Il dottorato in Biotecnologie entomologiche
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Il dottorato in Biotecnologie entomologiche
ricerca e risorse Il dottorato in Biotecnologie entomologiche Francesco Pennacchio Francesco Pennacchio è professore ordinario presso l’università della Basilicata, dove insegna Biotecnologie entomologiche, coordinando anche il relativo dottorato di ricerca internazionale. È, inoltre, membro straordinario dell’Accademia Nazionale Italiana di Entomologia. La sua attività di ricerca è principalmente orientata verso lo sviluppo di nuove strategie di controllo degli insetti di interesse agrario, svolta nell’ambito di ampi progetti multidisciplinari di cui è coordinatore. I l corso europeo di dottorato di ricerca in Biotecnologie entomologiche è realizzato nell’ambito di un consorzio internazionale, che include l’università degli studi della Basilicata, in qualità di sede coordinatrice, l’Imperial College London (UK), la universität Bayreuth (Germania), la university of Newcastle (UK), la université F. Rabelais de Tours (Francia). In questo contesto, l’università degli studi della Basilicata svolge anche le funzioni di rappresentante legale di una rete italiana, che comprende le seguenti università e istituzioni di ricerca: università degli studi dell’Insubria, di Milano, di Napoli “Federico II”, di Pavia, di Perugia, di Siena, Istituto di Genetica e Biofisica del C.N.R. di Napoli, Istituto di Biochimica delle Proteine del C.N.R. di Napoli. Questa iniziativa punta a colmare il vuoto di formazione universitaria nel campo delle biotecnologie entomologiche, attraverso l’integrazione di diverse competenze scientifiche e risorse umane d’eccellenza, disponibili in un ampio contesto nazionale e europeo. L’idea di base è di creare una piattaforma per l’alta formazione in cui confluiscano entomologi ed esperti in campo molecolare e biotecnologico. I grandi progressi delle conoscenze di base in biologia, realizzati anche attraverso l’uso di insetti modello per eccellenza quali Drosophila e Anopheles, e il continuo sviluppo di innovazioni tecnologiche offrono innumerevoli opportunità di studio in tutti i settori scientifici e, in particolare, agli entomologi nuove possibilità di affrontare l’importante problema del controllo degli insetti di interesse agrario, forestale e medico-veterinario. Questi organismi animali, infatti, sono in grado di causare ingenti danni alle piante e agli animali, sia direttamente che indirettamente, agendo spesso da vettori di temibili malattie di grande rilievo economico e sanitario. Il dottorato si propone di contribuire allo sviluppo di queste attività di studio e ricerca, attraverso la formazione di dottori di ricerca caratterizzati da una solida preparazione in entomologia e da approfondite conoscenze delle principali tecnologie di indagine molecolare. Questo profilo formativo consentirà di affrontare le più classiche e consolidate tematiche di ricerca, e di intraprendere, quando necessario, analisi a livello molecolare da cui potranno scaturire nuove applicazioni biotecnologiche di controllo degli insetti e metodologie efficaci per la valutazione dei rischi ecologici e tossicologici ad esse associati. Questo ultimo aspetto potrà essere validamente sviluppato solo se le conoscenze maturate nel campo del controllo biologico e integrato degli insetti sa- 23 ricerca e risorse Come si articola il dottorato Primo anno 19 crediti per corsi e seminari nelle seguenti aree scientifiche: biologia cellulare; biologia molecolare; biochimica; fisiologia e sviluppo degli insetti; ecologia ed etologia degli insetti; biologia e genetica di popolazione. Almeno quattro delle aree scientifiche summenzionate dovranno essere previste nel programma didattico di ogni dottorando. 40 crediti di attività di ricerca. 1 credito per la preparazione di una relazione sul programma di ricerca sviluppato, che sarà presentata e discussa nell’ambito dell’incontro annuale del consiglio scientifico. Secondo anno 19 crediti per corsi e seminari nelle seguenti aree scientifiche: parassitologia degli insetti; patologia degli insetti; interazioni insetto-pianta; biotecnologie molecolari entomologiche; biofisica degli insetti; biotecnologie vegetali applicate al controllo degli insetti; modellistica e simulazione; disegno sperimentale e analisi dei dati; tecniche di comunicazione scientifica; biotecnologia molecolare; biologia strutturale; chimica organica; chimica delle proteine; chimica analitica; gestione del trasferimento tecnologico. Almeno sei delle aree scientifiche summenzionate dovranno essere previste nel programma didattico di ogni dottorando. 40 crediti di attività di ricerca. 1 credito per la preparazione di una relazione sul programma di ricerca sviluppato, che sarà presentata e discussa nell’ambito dell’incontro annuale del consiglio scientifico. Terzo anno 40 crediti di attività di ricerca 2 crediti per seminari su bioetica e sui Regolamenti comunitari per OGM. 18 crediti per la preparazione e discussione finale della tesi di dottorato. ranno parte fondamentale del bagaglio culturale dei nuovi ricercatori. Il corso di dottorato è parte integrante delle attività educative previste da un progetto di ricerca FIRB negoziale (Geno- 24 mica funzionale di insetti per lo sviluppo di strategie innovative per la protezione delle piante), coordinato dall’università della Basilicata, ed è stato concepito nell’ottica di sviluppo scientifico-formativo appena descritta. Il suo allargamento ad un consorzio europeo è stato reso possibile grazie all’approvazione di un progetto di internazionalizzazione cofinanziato dal MIUR. Questo progetto ministeriale ha consentito di pianificare e realizzare più agevolmente la mobilità dei dottorandi all’estero e di organizzare due cicli di seminari all’anno, di durata settimanale, su specifiche tematiche di grande importanza scientifica e formativa, invitando i ricercatori di riferimento a livello internazionale. Ciò ha permesso di integrare in modo mirato ed efficace la considerevole offerta didattica già esistente presso le diverse sedi consorziate, facilitando e arricchendo, così, le possibilità di definizione dei percorsi formativi dei dottorandi. I percorsi formativi realizzabili nell’ambito del dottorato non sono rigidamente definiti, al fine di consentire il raggiungimento di obiettivi diversificati, all’interno di una struttura generale predefinita, basata sia su attività didattiche che di ricerca. La struttura generale del corso prevede un impegno di 60 crediti per anno ed è riportata in modo schematico nel riquadro. La definizione del piano di studio è funzione dell’obiettivo formativo da raggiungere e delle conoscenze pregresse del dottorando. Le modalità con cui il piano di studio e quello di ricerca vengono definiti dallo studente, con l’aiuto del comitato ricerca e risorse di supervisione, ed approvati dal collegio dei professori, nonché le modalità per l’esame finale e il conseguimento del titolo, sono descritte in dettaglio nella convenzione sottoscritta dalle università partecipanti. Questo documento, assieme ad altre informazioni relative al dottorato e alle sue attività, è disponibile su un sito web dedicato a tale iniziativa, al seguente indirizzo: http://www.europhdinsectbiotechnology.net/. Tale sito è stato strutturato in modo da consentire un’opportuna pubblicizzazione dell’iniziativa e, attraverso l’uso di aree protette, un continuo scambio di informazioni fra i docenti e gli studenti e le necessarie attività di gestione da parte del collegio dei professori. Il modello organizzativo del corso di dottorato è sostanzialmente in linea con la tendenza sempre più diffusa dell’istituzione di scuole di dottorato, che punta ad accorpare corsi di dottorato di ricerca per aree scientifiche omogenee e complementari. Tuttavia, si ritiene che l’integrazione di atenei italiani e europei, non limitata a contesti locali e realizzata su tematiche molto ben definite, come nel caso del dottorato in “Biotecnologie entomologiche”, consenta di mettere insieme in modo molto più efficace una massa critica di risorse finanziarie e umane, su progetti formativi di elevata specializzazione e di notevole valore scientifico. Il dottorato in Politiche penali europee Intervista a Enzo Zappalà È stato attivato il secondo ciclo del corso di dottorato di ricerca internazionale francoitaliano in Politiche penali europee per l’a.a. 2004/05 che fa riferimento alla facoltà di giurisprudenza di Catania e alla facoltà di diritto dell’università d’Aix-en-Provence. Ne parliamo col prof. Enzo Zappalà, docente di Procedura penale presso la nostra facoltà di Giurisprudenza e coordinatore del dottorato di ricerca. Ci può ricordare com’è nato il dottorato di ricerca internazionale franco-italiano in Politiche penali europee? Nasce sulla base della convenzione siglata tra la facoltà di Giurisprudenza dell’università di Catania e l’université de Droit, d’Economie et des Sciences d’Aix-Marseille. Il dottorato gode del cofinanziamento, nell’ambito della Misura III.4 “Formazione Superiore e Universitaria” del (PON) 20002006 “Ricerca Scientifica, Sviluppo Tecnologico, Alta Formazione”, erogato dal Fondo 25