il documento della classe 3B

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il documento della classe 3B
LICEO GINNASIO STATALE
MARCO FOSCARINI
VENEZIA
Anno scolastico 2008-2009
ESAME DI STATO
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
3B
Venezia, 11 maggio 2009
Il Dirigente scolastico
Prof. Rocco Fiano
1
INDICE
Parte prima – La classe III B
Presentazione dell’Istituto
Presentazione della classe
Il percorso formativo
Obiettivi
Griglie di valutazione:
Generale
Voto condotta
Prima prova
Seconda prova
Terza prova
Prova orale
Attività di informazione e preparazione all’esame
Attività extracurricolari
4
5
7
9
10
11
12
12
13
14
15
Parte seconda – Relazioni e programmi disciplinari
Italiano
Latino
Greco
Storia
Filosofia
Inglese
Matematica
Fisica
Scienze
Storia dell’Arte
Educazione Fisica
Religione
19-23
24-28
29-30
31-33
35-37
38-40
41-42
43-44
45-46
47-53
54
55-56
SIMULAZIONI
Allegato 1: Simulazione di Prima Prova
Allegato 2: Simulazione di Seconda Prova
Allegato 3: Simulazioni di Terza Prova
2
PARTE PRIMA
LA CLASSE
III B
3
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
Il Liceo Ginnasio statale “Marco Foscarini” è una delle più antiche istituzioni scolastiche pubbliche di tutta
Italia. La sua origine risale infatti al 1807, per iniziativa napoleonica, e il 15 dicembre del 2007 ha
festeggiato il suo bicentenario. Inizialmente funzionante nelle tre classi liceali, ma dotato di convitto per
alloggiare gli studenti, fu arricchito nel 1851 dei corsi ginnasiali. Subito dopo l’annessione del Veneto al
Regno d’Italia, nel 1867, assunse l’attuale denominazione (precedentemente si chiamava semplicemente
Liceo Santa Caterina, dal nome dell’ex-convento in cui è tuttora ospitato). Dalla fondazione a oggi ha
sempre funzionato ininterrottamente, con una dimensione variabile fra le due e tre sezioni, che recentemente
sono divenute quattro, ormai praticamente completate. Nel 1995 il Liceo è stato annesso all’omonimo
Convitto Nazionale (le due realtà erano state separate dall’amministrazione austriaca nel 1850), recuperando
così l’assetto originario. Al giorno d’oggi il “Foscarini” costituisce pertanto uno dei rari esempi italiani di
struttura scolastica estesa su tutti i tre diversi livelli d’istruzione, riunendo scuola elementare, media e liceo.
Il “Foscarini” ha conservato le caratteristiche tradizionali del piano di studi proprio del liceo classico, ritenuto un valido
strumento sia per la preparazione degli studenti destinati alla prosecuzione degli studi universitari, sia per la possibilità
offerta ai suoi allievi di elaborare una equilibrata cultura personale, tale da consentire non solo la conoscenza del
passato, ma anche un accostamento critico alla complessità del presente.
Naturalmente l’impianto del liceo classico, nella sua conformazione gentiliana, privilegia i saperi umanistici, a cui viene
riservata la consueta cura nell’insegnamento. Una sottolineatura particolare, all’interno di questo impianto, è stata
conferita allo strumento linguistico, privilegiato non solo come fondamento della comunicazione umana, ma ritenuto
anche e soprattutto strumento di analisi, dominio e organizzazione del pensiero nei vari ambiti della comunicazione
umana. La consapevolezza di ciò ha indotto il nostro liceo non solo a estendere, già da parecchi anni, lo studio della
lingua straniera anche al triennio (seguendo un indirizzo che ormai caratterizza la grande maggioranza dei licei classici),
ma anche a introdurre il supporto del lettore di lingua inglese al triennio e a svolgere attività di preparazione degli
studenti agli esami di certificazione, sempre di lingua inglese. Oltre a ciò, sono presenti diversi corsi extracurricolari di
lingua straniera. Quella linguistica, d’altra parte, non è l’unica sperimentazione che caratterizza la nostra scuola. Tutto
l’insegnamento della matematica viene infatti impartito secondo i programmi e il monte-ore previsti dal Piano
Nazionale Informatica per i licei classici, e si affianca una terza sperimentazione, consistente nell’estensione a tutto il
corso di studi e nel potenziamento dell’insegnamento di storia dell’arte.
Peculiarità del “Foscarini”, peraltro, è sempre stata, fin dalla sua fondazione, una particolare attenzione agli
insegnamenti dell’area scientifica, proposti innanzitutto nella loro valenza culturale e formativa. Se la storia dell’istituto
è stata contrassegnata dalla presenza di insegnanti di notevole spessore, anche negli anni più recenti motivo di notevole
soddisfazione è stato dato dai buoni, spesso ottimi risultati che i nostri studenti hanno conseguito nei loro studi presso
facoltà scientifiche, presso le quali non trovano particolari difficoltà nel superare i relativi test d’ammissione.
Se fino a qualche anno fa l’utenza del liceo proveniva quasi interamente dal centro storico veneziano e dal Lido, nel
corso degli ultimi anni il bacino della scuola si è decisamente allargato, con un consistente e crescente numero di
studenti di Mestre e della terraferma veneziana, alcuni dei quali risiedono anche in comuni non collocati nell’immediata
cintura della conurbazione mestrina, ma a una certa distanza da essa e compiono quindi un percorso casa-scuola non
breve. La crescita degli iscritti non residenti nell’ambito strettamente lagunare testimonia lo sforzo che la nostra scuola
effettua per garantire una offerta formativa di qualità e attenta alle esigenze dell’utenza. Bisogna comunque sottolineare,
in generale, che, trattandosi di un liceo classico di tradizione, la composizione degli iscritti inevitabilmente riflette in
una certa misura un processo di selezione, o meglio autoselezione, verificatosi a monte, dato che quasi sempre gli
studenti che scelgono la nostra scuola sono fortemente motivati da un percorso scolastico che ha già dato buoni risultati.
Spesso, inoltre, nella scelta dell’istituto giocano tradizioni familiari. Anche questo dà ragione della buona stabilità del
corpo studentesco, in cui il numero di insuccessi e abbandoni risulta decisamente limitato.
L’offerta formativa del “Foscarini” si completa con la proposizione agli studenti di una serie di attività extrascolastiche
nei settori sportivo e culturale. Come già accennato, assai significativa è la consolidata presenza di corsi di lingua
straniera diversa da quella presente nel curricolo, in orario pomeridiano e a cura di insegnanti madrelingua (sono attivati
i corsi di francese, spagnolo, tedesco, cinese, neogreco), così come la notevole presenza di corsi e attività sportive, sia a
livello di avviamento alla pratica sportiva, sia di natura agonistica. Assolutamente degne di menzione, fra l’altro,
l’attività scacchistica del Liceo, di assoluto rilievo fra le scuole a livello regionale e nazionale, e quella teatrale,
ripetutamente premiata a diversi livelli. Naturalmente a tutto questo si affianca la regolare organizzazione di viaggi
d’istruzione e visite guidate, a cui ultimamente si sono aggiunti rapporti di collaborazione e scambio culturale con realtà
scolastiche europee ed extraeuropee (fra le altre Russia, Cina, Australia).
4
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
ELENCO DEI CANDIDATI
COGNOME
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
NOME
Alzetta
Astolfo
Baruffi
Bellini
Camilla
Camozzo
Canevese
Catani
Costa
Dubla
Fontanella
Foscato
Grosso
Kolbe
Lotter
Mazzucchi
Palazzolo
Pavanini Tomaselli
Sbicego
Simone
Sonego
Stefinlongo
Tagliapietra
Tosi
Vianello
Silvia
Susanna
Carolina
Alvise
Giulio
Irene
Jessica
Silvia
Andree
Stefania
Matteo
Elena
Stefano
Mattia
Maddalena
Sara
Lorenzo
Caterina
Enrico
Raffaele
Piero
Giulia
Nicholas
Leonardo
Valentina
DATI CURRICOLARI E STORIA DELLA CLASSE
Classe Iscritti
Iscritti da
stessa classe altra
classe/istituto
I B
22
1(*)
II B
24
2
III B
25
1
Trasferiti in Promossi Promossi Non promossi
altro istituto
con debito
-
15
16
-
8
8
-
-
(*) Dal mese di gennaio fino a giugno 2007 è stata inserita una allieva, proveniente da un Liceo “Johanneu”
di Amburgo (Germania), pertanto gli allievi alla fine dell’anno scolastico erano 23.
5
GIUDIZIO SULLA CLASSE
La classe è composta attualmente da 25 allievi: 11 alunni e 14 alunne.
Nel corso del triennio, l’attuale III B è stata implementata con l’inserimento di alcuni allievi provenienti da
altri Istituti e, nell’ultimo anno, da altra classe del Liceo.
Il curriculum degli studenti è stato caratterizzato dalla attuazione delle tre sperimentazioni presenti nell’Offerta
Formativa dell’Istituto per tutti i cinque anni di corso: Lingua Inglese, Matematica con elementi di Informatica e Storia
dell’Arte.
La classe ha evidenziato sin dall’inizio del percorso liceale un atteggiamento serio e propositivo, animato da buona
volontà, studio costante, puntualità nella consegna degli elaborati e disponibilità ad aderire alle iniziative
extracurriculari organizzate dalla scuola.
Questo ha comportato un’apprezzabile crescita sul piano culturale, più evidente in un gruppo di alunni che,
valorizzando le proprie ottime capacità cognitive, dimostrando una motivazione seria e costante e una lodevole capacità
di rielaborare gli insegnamenti e i dati disciplinari acquisiti, è stato in grado di pervenire a risultati veramente
apprezzabili, animando lo svolgimento delle lezioni con interventi e apporti personali significativi.
Ad un’ampia parte della classe va poi riconosciuto lo svolgimento di un lavoro serio, caratterizzato da costanza
nell’impegno, che ha comportato il conseguimento di risultati sicuramente apprezzabili, anche se non contrassegnati da
particolari contributi individuali.
Infine, un gruppo più ridotto di allievi è pervenuto a un livello di semplice sufficienza legata in qualche caso a modesta
capacità rielaborativa e ad una certa passività nella partecipazione alla didattica.
Qualche alunno, meno costante e motivato, ha mantenuto talune fragilità nella preparazione.
Si avvalgono dell’insegnamento della Religione 12 studenti su 25.
ELENCO DEI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DISCIPLINE
CURRICOLARI
DOCENTI PER CLASSE
ANNI DI
CORSO
I
II
III
Italiano
I II III
Mezzaroba
Mezzaroba
Mezzaroba
Latino
I
II
III
Voi
Voi
Voi
Greco
I
II
III
Voi
Voi
Voi
Storia
I
II
III
Andreolo
Andreolo
Andreolo
Filosofia
I
II
III
Andreolo
Andreolo
Andreolo
Matematica
I
II
III
Bonavoglia
Bonavoglia
Bonavoglia
Bonavoglia
Bonavoglia
Fisica
II
III
Scienze
I
II
III
Ballarin
Scelsi
Ferrini
Storia dell’Arte
I
II
III
Sabbadin
Sabbadin
Sabbadin
Lingua Straniera
I
II
III
Caprani
Caprani
Caprani
Educazione Fisica
I
II
III
Galvan
Galvan
Galvan
Religione
I
II
III
Barbaro
Barbaro
Magni
FLUSSO DEI DOCENTI NEL TRIENNIO
La classe ha goduto nel triennio di continuità didattica nelle seguenti discipline: Italiano, Latino, Greco,
Storia, Filosofia, Matematica, Fisica, Storia dell’Arte, Inglese ed Educazione Fisica.
• Inglese
Nel triennio la docente curricolare è stata affiancata da una lettrice di madrelingua per un pacchetto
complessivo di 15 ore in I^ e II^ e di 8 ore in III^ Liceo.
6
• Scienze
Nel triennio si sono succeduti tre docenti supplenti annuali, perché la docente titolare è stata nominata presso
la scuola italiana a Bruxelles.
• Religione
Nell’ultimo anno l’insegnamento della disciplina è stato assunto dal prof. Magni, che sostituisce il prof.
Barbaro.
COMPOSIZIONE INTERNA DELLA COMMISSIONE PER L’ESAME DI STATO
Consiglio di classe ha designato i seguenti docenti commissari d’esame:
Membro interno 1
Membro interno 2
Membro interno 3
Caprani
Mezzaroba
Sabbadin
Giorgia
Leonardo
Pierangela
Inglese (classe 46/A)
Italiano e Latino (classe 51/A)
Storia dell’Arte (classe 61/A)
Il coordinatore di classe è la prof. ssa Tiziana Voi ( Latino e Greco), che non fa parte della commissione d’esame.
QUADRO DELLE DISCIPLINE/ORE
Il seguente quadro discipline/ore presenta l’articolazione degli insegnamenti in termini di ore settimanali per
ogni classe con riferimento a ciascun anno sia del Ginnasio sia del Liceo.
DISCIPLINA
Religione
Italiano
Latino
Greco
Geografia
Storia
Filosofia
Lingua Straniera (Inglese)
Matematica e Informatica
Fisica
Scienze Naturali
Storia dell’Arte
Educazione Fisica
TOTALE
IV
V
I
II
III
1
5
5
4
2
2
1
5
5
4
2
2
1
4
4
3
1
4
4
3
1
4
4
3
3
4
3
4
3
3
3
3
2
2
30
2
2
30
4
2
2
32
3
3
3
3
2
3
2
2
33
3
3
3
3
3
2
2
2
33
OBIETTIVI
OBIETTIVI GENERALI NEL CORSO DEL TRIENNIO
Gli studenti liceali sono stati guidati a raggiungere i seguenti obiettivi generali:
•
•
•
•
•
•
Acquisizione di un metodo di studio
Acquisizione di un metodo di ricerca
Acquisizione di capacità critiche
Acquisizione di capacità di progettazione autonoma dello studio
Acquisizione di informazioni organicamente inquadrate in discipline
Acquisizione di capacità argomentative interdisciplinari
7
•
•
Acquisizione di capacità di dialogo, ossia di ascolto e di risposta coerente e motivata nell’ambito delle
discipline di studio, di discipline affini e di discipline estranee al curricolo
Acquisizione di capacità di esposizione argomentata per iscritto
OBIETTIVI PER L’AREA LINGUISTICO-UMANISTICA
I docenti dell’area linguistico-umanistica hanno riconosciuto comunanza di intenti sui seguenti obiettivi
relativi all’acquisizione di conoscenze, competenze e capacità.

CONOSCENZE

COMPETENZE
Saper attuare una analisi linguistica in termini di morfologia e
sintassi
Saper attuare confronti tra lessici diversi
Saper identificare e sequenzializzare concetti comunicati

CAPACITÀ
Saper attuare un’analisi argomentata di un testo sia letterario si
non letterario
Saper produrre una sintesi scritta ed orale
Saper riconoscere i nuclei concettuali di un testo scritto
Saper attuare un confronto tra contenuti e strutture
Saper elaborare contenuti e idee personali
Saper studiare autonomamente
Saper attuare una autovalutazione
Conoscere le strutture e le funzioni della lingua
Conoscere i registri linguistici
Conoscere le strategie comunicative di testi in prosa e di poesia
Conoscere le strategie di elaborazione scritta
OBIETTIVI PER L’AREA SCIENTIFICA
I docenti dell’area scientifica hanno riconosciuto comunanza di intenti sui seguenti obiettivi:
•
•
•
•
•
•
Contribuire all’educazione al pensiero razionale nella sua forma consequenziale e logico-deduttiva
Acquisire le nozioni e i concetti di base delle discipline
Acquisire i linguaggi propri delle discipline
Acquisire la capacità di attuare una corretta relazione tra dimensione sperimentale, comprensione teorica
ed espressione matematica
Acquisire la capacità di applicare i metodi propri delle discipline anche a problemi esterni ad esse
Acquisire la capacità di cogliere i collegamenti con altre discipline
Metodi, strumenti, spazi e tempi
Si rimanda alle diverse schede disciplinari per la precisa indicazione di questi elementi. In generale si può
indicare nella lezione frontale lo strumento didattico più largamente praticato, senza dimenticare peraltro che
la classe ha potuto usufruire regolarmente degli spazi e dei mezzi presenti nell’istituto, come il laboratorio di
informatica, quelli di scienze e di fisica, gli strumenti multimediali. In particolare, peculiarità dell’istituto è il
normale utilizzo dell’aula multimediale per l’insegnamento di arte.
8
Il recupero degli alunni promossi con debito formativo è stato attuato all’interno delle ore curricolari di lezione da parte
dei docenti delle materie interessate. Alcuni studenti hanno usufruito dello sportello didattico messo a disposizione
dall’istituto.
Le griglie a seguito hanno costituito effettivo strumento di misurazione e valutazione delle singole prove e
simulazioni effettuate dai docenti delle specifiche discipline e fatte proprie dal Consiglio di Classe.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE GENERALE
Il Collegio dei Docenti ha stabilito i seguenti parametri per la valutazione. Ad essi si è attenuto il Consiglio della Classe
III B
VOTO
1-2
GIUDIZIO
MOTIVAZIONE
Prova nulla
Totale mancanza di elementi significativi per la valutazione.
3
Molto negativo
L’allievo mostra di possedere conoscenze e competenze molto limitate e non le sa
usa utilizzare in maniera integrata e adeguata. Non riesce a far interagire i suoi
saperi pregressi con le nuove conoscenze.
4
Gravemente
insufficiente
L’allievo svolge le attività di apprendimento in maniera frazionata. mostrando di
possedere conoscenze frammentarie e superficiali e di saper fare in modo
impreciso e approssimato. Ha una forte difficoltà di organizzazione dei dati e non
usa i linguaggi specifici.
Insufficiente
L’allievo è impreciso rispetto a quanto sa e sa fare, necessita di sollecitazioni e di
indicazioni dell’insegnante per perseguire l’obiettivo di apprendimento; non è
capace di ricostruire l’intero percorso seguito, ma soltanto parte di esso. Comunica
i risultati dell’apprendimento con limitata puntualità e poca proprietà lessicale.
Sufficiente
L’allievo possiede conoscenze e competenze necessarie a raggiungere l’obiettivo.
Si muove soltanto in contesti noti, ovvero riproduce situazioni che già conosce;
necessita di indicazioni per affrontare situazioni parzialmente variate. Comunica i
risultati dell’apprendimento in modo semplice, con un linguaggio corretto e
comprensibile.
Discreto
L’allievo si mostra competente e sa utilizzare le proprie conoscenze in modo
adeguato allorché affronta situazioni d’apprendimento simili tra loro o soltanto
parzialmente variate; è capace di spiegare e rivedere il proprio percorso
d’apprendimento, comunicandone i risultati con un linguaggio specifico e corretto.
Procede con sufficiente autonomia nell’organizzazione dello studio.
Buono-ottimo
L’allievo dimostra di possedere conoscenze, competenze e capacità grazie alle
quali affronta variamente situazioni nuove; procede con autonomia; è capace di
spiegare, con un linguaggio specifico e appropriato, processo e prodotto
dell’apprendimento e di prefigurarne l’utilizzazione in altre situazioni formative.
Eccellente
L’allievo sa e sa fare, è in grado di spiegare come ha proceduto e perché ha scelto
un determinato percorso, perciò verifica e valuta anche il proprio operato.
Comunica con proprietà terminologica e sviluppa quanto ha appreso con ulteriori
ricerche, rielaborandolo criticamente per raggiungere nuove mete formative.
5
6
7
8-9
10
9
GRIGLIA PER ATTRIBUZIONE del VOTO DI CONDOTTA
I criteri indicati nella griglia sotto riportata non devono essere intesi in forma rigida, ma solo come riferimenti per la
valutazione, effettuata dal Consiglio di Classe in forma collegiale, tenendo accuratamente conto dei vari fattori che
concorrono a formare la storia e il profilo di ogni studente.
COMPORTAMENTI
1. Frequenza regolare o con irregolarità limitate e determinate da chiari e documentati motivi di
salute
2. Comportamento corretto e rispettoso verso il Dirigente, gli insegnanti, il personale della scuola
3. Comportamento corretto e rispettoso verso i compagni
4. Puntualità e precisione nel rispettare le scadenze e nel presentare giustificazioni delle assenze e dei
ritardi
5. Attenzione e partecipazione durante le lezioni
6. Svolgimento costante dei compiti assegnati
1. Frequenza generalmente regolare o con irregolarità limitate e determinate da chiari e documentati
motivi di salute
2. Comportamento corretto e rispettoso verso il Dirigente, gli insegnanti, il personale della scuola
3. Comportamento corretto e rispettoso verso i compagni
4. Generalmente puntuale e preciso/a nel rispettare le scadenze e nel presentare le giustificazioni di
assenze e ritardi
5. Generalmente attento/a durante le lezioni
6. Svolgimento generalmente costante dei compiti assegnati
1. Frequenza non sempre regolare (ritardi e/o assenze che in parte hanno coinciso con le verifiche)
2. Comportamento corretto e rispettoso verso il Dirigente, gli insegnanti, il personale della scuola
3. Comportamento non sempre corretto e rispettoso verso i compagni
4. Spesso non vengono rispettate le scadenze o non vengono presentate con puntualità le
giustificazioni delle assenze
5. Spesso l’allievo/a si distrae e partecipa poco all’attività didattica
6. Svolgimento non sempre costante dei compiti assegnati
7. Ha ricevuto note da più insegnanti
1. Numerose assenze e ritardi che coincidono con le verifiche
2. Comportamento non sempre corretto e rispettoso verso il Dirigente, gli insegnanti, il personale
della scuola
3. Comportamento non corretto e rispettoso verso i compagni
4. Non vengono rispettate le scadenze e le assenze sono spesso ingiustificate ovvero giustificate con
notevole ritardo
5. Spesso l’allievo/a si distrae, partecipa poco e distrae i compagni
6. Svolgimento poco costante dei compiti assegnati
7. Ha ricevuto numerose note da insegnanti diversi o una sospensione
1. Frequenza saltuaria senza gravi e certificati problemi di salute
2. Atteggiamento irrispettoso verso il Dirigente, gli insegnanti, il personale della scuola
3. Atteggiamento irrispettoso verso i compagni
4. Comportamento gravemente scorretto in classe durante le lezioni
5. Le giustificazioni delle assenze risultano in più di una occasione mancanti o falsificate
6. Ha ricevuto (almeno) una sospensione e/o numerose note da più insegnanti
7. Dimostra totale disinteresse durante le lezioni; non svolge i compiti assegnati
1. Frequenza saltuaria senza gravi e certificati problemi di salute
2. Atteggiamento gravemente irrispettoso nei riguardi del Dirigente, dei docenti o del personale della
scuola, ovvero dei compagni sanzionato con più note nel corso dell’anno
3. Comportamento gravemente scorretto che ha comportato danni alle persone e/o agli ambienti
4. Le giustificazioni delle assenze risultano spesso mancanti o falsificate
5. Comportamento gravemente scorretto in classe durante le lezioni
6. Ha ricevuto una o più sospensioni
10
VOTO
10
9
8
7
6
5
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA I PROVA
Saggio breve/ Articolo
A
Aderenza al tema,
utilizzo delle fonti rispetto alla comprensione,
selezione, interpretazione (competenze rispetto al
genere testuale)
Scarsa
0-1
Insufficiente
1,5
Sufficiente
2
Discreta/buona
2,5
Ottima
3
B
Organicità, coerenza e completezza della trattazione
(capacità espressive e logico- argomentative)
Scarsa
0-1
Insufficiente
1,5
Sufficiente
2
Discreta/buona
2,5
Ottima
3
C
Correttezza formale (orto-morfo-sintattica)
(competenze linguistiche)
Scarsa
0-1
Insufficiente
1,5
Sufficiente
2
Discreta/buona
2,5
Ottima
3
D
Rispetto dei vincoli comunicativi: destinatario, scopo,
collocazione editoriale, misura, titolo; proprietà
nell’uso del lessico anche specialistico. (competenze
rispetto al genere testuale)
Sviluppo critico, rielaborazione personale.
Integrazione dei dati forniti con informazioni
congruenti. (capacità critiche e conoscenze
disciplinari)
Scarso
0-1
Insufficiente
1,5
Sufficiente
2
Discreto/buono
2,5
Ottima
3
Scarso
0-1
Insufficiente
1,5
Sufficiente
2
Discreto/buono
2,5
Ottima
3
Scarsa
0-1
Insufficiente
1,5
Sufficiente
2
Discreta/buona
2,5
Ottima
3
Scarsa
0-1
Insufficiente
1,5
Sufficiente
2
Discreta/buona
2,5
Ottima
3
Scarsa
0-1
Insufficiente
1,5
Sufficiente
2
Discreta/buona
2,5
Ottima
3
Scarso
0-1
Insufficiente
1,5
Sufficiente
2
Discreto/buono
2,5
Ottima
3
Scarso
0-1
Insufficiente
1,5
Sufficiente
2
Discreto/buono
2,5
Ottima
3
E
Analisi del testo/ tema
A
Aderenza al tema, Conoscenza dell’argomento e del
quadro di riferimento, della natura del testo
eventualmente proposto e delle sue strutture formali
Organicità, coerenza e completezza della trattazione
B
Correttezza formale (orto-morfo-sintattica)
C
D
E
Proprietà nell’uso del lessico anche specialistico.
Adeguatezza del registro
Sviluppo critico, rielaborazione personale. Se
richiesta, creatività
VALUTAZIONE IN QUINDICESIMI ______________/15
GIUDIZIO
QUINDICESIMI
DECIMI
Nullo o scarso
Gravemente
insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
Eccellente
0-3
4-5
6-7
8-9
10-11
12
13
14
15
0-2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA II PROVA
Comprensione e interpretazione del testo nelle sue articolazioni
Concettuali, morfosintattiche, lessicali.
- comprende il senso del testo in tutte le sue articolazioni logiche;
- riconosce tutte le strutture morfosintattiche, tranne qualche svista
o marginale travisamento;
- contestualizza efficacemente i valori lessicali.
P.ti
Formulazione italiana
P.ti
10
5
- comprende il senso del testo per buona parte delle sue
articolazioni logiche;
- riconosce la gran parte delle strutture morfosintattiche, pur con
qualche isolato travisamento;
- comprende il significato del testo nelle sue articolazioni logiche
principali;
- riconosce le principali strutture morfosintattiche, pur con alcuni
travisamenti anche di rilievo;
- interpreta per lo più correttamente il lessico.
9
- comprende parzialmente il senso complessivo del testo, con
lacune interpretative;
- riconosce le principali strutture morfosintattiche, pur in presenza
di travisamenti anche di una certa ampiezza;
- interpreta il lessico in modo per lo più elementare e a volte
impreciso..
- non comprende il senso del testo e/o ne omette sezioni
significative;
- presenta errori diffusi e/o lacune nel riconoscimento delle
strutture morfosinatttiche fondamentali;
- interpreta il lessico in modo spesso approssimativo o errato.
7
- riformula sfruttando pienamente le
strutture espressive dell’italiano;
- è attento alle caratteristiche
tematiche, tipologiche e di registro
dell’ originale.
- riformula in modo sensibile alle
strutture espressive dell’italiano,
presentando occasionali incertezze
o qualche passaggio meno felice.
- riformula in modo semplice per lo
più legato alle strutture linguistiche
del testo:
- presenta qualche episodico errore
linguistico e/o formulazioni poco
scorrevoli.
- in vari casi riformula in modo
impacciato o approssimativo;
- presenta lievi errori morfosintattici
e lessicali.
- non comprende che in minima parte o per nulla il testo;
- presenta numerosi, gravi errori morfosintattici;
- non riesce a interpretare il lessico in relazione al contesto.
5-0
8
6
- riformula spesso in modo confuso,
con qualche forma inaccettabile e/o
con espressioni prive di senso;
- presenta numerosi e gravi errori
morfosintattici e un lessico
scorretto.
- non dà una formulazione italiana
compiuta.
4
3
2
1
0
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA III PROVA
DESCRITTORI
DECIMI
QUINDICESIMI
INDICATORI
GIUDIZIO
ADERENZA
AL QUESITO
CONOSCENZA
DELL’ARGOMENTO
LINGUAGGIO
SPECIFICO
ESPOSIZIONE
nulla o molto
confusa
0-2
1-4
scarso
nulla
nulla
nullo
3-4
5-7
gravemente
insufficiente
approssimativa
molto limitata
scorretto
5
8-9
insufficiente
parziale
frammentaria/lacunosa
non del tutto
adeguato
poco organizzata
6
10
sufficiente
sufficiente
limitata alle linee
essenziali
corretto anche se
limitato
sufficientemente
chiara
7
11-12
discreto
completa
discreta
8
9-10
13-14
buono
completa
15
ottimo
completa
buona
ampia e ben organizzata
12
corretto
poco chiara
chiara
corretto e abbastanza
ricco
chiara e corretta
corretto e ricco
chiara/corretta
elegante/originale
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE
INDICATORI E DESCRITTORI DELLA VALUTAZIONE
VOTO
/10
1-3
CONOSCENZE
Si esprime in modo scorretto e
compie analisi errate
Nessuna
Lacunose e parziali
Applica le conoscenze minime se
guidato, ma con errori. Si esprime in
modo scorretto ed improprio, compie
analisi lacunose e con errori
Compie sintesi scorrette
Limitate e superficiali
Applica le conoscenze con
imperfezioni. Si esprime in modo
impreciso. Compie analisi parziali
Gestisce con difficoltà
situazioni nuove,anche
se semplici
Di ordine generale, ma
con qualche lacuna e
disorganicità
Applica le conoscenze senza
commettere errori, sostanziali,
almeno in alcune discipline.
Riferisce contenuti senza applicare
una logica autonoma
Riproduce informazione
preconfezionate, non sa
muoversi
autonomamente
Se guidato sa estendere
l’argomentazione, che ha
discreta ampiezza in
numerose discipline
Espone in modo corretto anche se
non ricco e non sempre utilizza il
lessico specifico. Domina situazioni
note in quasi tutte le discipline, si
esprime con un lessico appropriato
Rielabora in modo
corretto le informazioni
e situazioni predefinite
Sicure nella maggior
parte delle discipline
Applica autonomamente le
conoscenze anche a problemi
complessi. Espone in modo corretto
e con proprietà lin-guistica.
Individua relazioni in modo
completo nella maggior parte delle
discipline
Rielabora in modo
corretto facendo
interagire le
informazioni con una
certa autonomia
Sicure in tutte le
discipline, organiche
nella maggior parte
Applica le conoscenze in modo
corretto ed autonomo anche a
problemi complessi. Espone in modo
fluido ed utilizza i linguaggi
specifici. Compie analisi approfondite, individua correlazioni precise
Applica le conoscenze in modo
corretto ed autonomo anche a
problemi complessi e trova da solo
le soluzioni migliori. Espone in
modo fluido, utilizzando un lessico
ricco ed appropriato
Rielabora in modo
corretto, completo ed
autonomo
5
7
8
9
10
CAPACITA’
Da nessuna a frammentarie e gravemente
lacunose, per cui non
riesce ad orientarsi
anche se guidato
4
6
COMPETENZE
Organiche, approfondite
ed ampliate in modo
autonomo
13
Sa rielaborare
correttamente ed
approfondire in modo
autonomo e critico
situazioni complesse
ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE E PREPARAZIONE ALL’ESAME
Informazione
Gli studenti sono stati adeguatamente informati sin dagli anni scorsi sulla struttura del nuovo Esame di Stato. In
particolare, nel corso di quest’anno hanno partecipato a una apposita lezione sull’Esame.
Esercitazioni
Prima Prova (Italiano)
Fin dagli scorsi anni scolastici la classe è stata addestrata ad affrontare le diverse tipologie della
prova scritta di italiano; tali tipologie sono state regolarmente somministrate in
occasione delle consuete prove in itinere.
In particolare, il 28 aprile, gli alunni sono stati chiamati a svolgere, contemporaneamente ai loro compagni
delle sezioni A, C e D, una Simulazione di Prima Prova su tutte le tipologie e gli ambiti previsti, nell’arco
dell’intera mattinata (5 ore). Il fascicolo contenente le consegne della simulazione è allegato al presente
Documento.
Inoltre, gli insegnanti di Italiano del triennio hanno concordato e messo a punto una Scheda specificamente
riferita alla tipologia B (Saggio breve e Articolo) (allegata al presente Documento) contenente alcune
avvertenze utili a orientare gli studenti sul rispetto dei vincoli comunicativi e sull’organizzazione delle
citazioni e dei rimandi in nota o bibliografici.
Data della prova: 28 aprile 2009
Seconda Prova (Latino)
Anche se gli insegnanti di Latino e Greco hanno sempre prestato la massima cura, in particolare nel corso
della Terza Liceo, alla preparazione della Seconda Prova, ad esempio con la somministrazione di alcune
prove con durata di 3 ore (in luogo delle 2 consuete), anche quest’anno si è ritenuto opportuno procedere
allo svolgimento di una simulazione ufficiale della Seconda Prova chiamando tutti gli alunni delle 4 Terze
Liceo a una traduzione dal Latino della durata di 4 ore, in aula magna (per simulare anche le condizioni
ambientali dell’esame). Il testo della prova è allegato al presente Documento.
Data della prova: 15 maggio 2009
Terza prova
La classe durante i due primi anni di corso ha affrontato una prova di simulazione della Terza Prova scritta
nel primo anno e due nel secondo anno, una per quadrimestre; durante il terzo anno le simulazioni sono state
tre, una nel primo e due nel secondo quadrimestre. Per ogni prova di simulazione sono state scelte quattro
discipline.
Per lo svolgimento della prova sono state concesse tre ore di tempo ed è stato autorizzato l’uso di alcuni
strumenti di lavoro: dizionario di Italiano e monolingue per la Lingua Straniera.
Nella scelta dei contenuti della prova simulata ogni disciplina ha agito per lo più autonomamente. Fra le
tipologie previste dal Ministero è stata scelta la tipologia A (trattazione sintetica di argomenti) , perché
tale decisione è frutto dell’esperienza degli anni precedenti, quando erano state testate anche le altre
tipologie, giudicate alla fine non particolarmente significative, ai fini di una corretta valutazione, in questo
tipo di scuola.
Per la valutazione di queste prove è stato adottato il seguente criterio: ciascun docente ha valutato la prova
relativa alla propria disciplina, le quattro separate valutazioni sono state quindi sommate per stabilire la
valutazione globale di ogni studente.
La seguente tabella riporta il calendario delle simulazioni.
DATA
1
2
3
11 nov. 2008
3 mar. 2009
7 mag. 2009
DISCIPLINE COINVOLTE
GRECO-INGLESE-SCIENZE-STORIA
FILOSOFIA-FISICA-INGLESE-STORIA DELL’ARTE
FISICA-INGLESE-STORIA-STORIA DELL’ARTE
14
ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI
Nel corso dell’attuale anno scolastico gli studenti hanno partecipato alle iniziative extracurricolari elencate
nella seguente tabella. Le attività hanno in alcuni casi (contrassegnati da asterisco) coinvolto l’intera classe,
in altri casi hanno interessato soltanto alcuni studenti, su base volontaria.
DATA
EVENTO
11 ottobre 2008
ott. 2008 – mag. 2009
ott. 2008 – apr. .2009
Inaugurazione dell’anno scolastico. (*)
Partecipazione ai corsi pomeridiani di Lingua Straniera.
Partecipazione agli spettacoli e alle iniziative del teatro “Goldoni”.
Conferenza del prof. Suren Manukian, direttore Museo del genocidio di Erevan, “Genocidio degli
Armeni” progetto “Giardino dei Giusti del Mondo” di Padova. (*)
Manifestazione per il “60° anniversario della Costituzione” a cura di marco Paolini e Gian Antonio
Stella al Teatro Goldoni .
Corsa campestre interistituti.
Giochi di Archimede.
“Trofeo Mongiello” di scacchi.
“JOB incontra” orientamento universitario a Verona.
“Trofeo Annarosa Sigalotti” 22° edizione- Torneo interistituti di calcio a 11 maschile.
Progetto “Il cielo come laboratorio”,: lezione-studio ad Asiago presso osservatorio astrofisica.
Progetto “Cultura ed impresa”: incontro con i responsabili.
6 ottobre 2008
13 ottobre 2008
19 novembre 2008
19 novembre 2008
19/20 novembre 2008
20 novembre 2008
28 novembre 2008
15 dicembre 2008
15 dicembre 2008
2 3 dicembre 2008
15 gennaio 2009
28 gennaio 2009
30 gennaio 2009
14 febbraio 2009
16 febbraio 2009
17 febbraio 2009
25 febbraio 2009
27 febbraio m2009
27 febbraio 2009
2 marzo 2009
4 marzo 2009
5 marzo 2009
5 marzo 2009
25 marzo 2009
25 marzo 2009
27 marzo 2009
31 marzo 2009
2 aprile 2009
3 aprile 2009
6 aprile 2009
16 aprile 2009
30 aprile 2009
8 maggio 2009
20 maggio 2009
1 giugno 2009
9 giugno 2009
“Torneo di Natale” interistituti di pallacanestro.
“Giochi sportivi studenteschi”: corsa campestre.
Progetto “Scenari” ESU di Venezia: incontro con i responsabili.(*)
“Progetto impresa”: incontro con i responsabili.
Orientamento in uscita,:incontro con giovani laureati.(*)
Lezione del prof. Michele Luzzato su “Darwin, l’uomo e la ricerca”. (*)
Incontro con responsabile del Servizio Civile. (*)
Progetto C.U.O.R.I.. : incontro con psicologi ESU. (*).
Progetto “Cultura e impresa”: incontro con i responsabili.
Incontro amichevole di basket.
Orientamento in uscita: incontro con rappresentanti della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.
Lezione della dr.ssa Vincenza Colonna, Università degli Studi di Ferrara, “L’invenzione della razza”.
(*)
Progetto Educativo alla Salute “Foscarino”.: incontro con i responsabili. (*)
G.S.S.- Fase provinciale del torneo di scacchi.
Orientamento universitario: incontro con gli psicologi del C.U.O.R.I..(*)
“Trofeo A. Sigalotti”. Finale.
Incontro con la Presidenza del Liceo “M. Foscarini” per informazioni sull’Esame di Stato. (*)
Torneo triangolare tennis tavolo.
Itinerari didattici” Arte e Letteratura a villa Pisani di Stra”. (*)
Torneo triangolare tennis tavolo.
Torneo interistituti di pallacanestro maschile.
Torneo di basket femminile.
Giochi sportivi studenteschi: Atletica leggera, fase provinciale.
Torneo interistituti di calcio femminile.
Torneo Interistituti di pallacanestro.
Giornata dell’arte. (*)
Chiusura dell’anno scolastico.
15
Alcuni studenti nel corso del triennio hanno partecipato alle seguenti attività integrative:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Corsi pomeridiani di Lingua straniera, attivati dall’Istituto per Francese, Spagnolo, Cinese ed Inglese, questo
ultimo prevede anche il conseguimento del First Certificate in English.
Corsi di eccellenza organizzati dal Liceo “Marco Foscarini” per le discipline di Latino, Greco e Matematica.
Corsi di voga.
Corso di teatro dell’istituto e rappresentazione de “ I Persiani “ di Eschilo.
Concorso letterario “Alice Chimirri”.
Ciclo di conferenze presso il Liceo Scientifico “Benedetti” di Venezia: “Il cielo come laboratorio”
Frequenza di un alunno per due mesi e mezzo presso “Xavier College” di Melbourne (Australia) con ospitalità
del partner australiano.
Rappresentanza alla Consulta Studentesca Provinciale.
Presentazione del Liceo presso le scuole Medie.
Partecipazione a gare sportive.
Partecipazione al Convegno Internazionale “Greci e Veneti: sulle tracce di una vicenda comune”, in
collaborazione con il Liceo Classico “Antonio Canova “ di Treviso.
Partecipazione al progetto “Forma Urbis”.
Partecipazione a conferenze su “Lezioni di Economia” presso Ateneo Veneto di Venezia. (Intera classe)
Partecipazione a Mathématique sans frontières. (Intera classe)
Partecipazione ai Giochi di Archimede.
Partecipazione al “Certamen Oratianum”, presso il Liceo Classico “Q. Orazio Flacco” di Venosa (PZ)
Partecipazione al “Certamen Senecanum”, presso il Liceo Classico “Brocchi”di Bassano (VI).
Partecipazione al “Certamen Lucretianum”, presso il Liceo “Leopardi Majorana” di Pordenone.
Partecipazione al “Certamen Anselmianum” presso il “Lycée Classique et Institut d’Art” di Aosta.
Partecipazione al progetto “100 classi” : “La multimedialità per la divulgazione scientifica”.
Partecipazione alle manifestazioni per il Bicentenario del Liceo M. Foscarini.
Partecipazione agli Itinerari educativi del Comune di Venezia: “Venezia ed il Rinascimento”.
Partecipazione alla giornata dantesca presso Thetis all’Arsenale di Venezia.
All’interno del progetto “Museo Traversi”, esposizione di antichi strumenti di Fisica del Liceo Foscarini, un
alunno ha seguito il corso di formazione per operare in qualità di guida per i visitatori del museo.
Adesione alla promozione offerta dal Teatro “Carlo Goldoni” di Venezia per le rappresentazioni della stagione
teatrale.
Adesione alla promozione offerta dal Teatro “La Fenice” di Venezia per concerti ed opere della stagione liricosinfonica.
ATTIVITA’ PER L’ORIENTAMENTO
La classe ha partecipato dalla II liceo alle attività relative all’orientamento in uscita organizzate dall’Istituto,
secondo la vigente normativa, per favorire la consapevolezza degli studenti riguardo le proprie attitudini.
Le attività sono state realizzate in collaborazione con il C.U.O.R.I., l’E.S.U., il Servizio Orientamento di
Ca’Foscari (Docenti Universitari).
• test psico-attitudinali (ESU)-(CUORI)
• incontri collettivi (ESU)
• alcuni allievi hanno partecipato anche a stage estivi presso Istituzioni pubbliche (Servizi Sociali),
all’interno della iniziativa promossa dalla “Fondazione di Venezia”.
• presentazione di facoltà ed indirizzi di studio di varie Università (Padova e Venezia).
VIAGGI DI ISTRUZIONE
La classe ha effettuato attività di integrazione dello svolgimento delle discipline curricolari, partecipando
ogni anno a viaggi di istruzione opportunamente programmati:
primo anno: viaggio in Sicilia
secondo anno: viaggio in Tunisia
terzo anno: viaggio in Andalusia (Spagna), con la visita di Ronda, Cordova, Siviglia, Granada e Malaga.
16
CREDITO FORMATIVO
Vengono attribuiti crediti formativi per esperienze extrascolastiche documentate, coerenti con il corso di
studi, che presentino significativi livelli di continuità ed impegno personale, quali:
• attività artistiche e culturali
• attività sportive
• volontariato, solidarietà e cooperazione.
MODALITA’ DI ATTRIBUZIONE DEL BONUS
Il Consiglio di classe suggerisce i seguenti criteri:
• eccellenza in almeno una delle prove d’esame, sia scritte che orali
• eccellenza in una o più discipline, nelle quali il candidato mostri particolare preparazione
• eccellenza del curriculum di studi, comprovata dal credito scolastico, che la Commissione intenda
valorizzare.
17
PARTE SECONDA
Relazioni e programmi delle singole discipline
18
LICEO CLASSICO “MARCO FOSCARINI”
VENEZIA
ANNO SCOLASTICO 2008/2009
CLASSE III B
Materia: ITALIANO
Docente: LEONARDO MEZZAROBA
RELAZIONE FINALE
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi
L’attuale Terza B ha mantenuto lo stesso insegnante di Italiano per l’intero triennio. Fin dall’inizio della
Prima, la Classe evidenziava una preparazione apprezzabile anche se non propriamente omogenea (aspetto
questo più evidente sul piano della produzione scritta). Risultava infatti evidente che buona parte degli
studenti seguiva con maggiore serietà le attività didattiche in classe, possedeva un metodo di apprendimento
adeguato ed era disposta a uno studio domestico anche molto impegnativo; mentre una parte minoritaria
risultava meno concentrata e disponibile al lavoro a scuola e a casa. Nel corso del triennio tale
differenziazione si è andata però attenuando: sollecitati dagli insegnanti e stimolati dall’esempio dei loro
compagni, anche gli studenti meno partecipi hanno assunto un atteggiamento più responsabile. Restano
ovviamente delle carenze e delle difficoltà per alcuni alunni (più evidenti sul piano della produzione scritta),
ma si deve comunque dar atto che la gran parte della classe, pur con risultati diversi, ha dimostrato un
impegno davvero encomiabile.
La situazione, al completamento del ciclo triennale, è perciò positiva per la maggior parte degli studenti e per
un gruppetto significativo (di almeno 5 alunni) si può parlare addirittura di risultati eccellenti non solo sul
piano della produzione scritta e orale ma anche su quello dell’interesse e della partecipazione. Proprio a
quest’ultimo, specifico riguardo, è giusto segnalare che la tendenza ad animare il dibattito in classe attraverso
domande e proposte di confronto anche in ambito interdisciplinare è una caratteristica piuttosto diffusa fra gli
alunni della attuale Terza B.
Lo svolgimento delle verifiche (scritte e orali) non ha costituito un problema: soprattutto nel corso di quest’anno, quasi
sempre gli studenti si sono proposti spontaneamente per verificare, correggere e migliorare la propria preparazione.
Per questo dunque, se è possibile concludere che gli obiettivi didattici appaiono sostanzialmente raggiunti dalla quasi
totalità della classe; bisogna poi riconoscere ad alcuni alunni una preparazione decisamente più convincente e
meritevole.
CONOSCENZE
Conoscenza delle strutture e delle funzioni della lingua (letteraria e non letteraria)
Conoscenza dei registri linguistici
Conoscenza delle strategie di elaborazione scritta
Acquisizione della poetica dei vari autori presentati nel programma
Acquisizione dell’ambito storico culturale in cui si collocano i singoli autori
Principali elementi della retorica
Analisi e argomentazione (scritta e orale) su ambiti letterari
COMPETENZE
Analisi contenutistica dei testi letterari proposti
Analisi formale (con particolare attenzione alla valenza del significante) dei testi letterari proposti
Inserimento di un autore in un determinato ambito storico-culturale.
Individuazione del rapporto con i percorsi tematici proposti
CAPACITA'
Analisi argomentata di un testo letterario
Riconoscimento dei nuclei concettuali di un testo scritto
19
Argomentazione sui possibili collegamenti fra fenomeno letterario e situazione storico-culturale
METODI
La didattica è stata condotta prevalentemente con il metodo della lezione frontale integrata dallo studio del manuale.
Alcuni studenti hanno approfondito individualmente i contenuti, volgendosi a letture di testi opportunamente indicati.
La vastità del programma ha drasticamente ridotto la possibilità di allargare la sperimentazione ad altri strumenti
didattici (visione di film, lettura di giornale in classe), che pure stavano a cuore all’insegnante.
Gli studenti sono stati infine coinvolti in alcune conferenze ed esperienze finalizzate a far loro cogliere
l’interdisciplinarietà di alcune tematiche: ad esempio l’itinerario didattico interdisciplinare (Arte e Letteratura italiana)
alla villa Pisani di Stra (organizzato dalla docente di Storia dell’Arte) articolato in due percorsi: “Sulle tracce di
Gabriele D’Annunzio ed Eleonora Duse a Villa Pisani” e “Il giardino romantico: oscurità e penombre nel parco di villa
Pisani”.
SCELTE PROGRAMMATICHE
Lo studio della Letteratura Italiana è stato impostato alla luce di un inquadramento storicistico dell’autore e
dell’individuazione di uno o più concetti chiave che, senza avere la pretesa di esaurire la poetica dell’autore, potessero
però costituire una indicazione in qualche modo stimolante del taglio scelto nella trattazione.
STRUMENTI
Manuali in adozione: G. ARMELLINI, A. COLOMBO, La letteratura italiana, Bologna, Zanichelli, 2004; Voll. 5, 6, 7.
DANTE ALIGHIERI, La Divina Commedia, Paradiso, commento a cura di V. SERMONTI, Milano,
Bruno Mondadori, 2004.
Alcuni passi (indicati nel “Programma” sono stati proposti in fotocopia)
I romanzi indicati nel “Programma” sono stati letti in edizioni liberamente scelte dagli studenti.
VERIFICHE
VERIFICHE SCRITTE
Sono state svolte 7 verifiche scritte. Due di queste (una per quadrimestre) sono consistite in interrogazioni scritte
(finalizzate dunque alla valutazione orale) riguardanti alcuni canti del Paradiso di Dante. Le altre 5 verifiche sono state
invece finalizzate alla esercitazione per lo svolgimento della prima prova; 4 di queste (3 per il primo quadrimestre e una
per il secondo) hanno avuto la durata di 4 ore ciascuna; la quinta (svolta il 28 aprile) ha avuto la durata di 5 ore ed è
stata organizzata come simulazione “ufficiale” della prima prova d’esame. Nel primo quadrimestre le tipologie svolte
sono state: A – B– C - D (25/10/2008), A – B– D (9/12/2008) e A – B– D (17/1/2009); nel secondo sono state affrontate
tutte le tipologie A – B – C – D rispettivamente l’4/4/2009 e il 28/4/2009.
VERIFICHE ORALI
Le verifiche orali sono state realizzate in forma di esposizioni. Come già segnalato, la valutazione per l’orale
è stata integrata da verifiche scritte modellate sulla base di test a risposta multipla e domande aperte.
VALUTAZIONE
NELLE
PROVE ORALI
si è tenuto conto dell’acquisizione dei contenuti proposti, della capacità di operare
confronti e collegamenti; della chiarezza nell’esposizione e della proprietà nell’uso del
linguaggio tecnico. La valutazione è stata condotta sulla base della scala valori da 1 a
10.
NELLE PROVE SCRITTE (finalizzate all’esercitazione per la prima prova) la valutazione è stata organizzata sulla base delle 2
griglie messe a punto rispettivamente per la tipologia B (Saggio breve / articolo) e per le tipologie
A - C - D (Analisi del testo/ tema). Per comodità, nelle tabelle sono stati proposti gli indicatori e i
descrittori. Le valutazioni sono state proposte in quindicesimi (riducibili in decimi secondo la
tabella di conversione allegata).
Le griglie sono riportate nella parte generale nella sezione “Griglie di valutazione”, Prima prova scritta.
Venezia, 15 maggio 2009
L’insegnante
(Leonardo Mezzaroba)
20
CONTENUTI DISCIPLINARI
(NB: LA SIGLA [T] STA A INDICARE UN TESTO LETTO NEL MANUALE IN ADOZIONE O IN FOTOCOPIA)
1. LA FRUIZIONE DELLA LETTERATURA
PARTE PRIMA: L’età del Risorgimento Manzoni e Leopardi
Aspetti generali:
Romanticismo europeo e movimento romantico in Italia.
[T] MADAME DE STAËL, “Sulle traduzioni” (da Sulla maniera e utilità delle traduzioni)
[T] G. BERCHET, “La popolarità della poesia” (da Lettera semiseria di Grisostomo)
ALESSANDRO MANZONI
Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave:
L’intellettuale di fronte al fallimento dei valori illuministi
Un doppio percorso (ideologico e poetico) e un’unica soluzione ne
I promessi sposi
[T] Lettera al D’Azeglio: “L’utile per iscopo, il vero per soggetto e l’interessante per
mezzo”
[T] Il 5 maggio
[T] Adelchi: “Pur mi parea che ad altro fossi nato”; “Coro dell’atto III”, “Coro dell’atto IV”;
“Una feroce forza il mondo possiede”
[T] I promessi sposi (le diverse redazioni ed edizioni, l’ideologia; il sistema dei personaggi)
GIACOMO LEOPARDI
Vita, poetica e analisi delle opere alla luce del concetto chiave: Dall’individualismo al
messaggio universale del titanismo e della morale della compassione
[T] Dallo Zibaldone: testimonianze della “teoria del piacere” e della “poetica
dell’indefinito”
[T] Dai Canti: L’ultimo canto di Saffo
L’infinito
La sera del dì di festa
A Silvia
La quiete dopo la tempesta
Il sabato del villaggio
Canto notturno di un pastore errante dell’Asia
A se stesso
[T] Dalle Operette morali: Dialogo della Natura e di un Islandese
Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie
Dialogo di un venditore di almanacchi (in fotocopia)
Dialogo di Tristano e di un amico (parte)
Dialogo di Plotino e Porfirio (parte)
PARTE SECONDA: L’età del positivismo
Questioni preliminari:
La cultura positivista
[T] H. TAINE, “Razza, ambiente, periodo”
Aspetti generali:
La narrativa e il mondo contemporaneo. Il realismo
[T] G. FLAUBERT, “Rappresentare e basta”
“Le insofferenze di Madame Bovary”
Una proposta europea: Il naturalismo (Emile Zola e il ciclo dei Rougon-Maquart)
[T] E. ZOLA, “Il romanzo sperimentale”
Una proposta italiana: Il verismo;
GIOVANNI VERGA e il ciclo dei Vinti Vita, poetica e analisi delle opere alla luce del concetto chiave
Il recupero nostalgico di un mondo perduto
[T] Indicazioni di poetica: “Prefazione” a L’amante di Gramigna
da Fantasticheria
“Prefazione” ai Malavoglia
[T] Da Vita dei campi: Rosso Malpelo
21
La lupa
[T] I Malavoglia e il tentativo patetico di dar vita a un mondo metastorico
[T] Da Novelle rusticane: Libertà
La roba
[T] Da Mastro-don Gesualdo e l’irrompere della storia: “Morte di mastro-don Gesualdo”
PARTE TERZA: L’età del decadentismo
Questioni preliminari:
La poetica del decadentismo
Concetti chiave: L’arte della mimesi
La ricerca di una verità più profonda
Dalla “rive gauche” della Senna una soluzione trasgressiva: i poètes maudits e le
pesanti conseguenze di una scelta anticonformista
[T] C. BAUDELAIRE, Corrispondenze, L’albatro, Spleen;
[T] P. VERLAINE, Canzone d’autunno;
[T] A. RIMBAUD, Vocali; Lettera del veggente (parte); Il battello ebbro (parte)
L’emulazione italiana: la Scapigliatura (concetti generali)
[T] E. PRAGA, Preludio
[T] I. U. TARCHETTI, Memento
Aspetti generali:
Una soluzione irraggiungibile: l’estetismo
Joris-Karl Huysmans e Controcorrente
Oscar Wilde e Il ritratto di Dorian Gray
Gabriele D’Annunzio e Il piacere
La situazione italiana e la complessità del concetto di Decadentismo
[T] J.K. HUYSMANS, “La pupilla squisita”
[T] O. WILDE, “Un nuovo edonismo”
GABRIELE D’ANNUNZIO
Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave:
Un instancabile sperimentatore
Un messaggio vitalista; la metamorfosi: il poeta vate
[T] Da Novelle della Pescara: La veglia funebre
L’eroe
[T] L’esperienza europea dell’estetismo ne Il piacere: “La vita come opera d’arte”
“Don Giovanni e Cherubino”
[T] La fase del superuomo e il ruolo di un intellettuale “instancabile sperimentatore”
[T] Da Il Fuoco: “Il funerale di Wagner”
[T] Da Maia: L’incontro d’Ulisse
[T] La tregua di Alcyone: La pioggia nel pineto;
La sera fiesolana
Meriggio
I pastori
GIOVANNI PASCOLI
Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave:
La rivoluzione inconsapevole
Il poeta fanciullino
Il tema del nido
[T] Aspetti di tecnica poetica: da Pensieri e discorsi, “Il fanciullino” (passi)
[T] Da Myricae: Lavandare
Temporale
Il lampo
X agosto
[T] Da Poemetti: Digitale purpurea
[T] Da Canti di Castelvecchio: Nebbia
Il gelsomino notturno
[T] Da La grande proletaria si è mossa (parte riportata nel manuale)
FILIPPO TOMMASO MARINETTI e il Futurismo Caratteri generali del movimento
[T] da il Manifesto del futurismo
[T] da il Manifesto tecnico della letteratura
22
PARTE QUARTA: Il primo Novecento e il “lucido smarrimento” degli intellettuali
LUIGI PIRANDELLO
Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave:
L’impossibilità di pervenire alla verità;
L’uomo prigioniero delle forme
[T] Da L’umorismo: “Il sentimento del contrario”
[T] Dalle Novelle: La carriola
Quando si è capito il giuoco
[T] Il fu Mattia Pascal e il problema delle “forme”
ITALO SVEVO
Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave:
La denuncia della malattia dell’uomo.
La psicanalisi fra verità e finzione
[T] Da Senilità: “Prove per un addio”; “La metamorfosi di Angiolina”
[T] La coscienza di Zeno e la dissoluzione del romanzo tradizionale
GIUSEPPE UNGARETTI
Vita, poetica e analisi delle opere alla luce del concetto chiave:
La presunta modernità di Ungaretti
Ungaretti e la storia
[T] Da L’Allegria: In memoria
I fiumi
Veglia
San Martino del Carso
Fratelli
[T] Da Sentimento del Tempo: La madre
EUGENIO MONTALE
Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave:
L’eloquente silenzio di un poeta
“Il varco è qui?”: l’affannosa ricerca di un significato esistenziale
[T] Da Ossi di seppia: Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
Meriggiare pallido e assorto
Spesso il male di vivere ho incontrato
Forse un mattino andando in un’aria di vetro
[T] Da Le occasioni: La casa dei doganieri
GIUSEPPE TOMASI DI LAMPEDUSA
È consentito lo scetticismo a un intellettuale?
Un caso letterario: Il gattopardo
Parte quinta: La Commedia di Dante
Introduzione al Paradiso
Lettura e commento dei canti: I, III, VI, XI, XVII, XXVI (vv. 82-142); XXVII (vv. 1- 66); XXXI, XXXIII
Parte sesta: lettura integrale di opere
Il candidato è tenuto alla lettura integrale dei seguenti romanzi:
I promessi sposi di A. Manzoni
I Malavoglia di G. Verga
Il fu Mattia Pascal di L. Pirandello
La coscienza di Zeno di I. Svevo
Il Gattopardo di G. Tomasi di Lampedusa
2. LA PRODUZIONE AUTONOMA (SCRITTA)
Propedeutica ed esercitazione alla composizione scritta: La prima prova (tutte e 4 le tipologie).
Venezia, 15 maggio 2009
L’insegnante
(Leonardo Mezzaroba)
23
LICEO CLASSICO “MARCO FOSCARINI”
VENEZIA
Anno Scolastico: 2008/2009
Materia: LATINO - GRECO
Docente: TIZIANA VOI
CLASSE: III B
RELAZIONE FINALE
Per tutto il triennio ho insegnato in questa classe entrambe le discipline. Sin dalla I^ Liceo gli allievi hanno dimostrato
apprezzamento ed attenzione per queste materie, che sono caratterizzanti del corso di studi. La quasi totalità ha seguito
con interesse le mie lezioni, anche se solo un piccolo gruppo ha vivacizzato costantemente con interventi di pregio il
loro svolgimento; il resto ha dimostrato una silente diligenza ed un ascolto attento.
Ho avuto modo di apprezzare l’impegno generale nel costruire in questi tre anni una preparazione individuale, che, pur
con varie sfumature, è frutto di partecipazione e metodo.
Non omogenei, quindi, sono i risultati del profitto, rispetto anche alle conoscenze linguistiche di base.
In Latino:
encomiabile è stato il lavoro svolto da coloro i quali hanno saputo, nella costruzione di un personale tessuto culturale,
affinare le proprie capacità critico-rielaborative e mettere a punto un corretto metodo di studio per un proficuo
approccio testuale, che ha permesso loro di affrontare con sicurezza e cognizione traduzioni impegnative dal punto di
vista contenutistico e strutturale.
Lodevole è stato lo sforzo di quegli alunni, che, partendo da una preparazione di base non sempre del tutto solida e
strutturata., sin dal primo anno si sono impegnati con tenacia e costanza per consolidare o migliorare le proprie
conoscenze; pertanto alcuni ora sanno cogliere con facilità e prontezza il senso del testo e riprodurlo con apprezzabile
eleganze linguistica, non priva di soluzioni di un certo rilievo; una buona parte degli allievi è in grado di affrontare con
ordine un testo di moderata difficoltà, di analizzarlo e di tradurlo con una sostanziale fedeltà; alcuni infine, a causa di
carenze pregresse, mai completamente colmate, evidenziano ancora difficoltà, soprattutto nello scritto.
Le studentesse, Lotter e Stefinlongo, hanno partecipato in II^ Liceo al Certamen Horatianum ed in III^ Liceo al
Certamen Senecanum, la studentessa Baruffi ha partecipato in III^ Liceo al Certamen Lucretianum.
Nella differenziazione dei risultati di apprendimento e di conoscenza, numerosi allievi accompagnano una buona/ottima
conoscenza del programma a doti critico-intellettive di buon livello, unite a capacità argomentative adeguate ( 7
decisamente buoni e 6 ottimi, tra cui alcuni eccellenti); esiste una fascia di alunni di cui si riconoscono la diligenza dello
studio, la capacità di riorganizzare i temi proposti in modo apprezzabile e la pertinenza delle considerazioni durante
l’analisi testuale (8 alunni hanno ottenuto risultati più che sufficienti o discreti); infine un numero ristretto di alunni (3
allievi) ha profuso un sufficiente impegno nello studio della materia non sempre supportato da un preciso metodo con
conseguenti ricadute sia sul piano della conoscenza delle tematiche prettamente letterarie, che su quello
dell’organizzazione espositiva. Una allieva, che si ripresenta per la seconda volta all’Esame di Stato, dotata di minor
costanza, non è sempre riuscita a concentrarsi a dovere, pertanto, allo stato attuale ha acquisito una preparazione
alquanto superficiale, frutto anche di scelte selettive rispetto agli argomenti trattati.
In Greco:
sostanzialmente anche per questa disciplina si conferma quanto illustrato per il Latino, in modo particolare per quanto
riguarda gli esiti e le competenze dimostrate nelle prove scritte.
Pur con modulazioni differenti di apprendimento sono stati seguiti gli insegnamenti di questa disciplina, in cui maggior
interesse è stato manifestato per alcuni autori trattati nella Storia della Letteratura e per la tragedia tradotta.
In rapporto alla programmazione curricolare ed al possesso degli strumenti propri delle discipline e della capacità di
elaborazione personale sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termine di:
CONOSCENZE
- conoscenza delle strutture sintattico-grammaticali
- conoscenza dei contenuti generali della disciplina in modo completo ed approfondito
- conoscenza degli argomenti letterari suddivisi per tipologia ed autori, corredate da letture testuali
COMPETENZE
24
-
esposizione dei contenuti con lessico appropriato in modo chiaro e sicuro
organizzazione del discorso secondo un ordine logico ed in modo articolato
analisi e traduzione del testo proposto, inquadrandolo nell’ambito e nel periodo storico-lettario
CAPACITA’
- capacità di analisi, sintesi e rielaborazione dei dati acquisiti
- capacità di correlare argomenti ed informazioni
- capacità di motivare in maniera autonoma le relazioni tra argomenti
SCELTE PROGRAMMATICHE
Lo studio della letteratura è stato svolto partendo dalla centralità del testo e cercando di stabilire un equilibrio tra la
parte manualistica e quella antologica, operando una scelta di quei brani che potessero essere esemplificativi di quanto
esposto nella teoria.
Contestualmente alla trattazione letteraria dei vari autori, a corredo del manuale specifico, sono stati tradotti anche passi
tratti dal testo di versioni, assegnati con scadenza settimanale.
Frequenti, laddove ve ne sia stata la possibilità, gli accostamenti ed i riferimenti tra le due letterature classiche. Ad
esemplificazione: l’epigramma greco e la produzione di Marziale; le “Argonautiche “ di Apollonio Rodio e l’epica
nell’età dei Flavi; la storiografia di Polibio e quella di Tacito, il romanzo greco e le “Metamorfosi” di Apuleio
Particolare cura è stata rivolta durante la traduzione alla analisi delle strutture morfo-sintattiche, al registro linguistico,
allo stile ed al lessico.
METODI E STRUMENTI
Sono state privilegiate le lezioni frontali e le lezioni partecipate, una simulazione di seconda prova (Latino) ed una di
terza prova ( Greco) ( tipologia A).
I mezzi usati sono stati per lo più testi e fotocopie.
Testi adottati:
per il Latino
G. Pontiggia - M.C. Grandi, LETTERATURA LATINA, vol. 3, Principato, 2006
G.C. Sannia, AUCTOR LECTOR, testo di prosa, Simone, 2006
F. Signoracci – S. Dossi, FORUM, SEI, 2006
Per il Greco:
D. Del Corno, LA LETTERATURA GRECA, Storia e testi, Dall’età ellenistica al Cristianesimo, vol. III, Principato,
2005
N. Bellitto – I. Cavallari, Κλιµαξ, Principato, 2006
Lisia, Processo ai tiranni, a cura di D. Piovan, Signorelli, 2006
Sofocle, Edipo a ColonoI, a cura di E. Sarti, Canova, 2006
VERIFICHE
Verifiche scritte
Per le verifiche sono state usate traduzioni, prove strutturate.
Alla data di stesura del documento sono state eseguite sei prove di traduzione dal latino e quattro dal greco, le prime per
entrambe le discipline sono state prove comuni (modalità già in vigore dalla II^Liceo) ed infine la simulazione di
seconda prova.
Verifiche orali
Le verifiche orali sono state realizzate in forma di interrogazioni lunghe e brevi, in cui, se riguardavano traduzioni di
testi, alla contestualizzazione veniva fatta seguire l’analisi e poi la traduzione del brano per verificare le competenze
linguistiche e la capacità di cogliere gli aspetti contenutistici dello stesso. Se invece riguardavano la letteratura,
venivano privilegiate le esposizioni dei momenti storico-letterari, degli autori, della loro poetica e delle loro opere, a
corredo del brano in esame.
25
CRITERI DI VALUTAZIONE
Prove orali: conoscenza della materia, contestualizzazione, capacità rielaborativa autonoma dei dati, capacità di operare
confronti e collegamenti, capacità di orientamento nelle traduzioni e di analisi sintattico-grammaticale, chiarezza di
esposizione e proprietà linguistico-tecnica.
Prove scritte: la valutazione di tali prove è stata operata sulla base dei descrittori presenti nella griglia di valutazione
della seconda prova, riportata nella parte generale nella sezione “Griglie di valutazione”, Griglia di valutazione della
seconda prova scritta.
Le prove sono state valutate in riferimento alla scala valori 1-10.
Venezia, 15 maggio 2009
L’insegnante
TIZIANA VOI
26
PROGRAMMA DI LATINO
STORIA DELLA LETTERATURA
Quadro storico-culturale dal principato di Tiberio a quello di Nerone 1
PERSIO
Una dichiarazione di poetica (Choliambi) 1
Sulla spiaggia di Luni, d’inverno (Saturae ,VI, 1-33
LUCANO
2
Macabro rito di negromanzia (Bellum civile, VI, vv. 719-735; 750-774)
Cesare contempla il campo di Farsalo dopo la strage (Bellum civile, VII, vv.786-846)
SENECA
4
Solo la morte ci rende liberi (Cons ad Marciam, 19, 3-20, 3)
L’esame di coscienza (De ira, III, 36)
Claudio sale in cielo (Apokolokynthosis, 5-7, 1)
Il furore di Medea (Medea, vv. 116-178)
PETRONIO
3
L’ingresso di Trimalcione (Satyricon, 32-34)
La matrona di Efeso (Satyricon,, 111-112)
La città rovesciata: Crotone (Satyricon, 116)
Quadro storico-culturale del principato dei Flavi
1
QUINTILIANO 2
Vantaggi della scuola pubblica (Istitutio oratoria, I, 2,17-29)
STAZIO
1
Invocazione al sonno (Silvae, V, 4)
VALERIO FLACCO
Il delirio di Medea (Argonautica , VII, vv. 305-374)
MARZIALE
2
La poetica (Epigrammata, I, 4 (a); IV, 49 (b); VIII, 3 (c); X4 (d)
La vita a Bilbili (Epigrammata, XII, 18)
La sfilata dei delatori (Liber de spectaculis, 7)
Spettacoli: un cruento pantomimo (Liber de spectaculis, 7)
Epigrammi satirici (Epigrammata, I, 10 (a), 47 (b); II 38 (c); VIII, 10 (d); X, 8 (e)
Lo sfratto di Vacerra (Epigrammata, XII, 32)
Epigrammi funebri (Epigrammata, V, 34 e 37)
Il pugnale di ghiaccio (Epigrammata, IV, 18)
GIOVENALE 2
Una satira programmatica: facit indignatio versum (Saturae, I, 87; 147-171)
La ridda infernale nelle strade di Roma (Saturae, III, 232-267)
La letterata saccente e la dama che si fa bella (Saturae, VI, vv. 434-473)
Quadro storico-culturale del principato da Traiano ad Adriano
27
1
PLINIO il GIOVANE
2
Elogio di Traiano, il migliore degli imperatori possibili (Paneg. T. i., 64)
Un rito mondano: le recitationes (Epistulae, I, 13)
Le fonti del Clitunno (Epistulae, VIII, 8)
TACITO
4
Il proemio dell’Agricola (Agricola, 1-3)
Il matricidio (Annales, XIV, 3-10)
SVETONIO
1
Ritratto di Caligola (De vita Caesarum, IV, 22)
Morte e sepoltura di Caligola (De vita Caesarum, IV, 58-59)
Quadro storico-culturale dell’età degli Antonini
1
APULEIO
3
Storia di Telifrone (Metamorphoseon, II, 19-30)
Amore e Psiche (Metamorphoseon, V, 21-23)
Apparizione di Iside (Metamorphoseon, XI, 1-7)
TESTI
SENECA
De brevitate vitae, I, 1-4: La vita non è breve
Epistula ad Lucilium, 41, 1-8: Il divino è in noi
Epistula ad Lucilium, 47, 1-11: Gli schiavi sono uomini
Epistula ad Lucilium, 95, 51-54: La fratellanza
PETRONIO
Satyricon,, 34: Lo scheletro d’argento
Satyricon,, 62: Il lupo mannaro
PLINIO IL GIOVANE
Epistularum VII, 5: Una dichiarazione d’amore
Epistularum X, 96, 97: Il governo romano di fronte ai cristiani
Epistularum X, 97, 1-2: La risposta di Traiano
Epistularum III, 16, 3: Arria maggiore
TACITO
Agricola, 30: L’imperialismo romano
Annales, XIV, 5: Tentativo di assassinio di Agrippina
APULEIO
Le Metamorfosi XI, 2: Preghiera a Iside
Venezia, 15 maggio 2009
L’insegnante
TIZIANA VOI
28
PROGRAMMA DI GRECO
STORIA DELLA LETTERATURA
L’oratoria: i tre generi
1
LISIA 4
Un episodio di violenza politica (Contro Eratostene 4-26)
Per l’ulivo sacro (Per l’ulivo sacro 11-21)
ISOCRATE
3
I vantaggi della giustizia (Sulla pace 28-35)
DEMOSTENE 3
Ammonimento agli Ateniesi (Filippica II, 1-12)
Fierezza di un protagonista della politica (Per la corona, 199-210)
MENANDRO e la Commedia Nuova
3
Una divinità come prologo (Perikeiromene, vv.1-51)
Una tragica avventura di guerra (Aspis, vv.1-48)
Quadro storico-culturale dell’Ellenismo
1
La poesia ellenistica
CALLIMACO
Il prologo dei Telchini (Aitia I, fr. 1, 1-40)
Aconzio e Cidippe (Aitia III, fr. 75, 1-57)
3
APOLLONIO RODIO 4
Il proemio (Argonautiche I, 1-22)
Eracle e Ila (Argonautiche I, 1207-1272)
La passione di Medea (Argonautiche, III, 442-270; 616-672; 744-824)
L’incontro di Medea e Giasone (Argonautiche, III, 956-1136)
TEOCRITO
4
L’incantatrice (Idillio II)
Il Ciclope (Idillio XI)
Le Siracusane (Idillio XV)
L’epigramma
3
ANITE (Ant. Pal. VII 190; XVI 228)
NOSSIDE ( Ant. Pal. V 170; VII 414; VII 718)
LEONIDA (Ant. Pal. VI 226; VI 302; VII 455; VII 472; VII 657; VII 715; X 1)
ASCLEPIADE (Ant. Pal. V 64; V 85; V 189; V 209; IX 63; XII 46; XII 135)
MELEAGRO (Ant. Pal. V 8; V 24; V 147; V 152; V 182; VII 476)
LUCILLIO (Ant. Pal. XI 77; XI 133; XI 310)
PALLADA (Ant. Pal. IX 173; X 79; XI 349)
AGATIA (Ant. Pal. V 237; V 292)
POLIBIO e la STORIOGRAFIA ELLENISTICA
La discesa delle Alpi (Storie III, 54-56, 4)
Le forme dello stato (Storie, VI, 3-9)
Polemiche di metodo (Storie XII, 25 e-25g)
2
29
La letteratura dell’età imperiale
1
PLUTARCO
2
La morte di Cesare (Vita di Cesare, 66-69)
Un aspide per uccidere una regina (Vita di Antonio, 82, 2-86)
Il romanzo e l’epistolografia
1
LUCIANO e la SECONDA SOFISTICA 2
Il rogo del santone (Morte di Peregrino 35-42)
Sulla luna e nel ventre della balena (Storia vera, I, 22-26; 30-39)
TESTI
LISIA
CONTRO AGORATO, parr. 5-17
CONTRO ERATOSTENE, parr. 62-68.
SOFOCLE
EDIPO A COLONO: vv, 1-35; 81-116; 254-295; 421-460; 668-719; 1218-1248; 1579-1669..
Venezia, 15 maggio 2009
L’insegnante
TIZIANA VOI
30
LICEO GINNASIO “MARCO FOSCARINI”
Classe 3 B
Anno scolastico 2008-2009
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE DI STORIA
Obiettivi inizialmente prefissati
CONOSCENZE
•
•
•
•
•
•
•
•
Acquisizione di competenze storiografiche di base, attraverso l’uso corretto degli operatori cognitivi
e la padronanza delle reti concettuali;
Acquisizione di strumenti interpretativi per riconoscere i fatti e i fenomeni storici e collocarli nella
loro diversa dimensione temporale;
Comprensione della diversità culturale che caratterizza le diverse popolazioni;
Conoscenza delle strutture economiche e delle variabili che caratterizzano i processi di
funzionamento dei sistemi economici;
Conoscenza dei modelli istituzionali di base e dei percorsi politici che hanno portato alla loro
realizzazione o trasformazione;
Conoscenza delle correnti culturali e di pensiero che hanno avviato o influenzato i processi storici;
Conoscenza delle dinamiche sociali e delle relazioni tra classi e gruppi socialmente determinanti e/o
emergenti;
Conoscenza dei principali fatti ed eventi della storia politica che abbiano avviato essenziali processi
di trasformazione dell’assetto storico.
COMPETENZE
•
•
•
•
•
•
Saper riconoscere la struttura del fatto storiografico;
Saper operare con le strutture del pensiero spazio-temporale proprie della storiografia;
Saper cogliere i mutamenti all’interno della complessità dei fatti e fenomeni storici;
Saper utilizzare i modelli storiografici come strumenti per riconoscere e comparare le diverse realtà
storiche;
Saper utilizzare le griglie concettuali acquisite per decodificare una realtà storica complessa,
riconoscendo in essa i processi di carattere politico, economico, sociale, ecc.;
Saper ricostruire, attraverso l’uso corretto degli operatori storiografici, le caratteristiche di una data
epoca o periodo storico nelle loro linee essenziali e nelle loro strutture costitutive.
31
CAPACITA’
•
•
•
•
•
•
•
Capacità di esporre in modo chiaro e coerente le proprie argomentazioni, attraverso l’uso dei
linguaggi specifici che caratterizzano i vari ambiti settoriali delle “storie”;
Capacità di rielaborare in modo sequenziale e critico le conoscenze acquisite anche in ambito
interdisciplinare;
Capacità di sintetizzare, attraverso l’uso di mappe concettuali, tematiche e problematiche
riguardanti una determinata epoca;
Capacità di leggere grafici e istogrammi relativi a dati quantitativi;
Capacità di riconoscere e istituire corretti nessi analogici o differenziali tra diversi fenomeni storici;
Capacità di istituire corrette sequenze diacroniche tra i fatti storici;
Capacità di organizzare le conoscenze specifiche acquisite per costruire reti concettuali in ambito
sincronico anche a livello interdisciplinare.
Lavoro svolto e obiettivi raggiunti
Ho insegnato nella classe per l’intero triennio. Nel corso di questo periodo ho potuto verificare la
progressiva maturazione degli studenti e la loro indubbia crescita culturale, che, specialmente nel corso
dell’ultimo anno, si è tradotta in una responsabile partecipazione alle attività didattica, cosa che ha permesso
che la classe divenisse un buon ambiente di lavoro, con la formazione di un clima costruttivo. La classe ha
seguito le lezioni con attenzione, svolgendo regolarmente i compiti assegnati e interagendo positivamente
con il docente, dando dimostrazione, specialmente in alcuni elementi, di curiosità intellettuale e disponibilità
allo studio. In questo quadro generale positivo, comunque, non sono mancati alcuni aspetti diversi che
hanno, in qualche modo, condizionato l’andamento dell’attività didattica. Alcuni sono stati di naturale
organizzativa: quest’anno la struttura dell’orario non ha, secondo me, favorito il lavoro nella classe.
Contrariamente alla consuetudine di vedere la classe nell’intero arco della settimana, infatti, ho nel presente
anno avuto l’orario concentrato in soli tre giorni. Questo fatto ha in qualche misura condizionato la
continuità del lavoro scolastico (faccio ovviamente riferimento all’intero orario di sei ore, comprendente
quindi le due materie), specialmente considerando il fatto che le normali contingenze della vita scolastica
(visite, assemblee, conferenze, …) hanno inciso maggiormente rispetto al passato. A questo vanno aggiunte
le interruzioni dovute al viaggio d’istruzione e alle mie assenze, in due occasioni, per partecipare ai meeting
del progetto Comenius a cui era interessata la scuola. Tutto questo ha pertanto ridotto le ore complessive di
lezione; soprattutto, ha introdotto elementi di frammentarietà nell’azione didattica.
Oltre a ciò, va rilevato come il profilo positivo, sopra esposto, della classe non abbia comunque
impedito il verificarsi di alcune difficoltà nello studio da parte degli studenti. Questo non va imputato a
cattiva volontà degli stessi (di cui anzi ribadisco la positività da questo punto di vista), ma a una situazione
più generale che rende loro non sempre agevole affrontare grandi moli di studio (ci si riferisce non
necessariamente alle mie materie ma al complesso del carico di studio). Tale realtà ha spesso reso necessario
dunque procedere in modo analitico nella trattazione dei diversi argomenti; questa notazione vale per
entrambe le materie, e spiega, per esempio, il notevole spazio resosi necessario per la spiegazione di autori
come Kant ed Hegel.
Soltanto un accenno poi, in questa sede, a una questione che meriterebbe ben altro spazio, e cioè il
fatto che – e la cosa assume ancora più rilievo proprio in riferimento a una classe dal profilo positivo – le
giovani generazioni incontrano una serie di difficoltà nello studio della filosofia ma soprattutto della storia.
Anche questo ha contribuito a rallentare l’andamento del corso. Le valutazioni, peraltro, hanno tenuto conto
di tale difficoltà e hanno valorizzato l’impegno personale e la crescita dimostrata.
Le osservazioni precedenti contribuiscono a spiegare la natura e consistenza dei programmi svolti,
che non sono riusciti a raggiungere tutti gli obiettivi “quantitativi” che ci si era prefissati all’inizio dell’anno.
Se per filosofia in realtà il programma è poi risultato essere tutto sommato un programma “standard” di una
classe terminale (si sono solo sacrificati un paio di autori novecenteschi, Dewey e Wittgenstein, inizialmente
32
inseriti nel programma), l’insegnamento di storia ha invece maggiormente risentito di questo, risultando alla
fine centrato in notevole misura sull’Ottocento. Questo si è verificato, oltre che per i problemi sopra
accennati, per la natura imprescindibilmente diacronica dell’insegnamento della storia, come d’altra parte di
quello di filosofia, che, a parere dello scrivente, non consente agevoli “sacrifici” di temi e argomenti
indispensabili per la corretta comprensione dei periodi successivi, oltre che per la loro importanza intrinseca.
Questa classe aveva accumulato ritardi tali nello svolgimento del programma degli anni precedenti che non
si poteva operare se non riprendendo il percorso dal punto a cui si era giunti.
Gli obiettivi didattici sopra indicati sono stati raggiunti, mediamente, nella misura seguente:
-
gli obiettivi riferiti alle conoscenze sono stati mediamente raggiunti;
degli obiettivi riferiti alle competenze, sono da considerare pienamente raggiunti i primi tre,
raggiunti gli altri;
anche gli obiettivi riferiti alle capacità si possono considerare raggiunti in misura
mediamente adeguata.
CONTENUTI DISCIPLINARI
UNITA’ 1 – L’EUROPA FRA RIVOLUZIONE E RESTAURAZIONE
La restaurazione
UNITA’ 2 - CENTRO E PERIFERIA NEL MONDO INDUSTRIALIZZATO
L’Europa e il mondo nella prima metà dell’800
La formazione dell’Europa industriale
Il Quarantotto
Stati e nazioni
Il Risorgimento italiano
UNITA’ 3 – IMPERI, MASSE, NAZIONI
L’età dell’imperialismo e la società di massa
Stati e politica internazionale tra vecchio e nuovo secolo
UNITA’ 4 – L’ITALIA DA DEPRETIS A GIOLITTI
Dalla Destra alla Sinistra
L’Italia crispina e la svolta giolittiana
UNITA’ 5 – LA GRANDE GUERRA E LA RIVOLUZIONE RUSSA
La crisi dell’equilibrio: la prima guerra mondiale
Dinamica ed esiti del conflitto
La rivoluzione russa
UNITA’ 6 – LA LUNGA CRISI EUROPEA
La costruzione dell’Unione Sovietica
33
Il caso italiano: dallo stato liberale al fascismo
L’Italia fascista
Il nazismo e i regimi fascisti
Metodologia impiegata
Si è utilizzato prevalentemente la lezione frontale, con uso frequente di discussione (brain
storming). Si è anche fatto uso, limitato, di lezioni multimediali.
Mezzi
•
•
manuale in adozione: De Bernardi-Guarracino-Balzani, Tempi dell’Europa tempi del mondo,
Bruno Mondadori.
Video (Venezia 1848; Senso di Luchino Visconti).
Tipologia delle prove di verifica
Sono state effettuate verifiche orali su porzioni del programma di una certa ampiezza, formalizzate e
in ore prefissate e concordate. Si è inoltre proceduto a verificare in forma breve e non strutturata, sempre
oralmente, il livello di attenzione e assimilazione posseduto dagli alunni.
Sono state inoltre effettuate le simulazioni di terza prova, che hanno assunto il valore di
verifica formale.
Criteri di valutazione
Ci si è uniformati a quelli adottati dal Collegio dei docenti (vedi parte generale del
Documento). In occasione delle simulazioni di terza prova si è utilizzata una griglia semplificata
formata da quattro indicatori (aderenza alla traccia, informazione, capacità critica, esposizione) e
altrettanti descrittori di livello (insufficiente – sufficiente – discreto – buono), assegnando il
punteggio direttamente in quindicesimi (quattro indicatori sufficienti = 10, quattro indicatori buoni
= 15).
Venezia, 15 maggio 2009
Federico Andreolo
34
LICEO GINNASIO “MARCO FOSCARINI”
Classe 3 B
Anno scolastico 2008-2009
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE DI FILOSOFIA
Obiettivi inizialmente prefissati
CONOSCENZE
•
•
•
Conoscenza degli snodi fondamentali del pensiero filosofico della tarda età moderna e dell’età
contemporanea;
Conoscenza dell’impianto concettuale e delle categorie proprie degli autori e dei movimenti
considerati;
Conoscenza dei rapporti intercorrenti fra il pensiero filosofico trattato e il più generale quadro
storico.
COMPETENZE
•
•
•
•
Essere in grado di analizzare e riformulare in modo coerente la struttura dell’argomentazione
filosofica;
Essere in grado di comprendere il linguaggio specifico e di utilizzarlo in modo pertinente;
Essere in grado di concettualizzare una corrente di pensiero;
Organizzare in nuclei tematici i nodi concettuali.
CAPACITA’
•
•
•
•
Saper sviluppare correttamente i meccanismi di analisi;
Saper costruire i meccanismi della temporalità;
Saper costruire concetti astratti;
Saper usare i meccanismi di sintesi.
CONTENUTI DISCIPLINARI
Dall’illuminismo al criticismo kantiano
35
Illuminismo
(3 ore)
Rousseau
(2 ore)
I caratteri generali della cultura illuministica
Il pensiero politico e sociale
Hume
(2 ore)
L’empirismo, la gnoseologia
Kant
(12 ore)
Cenni sul periodo pre-critico; il criticismo: Critica della
ragion pura, Critica della ragion pratica, Critica del
giudizio
Il romanticismo e l’idealismo tedesco
Romanticismo
(3 ore)
I caratteri generali della cultura romantica
Fichte
(5 ore)
L’idealismo: la Dottrina della scienza. Il pensiero politico
dalla fase giusnaturalista ai Discorsi alla nazione tedesca
Schelling
(1 ora)
Cenni generali sull’idealismo schellinghiano
Hegel
Cenni sul periodo giovanile.Dialettica, razionalità e realtà.
La Fenomenologia dello spirito. Il sistema: Logica (generalità), Filosofia della natura, Filosofia dello spirito.
(12 ore)
La reazione antihegeliana
Schopenhauer
(3 ore)
Il mondo come volontà e rappresentazione.
Kierkegaard
(3 ore)
Feuerbach
(2 ore)
L’esistenzialismo kirkegaardiano. Angoscia e scelta.
Il rovesciamento dell’hegelismo: la fondazione dell’antropologia religiosa.
Il positivismo e Marx
Positivismo
(2 ore)
I caratteri generali della cultura positivista. Gli aspetti
fondamentali del pensiero di Comte.
Marx
(6 ore)
36
Gli scritti giovanili. Il materialismo storico. L’analisi
del capitalismo.
Nietzsche e la crisi della cultura europea
Nietzsche
(5 ore)
La Nascita della tragedia. La concezione della storia e
la fase illuministica. Il mito dell’Übermensch.
Lavoro svolto e obiettivi raggiunti
Anche per filosofia vale quanto evidenziato per storia, alla cui relazione si rimanda.
Riguardo agli obiettivi raggiunti, si precisa come segue:
-
gli obiettivi riferiti alle conoscenze sono stati sicuramente raggiunti;
gli obiettivi riferiti alle competenze sono stati raggiunti, in alcuni casi su livelli
decisamente buoni;
gli obiettivi riferiti alle capacità si possono considerare raggiunti.
Metodologia impiegata
Si è utilizzata prevalentemente la lezione frontale, con uso frequente di feedback e discussione (brain storming).
Mezzi
• manuale in adozione: Cioffi-Gallo-Luppi-Vigorelli-Zanette, Diálogos, Bruno Mondadori.
• Fotocopie.
Tipologia delle prove di verifica
Sono state effettuate verifiche orali su porzioni del programma di una certa ampiezza,
formalizzate e in ore prefissate e concordate. Si è inoltre proceduto a verificare in forma breve e
non strutturata, sempre oralmente, il livello di attenzione e assimilazione posseduto dagli alunni.
Sono state inoltre effettuate le simulazioni di terza prova, che hanno assunto il valore di verifica
formale.
Criteri di valutazione
Ci si è uniformati a quelli adottati dal Collegio dei docenti (vedi parte generale del
Documento). In occasione delle simulazioni di terza prova si è utilizzata una griglia semplificata
formata da quattro indicatori (aderenza alla traccia, informazione, capacità critica, esposizione) e
altrettanti descrittori di livello (insufficiente – sufficiente – discreto – buono), assegnando il
punteggio direttamente in quindicesimi (quattro indicatori sufficienti = 10, quattro indicatori buoni
= 15).
Venezia, 15 maggio 2009
Federico Andreolo
37
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
A.S. 2008/2009
DOCENTE:
MATERIA:
CLASSE:
Giorgia Caprani
Lingua e Civiltà Inglese
3B
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi:
CONOSCENZE
Gli studenti conoscono le principali caratteristiche socio-culturali e letterarie dei periodi affrontati nei diversi
moduli. Dei testi analizzati conoscono il contenuto letterale,
un sintetico riassunto dell’opera da cui sono tratti, il genere
letterario a cui tale opera appartiene, le sue caratteristiche
formali e in quale rapporto essa si pone con il tema del
modulo in cui è inserita.
COMPETENZE E CAPACITA'
Sebbene non sia facile generalizzare in quanto i livelli di competenza all’interno della classe sono disparati,
con competenze talvolta lacunose mentre in altri casi si raggiungono livelli di eccellenza, quasi tutti gli
studenti sono in grado di
 Analizzare e commentare i testi in modo semplice, dal punto di vista sia contenutistico sia formale
 Contestualizzare il brano all’interno dell’opera, l’opera all’interno del periodo e del modulo
tematico di appartenenza
 Quando il brano e/o l’autore ne offrono lo spunto, stabilire gli opportuni collegamenti con altri
autori all’interno del programma disciplinare
 Esprimersi in lingua straniera, scritta e orale, in modo semplice e comprensibile
 Comprendere globalmente messaggi orali autentici in L2
 Interagire in un colloquio in lingua straniera con la docente su argomenti preparati in precedenza
Alcuni studenti sanno operare connessioni tra percorsi didattici di diverse aree disciplinari.
CONTENUTI DISCIPLINARI
Dal libro di testo The New Mirror of the Times, Principato, e da materiali prodotti dalla docente,
lettura e analisi dei seguenti periodi, autori e brani:
MODULO 1. Early Romanticism
 The Gothic Novel: cenni introduttori
M.Shelley, Frankenstein, “The creation of the monster”
 Poetry: general features
W. Blake, from Songs of Innocence and Songs of Experience: “The Tyger,”
“The Lamb”
MODULO 2. Romanticism
 A survey of the social and cultural background and of literary production
in the period
 Poetry: S.T. Coleridge: From Biographia Literaria: “Genesis of
the Lyrical Ballads”
38

W. Wordsworth, from the 1800 edition of LB, “A preface to the
Lyrical Ballads”
W. Wordsworth, “The Solitary Reaper”
S.T. Coleridge, “The Rime of the Ancient
Mariner”,
G. Byron “The Byronic Hero”
P.B. Shelley : “Ode To the West Wind”
J. Keats, “Ode to a Grecian Urn”
Fiction: Walter Scott and the historical novel (main features)
Jane Austen (a survey of works, style and themes)
From Pride and Prejudice “Mr Collins’s Proposal”
MODULO 3. The Victorian Age
 A survey of the social and cultural background and of literary production
in the period
 Poetry: R. Browning, A. Tennyson and the Dramatic Monologue
Browning: “My Last Duchess”
Tennyson: “Ulysses”
 Fiction: general features of English fiction in the Victorian Age
Early Victorians: C. Dickens (a survey of works, style and
themes)
from Oliver Twist, “Jacob’s Island”; “Oliver asks
for more”
from Hard Times, “Coketown”
from Bleak House, “Fog in London”
W.M. Thackeray (a brief survey of works, style
and themes)
Emily Brontë, Wuthering Heights (structure, style,
themes), “The Nature of Love”
Later Victorians: G. Eliot (a brief survey of works,
style and themes), “Disenchantment”
T. Hardy (a brief survey of works, style and
themes), from The Woodlanders brano su fotocopia
 Aestheticism and Decadentism
O. Wilde (a survey of works, style and themes)
From The Picture of Dorian Gray: “The Preface”
 Victorian Drama: O. Wilde’s society plays: from The Importance of Being
Earnest: Act I “Lady Bracknell interviews Jack”
MODULO 4. The Twentieth Century
 A survey of the social and cultural background and of literary production
in the period
 Experimentation in Fiction. Notes on developments in the conception of
the novel form and in the use of narrative modes and point of view from
Henry James’s The Art of Fiction to Modernism:
R. L. Stevenson (a brief survey of works, style and themes);
Dr Jekyll and Mr Hyde (brani scelti su fotocopia)
Joseph Conrad (a brief survey of works, style and themes);
Heart of Darkness (brani scelti su fotocopia)
 Modernism in Fiction: J. Joyce (a survey of works, style and themes)
From Dubliners. Lettura personale estiva di “Araby,”
Eveline,””Counterparts,” “A Mother” and “The Dead” e
commento in classe
39
from Ulysses, “Molly Bloom’s monologue”
V.Woolf (a brief survey of works, style and themes)
from To The Lighthouse, “The Brown Stocking”
from Mrs Dalloway, “Septimus’s Death”
 Modernism in Poetry: T. S. Eliot (a brief survey of works, style, themes
and criticism)
from The Waste Land, part I, ll. 1- 17; ll. 60- 76; part III, ll. 208256;
from Four Quartets, “O dark, dark, dark,” East Coker, terzo
movimento.
Si sono effettuate tenute 8 ore in codocenza con l’esperta madrelingua inglese, a completamento di un
percorso iniziato in prima liceo e volto a consolidare la conoscenza della lingua in ambiti diversi da quello
strettamente letterario e fornire un ulteriore supporto agli studenti che intendessero sostenere l’esame di
certificazione linguistica FCE.
METODI
Lezione frontale e dialogata. Nella presentazione dei materiali si è preferito basarsi ove possibile sull’analisi
dei desti e dei materiali presentati per la discussione, cercando di far si che gli studenti inferissero gli
elementi formali e di contenuto relativi al testo in esame ed al periodo a cui apparteneva.
L’attività didattica ha subito un rallentamento rispetto ai tempi previsti, con conseguente riduzione dei
contenuti rispetto agli obiettivi programmati, particolarmente evidente in relazione al Novecento, a causa
delle frequenti interruzioni all’attività didattica nel secondo quadrimestre (viaggio di istruzione, festività,
simulazioni di prove d’esame, attività scolastiche extracurricolari).
Per le notazioni morfosintattiche, esse sono state affrontate in relazione ai testi in esame e agli elaborati
prodotti durante l’anno dagli studenti, ogni qualvolta se ne è evidenziata la necessità.
MEZZI
Si sono utilizzati principalmente i libri di testo in adozione e materiale su fotocopia fornito dalla docente.
OSSERVAZIONI
Nel corso del triennio, la classe ha, nell’insieme, sempre mostrato di saper affrontare lo studio con costanza
e puntualità . Sebbene in taluni casi si sia riscontrata una propensione ad uno studio diligente ma anche
marcatamente “scolastico,” vi sono alunni che hanno saputo contribuire proficuamente alle attività
didattiche, con interventi puntuali e di particolare stimolo alla discussione ed uno studio approfondito e
denso di spunti personali. Buona anche la partecipazione alle attività di codocenza con l’assistente di lingua
straniera. Nel corso dei tre anni in cui ho insegnato in questa classe, ho cercato di aiutare gli alunni in
difficoltà a colmare almeno in parte le lacune e, nel contempo, di stimolare gli alunni con competenze buone
o ottime a procedere ad uno studio sempre più personale ed individualizzato, attraverso la presentazione di
elaborati e il richiamo al colloquio durante le lezioni. I livelli di competenza e di profitto non sono omogenei,
con punte di eccellenza ed alunni la cui conoscenza della lingua appare ancora lacunosa. Va però rilevato
che, se in alcuni casi le lacune permangono al termine dell’anno, ciò è da imputarsi principalmente a gravi
lacune pregresse e non sempre a scarso interesse o motivazione. In altri casi il percorso fatto dagli alunni è
stato molto proficuo, ed ha permesso loro di raggiungere livelli di competenza più che soddisfacenti – in
alcuni casi ottimi.
40
VENEZIA, 5 maggio 2009
Giorgia Caprani
GINNASIO LICEO “MARCO FOSCARINI”
CANNAREGIO 4942 - VENEZIA
A.S. 2008/09
Classe III B
PROGRAMMA
SVOLTO DI
MATEMATICA
con elementi di Informatica
Docente: Paolo Bonavoglia
Calcolo combinatorio e delle probabilità – Permutazioni, Disposizioni, Combinazioni; definizione
classica di probabilità; legge dei grandi numeri; probabilità dell'evento unione; probabilità di due
eventi stocasticamente indipendenti; problemi di urne con e senza reinserimento; caso delle prove
ripetute, legge di Bernoulli e distribuzione binomiale. (15 ore)
Funzioni esponenziali e logaritmiche – Interesse semplice e composto; legge di capitalizzazione
e numero e; funzione esponenziale; la funzione e^x; la funzione gaussiana; le funzioni iperboliche.
Fenomeni esponenziali, la crescita di una popolazione, il carbonio 14. I logaritmi; logaritmo del
prodotto, del quoziente, della potenza. Derivata delle funzioni exp(x) e ln(x). Qualche esempio
elementare di equazione logaritmica e funzione logaritmica (p.es. ln(1-x^2)). (15 ore)
Calcolo infinitesimale: richiami sul concetto di derivata di una funzione; introduzione all'Analisi
Non Standard: numeri iperreali e parte standard; definizione di derivata secondo Leibniz
(quoziente di infinitesimi), secondo Robinson (come parte standard) e secondo CauchyWeierstrass (come limite); Derivate fondamentali. Regole di derivazione (funzione composta,
funzione inversa, prodotto, quoziente). (15 ore)
Continuità e limiti di una funzione; definizione di continuità intuitiva e con gli infinitesimi; funzioni
continue e funzioni derivabili; le funzioni abs(x), sign(x), floor(x); limiti e parte standard; alcuni limiti
notevoli (sin(x)/x); regola di de l’Hopital. (10 ore)
Studio di funzioni algebriche fratte. Insieme di definizione, ricerca degli zeri, studio del segno,
asintoti verticali, orizzontali, obliqui (uso della parte standard). Richiami sulla ricerca dei massimi e
dei minimi. Ricerca dei flessi (I e II metodo). (20 ore)
Approssimazione polinomiale di una funzione: il polinomio di Maclaurin. Sviluppi delle funzioni
cos(x), sin(x), exp(x), 1/(1-x) … Derivazione e integrazione con Maclaurin. Integrazione di funzioni
non calcolabili elementarmente (exp(-x^2), sin(x)/x). (10 ore)
Richiami sulla definizione di integrale definito e indefinito di una funzione. Calcolo di aree
comprese tra due curve. Approssimazione di un'area: formula dei trapezi e di Simpson.
Laboratorio: uso di Excel per problemi di probabilità e per alcuni problemi su interesse composto
e capitalizzazione; uso di Geogebra come ausilio per lo studio di funzioni, polinomi di Maclaurin e
altri argomenti di analisi.
Libro di testo
Bergamini-Trifone Modulo N (Esponenziali e logaritmiche)
Maraschini-Palma mod. 23bis Lineamenti di calcolo infinitesimale.
Altri sussidi didattici
Software: Excel, Geogebra
Piattaforma didattica: Moodle
Materiale didattico prodotto dal docente: Analisi Infinitesimale (NSA) nel sito del Foscarini
41
A.S. 2008/09
Classe III B
RELAZIONE
FINALE DI
MATEMATICA
con elementi di Informatica
Docente: Paolo Bonavoglia
CONOSCENZE e CONTENUTI DISCIPLINARI
Vedi programma svolto.
COMPETENZE E CAPACITA'
Saper risolvere semplici problemi di probabilità.
Saper semplificare espressioni esponenziali e logaritmiche.
Saper studiare una funzione (dominio, zeri, asintoti, massimi minimi e flessi).
Saperne disegnare il grafico.
Saper usare software matematici (Geogebra) .
METODI
Lezione frontale; esercitazione in classe. Esercitazione in laboratorio di informatica.
CLASSE
Insegno matematica in questa classe dall'A.S. 2005/06 (classe V ginnasio); la classe ha
sempre dimostrato buona disponibilità al dialogo educativo e allo studio. Il profitto è su
livelli soddisfacenti; la deviazione dalla media è abbastanza contenuta e le situazioni di
insufficienza grave sono limitate per numero e per entità.
MICROSPERIMENTAZIONE ANALISI NSA
Da alcuni anni attuo una microsperimentazione che consiste nell'anticipare al penultimo
anno di corso (II liceo) alcuni temi di analisi e precisamente derivate e integrali indefiniti e
definiti di funzioni algebriche. L'approccio ricalca la storia dell'analisi a partire da Leibniz e
si vale dell'analisi NSA che consente di affrontare senza difficoltà derivate e integrali senza
dover affrontare la teoria dei limiti, evitando di confinare questi argomenti all'ultimo
periodo dell'ultimo anno e consentendo importanti interazioni con il programma di Fisica.
Lo studio dell'analisi è continuato nell'ultimo anno di corso, con particolare riguardo allo
studio di funzioni, in particolare funzioni algebriche fratte con asintoti. Lo studio dei limiti,
non strettamente necessario in un approccio NSA, dove è sufficiente la funzione parte
standard, è stato ridotto alla trattazione dei paradossi di Zenone, alle applicazioni alla
ricerca degli asintoti, alla definizione di continuità e discontinuità.
Particolare importanza è stata data ai metodi numerici, oggi sempre più importanti, in
particolar modo approssimazione di funzioni con i polinomi di Maclaurin e calcolo di aree
con le formule dei trapezi e di Simpson.
Questa sperimentazione ha comportato lo spostamento all'ultimo anno di corso della
trattazione delle funzioni esponenziali e logaritmiche.
42
Ginnasio Liceo “Marco Foscarini”
CANNAREGIO 4942 - VENEZIA
A.S. 2008/09
Classe III B
PROGRAMMA
SVOLTO DI
FISICA
Docente: Paolo Bonavoglia
Meccanica Richiami su energia cinetica e potenziale e conservazione dell'energia. Potenza meccanica. Watt.
(3 ore)
Meccanica dei fluidi La pressione. I principi di Archimede e di Pascal. La legge di Stevin.
(6 ore)
Termologia Temperatura e termometri; leggi di Gay-Lussac e legge di stato dei gas perfetti; diagramma pV.
Teoria cinetica dei gas. Calore, caloria, capacità termica, calore specifico, propagazione del calore.
Equivalente meccanico della caloria. (9 ore)
Termodinamica Primo principio. Ciclo di Carnot. Secondo principio: enunciati di Kelvin e di Clausius.
L'entropia secondo Boltzman e secondo Shannon.
(15 ore)
Onde Richiami sulle onde; interferenza ed effetto Doppler. Onde acustiche. Luce. Onde elettromagnetiche
e trasmissione radio. Velocità delle onde. (6 ore)
Elettrostatica Carica elettrica e legge di Coulomb; campo elettrico, lavoro e potenziale elettrico; capacità
elettrica e condensatori. (9 ore)
Elettromagnetismo
Corrente elettrica, conduttori, circuiti elettrici; leggi di Ohm. Effetto Joule, potenza
elettrica. Magnetismo naturale, campo magnetico generato da una corrente elettrica; forza di Lorenz. Legge
di Faraday-Lenz e generazione di correnti alternate. Semiconduttori: diodi e transistor. (30 ore)
Relatività
Esperimento di Michelson-Moreley, contrazione di Lorenz, principio di relatività ristretta di
Einstein; trasformazioni di Lorenz, separazione, cronotopo. Massa e energia relativistiche. Relatività
generale, principio di equivalenza, unificazione di gravità e inerzia. Legge della geodetica. Espansione
dell'universo e modelli cosmologici. Comprendere il significato del principio di relatività e del concetto di
spazio-tempo. Saper applicare le leggi studiate. (10 ore)
Esperienze in laboratorio
Meccanica dei fluidi (dimostrazione da banco: campana a vuoto, vasi comunicanti …)
Termologia (dimostrazione da banco: dilatazione, termometro, calorimetro …)
Onde (dimostrazione da banco: rifrazione e riflessione in un liquido …)
Elettrostatica: (dimostrazione da banco: elettroscopio, gabbia di Faraday, macchina di Van der Graaf)
Circuiti elettrici (esperienza: verifica della legge di Ohm)
Elettromagnetismo: (dimostrazione da banco: esperienza di Oersted, magneti, motore elettrico)
43
A.S. 2008/09
Classe III B
RELAZIONE
FINALE DI
FISICA
Docente: Paolo Bonavoglia
CONOSCENZE e CONTENUTI DISCIPLINARI
Vedi programma svolto.
COMPETENZE E CAPACITA'
Saper risolvere semplici problemi di meccanica e meccanica dei fluidi.
Saper risolvere semplici problemi di elettrostatica.
Saper leggere e interpretare un diagramma fisico (p.es. Il diagramma Vp in
termodinamica).
METODI
Lezione frontale partecipata. Esperienze in laboratorio.
CLASSE
Insegno Fisica in questa classe dall'A.S. 2007/08 (classe II liceo); anche in questa materia la classe ha
dimostrato buona disponibilità al dialogo educativo e allo studio. Il profitto è su livelli soddisfacenti; la
deviazione dalla media è abbastanza contenuta e le situazioni di insufficienza grave sono limitate per numero
e per entità.
Vi è stato per vari motivi un certo ritardo nello svolgimento del programma in II liceo e il recupero di questo
ritardo in III liceo si è andato a sommare con il notevole numero di ore perse per svariati motivi in questo
anno scolastico, così che ho dovuto effettuare diversi tagli su alcuni argomenti (p.es. Le onde) che ho dovuto
trattare in modo molto sintetico.
44
Relazione finale del docente
a.s. 2008/2009
Docente
Materia
Classe
Ferrini Michele
Scienze Naturali
III B
Presentazione della classe
La classe è costituita da 25 alunni 14 ragazze e 11 ragazzi. Gli studenti si sono, nel complesso, rivelati interessati
all’attività didattica, attenti e partecipi, dimostrando buone capacità, e voglia di emergere.
L’impegno è apparso adeguato e costante. Gli allievi hanno consolidato nello studio delle Scienze della Terra, le abilità
d’analisi e d’approfondimento richieste per un approccio serio e critico alle discipline scientifiche. Il clima disteso
venutosi a creare nella classe, accompagnato dalla vivacità intellettuale e dalla generale disponibilità all’apprendimento
di tutti, hanno favorito un contesto di lavoro produttivo e stimolante. Il rendimento, riferito agli obiettivi didattici, è da
ritenersi, nella media, soddisfacente.
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi:
Conoscenze:
Modulo “L’universo”: Descrivere scopi e metodi d’indagine dell’astronomia e dell’astrofisica; conoscere i riferimenti e
le coordinate per orientarsi nella sfera celeste; descrivere i principali metodi per misurare le distanze dei corpi celesti e
per classificare le stelle; descrivere le fasi dell’evoluzione stellare; descrivere le caratteristiche principali del sistema
solare; illustrare le teorie e le leggi che sono state elaborate per spiegare i fenomeni astronomici (teoria del Big Bang,
leggi di Keplero e di Newton, ecc.).
Modulo “Le rocce e i processi litogenetici”: definire le caratteristiche di un minerale; descrivere i criteri di
classificazione dei silicati e degli altri minerali; distinguere i diversi tipi di rocce in base ai processi che portano alla
loro formazione; descrivere i processi magmatici; conoscere i meccanismi delle eruzioni laviche; classificare i vulcani e
mettere in relazione il tipo di edificio con il chimismo del magma; descrivere i processi sedimentari; descrivere i
processi metamorfici; spiegare il ciclo litogenetico.
Modulo “La dinamica terrestre”: spiegare il meccanismo che origina i terremoti; conoscere i metodi per la
determinazione dell’intensità sismica; conoscere il concetto di rischio sismico; descrivere gli strati interni del pianeta
Terra; descrivere le tappe del percorso storico che ha portato dalle teorie fissiste alla tettonica a placche; descrivere la
struttura geologica dei fondali oceanici; illustrare i fondamenti della teoria della Tettonica a placche; descrivere le
caratteristiche delle placche; conoscere la dinamica e le strutture dei margini di placca; conoscere le cause del
vulcanismo intraplacca; descrivere i processi di formazione delle montagne.
Modulo “Il clima”: spiegare cosa sono i venti e come si generano; descrivere i tipi di precipitazioni e
spiegare le variazioni del tempo meteorologico; spiegare come si sviluppa la circolazione atmosferica globale
secondo la teoria delle tre celle e le teorie più recenti; comprendere le cause dell’innalzamento termico
globale.
Modulo “Cartografia”: definire una carta geografica; comprendere il senso del reticolo di meridiani e
paralleli, conoscere le principali forme di proiezione in uso.
Competenze e capacità:
Utilizzare in modo appropriato ed efficace un lessico astronomico, geografico e geologico fondamentale.
Correlare cause ed effetti dei fenomeni astronomici, meteorologici e geologici.
Interpretare dati e informazioni nei vari modi in cui possono essere presentati (carte astronomiche, meteorologiche,
topografiche, tematiche; disegni, tabelle, grafici e formule).
Raccogliere dati (mediante consultazione di manuali, testi, riviste, strumenti multimediali) e porli in un contesto
coerente di conoscenze e in un quadro plausibile di interpretazione.
Riflettere sui percorsi storici, sull’applicazione del metodo scientifico, sul progressivo sviluppo di tecniche e strumenti
che hanno caratterizzato le scoperte in campo astronomico e geologico.
Individuare categorie per caratterizzare oggetti astronomici e geologici (corpi celesti, rocce, minerali) sulla base di
analogie e differenze. Riconoscere nella realtà quanto raffigurato da illustrazioni e carte e viceversa.
45
Collocare le conoscenze acquisite circa gli oggetti e i fenomeni studiati all’interno del contesto più ampio
dell’evoluzione del cosmo.
Utilizzare le conoscenze acquisite su litosfera e atmosfera per impostare su basi razionali i termini dei problemi
ambientali.
Sapere interpretare criticamente i messaggi dei mass media in tema di scienza, natura, ambiente
Contenuti disciplinari
Modulo “L’universo”: Costellazioni, zodiaco, poli celesti, equatore, paralleli, meridiani celesti, orizzonte
astronomicocoordinate astronomiche orizzontali (altezza, azimut). Stelle occidue e circumpolari. Telescopi ottici,
ingrandimento, potere di risoluzione, Radioastronomia, analisi spettrale. Distanze astronomiche, metodo della
parallasse, parsec, Unità astronomica, anno luce. Magnitudine apparente e assoluta. Classi spettrali, diagramma HR.
Nebulose. Evoluzione delle stelle: protostelle, fase di stabilità e fusione nucleare, nane bianche, giganti rosse,
supernove, stelle a neutroni, buchi neri. Struttura della Via Lattea, ammassi stellari aperti e globulari. Galassie ellittiche,
a spirale, irregolari, ammassi e superammassi galattici. Materia oscura. Struttura e origine dell’universo, legge di
Hubble, Big bang, radiazione cosmica di fondo. Origine del sistema solare. Il Sole: struttura interna, fotosfera, macchie,
cromosfera, corona. Il moto dei pianeti del sistema solare: leggi di Keplero, legge di gravitazione universale, moti
terrestri e loro conseguenze, la misura del tempo, i calendari.
Modulo “Le rocce e i processi litogenetici”: crosta terrestre, minerali, reticoli cristallini, celle elementari, genesi e
struttura dei cristalli. Sostanze amorfe, polimorfismo, isomorfismo, vicarianza. Classificazione dei minerali, silicati e
struttura di nesosilicati, inosilicati, fillosilicati, tettosilicati.. Silicati femici e salici. Minerali non silicati: cenni a
elementi nativi, solfuri, aloidi, ossidi, carbonati, solfati. Rocce, processi litogenetici. Magmi e rocce magmatiche,
intrusive ed effusive, strutture macro e microcristalline, struttura vetrosa e porfirica. Magmi acidi e basici, graniti,
andesiti, basalti, gabbri, peridotiti. Genesi dei magmi. Magmi primari e secondari. Cristallizzazione frazionata, serie di
Bowen discontinua e continua, differenziazione magmatica. Plutoni, batoliti, filoni strato, laccoliti, dicchi. Vulcani,
diapiri, anatomia di un vulcano. Lava, piroclasti, gas vulcanici, nubi ardenti,. Attività effusiva, colate subaeree e
subacqueee. Classificazione degli edifici vulcanici: vulcani a scudo e a cono. Vulcanismo secondario: fumarole,
solfatare, soffioni boraciferi, geyser. Processo sedimentario, erosione, trasporto e sedimentazione, diagenesi. Rocce
sedimentarie clastiche, organogene, d’origine chimica. Processo metamorfico, grado metamorfico. Metamorfismo di
contatto, cataclastico, regionale. Il ciclo litogenetico.
Modulo “La dinamica terrestre”: Genesi dei terremoti, teoria del rimbalzo elastico, ipocentro ed epicentro. Onde
sismiche primarie, secondarie e superficiali, sismografi, sismogrammi. Scale Richter e Mercalli. Onde sismiche, interno
della Terra e superfici di discontinuità. Crosta continentale e oceanica, mantello, nucleo. Celle convettive del mantello.
Dinamica della litosfera, teorie fissite, deriva dei continenti e prove geologiche, paleontologiche, paleoclimatiche,
geofisiche. Verso la tettonica a Placche: espansione dei fondali oceanici, dorsali e fosse, sedimenti oceanici, migrazione
dei poli magnetici, inversioni di polarità anomalie magnetiche. Rift valley, faglie trasformi, età dei fondali. Teoria della
Tettonica a Placche: margini di placca divergenti, conservativi, convergenti, struttura e caratteristiche delle placche.
Margini continentali passivi, trasformi, attivi. Formazione degli oceani, fatturazione di un continente e apertura di un
bacino oceanico. Sistemi arco–fossa, zone di subduzione, complessi d’accrezione, archi vulcanici, bacini marginali.
Punti caldi e vulcanismo intraplacca. Il meccanismo che muove le placche. Orogenesi, ofioliti, collisione oceanocontinente, collisione continente-continente. Evoluzione dei continenti, scudi, piattaforme, orogeni.
Modulo “L’atmosfera”: Bilancio radiativo della Terra, radiazione globale ed effettiva, effetto serra, bilancio radiativo
globale. Temperatura dell’aria, fattori astronomici (inclinazione dei raggi solari), geografici (altitudine e gradiente
termico verticale, presenza di bacini marini o lacustri, esposizione topografica, copertura vegetale) antropici
(urbanizzazione). Misure di temperatura e scale termometriche. Pressione atmosferica, unità di misura, fattori
influenzanti (altitudine, temperatura, umidità dell’aria). Aree cicloniche e anticicloniche. Venti, velocità e direzione.
Circolazione atmosferica generale, distribuzione delle pressioni sulla superficie terrestre, teoria delle tre celle, correnti
occidentali e orientali, correnti a getto.
Modulo “Cartografia”: Latitudine e longitudine, il calcolo della latitudine, meridiani e paralleli, definizione di carta
geografica, proiezioni geografiche, simbolismo cartografico.
Mezzi e Metodi
Lezione frontale tradizionale, lettura e spiegazione del manuale, disegni e schemi alla lavagna.
Apprendimento indipendente (studio personale in classe e a casa) e successiva discussione.
Osservazioni di laboratorio: campioni geologici.
Testo in adozione
“Geografia generale: astronomia e astrofisica, geologia, geografia fisica”, di M.Crippa, M.Fiorani, Editrice Mondadori
Scuola
Venezia, 15 maggio 2009
prof. Michele Ferrini
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Docente: PIERANGELA SABBADIN
Materia: STORIA DELL’ARTE
CLASSE III SEZ B
Data di presentazione :15 maggio 2009
Analisi della classe con riferimento alla situazione di partenza
La classe ha avuto continuità d’insegnamento nei cinque anni nella disciplina in questione
Il gruppo attuale di 25 studenti ha dimostrato nel complesso un certo interesse, attenzione e disponibilità al dialogo
anche se con esiti differenti.
Il programma sviluppato ha affrontato argomenti del settecento, ottocento, e ha appena accennato agli argomenti del
novecento.
La partecipazione all’attività didattica svolta è stata generalmente positiva, mostrando alcuni studenti particolarmente
coinvolti.
Il grado espressivo raggiunto è per una buona parte degli studenti accompagnato da una certa capacità di lettura,
autonomia di giudizio ed interiorizzazione dei contenuti.
Obiettivi raggiunti in termini di conoscenze, competenze e capacità
Visti gli obiettivi specifici della disciplina preventivamente fissati:
• analisi, comprensione e valutazione di una varietà di opere considerate nella loro complessità e diversità di
realizzazioni
•
riconoscimento e analisi delle caratteristiche tecniche (materiali, procedimenti, tecnologie, ecc…), delle
caratteristiche strutturali (configurazione interna, peso, linee forza della composizione ecc…) e dei significati
di un’opera
•
identificazione dei contenuti e dei modi della raffigurazione e degli usi codificati
•
comprensione della relazione che le opere hanno con il contesto considerando: autore, corrente artistica,
destinazione-funzioni, rapporto con il pubblico e con la committenza
•
Riconoscimento dei rapporti che un’opera può avere con altri ambiti della cultura (scientifici, tecnologici e
letterari)
•
Espressione di un giudizio personale sui significati e sulle qualità specifiche dell’opera (alla luce di analisi e di
eventuali confronti)
•
Comprensione ed utilizzazione appropriata della terminologia specifica dell’ambito artistico.
Si può concludere che quasi tutti gli studenti a fine anno hanno dimostrato di:
1. Essersi sufficientemente impegnati nel raggiungimento degli obiettivi
2. Aver partecipato in qualche modo al dialogo didattico ed educativo
3. Essere consapevoli delle proprie capacità
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Si può concludere inoltre che sono stati raggiunti i seguenti obiettivi specifici:
in ordine a conoscenze la maggior parte degli studenti sa:
• descrivere la maggior parte delle opere affrontate nel corso dell’anno
•
conoscere alcune delle principali città d’arte italiane ed europee e le loro istituzioni museali o complessi
monumentali
•
conoscere i principali termini specifici del linguaggio artistico ed il loro significato
in ordine a competenze la maggior parte degli studenti dimostra di:
• avere conseguito delle abilità linguistico-espressive usando con competenza la terminologia specifica
•
leggere e comprendere in modo guidato e/o autonomo un testo figurativo o scritto
•
Contestualizzare storicamente e geograficamente le maggiori opere d’arte analizzate durante l’anno
in ordine a capacità la maggior parte degli studenti è in grado di:
• Riconoscere, comprendere e descrivere le relazioni che le opere affrontate nel corso dell’anno hanno con il
contesto considerando: autore, corrente stilistica, destinazione e funzione, rapporto con il pubblico e con la
committenza, ubicazione geografica e collocazione storica.
•
Essere consapevole dell’aspetto sincronico e diacronico nello studio dei principali fatti artistici anche in
relazione alle altre discipline.
in ordine a capacità solo una parte degli studenti è in grado di:
• riconoscere i rapporti che un’opera può avere con altri ambiti della cultura, o con il contesto storico geografico
•
comprendere ed utilizzare in diversi contesti il lessico specifico dell’ambito artistico, con padronanza di analisi
e lettura dell’opera
•
sviluppare temi in modo autonomo operando collegamenti anche tra diverse discipline e predisponendo mappe
concettuali
•
operare sintesi personali al fine di cogliere gli elementi emergenti di un dato autore, stile e contesto
Grado di istruzione e profitto della classe
Il grado di istruzione raggiunto dalla classe nella disciplina può definirsi nel complesso buono. Il profitto della classe
non è omogeneo: un ristretto gruppo ha conseguito ottimi risultati, un altro gruppo ristretto ha conseguito la sufficienza,
il resto della classe ha ottenuto risultati buoni o discreti.
Attività di recupero e altre attività culturali svolte
Non è mai stato necessario svolgere alcun tipo di attività di recupero né ne è mai stata fatta richiesta.
È stato svolto ad aprile un itinerario didattico interdisciplinare alla villa Pisani di Stra articolato in due percorsi: “Sulle
tracce di Gabriele d’Annunzio ed Eleonora Duse a Villa Pisani” e “Il giardino romantico: oscurità e penombre nel parco
di villa Pisani”.
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Metodi e tecniche di insegnamento
La metodologia didattica si è così articolata:
• illustrazione alla classe per stimolare l’interesse e la motivazione e per definire i concetti principali con la
relativa spiegazione
•
spiegazione delle tematiche fissate nel programma
•
lettura e sintesi del testo figurativo con verifica della comprensione
•
fase della verifica e della valutazione (formativa e sommativa)
Le tecniche d’insegnamento sono state le seguenti:
• Lezione frontale
•
Lezione con l’ausilio di diapositive o del supporto informatico
Materiali didattici utilizzati
Libro di testo: Cricco-Di Teodoro, Itinerario nell’arte, volume III, Dall’età dei lumi ai giorni nostri,
Sussidi audiovisivi, videoproiettore.
Criteri e strumenti di valutazione
La valutazione è stata effettuata secondo i criteri e la griglia proposti e condivisi da tutti i docenti del consiglio di classe.
La produzione sia orale che scritta ha come oggetto prove tendenti a stimolare e verificare varie abilità. La valutazione
pertanto tiene conto dei seguenti criteri di valutazione:
• Chiarezza ed efficacia del messaggio
•
Organizzazione del discorso
•
Qualità e quantità dell’informazione
•
Ricchezza lessicale e adeguatezza del registro usato contributi critici e personali
•
Autonomia di giudizio.
Griglia di valutazione per la produzione orale
Per la griglia si rimanda al documento di classe
Tipologia delle prove di verifica utilizzate
La verifica,parte integrante del processo di insegnamento e apprendimento, è stata applicat ogni volta che si è concluso
un nodo tematico, o un’unità didattica al fine di accertare l’efficacia del processo messo in atto.
La verifica ha accertato quindi:
l’efficacia della programmazione proposta
le conoscenze, le competenze e le capacità acquisite
la necessità di interventi di integrazione e recupero.
I tipi di verifica sono stati
Orale:
per verificare conoscenze, competenze e capacità
Questionari scritti: per accertare conoscenze, competenze e capacità
Il numero minimo di verifiche per quadrimestre è stato di due
L’insegnante
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Docente: PIERANGELA SABBADIN
Materia: STORIA DELL’ARTE
CLASSE III SEZ B
Data di presentazione :15 maggio 2009
PROGRAMMA SVOLTO
Il settecento: Illuminismo, Neoclassicismo e sensibilità preromantica.
Illuminismo e ruolo dell’arte e del museo. Razionalità, geometria, antico e superamento del barocco.
I caratteri generali del neoclassicismo e il pensiero di Winckelmann. Gli scavi archeologici di Ercolano e Pompei, il
ruolo di Roma. Il Grand Tour.
A.Canova: profilo dell’autore; il pensiero e l’attività a tutela dell’antico e del patrimonio artistico italiano; il rapporto
con Napoleone, con Pio VII e con Roma.
Opere: Studio dal gruppo di Castore e Polluce, Accademie di nudi virili, Teseo sul Minotauro 1781-83, Amore e Psiche
che si abbracciano 1787-93, Ebe 1800-1805, Paolina Borghese come Venere vincitrice 1804-08, Monumento funebre a
Maria Cristina d’Austria 1798-1805, Napoleone Bonaparte come Marte pacificatore1803-06.
J.L. David: profilo dell’autore; arte, storia e passione politica tra settecento e ottocento, Prix de Rome e Accademia di
Francia a Roma.
Opere: Accademia di nudo (Patroclo) 1780, Il giuramento degli Orazi 1784, La morte di Marat 1793, Le Sabine 17941799, Bonaparte valica le Alpi al passo del Gran San Bernardo 1800-1801, Marte disarmato da Venere e dalle Grazie
1824.
G.B. Piranesi: profilo dell’autore, cultura barocca, passione per l’antico e sensibilità preromantica dell’artista veneto a
Roma; superiorità dell’arte greca o dell’arte romana?
Opere: Ponte di trionfo 1750, Carceri 1749-50, Carceri 1761, Fondamenta del Mausoleo di Adriano, dalle Antichità
romane 1756, Progetto per San Giovanni in Laterano 1764-67, Santa Maria del Priorato di Malta 1764 e ss.
L’ottocento: Romanticismo
Sensibilità romantica ed esperienza emotiva, il sublime le sue fonti e l’arte; l’arte romantica e la storia, la natura, la
fede, l’irrazionalità, il genio, l’antico, la solitudine spirituale, la malinconia e la dimensione cosmica. Neoclassicismo e
romanticismo: due volti dell’Europa tra settecento e ottocento.
T. Géricault: profilo dell’autore, l’antico e l’esperienza romana, storia contemporanea e interpretazione romantica.
Opere: Corazziere ferito che abbandona il Campo di Battaglia 1814, Cattura di un cavallo selvaggio nella campagna
romana 1816, La zattera della Medusa 1819, Frammenti anatomici 1818, Serie degli alienati 1822-23.
E. Delacroix: profilo dell’autore; arte, letteratura, storia ed esotismo tra composizione dinamica e colore.
Opere: La barca di Dante 1822, La Libertà che guida il popolo 1830, Il massacro di Scio 1823-24, La morte di
Sardanapalo 1827, Le donne di Algeri 1834, Giacobbe lotta contro l’angelo 1854-61.
J.M.W. Turner: profilo dell’autore; la pittura di paesaggio da vedutismo a pittura d’atmosfera; il pittore romantico
come viaggiatore, imprenditore, innovatore e ricercatore.
Opere: Cattedrale di Ely 1797, Chiaro di luna a Millbank 1797; appunti dai taccuini di viaggio in Europa, Italia e a
Venezia; Regolo 1828 ; I signori viaggiatori sulla via del ritorno dall’Italia con la diligenza in una bufera di neve sul
monte Tarrar 1829; studi di cieli, nuvole e tramonti; L’incendio della Camera dei Lord 16 ottobre 1834; La valorosa
Temeraire trainata all’ultimo ancoraggio per essere demolita 1838; Pioggia,vapore e velocità.La grande ferrovia
occidentale 1844; Luce e colore: la teoria di Goethe: il mattino dopo il diluvio 1843.
C.D. Friedrich: profilo dell’autore; genio e spirito malinconico, solitudine spirituale e dimensione cosmica del
sentimento, natura come proiezione di una dimensione interiore: morte del vedutismo.
Opere: La croce sulle montagne (altare Tetschen) 1808; Abbazia nel querceto 1809-1810; Monaco in riva al mare 18081809; Paesaggio d’inverno con chiesa 1811; Paesaggio d’inverno 1811; Il viaggiatore sopra il mare di nebbia 1818;
50
Scogliere bianche a Rugen 1818; Naufragio della Speranza tra i ghiacci 1822; Quercia nella neve 1829; La grande
riserva di Ostra 1830-32.
Approfondimento attraverso il percorso didattico: “Il parco di Villa Pisani a Stra tra settecento e ottocento”
L’ottocento: Tendenze realiste
La Scuola di Barbizon: la trasformazione della pittura di paesaggio e il bisogno di una fonte diretta d’ispirazione.
Opere: Corot, Il ponte di Augusto a Narni 1826; Théodore Rousseau, Strada nella foresta di Fontainebleau, effetto di
tempesta 1860-1865; C.F. Daubigny, Lo stagno 1858.
Il Realismo: tendenze realiste e realismo integrale o programmatico. Il sistema espositivo dei Salons annuali a Parigi e
il Pavillon du Réalisme; i generi pittorici e la pittura di storia; pittura, letteratura e necessità del vero: “…siamo spinti
in direzione dello studio dei fatti e delle cose”.
Opere: J.F. Millet, Le spigolatrici 1857
G. Courbet: profilo dell’autore,
Opere: Lo spaccapietre 1849; Funerale ad Ornans 1849; Giovani donne di paese danno l’elemosina ad un guardiana di
vacche di una vallata di Ornans, 1852; L’atelier del pittore, Allegoria reale determinante un periodo di sette anni della
mia vita artistica e morale, 1855; Fanciulle sulle rive della Senna 1857.
La nuova architettura del ferro in Europa
Effetti dei progressi della seconda rivoluzione industriale sull’architettura. Nuove esigenze funzionali e nuove e
adeguate risposte tecnologiche: lo sviluppo della ferrovia e le esposizioni universali alle base delle nuove tipologie
architettoniche del XIX secolo. Architetti ed ingegneri alle prese con i nuovi materiali e la nuova progettazione.
Opere: Paxton, Il palazzo di cristallo, Londra 1850-51; Dutert, La galleria delle macchine, Parigi 1889; Eiffel, La torre
del centenario della rivoluzione, Parigi, 1889.
I grandi piani urbanistici di fine ottocento
Industrializzazione e urbanistica, il piano di Haussmann per Parigi e la nascita dei boulevards, l’Opera Garnier.
La fotografia
L’invenzione del secolo, l’evoluzione della camera ottica, breve storia della tecnica della fotografia, generi fotografici,
pittori e fotografi.
La stagione dell’impressionismo
Parigi teatro di una rivoluzione artistica; principi dell’arte impressionista, i protagonisti, le mostre (1874-1886) e il
“sistema dell’arte”, il rapporto con la fotografia, il giapponismo, Zola e gli impressionisti.
E. Manet: profilo dell’autore, impressionista o realista? Il rapporto con l’accademismo, il rapporto con i grandi maestri
del passato e del presente, il rapporto con il pubblico.
Opere: Colazione sull’erba, 1863; Olympia 1863; ritratto di Emile Zola, 1868; Il balcone 1869; Claude Monet e la
moglie nell’atelier galleggiante 1874; Il bar delle Folies-Bergères 1881-82.
C. Monet: profilo dell’autore
Opere: Donne in Giardino 1866-67; Colazione sull’erba 1866; Terrazza a Saint Adresse 1867; La gazza, 1869; La
Grenouillère 1869; Impressione,sole nascente,1872; I papaveri,1873; Boulevard des Capucines, 1873; Il ponte
d’Argenteuil, 1874; L’atelier galleggiante, 1874; La passeggiata, 1875; La gare di Saint Lazare 1877; Rue Saint Denis,
festa del 30 giugno, 1878; serie: la Cattedrale di Rouen 1892-93; Lo stagno delle ninfee 1899; serie: Le ninfee 1898 e
ss; Palazzo Ducale a Venezia, 1908.
E. Degas: profilo dell’autore
Orchestrali 1870; Prova di un balletto sulla scena1874; La lezione di ballo, 1873-75; L’assenzio 1875-76; Ballerina con
bouquet, 1878-80; Piccola danzatrice di quattordici anni (1881 cera, 1921-31 fusione); Le stiratrici, 1884; La tinozza,
1886; Donna che si pettina 1885;
P.A Renoir: profilo dell’autore
Studio di nudo per le “grandi bagnanti”, 1884; La Grenouillère 1869; La passeggiata 1870; Il palco, 1874; Nudo
femminile al sole, 1875-76; Le Moulin de la Galette, 1876; Colazione dei canottieri, 1881; Bagnante seduta,1883;
Danza in città e danza in campagna 1882-73; La montagna di Sainte-Victoire, 1889.
Tendenze post-impressioniste
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Critiche ai principi dell’arte impressionista: pointillisme, sintetismo, arte come costruzione di armonie parallele alla
natura, arte come necessità espressiva. I protagonisti e il 1886 come anno cruciale per la fine dell’impressionismo.
Parigi, la Bretagna, la Provenza: il cambiamento della geografia dell’arte sul finire del secolo. Simbolismo e
primitivismo. L’arte ideista e il principio dell’astrazione.
P. Cézanne: profilo dell’autore e la poetica del trattare la natura secondo il cilindro, la sfera e il cono.
Opere: La casa dell’impiccato a Auvers-sur-Oise, 1872-73; I giocatori di carte, 1898; I bagnanti, 1890; Le grandi
bagnanti, 1906; Le grandi bagnanti, 1894-1905; Le grandi bagnanti, 1900-1905; La montagna Sainte-Victoire vista dai
Lauves, 1904-1906; La montagna Sainte-Victoire vista da Bellevue, 1882-85; La montagna Sainte-Victoire vista da
Bibemus, 1897. Accenni alle nature morte e ai ritratti.
G. Seurat: profilo dell’autore e definizione di “impressionismo scientifico”.
Opere: Une bagnaide ad Asnière, 1883-84; Une dimanche après-midi à l’Ile de la Grande Jatte, 1883-1885; Il circo,
1891; le Chahut, 1889-90.
P. Gauguin: profilo dell’autore. Il rapporto con la realtà, la modernità, la religione, la natura, il giapponismo,
l’esotismo, l’arte del museo. Il principio dell’astrazione e dell’antinaturalismo: l’arte ideista.
Sintetismo e Nabis ( E. Bernard e P. Sérusier).
Opere: Autoritratto con aureola, 1889; La visione dopo il sermone,1888; P. Serusier: Paesaggio al Bois d’Amour (Il
Talismano) 1888; Il Calvario (Il Cristo verde) 1889; Ta Matete (Il mercato) 1892; L’onda, 1888; Il Cristo giallo, 1889;
“Come! Sei gelosa?” 1892; “Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?” 1897-98;
V. Van Gogh: profilo dell’autore, periodo scuro (1881-1886), periodo parigino (1886-1888), periodo di Arles (18881890).
Opere: Giovane inginocchiato con falcetto, 1881; Contadino che vanga, 1882; Cielo tempestoso sulla spiaggia di
Scheveningen, 1882; Contadino che brucia sterpi, 1883; Tessitore al telaio, 1884; Tessitore davanti ad una finestra
aperta, vista con la torre di Neunen, 1884; La vecchia torre del cimitero di Neunen, 1884; La chiesa di Neunen con i
fedeli, 1884; Viale di pioppi in autunno, 1884; nature morte e ritratti di contadini e contadine; Studi per i mangiatori di
patate; I mangiatori di patate, 1885; paesaggio al crepuscolo, 1885; Natura morta con Bibbia,. “Quattordici Luglio a
Parigi” 1886; Le moulin de la galette,1886; Tre paia di scarponi, Parigi 1886; Antologia di autoritratti; Quattro girasoli
appassiti, Parigi 1887; Ritratto di Père Tanguy, 1886-87; La pianura della Crau con le rovine di Montmajour, 1888; La
Veduta della Crau con i peschi in fiore, 1889; Veduta di Arles con iris in primo piano, 1888; Campo di grano con
veduta di Arles, 1888; La casa gialla, 1888;La sedia di Paul Gauguin, 1888; La sedia di Vincent con pipa,1888;La
camera di Vincent ad Arles, 1889; Notte stellata sul Rodano, 1888; Il ponte di Langlois ad Arles,1888; Serie dei girasoli
su un vaso, 1888; Iris, 1889; Notte stellata (cipresso e paese) 1889; Rami di mandorlo in fiore, 1890; Ritratto del dottor
Gachet, 1890; La chiesa di Auvers sur Oise, 1890;Campo di grano con volo di corvi, 1890; campo di grano sotto un
cielo tempestoso, 1890.
L’arte di fine secolo tra Liberty e Secessioni.
La “Belle Epoque”: i presupposti per l’art nouveau e l’esperienza di W. Morris. Arte e industria: il nuovo gusto
borghese. L’architettura Art Nouveau, Modernista, Liberty, Jugendstil, Secessione: ispirazione, imitazione, astrazione:
il rapporto con la natura.
L’esperienza delle arti applicate a Vienna tra Kunstgeverbeschule e Secession (1897): Klimt, Moser, Otto Wagner,
Hoffmann, Olbrich.
E. Munch artista ispiratore della secessione berlinese (1898).
Autori e opere:
W. Morris, disegno per Chintz, 1876
W. Morris e E.Burne Jones, pagina a stampa 1896
H. Van de Velde, scrivania,1898
A. Loos e fratelli Thonet, Sedia per il café Musem di Vienna,1899
V. Horta, Ringhiera della scala principale dell’Hotel Solvay, 1894
H Guimard, stazione della metropolitana, 1900
Gaudì , Casa Milà , 1905-1910
J. Hoffmann, palazzo Stoclet , 1905-1911
J.M. Olbrich, Palazzo della Secessione, 1898-1899
Moser, copertine di Versacrum.
G. Klimt, Idillio, 1884
G. Klimt, Giuditta I, 1901
G. Klimt, Serie di ritratti femmili
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G. Klimt, La culla, 1917
G. Klimt, Decorazione della sala da pranzo di Palazzo Stoclet
E. Munch, La fanciulla malata, 1885-86
E. Munch, Sera nel corso K. Johann, 1892
E. Munch, Il grido, 1893
E. Munch, Pubertà, 1893
Programma svolto fino al 30 aprile 2009
Sviluppo di argomenti nel mese di maggio 2009
La stagione delle avanguardie storiche
Concetto d’ avanguardia.
Accenni ai principali movimenti d’avanguardia e ai loro protagonisti tra 1905 e 1925:
Matisse e i Fauves
Kirkner e Die Brucke
Picasso, Braque e il cubismo
Boccioni e il futurismo
Duchamp e il dada
Il surrealismo e Magritte
De Chirico e Metafisica
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A.S. 2008/09
RELAZIONE FINALE
Docente: A.Galvan
Materia: EDUCAZIONE FISICA
Classe: 3B
CONOSCENZE
• Conoscenza delle principali posture, di atteggiamenti e di gesti motori in genere e relativa
terminologia specifica
• Conoscenza di gesti motori complessi subordinati o meno all’uso di piccoli o grandi attrezzi e relativa
terminologia specifica
• Conoscenza di gesti tecnico-sportivi e relativa terminologia
• Conoscenza dei principali meccanismi di allenamento in circuit-training
COMPETENZE E CAPACITA’
• Rielaborazione e consolidamento degli schemi motori posseduti, integrati dalla consapevolezza
delle proprie capacità e dei propri limiti (più precisione nell’autovalutazione)
• Ricerca di autonomia nell’elaborazione di lavori individuali su consegne precise
• Consolidamento della socialità e del senso civico espressi mediante il rispetto dell’altro e la
disponibilità nei confronti del gruppo (capacità di individuare aree di interesse comuni al gruppo
classe, partecipazione attiva alla lezione con apporti personali)
• Assimilazione e pratica di gesti sportivi individuali e di squadra
• Assimilazione di alcuni principi teorici relativi alla fisiologia umana applicata al movimento
(tecnica della respirazione e dinamica fisiologica dello stretching)
CONTENUTI DISCIPLINARI
UNITA’ DIDATTICHE – MODULI – PERCORSO- ARGOMENTI
• Potenziamento generale con preatletica di base e circuit-training – ore 8
• Corpo libero: esercizi da tutte le stazioni, esercizi individuali ed a coppie, esercizi di mobilità
articolare e di potenziamento muscolare (conoscenza precisa del gesto e dell’efficacia sul corpo
umano) – ore 12
• Esercizi di stretching mirati dalle varie stazioni – ore 10
• Uso di piccoli e di grandi attrezzi: spalliera, palla, palla medica, funicella, bacchetta (esercizi specifici
e di riporto, individuali, a coppie ed in piccoli gruppi) – ore 10
• Esercizi di respirazione controllata dalle stazioni sedute e supini – ore 6
• Giochi sportivi: pallavolo, pallacanestro, calcio (in forma libera e con controllo della tecnica
individuale e di squadra) ore 20
METODI
Tutti gli studenti sono stati sollecitati a verificare con costanza la possibilità di svolgere attività motoria o
sportiva in relazione alle proprie capacità ed abilità. Pertanto i momenti dedicati al potenziamento generale,
al corpo libero ed allo stretching sono sempre stati proposti a tutti, mentre si è lasciata libertà di scelta nello
svolgimento delle pratiche tecnico-sportive.
MEZZI
•
•
Utilizzo di tutti gli attrezzi disponibili
Utilizzo degli spazi all’aperto disponibili all’interno e nelle vicinanze dell’Istituto (campo di
pallavolo, di calcio, strada circostante l’Istituto)
OSSERVAZIONI
Fin dal ginnasio la classe si è sempre caratterizzata per la correttezza generale del comportamento e per
l’interesse dimostrato nei confronti degli argomenti proposti.
Inoltre l’impegno evidenziato si è sempre mantenuto su un buon livello consentendo un rendimento
complessivo soddisfacente. Buona la capacità di organizzare gli spazi di autonomia concessi con la ricerca
della partecipazione quasi totale del gruppo.
Per alcuni studenti il rendimento si è stabilizzato spesso su ottimi livelli, anche sportivi.
54
Venezia 4 maggio 2009
Adriana Galvan
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
PROF. Magni Roberto
Classe: III B
Materia: Religione Cattolica
Anno scolastico 2008/2009
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZE
L’insegnamento della religione cattolica concorre a promuovere il pieno sviluppo della personalità degli alunni e
contribuisce ad un più alto livello di conoscenze e capacità critiche: concorre a promuovere l’acquisizione della cultura
religiosa per la formazione della persona e la conoscenza dei principi del Cattolicesimo che fanno parte del patrimonio
storico del nostro Paese.
Gli allievi hanno acquisito mediamente una discreta conoscenza dei contenuti essenziali del Cattolicesimo
(conoscere e valutare criticamente alcuni elementi in rapporto all’etica e alla filosofia moderna;
conoscere l’immagine di Dio che nasce dall’esperienza pasquale dei discepoli; conoscere alcuni elementi
della Chiesa di oggi nella sua realtà concreta e in qualcuno dei suoi documenti), di alcune grandi linee
del suo sviluppo storico, delle espressioni più significative della sua vita.
COMPETENZE
Gli allievi sono abilitati ad accostare in maniera adeguata la Bibbia e i documenti principali della
tradizione cristiana (sapersi confrontare con la Dottrina Sociale della Chiesa e i suoi valori; saper
utilizzare correttamente il testo biblico come documento-fonte del cristianesimo e saperne cercare il
messaggio umano e religioso), a individuare le molteplici forme del linguaggio religioso (artisticheletterarie-sociali) e specificamente di quello cattolico.
CAPACITÁ
Gli allievi hanno maturato discrete capacità di confronto tra il Cattolicesimo, le altre confessioni
cristiane, le altre religioni e i vari sistemi di significato. Hanno compreso adeguatamente le diverse
posizioni, rispettandole, che le varie persone assumono in materia etica e religiosa. Sanno
riconoscere il ruolo del cristianesimo nella crescita civile della società italiana ed europea.
CONTENUTI DISCIPLINARI
Relazione tra ragione e religione.
La dimensione personale e sociale della religione.
Alcuni elementi delle religioni islamica, buddista e cristiana.
Religione e società. Essere vincenti o perdenti nella società.
La conoscenza del “cuore” umano.
Conoscenza di sé e conseguenze morali.
La fame di felicità in Pascal e I. Calvino.
Le tre strade della felicità: confronto tra Omero, G.Muccino, Evtuscenko e Montale.
La morale della persona. La morale della corporeità. I documenti della dottrina sociale della Chiesa Cattolica.
I temi morali maggiormente dibattuti nell’oggi.
L’opera di carità svolta dal cristianesimo e l’importanza del laicato e della laicità.
METODOLOGIA
La programmazione è stata attuata tenendo presenti le esigenze e le caratteristiche del percorso formativo degli allievi, e
degli approcci diversi e dei contributi offerti dalle altre discipline di insegnamento.
55
Nel rispetto della natura, finalità, obiettivi, contenuti dell’insegnamento della religione Cattolica, si
sono attuati modelli che hanno tenuto conto di prospettive diverse ed insieme complementari: la
prospettiva biblica, teologica, antropologica, storico-artistica.
I contenuti svolti durante la lezione frontale sono stati approfonditi attraverso un’attenzione ai processi di crescita, di
maturazione, alle esigenze dei singoli allievi; ai quali è stata offerta, attraverso il dialogo educativo in classe, la
possibilità di confrontarsi, di paragonare le loro conoscenze con la realtà che incontravano per approfondire le
conoscenze personali e discutere eventuali pre-giudizi o luoghi comuni.
MATERIALI DIDATTICI
Nel processo didattico sono state avviate molteplici attività: avendo come riferimento il libro di
testo (“Scuola di Religione”, di Luigi Giussani, ed. S.E.I.), sono stati inoltre reperiti e utilizzati vari
documenti (biblici, ecclesiali, letterari, storico-culturali), sono state preparate delle schede ed
esemplificazioni per assicurare riferimenti chiari e fondativi circa i contenuti dell’insegnamento
della Religione Cattolica e per stimolare la partecipazione attiva degli allievi. Sono state svolte
attività pratiche per rendere significativi gli appuntamenti importanti dell’anno, così da sottrarre il
Natale e la Pasqua alla mercificazione del consumismo moderno.
Grazie a queste attività si è arrivati a confrontare diverse tendenze, atteggiamenti e sistemi di significato religiosi e non
religiosi.
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTULIZZATE
Per verificare il grado di apprendimento degli allievi, le loro capacità di analisi e sintesi sono stati considerati il dialogo
educativo in classe, l’interesse, la partecipazione e la creatività personale durante l’approfondimento delle tematiche del
corso.
Venezia, 11 maggio 2009
IL DOCENTE
Prof. Magni Roberto
56
SIMULAZIONI delle PROVE DI ESAME
57
PRIMA PROVA
ITALIANO - 28 APRILE 2009
PRIMA PROVA DEGLI ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI
ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
(simulazione del 28 aprile 2009)
Svolgi la prova, scegliendo una delle 4 tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A -
Analisi del testo.
ITALO CALVINO, Se una notte d’inverno un viaggiatore, Torino 1979, Capitolo III (passim).
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1
Considera che il personaggio sta tagliando le pagine del libro che è ancora intonso.
Italo Calvino (Santiago de Las Vegas, Cuba, 1923 – Siena, 1985) è stato uno dei protagonisti del panorama
letterario e culturale italiano del dopoguerra. Il suo percorso di scrittore ha toccato molteplici campi e aree di
interesse, approfonditi in opere letterarie e saggistiche di grande spessore che spaziano dal genere realistico
al fantastico, attraverso capolavori come Il sentiero dei nidi di ragno, la trilogia de I nostri antenati,
Marcovaldo, Le Cosmicomiche, i Racconti, il provocatorio Se una notte d'inverno un viaggiatore, fino alle
Lezioni americane. Nella sua produzione egli mantiene sempre come filo conduttore la riflessione sulla
storia e la società contemporanee.
Il passo qui proposto è tratto dal III capitolo di Se una notte d'inverno un viaggiatore, romanzo atipico in
cui Calvino sembra rivelare i suoi "trucchi" di narratore; ma questo gioco serio intende denunciare
l'impossibilità di giungere alla conoscenza della realtà. Lo stesso Calvino lo riassunse in questo modo: «È un
romanzo sul piacere di leggere romanzi; protagonista è il Lettore, che per dieci volte comincia a leggere un
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libro che per vicissitudini estranee alla sua volontà non riesce a finire. Ho dovuto dunque scrivere l'inizio di
dieci romanzi d'autori immaginari, tutti in qualche modo diversi da me e diversi tra loro»
Comprensione complessiva
1.1 Il brano affronta l’inconsueto ma attualissimo tema del rapporto fra lettori e letteratura. Dopo aver brevemente
riassunto il testo, chiarisci quali caratteristiche presentano i tre diversi tipi di lettori “protagonisti” del romanzo di
Calvino. Cosa si aspetta di trovare, ciascuno di loro, nella letteratura?
Analisi del testo
2.1 “[…] questo romanzo ti si presenta squarciato da voragini senza fondo, come se la pretesa di rendere la pienezza
vitale rivelasse il vuoto che c’è sotto.” Con questa riflessione il Lettore rivela la sua perplessità di fronte al suo
inesplicabile romanzo. Quale messaggio intende trasmettere Calvino?
2.2 Il romanzo sfogliato dal Lettore rivela la strana caratteristica di alternare pagine bianche a pagine stampate. Quale
messaggio intende trasmettere Calvino con questa immagine?
2.3 Nel passo proposto, Calvino utilizza tecniche narrative inusuali (si pensi all’utilizzo del “tu” per rivolgersi al
lettore). Analizzane caratteristiche e funzioni.
2.4 Il testo è percorso da un atteggiamento di sottile ironia da parte dell’autore. Quali sentimenti rivela una simile
scelta?
Interpretazione complessiva e approfondimenti
3.1 Calvino propone con una certa frequenza, nelle sue opere, riflessioni sul rapporto fra lettore e scrittore, fra autore e
opera, fra finzione e realtà. L’interpretazione che Calvino propone della letteratura e del suo ruolo può trovarci
d’accordo o sollevare perplessità; il candidato proponga la sua opinione al riguardo facendo, eventualmente, riferimento
anche alla poetica o ai testi di altri autori.
TIPOLOGIA B -
REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la
forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e svolgi su questa base la tua trattazione, anche con opportuni
riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da’ al tuo saggio un titolo coerente e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista
specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se scegli la forma dell’”articolo di
giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’. Da’
all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale
scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo).
Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1.
AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: La figura di Ulisse nella tradizione culturale occidentale
DOCUMENTI
L'augusta ninfa, del Saturnio udita
la severa imbasciata, il prode Ulisse
Per cercar s'avvïò. Trovollo assiso
Del mar in su la sponda, ove le guance
Di lagrime rigava, e consumava
Col pensier del ritorno i suoi dolci anni;
Ché della ninfa non pungealo amore:
E se le notti nella cava grotta
Con lei vogliosa non voglioso passa,
Che altro l'eroe può? Ma quanto è il giorno,
Su i lidi assiso e su i romiti scogli,
Con dolori, con gemiti con pianti
Terra e alle case de' tuoi padri vai?
Va, poiché sì t'aggrada, e va felice.
Ma se tu scorger col pensier potessi
Per quanti affanni ti comanda il fato
Prima passar, che al patrio suolo arrivi
Questa casa con me sempre vorresti
Custodir, ne son certa, e immortal vita
Da Calipso accettar: benché sì viva
Brama t'accenda della tua consorte,
A cui giorno non è che non sospiri.
Pur non cedere a lei né di statura
Mi vanto, né di volto; umana donna
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Struggesi l'alma, e l'infecondo mare,
Lagrime spesse lagrimando, agguarda.
Calipso, illustre dea, standogli appresso:
«Sciagurato», gli disse, in questi pianti
«Più non mi dar, né consumare i dolci
tuoi begli anni così: la dipartita,
Non che vietarti, agevolarti io penso.
[…]
Ciò detto, abbandonava il lido in fretta
E Ulisse la seguìa. Giunti alla grotta,
[…]
la dea molti
Davante gli mettea cibi e licori,
Quali ricever può petto mortale.
Poi gli s'assise in fronte; e a lei le ancelle
L'ambrosia e il roseo néttare imbandiro.
Come ambo paghi per la mensa furo,
Con tali accenti cominciava l'alta
Di Calipso beltade: «O di Laerte
Figlio divin, molto ingegnoso Ulisse,
Così tu parti adunque, e alla nativa
Mal può con una dea, né le s'addice,
Di persona giostrare, o di sembianza».
«Venerabile iddia», riprese il ricco
D'ingegni Ulisse, «non voler di questo
Meco sdegnarti; appien conosco io stesso,
Che la saggia Penelope tu vinci
Di persona non men che di sembianza,
Giudice il guardo che ti stia di contra.
Ella nacque mortale; e in te né morte
Può, né vecchiezza. Ma il pensiero è questo;
Questo il desìo che mi tormenta sempre:
Veder quel giorno al fin, che alle dilette
Piagge del mio natal mi riconduca.
Che se alcun me percoterà de' numi
Per le fosche onde, io soffrirò, chiudendo
Forte contra i disastri anima in petto.
Molti sovr'esso il mar, molti fra l'armi,
Già ne sostenni; e sosterronne ancora».
Disse; e il Sol cadde, ed annottò.
OMERO, Odissea V, 149-225
"O frati", dissi "che per cento milia
perigli siete giunti a l'occidente,
a questa tanto picciola vigilia
115 d'i nostri sensi ch'è del rimanente,
non vogliate negar l'esperienza,
di retro al sol, del mondo sanza gente.
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
120 ma per seguir virtute e canoscenza''.
Li miei compagni fec'io sì aguti,
con questa orazion picciola, al cammino,
che a pena poscia li avrei ritenuti;
e volta nostra poppa nel mattino,
125 de' remi facemmo ali al folle volo,
sempre acquistando dal lato mancino.
DANTE ALIGHIERI, Inferno XXVI, vv. 112-126
E se il piloto ti drizzò l'antenna
oltre l'isole egèe, d'antichi fatti
certo udisti suonar dell'Ellesponto
i liti, e la marea mugghiar portando
alle prode retèe l'armi d'Achille
sovra l'ossa d'Ajace: a' generosi
giusta di glorie dispensiera è morte;
né senno astuto né favor di regi
all'Itaco le spoglie ardue serbava,
ché alla poppa raminga le ritolse
l'onda incitata dagl'inferni Dei.
E me che i tempi ed il desio d'onore
fan per diversa gente ir fuggitivo,
me ad evocar gli eroi chiamin le Muse
del mortale pensiero animatrici.
UGO FOSCOLO, Dei Sepolcri, vv.215-229
JOSEPH WILLIAM TURNER, 1829 Ulisse schernisce Polifemo, Olio su tela, (133 × 203 cm), Londra, National Gallery
Turner rappresenta il momento in cui i marinai, dopo essere fuggiti dal Ciclope, si allontanano su una barca e
scherniscono il nemico sconfitto. Al centro del dipinto campeggia la grossa nave di Ulisse, mentre Polifemo assomiglia
ad una grossa nuvola
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Se per Itaca volgi il tuo viaggio,
fa voti che ti sia lunga la via,
e colma di vicende e conoscenze.
Non temere i Lestrigoni e i Ciclopi
o Poseidone incollerito: mai
troverai tali mostri sulla via,
se resta il tuo pensiero alto e squisita
è l'emozione che ci tocca il cuore
e il corpo. Né Lestrigoni o Ciclopi
né Poseidone asprigno incontrerai,
se non li rechi dentro, nel tuo cuore,
se non li drizza il cuore innanzi a te.
Fa voti che ti sia lunga la via.
E siano tanti i mattini d'estate
che ti vedano entrare (e con che gioia
allegra) in porti sconosciuti prima.
Fa scalo negli empori dei Fenici
per acquistare bella mercanzia,
XVIII - L'ISOLA DELLE CAPRE
Indi più lungi navigò, più triste,
E corse i flutti nove dì la nave
or col remeggio or con la bianca vela.
E giunse alfine all'isola selvaggia
ch'è senza genti e capre sole alleva.
E qui vinti da sonno e da stanchezza
dormian sul lido a cui batteva l'onda.
Ma con la luce rosea dell'aurora
madrepore e coralli, ebani e ambre,
voluttuosi aromi d'ogni sorta,
quanti più puoi voluttuosi aromi.
Recati in molte città dell'Egitto,
a imparare dai sapienti.
Itaca tieni sempre nella mente.
La tua sorte ti segna a quell'approdo.
Ma non precipitare il tuo viaggio.
Meglio che duri molti anni, che vecchio
tu finalmente attracchi all'isoletta,
ricco di quanto guadagnasti in via,
senza aspettare che ti dia ricchezze.
Itaca t'ha donato il bel viaggio.
Senza di lei non ti mettevi in via.
Nulla ha da darti più.
E se la ritrovi povera, Itaca non t'ha illuso.
Reduce così saggio, così esperto,
avrai capito che vuol dire un'Itaca.
KOSTANTINOS KAVAFIS, Itaca, (1911)
Ed accennava un alto monte, tronco
del capo, che sorgeva solitario.
da G. Pascoli, L’ultimo viaggio, in Poemi conviviali
"Mah! Come sembra lontano quel tempo e il coro febeo
con tutto l'arredo pagano, col Re-di-Tempeste Odisseo..."
Or mentre che il dialogo ferve mia moglie, donnina che pensa,
per dare una mano alle serve sparecchierebbe la mensa.
Pur nelle bisogna modeste ascolterebbe curiosa;
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vide Odisseo la terra dei Ciclopi,
non presso o lungi, e gli sovvenne il vanto
ch'ei riportò con la sua forza e il senno,
del mangiatore d'uomini gigante.
Ed oblioso egli cercò l'Aedo
per dire a lui: Terpiade Femio, il sogno
dolce e dimenticato io lo risogno:
era la gloria... Ma il vocale Aedo
dormia sotto le stridule aspre foglie,
e la sua tetra là cantava al vento
il dolce amore addormentato in cuore,
che appena desto solo allor ti muore.
E l'Eroe disse ai vecchi remiganti:
Compagni, udite. Qui non son che capre;
e qui potremmo d'infinita carne
empirci, fino a che sparisca il sole.
Ma no: le voglio prendere al pastore,
pecore e capre; ch'è, così, ben meglio.
È là, pari a un cocuzzolo silvestro,
quel mio pastore. Io l'accecai. Ma il grande
cuor non m'è pago. Egli implorò dal padre,
ch'io perdessi al ritorno i miei compagni,
e mal tornassi, e in nave d'altri, e tardi.
Or sappia che ho compagni e che ritorno
sopra nave ben mia dal mio ritorno.
Andiamo: a mare troveremo un antro
tutto coperto, io ben lo so, di lauro.
Avessi ancora il mio divino Aedo!
Vorrei che il canto d'Odisseo là dentro
cantasse, e quegli nel tornare all'antro
sostasse cieco ad ascoltar quel canto,
coi greggi attorno, il mento sopra il pino.
E io sedessi all'ombra sua, nel lido!
Disse, e ai compagni longiremi ingiunse
di salir essi e sciogliere gli ormeggi.
Salirono essi, e in fila alle scalmiere
facean coi remi biancheggiare il flutto.
E giunti presso, videro sul mare,
in una punta, l'antro, alto, coperto
di molto lauro, e v'era intorno il chiuso
di rozzi blocchi, e lunghi pini e quercie
altochiomanti. E il vecchio Eroe parlava:
Là prendiam terra, ch'egli dal remeggio
non ci avvisti; ch'a gli orbi occhio è l'orecchio;
e non ci avventi un masso, come quello
che troncò in cima di quel picco nero,
e ci scagliò. Rimbombò l'onda al colpo.
2.
- "Che cosa vuol dire, che cosa faceva quel Re-di-Tempeste?"
Allora, tra un riso confuso (con pace d'Omero e di Dante)
diremmo la favola ad uso della consorte ignorante.
50
Il Re di Tempeste era un tale
che diede col vivere scempio
un bel deplorevole esempio
d'infedeltà maritale,
che visse a bordo d'un yacht
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toccando tra liete brigate
le spiagge più frequentate
dalle famose cocottes...
Già vecchio, rivolte le vele
al tetto un giorno lasciato,
60
fu accolto e fu perdonato
dalla consorte fedele...
Poteva trascorrere i suoi
ultimi giorni sereni,
contento degli ultimi beni
65
come si vive tra noi...
Ma né dolcezza di figlio,
né lagrime, né pietà
del padre, né il debito amore
per la sua dolce metà
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gli spensero dentro l'ardore
della speranza chimerica
e volse coi tardi compagni
cercando fortuna in America...
- Non si può vivere senza
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danari, molti danari...
Considerate, miei cari
compagni, la vostra semenza! Vïaggia vïaggia vïaggia
vïaggia nel folle volo
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vedevano già scintillare
le stelle dell'altro polo...
vïaggia vïaggia vïaggia
vïaggia per l'alto mare:
si videro innanzi levare
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un'alta montagna selvaggia...
Non era quel porto illusorio
la California o il Perù,
ma il monte del Purgatorio
che trasse la nave all'in giù.
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E il mare sovra la prora
si fu rinchiuso in eterno.
E Ulisse piombò nell'Inferno
dove ci resta tuttora...
da G. GOZZANO, L’ipotesi, in Poesie sparse
AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: La riscoperta della necessità di «pensare».
DOCUMENTI
«A che serve la filosofia? A niente, e a nessuno. Non serve, anzitutto perché non ha uno scopo cui essere asservita. E
non serve a nessuno, dal momento che se ha una storia e una tradizione è perché non conosce autorità. […] Ovunque e
in nessun luogo la filosofia si dispiega come libero esercizio del pensiero, che si sottrae a qualunque rigida norma o
definizione… Se incontra un qualche confine è solo per oltrepassarlo, come hanno compreso molti tra quelli che
invadono in questi giorni Modena in occasione del "Festival Filosofia". Parecchi sono rimasti sorpresi dal successo di
una simile iniziativa, in un tempo, il nostro, che sembrerebbe sempre più quello dell'indifferenza [...] Eppure, anche là
dove pare sia nata, cioè nell'antica Grecia, la ricerca filosofica aveva i propri "festival", come ci hanno mostrato
magnificamente i dialoghi platonici. Non era (come non è neanche oggi) una pura e semplice celebrazione: il Socrate
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raccontato da Platone sapeva fin troppo bene come chi infrange gli stereotipi del sacro e del profano, del giusto e
dell'ingiusto (noi diremmo di quello che è o non è politicamente corretto), rischi persino la vita, poiché è con questa che
alla fine il filosofo è costretto a fare i conti […] Mi ha colpito a Modena soprattutto la diffusa consapevolezza del
carattere pubblico della filosofia, della sua necessità di tradursi in un dialogo in cui qualunque "io" ha bisogno di un
"tu" per essere tale, in un dialogo che può portare anche (e forse deve) allo scontro tra diverse ragioni - una sorta di lotta
che si legittima nella capacità di ciascuno di argomentare le proprie tesi, senza alcuna pretesa di disporre di una qualche
soluzione definitiva e che si concreta in un prender partito che impone decisioni, anche radicali, senza per questo
misconoscere il diritto di quelle altrui.».
G. GIORELLO, Filosofia in piazza, “Il Corriere
della sera”, 21/9/2003
«[…] tra le tendenze culturali positive del 2003 dobbiamo registrare quella che chiameremo la "filosofomania". Non
saremo ai milioni di persone che costituiscono l'audience dei giochi a quiz o dei varietà televisivi; ma - udite udite stiamo assistendo a una ripresa d'interesse generalizzata per la disciplina descritta dai detrattori come quella "con la
quale e senza la quale si rimane tale e quale"... È solo una moda passeggera o c'è di più? […] "Direi che dopo la caduta
delle ideologie classiche, la filosofia da una parte si è affrancata dal vassallaggio nei confronti della politica, dall'altra
ha trovato nuovi canali di espressione nei mezzi di comunicazione di massa (televisione, giornali). Questo processo si è
poi incontrato con una spinta proveniente dal basso. Dopo la crisi delle grandi chiese ideologiche, vere e proprie
agenzie donatrici di senso (in primis il Partito), e dopo un breve ma stancante periodo di fast food intellettuale
procacciato dalle televisioni, cioè di consumo rapido e commerciale di idee e stili di vita, emerge con chiarezza che,
come esseri umani, non possiamo fare a meno di un bisogno personale di orientamento […] La filosofia deve restare
una disciplina rigorosa, non una collazione di idee o citazioni edificanti. Ferma restando questa esigenza, è molto
positivo che la filosofia torni nell'agorà e si esplichi nel dialogo e attraverso l'oratoria e la persuasione. È un ritorno a
Socrate… La filosofia è spirito critico. In questo senso essa può dare molto alla società. Non però nel senso che i
filosofi abbiano una voce privilegiata nel dibattito pubblico, ma in quello che la funzione filosofica, che può essere
svolta da chiunque, è un lievito straordinario per la vita in comune. In questo senso la filosofia è profondamente
democratica».
Intervista a Remo Bodei, in CORRADO OCONE, Prendiamola con filosofia, “Il Mattino”, 30/12/2003
«Nulla e nessuno è mai completamente al riparo dal luogo comune, dal fanatismo, dalla stupidità. Anche la filosofia è in
grado di provocare, e ha certamente provocato, disastri, non diversamente dalla scienza… ciò accade soprattutto quando
si combini con saperi più o meno occulti ed esoterici, tradizionalisti o apocalittici. … Ma, in generale, possiamo
affermare che, proprio come la scienza, la filosofia nel suo insieme non è certo priva di ambiguità. Eppure, ne abbiamo
sempre più bisogno. … la voglia di filosofia cresce, e forse paradossalmente cresce proprio in Italia, il paese più "ricco"
di cattedre e istituzioni…. La filosofia può scendere dal piedestallo specialistico e avvicinarsi ai problemi delle persone.
Il suo campo d'azione … si dilata alle "zone calde" della nostra cultura: le neuroscienze, le scienze sociali, l'etica
economica, per non parlare della bioetica.»
MARIO BAUDINO, Ricca e vestita vai, filosofia, “La Stampa”,
29/4/2003
«La filosofia richiede una meditazione solitaria, ma ha anche l'esigenza di comunicare, discutere e mettere alla prova le
idee in uno spazio pubblico. In termini provocatori, si occupa di luoghi comuni. Simili alle piazze o ai punti di incontro
in cui gli uomini scambiano i loro prodotti ed elaborano i loro vissuti, essi non sono da confondere con le banalità. Si
tratta piuttosto di zone di estrema condensazione e sedimentazione di esperienze e di interrogativi, virtualmente
condivisi da tutti perché toccano esperienze inaggirabili, sebbene poco esprimibili in discorsi che non risultino
superficiali (la vita, la morte, la verità, la bellezza, la condotta morale, l'amore). La maggior parte di noi, in questi casi,
è come quei cani ai quali, si dice, manca solo la parola. La grande filosofia al pari della grande arte dà loro voce in
forma perspicua, articolata e premiante. Ognuno di noi, nascendo, trova un mondo già fatto, ma in costante
trasformazione, a causa del succedersi nel tempo delle generazioni e del mescolarsi nello spazio geografico di popoli e
civiltà. Ognuno comincia una nuova storia, al cui centro inevitabilmente si pone. Nel corso della vita cerca così di dare
senso agli avvenimenti in cui è impiegato, alle idee che gli attraversano la mente, alle passioni che lo impregnano e ai
progetti che lo guidano. Di quali basi e criteri affidabili può disporre? ... Per comprendere la funzione e la rilevanza
della filosofia contro quanti ritengono che non giunga alle certezze della scienza, alle consolazioni della fede o al
fascino delle arti, compiamo un esperimento mentale, proviamo ad immaginare come sarebbe il nostro mondo senza di
essa».
REMO BODEI, Perché c'è fame di filosofia, “Il Messaggero”, 19/9/2003
«Il filosofo si riconosce dal fatto che egli ha, inseparabilmente, il gusto dell'evidenza e il senso dell'ambiguità… Ciò che
del filosofo è caratteristico è il movimento incessante che dal sapere riconduce all'ignoranza e dall'ignoranza al
sapere….La debolezza del filosofo è la sua virtù … Il mistero è in tutti come è in lui. Che cosa dice il filosofo dei
rapporti dell'anima col corpo se non ciò che ne sanno tutti gli uomini…? Che cosa insegna sulla morte, se non che è
nascosta nella vita, come il corpo nell'anima…? Il filosofo è l'uomo che si risveglia e che parla, e l'uomo ha in sé,
silenziosamente, i paradossi della filosofia, perché, per essere davvero uomo, bisogna essere un po' di più e un po' di
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meno che uomo».
della filosofia, 1953
M. MERLEAU-PONTY, Elogio
3.
AMBITO STORICO-POLITICO
ARGOMENTO: Il dibattito sullo scontro di civiltà all’inizio del nuovo millennio
DOCUMENTI
“La mia ipotesi è che la fonte fondamentale di conflitto in questo nuovo mondo non sarà sostanzialmente né ideologica
né economica. Le grandi divisioni dell’umanità e la fonte principale di conflitto saranno legate alla cultura. Gli Stati
nazionali rimarranno gli attori principali del contesto mondiale, ma i conflitti più importanti della politica globale
avranno luogo tra nazioni e gruppi di diverse civiltà. Lo scontro di civiltà dominerà la politica mondiale. Le linee di
faglia tra le civiltà saranno le linee sulle quali si consumeranno le battaglie del futuro (…) Fino a che l’islam resterà
l’islam e l’occidente resterà l’occidente, il conflitto di fondo tra due grandi civiltà e stili di vita continuerà”.
SAMUEL P. HUNTINGTON, Lo scontro delle civiltà, Milano, Garzanti 2000
“Lo scontro di civiltà è la reazione di un antico avversario contro la nostra identità giudaico-cristiana”.
BERNARD LEWIS, Le origini della rabbia musulmana, Milano, Mondadori 2009
“La tesi dello scontro delle civiltà è una trovata tipo Guerra dei mondi”.
EDWARD W. SAID, Scontro di ignoranze, “La Repubblica” (novembre 2001)
“L’idea dello scontro di civiltà non solo non ha descritto fedelmente la realtà del mondo contemporaneo, ma ha agito
anche come una sorta di imperativo che ha spinto i governi al conflitto con le altre civiltà. Barack Obama ha voluto
rompere con questa lettura del mondo , affermando che non c’è spazio per una nuova guerra santa contro l’islam. Per lui
la Turchia non è solo il luogo dove le culture si scontrano, ma è il luogo dove s’incontrano producendo una nuova
sintesi. […] L’universalità della civiltà ha bisogno della pluralità delle culture. La civiltà, infatti, consiste proprio nella
capacità di riconoscere che anche chi non ci assomiglia, per cultura o costumi, appartiene pienamente alla nostra stessa
umanità. Senza pluralità di culture non c’è progresso della civiltà. La storia dell’Europa lo dimostra. L’identità europea
risiede nella sua capacità di gestire la pluralità. Da questo punto di vista mi sembra perfettamente in grado di gestire
anche l’identità musulmana, la quale per altro è già da secoli in contatto con la cultura europea”.
T. TODOROV, Scontro di civiltà. Obama può archiviare la guerra Islam-Occidente?, “La Repubblica” (14/4/2009)
“Sono tra coloro che hanno esultato quando finalmente il presidente americano Obama ha distinto tra il fanatismo
fondamentalista e l’islam. Un conto è chi odia e uccide, un conto è chi ha una fede e prega. (…) Oggi siamo ancora
oggetto di sospetto e odio , e il problema del fondamentalismo musulmano esiste, eccome. Obama sta cercando una via
politica che nega per molti aspetti quanto ha fatto Bush negli ultimi otto anni. In un discorso ha detto che la
cooperazione col mondo islamico è cruciale per far arretrare le ideologie estremiste rifiutate dai popoli di ogni fede”.
Parla lo scrittore americano Jonathan Franzen. I nuovi pericoli per l’America, “La Repubblica” (aprile 2009)
“[…] gli islamisti adorano il libro di Huntington, perché dà loro uno statuto e legittima la loro azione. Grazie ad esso
diventano i soli rappresentanti delle popolazioni musulmane. Dopo la fine del comunismo Huntington ha cercato di
trovare nuove linee di frattura a partire da un’opposizione di civiltà e di religioni. Ma in questo modo ha reificato delle
identità che in realtà sono mobili. Se ha avuto tanto successo, è solo perché la sua teoria è arrivata in un momento di
vuoto ideologico”.
GILLES KEPEL, Oltre il terrore e il martirio, Milano, Feltrinelli 2009
4.
AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Darwin oggi: Selezione naturale e origine dell’uomo: dallo scandalo delle teorie darwiniane al
dibattito contemporaneo.
DOCUMENTI
“L’idea pericolosa di Darwin […] corrode quasi ogni concetto tradizionale, lasciando dietro di sé una visione
del mondo rivoluzionata, con la maggior parte dei vecchi punti di riferimento ancora riconoscibili, ma
trasformati in maniera sostanziale”.
D. DENNET, L’idea pericolosa
di Darwin, Torino 1997, 77
“Nell’ottobre del 1838 [….] Mi capitò di leggere per divertimento il saggio di Malthus sulla popolazione e
poiché, date le mie lunghe osservazioni sulle abitudini degli animali e delle piante, ero ben preparato a
valutare ogni forma di lotta per l’esistenza, improvvisamente mi venne in mente che, in queste condizioni, le
variazioni favorevoli tendevano ad essere conservate e quelle sfavorevoli ad essere distrutte. Il risultato di
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tutto ciò sarebbe stato la formazione di nuove specie”
CH. DARWIN, Autobiografia
“In seguito a questa continua lotta per l’esistenza, ogni variazione, per piccola che sia e da qualsiasi cagione provenga
purché sia in qualche parte vantaggiosa all’individuo di una specie, contribuirà nelle sue relazioni infinitamente
complesse con gli altri esseri organizzati e con le fisiche condizioni della vita alla conservazione di quest’individuo, e in
generale si trasmetterà alla sua discendenza. Inoltre questa avrà maggiori probabilità di sopravvivere perché, fra i molti
individui di ogni specie che nascono periodicamente, pochi soltanto rimangono in vita. Io chiamo selezione naturale il
principio per il quale così si conserva ogni leggera variazione, quanto sia utile, per stabilire la sua analogia con la
facoltà elettiva dell’uomo. Ma l’espressione usata da Herbert Spencer “sopravvivenza del meglio adatto” è più precisa
e alcune volte ugualmente conveniente. Noi abbiamo notato che l’uomo per mezzo della selezione certamente può
produrre grandi risultati e può adattare gli esseri organizzati ai propri bisogni accumulando le variazioni leggere ma
vantaggiose che la natura gli fornisce. Ora la selezione naturale […] è incessantemente in azione ed è
incomparabilmente superiore ai deboli sforzi dell’uomo, come le opere della Natura lo sono rispetto a quelle dell’Arte.”
CH. DARWIN, Sulla origine delle specie, III (1859)
“Si è detto che io parlo di selezione naturale come di una potenza attiva o di una divinità; ma chi mai muove obiezioni
a un autore che disserta sull’attrazione della gravità come della forza che regola i movimenti dei pianeti?Tutti sanno che
cosa significano ed implicano tali espressioni metaforiche: sono quasi necessarie per ragioni di brevità. E’ altresì molto
difficile evitare di personificare la natura, ma per Natura io intendo soltanto l’azione combinata e il risultato di
numerose leggi naturali, e per leggi, la sequenza di fatti da noi accertati.”
C H. DARWIN, Sulla origine delle specie
(1859)
“C’è qualcosa di splendido in questa concezione della vita, con le sue diverse forze, inizialmente impresse in una o
poche forme; e nel fatto che, mentre questo pianeta ha continuato a girare secondo l’immutabile forza di gravità, da un
così semplice inizio, innumerevoli forme, bellissime e meravigliose, si sono evolute e si stanno evolvendo”.
CH. DARWIN, conclusione de “Sulla origine delle specie”-(l’unica pagina in cui compare il termine evoluzione)
“Platone disse nel Fedone che le nostre idee […] non ci derivano dall’esperienza ma sorgono dalla preesistenza
dell’anima, dove per preesistenza si deve leggere scimmie”.
CH. DARWIN, Taccuino M
“L’uomo nella sua arroganza si considera una grande opera, degna dell’interposizione di una divinità; è più modesto e,
secondo me, più giusto considerarlo creato dagli animali”.
CH. DARWIN, Taccuino C, 196-197.
“ Mi fa rincrescimento pensare che la principale conclusione a cui sono giunto in quest’opera, cioè che l’uomo sia
disceso da qualche forma bassamente organizzata, riuscirà sgradevolissima a molte persone. Ma non vi può essere
comunque dubbio che noi discendiamo dai barbari […].
L’uomo va scusato di sentire un certo orgoglio per essersi elevato, sebbene non per propria spinta, all’apice della scala
organica; ed il fatto di essere in tal modo salito, invece di esservi stato collocato in origine, può dargli speranza per un
destino ancora più elevato in un lontano avvenire. Ma non si tratta qui né di speranze né di timori, ma solo del vero, fin
dove la nostra ragione ci permette di scoprirlo. Ho fatto del mio meglio per addurre prove; e dobbiamo riconoscere, per
quanto mi sembra, che l’uomo, con tutte le sue nobili prerogative, con la simpatia che sente per gli esseri più degradati,
con la benevolenza che estende non solo agli altri uomini, ma anche verso la più umile delle creature viventi, con il suo
intelletto quasi divino che è penetrato nei movimenti e nella costituzione del sistema solare _ con tutte le sue forze -,
l’Uomo conserva ancora nella sua corporale impalcatura lo stampo indelebile della sua bassa origine.”
CH. DARWIN, L’origine dell’uomo e la selezione sessuale, Parte seconda, XXI (1871)
“Nel corso degli anni l’umanità ha dovuto sopportare da parte della scienza due grandi attacchi al suo amor proprio. Il
primo colpo lo subì quando si rese conto che la nostra terra non era al centro dell’universo… Il secondo fu quando la
ricerca biologica strappò all’uomo il privilegio di essere stato oggetto della creazione , e lo relegò a discendente del
mondo animale”.
SIGMUND FREUD
“ Per quanto sviluppato grossolanamente all’inglese, ecco qui il libro che contiene i fondamenti storico-naturali del
nostro modo di vedere”.
KARL MARX, Lettera ad Engels su Darwin
“L’evoluzione è un intreccio di caso e necessità : possibilità a livello della variazione, necessità nel processo di
selezione”.
S. J. GOULD, [paleontologo evoluzionista] Quest’idea della vita, Editori Riuniti,
Roma, 1984
“Perché quella popolazione africana è e non un’altra? Gli eventi casuali giocano un ruolo importante nella storia
evolutiva. I biologi devono farsene una ragione. Non ci fu inevitabilità nell’evoluzione di Homo sapiens. Se ciò che ha
innescato questo evento – un qualche piccolo cambiamento nell’ecosistema locale, qualche mutazione casuale che ha
conferito caratteristiche vantaggiose come il linguaggio pienamente moderno – non si fosse realizzato, il mondo oggi
66
potrebbe essere ancora abitato da una molteplicità di specie umane.”
2000
C. SWISHER, G. CURTIS, R. LEWIN, Java Man,
“Noi, come ogni specie con la quale condividiamo la Terra, siamo il prodotto di molti eventi casuali che portarono a
quella straordinaria esplosione di forme di vita che ebbe luogo mezzo miliardo di anni fa, e prima ancora, indietro,
all’origine della vita stessa. Dalla comprensione di questa connessione con il resto della natura nei termini delle nostre
stesse origini scaturisce un imperativo etico: è nostro dovere proteggere tutte le specie, non metterle in pericolo. E’
nostro dovere, e non perché siamo le uniche creature senzienti sulla Terra, il che ci conferisce una certa benevola
superiorità, ma perché, essenzialmente, Homo sapiens è su un piano di parità con ogni altra specie vivente sulla Terra.
Per questo stesso principio etico, il fatto che un giorno Homo sapiens dovrà scomparire dalla faccia della Terra non ci
dà licenza di fare quel che vogliamo fintanto che siamo qui”.
R. LEAKEY, R. LEWIN, La sesta estinzione, Bollati Boringhieri, Torino 1995
“Non siamo il prodotto casuale e senza senso dell’evoluzione”, disse Benedetto XVI durante l’omelia della messa
d’inizio del ministero petrino (24.4.2005). Meno di tre mesi dopo, un articolo dell‘arcivescovo di Vienna, il domenicano
card. C. Schönborn, sul New York Times tradusse quell’affermazione in una ripresa del dibattito su creazione ed
evoluzione, critica verso le componenti ideologiche del darwinismo, che è proseguita ininterrottamente sino ad oggi e
alla quale lo stesso papa Ratzinger ha dedicato la sessione 2006 del suo Schulerkreis. Il card. Schönborn, che vi
partecipò ha ricapitolato recentemente la sua prospettiva nella prolusione del dies academicus dello Studium generale
Marcianum (Venezia 18.4.2007). “C’è infatti una cosa che il dibattito degli ultimi mesi mi ha mostrato chiaramente: è
una semplificazione – se non persino una caricatura- ridurre tutto ad un conflitto fra evoluzionisti e creazionisti. Questo
attenuerebbe troppo le cose. La posizione “creazionista” si basa su una interpretazione della Bibbia che la Chiesa
cattolica non condivide. La prima pagina della sacra Scrittura non è un trattato cosmologico sull’origine del mondo in
sei giorni. La Bibbia non ci insegna “how the heavens go, but how to go to heaven!” La possibilità che il Creatore si
serva anche degli strumenti dell’evoluzione è accettabile per la fede cattolica. La questione è piuttosto se
l’evoluzionismo (come visione del mondo) sia conciliabile con la fede in un Creatore. Tale questione presuppone a sua
volta che si differenzi fra la teoria scientifica dell’evoluzione e le sue interpretazioni ideologiche o filosofiche. Ciò
comporta dal canto suo che si addivenga a un chiarimento dei presupposti filosofici, di pensiero, dell’intero dibattito
sull’evoluzione:”
C. SCHÖNBORN, Creazione ed evoluzione prolusione del dies academicus dello Studium
generale Marcianum (Venezia 18.4.2007), “Il Regno”, anno LII, 1 maggio 2007, p. 313.
TIPOLOGIA C - Tema di argomento storico
Servendoti di alcuni esempi opportunamente scelti, chiarisci gli aspetti qualificanti l’età giolittiana inserendola
all’interno della cosiddetta “belle époque”.
TIPOLOGIA D - Tema di ordine generale
La funzione della satira (satira politica, di costume ecc.) nei mass media è da molti considerata strumento e veicolo di
democrazia: in un paese dove chi governa sa ridere di sé e sa cogliere nella battuta intelligente spunti di solidità delle
istituzioni e le garanzie di libertà e democrazia. A patto che la satira sia davvero libera, intelligente, propositiva.
Rifletti sull’argomento, facendo concreti riferimenti a realtà che conosci ed esprimendo le tue personali convinzioni.
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SECONDA PROVA
LATINO - 15 MAGGIO 2009
LICEO GINNASIO “MARCO FOSCARINI” VENEZIA
Simulazione di II PROVA
Versione dal LATINO
Non debeo dubitare, iudices, quin, si qua …
Non enim debeo dubitare, iudices, quin, si qua ad vos causa eius modi delata sit eius
qui lege non teneatur, etiam si is invidiosus aut multis offensus esse videatur, etiam si
eum oderitis, etiam si inviti absoluturi sitis, tamen absolvatis et religioni potius
vestrae quam odio pareatis. Est enim sapientis iudicis cogitare tantum sibi a populo
Romano esse permissum quantum commissum sit et creditum, et non solum sibi
potestatem datam, verum etiam fidem habitam esse meminisse: posse quem oderit
absolvere, quem non oderit condemnare, et semper non quid ipse velit, sed quid lex et
religio cogat cogitare; animadvertere qua lege reus citetur, de quo reo cognoscat,
quae res in quaestione versetur. Cum haec sunt videnda tum vero illud est hominis
magni, iudices, atque sapientis, cum illam iudicandi causa tabellam sumpserit, non se
reputare solum esse neque sibi quodcumque concupierit licere, sed habere in consilio
legem, religionem, aequitatem, fidem; libidinem autem, odium, invidiam, metum
cupiditatesque omnes amovere maximique aestimare conscientiam mentis suae, quam
ab dis immortalibus accepimus, quae a nobis divelli non potest; quae si optimorum
consiliorum atque factorum testis in omni vita nobis erit, sine ullo metu et summa
cum honestate vivemus.
CICERONE
_____________________
Durata massima della prova: 4 ore
68
E’ consentito soltanto l’uso del dizionario di latino.
Non è consentito lasciare l’aula prima che siano trascorse 2 ore dalla dettatura del tema.
TERZA PROVA
11 NOVEMBRE 2008
MATERIE: GRECO, INGLESE, SCIENZE, STORIA
LICEO GINNASIO “MARCO FOSCARINI “ VENEZIA
Anno scolastico 2008-2009
Venezia, 11 Novembre 2008
Classe 3 B
NOME:
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
GRECO
Per Demostene il nemico da battere, l’oppressore dei Greci, è proprio quel
Filippo di Macedonia. che Isocrate elegge, all’incirca nello stesso periodo, alla
guida della spedizione contro la Persia. Illustra, facendo riferimento anche ai
testi conosciuti il contrasto nella posizione politica che divide i due grandi
oratori.
(MAX 20 righe)
1……………………………………………………………………………………...
2………………………………………………………………………………………...
3………………………………………………………………………………………...
4………………………………………………………………………………………...
5………………………………………………………………………………………...
6………………………………………………………………………………………...
7………………………………………………………………………………………..
8………………………………………………………………………………………...
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CLASSE 3 B – SIMULAZIONE TERZA PROVA
LINGUA INGLESE
STUDENTE__________________________
DATA______________
In 20 lines write about M. Shelley’s Frankenstein in relation to both the literary and the cultural context of the time in
which it was written
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VALUTAZIONE
Accuracy (Grammar, spelling, vocabulary, flow, range): p. 5
Clarity + Organisation (coherence, communication): p. 5
Content (relevancy, originality, exhaustiveness): p. 5
70
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
SCIENZE
Classe 3 B
Definire la magnitudine assoluta e relativa
Cognome________________ Nome________________
71
10 novembre 2008 – 3 B
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Esercitazione di terza prova
STORIA
Per quali ragioni la rivoluzione industriale ha prodotto enormi trasformazioni nella struttura
delle società che via via ne sono state interessate ?
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72
3 MARZO 2009
MATERIE: FILOSOFIA, FISICA, INGLESE, STORIA DELL’ARTE
3 marzo 2009 – 3 B
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(nome)
Esercitazione di terza prova
FILOSOFIA
Chiarisci la natura dell’idealismo fichtiano. (max 20 righe)
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73
CLASSE 3 B – SIMULAZIONE TERZA PROVA
LINGUA INGLESE
STUDENTE__________________________
DATA______________
In most of his novels Dickens dealt with the social or humanitarian issues of his time. In 20 lines explain this
statement in the context of Victorian society, also with reference to the works you’ve studied
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VALUTAZIONE
Accuracy (Grammar, spelling, vocabulary, flow, range): p. 5
Clarity + Organisation (coherence, communication): p. 5
Content (relevancy, originality, exhaustiveness): p. 5
74
LICEO GINNASIO M.FOSCARINI
CLASSE III B
3 MARZO 2009
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO
FISICA
Q1 Illustra in dettaglio le leggi della riflessione e della rifrazione, con almeno un esempio
applicativo, e in particolare come cambiano (o non cambiano) i principali parametri dell'onda
(lunghezza d'onda, frequenza, velocità).
75
Classe III B
Studente
Simulazione di terza prova
Materia:
Storia dell’arte
LA STAGIONE DELL’IMPRESSIONISMO
Si esamini il rapporto tra la città di Parigi ed il movimento degli impressionisti
Rispondere in 20 righe
76
7 MAGGIO 2009
MATERIE: FISICA, INGLESE, STORIA, STORIA DELL’ARTE
LICEO GINNASIO M.FOSCARINI
CLASSE III B
7 MAGGIO 2009
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO
FISICA
NOME E COGNOME:
Descrivi il condensatore elettrico e le due leggi del condensatore, fino a giustificare la capacità di due
condensatori in serie e in parallelo.
77
CLASSE 3 B – SIMULAZIONE TERZA PROVA
LINGUA INGLESE
STUDENTE__________________________
DATA______________
In 20 lines write about the significance of Marlow’s journey in Conrad’s Heart of Darkness.
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VALUTAZIONE
Accuracy (Grammar, spelling, vocabulary, flow, range): p. 5
Clarity + Organisation (coherence, communication): p. 5
Content (relevancy, originality, exhaustiveness): p. 5
78
7 maggio 2009 – 3 B
___________________________
Esercitazione di terza prova
STORIA
L’ultimo scorcio del XIX secolo fu contrassegnato dalla piena affermazione dell’imperialismo.
Quali sono le ragioni che maggiormente possono contribuire a spiegare il successo di
questa politica di espansione ?
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Classe III B
Studente
Simulazione di terza prova
Materia:
Storia dell’arte
TENDENZE POST-IMPRESSIONISTE
GAUGUIN, L’ARTISTA CHE CAMBIA LE COORDINATE SPAZIO-TEMPORALI DELLA
PROPRIA ARTE E DELLA PROPRIA VITA
Paul Gauguin risulta essre uno degli artisti più moderni della fine dell’ottocento ma nella sua opera non c’è
traccia né della frenetica vita metropolitana, né della società, né della “ville lumière” che tanto avevano
affascinato gli impressionisti. In che cosa consiste la “modernità” dell’arte di Gauguin?
Rispondere in 20 righe
80