CAMMINO ASSEMBLEARE + ADESIONE + EDR
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CAMMINO ASSEMBLEARE + ADESIONE + EDR
Azione Cattolica Italiana diocesi di Torino Azione Cattolica DEI Ragazzi Cari educatori e responsabili parrocchiali, il triennio che si concluderà con la XV assemblea nazionale è stato ricco di belle esperienze: l’anno della fede indetto da Papa Benedetto XVI, il percorso di riscoperta del Concilio Vaticano II e, non ultimo, l’incontro dei ragazzi delle diocesi d’Italia a settembre a Roma. I bambini e i ragazzi sono stati protagonisti della vita della Chiesa e si sono fatti sentire a più voci e in modi diversi: ora, nella fase di rinnovo delle responsabilità associative, vivono la corresponsabilità come un dono da offrire a tutti. È importante che l’assemblea parrocchiale e l’assemblea diocesana non siano solo un momento “per grandi”, ma che il contributo di bambini e ragazzi sia un prezioso arricchimento per l’associazione tutta, stile autentico di attenzione alla persona, attenzione educativa che si fa ascolto, accoglienza, apertura. Nelle parrocchie, i bambini e i ragazzi raccontano l’esperienza di un gruppo ACR bello e gioioso che, in un clima di fraternità, li aiuta a crescere anche nella fede. Nella diocesi vivono una dimensione comunitaria aperta a tutti in uno slancio apostolico e missionario in particolare verso i propri coetanei. Durante l’assemblea diocesana ricordano ai giovani e agli adulti di AC le scelte fondanti dell’associazione e li invitano a “mettersi in gioco” con gioia per essere testimoni credibili della buona notizia. È opportuno che il gruppo degli educatori contestualizzi questo cammino, alla luce della propria realtà parrocchiale. Di seguito trovate: • un'attività per proporre a bambini e ragazzi l'adesione all'ACR • un'attività da vivere durante l'assemblea parrocchiale • la proposta di partecipare all'EDR scegliendo i rappresentanti della parrocchia che saranno presenti all'assemblea diocesana del 26 gennaio 2014 Come ogni anno l'equipe diocesana con gioia si mette a disposizione delle parrocchie per incontrare i gruppi e gli educatori durante le assemblee, per condividere il cammino, per proporre l'adesione e far conoscere l'Edr. Buon cammino! L'equipe diocesana dell'Acr 1 ADESIONE 2014 L'ACR è buona come i biscotti al cioccolato L’attività per proporre l’adesione ai bambini e ragazzi per l’anno associativo 2013/2014 prenderà spunto dalla ricetta per cucinare un buon dolce. Ciascun gruppo parrocchiale potrà proporre o modulare diversamente l’attività: sarebbe bello però che si mantenesse l’idea di fondo. Ciascun bambino e ragazzo può vivere da protagonista la Chiesa e l’Associazione quando decide di farne parte, dicendo un sì tutto speciale a Gesù, al Vangelo ed agli altri che fanno parte dell’Azione Cattolica. Ciascun ingrediente da solo non può fare l’A.c., ognuno di essi è indispensabile. Se manchi si vede! Obiettivo: Il ragazzo sperimenta la bellezza dell’associazione, scoprendo e gustando i suoi ingredienti. I ragazzi formano due squadre e si sfidano per la conquista dei vari ingredienti. Scoprono nel corso dell'attività che per poter realizzare il dolce dovranno unire le forze e condividere quanto ottenuto nelle prove. A seconda del tempo a disposizione la parte per procurarsi gli ingredienti potrà essere più o meno elaborata. Di seguito si propongono alcuni semplici sfide per le due squadre… la fantasia di educatori e catechisti può sbizzarrirsi con altri giochi. Ecco i giochi per le sfide: • • • • • Una staffetta, creando un piccolo percorso. Il gioco del fazzoletto. I ragazzi numerati, nelle loro squadre, vengono chiamati e devono prendere il fazzoletto. Si possono chiamare 1, 2 o 3 ragazzi per volta. Si chiede ai ragazzi di disporsi in fila e ogni volta secondo una modalità diversa (l’altezza, il mese di nascita, il colore di capelli…). I passaggi della palla all’indietro, i ragazzi sono seduti in fila, un po’ distanziati tra di loro, tutti rivolti nella stessa direzione; si dovranno passare la palla all’indietro fino all’ultimo ragazzo. Non si deve far cadere sul pavimento, altrimenti si deve ripartire dal primo. Vince chi in un determinato tempo, riesce a fare più giri. Cavalli e Cammelli: tracciata la linea di partenza al suolo tutti i ragazzi vengono divisi in due squadre di eguale numero di giocatori (la squadra dei cavalli e quella dei cammelli). Ogni squadra si dispone schiena contro schiena, in fila lungo la linea di partenza. Ad un tratto l'animatore griderà: CA..VALLI, allora i cavalli dovranno scattare raggiungendo velocemente il limite della propria metà campo (unilineare a non più di cinque metri dalla linea di partenza). I cammelli, appena sentita la parola "cavalli" dovranno voltarsi di scatto e cercare di toccarli, inseguendoli. Questi, raggiunto il limite della propria metà campo, saranno al sicuro. Quelli che sono stati toccati saranno eliminati dal gioco. Naturalmente lo stesso vale per la squadra dei cammelli. Il gioco prosegue fino alla totale eliminazione di una delle due squadre. 2 • • La scatola degli oggetti, l'animatore consegna ad uno per volta una borsa piena di oggetti. Al solo tatto bisogna riconoscere gli oggetti contenuti e scriverli su un foglio. Finito il giro comincia la gara per vedere chi ha indovinato più oggetti. I ragazzi si dispongono in fila e chi conduce il gioco pone diverse domande a chi si può rispondere solo si o no, ma i ragazzi devono dire il contrario, (ad esempio nella lavatrice ci vanno i piatti? La risposta giusta è si, ma loro risponderanno no). Ad ogni domanda partono due ragazzi diversi, per questo sono in fila. Gli ingredienti hanno un particolare significato che andrà raccontato ai ragazzi durante, o dopo, la preparazione del dolce. 1. Farina; la farina siamo noi, tutta la comunità, dai più piccini ai più grandi, che però da sola non basta a far diventare buono un dolce. 2. Burro; il burro è l'incontro, è il ritrovarsi tutti assieme condividendo momenti di amicizia e di responsabilità. E' l'attività, il gruppo e il gioco che ci uniscono quando ci incontriamo. 3. Zucchero; lo zucchero è la gioia e il servizio, il sentimento che ci accomuna e ci fa continuare a venire qui tutte le volte perché "Bella è l' ACR!" 4. Cioccolato; il cioccolato è il cammino annuale, che è sempre diverso e sempre nuovo, è l'ingrediente che rende più goloso ogni dolce e che ci fa venire voglia di mangiarlo! 5. Uova; le uova sono i tre settori nel quale è divisa l'Azione Cattolica: l'Acr, i Giovanissimi e i Giovani, gli Adulti. 6. Lievito; il lievito è la Fede, l'ingrediente che fa gonfiare il dolce, che lo rende soffice e più goloso, senza il quale il dolce non avrebbe uguale sapore e dimensione. 7. Pizzico di sale; il pizzico di sale è quella cosa in più che sembra inutile ma che in realtà cambia tutto! E' il sì di ognuno di noi, il sì all'adesione all' Azione Cattolica, una goccia nel mare che insieme alle altre può fare un oceano. 8. L’impasto è l’associazione, l’insieme degli ingredienti..tutto quello che serve per rendere sempre più bella l’associazione!! 9. I biscotti, che ogni ragazzo si porta a casa da cuocere, rappresentano ciò che ciascuno di noi riceve dall’associazione… dagli eventi diocesani, dagli incontri con il gruppo, dai miei amici e anche gli educatori! 3 Ricetta per i biscotti Ingredienti per circa 50 biscotti: • • • • • • • • 250gr di Farina 00 circa 120gr di Cioccolato in polvere zuccherato 1 cucchiaino di Lievito 40gr di Burro 2 Uova e 1 Tuorlo 100gr di Zucchero 3 Cucchiai di Cacao Amaro 1 pizzico di sale Preparazione: Tappa 1 Sbattiamo il burro ammorbidito con lo zucchero, quindi aggiungiamo le due uova e il tuorlo e sbattiamo fino ad ottenere una crema chiara. Tappa 2 A questo punto aggiungiamo anche il cioccolato in polvere zuccherato e continuiamo ad amalgamare tutto quanto; poi uniamo la farina setacciata con il cacao, il pizzico di sale e il lievito e li aggiungiamo a cucchiaiate mentre si sta lavorando l'impasto. Tappa 3 Quando abbiamo ottenuto un impasto omogeneo e liscio possiamo farne una palla e lasciarla in frigo per una mezz’ora o poco più in modo tale che si rassodi la pasta e sia più facile lavorarla. Tappa 4 Trascorso il tempo necessario possiamo stendere la pasta su un ripiano cosparso di farina e realizzare tutte le nostre formine che andremo ad adagiare su una teglia da forno ricoperta di carta forno ed inforniamo in forno già caldo a 180gradi per circa 10 minuti, a seconda dell'altezza della pasta, io la faccio alta circa 2cm. Sfornati i biscotti li lasciamo raffreddare e se vogliamo possiamo cospargerli di zucchero a velo. BUON APPETITO E BUONA MERENDA! 4 PERCORSO ASSEMBLEARE 2014 In parrocchia BELLA E’ L’ACR Obiettivo: raccontare le belle esperienze vissute nel gruppo Acr. Materiale occorrente: dado gigante, fogli di carta, colori, un cartellone. I bambini e i ragazzi, attraverso una riflessione fatta insieme, scelgono sei emozioni e sentimenti, positivi e belli, che vivono al gruppo ACR e le trasferiscono su carta in forma di “emoticon” (gioia = , allegria= , amicizia, ecc.) Ogni emoticon viene incollata sul lato di un dado gigante, precedentemente preparato dagli educatori, e sotto l’immagine viene riportato il nome dell’emozione-sentimento corrispondente. Per i bambini delle elementari si propone il gioco delle sedie: Si mettono in cerchio, rivolte verso l'esterno, tante sedie quanti sono i bambini, meno una. L'educatore fa partire la musica durante la quale i bambini ballano e si muovono liberamente, quando la musica viene interrotta tutti si siedono. Chi rimane in piedi tira il dado precedentemente preparato e racconta al gruppo un'esperienza personale di Ac in cui ha provato quell’emozione o sentimento. Alla fine del racconto sceglie una parola o una frase che riassume il suo vissuto e la scrive su un cartellone dal titolo: “Bella è l’Acr quando c’è…”. Il bambino che ha tirato il dado rimane seduto nel cerchio -non occorre quindi togliere altre sedie man mano che il gioco prosegue- . Il gioco continua fino a quando tutti i partecipanti hanno raccontato la loro esperienza. Materiale occorrente: sedie (tante quante sono i bambini meno una), musica. Per i ragazzi delle medie si propone il gioco del mimo o pictionary: I ragazzi vengono divisi in due squadre. L'educatore effettua il primo lancio del dado. Per ogni lancio viene scelto un rappresentante per squadra. Questi dovranno pensare (e non dirlo alla squadra) un’esperienza personale di Ac in cui hanno provato quell’emozione (possono essere due esperienze differenti) e accordarsi sulla stessa modalità di rappresentazione: il mimo muto o un disegno. La squadra che indovina per prima l'esperienza rappresentata (un incontro, una festa diocesana, o un momento di gruppo) vince la possibilità di tirare il dado. Al termine della sfida i due ragazzi raccontato perché hanno scelto quel determinato ricordo e scelgono una parola o una frase che riassume il loro vissuto e la scrivono su un cartellone dal 5 titolo: “Bella è l’Acr quando c’è…”. Il gioco si conclude quando tutti i ragazzi hanno avuto la possibilità di tirare il dado e raccontare la propria esperienza. Materiale occorrente: fogli, pennarelli Durante l’assemblea parrocchiale, i bambini e i ragazzi portano il dado e invitano alcuni dei giovani e degli adulti a giocare e condividere la propria esperienza, aggiungendo sul cartellone le loro parole. Il cartellone rimane appeso nella stanza in cui il gruppo si incontra. Sempre durante l'assemblea parrocchiale i bambini e i ragazzi sceglieranno chi di loro inviare all'Equipe Diocesana dei Ragazzi, che si incontrerà all'assemblea diocesana del 26 gennaio. La scelta andrà fatta cercando di avere rappresentanti sia delle elementari che delle medie (due e due al massimo), se possibile maschi e femmine. La decisione potrà avvenire o attraverso una semplice votazione per alzata di mano oppure mettendosi d'accordo. È bene ricordare che chi partecipa all'Edr non è migliore degli altri, ma è un rappresentante che serve a far sentire la loro voce a livello diocesano. I ragazzi chiamati a questo servizio devono essere disponibili a dedicare all'incirca tre domeniche pomeriggio all'anno ed essere aderenti (se non lo sono possono aderire quest'anno). Nella diocesi GRANDE GIOCO: DESIDERO UN'ACR BELLA COSI' Obiettivo: il cammino in Ac si fa insieme, i bambini e i ragazzi scoprono che la dimensione diocesana è importante per aprirsi alle comunità diverse dalla propria e instaurare così nuove amicizie. Materiale occorrente: I ragazzi dell'Edr devono essere presenti il 26 gennaio all'Assemblea :) ...l’esperienza associativa non si vive da soli ma tutti insieme, grandi e piccoli come in una famiglia. Per questo motivo ogni parrocchia invierà in Assemblea i propri rappresentanti: ci saranno anche quelli dei ragazzi! 6 L’EDR Che cos'è l'EDR? L’èquipe diocesana dei ragazzi! Chi fa l’EDR? L’EDR è fatta dai rappresentati delle parrocchie, di solito due, che possono essere eletti durante l’assemblea parrocchiale (un po’ come i rappresentati di settore); possono essere sia ragazzi delle elementari che delle medie. Dove si fa l’EDR? L’EDR di solito si incontra in centro diocesano, corso Matteotti 11, a Torino. Quando si fa l’EDR? L’EDR si incontra tre volte all’anno, per partecipare all’organizzazione degli eventi diocesani e dare degli stimoli e degli spunti all’equipe degli educatori. Perché l’EDR? L’importanza di questo gruppo, come tutti quelli dell’ACR, è valorizzare la voce dei ragazzi, renderli protagonisti del loro cammino, aiutarli a esprimere cosa pensano e cosa vogliono… Ci chiedono di FARE BELLA L’ACR! CONTATTI: Azione Cattolica dei Ragazzi corso Matteotti 11, Torino Telefono: 011 5623285 [email protected] www.azionecattolicatorino.it Facebook: Acr Torino 7