Gioielleria - Perle - Oreficeria con sconti dal 30 al 50%

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Gioielleria - Perle - Oreficeria con sconti dal 30 al 50%
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Giovedì 30 gennaio 2014
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La proposta di Massimo Giordano
Nuovo piano generale del traffico
Morta nel freezer: l’autopsia
«Per il bene della Lega non
si ricandidino gli indagati»
Così la riforma
della sosta in centro
L’anziana è deceduta
per cause naturali
a pagina 3
a pagina 2
a pagina 30
AVEVANO MASSACRATO E RAPINATO DONNE SOLE IN CENTRO A NOVARA: SMASCHERATI DALLA POLIZIA
Catturati lo “smilzo incappucciato” e i complici,
ma a Trecate altra donna sequestrata e derubata
n Lo “smilzo incappucciato”,
che insieme a 4 complici aveva
terrorizzato Novara a cavallo
di Capodanno massacrando
di botte e rapinando donne sole, è finito nella rete della Squadra mobile della Questura, è
c’è grande soddisfazione in Procura visto l’efferatezza degli episodi in
questione, che avevano destate viva
preoccupazione e
allarme sociale.
Ora lo “smilzo” e i
suoi accoliti (si
tratta di giovani romeni tutti residenti fra Torino
e provincia, che avavano colpito anche ad Asti e nello stesso
capoluogo piemontese) sono
al fresco, con le gravi accuse di
associazione a delinquere, ra-
Un momento della conferenza stampa e, nel riquadro, il cosiddetto “smilzo”
pina e lesioni, ma
resta alta l’attenzione delle Forze dell’ordine,
alla luce dì altri gravi fatti sui
quali sono in corso serrate indagini.
Lo stesso procuratore capo
Francesco Saluzzo assicura
che nulla viene trascurato, che
su «tutti gli episodi denunciati
vengono svolte serrate indagini», anche se spesso viene
mantenuto un riserbo strettissimo, come nel caso di quanto
avvenuto domenica scorsa a
Trecate. Una 70enne, persona
nota e attiva nel campo del volontariato e della solidarietà,
intorno alle 18 in una via adiacente il parco Cicogna è stata
avvicinata da tre, forse 4 persone (una col volto coperto), che
l’hanno costretta a salire sulla
sua automobile per poi portar-
IN DUE CONDOMINI CHE HANNO LO STESSO AMMINISTRATORE. ALTRI CASI IN ARRIVO?
Famiglie al freddo...per morosità
n Al momento sono quasi una
sessantina le famiglie che sono
al freddo, senza riscaldamento. 33 risiedono nel condominio di via Tilde del Ponte angolo via Vittime di Bologna e a loro il contatore del gas è stato
piombato lo scorso venerdì 17
gennaio. Ieri, a mezzogiorno,
brutta sorpresa per altre 26 famiglie che risiedono nel condominio di via Perazzi 18. Anche in questo caso il contatore
del gas è stato piombato dalla
ditta erogatrice per morosità.
In particolare nel primo caso si
tratterebbe di un debito di oltre
38mila euro. Nel secondo caso,
mentre andiamo in stampa ci
sta svolgendo una riunione
con l’amministratore condominiale che, peraltro, è lo stesso di via Tilde del Ponte. «Aver
sempre pagato le bollette - dicono alcuni residenti di via Perazzi - e trovarsi all’improvviso
senza riscaldamento lascia at-
toniti e senza parole. Nel nostro condominio poi vi sono
molti bambini e anziani. Certo
è che se avessimo saputo anche
solo del rischio di chiusura del
contatore avremmo agito diversamente e per tempo. Sarebbe bene che l’azienda erogatrice di gas, oltre ad avvisare
gli amministratori condominiale, prendesse l’abitudine di
esporre per tempo anche degli
avvisi agli ingressi dei palazzi
così da dare a tutti la possibilità
di essere a conoscenza di quanto sta per avvenire. Ora, comunque cercheremo di capire
cosa cosa sia realmente accaduto, ma intanto siamo tutti al
freddo». E il numero delle famiglie potrebbe essere anche
maggiore visto che sembra vi
siano altri condomini in corso
Torino e in corso Milano nella
stessa situazione.
Clarissa Brusati
a pagina 7
Mori torna all’Udinese,
il Novara cerca 2 rinforzi
la in zona cimitero, ovvero dalla parte opposta della cittadina. A quel punto, minacciandola, si sono impossessati della
sua borsetta, contenente contante, documenti, cellulare e
chiavi di casa. Poi un colpo di
scena. Una paio di sequestratori, perché di fatto si è trattato
di un sequestro di persona, si
sono allontanati con le suddette chiavi e si sono recati
nell’abitazione della donna, in
pieno centro, come poi quest’ultima ha scoperto, per fare
razzia in casa. Dopo una
mezz’ora sono tornati, e a quel
punto la donna è stata finalmente liberata: i malviventi si
sono allontanati rapidamente,
portando però via le chiavi
dell’auto. Tornata a casa a piedi, la vittima ha trovato appunto tutto sottosopra, anche se il
bottino si è rivelato magro, ovvero solo qualche oggetto
d’oro di modesto valore.
A quel punto l’allarme ai Carabinieri, prontamente intervenuti, e la corsa al Pronto soccorso dell’ospedale Maggiore
di Novara per la medicazione
di alcune escoriazioni che la
vittima ha rimediato mentre i
banditi la tenevano chinata in
macchina nel tragitto fra il luogo del sequestro e il cimitero.
All’indomani sono scattati gli
arresti dello “smilzo” e dei suoi
complici, ma al momento non
risulta sia stato loro contestato
anche questo episodio, peraltro anomalo. Quasi certo, comunque, che ad agire a Trecate
sia stata gente dell’Est Europeo.
Paolo Viviani
a pagina 4
RICORDANDO LISÀNDAR
I DUE RAGAZZI DI TOLOSA
Meneghetti,
“altri tempi”
Lodovico Meneghetti
n Mercato del Novara in fermento: dopo Salviato, ceduto al
Pescara, Mori (nella foto) sta per tornare all’Udinese. Mollato
Laner, c’è attesa per un centrocampista e un difensore.
p.d.l.
a pagina 32
Da Lodovico Meneghetti, architetto novarese di fama internazionale che fu amministratore pubblico a Novara nei
primi anni Sessanta, un’eccezionale testimonianza dedicata all’amico Sandro (Lisàndar) Bermani. Un contributo
che è un prezioso scorcio di
storia novarese.
a pagina42
Darsi alla fuga
per il martirio
«Esci di casa Rashid? Dove
vai?». «Vado a fare la Jihad,
mamma. La lotta armata per la
costruzione di un vero Stato
islamico in tutto il mondo, a cominciare dalla Siria!». «Va bene, Rashid, ma torna a casa presto a fare i compiti e non bighellonare dopo aver finito la
Jihad!». E’ più o meno questa la
conversazione che due giovani
islamici di Tolosa speravano
d’avere con i propri genitori,
annunciando a questi ultimi
l’intenzione di arruolarsi come
volontari nelle forze di Al Qaeda, operanti in Siria. Se non fosse reale, questa storia avrebbe
tutte le caratteristiche per essere considerata assolutamente
surreale. Un padre di famiglia,
di origine maghrebina, è riuscito a intercettare ieri in Turchia
il proprio figlio, partito con un
amico verso Aleppo, in Siria,
allo scopo di combattere tra le
forze estremiste islamiche.
continua a pagina 37
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