con eft e set nel paese della consapevolezza

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con eft e set nel paese della consapevolezza
CON EFT e SET
NEL PAESE DELLA
CONSAPEVOLEZZA
Giro del mondo -interiore- in 80 picchiettamenti!!!
“Omino Armonico” – Sara Stradi - 2013
Virna Trivellato - 2013
Copyright Creative Commons 2013
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Avvertenze
TUTTO CIÒ CHE È SCRITTO IN QUESTO E-BOOK È DA CONSIDERARSI
SCRITTO A TITOLO PURAMENTE INFORMATIVO, ANCHE QUANDO
TRATTA UN PANORAMA, QUELLO DELLE TECNICHE ENERGETICHE, CHE
È DA RITENERSI ANCORA ASSOLUTAMENTE ALLO STADIO
SPERIMENTALE.
TUTTE LE TECNICHE DI CUI SI PARLA IN QUESTO E-BOOK NON SONO
ASSOLUTAMENTE
ED
IN
ALCUN
MODO
UTILIZZATE
PER
DIAGNOSTICARE - PREVENIRE - CURARE O TRATTARE QUALUNQUE
MALATTIA O DISORDINE PSICOLOGICO.
EFT È UN METODO DI AUTO AIUTO E NON UNA TERAPIA, IL SUO
IMPIEGO È DA CONSIDERARSI UTILE PER FACILITARE LO SBLOCCO DI
EMOZIONI REPRESSE, PENSIERI CIRCOLARI E SOMATIZZAZIONI.
EFT E LE ALTRE TECNICHE O FILOSOFIE QUI MENZIONATE NON
SOSTITUISCONO TRATTAMENTI MEDICI O CONSULTI SPECIALIZZATI.
NESSUNA TECNICA - PERCORSO DI COACHING O FILOSOFIA PUÒ
SOSTITUIRE IL PARERE DEL MEDICO CURANTE.
L’AUTRICE DECLINA OGNI RESPONSABILITÀ PER UN USO NON
CONSONO DELLE TECNICHE E DEGLI ESERCIZI SPIEGATI IN QUESTO EBOOK
Tutti noi siamo frutto di ciò che eravamo
e seme di ciò che saremo
E.F.T.
COSA SIGNIFICA
E.F.T. è una sigla. Il nome esteso è Emotional Freedom Techniques ovvero, tradotto
in italiano, Tecniche di liberazione emozionale.
LE ORIGINI
EFT è un insieme di tecniche di auto aiuto ideate dall’ingegnere statunitense Gary
Craig, nel 1995, a partire dalla Terapia dei Campi Pensiero dello psichiatra Roger
Callahan.
Callahan, negli anni ’80, aveva in terapia una paziente con una grave fobia dell’acqua
e frequenti mal di stomaco. Un giorno il Dottor Callahan, che si interessava di
medicina tradizionale cinese, meridiani ed agopuntura, invitò la paziente a farsi un
auto massaggio in corrispondenza di un punto sul meridiano dello stomaco. Il netto
miglioramento avuto dalla donna, da quella seduta in poi, lo convinse a sviluppare
una tecnica, la TFT, che si basava sulla necessità di imparare quali specifici punti di
agopuntura stimolare con un leggero picchettamento delle dita a seconda del disturbo
o della disfunzione specifica da trattare. Gli stessi punti potevano essere trattati in un
ordine diverso, creando così molte variabili complesse.
Gary Craig frequentò il suo primo corso di TFT con Callahan nel 1991 e si dedicò poi
ad una semplificazione della tecnica, sperimentando il nuovo metodo sui suoi clienti.
Nel 1995 nacque ufficialmente EFT.
COME FUNZIONA?
Si stimolano una sequenza di punti sui Meridiani che, secondo i principi della
medicina tradizionale cinese, sono un complesso sistema di canali energetici
attraverso i quali l’energia viaggia nel corpo. Non possiamo vedere a occhio nudo
l’energia che scorre nei meridiani, ma il modo in cui essa fluisce influenza
direttamente il nostro stato di benessere o malessere. La tradizione cinese ritiene che
la nostra energia vitale, chiamata "Ki", circoli attraverso tutto l'organismo servendosi
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appunto dei meridiani. Perchè EFT funzioni non serve conoscere approfonditamente i
meridiani energetici, per fortuna, però è interessante sapere che i meridiani principali
sono 14.
Esistono dei collegamenti tra i meridiani e l’epidermide, chiamati agopunti, che sono
poi i punti comunemente utilizzati nella pratica dell’agopuntura. EFT, infatti, è anche
detta ”agopuntura senza aghi”.
I punti scelti per essere attivati attraverso EFT sono 14, uno per ogni meridiano
principale, facilmente raggiungibili e stimolabili utilizzando le dita.
Si può scegliere indifferentemente di picchiettare leggermente, massaggiare o tenere i
punti che sono tutti indicati nella piantina che trovate più avanti in questo e-book.
PERCHÉ EFT?
Dentro di noi ci sono dei meccanismi biologici essenziali, in azione ventiquattro ore
su ventiquattro per consentirci la sopravvivenza. Uno di questi è quello che ci
permette di apprendere attraverso gli esempi, le esperienze, ciò che ci viene detto
dalle figure di riferimento... ecc. Apprendere che mettendo una mano sul fuoco mi
faccio male è fondamentale, e che i miei genitori possano tramandarmi la lezione
oralmente senza che io mi bruci per capire, dato che altri esseri umani hanno già fatto
la stessa scoperta, risulta essere non solamente proficuo, bensì ultra economico,
perché mi risparmia tempo ed energia. Ora, la difficoltà, o meglio la sfida che ci
troviamo ad affrontare spesso, è che molte volte, quando un evento ci risulta difficile
da gestire e proviamo dolore in conseguenza ad esso, introiettiamo uno schema che
può non risultare sempre utile. Se è vero che il fuoco brucia sempre e va sempre
maneggiato con attenzione, non è altrettanto vero per esempio, che se sto vicino al
fuoco mi brucerò per forza. Se però una volta che ero vicino al fuoco mi sono
avvicinato troppo, mi sono ustionato, ho fatto un mese di ospedale e ho sofferto
enormi dolori può essere che io, non riuscendo a gestire l'evento doloroso, abbia
radicato una fobia anche nei confronti di un accendino, e ogni volta che vedo
qualcuno accendersi una sigaretta scappi a gambe levate, non riuscendo più a
condurre un'esistenza normale. Questo non è più né utile né economico, bensì solo
limitante, ed avviene perché una parte di me è rimasta congelata nel passato ed è
ferma al momento del "trauma", o attaccata ad esso. Ogni volta che un qualunque
elemento dell'ambiente mi rievoca l'esperienza traumatica io non sono più nel
presente, ma torno nel passato con la memoria e reagisco con la carica emozionale di
allora. Questo avviene in molti modi. Per esempio può succedere che una volta il
nostro capoufficio ci abbia convocato per farci un richiamo, che abbia urlato e che in
conseguenza ci siamo sentiti feriti dalle sue parole e dal suo modo di fare. Oggi, può
essere che ogni volta che il capo ufficio ci chiama noi cominciamo a sudare freddo e
tremare all'idea di rivivere la stessa esperienza, perché una parte di noi, ferma nel
passato, si riattiva al solo suonare del telefono, quando vediamo il numero del capo
lampeggiare. Ebbene, EFT ci permette di sciogliere tutte le cariche emotive eccessive
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che ora sono diventate limitanti per la nostra vita, scongelando le parti di noi rimaste
intrappolate in esperienze dolorose già vissute e riportando interamente in nostro
possesso l'energia che abbiamo ceduto. In alternativa, se avete deciso che il vostro
cammino non comprende la libertà, potete sempre comprare un “congelatore” molto
capiente, dove conservare per “le grandi occasioni” tutte le vostre emozioni
represse…...
PER COSA MI PUÒ SERVIRE IN PRATICA?
EFT è prima di tutto utilissima nella gestione dello STRESS. Già subito dopo le mie
prime esperienze con EFT mi è capitato per esempio di sentirmi molto più rilassata,
di riposare meglio e di provare un senso di sollievo. La stessa cosa viene confermata,
da anni, dagli allievi dei miei corsi e dagli studenti delle mie lezioni individuali.
Anche se la tecnica è ancora allo stadio sperimentale esistono già studi (vedi
bibliografia) che confermano come EFT si dimostri efficace, anche dal punto di vista
scientifico, nel trattare STATI EMOTIVI DIFFICILI (paure, dipendenze, ansie,
blocchi, ricordi traumatici), nell’individuare e sciogliere conflitti causa di sintomi
fisici (tensioni fisiche dovute allo stress) e nell’abbandonare comportamenti
indesiderati. EFT è utile anche per migliorare la propria AUTOSTIMA, scoprire i
propri TALENTI, migliorare le proprie RELAZIONI, lasciar andare le ferite del
passato, focalizzare meglio gli OBIETTIVI per il proprio futuro, e per tante altre
tematiche. In questo E - book vi presento alcune delle applicazioni pratiche di EFT.
Per tutto il resto ritengo che la saggezza stia nello sperimentare.
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COME SI FA?
Il metodo si basa sulla stimolazione di una serie di punti del corpo connessi con la
rete dei Meridiani (Medicina Tradizionale Cinese) mentre si ripetono frasi utili a
tenere la mente focalizzata sulla tematica da trattare. Quindi, per spiegarsi meglio,
nello stesso momento si attivano i punti con un leggero picchiettamento, un
massaggio o semplicemente tenendoli premuti con un dito e contemporaneamente si
lasciano fluire i pensieri (e le sensazioni), descrivendoli opportunamente con parole o
frasi (la cosiddetta preparazione e i promemoria, che spiegherò meglio in seguito).
ELENCO PUNTI
Generalmente soprattutto le prime volte, si parte con la preparazione sul punto
Karate, indicato nella figura allegata (che altro non è se non il punto con cui sferrano
il colpo coloro che praticano Karate) e si prosegue andando dall’alto verso il basso
nella seguente successione:
sopra la testa – partendo dalla sommità delle orecchie è il punto più in alto, accanto alla “fontanella”
dei neonati
sopracciglio – il punto alla fine del sopracciglio sopra il naso
lato dell’occhio - sull'osso nell'angolo esterno dell'occhio.
sotto l’occhio - sull'osso proprio sotto l'occhio.
sotto il naso – fra il naso e il labbro superiore.
mento – sotto il labbro inferiore, nell’incavo fra labbro e mento.
clavicola - circa un pollice in basso e di lato rispetto all'angolo formato dalla clavicola e dallo
sterno.
sotto il braccio - in linea con il capezzolo maschile sul lato del corpo.
sotto il seno – in linea con il capezzolo.
pollice
indice
medio
anulare
mignolo
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QUALCHE CURIOSITÀ CHE POTREBBE SORGERE
DEVO SEGUIRE L’ORDINE?
A mio avviso seguire l’ordine esatto è molto utile all’inizio, quando non si conoscono
bene i punti e si deve imparare. Più si diventa pratici più sarà possibile eseguire la
sequenza in modo libero oppure stimolare solo alcuni o appena un punto per ottenere
la stessa efficacia. Abbondare nel picchettamento è comunque sempre utile e questo
perché più si stimola il sistema energetico maggiori sono i benefici che è possibile
avere.
QUANTO STIMOLARE UN PUNTO?
Non è importante il tempo, ognuno ha una sensibilità propria, può essere che su un
punto ci venga voglia di soffermarci più a lungo e sarà comunque efficace.
ALCUNI PUNTI SONO DOPPI SUL CORPO/VISO, QUALE PICCHIETTO,
DESTRA O SINISTRA?
Non ha importanza. Effettivamente molti punti, dal sopracciglio a quelli sulle dita
sono su entrambi i lati del corpo. Si può tranquillamente scegliere se picchiettare un
lato, entrambi o alternarli.
SE UN PUNTO FA MALE COSA VUOL DIRE?
Non c’è nulla che non va, dipende dalla sensibilità individuale. Se stimolare un punto
crea disagio è meglio saltarlo. Se però il disagio è lieve può essere interessante
provare comunque la stimolazione e stare ad ascoltare le proprie reazioni, senza
giudicarle.
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PREPARAZIONE
Alla stimolazione dei punti si accompagna la ripetizione di alcune semplici frasi per
consentirci di restare focalizzati a livello mentale sul disagio che stiamo provando.
Per scegliere la preparazione adatta al momento basta focalizzarsi sul disagio che
vogliamo trattare e preparare un’affermazione di partenza (preparazione, appunto)
personalizzandola a seconda del problema in questione.
La frase scelta deve dar voce a ciò che davvero penso/provo rispetto al problema.
Rammenta che non stai facendo un favore a nessuno, se non a te stesso, quindi
l’autenticità viene ripagata con una maggiore efficacia. Non hai bisogno
dell’approvazione o dell’apprezzamento di nessuno e quindi è meglio dar voce in
modo spontaneo a ciò che ti viene d’impulso.
Nella sua forma base la frase si preparazione si formula così
anche se ho………..(problema x), mi amo e mi accetto completamente e
profondamente
oppure
anche se ho………(problema x), mi apro alla possibilità di amarmi ed accettarmi
completamente e profondamente
o, infine
anche se ho ………(problema x), non mi va bene per niente e anzi mi fa schifo avere
questo problema…
A COSA SERVE?
La frase di preparazione mi serve per tenere la mente focalizzata sul disagio.
È INDISPENSABILE?
No, non lo è. Se per esempio sto trattando una forte emozione o un sintomo fisico e
decido di concentrarmi su di essi, anche focalizzare tutta la mia attenzione su ciò che
sto provando/sentendo/vivendo è sufficiente.
SE QUANDO RIPETO “MI AMO E MI ACCETTO COMPLETAMENTE E
PROFONDAMENTE” SENTO CHE NON CI CREDO, O SENTO CHE SUSCITA
IN ME EMOZIONI DISTURBANTI COSA DEVO FARE?
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È un ottimo segnale. Qualcosa dentro di te sta reagendo e ti mostra che probabilmente
devi cominciare il tuo “lavoro” proprio da ciò che ti impedisce di amarti. Puoi
comunque riformulare la frase terminandola, come indicato sopra con:
“mi apro alla possibilità di amarmi ed accettarmi…”
oppure
“mi concedo di pensare che magari un giorno potrei amarmi ed accettarmi…”
o qualunque altra formula ti faccia sentire più a tuo agio.
È molto probabile che dopo un po’ di pratica ti accorgerai che il paletto di
demarcazione fra l’accettarsi e non accettarsi si sposterà autonomamente sempre più
a favore della prima ipotesi.
E DOPO LA PREPARAZIONE?
Durante la sequenza è importante seguire ciò che emerge e continuare a picchiettare
su quello restando sintonizzati…cioè ripetendo a voce alta o a mente i pensieri che
sorgono spontanei. Se non sai ancora bene come fare, non preoccuparti. È solo
questione di allenamento. Forse non hai mai imparato ad ascoltarti, ma ora puoi
cominciare a farlo e finirai per accorgerti che è molto utile. Se non senti nulla va bene
comunque, basta continuare a mantenere l’intenzione di osservare e prima o poi
qualcosa emergerà.
L’EVOLUZIONE DI EFT: SET
SET è la sigla di "tecniche energetiche semplici" e rappresenta un'evoluzione molto
particolare di EFT, ideata dal Dottor David Lake e da Steve Wells, due indiscussi
esperti di psicologia energetica di origine australiana.
Set ripropone il picchettamento, il massaggio o la semplice tenuta degli stessi punti
utilizzati da EFT o TFT, ma senza preparazione o promemoria. Questo perchè Set si
basa sull'idea che la stimolazione dei punti dei meridiani energetici genera sollievo
fisico ed emozionale rispetto ai disagi o alle tensioni provati anche senza bisogno di
verbalizzare alcunché. La sua nascita è dovuta all'esperienza che entrambi questi
grandi esperti hanno potuto fare con i clienti durante sessioni o workshop. La
sperimentazione diretta li ha portati a concludere che anche senza focalizzarsi su un
particolare problema, la stimolazione continua del sistema energetico ha un effetto
tonificante e rilassante sulla persona che la pratica. Ma come si fa SET?
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Il primo metodo consiste nel focalizzare un disagio fisico o emozionale e picchiettare
semplicemente su ogni punto, anche in ordine sparso, includendone almeno tre o
quattro,finché non si sente sollievo.
Il secondo metodo prevede la stimolazione dei punti senza focalizzare l'attenzione su
nulla.
Set può essere ripetuto quotidianamente, in diversi momenti della giornata, per
diverso tempo.
Sembra assodato da chi lo ha provato che ne derivi un effetto benefico sia a livello di
tensioni che di umore in generale. È possibile praticare set anche facendo altre cose,
come passeggiare, guardare la tv, stare al cinema, parlare al cellulare.
Il Dottor Lake e Steve Wells consigliano caldamente di picchiettare per almeno
un'ora al giorno. A volte può essere necessario ricorrere ad EFT e se emergono
pensieri o emozioni particolari è bene lasciarli essere e accoglierli picchiettando
proprio su ciò che sale alla nostra attenzione.
COME COMINCIARE
Prima di iniziare a lavorare conviene identificare il disagio e misurarlo, secondo la
scala SUDS: Scala delle Unità Soggettive di Disturbo. La scala SUDS è una scala da
0 a 10 per misurare in maniera soggettiva l’intensità del disturbo o disagio vissuto da
un individuo. Il livello SUDS è stato sviluppato da Joseph Wolpe nel 1969. È stato
usato in EMDR, TFT, EFT, disturbi d'ansia e per scopi di ricerca.
Questo tipo di valutazione può essere utilizzata come un punto di riferimento da un
professionista o un osservatore, ma anche dal singolo praticante, per valutare i
progressi del trattamento. Usandola abitualmente anche la nostra mente razionale ha
a propria disposizione un parametro per analizzare i cambiamenti che EFT aiuta a
raggiungere.
Considerando 10 il valore più alto e 0 l’assenza di disagio, valutiamo ciò che
sentiamo e attribuiamogli un punteggio soggettivo da 1 a 10.
Poi possiamo partire.
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ECCO ALCUNE IPOTESI A TITOLO DI ESEMPIO
Problema: sono arrabbiata con la mia amica X
Punteggio 9
Punto karate - Anche se mi sento molto arrabbiata con la mia amica x, mi apro
alla possibilità di amarmi e accettarmi completamente e profondamente
Sopra la testa – mamma mia quanto sono arrabbiata, provo una rabbia 9
Sopracciglio – non credevo di essere così arrabbiata
Lato dell’occhio – non è nemmeno la prima volta
Sotto l’occhio – e mi sento in colpa per questo
Sotto il naso – non vorrei litigare con la mia amica X
Mento – vorrei capirla di più
Clavicola – mentre a volte vorrei che sparisse
Sotto il braccio – a volte vorrei che lei mi capisse di più
Sotto il seno – non capisce niente
Pollice – come quella volta che non mi ha ascoltata quando le davo dei consigli
Indice – mi sono sentita mortificata
Medio – vorrei solo che mi desse più considerazione
Anulare – ah che noia sta rabbia
Mignolo – mi arrabbio spesso
Problema: in auto soffro di nausea
Punteggio 8
Punto karate: Anche se ho una nausea tremenda….. e non riesco proprio a
pensare ad altro che a scendere da questa macchina …. Mi amo e mi accetto
comunque, ma voglio scendere…
Sopra la testa: È la macchina che non amo…
Soprattutto quando non guido io…
Sopracciglio: Sarebbe meglio inventassero il tele trasporto…
Lato dell’occhio: Ho una nausea - malessere (o altro) _dare un voto da 0 a 10 e
esprimerlo_
Sotto l’occhio: Questa nausea - malessere (o altro) è così fastidioso…
Sotto il naso: Una volta almeno avevano i cavalli, era tutto più semplice.
Sotto il labro: Adesso con questi cavalli nel motore non vado d’accordo…
Clavicole: MHHHhhh, vorrei proprio che passasse, o poter scendere.
Sotto ascella: che fastidiosa questa nausea…..
Sotto seno: se usassi i piedi non avrei la nausea… ma non posso…
Picchiettare quindi tutti i punti sulle dita concentrati sul voto che si dà al
malessere provato.
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COSA SUCCEDE A QUESTO PUNTO?
Dopo un giro completo di EFT l’intensità di ciò che avevo portato come disagio
potrebbe essere:
SPARITA
SCESA
RIMASTA UGUALE
AUMENTATA DI INTENSITÀ.
Ovviamente l’obiettivo è portare il disagio a 0, arrivare cioè a non sentirlo più, ad
eliminarlo.
Nel primo caso va benissimo, e potrete applicare EFT a qualcosa d’altro.
Nel secondo caso è necessario fare ancora giri sul disagio focalizzato e seguire ciò
che succede fino a completa risoluzione.
Se nulla è cambiato forse avete scelto una preparazione troppo generica per il
problema, ci sono molti aspetti da trattare perché il problema è particolarmente
stratificato oppure datato nel tempo o si tratta di qualcosa “che ricapita”
continuamente.
Il mio consiglio è di partire con qualcosa di semplice e di andare per gradi, trattando
un aspetto del problema alla volta e cercando di essere il più specifici possibile.
Oppure potrebbe essere che non abbiate ancora sufficiente esperienza o che da soli
non siate in grado di trattarlo in modo adeguato, perciò è sempre utile ricorrere al
consiglio di qualcuno di più esperto.
Se l’intensità è aumentata, non spaventatevi, perché, come diciamo in gergo “avete
pescato un pesce”, cioè avete centrato un argomento caldo sul quale probabilmente la
vostra mente conscia aveva posto un velo di protezione; basta applicare Eft finché
non riuscite a fare scendere l’intensità trattando tutto ciò che vi viene in mente.
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LA BELLA ADDORMENTATA NEL SOGNO
L’uomo che non sente cosa è vitale e mortale per sé è uno schiavo (cit.).
Durante un seminario di qualche anno fa ci hanno mostrato uno spezzone di un
bellissimo film di Stallio e Ollio, nel quale il primo dice all’amico una delle frasi più
interessanti che io abbia mai sentito:
“Ma che posso farci, stavo sognando che ero sveglio. Poi mi hai svegliato, allora ho
visto che dormivo.”.
Per certi versi a molti di noi capita la stessa cosa quando “qualcosa ci sveglia” e
cominciamo a renderci conto che è possibile affermare che
NON ESISTE UNA REALTÀ ASSOLUTA, bensì CIÒ CHE NOI PERCEPIAMO
DELLA REALTÀ.
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Non sto dicendo che ci immaginiamo ciò che succede, bensì che ci può essere una
differenza anche molto grande fra un evento e come noi lo percepiamo.
Gli eventi nella vita capitano e sono solitamente di due tipi:
EVENTI MUTABILI NELLE CONSEGUENZE;
EVENTI IMMUTABILI NELLE CONSEGUENZE.
Ma non sono mai gli eventi a determinare la qualità della nostra vita, bensì come NOI
REAGIAMO agli stessi.
E come noi reagiamo dipende dalla REALTÀ CHE PERCEPIAMO, e che si basa
generalmente sulle nostre esperienze precedenti.
Mi spiego meglio:
La realtà di un individuo è una realtà percepita e “disegnata”, proprio come una
mappa, sulla base delle sue esperienze.
Durante tutto l’arco della nostra vita, ma ancora di più quando siamo piccoli,
abbiamo necessità di imparare ed i nostri sistemi ci forniscono come alleata preziosa
la possibilità di tenere in memoria un’esperienza per velocizzare la nostra risposta
futura ad una situazione simile.
Questo è vitale e utile.
Pensate a quando dovete attraversare una strada, o vi recate in un negozio per
comprare qualcosa da mangiare, oppure, se avete la patente, pensate a quando state
guidando.
In tutte queste azioni ciò che abbiamo immagazzinato nella nostra memoria ci è di
grande aiuto, e ci permette scelte rapide ed efficaci (molte volte da esse dipende
proprio la nostra vita, perché ad esempio quando io vedo una bottiglia di liquido con
sopra un teschio so che non contiene aranciata, mentre quando vedo un segnale di
stop o un semaforo rosso mi fermo).
Allo stesso modo, come abbiamo già visto, se io metto una mano sul fuoco e mi
brucio, ovviamente la prossima volta che sarò davanti ad un fuoco saprò come
comportarmi.
Ciò che non è “vitale” è che qualche volta questo meccanismo si inceppa e tracce di
memoria diventano “catene” energetiche.
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Quando viviamo un’esperienza simile, ma anche quando ne viviamo una di
completamente nuova, il nostro cervello si mette a cercare nell’archivio dei ricordi
qualcosa che ci possa guidare nelle risposte.
I problemi cominciano a nascere quando ripeschiamo nell’archivio memorie passate
collegate ad esperienze che non siamo riusciti ad elaborare o che abbiamo vissute
come “negative”.
Se per esempio il mio fidanzato mi ha lasciato dicendomi tante bugie e tradendomi
potrebbe essere che io immagazzini l’idea che degli uomini non ci si può fidare, e
anche se questo ha uno scopo difensivo, difficilmente mi permetterà di vivere bene
altre storie.
Ma a volte la faccenda si fa ancora più complessa.
Può essere che in un giorno x una ragazza bionda e con vistosi orecchini sia scortese
con noi quando ci incontra. In situazioni di stress e ancora di più di trauma i nostri
sensi registrano tutto, anche quando la mente conscia, invece, all’apparenza
“dimentica”. Da quel momento, in maniera inconsapevole, può succedere che
associamo la maleducazione, il disagio o l’imbarazzo da noi provato con le persone
bionde, di sesso femminile e che portano vistosi orecchini (esagero volutamente per
farvi capire meglio). Magari fra qualche anno entreremo in un’aula, il nostro primo
giorno di università e scopriremo che la professoressa è bionda e porta vistosi
orecchini. Pur senza ricordare l’evento di tanti anni prima può darsi che sentiremo un
forte disagio ogni volta che entreremo nell’aula e questo potrebbe anche arrivare a
farci compromettere i nostri risultati.
È ciò che vogliamo? Certo che no! Ma accade ugualmente, quando scattano
meccanismi inconsci.
Non c’è fantascienza in questo. Si tratta di una reazione automatica, meccanica che il
nostro corpo avvia in maniera associativa e che si manifesta come EMOZIONE.
FORTUNATAMENTE, LE MIE REAZIONI EMOTIVE NON DIPENDONO
DAGLI EVENTI.
MAI.
LA REAZIONE EMOTIVA È UNA MIA SCELTA.
Se io elaboro l’evento che mi è capitato, ad esempio con EFT, me ne resterà il
ricordo, ma sarò allo stesso tempo libero di affrontare ogni nuovo evento per ciò che
mi offre, nel presente, e non sulla base di memorie o fantasie anticipatorie (proiezioni
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sul fatto che il futuro si svolgerà esattamente come nel passato (che di per sé è
abbastanza assurdo, dato che non esiste un momento uguale ad un altro).
Vivere ogni giorno come nuovo, conservando quello che è utile e lasciando quello
che ci impedisce di vivere liberi….questo è il mio suggerimento.
Ma come faccio io a capire qualcosa di più sulle memorie che mi impediscono di
vivere libero/a?
COMINCIAMO A COMPRENDERE MEGLIO COSA SONO LE EMOZIONI.
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VIAGGIO AL CENTRO DELL’EMOZIONE
Quando faccio corsi, sessioni individuali o tengo gruppi di EFT mi piace molto
parlare delle emozioni.
A volte pensiamo che le nostre emozioni siano sbagliate… o peggio, proprio perché
proviamo una certa emozione pensiamo di essere noi “sbagliati”.
Quante volte abbiamo provato rabbia, dolore, o altre emozioni, abbiamo reagito in
conseguenza a ciò che sentivamo e poi ci saremmo tirati una martellata sul piede
perché magari il solo fatto di provare quella emozione non ci ha fatto comportare
come avremmo voluto…?
Ecco, allora per essere chiara fino in fondo la prendo larga.
NON ESISTONO EMOZIONI GIUSTE ED EMOZIONI SBAGLIATE.
NON ESISTONO EMOZIONI BUONE ED EMOZIONI CATTIVE.
ESISTONO PERÒ EMOZIONI ADEGUATE ED EMOZIONI INADEGUATE.
(sia le Iper (eccessive) che le Ipo (quasi inesistenti) reazioni sono inadeguate).
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MA NON È MAI L’EMOZIONE CHE DOBBIAMO “ATTACCARE”.
L’EMOZIONE È UNA MESSAGGERA, UN AMBASCIATORE, E SOPPRIMERE
L’AMBASCIATORE SIGNIFICA SOLO NON RIUSCIRE A SCOPRIRE QUALE
ERA IL MESSAGGIO PER NOI.
DOBBIAMO QUINDI FARE UNA SCELTA DIFFERENTE ED INTERVENIRE
SUI PENSIERI NEGATIVI SOSTITUENDOLI CON ALTRI PIU’ COSTRUTTIVI.
Le emozioni adeguate sono sempre frutto del nostro essere radicati nel momento
presente, del vivere esattamente nel fluire della nostra vita, cioè nel QUI ed ORA.
Le emozioni inadeguate sono frutto di tracce di memoria che ci sono rimaste
appiccicate addosso dal passato o di proiezioni (fantasie) sul nostro futuro (quasi
sempre influenzate/create sulla base di esperienze passate).
VIVERE FUORI DAL QUI ED ORA È PROPRIO UNA DELLE COSE CHE
COMPROMETTE LA NOSTRA LIBERTÀ.
Ecco perché può essere utile usare EFT.
Per ri-scoprire la LIBERTÀ DI ESSERE NOI STESSI, nel PRESENTE, come sanno
fare i bambini…
EFT VIENE IN NOSTRO AIUTO E INTERVIENE SUI PENSIERI NEGATIVI,
SUI RICORDI DOLOROSI, SUI BLOCCHI, I CONFLITTI E LE DISARMONIE E
CHE NON CI CONSENTONO DI VIVERE LIBERI E GODERCI IL PRESENTE.
LE NOSTRE EMOZIONI SONO UN POTENTE MEZZO DI COMUNICAZIONE
CON L’INTERNO.
ESSE CI DICONO SEMPRE QUALCOSA DELLA NOSTRA “MAPPA DEL
MONDO”.
Anche la rabbia.
Anche la paura.
Anche la tristezza.
Anche l’ansia.
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L’ansia mega galattica, una paura paralizzante, una tristezza incolmabile, ci parlano
in modo forte!
Quindi l’ansia, la paura, la tristezza, la rabbia, la frustrazione, la preoccupazione o le
altre emozioni sono come una spia sul cruscotto dell’auto.
Se si “accendono” vogliono avvisarci che c’è qualcosa che è fuori posto, uno stato di
disarmonia all’interno di noi.
La cosa più utile, a mio avviso, quando si prova un’emozione che “ci disturba”, è
chiedersi
CHE COSA MI STA DICENDO DI ME (OGGI)?
L’emozione traduce SEMPRE, in un modo che noi possiamo percepire, quello che
c’è dentro di noi….e ci serve per orientarci.
Se l’emozione ci provoca DOLORE significa che ci sta segnalando un conflitto, un
blocco, uno stato di disarmonia che abbiamo dentro e che non ci permette di vivere al
pieno delle nostre potenzialità.
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PICCOLE PAURE CRESCONO
Dalla prima volta che ho praticato EFT sono passati molti anni… e per me
moltissime cose sono cambiate.
Ad oggi ritengo che EFT sia uno degli strumenti più efficaci, rapidi, privi di effetti
collaterali e semplici che possiamo usare per CAMBIARE I NOSTRI PENSIERI.
PERCHÉ PUO’ ESSERE UTILE CAMBIARE MODO DI PENSARE?
Mi spiegherò meglio facendo un esempio sull’emozione della Paura.
I pensieri che normalmente formuliamo sono di due tipi:
RAZIONALI E IRRAZIONALI.
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Quelli razionali sono aderenti alla realtà, portano a reazioni emotive adeguate e
proporzionate all’evento.
Quelli irrazionali ci costringono in un circolo vizioso che produce reazioni emotive
inadeguate (IPER O IPO REAZIONI), le quali sono spesso sono lunghe, faticose,
eccessive e causano delle ripercussioni su tutto il nostro stato di benessere psicofisico.
I pensieri irrazionali sono il fertilizzante per tutti i nostri stati di disagio, anche fisico.
MA COME POSSONO I MIEI PENSIERI PORTARMI DEI PROBLEMI FISICI?
QUESTO CAPITA PERCHÉ MENTE
(probabilmente già lo sai, o lo percepisci).
E
CORPO
SONO
UN
TUTTO
Le nuove ricerche della scienza confermano l’importanza dello stress nel determinare
lo stato di salute o di patologia in una persona.
Io non sono un medico e perciò, per qualunque approfondimento, vi rimando alla
bibliografia/sitografia e corsografia alla fine di questo E - book, ma un paio di
concetti li riassumo qui per comodità.
Quando arriva uno stimolo esterno (evento reale) o interno (immagine di un evento
sotto forma di ricordo o fantasia) per il nostro cervello non c’è differenza.
Ad esempio sia che siamo stati lasciati dalla fidanzata, sia che ogni notte ci svegliamo
immaginando che ci stia per lasciare, perché abbiamo paura che lo faccia, la reazione
che si scatena nell’organismo è uguale.
Tornando a focalizzarci sulla PAURA, essa è una delle emozioni più diffuse sul
Pianeta Terra. Forse è l’unica vera emozione che c’è, come molti sostengono, perché
ogni altra emozione “disturbante” può essere collegata alla paura, per spiegarsi
meglio, possiamo definirla infatti “figlia” della paura, in quanto da essa deriva in vari
modi.
La paura, come tutte le altre emozioni, nella sua forma “adeguata” è solo un
vantaggio per noi.
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Quando formuliamo un pensiero di paura (ma anche di rabbia, di sofferenza, di
tristezza ecc.) si attivano tutta una serie di reazioni nell’organismo che hanno
l’obbiettivo di fornire una risposta allo stato di STRESS di modo da garantire la
sopravvivenza dell’individuo.
Questo è salutare per noi nel breve periodo e in una situazione di pericolo reale,
perché consentirà, anche attraverso delle vere e proprie variazioni fisiche (es.
produzione di ormoni, aumento del battito cardiaco, maggiore afflusso di sangue ai
muscoli) che il nostro corpo sia in grado di attivare una risposta al pericolo,
generalmente FUGA O ATTACCO.
Non è invece salutare per noi quando le paure sono sproporzionate rispetto a ciò che
stiamo vivendo perché eccessive (ad esempio mi spavento davanti al quadro di una
tigre anziché davanti ad una tigre viva), ci condizionano (ho paura di soffrire e evito
ogni relazione o legame), o perdurano nel tempo (ogni giorno ho paura che vengano i
ladri a casa mia perché ci sono venuti una volta tre anni fa).
MA CHE COSA SUCCEDE SE L’EMOZIONE PAURA RIMANE “ATTIVA” NEL
TEMPO?
Succede lo stesso che ad un elastico tenuto sempre in tensione.
Un elastico che è sempre in tensione perde elasticità e rischia di rompersi.
Quando il nostro corpo continua a vivere in uno stato di Risposta da Stress, questo, a
lungo andare, si ripercuote su tutto il suo funzionamento e rischia di mandarlo in
“sovraccarico”. Emergono piccoli problemi come tensioni, difficoltà digestive,
problemi di insonnia e così via…fino a sfociare in problematiche più gravi.
QUESTO MECCANISMO È IL MODO CHE IL CORPO HA DI COMUNICARE
CON NOI.
QUALUNQUE STATO DI DISARMONIA, FISICO, MENTALE, EMOTIVO, IN
CUI CI TROVIAMO CI STA COMUNICANDO QUALCOSA DI NOI, DELLA
NOSTRA MAPPA DEL MONDO, DEL NOSTRO INCOSCIO, DEI NOSTRI
CONFLITTI E DELLE NOSTRE MEMORIE.
A CHE COSA MI SERVE SAPERE QUESTO?
Mi serve a capire che è arrivato il momento per me di PORTARE
CONSAPEVOLEZZA NELLA MIA VITA, DI DECIDERE CHI REALMENTE
VOGLIO ESSERE, DI PRENDERMI LA RESPONSABILITÀ DELLA SCELTA
PERCHÉ LA SCELTA IMPLICA LIBERTÀ.
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DALLA PAURA ALLA LIBERTÀ
Uno dei bisogni primari per l’essere umano è LA LIBERTÀ, libertà di esprimersi, di
crescere, di evolversi, di auto-relizzarsi e senza essere definiti dall’esterno.
Molto spesso però arriva un momento nella vita in cui ci scopriamo prigionieri di
gabbie che abbiamo costruito noi stessi, a volte facendo nostri gli ideali, i progetti, le
fantasie, le convinzioni o i giudizi di altri e le cui sbarre sono fatte delle nostre idee
limitanti, delle nostre insicurezze, di rigidità, scarsa accettazione e paure.
COME LIBERARSI ?
IMPARANDO A RIDEFINIRE I MODELLI CHE HANNO ORIENTATO LE
NOSTRE AZIONI FINO AD OGGI PER POTERCI RISCOPIRE NUOVI
RISPETTO A CHI ERAVAMO IERI.
POSSO RIUSCIRCI?
24
SI!
Mi piace ricordare quello che dice uno dei principi dello sciamanesimo hawaiano, un
sistema filosofico che si basa su concetti di bellezza, amore, accettazione e
flessibilità, oltre che sull'armonia e sulla cooperazione fra gli individui:
L’EFFICACIA È LA MISURA DELLA VERITÀ.
Cioè ciò che è efficace per me è anche “buono” per me.
Ecco che ora rischio di ripetermi, ma ci tengo a dirlo.
Ho deciso di diventare operatrice EFT, di insegnare questa tecnica nelle conferenze,
nei corsi e di scrivere questo E-BOOK, perché ne ho personalmente sperimentato
l’efficacia e la qualità della mia vita ha fatto un salto in avanti che prima non avrei
creduto possibile.
Sono sicura che esistano molte strade, e ognuno di noi può trovare quella più in
risonanza con il proprio modo di essere e il proprio gusto ma EFT è sicuramente una
delle più efficaci che io conosca, perché DONA LIBERTÀ dalle memorie trattenute,
dalle convinzioni limitanti e dalle paure irreali.
Tu però non credermi sulla parola! Prova e fai tua l’esperienza. Se hai nelle tue mani
questo E - book e sei arrivato fin qui c’è sicuramente un senso!
Liberarsi da tutto ciò che ci zavorra, impedendoci di realizzare appieno il nostro
scopo su questa Terra, aiuta a vedere quelli che consideriamo problemi in modi nuovi
e a trovare soluzioni nuove per realizzare i propri obiettivi.
Fra i mezzi più importanti che abbiamo per raggiungere questo risultato ci sono la
Consapevolezza e l’Auto-consapevolezza.
La prima ci aiuta a sapere cosa sta succedendo intorno a noi.
La seconda cosa sta succedendo all’interno di noi.
Abbiamo già detto che la paura può essere reale o irreale.
Alcune persone hanno paura di determinate cose o situazioni, altre molto meno. C’è
chi ha paura del buio, dell’altezza, del traffico, degli animali, della polvere, la paura
dei luoghi chiusi, o aperti, la paura dell’aereo, la paura di ingrassare, paura di perdere
il lavoro, di non trovarne uno... ecc.
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Spesso i nostri pensieri ci portano ad essere vittime di paure irreali a volte
difficilissime da “controllare” o eliminare come ad esempio la paura di soffrire, la
paura di essere abbandonati, la paura di non essere all’altezza, la paura di non essere
accettati, la paura di restare soli, la paura di venire umiliati, criticati, derisi, rifiutati,
messi sotto accusa, la paura della “crisi”, la paura di perdere il lavoro, o di restare
senza denaro, la paura di essere feriti o di ferire coloro che amiamo, la paura di non
essere amati.
A volte alcune paure possono trasformarsi in fobie vere e proprie.
Dalla paura derivano molte altre emozioni, ad esempio se io ho paura di essere
abbandonato dagli amici tenderò a reagire con rabbia ogni volta che non vengo
chiamato o qualcuno non esce con me; se ho paura di perdere la mia fidanzata
comincerò a provare gelosia nei suoi confronti, se ho paura di perdere il mio denaro e
non riuscire a mantenere la famiglia proverò tristezza, mista a rabbia, e senso di
colpa.
E’ evidente che se abbiamo paura non siamo liberi perché la paura ci rende schiavi.
Se decidiamo di affrontare una di queste paure utilizzando EFT, avremo a nostra
disposizione uno dei metodi più validi che io abbia mai sperimentato (ma non solo
io…) per potenziare in noi Consapevolezza e Auto-Consapevolezza e questo ci
consentirà di far luce su tutti gli aspetti che possono minare il nostro benessere e che
può essere utile, se non necessario, trattare “picchiettando”.
Immaginiamo, visti i messaggi catastrofici da cui siamo bombardati rispetto alla
“crisi” economica del Paese, di avere paura di perdere la nostra stabilità finanziaria.
Questa paura può anche essere legata a delle convinzioni limitanti, a delle esperienze
passate, a paure e problemi dei nostri genitori o delle figure di riferimento.
Per cominciare può essere utile porsi alcune domande sulla situazione “esterna”.
Ti faccio degli esempi. Non serve che tu risponda subito. Puoi prenderti una pausa e
rispondere con calma più tardi.
Qual è il mio attuale rapporto con il denaro?
Come posso definirlo?
Quello che guadagno da stabilità alla mia situazione finanziaria?
Da 0 a 100 quanto sono soddisfatto di ciò che guadagno?
Di quanto denaro penso di aver bisogno per vivere il tipo di vita che vorrei?
26
Ovviamente, mentre rispondi a queste domande sarà molto probabile che emergano
anche delle emozioni collegate alle domande stesse e alle risposte che ti sentirai di
dare e allo stesso tempo potrebbero venire alla luce pensieri, ricordi e altri elementi
per capire da dove ha origine la tua paura.
A mio avviso, potrebbe essere più utile concentrarsi sulle diverse domande in diversi
momenti, seguendo di volta in volta tutti i pensieri, le immagini, i ricordi e le
sensazioni che eventualmente dovessero emergere in ogni giro e picchiettando
abbondantemente, fino a scogliere l’intensità di ogni specifico aspetto che ti crea
qualche disagio.
Dopo aver fatto abbondante esercizio sulla situazione esterna è possibile passare ad
auto-consapevolizzare le nostre credenze principali, cioè le fonti del nostro rapporto
con il denaro.
(ricordiamo che
I PENSIERI GENERANO EMOZIONI
LE EMOZIONI GENERANO LE AZIONI
LE AZIONI DETERMINANO I RISULTATI)
Anche in questo caso è utile abbondante picchettamento su tutto quello che emerge
durante l’esecuzione degli esercizi.
Puoi anche decidere di fare un esercizio al giorno, ovviamente seguito da tanti giri di
EFT, quanti ne ritieni utili.
Es. 1
Annota tutto ciò che hai sentito dire da bambino sul denaro, la ricchezza e le persone
ricche.
Es. 2
Ripensando agli anni dell’infanzia e dell’adolescenza prendi nota di qual era la
situazione finanziaria della famiglia.
Se le ricordi scrivi le abitudini dei tuoi genitori o di altre persone care rispetto al
denaro.
A quale membro della famiglia pensi di assomigliare nel rapporto con il denaro?
Dal comportamento di chi, invece, ti discosti totalmente?
Come ti fa sentire quello che hai annotato?
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Es. 3
Descrivi almeno un evento spiacevole che ti ha coinvolto legato al denaro. Quello che
ti ricordi.
Se ne ricordi più di uno annotali brevemente.
Come pensi che questo evento (o più di uno) sia legato al tuo atteggiamento verso il
denaro?
Ovviamente ogni paura o emozione potrà essere affrontata facendosi delle domande
su di essa, ad esempio affrontando ogni evento specifico ad essa collegata è possibile
chiedersi:
Quando ho provato questa paura per la prima volta?
Qual è stato l’evento più intenso che ricordo legato a questa paura?
Quale il più recente?
Puoi anche decidere di farti altre domande, di partire da queste e successivamente
integrarle con altre che ritieni buone per te. Fidati di ciò che emerge, senza
giudicarlo, mantieniti in uno stato di osservatore imparziale e vedrai che emergerà
abbondante materiale su cui picchiettare.
Puoi anche provare a fare un esercizio di visualizzazione immaginando di poter
dipingere sulla tela la paura che senti. Sia che ti vengano in mente immagini reali, che
qualcosa di astratto (tipo schizzi di colore, figure geometriche ecc.) va comunque
bene. Una volta afferrata un’immagine dalle un titolo e poi picchietta partendo da
questo titolo.
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GIRO DEL MONDO - INTERIORE IN 80 (e più) PICCHIETTAMENTI
Quando ho imparato EFT sono rimasta affascinata da una procedura…
LA P.P.P. - PROCEDURA DI PACE PERSONALE.
Essa consiste semplicemente nel fare un elenco di tutte le situazioni in cui abbiamo
reagito eccessivamente, dei ricordi disturbanti, e di tutte le nostre credenze limitanti e
applicarci abbondante EFT, focalizzandosi ogni giorno su una o due tematiche al
massimo, fino a sciogliere ciò che ci crea disagio.
Nel suo libro “L’arte della trasformazione”, Andrea Fredi scrive:
“La maggior parte dei nostri problemi fisici ed emozionali deriva dagli eventi irrisolti
della nostra vita, i quali possono essere neutralizzati grazie ad EFT”.
Io sono assolutamente d’accordo con lui e ritengo inoltre di far mia l’affermazione di
uno dei miei insegnanti, che alla domanda “Ma qual è la tecnica più efficace per stare
meglio?” ha risposto: “Quella che praticate per più lungo tempo”
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EVENTI
Fai una lista di ogni evento specifico che ricordi che ti abbia causato dolore,
sofferenza, disturbo.
Facendo la lista potresti accorgerti che alcuni eventi ti vengono in mente senza
però causarti più nessun disagio. Scrivili comunque nella lista. Se ti sono tornati alla
mente probabilmente un motivo c’è.
Dai ad ogni evento un titolo.
Quando la lista è completata, scegli gli eventi negativi che ritieni più disturbanti,
oppure, se lo preferisci, puoi anche partire dai più leggeri, e applica EFT su ognuno
di loro, fino a che senti di non averne più necessità.
CONVINZIONI
La convinzione o credenza è un pensiero che abbiamo pensato così tante volte che è
diventato per noi una realtà.
Se non ci ricordiamo degli eventi particolari, ma riteniamo di avere qualche
convinzione limitante che ci “blocca”, impedendoci di realizzare ciò che vorremmo, o
facendoci provare sensazioni “negative”, verso noi stessi, il mondo, gli altri, allora
possiamo partire anche da quelle e applicarci la P.P.P.
Considera le diverse aree di cui si compone la VITA e cioè:
•
•
•
•
•
•
•
AREA FISICA – il mio corpo.
AREA FAMILIARE – il mio rapporto con la famiglia.
AREA SOCIALE/RELAZIONALE – il mio rapporto con gli altri.
AREA FINANZIARIA – aspetti economici.
AREA PROFESSIONALE – l’ambiente lavorativo, la crescita professionale.
AREA MENTALE – il benessere della mia mente.
AREA SIRITUALE – qualcosa oltre me.
Pensa all’area che senti più problematica per te.
Considera tutti i tuoi pensieri, tutto ciò che credi/non credi al riguardo, anche tutti
gli aspetti illogici o all’apparenza irrazionali e fai una lista.
Quando la lista è completata, scegli gli aspetti che ritieni più limitanti e applica
EFT su ognuno di loro, fino a che senti di non darci più peso, o di poterci ridere
sopra.
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Bibliografia
Fredi Andrea, Il nuovo codice del benessere, PDF gratuito – SITO DI EFT ITALIA,
2010
Fredi Andrea, EFT - L'Arte della Trasformazione, My Life Edizioni, 2009
Walsch, Neale Donald, Quando tutto cambia, cambia tutto, Sperling & Kupfer, 20102011
Sitografia
http://www.eft-italia.it/
http://www.eftuniverse.com/
http://www.usiogope.it/
Filmografia
Stanllio e Ollio – Annuncio matrimoniale, min. 19:55, (1934):
http://www.dailymotion.com/video/xn915f_stanlio-e-ollio-annuncio-matrimonialeoliver-ottavo-1934-colori_fun
Trilogia:
Matrix (1999) - Matrix Reloaded (2003) - Matrix Revolutions (2003)
Cloud Atlas (2012)
Articoli su EFT:
Ampie raccolte di articoli su EFT si trovano nei primi due siti citati sopra, oltre che
sempre più diffuse nel web. Di seguito il link ad un articolo recente dove si mette in
risalto l’importanza di EFT dal punto di vista scientifico:
http://www.eftuniverse.com/research-and-studies/clinical-eft-as-an-evidence-basedpractice-for-the-treatment-of-psychological-and-physiological-conditions
Un articolo-intervista ad Andrea Fredi su EFT era anche sul numero di Agosto della
rivista STARBENE.
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L’autrice: Virna Trivellato
Nata a Valenza nel 1976.
Life Coach, operatrice e insegnante di EFT, ricercatrice indipendente e operatrice di tecniche
energetiche (AGER – REIKI – PET).
Ho appena terminato un corso di specializzazione in Terapia psicologica breve.
Sto studiando e utilizzando moltissimo, in prima persona e con gli altri, la floriterapia del Dottor
Bach.
Sono appassionata di psicosomatica, evoluzione personale e sciamanesimo hawaiano.
Tengo lezioni private, conferenze, corsi e seminari. Realizzo progetti con i comuni e con le scuole.
Dal 2013 faccio parte dei soci fondatori dell’Associazione Culturale, Sportiva e Dilettantistica
Sinergie.
Sempre nel 2013, insieme a Sara Stradi ho edito una favola, per bambini e per grandi, che parla di
emozioni, “Storia di una strega che pensava troppo e del principe che le insegnò una magia”, che è
reperibile a questo indirizzo:
http://www.amazon.it/Storia-di-una-strega-ebook/dp/B00CP770O0
o in formato cartaceo scrivendomi direttamente.
Per maggiori info visitate il mio blog:
http://eft-veneto.blogspot.it/
Su facebook: Virna Trivellato
La nostra associazione ha un blog: http://sinergieveneto.blogspot.it/ e una pagina su facebook
Associazione Sinergie.
Sempre su facebook suggerisco il gruppo Tecniche Energetiche in Pratica.
Ricevo di persona in provincia di Padova o via Skype. Sono disponibile anche a sessioni
telefoniche.
Per un appuntamento è sufficiente contattarmi via mail o telefonicamente.
Sono disponibile per tenere corsi e seminari anche in collaborazione con associazioni culturali.
La mia mail è [email protected]
Il mio cell 3485417466
Il mio nome skype: almablu13
Se questo e-book ti è piaciuto contattami per una sessione individuale ad un prezzo speciale.
Potrai scegliere fra una sessione in presenza o via skype.
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Ringrazio con stima ed affetto “gli angeli” che mi hanno aiutata a finire questo lavoro, e in
particolare Sofia Michelle per la pazienza, Sara Bassot per i materiali dell’EFT WEB CAMP e per
la paziente opera di correzione e soprattutto l’artista Sara Stradi per la gentile concessione delle
immagini presenti in questo E-book.
Le elenco nello stesso ordine in cui compaiono:
Omino Armonico – 2013.
In copertina
Senza tempo – nella luna, nel vento – 2013.
p. 14
Natura e frammento di cielo – 2013.
p. 18
Soffio dell’onda – 2013.
p. 21
La stanza del cuore – 2012.
p. 24
Anima Nuda – 2012.
p. 29
Canto d’amore tra terra e cielo – 2012.
p. 31
Sara Stradi
Nata a Milano il 13/2/1973.
Diplomata in Pittura all'Accademia di Belle Arti di Brera.
Ha svolto diversi lavori come illustratrice e decoratrice ma nel privato ha sempre coltivato la sua passione per la pittura
e la scrittura.
Nel 2000 si è trasferita a Bergamo dove si è dedicata prevalentemente alla famiglia e alla decorazione di mobili.
Dal 2009 è tornata alla pittura, il suo primo amore.
Dipinge “con l'intento di rappresentare l'essere umano nell'infinità delle sue sfaccettature e quindi l'anima, l'amore e le
energie che avvolgono l'aria, tutte. Quelle che l'uomo crea (pensiero, amore), quelle che ha in sé (energia vitale
collegata a terra e universo) e quelle che vivono nell'universo”.
Dal 2012 ha iniziato a raccontare storie attraverso i suoi quadri: “racconto quello che vedono i miei occhi e quello che
sentono i miei sensi quando guardo senza guardare. La natura tutta è per me grande fonte di ispirazione per poesie e
pensieri, ma è l'anima dell'uomo che ha in sé la completezza e l'infinito ed è lei a suggerirmi infinite storie di altrettanti
mondi. A volte invece è una memoria più alta a suggerirmele...”
Dice di sé: “Sono nel mezzo del cammin di nostra vita... 40 anni …. vissuti così intensamente che a volte me ne sento
200... Ma non so ancora cosa farò da grande. Di certo mi piacerebbe vivere d'arte perché l'arte è il respiro più bello del
mondo.”
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INDICE
AVVERTENZE
E.F.T
P. 3
MAPPA PUNTI
P. 6
COME SI FA
P. 7
PREPARAZIONE
P. 9
L’EVOLUZIONE DI EFT – SET
P. 10
COME COMINCIARE
P. 11
LA BELLA ADDORMENTATA NEL SOGNO
P. 14
VIAGGIO AL CENTRO DELL’EMOZIONE
P. 18
PICCOLE PAURE CRESCONO
P. 21
DALLA PAURA ALLA LIBERTÀ
P. 24
GIRO DEL MONDO - INTERIORE – IN 80 (e più) PICCHIETTAMENTI
P. 29
BIBLIOGRAFIA
P. 32
NOTE SULL’AUTRICE
P. 33
RINGRAZIAMENTI ED ELENCO OPERE
P. 34
INDICE
P. 35
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