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© La riproduzione e la utilizzazione degli articoli e degli altri materiali pubblicati nel presente giornale sono espressamente riservate casa. sitrovaapalermo Imparare fin da piccole Un circolo per le bimbe ... Domenica 26 Maggio 2013 PAGINA39 Non si è mai troppo piccole per imparare l’arte del ricamo. Lo sanno bene le bimbe che frequentano il corso di cucito del Circolo dei Bambini. Nei primi incontri pomeridiani hanno imparato a realizzare delle preside ricamate e personalizzate. «E’ bello vedere come le bambine di oggi siano interessate a creare articoli che poi orgogliosamente portano a casa - affer- mano le organizzatrici- siamo partite dalle basi». Le bambine hanno anche realizzato in poche semplici mosse anche una borsetta per conservare ordinatamente il loro ricamo. Le piccole si sono anche divertire a creare delle appliques, le vecchie toppe, che possono avere svariati usi. Tutte le info sono pubblicate sulla pagina facebook del Circolo dei Bambini. Sa. Ra. stile. Tante le donne in Sicilia che non trovano quello che cercano nel mercato e per soddisfare le esigenze si rivolgono ad esperte del settore Tutta la magia di un ricamo L’antica arte è tornata di moda Le maestre: «La gente ci chiede di insegnare anche i punti più belli ma molto difficili» I lavori sono ammirati nel resto d’Italia e all’estero e le esportazioni sono in aumento Ricamo, è aumentato il numero di corsi che insegnano le tecniche con ago e filo dai lettori Saper fare da soli M i piacerebbe cimentarmi nella realizzazione di un’opera del genere. Dalle nostre parti, invece, è sempre stato più di moda il ricamo (commento all’articolo «Estate, non si rinuncia ai tappeti: piacciono i Kilim» del 19 maggio). Antonella su www.gds.it Sabrina Raccuglia PALERMO B asta un po’ di buona volontà, un pizzico di fantasia e un occhio vigile. Se ci sono queste qualità il ricamo diventa un gioco da ragazzi. Sempre più donne ricorrono all’antica arte, soprattutto se non trovano quello che cercano nel mercato. Non ci sono tantissime cose in stile classico e se proprio non si può cedere a compromessi con il moderno si decide quindi di prepararsi oggetti per la casa da soli. In città è aumentato il numero di corsi che insegnano le tecniche con ago e filo. Prima erano le nonne a spiegare come fare. Crescono anche le importazioni dall’estero. La curiosità cresce soprattutto per i punti che vengono dall’estero. Intrecciandoli con quelli tipici della nostra tradizione si possono ottenere risultati utili. «Tantissima gente ci chiede di insegnargli i punti francesi, bretoni e addirittura giapponesi. Sono molto eleganti - commenta la ricamatrice Maria Novella Toscana, titolare dell’omonima scuola di via Brunetto Latini. Le donne siciliane vanno comunque matte per le tovaglie da tavola fatte con le sfilature, una tecnica molto particolare che ci permette di creare tutti i disegni che desideriamo tipica della nostra tradizione siciliana. I punti più alla moda sono quelli smock, vapore, a stuoia e l’immancabile punto croce. Chiaramente i tempi sono molto cambiati, rispetto al passato. Oggi le ragazze e le donne interessate ad imparare da sole hanno a disposizione il mondo di in- ternet, ricco di tutorial e di spiegazioni. Anche se, essere guidate da chi ha esperienza, non ha prezzo. Soprattutto perché si possono apprendere i trucchi del mestiere. Attualmente il sito più famoso è cucitocreativo.altervista.org. Le lettrici in questo spazio mostrano soddisfatte le loro creazioni e consigliano come realizzarle. Perché con ago e filo non si fanno solo le tovaglie per la tavola da pranzo o gli asciugamani». Sempre più comune, soprattutto negli ultimi mesi, nei corsi di cucito del capoluogo il ramo della disciplina più creativo che permette di realizzare vari og- getti per la casa. «Ci è stato richiesto tantissime volte di organizzare corsi di cucito creativo - afferma Teresa Battaglia moglie del titolare del negozio Pino Cirasa srl di via San Giovanni Di Dio, nel quartiere Romagnolo - le nostre signore sono soddisfatte. Abbiamo già realizzato una bacheca portachiavi con delle particolari stoffe che importiamo dai paesi americane?. La differenza tra questo tipo di tessuti e quelli che abbiamo sempre utilizzato sono diverse. Le stoffe «d’oltreoceano» sono più robuste e hanno fantasia particolari. Le meno esperte continuano dal negozio di via San Giovanni di Dio possono utilizzare la colla per tessuti, oppure la macchina da cucire». Gli articoli più creati sono i cucini per il divano, meglio se in patchwork e quindi fatti da diversi ritagli di tessuti, i fermaporta e porta bicchieri, oppure i copri bidoni della raccolta differenziata. La verità è che non esistono limiti. Basta un po’ di senso pratico e di fantasia. Vedere poi un oggetto bello esposto in casa e in più sapendo che l’abbiamo realizzato da soli, è di certo una soddisfazione immensa». l’esperta «Soluzione neimomenti diveracrisi comequesto» ... Certe tradizioni non muoiono mai. Nonostante le crisi. Anzi, è proprio in questi momenti di difficoltà economica che si riscopre l’importanza delle piccole cose, ma significative. Sarà per questo che molte future mamme decidono di acquistare il corredino del nascituro fatto a mano. Meglio se si hanno le capacità per farsi da soli lenzuolini, asciugamani ed accappatoi. Lo sa bene Giuseppina Pasciuto che da anni si occupa di realizzare i corredini. «Sono ancora tante le mamme che vogliono il meglio per le cosine che userà il neonatodice - per fortuna non ho registrato una forte crisi in questo campo. Anche perché spesso questo tipo di corredo si tramanda per diverse generazioni. Quindi non va mai perso». La parola d’ordine anche in questo caso è sobrietà. Sono out i grossi ricami. Meglio quelli piccoli e soprattutto eleganti. I colori più scelti per i lenzuolini e gli asciugamani, oltre ai tradizionali rosa e celeste, sono le tonalità neutri. Colori pastello e varie tonalità di verde menta, arancione chiaro e giallo paglierino. Sfumature che possono quindi adattarsi sia ad un maschietto che ad una femminuccia. Difficile stabilire un prezzo medio per questo tipo di articoli fatti a mano. Dipende dalla difficoltà dei ricami e quindi dal tempo che si impiega per realizzarli e dai tessuti utilizzati più o meno pregiati. Sa. Ra. l’intervista. La stilista Loretta Caponi dà i consigli alle sposine «comuni» che vogliono acquistare con gusto senza sbagliare Quei corredi creati per le case dei nobili e delle star ... Ha realizzato i corredi per la casa delle star e dei reali come Lady Diana, Caroline di Monaco, il principe Ranieri e Paola Del Belgio. Tutta gente importante,ricca e famosa, e soprattuto con un gusto assolutamente impeccabile. Adesso dà i consigli alle sposine «comuni» che vogliono acquistare asciugamani, tovaglie, accappatoi, teli e grembiuli per le loro nuove case senza sbagliare. Parliamo della stilista fiorentina Loretta Caponi, nel cui negozio di biancheria si ordinano ancora corredi fatti come una volta, con cifre ricamate e disegni in tema con l'arredamento. «Il corredo per la casa in questi ultimi anni è molto cambiato - dice ad una giornalista dell’Ansa - ma ci sono delle regole. Rispettandole non si corre il rischio di sbagliare». Le iniziali, ricamate su accappatoi e asciugamani, devono essere sempre solo quelle della sposa. Quelle di Lui è meglio ricamarle dopo il matri- monio. Non si sa mai! Per quanto riguarda il corredo per il letto, è meglio che comprenda lenzuola di lino, di raso, di cotone e di flanella così che possano essere adattati a tutte le stagioni dell’anno. I copriletti invece devono essere leggeri e semplici, generalmente in piquet che vengono utilizzati per coprire coperte in lana o in cashmere e possono essere ricamati o a tema. Molto di moda, in questi ultimi anni anche le coperte in cashmere con ricami e inizia- li, a discrezione della sposa. I copripiumini vengono scelti con le lenzuola abbinate con ricami a scelta. Le federe è meglio combinarle con le lenzuola. Un corredo che si rispetti, comprende anche il necessario per la cucina- soggiorno, con sottopiatti, eleganti per la cena, più semplici per la colazione. Per adattarsi a tutte le occasioni, insomma. Meglio scegliere la tovaglia dopo l'acquisto del tavolo e dei piatti per creare così il giu- sto abbinamento. Il corredo per il bagno prevede gli asciugamani. Più in quelli in crespo di lino o a nido d'ape e i colori delle spugne seguono il colore del bagno; se quest'ultimo non è stato ancora deciso si consigliano i toni neutri o al contrario molto accesi. Gli accappatoi possono essere di crespo di lino, di spugna o a nido d'ape a seconda della stagione. Il corredo prevede anche i tappetini da bagno e asciugamani per gli ospiti. Sa. Ra.