Un claim in cinque mosse
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Un claim in cinque mosse
DM-Consigli Un claim in cinque mosse Un buon claim è alla base del posizionamento di un’azienda, valorizza i vantaggi per il cliente e crea un effetto di riconoscimento sul mercato. Ciò è particolarmente importante per fornitori di servizi e altri operatori, attivi in mercati saturi o in cui l’immagine ha un ruolo chiave, ad es. nell’industria automobilistica. Il payoff testuale deve essere breve, diretto, di facile comprensione e veicolare sentimenti positivi. 1a mossa: preparazione Per riuscire a declinare l’essenza della vostra azienda in un messaggio d’effetto, dovete fare chiarezza sui seguenti punti: chi siamo? quali sono i nostri valori? cosa ci muove? quale stato d’animo veicola il marchio? (lato consumatore) cosa sappiamo fare particolarmente bene (punti di forza)? (USP) la nostra prestazione o il modo in cui la eroghiamo sono unici? chi sono i nostri clienti? dove risiede il vantaggio per tali clienti? È unico? Input interessanti arrivano anche da un breve sondaggio tra clienti e non clienti, che però appartengono alla cerchia dei clienti potenziali: come considerano gli altri la nostra azienda? in cosa ci danno fiducia? quale sentimento abbinano al marchio e all’azienda? dove vedono i punti di forza? dove quelli di debolezza? 2a mossa: abbozzare dei claim Prendetevi il tempo necessario e accertatevi di non essere disturbati. Quindi scrivete spontaneamente idee e frasi su ogni punto che sembra importante (punti di forza, vantaggi per il cliente, stato d’animo, ecc.). Date libero sfogo ai vostri pensieri e limitatevi a scrivere. Riflettete approfonditamente e a 360o gradi. Non lasciatevi sfuggire niente, annotate tutto. Se possibile non smettete di scrivere e non leggete quello che avete appena scritto. In questa fase è tutto giusto e importante. Non correggete nulla. Quando non vi viene in DM-Consigli - Un claim in cinque mosse mente più niente, aspettate che arrivi l’ispirazione successiva. Non tarderà ad arrivare e il più delle volte porta con sé idee ancora migliori. Poi lasciate riposare le vostre idee almeno per una notte. 3a mossa: elaborare le idee Leggete i vostri testi e cancellate tutte le frasi prive di un messaggio chiaro. Ora affinate tutte le idee che restano fino a ottenere dei claim concisi ed espressivi. Poi integrate nuove idee. Dato che vi siete impegnati intensamente, può essere probabile che all’improvviso vi vengano in mente dei claim – spesso capita anche di notte. Annotateli subito, altrimenti c’è il rischio che spariscano per sempre. 4a mossa: verificare i claim Tramite la lista di controllo sottostante verificate ora quali idee potrebbero essere adatte come claim. Se nessun claim supera l’esame, ricominciate dalla 1a mossa. 5a mossa: scegliere il claim Decidete quindi in team o, meglio ancora, con un breve sondaggio tra collaboratori e clienti, quale claim dovrà apparire sotto al vostro logo in futuro. Lista di controllo Verificate se le idee funzionano, servendovi della lista di controllo. 1. Il claim è adatto al prodotto, alla prestazione, al marchio o all’azienda? 2. Valorizza i punti di forza dell’azienda e/o i principali vantaggi per il cliente? 3. Illustra il settore d’attività dell’azienda o ciò che la rende unica? 4. Veicola lo stato d’animo che incarna il marchio? 5. Si rivolge al lato emotivo del cliente? 6. È adatto al bacino d’utenza? Lo comprendete? 7. È autentico e credibile, senza promettere ciò che l’azienda non può mantenere? Pagina 1 DM-Consigli - Un claim in cinque mosse 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. Suona bene ed è cadenzato? Contiene forse addirittura un elemento stilistico, come un’allitterazione (ogni parola inizia con la stessa lettera)? Esempio: «Grande, gradita, granita» È piacevole? È orecchiabile e d’effetto? È formulato in modo attivo, semplice, di facile comprensione e conciso? È unico e forse persino sorprendente, perché non è allineato al trend dominante di un settore? Stimola la riflessione? Si legge e si pronuncia facilmente (parole brevi e semplici)? Contiene il nome dell’azienda? (facoltativo) Esempi «Just do it» di Nike «Dove c’è Barilla c’è casa» di Barilla «What else?» di Nespresso «Simply more» di Fiat Inglese? I claim in inglese possono rivelarsi problematici, perché alle nostre orecchie sono interscambiabili e la gran parte della popolazione non ha conoscenze linguistiche sufficienti per comprenderli correttamente. L’esempio classico in questo caso è «Come in and find out» della catena di profumerie Douglas. Molti clienti l’hanno inteso come «Entra e scopri», che non corrispondeva esattamente al significato. Nel frattempo l’azienda è entrata nelle regioni di lingua tedesca con un nuovo claim e promette: «Douglas macht das Leben schöner» (Douglas rende più bella la vita). Per contro, con «Just do it», la scelta di Nike, produttore di articoli sportivi, è adatta sia all’azienda che al bacino d’utenza – e viene anche compresa dalla maggior parte delle persone. Oggi i marchi internazionali puntano sempre di più sugli slogan in lingua inglese, come dimostra lo Studio «Slogan Trends 2011». Posta CH SA PostMail Marketing diretto Wankdorfallee 4 3030 Berna DM-Consigli - Un claim in cinque mosse 0848 888 888 [email protected] www.posta.ch/directpoint Pagina 2