sedi no 46 pronto per stampa - Lavariano, Borgo Rurale del Medio
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sedi no 46 pronto per stampa - Lavariano, Borgo Rurale del Medio
SEDI NÔ Gjornâl di Lavarian BUON ANNO! Edizion La Torre N°46 DICEMBRE 2011 IL DIRETTIVO INFORMA ******************* RELAZIONE DI FINE ANNO 2011 ******************* Ed eccoci arrivati alla fine del 2011, anno di forte crisi economica che si è ripercossa sugli usi e costumi della gente e che si è tradotta in una minore partecipazione agli eventi che si sono organizzati in una comunità come quella di Lavariano. Per l'associazione culturale "La Torre" il 2011 è stata un'annata ricca di attività: • Corso di teatro nelle classi 4^ e 5^ delle scuole elementari di Lavariano, tenuto da Alessandra Nardini, attività ritenuta molto importante nella formazione dei bambini; • Tre serate culturali nel periodo primaverile, con la partecipazione di Roberto Pizzutti del WWF, per la serata sull'ambiente, di Piero Cogoi e Roberto Durì per la serata "Argentina dai mille colori" e dedicata al loro viaggio in questo paese del Sudamerica, di Erminio Polo nella serata "La crudel zobia grassa" dedicata alle rivolte popolari avvenute in Friuli nel 1511; • Corso di teatro per i giovani, pensato, creato e tenuto da Alessandra Nardini, iniziato nel mese di marzo e concluso con il saggio del 29 ottobre; • Serata teatrale con la compagnia teatrale di Flumignano il 9 aprile; • Teatro/rievocazione storica sull'Unità d'Italia del 29 maggio, ideata da Erminio Polo, con la messa in scena dei vari avvenimenti che hanno portato all'unione della penisola italiana. Spettacolo questo che ci ha visti protagonisti anche a Trivignano Udinese per una replica nel periodo autunnale; • Cicloroe 2011, il consueto appuntamento di inizio estate che anche quest'anno ha visto la partecipazione di un nutrito gruppo di persone con destinazione Premariacco; • Collaborazione con il centro estivo "estate ragazzi", con un giro turistico-culturale a Lavariano in bicicletta assieme ad una trentina di ragazzi; • Mostra fotografica "Il lavoro delle donne oggi e ieri" nei quattro giorni del "Perdon di Sant Antoni" a settembre • Concorso letterario "Paolino d'Aquileia", per i bambini delle scuole elementari, che quest'anno ha visto la partecipazione di tutte le classi del secondo ciclo di Mortegliano e di Lavariano, con la serata di premiazione delle poesie il 2 dicembre; • 6° Palio dei borghi, 15-16 ottobre, con i chioschetti delle varie borgate e il concerto in chiesa nel giorno di sabato, ed il Palio vero e proprio la domenica. Ho tenuto per ultimo proprio questo punto per aggiungere un pensiero. Questo genere di manifestazioni "di piazza" richiede un notevole sforzo da parte di chi le organizza, vedi nel caso specifico i 9 consiglieri de "La Torre", i 5 capi borgo, i 5 giudici e un numero esiguo (purtroppo) di collaboratori disponibili. Una condizione questa che porta a dei problemi, come il fatto che si arrivi a completare i preparativi all'ultimo minuto, lasciando spazio a "sbavature" nel programma. Facciamo un grande elogio a tutte le persone che si sono prodigate per la buona riuscita del Palio: le ragazze che ci hanno aiutato nei chioschi, il gruppo dei "castagnari", il gruppo degli alpini per la pastasciutta finale e tutti gli altri. Infine un grazie a tutti quelli che si sono dati da fare nelle varie attività di quest'anno. AUGURI A TUTTI DI UN BUON 2012! Il Presidente, Giovanni Signor 1 IL RUOLO DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE: ALCUNE RIFLESSIONI Giunti a fine anno, prima di impostare il programma di attività dell’anno nuovo, ci sembra giusto e doveroso fermarsi un po’ a riflettere sul percorso svolto, per rilevarne i punti di forza, ma anche le carenze, le difficoltà incontrate, sia nei contenuti che nei metodi, perché il ruolo della Torre sia sempre più fedele al proprio statuto, al mandato dei soci, alle esigenze socio-culturali di una Comunità in continua evoluzione. Dalla discussione, animata e sincera a livello di Direttivo, sono emerse alcune considerazioni - valutazioni che desideriamo condividere con i nostri lettori. Ci farebbe piacere sentire che cosa ne pensano, se sono d’accordo, se hanno suggerimenti da dare. 1. Noi crediamo che l’Associazione culturale La Torre, che stimola, promuove e coordina tantissime iniziative, abbia un suo ruolo specifico, nel contesto paesano, ancora importante. Essa ha un passato di attività rilevanti; senza falsa modestia possiamo dire che ha rappresentato la storia, la cultura e la vivacità di un intero paese in maniera unica, riscuotendo apprezzamenti dalla nostra gente e spesso anche dall’esterno. 2. Non è mancata costanza, pazienza e tenacia nel proporre e nel portare avanti iniziative nonostante le difficoltà organizzative, le pratiche burocratiche, la partecipazione popolare meno ampia, meno immediata, le collaborazioni da cercare meno scontate, perché oggi più che mai siamo tutti impegnati e non abbiamo tempo. 3. Certamente c’è un buon dialogo nel nostro Direttivo, ci si trova abbastanza spesso, si parla, si discute animatamente, si cerca di ascoltarsi. Il confronto ci fa crescere, ci fa sentire piu amici. 4. Dovremo però metterci in maggiore ascolto di quanto avviene all’esterno, di cosa pensa e chiede la gente, per correggere, valorizzare, stimolare e produrre attività culturali sempre più valide e convincenti. Spesso ci manca la risposta della gente su ciò che facciamo: ci manca il feedback. Ma siamo convinti che dobbiamo avere il coraggio di proporre le cose nonostante le non risposte. Il progetto culturale deve partire da noi, dalle nostre convinzioni e la popolarità di una proposta non dev’essere il criterio principale per le nostre scelte. La convinzione della giustezza delle proposte culturali da farsi, nate dalla attenta analisi dei problemi della nostra comunità, non può sottrarci al dovere morale di realizzare quanto noi crediamo utile al progresso ed allo sviluppo culturale del nostro paese 5. Abbiamo molte idee e facciamo molte cose, ma ci manca il tempo di approfondire. In questi anni abbiamo impiegato il nostro tempo e le nostre forze per realizzare molte attività, fino a dire che talvolta il troppo stroppia. E questo ci ha portato ad operare molto più all’esterno di noi, nella realizzazione delle iniziative, dimenticando o diminuendo lo sforzo per la nostra crescita culturale personale. Ci manca un po’ il tempo di approfondire la cultura fra di noi, di operare su certi temi di grande valore e di grande urgenza. Per esempio la mostra fotografica è piaciuta, ma non l’abbiamo discussa nelle sue tematiche fra di noi. Restiamo in superficie perché abbiamo troppe cose da fare e ci mancano il tempo e le occasioni adatte per discutere e crescere. 6. Ci piacerebbe coinvolgere maggiormente i giovani. Vorremmo che i giovani che abbiamo incontrato e che hanno collaborato con noi in alcune manifestazioni partecipassero qualche volta anche ai nostri Direttivi, per dare un maggior contributo di idee oltre che pratico. Insieme a loro potremmo maturare meglio e crescere insieme anche facendo scelte più convincenti e più valide. Per questo motivo rivolgiamo un invito particolare ai ragazzi e alle ragazze che in questi anni hanno potuto accedere ai livelli più alti di studio, ai neolaureati ad esempio. Potrebbe essere interessante organizzare degli incontri con loro e dare loro l’opportunità di presentare al pubblico parte dei loro studi, delle loro ricerche, delle loro tesi di laurea. Torneremo ancora su questi temi, ci contatteremo, ci incontreremo personalmente e a piccoli gruppi. Dobbiamo sentirci un po’ tutti più coinvolti, anche perché la crescita culturale del nostro paese non è un problema di élite, tanto meno di vecchi pensionati, o di gente che ha tempo da perdere. E’ un problema fondamentale come il cibo sulla tavola. Il Direttivo Potete scrivere a SEDI NÔ via mail all’indirizzo [email protected] 2 CHE BEL GIORNALE! “Che bel giornale!”: ho pensato più volte quest’anno sfogliando il SEDI NÔ, gjornâl di Lavarian, considerandone i contenuti e non solo. Non solo. A gennaio saranno 12 anni che questo giornale esce con cadenza regolare ed altrettanto regolarmente viene portato gratis in tutte le famiglie di Lavariano. Un esempio di fedeltà molto raro, se non unico, per un giornale di paese. Fedeltà che vuol dire costanza, tenacia, bravura e convinzione nel reperire, scrivere e pubblicare gli articoli che riguardano la nostra comunità. I contenuti sono per la maggior parte di cronaca locale. Nella fattispecie: resoconti di serate culturali, spettacoli teatrali, concerti, racconti di viaggio, avvenimenti piccoli e grandi nel mondo ma con attori nostri concittadini. Chi non ha partecipato ne viene informato; chi c’era ne ha una testimonianza o un ricordo. Sul Sedi Nô si possono trovare i programmi che le Associazioni locali intendono attuare nel futuro prossimo e sapere chi sono le persone che compongono dette Associazioni. Inoltre si possono leggere articoli di attualità, di storia, confronti sulla politica locale e non… Sono ospitate lettere e opinioni di chi desidera esprimere il proprio pensiero e condividerlo con altri; o di chi vuol segnalare situazioni di interesse comune nel paese e nei dintorni. Sono stati pubblicati articoli a ricordo di concittadini di recente scomparsi, che sono stati particolarmente significativi per la comunità. O di altri concittadini, ancora in vita, che si sono spesi o si spendono nelle attività di paese. Ecco: tutto questo e molto altro è il Sedi Nô, gjornâl di Lavarian, edizione La Torre. C’è. Esiste, come una bacheca accessibile a tutti sulla quale apporre ciò che vogliamo far sapere o condividere con il paese. Ma anche come un archivio della memoria di fatti che altrimenti al giorno d’oggi sarebbero ancor più rapidamente consumati e dimenticati. E’ la memoria comune di un paese e un baluardo molto importante contro ciò che viene definito disgregazione del tessuto sociale. Il Sedi Nô è una realtà. Non apprezzare ciò è senz’altro lecito, ma, chiediamoci: se non ci fosse, dove troverebbe ospitalità tutto ciò che ho scritto finora e quanto sarebbe ancora più difficile la conoscenza fra concittadini? E ribadisco che tutti coloro che lo desiderano, Istituzioni, Associazioni, singoli cittadini, possono intervenire proponendo alla redazione i propri articoli da pubblicare. Infine, perché non ricordare che il SEDI NÔ è un giornale fotocopiato, dai costi molto contenuti, ma dai contenuti sostanziosi, che non promette grandi cose, ma mantiene ciò che promette; il tutto confezionato in una veste grafica sobria e dignitosa, grazie all’impegno di molti. E per tutti questi motivi è un bel giornale! Vittorio Madrisotti NOTA DELLA REDAZIONE Come redazione di Sedi Nô, siamo anche noi orgogliosi del nostro giornale, per quello che è e per quello che potrebbe essere con la collaborazione dei suoi lettori. Siamo contenti degli apprezzamenti, ma siamo altrettanto attenti ad accogliere le critiche. Questo è il giornale della Associazione culturale La Torre e come tale è un giornale apartitico e indipendente, che non ha padroni né politici né economici. Esso vuole essere espressione della Comunità in cui vive, vuole rappresentarla in tutti i suoi vari aspetti: quello sociale, culturale, economico, politico e religioso. E ben sappiamo che non tutti la pensano allo stesso modo. Questo è un giornale serio e motivato che “legge” e racconta la realtà, senza forzature e senza infingimenti e senza strizzare l’occhiolino a qualcuno per fare bella figura ed avere consenso. Attraverso la sua redazione e gli interventi dei lettori, esso dà voce ai fatti che accadono ed alle opinioni diverse della gente, dà spazio a chiunque voglia esprimersi su qualunque argomento, ma ad una condizione: il rispetto delle persone e delle opinioni altrui. Agli articoli che non piacciono si può liberamente rispondere su queste stesse pagine. Noi siamo tutti convinti che la verità, espressa nelle sue diverse facce, rende tutti più liberi e democratici. Rinnoviamo quindi l’invito ai nostri lettori, agli Enti, alle Istituzioni e alle Associazioni ad intervenire inviandoci i loro articoli. 3 ATTIVITA’ SVOLTE PALIO DEI BORGHI 2011 Prima di dare la parola ai Borghi, vogliamo fare una piccola riflessione sul valore di questa iniziativa che si ripete da tanti anni nel nostro paese. Che cos’è il Palio dei Borghi? E’ un gioco, un grande gioco collettivo di paese, fatto da persone di tutte le età. Funziona un po’ come il gioco di squadra dei bambini. Pensate una grande piazza, o un cortile, un campo dove i bambini giocano a nascondino o a pallone. Uno lancia l’idea, si vanno a chiamare gli amici ed in poco tempo ecco una squadra in campo, velocemente si stabiliscono le regole e via! Si gioca! Foga, entusiasmo, sudore, qualche animata discussione, sguardi, scambi di parole, ma soprattutto corpi che si spingono, che si sfiorano, che lottano per vincere… E’ così, attraverso il giocare insieme, che i bambini imparano a conoscere se stessi, a conoscere i compagni, a rapportarsi, a rispettarsi. E’ così che creano simpatie, alleanze. E’ così che crescono. Il Palio dei Borghi è un po’ lo stesso: c’è la fatica iniziale di formare le squadre, ma poi tutti si diventa un po’ bambini. Qualcuno può dire che sono stupidaggini. E’ vero. Il gioco non è una cosa seria perché non ha in sé nessuna necessità, nessuna finalità utilitaristica. Il vero gioco è fine a se stesso. Si gioca per giocare, per divertirsi, ma poi, alla fine, si scopre che quel gioco ha cambiato un po’ le persone, ha creato nuovi legami, amicizie, simpatie, complicità. Questo è stato il Palio dei Borghi, una forza aggregante, alla fine della quale ci siamo ritrovati tutti un po’ più amici e rinforzati da questi nuovi legami, pronti per le nuove sfide che la vita di ogni giorno ci presenta. La Redazione Ed ora la parola ai protagonisti... i Borghi! ”COGITO ERGO SUM”… A DÎS LA SÔ IL BORC DE SIENCE... 5 borgate... 5 squadre... un solo obiettivo: vincere il palio dei borghi 2012. Si è svolta come di consueto, con cadenza quadriennale, la sentitissima sfida fra le cinque borgate di Lavariano, dove il glorioso Borc de Sience, ahimè, è arrivato ultimo in classifica, ma non nello spirito. Tante le prove, tante le gare e tanti i preparativi per arrivare il più agguerriti e pronti possibile alla grande sfida dove, sapevamo già, avremmo trovato di fronte gli avversari, gli amici, quelli di sempre, quelli pronti come noi, a vendere cara la pelle sulla piazza della chiesa. Guidati dal nostro carismatico capo borgo, Elio Perosa (in arte “el Fariseo”), coadiuvato dai nostri più fidati borgatari, abbiamo arruolato ed istruito a dovere i più coraggiosi abitanti del borgo, che si sono prestati senza indugi allo sforzo bellico, per superare le prove. A loro, a chi ha allestito il chiosco, l'APEritîf, ha fatto le coccarde, maglie, bandiere, mangiare e bere ed a tutti quelli che, anche solo con un semplice applauso da dietro le transenne, si sono adoperati per la riuscita di questa grande festa va il mio personale, quello del capo borgo e di tutti gli abitanti del Borc de Sience un grande ringraziamento. GRAZIE. Le critiche e le contestazioni le lascio a chi ha voglia di farle. Mi limito solamente a dire quanto è stato bello vedere e sentire la partecipazione degli abitanti del borgo e della gente di Lavariano, sempre pronta a stare in compagnia nel miglior modo possibile: fare Festa. “O vês simpri une fieste diferente li a Lavarian” mi dicono in giro, ed è vero, ne sono orgoglioso e spero che continuerà ad essere così, 4 una comunità attiva, disponibile un “paìs che al cumbine”, sì perchè combiniamo sempre tutto, come da millenaria tradizione friulana, grazie anche sempre a quelli che nelle feste o quando serve sono sempre presenti e si fanno in otto, perchè dire in quattro è troppo poco, che conosciamo e non smetteremo mai di ringraziare. Bello l'organizzarsi i giorni prima con i borgatari a decidere assieme sul da farsi, belli i video frutto di passione e fantasia, bello il trovarsi la serata prima, ogni borgata con il suo chiosco e le sue prelibatezze a ricordare vecchi aneddoti e storie delle sfide degli anni passati. Bella la Domenica tutti in piazza, a fare tifo ed a sfidarsi a suon di “peçòs di striçâ”, balis di rodolâ, cori cu le bici e tors di fâ sù (... a questo proposito si ricorda ai paesani che, in occasione della sistemazione delle luci di natale è stata regolata anche l'ora sul “QUARTO” orologio della torre campanaria!!!!). Bello vedere il più giovane ed il più saggio del paese, 96 anni a 1, tenersi per mano, mentre l'uno racconta all'altro storie di un tempo passato, di vita vissuta assieme alla moglie ed alla famiglia, a suon di sopuartâsi e volêsi ben e cjapâ ce che al ven cence cirî pantianis... Insome biel e vonde. Non ci resta che aspettare la prossima sfida. Nel frattempo invito tutti gli abitanti del Borc de Sience e degli altri borghi, a tenersi pronti ed a fare presenza, intanto con i festeggiamenti soliti del Natale, del Pignarûl e del Carnevale del quale si sta già confabulando in sordina tra giovani tra un APEritîf e l'altro di riportarlo ai vecchi fasti degli anni in cui sulla piazza comparivano come per magia pagode e mulini a vento. Buone feste e tanti cari auguri a tutti dal Borc de Sience. Giovanni Pittis BORC RIÇOT Le premesse non erano delle migliori, viste le difficoltà riscontrate per coinvolgere le persone nell’organizzazione e nella partecipazione ai giochi, ma la tenacia e l’entusiasmo degli organizzatori è riuscita a “strissinâ in place” un buon numero di borgatari. Apprezzatissima la vigilia! Il nostro chiosco colorato e fornito (ancje di un bon mignestron) ha contribuito ad allietare la fresca serata, concludendola con un caldo vin brulè. Il palio ha coinvolto grandi e piccini; ha destato dal torpore la voglia di gioco che ognuno di noi ha dentro di sé. E che dire del nostro video? Speriamo nel futuro, accompagnando per mano le nostre giovani leve fino alla prossima “sfida”. Cristina Volpetti DIETRO LE QUINTE DI BORC STARPÊT Come è consuetudine a Lavariano anche quest’anno si è svolto il palio dei borghi, un ritrovo tra la popolazione a trascorrere una giornata insieme. Ogni borgata rappresenta i suoi abitanti e il folto numero che vi partecipa è il più chiaro segnale di unità. Noi del borgo Starpêt, affinchè questo indice di presenza aumentasse, quest’anno siamo partiti con l’intento di trovare prima le nostre radici. Quindi abbiamo prima consultato la storia, ci siamo creati un logo che ci rappresentasse e, con esso, è stata creata una maglietta. Tutto il resto ha girato intorno ad essa ed è stato allestito successivamente un carro per simboleggiare il nocciolo, da cui deriva il logo. Da qui in poi tutto è stato più semplice. Perché, vi chiederete. Facile vi rispondo io: una volta scaldato il motore diesel, che rappresenta i residenti del borgo, la macchina comincia ad ingranare sempre più. Devo ammettere anche che, per riscaldarlo, ci è voluto diverso sacrificio e un notevole dispendio di tempo. Al di là di questo, la morale della storia ci insegna che, dietro un grande lavoro, non sempre si raccolgono i frutti. La grande sportività del borgo Starpêt ha dovuto fare buon viso all’esito negativo e alle fatalità avverse dei giochi. Come è doveroso, il capoborgo coglie l’occasione 5 per ringraziare i suoi borgatari per la loro partecipazione, per chi si è prestato in campo organizzativo e per le ottime doti atletico-pratiche dimostrate durante i giochi. Per concludere, lasciatemelo dire, senza alcun dubbio per le soddisfazioni e per le potenzialità umane, il palio 2011 l’abbiamo vinto noi !!! Un saluto a voi tutti Renato Nardini BORGO MAGNA Dopo alcuni anni di silenzio, diciamo così, quest'anno ci siamo ritrovati tutti assieme, noi abitanti del Borc de Magne, prima con la cena del borgo e poi in occasione del Palio. Anche se si sperava in una partecipazione "totale" (impossibile), abbiamo visto comunque nelle tante persone presenti il gusto di fare gruppo ed è stata una piacevole sorpresa. Anche durante il Palio l'affiatamento c'era e per noi è stata una bella festa. Giovanni Signor IL NUOVO CAMPIONE E’ BORC BATIFIÂR Entusiasmante, fantasmagorico, praticamente un successo che ha riempito di orgoglio tutti coloro che, con anima e corpo, si sono impegnati nella difficile organizzazione delle due giornate del quadriennale Palio dei Borghi. Questa è stata la prova evidente che con quattro cose “tirate vicino” così alla buona e stimolando la fantasia di qualche persona, si è riusciti a creare una manifestazione che ha coinvolto e indotto a collaborare la gente delle nostre borgate, creando nuove amicizie anche con chi nel paese è arrivato da poco. Bellissimi i giochi che si sono organizzati basandosi su mestieri e faccende della nostra tradizione friulana. Le sfide, cariche di “pacato agonismo”, hanno fatto divertire giocatori e sostenitori, soprattutto chi, come noi del Borc Batifiâr, si è aggiudicato il tanto ambito Trofeo del Palio, di cui hanno scritto, la sera stessa dell’evento, tutti i giornali nazionali più importanti. Marco Bernardis 6 IL CONCORSO LETTERARIO PAOLINO D’AQUILEIA Quale grande strumento è la lingua che ci distingue dagli altri esseri viventi , la lingua che parliamo, che scriviamo, quella che usiamo abitualmente nella nostra vita di relazione, quella che abbiamo imparato in famiglia fin dai primi anni di vita e che abbiamo sviluppato in seguito grazie anche alla scuola... La lingua orale, la lingua scritta. Strumento essenziale di conoscenza , che ci dà accesso al sapere, in tutte le sue forme; strumento essenziale di relazione che ci permette di vivere a pieno la vita sociale. Noi friulani siamo fortunati perché di lingue bene o male ne impariamo due fin da bambini. La lingua friulana e quella italiana. Ma è importante conoscerle bene e saperle ben utilizzare. Sappiamo che la scuola fa molto per la promozione della lingua nazionale: nei programmi per fortuna l’insegnamento della lingua italiana ha ancora un ruolo centrale . In questi anni in regione si fa qualcosa anche per il friulano, anche se il friulano viene delegato principalmente alle famiglie. Convinti del grande valore che ha l’apprendimento linguistico per i bambini, per stimolarli di più a scrivere, per sostenere e valorizzare il lavoro degli insegnanti delle nostre scuole primarie, abbiamo organizzato il 9° Concorso letterario Paolino d’Aquileia. Lo scorso 2 dicembre si è tenuta la serata finale di premiazioni del concorso stesso. L’iniziativa ha coinvolto le alunne e gli alunni delle classe terze, quarte e quinte delle Scuole Elementari di Mortegliano e di Lavariano. La grande partecipazione di autori e di autrici con i loro scritti in lingua friulana ed in lingua italiana (oltre 170 opere) ha manifestato anche questa volta il piacere di scrivere e di confrontarsi dei nostri alunni, approfondendo temi cari al loro crescere ed al loro vivere in famiglia e nella scuola. Poesie di forte impatto emotivo, racconti nati da esperienze vissute, ambienti narrati con vivacità e tanti personaggi, soprattutto mamme e nonni, narrati con simpatia, con cordialità e spesso con comicità, quale segno di affetto e di tenerezze esperimentate nella vita quotidiana. La Giuria, composta da insegnanti, ha apprezzato i lavori svolti ed ha assegnato i premi in questo modo: POESIA IN FRIULANO: 1° Premio alla poesia MAGJIE di Silvia Lazzarini, classe 5a di Lavariano 2° Premio alla poesia IL MISTÎR DA LA MÊ BISNONE E DA LA NONE di Cecilia Lazzarini, classe 3a di Lavariano 3° Premio alla poesia IL GJAT di Melissa Biasutti, classe 3a di Mortegliano 4° Premio alla poesia MÊ SÔR di Margherita Fabro, classe 3a di Mortegliano. Poesie segnalate: ME PARI di Matteo Marcuzzi, classe 5a di Lavariano ME PARI di Federico Signor, classe 5a di Lavariano LA MÊ BICICLETE di Michele D’Odorico, classe 5a di Lavariano IL NONO di Gabriele Pascutti classe 3a di Lavariano PROSA IN FRIULANO 1° Premio alla prosa PIMPA di Samuele Furlan, classe 3a di Mortegliano 2° Premio alla prosa IL MISTERI DAL PAN di Laura Tirelli, classe 3a di Mortegliano 3° Premio alla Prosa IL MISTÎR DI MÊ NONE di Anna Trevisan, classe 4a di Lavariano Prose segnalate: I NONOS di Davide Zanuttini, classe 3a di Lavariano ME NONO MILIO di Riccardo Durì, classe 4a di Lavariano ME NONO GINO di Alex Ferro, classe 4a di Lavariano POESIA IN ITALIANO 1° Premio alla poesia SILENZIO… L’AUTUNNO MI PARLA di Federico Bittolo, classe 3a di Mortegliano 7 PROSA IN ITALIANO 1° Premio alla prosa LA NASCITA DI MIO FRATELLO di Aurora Mattiussi, classe 4a di Mortegliano 2° Premio alla prosa LA MIA BICICLETTA di Stefano Lorenzetto , classe 5a di Mortegliano 3° Premio alla prosa IL SOGNO DI LEONARDO di Leonardo Cirio, classe 3a di Mortegliano Prose segnalate: UNA NOTTE DAI NONNI di Daniele Cisilino di Mortegliano VIAGGIO DI NOZZE NELLO SPAZIO di Francesco Fabris di Mortegliano PREMIO SPECIALE al lavoro collettivo su I MISTÎRS DAI NONOS della classe 5a di Lavariano. La serata è stata allietata dalla presenza della nostra Banda che ha accompagnato la consegna dei premi ed ha illustrato, uno alla volta, gli strumenti usati nei concerti. Si è quindi passati dai flauti, alle trombe, ai sassofoni, ai tromboni, ai bassi con brevi esibizioni di ciascuno per far conoscere ed apprezzare i suoni. Tutti insieme poi gli strumentisti hanno eseguito brani musicali che hanno piacevolmente coinvolto il numeroso pubblico presente. La Redazione CELEBRATA L’UNITA’ D’ITALIA ANCHE A TRIVIGNANO Invitati dal Comitato Parrocchiale di Trivignano Udinese la nostra Banda ed il gruppo di teatro della Torre hanno celebrato con la gente di quel Comune i 150 anni dell’Unità d’Italia, riproponendo il testo e le musiche già presentate a Lavariano. Alla serata ha dato il suo patrocinio il Comune di Trivignano con la presenza e gli interventi del Sindaco e dell’Assessore alla Cultura. E’ stata una serata piacevole e commovente, con la gente in piedi ad applaudire ed a cantare, per ben due volte, l’Inno di Mameli. La Redazione Il 18 dicembre il gruppo della Università della Terza Età di Palmanova si è esibito brillantemente a Lavariano nella commedia “Bluebelle”, di Alberto Prelli, con la regia di Alessandra Nardini. 8 DALLE ASSOCIAZIONI UN NUOVO TRICOLORE PER GLI ALUNNI DELLA SCUOLA DI LAVARIANO Il “4 Novembre” appena trascorso, il Gruppo Alpini “Bravo Olivo” di Lavariano ha fatto dono alla Scuola Primaria di Lavariano del vessillo tricolore. Nella mattina, iniziata con l’alzabandiera in Piazza S. Paolino per l’occasione vestita di tricolori, un nutrito numero di Alpini, cui si sono aggregati il Consigliere Sezionale Franco Domenico della Sezione di Palmanova ed il rappresentante dell’Amministrazione Comunale del Comune di Mortegliano, si è recato presso la Scuola Primaria “N. Tommaseo” di Lavariano per presentare e donare agli alunni, presenti e futuri, la bandiera tricolore, segno tangibile di appartenenza ad una Nazione, cogliendo la giornata carica di significati, qual è quella del 4 Novembre. Effettuata la consegna della bandiera della Repubblica Italiana da parte del Gruppo per mano di Bravo Olivo, nipote dell’omonimo Alpino caduto in guerra e al quale è intitolato il Gruppo di Lavariano, gli alunni della quinta classe hanno formulato il loro ringraziamento concretizzandolo nella recita di una poesia sulla guerra, da loro stessi composta e intonando il canto “La Bandiera”. Al termine dei brevi discorsi di rito, gli alunni, le maestre, il maestro e gli alpini hanno ritenuto che, il modo più vero per esprimere la reciproca gratitudine e per non dimenticare che cosa si celi e sia significato dalla Bandiera Tricolore, fosse quello di esternare ciò che attraversava il loro cuore in quei momenti cantando, non senza qualche visibile segno di commozione, l’ Inno di Mameli. Da tutto il Gruppo rivolgiamo i migliori auguri di buone feste e di buon anno alle famiglie di Lavariano. Il Gruppo Alpini di Lavariano Per informazioni email [email protected] 18^ CENE DAI AMÎS Pronti?... Via! Tutti in carrozza alla volta di Amaro per la 18^ edizione della “Cena degli Amici”, dopo un corposo aperitivo presso il chiosco di Garbin offerto dal presidente uscente. Già si intravedono i primi andamenti incerti sulla corriera e non certo per la guida dell’autista, probabilmente destinato a restare l’unico sobrio della serata. Tradizionale visita “di cortesia” al paese di Mortegliano, intonando canti tipici lavarianesi, e imbocchiamo l’autostrada direzione Carnia tra l’entusiasmo irrefrenabile dei partecipanti. Ricorrenza importante quella di quest’anno: la “Cena degli Amici” diventa maggiorenne! Prova di fedeltà per il gruppo dei “Vers Vedrans Furlans” di Lavariano che festeggia annualmente il proprio orgoglio single assieme agli sventurati amici che hanno preso la via del fidanzamento e del matrimonio. È un’occasione, l’ennesima per i lavarianesi, di vivere una serata all’insegna della goliardia e rafforzare un indiscutibile legame paesano, ma è anche l’opportunità per far rinsavire coloro che hanno rinunciato al “single pride” nel corso dell’anno e tentano la scoscesa impresa della vita di coppia. Tra questi ultimi Costantino, presidente eletto nel 2010, il quale quest’estate ha irriverentemente riconsegnato la fascia abdicando in favore del vice, Paolo Piani. Mettiamo da parte questi pensieri perché la corriera ferma al fronte e siamo pronti alla battaglia: ingresso rumoroso al ristorante “Al girarrosto” e interminabili brindisi, cori, incitazioni, urli forsennati… “Viva la…”… Dunque le elezioni: difficile scegliere tra i candidati presidenti anche a causa di vistosi “pacchi” 9 dell’ultimo minuto, specialmente tra gli under 25 tra cui manca il più quotato. Molti voti anche agli assenti e in quattro se la giocano al ballottaggio: non poteva vincere che lui! Michele Masutti, indomito casinista forte dell’appoggio della lobby degli imprenditori agricoli. Rassicurati dalla nuova leadership risaliamo in carrozza dopo un giro veloce, giusto un’oretta, di digestivi. Destinazione “Rilago”: invadiamo la discoteca, diamo prova di brillante abilità come ballerini lasciando senza fiato le bellezze locali fino a chiusura. Al ritorno qualcuno dorme in corriera, mentre qualcun altro si prepara ad indugiare nei festeggiamenti ancora fino a tarda mattinata. E lì interverrà il saggio con i suoi sani consigli: “Vait cjase che ven fûr le int di Messe!”… Fu vera gloria? Ai posteri l’ardua sentenza. Francesco Polo LA BANDA CELEBRA I 110 ANNI DALLA SUA FONDAZIONE Sarà un anno di festa per la nostra Banda di Lavariano l’anno che verrà 2012. Si celebreranno infatti i 110 anni dalla sua fondazione e molti eventi scandiranno l’anno prossimo con concerti ed iniziative per sottolineare il grande apporto di solidarietà, di aggregazione e di cultura trasmesso dalla Filarmonica non solo nel nostro paese, ma ovunque si è recata in tutti questi anni. La Banda, nata come Filarmonica cattolica nel 1902, si è arricchita nel 1930 con la presenza dei suonatori della Banda laica fondata da Galdino Bernardis ed ha segnato con la sua musica e la vivacità della sua partecipazione tutti gli eventi felici e dolorosi della nostra comunità. La sua esistenza nel contesto delle formazioni bandistiche regionali ha reso illustre il nostro paese grazie ai numerosi riconoscimenti conseguiti dalla nostra Banda nei concorsi musicali ed alle performances della stessa negli avvenimenti di cui è stata partecipe attiva ed interprete adeguata. La storia stessa di Lavariano si caratterizza per la presenza della Banda che dà all’intera comunità un marchio di qualità nella formazione musicale, nella aggregazione sociale vissuta e trasmessa alle nuove generazioni con uno spirito comunitario convinto e proclamato. Erminio Polo La Filarmonica Giuseppe Verdi di Lavariano augura a tutti tanta felicità e serenità per il nuovo anno. Un anno, il 110° dalla fondazione della nostra associazione, che vogliamo vivere ancora insieme a voi, ogni giorno, anche con il supporto dell’allegria del nostro calendario 2012, disponibile per tutti coloro che hanno il piacere di contribuire alla nostra attività. Ringraziamo sentitamente il maestro Pier Paolo Mazzon che ne ha reso possibile la realizzazione con i suoi scatti brillanti. CONCERTO VOCALE-STRUMENTALE IL 14 GENNAIO 2012 Sabato 14 gennaio alle 20.30 nella chiesa parrocchiale di Lavariano si svolgerà il primo di una serie di concerti che verranno promossi dalla Filarmonica Giuseppe Verdi assieme ad altre iniziative per celebrare degnamente questo l’importante traguardo dei 110 anni di fondazione. Il concerto è organizzato in collaborazione con il coro parrocchiale di Lavariano che vuole così onorare San Paolino nostro patrono. Ospiti della serata saranno, sotto la direzione del maestro Antonio Piani, il coro della classe di esercitazioni corali e direzione di coro del Conservatorio “Jacopo Tomadini” di Udine e alcuni allievi della classe di organo. Darà il benvenuto il Coro di Lavariano che, unito al coro “Meleretum” di Mereto di Capitolo, eseguirà alcuni brani di introduzione al concerto vero e proprio. Proponiamo questo concerto sperando sia accolto da un numeroso e caloroso pubblico. Gloria Della Savia 10 LA FESTA DELL’OCA E DEL VIN NOVELLO 2011 Grande successo davvero per l’ edizione della Festa dell’Oca e del Vin Novello che si è tenuta a Lavariano lo scorso mese di novembre 2011. La partecipazione di tanta gente e di tanti avventori è stata garantita da due splendide giornate di sole in una temperatura mite che rappresentava veramente “l’estate di San Martino”. Con il sostegno della Regione, attraverso l’Assessore Claudio Violino, e della Provincia, attraverso l’assessore Macorigh, con l’appoggio del Comune di Mortegliano, la manifestazione ha potuto esibire i lunghi striscioni del “Tipicamente Friulano” che davano alla festa la nuova connotazione di essere un evento legato alla promozione ed allo sviluppo dei prodotti tipici friulani. Importante è stata anche la presenza delle autorità friulane più rappresentative ed impegnate nei confronti del settore, oltre ai sindaci dei Comuni vicini. Le due giornate sono state inoltre caratterizzate dalla contemporanea presenza del mercato “Naturalmente Lavariano” che ha visto lungo la piazza e lungo via Canonica esibirsi oltre trenta aziende partecipanti e fra le stesse anche cinque aziende della Regione Toscana, richiamate a Lavariano dalla intraprendenza di Dante Bernardis e con la prestigiosa presenza del poeta-macellaio Dario Cecchini di Panzano in Chianti. Non è mancato l’appoggio e la adesione di Slow Food, a garanzia che la Festa dell’Oca e del Vin Novello di Lavariano rappresenta ormai una realtà di promozione del territorio e delle produzioni agricole che assicurano altissima qualità ed un forte legame con il consumo attento e partecipato. La festa si è avvalsa della collaborazione di molti volontari che hanno assicurato presenza ai chioschi ed alle bancarelle in un clima di gentilezza e di corresponsabilità, guidati dalla sapiente regia del Direttivo della Associazione Naturalmente Lavariano e dal suo presidente Maurizio Bernardis che ringraziano di cuore tutti i collaboratori per il lavoro fatto a beneficio della immagine e della realtà di Lavariano. Erminio Polo NUOVI CORSI ALLA UNIVERSITA’ L’Università dell’età Libera di Mortegliano organizza per questo trimestre alcuni nuovi corsi che si affiancano a quelli già programmati all’inizio dell’anno accademico. Essi sono: • Corso di Yoga della risata al mercoledì mattina dalle 9.30 alle 10.30 presso la Palestra Comunale di Mortegliano per far crescere le nostre capacità rigenerative ed immunizzanti; • Corso di agricoltura biologica, di potatura e di conservazione alimenti con uscite pratiche presso aziende agricole; • Corso di Arte al martedì sera dalle ore 20.00 presso la Scuola Media con videoproiezione delle immagini da conoscere e da ammirare. Per ogni informazione telefonare al numero 3480874170. 11 CRONACA MARIE MADRISOTE Ci ha lasciati anche Maria Madrisotti, sorella di Attilio, moglie del pittore Lajos Markos, proprio alcuni giorni dopo l’uscita su questo giornale della sua fotografia e dei suoi saluti, mandati per mezzo della figlia di Adriano Croatto dalla città di Houston in Texas. Gli anni ormai pesavano sulla sua forte fibra di friulana, passati i 90 anni e disturbata dagli acciacchi di una vita spesa prima per assecondare la sua passione di cantante d’opera e poi nel seguire Lajos in America, lasciando tanta parte di cuore qui in Friuli. La sua vicinanza a Lavariano è sempre stata pressante non solo quando veniva d’estate a trovare il fratello, ma anche nelle sue corrispondenze dall’America e nei suoi ricordi di gioventù. Le sue ceneri saranno portate a Lavariano a riposare accanto al marito nel cimitero del nostro paese. La Redazione CHI CI HA LASCIATI NEL 2011 E CHI E’ NUOVO TRA DI NOI DEFUNTI NELL’ANNO 2011 SEPOLTI NEL CIMITERO DI LAVARIANO: Adelio Del Pin, Don Giovanni Nicolich, Fede Bernardis in Blasone, Silvana Zoratto in Molina, Fides Codarini in Bernardis, Antonio Blasone, Angelo Gottardi, Aldo Cogoi, Melida Chiap in Bernardis DEFUNTI DI FUORI PAESE SEPOLTI NEL CIMITERO DI LAVARIANO: Beatrice Franz, Paolina Franz. Le ceneri di Maria Madrisotti in Markos, morta a Houston, saranno trasferite a Lavariano. NATI A LAVARIANO: Davide Beorchia, Valentina Michelutti, Cecilia Saverino NUOVE REALTA’ COMMERCIALI Pur essendo un piccolo paese il nostro è ricco di iniziative, attività ed è vivace anche dal punto di vista commerciale: infatti nel 2011 ben due nuove realtà hanno aperto i battenti sulla nostra bella piazza. Il 23 marzo 2011, infatti, è stata inaugurata la Pizzeria Lavariano, situata di fianco alla Casa della Gioventù, gestita dalle sigg. Maria Ramos, di origine spagnola, e dalla socia Paola Urbanetti, friulana verace. Oltre alla buonissima pizza queste due brave cuoche propongono specialità gastronomiche spagnole come la paella e friulane come il frico. Segnaliamo inoltre il laboratorio artigianale di sartoria L’Atelier di Sabrina Di Carlo che ha aperto in piazza S. Paolino, 22 il 10 dicembre 2011. L’attività è stata trasferita qui dalla provincia di Pordenone. Il laboratorio vanta una storia sartoriale di più di un decennio nel campo della realizzazione di abiti da sposa e da cerimonia, ma vuole diventare un punto di riferimento per qualsiasi lavoro di sartoria e di cucito per quanti amano i lavori artigianali che offre il made in Italy. IL NUOVO MEDICO Un ben arrivata alla Dott.ssa Francesca Melon, nuovo medico di base, laureata in Medicina e Chirurgia il 30/09/1996 a Trieste con il massimo dei voti e specializzata in Medicina Generale nel 2004. Il suo ambulatorio a Lavariano si trova in piazza San Paolino 1, di fianco alla Chiesa, ed ha i seguenti orari: Lunedì dalle 17.00 alle 18.00; Martedì dalle 09.30 alle 10.30; Mercoledì dalle 09.30 alle 10.30; Giovedì dalle 12.00 alle 13.00; Venerdì dalle 09.30 alle 10.30. Lucia Bernardis 12 IL NUOVO PRESIDENTE DELLA LATTERIA Dopo tanti anni di vivace puntuale presenza nella guida della nostra Latteria, Lorenzo Signor ha lasciato il suo impegno per passare la mano a Ferdinando Signor. E’ un avvicendamento che rinnova, con la giovinezza di Ferdinando, quelle che sono le attese per la Società cooperativa che è chiamato a guidare in tempi non facili e con i problemi sempre più pesanti e nuovi che condizionano lo sviluppo ed il progresso della agricoltura friulana. In questo mondo globalizzato, in una Europa di tanti stati, dove i paesi più poveri sono in grado di mettere sul mercato prodotti meno costosi, la volontà di garantire la grande qualità ed il rispetto della storia della nostra Latteria, di continuare a produrre come Dio comanda i prodots fats in cjase che il mestiere artigiano, l’arte casearia e la consolidata tradizione impongono, sono le sfide che Ferdinando dovrà affrontare con il suo Direttivo ed i suoi Soci. I problemi sempre più complessi di coltivare campi, di condurre gli allevamenti, i pesi della burocrazia, la salvaguardia dei criteri di sicurezza e di pulizia, il peso delle leggi di tutela che gravano sulla Latteria, la pochissima remunerazione di fatiche che non tengono conto di riposi festivi e di tempi di pioggia o di tempesta, le diversificate abitudini dei consumatori che non assicurano al mercato del latte e dei suoi derivati i giusti compensi ai produttori, mettono in difficoltà anche la Latteria di Lavariano. E diventano incertezze e pensieri non facili per chi la guida, per chi ci lavora e per chi ci vive di agricoltura. Intanto andiamo verso i 90 anni di esistenza: la latteria infatti è nata nel 1923. E Ferdinando è ancora giovane e pieno di buona volontà: ha davanti a sé ancora molti anni per arrivare ai suoi 90 che gli auguriamo di raggiungere con la dovuta calma e pazienza, senza porre limiti alla Provvidenza. Erminio Polo LA ZUCCA INDECISA Un bel dì di primavera, Michela scoprì nel suo orticciolo una bella zucca, nata lì spontaneamente, e già si pregustava i favolosi gnocchi che avrebbe potuto farci quando sarebbe stata matura. Passata la primavera, arrivò l’estate e la zucca cominciò ad ingrandirsi e ad acquistare quel suo bel colore arancione. Ma più cresceva, più pareva spostarsi verso l’orto di Daniela! E così quella zucca, nata Pascutti e sconfinata in quel di Levaponti, maturò… Non sarà mai il pomo della discordia? Certo che no! Anzi, la zucca era diventata talmente grande che ce n’era per tutti. Ed è così che le due famiglie l’hanno festeggiata assieme cucinandola in tutti i modi. Pensando alla storia della nostra zucca, ci viene da sorridere perché, oltre ad essere stata buonissima, ci ha donato anche la grande soddisfazione di ritrovarci tutti uniti. Gli amici del cortile 13 21 DICEMBRE: RICORDO DI ENZO BEARZOT E’ passato un anno dalla scomparsa di Enzo Bearzot (Aiello del Friuli, 26 settembre 1927- Milano 21 dicembre 2010). E’ stato un grande friulano. Bravo calciatore. Allenatore, grande Commissario Tecnico della Nazionale Italiana. Grande persona. Diceva di sé: “ Sono un friulano che lavora fuori!”. E del Friuli: “So che non può essere più quello di una volta; che il benessere e la conseguente frammentazione delle famiglie hanno spezzato l’incantesimo dei miei tempi di gioventù. Ma standone lontano, mi si riforma poco alla volta l’illusione di ritrovarlo intatto, come lo conobbi e lo amai negli anni ’30 e ’40. Quella civiltà contadina, l’attaccamento alla terra, il bisogno di avere una casa propria… E un grande senso di solidarietà: tutti si aiutavano in tutto… Fosse rimasto così, ci torneremmo tutti, noi espatriati… Invece è meglio ricordarlo e continuare ad amarlo ora da lontano…” Mi pare pensasse così un altro grande friulano che lavorava fuori: Turoldo. Vittorio Madrisotti PAN E VIN 2012 Il 6 gennaio si ripeterà, in via Mortegliano vicino al chiosco di Garbin, il tradizionale Pan e Vin dell’Epifania. L’appuntamento è fissato per le 18 quando, accompagnati dalle note dalla banda Giuseppe Verdi di Lavariano, verrà accesa la pira. I giovani del paese non mancheranno di riscaldare gli ospiti con del caldo vin brulè e, come ormai da tradizione, con qualcosa da mettere sotto ai denti, oltre alla pastasciutta finale per tutti. Non serve perdere tempo a preparare la cena, basta uscire con qualche euro in tasca per la cassetta delle offerte. Il tutto verrà devoluto in beneficenza all’associazione Hattiva, società cooperativa sociale Onlus con sede a Feletto Umberto, la quale si occupa dell’inserimento lavorativo di persone disabili. Gli organizzatori LETTERE SALUTI DA DANTE BERNARDIS Buon giorno, buondì, dal mio vivere nel bosco del Chianti. Sono lontano ma i miei pensieri vi guardano. Quest’anno ormai sta scappando. Pare che il vivere sia sempre difficile e lo è stato da sempre per gli uomini di buona volontà o perlomeno per le persone semplici. Ricordo che a casa mia si aveva appena comprato la tv; correvano gli anni 68 ed io non ero certamente nel cuore delle tempeste di quei tempi, ma ricordo in particolare che c’era una trasmissione, tribuna politica, condotta o moderata da Luca Di Schiena. Ebbene, mio padre seguiva come un attento comandante le direttive nazionali della politica di allora. In un passaggio di un discorso dell’onorevole Aldo Moro mi rimase impresso quanto diceva: è un momento difficile, ci saranno dei sacrifici da fare per noi italiani e dobbiamo rimboccarci le maniche per dare una svolta vera al 14 nostro futuro, alla nostra Italia. Mio padre allora, con un balzo insieme a una imprecazione vivace, disse: ma non vedete che noi operai siamo già in camicia e le maniche è da molto tempo che le abbiamo rimboccate? Sempre a noi toccano i sacrifici! Avevo 14 anni e la mia meraviglia non sono le politiche, ma lo scandalo è che non abbiamo migliorato se non le cose superflue per gli occhi. Dio nestri, che fastidio mi dà tutto questo, mi ronza male nella mente questo rincorrere il nulla. Ma soprattutto la mancanza del buon senso, che è presente in ogni uomo e nell’anima… Solamente un saluto, solamente un battito di emozione per le persone del mio paese che mi manca, ma che io percorro nei miei sogni... Sedi fûr, intal bosc dal Chianti: sedi fûr di cjase, fûr dal paîs, ma no fûr di me. Di fûr si viôt le proprie cjase, di dentri si scoltin peraulis e fûc gnûf. Si scolte tant cui voi, un pôc cu le lealtât di un cûr sempliç, fat di bogns esemplis. Sedi fûr par cjalâsi dentri, par dîsi insieme al è miôr el nestri vivi. Mandi Dante. Filastrocca di Natale di Gianni Rodari… Un Abete Speciale Quest'anno mi voglio fare un albero di natale di tipo speciale, ma bello veramente. Non lo farò in tinello, lo farò nella mente, con centomila rami e un miliardo di lampadine, e tutti i doni che non stanno nelle vetrine. Un raggio di sole per il passero che trema, un ciuffo di viole per il prato gelato, un aumento di pensione per il vecchio pensionato. E poi giochi, giocattoli, balocchi quanti ne puoi contare a spalancare gli occhi, un milione, cento milioni di bellissimi doni per quei bambini che non ebbero mai un regalo di natale e per loro ogni giorno all'altro è uguale, e non è mai festa. Perchè se un bimbo resta senza niente, anche uno solo, piccolo, che piange e non si sente, natale è tutto sbagliato. 15 ASSEMBLEA ANNUALE DEI SOCI Venerdì 20 gennaio 2011 ore 20.30 nella Casa della Gioventù di Lavariano TUTTI SONO INVITATI LA TORRE E’ DA SEMPRE A FIANCO DELLA SUA GENTE: IERI CONTRO LA CAVA OGGI CONTRO L’ELETTRODOTTO La Torre augura a tutti i lavarianesi e alle loro famiglie un 2012 sereno e proficuo, in cui ciascuno sia capace di affrontare le difficoltà di ogni giorno con il giusto spirito e senza mai scoraggiarsi. FELICE ANNO NUOVO! SEDI NÔ è scaricabile da Internet all’indirizzo www.lavariano.it, dove potete trovare anche i numeri precedenti del giornale e molte pagine interessanti e aggiornate su Lavariano. ____________________________________________________________________________________ SEDI NÔ, edito dalla Associazione Culturale LA TORRE di Lavariano, stampato in proprio e distribuito in tutte le famiglie. Redazione: il Direttivo. Progetto grafico: FPGraphics. ____________________________________________________________________________________ 16