soci dipendenti al TOTALE lavoratori 383 21 404 29/02/2012

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soci dipendenti al TOTALE lavoratori 383 21 404 29/02/2012
Giugno 2012 n.40
1° semestre 2012
383 soci
21 dipendenti
al 29/02/2012 TOTALE 404 lavoratori
Sede Legale:
Via Braie, 300 - 18033 Camporosso (IM)
Tel. 0184.25.50.32
Fax 0184.25.50.35
www.coseva.coop
Coseva è anche a:
QUILIANO: Via Solcasso, 3r
VADO LIGURE: Via Sardegna, 2
DEGO: Loc. Colletto, 7
SANREMO: Via Peirogallo 31/33
ROMA: Roma settecamini, Via Affile
Retrospettiva trentennale
3
La sicurezza sul lavoro negli ultimi 30 anni
6
Presentazione del libro sui 30 anni
8
L’evoluzione della logistica
9
Italia e Coseva negli ultimi 30 anni
10
Trent’anni dopo... ci basta?
12
L’evoluzione dei servizi di pulizia
13
Storia degli strumenti per le pulizie
14
Assemblea dei Soci - anno 2012
15
A proposito di... & Comprensione del Testo
16
L’ottava nota
17
Guida Coseva & Dicono di Noi
18
Notizie Varie
19
Sintesi e Traduzione principali argomenti
21
Direttore responsabile: Paolo Isaia
Autorizzazione tribunale di Sanremo del 21 dicembre 2001 - n. 7
Ideazione:
Giovanni Novello
Hanno collaborato:
Massimo Bolla
Alessio Simari
Tiziana Rossin
M. Teresa Roncone
M. Dolores Moriano
Traduzioni
Tiziana Minuto (Inglese)
Driss Bilal (Francese e Arabo)
Si ringrazia per l'intervento:
Mauro Idone (A proposito di...)
Pasquale Lanza (L’ottava nota)
Impaginazione e grafica:
Mattia Maccario
Stampa:
Tipografia Alba, Ventimiglia
Gente che voleva riuscire nella vita e nel lavoro, senza
rinunciare ad essere protagonisti.
contati dai fondatori, all’operaio
“troppo” curioso che ero. La
ricerca di un lavoro diverso,
dove poter decidere del proprio
futuro. I fondatori mi raccontavano malvolentieri del desiderio di riuscire nella vita e nel
lavoro, senza rinunciare ad
essere protagonisti.
In epoca di grandi ribollimenti
sociali qualcuno credeva anche che la cooperativa era uno
dei tanti strumenti per cambiare il mondo. Una minoranza
importante.
I più cercavano un lavoro dignitoso e stabile, in un ambiente presumibilmente più umano.
La pancia prima, il cuore e la
testa dopo. Gli incontri andavano ben oltre l’ufficialità delle
riunioni. Tante parole, poca
organizzazione, poco stipendio. La passione e la voglia
di fare qualcosa di buono
mandava avanti tutto
non sempre in modo
ordinato.
Il grande merito del
primo nucleo di soci
fondatori della Coseva, fu, a mio
modo di vedere,
quello di agire da
protagonisti nella
ricerca della migliore
soluzione possibile
per lo sviluppo della
propria esistenza e
quindi per proprio problema occupazionale. In
altre parole, invece di lamen-
tarsi del lavoro precario in
Francia, accontentandosi dello
sfogo da bar, si “rimboccarono
le mani” e diedero vita alla
cooperativa.
Alcuni rinunciarono a cercare
l’occupazione da ingegnere
per far l’operaio nella nascente
Coseva. Altri rinunciarono ad
un “lavoro sicuro” nel Comune
di residenza per lavorare con
molte più incertezze per la cooperativa.
Lo spirito era sempre condizionato dalla pancia, cioè dalle
necessità primarie, ma fra i
fondatori di Coseva sicuramente si celava qualcuno che
conosco bene, che avrebbe
fatto qualunque sacrificio pur
di non finire a fare
“l’occupatore di un posto
pubblico”, quello che per i no-
Giovanni Novello, Presidente di
Coseva Pluriservizi Scrl
stri genitori era la sicurezza,
ma per noi era la prospettiva
di decenni di grigiore.
Evitare accuratamente i lavori
dove “l’importante è fare passare il tempo”. Voglia di essere
protagonisti e di decidere il
proprio futuro.
Quella parte dei fondatori che
non erano su questa lunghezza d’onda , non resistettero ai
grandi cambiamenti che avvennero a fine anni ottanta,
che trasformarono una
“società fra un gruppo di
amici” in una cooperativa.
Quasi tutte le cooperative nascono
per servire i più
deboli, gli altri
non ne hanno bisogno.
“Quasi tutte le cooperative nascono
per servire i più
deboli, gli altri non
ne hanno bisogno”
è una frase che ho
sentito in questi giorni
a Roma, alla Sede Nazionale dei Legacoop. Non
so chi l’abbia detta, ma, me la
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ricordi. I primi anni
M ille
della cooperativa, rac-
Retropensiero trentennale
RETROSPETTIVA TRENTENNALE
Retropensiero trentennale
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4
sono segnata. Quindi quasi
tutte le cooperative nascono
come gruppo di amici. Alcune
riescono a trovare la strada
della cooperazione in tempi
rapidi, ma la maggior parte
impiega sempre qualche anno.
Noi lo capimmo a fine anni
ottanta, quando una crisi di
liquidità ci mise di fronte a necessità di scelta coraggiose
ed allo stesso tempo essere
cooperativa di fatto.
Riunioni di notte nei posti più
incredibili per decidere di scelte che rappresentavano andare avanti o smettere. Vivere o
morire. Scegliere di fare i soci
di cooperativa, per decidere di
abbassarci lo stipendio per
salvare la cooperativa.
Un anno dopo recuperammo
le somme retributive oggetto
di rinuncia, ma… che sofferenza! Sofferenza di pancia… ma
anche di cuore. Il rischio che
il nostro progetto di vita fallisse
miseramente ci portò a resistere un anno in condizioni economiche
durissime.
L’assestamento durò altri tre
anni. Si scelse di salvare la
cooperativa, prima dello stipendio dei soci. Si scelse di
salvare la cooperativa che solo
allora cominciava ad essere
tale, prima di salvare il lavoro.
La cooperativa prima del lavoro. La cooperativa come
generatrice di lavoro.
Il risanamento della
rinata cooperativa,
durò, nella parte più
feroce, un anno,
dove la scelta coraggiosa non fu
soltanto quella già
citata, ma molte
altre inserite in un
ampio piano di rilancio.
Di pari passo con il
salvataggio della società, e quindi del lavoro,
dagli anni novanta ad oggi è
1982 - La Citroen Dyane, prima automobile di Coseva
un crescendo dell’affinamento
dell’essere cooperativa, attraverso lo sviluppo di tante iniziative di confronto fra i soci e
con il mondo esterno.
Il gruppo di amici che diedero
vita alla Coseva non avevano
bisogno di un confronto con il
sindacato e con la società civile più in genere, a causa della natura stessa del rapporto
di amicizia.
Uscire dalla mentalità da
“gruppo di amici” fu laborioso
e complesso, perché tale condizione genera una confusione
di ruoli notevole dentro la quale
è difficile districarsi.
La distinzione fra la società (la
cooperativa) e l’azienda (orga-
nizzazione d’impresa) nacque
in quegli anni. I paragoni fra
trent’anni fa ed oggi, per cogliere le differenze sono talmente tante che potrei scrivere
diversi libri sull’argomento. Solo per fare qualche esempio,
ricordo che siamo passati dalla
Dyane (parente meno nobile
della “Due Cavalli”) Citroen
prima ed unica auto della cooperativa, ai trentadue automezzi aziendali oggi a disposizione.
Sulla tutela dei diritti, penso
che sia diverso confrontarsi
con la cooperativa dei primi
anni e con quella odierna, che
è in grado di attivare misure
anti stress lavoro correlato,
anti soprusi e contro le discriminazioni di ogni genere. Dalla
mancanza di procedure
scritte dei primi anni ottanta, alle quattro certificazioni di qualità di
oggi.
Il passaggio dal
primo fido di venti
milioni di lire per
comprare secchi,
scope e prodotti,
richiesto in modo
collettivo, ad un
direttore di banca di
Ventimiglia, alle
svariate centinaia di
migliaia di euro di fidi
inutilizzati oggi, perché
la cooperativa ha risorse
finanziarie proprie tanto da
Ritornando sull’impossibilità di
un confronto esaustivo in poche righe su epoche, così vicine, ma così lontane, forse si
presta ad una sintesi quanto
resta in comune fra trent’anni
fa ed oggi.
Di recente, sempre a Roma,
un anonimo cooperatore ha
detto che la crisi economia
attuale impone di “Salvare la
cooperativa per salvare il lavoro, … salvare la cooperativa
prima del lavoro”.
Salvare la cooperativa per
salvare il lavoro … salvare
la cooperativa prima del lavoro.
Questa frase è mia da quando
sono in cooperativa, sia quando facevo l’operaio negli anni
ottanta, sia oggi che faccio il
dirigente. Non è in contraddizione con il fatto che le
Il miglioramento della
qualità della vita e quindi del
lavoro è stato un’altra costante
di questo trentennio. Per fare
la qualità della vita e del lavoro,
bisogna sempre salvare la cooperativa. Il lavoro non è un
elemento della produzione; il
lavoro è un elemento della vita
… se si può fare cooperando
non è meglio?
La ricerca della qualità della
vita impone oggi l’obbligo di
domandarsi l’alternativa alla
crescita obbligatoria. Se la soluzione non è la decrescita,
qual’è? Sono dubbi salutari.
La storia di Coseva è
un’unione fra deboli per migliorare la qualità della vita … e
del lavoro.
Tenaci e costanti per trent’anni.
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Retropensiero trentennale
Dal mio stipendio che
ricordo di ottocentomila lire (facendo
tante ore) come
barista nel bar della
cooperativa nel
1986 agli odierni
stipendi full time
degli operai generici che mediamente si aggirano
sui 1300 euro mensili, entrambi insufficienti, ma è cambiato
il mondo. Mio figlio che
nacque nei primi giorni di
lavoro in cooperativa visse
il disagio economico di quegli
anni ed oggi è un uomo che
gira per il mondo facendo i
lavori diversi.
Sono trent’anni che corrispondono a due secoli di altre epoche per i cambiamenti incredibili avvenuti.
Una menzione merita l’Olivetti
M19, primo computer Coseva
che aveva prestazioni inferiori
ad un telefonino di ultima generazione odierno.
“cooperative servono i deboli
(gli altri non ne hanno bisogno)” che resta anche
questo un comune denominatore per questo trentennio.
Quell’unione fra
soggetti deboli che
diede vita alla cooperativa ha un
elemento di forza
incredibile
nell’unione stessa.
I quindici disoccupati del 1982 hanno
creato più di 400
occupati nel 2012.
5
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renderla autosufficiente per i
fabbisogni ordinari.
Sicurezza sul lavoro negli ultimi 30 anni
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6
La SICUREZZA sul LAVORO
negli ULTIMI TRENT’ANNI
In occasione del trentesimo anniversario dalla fondazione
della Coseva Pluriservizi, Massimo Bolla Vice Presidente
della cooperativa ci riassume il percorso difficile della
sicurezza sul lavoro dal 1982 al 2012.
A
nni Ottanta. Trent’anni
fa nel nostro Paese la
sicurezza sul lavoro era privilegio di pochi fortunati lavoratori e patrimonio culturale di
poche lungimiranti aziende.
Non che mancassero le leggi.
Le prime leggi sulla sicurezza
dei luoghi di lavoro furono introdotte in Italia nel 1930 con
il codice penale (Art. 437) e
nel 1942 nel codice civile (Art.
2087) mentre le prime leggi
specifiche sull'argomento risalgono agli anni cinquanta. Di
particolari importanza furono
il D.P.R. n° 547 del 1955, il
D.P.R. n° 303 del 1956 e il
D.P.R. n° 164 del 1956 per le
costruzioni.
Questi decreti sono molto corposi e ben costituiti, ma hanno
un solo grande difetto: sono
stati tra i decreti meno applicati della storia dell’Italia repubblicana.
Anni Novanta. Negli
anni novanta, dopo
l'emanazione di direttive europee in
materia, sono stati
promulgati altri decreti, fra i quali il più
noto è il Decreto
Legislativo n° 626
del 1994, diventato
famoso come “la
legge
sulla
sicurezza”.
Rilevante in quegli
anni con particolare riferimento ai cantieri
temporanei e mobili il Decreto Legislativo n° 494 del
1996. Entrambi i decreti obbligano le imprese, i committenti e i datori di lavoro al rispetto dei decreti precedenti,
a gestire il miglioramento continuo delle condizioni di lavoro,
ad introdurre la formazione e
l'informazione sui rischi per cui
sono state create nuove figure
professionali responsabili per
la sicurezza. Con aggiornamento annuale, sono, poi, seguiti altri decreti di chiarimento
e di miglioramento oltre a leggi
regionali.
Ma è il Decreto 626 che ha
rappresentato, in un certo senso, la svolta della legislazione
italiana sulla sicurezza. E’, infatti, questo decreto che stabilisce l'obbligo della valutazione
del rischio da parte del datore
di lavoro e l'introduzione di un
Massimo Bolla, VicePresidente di
Coseva Pluriservizi Scrl e
Responsabile del Sistema Qualità
- Sicurezza - Ambiente - Etica.
Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) di cui il datore
di lavoro è responsabile. La
valutazione del rischio, quindi,
è un processo di individuazione dei pericoli e, successivamente, di tutte le misure di
prevenzione e protezione volte
a ridurre al minimo sostenibile
le probabilità (quindi il rischio)
e il danno conseguente a potenziali infortuni e malattie professionali.
Rispetto alla normativa
precedente “la 626”
rende il datore di lavoro non solo
“debitore della sicurezza nei posti di
lavoro” ma lo trasforma nell’attore
principale di un
processo di miglioramento delle
condizioni di sicurezza nei luoghi di
lavoro attraverso una
periodica valutazione
dei rischi (che viene documentata in un apposito
“documento di valutazione dei
Anni Duemila. Nel ventunesimo secolo l'Italia dice addio
alla “legge 626”. Viene approvato il decreto che dà attuazione al Testo Unico in materia
di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, secondo la delega contenuta nella
Legge n.123 del 3 agosto 2007
ed il Decreto 626/94 è stato
completamente trasfuso nel
cosiddetto Testo Unico Sicurezza Lavoro (D.Lgs. 81/2008),
a sua volta successivamente
integrato dal D.lgs. n. 106 del
3 agosto 2009. Il Testo Unico
comprende 12 Titoli e più di
300 articoli. Si è trattato di
un lavoro lungo e complesso che riordina la
materia, innova sul
piano della prevenzione, della formazione, del potenziamento e del
coordinamento
della vigilanza, del
ruolo delle parti
sociali e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e della
diffusione della cultura
della sicurezza, assicurando un sistema sanzionatorio equilibrato.
A mero titolo di esempio si
citano tra le misure previste:
premi soprattutto per le piccole
e medie aziende, un sistema
di qualificazione per le imprese
edili, i meccanismi per stabilire
l'idoneità tecnico-professionale
delle imprese al fine di partecipare agli appalti pubblici, la
previsione dell'indicazione nei
bandi di gara per i contratti
pubblici dei costi della sicurezza, l'esclusione di questi dal
ribasso d'asta, la concessione
di un credito d'imposta per le
aziende che fanno formazione,
il coordinamento su tutto il territorio nazionale delle attività
e delle politiche in materia di
salute e sicurezza, e l'avvio
già nell'anno scolastico 2007-
Nel tentativo di sburocratizzarsi ed avere un approccio maggiormente tecnico e meno giuridico alla gestione della
sicurezza viene anche definito
un assetto istituzionale fondato
sull'organizzazione e circolazione delle informazioni, delle
linee guida e delle buone pratiche utili a favorire la promozione e la tutela della salute e
sicurezza sul lavoro, anche
attraverso il sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro che valorizzi le competenze esistenti
ed elimini ogni sovrapposizione o duplicazione di interventi.
Questa la storia delle leggi,
ma il lavoro e, di conseguenza
la sicurezza, è fatta di uomini
e gli uomini sono carne e sangue e non lettere stampate.
Ed allora, per informazione:
Nel dopoguerra, cioè nella prima metà degli anni Cinquanta,
si registravano ogni anno oltre
3.000 morti per infortuni sul
lavoro. Questo dato si è trascinato fino alla metà degli anni
Settanta. Dopo il 1975 il fenomeno comincia lentamente
ma progressivamente a
decrescere, pur mantenendosi generalmente al di sopra dei
2.000 casi per tutti
gli anni Ottanta e
Novanta: ancora
nel 1990 i morti
erano oltre 2.400.
Si è avuto un più
significativo decremento del fenomeno a partire dal decennio successivo: nel
2000 si contano 1.400
vittime del lavoro; nel
2005 gli infortuni mortali
scendono a 1.206.
7
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Anche se ancora basata prevalentemente sulla burocrazia,
la legislazione degli anni ’90
ha il merito di avere suscitato
non solo ampi dibattiti sul tema, ma ha contribuito alla graduale diffusione di una vera e
propria cultura della sicurezza
nelle aziende, con il coinvolgimento e la sensibilizzazione
sia dei datori di lavoro che dei
lavoratori stessi.
2008 di iniziative sperimentali
per diffondere la cultura della
sicurezza nelle scuole e nei
corsi di formazione.
Sicurezza sul lavoro negli ultimi 30 anni
rischi”. Altra novità introdotta
dal D.Lgs. 626/94 è il Rappresentante dei Lavoratori per la
Sicurezza (art. 18) che deve
essere eletto dai lavoratori
stessi e deve essere consultato preventivamente in tutti i
processi di valutazione dei rischi.
Presentazione libro COSEVA 30 anni
Rispetto al passato, quindi,
non si può negare che ci sia
stato un consistente miglioramento. C’è una tendenza alla
diminuzione delle morti bianche che va avanti da molti anni
(con l’eccezione del 2006) rispetto a un picco massimo
segnato con l’ecatombe dei
4664 morti nel 1963. Il 2008
segna per la prima volta la
discesa sotto la soglia dei 1200
morti.
settori dove c’è molto lavoro
nero e molto lavoro
d’immigrati, in media un infortunio su tre non viene denunciato.
Così come drammatici sono i
dati relativi ai lavoratori stranieri. Migranti e stranieri, che
rappresentano l’8% della popolazione residente in Italia,
pesano per circa il 16% sul
totale delle morti e degli infortuni sul lavoro.
Fredde statistiche, comunque,
che non riescono a nascondere una drammatica verità: di
lavoro si muore e che non colgono sicuramente l’esatta fotografia della realtà. Basti pensare che si stima che nei
Il presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano ha più volte
definito inaccettabili le morti
sul lavoro. Dovremmo cominciare a pensare che sia inaccettabile anche il semplice farsi
male mentre si sta lavorando.
Puntare all’obiettivo “infortuni
zero” può essere ambizioso,
ma concentrandoci su questo
traguardo ed utilizzando appieno gli strumenti di comunicazione e di segnalazione messi
a disposizione, possiamo migliorare il nostro lavoro ed aumentare il livello qualitativo
della nostra vita.
Una piccola comunicazione di
servizio per finire: nel 2011 in
COSEVA si sono registrati 16
infortuni (7 in meno rispetto al
2010) con una sostanziale durata media tra i due anni a
confronto, ma con una significativa riduzione della frequenza di infortuni ogni mille ore
lavorate.
PRESENTAZIONE del LIBRO sui 30 ANNI
8
“30 ANNI DI COSEVA - Attraverso la comunicazione”, questo è il titolo del libro
grafologico e fotologico che è stato prodotto per festeggiare il trentesimo anniversario.
Elefantografia di una cooperativa (non in senso dimensionale, bensì 3D).
anni, che raccontava la storia
del primo quarto di secolo per
mezzo di racconti e storie sulla
cooperativa, questo volume
vuole colpire il lettore con le
immagini e raccontare Coseva
attraverso il modo in cui si è,
da trent’anni a questa parte,
presentata all’esterno ed
all’interno.
N
naviga con noi... www.coseva.coop
el corso dell’Assemblea
del 26 maggio è stato
distribuito a tutti soci della
cooperativa il libro intitolato
“30 ANNI DI COSEVA - Attraverso la comunicazione”.
Il volume è stato prodotto da
Coseva per festeggiare il suo
trentesimo anniversario e ripercorre, attraverso l’evoluzione
della comunicazione, la storia
di questi intensi anni.
La comunicazione, intesa come espressione verso
l’esterno (ma non solo) di quello che la cooperativa rappresenta e della pubblicità che la
stessa fa del lavoro e dei vantaggi per i suoi soci, si è evoluta molto nel corso di un trentennio.
Un percorso curioso, un parallelo particolare fra la rappresentazione della vita della Coseva e la vita degli elefanti. Il
Come per il libro sui 25 anni,
e forse anche di più, l’orgoglio
di Coseva è quello di aver ideato e realizzato interamente il
libro al proprio interno.
libro raccoglie principalmente
le immagini di lavoro, le copertine del Giornalino “il Punto” e
dei Bilanci Sociali, oltre che
rassegne stampa e uscite pubblicitarie sui quotidiani e
l’evoluzione del “segno” grafico
della società e del logo che la
rappresenta.
A differenza del libro sui 25
Molti tra soci ed amici della
cooperativa troveranno, infine,
una risposta all’annoso questito che accompagna da sempre
la vita di Coseva: perchè
l’elefante?
Dedicato a tutti quelli
che ci hanno creduto.
L’evoluzione della logistica negli
ultimi trent’anni, dalla costituzione
della Coseva ad oggi, vista dall’Ing.
Alessio Simari.
egli anni cinquanta e
sessanta il termine logistica era limitato alla distribuzione del prodotto finito (la
cosiddetta logistica di distribuzione).
Le prime timide forme di evoluzione verso la gestione di un
insieme strutturato di attività
si registrano nel corso degli
anni settanta, allorché le aziende incominciano a ricercare
miglioramenti nell'ambito della
distribuzione fisica, dal magazzino di stabilimento al Cliente,
attraverso opportuni interventi
di razionalizzazione volti
all'ottimizzazione dei diversi
segmenti del ciclo distributivo.
A partire dagli anni ottanta,
in seguito all'introduzione nelle
aziende in modo sufficientemente pervasivo di nuove logiche gestionali, quali il Materials Requirements Planning
(MRP), o il Just in time (JIT),
l'attenzione si sposta repentinamente sulla gestione dei
materiali: viene infatti coniata
l'espressione "logistica dei materiali", o altri sinonimi come
"gestione dei materiali" o "ma-
Codice QR
Quali erano le hit
musicali del 1982?
Scoprilo a pag. 17
e sul nostro sito...
terial management", per indicare il governo di tutte le attività volte ad assicurare la corretta
acquisizione,
movimentazione e gestione
dei materiali al fine di garantire
il costante e tempestivo rifornimento alla produzione ed
agli altri enti utilizzatori.
La fase successiva del percorso evolutivo segna in realtà un
radicale cambiamento perché
comporta la trasformazione
della logistica da insieme di
attività operative a sistema
interfunzionale che si pone
come mezzo per il raggiungimento di più elevati livelli
prestazionali.
Negli anni novanta, emerge
il concetto di logistica integrata,
secondo cui essa rappresenta
il processo per mezzo del quale pianificare, attuare e controllare il flusso delle materie prime, dei semilavorati e dei
prodotti finiti, e dei relativi flussi
d informazioni, dal luogo di
origine al luogo di consumo,
in modo da renderlo il più possibile efficiente e conforme alle
esigenze dei clienti.
L'ultimo stadio del processo
evolutivo, che conduce alla
nascita del concetto di Supply
chain management, è caratte-
Alessio Simari - Assistente alla
Direzione Lavori settore logistica.
rizzato dalla presa di coscienza da parte delle aziende che
il miglioramento nella gestione
dei flussi all'interno della catena logistica non può prescindere dal fattivo coinvolgimento
degli attori esterni: la logistica
assume un ruolo sempre più
centrale ed il suo obiettivo diventa sostanzialmente quello
di governare tutte le fasi del
processo produttivo, anche
esterne all'azienda, secondo
una visione sistemica.
Il passaggio della logistica da
una funzione sussidiaria ad un
ruolo strategico si è accompagnato in molte aziende ad una
propensione a esternalizzare
le attività di trasporto e di movimentazione delle merci, affidando a terzi un compito che
non rientra nel loro core business aziendale anche con lo
scopo di minimizzare e ottimizzare i costi.
“Alessandro il Grande attraversò il mar Egeo per iniziare
la conquista dell'Impero Persiano e nulla avrebbe potuto
fare senza un apparato logistico adeguato a supporto
dell'immenso esercito che lo seguiva”.
Leggi le istruzioni a pag. 5
“Ai tempi dei romani Caio Giulio Cesare istituì la figura del
logistico tra gli ufficiali in servizio nelle sue legioni, in
qualità di responsabile degli approvvigionamenti”.
9
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N
L’evoluzione della logistica
L’EVOLUZIONE della LOGISTICA
Italia e Coseva negli ultimi 30 anni
naviga con noi... www.coseva.coop
10
ITALIA e COSEVA negli ULTIMI 30 ANNI
Il Dott. Mattia Maccario racconta un trentennio di cronaca
italiana, e ripercorre gli eventi principali dalla fondazione
della cooperativa Coseva nel 1982 ad oggi.
1
982, l’anno dei mondiali
spagnoli di calcio, del
3-1 dell’Italia sulla Germania
Ovest, ma anche l’anno
dell’uccisione da parte della
mafia di Pio La Torre (segretario del PCI) e del Generale
Carlo Alberto Dalla Chiesa;
l’anno della morte di Gilles
Villeneuve alla guida della sua
Ferrari sul circuito di Zolder in
Belgio e l’anno di uscita
dell’album musicale più venduto al mondo “Thriller” di Michael Jackson. Il 1982 è, però,
soprattutto l’anno della fondazione di Coseva, anno in cui
14 disoccupati diedero vita a
quella che oggi è la cooperativa che conosciamo.
In questo breve viaggio nella
cronaca dell’Italia degli ultimi
trent’anni, cercherò di riassumere tre decenni di vita e di
lavoro, 30 anni nel corso dei
quali la cooperativa è cambiata, si è trasformata, assistendo a numerosi eventi
che hanno coinvolto
l’Italia e tutti lavoratori
che si sono alternati
nella “squadra” di
Coseva.
I primi anni di vita
della cooperativa
non sono certo facili, l’entusiasmo
non manca ed il
gruppo di fondatori
cerca di apportare
tutte le proprie esperienze e capacità nei
servizi offerti da Coseva.
Gli anni tra il 1982 ed il
1985 vedono una certa confu
sione nei ruoli aziendali e non
tutti i soci fondatori riescono a
lavorare, sono anni di rinunce
economiche e di sacrifici. Mentre la cooperativa muove i suoi
primi passi, intanto, nel panorama italiano si assiste
all’avvento del primo governo
a guida socialista dal dopoguerra (con il crollo della DC
che lascia spazio al Governo
Craxi) ed i primi computer fanno la loro timida comparsa in
fabbriche ed aziende. Sono gli
anni della morte di Enrico Berlinguer, dell’oscuramento delle
reti Tv private di Berlusconi
(salvate poi grazie ad un decreto di Craxi), dell’elezione di
Francesco Cossiga alla carica
di Presidente della Repubblica,
e del primo trapianto di cuore
effettuato in Italia, ad opera
del Dott. Vincenzo Gallucci.
Mattia Maccario. Addetto alla
comunicazione Interna ed Esterna.
Laureato in Giurisprudenza.
Tra il 1986 ed il 1989 la Coseva diversifica le sue attività
acquistando una licenza per
la gestione di un bar e di un
campeggio. Sono, però, anni
difficili in cui la crisi di liquidità
dovuta alla perdita che si registra settore degli “esercizi
pubblici” fa subire notevoli sacrifici ai lavoratori e moltiplicare
a dismisura le riunioni tra i soci
per trovare una soluzione.
Sono gli anni della paura per
il disastro nucleare di Chernobyl in Ucraina che avrà
ripercussioni anche l’Italia
per la fuoriuscita di una
nube radioattiva dal
reattore n. 4. Ma sono anche gli anni
della crisi del governo Craxi e della
più lunga crisi di
governo registrata
(91 giorni senza
esecutivo) e della
fine del Maxiprocesso di Palermo
contro la mafia.
Nel 1989 l’Italia assiste
alla rivolta degli studenti
cinesi di piazza Tienanmen
ed al crollo del muro di Berlino,
Siamo negli anni a cavallo tra
il 1990 ed il 1998, per l’Italia
sono gli anni delle tragedie del
mare, del traghetto Moby Prince ad Olbia e della petroliera
Haven al largo di Genvoa; di
tangentopoli; degli attentati ai
giudici Falcone e Borsellino;
ma anche dei mondiali di calcio in Italia e della vittoria sfumata ai rigori nel ’94 contro il
Brasile; della prima vittoria della nazionale italiana di rugby
(40-32 contro la Francia) e
dell’accoppiata Giro d’Italia e
Tour de France di Marco Pantani.
Dal 1998 al 2007 Coseva mi-
L’azienda si struttura, grazie
ad un controllo di gestione capillare ed all’inserimento di importanti figure professionali;
viene creato il Comitato di Direzione; la formazione per i
soci è, ormai, una prassi consolidata e nel 1999 arriva la
prima Certificazione di Qualità.
Il 2000 è l’anno del primo Bilancio Sociale, ormai tutti gli
anni viene distribuito il Ristorno
e la Remunerazione del Capitale Sociale. Il 2001 è l’anno
del cambio di denominazione
e del nuovo logo (quello attuale) la CO.SE.VA. diventa
COSEVA PLURISERVIZI e si
affina e si migliora la comunicazione (news via mail, sondaggi, Valore d’Insieme) e gli
strumenti di democrazia interna (nasce il Tavolo di Consultazione Permanente). Il 2002
è l’anno della festa per i 20
anni dalla fondazione e nel
2007 si festeggiano i 25 anni
con una grande festa a seguito
dell’Assemblea dei Soci svolta
presso il Palafiori di Sanremo,
con la partecipazione di Giulio
Golia delle Iene.
L’Italia in quegli anni assiste
all’avvento della moneta unica
europea: l’Euro; alla chiusura
del tunnel del monte Bianco a
causa di un grave incendio
scoppiato al suo interno; alle
celebrazioni a Roma per il Giubileo del 2000 e per la Giornata Mondiale della Gioventù.
Come tutto il mondo si resta
in apprensione per gli attentati
alle Torri Gemelle di New York
e, sul nostro territorio, ci si
confronta con i black block che
mettono a ferro e fuoco Genova durante il G8. Sono anche
gli anni della morte di Marco
Biagi, del caso Unabomber e
degli ordigni nascosti in oggetti
di uso comune, della morte di
Papa Giovanni Paolo II, delle
Olimpiadi Invernali svoltesi a
Torino e della quarta vittoria
dell’Italia nella Coppa del Mondo di calcio.
Dal 2008 ad oggi è storia recente, gli ultimi cinque anni
per Coseva hanno rappresentato anni di crescita e di rinforzo, nonostante la crisi economica che ha colpito tutto il
sistema economico europeo.
Il fatturato è sempre in aumento, così come il numero medio
di occupati negli anni, anche
se si sono dovute affrontare
situazioni difficili. Sono gli anni
dell’elaborazione del Piano
Strategico, che ha raggiunto
la sua seconda edizione, così
come del “Libretto di
Accoglienza”, distribuito a tutti
i soci che entrano in Coseva
per illustrare le particolarità
della cooperativa e scritto la
prima volta in 4 lingue e dalla
seconda edizione in 5.
In Italia gli ultimi cinque anni
sono sicuramente gli anni della
crisi
economica,
dell’emergenza rifiuti nel Sud
Italia, del terremoto in Abruzzo
e del G8 svoltosi nelle zone
del sisma, oltre che dei festeggiamenti svolti nel corso del
2011 per i 150 anni dell’Unità
d’Italia.
L’Italia e la Coseva degli ultimi 30 anni
gliora sempre di più, sia sotto
il punto di vista aziendale che
sotto quello societario. Sono
acquisite importanti terziarizzazioni per la gestione di piattaforme logistiche ed i servizi
offerti si orientano verso i settori pulizie e logistica.
11
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che separava le due Germanie; mentre la Coseva assiste
ad una svolta: vengono abbandonati gli appalti non remunerativi e, dopo un intero anno
di sacrifici, si risana l’assetto
economico-finanziario. Si modifica il logo, nuove divise ed
automezzi da lavoro, si inizia
a fare formazione e nel 1995
si stila il primo piano di sicurezza sul lavoro. Si acquisiscono nuove commesse, vengono
applicati i CCNL, si moltiplicano le iniziative solidaristiche e
si passa, grazie ad un discreto
controllo di gestione, da deliberare sacrifici per i soci a
riconoscere loro incrementi
retributivi. Il C.d’A. viene ridotto
a tre membri per velocizzare
le decisioni.
Trent’anni dopo... Ci basta?
Vorrei concludere questa rassegna di eventi di cronaca italiana citando un evento lieto,
che possa fare da richiamo
alla festa per i 30 anni di Coseva, fondata il 16 gennaio
1982, ma tra crisi economica,
Governo Monti e disastro della
Concordia non so proprio dove
attingere.
Mi rivolgerò, quindi, alla cronaca internazionale ed al fatto
che il 2012 è stato dichiarato
dall’Assemblea Generale
dell’ONU anno internazionale
delle cooperative. Sarà per
caso che al “Palazzo di Vetro”
delle Nazioni Unite di New
York sia arrivata la voce dei
festeggiamenti di Coseva?
TRENT’ANNI DOPO... CI BASTA?
Quelli che hanno resistito trent’anni in Coseva si notano.
Tiziana Rossin socia fondatrice, ci porta un aspetto di
dubbiosa inquietudine che rende forte il nostro mondo.
V
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12
enivamo spinti dall'aria
che tirava negli anni '60
che ancora ci rinfrescava negli
anni '70, i più anziani c'erano
stati proprio dentro, soprattutto
quelli che venivano dalla
grande città, ma anche quelli
di qua, di provincia, l'avevano
presa di rimbalzo; i più giovani
l'avevano bevuta con il latte
da infanti, comunità, proprietà
comune, solidarietà, nessun
padrone.......
Quando venne un momento
di crisi di lavoro, la cosa più
logica fu creare una
cooperativa.
I primi tempi,
COSEVA con il suo
corpo sociale, era
una bambina, tutto
il mondo era buono,
tutto sembrava
possibile e ci
aiutavamo l'un
l'altro.
Poi ci si sveglia e non
tutti sono buoni,
soprattutto se il nostro
corpo che cresce toglie
spazio a qualcuno o prende
testate negli spigoli.
Impresa, efficienza,
competitività, un tuffo nel
mondo bello e terribile,
insidioso e avventuroso; siamo
bravi! Siamo veramente bravi!
Ci basta? Tiro su il naso e
dico no. Fiuto pericoli ma
anche opportunità. Il vento
mormora di nuovo: comunità,
cooperazione, fare rete,
solidarietà…... ma stavolta non
sembrano refoli utopici,
sembrano più brontolii di
Tiziana Rossin, socia fondatrice
ed addetta a contabilità e
fatturazione. Presidente Coseva
dal 1986 al 1988.
tempesta, ma tempesta che
porta acqua ricca e buona in
un terreno riarso.
Guardiamoci intorno e
usiamo tutti i nostri
sensi, ma soprattutto
il cuore.
Dobbiamo avere
occhi per vedere
oltre gli schemi, le
leggi economiche
che governano i
nostri tempi.
Rinnovare il modo
di
pensare
rendendo vivo il
pensiero così da
giungere a idee
fresche, nuove e
produttive per la società
intera.
Interessante sintesi dell’evoluzione del lavoro attraverso
macchine e prodotti chimici (green), ma soprattutto le
persone attraverso l’occhio esperto dell’Assistente Lavori
Dorina (Moriano M. Dolores).
Quando qualcuno impugna una scopa e si
accinge a rimuovere lo sporco
da una superficie compie
un’azione semplicissima che
però ha anche una valenza
simbolica: quella di evocare
tutto il mondo della pulizia intesa come professione e come
conquista dell’igiene.
Questa riflessione non è mia,
ma è la prefazione di un testo
sulle pulizie, dove si evince
che negli ultimi 30 anni le
pulizie abbiano cambiato il
modo di essere percepite,
da umile professione a primo veicolo d’igiene.
Se si guarda al passato, anche
non troppo lontano (30 anni)
le pulizie non venivano percepite in questa maniera, erano
un po’ considerate come
un’ultima spiaggia, nel frattempo le cose sono cambiate, le
pulizie sono state professionalizzate, codificate, rese più
ecologiche dall’utilizzo di macchinari.
Dalla nascita del primo aspirapolvere manuale nel 1890, costituito solo da un sacco di tela
ed una latta azionati da un
soffietto, alle moderne e tecnologiche lavasciuga ad osmosi inversa, si è prodotta una
vasta gamma di macchinari
ed attrezzature volte a migliorare la qualità e la sicurezza
del lavoro, le moderne metodologie hanno ulteriormente
standardizzato il lavoro, rendendolo paragonabile alle industrie manifatturiere.
A sinistra una vecchia scopa di saggina, spesso sostiuita dalle nuove
macchine lavasciuga (a destra) dotate di tecnologie avanzate che
potenziano l’acqua, riducendo l’uso di detergenti.
Moriano M. Dolores, Assistente
alla Direzione Lavori di Coseva
Pluriservizi nel settore
multiservizi.
Nella mia personale esperienza nel settore ho vissuto questo mutamento tecnologico e
posso affermare: è un lavoro
dove le persone contano molto, si sentono molto qualificate
nel vedere il risultato del loro
operato, che la maggioranza
delle volte durerà qualche ora,
ma il nostro “costruire” il pulito
è già di per se una soddisfazione.
In questo settore dove meccanica e chimica sono essenziali
al lavoro, sono stati fatti grandi
passi per quanto riguarda
l’ambiente, partendo dai detergenti chimici che ormai vengono prodotti in maniera per così
dire “verde” e sono largamente
usate le monodosi, i contenitori
riciclabili, ecc. ed arrivando
fino alle nuove lavasciuga ad
osmosi inversa che, con un
procedimento tecnico, ionizzano l’acqua e permettono di non
utilizzare quasi più i detergenti.
13
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T
L’evoluzione dei servizi di pulizia
L’EVOLUZIONE dei SERVIZI di PULIZIA
Storia degli strumenti per le pulizie
STORIA degli STRUMENTI per le
PULIZIE: L’ASPIRAPOLVERE
La Direzione Lavori del settore Multiservizi
Roncone M. Teresa ci propone questa
rubrica, che si ripromette di ricercare la
storia, le curiosità e gli aneddoti inerenti
macchine ed attrezzature delle pulizie.
In questa prima puntata parliamo dell’ASPIRAPOLVERE.
L
a necessità di aspirare
la polvere trova le prime
soluzioni negli ultimi 20 anni
dell’800, attraverso soluzioni
manuali.
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14
L’aspirapolvere moderno non
nasce di colpo nei primi anni
del ‘900 ma è preceduta da
grosse macchine battitappeto,
postazioni fisse dotate di rulli
dai quali partono lacci e laccioli. Questi ultimi, ruotando, dattono il tappeto e ne fanno uscire la polvere sospingendola
all’esterno con aria compressa
convogliata da ventilatori. Questo procedimento toglie la polvere dal tappeto ma la dissemina e la disperde negli
ambienti.
Molte fonti affermano che il
primo
brevetto
dell’aspirapolvere fu rilasciato
nel 1876 ad Anna e Melville
Bissel per un apparecchio fissato su una carrozza trainata
da cavalli, con una pompa
azionata manualmente ed un
lungo tubo utilizzato per pulire
i tappeti, si chiamava infatti
"Bissell Carpet Sweeper".
Pubblicità francese (primi del ‘900) di
aspirapolvere manuale o elettrico che
“aspira i microbi”.
I primi due aspirapolvere elettrici apparvero quasi contemporaneamente ma concepiti
da due diversi inventori:
Intorno al 1901 Hubert Cecil
Booth si meravigliò che per
la pulizia dei treni venisse usato un apparecchio che soffiando aria allontanava la polvere
e la sporcizia. Ideò un apparecchio più maneggevole e
che era in grado di aspirare la
polvere. Presentò la sua invenzione in Inghilterra ma la sua
idea non riscosse molto successo.
L'altro inventore fu lo statunitense James Murray Spangler, un portinaio di Canton,
Ohio. Utilizzando un ventilatore, una scatola e un cuscino
costruì un aspirapolvere. Insieme alla forza aspirante il dispositivo utilizzava anche una
spazzola rotante. Brevettò
l'invenzione nel 1908 e vendette il brevetto alla società di suo
cugino, la "Hoover Harness
and Leather Goods Factory".
Negli Stati Uniti Hoover è tuttora uno dei leader nella produzione di elettrodomestici.
In Inghilterra il termine Hoover
è strettamente associato
all'aspirapolvere tanto da divenirne sinonimo, nell'uso corrente "doing the hoovering" è
la definizione usata per
Roncone M. Teresa, Direzione
Lavori del settore Multiservizi.
l'operazione di passaggio
dell'aspirapolvere.
Per molti anni l'aspirapolvere
rimase un articolo di lusso,
dopo la seconda guerra mondiale la loro diffusione aumentò
considerevolmente.
Arrivederci al prossimo
numero.
Gigantografia (collezione Sutter) che
raffigura tre aspirapolveri manuali:
- “Feeny” americano 1905
- “Superior” americano 1911
- “Star” inglese 1911
O
spitati della Città di
Sanremo, Coseva
Pluriservizi assieme alla
consorella Delta Mizar, hanno
svolto le loro rispettive
Assemblee dei Soci presso il
Palafiori.
Per Coseva si è trattato
dell’Assemblea dei soci
numero 89, nel corso della
quale sono stati approvati il
Bilancio Civile e Sociale, i cui
numeri principali sono
racchiusi nello specchietto qui
accanto.
Circa 300 persone hanno
partecipato all’evento che,
vista la particolare ricorrenza
dei festeggiamenti del 30°
anniversario di Coseva, è stato
ricco di momenti emozionanti.
Ricordiamo
come
particolarmente graditi gli
interventi nel corso della
riunione dei Soci da parte del
Sindaco di Camporosso Sig.ra
Civardi, di Gianlugi Granero
- Presidente di Legacoop
Codice QR
Tutte le immagini
dei festeggiamenti.
Visita sul nostro sito
L’Abum di Coseva
Leggi le istruzioni a pag. 5
I NUMERI APPROVATI
DALL’ASSEMBLEA
DEI SOCI
Liguria, Michelis Paolo Coordinatore Provinciale di
Legacoop, Bosio Claudio Segretario Provinciale CISL,
ed ancora di Gandolfo
Giovanni - Ex dirigente
cooperativo ed ex consulente
del lavoro, oltre ad altri
rappresentanti sindacali ed
istituzionali.
A seguito della votazione del
Bilancio Civile e Sociale, si è
passati alla premiazione dei
soci.
Per i 10 anni di servizio sono
stati premiati:
Gamba Anna, Grida
Abderrahim, Riggi Davide,
Territo Grazielle, Ferrantini
Carlo, Verardo Federico,
Zlatar Momir, Colombo
Silvano, Massino Monica,
Becco Bartolomeo, Viazzo
Massimiliano e Panizza
Sergio.
Per i 20 anni di servizio è stato
premiato Maccario Pio
Mariano, mentre in qualità di
socia fondatrice e quindi per i
suoi 30 anni in Coseva è stata
premiata Tiziana Rossin,
assieme a Mauro Idone,
entrato a lavorare in Coseva
poco dopo.
Per quanto riguarda i premi
del Sistema Integrato QualitàSicurezza-Ambiente-Etica,
sono stati assgnati ai cantieri
Colussi Imperia, Colussi
Fossano ed alla Squadra
Pulizie Imperia per
l’importante risultato degli
infortuni ZERO nel corso del
2011.
15
Pulizie dell’Area Sede per
l’eccellente servizio reso in
occasione dell’intervento
presso la Croce Rossa Italiana
che lo scorso anno ha ospitato
centinaia di profighi provenienti
dalla Libia.
I festeggiamenti sono poi
proseguiti con lo spettacolo
del comico savonese
Daniele Raco, apparso più
volte in televisione a Zelig ed
attivo in teatro e con la cena
per soci ed invitati.
Dopo aver tagliato la “Torta
Coseva” con le sue trenta
candeline, ci siamo divertiti e
scatenati con le canzoni
dialettali della band genovese
dei Buio Pesto.
A pag. 20 sono riportate
alcune immagini dei
festeggiamenti.
naviga con noi... www.coseva.coop
Si è svolta il 26 maggio a Sanremo, presso il Palafiori di
Corso Garibaldi, l’89° Assemblea dei Soci Coseva.
Al termine dell’Assemblea si sono svolti i festeggiamenti
per i 30 anni di Coseva, con il comico Daniele Raco e la
band dei Buio Pesto.
Assemblea dei Soci - anno 2012
ASSEMBLEA dei SOCI - anno 2012
Comprensione del testo - A proposito di...
16
A PROPOSITO DI...
Nel 1982, mentre nasceva Coseva, leggevo:
“CENT’ANNI DI SOLITUDINE”
di Gabriel Garcia Marques
N
el 1982 il Nobel per la
letteratura viene
assegnato a Gabriel Garcia
Marques e, come spesso accade,
molte persone, fra cui io,
cominciarono a cercare i suoi libri
per capire chi fosse. Fu così che
mi imbattei nel suo capolavoro
“Cent'anni di solitudine”.
Questo è uno dei romanzi più belli
e significativi del '900.
L'opera narra la storia di una
famiglia, i Buendía, seguendone
le vicende per sei generazioni, in
un mitico villaggio sperduto tra
le paludi: Macondo, che per molti
aspetti ricalca il paese natale dello
scrittore.
Dal fondatore del villaggio e
capostipite della famiglia José
Arcadio Buendía, si articolano
eventi e personaggi che seguono
itinerari circolari in un tempo
"congelato" attraverso il quale
migliaia di piccole vicende si
intrecciano ma dove tutto resta
sostanzialmente invariato attorno
a quel fulcro centrale che è il
villaggio e la vita che vi si
conduce.
La ripetitività del tempo e dei fatti
è appunto il grande tema del
romanzo e attraverso cui vediamo
delinearsi altri elementi: l'utilizzo
di un "realismo magico" che
mostra un microcosmo arcano in
cui la linea di demarcazione fra
vivi e morti non è più così nitida
e in cui ai vivi è dato il dono
tragico della chiaroveggenza, il
tutto con un messaggio
drammatico di fondo, ma anche
vitalistico. Secondo me Marques
non è più riuscito a ripetere la
Mauro Idone, ragioniere,
appassionato di filosofia,
socio ed ex Presidente di
Coseva (dal 1988 al 1990).
magia di questo romanzo, la sua
scrittura avvolgente che ti fa
precipitare in questo piccolo
villaggio in cui c'è: amore, morte,
gioia, dolore, sesso, violenza,
fatica, leggerezza .... VITA ...
Questo leggevo mentre COSEVA
nasceva e nel mio animo entrava
il desiderio di farne parte.
BUONA LETTURA E
BUONA COOPERAZIONE...
“COMPRENSIONE DEL TESTO”
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Nel 1982 è probabile che ascoltassi questo pezzo di FRANCESCO DE GREGORI di cui
vi ripropongo il testo: TITANIC.
La prima classe costa mille lire, la seconda cento, la
terza dolore e spavento. E puzza di sudore dal
boccaporto e odore di mare morto.
Sior Capitano mi stia a sentire, ho belle e pronte le
mille lire, in prima classe voglio viaggiare su questo
splendido mare.
Ci sembra quasi che il ghiaccio che abbiamo nel cuore
piano piano si vada a squagliare in mezzo al fumo di
questo vapore di questa vacanza in alto mare.
E gira gira gira gira l'elica e gira gira che piove e
nevica, per noi ragazzi di terza classe che per non
morire si va in America.
Ci sta mia figlia che ha quindici anni ed a Parigi ha
comprato un cappello, se ci invitasse al suo tavolo a
cena come sarebbe bello.
E con l'orchestra che ci accompagna con questi nuovi
ritmi americani, saluteremo la Gran Bretagna col
bicchiere tra le mani e con il ghiaccio dentro al bicchiere
faremo un brindisi tintinnante a questo viaggio davvero
mondiale, a questa luna gigante.
E il marconista sulla sua torre, le lunghe dita celesti
nell'aria, riceveva messaggi d'auguri per questa
crociera straordinaria.
E trasmetteva saluti e speranze in quasi tutte le lingue
del mondo, comunicava tra Vienna e Chicago in poco
meno di un secondo.
Ma chi l'ha detto che in terza classe, che in terza
classe si viaggia male, questa cuccetta sembra un
letto a due piazze, ci si sta meglio che in ospedale.
A noi cafoni ci hanno sempre chiamato ma qui ci
trattano da signori, che quando piove si può star
dentro ma col bel tempo veniamo fuori.
Su questo mare nero come il petrolio ad ammirare
questa luna metallo e quando suonano le sirene ci
sembra quasi che canti il gallo.
E la ragazza di prima classe, innamorata del proprio
cappello, quando la sera lo vide ballare lo trovò subito
molto bello.
Forse per via di quegli occhi di ghiaccio così difficili
da evitare, pensò "Magari con un po' di coraggio,
prima dell'arrivo mi farò baciare".
E com'è bella la vita stasera, tra l'amore che tira e un
padre che predica, per noi ragazze di terza classe
che per non sposarci si va in America, per noi ragazze
di terza classe che per non sposarci si va in America.
L’OTTAVA NOTA
di Franco Battiato
S
u questo numero de “il
Punto” abbiamo la possibilità di leggere e capire quello a
cui 14 soci coraggiosi e lungimiranti dettero inizio, e quello che
in questi 30 anni è successo e
cambiato.
Ma mi chiedevo: che musica si
ascoltava all’epoca (30 anni si
possono definire così…)?
In questa pagina troverete le
classifiche dei singoli più venduti
(alcuni titoli, onestamente, non
mi dicono nulla!) e quella degli
album. Quando ho visto il disco
più venduto del 1982 (a proposito,
Campioni del Mondo!), ho fatto
un sobbalzo. Ma come, la Voce
del Padrone, di Franco Battiato,
ha 30 anni! Ma è come Coseva,
non li dimostra assolutamente!
Per prima cosa delle voce del
padrone dobbiamo dire una cosa:
è il primo nella storia della discografia italiana a vendere oltre un
milione di copie. E se uno raggiunge un traguardo del genere
non è certo il caso, la fortuna o
una favorevole congiunzione
astrale, ma è il frutto di un lavoro
particolare e sapiente dove si
trova tutto ed il contrario di tutto,
in 7 canzoni una più bella dell’altra
ma tutte per certi versi particolari.
Summer on a solitary beach –
Fuga dalla città “via via da queste sponde – portami lontano
sulle onde”.
Gli uccelli – Poetico – c’è tutto
il suono del volo.
Cuccurucucù – Ricordi scolastici
– chi non ha canticchiato sotto
la doccia “paloma ahia-ia-ia-iai
cantava”.
Segnali di vita – Metafisico.
Sentimento nuevo – inno
all’amore sensuale “la mia voce
come il coro delle sirene di Ulisse mi incatena ed è bellissimo
perdersi in questo incantesimo”.
Centro di gravità permanente
– suggestioni e sarcasmo in un
ritmo vertiginoso “Gesuiti
Euclidei” “non sopporto i cori
russi la musica finto rock la new
wave italiana”.
Ma è Bandiera bianca la canzone dell’album che mi piace di più
e mi da sensazioni ed emozioni
uniche, con citazioni a raffica e
fra loro diverse: si parte da Mr.
Tamburino (Bob Dylan) a figli delle
stelle (Alan sorrenti), da Beethoven a Sinatra, passando per Vivaldi. Il controcanto del megafono
è potente e per certi versi inquietante, il pop orecchiabile si mischia all’ironia “quei programmi
demenziali con tribune elettorali”,
il ritmo ballabile non nasconde la
I 10 album più venduti
in Italia nel 1982
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Cocciante
Riccardo Cocciante
Eye in the sky
Alan Parsons Project
Teresa De Sio
Teresa De Sio
Momenti
Julio Iglesias
Il tempo delle mele
Colonna sonora
30 x 60
Autori vari
Artide Antartide
Renato Zero
Bella 'mbriana
Pino Daniele
critica sociale “com’è misera la
vita negli abusi di potere”, la cantabilità delle parole evidenzia il
cambio dei costumi “c’è chi si
mette degli occhiali da sole per
avere più carisma e sintomatico
mistero”. Di fondo questa canzone anticipa clamorosamente gli
anni ’80, riflusso, rampantismo,
crisi delle ideologie, rincorsa al
denaro ed al benessere “i tempi
stanno per cambiare” “quante
squallide figure che attraversano
il Paese” “pronipoti di sua maestà
il denaro”.
Battiato (e non dimentichiamo le
musiche di Maestro Giusto Pio)
fa sventolare la bandiera bianca
in segno di resa a tutto questo,
ma mi chiedo e vi chiedo, noi ci
siamo arresi? Sul nostro ponte
che bandiera sventola? Abbiamo
ancora la voglia e la forza di batterci per una bandiera?
BUON ASCOLTO A TUTTI.
I 10 singoli più venduti
in Italia nel 1982
La voce del padrone.
Franco Battiato
Love over gold
Dire Straits
Pasquale Lanza.
Responsabile del Personale.
Dottore in Giurisprudenza.
FRANCO BATTIATO
(Jonia 23 marzo 1945)
Altri album consigliati:
L’era del cinghiale bianco (1979);
Patriots (1980);
Caffè de la Paix (1993);
Ferro battuto (2001)
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Der Kommissar (rap that)
Falco
Paradise
Phoebe Cates
Reality
Richard Sanderson
Bravi ragazzi
Miguel Bosè
Avrai
Claudio Baglioni
Il Ballo del qua qua
Romina Power
Hard to say I'm sorry
Chicago
Words
F.R. David
Ebony and ivory
P.McCartney & S.Wonder
Masterpiece
Gazebo
17
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“LA VOCE DEL PADRONE”
L’Ottava Nota
Nel 1982, nasceva Coseva, e primo in classifica era:
Guida Coseva - Dicono di noi
CHIESA EVANGELICA APOSTOLICA IN ITALIA
“Con la presente esprimiamo i nostri più sinceri ringraziamenti per la
merce ricevuta a titolo di beneficenza che abbiamo provveduto a distribuire
a famiglie bisognose”.
Chiesa Apostolica in Italia
Distretto di Genova
Pastore Daniele Bonanno
CONVENZIONE SANITARIA - UNISALUTE.
Quest’anno sono 41 i soci di Coseva che
usufruiscono dell’assicurazione sanitaria
integrativa offerta dalla cooperativa.
Visita il sito web di
UNISALUTE
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18
I suddetti soci sono coloro che, come da regolamento, hanno
compiuto i 10 anni di servizio e possono quindi usufruire di coperture
su esami, visite specialistiche e operazioni chirurgiche presso enti
convenzionati e non.
Per avere maggiori informazioni o per prenotare le prestazioni
sanitarie alla tariffa agevolata visitate il sito www.unisalute.it.
Ristorante
LE RAPALLINE
Antica Osteria
U FUNTANIN
Ristorante
SORA
MARGHERITA
Leggi le istruzioni a pag. 5
Reg. Rapalline, 49
Campochiesa d’Albenga (SV)
Tel. 0182 20340
www.ristorantelerapalline.com
Ampio giardino con dehor.
Chiuso il lunedì
Pass. Funtanin, 1
Ventimiglia Alta (IM)
Tel. 0184 231209
www.ufuntanin.com
Tecnicamente preparati.
Aggiornamenti azzeccati di antica
cucina ligure.
P.zza delle Cinque Scole, 30
Roma
Tel. 06 6874216
[email protected]
Nel ghetto romano.
Servizio molto spartano. Facile
mangiare con gente di tutto il mondo.
Prezzi un po’ alti.
Il polo museale e culturale di Villa Regina Margherita, che si
trova a Bordighera (IM), offre una esposizione permanente
di opere scelte dalla collezione Terruzzi.
Vanta oltre 1200 pezzi esposti tra cui tavole a fondo oro del
‘300 - ‘400, splendidi dipinti e nature morte italiane e straniere
compresi tra il 1500 ed il 1800, prestigiosi arredi, arti decorative
ed una preziosa ed unica collezione di porcellane.
Le sale della Villa storica
sono arredate ed arricchite dalle opere d’arte sopra citate, e
si susseguono in un percorso permanente teso a ricostruire
l’atmosfera seducente dei una dimora d’epoca. Tra i pezzi di
maggior valore spicca assolutamente l’imponente e spettacolare
Servizio Minghetti, composto da ben 381 pezzi.
Notizie varie
FONDAZIONE TERRUZZI - VILLA REGINA MARGHERITA.
Per informazioni e prenotazioni:
Villa Regina Margherita - Via Romana 34/36 - Bordighera (IM) - Tel. 0184 276111 / 338 1375423
56° RADUNO CONFRATERNITE
Il Raduno delle Confraternite della Regione
Ecclesiastica Ligure, si è svolto il 29 aprile
2012 a Riva Ligure. Coseva era tra gli sponsor sostenitori della manifestazione.
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L’associazione Quarto Quadrante in collaborazione con
ISM di Milano, la Guardia Costiera di Arma di Taggia e
la sponsorizzazione di COSEVA e DELTA MIZAR, ha
orgnaizzato un progetto che ha portato nelle scuole elementari il tema dell’inquinamento delle nostre coste e delle
specie che vivono nei nostri mari. Il giorno 9 giugno si è
svolta, inoltre, l’operazione fondali puliti con l’intrvento di
squadre di sommozzatori per la pulizia dei fondali e di
ragazzi per la pulizia delle spiagge.
C A M P I O N ATO P R O V I N C I A L E 2 0 11 - 2 0 1 2
Il Comitato Provinciale di Imperia della FIBIS (Federeazione
Italiana Biliardo Sportivo) ha organizzato il primo Campionato Provinciale a coppie di biliardo sportivo.
Coseva si è onorata di fare da sponsor all’iniziativa,
che vedrà svolgere la finale per decidere i vincitori, il giorno
10 giugno 2012.
GIANCARLO LORA
Un pensiero va a Giancarlo Lora, scomparso di recente. Giancarlo ha gentilmente prestato
il suo nome come Direttore di questa pubblicazione (il Punto di Coseva Pluriservizi). Ha
occupato questo ruolo a livello di volontariato, con lo spirito generoso che ha caratterizzato la
sua esistenza. Giancarlo Lora era un noto giornalista, militante politico, impegnato nella pubblica
amministrazione ed in tante iniziative sociali.
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PROGETTO EDUMARE e FONDALI PULITI
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Ass. dei Soci - Le immagini
ASSEMBLEA dei SOCI - Le Immagini
Sintesi e traduzione
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THIRTY YEARS RETROSPECTIVE. The President of the Coseva Multiservice, Giovanni Novello,traces 30
years of the history going back to the motivation the cooperative's origins. The founders, through sacrifices
and renunciations, chose a more difficult path but independent. Some people gave up secure places in public
institutions or elsewhere, to work in a cooperative, which offered more self-determination. From the union of
the weaks, has born a reality become nowday great and a model of rights protection. The history suggest by
the President, also traces the appearance of group dynamics, as the cooperative arise from a group of friends,
with many defects, to become later a cooperative real and complex.
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SAFETY AT WORK IN THE LAST THIRTY YEARS. The Vice President of Coseva, Massimo Bolla, go through
the development of rules and laws on occupational safety in the last 30 years. The attention to this important
subject has improved so much, especially from1994, to nowday, involving all the parties engaged in the work,
regardless of whether workers, bosses or managers. Even the controlling bodies express carefulness never
seen thirty years ago. Finally, the performance of Coseva are cited, which reduced accidents in 2011 compared
to 2010. Coseva possesses a specific quality certification for occupational safety.
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30 YEARS OF COMMUNICATION THROUGH COSEVA.The communication, like all other aspects of the
cooperative, has had a significant evolution in the last three decades. All this is told in a book dedicated to this
subject.
Page 9
EVOLUTION OF LOGISTICS. A trip more than thirty years in the changes in the management of logistics flows
of goods, with particular emphasis on the last twenty years, influenced by globalization and by growing of the
moviment of goods. A study proposed by the Engineer Alessio Simari, Technical Coordinator in Coseva.
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Page 10
The ITALY AND Coseva in THE LAST 30 YEARS. Great research conducted by Dr.Matthias Maccario, who
is also involved in Coseva communication. The work, careful and meticulous, lead to the attention of many
news of our national history and of our cooperative.
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THE EVOLUTION OF CLEANING SERVICES. Moriano M. Doloers,Surveyor and Assistant Jobs, tell the
evolution and the professionalization of the cleaning industry. Thirty years of change in machinery, chemical
products, in the attention to the environment but also to men.
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THE HISTORY of the equipment cleaning. Roncone M. Teresa,Supervision on Multiservice Sector, offer us a
column out of the celebration of the thirtieth year of the cooperative. Interesting quotes on patents of the first
professional vacuum cleaners, with some technical sections on the physical characteristics of the machines.
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ASSEMBLY MEMBERS OF YEAR 2012. Photo session of the Assembly, but also the festivities for the thirty
years of the cooperative.
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ABOUT ... Mauro Idone, as usual, we propose a book"One Hundred Years of Lonliness" by Gabriel Garcia
Marquez, Nobel Prize in 1982, year of birth of Coseva.
Page17
The EIGHTH NOTE. New column on music, kept by Dr. Pasquale Lanza, Human Resources of Coseva. Music
and royalty replicated thirty years ago for the sociological aspects of the case.
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THIRTY YEARS AFTER...IT'S ENOUGH? Tiziana Rossin, ex- President and a founder member of the cooperative,
tells us that we were good, nay, very good and then asks us if it is enough and if you can do more. Interesting
and stimulating worry.
Sintesi e traduzione
PAG. 3
RETROSPECTIVE TRENTENAIRE. Le Président de la Coseva Pluriservices, Novello Giovanni, reparcourt 30
ans de l’histoire de la coopérative en remontant à la motivation des origines. Les fondateurs, à travers les
sacrifices et les renonciations, ont choisit un chemin plus difficile mais plus indépendant. Certains ont renoncés
à des postes sûrs dans des administrations pubbliques ou d’ailleurs, pour travailler dans la coopérative, qui
offrait plus d’autodétermination. De l’union des sujets faibles est née une réalité devenue aujourd’hui grande
et modèle de tutelle des droits. L’histoire, proposé par le Président, reparcourt aussi l’aspect des dynamiques
du groupe, puisque la coopérative est née d’un groupe d’amis, avec plusieurs défauts, pur devenir successivement
une coopérative vraie et complexe.
PAG. 6
LA SECURITE SUR LE TRAVAIL DANS LES DERNIERS TRENTENAIRE D’ANNEES. Le Vice President de
Coseva Massimo Bolla, traverse le développement des règles et des Lois sur la Securité durant les derniers
trentenaires. L’interet à cet important argument s’est tellement améliorée, surtout depuis l’année 1994 jusqu’à
aujourd’hui, impliquant tous les sujets engagés dans le travil, indépendamment si s’est des travailleurs, des
employeurs ou dirigeants, Aussi les Organes de contrôle expriment l’attention jamais vues durant les derniers
trentenaires. En fin, sont cités la performance de Coseva, qui a réduit les accidents de travail de l’année 2011
par rapport à l’année 2010. Coseva est en possession d’une certification de qualité spécifique pour la sécurité
au travail.
PAG.8
30 ANNEE DE COSEVA A TRAVERS LA COMMUNICATION. La comunication comme tous les autres aspects
de la cooperative, a eu une evolution remarquable durantt ces trois décennies. Tout cela est raconté dans un
livre dédicacé à cet argument.
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PAG. 9
L’EVOLUTION DE LA LOGISTIQUE. Excursion plus de Trentenaire dans les chargements dans la gestion des
flux logistiques des marchandaises, avec un augmentation particuliere durant les denieres vingts ans, influencé
par la mondialisation et l’augmentation vertigineuse de la circulation des marchandises. Travail d’étude proposé
par l’ingénieur Alessio Simari, coordinateur technique à Coseva.
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L’ITALIE ET COSEVA DURANT LES TRENTENAIRES. Grande recherche élaborér par le docteur Mattia
Maccario, qui à Coseva s’occupe aussi de la comunication. C’est un travail minutieux et méticuleux qui porte
à l’interet le nombre d’événements de chronique de notre histoire nationale et de notre cooperative.
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PAG. 12
TRENTES ANNEES APRES … EST-CE SUFFISAMENT? Rossin tiziana, Ex-President de la cooperative et
Membre fondateur, nous dit que nous sommes braves, et ensuite il nous demande si s’est est suffisant et si
on peut faire plus. Intéressante et stimulante inquiétude.
PAG. 13
L’EVOLUTIONE DES SERVICES DE NETTOYAGE. Moriano M. Dolores, géométre et assistant à la direction
de travail, raconte l’evolution et la professionnalisation du secteur de nettoyage. Trente année de changement
des machines, dans les produits chimiques, dans l’interet de l’enveronnement et surtout aux hommes.
PAG.14
L’HISTOIRE DES EQUIPEMENTS POUR LES NETTOYAGES. Roncone M. Teresa, direction travail du secteur
plusieurs services, nous propose une rubrique hors de l’anniversaire de la trentiéme année de la cooperative,.
Citations intéressantes sur les brevets des premiers aspirateurs professionnels, avec quelques passages
techinques sur le caractéristiques physiques des machines.
PAG. 15
L’ASSEMBLEE DES ASSOCIES ANNEE 2012. Service photografique de l’assemblée, mais aussi des célébrations
pendant trois décennies de la coopérative.
PAG. 16
A PROPOS… DE Mauro Idone, comme d’habitude, nous propose un livre “Cent annés de solitude” de Gabriel
Garzia Marquez, Nobel en 1982, l’année de naissance de Coseva.
PAG. 17
LA HUITIME NOTE. Nouvelle rubrique du caractère musical, tenue par le Docteur Pasquale Lanza, Human
Resources de coseva,. Il ya trente année de Musique et canon reproposés aussi pour les aspects sociologiques
de l’affaire.
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Sintesi e traduzione
I VANTAGGI DI ESSERE SOCI COSEVA
L'ASSISTENZA AI SOCI COSEVA
- Lavorare in una cooperativa trasparente che applica i
contratti e le leggi sul lavoro (sembra una cosa dovuta,
E LO E', ma non è da tutti).
- Ristorno: beneficiare a fine anno di aumento gratuito di
capitale sociale in funzione del buon esito della gestione.
- Incentivi e premi settoriali.
- Dopo 10 anni di lavoro iscrizione gratuita ad assicurazione
sanitaria.
- Attività ricreative: gite ecc. gratis o con partecipazione
simbolica per i soci.
- Remunerazione del capitale sociale decisamente superiore agli interessi bancari.
- Convenzionamento con fondo integrativo pensionistico.
- Lavorare con la possibilità di beneficiare di incentivi
economici.
- Conoscere e sapere per poter decidere.
Dal 1 agosto 2012 verrà attivato lo SPORTELLO SOCI,
che risponderà in merito a tutti gli aspetti legati al
rapporto societario, comprese le convenzioni.
L’elenco di queste ultime, in fase di rinnovo, sarà passibile
di variazioni di anno in anno. Per maggiori informazioni
telefonare in ufficio. (Tel. 0184-255032).
- I soci che necessitano di mutui per la casa (o altro) saranno
assistiti dalla cooperativa attraverso apposite proposte rilasciate
agli Istituti di Credito convenzionati.
- I soci che devono cambiare l'auto possono rivolgersi alla
cooperativa per avere proposta dai concessionari dove si
fornisce Coseva.
- Assistenza/informazioni per gli stranieri: permesso di soggiorno,
ricerca della casa, mediazione con uffici pubblici.
- I soci che devono rinnovare l'assicurazione Auto/Moto possono
rivolgersi alla cooperativa per assistenza tecnica e/o avere
offerta-proposta da assicurazioni che lavorano con Coseva.