Parliamo di valutazione.
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Parliamo di valutazione.
Parliamo di valutazione. In occasione del monografico de “La Vita Scolastica” 10/2014 2 o tt o b re , R o m a I. T.I .S . G a li le o G a li le i, V ia C o n te Ver d e, 5 1 o re 1 5 :3 0 Saluti Gildo De Angelis, direttore USR Lazio Introduce e coordina Carla Ida Salviati, direttore della rivista “La Vita Scolastica” • Perché non riusciamo a emergere nelle valutazioni internazionali, Carlo Cipollone, preside I.T.I.S. Galileo Galilei di Roma • Come si valuta un istituto scolastico, Paolo Mazzoli, INVALSI • Tra voti e giudizi: a che punto siamo con la valutazione degli studenti, Mario Ambel, direttore di “Insegnare”, rivista del CIDI • Valutazione dei docenti e dei dirigenti. Un dibattito “molto” aperto, Giorgio Rembado, presidente Associazione Nazionale Presidi • La valutazione e l’Europa, Maria Pia Bucchioni, esperta di politiche educative • L’INVALSI: quali progetti e quali idee per migliorare la qualità della scuola italiana, Anna Maria Ajello, presidente INVALSI Discussione finale INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Partecipazione gratuita previa iscrizione obbligatoria sul sito www.giuntiscuola.it Per informazioni: Giunti Scuola tel. 055 5062070 • mail: [email protected] • www.giuntiscuola.it È PREVISTO L’ESONERO DAL SERVIZIO. Giunti Scuola è accreditato dal MIUR come ente formatore del personale della scuola, prot. n. AOODPIT595 del 15 luglio 2014. Ai partecipanti verrà rilasciato attestato di frequenza valido per tutti gli usi consentiti dalla legge. In collaborazione con ITIS Galileo Galilei Raccomandazione UE 2001 • Istituire sistemi trasparenti di valutazione della qualità dell’insegnamento scolastico • Incoraggiare l’autovalutazione delle scuole • Sviluppare la valutazione esterna • Favorire la collaborazione e la costruzione di reti nazionali e europee • Pubblicare i risultati della valutazione Valutazione interna I valutatori sono persone o gruppi di persone direttamente coinvolte nelle attività dell’istituto scolastico (ad esempio il capo d'istituto, il personale insegnante e amministrativo, gli studenti), o direttamente interessate da queste attività (come nel caso dei genitori o dei componenti della comunità locale). E’ presente in tutti i Paesi Valutazione esterna • È effettuata da persone non direttamente coinvolte nelle attività della scuola sottoposta a valutazione e di solito rispondono all'autorità scolastica (locale, regionale o centrale e spesso entrambe) • Nella maggioranza dei paesi, viene effettuata da un corpo ispettivo dipendente dallo Stato centrale Oggetti della valutazione esterna • Nella maggior parte dei paesi, i valutatori tengono conto dei dati relativi al rendimento degli studenti per formulare il proprio giudizio sulla qualità della scuola. • In Estonia, Austria, Slovenia e Croazia la valutazione esterna si basa in gran parte sui processi scolastici e/o sul rispetto delle normative. Valutazione individuale insegnanti (dati 2012) • Nella maggior parte dei 21 paesi o regioni dove viene effettuata è affidata al capo di istituto e/o altri membri del personale docente con maggiore esperienza e con funzioni specifiche • In Estonia, Irlanda e Spagna è prevista solo quando i docenti si candidano per una promozione o all’inizio della carriera Utilizzazione criteri standardizzati • Quasi la metà dei paesi europei utilizza criteri standardizzati stabiliti a livello centrale per la valutazione esterna delle scuole • In 14 paesi, nell’anno scolastico 2010/11, le scuole sono state valutate da rappresentanti dell’autorità centrale, sulla base di criteri standard. Questo processo di standardizzazione, che nella maggior parte dei casi è cominciato negli anni 90 (Eurydice, 2004), in alcuni paesi è ancora in atto. Somministrazione/correzione delle prove nazionali (Key data 2013) • Nella maggioranza dei casi, gli insegnanti sono coinvolti nella somministrazione delle prove nazionali ai propri studenti secondo istruzioni precise e dettagliate su come svolgere il compito • In circa la metà dei paesi o regioni europee, gli insegnanti correggono le prove Pubblicazione dei risultati • Quasi tutti i paesi pubblicano i risultati della valutazione esterna, pratica che, introdotta in Inghilterra negli anni 80, dai primi anni 2000 si è diffusa in Belgio (Comunità fiamminga), Danimarca, Irlanda, Ungheria e Romania, e più di recente in Lettonia, Lituania e Polonia. • In 16 paesi o regioni i risultati della valutazione esterna delle scuole vengono pubblicati normalmente sul sito dell’organo responsabile della valutazione esterna o su quello del Ministero dell’istruzione. Ripensare l'istruzione: investire nelle abilità in vista di migliori risultati socioeconomici (Raccomandazione della Commissione – 2012) 2.2. Migliorare i risultati, la valutazione e il riconoscimento dell'apprendimento • Dovrebbero essere i risultati dell'apprendimento a determinare il conseguimento di un dato livello ... • .. e occorre sfruttare meglio l'efficacia della valutazione Spesso la valutazione determina ciò che è considerato importante e ciò che è insegnato. Molti Stati membri hanno provveduto a riformare i curricoli, ma rendere più moderna la valutazione a sostegno dell'apprendimento resta ancora un problema. (…) occorre sfruttare l'efficacia della valutazione definendo le competenze in termini di risultati dell'apprendimento ed estendendo la portata dei relativi test ed esami. Bisogna anche utilizzare maggiormente la valutazione formativa, quale strumento a sostegno dell'apprendimento quotidiano di abilità da parte degli studenti. In questo contesto, occorre esaminare a fondo il potenziale delle nuove tecnologie nella ricerca di nuovi metodi di valutazione delle competenze chiave. Le abilità dovrebbero poter essere valutate, convalidate e riconosciute al di fuori della scuola in modo che si possa tracciare un profilo delle abilità da presentare a potenziali datori di lavoro. (…) Vanno proseguiti gli sforzi volti a sviluppare strumenti di valutazione individuale delle abilità, in particolare per quanto riguarda la capacità di risolvere i problemi, il pensiero critico, la capacità di lavorare in gruppo e lo spirito di iniziativa imprenditoriale. Sinergie per migliorare l'apprendimento: una prospettiva internazionale sulle tecniche di analisi e valutazione (OECD 2013) Rapporto su un'analisi comparativa delle esperienze di 28 Paesi OCSE (2009-2013) Esamina i punti di forza e di debolezza dei vari sistemi ed offre consigli su come utilizzare le tecniche di analisi e valutazione per migliorare la qualità, l'equità e l'efficienza del sistema d'istruzione. Fattori che incoraggiano l’utilizzo di tecniche di analisi e valutazione • Necessità di accrescere l'efficacia, l'equità e la qualità del sistema di istruzione al fine di affrontare sfide di carattere economico e sociale. • Maggiore autonomia delle scuole e conseguente bisogno di monitorare la performance del sistema scolastico. • Miglioramenti nel campo delle tecnologie • Importanza dei risultati della valutazione per attivare processi decisionali basati su dati fattuali. Tendenze comuni ai 28 Paesi • Maggior uso e diversificazione dei sistemi di valutazione • Maggiore importanza accordata agli indicatori • Utilizzo diversificato dei risultati • Maggior affidamento su standard di qualità dell'istruzione Sfide e direzioni da seguire • Adottare un approccio olistico • Conciliare i metodi di analisi e valutazione con gli obiettivi pedagogici • Puntare al miglioramento delle attività scolastiche • Evitare gli effetti indesiderati • Assegnare agli studenti il ruolo centrale • Sviluppare le competenze a tutti i livelli • Gestire le necessità a livello locale • Elaborare quadri di valutazione efficaci e creare consenso RACCOMANDAZIONE CONSIGLIO UE sul programma nazionale di riforma 2014 dell'Italia È necessario compiere sforzi per migliorare la qualità dell'insegnamento e la dotazione di capitale umano a tutti i livelli di istruzione: primario, secondario e terziario. L'insegnamento è una professione caratterizzata da un percorso di carriera unico e attualmente da prospettive limitate di sviluppo professionale. La diversificazione della carriera dei docenti, la cui progressione deve essere meglio correlata al merito e alle competenze, associata ad una valutazione generalizzata del sistema educativo, potrebbero tradursi in migliori risultati della scuola. RACCOMANDAZIONE CONSIGLIO UE sul programma nazionale di riforma 2014 dell'Italia • 6. rendere operativo il sistema nazionale per la valutazione degli istituti scolastici per migliorare i risultati della scuola e, di conseguenza, ridurre i tassi di abbandono scolastico;