il matrimonio cristiano e` un sacramento

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il matrimonio cristiano e` un sacramento
Parrocchia S. Zeno, Treviglio via C. Terni 24,
tel. 0363/49752, fax. 0363/596189,
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Incontri di preparazione al matrimonio
IL MATRIMONIO CRISTIANO E’ UN SACRAMENTO
perché sposarsi in chiesa?
Il matrimonio cristiano si distingue dal matrimonio civile perché è un “Sacramento”.
Diremo quattro parole:
1. Una parola sui Sacramenti.
I Sacramenti sono “segni misteriosi” del Dio cristiano
1) La parola Sacramento significa “segno, mistero”.
I Sacramenti sono segni misteriosi, cioè segni che rivelano il mistero di Dio, dicono che Dio ama, salva, vuole
bene, perdona.
2) Quanti sono i Sacramenti?
I sacramenti, cioè i segni che parlano di Dio che non si vede, sono tantissimi, basta saperli leggere.
Noi siamo circondati da tantissimi segni che parlano Dio.
I sette Sacramenti sono quei segni voluti da Gesù.
Si rifanno ad azioni compiute da Gesù e che Gesù ha affidato alla sua Chiesa da ripetere nella storia perché noi
(tutti gli uomini nel corso della storia) possiamo incontrare Gesù, essere perdonati, diventare suoi discepoli.
Ecco le azioni (i sette Sacramenti) che Gesù ha comandato alla sua chiesa di ripetere lungo la storia:
* chiamare a diventare suoi discepoli: battesimo
* mandare a testimoniare il suo Vangelo: cresima
* perdonare i peccati, ridare all’uomo la possibilità di ricominciare: confessione
* mangiare il suo corpo dato per noi per vivere in comunione con lui: eucaristia
* guarire i malati, curare i malati: unzione degli infermi
* dire a tutti che Dio ama con una amore totale, unico, tenere, fedele: matrimonio
* essere memoria della sua presenza in mezzo agli uomini: ordine
3) La Chiesa è il Sacramento generale.
Gesù affida alla sua Chiesa i sette sacramenti e solo la Chiesa li può ripetere.
La Chiesa continua la presenza di Gesù nella storia.
La Chiesa non è padrona dei Sacramenti, ma serva: è chiamata a custodirli gelosamente e a ripeterli con responsabilità.
Solo vivendo nella Chiesa, sentendosi parte della Chiesa è possibile accogliere queste azioni di Gesù.
I sacramenti non sono fatti privati.
4) Gesù è il Sacramento fondamentale, principale
nel senso che sta a fondamento di tutti i Sacramenti.
La Chiesa per fare i Sacramenti deve fare continuamente riferimento a Gesù; deve credere in Gesù., deve ripete questi
gesti in memoria di Gesù
Gesù è l’immagine visibile del Dio invisibile, il segno che più di tutti ci parla di Dio, ci dice chi è Dio, come agisce
Dio, ci rimanda a Dio.
Se non si crede in Gesù e non si vive nella Chiesa i sacramenti non hanno alcun senso.
2.
Una parola sul matrimonio civile:
è un contratto che regola la convivenza nella società
tra l’uomo e la donna.
E’ una realtà molto positiva: dà stabilità, che regola la convivenza dell’uomo e della donna nella società
E’ un contratto regolato dalle legge civile. Cfr. articoli del Codice civile: 143, 144, 147.
La Costituzione parla della famiglia costruita su un contratto chiamato matrimonio.
Perché ci sia il matrimonio civile si domanda la libera decisione dell’uomo e della donna
3. Una parola sul matrimonio cristiano:
è un Sacramento, un dono e un compito.
Anche il matrimonio cristiano è un contratto: viene celebrato in chiesa, ma vale anche agli effetti civili.
Il matrimonio cristiano è un Sacramento, cioè un segno misterioso di Dio: è un’azione di Gesù compiuta dalla Chiesa
attraverso la quale Gesù vuole continuare a dire agli uomini che Dio ama in modo totale, unico, tenero, fedele.
Come avviene?
Il matrimonio cristiano domanda che l’uomo e la donna siano credenti (o almeno che uno sia credente).
Il Credente è colui che ha conosciuto Dio, lo ha incontrato, ha toccato con mano il suo amore e allora si fida, si
affida, si rende disponibile a Dio, vuole mettere la sua vita al servizio di Dio e del suo amore.
Nel sacramento del matrimonio l’uomo e la donna che si sono incontrati e hanno scoperto l’amore totale, unico, tenero
e fedele come la cosa più bella e più preziosa della loro vita decidono di affidarla a Dio, di metterla a disposizione di
Dio perché si fidano (credono) di Dio.
Potrebbero tenersela per sè, ma siccome credono, cioè si fidano di Dio, la mettono a disposizione di Dio.
Dio accoglie questo dono: interviene nella vita dell’uomo e della donna, li unisce per sempre e affida loro il compito
di essere in mezzo agli uomini segno del suo amore totale, unico, tenero e fedele.
L’uomo e la donna allora devono camminare sempre insieme nella vita, non possono più perdersi perché a loro è
stato affidato il compito grande e bello di essere con la loro vita il segno che Dio non smette di amare gli uomini in
modo totale, unico, tenere e fedele, anche se gli uomini si dimenticano di Lui e spesse volte lo tradiscono
Il matrimonio cristiano non è allora un fatto privato che riguarda solo l’uomo e la donna, ma viene celebrato in una
comunità e riguarda tutti .
Tutta la comunità deve sentirsi responsabile del vostro matrimonio.
(Cfr. il significato delle pubblicazioni nella comunità)
Il matrimonio cristiano e un dono e un compito.
4. Alcune conseguenze per la vita:
Il matrimonio cristiano non è una convivenza provvisoria,
non è un contratto di lavoro, non è una comunanza di vita che può iniziare
e interrompersi secondo l’arbitrio di ciascuno
Il matrimonio cristiano è unico e indissolubile:
L’unità è opera e dono di Dio. Si dice nel rito del matrimonio: “l’uomo non separi ciò che Dio unisce”
L’unità va coltivata ogni giorno, esige all’uomo e alla donna di crescere nell’amore vero; l’unità va chiesta sempre
al Signore nella preghiera.
Il matrimonio cristiano esige maturità, cioè capacità di amare in modo totale, unico, tenero, fedele un
uomo/una donna e di fare comunione con lui/lei. Senza capacità di amare non ci può essere matrimonio cristiano.
Il matrimonio cristiano domanda all’uomo e alla donna di camminare sempre, di sentirsi sempre sulla
strada, perché l’unità non si improvvisa e non è mai pienamente posseduta, ma va continuamente cercata e
costruita anche quando costa fatica.
Il cammino verso l’altro non finisce mai; l’amore è un viaggio: è il viaggio più lungo del mondo.
5. Una conclusione:
“L’amore non è vero se non supera la prova della fedeltà” ( S. Kierkegaard),
Come è possibile superare la prova della fedeltà?
E’ necessario guardare al mistero di Dio e percorrere tre sentieri:
1) Il sentiero della gratuità.
Dio è il Padre, è amore, è l’eterno amante, l’eterna sorgente dell’amore, colui che da sempre ha iniziato ad
amare e che mai si pentirà d’amare.
Dio Padre è la pura gratuità dell’amore.
Il primo sentiero dell’amore è la gratuità. La gratuità di Dio Padre fonda ogni gratuità dell’amore.
A nulla serve un rapporto di amore se non è costruito sulla gratuità.
Dice un proverbio napoletano:
Si può vivere senza sapere perché, ma non si può vivere senza sapere per chi.
Amare significa dare nella gratuità, prendere l’iniziativa dell’amore, senza aspettare che l’altro ami. Un rapporto di
amore nel matrimonio è vero se sa inventare l’amore, se sa lanciare ponti di amore sempre.
Come Dio Padre è la sorgente dell’amore, è la gratuità pura, così il rapporto uomo donna nel matrimonio deve avere il
coraggio dell’amore gratuito, senza alcune condizione: si ama per amare
E’ l’amore che fa esistere, è l’amore che schiude la vita, com’è il sole che tocca il fiore e lo fa sbocciare (Blondel)
2) Il sentiero della gratitudine.
Se Dio Padre è l’eterno amante, la pura gratuità dell’amore, il Figlio, Gesù è l’eterno amato, colui che si è
lasciato consegnare in obbedienza di amore sulla croce. Gesù è colui che si lascia amare.
Gesù ci fa capire che non è divino soltanto il dare, ma anche il ricevere; non è divina solo la gratuità, ma è divina
anche la gratitudine.
Lasciarsi amare non è meno difficile che amare.
Ci si ama anche quando si sa ricevere l’amore, anche quando si sa dire “grazie”
Dove non c’è gratitudine il dono è perduto
L’amore non è solo ciò che tu puoi dare all’altro, ma l’amore è anche capacità di ricevere dall’altro, di dirgli “grazie”,
di dirgli la gioia di esistere perché ti ama, di dirgli “grazie” perché lui esiste. La Parola più bella che in un rapporto di
amore ci si può dire è: grazie di esserci, grazie di esistere, la tua vita è importante per me e io esisto perché tu esisti
3) Il sentiero dell’unità e dell’apertura.
Nella vita di Dio lo Spirito Santo è il vincolo dell’amore tra l’amante e l’amato. Lo Spirito è unità dell’amore, è pace
nell’amore, è stare bene insieme nell’amore, è la gioia della condivisione.
Lo Spirito non solo unifica, ma anche apre al futuro, a ciò che sta fuori, all’altro. L’amore è vero non solo quando
unifica, ma anche quando apre.
Lo Spirito è colui che mentre ci dà la gioia della comunione, ci dà l’inquietudine di aprirci agli altri.
Lo Spirito è colui che fa vivere all’uomo e alla donna la bellezza dello stare insieme, perché questa bellezza possa
essere partecipata ad altri.
Bisogna ricordarlo sempre che l’amore se non è l’impegno di ogni giorno è il rimpianto di tutta la vita.
Ricorda allora che
* amare allora è fare esperienza di Dio, è toccare con mano che Dio vive.
* gli sposi cristiani guardano a Dio per imparare ad amare e per superare la prova della fedeltà: