Euro 2012: oltre la crisi - La Gazzetta dell`Economia
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Euro 2012: oltre la crisi - La Gazzetta dell`Economia
la Gazzetta 21/12 new SOLO NELLE MIGLIORI LIBRERIE PIÙ FORTI DELLA PAURA VITO COVELLI a colloquio con Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata Anno XVII – / giugno –€ , – Settimanale di informazione economica – www.gazeco.it – Spedizione in abb. postale % Art c. DIONISIO CICCARESE /B L. / – Filiale di Bari Il campionato continentale vale , miliardi Euro 2012: oltre la crisi SPESA, CRISI E CRESCITA Le vere cause per l’Italia sono interne È L’allarme Svimez sul Sud TRAVERSA ALLE PAGG. 12 E 13 La “fotografia” dell’Ipres Mezzogiorno Soldi pubblici più vecchio di più al Nord di WALDEMARO MORGESE ormai a tutti chiaro che l’esigenza pressante del nostro Paese sia oggi, dopo le manovre stabilizzatrici susseguitesi negli ultimi due anni, la crescita. La ragione ce la rammenta l’Istat nel suo ° Rapporto Annuale sulla situazione del Paese, pur se a proposito dei dati Istat mi preme puntualizzare che anche chi scrive auspica l’affermarsi di metriche più comprensive rispetto al PIL, come ormai si sostiene da più parti: Joseph Stiglitz-Amartya Sen-Jean-Paul Fitoussi, La misura sbagliata delle nostre vite, Etas ; Bruno S. Frey-Claudia Frey Marti, Economia della felicità, il Mulino ; Martha C. Nussbaum, Creare capacità, il Mulino . In ogni caso, l’Istat certifica che il nostro PIL è cresciuto in termini reali, dal al , al modestissimo ritmo dello , % annuo (la percentuale minore fra i Paesi dell’UE). Se la calcoliamo in un arco più ampio, dal al , sempre in base a fonte Istat, la performance annua non cambia granché: , %. Sappiamo, peraltro, che nei primi mesi del la variazione del PIL italiano è ormai negativa, segnalando incipiente recessione. Calcolare il PIL dal non è un esercizio di curiosità, come ci chiarisce indirettamente una valente economista quale Lucrezia Reichlin, che osservando i dati OCSE sul PIL pro capite dell’Italia dal al , ha notato che esso comincia a decrescere a partire grossomodo dal , in controtendenza rispetto a Germania, Stati Uniti e Zona Euro a (senza l’Italia), rendendoci edotti che quindi questa decrescita è un problema tutto nostro e non di oggi: «con questa finestra più ampia si vede che in Italia la SEGUE A PAG. 17 BARLETTA ALLE PAGG. 4 E 5 SERVIZI ALLE PAGG. 2 E 3 Itinerari L’iniziativa di Legambiente Formazione Polignano lega religione e turismo Spiagge “ripulite” Nel mercato del lavoro anche opportunità STAGNANI A PAG. 18 SERVIZI A PAG. 11 A PAG. 9 2 9-15 giugno 2012 Rapporti In Puglia spesa procapite di , euro La spesa del SPA nelle Regioni italiane, anno Nel pubblico più soldi al centro-nord Quota % su totale Italia * , . . , Veneto . , Friuli-Venezia Giulia . , Liguria . , Emilia Romagna . , , , Marche . , Lazio . , Variazione % Provincia di Trento . , / Provincia di Bolzano . , . , * , , - Trasformazione a tempo indeterminato di contratto di apprendistato . . , , - , Totale Centro-Nord , . Fonte: Elaborazione IPRES su dati INPS. funzionali: il % per i servizi generali ( miliardo di euro), il % per l’istruzione ( milioni di euro) e il % per gli affari economici ( milioni di euro) e la protezione dell’ambiente ( milioni di euro). Con riferimento ai enti pugliesi a partecipazione pubblica censiti dal nucleo regionale CPT la spesa complessiva nel si è attestata su , miliardi di euro ( , miliardi di euro nel ). Sono aumentate leggermente le spese connesse alla protezione dell’ambiente, alla sanità, all’i- Abruzzo . , Molise . , Campania . , Puglia . , Basilicata . , Calabria . , Sicilia . , Sardegna . , . , . , Totale Sud Totale Italia . Fonte: CPT – Elaborazioni IPRES. ͩͨͨͨǦͪͨͨͰȗ ͮͨǡͨ ͭͪǡͮ ͬͮǡͩ ͭͨǡͨ ͫͮǡͭ ͬͨǡͨ ͪͱǡͭ ͫͨǡͨ ͩͨǡͨ ͪǡͬ ͨǡͨ Fin ͪͨǡͯ ͪͯ ͪͨǡͨ lan d Be ͪǡͯ ͪͬǡͮ ͩͭǡͱ ͬǡͫ ͮǡͮ ͯǡͰ ͯǡͰ Ͱǡͱ ͱǡͨ l a m rg lic ce nd nd u m ga alt ee ola ngdo pub bou rela l g i ortu M P Ki Gr I P Re xem d h Lu ite zec C Un Ita ly y a a k ar aki tri an nm Slov Aus erm G De * Imprese con 10 dipendenti e più; sono escluse le seguenti attività: agricoltura, pesca, P.A., attività domestiche. Elaborazione IPRES su dati Eurostat - Labour Cost Survey. centuale della spesa relativa ai singoli livelli di governo la differenza maggiore tra il Centro-Nord e il Mezzogiorno del Paese è riferibile al “peso” della spesa delle imprese pubbliche locali, pari in media all’ % della spesa totale nelle Regioni del Centro-Nord a fronte di un % nel Mezzogiorno d’Italia. Sono questi alcuni dei dati più significativi che emergono dall’annuario statistico regionale Puglia in Cifre , realizzato dall’Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali. Entrando nel dettaglio della Regione Puglia il % della spesa totale del Spa è stata rappresentata nel da “spesa corrente”, solo il restante % è stato destinato agli investimenti. Con riferimento alla disaggregazione della spesa del Spa per livello di governo in Puglia prevale la spesa delle amministrazioni centrali ( , miliardi di euro, %), seguita da quella delle imprese pubbliche nazionali ( miliardi di euro, %), delle amministrazioni regionali ( , miliardi di euro, %), delle amministrazioni locali ( , miliardi di euro, %) e delle imprese pubbliche locali ( , miliardi di euro, %). In Puglia i , miliardi di spesa delle amministrazioni centrali si concentrano prevalentemente nelle funzioni protezione sociale ( , miliardi di euro, %), nei servizi generali ( , miliardi di euro, %) e nell’istruzione ( , miliardi di euro, %). La spesa delle amministrazioni regionali è relativa per l’ % al settore sanitario ( , miliardi di euro) e per il % agli affari economici ( milioni di euro). La spesa delle amministrazioni locali risulta maggiormente distribuita tra le varie divisioni , Lombardia . . N . Valle d’Aosta Umbria . el il % della spesa del Settore pubblico allargato italiano si è concentrato nel Centro-Nord del Paese ( miliardi di euro), solo il % nel Mezzogiorno d’Italia ( miliardi di euro). La spesa pro-capite delle Regioni del Centro-Nord registra un valore medio decisamente superiore a quello delle Regioni del Mezzogiorno: rispettivamente e euro. La Regione Puglia, con una spesa pro-capite del Spa pari a € , , è preceduta solo dalla Campania (€ ) e dalla Sicilia (€ , ). In relazione all’incidenza per- Piemonte . Apprendistato * I semestre Spesa SPA pro-capite (euro pro capite) Toscana Numero medio annuo di beneficiari di politiche attive Valori assoluti Totale Spesa SPA (milioni di euro) Regioni struzione e alle attività ricreative. Sono sensibilmente diminuite, invece, le spese relative alle funzioni abitazioni e territorio, affari economici e attività non ripartibili. Per quanto riguarda le singole categorie economiche è stato riscontrato come la gran parte della spesa corrente sia relativa all’acquisto di beni e servizi ( milioni di euro nel ) e al personale ( milioni di euro nel a fronte di milioni nel ). Per la Puglia, poi, si evidenziano un elevato potenziale in termini di consolidamento dell’edemocracy, considerando il primato relativo alla copertura della banda larga nel , la programmazione strategica sull’e-government dei comuni pugliesi e l’intensa programmazione regionale. Nell’ultimo decennio, inoltre, le Università pugliesi hanno attribuito una valenza strategica allo sviluppo di sinergie e interazioni con il tessuto economico produttivo, il sistema politico istituzionale e il contesto civile e culturale del territorio di riferimento. Il progetto della Federazione del sistema universitario lucano-molisano-pugliese è nato dalla comune esigenza di rafforzare il ruolo delle Università meridionali nel loro territorio, valorizzandone la presenza in ambito locale attraverso: una migliore qualità, efficienza ed efficacia sia dell’attività didattica e dell’offerta formativa, sia dell’attività di ricerca e di trasferimento tecnologico, una razionalizzazione della distribuzione delle sedi universitarie e un migliore utilizzo delle strutture e delle risorse. FABIO TRAVERSA Da migliorare media occupati Apprendisti Poco spazio G li apprendisti occupati a livello medio nella Unione Europea dei Paesi membri sono pari a circa il per dipendenti. L’Italia si colloca al di sopra di tale valore ( , per dipendenti) ma nettamente distante dai valori di Paesi quali la Germania, l’Austria, la Danimarca e la Slovacchia, che hanno un sistema fortemente orientato sull’apprendistato come strumento che integra formazione ed esperienza professionale e favorisce l’ingresso dei giovani nel mondo dell’impresa già a partire dalla fascia di età - anni. Con riferimento al modello di transizione scuola-lavoro, come si legge nell’annuario statistico dell’Ipres, in Puglia il numero medio dei rappor- ti di lavoro in apprendistato è pari a circa mila nel (- . circa rispetto al ). Il numero medio di rapporti di lavoro degli apprendisti in età anni ammonta a circa mila (- . circa rispetto al ). Il numero medio di rapporti di lavoro in apprendistato nelle aziende artigiane ammonta a circa mila, poco più di un terzo del totale (- % rispetto al ). Appena un terzo degli apprendisti iscritti alle attività di formazione pubblica termina il percorso formativo, con un tasso di successo che non supera la metà di quello medio nazionale. Non vi è alcuna attività formativa pubblica per apprendisti minori in Puglia. Nelle piccole imprese si con- Rapporti Speranza di vita alla nascita, per sesso (anni) Principali indicatori dell’apprendistato in Puglia Puglia Maschi Quota % su italia Principali Indicatori Puglia Numero medio di rapporti di lavoro in apprendistato di cui apprendisti - . . , , . . , , . . , , , , , , - in aziende artigiane quota in aziende artigiane , Apprendisti iscritti alle attività di formazione pubblica , . . Tasso di copertura % (iscritti/occupati) , , , Tasso % di successo (apprendisti terminati/iscritti) , , , , , , - - , - , Femmine Mezzogiorno , - anni - Italia - , - , - , - , . Risorse spese per l’apprendistato (migliaia euro) . . Capacità di spesa (%) Quota di risorse proprie su altre risorse (POR e Nazionali) . , , nd , Attività formative per apprendisti minori finanziate - Quota % apprendisti minori su totale apprendisti , , Mezzogiorno Italia , - , , , - , , , - , , , , - , - , - , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , - Apprendisti minori occupati Puglia - , Risorse per l’apprendistato impegnate (migliaia di euro) 3 9-15 giugno 2012 - - , , , , Fonte: Elaborazioni IPRES su dati ISFOL, INPS. , Fonte: ISTAT, SVIMEZ. Mediterraneo in controtendenza Italia: Paese per anziani Variazioni percentuali e fattore moltiplicativo per taluni periodi temporali Censimenti Italia Nord-Ovest Nord-Est Centro Mezzogiorno Puglia variazioni percentuali Var. / , , , Var. / , , , Var. / , , , Var. / , , , / , , , , , , , , , , , , , , , , , , fattore moltiplicativo L’utilizzo del contratto nella fase di crescita aumenta, mentre diminuisce nella fase di crisi / , , , , , , / , , , , , , / , , , , , , * Dati di anagrafe. Fonte: ISTAT, SVIMEZ. centrano oltre i due terzi delle assunzioni previste (I trimestre ) per gli apprendisti, mentre nelle grandi imprese si concentra il , %. Con riferimento ai settori produttivi è interessante osservare che circa il % dei contratti di apprendistato è concentrato in tre settori: commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di diverse tipologie di beni; industria manifatturiera e costruzioni. La quota di apprendisti sul totale dei lavoratori dipendenti in Puglia è nettamente superiore a quella media delle ripartizioni Nord e Mezzogiorno del Paese, mentre è sostanzialmente in linea con i valori medi della ripartizione Centro del Paese. Tuttavia, nel periodo , la quota di apprendisti in Puglia diminuisce molto più velocemente delle ripartizioni Nord e Centro del Paese, mentre risulta sostanzialmente simile a quella del Mezzogiorno. L’utilizzo del contratto di apprendistato sembra avere un effetto pro-ciclico: nella fase di crescita aumenta, mentre diminuisce nella fase di crisi economica e occupazionale. Le politiche attive in favore dell’apprendistato dovrebbero, quindi, essere costruite in modo da poter essere utilizzate anche come politiche anticicliche, particolarmente importanti per i giovani nella fase di transizione scuola-lavoro. f.t. L’ Italia si colloca ai primissimi posti per l’incidenza degli anziani e agli ultimi per i tassi di natalità e fecondità: una vera e propria “emergenza demografica”. Strutturalmente la popolazione italiana ha visto mutare radicalmente la propria “piramide della popolazione”: da una massiccia consistenza delle classi infantili e giovanili a una struttura “a salvadanaio” in cui le persone più mature sono quelle maggiormente rappresentate. Già sul finire degli anni Settanta il livello minimo di sostituzione generazionale madre-figlia non si raggiungeva più e ha toccato, nel , il valore di , figli per donna. L’area a sud del Mediterraneo ha espresso dal al un tasso d’incremento di oltre il % (con una proiezione, dal al , pari a , %). Da evidenziare, inoltre, una consistenza demografica di oltre milioni di persone tra i ei anni. Particolare attenzione merita, quindi, questa stretta correlazione tra le dinamiche demografiche future delle aree di emigrazione e quelle d’immigrazione del bacino del Mediterraneo. Interessanti alcune stime dell’evoluzione della popolazione pugliese al : l’indice di dipendenza strutturale (persone inattive per motivi anagrafici/persone in età da lavoro) raggiungerà il % ( , % nel ); l’indice di dipendenza degli anziani (over /persone in età da lavoro) raggiungerà il , % ( , % nel ); l’indice di vecchiaia (over / under ) raggiungerà il , % ( , % nel ); il peso delle persone fino ai anni scenderà fino a rappresentare l’ , % della popolazione totale ( , % nel ), quello delle persone tra i e i anni scenderà al , % ( , % nel ), quello degli over anni salirà fino al , % ( , % nel ) e quello degli over anni triplicherà, passando dal % nel al , % nel . Il processo demografico in atto nei Paesi a sviluppo avanzato pone il mondo occidentale di fronte a due sfide di primaria importanza. Da un lato si impongono politiche di gestione delle classi demografiche più avanti negli anni e di sostegno alle giovani generazioni attraverso modelli di welfare per l’infanzia e la famiglia, dall’altro necessitano sempre più “raffinati” strumenti di f.t. integrazione degli immigrati. 4 Rapporti 9-15 giugno 2012 Allarme Svimez – Nell’arco di anni il Sud sarà ancora più dipendente dal Nord Il Meridione invecchia e “lentamente muore” CRESCITA DELLA INOCCUPAZIONE ͩͭǦͫͬ Ǧ ͩͨͱͩ ͪͨǡͬΨ ͫͨͱͫ ͭͯǡͯΨ ͫͨͭͯ ͫͮǡͭΨ ͫͪͪͩ ͫͰǡͭΨ ͮͨͮ ͩͩǡͫΨ ͭͯͩ ͩͨǡͯΨ ͭͰͰ ͯǡͨΨ ͩͭͨͪ ͩͯǡͱΨ Occupati Disoccupati Inattivi SERVE ANCORA STUDIARE IN ITALIA? Tasso di passaggio dalle scuole superiori all’università ͯͬǡͨ ͯͫǡͬ ͯͫǡͰ ͯͪǡͨ ͯͩǡͪ ͯͨǡͰ ͯͪǡͪ ͯͨǡͨ ͯͩǡͩ ͯͨǡͨ ͯͨǡͮ ͮͱǡͭ ͮͰǡͨ ͮͯǡͬ ͮͮǡͭ ͮͯǡͫ ͮͮǡͨ ͮͬǡͮ ͮͬǡͭ ͮͪǡͭ ͮͪǡͨ ͮͨǡͨ ͮͫǡͬ ͮͭǡͨ ͮͪǡͰ ͮͬǡͨ ͮͪǡͬ ͮͨǡͱ ͪͨͨͨȀͨͩ ͪͨͨͩȀͨͪ ͪͨͨͪȀͨͫ ͪͨͨͫȀͨͬ ͪͨͨͬȀͨͭ ͪͨͨͭȀͨͮ ͪͨͨͮȀͨͯ ͪͨͨͯȀͨͰ ͪͨͨͰȀͨͱ ͪͨͨͱȀͩͨ Centro-Nord Mezzogiorno MARIO DRAGHI ơ ǯ ͮǤͨͨͨ ͭǤͬͩͮ ͭǤͨͨͨ ͬǤͨͨͨ ͪǤͮͬͫ ͫǤͨͨͨ ͪǤͨͨͨ ͰͩͰ ͩǤͨͨͨ ͨ ǦͩǤͨͨͨ ǦͩǤͪͪͰ ǦͪǤͨͨͨ ǦͫǤͨͨͨ ǦͪǤͫͫͩ ǦͪǤͮͩͮ ǦͬǤͨͨͨ ͨǦͪͱ ͫͨǦͯͬ ͯͭΪ Ǧ “G li anziani aumentano, gli uomini più giovani fuggono, le donne mettono al mondo sempre meno figli. Con queste premesse il Mezzogiorno corre il rischio concreto di essere travolto da un vero e proprio tsunami demografico”. Questa è la drammatica prospettiva evocata da Luca Bianchi, vicedirettore della Svimez, al Festival dell’economia che si è tenuto la settimana scorsa a Trento, Di questo passo il Mezzogiorno, che era una delle regioni più giovani d’Europa, nell’arco di quarant’anni si trasformerà – è la previsione di Luca Bianchi – in un’area cronicamente debole con una crescente quota di anziani. E di conseguenza sarà economicamente sempre più dipendente dal resto del Paese, a sua volta notevolmente invecchiato. Da cinque anni, dal Rapporto sull’economia nel Mezzogiorno, la questione giovanile è uno dei temi centrali sui quali si focalizza l’attività di ricerca della Svimez. Che anno dopo anno, nel Rapporto e in approfondimenti tematici condotti in prima persona da Bianchi, ne registra l’evoluzione. Una questione le cui dimensioni numeriche attuali sono state indicate la settimana scorsa dal vicedirettore della Svimez al Festival dell’Economia. L’istantanea: gli anziani aumentano, i ragazzi fuggono e le donne non fanno figli Nell’ultimo decennio il totale degli emigrati dal Sud verso il Centro-Nord, ha sottolineato Bianchi, è ammontato a un milione e trecentocinquantamila. Nello stesso arco di tempo, i rientri sono stati . . Il saldo migratorio netto è stato quindi di . individui, la metà dei quali sotto i anni di età. “Per il Mezzogiorno, questa è stata una perdita di capitale umano di dimensioni bibliche”, ha commentato Bianchi. Bisogna fare attenzione però, ha ammonito il vicedirettore della Svimez, a interpretare correttamente il fenomeno. La scelta di lasciare la propria località di residenza nel Sud può rispondere, a livello individuale, al bisogno di affermazione delle proprie capacità e al desiderio di migliorare reddito e condizione sociale. Nel qual caso resta un fatto privato. Ma, se l’emigrazione è la conseguenza obbligata di una drammatica carenza occupazionale nel Mezzogiorno e si trasforma quindi in una tendenza generalizzata che coinvolge centinaia di migliaia di giovani meridionali, sottolinea Luca Bianchi, allora l’allarme sociale ed economico è più che giustificato. Che cosa c’è all’origine del fenomeno? Non, o non soltanto, la carenza di risorse finanziarie. Non è questo, secondo il vicedirettore della Svimez, il maggiore ostacolo allo sviluppo delle regioni meridionali. Penalizzate invece prima di tutto da “regole formali o informali che limitano la certezza del diritto”. E che “incidono negativamente sul grado di concorrenza dei mercati, sull’efficienza dei servizi di pubblica utilità, sulla dotazione di infrastrutture e di capitale umano”. Il Sud sostanzialmente soffre, a giudizio di Luca Bianchi, di una cattiva qualità dello sviluppo e, al tempo stesso, di una cattiva qualità, oltre che delle norme, anche dei comportamenti dei soggetti istituzionali. Due limiti che, combinati insieme, danno origine a un equilibrio di basso profilo. “Che il Mezzogiorno deve riuscire a superare – auspica – per uscir fuori da una condizione di minorità”. ORESTE BARLETTA L’esempio francese Dalla Bce a Bankitalia Un contratto fra due generazioni L Le istituzioni: serve un ricambio N o hanno chiamato “contratto fra generazioni”. Al momento è ancora un progetto che si propone di favorire l’occupazione dei giovani e al tempo stesso il mantenimento in attività degli anziani. Su di esso François Hollande aveva puntato nella campagna per le presidenziali. Entro la fine dell’anno sarà sottoposto all’esame del Parlamento francese. Se realizzato, il progetto consentirà a un’azienda di assumere a tempo indeterminato un giovane di meno di anni affidandolo a un dipendente ultracinquantacinquenne con funzioni di tutor. All’azienda, per anni, sarebbero azzerati gli oneri sociali per il giovane e ridotti per l’anziano. Dal questo meccanismo è applicato in una media azienda di componentistica per l’industria aeronautica, la Supratec, nel dipartimento dell’Essonne, con un fatturato annuo di milioni e dipendenti. “Il contratto fra generazioni – ha detto Hollande in visita alla Supratec, come ha riferito ‘Le Monde’ – non può essere applicato automaticamente a tutte le aziende, ma deve essere adattato alle singole situazioni. Per i giovani non si tratterebbe solo di un periodo di formazione, ma di una forma di apprendimento che potrebbe portare a un diploma”. Lo stanziamento annuo dovrebbe essere di miliardi. Secondo il ministro del Lavoro Michel Sapin, questa misura potrebbe permettere la creazione di mezzo milione di posti di lavoro. o.b. elle ultime settimane la questione giovanile è stata al centro del dibattito sui temi economici. Il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi ha rilevato che il modello sociale europeo sul mercato del lavoro “è iniquo nei confronti dei giovani”, che per questo motivo “sono gravati di un’eterna flessibilità senza speranze di stabilizzazione”. Lamentando poi che le imprese non investono nei giovani, “il cui capitale umano spesso si deteriora in impieghi di scarso valore”. E questo è “uno spreco che non possiamo permetterci”. Il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco ha auspicato, concludendo le sua considerazioni finali all’assemblea del maggio, che “la politica assicuri la prospettiva di un rinnovamento profondo che coltivi la speranza e vada incontro alle aspirazioni delle generazioni più giovani”. Il nuovo presidente di Confindustria Giorgio Squinzi nella sua relazione all’assemblea del maggio ha detto testualmente: “Se non apriamo ai giovani nuove possibilità di occupazione e di vita dignitosa, la partita è persa. Non solo per loro, ma per l’Italia”. E, nel presentare il Rapporto , il presidente dell’Istat Enrico Giovannini ha esortato le forze politiche e sociali a “pensare ai giovani, un potenziale innovativo che trova enormi difficoltà ad esprimersi”. o.b. Rapporti 5 9-15 giugno 2012 ESCLUSIONE DAI PROCESSI DI SVILUPPO DEI GIOVANI AL SUD Tasso di occupazione - anni Ripartizioni Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Mezzogiorno , , , , , , Centro-Nord , , , , , , Italia , , , , , , L’intervista – Luca Bianchi, vicedirettore della Svimez: favorire subito la crescita Si rischia uno “tsunami” che spazzerà via il futuro “Q uando ho confrontato i dati della popolazione delle due grandi ripartizioni del Paese nel con quelli del ho avuto chiara la dimensione dello spopolamento del Mezzogiorno. Un processo già in atto, un’onda lunga in movimento che evoca l’immagine di uno tsunami che rischia di “sommergere” (in senso economico e sociale) l’intero Meridione”. Luca Bianchi, in questa intervista rilasciata a “La Gazzetta dell’Economia”, spiega così il motivo della preoccupazione per le drammatiche prospettive dei giovani meridionali e indica alcune strade che, a suo giudizio, dovrebbero essere percorse per bloccare il crollo demografico e riattivare lo sviluppo del Mezzogiorno. Dottor Bianchi, quali indicazioni forniscono i dati ai quali ha fatto riferimento? “Ci dicono che in quell’arco di tempo la popolazione del Centro-Nord è cresciuta di quasi due milioni e mezzo di abitanti mentre nel Sud l’aumento è stato di appena . persone rispetto a una popolazione di circa venti milioni. Uno squilibrio di dimensioni tali che richiede con urgenza una riflessione approfondita sulle cause che lo hanno determinato”. E quali sono le ragioni di un così forte squilibrio? “In primo luogo l’emigrazione, oggi profondamente diversa da quella di cinquant’anni fa. Allora partivano i contadini, spinti dall’esiguità dei redditi e attratti da un Nord in pieno boom economico; in questi ultimi anni se ne sono andati i giovani più acculturati, alla ricerca di posti di lavoro più adeguati alla loro formazione scolastica o universitaria”. Altre cause dello squilibrio? “L’arresto della crescita economica, già debole nel Mezzogiorno prima della crisi mondiale, ha comportato riduzione degli investimenti, calo dei profitti delle imprese, crollo dell’occupazione in tutto il Paese. Tanto è vero che l’aumento della disoccupazione giovanile è stato di dimensioni simili sia al Nord sia al Sud, anche se il dato di partenza da questa parte dell’Italia era grave già prima”. Però l’emigrazione dei diplomati e dei laureati verso il Centro-Nord non si è arrestata… “In tempi di crisi generalizzata si è ridotta un po’. Ma, se si aggiungono i pendolari di lungo raggio (che per due terzi sono giovani), gli effetti determinati dalla fuga dei cervelli sono ancora più pesanti per un territorio che sconta già la presenza di centinaia di migliaia di disoccupati e di ‘scoraggiati’. Di fronte a un fenomeno di questa dimensione non credo sia esagerato parlare di tsunami demografico. Né appare eccessivo sorprendersi per il fatto che, fortunatamente, il Mezzogiorno non sia esploso”. In presenza di un quadro così drammatico, come si potrebbe far ripartire la crescita nel Mezzogiorno e scongiurare la prospettiva di un ulteriore spopolamento dell’area? “La prima condizione è il riavvio della crescita economica. Che è fondamentale, ma da sola non basta. È cruciale anche il rinnovamento della politica, come camera di compensazione dei bisogni dei cittadini; e della società, che deve favorire la nascita e la crescita di organismi di rappresentanza. Un rinnovamento che, in entrambi i casi, dovrebbe porsi l’obiettivo di valorizzare il capitale umano dei giovani stimolando e agevolando la loro presenza negli organismi rappresentativi della politica, delle professioni, del mondo produttivo”. Tutto questo è sufficiente? “Sarebbe già un buon punto di partenza. E poi, certo, servirebbe una forte politica per la crescita, con un sostegno pub- blico agli investimenti materiali e immateriali. Riorientando e concentrando l’impiego dei fondi strutturali europei, che sinora in molti casi (anche per responsabilità delle classi dirigenti locali) sono stati utilizzati male. E tenendo in conto il grande capitolo del rilancio dell’occupazione”. Sì, ma come? “Bisogna puntare su settori in grado di attivare opportunità di lavoro per i giovani in possesso di una formazione di livello elevato. Penso alle fonti di energia (in particolare le rinnovabili), alla riqualificazione delle costruzioni in chiave di efficienza energetica, alla mobilità sostenibile e alle reti urbane, alle filiere agroalimentari (soprattutto quelle con una prospettiva mediterranea). E inoltre alla riqualificazione urbana e ambientale, all’industria culturale e turistica, all’impresa sociale”. Si può pensare anche a incentivi per le imprese che assumono giovani? “Sono sicuramente utili. Quest’anno finalmente decolla il credito d’imposta legato alle nuove assunzioni. Con alcune limitazioni, è vero. E con uno stanziamento abbastanza contenuto. Ma, comunque, è già qualcosa”. A questo proposito, ritiene che uno strumento come il “contratto fra generazioni” sostenuto dal nuovo presidente francese potrebbe avere successo se fosse introdotto in Italia? “Sembra essere un’interessante forma di patto intergenerazionale. Nelle quattro regioni dell’obiettivo convergenza potrebbe forse favorire un abbassamento del costo del lavoro. Però, più in generale, credo che per noi la strada giusta per favorire i giovani sia quella dell’apprendistato. Un tema sul quale, soprattutto nel Mezzogiorno, si potrebbe fare qualcosa di più”. o.b. LUCA BIANCHI Barroso – Il dramma giovanile Disoccupazione problema grave N elle sue recentissime raccomandazioni ai governi dell’UE, il presidente della commissione europea José Manuel Barroso ha sottolineato che in Italia la disoccupazione, soprattutto giovanile, è “un problema grave” sul quale è necessario “intervenire al più presto”. In particolare, “anche se non esiste un rimedio immediato”, Barroso suggerisce di adottare “ulteriori misure per migliorare la pertinenza del percorso formativo rispetto al mercato del lavoro anche attraverso incentivi per l’avvio di nuove imprese e per le assunzioni di dipendenti”. o.b. Giovannini – Dato allarmante C’è poco lavoro e pure precario O ggi oltre un terzo dei giovani fra i e i anni – ha detto il presidente dell’Istat Enrico Giovannini – ha un lavoro a tempo determinato, contro un valore medio del , %. Il divario fra il tasso di occupazione totale e quello dei giovani, che nel era di , punti percentuali, è salito a quasi punti. Vent’anni fa la disoccupazione giovanile era una fase di passaggio verso il lavoro stabile. Oggi è caratterizzata dall’alternanza con il lavoro precario”. o.b. 6 9-15 giugno 2012 Lavoro Capitanata – Le figure di esperti qualificati sono rare ma necessarie Per l’agricoltura si cercano i professionisti N elle campagne si cercano con il lanternino gli operai specializzati. Ormai scarseggiano un po’ dappertutto, le aziende quando ce li hanno non se li fanno scappare e alcuni vengono pagati anche profumatamente alla faccia di chi sostiene che il lavoro bracciantile non renda più. In Capitanata, ad esempio, prima provincia agricola del Mezzogiorno, c’è un’assoluta carenza di potatori in tutto il circondario. Alcuni sono stati fatti arrivare dall’estero: i diplomati dell’unico corso di formazione organizzato dalla Provincia, sei anni fa, hanno trovato lavoro il giorno successivo alla conclusione dell’esame. E qualcuno già lavorava prim’ancora di aver conseguito il patentino. Ma stessa richiesta hanno figure come i conduttori di trattori, i fresatori (specializzati nella lavorazione del terreno), gli addetti di stalla e figure più generiche ormai appannaggio solo dei lavoratori extracomunitari molti dei quali però dopo pochi giorni già lasciano. Del problema se ne fa carico il nuovo contratto provinciale per il lavoro agricolo, in discussione fra le organizzazioni professionali agricole di Coldiretti, Cia e Confagricoltura e i sindacati di categoria Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil. Nella piattaforma viene posta al primo punto di discussione la necessità che il variegato mondo agricolo in Capitanata (si coltiva di tutto, dal grano duro, al pomodoro da industria alle più diverse Le organizzazioni di categoria impegnate nella discussione sul contratto provinciale sperano nei corsi di formazione specie orticole) si doti al più presto di figure professionali all’altezza della situazione uscite dai corsi di formazione professionale che sindacati e imprese organizzeranno “a breve”, d’intesa con l’assessorato provinciale al Lavoro e alla Formazione professionale. L’argomento è stato affrontato nel corso del primo tavolo di confronto sul nuovo contratto, al pari della possibilità che associazioni e sindacati si dotino di una consulta provinciale sulle professioni che consenta di attuare una verifica periodica sui passi in avanti di attuazione del nuovo contratto. “L’impostazione di base del nuovo contratto riteniamo possa essere largamente condivisa – spiega Onofrio Giuliano, presidente di Confagricoltura Foggia – il nuovo contratto di lavoro deve tener conto delle esigenze che si manifestano quotidianamente in campagna e non può soltanto discutere di adeguamento salaria- le, misura anche questa comunque prevista nel nuovo pacchetto di riforme”. Ma il punto dolente è sulle professioni, sulla forzalavoro che scarseggia al di là degli eserciti di “generici” che affollano ogni anno le campagne del Foggiano, specie durante la stagione per la raccolta del pomodoro. La questione viene sintetizzata così dal presidente della Cia (confederazione italiana agricoltori) Salvatore Carrabba: “Molto spesso le aziende si trovano costrette ad assumere molta manovalanza senza alcuna conoscenza del lavoro in campagna perché non riusciamo a trovare di meglio. E, di questo passo, il lavoro in agricoltura rischia sempre più di sprofessionalizzarsi e di perdere quella identità di base che ha permesso all’agricoltura di evolversi nel nostro paese e di diventare la prima fonte di reddito in questo paese”. Il responsabile della Cia in Capitanata ha perciò invitato i colleghi ed i sindacati dei lavoratori a “fare in fretta” per la firma del contratto: “Non abbiamo un minuto da perdere – aggiunge – l’agricoltura oggi ha la funzione di prendere per mano l’economia provinciale in un momento di crisi profonda. Se ci fermiamo noi, si ferma l’intera economia provinciale. È il momento di affrontare con decisione quelle scelte che abbiamo rinviato per troppo tempo”. MASSIMO LEVANTACI Il nuovo contratto – Qualità dei prodotti e sicurezza per gli addetti A i mila lavoratori agricoli iscritti negli elenchi anagrafici dell’Inps viene posta davanti oggi l’opportunità di cambiare regole e consuetudini del mercato del lavoro in Capitanata. Naturalmente la sfida del nuovo contratto non è rivolta soltanto a loro, ma riguarda anzi in forma prioritaria i datori di lavoro che devono abbandonare la logica del ricorso al lavoro nero oltre ad altre “derivazioni” che hanno finito con l’inquinare le procedure d’ingaggio della manodopera come il caporalato. Il rinnovo del contratto di lavoro costituisce insomma un’opportunità per gli uni e per gli altri in un momento di crisi nera anche per l’agricoltura, un settore però che a differenza degli altri sente di poter uscire da sola dal tunnel basandosi sulle proprie forze tutt’altro che scarse. La Capitanata è la provincia italiana che produce più grano duro ( milioni di quintali la stima di quest’anno), pomodoro da industria ( milioni), area di eccellenza di produzioni come l’asparago, il broccoletto e poi tutto il campionario delle orticole nasce e si sviluppa in questi territori. Ci sono pochi periodi liberi durante la campagna foggiana, il lavoro è assicurato per quasi tutto l’anno come hanno capito molti lavoratori extracomunitari che, arrivati per trascorrere solo qualche giorno e realizzare guadagni nella raccolta del po- Ma ora basta con il lavoro senza regole modoro, si sono poi stabilizzati e messo su famiglia un fenomeno presente soprattutto nel basso Tavoliere fra Orta Nova, Stornara e Carapelle. Dunque il contratto cerca di fotografare questa nuova visione del mondo agricolo nel Tavoliere delle Puglie, ma focalizza anche un altro aspetto del problema finora ampiamente trascurato: “Bisogna puntare non solo sulla quantità di prodotto da immettere sul mercato, ma migliorare la qualità del lavoro nelle professioni, nella legalità contrattuale, nella tutela a salvaguardia delle risorse ambientali, nel rispetto dei valori etici, nella ricerca, nella tracciabilità dei prodotti, nella prevenzione e sicurezza del lavoro”. Per poter affrontare insieme le problematiche del lavoro a- gricolo – rilevano i sindacati – è necessario impostare migliori relazioni sindacali tra le parti. “Dobbiamo confrontarci periodicamente con le organizzazioni agricole e non soltanto quando c’è da firmare un contratto – commenta Daniele Calamita, segretario della Flai Cgil – il mondo del lavoro cambia rapidamente anche in agricoltura e noi non possiamo ricordarcene soltanto ogni quattro anni. Il contratto dà la retta via, ma non possiamo ignorare – aggiunge il sindacalista – che il sommerso in agricoltura è fortissimo e che i datori di lavoro molto spesso girano la testa dall’altra parte per non accorgersene. Sarà pure fisiologico il ricorso al lavoro nero, ma non è una giustificazione per lasciar stare le cose al loro posto”. “La concertazione – leggiamo dalla piattaforma – non dev’essere legata al solo rinnovo del contratto, ma deve continuare ad essere l’elemento portante per affrontare insieme nei confronti delle sedi istituzionali (tavolo verde) i temi dello sviluppo e l’uso delle risorse previste nel Piano di sviluppo rurale, il concreto rilancio del Dare (distretto tecnologico agroalimentare: ndr) e del distretto Terre Federiciane. Il completamento della filiera agroalimentare deve interagire con le altre strutture collegate in modo da poter offrire alle imprese maggiori garanzie sulla collocazione dei prodotti e stabilità occupazionale ai lavoratori dipendenti”. Per contrastare il lavoro irregolare sindacati e datori di lavoro prevedono un innalzamento delle garanzie contrattuali in materia economica, con un aueuro lordi mento salariale di al mese e poi l’adozione delle regole a cominciare dalla legge regionale dell’ottobre per contrastare il lavoro irregolare. “All’atto dell’assunzione – viene ribadito nella piattaforma – l’azienda deve rilasciare al lavoratore la comunicazione di avvenuta assunzione riportando la denominazione dell’azienda, il periodo di lavoro, le mansioni, le giornate e il salario da corrispondere direttamente al lavoratore e non come spesso succede a intermediari”. m.l. La sede di Confagricoltura Foggia dove è in corso la trattativa Lavoro 9-15 giugno 2012 7 Un lavoratore negli arenili di Margherita di Savoia Occupazione – Allarme sindacati Per 2.000, cig agli sgoccioli D La protesta dei cassintegrati a Foggia La trattativa sindacati-imprese per il nuovo contratto di lavoro ivampa l’emergenza lavoro in Capitanata, il dramma della cassa integrazione agli sgoccioli colpisce oggi non meno di mila lavoratori che temono di perdere il sussidio già dalla fine di giugno. È un problema che colpisce tutta la Puglia, accreditata dal ministero (nell’ambito dell’accordo Stato-Regione) di un fondo di appena milioni di euro rispetto ai milioni di euro richiesti per coprire il budget di spesa fino al dicembre . I sindacati di Cgil, Cisl e Uil hanno lanciato l’allarme al prefetto di Foggia: nel il dato delle crisi aziendali si è infatti aggravato, passando da , milioni ore di cig richieste nel a , milioni di ore dell’ultimo anno. “Ma mentre diminuiscono le ore di cassa ordinaria per l’esaurimento del periodo concesso – sottolineano Cgil, Cisl e Uil – aumentano in maniera progressiva la cassa straordinaria e in deroga”. La cig straordinaria nel è così cresciuta del , % (pari a , milioni di ore) e del , % quella in deroga ( milioni di ore) rispetto all’anno precedente. “E non lasciano presagire nulla di positivo – sottolineano ancora Cgil, Cisl e Uil – i primi dati parziali del : ad aprile, rispetto a gennaio , la cassa integrazione straordinaria è aumentata del , %, mentre quella in deroga del %”. Numeri che si ripercuotono su altre sofferenze di cui oggi è vittima la Capitanata come l’aumento delle sofferenze creditizie e dei protesti passati da a milioni di euro in un solo anno. “Ci sono famiglie – sottolinea la Cgil – che non riescono più a pagare i mutui, a onorare le finanziarie, alle quali si è fatto enormemente ricorso a fronte di una progressiva perdita di potere d’acquisto di salari, stipendi, pensioni. Quella di Foggia tra il e il è l’ottava provincia in Italia per l’aumento dell’indebitamento medio per famiglia, che sfiora i . euro e ha visto una crescita del , %”. “Oltre quattro milioni di ore di cassa integrazione – rileva la segretaria della Cgil, Mara De Felici – significano un danno per le tasche dei lavoratori di Capitanata di circa milioni di euro. Soldi sottratti alle famiglie, ai consumi, all’economia della provincia”. Dall’accordo sottoscritto con la Regione sugli ammortizzatori sociali ad aprile, è emerso come il Ministero del Lavoro destinerà alla Puglia una parziale copertura di circa milioni di euro a fronte dei richiesti dal Governo regionale. “Alla data odierna – ricordano Cgil Cisl Uil – il % dei fondi promessi sono già impegnati a causa dell’aumento della Cig e delle mobilità in deroga, atteso che il cofinanziamento regionale a carico del Fondo Sociale Europeo è stato già tutto utilizzato. Inoltre, non è spiegabile che la Regione Puglia ad oggi non abbia ancora completato il pagamento degli ammortizzatori sociali in deroga del secondo semestre e del primo quadrimestre ”. I lavoratori sono rassegnati, umiliati: “Non ci permettono nemmeno più di lavorare in nero – hanno denunciato nel corso di una manifestazione a Foggia – lo Stato non ci paga più il sussidio, siamo senza lavoro e non possiamo nemmeno procurarcene un altro perché i controlli sono diventati asfissianti. Vogliono la nostra fine”. m.l. Le limitazioni per la raccolta estiva Nuovi voucher e meno lavoro “C on la riforma dei voucher in agricoltura non sarà più possibile per centomila pensionati, studenti e cassintegrati arrotondare il proprio reddito nelle campagne di raccolta di frutta, verdura, olive o vendemmia con i voucher, come hanno fatto fino ad ora dall’estate ”. È l’allarme lanciato dalla Coldiretti in vista dell’imminente campagna di raccolta estiva nel corso dell’iniziativa di sensibilizzazione davanti al Senato, in occasione della ripresa della discussione sulla riforma del lavoro che prevede la cancellazione di fatto dei voucher in agricoltura. Quasi il per cento dei voucher per un totale di oltre milioni è stato utilizzato in agricoltura dove sono stati introdotti in occasione della vendemmia (agosto) per essere poi estesi ad altre figure come pensionati e casalinghe ed altre attività. Per molti giovani – sottolinea la Coldiretti – lavorare nei campi ha significato prendere contatto con il mondo del lavoro e sostenere i propri studi in un momento di difficoltà economica. m.l. [ ] ph: angelo.gi SE DITe stampa dite SEDIT S e dite stampa dite Sedit. Punto di riferimento per la stampa anche di quotidiani nel Sud Italia, partner privilegiato di case editrici e aziende. Tecnologie, conoscenza e organizzazione: la risposta alle nuove sfide della comunicazione e della stampa. 70026 Modugno (Bari) www.sedit.biz Formazione Asfor – L’associazione nata nel associazione Asfor è nata nel con l’obiettivo di sviluppare la cultura manageriale. Dal ha adottato la metodologia dell’accreditamento per i master post laurea, un percorso per il riconoscimento della qualità e dell’efficacia dei programmi formativi, attraverso la verifica di tutta una serie di parametri, tra i quali l’attenzione ai 9 Aforisma – Il metodo impiegato nel master Fabbrica di manager L’ 9-15 giugno 2012 valori di placement che, entro mesi dalla conclusione del master, deve tradursi nell’inserimento lavorativo di almeno l’ % dei frequentanti. Asfor si compone di soci, dalla Sda Bocconi alla Luiss Business School, e tra le istituzioni attive nel Mezzogiorno è presente Aforisma Business School con sede a Lecce. Ecco il project work N el corso degli anni, nelle aule master di Aforisma Business School si è consolidato un vero e proprio metodo innovativo in termini di incubatore d’impresa, grazie alle esperienze sviluppate con i project work, attualmente oggetto di analisi in due progetti di ricerca, svolti in collaborazione con l’Università del Salento. Negli anni, gli allievi si sono occupati di analizzare sia aziende reali che progetti d’innovazione, come accaduto quest’anno con l’analisi strategica applicata agli spin-off: DroniX con il suo robot pulisci spiagge Solarino; Puro Ghiaccio azienda attiva nel settore dei surgelati; Smile progetto di illuminotecnica sviluppato da Energy System. Intervista – A Lecce il presidente di Asfor e fondatore del Mib di Trieste, Vladimir Nanut Giovani, guardate le opportunità non solo le minacce e i problemi L a presentazione dei project work Aforisma, è stata l’occasione per incontrare a Lecce il professore Vladimir Nanut, presidente Asfor, oltre che direttore scientifico e fondatore del Mib di Trieste. Una partecipazione prestigiosa all’iniziativa che, ogni anno, la business school salentina organizza a conclusione del percorso d’aula dei master. Quest’anno gli allievi hanno realizzato degli strategic plan su progetti spin-off dell’Università del Salento, attraverso la collaborazione con Sphera. Un banco di prova che ha messo in luce l’efficacia della metodologia del project work in uso ormai nelle business school di tutto il mondo: “Ho assistito a presentazioni come queste in Italia, come in Silicon Valley, e apprezzo che nei giovani vi sia passione per il progetto che sviluppano”, ha spiegato il presidente Vladimir Nanut. Qual è l’importanza dei project work nella formazione manageriale, e cosa pensa dell’esperienza a cui ha assistito a Lecce? Il limite della formazione accademica è che rimane astratta, teorica, invece, attraverso il project work i ragazzi hanno modo di consolidare il saper fare, mettendo in pratica e verificando le proprie conoscenze. Sicuramente è una delle metodologie più utili per favorire l’apprendimento dal momento in cui non esistono più dei problemi che possono essere scomposti in un’unica competenza, ma ogni problema ha una caratteristica trasversale e per questo bisogna cercare di far convergere più competenze. Il project work rappresenta uno strumento di lavoro molto opportuno, e credo che Aforisma stia lavorando bene in questo senso. Si vede che i ragazzi sono allenati, sanno rispondere, sanno gestire, quindi al di là delle cose che dicono, il modo in cui lo dicono dimostra che hanno maturato una capacità di esporsi e di reagire agli stimoli. Qual è la sua valutazione del contesto imprenditoriale nazionale? È difficile fare un discorso che sia generalizzabile perché ci sono imprenditori che hanno capito per tempo quali erano le nuove sfide che la globalizzazione stava portando. Ci sono imprese che hanno compreso l’esigenza di un cambiamento radicale, altre invece, e purtroppo sono molto numerose, si sono trovate impreparate, magari con una dimensione troppo piccola per poter competere in un mercato che è diventato mondiale. C’è uno sforzo di riposizionamento che ovviamente porta ad una selezione naturale. Purtroppo le imprese in difficoltà sono moltissime, e quelle che hanno adeguato la loro struttura, la loro formula imprenditoriale ai nuovi scenari non riescono a colmare il numero di quelle che invece sono costrette ad uscire dal mercato, o a ridimensionarsi in modo serio. Almeno per un tempo abbastanza immediato, credo che la situazione non sarà destinata a cambiare, ed è indubbio che il sistema imprenditoriale italiano potrà recuperare competitività soltanto se vi sarà un forte investimento in ricerca, innovazione e risorse umane. Questi sono dei must che credo siano assolutamente dei punti irrinunciabili. Cosa ne pensa del clima che stiamo vivendo? In quest’ultimo mese in particolare, stiamo assistendo ad una drammatizzazione dei media che genera soltanto paura, sfiducia e comportamenti difensivi. È indubbio che la crisi esiste, ed è un dato molto forte e pesante. E non ne siamo usciti nonostante i provvedimenti che questo governo ha dovuto prendere dopo anni in cui ci siamo trastullati e ci siamo raccontati un’Italia che era da cartolina, che era forse in qualche talk-show televisivo ma non nella realtà, perché i problemi che abbiamo oggi di fronte nascono almeno negli ultimi anni. Il problema della produttività e della competitività è stato rimosso per lunghi anni, facendo finta che tutto andava bene, che molti stavano peggio di noi e così via. Oggi scopriamo che in molti settori non siamo competitivi: siamo simi nella graduatoria mondiale della competitività, dietro a paesi africani e a buona parte dei paesi europei. VLADIMIR NANUT Nelle classifica mondiale l’Italia è esima Cercasi competitività H ong Kong, Usa e Svizzera sul podio della competitività internazionale. A dichiararlo l’Imd (International Institute for Management Development), la business school svizzera che ogni anno si occupa di stilare la classifica internazionale, analizzando paesi. Secondo la recentissima pubblicazione, relativa ai dati , se gli Usa, a dispetto di quanto accaduto nell’ultimo periodo, continuano a rappresentare il cuore della competitività grazie alla propria potenza economica e alla pervasività dei rapporti economici intrattenuti con l’intero pianeta, configurandosi come un caso unico per dinamismo, imprenditorialità e capacità di innovazione, al contrario l’Europa appare appesantita dalla frammentazione politica esistente. Così tra gli stati del vecchio continente spiccano per competitività: Svizzera al terzo posto, Svezia al quinto e Germania al nono, mentre l’Italia si deve accontentare di essere sima, promossa di due posizioni rispetto allo scorso anno, subito dopo Turchia e Spagna, rispettivamente al simo e al simo posto. Scorrendo la classifica, nelle posizioni basse, restando in ambito Ue, dopo l’Italia seguono: Portogallo ( ), Repubblica Slovacca ( ), Slovenia ( ), Romania ( ), Bulgaria ( ), Croazia ( ), e infine Grecia ( ). battute Allievi e docenti Se da un lato c’è una certa resistenza culturale al cambiamento nell’ambiente imprenditoriale, cosa ne pensa invece dell’apparato pubblico? Cosa frena oggi la produttività? È ovvio che anche gli imprenditori devono culturalmente modernizzarsi, e capire che se tutti pagano le tasse – e in particolare parlo ai piccoli – questo aiuta a far crescere il paese. Ma sicuramente l’apparato pubblico rappresenta una palla al piede del nostro sistema. Io non sono per l’idea dell’imprenditore selvaggio, come piace a qualcuno in Padania. Al contrario, l’imprenditore deve capire che ci sono delle regole e deve imparare a rispettarle. Però, è anche vero che molto spesso ci sono delle regole assurde, nate per una deformazione dal punto di vista dei provvedimenti normativi. Prendiamo ad esempio la sicurezza: ci sono tantissime norme ma se non abbiamo controlli, oppure se ci sono e sono fatti male, non si risolverà mai il problema delle morti sul lavoro. L’inefficienza della pubblica amministrazione è un nodo produttivo fondamentale: se la P.A. rimane arretrata è ovvio che l’intero sistema paese sentirà questa arretratezza. E tutto questo si paga, perché se non si innova, e si mantiene il lavoro nero non si recupera competitività. Ovviamente questo è un discorso che abbiamo rinviato per troppo tempo, e ora ci crolla addosso tutto nello stesso momento. Questa è la difficoltà, e non si sa da dove cominciare: tutto è collegato, si mette mano su una cosa ma è legata ad un’altra… non vorrei essere nei panni del mio collega Monti. Che consiglio può dare allora, in particolare ai giovani? La prima cosa da fare è guardare alle opportunità, e non solo alle minacce o ai problemi. E poi, il coraggio e l’umiltà. Bisogna tirarsi su le maniche e fare qualsiasi cosa, e non avere paura di sporcarsi le mani. Tutte le esperienze sono positive, anche lavori che possono apparire umili, in fondo, consentono di capire cosa vuol dire lavorare, cosa vuol dire sacrificio. Certamente l’inerzia e la passività sono le cose peggiori che si possano fare oggi. Il futuro, e lo dico ai giovani, è nelle vostre mani: non immaginate che vi venga regalato, lo dovete conquistare e lo dovete costruire, perché i vecchi hanno fatto questo disastro, ed evidentemente non sono capaci di fare altro. Quorum Italia - Photo: NaDi SOLO NELLE MIGLIORI LIBRERIE PIÙ FORTI DELLA PAURA VITO COVELLI a colloquio con DIONISIO CICCARESE Ambiente 9-15 giugno 2012 11 Sub, studenti ed enti locali: tutti impegnati per favorire il restyling delle coste pugliesi. Coinvolta l’intera regione, da Manfredonia ad Ugento L’obiettivo dell’iniziativa di Legambiente è la promozione della raccolta differenziata e la tutela del patrimonio ambientale pugliese Legambiente – Tarantini: “Molti tratti di costa sono colmi di rifiuti abbandonati” Spiagge e fondali puliti 2012 per il benessere dei nostri mari R iduci, utilizza e ricicla. È questo lo slogan scelto per sostenere la nuova campagna “Spiagge e fondali puliti – Clean up the Med ” organizzata da Legambiente. La nuova edizione della storica iniziativa è stata dedicata alla raccolta differenziata. La pulizia dei nostri territori e del mare, fondamentale per il mantenimento di un equilibrio ambientale sano, può avere funzioni importanti anche nel settore economico: il riciclo dei materiali abbandonati permette di avviare nuovi processi produttivi. “Questa campagna rappresenta un’occasione fondamentale per far capire quanto sia importante tutelare il nostro paesaggio costiero – dichiara Francesco Tarantini, Presidente Legambiente Puglia – un patrimonio d’inestimabile valore che appartiene a tutti, ma che oggi è sempre più a rischio. Molti tratti di costa sono colmi di rifiuti abbandonati, sono sfregiati dal cemento selvaggio oppure non sono accessibili a tutti. Per questo dobbiamo impegnarci tutti insieme per difenderlo, perché la tutela del mare e delle coste è un nostro dovere di cittadini”. “È fondamentale diffondere un’educazione alla raccolta differenziata – continua Tarantini – l’immondizia se differenziata correttamente ha ancora un immenso potenziale e può tornare a vivere sottoforma d’altri oggetti utili nella vita quotidiana”. La manifestazione ha preso avvio a fine maggio con il primo appuntamento previsto dal calendario: lo scorso maggio i volontari del circolo Legambiente “Tartanet” di Manfredonia hanno ripulito le spiagge ed i fondali marini di Siponto, Castello e Foce Candelaro. Si lavora dal Gargano al Salento: nelle stesse ore, infatti, i sostenitori di Legambiente si sono occupati anche della pulizia del litorale di Por- to Cesareo. Un’altra squadra di volontari ha lavorato per il recupero delle spiagge di Monopoli. Nei giorni successivi, la campagna “Spiagge e fondali puliti” ha conosciuto ulteriori tappe importanti: nel Salento sono state bonificate le zone di Otranto, Gagliano del Capo, Gallipoli, Ugento e Nardò. È stato ripulito il litorale nei pressi del Castello di Brindisi e le spiagge di Ostuni. Volontari all’opera anche a Manduria (nel Tarantino) per la salute della spiaggia di Specchiarica. I lungomare di Trani e Margherita di Savoia hanno subito un attento maquillage grazie all’intervento di Legambiente. Le Forze dell’Ordine hanno offerto il loro contributo alla nobile causa, sostenendo il lavoro dei volontari per la pulizia dei fondali marini di Polignano. La buona salute del mare e delle spiagge rinfranca il settore turistico locale: il nuovo aspetto delle coste pugliesi, infatti, può generare consensi fra i turisti e regalare un’immagine più attraente per la regione. La tutela del patrimonio costiero nostrano ha visto impegnati gli studenti delle scuole pugliesi che hanno accompagnato i tecnici subacquei di Legambiente durante la pulizia dei fondali. Nell’iniziativa sono stati coinvolti anche alcuni detenuti del penitenziario di Trani. Il progetto non si occupa solo della bonifica, ma concentra la sua attenzione anche sulla sensibilizzazione dei cittadini: i luoghi ripuliti, infatti, sono stati teatro di convegni dedicati alla tutela dell’ambiente ed al valore della raccolta differenziata. GIORGIO PUZZOVIO Tempi record per gomme da masticare e plastica Sigilli a Molfetta, Andria, Barletta e Trani Degrado degli oggetti 5 anni per mozzicone Smaltimento irregolare Sequestrati depuratori I rifiuti danneggiano gravemente il mare. I tempi di degrado degli oggetti abbandonati nelle acque sono molto lunghi: un fazzoletto di carta è smaltito in mare dopo mesi, per un mozzicone di sigaretta sono necessari da a anni. Un giornale deperisce in un periodo compreso fra i ed i mesi. Tempi record per il degrado di gomme da masticare e per la carta plastificata: per questi oggetti il tempo previsto dagli esperti supera i anni. Il riciclo di questi materiali, invece, potrebbe dar vita alla produzione di nuovi oggetti: con lattine di allumi- nio si possono ricavare un paio di occhiali, con contenitori si può ottenere una bicicletta. Secondo i tecnici, basterebbero bottiglie di plastica per produrre una felpa. I dati sono forniti da Legambiente e dal Corepla (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio ed il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica). Il Consorzio ha aderito alla campagna “Spiagge e fondali puliti”, sottolineando l’importanza di un’efficace propaganda contro l’abbandono irresponsabile di plastica in mare. g.p. Q uattro impianti di depurazione delle acque reflue di Molfetta, Andria, Barletta e Trani sono stati sequestrati da militari della Guardia di Finanza di Barletta e della Capitaneria di Porto di Bari nell’ambito dell’operazione ‘Dirty Water’, coordinata dalla Procura di Trani. A persone sono stati notificati altrettanti avvisi di garanzia: secondo gli inquirenti, gli indagati si sarebbero resi responsabili di sversamento incontrollato, nelle acque superficiali marine vicine alla costa, di fanghi di depurazione e di acque non depurate con valori chimico-biologici superiori a quelli fissati dalla legge. I rifiuti speciali avrebbero così deturpato le aree marine ed i tratti costieri interessati dallo sversamento. L’attività illecita era finalizzata all’abbattimento dei costi di gestione: alcune società, prive delle necessarie autorizzazioni, depositavano i fanghi negli impianti di depurazione. “L’operazione ‘Dirty Water’ – sottolinea il presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini – non fa che confermare la necessità di una maggiore attenzione e controllo sul fronte della depurazione delle acque e della g.p. tutela delle nostre coste”. 12 9-15 giugno 2012 Business Le top europee Pos Campionato Paese Ricavi (€ mld) Premier League UK , Bundesliga GER , La Liga SPA , Serie A ITA , Ligue FRA , TOTALE TOP Euro , – Un giro d’affari ricco per l’evento calcistico dell’estate iniziato ieri L’Europa pazza di calcio vale 4,5 miliardi di euro U na scommessa da , miliardi di euro. Tanto valgono gli Europei di calcio, partiti ieri in Polonia e Ucraina. L’indotto economico, stimato dagli analisti di settore, è nell’ordine di miliardi. Un evento di sport-business capace di attrarre ricavi commerciali per , miliardi, così suddivisi: diritti tv pari a , miliardi e sponsorizzazioni/ biglietteria per milioni di euro. Un affare sicuro anche per i due Paesi ospitanti. La Polonia immagina l’arrivo di un milione di turisti, che rimarranno almeno un giorno nelle città designate (Varsavia, Danzica, Wroclaw e Poznan) in occasione delle gare ufficiali. Ciò potrà generare un incremento di entrate nel settore turistico pari a circa milioni di euro. Le maggiori ricadute saranno sul lungo termine perché gli investimenti per Euro miglioreranno la qualità delle infrastrutture stradali e ricettive, incremen- tando, nel contempo, la quota di turismo diretto verso la Polonia. L’effetto economico complessivo determinato da Euro sarà del , % sul Pil. La principale fonte di incremento sarà l’accelerazione degli investimenti in strade e aeroporti (+ %), così come quella dell’occupazione legata all’evento (stimata sui mila addetti). Di altro segno, invece, l’impatto per l’Ucraina. Il crollo dell’economia del % registrato nel e il - % segnato nella crescita del Pil reale hanno spaventato nei mesi scorsi il management dell’Uefa, detentrice di tutti i diritti dell’evento. Dalle casse statali sono usciti , miliardi di dollari ma il conto sale a , miliardi includendo il contributo di aziende di Stato e investitori privati. Erik Nayman della società di investimenti Capital Times ha dichiarato che “il contributo statale agli Europei andrà a incidere sul debito e si trasformerà in un costo che i contribuenti ucraini dovranno pagare per molti anni”. Gli analisti tedeschi di Da Vinci AG prevedono che le perdite finanziarie generate dall’organizzazione del torneo saranno in totale tra i e gli miliardi di dollari a fronte di un ingresso di capitali esteri nel Paese che la Banca nazionale di Ucraina valuta di un miliardo di dollari per hotel, ristoranti e souvenir: la stessa Da Vinci AG valuta quel numero sovrastimato e parla al massimo di milioni. Come ricorda l’Italpress l’Ucraina quest’anno va incontro a scadenze obbligazionarie per , miliardi di dollari, , dei quali denominati in valute estere. Proprio in concomitanza con il calcio d’inizio del torneo Kiev doveva ripagare miliardi di dollari per un prestito alla russa VTB Capital e far fronte al rimborso di bonds denominati in euro per milioni di dollari. FABIO TRAVERSA Maglie – La battaglia degli sponsor Lo stadio Impianti – Problemi risolti dai privati Adidas-Nike finisce 6-5 Varsavia “teatro” polacco In Ucraina tanti ritardi L L’ unica squadra tra le in gara che vende repliche con uno sponsor, molto in evidenza sul fronte della maglia, è l’Irlanda, con il logo della società telefonica , di proprietà di Hutchison Whampoa, con sede a Hong Kong. In tutti gli incontri ufficiali internazionali, come previsto dalle norme FIFA, i giocatori irlandesi giocano senza logo dello sponsor, ma nelle maglie usate nelle amichevoli e in quelle vendute al pubblico è presente il simbolo. Gli sponsor tecnici principali sono quattro: Puma (con due Nazionali: Italia e Repubblica Ceca), Adidas (sei Nazionali: Spagna, Ucraina, Russia, Grecia, Germania e Danimarca), Nike (cinque Nazionali: Portogallo, Polonia, Francia, Croazia e Olanda) e Umbro (tre Nazionali: Inghilterra, Svezia e Irlanda; Umbro è un marchio di proprietà di Nike). f.t. o stadio Nazionale Varsavia ha aperto i battenti lo scorso gennaio. Un mese più tardi ha ospitato, facendo registrare il tutto esaurito, la prima partita di calcio, con la Polonia opposta al Portogallo. Ieri è stato la cornice della gara d’esordio tra i padroni di casa polacchi e la Nazionale greca. Il nuovo stadio di Danzica, considerato dagli addetti ai lavori il più avveniristico e spettacolare, ha aperto invece lo scorso agosto. Ospita fino a mila persone ed è stato costruito in una zona periferica della città, ma su cui sta investendo, in misura massiccia, la municipalità con grandi lavori e investimenti di modernizzazione. Seguono gli impianti minori di Breslavia e Poznan. f.t. S ul fronte ucraino ci sono stati maggiori problemi nella costruzione degli stadi per gli Europei ma alla fine, come riporta l’Italpress, sono stati superati grazie al supporto di una serie di magnati locali. La Donbass Arena (inaugurata nell’agosto con uno spettacolare evento della cantante americana Beyoncè), dove gioca abitualmente lo Shakhtar Donetsk, e lo stadio Metalist del Kharkiv, la cui forma ricorda quella di un ragno, sono gli impianti di punta della competizione gestita dal comitato ucraino. La mitteleuropea Leopoli si presenta con una struttura avveniristica, in parte trasparente, mentre Kiev con il suo Olympic Stadium è già pronta per ospitare il ° luglio alle . le due finaliste. f.t. Business 9-15 giugno 2012 13 Costi di gestione Campionato Paese Ricavi (€ mld) Salari (€ mld) Salari/Ricavi Premier League UK , , % Bundesliga GER , , % La Liga SPA , , % Serie A ITA , , % Ligue FRA , , % Indagine Deloitte – La Serie A (+ % di ricavi) è il ° campionato del continente Il mercato cresce ancora Premier League “regina” N onostante le notevoli turbolenze economiche il mercato del calcio – secondo la esima edizione dell’Annual Football Finance di Deloitte – continua a crescere in termini di ricavi raggiungendo i , miliardi di euro (+ %) nella stagione / . Le cinque principali leghe europee – Bundesliga (Germania), Liga (Spagna), Ligue (Francia), Premier League (Inghilterra) e Serie A (Italia) – hanno registrato una crescita dei ricavi, per un totale complessivo pari a , miliardi di euro (+ % rispetto alla stagione / ). La Premier League continua a essere la prima Lega, generando entrate maggiori rispetto a tutti i campionati calcistici del mondo, con ricavi che hanno raggiunto nella stagione / i , miliardi di euro (in crescita del % in termini di sterline). Complice anche l’andamento della sterlina nei confronti dell’euro il campionato inglese ha incrementato il divario ( milioni di euro di differenza) dal secondo classificato, la Bundesliga. La Liga ha raggiunto , miliardi di euro di fatturato segnando un + % rispetto al campionato / . Tale crescita è stata ottenuta grazie all’inmilioni di euro cremento di di ricavi commerciali (+ %) e di milioni di euro dai diritti televisivi (+ %). Real Madrid e Barcellona, insieme, hanno generato più della metà dei ricavi complessivi della Liga ( %), facendo di essa la Lega più polarizzata d’Europa. I ricavi della Serie A italiana sono aumentati di € milioni (+ %) giungendo a , miliardi di euro, per cui l’Italia rimane in quarta posizione davanti alla Ligue , i cui ricavi hanno raggiunto i , miliardi di euro, registrando l’unico segno negativo (- %) tra le “big five” delle Leghe europee. Gli stipendi complessivi sono aumentati di oltre € milioni (+ %) superando i , miliardi di euro nella stagione / con differenti tassi di crescita tra le principali Leghe europee. L’Inghilterra ha registrato l’incremento più alto nel costo dei salari, raggiungendo , miliardi di euro, mentre la Liga ( , miliardi di euro) e i club tedeschi ( milioni di euro) hanno visto crescere tali costi del %. Nel campionato francese permane il livello di stipendi più basso ( milioni di euro) rispetto alle altre nazioni, mentre la Serie A vede scendere la quota degli stipendi del % rispetto alla stagione / , a quota , miliardi di euro. Per la prima volta in ben tre delle “big five” il rapporto stipendi/ricavi ha superato il %: rispettivamente Inghilterra ( %), Francia ( %) e Italia ( %). La Bundesliga è rimasta il campionato più redditizio d’Europa, con un incremento dei profitti operativi che sono passati da milioni a milioni di euro. La Premier League ha raggiunto profitti operativi per milioni di euro, aumentando il proprio gap dalla Bundesliga ( milioni di euro). I ricavi da diritti televisivi nelle “big five” europee sono aumentati del % superando i , miliardi di euro e rappresentano circa il % dei ricavi complessivi dei cinque campionati principali. In particolare in Inghilterra, Italia e Francia più della metà delle entrate sono generate dai soli diritti televisivi. Incombe, intanto, il nuovo requisito di raggiungimento del “punto di pareggio” richiesto dal fair play finanziario dell’Uefa, che si applicherà per la prima volta ai bilanci che chiuderanno nel per quelle società che si qualificheranno per le competizioni Uefa della stagione / . In particolare i club dovranno, quindi, concentrarsi sul garantire un maggiore allineamento tra costi e ricavi, al fine di avere una sufficiente flessibilità per far fronte ad una eventuale riduzione dei ricavi. f.t. La tendenza D Stadi: biglietti in calo alla ricerca Deloitte emerge come i ricavi derivanti dalla vendita dei biglietti d’ingresso allo stadio sono diminuiti del % scendendo a , miliardi di euro nel / e rappresentano il % dei ricavi dei cinque principali campionati. Nella Premier League inglese ( milioni di euro) rappresentano circa il % in più rispetto al concorrente più vicino, la Liga spagnola ( milioni di euro). I ricavi commerciali sono cresciuti del % raggiungendo , miliardi di euro e rappresentano il % dei ricavi complessivi delle “big five”. Tale crescita è stata sostenuta principalmente dai più grandi club inglesi e spagnoli. La presenza media per partita è aumentata per la Bundesliga (a . ) e per la Premier League (a . ). Nella Ligue è scesa per la terza stagione consecutiva arrivando (per la prima volta dalla stagione / ) al di sotto della soglia dei . . f.t. La sfida La deriva Sui costi L’Italia maggior dipende controllo dalle TV “I “I l controllo dei costi – afferma Dario Righetti, partner Deloitte e responsabile Consumer Business – continua a essere la sfida più grande per le società di calcio europee. Il rapporto costo dei tesserati/ricavi delle ‘big five’, principale indicatore di performance finanziaria, è incrementato di punti percentuali nel corso degli ultimi cinque anni, passando dal % al %. Va, dunque, accolto con favore l’intervento dell’Uefa su base pan-europea per incentivare e aiutare i club a controllare i costi operativi in un’ottica di maggior sostenibilità futura. I nuovi contratti televisivi finalizzati nel corso della stagione / nella Premier League e in Serie A rendono tali campionati sempre più attrattivi, aumentandone sempre più l’audience”. f.t. l ritorno alla ripartizione collettiva dei diritti televisivi – sostiene Riccardo Raffo, partner Deloitte – dà slancio al fatturato della Serie A e i nuovi accordi raggiunti con le emittenti televisive contribuiscono ad un bilanciamento dei ricavi tra i club. Permane, comunque, la forte concentrazione dei ricavi derivanti dalla cessione dei diritti ai media rispetto a quelli provenienti dalla vendita di biglietti e da altre attività commerciali. Confermo quanto sostenuto negli ultimi due anni: se i nostri club vogliono migliorare la loro posizione devono investire maggiormente in strategie idonee a incrementare anche i ricavi derivanti da fonti alternative ai diritti media insieme al controllo dei costi e in particolare degli ingaggi ai tesserati”. f.t. solo nelle migliori librerie il nuovo libro di Gianni Spinelli I figli di Mamma Palla Viaggio non organizzato nel mondo dello sport é Pel Le t Quorum Italia - Bari ifos e aldo Ron Gianni Spinelli Mat arre s e Cassano I figli di Mamma Palla t e Ribo e n n e Var Maldi ni na ado r a M Bart on Lotito Berlu is urenti a L e D i on t t a ap r T Gli arb itr i Ze in ros a ma n sconi Interventi Azioni 9-15 giugno 2012 15 a cura di Innovia Advisors L’avviso – Presentazione di Piani di sviluppo strategico e progetti di ricerca industriale Cluster tecnologici nazionali: dal Miur 408 milioni di euro I l Miur ha pubblicato l’avviso per la presentazione di Piani di Sviluppo Strategico e di Progetti di Ricerca Industriale per il potenziamento dei Cluster Tecnologici Nazionali identificati come propulsori della crescita economica sostenibile dei territori e dell’intero sistema economico nazionale. I Cluster sono organizzazioni di imprese, università, altre istituzioni pubbliche o private di ricerca, altri soggetti anche finanziari attivi nel campo dell’innovazione, articolate in più aggregazioni pubblico-private, compresi i Distretti Tecnologici già esistenti, presenti su diversi ambiti territoriali, guidate da uno specifico Organo di Coordinamento e Gestione, focalizzate su uno specifico ambito tecnologico e applicativo. Il MIUR ha assegnato a tale strumento una dotazione finanziaria complessiva di milioni di euro. Possono presentare domanda di agevolazioni lo specifico Organo di Coordinamento e Gestione del Cluster Nazionale, in qualunque forma costituito o in fase di costituzione, che valorizzi le seguenti aree tematiche Chimica Verde: sviluppo di tecnologie di trasformazione di biomasse di seconda e terza generazione (biomasse sostenibili non food) in energia e chimica verde. Agrifood: sviluppo di conoscenze e tecnologie per la produzione di cibi, anche di origine marina, con più elevate caratteristiche di qualità e genuinità e un minor impatto ambientale. Tecnologie per gli ambienti di vita: sviluppo di conoscenze, soluzioni tecnologiche, impianti, costruzioni e prodotti altamente innovativi che, secondo uno schema di Ambient Intelligence ed Ambient Assisted Living, permettano di ridisegnare l’ambiente di vita domestico in modo da garantire la sicurezza e l’ecosostenibilità. Scienze della Vita: cura della salute umana attraverso la produzione di nuovi farmaci e terapie assistite, anche a costi contenuti; in un’ottica di miglioramento e allungamento della vita attiva delle persone. Tecnologie per le Smart Communities: sviluppo delle più avanzate soluzioni tecnologiche applicative per consentire di realizzare modelli innovativi di risoluzione integrata per problemi sociali di scala urbana e metropolitana (es.: mobilità, sicurezza e monitoraggio del territorio, education, health, beni culturali e turismo, green cloud computing, energie rinnovabili, giustizia). Mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina: sviluppo di mezzi e sistemi innovativi per la mobilità di superficie eco-sostenibili, ottimizzabili dal punto di vista intermodale, per accrescere la competitività delle imprese di produzione e di gestione nel pieno rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali. Aerospazio: ambiti tecnologici di rilievo per il settore aeronautico e spaziale con particolare riferimento all’uso duale delle tecnologie che ne specializzino l’uso ad applicazioni in campo civile e di elevato impatto sociale. Energia: sviluppo di componenti, sottosistemi e sistemi innovativi relativi alla produzione di energie, anche marine, sostenibili e a basso contenuto di C , al relativo utilizzo ad alto grado di efficienza ed efficacia, nonché alla produzione, stoccaggio, distribuzione di energia elettrica secondo il concetto di smart grids. Fabbrica intelligente: sviluppo e applicazione di tecnologie innovative per i sistemi produttivi, ad esempio, la robotica, i nuovi materiali e dispositivi avanzati, il virtual prototyping a favorire l’innovazione e la specializzazione dei sistemi manifatturieri nazionali. I progetti finanziati dal bando, relativi a Piani Strategici di durata almeno quinquennale, devono avere un costo complessivo compreso tra milioni di euro e i milioni di euro. Le candidature devono essere inviate entro il settembre . Dal sabato in edicola a1€ “Nel tempo dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario” George Orwell www.gazeco.it 16 9-15 giugno 2012 Opinioni di Vito RAIMONDO Se le azioni di fb vanno giù, l’azienda di cellulari profila licenziamenti Da facebook al Blackberry diciamolatutta mercati severi con l’hi-tech Dopo il flop in Borsa di facebook ora, traballa Blackberry Dopo il flop della quotazione a New York di facebook (Ipo a dollari, quotazione attuale sotto i !) nel campo dei moderni mezzi di comunicazione spuntano le difficoltà della Research in Motion che produce l’ambito (ex) Blackberry. Sono calati sensibilmente gli utili e si prospettano licenziamenti (quanti su . dipendenti?). Confermiamo le raccomandazioni agli investitori nelle voraci Borse sparse nel mondo: calma con gli entusiasmi per le nuove tecnologie immesse su mercati spesso improbabili da consolidarsi. È l’epoca della riflessione, del giudizio, della calma. Marchionne continua a fare l’ondivago e la Fiom propone joint-venture europee SERGIO MARCHIONNE L’ondivago Sergio Marchionne, Ad di Fiat Industrial, è uscito allo scoperto, annunciando che il Gruppo si fonderà con la Cnh (galassia torinese) e che le azioni delle new-co saranno quotato negli Usa. La sede della società, invece, sarà in Olanda. Insomma, “Fabbrica Italia”, il tanto strombazzato progetto di resurrezioni del marchio degli Angelli, non c’è più. Di fronte a questa notizia a cui potrebbe seguire la fusione con Chrysler, il dirigente della Fiom Giorgio Arnaudo, ha invitato il Governo a farsi portavoce nei confronti degli altri Esecutivi europei della opportunità di creare, in Italia, joint-venture con concorrenti della Fiat. La preferenza va verso le case automobilistiche tedesche che hanno acquistato i marchi Giugiaro e Lamborghini. Mica male come idea in risposta a quel presuntuoso di Marchionne, sottintende Arnaudo. Monti e Prandelli contro il calcio malato Si alza l’indignazione farisaica! Cesare Prandelli, Commissario Tecnico della Nazionale di calcio italiana che dichiara: “Se qualcuno dicesse che per il bene del calcio è opportuno che questa Nazionale non vada agli Europei, nessun problema: ce ne restiamo a casa” fa seguito all’uscita del Premier Monti che, alcuni giorni fa, ha autorevolmente preconizzato che “è bene che il campionato italiano si fermi per un paio di anni”. Come si fa a non riflettere su questi due proclami, quando i campionati professionistici nome “Italia Pulita” (di cui si è dichiarato titolare im imprenditore marchigiano: Michele Logiurato!); chi vedrebbe di buon occhio una leadership di Gerry Scotti (quello del riso!); Marcello Veneziani suggerisce la (ri)creazione di una partito della Destra (da Storace alla Meloni); la Santanchè chiede il referendum sull’euro; altri ritengono di dover appoggiare il Governo Monti. MARIO MONTI nostrani, da anni, sono attraversati da scommesse (più o meno lecite) combine, intrallazzi e, addirittura, riciclaggio da parte di gang mafiose di cui nessuna persona di senso normale era a conoscenza? I soliti “benpensanti un tanto al chilo” si sono subito schierati contro Monti&Prandelli, adducendo il pericolo della fuoriuscita (in disoccupazione) di migliaia di addetti del mondo pallonaro. Chiedo scusa: ma chi se ne frega di questi probabili disoccupati che traggono i loro redditi da un mondo assolutamente disonesto? Eccezioni escluse, naturalmente! Il Pdl indica la luna e guarda il dito mentre sul Paese c’è minaccia di buio! Il Pdl sembra in stato confusionale. Le proposte di rilancio sono tante, ma nessuna convince nessuno. C’è chi suggerisce un nuovo “Non vi offendo, perché io non vi ho insultato, ma vi ho descritto” GERRY SCOTTI Il Cavaliere non sa a che santo votarsi e, intanto, deve sorbirsi la fuga di notizia secondo cui avrebbe prestato la voce (dicono suadente) ad un disco sul “bunga-bunga”, titolato “Cattivona, cattivona, cattivona”! Che non è proprio un bel sentire, dopo le minacce di Barack Obama e la crisi delle entrate fiscali che ha ridotto le entate fiscali di altri , mld., per cui l’incremento dell’Iva (dal al %) annunciato dal Governo certamente ce lo beccheremo. Indro Montanelli Rubriche 9-15 giugno 2012 17 segue dalla prima Le vere cause per l’Italia sono interne bassa crescita viene da lontano ed è questo che ci rende più poveri in modo persistente» (L. Reichlin, La malattia italiana nasce prima dell’euro, su «Corriere della Sera» del maggio , p. ). La Reichlin cerca di approfondire le ragioni della bassa crescita rispetto ad esempio ad un Paese come la Germania e consegue almeno una conclusione: essa non dipende da un supposto differenziale di export (come da varie parti pure si è sostenuto), perché i tassi di crescita dell’export sono analoghi, bensì dalla depressione della domanda interna: «forse questo sarà il momento in cui si smetterà di dare colpa agli speculatori e si comincerà a guardare alle vere cause dei nostri insuccessi» (ivi). Il problema fondamentale è dunque il progressivo atrofizzarsi della domanda interna e, quindi, come rianimarla. Rispetto a questo interrogativo ci sembra utile azzardare qualche ragionamento di chiarezza. Un modo alquanto sommario di ritenersi “keynesiani” fa propendere per questa conclusione: la domanda interna si rianima soprattutto attraverso massicce realizzazioni infrastrutturali. Ma anche se in fatto di “infrastrutture” occorre saper distinguere (ad esempio può convincere per l’Italia un piano di sviluppo della “banda larga”, ma molto meno un piano di strade, aeroporti o ferrovie), l’intervento infrastrutturale comporta pur sempre un notevole utilizzo di spesa pubblica, per quanto si possa tecnicamente servirsi di modelli di project financing con apporto di risorse private (salvo che se ci si limiti agli interventi che potrebbero essere finanziati con i cosiddetti e nuovi project bond): ma da più parti ci viene segnalato che l’unica maniera strutturale per ridurre il carico fiscale (che di certo deprime la domanda interna) consiste proprio nel ridurre la spesa pubblica, perché in caso contrario vi sarà sempre bisogno di crescenti dosi di risorse otte- nute coattivamente (tramite il fisco) per coprire le correlate crescenti dosi di spesa pubblica. Ciò sono tornati a segnalarlo Alberto Alesina e Francesco Giavazzi: «Non si può crescere con livelli di spesa pubblica (e quindi di tassazione) che superano la metà del reddito nazionale» (A. Alesina e F. Giavazzi, Il salvagente del risparmio, su «Corriere della Sera» del maggio , p. ). D’altra parte vi è anche un problema di governance della politica monetaria: è vero che la nostra bassa crescita ha origini nel tempo e quindi non dipende dagli attuali comportamenti dei mercati e degli speculatori della finanza, ma la delicata problematica connessa ai debiti sovrani (in generale e in particolare dell’Italia) è da fronteggiare con opportune misure, data la situazione di crescente incertezza (politica ed economica) dell’area UE. A questo proposito non sembrano affatto efficaci – specie se persistenti – le misure praticate finora in Italia: da noi, come noto, i prestiti della BCE alle banche sono stati utilizzati prevalentemente per l’acquisto di debito sovrano e ciò, come nota Guido Tabellini, è «controproducente, sia perché rende il sistema bancario ancora più fragile, sia perché mantiene la stretta creditizia sull’economia reale» (G. Tabellini, La spirale da spezzare per ripartire, su «Il Sole Ore» del maggio , p. ). Pur se è vero che ci si è trovati di fronte ad una congiuntura molto critica, tale per cui – secondo l’Agenzia Fitch – il peso del portafoglio di Bot/Btp italiani comprati dagli investitori esteri si è ridotto nel dal % al % del debito pubblico, configurando una vera e propria «grande fuga» (Ettore Livini, Gli investitori esteri tradiscono Roma in un anno via titoli per miliardi, su «la Repubblica» del maggio , p. ). Insomma, è in ogni caso corretto sostenere che anche la politica monetaria ha finora congiurato a deprimere la domanda interna (Tabellini propone che sia la BCE ad acquistare direttamente ampie porzioni di debito sovrano, con ciò avvicinandola al modello USA). In conclusione, si potrebbe affermare che la “ricetta” per la crescita debba contenere, nel suo ideale paniere, alcuni ingredienti obbligatori: riduzione della spesa pubblica (salvando specificamente il Welfare e gli interventi in Knowledge ma in un contesto di rilevante aumento di produttività del pubblico, di ricorso alla sussidiarietà e alla sistematica joint-venture pubblico-privato sociale), radicale riorientamento della politica monetaria, depotenziamento dei programmi infrastrutturali a vantaggio di una decisa riforma del mercato del lavoro, delle procedure pubbliche e dei servizi di utilità collettiva. Ma la crescita abbisogna anche di una ricetta non economica: questo è un vero punctum dolens, però ineludibile. Ce lo spiega la dottrina, ma ormai la débacle nazionale dei partiti tradizionali ce lo conferma con abbondanza di riscontri concreti. Matteo Motterlini e Francesco Guala, studiosi di “economia cognitiva”, hanno di recente ribadito che alla base delle scelte delle persone vi è la formulazione di giudizi e che nella formazione dei giudizi intervengono considerazioni anche di tipo affettivo ed emozionale, amplificate dai risvolti competitivi o cooperativi dell’interazione sociale (M. Motterlini e F. Guala, Mente Mercati Decisioni, Bocconi ). George A. Akerlof (premio Nobel per l’economia) e Rachel E. Kranton hanno cercato di dimostrare, con ottimi risultati, che gli individui sovente decidono sulla base di considerazioni identitarie: «nel modello tradizionale dell’agente razionale, le persone votano per il partito o il politico le cui idee meglio si sposano con i loro interessi economici. Nel modello esteso dell’economia dell’identità, un elettore nel dare il suo voto non è motivato solo da interessi economici, ma anche da identità, norme e ideali, che, se incorporati nel modello, portano a previsioni alquanto diverse» (G. A. Akerlof-R.E. Kranton, Economia dell’identità, Laterza , p. ). Gustavo Zagrebelsky in un recente volumetto parla di “simboli” e della loro importanza nel processo politico, per creare fiducia e speranza: «il simbolo, dunque, esprime l’inesprimibile, comunicando uno “stato d’animo” come nessun discorso tecnico-descrittivo potrebbe fare. E questo stato d’animo, se provvisto d’anima, è inesauribile e traccia un cammino» (G. Zagrebelsky, Simboli al potere, Einaudi , p. ). E Gilberto Corbellini, nel recensire un libro di Charles Kenny, ci rammenta la massima di questo noto economista dello sviluppo: «nella vita c’è qualcosa di più del denaro» (G. Corbellini, Tecnologie e idee per crescere, su «Domenica-Il Sole Ore» del maggio , p. ). È quindi legittimo chiederci quanto stia influendo sulle difficoltà economiche e sulla possibilità della crescita lo spettacolo desolante dell’attuale deriva partitica. I partiti, purtroppo, vivono da tempo in apnea, mettendo in pratica tutti, chi più chi meno, la vignetta di Bucchi: «Il problema fondamentale per risollevare l’economia è capire bene quello che la gente vuol sentirsi dire» (la Repubblica-Affari&Finanza del giugno , p. ). Invece dovremmo ispirarci all’esempio di Enrico Berlinguer, sostanzialmente morto su un palco da comizio mentre svolgeva un ruolo di servizio per la collettività. Egli non è stato tuttora sussunto nell’ideale altare degli eroi della patria, ma ciò accade per nostro difetto, non certo per demerito di un esponente politico che ebbe il coraggio di denunciare la deriva dei partiti con incredibile preveggenza e tentò di sostenere una moderna ricetta di crescita sociale ed economica basata su valori di austerità, pur se indigesti e poco accattivanti per i molti tribuni (E. Berlinguer, La questione morale, Aliberti ). WALDEMARO MORGESE leNewsdaTerritorioeImprese inviate le vostre notizie a [email protected] PUGLIA Summer School Legality Experience a Lecce, dal 16 al 20 gluglio Si terrà a Lecce dal al luglio la Summer School Legality Experience, promossa dalla Regione Puglia, aperta a corsisti italiani e stranieri ( posti sono riservati a corsisti delle Università con cui sono state stilate convenzioni; i rimanenti posti sono aperti a studenti di altre Università, sia in Italia sia all’estero), selezionati tra gli studenti delle lauree triennali, lauree specialistiche, laureati del vecchio ordinamento, dottorandi, dottori di ricerca, assegnisti di ricerca, studenti di master di primo e secondo livello. Bando per Servizi di consulenza aziendale È stato approvato il bando pubblico per la selezione delle imprese agricole e forestali che intendono utilizzare i servizi di consulenza previsti dalla Misura del Programma di Sviluppo Rurale . Finalità della misura è elevare il livello di capacità professionale degli addetti al settore agricolo e forestale e migliorare le conoscenze e le competenze sul rispetto dei requisiti ambientali e di sicurezza sul lavoro e di istituire un Sistema di Consulenza Aziendale per gli imprenditori dei settori e dei detentori di aree forestali che garantisca servizi di consulenza forniti da organismi riconosciuti. www.gazeco.it Direttore responsabile: Dionisio Ciccarese Direttore editoriale: Vito Raimondo Redazione: Via delle Orchidee, 3 - 70026 - Z.I. Modugno-Bari - Tel. 0805857444 Fax 0805857428 - [email protected] Responsabile trattamento dati personali: Dionisio Ciccarese Economia: nuovo impulso al Gargano rurale Volto al rinnovamento dell’economia pugliese, per stare al passo con l’evoluzione del mercato, creando sinergie a tutti i livelli e potenziare il tessuto produttivo regionale, l’ultimo intervento del Gal, il Gruppo Aziende Locali del Gargano, punta a creare un’agricoltura in cui le realtà produttive siano flessibili e capaci di offrire più prodotti e servizi. L’iniziativa del Gal Gargano, con i suoi bandi di gara in attraverso i quali vengono messi a disposizione degl’imprenditori . milioni di euro, dei quali . dal bilancio pubblico e possono essere erogati alle aziende dei comuni di Carpino, Cagnano Varano, Ischitella, Vico del Gargano, Rodi Garganico, Peschici, Vieste, Mattinata, Monte S. Angelo, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, Rignano Garganico, San Nicandro Garganico e Isole Tremiti. BASILICATA Patto stabilità: nuove risorse per i pagamenti alle imprese “Ventidue milioni di euro dalle banche sono disponibili per i pagamenti alle imprese. Risorse che si aggiungono alla verticalizzazione, annunciata dalla Regione Basilicata, delle quote del Patto di stabilità, riguardante gli investimenti sul nostro indebitamento e rappresentano una concreta boccata d’ossigeno per il sistema produttivo locale”: è quanto ha annunciato il Presidente della Provincia di Potenza in seguito alla sottoscrizione delle convenzioni con la Banca Popolare di Bari e con la Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo (BIIS) per assicurare liquidità alle imprese creditrici attraverso la certificazione del credito, con il sistema della cessione pro-soluto. La Banca Biis, per un plafond di milioni di euro, e la Banca Popolare di Bari, per milioni di euro, offrono la disponibilità a sottoscrivere contratti di cessione del credito pro-soluto con le imprese affidatarie di servizi ed appalti per conto dell’Ente. Camera di commercio Potenza: incontri per Progetto SIAFT Oltre incontri d’affari con operatori esteri provenienti da Cina, Brasile, Germania e Canada, per la tappa del progetto Siaft, “Southern Italy Agrofood and Tourism” dedicata all’olio: questo il programma svolto dal Frantoio Oleario Bochicchio di Acerenza, dall’azienda fratelli Masturzo Srl di Venosa, Italtipici Srl di Buccino e l’Azienda Agricola Donna Tina di Potenza, le quattro aziende del potentino selezionate per la missione organizzata dalla rete nazionale delle Camere di Commercio d’Italia. La Camera di Commercio di Potenza, che si avvale del supporto tecnico e organizzativo dell’Azienda Speciale Forim, è partner del progetto e favorirà gli incontri con i Paesi target del Siaft nell’ambito dell’iniziativa che è finalizzata a sostenere lo sviluppo sui mercati internazionali delle imprese agroalimentari, ristorative e turistiche del Centro Sud Italia. Ogni riproduzione anche parziale è vietata ai termini di legge – Chiuso in tipografia il 7 giugno 2012 Amministrazione e stampa: Via delle Orchidee, 1 70026 - Z.I. Modugno-Bari Tel. 0805857439 - Fax 0805857427 P.Q.S. Periodici e Quotidiani del Sud © Copyright P.Q.S. Registrazione Trib. Bari n. 1276 del 19/4/1996 Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo settimanale può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge. 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Per chi ama le manifestazioni di religiosità popolare, il e il giugno ci sono i festeggiamenti di gala in onore di San Vito (taumaturgo, protettore dai morsi dei cani rabidi, degli uomini e degli animali esagitati) e dei suoi precettori Modesto e Crescenza. Festa da non perdere poiché nell’occasione Polignano a Mare non lesina luminarie, processioni, musiche e pirotecnia per i protettori, in rispetto di un culto che risalirebbe al IX secolo. Polignano: gelati squisiti, cucina da leccarsi i baffi per i piatti a base di pesce, le scogliere dalle quali si tuffereb- be anche un somaro con tanto di basto, per com’è invitante il mare. Questo ed altro nella città di Domenico Modugno, Mister Volare ma anche, se non soprattutto, per una visita lenta, programmata come sanno fare i viaggiatori di buon naso. Sì perché a Polignano e nei dintorni di cose amabili da vedere ve ne sono. Per chi viene da Bari, ecco le torri costiere del XVI secolo del Villaggio San Vito e Torre Incina. Questa è su uno sperone roccioso a guardia di una cala che ricorda un fiordo norvegese. In due vani laterali, Polignano propone chiese e palazzi gentilizi d’epoche che vanno dal Medio Evo al XIX secolo. La chiesa di Santo Stefano, sconsacrata, ospita mostre d’arte e le chiese del Purgatorio, della Natività, della Trinità, la Matrice, di S. Antonio, dei SS. Medici, i Palazzi del Governatore, del Feudatario, dell’Orologio. Il Centro d’Arte intestato a Pino Pascali e ubicato nell’omonimo palazzo. I piatti tipici della cucina polignanese è a base di pesce e di frutti di mare. Pietanze che sono proposte da una... marea di ristoranti e trattorie, molte delle quali assurte a notorietà proprio per la qualità delle preparazioni: zuppe e primi di piatti di pesce, con i paternoster (cubettini), farfalline al sugo di ricci, strozzapreti alle vongole, realtà è la parte terminale di una lama formatasi nei millenni per lo scorrere di un fiume ora ridotto a rigagnolo. Alle pareti una bella vegetazione mediterranea, festoni di capperi e alcune grotte dove sono custoditi gli attrezzi dei pescatori. Cala Incina è il paradiso dei viandanti del fondale marino e di chi ama fare tuffi da ardite scogliere. Il villaggio S. Vito, l’antica “Apaneste”, fondata da coloni greci, divenuta poi accampamento romano, la “turris Caesaris” citata in alcuni documenti, è la tappa culturale e gastro- nomica, prima di arrivare a Polignano, a soli tre chilometri. La parte vecchia del villaggio è costituita da un nucleo di case abitate da pescatori contadini, attorno all’abbazia fortificata di S. Vito. Questa fu edificata dai Normanni su un complesso di grotte scavate nel tufo da una comunità di monaci basiliani. In seguito vi s’insediarono i Benedettini poi altri ordini monastici che ingrandirono l’abbazia ora di proprietà dei marchesi La Greca. Nel villaggio oltre alle grotte anche un frantoio ipogeo, le vasche di conservazione dell’olio, la cisterna per l’acqua, la salina, i resti di una peschiera collegata al mare e la chiesa in stile romanico a tre navate separate da pilastri rettangolari. A breve distanza dall’abbazia una cala a mezzaluna, Lido S. Giovanni, una delle località balneari più intriganti della costa a sud di Bari: c’è un piccolo villaggio rupestre circondato da vegetazione mediterranea. Lo stabilimento balneare che vi è stato installato è di cabine a capanne di legno e paglia. Tra lido S. Giovanni e San Vito in un paesaggio d’orti e di frutteti, una statua del taumaturgo, vivace di colori e simboli, posata su una colonna, benedice la costa. La parte più interessante del paese è quella affacciata sul mare. Hanno fat- to il giro del mondo le fotografie di Lama Monachile e delle case abbarbicate sulla scogliera. Sino al XVIII secolo per accedere a Polignano bisognava attraversare l’Arco Marchesale protetto da un ponte levatoio. Di quel marchingegno oggi sono rimasti i fori per il passaggio delle catene, i binari nella pietra per far passare una grata di ferro e tre botole dalle quali versare olio bollente e pece contro eventuali assalitori. Passata la porta senza essere trattenuti dai gabellieri che un tempo stazionavano in triglie alla griglia o al cartoccio, riso patate e cozze, polpi lessi o alla pignata, cozze all’impepata, calamari e seppie crude, ostriche, saraghi e dentici. Ma si servono anche piatti a base di ortaggi e legumi, proprio di quelli così bene coltivati nei campi di Polignano: fave e cicorie, cavatelli con i ceci, spaghetti alla “sangiuannine” cioè con capperi, acciughe, pomodori freschi e basilico, oppure piatti con melanzane, zucchine, rape, patate. E gelato, artigianale. Pagina a cura di Vittorio Stagnani Sanità Bimbi in campo contro la patologia Diabetes Junior Cup M edtronic Diabetes Junior Cup Cup, torneo euro europeo di calcio, per bambini - anni con diabete tipo (colpisce . under anni, in forte aumento) per migliorare approccio e gestione quotidiana della terapia. 9-15 giugno 2012 19 bambini Dal all’ giugno giugno, squadre da bambini, dispu disputeranno (Centro Sportivo Cannavò, Idroscalo Milano) un minicampionato a eliminazione diretta, per rappresentare l’Italia a Losanna (finale europea) con altre nazioni europee (più Canada). Il fenomeno – Negli ultimi anni sono cresciuti sia i pazienti sia i costi Troppi ricoveri per il diabete Vanno usati meglio i farmaci D iabete: italiani non ancora trattati al meglio: solo su dieci misurano la glicemia almeno una volta l’anno, il % fa un test annuo per l’emoglobina glicata (indice dell’andamento e del grado di controllo della glicemia nel tempo), % fa screening per la nefropatia (il maggior predittore di rischio cardiovascolare), % osserva le terapie. Per crisi ipoglicemiche (calo eccessivo degli zuccheri nel sangue, a rischio coma o perdite momentanee della coscienza) mila diabetici finiscono al pronto soccorso e di loro, sono ricoverati ogni anno (dati Osservatorio ARNO Cineca e Società Italiana Diabetologia). “I farmaci che più aumentano tale rischio sono le sulfoniluree che – dice il prof. Stefano Del Prato – stimolano la produzione di insulina. Disponibili, ora, farmaci “intelligenti” (incretinici) che inducono la sintesi dell’ormone solo quando la glicemia è alta, interrompendola quando si avvicina a valori normali. Ma il loro utilizzo è limitato per il costo più elevato. Così, per risparmiare sui farmaci, si spende molto di più in ricoveri facilmente evitabili ed altro”. Intanto, il diabete assume l’entità di un’epidemia: negli ultimi anni i pazienti sono cresciuti del % (donne) e % (uomini); due su sono over , uno su over anni. Aumenta anche la spesa per farmaci: più % che è, però, meno di un terzo della spesa totale del SSN per i diabetici. Il più è speso per complicanze e ricoveri, per un totale di oltre miliardi € l’anno. “Se usassimo meglio i farmaci potremmo ridurre le complicanze: dei € l’anno spesi per ogni diabetico, € sono per ricoveri. Il tasso di ospedalizzazione è del % ( % in più rispetto al non diabetico). Necessario potenziare e razionalizzare l’assistenza sul territorio, accorpando le competenze specialistiche in strutture in grado di curare i pazienti più complessi ed identificare precocemente le complicanze: così si possono dimezzare i casi in cui le complicanze del diabete diventano di difficile gestione”. Emilia Romagna – Il “bevacizumab” L’iniziativa – Per prevenire l’ictus ad essa collegato Malattia della retina sospeso un farmaco Fibrillazione atriale: la Carta del paziente P D egenerazione maculare (DM): contesa tra i farmaci bevacizumab e ranibizumab. La Regione Emilia R. ha “sospeso, fino a conclusione di confronto tecnico-scientifico con Aifa relativo a studio Catt e a condivisione di condizioni di sicurezza d’uso di bevacizumab”, l’erogazione di quest’ultimo a carico del SSR nell’ambito di strutture regionali, per trattamento di nuovi casi di DM tipo essudativo legata all’età (garantita continuità per chi già lo usa; non pregiudizio per ulteriori determinazioni). Il farmaco ( - €) non è più rimborsato; resta, invece, a carico del SSR il ranibizumab ( - . €). resentata, in Italia, la “Carta Globale del Paziente con Fibrillazione Atriale (FA)” realizzata da Società Scientifiche e Associazioni pazienti per garantire migliori diagnosi, prevenire l’ictus ad essa collegato e creare Registri Nazionali. La FA, anomalia del ritmo cardiaco, impedisce la corretta espulsione del sangue che, in conseguenza, ristagna negli atri cardiaci, favorendo il formarsi di trombi che, via sangue, giungono al cervello e causano ictus. Costo medio di ogni ricovero per FA: . €. Per un anno di monitoraggio della patologia, . € per un totale di mld e mezzo € l’anno. Ogni anno, . italiani con ictus (di loro . muoiono entro il primo anno e . restano invalidi gravi non autosufficienti) con costo di assistenza sanitaria di , mld € ( , % del PIL) e peso assistenziale (spesa in proprio) ed emotivo su paziente e famiglie. La prevenzione è cruciale: corretta diagnosi, adeguato regime terapeutico. Gold standard della profilassi farmacologica: anticoagulanti orali antagonisti di vitamina K che, però, so- no prescritti solo al % dei pazienti i quali non li usano con regolarità e % di loro li abbandona per difficoltà di gestione (interazioni con alimenti o farmaci, necessità di frequenti controlli ematologici). La terapia anticoagulante ottimale con nuove molecole di prossima introduzione potrebbe evitare gran parte dei . ictus da FA l’anno e relativi costi. “Ma esse costano di più. Perché – dice il prof. Lorenzo Mantovani (università, Napoli) – non utilizzare, per queste, i risparmi realizzati dalle scadenze brevettuali che hanno ridotto i costi di terapie concomitanti ( - farmaci al giorno per patologie concomitanti o derivate)?” Pagina a cura di Nicola Simonetti Fiscalmente I chiarimenti nella circolare 9-15 giugno 2012 21 /E dell’Agenzia delle Entrate Barche oltre i 10 m c’è la tassa annuale T utte le unità da diporto (imbarcazioni e navi) di lunghezza superiore ai metri, possedute o detenute da soggetti residenti nel territorio dello Stato, oltre che da stabili organizzazioni in Italia di soggetti non residenti dovranno pagare una tassa annuale in base alla legge n. / . Gli importi fissi annuali da versare sono determinati in funzione della lunghezza dell’imbarcazione. Questi alcuni dei chiarimenti contenuti nella circolare n. /E dell’Agenzia delle Entrate. La normativa L’articolo , commi da a e -ter del D.L. n. / , convertito, con modificazioni, dalla L. n. / , successivamente modificato dall’articolo -bis del D.L. n. / , convertito dalla L. n. / , ha istituito una tassa annuale sulle unità da diporto di lunghezza superiore ai metri. L’articolo del D.L. n. / , convertito dalla L. n. / , ha inoltre introdotto, modificando il predetto articolo del D.L. n. / , una previsione di esenzione dalla tassa per le imbarcazioni utilizzate dai soggetti di cui all’articolo della L. n. / , affetti da patologie che richiedono l’utilizzo permanente delle imbarcazioni medesime. La tassa, ai sensi dell’ articolo , comma , del D.l. n. / , deve essere corrisposta dai proprietari, usufruttuari, acquirenti con patto di riservato dominio, o dagli utilizzatori a titolo di locazione anche finanziaria, per la durata della stessa, residenti nel territorio dello Stato, nonché dalle stabili organizzazioni in Italia dei soggetti non residenti, che posseggano, o ai quali sia attribuibile, il possesso dell’unità da diporto. La disciplina recata dal citato articolo prevede, ai commi , , -bis e , le ipotesi in cui la tassa non è dovuta. Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del aprile sono state, inoltre, definite le modalità e i termini di versamento e di comunicazione dei dati identificativi delle unità da diporto, soggette alla tassa annuale. A chi è rivolta l’imposta Come sopra detto, sono tenuti a pagare l’imposta i proprietari, gli usufruttuari, gli acquirenti con patto di riservato dominio o gli utilizzatori dell’imbarcazione a titolo di locazione anche finanziaria, per tutta la sua durata (anche se si tratta di un breve periodo), residenti nel territorio dello Stato. Se l’unità da diporto è di proprietà o è detenuta da più soggetti, questi sono tutti tenuti in solido al versamento della tassa. Anche i noleggiatori, al pari dei locatari, sono tenuti al pagamento. Chi è escluso Rimangono fuori dal campo di applicazione della tassa le persone fisiche non residenti nel territorio dello Stato e le persone giuridiche che non hanno la propria sede legale in Italia, anche se l’imbarcazione risulta immatricolata nei registri nazionali. L’imposta, inoltre, non si applica alle unità di proprietà o in uso allo Stato e ad altri enti pubblici, a quelle obbligatorie di salvataggio, ai battelli di servizio, compresi i tender (a patto che questi rechino l’indicazione dell’unità da diporto al cui servizio sono posti), nonché alle unità utilizzate da soggetti affetti da patologie che richiedono il loro utilizzo permanente. Queste le principali categorie escluse dal pagamento della tassa, che non trova comunque applicazione per il primo anno di immatricolazione delle imbarcazioni. Importi e scadenze “calibrati” sulle necessità Chi, alla data del ° maggio, possiede o detiene l’imbarcazione, è tenuto a versare la tassa entro il maggio. Se il presupposto per la sua applicazione si verifica dopo il ° maggio, il pagamento dovrà essere effettuato entro la fine del mese successivo a quello in cui il presupposto stesso si è verificato. In questo caso, va rapportato l’importo annuo al periodo che intercorre tra il momento in cui si verifica il presupposto fino al aprile dell’anno successivo. Chi uti- lizza l’imbarcazione sulla base di un contratto di locazione o di noleggio di durata inferiore all’anno, è tenuto al pagamento entro il giorno antecedente la data di inizio del periodo di durata del contratto. Ravvedimento operoso per i ritardatari Ai sensi del comma dell’articolo del D.L. n. / per l’omesso, ritardato o parziale n materia di “prova della mancanza del requisito dell’autonoma organizzazione” ai fini Irap, la “non contestazione” da parte della Agenzia delle Entrate di quanto sostenuto dal contribuente, circa l’insussistenza degli elementi indice dell’autonoma organizzazione, assume rilevanza processuale in favore del contribuente stesso. E tanto in ossequio al principio generale di non contestazione che governa il sistema processuale civile, pure applicabile nel processo tributario. È questo, in estrema sintesi, il principio che può ricavarsi dalla recente Ordinanza pronunciata dalla Corte di Cassazione in materia di IRAP (Ord. n. / ). Il fatto Un contribuente impugnava il silenzio rifiuto formatosi su di una domanda di rimborso dell’IRAP per gli anni dal al . I giudici d’appello accoglievano la tesi del contribuente e ne riconoscevano il diritto al rimborso, per insussistenza dei presupposti impositivi. L’Agenzia delle Entrate ricorreva per Cassazione deducendo la violazione e falsa Non si paga l’Irap se mancano i requisiti e se il fisco non contesta vale come prova applicazione dell’art. sufficiente motivazione. La decisione c.c. ed in- Nel dirimere la controversia i giudici di Cassazione hanno richiamato pregresse pronunce, nelle quali si era affermato il principio secondo cui l’esercizio delle attività di lavoro autonomo è escluso dall’applicazione dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) “solo qualora si tratti di attività non autonomamen- EMILIA CIMINIELLO CHIARA DAMMACCO a cura di Giuseppe Ciminiello FiscoinAula I versamento dell’imposta è prevista una sanzione amministrativa tributaria che va dal al per cento dell’importo non versato, oltre all’importo della tassa non dovuta. In caso di versamento tardivo della tassa, il contribuente può beneficiare, se ce ne sono le condizioni, dell’istituto del ravvedimento operoso. te organizzata; il requisito dell’autonoma organizzazione, il cui accertamento spetta al giudice di merito ed è insindacabile in sede di legittimità, se congruamente motivato, ricorre quando il contribuente: a) sia sotto qualsiasi forma, il responsabile dell’organizzazione e non sia, quindi, inserito in strutture organizzative riferibili ad altrui responsabilità ed interesse; b) impieghi beni strumentali eccedenti, secondo l’id quod plerumque accidit, il minimo indispen- sabile per l’esercizio dell’attività in assenza di organizzazione, oppure si avvalga in modo non occasionale di lavoro altrui; costituisce onere del contribuente che chieda il rimborso dell’imposta asseritamente non dovuta dare la prova dell’assenza delle condizioni sopraelencate”. Il massimo Collegio ha quindi vagliato il caso di specie, appurando come la sentenza di secondo grado favorevole al contribuente fosse in linea con i richiamati principi, avendo verificato l’insussistenza degli elementi indice dell’autonoma organizzazione e l’utilizzo di beni strumentali minimali in assenza di dipendenti. La CTR, infatti, sulla base della documentazione in atti (dichiarazioni e libro cespiti) aveva acclarato la limitata dotazione di mezzi e l’assenza di lavoratori subordinati. Ed è proprio a questo proposito che la Cassazione ha fatto applicazione del “principio di non contestazione”. Il Supremo Collegio, infatti, ha stigmatizzato il comportamento processuale del Fisco, enfatizzando la circostanza che l’accertamento di fatto svolto dai giudici di merito, “peraltro non” era stato “specificamente contestato”. Ed a corroborare il principio sono state richiamate le più recenti sentenze in materia (Cass. n. / , n. / , etc). In conclusione, la Corte ha confermato il diritto al rimborso, essendo stato appurato, e non contestato, che il contribuente si era dotato esclusivamente del minimo indispensabile per l’esercizio dell’attività, senza il quale il professionista non sarebbe posto nelle condizioni di svolgere il proprio lavoro. LE SCADENZE FISCALI PRIMA SCADENZA PER I VERSAMENTI IMU Lunedì giugno scatta il primo appuntamento con l’IMU (Imposta Municipale Unica). Il versamento per il può essere suddiviso in rate: • giugno: ° acconto di / per l’abitazione principale e pertinenze e ° acconto di / per tutti gli altri immobili • settembre: ° acconto di / per l’abitazione principale e pertinenze • dicembre: saldo per l’abitazione principale e pertinenze e per tutti gli altri immobili. I codici tributo da utilizzare nel mod. F sono: • quota Comune (abitazione principale e pertinenze) (fabbricati rurali strumentali) (terreni) (aree fabbricabili) (altri fabbricati) • quota Stato (terreni) (aree fabbricabili) (altri fabbricati). VENERDÌ GIUGNO Termine per regolarizzare, con il ravvedimento operoso breve (entro giorni), i versamenti delle imposte non eseguiti o effettuati in misura insufficiente il maggio: oltre alle imposte vanno versati la sanzione del % e gli interessi del , % annuo a partire dal giorno maggio. Termine per la registrazione anche cumulativa sul libro dei corrispettivi, da parte dei soggetti esercenti il commercio al minuto, delle operazioni effettuate nel mese di maggio e risultanti dagli scontrini fiscali o dalle ricevute fiscali. Emissione e registrazione delle fatture differite relative ai beni consegnati o spediti nel corso del mese di maggio e risultanti da Ddt o altro documento equivalente. Le fatture differite devono recare l’indicazione della data e del numero dei documenti. Annotazione, sui registri IVA, del documento riepilogativo relativo alle fatture di ammontare unitario inferiore a € emesse nel mese di maggio. 22 Chi va&Chi viene 9-15 giugno 2012 Arrivi a BARI Partenze da BARI Destinazione Compagnia Part Arr AirEuropa AirEuropa AirEuropa AirEuropa AirEuropa BARCELLONA AirEuropa AirEuropa AirEuropa AirEuropa AirEuropa Airberlin Airberlin BERLINO TXL Airberlin Ryanair Ryanair Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia BOLOGNA Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair BRUSSELS CHARLEROI Ryanair Ryanair BUCAREST W!ZZ W!ZZ W!ZZ BUDAPEST W!ZZ Ryanair Ryanair CAGLIARI Ryanair blu-express blu-express blu-express blu-express CATANIA blu-express blu-express blu-express germanwings germanwings COLONIA germanwings germanwings germanwings Ryanair CUNEO Ryanair airberlin airberlin DUSSELDORF Lufthansa Ryanair DUSSELDORF Ryanair WEEZE Ryanair Ryanair Ryanair FRANCOFORTE Ryanair HAHN Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair GENOVA Ryanair Volotea IBIZA Volotea Ryanair KARLSRUHEBADEN Ryanair Ryanair KOS Ryanair easyJet easyJet LONDRA easyJet GATWICK easyJet british airways Ryanair Ryanair Ryanair LONDRA STANSTED Ryanair Ryanair Ryanair Luxair LUSSEMBURGO Luxair MAASTRICHT Ryanair Ryanair Ryanair MADRID Ryanair Ryanair MALTA Ryanair Alitalia Alitalia Meridiana fly Meridiana fly Alitalia Alitalia Alitalia Meridiana fly Meridiana fly Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Meridiana fly Meridiana fly Alitalia Alitalia MILANO LIN Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Meridiana fly Meridiana fly Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia easyJet easyJet MILANO MXP easyJet easyJet easyJet easyJet Alitalia easyJet easyJet : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : Frequenza da M M M M M M M M M M G M L L L L L L L S MM G V S D M S S D M GV D MG MG M GV MG V V S D S D MG V S D V M D L M S M G D M M M M G G G G L L M L L L L L M M M M M S S S S V D S V V V V V D D D D G S M M S L D S M S S M S G M M G G M S S G S M L GV S V L M D V G M S G G M L M S D LM LM LM GV S G S G S V M D G M D L S G G M S L MM G V L MM G V S S LM GV L MM G V S D L MM G V L MM G V L MM G V L MM G V S D L MM G V D D S D L MM G V L MM G V L MG V L MM G V L MM G V S D L MM G V D L MG V D L MM G V S D L MM G V D L MM G V S D V L MM G V S D L MM G V S D L MM G V D L MM G V D L MM G V D L MM G V D L MM G V S D L MM G V S D L MM G V S D L MM G 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Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Ryanair Ryanair germanwings germanwings germanwings germanwings germanwings Carpatair Carpatair Carpatair belleair belleair belleair belleair belleair belleair belleair Alitalia Alitalia Alitalia Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Alitalia Alitalia Alitalia Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair air italy air italy air italy air italy air italy air italy air italy air italy air italy air italy Ryanair Ryanair air italy helvetic ORARI IN VIGORE dal / / : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : al / / Frequenza da S S S S L MM G V L MM G V L MM G V D D D S L MM G V S L MM G V L MM G V L MM G V L M V M G S S S M G M G D D D D D D S M M GV L L MM G V S D L MM G V S D L V D L MM G V S D D D D D M G M G M G M G M G M G D V L G D L M V L MM G V S D M S M G S S L MM V S G D MG V D LM S L MM G V S D L MM G V S D L MM G V S L MM G V S L MM G V S L MM G V S D L MM G V S D L MM G V D L MM G V D L MM G V D L MM G V S D L MM G V S D L MM G V S D L MM G V S D L MM G V D GV D L MM G V D L MM G V S D L MM G V S D D L MM G V S G M S D M L V D LM GV S M S M G S L MM LM V G D V S MG V S D LM GV S D L MM G V S D L MM G V S D V L V M D L V D S M G S G M D S L M L MM G V S D L MM G V S D L MM G V S D L G S M V M D V D L G GV L MM G V V S S S S S L M V L MM G V S D / / / / / / / / / / 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/ / / / / / / / / / Destinazione Compagnia Part Arr MILANO MXP MILANOBERGAMO MONACO OLBIA PALERMO PALMA DI MAIORCA PARIGI BVA PISA PRAGA RIGA ROMA CIA ROMA FCO SIVIGLIA STOCCARDA TIMISOARA TIRANA TORINO TRIESTE VALENCIA VENEZIA VENEZIATREVISO VERONA ZURIGO easyJet : Alitalia : Alitalia : Alitalia : easyJet : easyJet : easyJet : easyJet : Alitalia : Alitalia : easyJet : easyJet : easyJet : Alitalia : Ryanair : Ryanair : Ryanair : Ryanair : Ryanair : Ryanair : Ryanair : Ryanair : Ryanair : Ryanair : Ryanair : Ryanair : Ryanair : Lufthansa : Airberlin : Airberlin : Meridiana fly : blu-express : blu-express : blu-express : blu-express : blu-express : blu-express : blu-express : blu-express : blu-express : blu-express : blu-express : Volotea : Volotea : Ryanair : Ryanair : Ryanair : W!ZZ : W!ZZ : airBaltic : Ryanair : Ryanair : Ryanair : Ryanair : Ryanair : Ryanair : Ryanair : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Ryanair : Ryanair : germanwings : germanwings : germanwings : germanwings : germanwings : Carpatair : Carpatair : Carpatair : belleair : belleair : belleair : belleair : belleair : belleair : belleair : Alitalia : Alitalia : Alitalia : Ryanair : Ryanair : Ryanair : Ryanair : Ryanair : Ryanair : Ryanair : Ryanair : Ryanair : Ryanair : Ryanair : Alitalia : Alitalia : Ryanair : Ryanair : Ryanair : Ryanair : Ryanair : Ryanair : air italy : air italy : air italy : air italy : air italy : air italy : air italy : air italy : air italy : air italy : Ryanair : Ryanair : helvetic : ORARI IN VIGORE dal / / : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : al / / Frequenza L L L L L MM G MM G MM G MM G MM G L MM G L MM G L M M M M G G G da S S S S S V S V D V V D V D D D V D V D S S V D S D S M M GV L L MM G V S D L MM G V S D L V D L MM G V S D D D M G M G M G M G M G M G D D D V L G D L M V L MM G V S D M S M G S S L MM V S G D MG V D LM S GV L MM G V S D L MM G V S D L MM S D L MM V L MM G V S D D L MM G V D L MM G V D LM D L MM G V D L MM G V S L MM G V S D L MM G V S D L MM S D L MM G V S D L MM G V D GV D L MM G V D L MM G V S D L MM G V S L MM G V S D L MM G V S D MM G V S D L MM G V S D L MM G V D L L MM G V S D L MM G V S D L MM G V S D G M S D M L V D M G S LM GV S M S L MM LM V G D V S MG V S D LM GV S D L MM G V S D L MM G V S D V L M V D L M V D M G S M G S S G M D S M L L MM G V S D L MM G V S D L G S M V M D V D L G GV V L MM G V S S S S V L M L MM G V S D / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / a / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / Chi va&Chi viene Partenze da BRINDISI Destinazione Compagnia Part Arr BERNA helvetic Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : Jetairfly.com : : BOLOGNA BRUSSELS Frequenza V L M D M M M G G G V S M S : : M Jetairfly.com : : M Jetairfly.com : : M Jetairfly.com : : CAGLIARI COLONIA EINDHOVEN GINEVRA GIRONA BARCELLONA LONDRA STANSTED MILANO LIN MILANO MXP MILANOBERGAMO Ryanair : : Volotea Volotea Airberlin Airberlin Ryanair easyJet easyJet easyJet : : : : : : : : : : : : : : : : Ryanair : : Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : Alitalia : : easyJet easyJet AirOne AirOne easyJet AirOne AirOne AirOne AirOne AirOne Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : / / / / / / / / / / / / / / M Jetairfly.com BRUSSELS CHARLEROI da V / / / / / / / / / / / / / / / / / / Nota / / / / Nota / / / / Nota L / / V / / / / S / / / / / / / / / / / / / / / / S / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / D V D L V M D M M L G S L D V L MM G V S D D L MM G V S L MM G V S D L MM G V S D S L MM G V D / / / / / / / / / / / / / / L MM G V S S D S MG M L MM G L MM G V V V V / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / Nota S L / / Nota G D D D D S D V L / / / / / / / / / / / / / / Nota S M a / / / / / / / / / / / / / / MG / / / / / / / / / / / / / / Arrivi a BRINDISI Destinazione Compagnia Part Arr Frequenza Ryanair : : M Ryanair : : S Ryanair : : G D Ryanair : : L Ryanair : : M Ryanair : : M V Ryanair : : S MILANOBERGAMO Ryanair : : V Ryanair : : M Ryanair : : M V D Ryanair : : M V D Ryanair : : L M V D Ryanair : : G Ryanair : : L G MONACO Airberlin : : G S NORIMBERGA Airberlin : : G PARIGI BVA Ryanair : : G D PARIGI ORY easyJet : : M G S Ryanair : : M Ryanair : : M Ryanair : : L MM G V S D PISA Ryanair : : L MM G V S D Ryanair : : L MG V S D Ryanair : : L MM G V S Ryanair : : D ROMA CIA Ryanair : : M GV S Alitalia : : L MM G V S D Alitalia : : L MG V S Alitalia : : L MM G V S D ROMA FCO Alitalia : : L MM G V S D Alitalia : : L MM G V S D Alitalia : : L MM G V S D Ryanair : : V STOCCOLMA Ryanair : : M Ryanair : : D TORINO Ryanair : : M G S Volotea : : M G S Alitalia : : M G VENEZIA Alitalia : : S Ryanair : : L V VENEZIATREVISO Ryanair : : M D Ryanair : : M G S VERONA Ryanair : : M Airberlin : : D Airberlin : : L ZURIGO Airberlin : : V helvetic : : G D / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / da / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / a / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / Destinazione Compagnia Part Arr BERNA : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : Ryanair : : Volotea Volotea Airberlin Airberlin Ryanair easyJet easyJet easyJet : : : : : : : : : : : : : : : : GIRONA BARCELLONA Ryanair : : Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair : : : : : : : : : : : : L LONDRA STANSTED Alitalia : : L MM G V Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia easyJet easyJet AirOne AirOne easyJet : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : BOLOGNA BRUSSELS BRUSSELS CHARLEROI CAGLIARI COLONIA EINDHOVEN GINEVRA MILANO LIN MILANO MXP ORARI IN VIGORE dal / / al / / Nota : Via Dubrovnik Nota : Non opera il giorno / ; il / il volo parte alle Frequenza helvetic Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Jetairfly.com Jetairfly.com Jetairfly.com Jetairfly.com Jetairfly.com ISOLE TREMITI / / / / / / / / / / / / / / / / / / V L M D M M M G G G V S M S M M M S L V S / / / / / / / / S / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / V D V D M G D L D M V L MM G L MM G MILANO MXP MILANOBERGAMO / / / / / / / / MONACO NORIMBERGA PARIGI BVA PARIGI ORY PISA ROMA CIA D V S D V S D S V D S V S S D ROMA FCO STOCCOLMA TORINO VENEZIA . Frequenza da Alidaunia Alidaunia : : : : L MM G V S D MM G S D Alidaunia : : L a / / / / / / V Destinazione Compagnia Part Arr / / / / / / Alidaunia ISOLE TREMITI Nota : Frequenza : Alidaunia : : Alidaunia : : MM G L da S D / / / / S D / / V MM G a VERONA / / / / ZURIGO Nota ORARI IN VIGORE dal / / al / / Nota : Il volo LID i giorni Lunedì e Venerdì fa scalo a Vieste ore ORARI IN VIGORE dal / / al / / Nota : Il volo LID i giorni Lunedì e Venerdì fa scalo a Vieste ore . VENEZIATREVISO Arrivi a FOGGIA / / . Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata Anno XV - 06 / 12 febbraio 2010 - € 1,15 Se venduto in abbinamento con “La Gazzetta del Mezzogiorno” € 0,90 di Dionisio Ciccarese Le chiacchiere non servono Puglia svegliati! V ia via i sospetti stanno prendendo forma: questa campagna elettorale rischia di non dare alcun valore aggiunto alle prospettive della Puglia. La situazione diventa paradossale perché ci fa rimpiangere persino la stagione della comunicazione politica intrisa di promesse. Quella politica dell’annuncio che porta i vari esponenti a spararla sempre più grossa nel tentativo (spesso riuscito) di incantare un elettorato credulone e smarrito. Cambiali mai portate all’incasso. Ma oggi non è più così. I modelli di rappresentazione della TV e l’autoreferenzialità con gli altri media hanno innescato un meccanismo di circolarità dell’informazione che imprigiona le notizie in un paradigma sempre più lontano mana Federico Pirro, docente di Storia dell’industria nell’Università barese, in un editoriale sul nostro giornale ha rotto gli indugi e, con l’eleganza che lo caratterizza, ha rivolto ai candidati una di quelle domande che una volta tra i banchi di scuola si definiva “a piacere”: per favore, diteci qualcosa di economico. Diteci, insomma: quale idea della Puglia avete in testa per i prossimi anni? Quali sono le strategie su cui si deve puntare per lo sviluppo? Come la Puglia intende allinearsi all’Europa? E se non bastasse in un altro articolo il prof. Giovanni Ancona, docente di Economia Politica nella medesima Università, con eguale accuratezza e interpretando i dati della crisi ha “stroncato” facili entusiasmi sottolineando che sarà la ripresa Carte “revolver” Adobe € 1,15 Se venduto in abbinamento con “La Gazzetta del Mezzogiorno” € 0,90 erla per ricev il via e-ma Settimanale di informazione economica - Sped. in abb. post. 45% Art 2 c. 20/B L. 662/96 - Filiale di Bari Elezioni regionali – Scelte strategiche e operative fondamentali attendono il Governatore Vendola, una vittoria palese di Dionisio Ciccarese E Comunicazione, potere e governance parte. Piepoli ne aveva sorriso e aveva sottolineato: “Bisogna solo aspettare qualche settimana. Vedremo”. Abbiamo visto. Non è certo questo il fulcro del nostro ragionamento, ma ne esprime perfettamente l’atteggiamento. Una miscela di ignoranza e supponenza con un esito scontato: il disastro elettorale. Ora si discute dei “se” e dei “ma”. Di una diversa possibile configurazione dei candidati. È troppo tardi. Vendola non solo ha vinto, ma ha già disegnato il “framing” nel cui recinto si giocherà la nuova discussione politica: la fine dei partiti. 08/10 new la Gazzetta La vostra nuova ed esclusiva concessionaria di spazi pubblicitari Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata Anno XV - 27 febbraio / 5 marzo 2010 - € 1,15 Se venduto in abbinamento con “La Gazzetta del Mezzogiorno” € 0,90 Tel. 080.5857450 Fax 080.5857426 [email protected] Settimanale di informazione economica - Sped. in abb. post. 45% Art 2 c. 20/B L. 662/96 - Filiale di Bari Vendola al comando braio 7 feb 2 L’esito del nostro sondaggio: il Governatore uscente al 46,5%. A 6 punti di distanza Palese. La Poli Bortone all’11%. Servizi, grafici e tabelle alle pagine 15-16-17 e 18 Foto: Carlo Cofano/Iesseppi A proposito di debito pubblico Turismo – Una regione leader Confindustria – Ecco le “tesi” L’ora di sirtaki e flamenco BIT di Milano: Il Sud ora deve E la tarantella? Puglia sbanca voltare pagina N ell’autunno del in molti dissero “niente sarà più come prima” quando, nell’occhio del ciclone della crisi finanziaria più grave degli ultimi sessanta anni, persino i giganti di Wall Street mostravano piedi d’argilla. I governi di tutto il mondo venivano allora sollecitati al di GIOVANNI FERRI da quel turbinio, le gengive dei salvati addentano ora le mani dei salvatori pubblici. La memoria è breve, le situazioni cambiano rapidamente, occorre stare al passo con i tempi. Oggi, dunque, molti di quei governi che venivano lodati – si pensi all’Irlanda – per la celerità con cui si erano mossi 09/10 new L a Puglia in fatto di turismo è certamente una regione leader. È quanto merso con chiarezza nei giorni scorsi alla BIT di Milano., importante rassegna fieristica di settore. La regione ha fatto grandi passi in avanti sul piano della destagionalizzazione offrendo un ampio ventaglio di offerte che vanno ben oltre il “bel mare” che per troppi anni ha B urocrazia, criminalità e utilizzo fruttuoso dei fondi europei. Questi i temi al centro del confronto al Petruzzelli di Bari nel convegno “Il Sud aiuta il Sud”, organizzato per celebrare i anni della Confindustria. In quattro pagine l’analisi dei dati sull’economia del Mezzogiorno e le strategie di sviluppo pianificate da mondo delle imprese e isti- la Gazzetta Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata Anno XV - 6 / 12 marzo 2010 - € 1,15 Se venduto in abbinamento con “La Gazzetta del Mezzogiorno” € 0,90 Il presidente Nichi Vendola resta saldamente alla guida della Puglia. Gli elettori lo hanno confermato assegnandogli oltre il % delle preferenze. Più di punti rispetto al suo principale antagonista, Rocco Palese. Alla Poli Bortone è andato invece l’ , % dei voti. Un esito in totale sintonia con i risultati dei tre sondaggi che l’Istituto Piepoli aveva realizzato per il nostro giornale (e di cui pubblichiamo la riproduzione delle prime pagine). Ora dopo una breve pausa (che andrà qualche giorno oltre le festività) il presidente Vendola dovrà nominare la Giunta. Il che dovrebbe accadere intorno al aprile. È questa una fase delicata e il suo esito è tanto più atteso per i molti significati che avrà la composizione della nuova Giunta. Una lezione Ventura sale in cattedra 10/10 new Tel. 080.5857450 Fax 080.5857426 [email protected] Settimanale di informazione economica - Sped. in abb. post. 45% Art 2 c. 20/B L. 662/96 - Filiale di Bari Sondaggio – Il Governatore sempre in vantaggio anche nel secondo round dell’indagine Vendola tiene il passo Palese insegue (-5,5%) la Gazzetta La vostra nuova ed esclusiva concessionaria di spazi pubblicitari Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata Anno XV - 13 / 19 marzo 2010 - € 1,15 Se venduto in abbinamento con “La Gazzetta del Mezzogiorno” € 0,90 rzo 13 ma Tel. 080.5857450 Fax 080.5857426 [email protected] Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata Settimanale di informazione economica - Sped. in abb. post. 45% Art 2 c. 20/B L. 662/96 - Filiale di Bari Vendola sempre in testa Resta netto il vantaggio su Palese (4,5%). Cala la Poli Bortone. Il prof. Nicola Piepoli ci spiega i perché di tanti consensi per il Governatore uscente I ( numeri) , ( numeri) Nome_______________________Cognome __________________ Via ___________________________________ Cap _____________ G. 6 E E PAG ACI ALL LEVANT erla per ricev il via e-ma Ȃ° ntervista a “cuore aperto” de La Gazzetta dell’Economia a Giampiero Ventura, allenatore genovese, anni, artefice del miracolo Bari, la squadra-sorpresa che in A è decima davanti ad alcune grandi. Ventura parla della sua capacità di “motivatore” che fa gioco di squadra V V V V D D D D S D V L MG M M G S G D L M M V S V M L M M M L L L L L V V V G G G G G G D D D M M M MM G MG MM G M MM G S D S V S D V S D V S D V S D L L L L L M G MM G MM G MM G MM G MM G MM G V V V V V V V V S S S S S D D D D D S D M D M M M G G G S S S L V M M D G S M L D V G D / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / a / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / PDF e Adob ti su stra Regi o.it ww azec w.g erla ricev per e-mail via ǯ isi alla cr Calcio 7 ete io in R Territor EBREO 19 . 21 A PAG rtuosa lia è vi risorse g u P a i L orto d ma a c SA TRAVER ǯȂ ALLE 18 E PAGG. ǯ renza Traspa nche ba test e stress ƤǦ ǡ Ǥ Ǥ Ǧ ° ǯ ǡ ° ǯǤ Ǧ Ǥ1 î ǡ Ǥ ǯ Ǥ Ǧ ǡ Ǧ ¿ Ǥ 3 ǡ ǡ G. 2 E PAG E ǡ Ǥ Ǧ NE ALL SCHIRO ǡ ǡ ȋ Ƥ Ǧ ǡ Ǧ Ȍȋ ǡ ƥ ǡ ǯ Ƥǡ ȌǤǡƤ îǤ Ǧ ǡ Ǥ î Ǧ ǡ Ǧ ǯȂ Ǧ ǯ Ȃ Ƭǯ dzǡ Ǥ Dz Ǧ ǡ Ȍ ǯ Le difficoltà di accesso al credito bancario espongono famiglie e imprese al rischio di finire nelle mani di organizzazioni sempre più rno zzogio re a... Me te Ricetta re per compe innova Ȃǣ° e Pescam l coinvo e Pa 12 Ǥ ǡ ǡ Ƥ ǡ ǡ Ǧ ǡ Forme di pagamento: versamento su CCP n° intestato a P.Q.S. - Periodici e Quotidiani del Sud Via delle Orchidee, Z.I. Modugno-Bari assegno non trasferibile Codice Fiscale o Partita IVA Città __________________________________ Provincia ________ (se si richiede fattura) Recapito telefonico ______________________________________ Data________________Firma_____________________________ Invii il coupon al fax I suoi dati nel rispetto della Legge o tramite posta indirizzandolo a P.Q.S. - Periodici e Quotidiani del Sud – Via delle Orchidee, – / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / Adobe ŶŶŽysʹϮϵŵĂŐŐŝŽͬϰŐŝƵŐŶŽϮϬϭϬʹΦϭ͕ϬϬʹ^Ğƫ ŵĂŶĂůĞĚŝŝŶĨŽƌŵĂnjŝŽŶĞĞĐŽŶŽŵŝĐĂʹǁǁǁ͘ŐĂnjĞĐŽ͘ŝƚʹ^ƉĞĚŝnjŝŽŶĞŝŶĂďď͘ƉŽƐƚĂůĞϰϱйƌƚϮĐ͘ϮϬͬ>͘ϲϲϮͬϵϲʹ&ŝůŝĂůĞĚŝĂƌŝ Inferno usura ŵĂŶĂůĞ ƫ ϭ͕ϬϬʹ^Ğ ϬϭϬʹΦ ŐŝƵŐŶŽϮ PDF i su Registrat zeco.it www.ga GIAMPIERO VENTURA La vostra nuova ed esclusiva concessionaria di spazi pubblicitari desidero sottoscrivere un abbonamento annuale a La Gazzetta dell’ Economia Tariffa per l’ Italia € , Tariffa per l’ Europa € la Gazzetta i su Registrat Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata Anno XV - 3 / 9 aprile 2010 - h sì, è stata una vittoria palese. E anche annunciata. A dispetto dei giochini paracomunicativi che in preda alla disperazione si è tentato di fare per ribaltare un rapporto che non è mai stato in discussione. Vendola ha vinto, ma in realtà non è solo Palese ad aver perso. Piuttosto è stato il centrodestra. Si può dire quel che si vuole e cercare con le parole di camuffare la realtà: Palese non ha mai avuto alcuna chance. Qui accanto pubblichiamo la riproduzione delle tre prime pagine de “La Gazzetta dell’Economia” che riportano i dati cui Sì PDF da S MG M L MM G L MM G a Basilicat ͬ>͘ϲϲϮͬϵϲʹ&ŝůŝĂůĞĚŝĂƌŝ Puglia e ƌƚϮĐ͘ϮϬ sociali di ^ƉĞĚŝnjŝŽŶĞŝŶĂďď͘ƉŽƐƚĂůĞϰϱй omici e on njĞĐŽ͘ŝƚʹ ec ǁ͘ŐĂ i ĐĂʹǁǁ ĐŽŶŽŵŝ Sistem ĂnjŝŽŶĞĞ ĚŝŝŶĨŽƌŵ ana che gr Grano, zeco.it www.ga Tel. 080.5857450 Fax 080.5857426 [email protected] Settimanale di informazione economica - Sped. in abb. post. 45% Art 2 c. 20/B L. 662/96 - Filiale di Bari Dati inquietanti dalla ricerca Assofin-Crif-Eurisko sulle “revolving” 21/10 new la Gazzetta Frequenza L Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata 13/10 new : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : etta la Gazz ʹϭϵͬϮϱ La vostra nuova ed esclusiva concessionaria di spazi pubblicitari : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : ORARI IN VIGORE dal / / al / / Nota : Il / il volo parte alle . con arrivo alle . ŶŶŽys la Gazzetta AirOne AirOne AirOne AirOne AirOne Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Airberlin Airberlin Ryanair easyJet Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Volotea Alitalia Alitalia Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Airberlin Airberlin helvetic Nota S L MM G L MM G / / / / / / / / Destinazione Compagnia Part Arr / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / M M / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / D L a / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / G Partenze da FOGGIA Destinazione Compagnia Part Arr da V M /10 24w ne 05/10 new 23 9-15 giugno 2012 Z.I. Modugno-Bari non saranno comunicati o diffusi a terzi e potrà richiederne, in qualsiasi momento la modifica o la cancellazione. 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