decalogo del pedone
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decalogo del pedone
I Reparto “Ambiente e Traum mii” ONAT t DECALOGO DEL PEDONE Chi li chiama “utenti deboli”, chi semplicemente “pedoni”: fatto sta che a piedi ci andiamo tutti e quindi la struttura della categoria in questione è molto “mobile”, nel senso che prima o poi ne facciamo tutti parte. E’ dunque questo un decalogo di interesse generale. Ed è anche un decalogo assai importante in quanto attualmente nel nostro paese i pedoni costituiscono circa il 15% delle morti della strada. Infatti, come da dati ISTAT relativi al 2005, in Italia quasi mille persone perdono la vita ogni anno investite da veicoli, e decine di migliaia restano gravemente ferite, con esiti invalidanti facilmente immaginabili (dati 2008: 8.5% della mortalità totale della strada, 598 morti, 20991 feriti). Ma prevenire si può: basta un poco d’attenzione e di buon senso, da tutte le parti in causa, chi va a piedi e chi su un veicolo. Vediamo perciò insieme qualche regola da seguire per cautelarsi. Lo faremo in termini talora scherzosi, per alleggerire il tutto; ma la faccenda è seria e seriamente va considerata. Franco Taggi, Coordinatore dell’Osservatorio Nazionale ‘Ambiente e Traumi’ (ONAT) Attento agli smemorati!!! Pedoni siamo tutti… quando andiamo a piedi. Ma poi, come siamo alla guida di un qualunque veicolo, spesso ce ne dimentichiamo. Sarà dunque bene, trovandoci nella veste di “pedone”, fare attenzione a questi smemorati, che quando sono essi stessi pedoni imprecano contro i conducenti spericolati e quando sono conducenti di veicoli si esercitano a loro volta contro i pedoni, mettendoli spesso a rischio con manovre azzardate. Occhio alla strada, perciò: se qualcuno ci dovesse investire, essere dalla parte della ragione sarà di scarsa consolazione. Pensate sempre che voi potreste farvi molto male, mentre l’altro si farà poco o nulla. Avrà forse seccature, certamente: ma la salute in gioco sarà sempre la vostra. Se puoi, tieni la sinistra e... fai sempre attenzione a dove metti i piedi! Se non c’è marciapiede, conviene camminare contromano: in questo modo potrai vedere prontamente i veicoli in arrivo. Maggiore cautela quand’è buio: qualcuno potrebbe aver dimenticato di accendere le luci!!! Conviene, peraltro, fare molta attenzione a macchine in sosta che stanno uscendo dal parcheggio. Ve ne potete accorgere in quanto sono accese le luci bianche della retromarcia. In una situazione del genere è meglio fermarsi un istante ed aspettare che l’auto completi la manovra. “Ma tanto mi vede!”, osserverà qualcuno. Mica è detto: quel conducente può essere distratto, può non saper utilizzare bene gli specchietti retrovisori, può avere un’auto con scarsa visibilità posteriore, può aver già guardato che non ci fosse dietro nessuno e voi siete giunti dopo... la lista delle possibilità negative è interminabile. ‘Ubi maior, minor cessat’; e in questo caso, piaccia o meno, il ‘minor’ siete voi. Cautelatevi. Ma non è tutto: fai sempre attenzione a dove metti i piedi! Al proposito, si narra che il filosofo Talete fu preso in giro da una servetta perché cadde in una buca mentre vagava osservando il cielo stellato. ‘Vuoi conoscere le stelle, e non sai ancora nemmeno dove mettere i piedi!’ sembra gli abbia detto costei. Decisamente irritante; però la ragazza non aveva tutti i torti. Guardiamo dunque bene a dove mettiamo i piedi: sulle strade ci sono anche buche, sporgenze... talora, per i più sfortunati, anche tombini scoperti. Per non parlare di grate o rotaie di tram alla ricerca famelica di tacchi (in particolare di quelli a spillo). 1 Occhio alla strada, sin da piccoli Appena è in grado di farlo, insegna al tuo bambino ad attraversare la strada. Addestralo con cura. E spiegagli bene perché è necessaria prudenza ed attenzione: è importante che egli si renda conto della ragionevolezza di comportarsi come tu gli suggerisci. Per fortuna i bambini sono molto più intelligenti degli adulti: non ci metterà molto a convincersene. Comunque, cerca anche te di avere comportamenti razionali. Se ci fate caso, infatti, non sono pochi coloro che per strada portano per mano il loro bambino stando dalla parte del marciapiede (sicché il poverino viene a trovarsi a camminare dalla parte della strada). E’ una abitudine stupida, rischiosa, da evitare sia alla luce dei risultati delle ricerche accidentologiche come pure del buonsenso. In ogni caso, per strada teneteli sempre per mano, non lasciateli mai: i bambini sono imprevedibili ed hanno la tendenza a mettersi a correre improvvisamente. Basta un momento, e può accadere tutto e più di tutto. Guarda a destra, poi a sinistra, e poi ... Guarda a destra, poi a sinistra, poi riguarda ancora, non si sa mai… e se è tutto OK, allora attraversa. E attraversa con rapidità. Fallo sempre anche nelle strade a senso unico perché, prima o poi, capiterà di incontrare il simpaticone di turno che va contromano. ‘E attraversa con rapidità’ si diceva. Ma dopo aver ben guardato, naturalmente! Non sono rari, infatti, coloro che attraversano la strada correndo, in genere per prendere al volo un autobus o tram che sia. Si tratta di un comportamento rischiosissimo, che spesso esita in tragedie. Vogliamo essere retorici? E sia: meglio perdere qualche minuto che perdere la vita o settimane di tempo in un letto d’ospedale. Se puoi, attraversa sempre sule strisce pedonali (ma sta attento lo stesso...) Anche se non è una garanzia assoluta, conviene sempre attraversare la strada dove ci sono strisce pedonali. Di certo, ciò allungherà talvolta il vostro percorso di qualche decina di metri. Ma vedetela positivamente: ridurrete il rischio e il moto aggiuntivo farà certamente bene alle vostre coronarie. Consiglio assai utile n° 1 (alle mamme): anche se attraversate sulle strisce pedonali, fate sempre molta attenzione. Non è infrequente infatti vedere giovani signore avanzare veloci, sospingendo alla ventura una carrozzina con dentro il proprio frugolo. Mai incontraste lo scellerato di turno che passa col rosso, saranno guai seri per il bambino. Insomma, cautela ed occhi aperti: come prima ricordato, le strisce pedonali non danno una garanzia assoluta. Consiglio assai utile n° 2 (a tutti): se un veicolo si ferma per farvi attraversare (specie su strisce non controllate da semaforo), non fatevi imbambolare dalla gratitudine: guardate sempre con attenzione se sta arrivando qualcun altro. E’ infatti molto comune che altri veicoli sopraggiungenti superino quello che si è fermato per farvi passare, vuoi per fretta, per incoscienza o perché l’auto ferma (o peggio, il bus o il tram) vi nasconde alla loro vista. Quale ne sia la causa, in questa circostanza - se attraversate senza precauzione - rischiate di essere presi in pieno. In questo, come in altri casi, vale la pena ricordarsi che la fiducia non è moneta da spendere sulla strada. Non attraversare la strada usando il cellulare Come molti sanno, usare il telefono cellulare durante la guida è assai pericoloso. La conversazione ruba attenzione alla strada: il cervello si trova impegnato in due compiti, sicché spesso non è in grado di far fronte a situazioni critiche improvvise. Da qualche tempo abbiamo notato che molti pedoni attraversano la strada parlando al cellulare o, peggio, inviando o leggendo ‘messaggini’. Osservateli, se vi capita: parlano fittamente, guardano in basso, il traffico per loro non esiste. Non sappiamo ancora quanto sia rischioso attraversare la strada parlando al telefono cellulare; ma certamente il rischio c’è, e non è poco: nel fare le nostre più recenti osservazioni (circa 2.000 casi) sui pedoni che attraversavano la strada parlando al cellulare, abbiamo visto investire due di questi conversatori e diverse decine di essi che si sono salvati per il classico pelo. 2 Morale del tutto: se dovete attraversare una strada e state telefonando, interrompete per un attimo la conversazione, attraversate, e poi riprendetela. Si tratta in fondo di pochi secondi: Maria o Giovanni potranno certo aspettare un momento.Parlando seriamente: è un grosso rischio, ed è in crescita. Evitatelo nel modo più assoluto.Lo stesso vale per l’uso di lettori musicali, spesso tenuti a volumi assai elevati: stiamo attenti a non passare dall’ascolto della musica rock a quello della musica celeste! Col semaforo pedonale rosso, aspetta! Chi guidando un veicolo passa col semaforo rosso commette un’infrazione assai pericolosa per sé e per gli altri. Lo stesso vale per il pedone. Solo che, in questo caso, il rischio… è tutto suo. Attenzione massima quando è sera, e ancor più di notte Di sera, o peggio di notte, la velocità media delle auto cresce, e quindi gli incidenti diventano più gravi. Peraltro, siccome si vede anche meno bene, aumenta la probabilità che un conducente non sia in grado di evitare anche quegli incidenti che in altre condizioni potrebbero facilmente essere evitati. Se l’ora è tarda e c’è poca luce, state quindi ancor più attenti quando costeggiate od attraversate una strada. Tenete peraltro presente che nelle ore serali e notturne la quota di conducenti che guidano in stato di ebbrezza (financo ubriachi) cresce molto; come pure cresce la quota di coloro che guidano sotto l’influenza di droghe o che sono un poco assonnati. Sono quindi possibili incontri non troppo raccomandabili, da cui è bene cautelarsi al massimo con un’attenzione elevata ed una razionale prudenza. Peraltro, per quanto sobri e riposati, non pochi conducenti di notte vedono meno bene. Questo disturbo viene tecnicamente indicato col termine di ‘nictalopia’ (letteralmente ‘occhio che non vede durante la notte’) o, più familiarmente, ‘cecità notturna’. Tutto questo dovrebbe, tra l’altro, convincervi dell’utilità (e dell’opportunità) dell’uso dei giubetti riflettenti che rendono chi li porta maggiormente visibile agli occhi dei conducenti. Alcol: anche a piedi è meglio di no Da decine e decine di anni, quando si effettuano esami tossicologici su pedoni adulti o anziani uccisi sulla strada, si riscontra che intorno al 50% di queste vittime presenta alcolemie ragguardevoli (ovvero, nel loro sangue si trova una concentrazione elevata di alcol etilico). Questo accade in Italia come in altri paesi. Ancora una volta l’alcol dimostra di poterci togliere quella capacità di interagire in modo sicuro con il mondo. Con l’alcol, quindi, andiamoci piano, molto piano, sempre: ne guadagneremo in salute ed in tranquillità. Sia come conducenti, sia pure come pedoni. Pellegrinaggi sulle strisce: un poco di misura Anche se non si guida un veicolo (e quindi non si vedono le cose dal punto di vista dei conducenti), a nessuno potrà sfuggire il fatto che talora sulle strisce pedonali non controllate da semaforo si creano veri e propri… pellegrinaggi. Non è infrequente, infatti, osservare serie interminabili di pedoni che sfilano lentamente, con passo placido e sereno, costringendo coloro che si son fermati per far passare i primi “pellegrini” ad attese interminabili che, tra l’altro, rallentano la circolazione non di poco. Diamoci tutti una mano, dunque: se sono già passati in molti, fermiamoci un momento, facciamo riprendere il flusso dei veicoli. Sarebbe, oltretutto, una forma di cortesia inconsueta, dal pedone all’automobilista, certamente assai gradita. E magari (tutto può succedere in questo strano mondo…) i conducenti saranno invogliati a diventare più gentili con i pedoni. Realizzato dall’ONAT – Osservatorio Nazionale ‘Ambiente e Traumi’, Istituto Superiore di Sanità, in occasione della Settimana Mondiale della Sicurezza Stradale dell’OMS, 2007 3