Ad Altroconsumo rispondiamo: ci sono anche i mediatori seri.

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Ad Altroconsumo rispondiamo: ci sono anche i mediatori seri.
ASSOCIAZIONE NAZIONALE AGENTI E MEDIATORI D’AFFARI
ANAMA ribatte all’indagine che attacca gli agenti immobiliari italiani. Ad Altroconsumo rispondiamo: ci sono anche i mediatori seri. Istituito “l’ufficio di garanzia” a tutela dei consumatori. Altroconsumo, come tutte le associazioni dei consumatori, svolge una funzione importante e di alto profilo quando si pone a fianco dei consumatori a difesa di diritti legittimi da tutelare. Meritorie sono le battaglie fatte per scardinare poteri forti come, per esempio: quelli rappresentati dalle banche, dalle compagnie telefoniche, dagli enti pubblici e di somministrazione di beni di largo consumo (acqua, luce, gas) quando pesano ingiustamente sulle tasche delle famiglie e della povera gente. Non altrettanto possiamo dire della periodica inchiesta che Altroconsumo fa sulle agenzie immobiliari soprattutto perché l'indagine è sempre parziale, poco chiara e preconcetta. Affermare che a far lievitare il costo dei prezzi delle case in Italia sono le agenzie immobiliari stesse, è voler a tutti i costi demonizzare un'attività e una funzione da sempre ritenuta importante nel mercato immobiliare. Infatti la provvigione chiesta dall'agente immobiliare alle parti, così come stabilito dal Codice Civile, è il giusto compenso per l'intervento fatto dal mediatore che, mettendo in contatto le parti, favorisce la conclusione dell'affare. E questa funzione va detto, non è un'attività illecita ma meritoria di tutela dell'ordinamento giuridico. Sulle 600 mila compravendite dello scorso anno, riguardanti immobili ad uso residenziale, oltre la metà hanno visto l'intervento dell'agente immobiliare che, con professionalità e competenza, ha affiancato gli acquirenti verso il rogito notarile in tutte le incombenze che questo contratto porta con sè. Dal momento del sopralluogo e della visita all'immobile a quello della sottoscrizione dell'atto pubblico vi sono adempimenti onerosi rappresentati da: regolarità catastale dell'immobile, certificazione energetica dello stesso, imposte e tasse sul prezzo di acquisto, competenze e spese a favore del notaio sia per quanto concerne la compravendita sia per quanto riguarda il mutuo. E fin qui la percentuale di aggravio sul prezzo di acquisto si attesta sull'ordine del 10% circa (quando si tratta di acquisto di prima casa), al quale va aggiunta la percentuale del 2%, del 3% o del 4% che le agenzie immobiliari concordano i clienti. Per capire se la richiesta media del 3% per parte di provvigione, fatta dalle agenzie immobiliari è congrua, è sufficiente dare un'occhiata a cosa succede per esempio in Francia dove il compenso all'agente immobiliare è variabile tra il 7% e il 10% e lo paga il venditore che, ovviamente, prevede detta incombenza all'interno del prezzo stesso. O negli USA dove la provvigione tocca livelli variabili tra il 6% e il 10%. Che il 97% delle agenzie immobiliari sotto indagine di Altroconsumo chieda la provvigione sia al venditore che all'acquirente dell'immobile trattato è normale, ciò anche a confermare la terzietà del ruolo del mediatore nell'ambito della compravendita. Deve risultare strano o dubbioso il contrario, salvo che un’agenzia immobiliare non dichiari pubblicamente di agire mediante mandato a titolo oneroso, richiedendo quindi la provvigione solo al venditore, così come previsto dalla legge 39 del 1989. Per quanto attiene ai servizi siamo grati ad Altroconsumo di ricordare che un'agenzia degli anni duemila non deve fermarsi a quanto richiesto dall'Art. 1754 del Codice Civile e cioè “mettere in 00184 Roma – Via Nazionale, 60
Tel. 06 47251 – Fax 06 4746556
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contatto due o più parti per la conclusione di un affare”, ma per avere diritto a provvigioni piene l'agenzia deve fornire servizi di pubblicità, di assistenza, sopralluoghi e segnalazioni mirate dell'immobile, svolgere visure ipocatastali, accertamenti tecnici sulla regolarità dell'immobile rispetto alla planimetria catastale e seguire il cliente fino al rogito notarile. Questa mole di lavoro che, in questo periodo, dura normalmente tra i sei e gli otto mesi è la prestazione che l'agente immobiliare professionale deve fornire alla clientela. E se vogliamo verificare se la provvigione stessa è in linea con il servizio reso, basta fare un semplice calcolo: vendita di un appartamento di 200.000 Euro con una provvigione maturata di 12.000 Euro circa che divisa per i 7 mesi medi, che è il tempo che passa dall'accordo preliminare al rogito notarile, vediamo che l'agenzia matura circa 1.700 Euro al mese. Con un rischio però: che se per qualsiasi ragione l'affare non è concluso ovvero non si avvera la condizione necessaria per portarlo a buon fine nulla spetterà all'agenzia per l'attività svolta se non per le eventuali spese documentate. Sempre a norma del Codice Civile e sempre che gli usi e consuetudini del luogo non abbiano fatto decadere questo diritto. (ex Art. 1756 c.c.) A differenza delle "professioni nobili" l'attività dell'agente immobiliare è appunto "a risultato" e non "a prestazione": cioè il fatturato dell'agenzia si potrà contabilizzare solo se gli affari giungono a buon fine visto che per avere i compensi non è sufficiente dimostrare di aver lavorato alacremente e raggiunto l'obiettivo. E proprio su questo argomento vogliamo chiarire che l'agente immobiliare è l'unico "professionista" ad indicare per legge nell'atto pubblico di compravendita, i propri compensi e gli estremi della fattura, ciò a riprova che è molto difficile poter lavorare in nero salvo per gli abusivi, che sono dei pseudo‐operatori immobiliari per nulla iscritti alla Camera di Commercio che si propongono sul mercato come mediatori quando tali non sono. I numeri parlano chiaro: a fronte di 73 mila agenti immobiliari regolarmene iscritti nelle CCIAA ce ne sono circa 70 mila che si affiancano come abusivi per gestire compravendite, locazioni e cessioni d'azienda. Questi ultimi di sicuro saranno pronti a trattare le provvigioni, a chiederla ad una sola parte, non emettere fattura e a fornire un servizio limitato senza nessuna garanzia per l'utente finale. Utilizzare un agente immobiliare (in regola) equivale ad avere un testimone ufficiale al proprio fianco che può risultare utile in caso di contenzioso tra le parti. Infatti tra le molteplici responsabilità ed obblighi del mediatore vi è anche quella professionale e contrattuale di dire e riferire all'autorità giudiziaria tutto ciò che è in sua conoscenza per una serena conclusione degli affari (ex art. 1759 cc). Affidarsi quindi a un’agenzia organizzata, meglio se con un marchio noto ed una professionalità acclarata è sinonimo di garanzia e di sicurezza, consapevoli come siamo che un'attività di intermediazione non può essere fatta se non con l’assunzione della piena responsabilità del proprio operato, con gli strumenti previsti dalle leggi, i controlli degli enti preposti e la professionalità di chi investe nella propria azienda, a servizio dei consumatori e del mercato immobiliare. A.N.A.M.A. ha istituito da tempo un "ufficio di garanzia" al quale i consumatori che ritengono di essere lesi sui loro diritti, possono far riferimento per interessare l'associazione al loro caso e trovare attenzione in merito. Le segnalazioni vanno indirizzate esclusivamente tramite mail all'indirizzo di posta [email protected] ‐ ufficio di garanzia.
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