sedi no 46 pronto per stampa - Lavariano, Borgo Rurale del Medio

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sedi no 46 pronto per stampa - Lavariano, Borgo Rurale del Medio
SEDI NÔ
Gjornâl di Lavarian
BUON ANNO!
Edizion La Torre
N°46
DICEMBRE
2011
IL DIRETTIVO INFORMA
******************* RELAZIONE DI FINE ANNO 2011 *******************
Ed eccoci arrivati alla fine del 2011, anno di forte
crisi economica che si è ripercossa sugli usi e
costumi della gente e che si è tradotta in una minore
partecipazione agli eventi che si sono organizzati in
una comunità come quella di Lavariano.
Per l'associazione culturale "La Torre" il 2011 è stata
un'annata ricca di attività:
• Corso di teatro nelle classi 4^ e 5^ delle scuole
elementari di Lavariano, tenuto da Alessandra
Nardini, attività ritenuta molto importante nella
formazione dei bambini;
• Tre serate culturali nel periodo primaverile, con la
partecipazione di Roberto Pizzutti del WWF, per la
serata sull'ambiente, di Piero Cogoi e Roberto Durì
per la serata "Argentina dai mille colori" e dedicata al
loro viaggio in questo paese del Sudamerica, di
Erminio Polo nella serata "La crudel zobia grassa"
dedicata alle rivolte popolari avvenute in Friuli nel
1511;
• Corso di teatro per i giovani, pensato, creato e
tenuto da Alessandra Nardini, iniziato nel mese di
marzo e concluso con il saggio del 29 ottobre;
• Serata teatrale con la compagnia teatrale di
Flumignano il 9 aprile;
• Teatro/rievocazione storica sull'Unità d'Italia del
29 maggio, ideata da Erminio Polo, con la messa in
scena dei vari avvenimenti che hanno portato
all'unione della penisola italiana. Spettacolo questo
che ci ha visti protagonisti anche a Trivignano
Udinese per una replica nel periodo autunnale;
• Cicloroe 2011, il consueto appuntamento di inizio
estate che anche quest'anno ha visto la partecipazione
di un nutrito gruppo di persone con destinazione
Premariacco;
• Collaborazione con il centro estivo "estate
ragazzi", con un giro turistico-culturale a Lavariano
in bicicletta assieme ad una trentina di ragazzi;
• Mostra fotografica "Il lavoro delle donne oggi e
ieri" nei quattro giorni del "Perdon di Sant Antoni" a
settembre
• Concorso letterario "Paolino d'Aquileia", per i
bambini delle scuole elementari, che quest'anno ha
visto la partecipazione di tutte le classi del secondo
ciclo di Mortegliano e di Lavariano, con la serata di
premiazione delle poesie il 2 dicembre;
• 6° Palio dei borghi, 15-16 ottobre, con i chioschetti
delle varie borgate e il concerto in chiesa nel giorno
di sabato, ed il Palio vero e proprio la domenica.
Ho tenuto per ultimo proprio questo punto per
aggiungere un pensiero. Questo genere di
manifestazioni "di piazza" richiede un notevole
sforzo da parte di chi le organizza, vedi nel caso
specifico i 9 consiglieri de "La Torre", i 5 capi borgo,
i 5 giudici e un numero esiguo (purtroppo) di
collaboratori disponibili. Una condizione questa che
porta a dei problemi, come il fatto che si arrivi a
completare i preparativi all'ultimo minuto, lasciando
spazio a "sbavature" nel programma.
Facciamo un grande elogio a tutte le persone che si
sono prodigate per la buona riuscita del Palio: le
ragazze che ci hanno aiutato nei chioschi, il gruppo
dei "castagnari", il gruppo degli alpini per la
pastasciutta finale e tutti gli altri.
Infine un grazie a tutti quelli che si sono dati da fare
nelle varie attività di quest'anno.
AUGURI A TUTTI DI UN BUON 2012!
Il Presidente, Giovanni Signor
1
IL RUOLO DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE: ALCUNE RIFLESSIONI
Giunti a fine anno, prima di
impostare il programma di
attività dell’anno nuovo, ci
sembra giusto e doveroso
fermarsi un po’ a riflettere sul
percorso svolto, per rilevarne i
punti di forza, ma anche le
carenze, le difficoltà incontrate, sia nei contenuti che
nei metodi, perché il ruolo della Torre sia sempre più
fedele al proprio statuto, al mandato dei soci, alle
esigenze socio-culturali di una Comunità in continua
evoluzione. Dalla discussione, animata e sincera a
livello di Direttivo, sono emerse alcune
considerazioni - valutazioni che desideriamo
condividere con i nostri lettori. Ci farebbe piacere
sentire che cosa ne pensano, se sono d’accordo, se
hanno suggerimenti da dare.
1. Noi crediamo che l’Associazione culturale La
Torre, che stimola, promuove e coordina tantissime
iniziative, abbia un suo ruolo specifico, nel contesto
paesano, ancora importante. Essa ha un passato di
attività rilevanti; senza falsa modestia possiamo dire
che ha rappresentato la storia, la cultura e la vivacità
di un intero paese in maniera unica, riscuotendo
apprezzamenti dalla nostra gente e spesso anche
dall’esterno.
2. Non è mancata costanza, pazienza e tenacia nel
proporre e nel portare avanti iniziative nonostante le
difficoltà organizzative, le pratiche burocratiche, la
partecipazione popolare meno ampia, meno
immediata, le collaborazioni da cercare meno
scontate, perché oggi più che mai siamo tutti
impegnati e non abbiamo tempo.
3. Certamente c’è un buon dialogo nel nostro
Direttivo, ci si trova abbastanza spesso, si parla, si
discute animatamente, si cerca di ascoltarsi. Il
confronto ci fa crescere, ci fa sentire piu amici.
4. Dovremo però metterci in maggiore ascolto di
quanto avviene all’esterno, di cosa pensa e chiede la
gente, per correggere, valorizzare, stimolare e
produrre attività culturali sempre più valide e
convincenti. Spesso ci manca la risposta della gente
su ciò che facciamo: ci manca il feedback. Ma siamo
convinti che dobbiamo avere il coraggio di proporre
le cose nonostante le non risposte. Il progetto
culturale deve partire da noi, dalle nostre convinzioni
e la popolarità di una proposta non dev’essere il
criterio principale per le nostre scelte.
La convinzione della giustezza delle proposte
culturali da farsi, nate dalla attenta analisi dei
problemi della nostra comunità, non può sottrarci al
dovere morale di realizzare quanto noi crediamo utile
al progresso ed allo sviluppo culturale del nostro
paese
5. Abbiamo molte idee e facciamo molte cose, ma ci
manca il tempo di approfondire.
In questi anni abbiamo impiegato il nostro tempo e le
nostre forze per realizzare molte attività, fino a dire
che talvolta il troppo stroppia. E questo ci ha portato
ad operare molto più all’esterno di noi, nella
realizzazione delle iniziative, dimenticando o
diminuendo lo sforzo per la nostra crescita culturale
personale. Ci manca un po’ il tempo di approfondire
la cultura fra di noi, di operare su certi temi di grande
valore e di grande urgenza. Per esempio la mostra
fotografica è piaciuta, ma non l’abbiamo discussa
nelle sue tematiche fra di noi. Restiamo in superficie
perché abbiamo troppe cose da fare e ci mancano il
tempo e le occasioni adatte per discutere e crescere.
6. Ci piacerebbe coinvolgere maggiormente i
giovani. Vorremmo che i giovani che abbiamo
incontrato e che hanno collaborato con noi in alcune
manifestazioni partecipassero qualche volta anche ai
nostri Direttivi, per dare un maggior contributo di
idee oltre che pratico. Insieme a loro potremmo
maturare meglio e crescere insieme anche facendo
scelte più convincenti e più valide.
Per questo motivo rivolgiamo un invito particolare ai
ragazzi e alle ragazze che in questi anni hanno
potuto accedere ai livelli più alti di studio, ai
neolaureati ad esempio. Potrebbe essere interessante
organizzare degli incontri con loro e dare loro
l’opportunità di presentare al pubblico parte dei loro
studi, delle loro ricerche, delle loro tesi di laurea.
Torneremo ancora su questi temi, ci contatteremo, ci
incontreremo personalmente e a piccoli gruppi.
Dobbiamo sentirci un po’ tutti più coinvolti, anche
perché la crescita culturale del nostro paese non è un
problema di élite, tanto meno di vecchi pensionati, o
di gente che ha tempo da perdere. E’ un problema
fondamentale come il cibo sulla tavola.
Il Direttivo
Potete scrivere a SEDI NÔ via mail all’indirizzo
[email protected]
2
CHE BEL GIORNALE!
“Che bel giornale!”: ho pensato più volte quest’anno
sfogliando il SEDI NÔ, gjornâl di Lavarian,
considerandone i contenuti e non solo.
Non solo. A gennaio saranno 12 anni che questo
giornale esce con cadenza regolare ed altrettanto
regolarmente viene portato gratis in tutte le famiglie
di Lavariano. Un esempio di fedeltà molto raro, se
non unico, per un giornale di paese. Fedeltà che vuol
dire costanza, tenacia, bravura e convinzione nel
reperire, scrivere e pubblicare gli articoli che
riguardano la nostra comunità.
I contenuti sono per la maggior parte di cronaca
locale. Nella fattispecie: resoconti di serate culturali,
spettacoli teatrali, concerti, racconti di viaggio,
avvenimenti piccoli e grandi nel mondo ma con attori
nostri concittadini.
Chi non ha partecipato ne viene informato; chi c’era
ne ha una testimonianza o un ricordo.
Sul Sedi Nô si possono trovare i programmi che le
Associazioni locali intendono attuare nel futuro
prossimo e sapere chi sono le persone che
compongono dette Associazioni.
Inoltre si possono leggere articoli di attualità, di
storia, confronti sulla politica locale e non… Sono
ospitate lettere e opinioni di chi desidera esprimere il
proprio pensiero e condividerlo con altri; o di chi
vuol segnalare situazioni di interesse comune nel
paese e nei dintorni.
Sono stati pubblicati articoli a ricordo di concittadini
di recente scomparsi, che sono stati particolarmente
significativi per la comunità. O di altri concittadini,
ancora in vita, che si sono spesi o si spendono nelle
attività di paese.
Ecco: tutto questo e molto altro è il Sedi Nô, gjornâl
di Lavarian, edizione La Torre.
C’è. Esiste, come una bacheca accessibile a tutti sulla
quale apporre ciò che vogliamo far sapere o
condividere con il paese. Ma anche come un archivio
della memoria di fatti che altrimenti al giorno d’oggi
sarebbero ancor più rapidamente consumati e
dimenticati.
E’ la memoria comune di un paese e un baluardo
molto importante contro ciò che viene definito
disgregazione del tessuto sociale. Il Sedi Nô è una
realtà.
Non apprezzare ciò è senz’altro lecito, ma,
chiediamoci: se non ci fosse, dove troverebbe
ospitalità tutto ciò che ho scritto finora e quanto
sarebbe ancora più difficile la conoscenza fra
concittadini?
E ribadisco che tutti coloro che lo desiderano,
Istituzioni, Associazioni, singoli cittadini, possono
intervenire proponendo alla redazione i propri articoli
da pubblicare.
Infine, perché non ricordare che il SEDI NÔ è un
giornale fotocopiato, dai costi molto contenuti, ma
dai contenuti sostanziosi, che non promette grandi
cose, ma mantiene ciò che promette; il tutto
confezionato in una veste grafica sobria e dignitosa,
grazie all’impegno di molti.
E per tutti questi motivi è un bel giornale!
Vittorio Madrisotti
NOTA DELLA REDAZIONE
Come redazione di Sedi Nô, siamo anche noi orgogliosi del nostro giornale, per quello che è e per quello
che potrebbe essere con la collaborazione dei suoi lettori. Siamo contenti degli apprezzamenti, ma siamo
altrettanto attenti ad accogliere le critiche.
Questo è il giornale della Associazione culturale La Torre e come tale è un giornale apartitico e
indipendente, che non ha padroni né politici né economici. Esso vuole essere espressione della Comunità
in cui vive, vuole rappresentarla in tutti i suoi vari aspetti: quello sociale, culturale, economico, politico e
religioso. E ben sappiamo che non tutti la pensano allo stesso modo. Questo è un giornale serio e
motivato che “legge” e racconta la realtà, senza forzature e senza infingimenti e senza strizzare
l’occhiolino a qualcuno per fare bella figura ed avere consenso. Attraverso la sua redazione e gli
interventi dei lettori, esso dà voce ai fatti che accadono ed alle opinioni diverse della gente, dà spazio a
chiunque voglia esprimersi su qualunque argomento, ma ad una condizione: il rispetto delle persone e
delle opinioni altrui. Agli articoli che non piacciono si può liberamente rispondere su queste stesse
pagine.
Noi siamo tutti convinti che la verità, espressa nelle sue diverse facce, rende tutti più liberi e democratici.
Rinnoviamo quindi l’invito ai nostri lettori, agli Enti, alle Istituzioni e alle Associazioni ad intervenire
inviandoci i loro articoli.
3
ATTIVITA’ SVOLTE
PALIO DEI BORGHI 2011
Prima di dare la parola ai Borghi, vogliamo fare una
piccola riflessione sul valore di questa iniziativa che
si ripete da tanti anni nel nostro paese. Che cos’è il
Palio dei Borghi?
E’ un gioco, un grande gioco collettivo di paese, fatto
da persone di tutte le età.
Funziona un po’ come il gioco di squadra dei
bambini. Pensate una grande piazza, o un cortile, un
campo dove i bambini giocano a nascondino o a
pallone. Uno lancia l’idea, si vanno a chiamare gli
amici ed in poco tempo ecco una squadra in campo,
velocemente si stabiliscono le regole e via! Si gioca!
Foga, entusiasmo, sudore, qualche animata
discussione, sguardi, scambi di parole, ma soprattutto
corpi che si spingono, che si sfiorano, che lottano per
vincere… E’ così, attraverso il giocare insieme, che i
bambini imparano a conoscere se stessi, a conoscere i
compagni, a rapportarsi, a rispettarsi. E’ così che
creano simpatie, alleanze. E’ così che crescono.
Il Palio dei Borghi è un po’ lo stesso: c’è la fatica
iniziale di formare le squadre, ma poi tutti si diventa
un po’ bambini.
Qualcuno può dire che sono stupidaggini. E’ vero. Il
gioco non è una cosa seria perché non ha in sé
nessuna necessità, nessuna finalità utilitaristica. Il
vero gioco è fine a se stesso. Si gioca per giocare, per
divertirsi, ma poi, alla fine, si scopre che quel gioco
ha cambiato un po’ le persone, ha creato nuovi
legami, amicizie, simpatie, complicità.
Questo è stato il Palio dei Borghi, una forza
aggregante, alla fine della quale ci siamo ritrovati
tutti un po’ più amici e rinforzati da questi nuovi
legami, pronti per le nuove sfide che la vita di ogni
giorno ci presenta.
La Redazione
Ed ora la parola ai protagonisti... i Borghi!
”COGITO ERGO SUM”… A DÎS LA SÔ IL BORC DE SIENCE...
5 borgate... 5 squadre... un solo obiettivo: vincere il
palio dei borghi 2012.
Si è svolta come di consueto, con cadenza
quadriennale, la sentitissima sfida fra le cinque
borgate di Lavariano, dove il glorioso Borc de
Sience, ahimè, è arrivato ultimo in classifica, ma non
nello spirito.
Tante le prove, tante le gare e tanti i preparativi per
arrivare il più agguerriti e pronti possibile alla
grande sfida dove, sapevamo già, avremmo trovato
di fronte gli avversari, gli amici, quelli di sempre,
quelli pronti come noi, a vendere cara la pelle sulla
piazza della chiesa.
Guidati dal nostro carismatico capo borgo, Elio
Perosa (in arte “el Fariseo”), coadiuvato dai nostri
più fidati borgatari, abbiamo arruolato ed istruito a
dovere i più coraggiosi abitanti del borgo, che si
sono prestati senza indugi allo sforzo bellico, per
superare le prove.
A loro, a chi ha allestito il chiosco, l'APEritîf, ha
fatto le coccarde, maglie, bandiere, mangiare e bere
ed a tutti quelli che, anche solo con un semplice
applauso da dietro le transenne, si sono adoperati
per la riuscita di questa grande festa va il mio
personale, quello del capo borgo e di tutti gli abitanti
del Borc de Sience un grande ringraziamento.
GRAZIE.
Le critiche e le contestazioni le lascio a chi ha voglia
di farle. Mi limito solamente a dire quanto è stato
bello vedere e sentire la partecipazione degli abitanti
del borgo e della gente di Lavariano, sempre pronta
a stare in compagnia nel miglior modo possibile:
fare Festa. “O vês simpri une fieste diferente li a
Lavarian” mi dicono in giro, ed è vero, ne sono
orgoglioso e spero che continuerà ad essere così,
4
una comunità attiva, disponibile un “paìs che al
cumbine”, sì perchè combiniamo sempre tutto, come
da millenaria tradizione friulana, grazie anche
sempre a quelli che nelle feste o quando serve sono
sempre presenti e si fanno in otto, perchè dire in
quattro è troppo poco, che conosciamo e non
smetteremo mai di ringraziare. Bello l'organizzarsi i
giorni prima con i borgatari a decidere assieme sul
da farsi, belli i video frutto di passione e fantasia,
bello il trovarsi la serata prima, ogni borgata con il
suo chiosco e le sue prelibatezze a ricordare vecchi
aneddoti e storie delle sfide degli anni passati. Bella
la Domenica tutti in piazza, a fare tifo ed a sfidarsi a
suon di “peçòs di striçâ”, balis di rodolâ, cori cu le
bici e tors di fâ sù (... a questo proposito si ricorda ai
paesani che, in occasione della sistemazione delle
luci di natale è stata regolata anche l'ora sul
“QUARTO” orologio della torre campanaria!!!!).
Bello vedere il più giovane ed il più saggio del paese,
96 anni a 1, tenersi per mano, mentre l'uno racconta
all'altro storie di un tempo passato, di vita vissuta
assieme alla moglie ed alla famiglia, a suon di
sopuartâsi e volêsi ben e cjapâ ce che al ven cence
cirî pantianis... Insome biel e vonde.
Non ci resta che aspettare la prossima sfida. Nel
frattempo invito tutti gli abitanti del Borc de Sience e
degli altri borghi, a tenersi pronti ed a fare presenza,
intanto con i festeggiamenti soliti del Natale, del
Pignarûl e del Carnevale del quale si sta già
confabulando in sordina tra giovani tra un APEritîf e
l'altro di riportarlo ai vecchi fasti degli anni in cui
sulla piazza comparivano come per magia pagode e
mulini a vento.
Buone feste e tanti cari auguri a tutti dal Borc de
Sience.
Giovanni Pittis
BORC RIÇOT
Le premesse non erano delle migliori, viste le
difficoltà riscontrate per coinvolgere le persone
nell’organizzazione e nella partecipazione ai giochi,
ma la tenacia e l’entusiasmo degli organizzatori è
riuscita a “strissinâ in place” un buon numero di
borgatari.
Apprezzatissima la vigilia! Il nostro chiosco colorato
e fornito (ancje di un bon mignestron) ha contribuito
ad allietare la fresca serata, concludendola con un
caldo vin brulè.
Il palio ha coinvolto grandi e piccini; ha destato dal
torpore la voglia di gioco che ognuno di noi ha
dentro di sé. E che dire del nostro video? Speriamo
nel futuro, accompagnando per mano le nostre
giovani leve fino alla prossima “sfida”.
Cristina Volpetti
DIETRO LE QUINTE DI BORC STARPÊT
Come è consuetudine a Lavariano anche quest’anno
si è svolto il palio dei borghi, un ritrovo tra la
popolazione a trascorrere una giornata insieme.
Ogni borgata rappresenta i suoi abitanti e il folto
numero che vi partecipa è il più chiaro segnale di
unità. Noi del borgo Starpêt, affinchè questo indice
di presenza aumentasse, quest’anno siamo partiti
con l’intento di trovare prima le nostre radici.
Quindi abbiamo prima consultato la storia, ci siamo
creati un logo che ci rappresentasse e, con esso, è
stata creata una maglietta. Tutto il resto ha girato
intorno ad essa ed è stato allestito successivamente
un carro per simboleggiare il nocciolo, da cui deriva
il logo. Da qui in poi tutto è stato più semplice.
Perché, vi chiederete. Facile vi rispondo io: una
volta scaldato il motore diesel, che rappresenta i
residenti del borgo, la macchina comincia ad
ingranare sempre più. Devo ammettere anche che,
per riscaldarlo, ci è voluto diverso sacrificio e un
notevole dispendio di tempo. Al di là di questo, la
morale della storia ci insegna che, dietro un grande
lavoro, non sempre si raccolgono i frutti. La grande
sportività del borgo Starpêt ha dovuto fare buon viso
all’esito negativo e alle fatalità avverse dei giochi.
Come è doveroso, il capoborgo coglie l’occasione
5
per ringraziare i suoi borgatari per la loro
partecipazione, per chi si è prestato in campo
organizzativo e per le ottime doti atletico-pratiche
dimostrate durante i giochi. Per concludere,
lasciatemelo dire, senza alcun dubbio per le
soddisfazioni e per le potenzialità umane, il palio
2011 l’abbiamo vinto noi !!! Un saluto a voi tutti
Renato Nardini
BORGO MAGNA
Dopo alcuni anni di silenzio, diciamo così,
quest'anno ci siamo ritrovati tutti assieme, noi
abitanti del Borc de Magne, prima con la cena del
borgo e poi in occasione del Palio. Anche se si
sperava in una partecipazione "totale" (impossibile),
abbiamo visto comunque nelle tante persone presenti
il gusto di fare gruppo ed è stata una piacevole
sorpresa. Anche durante il Palio l'affiatamento c'era
e per noi è stata una bella festa.
Giovanni Signor
IL NUOVO CAMPIONE E’ BORC BATIFIÂR
Entusiasmante, fantasmagorico, praticamente un
successo che ha riempito di orgoglio tutti coloro che,
con anima e corpo, si sono impegnati nella difficile
organizzazione delle due giornate del quadriennale
Palio dei Borghi.
Questa è stata la prova evidente che con quattro cose
“tirate vicino” così alla buona e stimolando la
fantasia di qualche persona, si è riusciti a creare una
manifestazione che ha coinvolto e indotto a
collaborare la gente delle nostre borgate, creando
nuove amicizie anche con chi nel paese è arrivato da
poco.
Bellissimi i giochi che si sono organizzati basandosi
su mestieri e faccende della nostra tradizione
friulana. Le sfide, cariche di “pacato agonismo”,
hanno fatto divertire giocatori e sostenitori,
soprattutto chi, come noi del Borc Batifiâr, si è
aggiudicato il tanto ambito Trofeo del Palio, di cui
hanno scritto, la sera stessa dell’evento, tutti i
giornali nazionali più importanti.
Marco Bernardis
6
IL CONCORSO LETTERARIO PAOLINO D’AQUILEIA
Quale grande strumento è la lingua che ci distingue
dagli altri esseri viventi , la lingua che parliamo, che
scriviamo, quella che usiamo abitualmente nella
nostra vita di relazione, quella che abbiamo imparato
in famiglia fin dai primi anni di vita e che abbiamo
sviluppato in seguito grazie anche alla scuola... La
lingua orale, la lingua scritta. Strumento essenziale di
conoscenza , che ci dà accesso al sapere, in tutte le
sue forme; strumento essenziale di relazione che ci
permette di vivere a pieno la vita sociale.
Noi friulani siamo fortunati perché di lingue bene o
male ne impariamo due fin da bambini. La lingua
friulana e quella italiana. Ma è importante conoscerle
bene e saperle ben utilizzare. Sappiamo che la scuola
fa molto per la promozione della lingua nazionale:
nei programmi per fortuna l’insegnamento della
lingua italiana ha ancora un ruolo centrale . In questi
anni in regione si fa qualcosa anche per il friulano,
anche se il friulano viene delegato principalmente
alle famiglie.
Convinti del grande valore che ha l’apprendimento
linguistico per i bambini, per stimolarli di più a
scrivere, per sostenere e valorizzare il lavoro degli
insegnanti delle nostre scuole primarie, abbiamo
organizzato il 9° Concorso letterario Paolino
d’Aquileia.
Lo scorso 2 dicembre si è tenuta la serata finale di
premiazioni del concorso stesso. L’iniziativa ha
coinvolto le alunne e gli alunni delle classe terze,
quarte e quinte delle Scuole Elementari di
Mortegliano e di Lavariano. La grande
partecipazione di autori e di autrici con i loro scritti
in lingua friulana ed in lingua italiana (oltre 170
opere) ha manifestato anche questa volta il piacere di
scrivere e di confrontarsi dei nostri alunni,
approfondendo temi cari al loro crescere ed al loro
vivere in famiglia e nella scuola. Poesie di forte
impatto emotivo, racconti nati da esperienze vissute,
ambienti narrati con vivacità e tanti personaggi,
soprattutto mamme e nonni, narrati con simpatia, con
cordialità e spesso con comicità, quale segno di
affetto e di tenerezze esperimentate nella vita
quotidiana.
La Giuria, composta da insegnanti, ha apprezzato i lavori svolti ed ha assegnato i premi in questo modo:
POESIA IN FRIULANO:
1° Premio alla poesia MAGJIE di Silvia Lazzarini, classe 5a di Lavariano
2° Premio alla poesia IL MISTÎR DA LA MÊ BISNONE E DA LA NONE di Cecilia Lazzarini, classe 3a di
Lavariano
3° Premio alla poesia IL GJAT di Melissa Biasutti, classe 3a di Mortegliano
4° Premio alla poesia MÊ SÔR di Margherita Fabro, classe 3a di Mortegliano.
Poesie segnalate:
ME PARI di Matteo Marcuzzi, classe 5a di Lavariano
ME PARI di Federico Signor, classe 5a di Lavariano
LA MÊ BICICLETE di Michele D’Odorico, classe 5a di Lavariano
IL NONO di Gabriele Pascutti classe 3a di Lavariano
PROSA IN FRIULANO
1° Premio alla prosa PIMPA di Samuele Furlan, classe 3a di Mortegliano
2° Premio alla prosa IL MISTERI DAL PAN di Laura Tirelli, classe 3a di Mortegliano
3° Premio alla Prosa IL MISTÎR DI MÊ NONE di Anna Trevisan, classe 4a di Lavariano
Prose segnalate:
I NONOS di Davide Zanuttini, classe 3a di Lavariano
ME NONO MILIO di Riccardo Durì, classe 4a di Lavariano
ME NONO GINO di Alex Ferro, classe 4a di Lavariano
POESIA IN ITALIANO
1° Premio alla poesia SILENZIO… L’AUTUNNO MI PARLA di Federico Bittolo, classe 3a di Mortegliano
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PROSA IN ITALIANO
1° Premio alla prosa LA NASCITA DI MIO FRATELLO di Aurora Mattiussi, classe 4a di Mortegliano
2° Premio alla prosa LA MIA BICICLETTA di Stefano Lorenzetto , classe 5a di Mortegliano
3° Premio alla prosa IL SOGNO DI LEONARDO di Leonardo Cirio, classe 3a di Mortegliano
Prose segnalate:
UNA NOTTE DAI NONNI di Daniele Cisilino di Mortegliano
VIAGGIO DI NOZZE NELLO SPAZIO di Francesco Fabris di Mortegliano
PREMIO SPECIALE al lavoro collettivo su I MISTÎRS DAI NONOS della classe 5a di Lavariano.
La serata è stata allietata dalla presenza della nostra
Banda che ha accompagnato la consegna dei premi
ed ha illustrato, uno alla volta, gli strumenti usati nei
concerti. Si è quindi passati dai flauti, alle trombe, ai
sassofoni, ai tromboni, ai bassi con brevi esibizioni di
ciascuno per far conoscere ed apprezzare i suoni.
Tutti insieme poi gli strumentisti hanno eseguito
brani musicali che hanno piacevolmente coinvolto il
numeroso pubblico presente.
La Redazione
CELEBRATA L’UNITA’ D’ITALIA ANCHE A TRIVIGNANO
Invitati dal Comitato Parrocchiale di Trivignano
Udinese la nostra Banda ed il gruppo di teatro della
Torre hanno celebrato con la gente di quel Comune i
150 anni dell’Unità d’Italia, riproponendo il testo e le
musiche già presentate a Lavariano.
Alla serata ha dato il suo patrocinio il Comune di
Trivignano con la presenza e gli interventi del
Sindaco e dell’Assessore alla Cultura.
E’ stata una serata piacevole e commovente, con la
gente in piedi ad applaudire ed a cantare, per ben due
volte, l’Inno di Mameli.
La Redazione
Il 18 dicembre il gruppo della Università della Terza Età di Palmanova si è esibito brillantemente a
Lavariano nella commedia “Bluebelle”, di Alberto Prelli, con la regia di Alessandra Nardini.
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DALLE ASSOCIAZIONI
UN NUOVO TRICOLORE PER GLI ALUNNI DELLA SCUOLA DI LAVARIANO
Il “4 Novembre” appena trascorso, il Gruppo Alpini
“Bravo Olivo” di Lavariano ha fatto dono alla Scuola
Primaria di Lavariano del vessillo tricolore. Nella
mattina, iniziata con l’alzabandiera in Piazza S.
Paolino per l’occasione vestita di tricolori, un nutrito
numero di Alpini, cui si sono aggregati il Consigliere
Sezionale Franco Domenico della Sezione di
Palmanova
ed
il
rappresentante
dell’Amministrazione Comunale del Comune di
Mortegliano, si è recato presso la Scuola Primaria
“N. Tommaseo” di Lavariano per presentare e donare
agli alunni, presenti e futuri, la bandiera tricolore,
segno tangibile di appartenenza ad una Nazione,
cogliendo la giornata carica di significati, qual è
quella del 4 Novembre. Effettuata la consegna della
bandiera della Repubblica Italiana da parte del
Gruppo per mano di Bravo Olivo, nipote
dell’omonimo Alpino caduto in guerra e al quale è
intitolato il Gruppo di Lavariano, gli alunni della
quinta classe hanno formulato il loro ringraziamento
concretizzandolo nella recita di una poesia sulla
guerra, da loro stessi composta e intonando il canto
“La Bandiera”. Al termine dei brevi discorsi di rito,
gli alunni, le maestre, il maestro e gli alpini hanno
ritenuto che, il modo più vero per esprimere la
reciproca gratitudine e per non dimenticare che cosa
si celi e sia significato dalla Bandiera Tricolore, fosse
quello di esternare ciò che attraversava il loro cuore
in quei momenti cantando, non senza qualche visibile
segno di commozione, l’ Inno di Mameli.
Da tutto il Gruppo rivolgiamo i migliori auguri di
buone feste e di buon anno alle famiglie di
Lavariano.
Il Gruppo Alpini di Lavariano
Per informazioni email [email protected]
18^ CENE DAI AMÎS
Pronti?... Via! Tutti in carrozza alla volta di Amaro
per la 18^ edizione della “Cena degli Amici”, dopo
un corposo aperitivo presso il chiosco di Garbin
offerto dal presidente uscente. Già si intravedono i
primi andamenti incerti sulla corriera e non certo per
la guida dell’autista, probabilmente destinato a restare
l’unico sobrio della serata. Tradizionale visita “di
cortesia” al paese di Mortegliano, intonando canti
tipici lavarianesi, e imbocchiamo l’autostrada
direzione Carnia tra l’entusiasmo irrefrenabile dei
partecipanti.
Ricorrenza importante quella di quest’anno: la “Cena
degli Amici” diventa maggiorenne! Prova di fedeltà
per il gruppo dei “Vers Vedrans Furlans” di
Lavariano che festeggia annualmente il proprio
orgoglio single assieme agli sventurati amici che
hanno preso la via del fidanzamento e del
matrimonio. È un’occasione, l’ennesima per i
lavarianesi, di vivere una serata all’insegna della
goliardia e rafforzare un indiscutibile legame
paesano, ma è anche l’opportunità per far rinsavire
coloro che hanno rinunciato al “single pride” nel
corso dell’anno e tentano la scoscesa impresa della
vita di coppia. Tra questi ultimi Costantino,
presidente eletto nel 2010, il quale quest’estate ha
irriverentemente riconsegnato la fascia abdicando in
favore del vice, Paolo Piani.
Mettiamo da parte questi pensieri perché la corriera
ferma al fronte e siamo pronti alla battaglia: ingresso
rumoroso al ristorante “Al girarrosto” e interminabili
brindisi, cori, incitazioni, urli forsennati… “Viva
la…”…
Dunque le elezioni: difficile scegliere tra i candidati
presidenti anche a causa di vistosi “pacchi”
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dell’ultimo minuto, specialmente tra gli under 25 tra
cui manca il più quotato. Molti voti anche agli assenti
e in quattro se la giocano al ballottaggio: non poteva
vincere che lui! Michele Masutti, indomito casinista
forte dell’appoggio della lobby degli imprenditori
agricoli.
Rassicurati dalla nuova leadership risaliamo in
carrozza dopo un giro veloce, giusto un’oretta, di
digestivi. Destinazione “Rilago”: invadiamo la
discoteca, diamo prova di brillante abilità come
ballerini lasciando senza fiato le bellezze locali fino a
chiusura. Al ritorno qualcuno dorme in corriera,
mentre qualcun altro si prepara ad indugiare nei
festeggiamenti ancora fino a tarda mattinata. E lì
interverrà il saggio con i suoi sani consigli: “Vait
cjase che ven fûr le int di Messe!”…
Fu vera gloria? Ai posteri l’ardua sentenza.
Francesco Polo
LA BANDA CELEBRA I 110 ANNI DALLA SUA FONDAZIONE
Sarà un anno di festa per la nostra Banda di
Lavariano l’anno che verrà 2012. Si celebreranno
infatti i 110 anni dalla sua fondazione e molti eventi
scandiranno l’anno prossimo con concerti ed
iniziative per sottolineare il grande apporto di
solidarietà, di aggregazione e di cultura trasmesso
dalla Filarmonica non solo nel nostro paese, ma
ovunque si è recata in tutti questi anni.
La Banda, nata come Filarmonica cattolica nel 1902,
si è arricchita nel 1930 con la presenza dei suonatori
della Banda laica fondata da Galdino Bernardis ed ha
segnato con la sua musica e la vivacità della sua
partecipazione tutti gli eventi felici e dolorosi della
nostra comunità.
La sua esistenza nel contesto delle formazioni
bandistiche regionali ha reso illustre il nostro paese
grazie ai numerosi riconoscimenti conseguiti dalla
nostra Banda nei concorsi musicali ed alle
performances della stessa negli avvenimenti di cui è
stata partecipe attiva ed interprete adeguata. La storia
stessa di Lavariano si caratterizza per la presenza
della Banda che dà all’intera comunità un marchio di
qualità
nella
formazione
musicale,
nella
aggregazione sociale vissuta e trasmessa alle nuove
generazioni con uno spirito comunitario convinto e
proclamato.
Erminio Polo
La Filarmonica Giuseppe Verdi di Lavariano augura a tutti tanta felicità e
serenità per il nuovo anno. Un anno, il 110° dalla fondazione della nostra
associazione, che vogliamo vivere ancora insieme a voi, ogni giorno, anche
con il supporto dell’allegria del nostro calendario 2012, disponibile per tutti
coloro che hanno il piacere di contribuire alla nostra attività.
Ringraziamo sentitamente il maestro Pier Paolo Mazzon che ne ha reso
possibile la realizzazione con i suoi scatti brillanti.
CONCERTO VOCALE-STRUMENTALE IL 14 GENNAIO 2012
Sabato 14 gennaio alle 20.30 nella chiesa parrocchiale di Lavariano si svolgerà il primo di una serie di
concerti che verranno promossi dalla Filarmonica Giuseppe Verdi assieme ad altre iniziative per
celebrare degnamente questo l’importante traguardo dei 110 anni di fondazione.
Il concerto è organizzato in collaborazione con il coro parrocchiale di Lavariano che vuole così onorare
San Paolino nostro patrono. Ospiti della serata saranno, sotto la direzione del maestro Antonio Piani, il
coro della classe di esercitazioni corali e direzione di coro del Conservatorio “Jacopo Tomadini” di
Udine e alcuni allievi della classe di organo. Darà il benvenuto il Coro di Lavariano che, unito al coro
“Meleretum” di Mereto di Capitolo, eseguirà alcuni brani di introduzione al concerto vero e proprio.
Proponiamo questo concerto sperando sia accolto da un numeroso e caloroso pubblico.
Gloria Della Savia
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LA FESTA DELL’OCA E DEL VIN NOVELLO 2011
Grande successo davvero per l’ edizione della Festa
dell’Oca e del Vin Novello che si è tenuta a
Lavariano lo scorso mese di novembre 2011. La
partecipazione di tanta gente e di tanti avventori è
stata garantita da due splendide giornate di sole in
una temperatura mite che rappresentava veramente
“l’estate di San Martino”.
Con il sostegno della Regione, attraverso l’Assessore
Claudio Violino, e della Provincia, attraverso
l’assessore Macorigh, con l’appoggio del Comune di
Mortegliano, la manifestazione ha potuto esibire i
lunghi striscioni del “Tipicamente Friulano” che
davano alla festa la nuova connotazione di essere un
evento legato alla promozione ed allo sviluppo dei
prodotti tipici friulani. Importante è stata anche la
presenza delle autorità friulane più rappresentative ed
impegnate nei confronti del settore, oltre ai sindaci
dei Comuni vicini.
Le due giornate sono state inoltre caratterizzate dalla
contemporanea presenza del mercato “Naturalmente
Lavariano” che ha visto lungo la piazza e lungo via
Canonica esibirsi oltre trenta aziende partecipanti e
fra le stesse anche cinque aziende della Regione
Toscana, richiamate a Lavariano dalla intraprendenza
di Dante Bernardis e con la prestigiosa presenza del
poeta-macellaio Dario Cecchini di Panzano in
Chianti. Non è mancato l’appoggio e la adesione di
Slow Food, a garanzia che la Festa dell’Oca e del Vin
Novello di Lavariano rappresenta ormai una realtà di
promozione del territorio e delle produzioni agricole
che assicurano altissima qualità ed un forte legame
con il consumo attento e partecipato.
La festa si è avvalsa della collaborazione di molti
volontari che hanno assicurato presenza ai chioschi
ed alle bancarelle in un clima di gentilezza e di
corresponsabilità, guidati dalla sapiente regia del
Direttivo della Associazione Naturalmente Lavariano
e dal suo presidente Maurizio Bernardis che
ringraziano di cuore tutti i collaboratori per il lavoro
fatto a beneficio della immagine e della realtà di
Lavariano.
Erminio Polo
NUOVI CORSI ALLA UNIVERSITA’
L’Università dell’età Libera di Mortegliano organizza per questo trimestre alcuni nuovi corsi che si
affiancano a quelli già programmati all’inizio dell’anno accademico. Essi sono:
• Corso di Yoga della risata al mercoledì mattina dalle 9.30 alle 10.30 presso la Palestra Comunale di
Mortegliano per far crescere le nostre capacità rigenerative ed immunizzanti;
• Corso di agricoltura biologica, di potatura e di conservazione alimenti con uscite pratiche presso
aziende agricole;
• Corso di Arte al martedì sera dalle ore 20.00 presso la Scuola Media con videoproiezione delle
immagini da conoscere e da ammirare.
Per ogni informazione telefonare al numero 3480874170.
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CRONACA
MARIE MADRISOTE
Ci ha lasciati anche Maria Madrisotti, sorella di
Attilio, moglie del pittore Lajos Markos, proprio
alcuni giorni dopo l’uscita su questo giornale della
sua fotografia e dei suoi saluti, mandati per mezzo
della figlia di Adriano Croatto dalla città di Houston
in Texas.
Gli anni ormai pesavano sulla sua forte fibra di
friulana, passati i 90 anni e disturbata dagli acciacchi
di una vita spesa prima per assecondare la sua
passione di cantante d’opera e poi nel seguire Lajos
in America, lasciando tanta parte di cuore qui in
Friuli.
La sua vicinanza a Lavariano è sempre stata
pressante non solo quando veniva d’estate a trovare il
fratello, ma anche nelle sue corrispondenze
dall’America e nei suoi ricordi di gioventù.
Le sue ceneri saranno portate a Lavariano a riposare
accanto al marito nel cimitero del nostro paese.
La Redazione
CHI CI HA LASCIATI NEL 2011 E CHI E’ NUOVO TRA DI NOI
DEFUNTI NELL’ANNO 2011 SEPOLTI NEL CIMITERO DI LAVARIANO:
Adelio Del Pin, Don Giovanni Nicolich, Fede Bernardis in Blasone, Silvana Zoratto in Molina, Fides
Codarini in Bernardis, Antonio Blasone, Angelo Gottardi, Aldo Cogoi, Melida Chiap in Bernardis
DEFUNTI DI FUORI PAESE SEPOLTI NEL CIMITERO DI LAVARIANO:
Beatrice Franz, Paolina Franz. Le ceneri di Maria Madrisotti in Markos, morta a Houston, saranno
trasferite a Lavariano.
NATI A LAVARIANO:
Davide Beorchia, Valentina Michelutti, Cecilia Saverino
NUOVE REALTA’ COMMERCIALI
Pur essendo un piccolo paese il nostro è ricco di
iniziative, attività ed è vivace anche dal punto di vista
commerciale: infatti nel 2011 ben due nuove realtà
hanno aperto i battenti sulla nostra bella piazza.
Il 23 marzo 2011, infatti, è stata inaugurata la
Pizzeria Lavariano, situata di fianco alla Casa della
Gioventù, gestita dalle sigg. Maria Ramos, di origine
spagnola, e dalla socia Paola Urbanetti, friulana
verace. Oltre alla buonissima pizza queste due brave
cuoche propongono specialità gastronomiche
spagnole come la paella e friulane come il frico.
Segnaliamo inoltre il laboratorio artigianale di
sartoria L’Atelier di Sabrina Di Carlo che ha aperto
in piazza S. Paolino, 22 il 10 dicembre 2011.
L’attività è stata trasferita qui dalla provincia di
Pordenone. Il laboratorio vanta una storia sartoriale
di più di un decennio nel campo della realizzazione
di abiti da sposa e da cerimonia, ma vuole diventare
un punto di riferimento per qualsiasi lavoro di
sartoria e di cucito per quanti amano i lavori
artigianali che offre il made in Italy.
IL NUOVO MEDICO
Un ben arrivata alla Dott.ssa Francesca Melon, nuovo
medico di base, laureata in Medicina e Chirurgia il
30/09/1996 a Trieste con il massimo dei voti e
specializzata in Medicina Generale nel 2004. Il suo
ambulatorio a Lavariano si trova in piazza San
Paolino 1, di fianco alla Chiesa, ed ha i seguenti
orari:
Lunedì dalle 17.00 alle 18.00;
Martedì dalle 09.30 alle 10.30;
Mercoledì dalle 09.30 alle 10.30;
Giovedì dalle 12.00 alle 13.00;
Venerdì dalle 09.30 alle 10.30.
Lucia Bernardis
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IL NUOVO PRESIDENTE DELLA LATTERIA
Dopo tanti anni di vivace puntuale presenza nella
guida della nostra Latteria, Lorenzo Signor ha
lasciato il suo impegno per passare la mano a
Ferdinando Signor. E’ un avvicendamento che
rinnova, con la giovinezza di Ferdinando, quelle che
sono le attese per la Società cooperativa che è
chiamato a guidare in tempi non facili e con i
problemi sempre più pesanti e nuovi che
condizionano lo sviluppo ed il progresso della
agricoltura friulana. In questo mondo globalizzato, in
una Europa di tanti stati, dove i paesi più poveri sono
in grado di mettere sul mercato prodotti meno
costosi, la volontà di garantire la grande qualità ed il
rispetto della storia della nostra Latteria, di
continuare a produrre come Dio comanda i prodots
fats in cjase che il mestiere artigiano, l’arte casearia e
la consolidata tradizione impongono, sono le sfide
che Ferdinando dovrà affrontare con il suo Direttivo
ed i suoi Soci. I problemi sempre più complessi di
coltivare campi, di condurre gli allevamenti, i pesi
della burocrazia, la salvaguardia dei criteri di
sicurezza e di pulizia, il peso delle leggi di tutela che
gravano sulla Latteria, la pochissima remunerazione
di fatiche che non
tengono conto di
riposi festivi e di
tempi di pioggia o di
tempesta,
le
diversificate abitudini
dei consumatori che
non assicurano al
mercato del latte e dei
suoi derivati i giusti compensi ai produttori, mettono
in difficoltà anche la Latteria di Lavariano. E
diventano incertezze e pensieri non facili per chi la
guida, per chi ci lavora e per chi ci vive di
agricoltura.
Intanto andiamo verso i 90 anni di esistenza: la
latteria infatti è nata nel 1923. E Ferdinando è ancora
giovane e pieno di buona volontà: ha davanti a sé
ancora molti anni per arrivare ai suoi 90 che gli
auguriamo di raggiungere con la dovuta calma e
pazienza, senza porre limiti alla Provvidenza.
Erminio Polo
LA ZUCCA INDECISA
Un bel dì di primavera, Michela scoprì nel
suo orticciolo una bella zucca, nata lì
spontaneamente, e già si pregustava i
favolosi gnocchi che avrebbe potuto farci
quando sarebbe stata matura.
Passata la primavera, arrivò l’estate e la
zucca cominciò ad ingrandirsi e ad
acquistare quel suo bel colore arancione. Ma
più cresceva, più pareva spostarsi verso
l’orto di Daniela!
E così quella zucca, nata Pascutti e
sconfinata in quel di Levaponti, maturò…
Non sarà mai il pomo della discordia? Certo
che no!
Anzi, la zucca era diventata talmente grande
che ce n’era per tutti. Ed è così che le due
famiglie l’hanno festeggiata assieme
cucinandola in tutti i modi.
Pensando alla storia della nostra zucca, ci
viene da sorridere perché, oltre ad essere
stata buonissima, ci ha donato anche la
grande soddisfazione di ritrovarci tutti uniti.
Gli amici del cortile
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21 DICEMBRE: RICORDO DI ENZO BEARZOT
E’ passato un anno dalla scomparsa di Enzo Bearzot (Aiello del Friuli, 26 settembre 1927- Milano 21
dicembre 2010).
E’ stato un grande friulano.
Bravo calciatore. Allenatore, grande Commissario Tecnico della Nazionale Italiana. Grande persona.
Diceva di sé: “ Sono un friulano che lavora fuori!”.
E del Friuli: “So che non può essere più quello di una volta; che il benessere e la conseguente
frammentazione delle famiglie hanno spezzato l’incantesimo dei miei tempi di gioventù. Ma standone
lontano, mi si riforma poco alla volta l’illusione di ritrovarlo intatto, come lo conobbi e lo amai negli anni
’30 e ’40. Quella civiltà contadina, l’attaccamento alla terra, il bisogno di avere una casa propria… E un
grande senso di solidarietà: tutti si aiutavano in tutto… Fosse rimasto così, ci torneremmo tutti, noi
espatriati… Invece è meglio ricordarlo e continuare ad amarlo ora da lontano…”
Mi pare pensasse così un altro grande friulano che lavorava fuori: Turoldo.
Vittorio Madrisotti
PAN E VIN 2012
Il 6 gennaio si ripeterà, in via Mortegliano vicino al
chiosco di Garbin, il tradizionale Pan e Vin dell’Epifania.
L’appuntamento è fissato per le 18 quando, accompagnati
dalle note dalla banda Giuseppe Verdi di Lavariano, verrà
accesa la pira. I giovani del paese non mancheranno di
riscaldare gli ospiti con del caldo vin brulè e, come ormai
da tradizione, con qualcosa da mettere sotto ai denti, oltre
alla pastasciutta finale per tutti.
Non serve perdere tempo a preparare la cena, basta uscire
con qualche euro in tasca per la cassetta delle offerte. Il
tutto verrà devoluto in beneficenza all’associazione
Hattiva, società cooperativa sociale Onlus con sede a
Feletto Umberto, la quale si occupa dell’inserimento
lavorativo di persone disabili.
Gli organizzatori
LETTERE
SALUTI DA DANTE BERNARDIS
Buon giorno, buondì, dal mio vivere nel bosco del Chianti. Sono lontano ma i miei pensieri vi guardano.
Quest’anno ormai sta scappando. Pare che il vivere sia sempre difficile e lo è stato da sempre per gli uomini
di buona volontà o perlomeno per le persone semplici. Ricordo che a casa mia si aveva appena comprato la
tv; correvano gli anni 68 ed io non ero certamente nel cuore delle tempeste di quei tempi, ma ricordo in
particolare che c’era una trasmissione, tribuna politica, condotta o moderata da Luca Di Schiena. Ebbene,
mio padre seguiva come un attento comandante le direttive nazionali della politica di allora. In un passaggio
di un discorso dell’onorevole Aldo Moro mi rimase impresso quanto diceva: è un momento difficile, ci
saranno dei sacrifici da fare per noi italiani e dobbiamo rimboccarci le maniche per dare una svolta vera al
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nostro futuro, alla nostra Italia. Mio padre allora, con un balzo insieme a una imprecazione vivace, disse: ma
non vedete che noi operai siamo già in camicia e le maniche è da molto tempo che le abbiamo rimboccate?
Sempre a noi toccano i sacrifici!
Avevo 14 anni e la mia meraviglia non sono le politiche, ma lo scandalo è che non abbiamo migliorato se non
le cose superflue per gli occhi. Dio nestri, che fastidio mi dà tutto questo, mi ronza male nella mente questo
rincorrere il nulla. Ma soprattutto la mancanza del buon senso, che è presente in ogni uomo e nell’anima…
Solamente un saluto, solamente un battito di emozione per le persone del mio paese che mi manca, ma che io
percorro nei miei sogni...
Sedi fûr, intal bosc dal Chianti:
sedi fûr di cjase, fûr dal paîs,
ma no fûr di me.
Di fûr si viôt le proprie cjase,
di dentri si scoltin peraulis e fûc gnûf.
Si scolte tant cui voi,
un pôc cu le lealtât di un cûr sempliç,
fat di bogns esemplis.
Sedi fûr par cjalâsi dentri,
par dîsi insieme al è miôr el nestri vivi.
Mandi
Dante.
Filastrocca di Natale di Gianni Rodari…
Un Abete Speciale
Quest'anno mi voglio fare
un albero di natale
di tipo speciale,
ma bello veramente.
Non lo farò in tinello,
lo farò nella mente,
con centomila rami
e un miliardo di lampadine,
e tutti i doni
che non stanno nelle vetrine.
Un raggio di sole
per il passero che trema,
un ciuffo di viole
per il prato gelato,
un aumento di pensione
per il vecchio pensionato.
E poi giochi, giocattoli, balocchi
quanti ne puoi contare
a spalancare gli occhi,
un milione, cento milioni
di bellissimi doni
per quei bambini
che non ebbero mai
un regalo di natale
e per loro ogni giorno
all'altro è uguale,
e non è mai festa.
Perchè se un bimbo
resta senza niente,
anche uno solo, piccolo,
che piange e non si sente,
natale è tutto sbagliato.
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ASSEMBLEA ANNUALE DEI SOCI
Venerdì 20 gennaio 2011
ore 20.30
nella Casa della Gioventù
di Lavariano
TUTTI SONO INVITATI
LA TORRE E’ DA SEMPRE
A FIANCO DELLA SUA GENTE:
IERI CONTRO LA CAVA
OGGI CONTRO L’ELETTRODOTTO
La Torre augura a tutti i lavarianesi e alle loro
famiglie un 2012 sereno e proficuo, in cui ciascuno
sia capace di affrontare le difficoltà di ogni giorno
con il giusto spirito e senza mai scoraggiarsi.
FELICE ANNO NUOVO!
SEDI NÔ è scaricabile da Internet all’indirizzo www.lavariano.it,
dove potete trovare anche i numeri precedenti del giornale
e molte pagine interessanti e aggiornate su Lavariano.
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SEDI NÔ, edito dalla Associazione Culturale LA TORRE di Lavariano,
stampato in proprio e distribuito in tutte le famiglie.
Redazione: il Direttivo. Progetto grafico: FPGraphics.
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