ANCD sempre più forte ed efficiente - Legacoop
Transcript
ANCD sempre più forte ed efficiente - Legacoop
Anno XXIV - N. 5 - 1 febbraio 2013 Primo piano ANCD sempre più forte ed efficiente Le linee di attività dell’Associazione delle cooperative di dettaglianti del sistema Conad Nominato presidente Marzio Ferrari, numero uno di Conad Centro Nord Legacoop Settori Territori Imprese Note Brevi Un confronto sul futuro dell’Unione Europea e sull’esigenza di un rafforzamento della sua coesione politica, che consenta alle istituzioni un ruolo più attivo sul piano dello sviluppo, dell’occupazione, dell’equità sociale. Realizzare un’attività di approfondimento sui temi della legalità, attraverso incontri e attività formative per le proprie strutture nazionali e territoriali, al fine di lanciare un vero e proprio patto per la legalità e lo sviluppo che impegni le parti sociali al contrasto di ogni forma di mafia, quale elemento fondamentale per lo sviluppo di tutti i soggetti produttivi delle costruzioni e la sicurezza nelle comunità e nel territorio.... La realizzazione del terminal off shore, a circa 17 chilometri a largo del Porto di Venezia, porrà definitivamente la parola fine all’attività di un intero gruppo di lavoratori, la cui sussistenza è stata sinora legata a doppio filo al mare e ai suoi frutti. «Altro che benefici occupazionali, economici e ambientali! La metodologia utilizzata ha disatteso qualsiasi tipo di protocollo finora intrapreso per lo studio e la realizzazione di opere... È stato presentato il 29 gennaio il secondo Bilancio Sociale di Quarantacinque, relativo al 2011, che analizza il ruolo dello stesso consorzio e delle 45 cooperative sociali associate: di queste 18 svolgono attività di inserimento lavorativo e 27 attività socio-assistenziali ed educative, a cui si aggiungo 5 cooperative non sociali e alcuni soci sovventori. Quarantacinque associa cooperative in 12 regioni italiane: è il punto.... Il Centro Studi ha elaborato e diffuso la Nota Breve numero 2 del 2013. a pagina 2-5 Appuntamenti Incontro con Martin Schulz, presidente Parlamento Europeo Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 30 gennaio 2013 alle ore 14,00 Costruzioni Ancpl-Legacoop e Fillea-Cgilsiglanoprotocollo per la legalità Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Veneto Terminal off shore: “Sarà la fine della pesca marittima” Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Quarantacinque Presentato il Bilancio Sociale, preoccupa il 2013 Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Massimo Tognoni leggi Centro Studi Lepiccolecooperative italiane negli anni 2007-2011 - I Settori Sondaggio Osservatorio SWG La grave crisi del ceto medio italiano L’anno passato è il peggior anno della crisi economica dal punto di vista ... Registrazione al Tribunale di Roma n. 00503/90 del 6-08-1990 Primo piano 2 Governance, missione, risorse umane Le linee di attività di ANCD per adeguare il ruolo della distribuzione cooperativa alle sfide del contesto economico. Il presidente di una cooperativa alla guida dell’Associazione Costruire un’organizzazione sempre più integrata e coerente con la sua missione, più efficiente, rapida nelle decisioni, capace di coinvolgere di più le cooperative e soprattutto i soci nei processi decisionali e nella gestione. È questo l’obiettivo che Camillo De Berardinis, Presidente di ANCD, ha indicato per il futuro dell’Associazione di rappresentanza delle cooperative fra dettaglianti associate al sistema Conad che, ha ricordato, “in questi anni di grandi cambiamenti si è rafforzato economicamente, affermandosi come leader a livello nazionale, presente in modo capillare in tutte le regioni, prima insegna in tutto il Sud”. Un obiettivo che, per essere raggiunto, richiede -accanto al lavoro già fatto per l’integrazione a livello commerciale, promozionale, di formati distributivi- di proseguire e sviluppare il confronto e la riflessione su tutti quegli aspetti che riguardano il modello associativo (organizzazione, attività formative, governance) per renderle adeguate alla nuova dimensione economica, perché su di esse poggia l’evoluzione del sistema e la sua prospettiva di successo. Ed un primo segno concreto, sul piano della governance, arriva proprio dall’Assemblea che ha approvato una modifica di quella dell’Associazione Nazionale con la scelta di nominare Presidente Marzio Ferrari, Presidente di Conad Centro Nord, e Vicepresidente Valter Geri, Presidente di Conad del Tirreno: due rappresentanti delle cooperative aderenti, in linea, appunto, con l’intenzione di un coinvolgimento più attivo delle cooperative e dei soci. Un assetto completato dalla nomina di Sergio Imolesi a Segretario Generale dell’Associazione. Un nuovo modello di governance “Il successo di questi anni del sistema Conad ha trovato il punto di maggior forza nel modello associativo-imprenditoriale, incentrato sul socio” -ha sottolineato De Berardinis- “e, oggi, una delle priorità di ANCD è quella di rafforzarlo e adeguarlo alle nuove sfide, rendendolo sempre di più un elemento di distintività rispetto ai gruppi concorrenti. Un modello dove non conta solo cosa fare, non contano solo gli obiettivi, ma è determinante il come fare, è determinante la coerenza con quei valori e quei principi che sono stati la linea guida della storia di Conad”. Da qui l’esigenza di disegnare la nuova governance -secondo le linee indicate nel documento congressuale- “per creare un’organizzazione più forte e più coesa, semplificare la filiera, recuperare efficienza e, soprattutto, favorire un maggior coinvolgimento dei soci-imprenditori e delle cooperative nella gestione del sistema nazionale”. L’obiettivo, insomma, è quello di affermare un modello di governance, ha sottolineato De Berardinis “che vuole favorire lo sviluppo imprenditoriale dei soci, estendere la mutualità ad una realtà sempre più ampia di imprenditori e collaboratori, garantire il rinnovamento della base sociale in base a requisiti e procedure di accesso basati su criteri di equità, trasparenza e merito. Un tale processo non può che favorire lo sviluppo di motivazioni, la possibilità di acquisire competenze più complesse, il rafforzamento del senso di appartenenza, la consapevolezza di essere parte di un movimento e di partecipare alla costruzione di un progetto comune”. Tra le iniziative avviate dall’Associazione nell’ultimo anno a supporto di questi obiettivi, De Berardinis ha ricordato il progetto formativo “Gente di Conad”. “Per tutti i grandi gruppi” -ha spiegato De Berardinis“ma ancora di più per una realtà come Conad, la scelta vincente poggia sulla capacità di valorizzare le individualità e le diversità, portandole a sintesi, e di fare sistema anche nello sviluppo delle risorse umane”. Continua>> Primo piano Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano Un nuovo modello contrattuale Accanto a queste linee di attività di carattere più specificamente organizzativo, De Berardinis ha ricordato anche il terreno delle relazioni industriali, ricordando l’esigenza di “adottare un nuovo approccio, più dinamico, che vada al di là di una funzione di semplice presidio, definendo e realizzando una politica di relazioni sindacali coordinata e omogenea sia a livello nazionale che nel territorio”, con l’obiettivo di costruire “un nuovo modello contrattuale più flessibile, che fissi i principali parametri a livello nazionale, lasciando al territorio ed alle imprese, in un costruttivo confronto cin il sindacato, uno spazio negoziale legato ad obiettivi di produttività e alle specificità locali e che permetta di premiare merito e professionalità”. I Protocolli di Legalità La legalità è un altro terreno di rilievo sul quale ANCD intende portare avanti la sua iniziativa, in collaborazione con Legacoop Sicilia. “Conad” -ha ricordato De Berardinis- “è l’insegna leader nel Mezzogiorno, la prima realtà cooperativa siciliana e, insieme ai suoi soci, vuole continuare ad investire e a fare sviluppo in un settore tra i più esposti, con punti ‘sensibili’ che riguardano la 3 localizzazione di aree e la realizzazione di strutture e impianti, il reclutamento del personale, i canali di rifornimento”. ANCD e Legacoop hanno sviluppato una importante iniziativa (adozione di un codice etico e di regole rigorose a livello statutario per garantire la salvaguardia dei principi di legalità e trasparenza) in grado di fare argine ai tentativi di estorsione e di evitare infiltrazioni mafiose all’interno del settore distributivo. “Per rafforzare ulteriormente queste scelte di legalità” -ha detto De Berardinis- “occorre portare avanti una nuova iniziativa: la sottoscrizione di un ‘Protocollo di legalità’ con le istituzioni che prevede impegni aggiuntivi rispetto agli obblighi fissati dalla legge, come l’invio dell’elenco nominativo degli imprenditori soci alle Prefetture, che potranno verificare in ogni momento la sussistenza o l’eventuale venire meno dei requisiti indispensabili per rimanere nella qualità di socio”. Liberalizzazioni Non poteva mancare un riferimento al tema che da tempo l’Ancd indica come centrale per uno sviluppo della distribuzione commerciale: quello delle liberalizzazioni. Dopo le elezioni, l’apertura alla concorrenza delle aree di mercato più chiuse tornerà sicuramente ad essere uno dei temi al centro del dibattito politico. “Per questo motivo” -ha sottolineato De Berardinis- “ANCD deve riprendere l’iniziativa nei confronti delle istituzioni e delle forze politiche per riaffermare il suo ruolo di movimento che si batte per la modernizzazione del Paese e la difesa del potere d’aquisto dei consumatori, anche attraverso la collaborazione con le altre associazioni della distribuzione moderna e delle associazioni dei consumatori”. “Questa Assemblea” - ha concluso De Berardinis - “rappresenta un passaggio importante per ANCD, in coerenza con gli obiettivi congressuali che ci siamo dati nell’Assemblea di maggio 2011: il passaggio del testimone ad un socio-imprenditore che assumerà la Presidenza dell’Associazione e sarà affiancato da un Vice Presidente, anch’esso socio. A loro vanno i miei migliori auguri di buon lavoro e sono convinto che chi mi sostituirà sia la persona giusta, con la sua determinazione e la sua esperienza, per dare nuovo slancio all’organizzazione, proseguire nel percorso delineato e realizzarne gli obiettivi a partire dal nuovo modello di governance e dal rafforzamento del ruolo del socio”. Continua>> Primo piano Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 4 Un maggiore protagonismo dei soci per raggiungere nuovi obiettivi Intervista a Marzio Ferrari, Presidente ANCD Ferrari, da oggi alla guida dell’Ancd c’è un imprenditore del commercio associato. Qual è il significato di questa scelta? E quali effetti potrà produrre sull’attività dell’Associazione? Ritengo importante che, finalmente, ci sia un socio alla guida dell’Associazione. Noi soci abbiamo capacità di sintesi rispetto a tanti temi e credo che oggi, ne abbiamo sempre più bisogno. Abbiamo bisogno di fare poche cose, ma di farle. Nel passato, è doveroso sottolinearlo, sono stati raggiunti risultati, anche importanti; però ci si è messo tanto tempo. Io spero che con un maggiore protagonismo dei soci sia più facile mettersi attorno ad un tavolo un po’ più spesso e riuscire a sintetizzare in modo efficace gli obiettivi che dobbiamo perseguire. Nella relazione sono stati indicati dei temi centrali di impegno dell’associazione per l’immediato futuro. C’è quello, tipicamente “interno”, del modello di governance e quello, più “esterno” delle relazioni industriali. Come intendete sviluppare l’attività dell’associazione sul primo? E relativamente al secondo: qual è lo stato dei rapporti con le organizzazioni sindacali? Sulla governance abbiamo lavorato in passato, ma siamo rimasti un po’ fermi perché “l’art. 62” (del decreto che disciplina le relazioni commerciali in materia di cessione di prodotti agricoli e agroalimentari, n.d.r.) ci ha portato via molto tempo. Abbiamo già fatto già un buon lavoro. Tra i temi che più ci hanno impegnato ci sono il numero dei mandati, il ricambio generazionale, le insegne, l’assegnazione dei punti vendita. Adesso dobbiamo rimettere attorno ad un tavolo i soci per capire le loro valutazioni e sintetizzarle nella forma di governo societario che vogliamo utilizzare nelle nostre cooperative. Da questo punto di vista credo che siamo a buon punto: abbiamo già messo dei paletti e credo che da parte dei soci ci sia la buona volontà di definire una soluzione che possa soddisfare tutti. Ora si tratta di completare il percorso e di curarne l’attuazione su tutto il territorio. Per quanto riguarda il tema delle relazioni industriali, debbo dire che personalmente ho dei buoni rapporti. In un momento difficile come quello attuale abbiamo garantito, credo, anche grazie alla nostra esperienza, i posti di lavoro, sebbene un po’ di crisi l’abbiamo sentita tutti. Sarà però importante capire che cosa le istituzioni e la politica vorranno fare, perché se non si crea un volano più forte per lo sviluppo delle imprese, corriamo il rischio di rimanere fermi e di non poter guardare oltre l’orizzonte quotidiano. Nonostante le difficoltà prodotte da una delle peggiori crisi della storia, anche in questi ultimi anni Conad ha continuato a mettere a segno risultati positivi. Qual è il “segreto” di questa performance? Credo che il successo venga dagli anni precedenti, dal fatto di aver messo in piedi importanti iniziative di marketing verso il consumatore, di cui adesso stiamo traendo i frutti. L’altra cosa importante, non dimentico mai di dirlo, e mi fa piacere essere alla presidenza di questa associazione, è che ci sono i soci. Io credo che la nostra forza siano i soci che tutti i giorni sono sul punto vendita e gestiscono la loro azienda nel modo migliore, consapevoli che fare diversamente significherebbe andare in crisi e chiudere i battenti. Credo, insomma, che il socio sia il nostro vero punto di forza. Si è dimostrata vincente anche la scelta di puntare comunque sulle medie superfici di vendita piuttosto che su altri canali? Certo, anche quello ci ha premiato. E quest’anno i dati parlano ancora più chiaro rispetto agli anni passati. Le nostre dimensioni Marzio Ferrari Presidente Conad Centro Nord Profilo professionale Marzio Ferrari entra nel mondo Conad nel 1987 e, dal 2012, ricopre il terzo mandato come Presidente di Conad Centro Nord. In questi anni ha lavorato con determinazione allo sviluppo e la formazione dei soci della cooperativa che, ad oggi, vede un fatturato triplicato. Ricopre, tra le altre, la carica di presidente del cda di Codi, Cofin soc.coop., Borgonuovo Srl, Fin C Srl, Nord Investimenti Srl, Globo Srl. E’ membro del cda di CONAD NAZIONALE e di ANCD. Marzio Ferrari è nato a Luzzara (RE) nel 1959. Dopo alcuni anni di lavoro nell’azienda agricola di famiglia, nell’ 87 entra in Conad come socio del punto vendita di Novellara nella mansione di addetto ai salumi e alla gestione del reparto ortofrutta. Due anni dopo diventa capo negozio della società e lì, nel ’92, apre un nuovo punto vendita allargandone la base societaria. Nello stesso anno entra nel Cda di Conad Centro Nord. Dopo tre anni di vice presidenza nel 2006 diventa Presidente. Marzio Ferrari ha una figlia con la quale vive a Luzzara. Continua>> Primo piano Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano sono dimensioni più umane, più a contatto con la gente; noi abbiamo sempre lavorato anche per il servizio alla clientela, che significa non solo esporre il prodotto, ma dare cortesia e cordialità, seguire il consumatore nella sua spesa quotidiana. Questo, anche nelle superfici un po’ più grandi, ha permesso un contatto umano importante; e la gente ce lo riconosce.Tra l’altro, i nostri punti vendita tendenzialmente sono vicini ai paesi, dove ancora oggi, bene o male, ci si conosce; si crea un rapporto quotidiano e questo ha fatto sì che la gente sia fedele alla nostra insegna. Insomma, in un Paese che sta invecchiando il negozio di vicinato ha ancora una sua ragione d’essere Certo, soprattutto perché la gente ha meno soldi da spendere, ha bisogno di fare la spesa quotidiana, non più quella settimanale o quindicinale che privilegia le grandi superfici, su tanti prodotti, soprattutto sui freschi. Noi sui freschi ci abbiamo sempre creduto, crediamo che sia la nostra forza. Su questo abbiamo lavorato tanto anche sulla forma- L’INTERVENTO 5 Da tempo denunciate l’arretratezza del nostro Paese sul piano delle liberalizzazioni. Crede che dopo le elezioni il tema potrà di nuovo assumere un rilievo centrale nel dibattito politico? E quali sono le vostre indicazioni per quanto riguarda, specificamente, la distribuzione commerciale? Il “Salva Italia”, stabilendo la libertà delle aperture festive, tendenzialmente ci ha aiutato: lo dico per esperienza diretta nella mia azienda. È un fatto positivo, ovviamente senza esagerazioni: ci sono alcune feste importanti che noi abbiamo rispettato e credo che vada sottolineato. Noi abbiamo lavorato molto sui carburanti, sulle parafarmacie: sono settori sui quali si possono fare cose importanti e utili, in termini di risparmio, per la collettività. Sarebbe quindi opportuno che il governo che uscirà dalle elezioni vi dedicasse la giusta attenzione e favorisse uno sviluppo di queste esperienze. Persone che hanno saputo interpretare i cambiamenti e riorganizzare le risorse Le conclusioni di Giuliano Poletti “La storia di Ancd e del movimento cooperativo” -ha sottolineato nelle sue conclusioni il Presidente di Legacoop, Giuliano Poletti- “racconta di persone che hanno saputo interpretare i cambiamenti dettati da nuovi contesti e, con intraprendenza, riorganizzare le risorse immaginando e costruendo un futuro nuovo; e Primo piano Legacoop LA SCHEDA zione dei nostri addetti e sulla ricerca di prodotti sia di nicchia che qualificati. questa forte identità è frutto del lavoro sinergico svolto in tanti anni dai soci, dalla struttura associativa, dalle persone”. Poletti ha spiegato che la crisi ha modificato i comportamenti di consumo forse in maniera irreversibile, generando nuove necessità -come il bisogno di rafforzare e supportare il sistema del Welfare- e nuovi contesti che hanno bisogno di essere presidiati. “In questo nuovo scenario” -ha aggiunto“l’impresa cooperativa può essere uno strumento pubblico al servizio del protagonismo dei cittadini”. “Attraverso il principio democratico ‘una testa un voto’” -ha concluso- “è possibile liberare e valorizzare le competenze di ogni persona e rendere tutti partecipi e responsabili del futuro”. Settori Territori Valter Geri L’Associazione Nazionale Cooperative fra Dettaglianti All’ANCD, Associazione Nazionale Cooperative fra Dettaglianti, aderiscono il Consorzio Nazionale Conad e le otto cooperative che operano su tutto il territorio nazionale. Queste ultime associano 3.000 soci imprenditori presenti in tutte le provincie italiane, oltre ad una presenza in territori stranieri: Albania e Malta. Nel Sistema ANCD Conad lavorano, complessivamente, 40.000 addetti, con un giro di affari di circa 11 milioni di euro. La governance dell’ANCD è composta da: Presidente: Marzio Ferrari Vice Presidente: Valter Geri Segretario Generale: Sergio Imolesi Sergio Imolesi Imprese Sondaggio Legacoop >> Appuntamenti 6 APPUNTAMENTI “La cooperazione e il futuro dell’Unione Europea: più coesione politica per favorire sviluppo, occupazione, equità sociale” Incontro con Martin Schulz, PresidentedelParlamentoEuropeo Un confronto sul futuro dell’Unione Europea e sull’esigenza di un rafforzamento della sua coesione politica, che consenta alle istituzioni un ruolo più attivo sul piano dello sviluppo, dell’occupazione, dell’equità sociale. È il tema al centro dell’iniziativa, organizzata da Legacoop, “La cooperazione e il futuro dell’Unione Europea: più coesione politica per favorire sviluppo, occupazione, equità sociale”, alla quale parteciperà il Presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz. Programma dell’incontro: • Apertura dei lavori: Luca Bernareggi, Presidente di Legacoop Lombardia • Saluto del Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia (in attesa di conferma) • Intervento di Martin Schulz, Presidente del Parlamento Europeo • Dialogo tra il Presidente Schulz, Marta Dassù, Sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri, ed il Presidente di Legacoop, Giuliano Poletti. Coordina Dario Di Vico, inviato del Corriere della Sera. L’incontro si svolgerà venerdì 8 febbraio a Milano, dalle ore 15.30 alle 17.30, presso il Circolo della Stampa, Corso Venezia, 48 – Sala Montanelli. Primo piano Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Settori >> Costruzioni 7 COSTRUZIONI Ancpl-Legacoop e Fillea-Cgil siglano protocollo per la legalità >> Agroalimentare Realizzare un’attività di approfondimento sui temi della legalità, attraverso incontri e attività formative per le proprie strutture nazionali e territoriali, al fine di lanciare un vero e proprio patto per la legalità e lo sviluppo che impegni le parti sociali al contrasto di ogni forma di mafia, quale elemento fondamentale per lo sviluppo di tutti i soggetti produttivi delle costruzioni e la sicurezza nelle comunità e nel territorio. È questo l’obiettivo del protocollo di collaborazione siglato il 28 gennaio da ANCPL, l’Associazione che rappresenta le cooperative di costruzioni aderenti a Legacoop, e l’Osservatorio Edilizia e Legalità di FILLEA-CGIL. Le tematiche che saranno affrontate riguarderanno, principalmente, le relazioni industriali finalizzate al contrasto delle infiltrazioni mafiose, le attività formative per la gestione dei protocolli di legalità e la promozione cooperativa per le imprese sequestrate e confiscate alle mafie. In particolare, per quanto riguarda le relazioni industriali, sarà costituito un gruppo di lavoro paritetico, che avrà il compito di definire ed implementare regole di consultazione reciproca, procedure e strumenti condivisi idonei a contrastare le infiltrazioni criminali nei cantieri. Per quanto riguarda il recupero delle imprese sequestrate o confiscate alla mafia, sarà costituito un gruppo di lavoro che individui modalità per il loro recupero, anche attraverso la costituzione in cooperativa dei lavoratori ad esse appartenenti. Primo piano Legacoop Settori Territori Il gruppo elaborerà un protocollo da sottoporre all’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati che definisca tutte le azioni che portino ad una reale bonifica delle imprese sequestrate e confiscate, ad una loro eventuale reimmissione nel mercato e ad una valorizzazione dell’azione dello Stato ispirata al principio del “togliere ai mafiosi e ridare alla società”. AGROALIMENTARE Vertice europeo su quadro finanziario per il periodo 2014-2020 Si terrà a Bruxelles, il 7 e l’8 Febbraio, un vertice europeo per la definizione del bilancio UE per il periodo 2014-2020. In vista del suddetto incontro i Presidenti del COPA (Gerd Sonnleitner) e della CO.GE.CA (Christian Pèes) hanno inviato a tutti i Capi di Stato e di governo una lettera di esortazione a sostenere il mantenimento del bilancio della PAC nelle prossime discussioni inerenti al quadro finanziario pluriennale. Sempre a Bruxelles il giorno precedente (6 febbraio) il COPA-COGECA terrà una seduta congiunta straordinaria dei rispettivi Presidium per lanciare un chiaro messaggio ai capi di Stato e di governo dell’UE, nonché ai media ed alle istituzioni dell’UE, evidenziando la necessità di una decisione celere sul quadro finanziario pluriennale e del mantenimento di un solido ed adeguato bilancio per la PAC. Legacoopagroalimentare parteciperà a quest’ultima iniziativa con una delegazione guidata dal Direttore Generale, Giuseppe Piscopo. Imprese Sondaggio Territori >> Veneto 8 VENETO >> Liguria Terminal off shore: “Sarà la fine della pesca marittima” >> Sardegna La realizzazione del terminal off shore, a circa 17 chilometri a largo del Porto di Venezia, porrà definitivamente la parola fine all’attività di un intero gruppo di lavoratori, la cui sussistenza è stata sinora legata a doppio filo al mare e ai suoi frutti. «Altro che benefici occupazionali, economici e ambientali! La metodologia utilizzata ha disatteso qualsiasi tipo di protocollo finora intrapreso per lo studio e la realizzazione di opere di tale entità e la fascia costiera veneta si sta trasformando, giorno dopo giorno, in un cantiere a cielo aperto!». Questo l’allarme lanciato a una sola voce dalla categoria della pesca veneta (Lega Pesca, Federcoopesca, A.G.C.I Agr.it.al, Coldiretti Impresa Pesca, CO.GE.VO Chioggia, CO.GE.VO. Venezia, O.P. Bivalvia Veneto, O.P. Fasolari) i cui rappresentanti, nella mattinata di lunedì 28 gennaio, hanno condiviso i propri dubbi sul progetto con l’assessore regionale alla pesca Franco Manzato. «Dati sbagliati e non aggiornati sulle risorse ittiche dell’area, preclusione di una vasta area alla navigazione e alla pesca, attività di pesca tradizionale in laguna e nella fascia costiera gravemente compromesse, mancata valutazione dell’impatto complessivo creato dal combinato di opere civili come Mose, progetto integrato fusina, terminal gasiero e rimpascimenti artificiali nella costa veneta, che sono state portate avanti in questi anni nell’assenza di un piano regolatore della fascia costiera» elenca Antonio Gottardo, responsabile Lega Pesca Veneto, che parla di «Mazzata finale per il nostro settore, già in grave crisi». Nel pomeriggio del 28, altro incontro con il >> Lazio >> Modena >> Ravenna >> Rimini–Forlì/Cesena >> Grosseto Presidente del Magistrato alle Acque (Mav) Patrizio Cuccioletta, l’ad di The- tis Maria Brotto, la Direzione Veterinaria e Ambiente della Regione Veneto, l’assessore Manzato e alcuni rappresentanti della procedura di Via (valutazione di impatto ambientale) sia regionale che nazionale «I dirigenti della Regione hanno espresso forti perplessità sull’opera, in particolare sugli aspetti che riguardano la salubrità dei Primo piano Legacoop Settori Territori prodotti e i possibili effetti negativi sul consumatore. Cuccioletta e Manzato si sono impegnati a far proprie le osservazioni espresse dalla categoria in occasione del prossimo comitato regionale Via che si terrà il 5 febbraio, al quale saremo presenti assieme alle altre associazioni della pesca» afferma Gottardo: «Sino ad allora manterremo lo stato di agitazione». Terminal off shore L’intervento prevede: 1) la piattaforma portuale d’altura, in acque profonde cui attraccheranno le grandi navi oceaniche portacontainer di nuova generazione e le petroliere. Per il petrolio, il terminal d’altura sarà collegato a quello di Porto Marghera da un fascio tubiero di 25 chilometri che interesserà una vasta area di mare e laguna 2) una diga foranea avvolgente lunga 4 chilometri, che proteggerà il terminal d’altura e le sue imbarcazioni da vento e onde 3) i terminal per le navi petroliere e per le portacontainer, che saranno posizionati all’interno della diga. La denuncia della categoria pesca: «L’opera sconvolgerà irrimediabilmente un’area marittima da sempre zona di raccolta su scala commerciale dei molluschi bivalvi - fasolari, vongole chamelea gallina, cannolicchi e cuori - , e di pesca di seppie, latterini, triglie, cannocchie, sarde ed numerose altre specie». LIGURIA Legacoop e Libera Terra per lotta comuneallacriminalitàorganizzata Undici a Genova, 6 Rapallo, 4 a San Remo, 4 a La Spezia: sono i beni immobili e le aziende confiscate in Liguria per mafia. In tutto 40, sparsi su 14 località distribuite in tutta la regione. Lo hanno sottolineato il 28 gennaio Legacoop Liguria e Libera Terra, in un incontro dedicato appunto al ‘’Mondo della cooperazione contro le mafie’’. “Non siamo certamente nella situazione di altre zone – ha detto il vice presidente di Legacoop Liguria, Sandro Frega – ma è evidente che il tema della legalità è fondaImprese Sondaggio Territori mentale per uno sviluppo corretto dei territori. Far nascere nuove imprese sui beni confiscati alla criminalità è un’occasione per i giovani mettendo al centro l’etica del lavoro. Ecco perché chiediamo un rafforzamento a livello locale di nuovi strumenti finanziari in grado di rafforzare le start up che possono nascere sui beni confiscati. Un sostegno capace di sfociare anche in un Fondo specifico per sostenere queste imprese’’. Legacoop Liguria collabora in tal senso con Libera Terra, associazione impegnata da tempo in questo campo. “La capacità delle mafie è quella di inserirsi nel tessuto economico e politico di un territorio - ha spiegato Simone Fabbri, referente nazionale di Cooperare con Libera Terra -. Poi dipende dalla capacità degli attori sociali di creare gli anticorpi giusti per sconfiggerla’’. LAZIO Zingaretti a confronto con Legacoop: “Così la nuova Regione” Rinnovamento, discontinuità sono le due parole più ascoltate nell’incontro fra la presidenza di Legacoop Lazio e Nicola Zingaretti, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio. E’ stata usata anche la parola “opposta” riferendosi alla necessità di cambiare nel profondo la politiche che è stata portata avanti dalla Giunta Polverini. Negli interventi dei dirigenti di di Legcoop, a partire da quelli del presidente Stefano Venditti e poi in quelli dei presidenti delle diverse associazioni, Bastianini, Bongiorno, Codisposti, La Guardia, Pelosi, Marchisio, Casuccio non ci si è però limitati solo a indicare una necessità inderogabile, ma sono stati anche messi in luce i problemi da affrontare. Ne è venuto fuori un quadro a tutto campo, un insieme di cose da fare, un percorso da Primo piano Legacoop 9 aprire subito, dando segnali ben precisi a partire da un nuovo rapporto fra Regione e cittadini, con i corpi intermedi. Collaborazione,concertazione, un nuovo modo di lavorare da parte della Giunta, del Consiglio affidando al candidato presidente un compito di grande rilievo: ricostruire la fiducia dei cittadini, delle organizzazioni sociali, delle imprese, ripristinare un rapporto democratico con il movimento cooperativo, con Legacoop Lazio. I “ tavoli” di confronto devono vedere protagonisti tutti i soggetti che operano nel territorio regionale, senza discriminazioni. L’abitare, la sanità, l’agroalimentare, i servizi, il consumo, la distribuzione, i giovani, la cultura, tutti campi di intervento sui quali modulare la politica regionale. E da qui occorre ridisegnare le strutture regionali, o gli Enti, le Società ,le Agenzie che fanno capo alla Regione e che si sono trasformate in centri di potere che devono essere smantellati, combattendo contro la corruzione di cui si sono avuto vistosi esempi. Importante – è stato sottolineato-la scelta di Zingaretti di chiedere alle forze politiche che partecipano alla coalizione di centrosinistra di sostituire tutti i consiglieri regionali . Un segnale di rinnovamento importante, l’indicazione. Non significa dare i voti a questo o a quello , ma è una indicazione che si deve “ripensare” la Regione. Partendo dalla competenza e dalla cassa, i due pilastri su cui si basa la politica dell’Ente. Il passaggio della partecipazione diventa particolarmente importante e il candidato presidente ha annunciato che nel suo programma è prevista una legge sulla partecipazione che intervenga nella formazione dell’atto amministrativo, stabilendo un rapporto diretto con i cittadini. Ha sottolineato la necessità di ridurre le Agenzie, le Società , eliminando i consigli di amministrazione Settori Territori dando poteri a amministratori delegati unici scelti secondo rigorosi criteri di professionalità, competenza, eliminando interferenze partitiche. Sarà un organo terzo a visionare i curricula ed a proporre una lista da cui attingere. Semplificazioni e trasparenza sono due passaggi molto importanti. Ad oggi ci sono circa 1700 leggi con le quali si devono fare i conti. Si deve arrivare a 15 leggi quadro,leggi omnibus. La posta in gioco- ha concluso Zingaretti- è la discontinuità. Bisogna accendere la macchina e farla partire subito, aprendo un percorso di scrittura collettiva del programma e della sua attuazione. La discontinuità che vogliamo diventi il cardine della nostra iniziativa significa eliminare la politica dei due tempo che non ci porterebbe da nessuna parte. Commissione taxi, il Tar dà ragione alle cooperative Il TAR del Lazio ha accolto la nostra istanza cautelare, presentata dopo l’esclusione delle associazione di settore rappresentative del cooperative dei tassisti. Come volevasi dimostrare il TAR, ha dato ragione a Legacoop, Agci e Confcooperative annullando il provvedimento di esclusione. Ricordiamo che la forma cooperativa è quella scelta, storicamente, dai taxisti per organizzare il proprio lavoro e che negli ultimi quarant’anni ha consentito l’emancipazione dei lavoratori attraverso una gestione democratica del mercato. La cronaca: nel giro di pochi giorni l’Assessore Aurigemma era riuscito a inventarsi i criteri di rappresentatività per la composizione della commissione taxi per poi smentirli, escludendo dalla Commissione organizzazioni storiche e impegnate a livello nazionale in tutti i tavoli di concertazione, come la Legacoop. Alemanno e Aurigemma avevano composto la Commissione, sotto dettatura, in modo da circordarsi soltanto degli amici favorevoli alle nuove tariffa taxi. ”Per fortuna viviamo ancora in un Paese dove il diritto vince contro l’arroganza delle scelte dell’Assessore Aurigemma– dichiara Andrea Laguardia Presidente Legacoopservizi Lazio- avevamo fatto appello per una ripresa del dialogo invitando la Giunta a ragionare sul tema della rappresentanza nel Imprese Sondaggio Territori settore taxi, purtroppo la risposta è stata negativa. Non avevamo dubbi sulla decisione del TAR, la nostra associazione oltre a firmare il CCNL di settore, rappresenta importanti cooperative romane di tassisti, a partire dalla Samarcanda (5551) al Pronto Taxi 6645. Non era nemmeno immaginabile escluderci dalla Commissione consultiva del settore TAXI, il TAR ha certificato l’illegittimità di tale esclusione, bloccandone con l’ordinanza gli effetti, di conseguenza viene ribadita l’importanza e la storia delle cooperative dei tassisti romani. Brutto colpo per la Alemanno/Aurigemma, attendiamo di essere inseriti nella Commissione al più presto insieme ad AGCI e Confcooperative al più presto. Il fumus boni juris individuato dal TAR è la dimostrazione che la Giunta Alemanno non può decidere di circordarsi solo degli amici per prendere decisioni importanti per il settore taxi.” SARDEGNA Una nuova fase per la cooperazione sociale Si è svolta il 25 gennaio l’Assemblea regionale di Legacoopsociali, dedicata al tema ”Il ruolo della cooperazione sociale nel sistema di servizi sociali e sanitari tra tagli alle risorse e nuovi bisogni. Confermato Enzo Porcu ed eletto il coordinamento regionale. L’ampia partecipazione delle cooperative sociali aderenti, l’impegnativo dibattito e gli apporti dei rappresentanti istituzionali e delle altre organizzazioni invitate permettono di tracciare un giudizio largamente positivo sulla riuscita dell’iniziativa. Primo piano Legacoop 10 Il dibattito, sviluppatosi sulla traccia del documento preparatorio dell’assemblea e della comunicazione di apertura svolta da Enzo Porcu, confermato coordinatore regionale di Legacoopsociali, ha arricchito il confronto con nuove proposte, impegni e disponibilità. Hanno portato apprezzati e non formali contributi Cristiano Erriu, presidente di ANCI Sardegna; Sergio Cardia, presidente regionale di AGCI, Francesco Sanna, responsabile regionale di Federsolidarietà – Confcooperative, Rita Corda, consigliera della Provincia di Cagliari e Marika Batzella, responsabile del Servizio programmazione e integrazione sociale dell’Assessorato alla Sanità, che è intervenuta in luogo dell’Assessore De Francisci. Nell’ambito del confronto, i rappresentanti di tutte le Associazioni cooperativistiche hanno confermato e rilanciato la volontà di procedere in direzione della massima integrazione unitaria e del coordinamento delle rispettive Associazioni, così come da parte dell’ANCI è stata espressa l’immediata disponibilità ad una iniziativa comune sui temi delle politiche sociali, a partire dal monitoraggio delle gare d’appalto. La rappresentante della Regione Sardegna, prendendo atto dell’analisi e delle proposte avanzate, ha rilevato lo stato di insufficiente applicazione della legge regionale 23/2005 e assicurato la disponibilità dell’Assessore al confronto. Le proposte avanzate per il prossimo lavoro politico di Legacoopsociali in Sardegna, sintetizzate dal documento sottoposto all’assemblea, sono state fortemente condivise ed approvate in modo unanime e saranno arricchite dalle iniziative che si terranno nei territori di Legacoop Sardegna con il sostegno dei CTL di Legacoop e dal confronto con AGCI e Confcooperative. Il coordinamento regionale di Legacoopsociali, eletto in modo unanime al termine dei lavori avrà - tra l’altro - il compito di favorire una dimensione di maggiore e più fattiva partecipazione delle cooperative sociali nella formazione delle scelte dell’Associazione. I lavori del dibattito, coordinato da Andrea Pianu, sono stati conclusi con un ampia relazione di Antonio Carta, Presidente di Legacoop Sardegna. Il coordinamento regionale di Legacoopsociali è così composto: Enzo Porcu (coordinatore); Riccardo Atzori; Franca Chessa; Elisabetta Caschili; MargheSettori Territori rita Floris; Agnese Lampreu; Betta Lasio; Silvio Obinu; Giorgio Pintus; Andrea Pianu; Iside Stevanin. MODENA Al via la campagna di raccolta firme “Io riattivo il lavoro” È stata presentata questa mattina in conferenza stampa la campagna “Io Riattivo il lavoro” finalizzata alla raccolta firme a sostegno di un disegno di legge di iniziativa popolare per garantire l’emersione e la sopravvivenza delle imprese sequestrate e confiscate alle mafie. Gerardo Bisaccia di Libera e Arci, Franco Zavatti di Cgil, Paolo Trande di Avviso Pubblico, Gianluca Verasani di Legacoop e Fulgenzio Brevini di SOS Imprese/Confesecrenti in rappresentanza del gruppo di associazioni che a livello nazionale comprende anche Acli e Centro Studio Pio La Torre, hanno lanciato ufficialmente la campagna di raccolta firme rivolta a tutti i modenesi. Dalla prossima settimana sarà possibile firmare a sostegno della proposta di iniziativa di legge nei circoli Arci, in polisportive, sedi sindacali, Comuni, sedi delle associazioni economiche promotrici, negozi e ipermercati (Coop e Conad). Banchetti per la raccolta delle firme saranno allestiti in piazze, mercati e in occasioni particolari, durante le assemblee sindacali e le manifestazioni pubbliche. Cosa si propone in concreto il disegno di legge popolare? Fare vivere concretamente le imprese sequestrate e confiscate alle mafie, che quasi sempre sono destinate a chiusura, fallimento e liquidazione. Con conseguente perdita di posti di lavoro e danno sociale, oltre che economico in una fase di crisi come questa. Le aziende confiscate in via definitiva, a livello nazionale, sono 16.392, quelle sequestrate potrebbero essere dieci volte tanto. “Facendo una stima al ribasso potremmo senza dubbio affermare – hanno detto i promotori - che i lavoratori sono più di 80.000. L’Emilia Romagna è terza, tra le 13 regioni a Nord del Lazio, per numero di beni immobili confiscati alla mafia e solo seconda per numero di imprese sotto confisca”. Imprese Sondaggio Territori Dall’inizio della crisi le aziende confiscate alla criminalità sono aumentate del 65%, un dato che dimostra senza ombra di dubbio l’abbassamento del controllo di legalità e la pervasività del nostro sistema economico. Secondo i dati dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati il 90% delle aziende confiscate fallisce a causa dell’inadeguatezza dell’attuale legislazione incapace di garantire gli strumenti necessari per l’emersione alla legalità e valorizzare a pieno l’enorme potenzialità economica di queste aziende. In Emilia-Romagna le imprese confiscate risultano essere 25 e tutte in regime di chiusura o liquidazione. “Sappiamo ad esempio – hanno aggiunto i rappresentanti delle associazioni – che l’hotel King Rose di Granarolo (BO) e l’azienda dell’agroalimentare Melandri di Russi (Ravenna) sono attualmente sotto sequestro e prossime alla liquidazione. Sempre dall’elenco a disposizione di Libera sappiamo che ci sono due aziende sequestrate alla mafia una Formigine, l’altra a Modena, delle quali però neppure la Prefettura è in grado di fornire indicazioni più precise sulla loro sorte. Delle tante altre emiliane non si ha nessuna informazione”. Il progetto di legge di iniziativa popolare si propone quindi di far emergere queste imprese dal sommerso in cui si trovano, introducendo modifiche alla legislazione esistente al fine di garantire trasparenza nella gestione dei beni evitandone la liquidazione; costituire un ufficio specifico presso l’Agenzia nazionale delle imprese confiscate; coinvolgere istituzioni locali e associazioni economiche, sociali e sindacali per salvare le imprese anche attraverso la costituzione di imprese sociali; costituire un fondo di rotazione nazionale per l’erogazione del credito; tutelare i lavoratori con adeguati ammortizzatori sociali recentemente cancellati dalla riforma Fornero. Sia l’Assemblea regionale dell’Emilia-Romagna che il Consiglio provinciale di Modena hanno recentemente approvato una risoluzione di adesione alla campagna “Io Riattivo il lavoro”. Avviso Pubblico si impegna a far assumere analoghi Ordini del Giorno in tutti i 47 Consigli comunali della Provincia di Modena. La proposta di Legge sarà presto inviata a tutti i candidati alle elezioni politiche, compresi quelli modenesi, con l’impegno per gli eletti a sostenere in Parlamento la proposta. Primo piano Legacoop 11 RAVENNA Un bando per progettare il logo di “Cooperiamo a scuola” “Cooperiamo a Scuola” è un progetto sull’educazione all’impresa cooperativa promosso da Legacoop, Confcooperative e Agci di Ravenna. Gli elaborati degli istituti scolastici superiori dovranno essere presentati entro il 31 marzo. Il logo sarà utilizzato come segno identificativo del percorso formativo in tutte le prossime edizioni del progetto. La partecipazione al bando è gratuita. link: http://www.legacoop.ra.it/admin/PagPar.php?op=fg&id_pag_par=198&fld=file Il percorso, giunto oramai alla sua 13a edizione, si rivolge agli studenti delle classi IV degli Istituti secondari superiori della provincia di Ravenna con l’intento di favorire l’integrazione tra il sistema dell’Istruzione e Formazione e il mondo del lavoro attraverso la trasmissione dei valori fondamentali della Cooperazione: solidarietà, mutualità, responsabilità sociale, auto-imprenditorialità. L’intento di Legacoop, Confcooperative e Agci di Ravenna è di valorizzare ulteriormente l’importanza del coinvolgimento dei giovani alle attività formative che li vede protagonisti: a questa finalità risponde il bando per la realizzazione del logo di ‘Cooperiamo a scuola’. Scarica Bando a.s. 2012-2013 ‘Un logo per cooperiamo a scuola’ (pdf - 606,1 KB). RIMINI - FORLÌ/CESENA Turismo sociale, riunione del coordinamento delle coop balneari Si è svolto Venerdì 25 Gennaio presso Legacoop Rimini il Coordinamento delle Cooperative della Balneazione delle Province di Rimini Forlì-Cesena e le Agenzie di Viaggio della Provincia di Rimini aderenti alla FIAVET. L’incontro è avvenuto per una verifica sulla convenzione relativa al Turismo Sociale, per contrastare l’abusivismo commerciale in particolare di alcuni albergatori (di chi vende pacchetti turistici senza averne l’autorizzazione). Nel corso dell’incontro si è valutata e verificata la stagione 2012, constatando i riSettori Territori sultati soddisfacenti ottenuti, anche in forza della grande mole di investimenti in promozione e commercializzazione da parte delle Agenzie di Viaggio e dei Tour Operator che operano nel settore. Il sociale, essendo turismo organizzato che si programma in modo anticipato è abbastanza indipendente dall’andamento meteoclimatico. Si è ulteriormente affrontata e definita un’intesa per il Turismo Sociale “raggruppato”, la precedente convenzione regolava solamente i gruppi di minimo 10 pax. Infine, grande preoccupazione è stata espressa dalle Agenzie di Viaggio e dai Tour Operator per la demolizione degli impianti sportivi e delle attrezzature degli stabilimenti balneari. I clienti del Turismo Sociale sono grandi utilizzatori, sia degli impianti (in particolare le bocce) e degli spazi per l’animazione degli stabilimenti. Per l’apertura della prossima stagione è necessario che siano attivi e funzionanti gli impianti. La richiesta che viene avanzata ai titolari degli stabilimenti, oltre che alle Amministrazioni Comunali, è che si adoperino per salvaguardare gli impianti, e ove non sia possibile, per accelerare i tempi delle autorizzazioni. Gli impianti sono una parte determinante dell’offerta turistica alla base del turismo sociale. GROSSETO Legacoop al lavoro per presentare richieste ai candidati Si è riunito il 30 gennaio, ad Arcidosso, presso la sede della cooperativa sociale “Il Quadrifoglio”, il Comitato territoriale locale di Legacoop Grosseto. La seduta dell’organismo dirigente della Legacoop (alla quale in provincia di Grosseto aderiscono 61 cooperative) è stata dedicata alla discussione e approvazione della Piattaforma territoriale che verrà inviata ai candidati alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. «Il documento approvato – spiega Antonio Terribile, presidente del Ctl di Legacoop Grosseto – richiama la nostra visione strategica di questo territorio, e dal nostro punto di vista individua obiettivi e strumenti per Imprese Sondaggio Territori uscire dalla crisi e riprendere la strada dello sviluppo. Documento che ovviamente sottoporremo ai candidati alle prossime elezioni politiche, con l’obiettivo di dare un contributo al dibattito sui temi economici. La scelta di tenere il Ctl ad Arcidosso – aggiunge Terribile – è la testimonianza dell’attenzione di Legacoop al territorio dell’Amiata, che proprio in queste settimane Primo piano Legacoop 12 è al centro di un dibattito che verte sull’ipotesi di una più stretta integrazione istituzionale, economica e sociale dei versanti grossetano e senese. D’altra parte, proprio l’Amiata è un territorio sul quale Enel sta per fare investimenti sulla geotermia per diverse decine di milioni di euro, dove lo sfruttamento delle biomasse forestali può dare nuove e significative opportunità occupa- Settori Territori zionali, e dove esiste una solida rete di cooperative che operano in diversi comparti economici. Insomma – conclude il presidente di Legacoop – un pezzo della provincia di Grosseto che non solo ha proprie caratteristiche originali, ma ha in prospettiva un ruolo anche nell’ambito della riorganizzazione che si prefigura rispetto ai livelli istituzionali e amministrativi». Imprese Sondaggio Imprese >> Consorzio Quarantacinque 13 CONSORZIO QUARANTACIQUE >> Unipol Presentato il Bilancio Sociale, forti preoccupazioni per il 2013 >> Cooperativa Murri E’ stato presentato il 29 gennaio il secondo Bilancio Sociale di Quarantacinque, relativo al 2011, che analizza il ruolo dello stesso consorzio e delle 45 cooperative sociali associate: di queste 18 svolgono attività di inserimento lavorativo e 27 attività socio-assistenziali ed educative, a cui si aggiungo 5 cooperative non sociali e alcuni soci sovventori. Quarantacinque associa cooperative in 12 regioni italiane: è il punto di riferimento di buona parte della cooperazione sociale reggiana aderente a Legacoop, ma anche una delle realtà più importanti a livello nazionale sempre in ambito Legacoop. Numerosi sono i servizi acquisiti dalle cooperative socie tramite il consorzio: 51 in Emilia-Romagna (di cui 43 nella provincia di Reggio Emilia), 10 in Lombardia, 5 in Veneto, 2 in Liguria, 4 in Sicilia, 2 in Trentino Alto Adige, 3 in Lazio e 1 in Molise. “Anche dal secondo Bilancio sociale – spiega il presidente di Quarantacinque Piero Giannattasio – emerge chiaramente il ruolo importante del consorzio per l’attività di promozione, sviluppo e crescita delle cooperative sociali associative. Ma il Bilancio sociale vuole essere anche una bussola per permetterci di capire meglio la direzione da intraprendere in una realtà sempre più complessa e piena di difficoltà come quella del welfare”: “Il Bilancio sociale – aggiunge il direttore Fabrizio Montanari – esamina l’attività del consorzio in modo complessivo, e non solo quindi dal punto di vista economico. I dati che emergono mettono comunque in rilievo un consorzio dinamico. Il fatturato proprio del Consorzio, nel 2011, è stato di 15.227.090 euro. Circa i 3/4 del fatturato del Consorzio si collega alle attività socio-assistenziali ed educative e il rimanente in buona parte alle cooperative di inserimento lavorativo.A livello reggiano invece i lavori acquisiti dalle cooperative di inserimento lavorativo superano, anche se di poco, i servizi socio-assistenziali ed educativi. “Nella nostra provincia, ma anche a Piacenza, dove sono diverse le cooperative socie – spiega il presidente Giannattasio – il Consorzio è impegnato da anni per lo svi- >> CIA-CONAD >> Consorzio Parsifal >> Cadiai >> Itaca >> Progetto Città >> Altromercato Primo piano Legacoop Settori Territori luppo dell’occupazione di persone svantaggiate, in collaborazione con le amministrazioni locali e con Iren, grazie ad appositi protocolli ispirati alla legge 381 che regola le cooperative sociali. I risultati sociali sono ancora di grande rilievo: i lavoratori svantaggiati attivi nelle cooperative sociali di Quarantacinque, grazie ai lavori di cui il Consorzio è assegnatario, erano 459 nel 2009, 487 nel 2010 e 600 nel 2011: un trend positivo anche in arco di tempo in cui la crisi si è fatta sentire”. “Il Bilancio sociale prevede anche - prosegue Montanari - degli obiettivi di miglioramento, come accordi con il sistema creditizio per favorire l’accesso al credito, servizi per la patrimonializzazione delle cooperative associate, supporto al fund raising, innovazione dei servizi e sinergie con gli altri soggetti del Terzo Settore. Inoltre puntiamo molto alla formazione: proprio in questo periodo è in svolgimento un corso di marketing sociale di altissimo livello rivolto alle nostre cooperative e organizzato in collaborazione con Qua.Dir, la società di alta formazione di Legacoop.” “Sono azioni indispensabili - concludono Giannattasio e Montanari - se vogliamo superare la situazione di crisi che ormai attanaglia il sistema del welfare. Riteniamo che il ruolo della cooperazione sociale sia oggi più che mai indispensabile, ma la crisi economica e finanziaria, la grandissimi difficoltà di accedere al credito, la scarsa capacità di spesa delle famiglie, i tagli sempre più pesanti alla spesa pubblica, e una ancora non ben chiarita ridefinizione delle politiche di welfare ci preoccupano sempre più. Dal prossimo Governo dovranno uscire linee chiare su come affrontare questa situazione: non è certo tagliando i servizi sociali in maniera indiscriminata e togliendo le risorse alle autonomie locali che si risolvono i problemi, e nemmeno con manovre incomprensibili sull’Iva per le cooperative sociali, o con una spending review che rischia di abbassare Imprese Sondaggio Imprese drasticamente i livelli di assistenza. Il welfare non può essere considerato infatti un mero costo, ma una condizione indispensabile per la ricrescita economica dell’intero Paese. UNIPOL Depositato il progetto di fusione in Fondiaria-Sai Si rende noto che, il 28 gennaio, ai sensi e per gli effetti dell’art. 2501-quater, primo comma, cod. civ., è stato depositato presso la sede sociale di Unipol Assicurazioni S.p.A. il progetto di fusione per incorporazione in FONDIARIA-SAI S.p.A. di Premafin Finanziaria – S.p.A. Holding di Partecipazioni, Unipol Assicurazioni S.p.A. ed eventualmente Milano Assicurazioni S.p.A., approvato dai consigli di amministrazione delle società partecipanti alla fusione in data 20 dicembre 2012. Il progetto è altresì rinvenibile nei siti internet della Società www.unipol.it – Sezione Corporate Governance/Progetto di Integrazione Unipol – Fondiaria-SAI, e di Unipol Assicurazioni S.p.A. www.unipolassicurazioni.it - Sezione Chi Siamo/Corporate Governance/Progetto di Integrazione Unipol – Fondiaria-SAI. Si rammenta che l’iscrizione del progetto di fusione presso i Registri delle Imprese competenti è soggetta all’autorizzazione dell’IVASS, ai sensi e per gli effetti dell’art.201 del D. Lgs. 7 settembre 2005, n. 209. CIA-CONAD Progetto “Insieme per la scuola”, i premi alla scuola G.BersanidiForlì 14 scere da vicino i meccanismi che hanno portato al progetto che loro, confidenzialmente, chiamano “dei puffi”. La consegna ha rappresentato l’atto conclusivo di “Insieme per la scuola”, progetto molto più ampio attraverso il quale Conad si è proposta di dotare gli istituti scolastici italiani di materiale ad alto contenuto tecnologico. L’attenzione di studenti e docenti si è concentrata sull’importanza delle Lavagne Interattive Multimediali, che Cia-Conad ha donato in numero di tre all’istituto. Con l’utilizzo di questi strumenti altamente tecnologici l’insegnamento cambia completamente faccia. Come ha sottolineato la dirigente scolastica Barbara Casadei grazie al progetto Insieme per la scuola gli “istituti scolastici possono andare incontro alle sempre crescenti esigenze degli studenti, nativi informatici”. Inevitabile che la parola “insieme”, tanto centrale nel progetto, destasse la curiosità dei bambini: Mauro Lazzarini, responsabile CIAConad per il territorio, ha così sottolineato il carattere cooperativo dell’iniziativa, che ha riscosso tanto successo in tutta Italia. Nata dall’attiva collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca, l’iniziativa ha inteso fornire attrezzature informatiche e multimediali in forma totalmente gratuita alle scuole che hanno partecipato al programma. Molto semplice la procedura, per scuole e clienti Conad: ogni 10 euro di spesa nei punti vendita Conad, Conad Superstore, Conad City, Margherita e E.Leclerc-Conad, i consumatori ricevevano una bustina di carte collezionabili “Puffiamo la Natura”. Al suo interno 4 carte collezionabili e 1 Buono Insieme per la Scuola. Ogni istituto raccoglieva i buoni, portati in aula da studenti e famiglie, e richie- Lavagne interattive multimediali, computer portatili, stampanti e tante altre preziosi premi tecnologici: sono queste le attrezzature informatiche che nei giorni scorsi CIAConad ha consegnato alla Scuola Primaria G. Bersani, alla presenza della dirigente scolastica Barbara Casadei e dei responsabili di Cia-Conad sul territorio Mauro Lazzarini, Federico Fattini e Zuleika Bacci. Di fronte a loro una classe di bambini curiosi di conoPrimo piano Legacoop Settori Territori deva poi i regali. I numeri dell’iniziativa: 11.727 gli istituti scolastici che hanno aderito, di questi, 3.906 hanno richiesto 17.589 attrezzature informatiche disponibili in un vasto catalogo: stampanti multifunzione, webcam, lavagne interattive multimediali, videoproiettori, personal computer e notebook, tastiere e mouse, cartucce per stampanti e altro ancora. L’investimento fatto da Conad sino ad oggi supera i 3 milioni di euro, Insieme per la scuola è uno dei progetti con cui Conad ha voluto festeggiare i cinquant’anni di attività, ribadendo i valori di responsabilità sociale che da sempre hanno contraddistinto il gruppo distributivo. In un paese in cui bambini e adolescenti formano i cosiddetti “nativi informatici”, ovvero coloro che fin dalla nascita si confrontano con le nuove tecnologie, è di fondamentale importanza dotare gli istituti didattici di attrezzature all’avanguardia, spesso troppo costose. COOPERATIVA MURRI Per i 50 anni un convegno su qualitàdell’abitareesocialhousing La Cooperativa Murri compie 50 anni: è stata fondata, infatti, nel 1963, allo scopo di costruire case a favore dei propri iscritti. In mezzo secolo la Murri è passata dai pochi soci dei primi anni, poco più di una decina, agli attuali 25.000, ed ha realizzato circa 12.500 alloggi. Dall’anno 2000 ha iniziato a costruire con tecnologie basate sulla bioarchitettura, diventando la Cooperativa di riferimento in Italia per quel che riguarda l’edilizia sostenibile e il risparmio energetico. Questo grazie anche alla collaborazione scientifica instaurata con l’Università di Bologna. Imprese Sondaggio Imprese Molte le manifestazioni previste per celebrare il compleanno: la prima sarà un Convegno dedicato a “Qualità dell’Abitare e Social Housing”, che si svolgerà sabato 2 febbraio dalle ore 9 (Sala Conferenze Marco Biagi - Via Santo Stefano n° 119 - Bologna). Il Convegno si aprirà con un intervento di Adolfo Soldati, presidente della Cooperativa. che illustrerà i progetti messi a punto dalla Murri per affrontare il difficile mercato odierno della prima casa. I nodi riguardano gli aspetti legati al progetto, sia urbanistico che architettonico, alle prestazioni degli edifici, ai costi e alla loro finanziabilità. In passato questi temi erano stati affrontati e risolti dalla Pubblica Amministrazione. attraverso le aree PEEP e i finanziamenti agevolati. Oggi, le Cooperative di Abitanti più virtuose e capaci, debbono fare da sole, e inventare meccanismi finanziari in grado di diluire nel tempo l’onere dell’acquisto della casa. come. ad esempio, con i piani di accumulo del risparmio in Cooperativa. Le case che si costruiranno, anche in Social Housing - questo il principio fondamentale della Murri - non dovranno scendere a compromessi circa i livelli qualitativi, né tanto meno circa le prestazioni energetiche: la Cooperativa, infatti, realizza tutte le proprie abitazioni in classe A. La Murri discuterà di questi temi nell’ambito del Convegno anche con interlocutori istituzionali, quali: il Parlamentare europeo Salvatore Caronna; gli Assessori all’Urbanistica dei Comuni di Venezia e Bologna, rispettivamente Ezio Micelli e Patrizia Gabellini; l’Assessore regionale alle Attività Produttive Gian Carlo Muzzarelli, e con l’urbanista Carlo Monti. Gli altri relatori saranno Gian Piero Calzolari, presidente Legacoop Bologna: Stefano Farneti, direttore tecnico Murri; Angelo Mingozzi, di Ricerca e Progetto; Luciano Caffini, presidente nazionale Legacoop Abitanti. CONSORZIO PARSIFAL Formica d’Oro 2012 per le buone pratiche di politiche sociali La giuria del Formica d’Oro, il premio istituito dal Forum del terzo settore del Lazio Primo piano Legacoop 15 che viene assegnato ogni anno alle buone pratiche nell’ambito delle politiche sociali, ha deciso di conferire al Consorzio Parsifal il riconoscimento per l’anno 2012. La gratificazione si deve all innovativo sistema di ideazione, gestione e monitoraggio dei nidi d’infanzia istituito dal 2009 dal nostro consorzio. Mettendo al centro del suo agire il benessere dei bambini che frequentano i propri nidi, Parsifal - come si legge nella motivazione - «ha condiviso con le cooperative consorziate un percorso, partecipato a tutti i livelli (dalle direzioni fino alle famiglie, passando per i quadri intermedi e gli educatori), che permette di valutare la qualità offerta dalle proprie strutture sotto ogni dimensione. Attraverso una pluralità di strumenti (bilancio sociale, carte dei servizi per ogni nido, singoli blog aggiornati quotidianamente, interviste, bacheche, riunioni, assemblee, audit interni e di secondo livello), il consorzio e le cooperative consorziate danno piena attuazione a principi fondanti come l’uguaglianza, l’imparzialità, la continuità, la partecipazione, l’efficacia e l’efficienza dei servizi». La premiazione si è svolta a Roma sabato 26 gennaio, nel corso dell’inaugurazione della nuova sede regionale del Forum, in un’area confiscata alla malavita organizzata e ottenuta grazie ad un accordo con il Consorzio Il Solco. In quest’area è stata recentemente aperta la Città dei Mestieri e si svolge un’attività di raccolta differenziata con i cassonetti gialli, grazie alla quale sono stati creati anche un negozio di abiti usati e una fornita biblioteca con libri recuperati, aperta al pubblico. CADIAI Dalla Corea per studiare il modello dellacooperativasocialediBologna Casalecchio di Reno – zona Meridiana. La delegazione è stata accolta dal sindaco Simone Gamberini. Inaugurato a febbraio del 2007, il nido è stato costruito dal Consorzio Cooperativo Karabak Due - di cui CADIAI fa parte - ed è interamente gestito dalla Cooperativa di via Boldrini in convenzione con il Comune. Oltre ad una struttura bioclimatica ultramoderna, realizzata con materiali ad alta compatibilità ambientale, il Balenido guarda al futuro anche per tipologia di progetti tra cui l’utilizzo di pannolini biodegradabili da fibre naturali. Una sperimentazione che Cadiai sta portando avanti con successo nella maggior parte dei nidi gestiti e che ha suscitato l’interesse dei visitatori giunti dalla Corea a Bologna proprio per studiare il modello di assistenza dei più piccoli, degli anziani e delle persone svantaggiate che Cadiai porta avanti da quasi 30 anni. “E’ per noi molto importante – afferma Franca Guglielmetti, Presidente Cadiai ospitare delegazioni straniere, non solo per mostrare con orgoglio le diverse attività che svolgiamo, ma anche e soprattutto per confrontarci con realtà ed esperienze diverse dalle nostre in funzione di un arricchimento reciproco e di una possibile cooperazione”. CADIAI - Dal 1974, la Cooperativa sociale si occupa a Bologna e provincia di Servizi sociali, sanitari ed educativi dall’infanzia alla terza età. Gestisce 10 residenze per anziani in condizioni di non autosufficienza, 5 centri diurni per anziani con autonomia limitata e offre assistenza domiciliare qualificata. Dirige inoltre 24 nidi d’infanzia e promuove progetti d’integrazione scolastica per bambini e alunni disabili. Tra i servizi per i disabili gestisce 5 strutture residenziali e 5 diurne e interventi a domicilio per conto del- Sono arrivati dalla Corea, precisamente da uno dei distretti di Seul, per studiare il modello organizzativo della Cooperativa sociale Cadiai di Bologna. Otto persone, tra cui il sindaco del distretto, hanno visitato oggi alcune delle strutture realizzate e gestite dalla cooperativa. Tra queste non poteva mancare la visita ad uno dei nidi più all’avanguardia del territorio: il Balenido di Settori Territori Imprese Sondaggio Imprese l’Azienda Usl. Oltre a promuovere una serie di laboratori protetti, la Cooperativa lavora con adolescenti che vivono situazioni di disagio psico fisico favorendo la socializzazione attraverso un supporto educativo costante. Dal 1989, Cadiai opera anche nella Medicina del lavoro per garantire la Prevenzione e Sicurezza nei luoghi di lavoro. ITACA Open Day, il 4 febbraio Fab apre le porte alle idee d’impresa Sei senza lavoro, cerchi una nuova opportunità di occupazione, vuoi creare la tua start up d’impresa valorizzando la tua città? Itaca annuncia il secondo “Open Day” di FAB e apre le porte dell’incubatore Faber Academy Box (www.i-fab.it) per accogliere le persone che vogliono saperne di più e scommettere assieme sull’idea giusta da trasformare in impresa. Lunedì 4 febbraio dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17, nella sede di via San Francesco 1/C a Pordenone, lo staff di esperti di FAB sarà a disposizione di quanti abbiano interesse ad approfondire le tematiche del generatore d’impresa in vista della scadenza della seconda chiamata: il termine ultimo per presentare idee e progetti è il 15 febbraio. Porte aperte a visioni innovative del futuro e alla costruzione di progetti che possano far emergere talenti e passioni. FAB, il generatore d’impresa presentato in occasione delle celebrazioni per il Ventennale di fondazione della Cooperativa sociale Itaca lo scorso 29 giugno, è stato voluto e pensato dalla Coop friulana per la valorizzazione del territorio. Innovativo e unico nel panorama nazionale, è destinato principalmente a persone disoccupate, con lavoro parziale e/o precario. “Cerchiamo idee speciali, ma anche persone speciali –spiega il presidente di Itaca, Leo Tomarchio-. Siamo abituati alle sfide perché ci confrontiamo tutti i giorni con le difficoltà di una società sempre più in crisi, da cui però siamo convinti possano nascere nuove esperienze di innovazione sociale, modalità diverse e migliori di fare impresa e di vivere assieme”. FAB è un generatore di innovazione sociale Primo piano Legacoop 16 lanciato per raccogliere idee, selezionarle e dare una spinta per tradurle in imprese. Tre i filoni dei progetti: uomo, ambiente, comunità. A disposizione un luogo fisico – la sede è in pieno centro a Pordenone – collegato al mondo reale e virtuale, strumenti, l’intera rete di relazioni di Coop Itaca con enti locali, finanziari, università, cooperazione e cooperazione sociale. “Abbiamo scelto, nel fare questo viaggio, di scommettere sul sapere e sulle potenzialità di persone che non hanno più un posto nel mercato del lavoro – afferma Christian Gretter, coordinatore di FAB - o ne hanno uno precario, provvisorio, instabile, ma sono ricche di talento e di passione. Ma anche su chi ha già un sogno di impresa ben chiaro in testa e avrebbe bisogno di una rete forte di relazioni e di collaborazioni per vederlo realizzato”. Le idee progettuali, prevalentemente al femminile, pervenute dopo la chiusura della prima chiamata fissata al 31 agosto scorso erano state 23, 6 delle quali avevano poi dato vita al primo ciclo di FAB, entrando a pieno titolo nella prima Village Academy. FAB è un progetto della Cooperativa Itaca che gode della collaborazione di Dof Consulting e del supporto di diversi partner, fra cui l’Università degli Studi di Trento nella persona del prof. Luca Fazzi, di Aiccon (Associazione Italiana per la promozione della Cultura della Cooperazione e del Nonprofit) nella persona del suo direttore Paolo Venturi, DMav. Dalla maschera al volto – Social Art Ensemble, Provincia di Pordenone e Comune di Pordenone. Tra i partner recentemente si è aggiunta la Fondazione Crup che finanzierà sei borse di studio per l’intera durata del progetto. Ne potranno usufruire i progetti selezionati dall’Academy, il prezioso intervento della Fondazione farà in modo che i progetti che hanno superato la seconda fase di FAB possano concretizzarsi in impresa e/o rami d’impresa. Il secondo “Open Day FAB” è previsto lunedì 4 FEBBRAIO dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17, nella sede di via San Francesco 1/C a Pordenone (a fianco dell’ex convento di San Francesco). Il programma prevede “Sessioni in plenaria per la presentazione del Faber Academy Box” e “Colloqui individuali” su diversi temi tra cui “Progetto d’impresa per l’incubazione: orientamento e analisi imprenditoriale”, “Figure d’accomSettori Territori pagnamento in Academy: la formazione in FAB”. Chi fosse interessato a partecipare al secondo Open Day di FAB può iscriversi subito contattando [email protected] e/o 345 5407006 (Christian Gretter). PROGETTO CITTÀ La cooperativa sociale di Bari presenta il calendario 2013 Un calendario per riflettere sui temi sociali della città di Bari e celebrare i bambini, i loro diritti e il futuro delle giovani generazioni. La cooperativa sociale barese «Progetto città», ha presentato a Bari, il 30 gennaio, il calendario 2013 dal titolo “Tempo di Diritti, Tempo di Futuro”, nella sede del Centro Polifunzionale per i Servizi Integrati «FUTURA». Per realizzarlo Progetto Città ha usufruito in maniera “pro-positiva” e sinergica della collaborazione dell’Associazione Fotografi di Strada che, attraverso una chiamata alle arti, via social network, ha raccolto tra i suoi soci e aderenti una serie di foto sul tema “Bambini-Futuro-Città”. Il prodotto, stampato grazie al sostegno della Tipografia «Pubblicità e Stampa», è frutto di un network virtuoso che sposa imprenditoria, impegno sociale e artedella fotografia e ha quale caratteristica quella che i canonici dodici mesi partono dal mese di febbraio 2013 per concludersi nel gennaio 2014. La presentazione del calendario, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il presidente di Legacoop Puglia, Carmelo Rollo, il presidente della VI Circoscrizione “Carrassi – S. Pasquale”, Leonardo Scorza, e il presidente dell’Associazione «Fotografi di Strada», Giuseppe Di Bari, è stata, infatti, anche pretesto per un confronto a più voci sul futuro della città e su quello delle generazioni più giovani. Imprese Sondaggio Imprese ALTROMERCATO Ritorna il Circolo del cibo, la community di appassionati Ritorna Il Circolo del Cibo, la community virtuale e reale di Altromercato, la maggiore organizzazione di commercio equo e solidale italiana, dedicata al cibo buono fino in fondo. Il Circolo del Cibo si prefigge di diventare il punto di riferimento per gli appassionati di cucina, ma anche per i ristoranti, gli agriturismi, le osterie e le gelaterie che hanno deciso di mettere al centro del loro lavoro materie prime e prodotti che rispettino tracciabilità, filiera corta, agricoltura biologica, biodiversità anche culturale, diritti delle persone che quei prodotti li coltivano e, non ultimo, il piacere del palato. Tutti requisiti fondamentali perché il cibo che scegliamo sia davvero “buono fino in fondo”. Questa filosofia nasce dall’esperienza di Altromercato, che da 25 anni si occupa di Commercio Equo e Solidale, di prodotti della terra e delle loro trasformazioni, e della pratica quotidiana di questi principi, garantendo la massima trasparenza verso i consumatori. Il Circolo del Cibo rappresenta una comunità aperta in cui persone, idee, conoscenze e diritti possano trovare spazio e confronto. Primo piano Legacoop 17 In cui il piacere di assaporare un buon cibo faccia tutt’uno con il piacere di far vivere i diritti, di chi lavora e dell’ambiente. Sono già tanti gli chef che hanno aderito al progetto su tutto il territorio nazionale, grazie all’attivo coinvolgimento delle Botteghe Altromercato. Tra gli altri da segnalare Davide Piva, giovane chef della Locanda Le Muse, a San Bonifacio, vicino a Verona, Daniele Sangiorgi di Bistrot di Dozza (BO) e Patrizia Tafaro di La Zisola di Noto (SR) che hanno creato numerosi piatti a tema, dando vita ad un matrimonio di mondi a tavola. Questi chef sperimentano piatti di ricerca creativa che tengano insieme materie prime e sapori locali con prodotti del Commercio Equo e Solidale, testimoni di altri luoghi e culture. “Il piacere della conoscenza” – spiega Paolo Palomba, Direttore Generale di Altromercato, “amplifica l’esperienza sensoriale poiché la rende unica. Assaporare qualcosa di buono conoscendone l’anima e la storia è un piacere doppio: individuale e sociale”. Questo è il concetto da cui ha preso vita questo progetto. Il Circolo del Cibo. Valori da gustare. Per gli approfondimenti su prodotti e materie prime e la loro piena tracciabilità, la lista dei locali aderenti e per iscriversi alla community, www.ilcircolodelcibo.it Settori Territori Imprese Sondaggio Note Brevi 18 CENTRO STUDI LEGACOOP Elementi rilevanti 1) Le piccole cooperative, se considerate per i singoli Settori di operatività, evidenziano un andamento del valore della produzione, nel periodo 2007-2011, molto differenziati. Esso cresce con intensità significativa nella cooperazione Sociale (+32,2%), nei servizi (+8,0%) e nel comparto dell’Agroalimentare (+6,7%), mentre diminuisce nel Commercio, nell’Industria e nella cooperazione di Abitanti. 2) A fronte di tali andamenti le piccole cooperative mostrano una netta diminuzione della loro redditività complessiva, manifestatasi con accenti diversi ma in tutti i comparti di attività. Il Reddito Operativo aggregato negli anni subisce un ridimensionamento di oltre il 43%, ma mentre nei settori della cooperazione sociale e dell’agroalimentare dal 2010 si nota una ripresa, negli altri questo non avviene. 3) I Risultati di esercizio aggregati da positivi invertono di segno dal 2009 in poi in tutti i settori escluse le Sociali, e nel 2011 nei Servizi si registra il peggior dato dei cinque anni considerati. Nonostante questo trend negativo il Patrimonio Netto cresce nei cinque anni in tutti i settori tranne che nell’Industria (-10,7%), Le piccole cooperative italiane negli anni 2007-2011 - I Settori In questa Nota Breve è stato considerato l’andamento economico negli anni dal 2007 al 2011 dei vari settori di attività in cui operano le piccole cooperative ed i piccoli consorzi italiani1. Sono stati anche qui analizzati, come nella nota precedente, i dati relativi ad un panel di 27.767 cooperative e 953 consorzi2. Il Grafico I mostra la distribuzione del Valore della produzione 2011 (pari a complessivi 21,5 milioni di €) nei sette settori di attività emersi3; nel grafico viene altresì indicato il numero di cooperative di ogni comparto. Per rilevanza economica dominano, in ordine decrescente, i settori dell’Agroalimentare (27,6%), quello dei Servizi (27,5%) e la cooperazione Sociale (24,1%), che rappresentano quasi l’80% del totale aggregato. Per numerosità il settore dei Servizi occupa il primo posto (30%) seguito dal Sociale (22%), dall’Abitazione(16,8%) e dall’Agroalimentare (16,4%). Per i consorzi (vedi Grafico II) il Settore dei Grafico I : Piccole Cooperative - Valore produzione 2011 per settore 1% Agroalimentare (4.562) Inndustria (22.357) Commercio (1.177) Sociale (6.154) Abitazione (4.675) Servizi (8.288) altro (5554) Fonte: elaborazioni Centro Studi Legacoop su dati Aida Servizi domina sugli altri con un’incidenza del 36% sul valore della produzione 2011 aggregato, seguito dal Sociale (26%) e dall’Agroalimentare (19%). Gli stessi settori e nello stesso ordine, pesano per numerosità sul totale delle imprese considerate: Servizi (39,5%) Sociali (20%) e Agroalimentare (16,4%) mentre gli altri settori hanno pesi decisamente inferiori. Nel periodo considerato, come mostra il Gra- Grafico II : Piccoli Consorzi - Valore produzione 2011 per settore Agroalimentare (133) Industria (44) Commercio % (47) Sociale (191) Abitazione (134) Servizi (376) altro (28) Fonte: elaborazioni Centro Studi Legacoop su dati Aida Primo piano Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Note Brevi fico III, l’andamento del Valore della produzione delle piccole cooperative evidenzia un aumento significativo di quello della cooperazione sociale, che cresce complessivamente del 32,2% e con una progressione costante negli anni (+4,2% sul 2010). Seguono i comparti dei Servizi (8,0%) e dell’Agroalimentare (6,7%), che però registrano dinamiche decisamente meno accentuate e con un esercizio 2009 in flessione. Nell’agroalimentare si segnala, però, il dato positivo dell’ultimo anno (+5,7% sul 2010), il più alto fra tutti i settori. Negli altri comparti a partire dal 2009 si constata, invece, una diminuzione del valore della produzione, diminuzione che risulta più accentuata nell’Industria e tra le cooperative di Abitanti. L’andamento del Reddito Operativo nel periodo analizzato (Grafico IV) fa registrare valori in riduzione in tutti i settori, peraltro con percentuali molto diversificate da comparto a comparto. Solo nel Sociale e nell’Agroalimentare si assiste, a partire dal 2009, ad un miglioramento nei due esercizi successivi, anche se non si raggiungono i valori dell’inizio del periodo. Per tutti gli altri comparti d’attività la flessione rimane tale durante il periodo considerato e, nel settore del Commercio, nell’ultimo anno si registra il primo dato negativo della serie. Altro indicatore preso in esame è il Risultato di esercizio (Grafico V), che, come per il reddito operativo, delinea una situazione di riduzione dei margini in tutti i settori. Per la cooperazione Sociale va sottolineato che, nonostante la diminuzione di oltre il 50% del risultato d’esercizio aggregato sul 2007, questo si mantiene comunque positivo, mentre in tutti gli altri comparti l’esercizio 2011 si chiude con le perdite più forti di tutto il periodo. Nei Servizi, nell’Industria e nell’Agroalimentare si evidenziano perdite a partire dal 2008, mentre per il Commercio e l’Abitazione si rilevano perdite a partire dal 2010. Il comparto dei Servizi registra l’andamento peggiore con forti perdite nel 2011. Per quanto attiene al dato dell’Occupazione, non si è potuto procedere all’analisi del suo andamento nel periodo in esame per l’assenza di dati specifici per il periodo 20072010. Tuttavia, se si tiene conto del costo del lavoro quale indicatore significativo di una crescita o meno del numero degli addetti, si Primo piano Legacoop 19 Grafico III : Piccole Cooperative - Valore produzione 2007- 2011 (2007=100) 140 Sociale 130 120 110 Servizi 100 Agroalim. Commercio 90 Industria 80 70 Abitazione 60 2007 2008 2009 2010 2011 1 Fonte: elaborazioni Centro Studi Legacoop su dati Aida g Grafico IV : Piccole Cooperative - Risultato operativo 2007- 2011 (2007=100) 120 100 Sociale 80 Agroalim. 60 Abitazione Servizi 40 20 Industria 0 Commercio -20 2 7 200 2008 2009 2010 2011 Fonte: elaborazioni Centro Studi Legacoop su dati Aida Grafico V - Piccole Coop - Risultato di esercizio 2007-2011 (2007=100) 500 Sociale Commercio 0 Abitazione Industria -500 Agroalim.. -1000 -1500 -2000 -2500 Servizi -3000 2007 2008 2009 2010 2 1 201 F t elaborazioni l b i Centro C t Studi St di Legacoop L ti AAida id Fonte: suddati Settori Territori Imprese Sondaggio Note Brevi rileva che nel comparto della cooperazione Sociale, il cui valore della produzione cresce nettamente più degli altri settori individuati (+32,2%), il costo della manodopera si incrementa in maniera altrettanto sostenuta nei cinque anni (+38,4%), seguito dal settore dei Servizi (+13,7%) e dall’Agroalimentare (+12,5%), per cui è possibile ipotizzare che in questi settori l’occupazione è in ogni caso aumentata, e nelle Sociali in maniera rilevante. La diminuzione del costo del lavoro complessivo nell’Industria e nell’Abitazione testimonia in questo caso una corrispondente diminuzione dell’occupazione. Nel periodo considerato l’andamento del Patrimonio Netto (Grafico VI) mostra una crescita in tutti i settori, escluso quello dell’Industria (-10,7% complessivo).Tale rafforzamento risulta più accentuato nell’Abitazione(+107,5%) e nel settore Sociale (40,4%). Per il comparto dell’Abitazione nel 2008 si evidenzia un dato particolarmente elevato, probabilmente da attribuirsi sia all’apertura 20 di nuovi programmi edilizi per conto dei soci che ad una rivalutazione degli immobili. Nella Tabella I viene illustrato l’andamento dei comparti di attività in cui si articolano i 953 piccoli consorzi considerati in questa nota. L’andamento del valore della produzione nei cinque anni presi in esame segnala una flessione per i settori dell’abitazione (-37,1%), del commercio (-35,0%), dell’Industria (14,3%), e dei Servizi (-3,4%), mentre il settore Sociale cresce in maniera significativa (+36,4%) insieme al comparto dell’Agroalimentare (+11,9%). Il Reddito Operativo mostra una dinamica in flessione nei cinque anni considerati in tutti i settori, con un ridimensionamento complessivo pari a -41,6%.Tale riduzione si concentra nel Commercio (-129,5% e RO negativo dal 2009 in poi), nell’Abitazione (-83,8%), e nell’Agroalimentare (-77,0%), ma interessa tutti i settori. La dinamica peggiore si riscontra nell’andamento del Risultato di esercizio che, dal 2009 in poi, mostra valori aggregati negativi e in peggioramento, in ragione di perdite dif- fuse in quasi tutti i comparti, con la sola esclusione della cooperazione sociale e dell’Industria. Il copyright delle Note brevi è libero. Unica condizione: mettere in evidenza che il testo riprodotto è tratto da Note Brevi Centro Studi Legacoop. Le Note sono disponibili anche in inglese in www.cslegacoop.coop. 1 2 3 Per piccole cooperative sono considerate tutte quelle imprese (e consorzi) che nel 2011 hanno avuto un valore delle produzione inferiore a 10 milioni di €. Le cooperative e i consorzi di piccole dimensioni qui analizzati rappresentano il 66,8% di tutte le imprese mutualistiche attive e con bilancio 2011 presenti in banca dati Aida (vedi Nota Breve n°15) e il 40% di tutte quelle considerate attive in Aida. Esiste un settore residuale definito “Altro”, dove sono comprese quelle società senza alcuna attribuzione Ateco. Questo settore residuale non viene inserito nell’analisi degli indicatori in quanto non significativo, né per numero né per valore della produzione. Tab. 1 : Piccoli Consorzi - Valore della produzione, reddito operativo, risultato d’esrcizio, Patrimonio Netto per settore (2007- 2011) (dati in migliaia di €) Primo piano Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 21 OSSERVATORIO SWG La grave crisi del ceto medio italiano L’anno passato è il peggior anno della crisi economica dal punto di vista dell’aggregato fondamentale della nostra società Le vicende economiche e sociali di questi ultimi anni hanno più volte proposto il tema di una condizione critica del ceto medio; alcuni, peraltro, sostengono che questa “classe” è in via di decomposizione creando nuove turbolenze negli assetti democratici e sociali. Il ceto medio, è stato detto,“rappresenta l’architrave delle moderne democrazie di mercato”; non è inutile, quindi, verificare come questo, ancora rilevante e multiforme aggregato, valuti la propria condizione. Una larga parte delle possibilità di ripresa, non solo in senso economico, dell’Italia passa per una rinnovata capacità di questo segmento sociale di assumere un atteggiamento proattivo e di rilancio della propria funzione; infatti, dalle PMI, al lavoro autonomo, ai livelli medi e medio-alti dei dipendenti pubblici e privati, al mondo della docenza, della tecnica, delle specializzazioni… deve passare la capacità e la convinzione di lasciarsi alle spalle questo periodo critico. Nel 2011 una quota pari al 62% degli italiani si definisce come appartenente al ceto medio. Ci sono, ovviamente, delle diversità all’interno di questo contenitore: di potere d’acquisto, di Primo piano Legacoop Settori Territori status, di cultura ma evidentemente vi è anche un forte collante identitario; la sensazione di essere centrali nel determinare la visione positiva del sistema economico e di miglioramento della società. La crisi economica ha colpito, in misura diversa certamente, tutti i ceti; ma quello che oggi sorprende maggiormente è la manifestazione di un pensiero che, autonomamente, segnala la propria riduzione di status. Perché non considerarsi più “ceto medio” non è soltanto una questione di diminuzione del potere d’acquisto o di più o meno lunga inoccupazione, ma la presa d’atto che non si è più parte di quel blocco sociale che si sentiva in grado di determinare una prospettiva positiva, in particolare economica, per la società. E lo si vede nel fatto che nel 2012 si verifica che solo il 37% dichiara di sentirsi parte di questo ceto. Si tratta di uno spostamento molto rilevante che modifica la distribuzione dell’autopercezione sociale in Italia. Cresce conseguentemente, infatti, l’area dei ceti medio-bassi che supera abbondantemente la metà della popolazione. Abbiamo così di fronte “la piramide” di un paese in via di sviluppo; ovviamente non è questa la realtà economico-finanziaria dell’Italia. Ma, allora, il nodo è proprio di quale rappresentazione sta costruendo di sé la società italiana. Questo è il punto cruciale che la politica deve affrontare; non solo la crescita ma l’uscita da una prospettiva di un paese di servizio per altri, di ininfluenza culturale e di elevata rassegnazione. Imprese Sondaggio