Policy Pricing e regole interne 2015
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Policy Pricing e regole interne 2015
REGOLE INTERNE PER LA NEGOZIAZIONE / EMISSIONE DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI EMESSI DAL CREDITO TREVIGIANO Rev. Mod. Nr.04 del 27/08/2015 Pag. 1 di 10 Politica di Valutazione e Pricing Regole Interne per la Negoziazione/Emissione dei Prestiti Obbligazionari emessi dal Credito Trevigiano Documento adottato con nota autorizzativa dei Commissari Straordinari nella seduta del 27/08/2015 Credito Trevigiano - Banca di Credito Cooperativo – Società Cooperativa in A.S. Sede Legale e Ammin.: Via Stazione 3-5 / 31050 Fanzolo di Vedelago TV - Telefono: 0423 7011 – Fax: 0423 701650 Iscriz. Registro Imprese di TV, C.F. e P.IVA n°: 00274980267 - Iscriz. Albo Az. Di Credito n° 941 - C.C.I.A.A. Treviso R.E.A. n° 11265 Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia - Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo - Aderente al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti Iscriz. Albo Cooperative n° A160193 del 23.06.2005 - Cod.ABI 8917-7 /S.W.I.F.T.:ICRA ITRR PH0 - www.creditotrevigiano.it E-mail certificata: [email protected] REGOLE INTERNE PER LA NEGOZIAZIONE / EMISSIONE DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI EMESSI DAL CREDITO TREVIGIANO Rev. Mod. Nr.04 del 27/08/2015 Pag. 2 di 10 Indice 1 2 Premessa ................................................................................................................................................................3 Politica di valutazione e pricing...........................................................................................................................4 Caratteristiche delle metodologie di pricing e processo valutativo .......................................................................4 Aggiornamento e revisione ......................................................................................................................................5 Controlli interni .........................................................................................................................................................5 3 Prestiti obbligazionari di propria emissione........................................................................................................6 Metodologia di pricing .............................................................................................................................................6 3.1.1 Approccio metodologico ...................................................................................................................6 3.1.2 Merito di credito dell’emittente .......................................................................................................7 Obbligazioni strutturate con componenti opzionali implicite ................................................................................7 Criteri e metriche ......................................................................................................................................................8 3.1.3 Definizioni ............................................................................................................................................8 3.1.4 Spread commerciale..........................................................................................................................8 3.1.5 Determinazione del Mark up ...........................................................................................................8 Regole interne di negoziazione dei prestiti .............................................................................................................9 Entrata in vigore ......................................................................................................................................................10 Allegato 1 – Policy di valutazione e pricing obbligazioni ordinarie – Cassa Centrale Banca ...........................10 Allegato 2 – Criteri metodologici di riferimento per l’erogazione del servizio di Pricing dei prestiti obbligazionari emessi dalle Banche di Credito Cooperativo – Iccrea Banca Spa ..............................................10 REGOLE INTERNE PER LA NEGOZIAZIONE / EMISSIONE DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI EMESSI DAL CREDITO TREVIGIANO Rev. Mod. Nr.04 del 27/08/2015 1 Pag. 3 di 10 Premessa La Comunicazione Consob n. 9019104 del 2 marzo 2009 inerente al “dovere dell’intermediario nella distribuzione di prodotti finanziari illiquidi”1 (di seguito “Comunicazione Consob”) e le relative Linee Guida interassociative ABI, Assosim, Federcasse (di seguito “Linee Guida interassociative”) prevedono che gli intermediari, in ossequio ai doveri di trasparenza e correttezza previsti dalla normativa di riferimento, adottino una Politica di valutazione e pricing (di seguito “Politica”) dei prodotti finanziari, fatta eccezione per quelli assicurativi. La presente politica, redatta in conformità al documento “Linee Guida per la redazione della Politica di valutazione e pricing” trasmesso con circolare Federveneta n. 2010 CI 492 del 18/10/2010, ha ad oggetto esclusivamente gli strumenti finanziari emessi dalla Banca. Il presente documento si articola in due parti principali: � nella prima parte (Cap. 2) sono descritti i presidi di correttezza in relazione alle modalità di pricing previste dalla Comunicazione Consob e dalle Linee Guida interassociative; � nella seconda parte (Cap. 3), con specifico riferimento ai PO di propria emissione, sono riportate: a) le metodologie di determinazione del fair value adottate dalla Banca; b) i criteri e le metriche utilizzabili per determinare lo spread denaro/lettera e il c.d “spread commerciale”; c) le regole interne di negoziazione adottate dalla Banca in coerenza con quanto previsto dalle Linee Guida Interassociative. 1 Cfr Comunicazione Consob n. 9019104 del 2 marzo 2009 REGOLE INTERNE PER LA NEGOZIAZIONE / EMISSIONE DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI EMESSI DAL CREDITO TREVIGIANO Rev. Mod. Nr.04 del 27/08/2015 2 Pag. 4 di 10 Politica di valutazione e pricing La Comunicazione Consob e le Linee Guida interassociative prevedono che la politica individui per ogni prodotto/famiglia di prodotto finanziario: � le metodologie di valutazione; � � i parametri di input e le relative fonti; il mark up massimo applicabile. La presente Politica deve essere adottata dalla banca sia nell’ipotesi di distribuzione di prodotti connotati da una condizione di illiquidità, sia nel caso di adozione da parte della banca di una qualsiasi delle soluzioni per la connotazione di liquidità dei prodotti finanziari declinate nelle Linee guida interassociative (negoziazione su una sede di esecuzione quale un Mercato regolamentato o un sistema multilaterale di negoziazione; adozione di regole interne per la negoziazione; impegno al riacquisto e internalizzazione sistematica). La presente Politica individua i criteri e parametri di valutazione e di pricing adottati dalla banca con riferimento alle fasi del processo di emissione/offerta/collocamento/negoziazione in cui è necessario che l’intermediario determini il valore dei prodotti finanziari di propria emissione e ne fornisca opportuna informativa in sede di proposizione al cliente e in sede di rendicontazione periodica. L’onere di indicare il valore del prodotto finanziario, nonché il presumibile valore di realizzo, in sede di rendicontazione periodica ricade sulla banca a prescindere dal loro ruolo di emittente o negoziatore, solo per i prodotti finanziari “illiquidi” e ad esclusione dei casi di distribuzione di prodotti finanziari assicurativi. La banca può dotarsi, anche mediante accordi con soggetti terzi, di sistemi che consentano la fornitura di informazioni periodiche affidabili sul presumibile valore di realizzo e del fair value dei singoli strumenti offerti. In particolare, la Banca ha già deliberato di aderire al servizio di pricing offerto da Cassa Centrale Banca S.p.A. nell’ambito del più ampio Servizio Informazioni Finanziarie, per l’emissione di propri prestiti obbligazioni non strutturati. Diversamente, ovvero per prestiti obbligazionari strutturati, la Banca ha già deliberato di aderire al servizio di pricing offerto da Iccrea Banca S.p.A. La Politica deve essere approvata dal Consiglio di Amministrazione ed è soggetta a monitoraggio periodico e a revisione su base almeno annuale (vedi infra). Caratteristiche delle metodologie di pricing e processo valutativo I modelli di pricing utilizzati devono essere coerenti con il grado di complessità dei prodotti offerti/negoziati, affidabili nella stima dei valori, impiegati e conosciuti anche dagli altri operatori di mercato. Le metodologie di pricing, nonché i relativi parametri di input, applicati sul mercato primario devono essere coerenti con quanto effettuato ai fini della valorizzazione del portafoglio titoli e derivati della proprietà. Tale coerenza deve essere assicurata anche sul mercato secondario. Più specificamente, il processo valutativo si articola nelle seguenti fasi: 1. La prima fase presuppone l’individuazione dei parametri e delle relative fonti da utilizzare. Tale fase, comune sia al mercato primario che secondario, richiede di specificare le diverse componenti utilizzate per calcolare il prezzo di ciascuna tipologia di prodotto finanziario quali, ad esempio: o la curva dei tassi d’interesse utilizzati per l’attualizzazione e la stima dei flussi finanziari futuri; o eventuali spread creditizi che riflettano la rischiosità dell’emittente del prodotto finanziario; o volatilità e correlazioni dei parametri di mercato alla base dell’indicizzazione dei flussi futuri di ciascun prodotto finanziario. REGOLE INTERNE PER LA NEGOZIAZIONE / EMISSIONE DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI EMESSI DAL CREDITO TREVIGIANO Rev. Mod. Nr.04 del 27/08/2015 Pag. 5 di 10 Per ciascuna delle componenti sopra elencate è necessario indicare anche le fonti e le tipologie di dati utilizzati, nonché prevederne la storicizzazione al fine di assicurare la ricostruzione dell’attività svolta. 2. La seconda fase del processo valutativo richiede, quindi, che venga specificato per ciascuna tipologia di prodotto la metodologia di pricing. 3. La terza fase, infine, consente di determinare il pricing del prodotto finanziario assegnando un diverso livello di mark up, in base alla tipologia di prodotto, di mercato e del costo delle coperture. La banca deve effettuare, quantomeno annualmente, un’attività di monitoraggio periodico dell’efficacia e della correttezza delle metodologie individuate per la determinazione del fair value dei prodotti finanziari e delle fonti informative utilizzate per il funzionamento dei relativi modelli. Aggiornamento e revisione La banca, prima di procedere all’offerta di un nuovo prodotto finanziario ovvero prima di inserirlo nell’elenco dei prodotti finanziari negoziati in conto proprio, provvede ad individuare la metodologia da utilizzare per la determinazione del fair value dello stesso, eventualmente classificando il prodotto in una delle famiglie già esistenti, e a definire il relativo mark up. Sottopone, inoltre, a revisione le metodologie individuate per ciascun prodotto/famiglia di prodotti con cadenza annuale e comunque ogni qual volta siano disponibili nuove metodologie riconosciute e diffuse sul mercato ovvero l’attività di monitoraggio abbia evidenziato criticità in merito ai risultati delle metodologie scelte. Controlli interni Il processo di validazione della Politica prevede il coinvolgimento delle strutture di controllo di primo e secondo livello, ciascuna per le attività di propria competenza. La banca definisce, nell’ambito delle proprie procedure interne, le attività di competenza delle strutture di controllo di primo, secondo e terzo livello con riferimento alla verifica della adozione della Politica. In particolare, la funzione Compliance verifica che la Politica sia stata definita ed effettivamente applicata in conformità alle regole organizzative delle Linee Guida interassociative. L’Area Controlli verifica l’effettivo utilizzo delle metodologie approvate e l’applicazione dei mark up nei limiti previsti. La funzione Internal Audit verifica l’esistenza e l’adeguatezza della Politica nonché dei presidi di primo e secondo livello con riferimento all’applicazione della stessa. Al fine di assicurare la ricostruzione dell’attività svolta, tenuto conto delle attività previste per il monitoraggio, la banca provvede, per il tramite dei provider scelti, ad archiviare, volta per volta, il set dei parametri utilizzati ai fini della determinazione dei prezzi delle transazioni effettuate. REGOLE INTERNE PER LA NEGOZIAZIONE / EMISSIONE DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI EMESSI DAL CREDITO TREVIGIANO Rev. Mod. Nr.04 del 27/08/2015 3 Pag. 6 di 10 Prestiti obbligazionari di propria emissione Metodologia di pricing La proposta metodologica di determinazione del fair value dei PO elaborata da Federcasse comporta la formulazione di prezzi di riacquisto sulla base delle medesime condizioni applicate in sede di emissione, fatta eccezione per il tasso risk-free ed eventuali componenti di spread denaro/lettera applicate in sede di negoziazione. La scelta di tale approccio risponde all’obiettivo precipuo di definire soluzioni operative quanto più possibili coerenti e vicine alle attuali prassi operative delle BCC-CR nelle relazioni con la loro clientela retail. Inoltre, atteso il vincolo di necessaria coerenza tra modalità di pricing adottate nei confronti della clientela e valutazioni di bilancio (espressamente previsto dalla citata Comunicazione Consob) sono state altresì prese in considerazione le posizioni espresse dai principali organismi tecnici nazionali e comunitari in materia di vigilanza bancaria e finanziaria (CESR, CEBS, Comitato di Basilea) nonché contabile (OIC, EFRAG) nelle lettere di commento al Discussion Paper “Credit Risk in Liability Measurement” pubblicato dallo IASB nel giugno 2009. Le posizioni assunte a riguardo dai citati organismi convergono sui seguenti punti: il rischio di credito dovrebbe essere preso in considerazione solo in sede di iscrizione iniziale delle passività finanziarie mentre le valutazioni successive, in linea di principio, non dovrebbero considerare eventuali variazioni dello stesso; preferenza per l’approccio cd. del frozen spread, che prevede la valutazione iniziale del titolo al prezzo della transazione e valutazioni successive che riflettono esclusivamente variazioni dei tassi riskfree. Quest’ultima, evidentemente, costituisce una metodologia di stima del fair value che si basa sullo spread di emissione ed è in linea con l’approccio definito da Federcasse. Peraltro, risulta analoga a quella dell’asset swap già applicata nell’ambito della Categoria per una componente non irrilevante di BCC-CR, nonché alle metodologie applicate da altre banche italiane già in vigenza della comunicazione Consob. Si segnala, inoltre, lo IASB ha pubblicato l’Exposure Draft Fair Value Option for Financial Liabilities .Pur accogliendo il principio secondo cui le variazioni di fair value delle passività finanziarie ascrivibili a mutamenti del rischio di credito dell’emittente non devono confluire nel Conto Economico, in tale documento lo IASB ha proposto un approccio che prevede la valutazione delle stesse al full fair value con imputazione all’Other Comprehensive Income (OCI) delle differenze valutative ascrivibili alle variazioni del credit spread dell’emittente (attraverso il cd. two-step approach). Con riferimento a tale ultimo aspetto, da parte sia dell’industria bancaria (FBE), sia di alcuni organismi internazionali e nazionali (CEBS, Comitato di Basilea, OIC) sono state manifestate delle forti perplessità circa la modalità di contabilizzazione che prevede l’allocazione nell’OCI delle variazioni di fair value attribuibili a mutamenti del rischio di credito. A tale proposito, considerato quanto descritto nel precedente capoverso nonché il fatto che gli approfondimenti da parte dello IASB sul fair value measurement degli strumenti finanziari non sono stati completati, si ritiene opportuno confermare la proposta metodologica sopra riportata. 3.1.1 Approccio metodologico Alla luce di quanto sopra, la Banca adotta la metodologia di valutazione c.d. “frozen spread”. Per quanto attiene alla declinazione operativa della stessa, si rinvia a quanto riportato nei documenti: REGOLE INTERNE PER LA NEGOZIAZIONE / EMISSIONE DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI EMESSI DAL CREDITO TREVIGIANO Rev. Mod. Nr.04 del 27/08/2015 Pag. 7 di 10 � “Policy di valutazione e pricing – obbligazioni ordinarie” elaborato da Cassa Centrale Banca S.p.A. ed allegato alla presente Politica (vedasi allegato 1), facendo particolare riferimento alla tipologia “Prezzo ottenuto con la curva comprensiva dello spread di emissione” citata nel documento; � “Criteri metodologici di riferimento per l’erogazione del Servizio di Pricing dei Prestiti Obbligazionari emessi dalle Banche di Credito Cooperativo” ” elaborato da Iccrea Banca S.p.A. ed allegato alla presente Politica (vedasi allegato 2) 3.1.2 Merito di credito dell’emittente Con riferimento alle emissioni della Banca, attualmente prive di rating ufficiale, ai fini della valutazione dello spread creditizio, viene utilizzato un livello di merito creditizio corrispondente alla classe 4 della seguente tabella di raccordo dei rating Moody’s, in coerenza con le attuali prassi operative utilizzate anche da Cassa Centrale Banca ed in previsione dell’ istituzione del Fondo di Garanzia Istituzionale per il credito cooperativo. Classe Rating Moody’s 1 Aaa 2 3 4 5 Aa1 Aa2 Aa3 A1 A2 A3 Baa1 Baa2 Baa3 Ba1 Ba2 Ba3 B1 B2 B3 Obbligazioni strutturate con componenti opzionali implicite Laddove sia prevista una opzione (es. Cap e/o Floor, Inflazione, Indici azionari…), l'obbligazione sarà un'obbligazione strutturata, scomponibile, sotto il profilo finanziario, in una componente obbligazionaria pura, valutata come sopra descritto, ed una componente derivativa valutata mediante modelli finanziari che possono variare in base al tipo di opzione implicitamente acquistata o venduta dall’Emittente. Per Obbligazioni di questa tipologia la Banca si riserva la facoltà di ricorrere a parti terze per la valutazione della componente derivativa e/o della componente obbligazionaria. REGOLE INTERNE PER LA NEGOZIAZIONE / EMISSIONE DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI EMESSI DAL CREDITO TREVIGIANO Rev. Mod. Nr.04 del 27/08/2015 Pag. 8 di 10 Criteri e metriche 3.1.3 Definizioni Con riferimento alle emissioni di prestiti obbligazionari della Banca si forniscono le seguenti definizioni: � Spread di emissione: corrisponde a quel tasso percentuale che sommato ai tassi free risk di attualizzazione di pari durata dei flussi di cassa rende alla data di emissione il valore dell’obbligazione pari al 100% del valore nominale. Per scadenze brevi (3-5 anni) tale valore è approssimato dalla differenza tra il TIR (Tasso interno di rendimento) di emissione ed il tasso free risk di pari durata del titolo emesso; � Spread creditizio: si veda paragrafo precedente � Spread commerciale: Spread di emissione – spread creditizio 3.1.4 Spread commerciale Lo spread commerciale, quindi, è la parte di spread di emissione diversa da quella relativa al merito creditizio, riferibile ad una componente commerciale. Con riferimento alle “Linee guida per la redazione della Politica di valutazione e Pricing” licenziata da Federcasse, la Banca sino al prossimo aggiornamento, delibera di limitare il proprio spread commerciale nella misura massima del 100% dello spread creditizio relativo a ciascuna emissione, così come definito al precedente paragrafo 3.1.2. Ciò significa che la Banca effettuerà emissioni con un rendimento almeno pari a quello del tasso Swap di durata pari a quella delle obbligazioni di volta in volta in emissione. Con particolare riferimento alle emissioni di prestiti obbligazionari a tasso variabile, la banca, comunque, si impegna a non effettuare emissioni a spread inferiori al parametro di indicizzazione prescelto (Euribor 360 giorni a 3, 6 mesi). 3.1.5 Determinazione del Mark up In condizioni normali di mercato, lo spread denaro/lettera, ossia la differenza tra il prezzo di acquisto ed il prezzo di vendita proposto dalla controparte contrattuale dell’investitore, potrà arrivare ad un massimo di 500 punti base (250 commissioni in acquisto; 250 commissioni in vendita). Al verificarsi di “condizioni di Stress” di mercato è possibile sospendere temporaneamente la negoziazione degli strumenti finanziari. Con riferimento alle condizioni normali e di stress si rinvia a quanto riportato al paragrafo successivo. REGOLE INTERNE PER LA NEGOZIAZIONE / EMISSIONE DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI EMESSI DAL CREDITO TREVIGIANO Rev. Mod. Nr.04 del 27/08/2015 Pag. 9 di 10 Regole interne di negoziazione dei prestiti Con riferimento ai prestiti obbligazionari di propria emissione, la Banca non si impegna al riacquisto di qualunque quantitativo di Obbligazioni su iniziativa dell’investitore. Le Obbligazioni non saranno oggetto di domanda per l’ammissione alla quotazione su mercati regolamentati. La Banca, al fine di assicurare la liquidità delle proprie obbligazioni, definisce, adotta e mette in atto regole interne formalizzate che individuano procedure e modalità di negoziazione dei prodotti finanziari in oggetto. Tali regole sono state definite in coerenza con quanto previsto dalle Linee Guida ABI-Assosim-Federcasse validate dalla Consob in data 5 agosto 2009 e sono sintetizzabili come segue: Prodotti finanziari oggetto delle regole interne Clientela ammessa alla negoziazione Proposte di negoziazione della clientela Esecuzione dell’ordine Quantitativo massimo di riacquisti di prestiti di propria emissione Giornate e orario di funzionamento del sistema Trasparenza prenegoziazione Trasparenza post negoziazione Tutti i Prestiti obbligazionari emessi dalla Banca Clientela “al dettaglio” (retail) Raccolta presso tutte le filiali della Banca Entro due giorni lavorativi dal momento dell’inserimento nella procedura. La banca si riserva la facoltà di effettuare operazioni di riacquisto delle Obbligazioni nel corso della vita delle medesime. Tale facoltà potrà essere esercitata dalla Banca entro il limite massimo 6% dell’importo nominale complessivamente collocato dalla Banca e giornalmente monitorato dalla stessa. Prima del raggiungimento di detto limite, l’Emittente provvederà a darne comunicazione a partire dal raggiungimento del 5% dell’importo nominale complessivamente collocato, tramite avviso a disposizione del pubblico presso la Sede Legale dell’Emittente in via Stazione, 3-5 31050 Fanzolo di Vedelago (TV) e presso tutte le sue filiali in formato cartaceo e contestualmente sul sito internet www.creditotrevigiano.it. Tale avviso sarà aggiornato quotidianamente. La Banca si riserva la facoltà di sospendere la negoziazione delle proprie obbligazioni anche in caso di gravi crisi di mercato tali da compromettere la stabilità dell’Emittente stesso in particolare e del sistema in generale. Si assumono gli eventi indicati nella tabella successiva, come rappresentativi di uno stato di grave crisi di mercato. In particolare la Banca si riserva di sospendere le negoziazioni quando almeno 3 gruppi di indicatori evidenziano una situazione di anomalia. L’ammissione alla negoziazione è consentita durante le giornate di apertura della Banca, nel rispetto degli orari di apertura e funzionamento degli sportelli Durante l’orario di negoziazione, per ogni prodotto finanziario: - codice ISIN e descrizione titolo; - divisa; - migliori condizioni di prezzo in vendita e in acquisto e le rispettive quantità; - prezzo, quantità e ora dell’ultimo contratto concluso. Entro l’inizio della giornata successiva di negoziazione, per ogni prodotto finanziario: - codice ISIN e la descrizione dello strumento finanziario; REGOLE INTERNE PER LA NEGOZIAZIONE / EMISSIONE DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI EMESSI DAL CREDITO TREVIGIANO Rev. Mod. Nr.04 del 27/08/2015 Liquidazione e regolamento dei contratti Gruppo Indicatori Gruppo 1 Gruppo 2 Gruppo 3 Gruppo 4 Pag. 10 di 10 - divisa; - numero dei contratti conclusi; - quantità complessivamente scambiate e il relativo controvalore; - prezzo minimo e massimo. Le operazioni effettuate vengono liquidate per contanti, con valuta il secondo giorno lavorativo dalla data di negoziazione Indicatore di Preallarme Variazione giornaliera Euribor 3M Variazione giornaliera Euribor 6M CDS ITraxx Crossover CDS ITraxx Financials Rendimento (Btp 3Yr – Swap 3 Yr) : Variazione giornaliera Rendimento (Btp 5Yr – Swap 5 Yr) : Variazione giornaliera Rendimento (Btp 7Yr – Swap 7 Yr) : Variazione giornaliera Spread di Credito BBB Spread di Credito A Limite (bps) 5 5 30 10 20 18 15 10 15 Entrata in vigore La presente metodologia di pricing verrà applicata a decorrere dal 28 Agosto 2015. Allegato 1 – Policy di valutazione e pricing obbligazioni ordinarie – Cassa Centrale Banca Allegato 2 – Criteri metodologici di riferimento per l’erogazione del servizio di Pricing dei prestiti obbligazionari emessi dalle Banche di Credito Cooperativo – Iccrea Banca Spa Policy di valutazione e pricing - obbligazioni ordinarie - Luglio 2015 Approvata con delibera Cda dell’8 luglio 2015 Policy di valutazione e pricing - obbligazioni ordinarie - INDICE 1 2 3 POLITICA DI VALUTAZIONE E PRICING ............................................................................. 3 1.1 CARATTERISTICHE DELLE METODOLOGIE DI PRICING E PROCESSO VALUTATIVO ............... 3 1.2 MERITO DI CREDITO DELL’EMITTENTE .......................................................................... 3 METODOLOGIE DI VALUTAZIONE E PRICING IMPIEGATE .............................................. 4 2.1 TIPOLOGIE DI PREZZO IMPIEGATE ................................................................................ 4 2.2 TIPOLOGIE DI STRUMENTI FINANZIARI OGGETTO DI VALUTAZIONE.................................... 5 2.3 PARAMETRI DI MERCATO E RELATIVE FONTI DI RILEVAZIONE........................................... 6 2.4 CURVA DEI RENDIMENTI DI MERCATO – TERM STRUCTURE ............................................ 6 2.5 APPLICAZIONE DELLA TERM STRUCTURE ..................................................................... 7 SCHEDE ESPLICATIVE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI PREZZATI ............................. 10 3.1 OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO ................................................................................... 10 3.2 OBBLIGAZIONI A TASSO VARIABILE O MISTO ................................................................ 14 3.2.1 Metodologia “Forward” ....................................................................................... 14 3.2.2 Metodologia “Notional Cash Flow After Last Known Coupon” ........................... 18 APPENDICE A) - TERM STRUCTURE ........................................................................................ 21 2 / 21 Policy di valutazione e pricing - obbligazioni ordinarie - 1 POLITICA DI VALUTAZIONE E PRICING 1.1 Caratteristiche delle metodologie di pricing e processo valutativo La Policy di valutazione e pricing individua per ogni prodotto/famiglia di prodotto finanziario: i parametri di input e le relative fonti; le metodologie di valutazione. I modelli di pricing utilizzati devono essere coerenti con il grado di complessità dei prodotti offerti/negoziati, affidabili nella stima dei valori, impiegati e conosciuti anche dagli altri operatori di mercato. Le metodologie di pricing, nonché i relativi parametri di input, applicati sul mercato primario devono essere coerenti con la valorizzazione: del portafoglio titoli e derivati della proprietà; delle operazioni concluse sul mercato secondario. Il processo valutativo si articola nelle seguenti fasi: 1. La prima fase individua le tipologie di prodotto finanziario nonché i parametri e le relative fonti da utilizzare, che devono essere di provata affidabilità e trovare ampio riscontro tra gli operatori di mercato. In tale fase, comune sia al mercato primario che secondario, sono specificate le diverse componenti utilizzate per calcolare il prezzo di ciascuna tipologia di prodotto finanziario: la curva dei tassi d’interesse utilizzati per l’attualizzazione e la stima dei flussi finanziari futuri; le curve dei tassi d’interesse utilizzati per l’attualizzazione che tengono conto del merito creditizio dell’emittente del prodotto finanziario. Per ciascuna delle varie componenti sono elencate le fonti e le tipologie di dati utilizzati, per le quali è prevista la storicizzazione al fine di assicurare la ricostruzione dell’attività svolta. 2. La seconda fase del processo valutativo specifica per ciascuna tipologia di prodotto la metodologia di pricing. 1.2 Merito di credito dell’emittente Il merito di credito viene individuato sulla base del livello di rating assegnato ai vari emittenti dall’agenzia Moody’s. Tramite tale informazione viene reperita quotidianamente la curva che tiene conto del merito di credito. 3 / 21 Policy di valutazione e pricing - obbligazioni ordinarie - Ogni singola emissione viene valutata utilizzando la curva relativa al merito di credito del suo emittente sulla base delle seguenti classi di rating: Classe Rating Moody’s 1 2 3 4 5 Aaa Aa1 Aa2 Aa3 A1 A2 A3 Baa1 Baa2 Baa3 Ba1 Ba2 Ba3 B1 B2 B3 Nel caso della valutazione basata sulla curva comprensiva dello spread creditizio per le emissioni delle CR/BCC/Banche, attualmente prive di rating ufficiale, viene utilizzato un livello di merito creditizio corrispondente alla classe 4 della tabella di raccordo dei rating Moody’s. 2 METODOLOGIE DI VALUTAZIONE E PRICING IMPIEGATE 2.1 Tipologie di prezzo impiegate Il presente documento riporta le metodologie di pricing utilizzate per la prezzatura teorica dei titoli obbligazionari ordinari (plain vanilla) non quotati. Le tipologie di prezzo calcolate, sempre espresse a “corso secco”, sono le seguenti: a) Prezzo ottenuto con la curva risk free Emissioni ordinarie proprie delle CR/BCC b) Prezzo ottenuto con la curva comprensiva dello spread di emissione Emissioni ordinarie proprie delle CR/BCC c) Prezzo ottenuto con la curva comprensiva dello spread di credito Emissioni ordinarie proprie delle CR/BCC, altre emissioni obbligazionarie. 4 / 21 Policy di valutazione e pricing - obbligazioni ordinarie - Nel caso b) la proposta metodologica di determinazione del fair value delle emissioni proprie delle CR/BCC (PO) è stata elaborata da un apposito Gruppo di Lavoro coordinato da Federcasse e risponde all’obiettivo di definire soluzioni operative quanto più possibili coerenti e vicine alle attuali prassi operative nelle relazioni con la loro clientela retail. Tale proposta comporta la formulazione di prezzi di riacquisto sulla base delle medesime condizioni applicate in sede di emissione, fatta eccezione per il tasso risk free ed eventuali componenti di spread denaro/lettera applicate in sede di negoziazione. Inoltre, atteso il vincolo di necessaria coerenza tra modalità di pricing adottate nei confronti della clientela e valutazioni di bilancio, espressamente previsto dalla citata Comunicazione Consob, sono state prese in considerazione le posizioni espresse dai principali organismi tecnici nazionali e comunitari in materia di vigilanza bancaria e finanziaria (CESR, CEBS, Comitato di Basilea) nonché contabile (OIC, EFRAG) nelle lettere di commento al Discussion Paper “Credit Risk in Liability Measurement” pubblicato dallo IASB nel giugno 2009. 2.2 Tipologie di strumenti finanziari oggetto di valutazione I principi e le metodologie di pricing descritti nel presente documento hanno ad oggetto le seguenti tipologie di obbligazioni ordinarie. Tasso fisso Sono titoli obbligazionari che prevedono il pagamento periodico di una cedola già fissata in sede di emissione. Il rimborso del capitale avviene in unica soluzione a scadenza oppure tramite piano di ammortamento con rimborso progressivo. Step Up / Step Down Sono titoli obbligazionari che prevedono il pagamento periodico di cedole già fissate in sede di emissione, ma con andamento crescente (caso dello step up) o decrescente (caso dello step down). Il rimborso del capitale avviene in unica soluzione a scadenza oppure tramite piano di ammortamento con rimborso progressivo. Zero Coupon Sono titoli obbligazionari che prevedono l’emissione del titolo ad un prezzo inferiore a quello di rimborso. Non sono quindi previsti flussi intermedi. Tasso variabile o misto Sono titoli obbligazionari che prevedono il pagamento periodico di una cedola indicizzata ad un parametro del mercato monetario (generalmente il tasso Euribor). L’emittente può prevedere uno 5 / 21 Policy di valutazione e pricing - obbligazioni ordinarie - spread cedolare. Questo può essere positivo, quindi andrà aggiunto al parametro di indicizzazione, oppure negativo ed in questo caso sarà invece sottratto. Alcune emissioni possono prevedere anche una percentuale del parametro, ad esempio il 90% dell’Euribor a 6 mesi; in questo caso il tasso cedolare viene determinato calcolando il valore percentuale del tasso di riferimento alla data di rilevazione. Alcune cedole possono avere già un tasso prefissato al momento dell’emissione. Il rimborso del capitale avviene in unica soluzione a scadenza oppure tramite piano di ammortamento con rimborso progressivo. 2.3 Parametri di mercato e relative fonti di rilevazione Per determinare il fair value delle diverse tipologie di strumenti oggetto di prezzatura vengono utilizzati i seguenti dati di mercato, che vengono esposti con l’indicazione del provider e della modalità di rilevazione. Tipologia di dato Provider 1 Modalità di rilevazione Tasso di deposito overnight/eonia Reuters / Telekurs Rilevazione h 16.30 / Fixing h. 19.00 Tassi Euribor Reuters / Telekurs Fixing h 11.00 Tassi Swap Reuters / Telekurs Rilevazione h 16.30 Telekurs Rilevazione h 22.00 Curve tassi settore bancario (suddivise su cinque classi di rating) 2.4 Curva dei rendimenti di mercato – Term Structure Nel calcolare il fair value ad una certa data di valutazione delle diverse tipologie di strumenti oggetto di prezzatura viene impiegata una curva che sintetizza, sulle varie scadenze, i rendimenti di mercato, la cosiddetta term structure. La curva base utilizzata è una curva di tassi zero coupon risk free. Giornalmente vengono rilevati, per le scadenze fino ai 12 mesi, il tasso di deposito overnight e i tassi di mercato monetario e, per le scadenze uguali o superiori ai 2 anni, i tassi swap di mercato. Essi sono sottoposti al metodo del bootstrapping al fine di ottenere la curva dei tassi zero coupon risk free. 1 Cassa Centrale Banca si riserva di modificare i provider laddove necessario. 6 / 21 Policy di valutazione e pricing - obbligazioni ordinarie - Per determinare i fattori di sconto utilizzati per l’attualizzazione dei flussi futuri e per il calcolo dei tassi forward su scadenze intermedie rispetto a quelle della term structure si procede applicando l’interpolazione lineare. La term structure così definita verrà utilizzata per l’attualizzazione dei flussi futuri associandola anche agli spread di emissione in caso di valutazione con questa metodologia come descritto nel paragrafo 2.5. La term structure utilizzata per la prezzatura con lo spread di credito è ottenuta rilevando i rendimenti di mercato relativi a una serie di panieri di titoli obbligazionari del settore bancario, classificati sulla base del livello di rating. A decorrere da gennaio 2013, laddove per tali classi di rating sia presente un campione consistente di emissioni italiane, la curva sarà espressione di questi rendimenti, altrimenti la rilevazione sarà estesa anche a titoli rappresentativi del mercato europeo. 2.5 Applicazione della Term Structure a.1) Prezzo ottenuto con la curva risk free Per l’attualizzazione dei flussi viene utilizzata la term structure risk free senza aggiustamenti ulteriori per il rischio creditizio. Essa viene impiegata anche per la determinazione degli eventuali tassi forward. Il fair value di uno strumento valutato al risk free è dato dalla somma dei flussi futuri attualizzati: n FV DFi f i i 1 Dove: FV : prezzo o Fair Value fi : flusso (cedola o rimborso) - per scadenze entro 1Y DFi 1 1 ri d i - per scadenze oltre 1Y DFi 1 1 ri d i Dove: ri : tasso risk free derivato dalla term structure di : scadenza del flusso (espressa in frazione d’anno) 7 / 21 Policy di valutazione e pricing - obbligazioni ordinarie - a.2) Prezzo ottenuto con la curva risk free e metodologia “Notional Cash Flow After Last Known Coupon” per i titoli a tasso variabile Per l’attualizzazione dell’unico flusso composto da capitale di rimborso e cedola certa più prossima, viene utilizzata la term structure risk free senza aggiustamenti ulteriori per il rischio creditizio. Il fair value di uno strumento valutato al risk free e metodologia “Notional Cash Flow After Last Known Coupon” è dato dalla seguente formula: FV DF (100 f d ) Dove: FV : prezzo o Fair Value fd : flusso composto da cedola certa più prossima - per scadenze entro 1Y DF 1 1 r d - per scadenze oltre 1Y DF 1 1 r d Dove: r : tasso risk free derivato dalla term structure d : scadenza del flusso (espressa in frazione d’anno) b) Prezzo ottenuto con la curva comprensiva dello spread di emissione Per l’attualizzazione dei flussi viene utilizzata la term structure risk free modificata con uno spread di emissione mantenuto costante per tutta la vita del titolo. Il calcolo degli eventuali tassi forward viene effettuato utilizzando la term structure risk free. Il fair value di uno strumento valutato con lo spread di emissione è dato dalla somma dei flussi futuri attualizzati: n FV DFi f i i 1 Dove: FV : prezzo o Fair Value fi : flusso (cedola o rimborso) - per scadenze entro 1Y 8 / 21 Policy di valutazione e pricing - obbligazioni ordinarie - DFi 1 1 ri S EM d i - per scadenze oltre 1Y DFi 1 1 ri S EM d i Dove: ri : tasso risk free derivato dalla term structure di : scadenza del flusso (espressa in frazione d’anno) SEM : spread di emissione2 c.1) Prezzo ottenuto con la curva comprensiva dello spread di credito Per l’attualizzazione dei flussi viene utilizzata la term structure relativa ai titoli bancari che tiene conto del merito creditizio dell’emittente. Ogni singola emissione viene valutata utilizzando la curva relativa al merito di credito del suo emittente sulla base delle classi di rating indicate al paragrafo 1.2. Il calcolo degli eventuali tassi forward viene effettuato utilizzando la term structure risk free. Il fair value di uno strumento valutato con lo spread di credito è dato dalla somma dei flussi futuri attualizzati: n FV DFi f i i 1 Dove: FV : prezzo o Fair Value fi : flusso (cedola o rimborso) - per scadenze entro 1Y DFi 1 (1 rCR i d i ) - per scadenze oltre 1Y DFi 1 1 rCR i di Dove: 2 rCR i : tasso comprensivo del merito di credito di : scadenza del flusso (espressa in frazione d’anno) Incorpora lo spread commerciale iniziale, ovvero quel valore che consente di definire un fair value pari al prezzo di emissione al netto di eventuali costi da esplicitare secondo quanto richiesto dalla Comunicazione Consob. 9 / 21 Policy di valutazione e pricing - obbligazioni ordinarie - c.2) Prezzo ottenuto con la curva comprensiva dello spread di credito e metodologia “Notional Cash Flow After Last Known Coupon” per i titoli a tasso variabile Per l’attualizzazione dell’unico flusso composto da capitale di rimborso e cedola certa più prossima, viene utilizzata la term structure relativa ai titoli bancari che tiene conto del merito creditizio dell’emittente sulla base delle classi di rating indicate al paragrafo 1.2. Il fair value di uno strumento valutato con lo spread di credito e metodologia “Notional Cash Flow After Last Known Coupon” per i titoli a tasso variabile è dato dalla seguente formula: FV DF (100 f d ) Dove: FV : prezzo o Fair Value fd : flusso composto da cedola certa più prossima - per scadenze entro 1Y DF 1 (1 rCR d d ) - per scadenze oltre 1Y DF 1 1 rCR d d Dove: rCR d : tasso comprensivo del merito di credito d : scadenza del flusso (espressa in frazione d’anno) 3 SCHEDE ESPLICATIVE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI PREZZATI 3.1 Obbligazioni a tasso fisso Il fair value di un titolo obbligazionario a tasso fisso, ad una certa data di valutazione, viene calcolato attualizzando e sommando tutti i flussi futuri che il titolo produrrà, ossia le cedole fisse ed il capitale di rimborso a scadenza. La stessa logica viene seguita per la determinazione del fair value dei titoli obbligazionari di tipo step-up, step-down e zero-coupon. La prezzatura avviene attualizzando i flussi futuri, ottenuti considerando le convenzioni per il calcolo dei giorni specifiche di ogni emissione, per la durata del periodo corrispondente. 10 / 21 Policy di valutazione e pricing - obbligazioni ordinarie - A seconda della tipologia di pricing, l’attualizzazione viene effettuata tramite term structure differenziate. Negli esempi riportati viene utilizzata la curva risk free alla data del 06/08/2012 riportata nell’Appendice A) per calcolare i discount factors ed i corrispondenti valori attuali. i) Obbligazioni a tasso fisso – prezzo curva risk free Questa metodologia prevede l’utilizzo della curva risk free per l’attualizzazione dei flussi. Per il dettaglio delle formule utilizzate si rimanda al paragrafo 2.5a.1). Rimborso Cedola Data di valutazione Tasso r1 Cedola Tasso r2 Cedola Tasso r3 Cedola Tasso r4 Esempio di valutazione al 06/08/2012 Emittente CR/BCC Data emissione 06/08/2012 Prezzo di emissione 100 Data Scadenza 06/08/2016 Prezzo di rimborso 100 Cedola FISSA 5% Frequenza 12 Mesi Data scadenza flusso Giorni 06/08/2013 365 06/08/2014 730 06/08/2015 1.095 08/08/2016 1.463 Tipo Flusso Cedola 5,000 Cedola 5,000 Cedola 5,000 Cedola+Capitale 105,000 Discount Factor Valore attualizzato 0,990714546 4,95357 0,987669802 4,93834 0,978800525 4,89400 0,964904415 101,31496 CorsoTel-Quel 116,10087 11 / 21 Policy di valutazione e pricing - obbligazioni ordinarie - Rateo 116,10087 Corso Secco ii) Obbligazioni a tasso fisso – prezzo con spread di emissione Questa metodologia prevede l’utilizzo della curva comprensiva dello spread di emissione per l’attualizzazione dei flussi. Per il dettaglio delle formule utilizzate si rimanda al paragrafo 2.5b). Rimborso Cedola Tasso r1+sEM Data di valutazione Cedola Tasso r2+sEM Cedola Tasso r3+sEM Cedola Tasso r4+sEM Il processo valutativo dei titoli obbligazionari emessi dalle CR/BCC (PO) prevede che il fair value sia determinato mediante la curva risk free a cui viene applicato uno spread di emissione che tiene conto del merito di credito dell’emittente. Tale componente viene mantenuta costante per tutta la vita dell’obbligazione e le valutazioni successive riflettono, quindi, esclusivamente variazioni della curva risk free di mercato. La parte dello spread di emissione diversa da quella relativa al merito creditizio dell’emittente è riferibile ad una componente commerciale la cui entità, nell’ambito della regolamentazione interna della banca, sarà soggetta a limitazioni predeterminate. Esempio valutazione al 06/08/2012 Emittente CR/BCC Data emissione 06/08/2012 Prezzo di emissione 100 Data Scadenza 06/08/2016 Prezzo di rimborso 100 Cedola FISSA 5% Frequenza 12 Mesi Data scadenza flusso Giorni Tipo Flusso Discount Factor Valore attualizzato 12 / 21 Policy di valutazione e pricing - obbligazioni ordinarie - 06/08/2013 365 06/08/2014 730 06/08/2015 1.095 08/08/2016 1.463 Cedola 5,000 Cedola 5,000 Cedola 5,000 Cedola+Capitale 105,000 0,951976856 4,75988 0,911722349 4,55861 0,868195932 4,34097 0,822290761 86,34052 CorsoTel-Quel 99,99998 Rateo 99,99998 Corso Secco Lo spread di emissione calcolato per l’esempio è pari a 4,04943%. iii) Obbligazioni a tasso fisso – prezzo con spread di credito Questa metodologia prevede per l’attualizzazione dei flussi l’utilizzo della term structure relativa ai titoli bancari che tien conto del merito creditizio dell’emittente. Per il dettaglio delle formule utilizzate si rimanda al paragrafo 2.5c.1). Rimborso Cedola Data di valutazione Tasso rCR1 Cedola Tasso rCR2 Cedola Tasso rCR3 Cedola Tasso rCR4 Esempio valutazione al 06/08/2012 Emittente Generico con rating classe 4 Data emissione 06/08/2012 Prezzo di emissione 100 Data Scadenza 06/08/2015 Prezzo di rimborso 100 Cedola FISSA 4,5% Frequenza 12 Mesi 13 / 21 Policy di valutazione e pricing - obbligazioni ordinarie - Data scadenza flusso Giorni 06/08/2013 365 06/08/2014 730 06/08/2015 1.095 Tipo Flusso Cedola 4,500 Cedola 4,500 Cedola+Capitale 104,500 Discount Factor Valore attualizzato 0,959452934 4,31753 0,908345811 4,08755 0,855689390 89,41954 CorsoTel-Quel 97,82462 Rateo 97,82462 Corso Secco Lo spread medio di credito implicito nell’esempio è pari a 4,52127%. 3.2 3.2.1 Obbligazioni a tasso variabile o misto Metodologia “Forward” Il fair value di un titolo obbligazionario a tasso variabile o misto, ad una certa data di valutazione, viene calcolato attualizzando e sommando tutti i flussi futuri che il titolo produrrà, ossia le cedole già fissate, le cedole future determinate tramite i tassi forward ed il capitale di rimborso a scadenza. La prezzatura avviene attualizzando i flussi futuri, ottenuti considerando le convenzioni per il calcolo dei giorni specifiche di ogni emissione, per la durata del periodo corrispondente. La determinazione delle cedole future non ancora fissate in modo definitivo avviene attraverso la loro derivazione dai tassi forward impliciti nella curva risk free alla data di valutazione. Le cedole così ottenute saranno incrementate o decrementate dell’eventuale spread cedolare (a seconda che sia positivo o negativo). A seconda della tipologia di pricing, l’attualizzazione viene effettuata tramite term structure differenziate. Negli esempi riportati viene utilizzata la curva risk free alla data del 06/08/2012 riportata nell’Appendice A) per la stima delle cedole future, per calcolare i discount factors ed i corrispondenti valori attuali. 14 / 21 Policy di valutazione e pricing - obbligazioni ordinarie - i) Obbligazioni a tasso variabile o misto – prezzo con curva risk free e metodologia “Forward” Questa metodologia prevede l’utilizzo della curva risk free per l’attualizzazione dei flussi. Le cedole future non certe vengono determinate tramite i tassi forward ricavabili dalla curva risk free. Per il dettaglio delle formule utilizzate si rimanda al paragrafo 2.5a.1). Rimborso Cedola non certa Cedola Data di valutazione Tasso r1 Tasso r2 Cedola non certa Tasso r3 Cedola non certa Tasso r4 Esempio valutazione al 06/08/2012 Emittente: CR/BCC Data emissione: 06/08/2012 Prezzo di emissione: 100 Data scadenza: 06/08/2015 Prezzo di rimborso: 100 Cedola: Euribor 6M +3,2% Frequenza: 6 Mesi Data scadenza flusso Giorni Tipo Flusso Discount Factor Valore attualizzato 06/02/2013 184 Cedola 1,95000 0,996678979 1,94352 06/08/2013 365 Cedola 2,18063 0,990714546 2,16038 06/02/2014 549 Cedola 1,84694 0,988371674 1,82546 06/08/2014 730 Cedola 1,65695 0,987669802 1,63651 15 / 21 Policy di valutazione e pricing - obbligazioni ordinarie - 06/02/2015 914 Cedola 2,03666 0,983447008 2,00294 06/08/2015 1.095 Cedola+Capitale 102,05505 0,978800525 99,89153 CorsoTel-Quel 109,46034 Rateo - Corso Secco 109,46034 ii) Obbligazioni a tasso variabile o misto – prezzo con spread emissione e metodologia “Forward” Questa metodologia prevede l’utilizzo della curva comprensiva dello spread di emissione per l’attualizzazione dei flussi. Le cedole future non certe vengono determinate tramite i tassi forward ricavabili dalla curva risk free. Per il dettaglio delle formule utilizzate si rimanda al paragrafo 2.5b). Rimborso Cedola Tasso r1+sEM Data di valutazione Cedola non certa Tasso r2+sEM Cedola non certa Tasso r3+sEM Cedola non certa Tasso r4+sEM Esempio valutazione al 06/08/2012 Emittente: CR/BCC Data emissione: 06/08/2012 Prezzo di emissione: 100 Data scadenza: 06/08/2015 Prezzo di rimborso: 100 Cedola: Euribor 6M +3,2% Frequenza: 6 Mesi 16 / 21 Policy di valutazione e pricing - obbligazioni ordinarie - Data scadenza flusso Giorni Tipo Flusso Discount Factor Valore attualizzato 06/02/2013 184 Cedola 1,95000 0,980768096 1,91249 06/08/2013 365 Cedola 2,18063 0,959994994 2,09339 06/02/2014 549 Cedola 1,84694 0,942570129 1,74087 06/08/2014 730 Cedola 1,65695 0,927191558 1,53631 06/02/2015 914 Cedola 2,03667 0,908671928 1,85066 06/08/2015 1.095 Cedola+Capitale 102,05503 0,890365357 90,86626 CorsoTel-Quel 99,99998 Rateo - Corso Secco 99,99998 Lo spread di emissione calcolato per l’esempio è pari a 3,18462%. iii) Obbligazioni a tasso variabile o misto – prezzo con spread di credito e metodologia “Forward” Questa metodologia prevede per l’attualizzazione dei flussi l’utilizzo della term structure relativa ai titoli bancari che tien conto del merito creditizio dell’emittente. Per il dettaglio delle formule utilizzate si rimanda al paragrafo 2.5c.1). Rimborso Cedola Data di valutazione Tasso rCR1 Cedola non certa Tasso rCR2 Cedola non certa Tasso rCR3 Cedola non certa Tasso rCR4 17 / 21 Policy di valutazione e pricing - obbligazioni ordinarie - Esempio valutazione al 06/08/2012 Emittente: Generico con rating classe 4 Data emissione: 06/08/2012 Prezzo di emissione: 100 Data scadenza: 06/08/2016 Prezzo di rimborso: 100 Cedola: Euribor 6M +3,5% Frequenza: 6 Mesi Data scadenza flusso Giorni Tipo Flusso Discount Factor Valore attualizzato 06/02/2013 184 Cedola 2,10000 0,981674180 2,06151 06/08/2013 365 Cedola 2,32940 0,959452934 2,23494 06/02/2014 549 Cedola 1,99817 0,934881823 1,86805 06/08/2014 730 Cedola 1,80572 0,908345811 1,64021 06/02/2015 914 Cedola 2,18789 0,882243719 1,93025 06/08/2015 1.095 Cedola 2,20382 0,855689390 1,88578 08/02/2016 1.281 Cedola 2,45325 0,829739791 2,03555 08/08/2016 1.463 Cedola+Capitale 102,48409 0,804187919 82,41646 CorsoTel-Quel 96,07275 Rateo - Corso Secco 96,07275 Lo spread medio di credito implicito nell’esempio è pari a 4,59687%. 3.2.2 Metodologia “Notional Cash Flow After Last Known Coupon” Il fair value di un titolo obbligazionario a tasso variabile o misto, ad una certa data di valutazione, viene calcolato attualizzando l’unico flusso, composto da capitale di rimborso e cedola certa più prossima (comprensiva di eventuale spread positivo o negativo). 18 / 21 Policy di valutazione e pricing - obbligazioni ordinarie - La prezzatura avviene attualizzando tale flusso considerando le convenzioni per il calcolo dei giorni specifiche di ogni emissione, per la durata del periodo corrispondente. A seconda della tipologia di pricing, l’attualizzazione viene effettuata tramite term structure differenziate. Negli esempi riportati viene utilizzata la curva risk free alla data del 06/08/2012 riportata nell’Appendice A) per calcolare i discount factors ed i corrispondenti valori attuali. i) Obbligazioni a tasso variabile o misto – prezzo con curva risk free e metodologia “Notional Cash Flow After Last Known Coupon” Questa metodologia prevede l’utilizzo della curva risk free per l’attualizzazione dell’unico flusso composto da capitale di rimborso e cedola certa più prossima. Per il dettaglio delle formule utilizzate si rimanda al paragrafo 2.5a.2). Esempio valutazione al 06/08/2012 Emittente: CR/BCC Data emissione: 06/08/2012 Prezzo di emissione: 100 Data scadenza: 06/02/2015 Prezzo di rimborso: 100 Cedola: Euribor 6M + 3,2% Frequenza: 6 Mesi Data scadenza flusso Giorni 06/02/2013 184 Tipo Flusso Cedola + Capitale 101,95000 Discount Factor Valore attualizzato 0,99667898 101,61142 CorsoTel-Quel 101,61142 Rateo - Corso Secco 101,61142 19 / 21 Policy di valutazione e pricing - obbligazioni ordinarie - ii) Obbligazioni a tasso variabile o misto – prezzo con spread di credito e metodologia “Notional Cash Flow After Last Known Coupon” Questa metodologia prevede per l’attualizzazione dei flussi l’utilizzo della term structure relativa ai titoli bancari che tien conto del merito creditizio dell’emittente. Per il dettaglio delle formule utilizzate si rimanda al paragrafo 2.5c.1). Esempio valutazione al 06/08/2012 Emittente: CR/BCC Data emissione: 06/08/2012 Prezzo di emissione: 100 Data scadenza: 06/02/2015 Prezzo di rimborso: 100 Cedola: Euribor 6M +3,5% Frequenza: 6 Mesi Data scadenza flusso Giorni 06/02/2013 184 Tipo Flusso Cedola + Capitale 102,1000 Discount Factor Valore attualizzato 0,981674180 100,22893 CorsoTel-Quel 100,22893 Rateo - Corso Secco 100,22893 Lo spread medio di credito implicito nell’esempio è pari a 3,00050%. 20 / 21 Policy di valutazione e pricing - obbligazioni ordinarie - Appendice A) - Term Structure La tabella seguente riporta la curva tassi zero coupon risk free (term structure) alla data del 06/08/2012, fino alla scadenza dei 5 anni. Obbligazioni ordinarie Tipo scadenza Tasso RF 1 mese 0,139% 3 mesi 0,374% 6 mesi 0,658% 12 mesi 0,927% 2 anni 0,612% 3 anni 0,708% 4 anni 0,883% 5 anni 1,085% … … La tabella seguente riporta la term structure relativa ai titoli bancari che tien conto del merito creditizio degli emittenti classe 4 alla data del 06/08/2012, fino alla scadenza dei 5 anni. Obbligazioni ordinarie classe di rating 4 Tipo scadenza Tasso 1 mese 3,0943% 3 mesi 3,3362% 6 mesi 3,6591% 12 mesi 4,1720% 2 anni 4,8586% 3 anni 5,2617% 4 anni 5,5088% 5 anni 5,6664% … … 21 / 21 Iccrea Banca S.p.A. Istituto Centrale del Credito Cooperativo soggetto al controllo ed al coordinamento di Iccrea Holding S.p.A. Sede legale e Direzione Generale: via Lucrezia Romana 41-47 00178 Roma Criteri metodologici di riferimento per l’erogazione del servizio di Pricing dei Prestiti Obbligazionari emessi dalle Banche di Credito Cooperativo tel. +39 06. 7207.1 fax +39 06. 7207.5000 Telex 620120 S.W.I.F.T. CODE ICRA IT RR www.gruppobancarioiccrea.it Capitale Sociale Euro 216.913.200 i.v. Partita IVA, Codice Fiscale e N. iscrizione al Registro Imprese di Roma 04774801007 R.E.A. di Roma n. 801787 1 Iscritto all’albo dei Gruppi Bancari n. 20016 Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo e al Fondo Nazionale di Garanzia Iscritto all’Albo delle Banche n. 5251 Codice ABI (8000) Sezione I: Criteri metodologici di riferimento per la valutazione dei titoli obbligazionari standard 1) Classificazione dei titoli obbligazionari In funzione delle caratteristiche finanziarie, i titoli obbligazionari standard possono essere classificati in: a1) titoli obbligazionari a tasso fisso: a1.1) titoli coupon bond: trattasi di titoli obbligazionari caratterizzati da una sequenza temporale di flussi di cassa valorizzati a tasso fisso (anche crescente o decrescente) più il rimborso del capitale a scadenza. a1.2) titoli obbligazionari zero coupon: trattasi di titoli obbligazionari la cui remunerazione è data dalla differenza tra il prezzo di acquisto del titolo e il prezzo di rimborso dello stesso. a2) titoli obbligazionari a tasso variabile (floating bonds): a.2.1) titoli a tasso variabile: trattasi di obbligazioni che prevedono una sequenza temporale di flussi di cassa valorizzati a tasso variabile aumentato o diminuito di uno spread fisso più il rimborso del capitale a scadenza. a.2.2) titoli a tasso indicizzato: trattasi di obbligazioni che prevedono una sequenza temporale di flussi di cassa determinati sulla base di meccanismi di indicizzazione di tasso complessa o atipica in cui vi è un mismatch temporale tra la frequenza cedolare e il tasso di riferimento (ad esempio una cedola semestrale indicizzata all’ Euribor 3 mesi o alla media del tasso Euribor 6 mesi o indicizzati al CMS). a3) titoli obbligazionari a tasso misto: trattasi di obbligazioni che prevedono una sequenza temporale di flussi di cassa valorizzati a tasso fisso nei primi anni ed una sequenza temporale di flussi di cassa valorizzati a tasso variabile negli ultimi anni più il rimborso del capitale a scadenza. a4) titoli strutturati non complessi: trattasi di titoli a tasso variabile o misto che prevedono delle opzioni quali ad esempio call e put (rimborso anticipato), cap e/o floor (minimo e/o massimo). a5) titoli strutturati: trattasi di titoli le cui cedole dipendono da opzioni strutturate, indicizzate a indici di borsa, azioni, commodities indici d’inflazione, differenziali di tasso o qualsiasi altra indicizzazione non semplice. Iccrea Banca S.p.A. Istituto Centrale del Credito Cooperativo soggetto al controllo ed al coordinamento di Iccrea Holding S.p.A. Sede legale e Direzione Generale: via Lucrezia Romana 41-47 00178 Roma 2) Metodica valutativa Nella tabella sottostante (tab. n. 1) si riepilogano, a titolo esemplificativo e non esaustivo, le diverse tipologie dei titoli obbligazionari per i quali viene erogato il servizio di pricing. Tabella 1: Tipologie di titoli obbligazionari per i quali si eroga il servizio di pricing Tipologia titolo Metodica valutativa Titoli obbligazionari a tasso fisso, step-up o step-down, mirroring Titoli obbligazionari a tasso fisso zero coupon Titoli obbligazionari a tasso variabile Assenza rischio emittente Presenza rischio emittente Tecnica dello sconto finanziario, utilizzando, per l’attualizzazione della sequenza temporale dei flussi di cassa a tasso fisso, la curva dei tassi zero coupon ricavata, attraverso il metodo del bootstrapping (1) dalla curva dei tassi spot risk free. Tecnica dello sconto finanziario, utilizzando, per l’attualizzazione della sequenza dei flussi di cassa a tasso fisso, la curva dei tassi zero coupon ricavata, attraverso il metodo del bootstrapping, dalla curva dei tassi spot relativa alla categoria di rating di appartenenza dell’emittente del titolo (2)e del settore merceologico dello stesso. Tecnica dello sconto finanziario, utilizzando, per l’attualizzazione dell’unico flusso di cassa a scadenza, la curva dei tassi zero coupon ricavata, attarverso il metodo del bootstrapping, dalla curva dei tassi spot risk free. Tecnica dello sconto finanziario, utilizzando, per l’attualizzazione dell’unico flusso di cassa a scadenza, la curva dei tassi zero coupon ricavata, attraverso il metodo del bootstrapping, dalla curva dei tassi spot relativa alla categoria di rating di appartenenza dell’emittente del titolo e del settore merceologico dello stesso. Tecnica dello sconto finanziario, utilizzando, per l’attualizzazione della sequenza dei flussi di cassa a Tecnica dello sconto finanziario, utilizzando, per l’attualizzazione della sequenza dei flussi di cassa a tasso variabile valorizzati sulla (1) In merito al metodo del bootstrapping si rinvia all’Appendice C. (2) In merito al metodo di determinazione dei tassi spot zero coupon comprensivo dello spread connesso al rischio di credito della controparte si segnala che la suddetta curva si ottiene sommando alla curva zero coupon risk free lo spread. tel. +39 06. 7207.1 fax +39 06. 7207.5000 Telex 620120 S.W.I.F.T. CODE ICRA IT RR www.gruppobancarioiccrea.it Capitale Sociale Euro 216.913.200 i.v. Partita IVA, Codice Fiscale e N. iscrizione al Registro Imprese di Roma 04774801007 R.E.A. di Roma n. 801787 Iscritto all’albo dei Gruppi Bancari n. 20016 Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo e al Fondo Nazionale di Garanzia Iscritto all’Albo delle Banche n. 5251 Codice ABI (8000) Titoli obbligazionari a tasso misto Titoli strutturati tasso variabile valorizzati sulla base dei tassi forward (3), la curva dei tassi zero coupon ricavata, attraverso il metodo del bootstrapping, dalla curva dei tassi spot risk free base dei tassi forward, la curva dei tassi zero coupon ricavata, attraverso il metodo del bootstrapping, dalla curva dei tassi spot relativa alla categoria di rating di appartenenza dell’emittente del titolo e del settore merceologico dello stesso. Tecnica dello sconto finanziario, utilizzando, per l’attualizzazione della sequenza temporale dei flussi di cassa a tasso fisso e quelli a tasso variabile valorizzati sulla base dei tassi forward (3) , la curva dei tassi zero coupon ricavata, attraverso il metodo del bootstrapping (1) dalla curva dei tassi spot risk free Tecnica dello sconto finanziario, utilizzando, per l’attualizzazione della sequenza dei flussi di cassa a tasso fisso e quelli a tasso variabile valorizzati sulla base dei tassi forward (3), la curva dei tassi zero coupon ricavata, attraverso il metodo del bootstrapping, dalla curva dei tassi spot relativa alla categoria di rating di appartenenza dell’emittente del titolo (4)e del settore merceologico dello stesso.. Scorporo della componente derivativa(5) e tecnica dello sconto finanziario utilizzando, per l’attualizzazione della sequenza temporale dei flussi di cassa a tasso fisso e quelli a tasso variabile valorizzati sulla base dei tassi forward , la curva dei tassi zero coupon ricavata, attraverso il metodo del bootstrapping dalla curva dei tassi spot risk free Scorporo della componente derivativa e tecnica dello sconto finanziario utilizzando, per l’attualizzazione della sequenza temporale dei flussi di cassa a tasso fisso e quelli a tasso variabile valorizzati sulla base dei tassi forward (3) , la curva dei tassi zero coupon ricavata, attraverso il metodo del bootstrapping (1) dalla curva dei tassi spot relativa alla categoria di rating di appartenenza dell’emittente del titolo e del settore merceologico dello stesso. (3) In merito al metodo di determinazione dei tassi forward si rinvia all’Appendice B. (4) In merito al metodo di determinazione dei tassi spot zero coupon comprensivo dello spread connesso al rischio di credito della controparte si segnala che la suddetta curva si ottiene sommando alla curva zero coupon risk free lo spread. (5) In merito al metodo di calcolo dei contratti derivati si faccia riferimento alla Sezione 2 – Valutazione dei contratti derivati non quotati. Valutate entrambe le componenti si ottiene per somma il Fair value del titolo. 5 3) Calcolo prezzo teorico Il prezzo teorico (P) di un titolo con valore facciale 100 e che rimborsa a scadenza 100 è calcolato secondo la seguente formula: n P = ∑ C i ⋅ Δt i ⋅ DFi + 100 ⋅ DFn i =1 dove -nel caso di un titolo a tasso variabile: C i = ( Fwi + s) è la cedola i-esima calcolata come somma dell’ i-esimo tasso forward Fwi e dell’eventuale spread s -nel caso di un titolo a tasso fisso: Ci Δt i = è il tasso fisso di riferimento del titolo, costante per tutta la vita del titolo o step up/down. (t i − t i −1 ) è la i-esima durata cedolare base DFi è il fattore di sconto al tempo ti . Il tasso forward è calcolato sempre a partire dalla curva zero coupon risk-free. Il fattore di sconto è calcolato a partire dalla curva risk-free nel caso di valutazione in assenza del rischio emittente ovvero dalla curva rischiosa in base al settore/rating di appartenenza dell’emittente/emissione, ovvero a partire dalla curva risk-free alla quale viene aggiunto uno spread identico per tutte le scadenze in caso di applicazione del rischio emittente. 6 4) Calcolo prezzo teorico utilizzando la metodologia dello spread di emissione Il prezzo teorico (P) di un titolo con valore facciale 100 e che rimborsa a scadenza 100 è calcolato secondo la seguente formula: n P = ∑ C i ⋅ Δt i ⋅ DFi + 100 ⋅ DFn i =1 dove -nel caso di un titolo a tasso variabile: C i = ( Fwi + s) è la cedola i-esima calcolata come somma dell’ i-esimo tasso forward Fwi e dell’eventuale spread s -nel caso di un titolo a tasso fisso: è il tasso fisso di riferimento del titolo, costante per tutta la vita del titolo o step up/down. Ci Δt i = DFi = (t i − t i −1 ) è la i-esima durata cedolare base [ 1 1 + (rf i + se0 ) ]t i è il fattore di sconto al tempo ti se0 = è lo spread di emissione che permette di neutralizzare il day 1 profit&loss alla data di emissione del PO Il tasso forward è calcolato sempre a partire dalla curva zero coupon risk-free. 7 5) Calcolo dello spread di emissione Lo spread di emissione viene calcolato utilizzando la stessa formula del calcolo del prezzo teorico del PO tale per cui si ha l’equivalenza, alla data di emissione tra prezzo teorico (P) e prezzo di emissione (Pe) secondo la seguente formula: n P = ∑ C i ⋅ Δt i ⋅ DFi + 100 ⋅ DFn = Pe i =1 dove -nel caso di un titolo a tasso variabile: C i = ( Fwi + s ) è la cedola i-esima calcolata come somma dell’ i-esimo tasso forward Fwi e dell’eventuale spread s -nel caso di un titolo a tasso fisso: è il tasso fisso di riferimento del titolo, costante per tutta la vita del titolo o step up/down. Ci Δt i = DFi = (t i − t i −1 ) è la i-esima durata cedolare base [ 1 1 + (rf i + se0 ) ]t i è il fattore di sconto al tempo ti se0 = è lo spread di emissione che permette di rendere la formula 1 verificata. 8 6) Calcolo prezzo teorico di un titolo strutturato Il prezzo teorico (Ps) di un titolo strutturato è calcolato secondo la seguente formula: n Ps = ∑ C i ⋅ Δt i ⋅ DFi + 100 ⋅ DFn + OPZ i =1 in cui OPZ = valore dell’opzione scorporata secondo i modelli indicati nella Sezione II – Valutazione dei contratti derivati non quotati 9 Sezione II: Valutazione dei contratti derivati non quotati 10 1) Elenco degli strumenti derivati non quotati Di seguito si riporta una tabella riepilogativa dei contratti derivati oggetto di valutazione e dei relativi modelli valutativi (Tab n. 2). Per ciascun contratto derivato si riassumono le seguenti informazioni: • Categoria Rischio: Indica la categoria di rischio dello strumento. Le tipologie di rischio sono le seguenti: o IR : rischio tasso di interesse; o FX: rischio tasso di cambio; o Equity: rischio azionario; o Inflazione: rischio inflazione; • Tipo strumento: indica la tipologia dello strumento • Descrizione: breve descrizione dello strumento • Modello Valutativo di riferimento: indica il modello valutativo dello strumento Tabella 2: Elenco dei contratti derivati Categoria Rischio IR IR IR Tipo Strumento Descrizione Modello valutativo di riferimento Contratto con cedole periodiche fisse Attualizzazione dei flussi o indicizzate ad un tasso Euribor o di cassa Libor Attualizzazione dei flussi Contratto con cedole indicizzate ad un Floater con Cap di cassa (floater) + tasso Euribor o Libor in cui viene e/o Floor modello di Black fissato un minimo e/o un massimo (cap/floor) Contratto derivato in cui una parte Interest Rate paga un tasso fisso periodico e l'altra Attualizzazione dei flussi Swap parte paga un tasso indicizzato ad di cassa Euribor o Libor Fisso/floater IR Callable Europea Contratto in genere a tasso fisso richiamabile ad un valore Modello di Black predeterminato a discrezione dell'emittente in una data prefissata IR CMS Contratto con cedole indicizzate ad un tasso medio swap (>=2anni) - tasso Modello di Black CMS - o una percentuale dello stesso IR CMS con Floor e/o Cap Contratto con cedole indicizzate ad un tasso medio swap (>=2anni) - tasso Modello di Black CMS - o una percentuale dello stesso con una tasso minimo e/o massimo IR Contratto con cedole inversamente indicizzatea n volte un tasso libor (o Reverse Floater Modello di Black euribor) con un tasso minimo almeno pari a 0 ed in genere uno massimo 11 Categoria Rischio IR Tipo Strumento Media rilevazioni IR Callable americana o bermuda IR Cap/Floor Digitali Descrizione Contratto con cedole indicizzate alla media di un tasso Euribor o Libor Contratto in genere a tasso fisso richiamabile al valore di emissione a discrezione dell'emittente in date prefissate o durante tutta la vita del titolo Contratto con cedole periodiche fisse, pagabili al raggiungimento o superamento di una barriera da parte del tasso indicizzato all'euribor o libor Contratto con cedole indicizzate ad un tasso medio swap (>=2 anni)-tasso CMS - o una percentual edello stesso relativo ad una divisa diversa da quella di emissione del titolo Contratto con cedole periodiche fisse o indicizzate ad un tasso euribor o libor in cui il numero dei giorni per il regolamento della cedola sono parametrizzati al numero dei giorni in cui l'indice è compreso all'interno di 2 barriere Contratto in cui la cedola viene pagata in caso di mancato superamento di una o due barriere, in caso di superamento delle barriere viene pagato un minimo garantito Modello valutativo di riferimento Modello di Black Albero trinomiale Hull-White di Modello di Black IR CMS "quanto" IR Corridor IR Double barrier con rebate IR CMS Spread Contratto con cedole indicizzate alla Modello di Black differenza tra due tassi CMS IR Collar Resettable Contratto con cedole priodiche indicizzate ad un tasso euribor o libor Albero trinomiale in cui ogni cedola ha un limite minimo Hull-White e/o massimo determinato da quella precedente FX Opzioni europee semplici su cambi Contratto indicizzato all'apprezzamento/ deprezzamento Modello di Black-Scholes del tasso di cambio tra due divise FX Equity Opzioni digital Opzioni europee semplici Modello di Black Modello di Black Modello di Rubinstein e Reiner di Contratto in cui la cedola fissa viene pagata in caso di superamento di una barriera al rialzo/ribasso, l'indice da Modello di Black-Scholes osservare è il tasso di cambio tra le 2 divise Contratto in cui la cedola è indicizzata all'apprezzamento/deprezzamento di Modello di Black-Scholes un indice o di una azione 12 Categoria Rischio Tipo Strumento Descrizione Modello valutativo di riferimento Equity Opzioni Asiatiche semplici Contratto in cui la cedola è indicizzata all'apprezzamento/deprezzamento di un indice o di una azione, la Modello di Vorst variazione è calcolata rispetto alla media di una serie di osservazioni Equity Opzioni Asiatiche su Basket Contratto in cui la cedola è indicizzata all'apprezzamento/deprezzamento di un paniere di indice o di una azione, Modello di Vorst la variazione è calcolata rispetto alla media di una serie di osservazioni Equity Equity Equity Inflazione Contratto in cui la cedola, accumulata Cliquet/Reverse periodicamente è pagata alla Cliquet scadenza. L'indicizzazione è legata ad indici o azioni Contratto in cui la cedola è indicizzata all'apprezzamento/deprezzamento di Opzioni un paniere di indici o di azioni con asiatiche calcolo sulla media delle rilevazioni complesse ma con ulteriori clausole relative alle modalità di rilevazione e di calcolo Contratto in cui la cedola è indicizzata ad un paniere di indici o di azioni in Worst of/ Best cui il calcolo della cedola è of determinato dall'andamento di indici o azioni con performance peggiore/migliore Opzione su Inflazione Metodo Monte Carlo applicato al modello di Black-Scholes Metodo Monte Carlo applicato al modello di Black-Scholes Metodo Monte Carlo applicato al modello di Black-Scholes Contratto in cui la cedola è indicizzata Forward Inflation Model all’andamento dell’indice di inflazione Per approfondimenti si veda J. Hull, “Opzioni, Futures e altri Derivati”, Il Sole 24 Ore (2003) , D. Brigo - F. Mercurio, “Interest Rate Models – Theory and Practice”, Springer (2001) e Jeroen Kerkhof. “Inflation Derivatives Explained”, Lehman Brothers (2005). 13 Sezione III: Valutazione dei titoli coperti da derivati 14 1) Valutazione dei titoli coperti da derivati non quotati conclusi con Iccrea Banca – metodologia Free Risk La metodologia può essere applicata a titoli coperti da Iccrea banca per i quali sussistono le seguenti ipotesi: • il titolo è emesso alla pari e rimborsa alla pari (100) • tutti i flussi cedolari del titolo vengono riportati nella copertura (flussi periodici pagati da ICCREA), • tutte le opzioni risultano coperte (sia acquistate che vendute) Sulla base di queste ipotesi il valore teorico del titolo è formato dalla somma dalle seguenti componenti: • valore attuale del rimborso del capitale, scontato utilizzando la curva dei tassi free-risk • valore attuale dei flussi cedolari pagati da Iccrea, scontati utilizzando la curva dei tassi freerisk • valore delle opzioni Opzione: l’opzione viene valutata con il modello, descritto nella sezione precedente ed approvato da Iccrea Banca, utilizzando i dati di mercato descritti nell’appendice D Tale metodologia non è applicabile a titoli diversi da quelli ipotizzati (ad es. Zero Coupon) Tutti i valori sono calcolati sulla base della curva dei tassi Risk Free. 2) Valutazione dei titoli coperti da derivati non quotati conclusi con Iccrea Banca – metodologia Asset Swap Un Asset Swap è uno strumento derivato volto a replicare sinteticamente un titolo a tasso variabile (floating rate note). Infatti, mediante questo strumento, l’investitore acquista un titolo a tasso fisso, e copre il rischio tasso d’interesse attraverso un Interest Rate Swap in cui cede la cedola fissa del titolo e riceve un flusso indicizzato ad un tasso variabile rettificato (in aumento o in diminuzione) di uno spread (asset swap spread). Secondo l’approccio cosiddetto del “building block”, la determinazione del prezzo di un titolo può essere derivata dalla determinazione del valore di una ipotetica operazione di asset swap, in cui il possessore di un ammontare nominale del titolo X si impegni a scambiare i flussi attesi sul titolo a fronte del pagamento, su base semestrale e fino alla scadenza del titolo stesso, di una somma pari all’Euribor + uno spread, calcolata sul valore nominale. Secondo tale metodologia, il corso secco di un titolo sarà pari alla somma di: (i) 100%, (ii) meno il rateo, (iii) più la somma dei seguenti valori, espressi come percentuale del nominale, previa attualizzazione dei singoli flussi dalla data in cui questi ultimi sono dovuti alla data di valutazione: a. i Flussi Attesi (tenendo conto di eventuali opzionalità sulle cedole) relativi a ciascuna data di pagamento delle cedole del titolo successiva alla data di valutazione (posto che 15 la prima cedola dovuta successivamente al giorno di valutazione sarà computata per intero); b. meno il valore del tasso euribor forward più lo “spread”, per ciascuna data di pagamento semestrale, assumendo che la chiusura dell’ultimo periodo di pagamento coincida con la data di scadenza del titolo e che il primo periodo di pagamento sia ridotto, avendo inizio il giorno di valutazione; c. meno, nel caso in cui il titolo abbia una o più opzioni call, il valore dell’opzione di risoluzione anticipata dell’ipotetico contratto di asset swap alla data di esercizio dell’opzione medesima. Lo spread applicato alla gamba variabile dello swap, definito “spread di copertura” è analogo allo spread di emissione precedentemente definito e costituisce una misura sintetica del costo del funding della specifica emissione, ed è la sommatoria di più componenti, tra le quali: • Lo spread creditizio, ossia lo spread, positivo, che ogni emittente deve pagare come premio, rispetto ad un ipotetico investimento risk free, per remunerare il rischio associato al proprio merito creditizio. • Lo spread commerciale (componente di Day One Profit or Loss), che è lo spread, che include diverse componenti, quali il costo di conclusione dell’IRS con la controparte, le commissioni applicate per la strutturazione del prodotto, la capacità dell’emittente di collocare i propri prestiti alla propria clientela retail. Ad esempio, lo spread di emissione, pari a - 15 b.p., è la somma algebrica di uno spread creditizio, pari a + 20 b.p., e di uno spread commerciale, pari a – 35 b.p. Il modello prevede di mantenere costante lo spread di emissione consentendo di non avere un impatto ascrivibile al Day One Profit or Loss nel primo giorno di emissione (la componente di upfront, relativa allo spread di emissione, non determina un profitto nel primo giorno di valutazione essendo parte integrante del modello di pricing utilizzato) e di considerare il merito di credito dell’emittente (anche se tale componente si considera costante nel tempo salvo il verificarsi di casi eccezionali). 16 APPENDICE A: Determinazione della struttura a termine dei tassi La struttura a termine dei tassi, nota anche come curva zero coupon o curva dei rendimenti, è rappresentata da quella funzione che associa, al tempo t, ad una certa scadenza (c.d. maturity) T, un rendimento Y(t,T), ossia un tasso di rendimento che non è caratterizzato dalla presenza di flussi cedolari intermedi. Tale struttura può essere determinata utilizzando, come input, dati di mercato diversi, quali ad esempio la curva dei tassi relativi agli interest rate swap (c.d. IRS) o la curva dei rendimenti dei titoli di Stato. Allo stesso tempo, la cennata curva dei tassi può essere costruita utilizzando diverse convenzioni per il calcolo delle distanze temporali e per il regime di capitalizzazione/attualizzazione. La scelta dei dati di mercato di partenza per ricavare la struttura a termine dei tassi è guidata dall’esigenza di ottenere dei dati di output (l’insieme dei tassi zero coupon) non distorti, ovvero che non risultino influenzati dal rischio di credito e dal rischio di liquidità, il cui livello è funzione esclusivamente del legame tra tassi e scadenze. Per ottenere ciò è necessario, pertanto, che i dati di input provengano da un mercato estremamente liquido, ovvero caratterizzato da volumi negoziati elevati, e dall’assenza del rischio di credito. Va da sé che la significatività della struttura dei tassi zero coupon ricavata dipende dall’omogenità, in termini di caratteristiche di merito di credito e di liquidità, degli strumenti finanziari presi in esame. In assenza di un adeguato livello di omogeneità finirebbero con l’essere imputate al fattore scadenza differenze di rendimento che, invece, hanno origine da disomogenei meriti di credito e gradi di liquidità. Per quanto concerne i fattori di capitalizzazione/attualizzazione utilizzati, si riportano nella Tabella n.2 i principali regimi mentre nella tabella n.3 sono descritte brevemente le convenzioni temporali più in uso sul mercato. Nella presente sezione si analizzano nei primi tre paragrafi la convenzione temporale, il regime di capitalizzazione/attualizzazione di default scelto nonchè i dati di mercato utilizzati. Nel quarto paragrafo si illustra la metodologia di estrazione dei tassi zero coupon, mentre nel quinto si illustra il metodo implementato per il calcolo dei tassi forward. 17 Regime di Capitalizzazione/Attualizzazione Il regime di capitalizzazione scelto come default è il regime di capitalizzazione composto. La struttura a termine dei tassi è espressa sulla base di questa convenzione. E’ possibile effettuare il passaggio da un regime ad un altro, così come illustrato in Tabella n.4. Convenzione Temporale La convenzione temporale scelta per default è ACT/365 ISDA. E’ possibile effettuare il passaggio da una convenzione temporale ad un’altra, così come illustrato, a titolo esemplificativo, in Tabella n.5. Tabella 2: Elenco di alcuni tra i più diffusi regimi di capitalizzazione. Regime Espressione Matematica Espressione Matematica (capitalizzazione) (attualizzazione) Semplice (1 + i ⋅ ΔT ) Composto (1 + i )ΔT 1 / (1 + i ) Continuo e i ⋅ΔT 1/ e 1/ (1 + i ⋅ ΔT ) ΔT i ⋅ΔT Tabella 3: Elenco delle più note convenzioni temporali utilizzate. Convenzione Divisore 30E/360 – Eurobond basis. Divisore ACT/360 Funzionamento I giorni al numeratore devono essere conteggiati dalla data di inizio (compresa) alla data di fine (esclusa), considerando il calendario commerciale (tutti i mesi di 30 giorni). Il denominatore è pari a 360. I giorni al numeratore devono essere conteggiati dalla data di inizio (compresa) alla data fine (esclusa), considerando il calendario civilistico. Il denominatore è pari a 360. 18 Divisore ACT/365 – ISDA I giorni al numeratore devono essere conteggiati dalla data di inizio (compresa) alla data fine (esclusa), considerando il calendario civilistico. Il denominatore, è pari a 365 per i giorni intercorrenti fra la data di inizio e la data di fine, riferiti ad un anno non bisestile, mentre è pari a 366 nel caso di anno bisestile (anche se il 29 febbraio, non è compreso fra la data di inizio e la data di fine della rata). Tabella 4: Esempio di passaggio da un regime di capitalizzazione ad un altro. Tipologia di passaggio Condizione di equilibrio Semplice Æ Composta (1 + i sem ⋅ t ) = (1 + icom ) t Semplice Æ Continua (1 + i sem ⋅ t ) = e ic ⋅t Composta Æ Semplice (1 + icom ) t = (1 + i sem ⋅ t ) Composta Æ Continua (1 + icom ) t = e ic ⋅t Continua Æ Semplice e ic ⋅t = (1 + i sem ⋅ t ) Continua Æ Composta e ic ⋅t = (1 + icom ) t Tasso nel nuovo regime icom = (1 + i sem ⋅ t )1 t − 1 1 ic = ln(1 + i sem ⋅ t ) t 1 i sem = (1 + icom ) t − 1 t ic = ln(1 + icom ) 1 i sem = (e ic ⋅t − 1) t icom = (e ic − 1) ( ) Tabella 5: Esempio di passaggio da una convenzione temporale ad un'altra. Qualora l’anno sia bisestile il fattore 365 diventa 366 nella convenzione ACT/365. In ogni caso si rimanda alle istruzioni ISDA per maggiori dettagli. 19 Dati di mercato Per la costruzione della struttura a termine dei tassi vengono utilizzati, indipendentemente dalla divisa, i seguenti dati di mercato: − − tassi relativi al mercato dei depositi monetari interbancari, le cui quotazioni non superano l’anno; tassi relativi al mercato degli IRS, le cui quotazioni arrivano fino a 30 anni. Ogni mercato utilizza un determinato regime di capitalizzazione nonchè convenzione temporale; inoltre, tali convenzioni possono differire, all’interno dello stesso mercato, tra divise diverse. È importante omogeneizzare tali convenzioni prima della costruzione della struttura a termine. Metodologia di estrazione dei tasso zero coupon La costruzione della struttura a termine dei tassi, basandosi su due insiemi di dati tra loro non omogenei, può essere distinta in due fasi: - la prima, connessa all’estrazione dei tassi zero coupon dalle quotazioni riferite al mercato monetario; - la seconda, connessa all’estrazione dei tassi zero coupon dal mercato degli IRS. Mercato monetario I tassi quotati su questo mercato sono già tassi zero coupon, per cui possono essere utilizzati direttamente per ottenere la struttura a termine dei tassi con riferimento ai primi 12 mesi ponendo particolare attenzione alla convenzione temporale, al regime di capitalizzazione e alla data valuta di riferimento, che risultano diverse rispetto a quelle dei tassi degli IRS e pertanto è necessario renderle omogenee. Mercato IRS I tassi quotati su questo mercato sono tassi swap, ovvero relativi a strumenti finanziari che prevedono flussi cedolari intermedi. Partendo dai cennati tassi è possibile ricavare per via analitica, 20 attraverso la tecnica del bootstrapping, descritta in Appendice C, la corrispondente struttura a termine dei tassi. Essendo tale tecnica una metodologia iterativa, per il calcolo della curva zero coupon si richiede che nello specifico la curva dei tassi swap sia completa. Pertanto, qualora il mercato non quoti tassi IRS per alcune scadenze intermedie, è necessario ricorrere all’interpolazione dei dati di mercato. La tecnica di interpolazione utilizzata attualmente è la cubic spline. 21 APPENDICE B: Criterio per la determinazione dei tassi forward partendo dai tassi a pronti (in regime di capitalizzazione semplice). Definiamo il tasso forward ft,T,s come il tasso, stimato all’epoca t, di un’operazione finanziaria con data di partenza T e scadenza s. L’espressione analitica del tasso forward viene ricavata a partire dall’ipotesi di assenza di arbitraggio nel mercato dei capitali; infatti, il tasso ft,T,s è il tasso che rende equivalente le seguenti strategie di investimento: − investire (indebitarsi) in un’operazione con durata da t a s al tasso i zc s ; − investire (indebitarsi) in una prima operazione con durata da t a T al tasso izc T e rinnovare l’operazione da T a s. Pertanto, il tasso forward è il tasso che rende equivalente la seguente relazione: [1 + i zc T ] [ ⋅ (T − t ) ⋅ [1 + f t ,T , s ⋅ ( s − T )] = 1 + i zc s ⋅ ( s − t ) ] (1) Dalla (1) si ricava l’espressione per il calcolo immediato del tasso forward: ( ( ) ) ⎡ 1 + izcs (s − t ) ⎤ 1 − 1⎥ ⋅ f t ,T , s = ⎢ ⎣⎢ 1 + izcT (T − t ) ⎦⎥ s − T (2) L’espressione (2) permette di risalire alla struttura per scadenza dei tassi forward a partire dalla curva dei tassi zero coupon. Infatti, una volta noti i due tassi zero coupon con scadenza T e s, attraverso l’utilizzo della (2) è possibile ricavare il tasso forward implicito. È utile ricordare che il tasso forward qui calcolato è in regime di capitalizzazione semplice. 22 APPENDICE C: Metodi di trasformazione dei tassi coupon-swap in zero-coupon: il bootstrapping La procedura di bootstrapping consiste nell’estrapolazione di tassi zero coupon a partire dalla curva dei tassi IRS. Nel mercato degli IRS, il tasso quotato indica quanto una parte può incassare (ricevere) a fronte del pagamento (incasso) semestrale del tasso, ad esempio, l’Euribor a sei mesi. I tassi IRS sono espressi come tassi interni di rendimento (c.d. IRR): ciò indica che il tasso IRS ad n anni rappresenta la serie dei flussi “cedolari” che, attualizzati ai rispettivi fattori di sconto unitamente al valore di rimborso a scadenza, rende il valore di un titolo sintetico alla pari. 0= 100 ⋅ (1 + i sw1 ⋅ Δt1 ) 100 − t (1 + i zc2 D ) t2 D (1 + i zc1 ) 1 y (A.1.a) 100 ⋅ i sw2 ⋅ Δt1 100 ⋅ (1 + i sw2 ⋅ Δt 2 ) 100 = + t2 D t (1 + i zc2 D ) (1 + i zc1 ) t1Y 1 + i zc2 2Y ( ) (A.1.b) 100 ⋅ i swn ⋅ Δt1 100 ⋅ (1 + i swn ⋅ Δt n ) 100 = ... + + t (1 + i zc2 D ) t2 D (1 + i zc1 ) t1Y 1 + i zcn nY ( ) (A.1.c) dove Δt i è l’intervallo temporale relativo al flusso i-esimo. Dalla (A.1.a) è possibile ricavare direttamente il tasso zero coupon i zc1 a un anno, noto il fattore di sconto a due giorni. Noto il tasso i zc1 , sostituendo lo stesso nell’espressione (A.1.b) si ricava il tasso zero coupon i zc2 a due anni. Allo stesso modo, noti i tassi zero coupon fino alla scadenza n-1 si ricava il valore del tasso zero coupon per la scadenza n. Il procedimento di calcolo descritto dalla formula che segue, conduce al calcolo del tasso zero coupon i-esimo a partire dai (i-1) tassi calcolati ricorsivamente: 23 i zci = A≡ ti 1 + i swi ⋅ Δt i −1 i −1 i swi ⋅ Δt j A−∑ tj j =1 1 + i zc j ( ) (A.2) 1 (1 + i ) t2 D zc2 D La formula (A.2) si basa sulla completezza della curva dei tassi swap di partenza: questo vuol dire che al fine di implementare una curva dei tassi zero coupon per un certo intervallo, è necessario disporre di una curva dei tassi swap completa in ogni periodo dell’intervallo. 24 APPENDICE D: Dati di mercato utilizzati nel calcolo dei prezzi dei titoli e degli strumenti derivati non quotati Curva dei tassi zc spot free risk: Curva zero coupon derivata dalla curva dei tassi di deposito interbancari, e dalla curva swap su base giornaliera attraverso il meccanismi del Bootstrapping (come indicato nelle appendici A e C). Per gli strumenti sensibili principalmente al rischio tasso di interesse la curva dei tassi di base è composta da segmenti specifici ed in particolare: • Per strumenti interest rate sensitive, in cui l'indice di riferimento sottostante è rappresentato dal tasso Euribor con scadenza che va dai 4 mesi in su, la curva dei tassi è costituita dai segmenti tassi di deposito, fra, swap vs eurib6m • Per strumenti interest rate sensitive, in cui l'indice di riferimento sottostante è rappresentato dal tasso Euribor con scadenza fino a 3 mesi, la curva dei tassi è costituita dai segmenti tassi di deposito, future euribor3m, swap vs eurib3m • Per strumenti interest rate sensitive, in cui l'indice di riferimento sottostante è rappresentato dal tasso Euribor con scadenza fino a 3 mesi, la curva dei tassi è costituita dai segmenti tassi di deposito, Short Term Swap (quotazioni dei tassi swap contro Euribor ad 1 mese, con scadenza da 2 mesi a 12 mesi), swap vs eurib3m corretto dal valore del basis swap quotato 1M vs 3M. • Per strumenti per i quali si applica la metodologia dello spread di emissione o l’applicazione del merito creditizio in base al rating, la curva dei tassi è costituita dai segmenti tassi di deposito, swap vs eurib6m Matrice di volatilità Cap e Floor: La matrice di volatilità dei cap/floor è costruita considerando per ciascuna delle scadenze temporali da 1 a 30 anni i livelli di strike rate ATM e da 1% a 10% Matrice di volatilità Swoption: La matrice di volatilità delle swoption, è costruita considerando le scadenze dell’opzione da 1 mese a 30 anni ed una durata dell’IRS sottostante da 1 a 30 anni. FX Rates: Vengono rilevati i tassi di cambio sulle seguenti divise EUR/USD, EUR/GBP, EUR/JPY, EUR/CHF. Azioni, Indici di borsa: Vengono rilevati i prezzi di chiusura con orari specifici per le singole aree geografiche. Fondi: Vengono rilevati i NAV con un delay tamporale di 1 o 2 giorni a seconda del gestore. Volatilità per Azioni, Indici di borsa, Fondi, FX Rates: Con riferimento ad azioni ed indici di borsa vengono rilevate le volatilità implicite per scadenze 1m, 6m, 12m, 24m. Vengono calcolate le volatilità storiche per scadenze 6m,12m, 24m, 36m su tutti i sottostanti. Tasso d’inflazione: Viene rilevato l’indice di inflazione europea (escluso tabacco) con periodicità mensile. Viene rilevato il tasso atteso di inflazione con periodicità mensile. Correlazioni: Con riferimento ad un periodo storico di 200 osservazioni giornaliere, vengono valorizzate le seguenti matrici di correlazioni: a) correlazioni tra i tassi PAR swap 25 b) correlazione tra i tassi ZERO Con riferimento ad un periodo di 3 anni con rilevazioni settimanali vengono valorizzare le seguenti matrici di correlazione c) correlazioni tra azioni, indici di borsa, fondi, tassi d’interesse, tassi di cambio L’aggiornamento dei dati di mercato avviene tra le 17:15 e le 18:00 utilizzando i provider Reuters e Bloomberg se non diversamente specificato. 26