85 11/01/2012 Oggi è il mio compleanno

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85 11/01/2012 Oggi è il mio compleanno
Narrativa
11/01/2012
Oggi è il mio compleanno.
Essendo un giorno infrasettimanale ho posticipato la festa con gli amici a sabato. Tuttavia i festeggiamenti ci saranno, con i parenti.
Quelle festicciole orribili con zie delle quali
ignori l’esistenza, nonni che sono stati presenti e vincitori a tutte le guerre e la mamma
che ti costringe a sorridere a ogni regalo con
rigorose gomitate nelle costole.
Regali, per altro assurdi: come quelli di cugini
che ti regalano una camicia di jeans strappata
con la stampa di una “HARLEY DAVIDSON”
con una ragazza formosa SDRAIATA accanto, o zie che ti donano camicie rosa dicendoti
che è il colore dell’anno e, unico lato positivo, nonne e nonni che puntualmente, ogni
anno, regalano buste stracolme di banconote
tanto che, quando ero molto piccolo, credevo
che i nonni, tutti gli 11 Gennaio entrassero in
banca con una pistola e un passamontagna e
si procurassero il regalo. Quest’anno, tuttavia, la zia delle camicie color confetto, mi ha
regalato un quadrilatero cartaceo rivestito di
pelle nera con un lucchetto e la scritta dorata: DIARIO SEGRETO.
Lo avevo sempre ritenuto un oggetto prettamente femminile, e in effetti, se non dalla zia
delle camicie alla Cristiano Malgioglio, da chi
dovevo aspettarmelo?! Dopo che gli “antenati” erano usciti, mi ritrovavo io, solo, con una
penna in mano, la luce pallida di una lampadina a basso consumo e due pagine bianche
che mi fissavano.
Ho chiesto un consiglio al gatto, “spaparanzato” sul mio letto, il quale mi ha risposto con
un miagolio che sembrava dire: “Scrivi ciò
che vuoi, tanto, finché ci sono io, a letto non
vai”. Così ho delicatamente poggiato la stilografica sulla carta e non appena la prima goccia d’inchiostro ha toccato il foglio ho scritto:
Caro diario,
STOP, STOP!
C’è già un errore.
Tu non mi sei affatto caro; forse lo sarai stato per mia zia quando ti ha acquistato, ma
ciò non mi riguarda. Comunque ricomincio…
Diario (per niente CARO),
noi non ci conosciamo e, se possibile, non
desidero neanche fare la tua conoscenza, mi
basta sapere che è stato abbattuto un albero rigoglioso per crearti, perciò mi stai già
antipatico.
Le due stelline dorate sul tuo nome mi danno l’idea di… femminile!
Io mi vergognerei a girare con due stelle sul
capo, perciò deduco tu sia una femmina e
come devo chiamarti… Diaria?!
Saltiamo le formalità, credo che io stia delirando, penso per colpa del sonno.
Ci sono persone che la sera non vedono l’ora
di svuotarsi l’anima e trasporla su carta, e
dopo di ciò si sentono più leggeri e liberati…
Poveri scemi!
Io mi tengo ben stretti i miei segreti e pensieri e non comprendo chi adora voi QUADERNINI impiccioni. Se si sentono un peso,
anziché svuotarsi la coscienza con un diario,
si svuotino il portafoglio e vadano da uno
psicologo. Un omino con camicia celeste,
gilet rosso, occhialini calati sul naso e l’aria
di uno che stasera cena in un ristorante di
lusso pagandolo con la tua seduta, è meglio
di un pezzo di carta (anche se molto meno
economico). Inoltre io ho una vasta gamma
di amici e parenti ansiosi di impicciarsi negli affari altrui e conosco per giunta, uno
psicologo che mi riceverebbe GRATIS!
Mi sono spremuto il cervello come un limone e non mi sento affatto ALLEGGERITO
(sarà colpa forse del polpettone che ho divorato a cena); toglierò il gatto dal letto e
andrò a dormire.
Buonanotte, a mai più rivederci.
Amerigo Marchesini
Nuove direzioni • n. 9 maggio-giugno 2012
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