DEMO - In galleria centrale
presso la sala corsi Indoboard ha organizzato quotidianamente corsi di formazione per tutti gli interessati. Non sono
mancate le demo di inline, skateboard e
bmx sull’halfpipe e le lezioni di sicurezza
in valanga presso l’Artva Camp, anche
in questi casi con appuntamenti all’ordine del giorno. Infine durante la giornata
conclusiva sulla pista rail beginner Apo
ha messo a disposizione degli interessati
maestri di sci e snowboard. Mentre Burton ha dato vita all’appuntamento SnowPhoto: Francesco Ferrarini
Da quando qualche anno fa le critiche
stavano superando gli apprezzamenti
per via di quel mal digerito spazio market, Skipass ha fatto certamente molti
passi avanti. Gli organizzatori non si sono
nascosti dietro giustificazioni pur di mantenere un’area redditizia (sia per i retailer
espositori sia per la fiera stessa). Si sono
invece rimboccati le maniche e hanno
corretto il tiro dando ascolto alle richieste
di aziende e distributori. Questo ha fatto sì che la kermesse tornasse a essere
punto di riferimento per il mercato neve
nazionale inaugurando di fatto la stagione invernale. È stata un successo anche
la 21esima edizione, andata in scena dal
30 ottobre al 2 novembre scorsi e diretta
dalla nuova regia di ModenaFiere. In 4
giorni di sport, convegni, incontri e contest si sono contate oltre 90mila presente.
AREA OUTDOOR - Il secondo giorno di
fiera nell’area outdoor presso la struttura
boulder si è svolto l’incontro “Avventure
in parete” in compagnia dell’atleta Danilo
Callegari mentre presso la struttura Rotor si è svolta la gara di velocità maschile aperta al pubblico promossa da ASD
Equilibrium. Il sabato invece ha avuto
luogo l’atteso Slack Line Contest by Spider Slackline e si è alzato il sipario sui
Campionati Italiani di Boulder. Le finali
sono andate in scena il giorno seguente
e hanno visto salire sul primo gradino del
podio Asja Gollo e Stefan Scarperi. Buoni i riscontri anche per la competizione
sulla pump track Orbit Goldspring Race,
una gara di bici da corsa su rulli.
www.skipass.it
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Pointbreak Magazine 1 / 2015
Photo: Giovanni Marchesi
Photo: Giovanni Marchesi
Photo: Giovanni Marchesi
Photo: Giovanni Marchesi
ANCHE POINTBREAK MAGAZINE FRA I SUPPORTER DELLA NUOVA AREA
Moon Snow Cafè, cultura, confronto e formazione
Tra le novità di questa edizione di Skipass c’era
il Moon Snow Cafè, uno spazio creativo ideato
e realizzato dall’omonima agenzia eventi
Moon specializzata in progetti outdoor. È stato
allestito al centro del padiglione B, nel cuore
dell’area freestyle e freeride. Si è proposto
come meeting point per appassionati, neofiti
ma anche tecnici del settore con un ricchissimo programma di aperitivi, premiazioni, video
premiere, tavole rotonde e workshop.
DAY ONE - Partito subito a pieno ritmo, il Moon
Snow Cafè ha dato vita allo Snow Shop Summit
durante il quale sono stati presentati dati di
mercato europei e italiani riferiti allo snowboard (presentati proprio dal nostro direttore
editoriale Benedetto Sironi). Buoni i riscontri
anche della tavola rotonda che ha coinvolto i
principali attori del mercato per discutere strategie di comunicazione efficaci per dialogare
con il consumatore finale. A programma poi la
presentazione degli European Freeride Festival
che si terranno a Livigno dal 31 gennaio al 4
febbraio 2015. Prevista anche una overview sul
negozio digitale e le analogie con quello fisico
oltre alla presentazione della quinta edizione
del Pro Shop Test 2015.
DAY TWO - Durante il secondo giorno, il
calendario del Moon Snow Cafè è stato dedicato al mondo del freestyle. Così Simone del
Moro ha presentato il suo progetto “Your Freestyle Trainer”, un programma di allenamenti di
qualità resi possibili grazie alla collaborazione
con tecnici professionisti. Si è poi svolto il
meeting dedicato all’evoluzione del prodotto
Doors legato alla sicurezza nel mondo degli
snowparks. In seguito la snowpark company
F-Tech Snowparks ha presentato i suoi progetti
per la stagione 2014/15. Spazio anche a Edit
made in Italy (una rassegna dei migliori video
e podcast realizzati dai rider italiani durante la stagione 2014), a Burton Riglet Park (i
responsabili Burton Italia hanno presentato a
pubblico e addetti ai lavori uno dei progetti
di promozione dello snowboard giovanile
più innovativi degli ultimi anni, ospitato per la
seconda volta a Skipass) e alla Video Premiere
Nitro “The Bad Seeds”.
DAY THREE - Anche durante la terza giornata
quest’area ha previsto un programma serrato
e davvero variegato. Si è partiti con la presen-
tazione del progetto Mystic Freeride
Safety Camp 2014/15 per proseguire
con la presentazione del Progetto
Freeride Livigno e del Progetto Freeride Mottolino con la guida alpina
Marco Confortola. Prima di mezzoSempre affollata l’area creativa del Moon Snow Cafè
giorno si è svolta la presentazione di
Artesina FreerideFest (Freeride World
“Labyrinth”. Spazio anche alla presentazione
Qualifier) e del primo Madesimo Freeride Festidi “Le regole del gioco” con consigli utili per
val (Auditorium). Spazio poi al pranzo “Family
muoversi in sicurezza nel fuoripista a cura di
Snowboard Brunch by World Rookie Tour”: il
Ettore Personnettaz e di “Uomini & Neve” a
famoso Black Yeti, mascotte del World Rookie
cura di Martino Colonna e Franz Perini che
Tour, ha dato appuntamento alle famiglie di
attraverso le immagini raccontano l’incontro
snowboarder con bimbi al seguito per uno
con alcuni tra i più forti freeriders del mondo.
spuntino a base di ricette casalinghe per
scoprire cosa ha in serbo per il suo 10o compleDAY FOUR - Chiusura in bellezza per l’area
anno. Ettore Barabino e Dario Zaramella (PLP
Moon Snow Cafè che durante l’ultimo giorno
Custom PowderSnowboards) hanno poi preha previsto numerose video premiere: da
sentato al pubblico il progetto “Do it yourself
Salomon “Crazy Loco” con Jed Anderson a
Powder Snowboard”. Roberto Cappucciato di
“Now Or Never” prodotto da Starving Pictures,
Versante Sud Edizioni ha moderato la tavola
da “Slashes & French Pashes Pt. 1” prodotto
rotonda dedicata all’arrampicata e alla sicuda Rusty Toothbrush a “Octopus” prodotto
rezza nelle sale indoor. Il pomeriggio ha visto
da DVP Different Vision Production. Sempre
anche lo svolgimento del meeting dei volonin quest’area si è svolta la presentazione di
tari e dello staff dell’European Freeride Festival
una nuova e rivoluzionaria racchetta da neve
di Livigno e la video premiere del film di freeski
denominata Snowfoot.
Photo: Giovanni Marchesi
I PREMI ASSEGNATI IN AMBITO SNOWPARK, FREESKI, SNOWBOARD E PER LA PRIMA VOLTA FREERIDE
Tutti i vincitori degli Oscar della neve
Snowpark Awards
Sul fronte Snowpark, ha trionfato
come Best Park 2014 lo Snowpark
SeiserAlm dell’Alpe di Siusi che ha
vinto anche nelle categorie Best Pro
Line e Best Jib Line. Livigno ha fatto
incetta di premi conquistando ben
tre titoli: Best Beginners Park, Best Boardercross 2014, Best Marketing 2014.
Ovindoli Magnola Snowpark è stato
riconosciuto Best Park Centro Sud
mentre Chiesa in Valmalenco Palù
Park ha vinto nella categoria Best
Halfpipe. Infine una menzione d’onore per Obereggen, che ha un park
da ben 20 anni.
assegnato il premio
Best Event in Italia,
andato a Livigno e
al suo World Rookie
Fest. Proseguendo il
titolo di Best Rookie è
andato a Max Zebe e
quello di Best Ambassador ad Alex Berger.
Faccio Snao ha visto
il Best Snowboard
Camp mentre il team
Funky (composto da
Filippo Kratter, Giacomo Kratter, Andrea
Bergamaschi, Achille Mauri, Nicola
Dioli, Giorgio Giancaleoni, Gabriele
Baj, Mitch Dalle, Stefano Bergamaschi, Sebastian Springet) ha conquistato il Best Snowboard Team.
Photo: Enrico Lodi
Il secondo giorno di manifestazione
presso il padiglione A si è svolta la cerimonia di premiazione di Snowpark
Awards, Freeski Awards e Snowboard Awards. Il giorno seguente sono
invece andati in scena gli Italian Freeride Awards 2014. Ecco di seguito i
premiati.
I premiati dei Freeride Awards
Snowboard Awards
Gli Snowboard Awards hanno visto
trionfare come Best Male Simon Gruber, mentre tra le donne la più votata
è stata la piemontese Bibi Maiocco.
Anche per gli Snowboard Awards
una menzione d’onore: questa volta
a Giacomo Kratter, lo snowboarder
italiano più famoso del mondo. Sempre in seno a questi awards è stato
Freeski Awards
Per gli Italian Freeski Awards vince nei
maschi l’altoatesino Markus Eder, portacolori del team Red Bull. Mentre il ti-
tolo di Best Famale va all’olimpionica
Silvia Bertagna. Una menzione d’onore è stata assegnata a Valentino Mori,
allenatore della Nazionale freeski. In
questo caso il titolo di Best Event in Italia è stato assegnato al Nine Knights
di livigno. Il titolo di Best Ambassador
è andato a Massimo “Brac” Braconi
e quello di Best Rookie a Ralph Welponer. Freeskischool ha trionfato nella categoria Best Freeski Crew e, da
ultimo, il team Nordica (composto da
Ralph Welponer, Dimitri Sartor, Marco
Eydallin, Federico De Albertis, Damiano Miari, Davide Cusini, Silvia Moser) si
è portato a casa il titolo di Best Freeski
Team.
Italian Freeride Awards
La prima edizione degli Italian Freeride
Awards ha invece visto trionfare nella
categoria Male Freerider of the Year
Luca Pandolfi, che ha conquistato il
titolo grazie alla quantità di attività e
al suo approccio “clean”. Luca infatti
A Silvia Bertagna il Best Female Freeski Award
minimizza il più possibile l’uso di mezzi
motorizzati per raggiungere le discese
che poi affronta. Pandolfi si è anche
aggiudicato il premio Best Freeride
Performance per aver surfato e filmato le nevi del Pakistan con Jeremy
Jones. La sua corrispettiva femminile
è Silvia Moser, che si è distinta soprattutto per i risultati agonistici conseguiti
nella scorsa stagione a cominciare
dai suoi ottimi risultati nel Freeride
World Tour. Livigno, dopo aver vinto in
tre categorie diverse negli Snowpark
Awards, si aggiudica anche il Best Freeride Location e il Best Freeride Event
con lo Skieda, il più grande raduno
di telemark d’Europa. Gli altri awards
in questo campo sono andati a Riky
Felderer (Best Freeride Photographer),
Paolo Tassi (Best Freeride Coach) e al
Progetto Icaro (Best Safety Act).
Pointbreak Magazine 1 / 2015
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INIZIATIVE
Riflettori sul progetto pilota firmato
Messe München International
a cura di Monica Viganò
L’innovazione “aperta” di Ispo
Un servizio attivo tutto l’anno che consente alle aziende di proporre idee innovative e
raccogliere consigli su come realizzarle da menti creative di professionisti ma anche consumers.
Come dovrebbe essere esteticamente lo
zaino perfetto per ciclisti urbani? Come
possono essere ottimizzati i test riferiti
all’efficacia di una pala da neve? A queste
e tante altre domande intende rispondere
il servizio Open Innovation promosso da
Messe München International e attivo lungo tutto l’arco dell’anno. Più precisamente
Open Innovation significa per un’azienda
dichiarare i propri obiettivi e presentare
le principali innovazioni, ricevendo idee
creative da fonti esterne. Il servizio coinvolge non solo problem-solver provenienti
dal settore di riferimento ma anche menti
creative attive in altri mercati. Il progetto
pilota si traduce nella piattaforma online
Ispo Open Innovation, dove persino i consumatori finali possono partecipare ai processi di sviluppo.
La partecipazione è semplice e divertente
LA FASE DI SVILUPPO PRODOTTO Open Innovation può ridurre le tempistiche
necessarie a un’azienda per lo sviluppo di
un nuovo prodotto fino al 42%. Può altresì contribuire al taglio dei costi correlati a
tale sviluppo fino al 20%. Le società hanno
inoltre la possibilità di avvicinarsi al consumatore finale e scoprire quali sono le sue
esigenze. I nuovi prodotti risultano così più
“mirati”. Klaus Dittrich aggiunge: “Accanto
alla piattaforma Ispo Open Innovation è nostra intenzione creare altri portali così che
chiunque possa avere accesso a un’unica
community di problem-solver che copre tutti i segmenti di mercato”.
LO SPORT BUSINESS COME PIONIERE Ispo Open Innovation è un pioniere di
questo servizio. “Ispo è una delle principali community in quanto a professionisti
e consumatori dello sport business. È una
community attenta alle innovazioni, che
partecipa attivamente a test di prodotto e
che è abile con lo strumento web”, spiega
Dittrich. Per questo la piattaforma guarda
anche al consumatore finale. Le società possono coinvolgere i nuovi partner in
due modi: come co-creatori (i consumatori
sono chiamati in causa fin dalle prime fasi
dello sviluppo prodotto) o come tester (i
consumatori testano il prodotto fornendo
alla società feedback prima che lo stesso
venga presentato al mercato).
I MARCHI ADERENTI - I brand che hanno già aderito all’iniziativa sono, tra gli altri,
The North Face e Lasse Kjus. Arne Arens,
direttore della divisione consumer goods
per The North Face, ha dichiarato a tal proposito: “Il fattore che ci ha fatto decidere
di supportare l’iniziativa è stata l’indipendenza di questa piattaforma che riunisce
gli attori più idonei in un terreno neutrale”.
INNOSABI E VOYCER - Messe München
ha coinvolto in questo suo progetto alcuni partner d’eccezione. Tra essi Innosabi,
che è un importante fornitore di soluzioni
per la gestione dell’innovazione collaborativa e per il crowdsourcing. “Ci ha convinto soprattutto la disponibilità di Innosabi
a mandare, in caso di necessità, i propri
ingegneri e specialisti presso la società intenzionata a sfruttare il servizio per aiutarla
a formulare correttamente il problema da
porre”, spiega Dittrich. Catharina van Delden, ceo di Innosabi, aggiunge: “Questo
progetto ha un enorme potenziale perché
Messe München può coinvolgere diversi
network internazionali”. Messe München
ha stretto accordi anche con Voycer, fornitore di tecnologie innovative community
e social-media, che assicurerà agli utenti
della piattaforma strumenti di management e marketing.
CROWDSOURCING CON ISPO:
10 MOTIVI PER CUI SARÀ UN SUCCESSO
1 Una piattaforma di qualità - Ispo
Open Innovation rappresenta la prima
piattaforma del suo genere nel mercato
sportivo. Raggiunge atleti e consumatori
per progetti di co-creazione e test di
prodotto; esperti provenienti da oltre
40 settori grazie al network di Messe
München International; 2 milioni di
potenziali utenti che contribuirebbero
allo sviluppo di nuovi prodotti.
2 Totale personalizzazione dei
progetti - I progetti Open Innovation
possono essere portati avanti seguendo un
metodo standard oppure una procedura
personalizzata in base alle necessità e
alle esperienze delle aziende promotrici.
Utilizzando i migliori metodi a disposizione,
le organizzazioni possono gestire i propri
progetti in maniera efficiente.
3 Design intuitivo - Il design
intuitivo della piattaforma agevola la
partecipazione attiva degli utenti, che
tramite la pubblicazione di commenti
e voti possono avviare discussioni e
proporre ulteriori sviluppi del progetto.
Un algoritmo intelligente classifica
autonomamente i suggerimenti per
interesse.
4 Coinvolgimento dell’utente
tramite il gioco - La presentazione del
progetto viene resa una sorta di gioco
con tanto di sistema “di ricompensa”.
Gli utenti conquistano punti in base alla
quantità e alla qualità dei loro contributi.
Viene persino creata una classifica.
5 Profilo dei consumer - Nel
profilo degli utenti viene indicato il
numero di progetti ai quali il membro
singolo ha partecipato e il numero dei
punti collezionati. Il profilo può essere
personalizzato secondo diversi parametri.
6 Facile gestione del progetto I nuovi progetti sono presentati secondo
ordine cronologico e il contenuto di
descrizione è facilmente modificabile.
Il profilo utente può essere personalizzato ed è possibile condividere i progetti su Facebook
20
Pointbreak Magazine 1 / 2015
Il product management, il marketing
e il personale di vendita coinvolgono
il consumatore nello sviluppo di un nuovo
prodotto fin dalle prime fasi del progetto
Vengono inoltre definite le fasi e le
caratteristiche del progetto al quale è
possibile associare questionari di ricerca.
È inoltre possibile per le aziende rendere
il proprio progetto accessibile solo su
invito.
7 Semplicità di moderazione del
contenuto - La facilità di accesso e
un’interfaccia ottimizzata per strumenti
mobili agevolano la gestione dei
contenuti. L’utente ha la possibilità di
taggare i contenuti a seconda della fase
cui è giunto il progetto con indicazioni
quali “in revisione” o “in fase di sviluppo”.
8 Capacità multi-linguaggio La piattaforma assicura traduzioni
automatiche dei contenuti rendendoli
accessibili a chiunque. Un’interfaccia di
localizzazione agevola l’adattamento
dei contenuti agli idiomi locali.
9 Totale connessione e
sicurezza best-in-class - I progetti
di crowdsourcing possono essere
condivisi sulle pagine Facebook degli
utenti. Infatti il design reattivo rende la
piattaforma condivisibile su tutti i siti e le
pagine da mobile. Il servizio prevede un
riconoscimento dei tentativi di frode.
10 Avanzata amministrazione
dei contenuti - Il servizio prevede
la possibilità di esportare i progetti
pubblicati in formato PDF ed è arricchito
da un blog costantemente aggiornato.
www.innovation.ispo.com
SALVA CON NOME
Dal 27 al 29 marzo
nella Skiarea della Valchiavenna
Madesimo Freeride
Festival, pronti per il bis
L’ottava edizione del tour con un nuovo title sponsor
La formula prevede momenti di divertimento
e formazione con proposte per neofiti ed esperti
del fuoripista. A programma contest, test prodotti,
serate di proiezioni e workshop per agevolare l’incontro
tra pubblico e professionisti del settore.
Sulla scia del successo della prima edizione del 2014, torna anche il prossimo anno il Madesimo Freeride Festival.
L’appuntamento, interamente dedicato
al mondo del freeride e organizzato da
Spiagames in collaborazione con la località di Madesimo e la rivista Soul Rider,
avrà luogo dal 27 al 29 marzo.
OBIETTIVO E FORMULA - L’obiettivo
dell’evento è quello di dedicare tre intere giornate alla neve e al freeride con
una serie di momenti di divertimento e
formazione che metteranno in contatto
pubblico e professionisti del settore. Il
tutto nello scenografico panorama della
Skiarea Madesimo. La formula semplice
e coinvolgente si è rivelata azzeccata
già in occasione della prima
edizione, quando nonostante
il brutto tempo il Festival aveva contato 35 aziende, 575
prodotti da testare, 315 iscritti
e oltre 600 skipass giornalieri
venduti. L’evento è stato inoltre fonte di ispirazione per altre località che hanno deciso
di seguire la linea del “multifestival” dedicato al freeride.
L’ANIMA DELL’EVENTO - Il Madesimo Freeride Festival si rivela vincente
perchè permette ad atleti di ogni livello,
dal principiante al più esperto, di vivere
l’esperienza del freeride nel modo più
completo possibile confrontandosi direttamente con gli esperti e i professionisti
del mondo montagna. Il neofita ha l’occasione di approcciare il freeride in totale sicurezza e divertimento, supportato
da guide alpine e maestri che lo guideranno passo dopo passo alla scoperta
delle tecniche di discesa, dell’utilizzo
dell’ARTVA e di tutti gli aspetti del vero
powder. L’atleta più avanzato invece può
cimentarsi in qualche trick più ricercato
in fuori pista, provare l’ebbrezza dello
speed riding e togliersi qualche soddisfazione nel Salice Canalone Challenge.
ISCRIZIONI E PACCHETTI Per partecipare al Festival è
sufficiente collegarsi al sito
dedicato e scegliere uno dei
tre pacchetti di partecipazione: 3 giorni (80 euro), 1 giorno (40 euro) e local (per chi
possiede già lo skipass, 25
euro). Ogni pacchetto comprende: skipass (a seconda
del pacchetto scelto), goody
bag con i prodotti offerti dagli sponsor
e dai partner, pacchetto voucher sconti & convenzioni con le attività locali,
accredito per test attrezzature presso
l’expo village, iscrizione al Salice Canalone Challenge, 1 corso/clinic a scelta
con guide o maestri (a scelta tra ARTVA
camp, Nivologia, S.T.O.P., Workshop
Splitboard Discesa/dalla pista al fuoripista, Discesa/Freeride).
OLTRE LA NEVE… - L’invito di partecipazione non è rivolto solo ai puristi del
freeride, ma a tutti coloro che amano la
montagna. A loro sono dedicate le serate di proiezioni video con i racconti delle
spedizioni più emozionanti, gli après ski
e le attività e i workshop.
www.madesimofreeridefestival.it
Burn Vertical Tour:
l’energia torna in pista
Tra Cervinia e Madonna di Campiglio ha avuto inizio
il circuito freestyle organizzato dall’agenzia Event’s Way.
Prossimo appuntamento a Falcade.
Una nuova edizione partita a mille, con
novità importanti, a partire dal nuovo title
sponsor Burn, e la consueta grande voglia di freestyle, divertimento, spettacolo,
degustazioni e prove tecniche. Il format è
ben conosciuto e di sicuro successo: 10
tappe di cui 5 con Contest Slopestyle, con
alcuni tra i migliori specialisti della disciplina fresca di debutto alle Olimpiadi, sia
italiani che stranieri, e montepremi dedicato. Il via è stato dato a Cervinia il 29-30
dicembre con una tappa demo, ma l’inizio
vero è stato a Madonna di Campiglio il 1718 gennaio, sede del primo contest. Il tour
riprenderà poi da Falcade, cui seguiranno
Alleghe, Sestriére, Abetone, Canazei, San
Martino di Castrozza e Passo del Tonale,
prima del gran finale a Corvara, in Badia,
il 21-22 marzo.
i suoi aprés-ski. Entremont e il Salumificio
Raspini, Rìcola e Panmonviso sono tra el
conferme, così come Unicredit. Novità assoluta è data dalla presenza del marchio
storico Elan che in ogni tappa presenta i
suoi sci, da testare gratuitamente sul posto. Tutto lo staff del circuito è invece vestito Eider.
VILLAGE - Il Vertical Village mantiene
1° CONTEST SLOPESTYLE - Nel pri-
come sempre la sua funzione centrale durante i vari appuntamenti, grazie soprattutto alla collaborazione degli sponsor.
Burn è protagonista delle Burn Vertical
Nights, mentre il pomeriggio è affare della
Birra Nastro Azzurro (altra new entry) con
mo Contest di Snowboard Slopestyle
stagionale a Madonna di Campiglio si è
imposto il giovane veneto Nicholas Bridgman. La gara, intensa e spettacolare, ha
offerto uno spettacolo incredibile sulle
strutture dell’Ursus Snowpark. Il successo
di Nicholas è stato tirato, alle sue spalle
si sono piazzati atleti di fama e ben noto
talento: secondo infatti è finito Manuel
Pietropoli, che ha rappresentato l’Italia
alle Olimpiadi di Torino 2006 e Vancouver
2010, mentre terzo ha chiuso il mantovano Marco Donzelli, nel giro della nazionale azzurra di Coppa del Mondo e Coppa
Europa.
LE TAPPE DEL BURN VERTICAL TOUR 2015
29-30 dicembre 2014 - Cervinia (AO) - Demo
17-18 gennaio 2015 - Madonna di Campiglio (TN) - Contest Slopestyle
31 gennaio e 1o febbraio 2015 - Falcade (Bl) - Demo
7-8 febbraio 2015 - Alleghe (Bl) - Demo
14-15 febbraio 2015 - Sestrière (TO) - Contest Slopestyle
21-22 febbraio 2015 - Abetone (PT) - Demo
28 febbraio e 1o marzo - Canazei (TN) - Contest Slopestyle
7-8 marzo 2015 - S. Martino di Castrozza (TN) - Demo
14-15 marzo 2015 - Passo del Tonale (TN-BS) - Contest Slopestyle
21-22 marzo 2015 - Corvara (BZ) - Finale Contest Slopestyle
www.verticaltour.it
Pointbreak Magazine 1 / 2015
21
FIERE
Dal 9 all’11 aprile a Fiera Bolzano torna l’apprezzata
kermesse dedicata ai servizi e agli sport invernali
ano
testo: Monica Viganò - foto: Fiera Bolz
Prowinter, focus ski alp & freeride
Confermata l’attenzione alle discipline “free” senza ovviamente dimenticare
il core business del noleggio. Numerose le novità in cantiere tra aree dispositive,
riconoscimenti e l’esposizione di prodotti eco-friendly ed “emozionali”.
Come abbiamo più volte sottolineato su
queste pagine e verificato di persona
partecipando almeno alle ultime 10 edizioni (la prossima sarà la sedicesima,
9-11 aprile) Prowinter è riuscita sempre
a rinnovarsi ben intercettando le mutevoli
esigenze del mercato. Ritagliandosi così
un ruolo decisamente importante nel panorama dei winter sport, sia a livello italiano che internazionale. Anche quest’anno
la fiera bolzanina si ripresenta con tanto
entusiasmo, voglia di fare e interessanti
novità sul piatto.
Il folto pubblico accorso a uno dei tanti
summit organizzati durante la kermesse
SKI ALP E FREEERIDE - Confermata
la grande attenzione per lo sci alpinismo,
considerato il fenomeno più dinamico del
comparto per svariate motivazioni tra cui
la possibilità di godere di un rapporto privilegiato con la natura fuori dai soliti percorsi di massa, la soddisfazione di guadagnarsi una discesa dopo aver conquistato
la vetta con i propri sforzi e la voglia di
mettersi alla prova. Il fenomeno continua a
conquistare nuovi seguaci: si parla di una
crescita del 6,25% sulla stagione precedente a fronte, per esempio, di un +0,33%
dello sci alpino, di un +3,06% dello sci da
fondo e di un -1,42% dello snowboard. In
Italia gli agonisti tesserati alla FISI sono
circa 15.000, 70 le gare riconosciute dalla Federazione, 50.000 i praticanti italiani
stimati nella stagione 2014/2015, come indicano i dati attualizzati dell’Osservatorio
Italiano del Turismo Montano promosso
da Skipass Panorama Turismo.
IL COMMENTO - “Abbiamo deciso - ha
dichiarato Reinhold Marsoner, direttore di
Fiera Bolzano - di proseguire con la strada intrapresa tanti anni fa, quando fummo
i primi ad intuire le grandi potenzialità di
crescita dello sci alpinismo, segmento
per cui siamo ormai diventati un punto di
riferimento. Per questa sedicesima edizione della manifestazione ci aspettiamo
tra i 5.000 e i 6.000 visitatori, numero che
corrisponde alle presenze medie degli
anni passati quando Prowinter si è svolto
senza la sorella degli investimenti in infrastrutture per il turismo invernale, Alpitec.
Questa manifestazione favorisce ancora
una volta lo scambio di know how tra operatori del settore che scelgono di venirci a
trovare per avere una visione globale dei
trend attuali”.
LE DISCIPLINE “FREE” - Tra i focus
della manifestazione, spicca quest’anno
anche il freeride. Anche se è ancora marginale la quota di coloro che lo praticano
in maniera “esclusiva” (si parla del 15%
del totale dei praticanti), il freeride sta
guadagnano posizioni nelle classifiche di
gradimento degli amanti della montagna.
Ciò ovviamente desta l’interesse sia delle
aziende produttrici sia delle destinazioni turistiche, che puntano ad attrezzarsi
di conseguenza per offrire nuovi servizi
su misura. Emerge dunque una sempre
più frequente ricerca di discipline “free”,
attrattive per il fatto che offrono un punto
di vista inedito della montagna. Pratiche
sportive in cui viene meno l’elemento
competitivo a favore di quello emozionale.
UN PASSO INDIETRO AL 2014 - L’ultima edizione della fiera è andata in scena, come ogni due anni, congiuntamente
con Alpitec ovvero la fiera internazionale
specializzata per la tecnologia alpina ed
invernale. Grazie a questo binomio, sono
stati contati 330 espositori e circa 9.100
visitatori. Tra essi, numerosi atleti di fama
mondiale oltre ai rappresentati delle migliori stazioni sciistiche europee. L’edizione 2014 si è svolta al termine di una stagione invernale piuttosto soddisfacente
dal punto di vista economico. Sono infatti
stati registrati alcuni segnali di ripresa nella stagione 2013-14, con un incremento di
venduto sull’anno precedente sia per gli
sci (182.120 paia vs 173.837) che per gli
scarponi (188.278 paia vs 175.892). Questo si è tradotto in un aumento del fatturato, passato da 52,9 a 55,1 milioni di euro di
cui 31,7 milioni per gli sci e 15,9 milioni per
gli scarponi (dati Pool Sci Italia). Certo la
stagione attuale non è iniziata nel migliore
dei modi ma vedremo i prossimi dati.
I TREND - Nonostante il quadro sia
ancora in salita, quindi, i segnali sono
incoraggianti e gli operatori del settore continuano a rispondere alle nuove
esigenze dei consumatori. I trend sono
principalmente legati a un nuovo modo
di vivere la montagna, come dimostrano appunto l’aumento degli scialpinisti,
dei freeriders e degli Slons (acronimo
di “snow lovers no skiers”), cioè coloro
che vivono la neve senza praticare attività sciistica (una categoria che secondo i dati di Skipass Panorama TurismoModena Fiere ha raggiunto le 780.000
unità). È chiaro dunque come le aziende
debbano impegnarsi a proporre soluzioni all’avanguardia per chi fa affidamento
sulle proprie forze, e non sugli impianti
di risalita, per raggiungere le vette.
SOLUZIONI “SU MISURA” - La visione
consumer-centrica di molte aziende produttrici le spinge a proporre soluzioni totalmente personalizzabili. Come la termoformatura dello scarpone fatta sull’utente,
prima appannaggio solo degli sciatori di
racing. Oppure la creazione di capi di ab-
bigliamento pensati per l’aprés ski, che
offrono soluzioni termoregolanti e comode
non solo nel corso della pratica sportiva
ma anche in momenti di svago e relax.
Da segnalare poi il crescente interesse
rivolto ai materiali sostenibili, soprattutto
fra i più giovani. Ne è prova il successo
del marchio di abbigliamento Picture Organic Clothing (distribuito da Boardcore)
realizzato al 100% con materiali riciclati
e di origine biologica, che utilizza per la
prima volta e in esclusiva una membrana
in bioceramica in grado di migliorare la
termoregolazione.
SPORT PRESS PRESENTE - Come
sempre anche il nostro gruppo editoriale sarà presente in forze durante la fiera
e in collaborazione con l’agenzia MOON
stiamo organizzando una serie di iniziative di sicuro interesse per gli operatori:
dibattiti, workshop, presentazioni e gli
snow industry awards. Last but not least stiamo supportando la fiera anche in
termini di inviti ai negozianti, quindi se
volete ottenere il vostro ingresso gratuitamente non mancate di contattarci a:
[email protected].
Prowinter 2015 Cooming Soon
www.prowinter.it
22
Pointbreak Magazine 1 / 2015
FOCUS ON
Lo scorso 10 dicembre
a Oberammergau l’International Meeting
a cura di Monica Viganò
L’attacco Team in versione Supersize con patatine
e hamburger stampate e venduto in una speciale
confezione con riferimenti al mondo dei fastfood
Una carellata su alcune delle tavole 2015/16
Sepp Ardelt, fondatore e ceo di Nitro,
conclude la 2a giornata di meeting davanti
alla collezione di boots appena presentata
Coma da tradizione annuale, lo scorso
10 dicembre è andato in scena il meeting
globale di Nitro International. Una vera
occasione di networking dove agenti di
commercio e distributori da tutto il mondo si sono dati appuntamento per scoprire in anteprima la nuova collezione
del brand. Ma anche per confrontarsi sui
trend di mercato e per scambiarsi opinioni e consigli.
LA LOCATION - Dopo 25 anni, il Nitro International Meeting è stato nuovamente organizzato a Oberammergau in Germania,
cittadina natale del patron aziendale Tommy Delago nonché base del reparto R&D
di Nitro. Un luogo di ideazione, sperimentazione e shaping di tutte le innovazioni tecniche adottate dal brand negli ultimi anni.
A PROPOSITO DEL BRAND - Nitro è un
brand orginale e autentico, capace di innovarsi e innovare il mercato anche in un periodo storico non proprio splendente come
quello che stiamo attraversando di questi
tempi. Lo dimostra anche in quest’ultima
collezione, ricca di nuovi prodotti di altissima qualità e di ogni fascia di prezzo, in
grado di soddisfare qualsiasi nicchia del
mercato e di non tralasciare alcun aspetto
dello snowboarding.
LA LINEA BOARD - La collezione di tavole si presenta con 10 nuovi modelli per
andare a completare una linea già ampia e focalizzata su ogni disciplina: dal
backcountry al freeriding, dal freestyle al
riding all mountain, dal jibbing allo street. Tra i modelli più interessanti, la nuova
DIABLO disponibile nelle misure 160.6 e
24
Nitro scopre
le carte
con
i suoi dealer
Il brand si presenta agguerrito e fiducioso nel futuro,
con una collezione ricca di novità sia sul fronte
hardgoods che su quello softgoods.
Consapevole dell’esperienza e della forza di un team
che vive lo snowboard da oltre vent’anni.
166.6, la CHUK YEAH in risposta alla sempre più crescente domanda di tavole freestyle reattive e performanti, il pro model firmato SVEN THORGREN e la nuova linea
QUIVER di Bryan Fox e Austin Smith ormai
dedicata esclusivamente al freeride con tre
modelli davvero peculiari. Ma tantissime
sono le storie che si celano dietro a ogni
tavola Nitro, ognuna realizzata rispondendo a un’esigenza e dando voce a un nuovo
modo di intendere lo snowboard. Spesso
suggerito direttamente dai team rider che
partecipano attivamente allo sviluppo dei
prodotti lavorando fianco a fianco con gli
ingegneri e dando vita a proposte che non
di rado anticipano trend di mercato. Come
nel caso del camber ibrido gullwing introdotto da Nitro nel modello Subzero e adottato in un secondo momento da moltissime
altre aziende.
SUL FRONTE ATTACHI - La collezione
binding continua la sua evoluzione e ha lasciato a bocca aperta la platea dei presenti al meeting internazionale. Se già questa
stagione con i nuovissimi TEAM e ZERO
si sta riconquistando una fetta di mercato in cui aveva perso terreno, per l’inverno
2015/16 “rincara la dose” e presenta una
linea di alto impatto estetico e tecnologico. Punto cardine della collezione rimane
il sistema di ammortizzazione AIR leggero,
efficace e tecnicamente migliore rispetto
alle altre soluzioni disponibili sul mercato
e finalizzate all’assorbimento di urti e vibrazioni. Tantissime le varianti colore e gli
special make up come quelli realizzati con
gli artisti MOUSE e REMS182 sul modello
ZERO o la versione SUPERSIZE con hamburger e patatine dell’attacco TEAM. Ben
12 i modelli proposti. Tra essi uno è totalmente nuovo e dedicato al pubblico femminile. Si tratta di IVY, proposto in un’unica
misura e studiato e creato per le donne.
Non si tratta quindi di un semplice “downsizing” di un attacco da uomo.
LA LINEA SCARPONI - Da ultimo, sul
fronte hardgoods, i boots Nitro che da
sempre sono garanzia di comfort e performance. Punti di forza di questi prodotti,
sviluppati negli uffici di Montebelluna di
proprietà del brand, sono la cura maniacale del fitting e l’attenzione alla qualità. I
mitici TEAM sono un vero concentrato di
tecnologia dalla suola in Vibram allo strato
Thermo Shield in alluminio che isola perfettamente il piede, dal super collaudato
sistema di allacciatura TLS (da molti considerato il migliore sul mercato) ai tanti altri
accorgimenti frutto della ventennale esperienza di Nitro in questo campo.
Florian Lang, ingegnere e responsabile dello
sviluppo attacchi di Nitro, con il nuovo Phantom
DUE PAROLE SULL’APPAREL - Sul
fronte abbigliamento Nitro propone tre linee ben distinte
(Pioneers, Originals e Locals), ognuna con una forte
identità e con target di
riferimento ben chiaro.
PIONEERS è dedicata ai freerider, ai rider
tecnici e ai professionisti della montagna
con tagli asciutti
(seppur non slim),
tessuti altamente
performanti
con sistema 37.5
Rainer Fire /collezione
Technology di Cocona
Pioneers
e cartella colori in linea
con un gusto outdoor
tecnico. Ne è un esempio la giacca Rainier in
foto. ORIGINALS ha
invece un tocco decisamente più urbano
con capi che possono
essere indossati anche nella vita di tutti
i giorni, giacche e
pantaloni dal gusto
cittadino ma sempre realizzati in tessuti idrorepellenti e
traspiranti 10k/10k. Cooper Black /collezione
Originals
Lo dimostra la giacca
Cooper a fianco. Infine LOCALS ha una
connotazione sportiva,
un look nuovo e fresco con inserti catarifrangenti che ricordano
l’abbigliamento da running, stampe colorare,
tessuti morbidi, comodi e sportivi. Fa parte
di quest’ultima linea il
modello Summit qui
proposto.
Summit Midnight /
collezione Locals
Pointbreak Magazine 1 / 2015
Distribuito da:
NDI-Nitro Distribution Italia - 0464.514098 - [email protected]
WHAT’S NEW ON HARDGOODS
Chuk Yeah
Taxwood - Hobush Pro One Off
È una nuova tavola destinata ai park rider più esigenti.
È caratterizzata da shape true twin, camber low e flex
deciso grazie ai laminati triassiali e all’anima in pioppo a
piena lunghezza con l’aggiunta di due inserti longitudinali
in faggio per un incredibile pop e una reattività immediata. Il profilo Wiplash dell’anima (ridotto tra gli inserti degli
attacchi e maggiorato tra gli attacchi e il nose/tail) garantisce un’ottima maneggevolezza e un ulteriore pop. Da
non dimenticare le lamine railkiller indistruttibili e pensate
per i park rider più aggressivi. La Nitro Chuk Yeah sarà
disponibile nelle misure 157, 155 e 151.
Basato sulla nuovissima Good Times di Nitro, il pro one off
dei rider Sam Taxwood e Brandon Hobush è una tavola
super maneggevole pensata per tutti i jibber e rail rider in
circolazione. Flat Out Rocker, lamine rail killer ( 200% più
resistenti delle lamine tradizionali) e tante altre caratteristiche rendono questo nuovo modello una delle tavole park/
street più interessanti della prossima stagione, anche per il
rapporto qualità prezzo veramente interessante. La Taxwood Hobush è disponibile nella misura 155 in versione di
larghezza standard e wide.
Team Bindings
Lo Zero questa stagione si è ritagliato un suo spazio nel mercato
degli attacchi a livello internazionale. I dati di sell out sono stati
buoni come buonissimo è stato il feedback degli snowboarder di
tutto il mondo. Anche per questo motivo Nitro lo propone per la
prossima stagione in ben 5 varianti colore/grafiche e ulteriormente
rifinito negli aspetti tecnici. Caratteristica che lo rende subito riconoscibile è l’highback squadrato e dal caratteristico foro triangolare. Flex 7 e feeling
skate, lo Zero è adatto a tutti quei rider che cercano un attacco reattivo ma morbido
e comodo, rilassato e che non va a interferire troppo nel “rapporto tavola/rider”.
Team Boots
Lo scarpone Team è ormai di diritto un “classico”, un vero punto di riferimento per il mercato parlando di boots di qualità. Confortevole, comodo, caldo,
dalla calzata super veloce e dal fitting perfetto. Reattivo quanto serve e pronto ad affrontare ogni situazione e stagioni di uso intenso. Suola Vibram, inserto in alluminio sotto la pianta del piede per il massimo isolamento,
sistema di allacciatura TLS (il più comodo, veloce e sicuro sistema
di allacciatura sul mercato) e moltissimo altro in questo boots.
Il Team è un super attacco freestyle allmountain pronto a tutto e
ideale per tutti quei rider che cercano un attacco presente e dai
tempi di reazione istantanei. Il Team è disponibile in due misure (M e
L) e in tre varianti monocolore (green, black e orange) e nella versione
speciale Supersize con patatine e hamburger stampate su highback e hellcup
e venduto in una speciale confezione con chiari riferimenti al mondo dei fastfood.
Ammortizzazione Air sul tallone, minidisc 2x4 per interferire il meno possibile sul flex
della tavola, highback asimmetrico reattivo e leggermente fasciante ideale sia per i
kicker in park che per le linee di fresca in freeride ne completano il profilo.
Ultra Boots
L’Ultra è un park boot pensato e progettato per un uso freestyle. Rivisto
e corretto dalla scorsa stagione per ulteriori performance freestyle: leggerissimo e confortevole è uno scarpone senza fronzoli. Tra le sue caratteristiche principali: inserto air nel sottopiede anatomico a tripladensità,
allacciatura rapida TLS, suola in Eva con inserti in gomma nelle zone
di maggior usura. L’Ultra è disponibile in due varianti colore: charcoal blue e black yellow fade.
Pointbreak Magazine 1 / 2015
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FW 2015/16 Products
DRAKE & NORTHWAVE
Team
GIRO
Contact
Grazie ai magneti per le lenti, al meccanismo di chiusura sicuro e al design senza montatura, la maschera Contact stabilisce un nuovo standard nella velocità di intercambio lenti.
Il sistema Snapshot Lens Interchange infatti consente di togliere e inserire facilmente una
lente grazie rispettivamente al bottone e all’apertura magnetica. Il campo visivo è eccezionale, la visione periferica è aiutata dalla tecnologia EXV di casa Giro. La maschera
viene proposta con doppio paio di lenti Zeiss per condizioni soleggiate e nuvolose.
Ledge
Realizzata su richiesta del team di atleti Drake,
Team è in grado di affrontare ogni terreno e condizione. Lo shape direzionale la rende perfetta
in park, in pista e addirittura in fresca. Gli inserti in carbonio servono a incrementare il pop sui
kickers e nonostante la sua dote in jibbing può
garantire il massimo della performance anche in
pipe. Grazie alla soletta Sintra 8000 è estremamente veloce e resistente.
Il nuovo casco Ledge, dal riconoscibile look in stile skate, è progettato per un uso freestyle. La costruzione Hard Shell, l’ampia
ventilazione, l’Auto Loc 2 Fit System e l’On-The-Fly Vertical Tuning sono
le peculiarità più importanti del modello, disponibile anche con tecnologia MIPS (Multi-Directional Impact Protection System) e nella versione
per ragazzi The Crüe.
Guerrilla
La Guerrilla con il suo nuovo surf shape prende
la forma di una tavola da backcountry, ma è stata creata specificatamente per affrontare tutta la
montagna. La nuova anima performante costruita
in legno Aspen qualità premium offre un’estrema
e leggerà manovrabilità, lasciando grande reattività e potenza. Queste caratteristiche permettono
una risposta immediata e un controllo incredibile.
L’anima performante con il Pow camber permette
di galleggiare in powder con il minimo sforzo, godendo a pieno ogni singola curva.
Distribuito da: NDI-Nitro Distribution Italia - 0464.514098 - [email protected]
ONEPIECE
Jumpsuite
L’idea di legare insieme una felpa e un paio di
pantaloni della tuta con una cerniera gigante ha
finito per creare la Jumpsuite di OnePiece, il prodotto più rappresentativo del marchio nato nel
2007. La visione utopica è stata premiata: creare
il più innovativo e folle abbigliamento per il tempo
libero mantenendo uno standard di alta qualità. Il
risultato è un capo unico da indossare in casa e in
strada da gente innovativa e spensierata.
Distribuito da:
StudioZeta - 393.795476 - [email protected]
Podium
Il Podium combina tutte le tecnologie premium di Drake. Caratterizzato dallo spoiler in carbonio con forma asimmetrica, è stato disegnato anatomicamente per essere perfettamente compatibile con il
polpaccio del rider. Un aspetto che garantisce un comfort impareggiabile offrendo allo stesso tempo una rapidissima trasmissione di
potenza dal boot alla tavola. Il sistema GT che caratterizza gli strap
della caviglia riduce i punti di pressione e di conseguenza i dolori al
piede sin dal primo utilizzo. Infine Podium FF dispone dei cricchetti Mg12 in magnesio,
che sono di forma ergonomica e il 25% più leggeri dell’alluminio, in grado di saltare 5
step della linguetta.
Reload
PROGRIP
3460 Fluo
La nuova maschera per la neve Progrip offre visibilità eccellente in tutte le direzioni e
la possibilità di utilizzo anche per chi necessita di occhiali da vista grazie alle speciali
scanalature per alloggiare le bacchette. Tra le altre caratteristiche tecniche: 100% protezione UV, prese d’aria superiori e inferiori per una migliore efficacia delle lenti, elastico di
45 cm regolabile tramite doppie fibbie, e all’inteno una larga banda di silicone, perfetto
fit anche con casco, lenti anti-appannamento e con trattamento anti-graffio, busta in
microfibra porta maschera, vasta gamma di lenti montabili.
Ogni singolo componente del Reload è stato progettato per ridurre
il peso e offrire un feeling senza eguali. A partire dalla piastra base
Delta Light che è stata realizzata con una miscela in alluminio di
qualità superiore e fibra di nylon rinforzato. La plastica in eccesso
è stata rimossa e al suo posto sono stati strategicamente aggiunti
degli inserti in EVA per ridurre il peso e aumentare il comfort e il sostegno per gli atterraggi più pesanti. Il nuovo Highback Spade offre la stessa resistenza
di un sostegno tradizionale, ma senza peso in eccesso. L’asse longitudinale aggiunge
una maggiore flessibilità torsionale, rendendolo più reattivo di quanto ne avete bisogno.
Lo strap anteriore offre maggiore comfort e durata nel tempo.
Distribuito da: Plastiche Cassano - 0331.200652 - [email protected]
Decade SL
PRO-TEC ITALIA
Super K-Set
Il Decade SL è il boot Northwave più venduto in assoluto sin dal giorno della sua nascita. Assemblato con la suola Double Crossbow, caratterizzata da una alta flessibilità e da massima ammortizzazione,
è in grado di fornire una protezione assoluta durante gli impatti più
violenti nel park. Per aumentare la stabilità del tallone e migliorare le
prestazioni, il Decade SL presenta nella suola interna la tecnologia
540 Heel Retention System, che blocca il tallone verso il basso.
Il Super K Set è un prodotto innovativo e tecnologicamente avanzato per la riparare sci, snowborad e accessori neve. Rappresenta infatti la soluzione ideale per eseguire incollaggi problematici. Grazie al Reagas (gas
speciale con il quale si prepara la superficie da trattare) si ha la possibilità di incollare i
materiali più difficili, con esiti che i sistemi d’incollaggio tradizionali difficilmente possono
garantire. Questo sistema dà eccellenti risultati in particolare sulle superfici
in PPE, PET, PVC, anche unendole fra loro, e su superfici metalliche. Il
Set viene proposto in tre versioni che si diversificano tra loro solo per il
tipo di colle contenute al suo interno: PlioGrip, Pro Pur Grip, ambedue a
base uretano, e MPW BOND, a base metilmetacrilato. Tutte le colle sono
bicomponenti commercializzate in esclusiva da Pro-Tec.
Distribuito da:
Pro-Tec Italia - +39.930668 - e-mail: [email protected]
26
Pointbreak Magazine 1 / 2015
Legend SL
Il Legend SL è costruito per essere utilizzato in ogni condizione,
dallo street riding al backcountry. Il sistema Lightstep Sole non offre
soltanto un’aderenza unica ma è in grado di ammortizzare gli impatti più violenti negli atterraggi. Grazie alla tecnologia TF 2 Advanced Liner e alla schiuma termo calzante Thermo Fit offre il massimo
comfort e grandi prestazioni. Il Super Lace System è velocissimo e
permette al contempo di regolare entrambe le sezioni di allaccio della scarpetta esterna
e interna in maniera separata, garantendo una calzata perfetta anche a fine giornata.
Distribuito da: Northwave – 0423.288500 – [email protected]
Rampa da skate all’esterno
del negozio Rise Proshop,
dove lavora
Alberto Nicola
DEELUXE
Xve
Sviluppato insieme a Xavier de Le Rue, questo scarpone da spedizione offre prestazioni e
protezione impareggiabili per più giorni. Il nuovo XLS-System migliora il passo con le pelli,
così come le cinghie in grado di consentire libertà di movimento fino a -8°. Tra le altre caratteristiche sono presenti una copertura anti neve per ulteriore impermeabilità, solco sul tallone
per ramponi semi automatici, scarpetta Thermo Flex Premium.
Distribuito da: Boardcore - 02.66800814 - [email protected]
OGIO
Throttle
Novità di casa Ogio, lo zaino Throttle offre la massima protezione da pioggia ed elementi climatici a laptop (fino a 15”),
tablet e smartphone. Oltre al comparto imbottito principale
dispone di 2 tasche esterne per acqua o piccoli oggetti, una
tasca frontale con zip, di cinghia regolabile sullo sterno e di 2
ulteriori tasche interne per organizzare le proprie cose.
Distribuito da: Athena Evolution
0444.727290 - [email protected]
RH+
Lite Ride Collection
PowerlogicLab, laboratorio tecnologico di Rh+, ha sviluppato in collaborazione con
Polartec la nuova linea Lite Ride. È composta da capi tecnici, leggeri, resistenti e versatili, ideali per sci così come per escursioni in montagna. Prodotti che affrontano in
modo nuovo l’isolamento termico, la protezione e la traspirazione in un unico progetto:
Air X-Change. Esso si basa sul principio dello scambio d’aria tra interno ed esterno,
un nuovo paradigma tecnologico rispetto ai sistemi tradizionali che tendono a creare
una barriera, provocando quindi un eccesso di sudore dovuto al surriscaldamento. Air
X-Change punta sulla traspirazione e sullo scambio controllato d’aria per migliorare
il comfort e la performance sportiva. Questa formula è possibile grazie a una mirata
costruzione dei capi con i rivoluzionari tessuti di Polartec.
PW Alpha Neoshell Jacket
È un capo avanzato che integra due tecnologie Polartec.
È costruito con Polartec NeoShell, tessuto impermeabile
e traspirante ideale per garantire performance, flessibilità, libertà di movimento e comfort durante l’azione.
Inoltre offre insieme le prestazioni di Polartec Alpha,
nuovo tessuto per l’isolamento che grazie alla particolare costruzione permette di ottenere una struttura “puffy” realmente traspirante. Polartec Alpha
garantisce eccellente stabilità, resistenza superiore, calore attivo, traspirabilità eccellente, efficiente
gestione dell’umidità corporea.
PW Alpha Neoshell Pants
Questi pantaloni rappresentano una vera innovazione nel
campo della tecnologia. Affiancano al Polartec NeoShell
le performance di Polartec Alpha, tessuto per l’isolamento
che grazie alla particolare costruzione permette di ottenere
una struttura “puffy” realmente traspirante. I pantaloni, completamente nastrati, sono inoltre caratterizzati da ginocchia
preformate, bretelle regolabili e staccabili, vita regolabile con
elastico ai fianchi, fondo con ghetta interna con elastico antiscivolo, zip tasche impermeabili con tiretto personalizzato,
apertura fondo gamba con zip e camlock, rinforzo paralamine
fondo gamba termosaldato.
Distribuito da: Zero Industry
0322.539311 - [email protected]
Un supporto per migliorare il benessere e ridurre il rischio di infortuni
Le “evoluzioni” di Noene
Fra gli atleti che si affidano al marchio, ecco il parere
di Alberto Nicola, che è anche maestro di snowboard e dealer:
per i suoi trick sulla tavola (e sullo skate, altra sua passione),
come al lavoro, queste solette hi tech non possono mai mancare.
Sono sempre di più le persone che stanno entrando a far parte del mondo Noene,
l’esclusiva tecnologia made in Swiss con
la quale sono fabbricati plantari e solette
ad alto potere ammortizzante. Si tratta di
un materiale sviluppato per assorbire e disperdere le onde d’urto che si generano a
ogni appoggio del piede più efficacemente di qualsiasi mescola tradizionale. Creato per la prima volta nel settore dell’industria pesante per contenere gli effetti delle
vibrazioni prodotte dai macchinari, è stato
poi introdotto all’interno di solette dello
spessore di pochi millimetri che possono
essere indossate su qualunque tipo di calzatura. La loro azione consente di proteggere le articolazioni dagli impatti e favorire
un maggior benessere durante la pratica
sportiva ma anche nella vita di tutti i giorni,
oltre che consentire un più rapido recupero dagli infortuni di tipo traumatico. Sono
numerosi i personaggi dei settori board
sport e degli action sport che utilizzano
questi prodotti. Fra i testimonial che hanno
scelto di affidarsi alla tecnologia sviluppata dal brand svizzero, anche l’atleta Alberto Nicola, attuale maestro di snowboard
ed ex membro del team Salomon con cui
ha gareggiato a livello nazionale ed internazionale. È specializzato nelle discipline
freestyle, ma pratica a livello amatoriale
svariati tipi di attività: skateboard, kitesurf e snowkite. Ogni uscita è ovviamente un’occasione per mettere alla prova le
performance dei plantari Ergonomic-AC2
(vedi specifiche sotto).
Come hai conosciuto i prodotti Noene?
Tramite il negozio in cui lavoro, Rise Proshop. Siamo in provincia di Torino, con
due punti vendita ad Avigliana e a Bardonecchia.
Alberto Nicola,
maestro
di snowboard
e dealer
In quale situazione e per quanto tempo
li hai testati?
Li ho provati praticando snowboard in
condizioni di neve sia morbida sia ghiacciata, ma anche durante le sessioni di skateboard freestyle. Insomma, sono riuscito
a provarle sia in street che in rampa, ma
a dirla tutta ormai le uso tutti i giorni per
lavorare e per il tempo libero!
Quali effetti generali hai riscontrato a
livello di prestazione?
Dimostrano di avere un ottimo assorbimento degli shock dovuti a impatti su superfici dure, ad esempio quando salto, sia
con lo snowboard che con lo skateboard.
Trovo che assicurino un comfort eccezionale. Inoltre, per lavoro, passo parecchio
tempo in piedi e con alcune calzature in
passato mi accadeva di arrivare alla sera
con un fastidio insistente ai talloni: integrando le solette Noene questo problema
si è attenuato molto e a essere sincero è
sparito quasi del tutto.
A livello fisico, che tipo di problemi specifici sei riuscito a risolvere?
Soprattutto mal di schiena e una leggera
tallonite. I plantari Noene mi hanno aiutato
ad alleviare questi fastidi. Usandoli tutti i
giorni ho risolto anche piccoli problemi
quotidiani ai talloni e di riflesso anche alla
schiena.
www.noene-italia.com
Le solette Ergonomic A2
Indicate sia per gli sportivi che
desiderano proteggersi in maniera
completa durante gli allenamenti
e le gare, sia nella quotidianità,
per ottenere un comfort superiore
per i propri piedi. Frutto della
combinazione di diversi materiali,
questi plantari antishock offrono
un ottimo supporto all’arco
plantare contribuendo a ridurre
l’affaticamento del piede. L’inserto
al carbonio e kevlar, inoltre,
rappresenta un valido aiuto per il
supporto dell’arco plantare.
MATERIALI
Noene: strategicamente posizionato
nell’area del tallone e del metatarso per
assorbire gli impatti
Airfoam: ammortizza i colpi grazie alla
mousse PU a doppia densità termocompressa
Drytech: permette ai piedi una corretta
sudorazione al fine di garantire il massimo
comfort e igiene
Fibra In Carbonio Kevlar: rinforza e sostiene l’arco
plantare, impedendo ai piedi di stancarsi grazie ad
un effetto stimolante e defaticante nella zona di
propriocettività
Distribuito da: Dls srl - 02-91084559 - [email protected]
Pointbreak Magazine 1 / 2015
27
FW 2015/16 Products
SANTA CRUZ
Screaming Hand 30th edition
Questa nuova tavola Santa Cruz festeggia i 30 anni
dalla nascita della screaming hand, tra le opere più
celebri di Jim Phillips. La costruzione a camber e
il twin shape sono ideali per controllare al meglio
la velocità su pipe e sui kicker più imponenti. È realizzata in Poplar HCM, Xenogen Triax 45 e Super
Speed S 8000.
PICTURE ORGANIC
Eno Jacket
Progettata nel Jonathan & Fletcher development center, la giacca Eno risponde in
maniera eccellente ai freerider in cerca di
resistenza, traspirabilità ed ergonomia.
Realizzata al 50% in polyestere riciclato,
sfrutta le proprietà di un tessuto multidensità costruito con la membrana DuPont Active, impermeabile e traspirante.
Nelle foto in due delle tre versioni colore
disponibili.
Distribuiti da:
Boardcore
02.66800814
[email protected]
THULE
Legend Collection
Legend Collection è una linea di prodotti firmati da Thule, altamente funzionali ed
equipaggiati appositamente per il montaggio e l’utilizzo delle action cam GoPro. La
gamma include custodie di due dimensioni diverse, uno zaino e una borsa a tracolla..
Legend Backpack
Zaino leggero dotato di una struttura rigida e di supporti integrati per GoPro. Rende possibile il trasporto fino a tre action
cam GoPro, con annessi caricabatteria, accessori, snack, vestiti
e una camel bag. Si tratta inoltre dell’unico zaino sul mercato su
cui è possibile montare 2 GoPro, anteriormente e posteriormente.
Il comparto interno è estraibile e lavabile, la cintura girovita è
removibile. Maneggevole e funzionale, offre diverse caratteristiche tecniche: tasca esterna ideale per caricabatteria e
cavi, vano separato per cinghie e sistemi di montaggio, tiranti
della zip oversize per un facile accesso anche con i guanti, tasche laterali di facile
accesso per iPhone e piccoli oggetti.
Legend GoPro Case
Custodia resistente provvista di comode sezioni per organizzare gli accessori della vostra GoPro. Presenta una struttura
semi-rigida ed è dotata di scomparto imbottito in grado di
ospitare una telecamera GoPro, un telecomando, batterie di
scorta e schede SD. Tra le caratteristiche tecniche: facile rimozione del comparto interno per lavaggi frequenti, tasca esterna ideale per riporvi
caricabatteria e cavi, tiranti della zip oversize per un facile accesso anche con i guanti, maniglie integrate per facilitare l’estrazione della borsa o agganciarlo alla cintura o
all’imbrago tramite moschettone. Il chiaro contrasto del rivestimento interno consente
di individuare facilmente piccole attrezzature.
Distribuito da: Panorama - 0472.201114 - [email protected]
SMITH OPTICS
Woolrich
RIDE
Fondato nel 1830 da John Rich, Woolrich è il più antico lanificio
ancora in funzione degli Stati Uniti. Sito nella Pennsylvania centro-settentrionale, originariamente produceva tessuti per le mogli
dei ricercatori, dei taglialegna e dei cacciatori che vivevano nella zona. Ogni casco
Woolrich per Smith è dotato di paraorecchie in lana lavorate in Pennsylvania. I motivi
provengono dagli archivi Woolrich: un motivo geometrico Navajo degli anni ‘70 e il
classico Huntplaid.
Sul finire del 2014 sono stati svelati piani e ambizioni del nuovo progetto
nato dalla partnership tra Michelin e la multinazionale di base cinese
Jihua, che ha portato all’interno del mercato sportivo le nuove suole
marchiate dall’azienda francese. Fra le numerose parntnership già firmate in diverse specialità, dagli sport invernali alla moto, al bike al trail
running, si punta a produrre qualcosa come 50 milioni di suole, equivalenti al 10% del mercato (stimato in 500 milioni di paia all’anno). Fra le novità più
interessanti nei winter sport presentate per l’inverno 2015-16, gli scarponi Trident e
Insano progettati dai designer Ride sono stati dotati delle suole Michelin Peak. Stiamo parlando di un battistrada in grado di assicurare stabilità, durata e adattabilità.
Ottimo grip su ogni tipo di neve, da quella più morbida alla ghiacciata. Inoltre garantisce un’efficace azione isolante, per mantenere il piede caldo anche in condizioni di
freddo particolarmente intenso (è stato testato anche a temperature fino a -40° C).
Adam Haynes
Nato e cresciuto nelle profondità dell’Oregon Centrale, l’artista Adam Haynes fa arte del
mondo che lo circonda: geografia vivida della Cascade Range e il carattere insolito dei
suo abitanti rurali. Non solo è un illustratore commerciale e fine artista ma è anche campione del Legendary Banked Slalom e praticamente abituale del backcountry.
Poler
Smith ritiene che le collaborazioni siano dei rapporti costruttivi
che durano per tutta la vita. Per questo è al 3° anno il progetto
con Poler Outdoor Stuff, che realizza prodotti per viaggiatori,
couch surfer, surfer abituali, skateboarder, snowboarder, ciclisti, genitori, bambini, campeggiatori e per chiunque cerchi il divertimento nei viaggi
su strada e all’aperto.
Distribuito da: Safilo (divisione sport) - 0496.985111 - [email protected]
28
Pointbreak Magazine 1 / 2015
La partnership con Michelin
Trident
Insano
Scarpone dotato di esclusiva Slime
Tongue, che garantisce grande flessibilità.
È inoltre provvisto di Tongue Tied Boa
Closure System e Boa Focus Lacing, con
Closer Lace Guide, per offrire una calzata
perfetta e assicurare precisione e stabilità
all’altezza della caviglia e del tallone.
Il sistema di allacciatura
con tecnologia Boa
consente una rapida
regolazione, comodità
e perfetta gestione dei
volumi.
Modello caratterizzato dalla costruzione In2Grated che assicura il massimo
della leggerezza e un ottimo feeling. Lo
scheletro interno è dotato di tecnologia
Dream Liner, fabbricata con una schiuma
a multi-densità e in grado di garantire eccellenti performance. Il trattamento
anti-microbico mantiene lo
scarpone confortevole anche
dopo molte ore di allenamento. Completano la calzatura
le tecnologie Slime Tongue e
Boa Focus Lacing con
Closure Lace Guide.
Distribuito da: The Group Distribution - 0536.60731 - [email protected]

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