Quali opportunità negli Stati Uniti L`aereo del
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Quali opportunità negli Stati Uniti L`aereo del
· OTTOBRE 2014 · 3,50 E In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio-Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN1125-1549 N°384 Quali opportunità negli Stati Uniti L’aereo del futuro sarà trasparente Il manufacturing ora si pensa in 3D DOSSIER INDUSTRIA AEROSPACE 0RESSOSTATIs6UOTOSTATIs4ERMOSTATIs&LUSSOSTATIs&LUSSIMETRIs,IVELLOSTATIs3ENSOR APPARECCHI APPA P RECCHI DI C 20125 Milano - Via Jean Jaurés, 12 - Tel. +39 0228851811 - Fax +39 Proprio come il DNA, ogni prodotto Elettrotec è unico e irripetibile. Oggi, grazie al QR code, rendiamo tracciabili i nostri prodotti e certifichiamo la loro unicità, offrendo un’ulteriore garanzia ai clienti, che sono così consapevoli di entrare in possesso di un prodotto originale, controllato e sicuro. Elettrotec: quando la capacità di rinnovarsi è parte integrante dell’identità. NSORIDILIVELLOs0RESSOSTATIELETTRONICIs4RASMETTITORIDIPRESSIONEs)NDICATORIDIGITALI HI DI CONTROLLO PER FLUIDI +39 0228851854 - [email protected] - www.elettrotec.com 2014 A I S A PTC " 34!.$ 0!$% GRAFICA ROVEDA Elettrotec Il DNA non mente Avete obiettivi ambiziosi? Volete ottenere di più? Noi allarghiamo i vostri orizzonti. Automazione del XXI secolo: Festo CPX. La piattaforma di automazione per una produttività eccellente. Parma, 28-31 ottobre 2014 PAD. 3 Stand G031 www.festo.it/cpx A CHI SI RIVOLGE L’evento si rivolge a manager, tecnici, progettisti, specialisti e opinion leader che operano nel mondo produttivo, a OEM, costruttori di impianti e linee di produzione, system integrator, utilizzatori finali. I LABORATORI Interessante modalità di apprendimento. I partecipanti potranno imparare a utilizzare i prodotti delle aziende avvalendosi della guida di tecnici esperti. I WORKSHOP Seminari tecnici tenuti dalle aziende espositrici della durata di 30 minuti ciascuno. LA MOSTRA Esposizione a cura delle aziende partecipanti. Sarà possibile verificare l’attuale offerta commerciale. PER ADERIRE Visita il sito ma.mostreconvegno.it. per partecipare ai seminari, alla mostra e ai laboratori. La partecipazione è gratuita. Tutta la documentazione sarà disponibile on-line il giorno stesso della manifestazione. CON LA COLLABORAZIONE DI: ORGANIZZATO DA: punterà i riflettori sul mondo del Packaging con particolare riferimento alle applicazioni per i settori Food & Beverage e Life Science. [email protected] Quest’anno Machine Automation ma.mostreconvegno.it GIOVEDÌ 11 DICEMBRE 2014 IBM CLIENT CENTER Circonvallazione Idroscalo 20090 Segrate MI 2014 z FOCUS PACKAGING CON IL PATROCINIO DI: se g r et e r i a o r g a n i z z at i v a: 02 49976533 AWARDS co n t at t i z PACKAGING Ufficio commerciale: 335 276990 pu ap ntamen to a 70.000 articoli 25.000 pallets a stock presenti in 80 Paesi nel mondo AFFIDABILITÀ À E QUALITÀ, À QUESTIONE DI NUMERI -7&rMPTEVXRIVGLIXMEWWMGYVEUYEPMXkIHEJ½HEFMPMXkTIVGLrGSRXVSPPEP´MRXIVE ½PMIVE HIP TVSGIWWS TVSHYXXMZS HEKPM WXEFMPMQIRXM HM TVSHY^MSRI EPPI WIHM HMWXVMFYXMZI KVE^MI EH YR GSPPEYHEXS±TIVGSVWS UYEPMXk² GLI JE HIPPE RSWXVE gamma la più completa e aggiornata del mercato. www.isb-bearing.com PRESSO I MIGLIORI DISTRIBUTORI CHE ESPONGONO IL MARCHIO ISB EDITORIALE LUCA ROSSI Nel caos geopolitico, due approcci all’economia Il caos internazionale è alle stelle. L’incertezza geopolitica è ai limiti di guardia. I focolai si moltiplicano. Eppure i mercati finanziari sembrano non mostrare turbamento: le Borse sono addirittura cresciute in questi ultimi mesi e gli scambi obbligazionari mostrano tutta la loro tonicità. Ma mentre nei santuari dell’economia finanziaria sembrano fare spallucce alla situazione contingente nelle aziende dell’economia reale sale l’incertezza e il timore per una tenuta quotidiana. A causa dell’instabilità politica nata con la Primavera araba, Sace ha calcolato che la sola Italia ha perso ben 16 miliardi di export nel periodo 2011-2013. Solo in Russia e in Ucraina, lo scorso anno i Paesi dell’Area euro hanno esportato rispettivamente 86,8 e 12,8 miliardi di euro. Le tensioni in quelle zone, ma soprattutto le sanzioni internazionali, ridurranno senza dubbio questi numeri nel corso di quest’anno. Per non parlare delle materie prime, dato che l’Europa secondo i dati del WTO attinge il 30% del gas di cui necessità da Mosca. Il Medio Oriente e il Nord Africa hanno certamente un peso minore sulla bilancia commerciale ma. comunque non irrilevante. Secondo i dati Sace, l’export dei Paesi dell’Area euro verso Libia, Egitto, Tunisia, Siria e Iraq è ammontato a 33 miliardi di euro: un terzo rispetto all’interscambio con Russia e Ucraina ma si somma a un quadro che si ripercuote ulteriormente sulla già debole economia europea. Tra tanti dati destinati ad aggiornarsi con l’evolversi degli eventi, uno appare da subito incontrovertibile: sul fondo di questa drammatica crisi geopolitica mondiale si staglia nuovamente lo scontro tra due approcci: quello dell’economia virtuale, fatta da freddi algoritmi matematici e speculazioni di Borsa, e quello dell’economia reale, fatta dalla passione quotidiana e dalla metodica determinazione. @lurossi_71 progettare 384 • OTTOBRE 2014 9 Dal 1956 soluzioni per ogni movimento Dal 1956, la Tecnologia e Qualità Made in Italy delle soluzioni Bonfiglioli muovono le più importanti applicazioni industriali, in tutto il mondo: dal packaging al lifting, dal mining ai trasporti, dal food & beverage al tessile. www.bonfiglioli.it Editoriale 9 Nel caos geopolitico, due approcci all’economia L. Rossi Inchiesta 26 Il ritorno del made in USA M. Zambelli L’opportunità di investire oltreoceano per i beni strumentali è adesso. Nell’articolo esperienze e soluzioni. Scenari 32 Il futuro della progettazione è già qui M. Zambelli Il mondo Autodesk nelle parole di Jordan Brandt. DOSSIER Scenari 36 La produzione del futuro comincia da qui Economia 48 Il comparto vola ad alta quota T. Bosotti L’industria italiana dell’aerospace, ‘piccola’ ma agguerrita, si tiene lontana dalle rotte della crisi. E. Castello Cresce il settore della visione artificiale che a Stoccarda, in occasione di Vision 2014, ospiterà espositori e visitatori da tutto il mondo. M. Ostern È stata inaugurata a Igersheim la nuova ‘fabbrica dell’innovazione’ Wittenstein. Un’esperienza visiva e culturale. Scenari 38 Quarant’anni di livello Eventi 44 Sviluppare ‘gemme’ di successo M. Cavuoto Valcom si configura oggi con un organico di oltre trenta addetti e un fatturato che supera i cinque milioni annui. In sintesi quarant’anni di attività. Manutenzione 50 Volare in sicurezza con EasyJet INDUSTRIA AEROSPACE Scenari 40 Una visione di successo S. Belviolandi È stato inaugurato PoliHub, il primo distretto tecnologico milanese che ospita trentanove startup, più altre venti in via di valutazione. Materiali 54 Incollaggio e avvitatura insieme M. Klune Grazie a Onsert, per materiali compositi, è possibile combinare l’incollaggio e l’avvitatura di inserti. Il sistema è sviluppato da Böllhof e Delo. M. Passarello La grande compagnia aerea lowcost mette in campo svariate nuove tecnologie per ridurre i costi di manutenzione senza compromettere la sicurezza. SOMMARIO PROGETTARE 32 N. 384 OTTOBRE 26 36 38 progettare 384 OTTOBRE 2014 11 DOSSIER Materiali 62 Ora la fusoliera è trasparente INDUSTRIA AEROSPACE Software 70 Simulare il condizionamento nel veivolo M. Passarello Sono disponibili delle tecnologie per sostituire i finestrini con telecamere e schermi. Il progetto di una fusoliera. Elementi di giunzione 58 Sicurezza in cabina E. Castello Southco migliora l’esperienza di volo dei passeggeri sugli aerei, offrendo soluzioni tecniche in grado di ottimizzare l’accesso ai comparti interni. G. Mirra, P. Borrelli, A. Romano, M. Tosetti, L.Pace, B. Palamà, A. Camillò I vantaggi della CFD nella simulazione del sistema di condizionamento del velivolo. Software 66 Aerospaziale in 3D Ricerca 74 L’efficienza dell’ala D. Amadori L’industria punta su soluzioni avanzate per la gestione dei programmi e lo sviluppo di esperienze 3D. Automazione 78 Quando il food è sotto controllo G. Amendola Una corretta geometria dell’ala è fondamentale al fine di ridurre i consumi. Rassegna Cilindri pneumatici e idraulici 94 Al lavoro sui cilindri Automazione 84 Ottimizzare il fuoco del carro armato M. Cavuoto Proposte innovative per i settori food&beverage, life science, cpg, processo e trattamento acque. E. Castello Lockheed Martin ha collaudato le torrette installate sui carri armati Warrior verificandone la stabilità. Materiali 82 Dalle rulliere alle maniglie a cura di S. Viviani Alesaggi, corse, pressioni… I cilindri presentati nelle loro caratteristiche e potenzialità dai produttori. Software 86 Con l’innovazione sotto controllo E. Castello Elesa ha presentato, alla recente Bi-Mu, diverse novità di prodotto, come rulliere e maniglie. G. Rossi FiartMare si affida a Holonix per gestire al meglio il ciclo di vita dei suoi prodotti. RUBRICHE 14 Elenco inserzionisti 17-91 News 99 Contatti utili SOMMARIO PROGETTARE N. 384 OTTOBRE 78 82 84 86 12 progettare 384 OTTOBRE 2014 Soluzioni intelligenti avvicinano il nostro futuro } Perfetto ovarci a Venite a tr 14 EIMA 26 0 2014 novembre -1 Bologna 12 nd B1 ta Pad 18, S Ogni macchina mobile per movimentare carichi ha bisogno di funzionalità specifiche per il tipo di lavoro che è chiamata a svolgere: sollevare, ruotare, depositare o semplicemente spostarsi nell’area di lavoro. Di questo si occupano gli specialisti Rexroth, che, grazie agli azionamenti ed ai controlli elettroidraulici dei sistemi Rexroth, garantiscono l’accuratezza dei movimenti macchina, l’ottimizzazione dei consumi e l’assistenza in tutto il mondo. Rexroth offre una tecnologia innovativa, prodotti affidabili e soluzioni sviluppate per soddisfare le esigenze dei costruttori di macchine e utilizzatori delle stesse. Bosch Rexroth Oil Control S.p.A. Via Leonardo da Vinci, 5 - 41015 Nonantola - Modena www.boschrexroth.com/compacthydraulics Bosch Rexroth S.p.A. S.S. Padana Superiore 11, n. 41 - 20063 Cernusco s/N - Milano www.boschrexroth.it/mobilehydraulics The Drive & Control Company INSERZIONISTI AZIENDA PAG. AZIENDA AIR TAC 16 ITALCUSCINETTI 8 BONFIGLIOLI ITALIA 10 MAXON MOTOR 19 BOSCH REXROTH OIL CONTROL 13 MESSE FRANKFURT – SPS 2015 81 COMSOL 23 METAL WORK DELO INDUSTRIE KLEBSTOFFE 18 MISSLER SOFTWARE ITALIA 76 EICHENBERGER GEWINDE 22 MP FILTRI 46 ELESA 69 NUOVAMACUT AUTOMAZIONE 88 OMT 57 ELETTROTEC BATTENTE II COPERTINA ENSINGER ITALIA 60 PNEUMAX 35 ESTECO 73 ROLLON 43 SEW EURODRIVE 61 EURAL GNUTTI I COPERTINA F.LLI GIACOMELLO 9 SKF INDUSTRIE F.LLI TOGNELLA 65 SMALLEY FAI FILTRI 31 SMC ITALIA FESTO 5 GAMAVUOTO 25 · OTTOBRE 2014 · 3,50 E In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio-Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN1125-1549 N°384 Eural Gnutti è produttore di profilati, barre estruse e trafilate, in leghe di alluminio. Quali opportunità negli Stati Uniti L’aereo del futuro sarà trasparente Il manufacturing ora si pensa in 3D progettare 384 • DOSSIER INDUSTRIA AEROSPACE OTTOBRE 2014 III COPERTINA 21 IV COPERTINA SOUTHCO EUROPE 53 VUOTOTECNICA 15 IN COPERTINA 14 PAG. Eural Gnutti S.p.A. Via S. Andrea, 3 25038 Rovato (Brescia) Italia Tel +39-030-7725011 Fax +39-030-7702847 [email protected] www.eural.com Your vacuum solutions ca ca Your vacuum solutions Your vacuum solutions catalo Your vacuum solutions cata Your vacuum sol Your Your vacuum solu Yo Your vacuum Your v Your vacuum Your sol v Your vacuum sol Your vacu Yo Your vacuum solutions cata Your vacuum solutions catalo Your vacuum solutions cata Your vacuum solutions cata Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your catalogue vacuum solutions cata Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalo Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions cata Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogu Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalog Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catal Your Yoursolutions vacuum solutions catalogue vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogu Your solutions catalogue Your vacuum solutions catalogu Yourvacuum vacuum solutions catalogue Your vacuum solutions catalogue solutions Pompe pneumatiche aspiranti e soffianti PA e PS Sostituiscono le tradizionali pompe elettriche a palette rotative aspiranti e prementi. Garantiscono l’80% in meno di rumorosità e non producono calore per un ambiente di lavoro più pulito e silenzioso. La manutenzione è limitata alla sola pulizia dei filtri e con peso e dimensioni molto ridotti, possono essere assemblate direttamente su: mettifogli, frenafogli, brossuratrici, piegatrici, incollatrici. Ritorno economico garantito sull’investimento e garanzia di 5 anni. NEWS Red Dot Design Award a Festo Festo si è aggiudicata il Red Dot Design Award 2014 per il tool Agtc per clip di fissaggio, premiato per la peculiare combinazione di ergonomia, funzionalità e qualità del design. L’Agtc clip fix tool di Festo è uno strumento pneumatico pensato per gli assemblatori del comparto automotive che facilita il fissaggio delle clip, evitando di dover esercitare grande forza, sviluppato su suggerimento ricevuto da Volkswagen. Clip di fissaggio e sistemi di montaggio push-in sono sempre più impiegati nel settore automobilistico, ad esempio per applicare le guarnizioni interne delle portiere. Lo strumento sviluppato da Festo rappresenta una soluzione pratica che facilita l’interazione uomo-prodotto grazie alla cura posta nell’ergonomia e all’uso dei colori, che insieme al design dalle linee pulite contribuiscono a indicare con estrema im- mediatezza le aree in cui lo strumento deve essere impugnato, rendendo al contempo subitamente riconoscibile il brand di Festo. Compasso d’Oro in Europa ADI e FederlegnoArredo hanno predisposto alcuni allestimenti presso la sede del Consiglio dell’UE per promuovere il design italiano in Europa, in occasione del semestre di presidenza italiana a Bruxelles, da luglio a dicembre 2014. Gli allestimenti comprendono la Mostra dei 20 prodotti vincitori del recente Premio Compasso d’Oro ADI, le sale di rappresentanza arredate a cura di FederlegnoArredo, e l’esposizione dei prodotti della Collezione Storica Compasso d’Oro ADI, che dà lustro al percorso del design italiano dal 1954, anno di istituzione del premio, a oggi. Per l’occasione è stata inoltre annunciata la prima edizione del Premio Compasso d’Oro ADI internazionale, aperto a progettisti e imprese per prodotti già realizzati e sviluppati afferenti al tema Design for Food and Nutrition, primo tema scelto in previsione di Expo 2015 e del suo tema cardine Feed the Planet. Il premio invita i candidati a mostrare la capacità del design di migliorare prodotti e processi produttivi, quale strumento d’innovazione e sviluppo sostenibile della produzione alimentare, della comunicazione, della distribuzione e del consumo del cibo. 16 progettare 384 OTTOBRE 2014 Soluzione end to end per l’elettrico A tre anni dall’acquisto della suite di programmi per auto elettriche Speed, CD-adapco annuncia l’integrazione con Star-CCM+, software di modellazione per dissipazione di calore, dinamica dei fluidi, stress strutturale, campi elettrici e magnetici e aeroacustica, ambiti che giocano ruoli rilevanti in diverse applicazioni nei veicoli elettrici. La piattaforma Speed realizza progettazione magnetica 2D servendosi sia di equazioni analitiche sia di analisi agli elementi finiti, grazie a collegamenti con PC-FEA, un solutore 2D FE, per motori elettrici, generatori, alternatori e altri attuatori magnetici, combinando anche il modello elettronico del motore con il design magnetico della macchina. I risultati di simulazione vengono quindi importati in Star-CCM+, che converte i modelli 2D in modelli 3D, simulando le performance termiche della macchina in una varietà di condizioni ambientali. Star-CCM+ potrà essere impiegato anche per calcoli elettromagnetici 2D grazie alla disponibilità per Star-CMM+ del GoFER per PC-FEA, mediante l’impiego del solutore magnetico 2D FV. Il webinar sulla simulazione multifisica Progettare e Meccanicaplus.it, in collaborazione con Comsol, organizzano il webinar sull’uso della simulazione multifisica come strumento di progettazione. Il seminario si svolgerà on line il 28 ottobre alle 14,30. Per partecipare è necessario registrarsi, compilando il form sulla pagina web dedicata all’evento. La registrazione è gratuita. La formula innovativa di questa iniziativa permetterà ai partecipanti di seguire il seminario in remoto dalla propria postazione, in qualunque luogo essa si trovi, e di interagire direttamente con i tecnici Comsol. Durante il webinar sarà mostrato come un software di simulazione multifisica può aiutare il progettista a risolvere in modo rapido ed efficace le sfide progettuali di ogni giorno. Saranno illustrate, in particolare, le principali funzionalità del software di simulazione Comsol Multiphysics. Il programma prevede inoltre la realizzazione dal vivo step-by-step di un modello. L’interattività del webinar permetterà ai partecipanti di rivolgere domande ai presentatori sia durante il seminario sia alla fine dello stesso. Non perdete l’occasione di partecipare, i posti disponibili sono limitati. È possibile registrarsi al link: http://meccanica-plus.it/web/progettare/comsol_landing.php CARRIERE NEWS Galimberti a capo di ADI Luciano Galimberti è il nuovo presidente di ADI: tra i primi obiettivi cui lavorerà con il nuovo Comitato Esecutivo ci sono la creazione della Casa del Design, polo internazionale al cui interno troverà luogo la nuova sede di ADI, e il rilancio strategico dell’associazione. “Il prossimo triennio farà da spartiacque tra un modello associativo consolidato in 60 anni di storia e un nuovo modello da costruire con tutto il mondo del design”, ha detto il neo presidente. Martin succede a Guerra in Asem Armando Martin è il nuovo responsabile marketing communication per Asem, succedendo a Elia Guerra, che dallo scorso gennaio ha assunto la responsabilità delle vendite sui mercati esteri. Nel nuovo incarico, Martin avrà il compito di far crescere la presenza dell’azienda nei canali di comunicazione tradizionali e innovativi, di pari passo allo sviluppo delle tecnologie e dei nuovi mercati raggiunti da Asem. Zappa per AssoAscensori Roberto Zappa, CEO e presidente di Sematic, è il nuovo presidente di AssoAscensori, aderente Anie Confindustria. Zappa da quest’anno è anche presidente del Gruppo industriali Metalmeccanici di Confindustria Bergamo. “Assumo con orgoglio questo prestigioso incarico - ha detto Zappa -: nei prossimi due anni, un tema su cui profonderemo molto impegno sarà la sicurezza, fronte ampio e cruciale non solo per noi del settore, ma anche per utenti e decisori pubblici”. Privato per DNV GL Nicola Privato è il nuovo regional manager per la regione Centro Sud Europa, che include Italia, Spagna, Francia e Croazia, di DNV GL - Business Assurance, organizzazione attiva nella certificazione a livello globale. Privato assume contestualmente la carica di direttore generale per l’Italia. “Accetto con orgoglio l’importante sfida - ha commentato Privato - per poter contribuire alla crescita della società anche al di fuori dell’Italia”. progettare 384 • OTTOBRE 2014 17 Gli adesivi DELO per l´a assemblaggio dei motori elettrici Visitate il link www.youtube.com/ DELOadhesives © EB M- Pa ps t Caratteristiche della colla DELOMONOPOX HT NEWS Una App per guidare nel museo di Piacenza I Musei civici di Palazzo Farnese di Piacenza hanno ufficialmente adottato IMApp come tecnologia di base della propria App ufficiale. IMApp è realizzata da Ultraviolet, start-up piacentina fondata da Marco Boeri (in foto) e specializzata nel settore delle App per Apple e Android. La tecnologia IMApp è in grado di integrarsi con ogni App per Apple iOS e Android e assicura un’esperienza di visita guidata interattiva, personalizzata e con durata non circoscritta al periodo di permanenza nell’edificio. IMApp mette il visitatore al centro del museo (fiera, centro commerciale ecc.) e lo accompagna nei suoi spostamenti fornendogli informazioni dettagliate (descrizioni testuali, contenuti audio, video e multimediali in generale) e personalizzate; essendo il sistema in grado di riconoscere l’utente registrato e profilato, può inoltre comunicargli contenuti o anche promozioni declinate in base alle sue preferenze. Grazie alle funzionalità offerte da IMApp, l’esperienza culturale non si limita alla permanenza nel museo: il visitatore può pianificare in anticipo la visita inserendo le opere che più lo interessano nei Preferiti e continuare la consultazione delle informazioni multimediali di quanto ha visto anche una volta tornato a casa. Resistenza fino a +220 °C Elevati valori di tenuta (12 MPa su Alluminio a +150 °C) Eccellente resistenza agli aggressivi chimici Idonea per polimerizzazione rapida con riscaldamento a induzione Idonea per componenti sottoposti a sollecitazioni dinamche Bondexpo – Stoccarda 6 – 9 Ottobre 2014 Padiglione 7 – Stand 7408 Adesivi Industriali Telefono 02 94975123 [email protected] · www.DELO.de 18 progettare 383 SETTEMBRE 2014 Mattei sostiene le auto elettriche Ing. Enea Mattei sostiene il progetto Evbility per lo sviluppo della mobilità elettrica nei comuni, figurando tra gli sponsor che compaiono sulla pensilina della nuova stazione di ricarica rapida inaugurata lo scorso 27 aprile a Dalmine, nella provincia bergamasca, che segue le altre due stazioni di Carvico e Osio Sotto. Le stazioni sono dotate di colonnine multifunzionali per la ricarica, certificate a livello internazionale e adatte a tutti i tipi di batterie e veicoli, per consentire ai cittadini di ricaricare le loro auto attingendo all’energia elettrica della rete nazionale a un costo molto contenuto. Il progetto non prevede costi aggiuntivi per i Comuni, che devono solo autorizzare la costruzione dei mini-impianti: tutte le spese di installazione e manutenzione sono coperte dai contributi delle associazioni e aziende private aderenti. “Abbiamo deciso di sostenere Evbility - spiega Silvia Barone, marketing manager Ing. Enea Mattei - pensando alla possibilità di offrire un servizio utile al cittadino, in una logica di attenzione all’ambiente che si sposa perfettamente con la nostra filosofia produttiva”. Nuovo presidente e CEO per SKF La SKF ha annunciato che Tom Johnstone ha deciso di dimettersi da presidente e CEO di SKF a far data dal 1° gennaio 2015. Alrik Danielson, che è stato presidente e CEO di Höganäs AB dal 2005, subentrerà a Tom Johnstone (in foto). Alrik Danielson ha lavorato in SKF tra il 1987 e il 2005 e ha ricoperto una serie di incarichi dirigenziali all’interno del Gruppo tra cui quello di presidente dell’Industrial Division del Gruppo SKF e di membro del Comitato esecutivo del Gruppo SKF. Leif Östling, presidente del Consiglio di amministrazione di SKF, commenta: “Sono molto lieto di dare il bentornato a Alrik Danielson in SKF. La sua esperienza maturata in diverse posizioni ricoperte durante i 18 anni trascorsi in SKF e gli ultimi nove anni in qualità di CEO di Höganäs AB fanno di lui un degno successore di Tom Johnstone”. Leif Östling continua: “Desidero ringraziare calorosamente Tom Johnstone per gli enormi risultati conseguiti nel corso dei quasi 38 anni in SKF e soprattutto durante il periodo in cui è stato presidente e CEO. Sotto la guida di Tom la SKF si è trasformata in una knowledge engineering company, ha aumentato in modo proficuo le proprie vendite passando dai 41 miliardi di corone svedesi del 2003 ai 63 miliardi di corone svedesi dello scorso anno e ha prodotto un ritorno totale per gli azionisti superiore al 400%”. Alrik Danielson afferma: “Sono orgoglioso e felice di ritornare in SKF e di diventarne presidente e CEO in gennaio. Confido di continuare a lavorare sullo sviluppo positivo del Gruppo dell’ultimo decennio”. Tom Johnstone, presidente e CEO di SKF, commenta: “Lasciare la SKF dopo quasi 38 anni trascorsi nella società non sarà facile. Il momento è tuttavia quello giusto e la decisione di ritirarmi è stata resa più semplice dalla scelta compiuta dal Consiglio di amministrazione di nominare Alrik Danielson come mio successore. maxon EC-i 40: un potente motore per l’automazione e la robotica. maxon EC-i 40 Piccolo ma potente. IMQ per la sicurezza dei prodotti Lo scorso anno IMQ, operatore italiano nel settore delle certificazioni, e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno lavorato fianco a fianco per la sicurezza degli italiani. Nel corso dell’anno, i laboratori di IMQ hanno eseguito oltre 200 interventi di ispezioni e prove di verifica su migliaia di prodotti elettrici provenienti dall’estero che stavano per essere immessi nel nostro mercato. Le verifiche condotte hanno riguardato un campione rappresentativo di oltre 145.300 prodotti elettrici. Solo l’11% è risultato conforme alle normative di sicurezza vigenti. Le indagini condotte sul restante 89% (corrispondente a un totale di circa 129.000 pezzi) hanno invece ottenuto un esito negativo poiché i prodotti non rispettavano i requisiti di sicurezza e qualità previsti dalle attuali direttive europee. Di questi, al 20% circa è stato imposto l’immediato divieto di commercializzazione, mentre per i restanti sono state richieste rigorose azioni di conformazione. Tra le principali categorie di merci giudicate da IMQ non conformi e dunque potenzialmente pericolose, ci sono stati: alimentatori e caricabatterie per sigarette elettroniche, apparecchi d’illuminazione sia con sorgenti tradizionali e sia a LED, lampadine fluorescenti a basso consumo, lampade alogene e a LED, piccoli elettrodomestici. Per sfruttare dinamica e coppia elevate in spazi ridotti è possibile contare sul motore brushless maxon EC-i 40 (diametro 40 mm) disponibile in due lunghezze: 26 mm (50 watt), 36 mm (70 watt). Questo economico motore brushless è particolarmente adatto per le applicazioni nell’automazione e nella robotica. maxon motor è il fornitore leader di sistemi a livello mondiale di motori e sistemi ad alta precisione fino a 500 watt. Affidatevi alla qualità delle soluzioni specifiche che sviluppiamo insieme a voi e per voi. www.maxonmotor.it progettare 383 SETTEMBRE 2014 19 NEWS ABB fornitore per Shell ABB ha siglato con Shell un contratto quinquennale per la fornitura globale di quadri a bassa tensione, motor control center e servizi associati. “ABB vanta un’esperienza di oltre 40 anni nella progettazione dei quadri elettrici - ha commentato Tarak Mehta, responsabile della divisione Low voltage products di ABB -, con milioni di unità installate in ogni parte del mondo e vari tipi di clienti, anche negli ambienti più gravosi. L’affidabilità dei nostri prodotti, l’attenzione che poniamo ala sicurezza e all’efficienza energetica, unite a una competente assistenza in caso di manutenzione sono state fondamentali per finalizzare questo importante contratto”. L’accordo prevede una possibile proroga di altri cinque anni, e copre vendita, assistenza e manutenzione di quadri di bassa tensione e motor control center nei mercati IEC e Nema (le normative di riferimento per i sistemi di bassa tensione, rispettivamente vigenti a livello internazionale e negli Usa), per siti nuovi o già esistenti. Progetti condivisi sul web RS Components ha arricchito la propria piattaforma online DesignSpark (www. designspark.com) con la nuova area opensource DesignShare, al fine di incoraggiare la collaborazione, la condivisione e la discussione di concept e idee in fase progettuale, fra tutti i progettisti elettronici della community. Sviluppata in collaborazione con Elektor, importante magazine di progettazione elettronica, la nuova area è divisa in due sezioni: nella sezione Idee, i membri possono postare idee nuovi progetti avviando discussioni, e quelli più commentati verranno sviluppati dai progettisti di Elektor, con condivisione degli asset che verranno caricati lungo tutte le fasi di lavoro. Nella sezione Progetti, invece, gli utenti troveranno tutti i progetti disponibili taggati con parole chiave per la ricerca, completi di pagine con dettagli sulle fasi di sviluppo, con schemi PCB, file di layout per DesignSpark PCB, disegni tecnici, meccanici e file CAD per consentire ad altri di riprodurre lo stesso progetto. Un’opzione privacy consente infine di limitare gli accessi a cerchie selezionate di utenti per progetti in ambito professionale. 20 progettare 384 • OTTOBRE 2014 MSC Software estende l’accordo con Boeing MSC Software, che supporta le aziende manifatturiere a innovare le loro metodologie ingegneristiche con la simulazione, ha annunciato che Boeing ha firmato un accordo di cinque anni per estendere l’uso dei software di analisi strutturale, tra cui MSC Nastran e il sistema a gettoni Masterkey Plus. L’accordo include le nuove tecnologie di MSC che consentiranno a Boeing di progredire nella conduzione di analisi acustiche e nella modellazione di materiali compositi, così come piattaforme software che offrono miglioramenti nella gestione di cicli di carico e dei materiali. L’accuratezza dei software di MSC e l’attenzione allo sviluppo continuo di nuove tecnologie CAE che supportino l’innovazione, sono tra le ragioni principali che hanno portato a estendere la partnership e la collaborazione tra le due aziende. “Siamo onorati del fatto che la nostra partnership con Boeing duri ormai da quasi 4 decadi” ha detto Thomas Donahue, director of Aerospace & Defense Industry at MSC Software. “La nostra collaborazione è stata una spinta notevole per prevedere sempre più accuratamente il comportamento degli aerei, in modo che Boeing possa velocizzare il processo di progettazione, ridurre i test fisici, e realizzare prodotti più sicuri e più soddisfacenti”. Riduttori per controllo accessi Varvel offre riduttori speciali customizzati per sistemi di controllo degli accessi, intesi ad aumentare efficienza e facilità di gestione: per i cancelli scorrevoli, con anta singola che scorre su binario con cremagliera, la soluzione consiste in una serie di riduttori a vite senza fine con opportuno interasse e materiali speciali per la corona dentata e la vite senza fine, oltre a una speciale lubrificazione adatta al tipico funzionamento discontinuo. Sono previsti anche accessori quali il dispositivo di sblocco integrato nel riduttore a vite senza fine serie RT, costruito sia per azionamento manuale sia per comando a distanza. Nella motorizzazione di serrande, Varvel ha progettato un dispositivo ‘paracadute’ integrato nel riduttore che consente il bloccaggio istantaneo della serranda in caso di discesa, ad esempio per la rottura di un dente della corona interna del riduttore. Infine, per barriere automatiche per controllo accessi veicolari o pedonali, Varvel ha studiato la serie RO di riduttori ortogonali orizzontali a coppia conica per funzionamenti discontinui, dall’ingombro contenuto e motore elettrico in linea col riduttore. NEWS PTC acquisisce Axeda Sensori di pressione nei pneumatici PTC ha annunciato la firma di un accordo definitivo per l’acquisizione della Axeda Corporation, società privata pioniera nello sviluppo di soluzioni per la connessione sicura al cloud di macchine e sensori. Il costo dell’acquisizione ammonta a circa 170 milioni di dollari in contanti. Il livello d’innovazione tecnologica, il vasto pacchetto clienti e le importanti partnership di Axeda completeranno il business ThingWorx di PTC e consentiranno di accelerare la fornitura delle migliori soluzioni per quanto riguarda la tecnologia IoT (Internet of Things). Una volta soddisfatte alcune condizioni richieste dalla prassi, l’operazione dovrebbe concludersi ufficialmente nel quarto trimestre fiscale 2014. “Il mondo in cui viviamo sta cambiando intorno a noi e il ritmo di questo cambiamento è in costante accelerazione, poiché sempre più macchine, sensori e prodotti si connettono via Internet sia l’uno con l’altro, sia con i propri produttori e operatori - ha affermato Jim Heppelmann, presidente e CEO di PTC -. Negli ultimi anni, i prodotti si sono trasformati in fonti di intelligenza straordinarie, essendo dotati di un numero crescente di sensori. Finora, la capacità dei produttori di raccogliere dati in sicurezza è stata fortemente limitata, al punto da rendere tale attività potenzialmente inutile. L’approccio innovativo di Axeda alla connettività delle macchine fornisce esattamente ciò di cui i produttori hanno bisogno per capitalizzare le enormi quantità di dati rese disponibili dai loro prodotti intelligenti e interconnessi”. Continental ha sviluppato due sistemi di rilevamento della pressione di gonfiaggio dei pneumatici, in previsione dell’obbligo a partire dalla data di produzione del 1 novembre di dotare le vetture di questo tipo di sensori. Dalle competenze congiunte nell’elettronica automotive di Continental ATE-DVO e nella produzione di pneumatici di Continental, nascono quindi il sistema Tpms, un corpo valvola solidale col sensore che trasmette i valori di gonfiaggio e temperatura di esercizio allo strumento integrato nel cruscotto, e il più moderno e-TIS Redi, un sensore inserito in un supporto di gomma incollato sotto la fascia del battistrada. Il Redi sensor assolve identica funzione del Tpms ma offre misure soggette a meno correzioni, trovandosi in una zona insensibile ad azioni esterne a carico della struttura metallica del cerchio, comportando anche minor rischio di danno in fase di montaggio-smontaggio e applicabilità indipendente dal modello di vettura. Continental ha già predisposto un modulo formativo teorico e pratico con ContiAcademy e ATE-VDO, per adeguare le competenze di rivenditori e officine nelle operazioni di manutenzione e sostituzione. Maxon motor, 2013 stabile Fatturato 2013 stabile per Maxon motor, pari a CHF 360,2 milioni contro i 360,5 del 2012, e un utile di 36,2 milioni, con positive prospettive 2014. 14 nuove assunzioni hanno portato i dipendenti a 2091, mentre investimenti pari al 9% del fatturato sono andati in r&s, che nel Gruppo occupa 220 specialisti: “Impegno che ha consentito il lancio di numerose innovazioni, con prodotti in grado di lavorare anche nelle condizioni estreme delle missioni spaziali, i -120°C di Marte o i 400°C di Venere” commenta Walter Braun, azionista di maggioranza. Maxon partecipa infatti alla missione ExoMars dell’European Space Agency, che progetta un atterraggio sul pianeta nel 2018, ma molte sono le novità presentate anche nel medicale, come micro motori impiantabili, o i drive system a efficienza energetica per protesi high-tech e mobilità elettrica. In dettaglio, positivo è stato il business in Europa, con risultati record in Italia e Spagna, mentre è cresciuta l’Asia, in particolare Cina, Corea e Taiwan, dove l’espansione dei Centri servizi ha consentito di soddisfare al meglio le richieste dei clienti. Stabili sono stati infine Giappone e Stati Uniti. progettare 384 OTTOBRE 2014 21 NEWS Wittenstein in cielo, mare e… Le autentiche viti a ricirco olo di sfere t t t t t t pre ecisione e rullata massima prestazione ma ele evato re e endimento versi ssioni a passo lungo affi af fidab fid dab abili a co osstto om minimo Wittenstein ha presentato le sue più recenti novità in tema di sicurezza, tra cui un sistema di azionamento intelligente che movimentava un braccio rotante di 115 kg frenabile tramite smartphone anche al culmine della velocità, rapidamente e senza oscillazioni, e innovazioni che adattano le conoscenze aziendali ai segmenti di mercato più diversi: Fitbone è infatti un chiodo intramidollare realizzato con un mini-attuatore integrato per impiego in ortopedia e traumatologia, in grado di ridurre dolore, rischi di infezione, tempi di ospedalizzazione e riabilitazione. Servoattuatori Wittenstein verranno invece impiegati in un innovativo sistema per estrazione sottomarina di olio e gas nell’Atlantico, a 300 m di profondità in condizioni estreme di pressione, mentre la sensor technology Wittenstein è il cuore che comanda la movimentazione elettrica dei portelloni passeggeri del nuovo Airbus A380, con capienza di oltre 500 passeggeri. Inaugurato infine a maggio il nuovo polo meccatronico Fabbrica dell’Innovazione, che sorge accanto alla sede di Igersheim-Harthausen del Gruppo. Nord sempre più mobile web Viti per ogni applicazione 100 % Swiss made 014 ttobre 2 rt ga DE-Stutt 5330 d n ta S Pad. 5, Eichenberger Gewinde AG 5736 Burg Svizzera T: +41 62 765 10 10 www.gewinde.ch 6a9O 22 progettare 383 SETTEMBRE 2014 mettiamo tti iin moto. in tutto il mondo Nord Drivesystems rilancia il proprio sito web (www.nord.com) con un look più fresco e soprattutto un utilizzo ottimizzato per i dispositivi mobili, per rendere facilmente consultabili da PC, tablet e smartphone tutte le soluzioni di azionamento dell’azienda, con dettagli di prodotto, progetti di riferimento e sezione di download completi per ogni piattaforma. La navigazione è ora semplice e pratica sia con mouse sia in modalità touchscreen, con siti web in multilingua curati dalle diverse filiali Nord nel mondo, ad esempio in cinese, vietnamita e portoghese. La sezione prodotti riporta informazioni complete e ben organizzate su tutti i riduttori, motori e moduli elettronici di azionamento offerti, con un focus particolare sui motori a efficienza energetica. Le singole pagine dei prodotti sono complete di dati tecnici in dettaglio, con link che portano a documentazione e software correlati. Il sito offre inoltre agli utenti la possibilità di generare file CAD e modelli 3D in maniera praticamente immediata. NOW AVAILABLE comsol.com/release/5.0 FROM MODEL TO APP Verify and Optimize your Designs with COMSOL Multiphysics® The Application Builder provides you with tools to easily design a custom interface for your multiphysics models. Use COMSOL Server to distribute your apps to colleagues and customers worldwide. NOW W FEAT TURING THE E APPLLICATIION BUILDE ER Visit comsol.com/release/5.0 PRODUCT SUITE COMSOL Multiphysics COMSOL Server ELECTRICAL AC/DC Module RF Module Wave Optics Module Ray Optics Module MEMS Module Plasma Module Semiconductor Module MECHANICAL Heat Transfer Module Structural Mechanics Module Nonlinear Structural Materials Module Geomechanics Module Fatigue Module Multibody Dynamics Module Acoustics Module FLUID CFD Module Mixer Module Microfluidics Module Subsurface Flow Module Pipe Flow Module Molecular Flow Module CHEMICAL Chemical Reaction Engineering Module Batteries & Fuel Cells Module Electrodeposition Module Corrosion Module Electrochemistry Module MULTIPURPOSE Optimization Module Material Library Particle Tracing Module INTERFACING LiveLink™ for MATLAB® LiveLink™ for Excel® CAD Import Module Design Module ECAD Import Module LiveLink™ for SOLIDWORKS® LiveLink™ for Inventor® LiveLink™ for AutoCAD® LiveLink™ for Revit® LiveLink™ for PTC® Creo® Parametric™ LiveLink™ for PTC® Pro/ENGINEER® LiveLink™ for Solid Edge® File Import for CATIA® V5 © Copyright 2014 COMSOL. COMSOL, COMSOL Multiphysics, Capture the Concept, COMSOL Desktop, and LiveLink are either registered trademarks or trademarks of COMSOL AB. All other trademarks are the property of their respective owners, and COMSOL AB and its subsidiaries and products are not affiliated with, endorsed by, sponsored by, or supported by those trademark owners. For a list of such trademark owners, see www.comsol.com/trademarks NEWS &9104"-& 46--&413&440 Sarà &YQP&YQSFTT VO USFOPNPTUSB JO WJBHHJP BUUSBWFSTP M*UBMJB B QSP NVPWFSF M&TQPTJ[JPOF 6OJWFSTBMF 4BSBOOPPGGFSUJBMQVCCMJDPJODPOUSJ FWFOUJ MBCPSBUPSJ DBTUJOH F TIPX DPPLJOHHSBUVJUJ%BTFUUFNCSFGJOP BM EJDFNCSF JM USFOP UPDDIFSË DJUUËJUBMJBOF5SFMFDBSSP[[FJOWJBH HJP – -JWF &YQP 'PPE &YQP F $BTB Expo oPHOVOBEFMMFRVBMJEFEJDBUF BE BUUJWJUË TQFDJGJDIF /FM TVP WJBH HJP &YQP&YQSFTT QBSUFOEP EBMMB TUB[JPOF 4BOUB -VDJB EJ 7FOF[JB JO PDDBTJPOF della ¡ .PTUSB JOUFS OB[JPOBMF EBSUF $JOFNBUPHSBGJDB GBSË UBQQB JO BMUSF DJUUË EVSBOUF NBOJGFTUB[JPOJ EJ HSBOEF SJDIJBNP TFUUFNCSFB7FSPOBTFUUFNCSF B 1BEPWB TFUUFNCSF B .JMBOP $FOUSBMFPUUPCSFB(FOPWBPU UPCSF B 5SJFTUF PUUPCSF B 3PNB PUUPCSF B 5PSJOP OPWFNCSF B #PMPHOB OPWFNCSF B 'JSFO[F 24 progettare 384 • OTTOBRE 2014 OPWFNCSF B 1JTB $FOUSBMF EJDFNCSF B .JMBOP 1PSUB (BSJCBMEJ F EJDFNCSFB/BQPMJ -B TDFMUB EJ QSPNVPWFSF M&TQPTJ[JPOF 6OJWFSTBMF DPO VO USFOP OPO Ò DB TVBMF-PBGGFSNBMBNNJOJTUSBUPSFEFMFHBUPEFM(SVQQP'4*UBMJBOF.JDIFMF .BSJP &MJB DIF SJDPSEB DPNF JM USFOP Ò PDDBTJPOF EJ JODPOUSP F TDBNCJP DVMUVSBMF USB QFSTPOF QSPQSJP DPNF BWWFSSË QFS J 1BFTJ DIF BOJNFSBOOP &YQP.JMBOP*MDPNNJTTBSJPVOJDPFBNNJOJTUSBUPSFEFMFHBUPEJ&YQP (JVTFQQF4BMBTPUUPMJOFBJWBMPSJFJDPOUFOVUJFEVDBUJWJFTQSFTTJEBM UFNB EFMMB JNNJOFOUF &TQPTJ[JPOF 6OJWFSTBMF A/VUSJSF JM 1JBOFUB &OFSHJB QFSMB7JUB&YQP.JMBOPDPJOWPMHFSËNJMJPOJEJWJTJUBUPSJEBUVUUP JM NPOEP F JM USFOP SBQQSFTFOUFSË VOP EFJ NF[[J EJ USBTQPSUP JEFBMJ QFS SBHHJVOHFSFJMTJUPFTQPTJUJWP 4VQQPSUP DPNVOJDBUJWP BMMJOUFSB JOJ[JBUJWB TBSË EBUP BODIF EBJ NFEJB del (SVQQP '4 Italiane JM RVPUJEJBOP PO MJOF GTOFXTJU MB XFC SBEJP QSF TFOUFJOPMUSFstazioni '4/FXT3BEJPJMQSPGJMP5XJUUFS!GTOFXT@JU F EBJDBOBMJXFCFTPDJBMDSFBUJQFSMPDDBTJPOFEBM(SVQQP.POEBEPSJFYQP FYQSFTTJOGPJQSPGJMJTPDJBM5XJUUFSF*OTUBHSBNDPOIBTIUBHFYQPFYQSFTT -JOJ[JBUJWB Ò DPNVOJDBUB F WBMPSJ[[BUB BODIF EBJ DBOBMJ TPDJBM NFEJB EJ &YQP 'BDFCPPL *UBMJB GBDFCPPLDPN&YQP.JMBOPJU 'BDFCPPL (MPCBM GBDFCPPLDPN&YQP.JMBOP 5XJUUFS !&YQP.JMBOP DPO IBTIUBH&YQP*OTUBHSBN0GGJDJBMJOTUBHSBNDPNFYQPNJMBOP venturimetri gamavuoto: massima aspirazione VENTOSE PORTAVENTOSE GENERATORI DI VUOTO COMPONENTI DI CONTROLLO POMPE E SOFFIANTI FILTRI DEPRESSORI Disponibili in un’ampia gamma di potenze aspiranti dall’alto contenuto tecnologico, i venturimetri Gamavuoto garantiscono elevate prestazioni, modularità, economia e flessibilità d’applicazione. 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Fattori che aprono grandi opportunità per i costruttori di beni strumentali italiani, già molto apprezzati dalle aziende americane per qualità del prodotto e flessibilità. 26 progettare 384 • OTTOBRE 2014 È allora il momento giusto per investire, cogliendo le opportunità di sviluppo offerte da un mercato vasto e al centro della scena globale, approfittando dei numerosi incentivi a livello statale e federale, con il sostegno dei vari programmi di supporto agli investitori stranieri e in appoggio all’ufficio ICE-Agenzia di Chicago, specializzato per i beni industriali su tutto il territorio americano. Reshoring produttivo Gli Stati Uniti sono oggi più che mai un interessante mercato per i produttori di beni strumentali italiani, animato dal reshoring delle aziende americane che nell’ultimo quinquennio riportano le produzioni manifatturiere in patria, dopo decenni di delocalizzazione in estremo oriente alla ricerca di fattori competitivi più favorevoli. Fenomeno agevolato da vari fattori, in primis costi del lavoro Favorevole al fare impresa L’economia USA ha creato da marzo 2010 circa 7 milioni di nuovi posti di lavoro, e altri 179 mila solo a maggio scorso. “Gli Stati Uniti - continua Scott -, sono un mercato con oltre 300 milioni di consumatori dal reddito abbastan- “Gli Stati Uniti sono stati sempre uno dei primi mercati di riferimento per le macchine italiane - spiega Alessandro Liberatori, dirigente Ufficio meccanica ICE-Agenzia Roma -, e tanto più oggi, con il calo del mercato interno, rappresentano un’importante opportunità di sviluppo”. Molte aziende italiane sono infatti presenti già da anni con le proprie attività oltreoceano, dove l’elevato contenuto tecnologico delle nostre macchine e la flessibilità delle nostre aziende sposano alla perfezione la tendenza delle produzioni USA a riposizionarsi su un advanced manufacturing. I PROTAGONISTI e dell’energia ormai allineati con quelle regioni, grazie all’evoluzione delle tecnologie estrattive e a normative sul lavoro che favoriscono le imprese e la flessibilità occupazionale. “Gli Stati Uniti sono stati sempre uno dei primi mercati di riferimento per le macchine italiane - spiega Alessandro Liberatori, dirigente Ufficio meccanica ICE-Agenzia Roma -, e tanto più oggi, con il calo del mercato interno, rappresentano un’importante opportunità di sviluppo”. Molte aziende italiane sono infatti presenti già da anni con le proprie attività oltreoceano, dove l’elevato contenuto tecnologico delle nostre macchine e la flessibilità delle nostre aziende sposano alla perfezione la tendenza delle produzioni USA a riposizionarsi su un advanced manufacturing. “Il mercato americano è molto dinamico e aperto ai prodotti italiani - spiega Kyle R. Scott, Console Generale Usa a Milano -: nel 2012 l’export italiano negli Stati Uniti è salito del 16%, e il dato atteso per il 2013 è altrettanto forte. A differenza dell’Europa, che vive ancora la crisi, l’America registra già da oltre tre anni una forte crescita: solo l’ultimo trimestre è stato per la prima volta negativo dal 2009, dovuto all’ultimo inverno molto rigido che ha costretto molte aziende a chiudere per alcune settimane. Ma le previsioni sono già tornate positive per il nuovo trimestre”. “Il mercato americano è molto dinamico e aperto ai prodotti italiani - spiega Kyle R. Scott, console generale USA a Milano -: nel 2012 l’export italiano negli Stati Uniti è salito del 16%, e il dato atteso per il 2013 è altrettanto forte. A differenza dell’Europa, che vive ancora la crisi, l’America registra già da oltre tre anni una forte crescita: solo l’ultimo trimestre è stato per la prima volta negativo dal 2009, dovuto all’ultimo inverno molto rigido che ha costretto molte aziende a chiudere per alcune settimane. Ma le previsioni sono già tornate positive per il nuovo trimestre”. “Scopo del programma - spiega Andrea Rosa, referente italiano del programma - è fornire alle imprese una prima serie di informazioni a carattere pratico, aiutandole a entrare in contatto con gli Stati e con altre organizzazioni di sviluppo economico americane, incluse associazioni industriali, università e banche, individuando anche i migliori incentivi finanziari disponibili”. Il programma organizza anche collettive a eventi fieristici, con un prossimo evento ad Automechanika di Francoforte in settembre (http://selectusa.commerce.gov). za alto. Se aggiungiamo i 19 Paesi con i quali gli Usa hanno stretto accordi di libero scambio, Canada e Messico, ma anche Cile, Corea del Sud, Taiwan, Israele e i Paesi caraibici, produrre negli Stati Uniti apre un mercato di oltre 600 milioni di consumatori”. Il mercato non solo cresce, ma ha carattere innovativo e mostra prospettive stabili per il futuro, a differenza di mercati emergenti come Asia, Russia e Brasile. Il mercato del lavoro è molto flessibile, caratterizzato da un basso costo della manodopera e da un mondo sindacale pronto a progettare 384 OTTOBRE 2014 27 I PROTAGONISTI INCHIESTA A Chicago ha sede l’ufficio ICE-Agenzia capofila dei Desk Machines Italia: “La nostra presenza - spiega Matteo Picariello, direttore dell’ufficio - ci consente di offrire localmente servizi avanzati alle aziende italiane della meccanica, come ImportGenius, per tracciare spedizioni e vendite di esportatori stranieri verso gli USA, il supporto per la presenza a eventi e fiere per il manifatturiero, e il servizio di consulenza legale gratuita tramite la partnership University of Chicago Corporate Labs”. Le vendite di beni strumentali italiani in continua crescita dimostrano il rapporto di fiducia instauratosi tra i decisori delle aziende americane e i costruttori italiani, merito dell’elevato contenuto tecnologico dei nostri macchinari, come sottolinea Alfredo Mariotti, segretario generale Federmacchine: “Un vantaggio che va mantenuto continuando a investire in ricerca e innovazione, applicandosi in nuovi settori come quello delle tecnologie additive, 3D e prototipazione rapida, sempre più diffuse nel machinery avanzato USA”. Case è l’Associazione degli Stati americani con uffici di rappresentanza in Europa: nata oltre 40 anni fa a Bruxelles, offre assistenza gratuita, professionale e completa, spesso multilingua, per realizzare un primo studio di fattibilità, arrivando alla realizzazione del progetto. “Non tutti gli Stati sono rappresentati - spiega Laurent Sansoucy, vice president Case -, ma, California a parte, tutti quelli della costa est hanno un deciso orientamento verso l’Europa. Aiutiamo le aziende innanzitutto a trovare la giusta localizzazione per investire in nuovi insediamenti o ampliamenti di presenze già in essere”. lavorare con le imprese per creare nuovi posti di lavoro. “Il sistema burocratico, amministrativo e regolatorio è inoltre molto efficiente - spiega ancora il console -: dalla decisione di investire all’avvio di una produzione bastano spesso 12 mesi”. A ciò si aggiunge un sistema giudiziario altrettanto valido, prevedibile e con tempi di risoluzione brevi, e la forte tutela della 28 progettare 384 OTTOBRE 2014 proprietà intellettuale. Gli USA vivono infine una vera rivoluzione nella produzione dell’energia, grazie a fracking e gas, con costi molto bassi per l’elettricità. “In questo stato di cose - conclude Scott -, gli USA hanno un forte appetito per gli investimenti, offrendo numerosi incentivi e sgravi fiscali, con uno sportello unico a supporto degli investitori stranieri in tutti i 50 Stati, e gli aiuti a livello federale del nuovo programma Select USA: ora è davvero il momento giusto per investire negli Stati Uniti”. Select Usa e Machines Italia Select USA è un programma partito nel 2011, su iniziativa del governo americano e gestito dal Dipartimento del commercio, per colmare la mancanza di un’Agenzia nazionale a supporto di imprenditori e Stati americani nell’attrarre investimenti stranieri. “Scopo del programma - spiega Andrea Rosa, referente italiano del programma - è fornire alle imprese una prima serie di informazioni a carattere pratico, aiutandole a entrare in contatto con gli Stati e con altre organizzazioni di sviluppo economico americane, incluse associazioni industriali, università e banche, individuando anche i migliori incentivi finanziari disponibili”. Il programma organizza anche collettive a eventi fieristici, con un prossimo evento ad Automechanika di Francoforte in settembre (http://selectusa.commerce.gov). “Per meglio esplorare tutte le opportunità di investimento negli Stati americani - spiega Liberatori - stiamo attualmente lavorando per avviare dai prossimi USA, impressioni di chi già vi opera mesi una collaborazione strutturata con il programma Select USA. Inoltre, con l’iniziativa Machines Italia (www.machinesitalia.org), progetto in collaborazione con Federmacchine per la promozione dei macchinari italiani in USA, siamo già stati pionieri in tale direzione, inteso a creare l’equazione tra Italia e tecnologia e allargare il concetto di Made in Italy anche alla nostra eccellenza tecnologica, tra addetti ai lavori, grande pubblico e istituzioni scientifiche e di ricerca”. Nuovi hub manifatturieri Il Governo federale americano sta oggi investendo 1 miliardo di dollari per la costituzione di quindici Manufacturing Hubs, grosse partnership tra corporation, università e centri di ricerca mirate alla ricerca applicata: dei sei già nati, uno è a Detroit, focalizzato su materiali avanzati e leghe leggere, un altro in Ohio sul 3D, uno nel North Carolina su semiconduttori ed efficienza energetica, e uno a Chicago, da poco annunciato con un investimento di 320 milioni di dollari e dedicato al digital manufacturing. E proprio a Chicago ha sede l’ufficio ICE-Agenzia capofila dei Desk Machines Italia: “La nostra presenza - spiega Matteo Picariello, direttore dell’ufficio - ci consente di offrire localmente servizi avanzati alle aziende italiane della meccanica, come ImportGenius, per tracciare spedizioni e vendite di esportatori stranieri verso gli USA, il supporto per la presenza a eventi e fiere per il manifatturiero, e il servizio di consulenza legale gratuita tramite la partnership University of Chicago Corporate Labs”. Qualità e relazione Le vendite di beni strumentali italiani in continua crescita dimostrano il rapporto di fiducia instauratosi tra i decisori delle aziende americane e i costruttori italiani, merito dell’elevato contenuto tecnologico dei nostri macchinari, come sottolinea Alfredo Mariotti, segretario generale Federmacchine: “Un vantaggio che va mantenuto continuando a investire in ricerca e innovazione, applicandosi in nuovi settori come quello delle tecnologie additive, 3D e prototipazione rapida, sempre più diffuse nel machinery avanzato USA”. Altro asse fondamentale del nostro vantaggio competitivo è poi la relazione: elemento importante da costruire strada facendo, e che impone presenza locale al crescere della distanza dei mercati. Ciò vale Un sondaggio condotto da Federmacchine e Università Cattolica su un campione di circa 40 aziende associate, solo al 13% con fatturato sotto i 2,5 miliardi di euro, rileva che l’80% è già presente negli USA, non pertanto un Paese greenfield ma con pratiche già consolidate e una presenza italiana già radicata nel tempo, in quanto l’85% vi è già da oltre 10 anni. Il 68% delle imprese vi è entrato per export diretto, ma al diminuire delle dimensioni aziendali le forme di presenza si fanno più sofisticate. Il 47% del campione ha deciso di entrare seguendo il mercato, il 38% ha seguito un cliente, mentre un altro 12% ha voluto intercettare mercati limitrofi (Messico). Le attività di promozione del sistema degli stakeholder presenti sono riconosciute e apprezzate dal 68% delle aziende. Emerge però la richiesta di maggiori informazioni che risalgono la catena del valore, verso forme di partnership che toccano attività di approvvigionamento, know how, logistica e fornitori, per una presenza più sofisticata che aiuti ad affrontare le vaste dimensioni del mercato, percepite per il 30% come una delle principali difficoltà, insieme alla necessità di avere una presenza diretta e alla chiusura del mercato. più che mai negli Stati Uniti, dove le imprese tendono a privilegiare aziende con già una presenza diretta, almeno con una filiale che abbia dei representative, venditori gestiti direttamente, un magazzino e una logistica. Attività che sono progettare 384 • OTTOBRE 2014 29 INCHIESTA spesso richieste dagli imprenditori locali nel lavoro di ricerca partner svolto dall’ICE-Agenzia: ciò impone di fare un passo un poco più lungo, saltando le più comuni fasi iniziali in una strategia di internazionalizzazione. A supporto delle imprese, l’ICEAgenzia ha pertanto realizzato una mappatura del territorio, per stabilire dove sono dirette le esportazioni italiane di macchine, che ricalca poi la presenza delle aziende italiane già operative in USA. In aggiunta, sta lavorando con Federmacchine per offrire già dai prossimi mesi la possibilità di avviare delle aggregazioni: una consulenza iniziale a basso investimento, per dar modo alle imprese di avere una prima presenza tramite un network di partner appoggiato agli uffici ICE-Agenzia. Uffici europei degli USA Esiste infine la rete di supporto Case, Associazione degli Stati americani con uffici di rappresentanza in Europa: nata oltre 40 anni fa a Bruxelles, offre assistenza gratuita, professionale e completa, spesso multilingua, per realizzare un primo studio di fattibilità, arrivando alla realizzazione del progetto. “Non tutti gli Stati sono rappresentati - spiega Laurent Sansoucy, vice president Case -, ma, 30 progettare 384 • OTTOBRE 2014 Focus Indiana Tra tutti gli Stati americani, l’Indiana ha una forte concentrazione sulla meccanica: il manifatturiero vale 64 miliardi di dollari, facendone il settimo Paese per contributo al manifatturiero USA, e il secondo per produzione automotive, con presenza dei più importanti fornitori tier 1. Forti sono anche biotecnologie e difesa. La rete di aeroporti, autostrade e collegamenti via acqua sono un punto di forza del Paese, collegato anche a Toronto e Montréal oltre che a tutti i principali mercati americani. Un solido sistema di formazione professionale consente alle aziende di trovare manager e ingegneri di ottimo livello, ma anche quadri e operai specializzati, e numerosi sono gli incentivi volti a favorire gli investitori. Il nuovo regolamento del lavoro Right to Work del 2012 tutela le aziende da eccessive intromissioni dei sindacati, mentre l’obbligo costituzionale al pareggio di bilancio dello Stato garantisce infine serietà nella pubblica gestione, e un sistema ingessato con bassi livelli di tassazione a lungo termine. California a parte, tutti quelli della costa est hanno un deciso orientamento verso l’Europa. Aiutiamo le aziende innanzitutto a trovare la giusta localizzazione per investire in nuovi insediamenti o ampliamenti di presenze già in essere, importante in quanto il mercato americano è immenso, e in alcuni casi occorrono più presenze per servire tutto il mercato”. Vi è poi una complessità notevole da valutare, dovuta sia alla geografia del Paese, a questioni logistiche e a concentrazioni settoriali, che alle diversità legali e fiscali: infatti ogni Stato ha la propria fiscalità, e spesso una diversa regolamentazione del lavoro. Complessità a volte ulteriormente aumentata dalla fiscalità competente a livello delle Contee: “Nostro compito è aiutare le imprese a gestire questa complessità - conclude Sansoucy -, perché possano approfittare al meglio di tutti i vantaggi offerti. Forniamo inoltre informazioni sugli specifici settori di interesse, con simulazioni dei costi relativi a lavoro, energia, terreni e fabbricati. E in funzione del progetto specifico, realizziamo simulazioni degli incentivi che possiamo mobilitare a supporto dell’insediamento: serve perciò una chiara presentazione dell’azienda e della dimensione del progetto, con la precisa attività che si intende sviluppare, fattori da cui dipende gran parte degli incentivi disponibili”. Le pagine dedicate ai vari Stati, con informazioni dettagliate e i contatti negli uffici europei, si trovano al sito www.invest-in-usa.org. Fai Filtri: in una parola l’attenzione L’attenzione è un valore costante della storia Fai Filtri che trova espressione in tutti gli aspetti produttivi, organizzativi e di collaborazione con voi. L’attenzione verso le vostre esigenze, unitamente alla nostra grande esperienza, ha prodotto le nuove valvole SSRA30 per la regolazione d’aria durante le fasi di aspirazione e scarico su compressori a vite da 3,5 Kw ¿no a 25 Kw. Fai Filtri: A Quality Filtration Company R FAI FILTRI s.r.l. - Filtri e Componenti per Applicazioni Industriali Strada Provinciale Francesca, 7 - 24040 Pontirolo Nuovo (BG) - Italy - Tel. ++39 0363 880024 Fax ++39 0363 330177 - fai¿ltri@fai¿ltri.it - www.fai¿ltri.it A Quality Filtration Company SCENARI Il futuro della progettazione è già qui MARCO ZAMBELLI 0RODUZIONEæDISTRIBUITAæCONæTECNOLOGIEæADDITIVEæ EæSTAMPAæ$æPIATTAFORMEæCOLLABORATIVEæOPENæ SOURCEæEæONæCLOUDæREVENUEæDAIæSERVIZIæCONæ LINTELLIGENZAæINTEGRATAæCOSÙæ!UTODESKæDISEGNAæ ILæMANIFATTURIEROæPROSSIMOæEæVENTUROæNELLEæ PAROLEæDIæ*ORDANæ"RANDTæ@TECHNOLOGYæFUTURISTæ DELLAæMULTINAZIONALEæAMERICANAæ 32 progettare 384 • OTTOBRE 2014 Jordan Brandt, ‘technology futurist’ in Autodesk, parla, in un incontro con la stampa specializzata, dei trend di sviluppo in atto nel mondo del manufacturing: stampa 3D e tecnologie additive preparano un vero balzo evolutivo, con ‘reshoring’ (rientro dall’estero delle produzioni delocalizzate) e produzione distribuita che si riavvicina ai consumi, per offrire personalizzazioni di prodotto in un mercato globale attraversato da esigenze molto differenziate. Piattaforme open source e soluzioni on cloud aprono ai benefici della diffusione collaborativa delle idee, garantendo innovazione e standard di sicurezza superiori. L’intelligenza integrata con sensoristica e smart object, infine, porterà le compagnie manifatturiere verso un’offerta sempre più ampia di servizi, mentre il ‘goal driven design’ abiliterà livelli di complessità nella progettazione oltre ogni possibile umana immaginazione. Il manifatturiero vive oggi un’inversione della tendenza che fin dalla prima rivoluzione industriale ha portato le compagnie ad avere grandi fabbriche centralizzate, ingenti lotti di produzione e grandi spedizioni per raggiungere i mercati. “Quello a cui stiamo assistendo è un salto evolutivo - spiega Jordan Brandt - un vero ‘leapfrog’ del manifatturiero (il termine equivale letteralmente al nostro ’salto della cavallina’, ndr), favorito anche dagli aumenti nei costi per manodopera, energia e trasporto Jordan Brandt, ‘technology futurist’ di Autodesk. che oggi annullano il vantaggio operativo che Paesi come la Cina offrivano. Insieme col reshoring in atto da alcuni anni, si va quindi verso il distributed manufacturing: le compagnie riportano le proprie produzioni all’interno dei confini nazionali, rilocalizzandole vicino ai luoghi di consumo”. Analogamente a quanto avviene nell’energia, dove da reti di produzione molto centralizzate si passa a piccoli siti produttivi vicini a dove l’energia viene utilizzata, così il nuovo manifatturiero si struttura con fabbriche più piccole e più vicine ai centri di consumo. “Processo molto interessante - spiega Brandt - se pensiamo che i mercati emergenti hanno bisogni che si discostano molto da quelli dei Paesi già industrializzati: pensiamo a un frigorifero, che in un Paese africano richiede prestazioni ben diverse che in Italia o in USA. Grazie poi ai nuovi metodi di produzione rappresentati oggi da tecnologie additive e stampa 3D, questi mercati potranno progettare e produrre da sé i propri stessi prodotti, portando elevati gradi di personalizzazione grazie all’impatto che le specifiche esigenze degli utilizzatori locali avranno nel modificare i beni”. Tecnologie additive e stampa 3D Esiste in particolare una compagnia chiamata 3D Hubs, un network globale di stampatori 3D, con cui Autodesk ha stretto una partnership: “L’accordo con 3D Hubs - spiega Brandt - consente a chiunque di effettuare stampe da modelli 3D sfruttando tutte le potenzialità offerte da Spark 3D, il nostro software ‘on cloud’ di progettazione tridimensionale, appoggiandosi alla rete 3D Hubs”. Centri di servizi che offrono la possibilità di stampare oggetti tridimensionali professionalmente stanno già nascendo ovunque nel mondo, apportando un grande cambiamento nei modi di produrre. “Le nostre soluzioni on cloud oggi permettono a tutti di lavorare su uno stesso progetto, e di spedire i progetti ai siti produttivi per stamparli localmente. La nostra piattaforma 3D è inoltre aperta, affinché sviluppatori di terze parti, progettisti e costruttori di macchine, produttori di materiali e sviluppatori software possano entrare in questo network e contribuire con le proprie customizzazioni”. Autodesk sta inoltre creando stampanti 3D proprie, punto di riferimento per mostrare tutte le potenzialità del software open source Spark 3D, contribuendo allo sviluppo della nuova tecnologia che, come spiega ancora Brandt, potrà anche potenziare macchinari e fabbriche già esistenti: “La stampa 3D nei processi di stampa a iniezione consente di realizzare strumenti con livelli di sofisticazione prima impensabili, ad esempio con canali di raffreddamento vicini alla superficie del metallo efficienti quanto i capillari nella pelle umana. L’integrazione di questi tool nei macchinari aumenta la produttività del 30% in un colpo solo”. Nuovi sensori e ‘internet of things’ promettono inoltre di cambiare il business model futuro delle compagnie Secondo Autodesk, il ‘goal driven design’ abiliterà livelli di complessità nella progettazione oltre ogni possibile umana immaginazione. progettare 384 • OTTOBRE 2014 33 SCENARI Cresce la fiducia di molte aziende nel cloud, in quanto i fornitori di questo servizio hanno maggior specializzazione nel garantire la piena sicurezza delle informazioni. manifatturiere, portandole a compiere una transizione verso l’offerta sempre più ampia e puntuale di servizi: “Partendo dalla premessa che i ricavi dalla vendita di nuovi prodotti sono diminuiti - illustra Brandt - l’intelligenza integrata negli oggetti e nelle macchine apre alle aziende nuove opportunità di guadagno rappresentate dall’offerta di servizi: sensori e smart object ci diranno se la macchina o il dispositivo soddisfano pienamente i bisogni dell’utilizzatore, consentendo di apportare le opportune modifiche per renderli sempre più rispondenti alle specifiche esigenze”. Servizi aggiuntivi Un’opportunità sia per grandi compagnie già consolidate, sia per nuove realtà che sorgono: “Le nuove compagnie non sono più solo produttori, ma nascono anche già come fornitori di servizi, per cui producono i loro beni già mettendovi dell’intelligenza. Numerose start up già sono nate con grandi investimenti negli USA, fungendo da incubatori per immaginare tutta la gamma di servizi aggiuntivi che possono essere veicolati lungo l’intero ciclo di vita di un bene”. Brandt sottolinea anche il ruolo delle piattaforme open source, nel processo di innovazione che investe il manifatturiero: “Contro la tendenza tradizionale a tenere tutto segreto, oggi è essenziale rendere pubbliche le idee, una volta che siano state adeguatamente tutelate dal punto di vista della proprietà intellettuale. Sono infatti enormi i vantaggi derivanti dalla quantità di informazioni 34 progettare 384 • OTTOBRE 2014 che il crowd sourcing può portare, semplicemente consentendo al pubblico di usare quelle stesse idee per generare nuovi prodotti, supportando al contempo il diffondersi e il prendere piede di una nuova tecnologia”. Cresce inoltre la fiducia che molte aziende oggi ripongono nel cloud, in quanto i fornitori del servizio hanno maggior specializzazione per garantire la piena sicurezza delle informazioni. Di contro, una divisione IT aziendale può non avere lo stesso grado di esperienza, oltre a rappresentare un’importante fonte di costo. “Le soluzioni on cloud offrono inoltre molta flessibilità per mettere in campo esattamente ciò di cui si ha bisogno - aggiunge Brandt - se si ha l’esigenza di lavorare a un grosso progetto, con un centinaio di persone che vi collaborano in tutto il mondo, e magari il mese dopo ce ne sono solo sei, è sufficiente aggiungere e togliere capacità in maniera modulare, anche su base mensile, con costi molto contenuti. Accessibilità ed economicità accomunano peraltro tutte le nuove tecnologie, rendendole particolarmente vantaggiose per le piccole imprese: i robot che si costruiscono oggi, ad esempio, sono piccoli, leggeri ed economici, ed è possibile istruirli per eseguire le corrette operazioni di motion senza particolari competenze, né specifici training. La stessa stampa 3D consentirà di fabbricare da sé i propri prodotti, anche in lotti da 100 o da 1 solo pezzo, senza dover fare ordini da milioni di pezzi perché un costruttore cinese li possa accettare”. Un progetto ‘acchiappa-sogni’ Un’ultima frontiera di innovazione tocca infine da vicino la progettazione: tradizionalmente, nel CAD è il progettista che deve tradurre la propria idea per renderla comprensibile al computer. Si parte da uno schizzo di progetto, si costruisce un modello 3D e si passa quindi alla simulazione. “Oggi, con le nuove tecnologie disponibili - conclude Brandt - il livello di complessità diviene tale che è impossibile per un progettista disegnare tutto. Autodesk, con il progetto di ricerca Dream Capture, sta lavorando allo sviluppo di nuove tecnologie di goal-driven design, che consentiranno di dire alla macchina quello che vogliamo, fornendo semplicemente un’idea del progetto, con vincoli e caratteristiche desiderati. Sarà quindi la macchina stessa a generare le opzioni, progettando per noi la soluzione ottimale, magari con minore impiego di materiali ed energia, riducendo gli sprechi. Questo è davvero affascinante, in quanto i progetti che possiamo così creare hanno livelli intrinseci di complessità e sofisticazione che superano la capacità di comprensione umana. Per cui se abbiniamo le nuove frontiere dell’intelligenza artificiale con la progettazione, e le nuove tecnologie di produzione, come la stampa 3D e la robotica di ultima generazione, saremo in grado di progettare prodotti che prima non era nemmeno possibile immaginare”. */7&/5"5"*/*5"-*" %*''64"*/56550*-.0/%0 *La radio fu inventata in Italia da Guglielmo Marconi nel 1895 Pneumax, l’automazione italiana apprezzata nel mondo. Il valore del made in Italy www.pneumaxspa.com SCENARI La produzione del futuro comincia da qui MATTHIAS OSTERN ³æSTATAæINAUGURATAæNELæMAGGIOæSCORSOæNELæPOLOæPRODUTTIVOæDIæ)GERSHEIMæ INæ'ERMANIAæLAæNUOVAæ@FABBRICAæDELLINNOVAZIONEæ7ITTENSTEINæALLAæ PRESENZAæDIæIMPORTANTIæPERSONALITÝæDELLAæCULTURAæDELLAæSOCIETÝæEæ DELLECONOMIAæ,AZIENDAæHAæVOLUTOæCARATTERIZZAREæLAæCERIMONIAæCOMEæ UNESPERIENZAæVISIVAæCULTURALEæEDæEMOZIONALEæ Ciò che il 30 aprile 2012 era solo una timida posa della prima pietra ora è cresciuto fino ad abbracciare 18.000 m 2 totali, 500 postazioni per 6.000 m 2 di superfici produttive e uffici distribuiti su 3 piani, altissima efficienza energetica certificata: già 300 ‘pionieri’ stanno sperimentando giornalmente questa nuova av- 36 progettare 384 • OTTOBRE 2014 ventura lavorativa. Un perfetto connubio di prodotti e sistemi meccatronici degni di una ‘smart factory’ di altissimo livello che utilizza sole, energie rinnovabili e materiali locali ed ecosostenibili, dove il vetro domina ed è luce: vetrate alte 6 metri offrono trasparenza visiva, trasparenza lavorativa, vicinanza senza segreti e senza barriere, per ottimizzare i concetti di sviluppo, produzione, assistenza logistica in ambienti fluidi e dinamici. Dall’idea al prodotto finito, tutto nel raggio di 30 metri: “Un’idea semplice eppure straordinariamente innovativa - dicono in azienda - perché le grandi idee altro non sono che un’interpretazione migliore della Sascha Weidner (vincitore del premio Entrepreneur 4.0 Award 2014) e il gruppo durante la premiazione con Oliviero Toscani. realtà… e quindi delle esigenze del cliente. Tutto è al servizio dell’Idea e dell’Uomo: processi produttivi rivoluzionari portano necessariamente a prodotti e progetti rivoluzionari, Wittenstein Cyber Motor e Wittenstein Motion Control, trasferendo qui la loro produzione, ne sono un esempio luminoso. Una luce che dal passato guarda al presente per poter capire e far proprio il futuro, in un fluire artistico in cui l’arte si compiace di se stessa ed è al tempo stesso chiave rivelatrice del nostro essere tecnologico: un fluire di mondi distanti che, sorprendentemente, si compensano svelandoci il nostro oggi”. Immagini di una ‘fabbrica del futuro’ È stato proprio questo il punto di partenza da cui è scaturita l’dea di Manfred Wittenstein, presidente del collegio sindacale di Wittenstein, di dare vita all’Enterpreneur 4.0 Award, un concorso fotografico internazionale in cui l’artista fotografo incontra e si cimenta con la ‘fabbrica del futuro’. E con tali motivazioni il famoso fotografo Oliviero Toscani, presidente della giuria, ha decretato vincitore l’evocativo ciclo di immagini di intense fioriture primaverili del fotografo Sascha Weidner: ‘Un intreccio armonico e interdisciplinare, in cui la natura, proprio come la fabbrica dell’innovazione Wittenstein, rimane coerente a se stessa pur rinnovandosi sbocciando, offrendoci una perfezione tecnologica che ben si adatta alle vicissitudini ora climatiche ora economiche in un contesto in continua evoluzione’. Perché, è stato detto, la fotografia è l’espressione artistica perfetta per entrare nel futuro, in quanto ci permette di capire ed elaborare il presente, affinché il concetto di ‘smart factory’, fabbrica intelligente, guardi lontano per offrire una produzione flessibile e sostenibile in continua crescita. dell’innovazione’ E la ‘fabbrica ‘fa Wittenstein, sembrerebbe rappreWitte e nst pp sentare sentar r e una un a pietra piet pi etra ra miliare m il ilia iare re nella n el ella la direzione giusta. d di dire i re e zion z i on zi o e g gi i us u s ta. ust ta. ta progettare 384 • OTTOBRE 2014 37 SCENARI Quarant’anni di livello MASSIMO CAVUOTO 4AGLIATOæILæTRAGUARDOæDEIæQUATTROæDECENNIæDIæATTIVITÝæ6ALCOMæ SIæCONFIGURAæOGGIæCONæUNæORGANICOæDIæOLTREæTRENTAæADDETTIæEæUNæ FATTURATOæCHEæSUPERAæIæCINQUEæMILIONIæANNUIæ3UæUNAREAæDIæOLTREæ æMæTUTTIæGLIæSTRUMENTIæPRODOTTIæVENGONOæPROGETTATIæSVILUPPATIæ REALIZZATIæEæAVVIATIæALLAæCOMMERCIALIZZAZIONEæ#EæNEæPARLAæ%NIOæ 6ALLETTIæGENERALæMANAGERæ6ALCOM Per un’azienda produttiva il raggiungimento dei quarant’anni di attività è un traguardo di tutto rispetto. Dall’aprile 1974, quando furono venduti i primi ripetitori pneumatici 1:1, ad oggi, Valcom ha fornito oltre 100.000 sensori solo all’industria della carta. Già nel 1978 Valcom produceva il primo trasmettitore elettronico fl angiato utilizzando i sensori lvdt con un aggiustamento di zero e campo meccanico. La produzione di trasmettitori di livello e pressione con sensori piezoresistivi è cominciata nel 1982, e si è sviluppata utilizzando componenti provenienti da differenti costruttori di tutto il mondo per combinare nella maniera migliore i prodotti con le caratteristiche richieste dal mercato. Passando per l’introduzione dell’elettronica nei primi anni 80 (con comunicazione bipolare 4-20mA segnale analogico), si è arrivati all’avvento dell’elettronica smart con microprocessore e protocollo di comunicazione Hart nei primi anni Novanta. “Grazie all’attenzione rivolta al continuo cambiamento del panorama 38 progettare 384 • OTTOBRE 2014 delle tecnologie mondiali - dice Enio Valletti general manager di Valcom (nella foto d’apertura) - siamo in grado di proporre strumenti con microprocessore programmabili e con trasmissione di segnale digitale, presentando, accanto alle applicazioni più classiche, moderne tecnologie di funzionamento come la tecnologia sonar e quella a ultrasuoni”. Una gamma ampia La vasta gamma di soluzioni sviluppata da Valcom nel corso di decenni utilizzando la propria tecnologia rende impossibile la stesura di un elenco di tutte le applicazioni che trovano impiego nei settori industriali quali chimico, petrolchimico, farmaceutico, distribuzione del gas, acciaierie, vetrerie, cartario ecc. Il Gruppo si configura oggi con un organico di oltre trenta addetti e con un fatturato che supera i 5 milioni annui. Su un’area di oltre 7.500 m2 in provincia di Lodi, tutti gli strumenti prodotti vengono progettati, sviluppati, realizzati e avviati alla commercializzazione. A livello aziendale vige la certificazione ISO 9001:2008, i processi produttivi rispecchiano dunque i più alti standard qualitativi. Anche a livello di prodotto, sono stati ottenuti i certificati di approvazione dei principali enti di verifica internazionale e grazie a una selezionata rete di agenti e distributori in Italia e all’estero, il nostro marchio è ormai conosciuto nei principali Paesi del mondo. La produzione si compone essenzialmente di strumentazione per la misura e il controllo dei processi industriali; i settori nei quali trova applicazione sono diversi e multipli: dall’industria navale alle cartiere, dall’oil&gas all’alimentare, al chimico, petrolchimico, farmaceutico. “In quarant’anni di vita - spiega Valletti - abbiamo maturato una grande esperienza sul campo che, unitamente al continuo impegno nella ricerca e sviluppo di soluzioni innovative per le misure di livello, pressione, vuoto, temperatura, portata, peso specifico, lucido, consistenza e nebbia d’olio, fa di Valcom il partner ideale per la misura e il controllo del processo. La grande flessibilità e adattabilità alle più diverse esigenze che i clienti di volta in volta ci sottopongono ci permette di offrire soluzioni ‘su misura’ che arrivano a soddisfare anche la clientela più esigente, unitamente alla rapidità dei termini di consegna”. Pur essendo una realtà di piccola/ media dimensione rispetto ai colossi mondiali, Valcom si vanta di essere sempre riuscita a proporre soluzioni con tecnologie avanzate, affiancando alle applicazioni più classiche moderne tecnologie, come quella sonar e a ultrasuoni, ‘sempre adattate alle esigenze di volta in volta espresse’. Da sempre in azienda si considerano gli studi e gli investimenti del settore ricerca e sviluppo fondamentali per l’incremento delle potenzialità progettuali e operative della società, tanto da costituire una voce fissa nel bilancio aziendale annuale. Attualmente la focalizzazione è sul settore navale e petrolchimico per la progettazione e la realizzazione di apparecchiature di controllo tecnologicamente avanzate, con l’obiettivo di garantire una sempre maggiore sicurezza. progettare 384 • OTTOBRE 2014 39 SCENARI Una visione di successo ELENA CASTELLO #RESCEæILæSETTOREæDELLAæVISIONEæCHEæILæPROSSIMOæ NOVEMBREæATTIRERÝæAæ3TOCCARDAæINæOCCASIONEæ DIæ6ISIONææESPOSITORIæEæVISITATORIæDAæTUTTOæILæ MONDOæ4RAæLEæNOVITÝæLAæPRIMAæEDIZIONEæDELLOæ STANDæSæDEIæPRODUTTORIæDIæ0#æINDUSTRIALIæMENTREæ DEBUTTAæILæFORUMææFOCALIZZATOæSUæ@TRAFFICæVISIONæEæ @6ISIONææAUTOMATION 40 progettare 384 • OTTOBRE 2014 Gode di ottima salute il settore della visione artificiale e lo conferma Donato Montanari, membro del consiglio di amministrazione della Vdma, e direttore generale di Datalogic Automation: “Il settore europeo dell’elaborazione industriale dell’immagine è in ottime condizioni. Secondo l’ultimo sondaggio di mercato della Vdma (Associazione tedesca costruttori di macchine e impianti) nel 2013 il fatturato di questo settore è cresciuto quasi del 10% rispetto alle aspettative iniziali. Nel 2014 pensiamo di raggiungere un’ulteriore crescita del 12%. Queste notizie sono molto soddisfacenti per il nostro settore”. Con questi favorevoli presupposti, Vision 2014, in calendario dal 6 all’8 novembre, si preannuncia una manifestazione fieristica ric- ca di interessanti contenuti. E in effetti, la 26° edizione ha in serbo numerose novità: in primo luogo lo stand collettivo ‘IPC 4 Vision’ dove i produttori di PC industriali presenteranno le loro innovazioni idonee a svolgere compiti di elaborazione dell’immagine. Vi sarà poi il debutto del forum ‘Inspect Application’, creato appositamente per gli utenti finali, mentre vengono riproposti gli ‘Industrial Vision Days’ con una nuova struttura ancora più utile. ‘Traffic Vision’ e ‘Vision 4 Automation’ costituiranno le due nuove tematiche di quest’anno. In ultimo, le giornate dedicate alla tecnologia, organizzate per la seconda volta dalla Vdma, che presenteranno avvincenti temi di ricerca orientati al mercato. Un mercato in crescita Nell’ambito della visione, le applicazioni non industriali hanno registrato un incremento del 19%, proseguendo così anche nel 2013 il trend degli anni passati. I sistemi di traffico intelligenti e il medicale sono gli ambiti che più hanno riscosso successo. “Tuttavia, la parte da leone nel nostro settore continua a farla la produzione industriale. Con una crescita del 6% nel 2013 anche questo settore si è sviluppato in modo dinamico”, spiega Montanari. L’automotive, comunque, rimane ancora il cliente principale, con una partecipazione del 22% al fatturato totale. A seguire vi sono stati il settore elettronico, l’industria elettrotecnica inclusi i semiconduttori (14%) e l’industria dei generi alimentari e delle bevande (6%). Secondo il profilo geografico, il rapporto della Vdma mostra che in molti Paesi europei e negli Stati Uniti si verifica una rinascita della produzione industriale che, nei prossimi anni, sfocerà in una richiesta costante di prodotti per la visione artificiale. Sono, in particolare, i clienti nordamericani ad aver acquistato tecnologie dalle aziende europee (+13%). In Europa la ripresa è tangibile, tuttavia è molto più lenta che negli Stati Uniti dove, per aumentare la competitività, si sono investiti considerevoli importi nella modernizzazione degli impianti di produzione. Anche nei Paesi emergenti lo sviluppo del settore produttivo spingerà la domanda. L’Asia si riconferma un mercato dinamico: “Oltre un quinto del commercio europeo dell’elaborazione dell’immagine ha luogo in Asia. Ciò dimostra l’importanza strategiDonato Montanari, membro del consiglio di amministrazione della Vdma, e direttore generale di Datalogic Automation. ca di questa regione dinamica per i fornitori europei di elaborazione industriale dell’immagine. Probabilmente si assisterà a un ulteriore rapido aumento di queste quote di mercato”, afferma Montanari. Dando uno sguardo alla Germania, nel 2013 l’elaborazione tedesca dell’immagine ha aumentato il suo fatturato dell’8% toccando la cifra record di 1,6 miliardi di euro. Gli impulsi di crescita sono provenuti soprattutto dalle esportazioni che sono cresciute del 15%. Vision 2014, le novità Gli organizzatori mostrano soddisfazione per quanto riguarda le adesioni: ”Attualmente si sono iscritti 360 espositori. Fra questi, la quota di quelli esteri ha stabilito il record del 54%” afferma Thomas Walter, capo settore industria & tecnologia di Messe Stuttgart. Quest’anno Stati Uniti, Francia, Svizzera, Giappone, Gran Bretagna, Belgio, Italia, Cina, Olanda e Canada sono i Paesi stranieri principali. ”Per la Vision 2014 di quest’autunno siamo convinti di poter raggiungere l’obiettivo prefisso di 400 espositori” aggiunge. Per questo sono a disposizione il padiglione 1, quello più grande e bello della Messe Stuttgart, con più di 21.000 m 2 lordi di area espositiva, e il foyer. La Vision 2014 coprirà l’intera gamma di prodotti tecnologici inerenti l’elaborazione dell’immagine: componenti, soluzioni complete chiavi in mano, applicazioni pratiche e servizi. La varietà dei componenti si estende dai sensori dell’immagine alle telecamere, ottica, frame grabber, computer, software, illuminazione, cavi e accessori. La Vision si rivolge a integratori di sistema, distributori, costruttori di macchine e OEM che producono per i suddetti progettare 384 • OTTOBRE 2014 41 SCENARI La conferenza stampa di Vision 2014 si è svolta presso Manz AG, una delle principali aziende specializzata in tecnologie per l’automazione, processi laser, sistemi di misura, con tre aree di business strategiche: display, solare e batterie settori e sono anche fornitori di servizi; inoltre a tutte le aziende che si occupano di elaborazione dell’immagine. ”Ci attendiamo una crescita del numero di visitatori, fondata, da un lato, sull’effetto della concentrazione prodotta dalla cadenza biennale, dall’altro sulle tante idee convincenti della Vision e le misure intensive di marketing” afferma Thomas Walter. Traffic vision e Vision 4 Automation Quest’anno le tematiche portanti della manifestazione fieristica saranno due: Traffic vision e Vision 4 Automation, a conferma di quanto l’elaborazione dell’immagine rappresenti un importante elemento tecnologico dell’automatizzazione nella produzione industriale. Da un lato consente di compiere controlli di qualità all’interno dei processi di produzione industriale automatizzati, dall’altro di ottimizzare tali processi. Alla Vision si cercherà di mettere in evidenza quanto l’elaborazione dell’immagine è in grado di offrire all’automatizzazione. Ci si rivolgerà soprattutto agli esordienti 42 progettare 384 • OTTOBRE 2014 dell’elaborazione dell’immagine con un ciclo di conferenze, che avrà luogo all’interno degli Industrial Vision Days, l’offerta della Vision Academy e infine il ‘selfguided’ tour, che contrassegnerà con un logo gli espositori che operano attivamente e con competenza in questo settore. I partner di queste iniziative sono l’associazione Vdma sezione elaborazione industriale dell’immagine, Emva, Vision Academy. Anche la tematica ‘Traffic Vision’ sarà trattata in modo analogo con un ciclo di conferenze che illustreranno le innovazioni e le applicazioni dei sistemi di elaborazione dell’immagine nel campo del controllo, della gestione e della sicurezza del traffico e del tra-sporto. Anche qui l’orientamento del visitatore sarà agevolato dai contrassegni degli stand espositivi che partecipano all’iniziativa. Inoltre nell’ambito degli Industrial Vision Days è in programma una tavola rotonda. Il partner mediatico che parteciperà è l’ITS International. PC industriali a Vision Lo stand speciale ‘IPC 4 Vision’, i- naugurato quest’anno per la prima volta, sarà il vero e proprio evento clou. Con undici famosi espositori di PC industriali si prevede che lo stand andrà a riscuotere un forte interesse. A chi si rivolge? ”La Vision porta in primo piano la grande importanza di un’elaborazione dati più attendibile e veloce e l’integrazione di sistemi di visione nei processi di produzione automatizzati” afferma Thomas Walter. “La richiesta di una risoluzione sempre più alta dell’immagine e di trasmissione e trattamento dei dati veloce esige una prestazione di calcolo elevata. Spesso i sistemi sono installati vicino alle macchine e devono essere compatti e robusti per resistere alle temperature, alle vibrazioni, alla sporcizia, all’umidità e molto altro ancora”. Per facilitare ancora di più gli utenti alla ricerca delle loro applicazioni, ma anche per stabilire contatti, ci sarà per la prima volta l’’Inspect Application Forum’ con tematiche rivolte agli utenti e inerenti il settore food and beverage, quello farmaceutico, dell’industria automobilistica e agraria, della sicurezza e della logistica. Gli Industrial Vision Days, che da molti anni arricchiscono la Vision, sono organizzati dalla Vdma sezione elaborazione industriale dell’immagine e quest’anno avranno una nuova struttura con dieci blocchi tematici: da un lato vi saranno tecnologia delle telecamere, ottica e illuminazione, software per l’elaborazione dell’immagine, 3D, embedded vision e PC industriali; dall’altro gli standard, ricerca & innovazione, elaborazione dell’immagine per l’industria del traffico, elaborazione dell’immagine per l’automatizzazione e infine New visions for vision. Nuovi attuatori Rollon: ora con cremagliera Precision System R-Plus System Azionamento a vite Azionamento con pignone e cremagliera Corse lunghe con trasmissione rigida e carri multipli indipendenti. www.rollon.com Plus System Azionamento a cinghia EVENTI Sviluppare ‘gemme’ di successo STEFANO BELVIOLANDI ³æSTATOæINAUGURATOæRECENTEMENTEæ0OLI(UBæILæPRIMOæDISTRETTOæTECNOLOGICOæMILANESEæCHEæOSPITAæ TRENTANOVEæSTARTUPæPIÂæALTREæVENTIæINæVIAæDIæVALUTAZIONEæ,OBIETTIVOæFINALEæâæARRIVAREæAæCONTARNEæ UNæCENTINAIOæ,INCUBATOREæGESTITOæDALLAæ&ONDAZIONEæ0OLITECNICOæDIæ-ILANOæCONæILæCONTRIBUTOæDELæ #OMUNEæDELæCAPOLUOGOæLOMBARDOæHAæGIÝæCOLLEZIONATOæALCUNIæRECORDææ Nasce PoliHub, il primo distretto tec-nologico milanese: sono partiti i lavorii di ampliamento e, i primi 3.000 m2 at-trezzati che sorgono presso il Campus s Bovisa in via Durando 39 a Milano,, sono già operativi. La presentazione e del PoliHub ha raccolto rappresentantii 44 progettare 384 • OTTOBRE 2014 di istituzioni milanesi e non, come il Politecnico di Milano, la Camera di Commercio, la Regione Lombardia, il ministero dell’Istruzione Università e Ricerca. Sull’area debitamente attrezzata sono già presenti 39 startup e altre 20 sono in fase di valutazione, anche se l’obiettivo finale è arrivare a ospitarne un centinaio nei prossimi tre anni, grazie all’apertura di due sedi distaccate presso ComoNext e il Campus di Cremona. PoliHub, come incubatore del Politecnico di Milano, gestito dalla Fondazione Politecnico di Milano con il contributo del Comune di Milano, offre alle startup un network di relazioni verso il mondo industriale, finanziario e accademico, a partire dalle competenze del Politecnico di Milano, spazi modulari specifici per ogni singola startup con servizi innovativi e condivisi (tecnologici, amministrativi, legali, di comunicazione e pubbliche relazioni). “Fondazione Politecnico di Milano ha voluto la trasformazione dell’Acceleratore d’Impresa in PoliHub, puntando verso una struttura all’avanguardia per il supporto delle migliori startup innovative - afferma Giampio Bracchi, presidente di Fondazione Politecnico e di PoliHub -. Siamo consapevoli del fatto che, in un’economia matura come quella italiana, la crescita del PIL e dell’occupazione è strettamente connessa all’innovazione che riesce a creare. Supportare i progetti di innovazione è, oltretutto, la missione di Fondazione per sostenere la ricerca e creare un ponte tra imprese e contesto economico, produttivo e amministrativo”. Bracchi, durante la presentazione, ha ricordato come lo scorso anno due imprese della rete abbiano fatto il record di ‘crowdfunding’ sul mercato europeo, esempio di una generazione di imprese proiettata sul territorio internazionale. Fatti incoraggianti PoliHub si è classificato al nono posto in Europa tra i principali incubatori d’impresa universitari secondo la classifica svedese degli UBI Index (University Business Incubator). Dal 2000 sono state raccolte più di cinquemila idee e incubate oltre 100 startup innovative, l’83% delle quali ancora in attività. I concorsi promossi con partner ICT hanno prodotto una risposta soddisfacente: dai 90 progetti valutati a Smau Mobile App ai 75 fatti pervenire a IBM, ai 41 di SAP, fino alle 69 idee di Switch2Product. “Esiste ancora un problema di sostenibilità - spiega Bracchi - specie se pensiamo al no profit, ma noi dobbiamo ringraziare le istituzioni, in primis la Fondazione Cariplo, la Provincia, la Regione, la Camera di commercio”. Bracchi spiega poi una finalità nuova dell’acceleratore di impresa: “Con PoliHub vogliamo estendere l’attività di acceleratore di impresa, non solo ai giovani studenti che vogliono lanciare una nuova impresa, ma vogliamo essere vicini anche a imprese neonate, spin-off o imprese innovative giovani che hanno già un loro mercato; cerchiamo di creare una sorta di contaminazione che metta a disposizione competenze e avvicini i clienti”. “Il Politecnico di Milano lavora per far crescere l’occupazione in modo integrato con il nostro sistema e, agendo sulla formazione, cerchiamo di creare innovazione con il sistema delle imprese”, aggiunge Giovanni Azzone, rettore dell’Ateneo. Massimiliano Magrini, co-founder e managing partner United Ventures, pone l’accento sul valore economico del talento e sottolinea l’importanza del venture capital: “Non siamo banche - ricorda - ma imprenditori e la regola per noi non è fare successo con pochi capitali ma crescere attraverso il talento, talento che non è a costo zero, va comprato e per questo servono alle imprese capitali cosiddetti intelligenti per investire. Solo così si fa un passo importante e, per fare ciò, il venture capital è oggi, come non mai, necessario”. Supporto alla crescita “PoliHub sta supportando la crescita di 39 aziende altamente innovative - precisa Stefano Mainetti, consigliere delegato di PoliHub - alcune sono spin-off accademici, altre nate dalle nostre competizioni e dai programmi di empowerment e, infine, alcune sono aziende già fondate che hanno scelto di trasferirsi nel nuovo distretto per la sua capacità unica di combinare le migliori competenze tecnologiche con la creatività e l’energia dei giovani. Gli imprenditori hanno un’età media di 32 anni e il 72% dei fondatori sono ex studenti del Politecnico. Oggi PoliHub riflette la volontà di rimboccarsi le maniche e cominciare a ricostruire trasformando il potenziale dell’innovazione tecnologica in valore concreto per la società.” Durante la presentazione di PoliHub è intervenuto Roberto Reggi, sottosegretario al ministero dell’Istruzione Università e Ricerca, che ha sottolineato il valore delle scelte che puntano a tagli mirati e lineari e politiche che vadano su educazione, innovazione e semplificazione: “Abbiamo accelerato le riforme che sono il meccanismo per dare sviluppo sui territori perché oggi la competizione europea si fa sulle città metropolitane. Parlo di idee - ha spiegato Reggi - di collocamento di iniziative e di startup nell’ambito di un sistema territoriale che abbia un piano strategico”. progettare 384 • OTTOBRE 2014 45 DOSSIER INDUSTRIA AEROSPACE Decollo perfetto L’industria italiana dell’aerospace, ‘piccola’ ma agguerrita, si tiene lontana dalle rotte della crisi. Aerei ed elicotteri fanno registrare dati economici positivi e nel settore spaziale le nostre aziende stanno giocando un ruolo importante sul mercato europeo e internazionale. Fatturato e portafoglio ordini delle principali aziende sono in crescita. ECONOMIA Il comparto vola ad alta quota TONY BOSOTTI ,INDUSTRIAæITALIANAæDELLAEROSPACEæ@PICCOLAæMAæAGGUERRITAæ SIæTIENEæLONTANAæDALLEæROTTEæDELLAæCRISIæEæVIAGGIAæSICURAæTRAæUNæ TEMPORALEæEæLALTROæ!EREIæEDæELICOTTERIæFANNOæREGISTRAREæDATIæ ECONOMICIæPOSITIVIæEæNELæSETTOREæSPAZIALEæLEæNOSTREæAZIENDEæ STANNOæGIOCANDOæUNæRUOLOæIMPORTANTEæSULæMERCATOæEUROPEOæ Il comparto dell’ala rotante EæINTERNAZIONALEææææ Il comparto industriale italiano dell’ala fissa è incentrato sul settore aeronautico di Finmeccanica, rappresentato da Alenia Aermacchi, società nata il 1° gennaio 2012 dalla fusione fra Alenia Aeronautica, Aermacchi e SIA. La società ha raccolto, sotto l’unico brand di Finmeccanica, la tradizione di aziende storiche che hanno scritto la storia dell’industria aeronautica italiana, quali Fiat Aviazione, Aeritalia, Macchi, Aerfer, Romeo, Aeronavali. 48 progettare 384 • OTTOBRE 2014 al programma B787 e ATR. Il portafoglio ordini risulta in crescita del 2%, con un produzione pari a circa 3 anni di lavoro. Significativi anche i miglioramenti dell’Ebita (+75%) e del flusso di cassa, a seguito delle azioni di efficientamento intraprese. Tali risultati sono stati conseguiti in un contesto che ha visto inoltre l’azienda aumentare gli investimenti sui programmi principali, con una crescita dell’11% rispetto al 2012. Sul fronte dei risultati finanziari (ci raccontano i dati della relazione esercizio 2013 dell’Aiad di cui pubblichiamo ampi stralci) il settore aeronautico di Finmeccanica ha chiuso il 2013 con trend positivi in tutti i principali indicatori economici e gestionali. Rispetto all’esercizio precedente, gli ordini sono cresciuti del 25%, mentre i ricavi hanno segnato un aumento del 12%, grazie al buon andamento del segmento civile, con particolare riferimento Il comparto industriale dell’ala rotante si identifica invece con AgustaWestland, società di Finmeccanica, che continua a competere a livello globale con 5 player principali, divisi tra Stati Uniti e Europa, facendo leva sulla propria competitività, continuamente rafforzata da considerevoli investimenti in ricerca e sviluppo per migliorare i prodotti esistenti e per svilupparne di nuovi e più avanzati. AgustaWestland si avvantaggia di una rete internazionale di joint-venture e collaborazioni che le hanno consentito di penetrare nuovi mercati e di ampliare il proprio portafoglio DOSSIER INDUSTRIA U STRIA A AE AEROSPACE E ROS R PAC CE prodotti. Questa strategia di espansione ha visto la crescita diretta della propria presenza industriale. AgustaWestland può contare infatti su siti produttivi, oltre che in Italia e nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Polonia (con l’acquisizione di PZL-Swidnik finalizzata nel 2010), ed è presente attraverso accordi industriali e joint-ventures in Cina, Russia, India, Turchia, Giappone, Libia e negli Emirati Arabi Uniti. AgustaWestland ha conseguito nel 2013 una performance complessivamente positiva in termini economico-finanziari e soprattutto commerciali, nonostante le complicazioni contrattuali derivanti dalle vicende legate alla fornitura di elicotteri AW101 VVIP per il cliente indiano. Al buon risultato commerciale ha contribuito in modo determinante la finalizzazione del maxi contratto con il ministero della Giustizia della Norvegia per la fornitura di 16 macchine AW101 in configurazione All Weather Search and Rescue, del valore di circa 1,15 miliardi di euro. Il contratto prevede consegne dal 2017 al 2020 e 15 anni di servizi di ricambistica componenti, di training e di supporto tecnico, in base alla formula turn key, con un’opzione di estensione per ulteriori 5 anni. Gli ordini sono stati pari a 4.384 milioni di euro rispetto ai 4.013 milioni del 2012. L’incremento (+9,2%) è ascrivibile, oltre che alla finalizzazione del maxi contratto norvegese, anche all’acquisizione del primo contratto export della macchina AW159, relativo alla fornitura di 8 macchine per la Marina militare coreana e a un buon andamento dell’offerta aziendale nel mercato civile, in particolare nel settore oil & gas. I ricavi sono stati pari a 4.076 milioni di euro rispetto ai 4.243 milioni del 2012. La variazione (-3,9%) è principalmente riconducibile all’effetto del blocco delle attività sul programma AW101 India. Tale scostamento è stato parzialmente compensato dalle maggiori consegne di elicotteri, complessivamente 60 macchine in più rispetto al 2012 (di cui oltre la metà AW139). L’Ebita è stato pari a 562 milioni di euro rispetto ai 473 milioni del 2012. L’incremento (+18,8%) è riconducibile alle maggiori consegne su linee di prodotto a marginalità superiore alla media, in particolare AW139, con un ROS solidamente in doppia cifra e superiore allo scorso anno, anche escludendo i benefici netti derivanti dalla chiusura del programma VH71. Nel corso dell’anno è stata portata alla sua fase conclusiva la certificazione dell’AW189, biturbina della classe 8 t, che è stata conseguita all’inizio del febbraio 2014. Sono inoltre proseguite le attivitá di certificazione sui prototipi dell’AW169, elicottero nella classe 4,5 t, per il quale l’ingresso in servizio operativo è atteso per la prima parte del 2015. É inoltre proseguito lo sviluppo dell’AW609 mentre AgustaWestland è già impegnata nello studio della nuova generazione di TiltRotor attraverso programmi di ricerca in ambito europeo. Sempre nella prima parte dell’anno è stato anche lanciato ufficialmente lo sviluppo del nuovo elicottero AW109 Trekker, dedicato prevalentemente al soddisfacimento di requisiti utility e di pubblica utilità sul mercato elicotteristico mondiale. Il settore spaziale Lo Spazio rappresenta uno dei settori strategici e tecnologici avanzati nel quale un numero sempre maggiore di Paesi opera e intende svilupparsi. Per sua natura lo Spazio è in grado di soddisfare le esigenze della Comunità scientifica, della Difesa e della Sicurezza nazionale. Una politica spaziale nazionale che valorizzi gli investimenti del Paese e i suoi asset costituisce un importante fattore di crescita tecnico/scientifico e occupazionale di alta specializzazione. In particolare sempre più i servizi e le applicazioni spaziali sono il driver per giustificare lo sviluppo di nuovi programmi e per valutare le reali ricadute sociali ed economiche. In questo nuovo modello di business, Thales Alenia Space e Telespazio (joint venture tra gli shareholder Finmeccanica e Thales) come Space Alliance stanno giocando un ruolo importante sul mercato spaziale europeo (Commissione europea ed ESA) e internazionale. progettare 384 • OTTOBRE 2014 49 MANUTENZIONE Volare in sicurezza con EasyJet ,AæGRANDEæCOMPAGNIAæ AEREAæLOWCOSTæMETTEæINæ MARCO PASSARELLO CAMPOæSVARIATEæNUOVEæ TECNOLOGIEæPERæRIDURREæIæCOSTIæ DIæMANUTENZIONEæSENZAæ COMPROMETTEREæIæLIVELLIæDIæ SICUREZZAæ,AæMANUTENZIONEæ DELæVELIVOLOæINIZIAæDURANTEæ ILæVOLOæMONITORANDONEæLEæ COMPONENTIæESSENZIALIæEæ CONTINUAæAæTERRAæDOVEææVIENEæ La manutenzione di un aereo è questione molto delicata. Per un’azienda come EasyJet, la seconda compagnia low-cost al mondo e la prima in Europa, con una flotta di più di 200 jet di linea (Airbus A319-100 e A320-200) che effettua fino a 1.400 voli al giorno, la gestione della manutenzione è un’impresa straordinariamente complessa, in cui piccole inefficienze possono costare care, sia dal punto di vista economico sia da quello della sicurezza dei passeggeri. Per questo EasyJet ha effettuato importanti investimenti in tecnologie all’avanguardia, alcune delle quali già in corso di applicazione, altre da implementare nel prossimo futuro. Carolyn McCall, CEO di EasyJet, ha commentato: “Abbiamo esaminato e valutato tecnologie all’avanguardia provenienti da molti settori diversi, e oggi ne applichiamo per la prima volta un gran numero all’aviazione, per gestire la nostra flotta in modo più efficace, efficiente e sicuro. Il vantaggio di 50 progettare 384 • OTTOBRE 2014 queste tecnologie emergenti è triplice: lasciare al nostro team di ingegneri il tempo per occuparsi dei compiti più qualificati, tenere bassi i nostri costi, cosa che ci permette di mantenere basse le tariffe, e minimizzare i ritardi, per mantenere un punto di riferimento nella puntualità per i nostri passeggeri. La sicurezza è la nostra priorità numero uno, e tutte queste nuove tecnologie verranno applicate dai nostri esperti e dai nostri equipaggi perché i nostri record di sicurezza rimangano invariati”. Manutenzione predittiva Una delle innovazioni che EasyJet ha già cominciato a mettere in pratica è quella della manutenzione predittiva. Consiste nel monitorare già durante il volo le componenti essenziali dell’aereo, in modo tale da coglierne i primi segni di malfunzionamento e permettere ai tecnici di effettuare le necessarie verifiche e programmar- ISPEZIONATOæPERæCONTROLLAREæ CHEæNONæCIæSIANOæDANNIæ STRUTTURALIæCHEæPOTREBBEROæ PREGIUDICARNEæLINTEGRITÝæ 0ARTICOLARMENTEæDELICATAæâæ LAæGESTIONEæDEIæDANNIæSUBITIæ DALLEæPALEæDELLEæTURBINEæDEIæ MOTORI DOSSIER INDUSTRIA U STRIA A AE AEROSPACE E ROS R PAC CE ne la sostituzione ancora prima che il velivolo sia atterrato. Il vantaggio di questa procedura è di poter osservare i sistemi nell’effettiva condizione di funzionamento: normalmente più del 50% dei problemi rilevati in volo non viene poi confermato una volta a terra a causa delle mutate condizioni (temperatura, vibrazioni ecc.). Inoltre stemi durante il volo: si tratta di Acars (Aircraft Communications Addressing and Reporting System) protocollo in uso già dal 1978 che sfrutta brevi pacchetti di dati trasmessi via radio in modo automatico. Questi possono essere utilizzati in tempo reale per creare una visualizzazione grafica e permettere ai tecnici di effettuare una Wilco è un’applicazione di monitoraggio web-based, per effettuare operazioni di troubleshooting in volo. BladeFix è un altro innovativo software utilizzato dalla compagnia aerea per la manutenzione delle turbine dei motori. così è possibile accertarsi che le parti di ricambio siano effettivamente disponibili nell’aeroporto di destinazione. Per ottenere questo risultato non è necessario modificare i velivoli: quelli attuali dispongono già di una tecnologia per trasmettere a terra i dati relativi al funzionamento dei si- diagnosi. Il sistema realizzato a questo scopo si chiama Wilco (termine usato nel gergo aeronautico per confermare che un’istruzione verrà eseguita), ed è stato realizzato dall’azienda francese FlightWatching, appartenente all’European Space Agency Business Incubator. Wilco è un’applicazione progettare pro p ro oge get g ettar tarre 383 38 3 83 • SSETTEMBRE SE ETTEM TTE TT TTE TEM MBR MB BRE BR 2014 2 01 01 14 4 5511 MANUTENZIONE Ispezioni con i droni Per facilitare il lavoro del personale che sta effettivamente a contatto con gli aerei, EasyJet sta approntando tecnologie ancora più stupefacenti. Quella che ha destato maggior scalpore è l’utilizzo di droni per effettuare l’ispezione dell’esterno dei velivoli. Si tratta di piccoli esacotteri robotici, che possono volare con sicurezza intorno a un aereo controllando facilmente anche le parti inaccessibili per Dent & Buckle permette di fare totalmente a meno della carta, simulare difetti superficiali. Il tutto può essere consultato in tempo reale anche con app installate su tablet o con occhiali da realtà aumentata. gli esseri umani senza impalcature. I droni effettueranno scansioni 3D della superficie del velivolo, che verranno poi esaminate dai tecnici per verificare la presenza di danni, utilizzando software come Dent & Buckle (visto altrove nell’articolo). Della progettazione e messa a punto dei droni si sta occupando l’Università di Bristol in collaborazione con Coptercraft (azienda britannica produttrice di velivoli senza pilota) e Measurement Solutions (azienda australiana specializzata in sistemi di misura). I primi dovrebbero entrare in servizio l’anno prossimo. Inoltre in futuro i piloti e le squadre di manutenzione disporranno di occhiali smart che consentiranno loro di lavorare in realtà aumentata. Potranno cioè sovrapporre alla visuale dell’aereo immagini grafiche che li aiuteranno a orientarsi nella sua complessità. Inoltre potranno trasmettere al centro di controllo immagini tridimensionali di ciò su cui stanno lavorando, per facilitare la comprensione e lo scambio di informazioni. Vuzix ed Epson sono i due fornitori di tecnologia per gli occhiali smart; anche questi cominceranno a entrare in uso il prossimo anno. 52 progettare 384 • OTTOBRE 2014 di monitoraggio web-based, che esiste persino sotto forma di app per smartphone, e può essere adattata non solo ad aerei ed elicotteri, ma a qualunque altro sistema tecnologico complesso che permetta la telemetria dei dati. Il software consente di rappresentare i sistemi dell’aereo sotto forma di console grafica animata, attraverso la quale i tecnici possono tentare di effettuare operazioni di troubleshooting già nel corso del volo. C’è anche la possibilità di programmare allarmi che scattino nel caso in cui si verifichino particolari situazioni, utilizzando una semplice logica ‘If This, Then That’. Il sistema è attualmente in prova su un piccolo numero di velivoli, in attesa di essere generalizzato. Secondo FlightWatching, una volta a regime consentirà di evitare almeno il 10% dei ritardi dovuti a cause tecniche (che costano alle compagnie aeree 1,5 milioni di euro l’anno). Manutenzione a terra La manutenzione non termina però con la sostituzione dei componenti difettosi. Una volta a terra, l’aereo dovrà essere ispezionato per controllare che non ci siano danni strutturali che potrebbero pregiudicarne l’integrità. A questo scopo è necessario conoscere ogni piccola imperfezione della superficie dell’aereo, per poter distinguere quelle già presenti da quelle generate da nuovi urti con oggetti (uccelli, cenere vulcanica, grandine ecc.) e che potrebbero richiedere un intervento. Questo tipo di contabilità veniva tenuto mediante enormi tabelle cartacee, ma ora un nuovo software permette di visualizzare l’aereo in 3D, segnando la posizione di ogni minimo difetto. Appropriatamente denominato Dent & Buckle (letteralmente ‘bugne e ammaccature’), il programma è stato realizzato dalla software house Output 42, azienda di origine polacca con sedi nel Regno Unito, Islanda, Svizzera e Danimarca, in collaborazione con le islandesi Kpal e Duo. Permette di fare totalmente a meno della carta (ma è in grado di assemblare rapidamente rapporti stampabili in formato Excel e PDF). La rappresentazione tridimensionale dell’aereo può essere ingrandita e ruotata a piacere, e su di essa si può collocare qualunque difetto superficiale, visualizzando se DOSSIER INDUSTRIA U STRIA A AE AEROSPACE E ROS R PAC CE necessario anche la struttura portante e gli altri sistemi per capire se possono essere stati interessati da un danno. Il tutto può essere consultato in tempo reale anche con app installate su tablet o con occhiali da realtà aumentata (vedi riquadro), consentendo un forte risparmio di tempo e di costi. Le pale della turbina Particolarmente delicata è la gestione dei danni subiti dalle pale delle turbine dei motori turbo fan. Queste vengono ispezionate prima e dopo il volo poiché, data l’alta velocità di rotazione (5.200 giri/min per un Airbus A320 alla massima potenza), anche una piccola ammaccatura può generare vibrazioni tali da accelerare l’usura di altre parti del motore, aumentare i consumi e, nei casi più gravi, compromettere la sicurezza, obbligando la compagnia a bloccare l’aereo a terra e a sostituire la pala difettosa. Il problema è complicato dal fatto che le pale, data la loro forma molto complessa, non si possono produrre in modo tale che risultino tutte uguali. Ci sono piccole differenze nel peso e soprattutto nel momento che generano, misurate al momento della produzione e di cui bisogna tenere conto per evitare vibrazioni, per rendere la turbina il più possibile equilibrata nel suo complesso. Un compito niente affatto facile, dato che una turbina comprende 36 pale, e calcolare tutte le possibili combinazioni diventa un compito difficile anche per un computer. Il calcolo viene di solito semplificato preparando in anticipo coppie di pale il più possibile simili, da posizionare una opposta all’altra. Le compagnie aeree hanno tecnici specializzati nella scelta delle coppie di pale da sostituire, tenendo conto anche dei fattori logistici per minimizzare il tempo in cui l’aereo deve restare fermo. Qui entra in gioco un altro dei software innovativi utilizzati da EasyJet: BladeFix, anch’esso prodotto da Output 42, e già in uso da parte della compagnia aerea. Anche BladeFix ha un’interfaccia basata sul web, e permette di visualizzare in modo chiaro e intuitivo la situazione della turbina e gli effetti ottenibili sostituendo una singola pala e scambiando coppie di pale preesistenti per migliorare l’equilibrio complessivo. BladeFix non prende decisioni autonome, e si limita a fornire agli ingegneri tutti i dati disponibili e a visualizzarli, ma consente comunque un considerevole risparmio. In primo luogo perché riduce a pochi minuti il tempo necessario per la selezione, che in precedenza poteva superare le tre ore. Ma soprattutto perché consente di dimezzare gli stock di pezzi di ricambio, utilizzando pale singole invece che coppie di pale. Dato che il costo di una pala è di 50.000 dollari, e che una compagnia come EasyJet ne deve avere scorte a sufficienza per un centinaio di sostituzioni, si evita di tenere bloccati materiali per 5 milioni di dollari. SOUTHCO® - una gamma completa di soluzioni di CHIUSURE E CERNIERE INNOVATIVE COMPRIME CREA TENUTA BLOCCARE www.southco.com · [email protected] Centro Europeo Assistenza Clienti e Supporto Tecnico Tel: (44) (0) 1905 346722 · Fax: (44) (0) 1905 346723 POSIZIONARE CONTROLLARE MATERIALI Incollaggio e avvitatura insieme MARTIN KLUKE 'RAZIEæALLAæTECNOLOGIAæ/NSERTæPERæMATERIALIæCOMPOSITIæ âæPOSSIBILEæCOMBINAREæLINCOLLAGGIOæEæLAVVITATURAæDIæ INSERTIæ)LæSISTEMAæâæSTATOæSVILUPPATOæDALLAæSOCIETÝæ"LLHOFFæ SPECIALIZZATAæINæINSERTIæEæLAZIENDAæ$ELOæESPERTAæNELæCAMPOæ DEGLIæADESIVIæINDUSTRIALI Con l’utilizzo di leghe d’acciaio e alluminio più rigide nonché di materiali combinati a fibre, si evidenziano da tempo due chiare tendenze nel campo dei materiali. In particolare, i materiali rinforzati con fibra di carbonio (CFK) e fibra di vetro (GFK) rappresentano il futuro delle costruzioni leggere nei settori aeronautico e automobilistico. Tali materiali presentano di norma elevate caratteristiche di rigidità e resistenza, consentendo così la realizzazione di strutture molto sottili. Sfide complesse per la giunzione Ancora più resistenti delle lamiere ad alta resistenza, CFK e GFK presentano nuove sfide alla tecnologia 54 progettare 384 • OTTOBRE 2014 di giunzione. Anche i materiali compositi devono essere uniti in molti punti ad altri componenti: saldatura, avvitatura e rivettatura, i metodi classici della costruzione automobilistica, mostrano qui i propri limiti. Con la loro matrice, i materiali rinforzati con fibra, rappresentano di per sé un giunto incollato. La perforazione di tali materiali mediante avvitatura o rivettatura non è solamente impegnativa, ma danneggia la loro struttura laminare, che rappresenta una parte fondamentale della loro resistenza. Inoltre, il foro deve essere accuratamente isolato, poiché altrimen- DOSSIER INDUSTRIA U STRIA A AE AEROSPACE E ROS R PAC CE Resistenza a trazione e al taglio. ti in tal punto potrebbe determinarsi una delaminazione del materiale. Il collegamento di CFK e metallo comporta inoltre un forte rischio di corrosione. Per giunzioni stabili e processi efficienti occorre inoltre che il laminato rimanga intatto; per questo motivo viene spesso valutata, come metodo di giunzione, la saldatura a ultrasuoni. Tuttavia, questo metodo presenta rilevanti svantaggi: oltre all’elevato consumo energetico, essa risulta idonea unicamente per i materiali a matrice termoplastica. Le procedure termiche di formatura risultano quindi raramente applicabili se non, a causa della ridotta duttilità, del tutto inappropriate Per l’unione del materiale composito ad altri componenti, è quindi consigliabile affidarsi a un altro metodo di giunzione: l’incollaggio. Non si tratta solamente di una tecnica di giunzione non distruttiva e che protegge i componenti, ma presenta inoltre un’elevata flessibilità di materiali e una buona resistenza alle forze dinamiche. Ancora, l’incollaggio è un processo semplice, grazie al quale è possibile ottenere un’elevata automazione e tempi ciclo ridotti. Quindi, esso risponde ai requisiti tipici della produzione industriale, compresi quelli del settore automobilistico. Combinare colla e viti Per l’unione di materiali compositi con altri materiali, l’azienda Böllhoff, specializzata in inserti, e l´azienda Delo, esperta nel campo degli adesivi, hanno elaborato un metodo alternativo alla saldatura di perni. Tale metodo prevede la saldatura dei perni nella lamiera, al fine di evitare l’impegnativa operazione di foratura e applicazione di viti e/o rivetti. Per contro, ora, con tecnologia Onsert, le due imprese incollano i perni filettati ai materiali rinforzati con fibra. Con Onsert si disegna la combinazione di perno e geometria della base che si ritiene più opportuna. Il metodo prevede dapprima l’applicazione di un adesivo sulla parte inferiore della base, che viene quindi unito al materiale composito. Lo spessore dello strato adesivo è impostato mediante distanziatori, i cosiddetti spacer, ed è pari, di norma, a 0,1 - 0,2 mm. La peculiarità di questo metodo è la velocità di applicazione: infatti, la base è realizzata in materiale amorfo, che presenta una su- progettare 384 • OTTOBRE 2014 55 MATERIALI Coppia di rottura. perficie traslucida e quindi garantisce tempi di ciclo ridotti. L’indurimento avviene mediante una lampada LED nel giro di circa quattro secondi ed è completamente automatizzabile. L’unione così formata è immediatamente sollecitabile e la parte in plastica ottiene in breve tempo un filetto stabile da avvitare e svitare liberamente secondo necessità. Come materiale per la base trasparente dell’Onsert possono essere utilizzati policarbonato, poliammide o polietersulfone, in base alle caratteristiche meccaniche necessarie e alle condizioni ambientali di utilizzo. Deve trattarsi unicamente di materiali plastici amorfi, poiché questi lasciano passare una quantità sufficiente di luce blu con una lunghezza d’onda di 400 nanometri, necessaria per l’indurimento dell’adesivo. Prove e verifiche Gli Onsert sono idonei per una molteplicità di applicazioni, soprattutto quando occorre fissare i componenti senza tuttavia unirli strutturalmente. Ogni anno, nei velivoli vengono montate centinaia di migliaia di ‘aircraft-pin’. In tal modo è possibile ad esempio fissare piastre di copertura, materiali isolanti e pannelli di pavimentazione; in futuro, Onsert potrebbe essere utilizzato anche per il fissaggio di questo tipo di parti. 56 progettare 384 • OTTOBRE 2014 Nella costruzione di automobili, in particolare per i montanti B e C, si punta sempre più spesso sul CFK. Per esempio, grazie a Onsert è stato possibile fissare a tali montanti un gruppo di cavi di alimentazione. Altre possibili applicazioni sono l´incollaggio di clip, supporti per sensori o accessori. Inoltre, questo metodo può essere considerato come alternativa alla saldatura, poiché rispetto a quest’ultima presenta una maggiore flessibilità per la produzione. A differenza dei punti saldati, infatti, i punti incollati possono essere modificati facilmente anche dopo il termine della costruzione. Per verificare l’idoneità del metodo per tali applicazioni, Böllhoff e Delo hanno incollato CFK e altri materiali con la tecnologia Onsert, sottoponendo quindi tali giunzioni a numerosi test comuni nel settore, quale il test 85/85, che avviene con esposizione a una temperatura di 85 °C e un’umidità dell’85%, e al test climatico VDA. Come pre-trattamento per il CFK è stata impiegata la sabbiatura, l’alluminio verniciato e il PP sono stati puliti con etanolo. Per il magnesio non vi è stato alcun pre-trattamento. A tale riguardo, è stato dimostrato che gli Onsert possono raggiungere valori elevati di resistenza a trazione e a taglio del piedino filettato, resistendo anche alle condizioni di prova più impegnative. Attraverso i due test è stata inoltre dimostrata la stabilità degli Onsert dopo mille ore di prova in nebbia salina e dopo quattro settimane di immersione in Skydrol, un liquido idraulico utilizzato in aeronautica. Nonostante l’esposizione a tali agenti atmosferici, non si è avuto alcun calo significativo della resistenza del raccordo. Infine, Delo e Böllhoff hanno esaminato anche la coppia di rottura del filetto su una superficie in CFK a temperatura ambiente. Il valore ottenuto di 9 Nm è decisamente superiore alla norma per la coppia di serraggio dei filetti M5, il cui valore ammonta a 5,5 Nm e le cui dimensioni sono paragonabili a quelle degli Onsert utilizzati. Cosa dire Grazie a Onsert, Böllhoff e Delo hanno elaborato una combinazione veloce e sicura tra la tecnologia degli adesivi e raccordi a vite allentabili che unisce il meglio de due mondi. Tale combinazione è idonea per una molteplicità di materiali e applicazioni e colpisce inoltre per la rapidità di applicazione. M. Kluke, product manager Delo Industrial Adhesives. W E N ACCUMULATORI PROGETTIAMO E COSTRUIAMO ACCUMULATORI PER SODDISFARE OGNI VOSTRA ESIGENZA SCAMBIATORI DI CALORE FILTRAZIONE ACCESSORI ACCOPPIAMENTI ELASTICI FLANGE - RACCORDI - BLOCCHI OMT S.p.A. 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Questi dispositivi devono inoltre offrire totale flessibilità di accesso e ottimizzare l´esperienza di volo per i passeggeri. Questo articolo si concentra sulle applicazioni chiave per il controllo dell’accesso e il posizionamento dei componenti destinati agli arredi degli aerei ed evidenzia alcuni esempi di avanzati sistemi di chiusure e soluzioni che integrano la tecnologia del controllo della posizione proposti da Southco. Il sistema di chiusura a punti multipli Southco è una soluzione in pronta consegna progettata per risolvere un´ampia varietà di sfide applicative in cabina. Il sistema è composto da un meccanismo di chiusura a due punti che comanda contemporaneamente l´arretramento di due nottolini, prevenendo pertanto il rischio di false chiusure. Realizzato in materiali robusti e leggeri, il sistema a punti multipli compatto, caratterizzato da un design a ‘cartuccia´, può essere azionato in qualunque punto lungo il bordo del pannello ed è compatibile con un’ampia varietà di azionamenti. Il sistema può essere facilmente montato a filo tra i pannelli lasciandone inalterata l´estetica. Il sistema a punti multipli consente una corsa quasi doppia del nottolino rispetto alle soluzioni standard disponibili in commercio, facilitando pertanto il montaggio dei pannelli e compensando eventuali divari tra i pannelli e le circostanti coperture della strumentazione. Usato con l´attuatore adatto, il sistema può ottemperare alle norme del settore aerospaziale per punti di chiusura e attuatori ridondanti. Il sistema è disponibile nella versione con e senza DOSSIER INDUSTRIA AEROSPACE Tecnologia di posizionamento e fermo meccanico ad alta risoluzione. serratura e può essere integrato in un sistema di chiusura elettromeccanico. L’accesso elettronico Gli OEM del settore aeronautico sono costantemente impegnati a migliorare le loro soluzioni applicative adottando nuove tecnologie, quali serrature e chiusure elettroniche, per garantire la sicurezza degli interni degli aerei. Oltre ad offrire una soluzione affidabile e sicura, le serrature elettroniche integrano numerosi vantaggi rispetto ai sistemi tradizionali, per esempio la possibilità del comando e dell´accesso a distanza. Un sistema di accesso elettronico - in grado di fornire una soluzione semplice e versatile per gli interni della cabina - è composto da tre elementi principali: un dispositivo di controllo dell´accesso, o ingresso; una serratura o chiusura elettromeccanica e un sistema di monitoraggio dello stato del dispositivo. La serratura è montata all´interno di una porta o di un pannello occupando pochissimo spazio e lasciando inalterata l´estetica della superficie esterna ed eliminando punti soggetti a vandalismo. Southco combina le sue chiusure rotative elettroniche, per esempio la R4-EM, con una centralina di controllo dell´accesso elettronico in grado di consentire l´azionamento remoto. Rispetto alle soluzioni di chiusura meccaniche o ai meccanismi azionati mediante elettrovalvola tradizionalmente usati in queste applicazioni, le soluzioni di accesso elettronico Southco non si limitano a garantire affidabilità, ma ottimizzano anche l´uso dello spazio e risparmiano energia riducendo il footprint complessivo dell’aereo. Le serrature elettroniche motorizzate, come la R4-EM, consumano meno energia rispetto ai meccanismi azionati mediante elettrovalvole, consentendo di conseguenza l´impiego di alimentazioni più leggere. Dal punto di vista dei costi, i motorini risultano più efficienti delle elettrovalvole in quanto la potenza assorbita dalle elettrovalvole determina con il tempo un aumento della spesa di esercizio. Le serrature elettroniche motorizzate sono caratterizzata da una forza superiore e da un minore assorbimento di potenza, riducendo quindi le spese operative complessive per ciascun volo. La chiusura rotativa elettronica R4-EM, per esempio, esercita una forza significativa su un oggetto a una velocità relativamente lenta per spostare carichi più pesanti e può pertanto risultare utile nelle applicazioni che richiedono una forza maggiore durante il volo, quali le cappelliere. I sistemi di accesso elettronico possono anche aumentare la sicurezza in varie applicazioni in fase di decollo, atterraggio e taxi o in caso di turbolenze. Inoltre, l´accesso a distanza consentito da un meccanismo elettronico di chiusura collegato in rete può consentire agli assistenti di volo di controllare l´accesso dei passeggeri alle cappelliere, alle toilette, ai vassoi o ad altri punti di accesso il cui funzionamento può essere escluso direttamente dal galley. Controllo della posizione Per i progettisti incaricati di realizzare le poltrone degli aerei, l´esperienza di volo del passeggero riveste una priorità assoluta. Per garantire sempre qualità e comfort, anche in caso di utilizzo di materiali più leggeri rispetto a quelli tradizionali, i progettisti utilizzano cerniere con coppia di azionamento per le applicazioni destinate alle poltrone. Le cerniere a coppia costante utilizzano dei dispositivi tecnici in grado di erogare una resistenza continua per l´intera gamma di movimento, dando l´impressione di una maggiore robustezza dei tavoli o vassoi anche in caso di utilizzo di plastiche più leggere e migliorando di conseguenza l´esperienza fruitiva del passeggero. Inoltre, queste cerniere impediscono la caduta acci- progettare 384 • OTTOBRE 2014 59 ELEMENTI DI GIUNZIONE dentale di tavolini o vassoi una volta riposti dopo l’uso. La tecnologia di controllo della posizione può essere utilizzata anche in un´ampia gamma di sistemi destinati all´intrattenimento a bordo, quali schermi, poggiatesta o braccioli. Le cerniere Serie ST Southco, per esempio, erogano una coppia costante per l´intero ciclo di vita e possono essere facilmente integrate nella progettazione delle poltrone. Un´altra applicazione tipica delle cerniere a coppia costante consiste nella regolazione dei poggiatesta. Le poltrone tradizionali non offrono affidabilità nella regolazione verticale e pertanto sono caratterizzate da un ciclo di vita a volte piuttosto breve. Le soluzioni per i poggiatesta proposte da Southco integrano la tecnologia di controllo della posizione garantendo pertanto una coppia affidabile e flessibile in dispositivi compatti e facilmente integrabili nelle poltrone progettate dagli OEM. Al contrario, la coppia asimmetrica 60 progettare 384 • OTTOBRE 2014 consente ai progettisti di specificare le forze operative nelle diverse direzioni di movimento, permettendo agli utenti finali di estrarre facilmente le ali laterali dei poggiatesta e regolarle nella posizione più comoda, senza alcun rischio di deviazioni dall´angolazione prescelta anche poggiando completamente la testa. Questa soluzione può essere integrata in poltrone più leggere o montata nella parte posteriore delle poltrone esistenti. Piuttosto che utilizzare viteria aggiuntiva, Southco può incorporare una guida verticale e ali laterali direttamente nel poggiatesta. Conformità alle normative Al momento di progettare applicazioni per gli interni degli aerei, i progettisti devono trovare un compromesso tra funzionalità e conformità ai requisiti dell´industria aerospaziale. Durante la manutenzione e le operazioni di retrofit, il materiale eliminato viene spesso riciclato in nuovi componenti desti- nati alle applicazioni aeree. Pertanto, è essenziale per gli OEM selezionare materiali che soddisfano le norme di progettazione internazionali. Southco offre soluzioni tecniche per l´accesso standardizzate e conformi ai requisiti legislativi globali, pronti al montaggio nelle applicazioni di cabina. Ciò consente ai progettisti di dedicare più tempo alla progettazione complessiva del velivolo senza dovere preoccuparsi dell´ottemperanza alle norme vigenti. L´approccio Southco basato sulla ‘progettazione pronta al montaggio’ utilizza la minore quantità di materiali e componenti possibile per ottimizzare la progettazione. Questo approccio consente, in ultima istanza, di ridurre il peso e il costo totale dei dispositivi selezionati e consente ai progettisti di aumentare la densità funzionale in tutte le applicazioni attraverso l´integrazione di sistemi a punti multipli, chiusure elettroniche o dispositivi di controllo della posizione dei poggiatesta. SEW-EURODRIVE–Driving the world SEW-EURODRIVE muove il mondo. La tecnica innovativa degli azionamenti di SEW-EURODRIVE è presente in tutto il mondo in svariati campi di applicazione e con numerose opzioni disponibili. Che stiate guidando un'automobile, bevendo una bottiglia d’acqua o ritirando i bagagli all'aeroporto, sareste sorpresi di sapere quante azioni nel vostro quotidiano sono rese possibili da SEW-EURODRIVE. Le esigenze di massima qualità, elevata efficienza energetica e riduzione dei costi di impianto non hanno confini. Così come le nostre soluzioni di azionamento. www.sew-eurodrive.it MATERIALI Ora la fusoliera è trasparente MARCO PASSARELLO Oggi disponiamo delle tecnologie necessarie per sostituire i finestrini con telecamere e schermi, cosa che permetterebbe di rendere più semplici e leggere le strutture e di migliorare l’aerodinamica dei velivoli, risparmiando carburante. Vediamo alcuni progetti futuribili ma anche un progetto di una fusoliera senza finestrini che è già divenuta realtà Chiedete a qualunque ingegnere aeronautico cosa pensa dei finestrini sugli aerei, e vi risponderà che preferirebbe decisamente farne a meno. Ogni interruzione della continuità della fusoliera, infatti, è una potenziale fonte di problemi, sia dal punto di vista aerodinamico (gli incavi dei finestrini producono turbolenza che diminuisce le prestazioni del velivolo), sia da quello strutturale. Dopo oltre mezzo secolo è ancora vivo tra gli esperti il ricordo del De Havilland Comet, uno dei primi jet di linea, messo in servizio nei primi anni Cinquanta e costretto a terra dopo tre gravi incidenti che si scoprirono dovuti alla rottura a fatica della fusoliera causata da un’errata progettazione dei finestrini, la cui forma e dimensioni fu necessario modificare. Fino ad oggi nessuno però ha mai 62 progettare 384 • OTTOBRE 2014 pensato di farne a meno: per gran parte dei passeggeri la possibilità di guardare fuori dall’aeromobile è una forte e ineludibile necessità psicologica, e non tenendone conto si rischierebbero malori dovuti alla claustrofobia. I tempi però sono maturi per una scelta diversa. I grandi progressi nel campo del video digitale, sia per quanto riguarda la qualità dell’immagine, sia dal punto di vista del peso e dei consumi energetici, permettono di concepire fusoliere, e persino carlinghe, in cui i cristalli vengano sostituiti da sistemi di videocamere e schermi, consentendo a passeggeri e piloti una visuale esterna persino migliore senza indebolire la struttura. Un progetto all’avanguardia Un esempio notevole di come po- trebbe essere un aereo privo di finestrini è il progetto Ixion, sviluppato dalla sezione francese dello studio di ingegneria statunitense Technicon Design, e vincitore dell’International Yacht & Aviation Award 2014, consegnato a Londra lo scorso agosto. Gareth Francis, direttore design dello studio, ha spiegato: “L’ethos del progetto è semplice: sfidare il pensiero corrente, e proporre qualcosa di un po’ diverso, ma che non fosse semplicemente una fantasia. Deve essere credibile e rilevante, ma anche provocare una discussione”. Nel progetto presentato da Technicon Design la cabina passeggeri è priva di finestrini, sostituiti da immagini riprese da telecamere esterne e visualizzate direttamente sulle pareti attraverso tecnologie disponibili già oggi o nel prossimo futuro. DOSSIER INDUSTRIA USTRIA AEROSPACE Gli schermi coprirebbero le pareti interamente, escluse due fasce che rimarrebbero libere per l’illuminazione e l’aria condizionata. Secondo i progettisti questa soluzione, oltre a semplificare la costruzione del velivolo, permetterebbe una versatilità molto maggiore nell’arredamento e nella disposizione degli interni. I passeggeri godrebbero di una vista panoramica molto più spettacolare di quella degli aerei attuali, ma potrebbero anche scegliere di visualizzare sugli schermi paesaggi di altro genere, oppure informazioni. Un sistema a barriera di parallasse consentirebbe di avere per ogni posto una visione diversa e personalizzata sfruttando lo stesso schermo. È anche previsto che i passeggeri utilizzino comandi gestuali per comandare gli schermi. Tutto questo equipaggiamento dovrebbe funzionare a basso voltaggio per evitare consumi eccessivi; inoltre la superficie esterna dell’aereo sarebbe fotovoltaica, consentendo di ricavare dal sole parte dell’energia necessaria. Spostare la carlinga Finora abbiamo parlato di togliere i finestrini dalla cabina dei passeggeri. Ma c’è anche chi pensa di toglierli persino dalla cabina dei piloti. Perché fare una cosa del genere? Essenzialmente per avere la possibilità di spostare altrove la carlinga. Questa negli aerei attuali è posizionata a prua per consentire ai piloti di guardare nella direzione di marcia e di vedere la pista durante il decollo e l’atterraggio. Non essendoci finestrini, verrebbe meno la necessità di questo posizionamento, il che permetterebbe sia di gestire meglio lo spazio interno dell’aereo, Il progetto Ixion prevede la superficie esterna dell’aereo fotovoltaica, ricavando dal Sole parte dell’energia necessaria al funzionamento della strumentazione. progettare 384 • OTTOBRE 2014 63 MATERIALI Un jet già in costruzione Le fusoliere senza finestrini non sono confinate nel regno dei concetti di futura e incerta applicazione, ma sono una realtà che sta già per entrare in fase operativa. L’azienda aeronautica statunitense Spike Aerospace, basata a Boston, ha infatti annunciato già nello scorso febbraio di avere avviato la costruzione di un jet privato supersonico senza finestrini nella cabina, che prevede di mettere sul mercato entro la fine del 2018. Denominato S-512, il jet sarà lungo 40 m con un’apertura alare di 18 m, e dovrebbe essere in grado di trasportare 12-18 passeggeri, raggiungendo una velocità massima di Mach 1,8 (quella di crociera sarebbe di Mach 1,6). Proprio l’assenza dei finestrini dovrebbe permettere al velivolo di raggiungere velocità supersoniche senza gravi problemi di turbolenza, dimezzando di fatto i tempi di volo rispetto agli aerei attuali: dovrebbero bastargli tre ore per andare da Londra a New York, e sei ore per andare da Los Angeles a Tokyo. L’autonomia di volo dovrebbe essere di 7.400 km, anche se potrebbe essere ridotta a causa dei rigidi regolamenti statunitensi, che impediscono di superare la barriera del suono su aree abitate. L’eliminazione dei finestrini, secondo l’azienda, consentirà anche di risparmiare sui costi di costruzione, permettendo all’aereo di essere venduto a un prezzo di circa 80 milioni di dollari, non elevatissimo per un mezzo di questo genere (ovviamente l’uso privato sembra da escludere, ma grandi aziende con la necessità di far attraversare di frequente gli oceani ai propri dirigenti potrebbero essere interessate). Secondo Spike Aerospace il progetto dell’S-512 include numerose tecnologie all’avanguardia, tra cui avionica avanzata, materiali compositi e un nuovo propulsore. Ma la cosa più spettacolare dovrebbe essere il design della cabina passeggeri, le cui parete sarebbero interamente coperte da schermi curvi molto sottili. I passeggeri potranno scegliere se godere dell’ampia vista panoramica catturata dalle telecamere esterne, se far proiettare panorami di altro genere o se ridurre la luminosità al minimo per poter dormire. 64 progettare 384 • OTTOBRE 2014 guadagnando alcuni preziosi posti per i passeggeri, sia di migliorare l’aerodinamica, adottando una prua molto più affusolata. Questo oltre al vantaggio strutturale dovuto all’eliminazione dei finestrini, già descritto in precedenza. Ovviamente i piloti devono avere la possibilità di vedere cosa succede all’esterno, che verrebbe garantita da un sistema di telecamere e schermi. Tutto questo è previsto da una richiesta di brevetto presentata di recente negli Stati Uniti dal consorzio europeo Airbus, e intitolata ‘Aircraft with a cockpit including a viewing surface for piloting which is at least partially virtual’ (aereo la cui carlinga include una superficie di visualizzazione per pilotaggio che sia almeno parzialmente virtuale). Il documento spiega che la carlinga potrebbe essere collocata in varie posizioni, per esempio sotto la cabina dei passeggeri (in quello che tradizionalmente è il vano di carico), o all’interno dello stabilizzatore verticale. Ma non si esclude di mantenerla nella posizione attuale, anche se con superfici trasparenti molto più ridotte per migliorare l’aerodinamica. I piloti avrebbero a disposizione un grande schermo video con possibilità di funzionamento olografico. Secondo i progettisti di Airbus, questa soluzione darebbe ai piloti una visibilità anche migliore rispetto agli aerei tradizionali, permettendo di avere sullo schermo una visuale più ampia rispetto a quella convenzionale, o persino immagini girate da telecamere posizionate negli aeroporti, dando ai piloti la possibilità di farsi un’idea delle condizioni della pista prima di iniziare l’atterraggio. Certo, resta il fatto che un sistema di questo tipo, per quanto costruito in modo ridondante, si può guastare, a differenza di un finestrino. E restano ancora da vedere le reazioni dei passeggeri e dei piloti di fronte a quello che, comunque, per ora resta solo un progetto. SOFTWARE Aerospaziale in 3D DARIO AMADORI $OPOæAVERæSVOLTOæUNæRUOLOæPIONIERISTICOæNELLUTILIZZOæDIæ SOFTWAREæPERæLAæPROGETTAZIONEæINæ$æLINDUSTRIAæAEROSPAZIALEæ PUNTAæORAæSUæSOLUZIONIæAVANZATEæPERæLAæGESTIONEæDEIæ PROGRAMMIæEæLOæSVILUPPOæDIæESPERIENZEæSEMPREæPIÂæ COINVOLGENTIæPERæGLIæUTENTIæFINALIæ ,EæSOLUZIONIæDIæ$ASSAULTæ3YSTâMES 66 progettare 384 • OTTOBRE 2014 Il progresso avanzato è da sempre il segno distintivo dell’industria aerospaziale e della difesa, che negli ultimi decenni ha rivoluzionato i viaggi aerei e spaziali. Con lo stesso spirito pionieristico il settore affronta oggi nuove sfide volte a garantire le prestazioni dei nuovi programmi, ad attirare nuove generazioni di ingegneri ed esperti di tecnologie, ad aprire nuovi mercati e ad acquisire aziende concorrenti. Puntare a questi obiettivi con un approccio scalabile, sostenibile e redditizio è il motore dell’innovazione. Nata in questo settore, Dassault Systèmes ha guidato il processo di innovazione che ha rivoluzionato il modo di lavorare di ingegneri, progettisti ed esperti. La missione dell’azienda è fornire a questi soggetti la tecnologia necessaria per definire, comunicare, collaborare e prevedere il comportamento dei progetti in modo che possano essere ottimizzati prima ancora di essere costruiti. Focalizzandosi sulle prestazioni, il settore è riuscito a rispondere a tutte le sfide del passato. Ora le sfide future richiedono di spostare l’obiettivo, coordinando l’interazione fra le diverse figure coinvolte nel ciclo di sviluppo. Le soluzioni 3DExperience di Dassault Systèmes studiate su misura per il settore aerospaziale e difesa abbattono le tradizionali barriere fra gruppi di lavoro, divisioni aziendali, partner, fornitori, clienti e società, favorendo la collaborazione per creare prodotti realmente innovativi e migliori. Come spiega Michel Tellier, vice president, aerospace & defence della multinazionale francese, l’azienda collabora da oltre trent’anni con le principali società aeronautiche del mondo per sviluppare pro- DOSSIER INDUSTRIA U STRIA A AE AEROSPACE E ROS R PAC CE Le soluzioni 3DExperience di Dassault Systèmes sono studiate su misura per il settore aerospaziale e difesa. dotti conformi alle loro esigenze molto sofisticate, integrando tecnologie estremamente complesse e riducendo nel contempo i rischi. “Dassault Systèmes ha ora esteso questa partnership ai programmi futuri”, dice Tellier, “proponendo soluzioni 3DExperience con le quali le aziende del settore possono aumentare l’efficienza dei programmi, modulare la capacità produttiva in base alla crescita del business e migliorare l’esperienza offerta ai clienti finali”. Progettare insieme Oggi, molte aziende del settore A&D non riescono a rispettare i budget, le tempistiche e le specifiche concordate con il committente, a causa della crescente complessità dei sistemi, dell’eccessiva aggressività dei piani di sviluppo e dell’integrazione di nuove tecnologie non ancora pienamente mature. Inoltre, la fase di progettazione di un programma è rallentata da flussi di lavoro sconnessi, soluzioni isolate e differenti all’interno dello stesso ecosistema, e un flusso costante di modifiche impreviste. Dassault Systèmes ha risposto con la soluzione codesign to target, che risolve tutte queste problematiche introducendo un approccio unico per garantire il rispetto delle tempistiche, del budget e degli obiettivi di un programma. Per raggiungere risultati così importanti, co-design to target offre numerose funzionalità rivoluzionarie, a partire dalle funzionalità di governance, che consentono non solo di coordinare l’esecuzione del programma, ma anche di tracciare i progressi rispetto a tutti i criteri chiave, tra cui costi, tempistiche, carico di lavoro, prestazioni, rischi e opportunità. A questo si aggiunge la visibilità completa in tempo reale sulle prestazioni del progetto di aereo, che rivoluziona le modalità di ingegnerizzazione e sviluppo dei velivoli. Progettisti e architetti hanno così la possibilità di progettare non solo in un contesto di bozzetto digitale (digital mock-up, DMU), ma anche attraverso il functional mock-up (FMU), che incorpora il comportamento di un progetto oltre alle sue caratteristiche fisicocostruttive. Si ottiene così una definizione del programma più completa e realistica per coordinare requisiti, sistemi e strutture, in modo che tutti gli ingegneri possano lavorare in armonia. Integrando tutti i flussi a valore aggiunto dell’attività di ingegnerizzazione, dalla progettazione alla simulazione, dalla pianificazione della fabbricazione dei componenti alla programmazione delle risorse, co-design to target risponde all’esigenza di progettare componenti e sottosistemi in modo che raggiungano più velocemente le specifiche di progetto previste. Si evitano così problemi ed errori in fase avanzata che avrebbero un impatto pesante sui costi e sulle tempistiche del programma. Spiega Monica Menghini, executive vice president, industry and marketing di Dassault Systèmes: “Negli ultimi 30 anni abbiamo svolto un ruolo cruciale con le nostre tecnologie di progettazione 3D per trasformare il modo in cui gli aerei vengono progettati; ora, con la nostra piattaforma 3DExperience, vogliamo cambiare il modo in cui vengono realizzati i nuovi programmi. L’obiettivo progettare 384 • OTTOBRE 2014 67 SOFTWARE Gli ingegneri aeronautici hanno ridotto del 50% i tempi necessari per aggiornare il progetto di un impianto. di co-design to target è fornire un’esperienza in grado di garantire nuovi livelli di produttività nell’ingegneria e il controllo necessario nella fase di esecuzione per realizzare programmi in linea con quanto promesso”. Spiccare il volo “La stretta partnership tra Bell Helicopter e Dassault Systèmes ha garantito il buon esito dello sviluppo del modello 525 Relentless”, dice Bennie Peek, CIO, Bell Helicopter. “L’utilizzo della tecnologia di Dassault Systèmes è stato fondamentale per l’esecuzione puntuale del programma 525. La partnership con Dassault Systèmes continuerà anche in futuro, estendendo le soluzioni di Dassault Systèmes a nuovi programmi”. Per sviluppare il nuovo aereo a fusoliera larga A350 XWB, Airbus aveva bisogno di una soluzione idonea a garantire qualità, omogeneità e uniformità fra tutti gli addetti interni e i partner esterni coinvolti nel progetto, al fine di rispettare gli obiettivi ambiziosi di entrata in produzione e gli impegni presi con i clienti. Airbus 68 progettare 384 • OTTOBRE 2014 ha adottato gli applicativi 3DExperience di Dassault Systèmes per svolgere le attività di progettazione, simulazione e produzione su un’unica piattaforma integrata, dove addetti e fornitori possono collaborare in tempo reale sullo stesso mockup digitale. Facendo riferimento a informazioni e dati sempre aggiornati e precisi lungo tutta la catena del valore, Airbus ha ridotto drasticamente le modifiche e, al tempo stesso, ha raggiunto un livello di maturità del progetto molto avanzato già al primo volo, rispettando gli obiettivi del programma A350 XWB. Didier Evrard, executive vice president e responsabile del programma A350 XWB, racconta: “Dovevamo affrontare molte sfide, fra cui tempistiche molto aggressive di sviluppo e di avvio della produzione per rispettare le date di consegna concordate con i clienti. Grazie alla 3DExperience, la nostra qualità ed efficienza in progettazione è notevolmente migliorata. Abbiamo utilizzato Catia per progettare la struttura dell’aereo, tutti gli impianti, le tubazioni, i com- ponenti in materiale composito e gli impianti elettrici, interamente in 3D”. Antoine Scotto, fino a poco tempo fa responsabile del programma PLM per l’A350 XWB in Airbus, aggiunge: “Airbus ha reinventato il modo di dimensionare e installare gli impianti idraulici ed elettrici. Con Catia abbiamo adottato un approccio basato sul 3DMaster per la progettazione dell’impianto elettrico dell’A350 XWB, semplificando il processo e migliorando la qualità del progetto nel suo complesso. Armonizzando tutto il processo di sviluppo e installazione dei cablaggi elettrici abbiamo ridotto costi e tempi, accelerando l’entrata in produzione dell’A350 XWB. Gli ingegneri hanno ridotto del 50% i tempi necessari per aggiornare il progetto di un impianto e del 25% le richieste di modifica che in precedenza venivano generate dalla messa in tavola manuale dei disegni. Abbiamo installato, adattato e verificato tutto a livello digitale, e in caso di errori, tutti gli interventi correttivi sono stati effettuati prima dell’installazione fisica degli impianti”. SOFTWARE Simulare il condizionamento nel velivolo GAETANO MIRRA, PIERPAOLO BORRELLI, ANTONIO ROMANO, MARCO TOSETTI, LORENZO PACE, BRIZIO PALAMÀ, ALESSIO CAMILLÒ 0ERæGARANTIREæAIæPASSEGGERIæILæMIGLIORæ COMFORTæPOSSIBILEæâæBENEæADOTTAREæSISTEMIæ DIæSIMULAZIONEæEæOTTIMIZZAZIONEæ DELLARCHITETTURAæDELæSISTEMAæ DIæCONDIZIONAMENTOæSINæDALLEæPRIMEæFASIæ DIæCONCEZIONEæDELæVELIVOLOæ)æVANTAGGIæDELLAæ#&$ Nel quadro della crescente complessità che caratterizza l’ambito della progettazione ingegneristica, le aziende del settore aeronautico si trovano a focalizzare l’attenzione anche sul miglioramento e sull’ottimizzazione dell’architettura 70 progettare 384 • OTTOBRE 2014 termica del velivolo in modo da garantire ai passeggeri il massimo comfort possibile. Questo obiettivo, tuttavia, viene a scontrarsi, con le necessità dei sistemi di bordo che, con l’aumentare della complessità aggiungono potenza ai carichi ter- mici, obbligando i progettisti ad una attenta concezione dell’architettura termica del velivolo già nelle prime fasi di design. Nel caso del sistema di condizionamento, l’aria condizionata viene fornita all’interno delle zone pressurizzate del velivolo in modo tale da soddisfare i requisiti di pressione, temperatura velocità del flusso e purezza. L’aria calda ad alta pressione viene prelevata dal motore, raffreddata e condizionata nell’unità di condizionamento, e distribuita in cabina per garantire un ambiente confortevole ai passeggeri. Per soddisfare questi criteri, dunque, è necessario progettare e ottimizzare accuratamente le due parti che compongono il sistema di raffreddamento. Data la molteplicità degli obiettivi e delle discipline coinvolte, gli ingegneri di Alenia Aermacchi del dipartimento ECS DOSSIER INDUSTRIA U STRIA A AE AEROSPACE E ROS R PAC CE Tipologia di scambiatore: a piastre parallele corrugate Dimensioni esterne dello scambiatore principale (MHX) Lx=300mm; Ly= 400mm; Lz=310mm Dimensioni esterne dello scambiatore primario (PHX) Lx=300mm; Ly= 400mm; Lz=160mm grazione e ottimizzazione a modelli globali per l’analisi termica dell’intero. La piattaforma modeFrontier, scelta dagli ingegneri di Alenia, si è prestata proprio a questo, permettendo di gestire la progettazione in modo coerente e efficiente, automatizzando e semplificando in modo significativo il processo di design. Le principali sfide tecniche affrontate si sono concentrate su: progettazione dell’architettura dell’unità di condizionamento; progettazione del sistema di distribuzione dell’aria e analisi di trade off tra le diverse architetture; ottimizzazione multidisciplinare dei componenti del sistema di distribuzione dell’aria; valutazione dell’ambiente cabina in termini di temperatura, flusso e umidità dell’aria e del comfort dei passeggeri. Modello di dimensionamento dello scambiatore L’unità di condizionamento Architettura A e B del velivolo. Analisi TPM. and Ice Protection dei Sistemi Generali hanno deciso di sviluppare modelli numerici per la simulazione sia dell’intero sistema sia dei singoli componenti integrati mediante l’utilizzo di una piattaforma di inte- Partendo dai requisiti del velivolo e dalle regole di certificazione sono stati sviluppati il modello monodimensionale dell’unità di condizionamento e il modello monodimensionale termico del velivolo. Il primo è costituito da vari componenti tra cui gli scambiatori di calore che sono stati dimensionati mediante un modello monodimensionale (low fidelity model) validato precedentemente con i risultati ottenuti con modello CFD (high fidelity model) dello stesso componente. Il modello monodimensionale dello scambiatore validato è stato integrato nel modello dell’unità di condizionamento a sua volta interfacciato con il modello termico del velivolo. Passo successivo è stato analizzare nelle condizioni di volo caratteristiche del velivolo le performance dell’unità di condizionamento e dimensionare la stessa in modo progettare 384 • OTTOBRE 2014 71 SOFTWARE Modello CFD e campo di temperatura. Modello ottimizzato, campo di velocità. da garantire il soddisfacimento dei requisiti. La definizione del sistema di distribuzione dell’aria dipende dalle perdite di carico del sistema, integrabilità sul velivolo, affidabilità e manutenibilità. L’analisi di trade-off è stata svolta su due architetture diverse, chiamate (A) e (B). Sulla base del modello CAD sono stati realizzati i modelli monodimensionali usando il software LMS Amesim delle due architetture in modo da valutarne le performance correttamente. Calcolate le performance delle due diverse architetture, l’analisi di trade-off si è svolta con l’ausilio della metodologia TPM. Ottimizzazione multi-disciplinare Con il processo di ottimizzazione si è voluta realizzare una bocchetta di aerazione di forma tale da minimizzare le perdite di pressione e il livello di rumore in condizione operativa. L’ottimizzazione ha seguito i seguenti passi: studio di accuratezza della mesh; studio di sensitività degli input; analisi dei design of experiment (DOE); ottimizzazione. Il modello CAD è stato parametrizzato introducendo sei punti di controllo necessari per l’ottimizzazione. Il workflow di ottimizzazione è stato sviluppato con la piattafor- 72 progettare 384 • OTTOBRE 2014 ma modeFrontier ed è costituito da tre blocchi principali che permettono di variare il modello CAD, sviluppare ed eseguire il modello fluidodinamico della bocchetta ed eseguire la fase di post processing automaticamente. Essendo il problema trattato multidisciplinare (fluidodinamica e acustica) e multi obiettivo (minimizzare perdite di pressione e livello di rumore), in modo da ottenere un’esplorazione dettagliata dello spazio delle variabili di input, è stato scelto l’algoritmo DOE Full Factorial a quattro livelli. A seguito della valutazione delle configurazioni del DOE, l’analisi dei dati ottenuti ha fatto emergere la difficoltà nel conciliare i due obiettivi e quindi per identificare il migliore compromesso la necessità di utilizzare l’ottimizzazione multi-disciplinare. Per l’ottimizzazione è stato scelto, tra i molti strumenti numerici offerti da modeFrontier, l’algoritmo Nsga-II (Non-dominated Sorting Genetic Algorithm II) con dieci generazioni, partendo da una popolazione dei migliori otto design selezionati dal DOE analizzato in precedenza. In figura in alto a sinistra è mostrata la simulazione della bocchetta ottimizzata in termini di perdite di pressione e di rumore. Dimensionati e ottimizzati il sistema di distribuzione e l’unità di condizionamento, il passo finale è stato dedicato alla valutazione dell’ambiente cabina e del comfort dei passeggeri. In questa fase sono stati sviluppati: il modello 3D termico della cabina e il model- DOSSIER INDUSTRIA U STRIA A AE AEROSPACE E ROS R PAC CE lo monodimensionale completo (unità di condizionamento, linea di distribuzione e termico della cabina) e sono stati considerati i risultati. Il modello CFD ha permesso di ottenere un’analisi dettagliata dell’ambiente cabina, e di evidenziare eventuali zone di ristagno o stratificazioni che non permettono di garantire uno stato di comfort ottimale ai passeggeri. Il modello monodimensionale invece è risultato essere uno strumento rapido per calcolare nelle differenti condizioni di volo previste dal profilo di missione, temperatura e umidità medie stabilizzate nelle varie zone del velivolo. Cosa dire L’approccio ingegneristico moderno non può prescindere dalla definizione di processi integrati multi- » » » » disciplinari per la progettazione di sistemi complessi, come appunto la progettazione di sistemi di bordo di un velivolo per mantenere alto il livello di innovazione. Ciò è oggi possibile più di prima grazie alle grosse innovazioni avute nell’ambito delle infrastrutture IT, della digitalizzazione dei dati e soprattutto delle piattaforme di collaborazione, ottimizzazione e simulazione. In particolare, modeFrontier ha consentito agli esperti di Alenia Aermacchi di integrare in un unico ambiente di lavoro diverse discipline, e di automatizzare l’esecuzione delle simulazioni al fine di identificare il design ottimo conciliando esigenze e requisiti contrastanti. L’utilizzo di tale approccio fin dalle prime fasi di progetto ha permes- so di ridurre il numero e quindi i costi associati ai test di sviluppo e di certificazione e di minimizzare i rischi e i costi connessi alla necessità di riprogettazione di parti di sistemi o di interi sistemi riscontrati in fase avanzate del ciclo di vita del prodotto (produzione). Questo lavoro ha vinto due premi. Premio ‘i4E - Innovation 4 Ever’ per la Categoria Best Paper for Innovation durante l’evento Business improvement by Performance Simulation in A&D tenutosi a Napoli nel 2012; Premio ‘Innovation Award’ durante l’evento CAE Conference 2012 tenutasi a Verona nel 2012. G. Mirra, P. Borrelli, A. Romano Alenia Aermacchi; M. Tosetti, L. Pace - Politecnico di Torino; B. Palamà, A. Camillò - Università del Salento. pilOPT, new multi-strategy user-oriented optimization algorithm Enhanced RSM training with the stepwise regression method Three brand-new direct integration nodes DOE Designer Node for targeted design space exploration FLY HIGH WITH THE NEW RELEASE progettare 384 • OTTOBRE 2014 73 RICERCA Le ali di un velivolo sono progettate in modo tale da consentire il volo in condizioni di minima resistenza e quindi di massima efficienza esclusivamente durante la fase di crociera. Tuttavia il velivolo, durante una tipica missione, opera in diversi regimi come decollo, salita, crociera stessa, approccio e atterraggio con conseguente riduzione del 30% del peso complessivo a causa del consumo di combustibile. Questo spiega che quando le ali operano in condizioni di off-design (ovvero al di fuori della condizione in cui l’efficienza è la massima ottenibile) sarebbe necessaria una diversa configurazione geometrica per consentire un volo aerodinamicamente più efficiente quindi con minore consumo di combustibile e infine con una riduzione del peso massimo al decollo del velivolo. Tali effetti benefici avranno una ripercussione fondamentale sulla progettazione delle strutture aeronautiche del futuro in quanto le si potranno realizzare con un notevole risparmio in termini di peso. Geometria modificata La progettazione di un’ala che modifichi la propria geometria costituisce una delle principali sfide in cui si sta investendo con vari progetti di ricerca sia europei sia internazionali. Numerosi ingegneri in tutto il mondo essendo affascinati dalla capacità che la natura ha dato ad alcune specie di modificare senza alcuna difficoltà la forma delle proprie ali durante il volo, studiano e sviluppano tecnologie innovative per la realizzazione di un’ala in grado di poter adattare la propria forma in modo tale da garantire il volo in condizioni ottimali per ogni singola fase della missione. Questo concetto pone le sue basi già dagli albori della storia dell’aviazione, basti pensare ai fratelli Wright che misero a punto un sistema basato su cavi in grado di poter controllare la torsione dell’ala durante il volo, fino a giungere poi ai nostri giorni in cui già salendo a bordo di un comune aereo passeggeri subito si notano tutte le superfici mobili che costituiscono l’ala come ipersostentatori, alettoni, spoiler e così via. Questi dispositivi vengono messi in funzione in base alla specifica fase di volo garantendo l’operatività del velivolo al di fuori della condizione di funzionamento ottimale. Potremo dire quindi che l’ala già varia la propria forma, tuttavia a differenza degli odierni sistemi, una struttura adattiva o morphing è in grado di poter modificare 5NAæCORRETTAæGEOMETRIAæ DELLALAæNELLEæVARIEæ MISSIONIæDIæVOLOæDIæ UNæAEROMOBILEæâæ FONDAMENTALEæALæFINEæ DIæRIDURREæIæCONSUMIæEæ AUMENTAREæLEFFICIENZAæ ,EæSTRUTTUREæMORPHINGæ ADATTIVEæSONOæINæ GRADOæDIæMODIFICAREæ INæCONTINUITÝæILæPROPRIOæ PROFILOæMIGLIORANDOæ LEæPERFORMANCEæDELæ VELIVOLO L’efficienza dell’ala GIANLUCA AMENDOLA 74 progettare 384 • OTTOBRE 2014 DOSSIER INDUSTRIA U STRIA A AE AEROSPACE E ROS R PAC CE con continuità la propria geometria migliorando le performance del velivolo in tutte le fasi della missione ottimizzando così le prestazioni in tutto l’inviluppo di volo. Inoltre uno dei principali requisiti che si richiede a una struttura adattiva è quello di modificare significativamente la propria forma e allo stesso tempo di resistere ai carichi aerodinamici senza eccessive deformazioni. Questa apparente contraddizione può essere superata solo attraverso complesse strutture costituite da elementi di supporto (centine, longheroni e così via), skin e in particolare con un accurato sistema di attuazione. Tale sistema di attuazione si compone sia di un cinematismo, che garantisce la variazione di forma del dispositivo, sia di attuatori. L’insieme della struttura deve così possedere la giusta rigidezza e robustezza oltre alla possibilità di deformarsi. Struttura morphing Questo aspetto costituisce uno dei punti cruciali nello scenario delle strutture morphing. Attualmente il progetto europeo Saristu (Smart intelligent aircraft structures) offre l’opportunità di sviluppare nuove tecnologie e in particolar modo di convalidarle mediante la realizzazione di prototipi in scala reale di componenti del velivolo che verranno poi testati. Il progetto spazia così in molti ambiti che vanno dell’ingegneria aeronautica ai materiali fino alle nanotecnologie e all’SHM (Structural healt monitoring). Nell’ambito delle strutture morphing diversi centri di ricerca, università e aziende europee hanno contribuito alla realizzazione di un prototipo di Outer Wing (parte estrema dell’ala), Struttura della centina dell’Ated e sistema di attuazione integrato con la centina. Schema del dimostratore del progetto Saristu. che verrà provato a gennaio nella galleria del vento di Tsagi in Russia, completamente equipaggiato di dispositivi morphing in particolare winglet, trailing edge e leading edge. Precisamente la winglet, detta anche aletta d’estremità, è un estensione verticale dell’ala usata per migliorarne l’efficienza; il trailing edge (bordo d’uscita) costituisce la parte terminale di una superficie alare, mentre infine il leading edge (bordo d’attacco) è la parte più avanzata che per prima entra in contatto con l’aria. Il prototipo così realizzato verrà testato con lo scopo di provare la fattibilità e soprattutto di verificare i miglioramenti previsti dai modelli sviluppati. La porzione di ala che verrà costruita e provata è schematicamente riportata nella figura centrale . Nel progetto, il Cira (Centro italiano ricerche aerospaziali), il DII (Dipartimento di ingegneria industriale) - sezione ae- progettare 384 • OTTOBRE 2014 75 rospaziale dell’Università Federico II di Napoli e l’istituto di ricerca tedesco del Fraunhofer hanno realizzato, insieme ad altri partner, il dispositivo da bordo d’uscita dell’ala (in verde nella figura). In particolar modo il Cira ne ha progettato il meccanismo di attuazione, mentre il DII-sezione Esposizione del prototipo da parte del Fraunhofer aerospaziale la struttura Ifam all’Air Show di Berlino. e, infine, il Fraunhofer lo skin. Il sistema complessivo, detto Ated (Adaptive Trailing Edge) è progettato in modo tale da modificare la propria curvatura attraverso un cinematismo. La centina, figura nella pagina precedente, è una struttura suddivisa in più blocchi ciascuno dei quali è collegato al precedente mediante opportune cerniere e aste di collegamento che consentono la rotazione relativa dei vari componenti rispetto ad una parte fissa non appena il sistema di attuazione è in funzione. Cinematismi e superficie Tale sistema è azionato da un servoattuatore elettrico certificato per il volo. L’attuatore mette in movimento un leveraggio solidale alla struttura che trasmettendo così il moto consente il morphing sia verso il basso che verso l’alto con un escursione massima risultante di 20 gradi. Nella figura seguente è possibile visualizzare, da un punto di vista schematico, il sistema di attuazione installato nell’architettura strutturale. Tutta la struttura sarà poi rivestita da uno skin. Tale rivestimento costituisce un’ulteriore fonte di innovazione nell’ambito delle strutture aeronautiche, per il quale il Fraunhofer ha richiesto il brevetto, in quanto è costituito da una superficie siliconica che permette la perfetta aderenza con il dispositivo sia quando non è attuato sia quando deflesso più una componente di alluminio per irrigidirlo. Il progetto Saristu si è articolato in varie fasi in cui sono stati realizzati prototipi di dimensioni ridotte oltre a quello finale, ma entrambi in scala reale. I vari sistemi sono stati quindi sottoposti a numerosi test per validarne la capacità di adempiere alle specifiche di progetto richieste. Il raggiungimento degli obiettivi del progetto non rappresenta un punto conclusivo nell’ambito della ricerca aeronautica incentrata sul morphing, ma in particolar modo costituisce motivo di arricchimento e perfezionamento delle tecnologie sin ora sviluppate e segna le basi per ulteriori sviluppi che verranno condotti negli anni futuri. La ricerca non si limiterà quindi alla manifattura di prototipi da provare in galleria del vento, ma sarà indirizzata alla realizzazione di veri componenti che andranno montati su di un velivolo reale al posto dei sistemi convenzionali e quindi pronti per effettive prove di volo. Le note bibliografiche sono disponibili presso l’autore. G. Amendola, Cira (Centro italiano ricerche aerospaziali). 76 progettare 384 • OTTOBRE 2014 AUTOMAZIONE Quando il food è sotto controllo 0ROPOSTEæINNOVATIVEæPERæIæ SETTORIæFOODBEVERAGEæLIFEæ SCIENCEæ#0'æPROCESSOæEæ TRATTAMENTOæACQUEæ-ITSUBISHIæ %LECTRICæARRICCHISCEæLEæPROPRIEæ PIATTAFORMEæDIæCONTROLLOæ INDUSTRIALEæCONæSTRUMENTIæINæ GRADOæDIæDAREæRISPOSTEæALLEæ RICHIESTEæCHEæARRIVANOæDAIæDIVERSIæ ATTORIæOPERANTIæNEIæMERCATIæDIæ RIFERIMENTOææ 78 progettare 384 • OTTOBRE 2014 Per le aziende del Food&Beverage vi è la necessità di innovare i processi per contenere i costi, mantenendo i livelli di qualità riconosciuti dal mercato; aumentare la flessibilità produttiva per soddisfare differenti tipologie di consumatori; investire nella differenziazione di prodotto, anche attraverso il packaging; ottimizzare la logistica in ingresso e in uscita; proseguire sulla strada dell’efficienza energetica e della sostenibilità. Rispetto ad alcune delle sfide sopra citate, Mitsubishi Electric ritiene che l’accorciamento del flusso di informazioni all’interno dell’azienda sia strategico per costruire un sistema efficace di controllo dell’efficienza produttiva, energetica e della qualità del prodotto. I dati di consumo (elettricità, acqua, aria, gas) sono raccolti dai PLC che, in tempo reale, li forniscono al sistema informativo gestionale; allo stesso modo per gli indicatori strategici di efficienza (OEE), necessari al controllo e miglioramento dei sistemi produttivi tipo lean, 6 Sigma o TPM. I controllori Mitsubishi Electric si occupano non solo dell’automazione e del processo ma diventano strumenti di alimentazione automatica del sistema gestionale, eliminando in un Tutti i riduttori sono prodotti da un singolo blocco carcassa. sol colpo possibili ritardi nell’aggiornamento dei dati, tempo dedicato dagli operatori di linea per raccolta e inserimento manuale di dati in PC soggetti a problemi di affidabilità, sicurezza informatica, obsolescenza dei sistemi operativi. Le soluzioni integrate di Mitsubishi Electric si confrontano anche con il mercato del ‘life science’, un mercato che comprende i settori della farmaceutica, delle biotecnologie e quello dei dispositivi medici. Le caratteristiche di qualità, affidabilità e tracciabilità sono in questo caso sostenute da un corpo normativo particolarmente esigente, costruito per garantire la salute e sicurezza dell’utente finale. La competizione del settore è aumentata nel corso degli anni con la crescita dei produttori alternativi, dei mercati emergenti, della popolazione anziana e di nicchie ricche in termini di margini con prodotti altamente specializzati. Mitsubishi Electric ha la possibilità di testimoniare direttamente il proprio focus su questo mercato verticale, con il suo contributo a una macchina progettata e realizzata da un’azienda italiana di eccellenza del settore, riconosciuta a livello mondiale. La macchina colpisce per la ‘densità tecnologica’ con cui è concepita: in dimensioni estremamente compatte, 2 robot eseguono movimenti estremamente precisi, con altissimo grado di ripetibilità, controllati da iQ Platform, una piattaforma multiprocessore che unisce il controllo di sequenza a quello di movimentazione del braccio robotico. Evitare gli errori In generale, l’apporto tecnologico delle soluzioni robotiche di Mitsubishi Electric si riflette positivamente su aspetti diversi delle fasi di produzione, dicono in azienda: durante il processo, la manipolazione precisa del prodotto che ha, nella maggior parte dei casi, un valore molto alto, evitando errori e inesattezze da parte dell’operatore umano, con possibilità di operare anche in camera bianca, durante le fasi di packaging primario e secondario e durante l’ispezione finale di qualità. In termini di tracciabilità del prodotto, gli strumenti che Mitsubishi Electric mette a disposizione coprono un ampio spettro di esigenze, tecniche ed economiche. Funzionalità di datalogging sono integrate in tutti i controllori e HMI, consentendo di registrare grandi quantità di dati con tempi di campio- namento molto ridotti, per la successiva elaborazione e visualizzazione. Al livello gestionale e di controllo, il software di ingegnerizzazione e di acquisizione dati Maps unisce funzioni di sviluppo completo del progetto (PLC, schema elettrico) a quelle di Scada, mettendo a disposizione dell’utente la certificazione CFR21-parte11. Una fase produttiva comune sia al settore del food&beverage, sia a quello del life science è quella che riguarda l’imballaggio del prodotto: flessibilità, varietà e multifunzionalità del packaging costituiscono elementi di differenziazione sul mercato per il produttore finale. In termini produttivi, queste richieste sono traducibili in termini di velocità, precisione, facilità di setup della linea rispetto ai formati e ai materiali; in termini di tecnologia di automazione, la traduzione di queste esigenze è un’ eccellente sistema di motion control. L’offerta di Mitsubishi Electric si compone di una vasta gamma di soluzioni sia a livello economico sia tecnologico; sono state messe a punto architetture e funzionalità tipiche del settore partendo da controllori compatti fino a sofisticati controllori motion, garantendo tempi di risposta estremamente veloci e la massima progettare 384 • OTTOBRE 2014 79 AUTOMAZIONE flessibilità nei profili eseguibili. Si ottengono in tal modo significativi incrementi di produttività e l’abbattimento dei tempi di cambio formato. Nell’ambito del settore ‘trattamento acque’, Mitsubishi Electric ‘offre soluzioni che non solo garantiscono l’approvvigionamento idrico, la depurazione e la potabilizzazione, ma difendono anche l’ambiente in accordo alle politiche seguite dall’azienda durante l’intero ciclo di vita dei propri prodotti’. Nel campo della gestione delle risorse idriche Mitsubishi Electric vanta un’esperienza di oltre vent’anni, grazie alla collaborazione con le più importanti aziende del settore acqua e alla gestione dell’automazione di alcuni fra i più grandi impianti di trattamento della acque reflue in tutta Europa. Al servizio della produttività La serie GOT2000 eredita tutte le caratteristiche della storica serie GOT1000 e introduce una serie di funzioni più avanzate per incrementare la produttività degli impianti e l’efficienza energetica. I modelli top di gamma della serie GT27 sono caratterizzati da un design appealing e da un sistema di controllo intuitivo con funzione multi-touch e gesture control, simile a quello solitamente utilizzato su smartphone e tablet. Per questa gamma Mitsubishi Electric propone anche una versione in colore bianco con porte USB host/device poste sul retro del pannello in diretta risposta alle esigenze di quelle industrie che richiedono elevati standard igienici ed estrema facilità nelle operazioni di pulizia dello strumento di lavoro, quali ad esempio l’industria alimentare. I pannelli operatore entry level della serie GT23, sono caratterizzati da un ampio display e da una memoria utente di 9MB e si adattano a molteplici applicazioni. La serie GOT2000 è stata progettata per soddisfare le richieste degli utilizzatori sia dal punto di vista hardware sia software: funzioni arricchite per ottimizzare il livello di prestazioni ed efficienza dell’impianto; un nuovo processore per i pannelli operatore GT27 che garantisce il doppio della velocità e una maggior fluidità grafica rispetto alla serie precedente; una memoria interna incrementata di ben quattro volte; un nuovo sistema di controllo intuitivo grazie alla funzione multi-touch e al gesture control. Un’offerta completa Tutto ciò ha permesso di sviluppare nel corso degli anni un range di prodotti e soluzioni dedicate che spazia da controllori complessi e ridondati, al telecontrollo e alla supervisione e reportistica di impianti delocalizzati per arrivare fino all’azionamento di motori con un particolare occhio di riguardo al risparmio energetico. Oggi, gli impianti di depurazione sono spesso le strutture più energivore all’interno di un territorio (in media il 20% dei fabbisogni energetici di una municipalizzazione). Inoltre, i sistemi di trattamento del refluo e di potabilizzazione sono intimamente connessi con la salute dei cittadini e la necessità di continuità assoluta di esercizio. Queste tipologie di impianto fanno uso di pompe per la movimentazione dell’acqua e di sistemi di ventilazione per l’aerazione aerobica. Uno studio di Confindustria stima la possibilità di un risparmio, a livello nazionale, di 450 GWh/anno intro- 80 progettare 384 OTTOBRE 2014 ducendo il controllo della velocità tramite inverter sulle sole stazioni di pompaggio. Mitsubishi Electric ha una grande esperienza nella fornitura di tali componenti, caratterizzati inoltre da elevati Mtbf (alta affidabilità) e compatibilità totale tra le diverse generazioni di prodotto in un’ottica di ulteriore risparmio nell’investimento. Inoltre per far fronte all’esigenza comune di monitoraggio remoto, Mitsubishi Electric introduce una novità in termini di telecontrollo, costituita dall’unità RTU (remote terminal unit) ME-RTU, scalabile e modulare al massimo grado, essendo collegabile a una qualunque delle famiglie di controllori Mitsubishi Electric. L’unità è dotata di comunicazione Gprs/Edge, è collegabile a modem o ponti radio esterni e implementa i protocolli DNP3 e IEC60870. Questo tema può essere allargato al più ampio settore del ‘processo’, per il quale è da sottolineare la recente acquisizione di una società tedesca che ha portato specifiche expertise all’interno della proposta di soluzioni Mitsubishi Electric. Oltre a un alto know-how di tipo ingegneristico e di sistema in ambito ambientale ed energetico, Mitsubishi Electric ha allargato il portafoglio delle soluzioni con il DCS (distributed control system) PMS XPro, basato su piattaforma iQ, che favorisce cinque aspetti fondamentali per le aziende: innovazione (informazione più efficace per l’operatore; strumenti molto più performanti per lo sviluppo ingegneristico); sostenibilità (ambiente più sicuro; riduzione del consumo energetico; miglioramento produttivo); produttività (miglioramento continuo degli asset in termini di performance e utilizzo); sicurezza (notifiche più chiare per l’operatore; sistema di sicurezza integrato); visibilità (chiarezza operativa mediante dashboard integrati per la gestione produttiva). MATERIALI Dalle rulliere alle maniglie ELENA CASTELLO ,AæRECENTEæ"I-UæâæSTATAæLOCCASIONEæPERæ%LESAæAZIENDAæ SPECIALIZZATAæNELLAæPRODUZIONEæDIæCOMPONENTIæSTANDARDæPERæ LINDUSTRIAæMECCANICAæPERæPRESENTAREæDIVERSEæNOVITÝæDIæPRODOTTOæ !DæESEMPIOæLAæGAMMAæDIæRULLIEREæ%LEROLLæCHEæSIæCARATTERIZZANOæ PERæMODULARITÝæSOSTITUIBILITÝæSCORREVOLEZZAæSILENZIOSITÝæEæ RESISTENZAæ#OMEæPUREæLEæERGONOMICHEæMANIGLIEæ%LESAæEæILæNUOVOæ MODELLOæ$$%æLINDICATOREæDIæPOSIZIONEæELETTRONICOæAæCOMANDOæ DIRETTOæCONæALIMENTAZIONEæAæBATTERIA All’inizio di ottobre si è conclusa l’edizione numero ventinove di Bi-Mu, l’appuntamento fieristico biennale dedicato all’industria delle macchine utensili, dei sistemi di produzione, dei robot, e di tutte le tecnologie annesse. Bi-Mu ha rappresentato un’importante vetrina anche per le più avanzate proposte di componentistica; tra gli espositori in questo specifico ambito, anche Elesa, azienda specializzata nella produzione di componenti normalizzati in plastica e metallo per l’industria meccanica. 82 progettare 384 OTTOBRE 2014 Elesa, oltre ad una selezione di prodotti tratta dal suo catalogo, che annovera oltre 27.000 codici prodotto, ha presentato nel corso della manifestazione una serie di interessanti novità recentemente diffuse sul mercato. Rulliere e maniglie Si parte dalla nuova gamma di rulliere Eleroll, già protagonista ad Hannover Messe e a ‘Components for processing and packaging’ a Düsseldorf. Modularità, sostituibilità, scorrevolezza, silenziosità e resistenza sono i tratti distintivi di questo innovativo prodotto. Gli elementi di scorrimento sono disponibili a rulli (RLT-U), in tecnopolimero a base poliammidica nero oppure in poliuretano termoplastico antigraffio grigio per la movimentazione di materiali delicati, o a sfere (RLS-U), in tecnopolimero a base acetalica bianco, ideali per la movimentazione omnidirezionale. La linea Eleroll è inoltre corredata da un’ampia serie di accessori componibili in tecnopolimero a base poliammidica, che migliorano il posizionamento, la funzionalità e la sicurezza delle rulliere. Ergonomia, design e funzionalità sono le caratteristiche principali dalla nutrita gamma di maniglie Elesa. Tra le maniglie da incasso per portelli e pannelli di macchine e protezioni, si annoverano due serie in tecnopolimero rinforzato con fibra di vetro, che spiccano per la facilità di montaggio. La serie PR-PF, caratterizzata da ingombri ridotti al minimo e da un’elevata ergonomia che rende facile e sicura la presa; il modello ripiegabile da incasso MPR, invece, si distingue per la particolare resistenza meccanica e alla corrosione garantita dal perno di rotazione e dalle molle di richiamo in acciaio inox. Accanto al tecnopolimero, Elesa propone anche soluzioni in differenti materiali metallici: la maniglia ripiegabile da incasso GN 425.4, in acciaio cromato; la maniglia a scomparsa da incasso RH-EE, in acciaio inox Aisi 304 con finitura elettrolucidata; la maniglia a scomparsa da incasso RH-SK, in alluminio con finitura semi-mat smaltata; le maniglie da incasso con montaggio frontale o posteriore RH-SG, in alluminio anodizzato con finitura satinata. Grazie alla loro versatilità e alla grande capacità di personalizzazione, le maniglie Elesa trovano impiego in un ampio spettro di applicazioni industriali. Indicatore di posizione Altra interessante novità che Elesa ha proposto alla Bi-Mu è stato il DD51-E, l’indicatore di posizione elettronico a comando diretto con alimentazione a batteria. Ciò che rende l’indicatore DD51-E unico sono soprattutto le molteplici possibilità di programmazione. Grazie alle funzioni disponibili e ai parametri programmabili in modo semplice e immediato attraverso tre tasti, un solo articolo può essere utilizzato per le più svariate applicazioni (che prevedono, ad esempio, diversi passi dell’albero di comando, sensi di rotazione e unità di misura). Completano il profilo del DD51-E le sue caratteristiche strutturali: la base e la cassa di contenimento in tecnopolimero ad alta resistenza unite con saldatura ad ultrasuoni per un’alta protezione dagli agenti esterni, l’ampio display LCD a 5 cifre, di altezza 8,0 mm, che garantisce un’ottima leggibilità anche a distanza e da diversi angoli di osservazione, la lunga durata (oltre 5 anni) della batteria interna al litio, facilmente sostituibile senza necessità di smontaggio dell’indicatore dall’albero di comando e senza la perdita dei parametri configurati. progettare 384 • OTTOBRE 2014 83 AUTOMAZIONE ZIONE ,OCKHEEDæ-ARTINæHAæ TINæHAæ ORRETTEæ COLLAUDATOæLEæTORRETTEæ ARRIæ INSTALLATEæSUIæCARRIæ ARMATIæ7ARRIORæ AæSTABILITÝæEæLEæ VERIFICANDONEæLAæSTABILITÝæEæLEæ ERæEFFETTUAREæ PERFORMACEæ0ERæEFFETTUAREæ ONIæLAZIENDAæ QUESTEæOPERAZIONIæLAZIENDAæ DATAAL INGLESEæSIæâæAFFIDATAæALæ SISTEMAæDIæPROVAæ-OOGæ CHEæHAæSVILUPPATOæUNæTESTæDIæ STABILITÝæEæOTTIMIZZAZIONEæDELæ PUNTAMENTOæDELLARMAæPERæ SIMULAREæLEæMANOVREæTIPICHEæ DELæCAMPOæDIæBATTAGLIA Ottimizzare il fuoco del carro armato Moog Industrial Group, una divisione di Moog Inc. e leader nella fornitura di simulatori, ad alte prestazioni ha fornito un sistema di test per torrette all’impianto di Ampthill (UK) della Lockheed Martin. L’azienda effettuerà prove in merito alla stabilizzazione e alla performance delle torrette, installate sul carro armato Warrior, come previsto dai programmi di miglioramento delle prestazioni del carro e dei veicoli da ricognizione e combattimento leggeri, di cui General Dynamics UK è il capo commessa. Lo sviluppo del Warrior comprende l’adattamento e l’integrazione del Cased Telescopic Gun da 40 mm in una nuova torretta più moderna. Questo ha richiesto lo sviluppo di un nuovo test di stabilità 84 progettare 384 OTTOBRE 2014 ELENA C CASTELLO S O e ottimizzazione del puntamento dell’arma, per simulare le manovre tipiche del campo di battaglia. In passato, queste simulazioni erano condotte, a distanza, in esterno o presso il poligono, dove gli ingegneri regolavano il puntamento e le impostazioni di stabilità, in condizioni non certo ideali. In caso di test reali sul campo, gli ingegneri riscontravano notevoli difficoltà nel replicare i movimenti del mezzo e il loro lavoro era ulteriormente limitato dalle condizioni metereologiche e dai continui cambiamenti del terreno. La prova di simulazione Lockheed Martin, per trovare una soluzione per migliorare la modalità di esecuzione delle prove, si è rivolta a Moog, società specializzata in vari settori quali i collaudi, le simulazioni e il motion control. Il sistema di prova per torretta, fornito da Moog, è composto da un simulatore di movimento a 6 gradi di libertà, un pannello di controllo e il Replication Module integrato nella software suite di Moog. La soluzione Moog assicura le prestazioni dinamiche richieste, raggiungendo carichi di lavoro fino a 8.000 kg. Sulla parte superiore della piattaforma, Lockheed Martin può installare una vera torretta o un sistema d’arma a controllo remoto. Il sistema Moog è in grado di gestire carichi fino a 24.000 kg e soddisfare i requisiti specifi ci relativi a parti- Smantellare impianti nucleari colari movimenti, velocità o accelerazioni. Il Replication Software di Moog riproduce accuratamente i file registrati durante i test eseguiti su un campo di prova tradizionale, da un veicolo dotato di strumentazione completa. Una simulazione, svolta completamente in laboratorio, che permette di risparmiare tempo, migliorare l’intero processo delle prove e l’affidabilità dei risultati. Il software Moog estrae velocemente un insieme di dati in grado di riprodurre fedelmente l’andamento del terreno da simulare. Il sistema di prova di Moog esegue test indoor, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, consentendo agli ingegneri di mettere a punto il set-up ottimale del veicolo, per renderlo pronto al combattimento. Un’altra applicazione di Moog Industrial Group riguarda la fornitura di un sistema di motion control e servizi di ingegneria a James Fisher Nuclear Ltd (JFN) per il manipolatore a braccio ModuMan 100 impiegato durante lo smantellamento degli impianti nucleari. Il manipolatore è utilizzato per afferrare e spostare materiali, evitando il contatto umano. Si tratta di un dispositivo simile a un braccio, con vari gradi di libertà ed è impiegato per trattare materiali radioattivi o biologici pericolosi, in luoghi inaccessibili o per applicazioni in ambito chirurgico e aerospaziale. JFN ha deciso di sviluppare e fornire un braccio meccanico durevole e di facile manutenzione, per il trattamento di rifiuti nucleari immagazzinati in vari siti in tutto il Regno Unito. L’azienda ha contattato Moog nel Regno Unito per lo sviluppo di un sistema idraulico di controllo del movimento e per la modellazione e simulazione durante la progettazione del prodotto. Le competenze ingegneristiche unitamente alla tecnologia del software di controllo e dei servo-azionamenti di Moog, assicurano il movimento accurato del braccio di manipolazione a 6 assi idraulici. Progettato per operazioni di smantellamento nell’industria nucleare, può sollevare 100 kg in un raggio di 2,3 m ed è in grado di raggiungere le scorie radioattive attraverso un portello standard da 270 millimetri di diametro. É dotato di 3 modalità di funzionamento (Joint, Tool e World) con opzioni Taught Paths e Collision Avoidance. Impiega componenti industriali affidabili come: resolver, attuatori, servo valvole e sensori, che sono integrati e azionati da un sofisticato software di controllo. Il sistema di controllo Moog è costituito dai seguenti prodotti progettati e costruiti da Moog: due servo controller II (MSC II), tre servo controller I (MSC 1), due servo azionamenti (MSD) e dal motion control software. Il sistema permette la rotazione della spalla di ±130º, una elevazione della spalla di ±90º e del gomito di ±130°, una rotazione del polso di ±130° e una flessione di altrettanti ±130°, la rotazione continua dell’utensile e l’apertura della pinza compresa tra 0-150 mm. Tutti i componenti Moog fondamentali per il controllo del movimento sono situati al di fuori dell’area radioattiva. Il primo ModuMan 100 è stato consegnato al cliente per testarlo e valutarlo in un laboratorio per i test nucleari nel Regno Unito. Una soluzione che elimina le spese necessarie per i test sul campo con un veicolo completamente operativo e consente di lavorare in un ambiente controllato. I principali vantaggi del sistema di prova per torrette Moog comprendono: sviluppo del progetto ed esecuzione dei test in laboratorio invece che in esterno, accelerazione del processo di sviluppo, test più efficaci e convenienti, riproduzione accurata dei file (errore RMS generalmente <10%), ripetibilità del movimento al 100%, user-friendly (dai 2 ai 3 giorni di formazione). progettare 384 OTTOBRE 2014 85 SOFTWARE Con l’innovazione sotto controllo GIOVANNI ROSSI &IARTæ-AREæAZIENDAæSPECIALIZZATAæNELæSETTOREæDELLAæNAUTICAæDAæDIPORTOæSIæAFFIDAæAæ (OLONIXæPERæGESTIREæALæMEGLIOæILæCICLOæDIæVITAæDEIæSUOIæPRODOTTIæDALLAæTRACCIABILITÝæDIæOGNIæ SINGOLOæSCAFOæALLEæFASIæDIæASSEMBLAGGIOæPERSONALIZZATOæVELOCIZZANDOæIæPROCESSIæEæIæ TEMPIæDIæRISPOSTAæAGLIæUTILIZZATORI Holonix, spin-off del Politecnico di Milano, specializzata nel product lifecycle knowledge e Fiart Mare, storico cantiere navale italiano, hanno presentato un nuovo progetto volto, secondo le due aziende, a cambiare l’approccio stesso alla nautica. Dopo aver rivoluzionato il concetto di ‘nautica per tutti’, realizzando nel 1960 Conchita, la prima imbarcazione con scafo in vetroresina in Europa, Fiart Mare si è affidata a Holonix per innovare i propri processi e soddisfare le esigenze dei propri utilizzatori globali. 86 progettare 384 • OTTOBRE 2014 Processi più efficienti Fiart Mare, riconosciuta per il suo forte spirito innovativo, ha sempre posto estrema attenzione all’efficienza dei propri processi, elemento fondamentale per assicurare prodotti vincenti, personalizzati, sicuri e all’avanguardia. Per migliorare ulteriormente, l’azienda era alla ricerca di un valido partner tecnologico in grado di capire il mercato di riferimento e proporre risposte valide e concrete. Il team di Holonix, grazie al proprio know-how, ha saputo fornire la soluzione ideale per garantire a Fiart Mare una radicale ottimizzazione e formalizzazione dei processi operativi, resa possibile da una minuziosa tracciabilità di ogni singola fase, elemento e prodotto. Tracciabilità dell’imbarcazione L’intero progetto si basa sulla piattaforma i-LiKe di Holonix, la più avanzata soluzione a moduli per ottimizzare la gestione dell’intero ciclo di vita dei prodotti, aumentare l’efficienza dei pro- cessi e migliorare la competitività delle imprese. Per rispondere alle esigenze di Fiart Mare, Holonix ha rapidamente adeguato la piattaforma i-LiKe alle esigenze del settore nautico, integrandosi con l’infrastruttura tecnologica pre-esistente in azienda. L’implementazione di i-LiKe garantisce a Fiart Mare di razionalizzare i processi operativi, assicurando un monitoraggio minuzioso delle varie fasi di cantiere. In i-LiKe, ogni barca è una storia unica e inequivocabile, tracciata istante per istante. In ogni momento, ogni operatore riceve sul proprio palmare chiare e puntuali istruzioni operative. Tutto il processo di cantiere è sotto controllo e può essere rapidamente aggiornato per soddisfare al meglio le richieste dei clienti, contenendo tempi e costi. “Le barche sono prodotti estremamente complessi e non consentono alcun margine di errore. È proprio tenendo a mente questa esigenza che abbiamo sviluppato la versione nautica di una piattaforma tecnologica all’avanguardia come i-LiKe, che consente di utilizzare in maniera intelligente i dati di prodotto - ha dichiarato Jacopo Cassina, amministratore delegato di Holonix -. Poter offrire a un’eccellenza italiana come Fiart Mare una soluzione che cambia il modo di intendere i processi operativi è per noi motivo di grande orgoglio”. Per vincere le sfide Jacopo Cassina, a.d. di Holonix, risponde ad alcune domande su uno dei temi più caldi di questo momento storico per l’industria. Senza dubbio per uscire dalla crisi sono necessari una serie di interventi: sia a carico degli imprenditori sia delle Istituzioni. “Nel mondo attuale - ha detto Cassina - la competizione si gioca a tutto tondo, usando driver adeguati. Il contenimento dei costi e la qualità non sono più sufficienti per vincere le sfide che i sempre più competitivi mercati presentano. Occorre fare di più, c’è l’esigenza di innovare. Questo si traduce nello sviluppare prodotti e servizi che gli altri non offrono, con modalità diverse e distintive, capaci di soddisfare le esigenze dei clienti. L’innovazione continua è la miglior leva per competere per le aziende occidentali”. L’innovazione si deve limitare al prodotto o espandersi anche ai processi? “L’innovazione deve essere totale. Già nel secolo scorso un grande economista come Schumpeter ce lo ha insegnato: occorre innovare prodotti, processi, servizi, organizzazione. Solo così si può mandare avanti il mondo”. Quali sono allora le principali tecnologie presenti sul mercato in grado di aiutare l’innovazione? “In questa sfida all’innovazione continua ha concluso Cassina -, possiamo farci aiutare dai numerosi metodi e strumenti che oggi giorno esistono. In Holonix siamo convinti che una buona parte di innovazione si possa ottenere grazie all’utilizzo di tecnologie informatiche pervasive, distribuite ed efficienti. Questo è il nostro core business: dare alle imprese tecnologie IT capaci di gestire al meglio la conoscenza aziendale, primariamente quella di prodotto”. G. Peloso La piattaforma i-LiKe di Holonix, ottimizza la gestione dell’intero ciclo di vita dei prodotti. progettare 384 • OTTOBRE 2014 87 SOFTWARE Cosa dire i-LiKe garantisce a Fiart Mare di razionalizzare i processi operativi. “Una barca è lo status symbol per eccellenza, ma deve anche essere capace di cavalcare tutte le sensazioni che il mare offre. Questo è ciò che abbiamo in mente quando uniamo design e tecnologia, innovazione e artigianalità”, ha detto Ernesto De Bartolomeis di Fiart Mare. E ha continuato: “Con i-LiKe, Holonix ci ha dato la possibilità di interagire in modo ancora più approfondito con i nostri prodotti, e a trarne i benefici maggiori saranno ancora una volta i nostri utilizzatori”. Holonix, spin-off del Politecnico di Milano, nasce nel 2010 dopo anni di ricerche a livello internazionale, condotte da Marco Taisch e Jacopo Cassina. Obiettivo dell’azienda è aiutare le imprese a ottimizzare i propri processi operativi produzione, logistica, manutenzione, assistenza ecc. tramite un approccio innovativo, basato sulla capacità di gestire la conoscenza generata nel ciclo di vita di un prodotto in modo efficiente. Per questo motivo, il gruppo di lavoro di Holonix ha creato la piattaforma i-LiKe (Intelligent lifecycle data and knowledge), una moderna soluzione a moduli per le imprese che vogliono ottimizzare la gestione dell’intero ciclo di vita dei propri prodotti utilizzata in diversi comparti: dal chimico al manifatturiero, dal nautico all’elettrodomestico. euovi traguardi Insiveerm so n PALAZZO DELLA CULTURA E DEI CONGRESSI DI BOLOGNA 6 NOVEMBRE 2014 ore 8.30-17.30 88 NUOVAMACUT LIVE2015 progettare 380 MAGGIO 2014 Per registrarsi: www.nuovamacut.it/nmlive2015 Mostre Convegno 2015 10 marzo m 2015 MC4-Motion Control for 2015 MC4-M 18 giugno 2015 ITE Day – Industrial Technology Efficiency Day 2015 INDUSTRIAL D TECHNOLOGY A EFFICIENCY Y Data da segnare in agenda! Impossibile mancare all’edizione 2015 di d MC4-Motion Control for che in questi anni si è sempre confermata essere l’appuntamento di riferimento per chi vuole conoscere in modo approfondito tutte le tecnologie per il controllo del movimento al servizio di macchine e impianti. Un solo giorno, una vera full immersion. 15 ottobre ot 2015 S&PI – Sensors a and Process Instrumentation 2015 S PI & Dopo il riscontro positivo registrato da parte delle aziende espositrici e dei partecipanti, Fiera Milano Media propone in linea con la scorsa edizione una sessione plenaria realizzata con l’autorevole contributo di Business International, le sessioni di presentazione dei prodotti ad opera delle aziende espositrici e i laboratori organizzati dalle Redazioni in collaborazione con primarie aziende del settore durante i quali i visitatori potranno imparare veramente qualcosa sui prodotti, come utilizzarli, e come realizzare vere e proprie applicazioni sotto la guida di esperti. 10 dicembre 2015 Machine Automation SENSORS & PROCESS INSTRUMENTATION Unica mostra convegno convegn dedicata all’automazione, alla sensoristica e alla strumentazione di processo, S&PI si presenta ques quest’anno con una formula rinnovata e ricca. Due le sessioni session importanti: “Tech”, nella quale si parlerà delle metodologie metodo di rilevazione e misura più promettenti nell’att nell’attuale scenario tecnologico, di comunicazione, di b bus di campo e wireless, e “Industry” in cui ci si focalizzerà su alcuni tra i più rilevanti settori applica applicativi per le soluzioni di automazione e strum strumentazione di processo: Oil & Gas,Acqua e Life Science. O L’evento quest’anno si focalizzerà sul tema del packaging con particolare attenzione ai settori applicativi del food&beverage e del life science: focus principale saranno la tracciabilità dei prodotti e l’identificazione, con interessanti excursus nel mondo della visione artificiale quale chiave di volta per migliorare la qualità dei manufatti e ottimizzare i processi in linea e a fine linea. La formula proposta è teorico-pratica: in una sola giornata si potrà partecipare alla sessione convegnistica ‘tecnologica’, alla parte espositiva e ai tanto attesi laboratori. Una modalità in grado di fare davvero ‘cultura’. Per informazioni: Elena Brusadelli Tel. 335 276990 www.mostreconvegno.it elena.brusadelli@fieramilanomedia.it NEWS Adesivi per industria ottica Nuove taglie di riduttori conici Delo presenta lo speciale adesivo industriale che secca per esposizione al calore Delomonopox LT204, che offre piena tenuta già a soli 60 °C, contro i 100-150 in genere necessari per questo tipo di adesivi, per applicazioni su parti e componenti sensibili al calore e alle influenze ambientali. Questa resina epossidica è la soluzione ideale per assemblare parti nell’industria ottica, dove i componenti montati in mini-camere, attuatori e infrarossi, sensori ottici o di movimento per elettronica di consumo hanno micro-ottiche spesso ricoperte da rivestimenti anti-riflesso o filtri, e che possono venire danneggiati se esposti a temperature elevate. L’adesivo mono-componente e multi-uso offre eccellente tenuta su molti tipi di plastica, inclusi LCP, PA e PPS, ma anche su metalli e compositi FR4, e può essere erogato con aghi dal diametro ridotto fino a 200 μm, esigenza comune nell’elettronica di consumo per realizzare strutture dalle dimensioni molto ridotte. Il processo di asciugatura a 60°, oltre a diminuire lo stress termico e il consumo di energia, consente anche di ridurre l’orditura dei componenti, e le tensioni all’interno dell’assemblato. Bonfiglioli annuncia le nuove taglie intermedie HDP 125 e HDO 125 per i riduttori paralleli ed elicoidali conici per carichi pesanti: le due nuove taglie sono disponibili in 2, 3 e 4 stadi, con una gamma di rapporti di riduzione da 1:9 a 1:500. La coppia d’uscita maggiore è di 49 kNm, e le due serie sono migliorate nell’area di coppia tra 40 kNm (HDP 120) e 70 kNm (HDP 130), fondamentale per applicazioni quali coclee a vite, sistemi di sollevamento, pompe, trasportatori, miscelatori e miscelatoriagitatori. La nuova taglia 125, di prossima introduzione e già presentata a clienti e visitatori all’ultima Fiera di Hannover in Germania, mantiene le caratteristiche di robustezza e affidabilità delle serie HDP e HDO, presentando un design esterno completamente rinnovato, e che verrà applicato in futuro all’intera serie. Sensori versatili e compatti Sicurezza senza contatto I nuovi sensori a riflessione serie LR-T di Keyence offrono rilevamento versatile basato sul tempo di volo, con circuito integrato su misura, interfaccia intuitiva e indicatore ad alta visibilità, per facile installazione e risoluzione problemi, in un involucro metallico compatto e robusto. Possono essere installati in ogni ambiente, sia su apparecchiature nuove che esistenti, garantendo rilevazioni efficienti e stabili da qualunque posizione di montaggio, vicino o lontano dal target, orizzontale, verticale o in diagonale rispetto ad esso. La nuova tecnologia impiegata permette di rilevare anche target ritenuti in precedenza non rilevabili, e consente di personalizzare il sensore alle specifiche applicazioni dell’utente, e la combinazione con la tecnologia HS2 assicura rilevamenti sempre stabili anche a grande distanza, indipendentemente da colore, finitura superficiale e angolazione. La serie è ideale per rilevare target in posizioni prestabilite, ma è studiata anche per rilevamenti basati su variazione delle distanze, come per livelli o controllo di tensione dei nastri, e un singolo sensore consente rilevazioni da 0.06 a 5 m di distanza. Sick amplia la propria gamma di interruttori di sicurezza senza contatto con tecnologia transponder con la nuova serie di sensori TR4 Direct, dal design compatto, massima protezione contro le manomissioni, grazie agli attuatori a codifica unica o multipla, e collegabili in serie, potendo connettere più dispositivi a un’unica centralina di sicurezza, con grande risparmio di ingressi. Il nuovo interruttore TR4 a transponder soddisfa il Performance Level conforme a EN ISO 13849 e il SIL3 in conformità alla IEC 61508. Ogni TR4 Direct ha due uscite di sicurezza Ossd per una connessione semplice alla centralina, e sono disponibili 10 diversi modelli, con forme cilindriche, rettangolari, diversi attuatori, con porte e protezioni removibili, per consentire svariate configurazioni possibili con protezione senza contatto. L’alta tolleranza ai disallineamenti delle porte evita il rischio di fermi macchina per vibrazioni e allineamenti scorretti, mentre magneti integrati nella maggior parte dei sensori della famiglia assicurano la ritenuta delle porte. Opzionale infine l’indicatore di zona di confine integrato. progettare 384 • OTTOBRE 2014 91 NEWS Cuscinetti speciali per l’alimentare NSK ha progettato una gamma di prodotti per il food & beverage, unendo materiali, tenute e sistemi di lubrificazione innovativi atti a ridurre i costi di manutenzione degli impianti. La tecnologia di lubrificazione Molded-Oil, per applicazioni con elevati requisiti di igiene, offre rilascio graduale del lubrificante, assicurando la giusta lubrificazione per lunghi periodi di tempo e riducendo il rischio di perdite di olio, con possibilità di impiegare lubrificanti certificati Usda H1. Altri prodotti nella gamma per food & beverage includono i supporti SilverLube, soluzione a basso costo per applicazioni di processo con frequenti Motore Parker per Brammo Il motore per trazione GVM (global vehicle motor) di Parker, ‘si dimostra un componente vincente del grande successo che Brammo sta ottenendo nelle competizioni con motocicli elettrici’. Il peso ridotto abbinato alla potenza elevata consente ai motori per trazione GVM di soddisfare perfettamente questa e molte altre applicazioni per gli attuali veicoli elettrici e ibridi. Nel 2012 Brammo vinse il campionato del mondo per motociclette elettriche utilizzando il motore GVM di Parker e oggi un motore GVM210 fornisce ancora più potenza alla moto Brammo Empulse RR offrendo ben 155 cavalli alla ruota posteriore. Il nuovissimo motore Pmac di Parker impiega lamierini sottilissimi in grado di aumentare la densità di potenza e nello stesso tempo di ridurre le perdite per corrente parassita. Inoltre, la costruzione segmentata dello statore permette la realizzazione completamente automatizzata dell’avvolgimento bobina. Il team di gara Brammo, con sede in Oregon negli USA, impiega una versione in kit del motore, assemblata nell’alloggiamento custom e capace di minimizzare la dimensione della struttura. Versione in kit e non, il GVM è disponibile raffreddato ad aria oppure acqua e lo statore può essere anche fornito in kit e integrato in un alloggiamento circolare. Nuovi motori SEW ad alta potenza lavaggi con agenti corrosivi e sostanze chimiche, con inserti lubrificati con grasso approvato per l’industria alimentare. La serie Life-Lube unisce invece la resistenza alla corrosione degli alloggiamenti dei cuscinetti Silver-Lube con la tenuta e l’efficiente lubrificazione degli inserti MoldedOil. Infine NSK offre i cuscinetti Aqua-Bearing, studiati per garantire ottima resistenza alla corrosione con temperature fino a 150°C, e cuscinetti a sfere in acciaio inox per elevata resistenza alla corrosione. 92 progettare 384 • OTTOBRE 2014 SEW-Eurodrive completa la serie modulare dei propri motori DR.. nella fascia alta di potenza, aggiungendo le due nuove taglie 250/280, disponibili nelle versioni DRS.. (standard efficiency), DRE.. (high efficiency) e DRP.. (premium efficiency), soddisfacendo le classi di efficienza energetica IE1, IE2 e IE3. L’offerta di motori asincroni trifase di SEW si estende in questo modo dalla taglia 71 alla 315. I due nuovi modelli presentano dimensioni ottimizzate dei motori, restando tuttavia compatibili con quelli della serie DV(E) 250/280, per eventuali retrofit. Le nuove taglie sono disponibili in combinazione con riduttori SEW-Eurodrive o con adattatore IEC/Nema, e su richiesta possono essere fornite con freno meccanico integrato, nella serie di freni a disco elettromagnetico BE, a corrente continua e disponibile in taglie 60/62 e 120/122. Le nuove taglie 250/280 mantengono inoltre tutte le opzioni fornibili sulle taglie 225 e 315 della serie DR.., e sono adatte a impiego in ogni parte del mondo, anche in versione a 60 Hz sviluppata per il mercato americano. & Gllili uomini Gli mini i i che h fanno ffann fa lle impres imp iimprese impr STRATEGIE ƕ MACROECONOMIA ƕ NUOVI MERCATI ƕ INTERNAZIONALIZZAZIONE ƕ FINANZA ƕ FORMAZIONE ƕ INNOVAZIONE La rivista per il management RASSEGNA CILINDR I P N E U M AT I C I E ID RA UL ICI Al lavoro sui cilindri A CURA DI STEFANO VIVIANI !LESAGGIæCORSEæBARxæ)LæCILINDROæPRESENTATOæ NELLEæSUEæCARATTERISTICHEæEæPOTENZIALITÝæDAæTANTIæ PRODUTTORIæCHEæNEæCURANOæSENZAæSOLUZIONEæDIæ CONTINUITÝæLOæSVILUPPOæEæILæPERFEZIONAMENTOæ ADOTTANDOæINæPARALLELOæACCORGIMENTIæPROGETTUALIæEæ COSTRUTTIVIæCHEæNEæACCRESCANOæLAFlæDABILITÝæ Aignep presenta i cilindri compatti a normativa ISO 21287 serie W, prodotti interamente in Italia come tutti i materiali e i componenti. Questi cilindri sono realizzati con alesaggi da 20 mm a 100 mm e hanno un ingombro inferiore del 50% rispetto a un cilindro ISO 15552 di misure equivalenti. Il vantaggio di questi cilindri è l’interfaccia ISO che permette l’abbinamento con i medesimi dispositivi di fissaggio dei cilindri ISO 15552; inoltre i quattro fori filettati permettono il fissaggio anche attraverso viti passanti. Il design è molto pulito ed elegante. Le testate sono realizzate in alluminio anodizzato; gli ammortizzatori elastici fissi assicurano l’assorbimento dell’energia residua e consentono uno scorrimento lineare e silenzioso anche a velocità elevate; tutte le guarnizioni dinamiche sono in poliuretano e il pistone è magnetico. Il tubo e le testate sono dotati su tre lati di scanalature per l’inserimento e il fissaggio di sensori di finecorsa. I cilindri ISO 21287 sono disponibili nella versione a semplice effetto con molla anteriore o posteriore, a doppio effetto con stelo singolo o passante (con filetto femmina standard oppure maschio su richiesta), oppure antirotazione. Agop Oleoidraulica ha ampliato la propria gamma produttiva con la produzione di servomotori idraulici per l’azionamento di distributori per turbine idrauliche. Questo tipo di applicazione è caratterizzato dalla presenza di fenomeni di fatica dovuti all’elevato numero di cicli di posizionamento e regolazione in presenza di continue vibrazioni in esercizio; è inoltre richiesta una elevata precisione nel rilevamento della posizione del servomotore. Queste condizioni hanno portato all’adozione di particolari accorgimenti progettuali e costruttivi per assicurare un’elevata affidabilità ridondante per la segnalazione della del sistema di tenute e di tutti gli elementi meccanici, oltre all’impiego di un sistema posizione tramite l’impiego di due diversi dispositivi di rilevamento. Questi servomotori possono essere inoltre equipaggiati con sistemi di blocco meccanico per assicurare il mantenimento della posizione di fine corsa anche in assenza di alimentazione idraulica. 94 progettare 384 • OTTOBRE 2014 Ma g g i o ri a p p ro f o n d i me n t i s u : w w w . me c c a n i c a -plus.it Nelle applicazioni di assemblaggio a pressione e in quelle dove sia richiesta un’elevata forza di spinta i sistemi ibridi pneumo-idraulici rappresentano una valida alternativa ai sistemi convenzionali presenti sul mercato (idraulici, meccanici, pneumatici). Tali sistemi combinano i vantaggi propri dell’aria compressa (facilità ed economia di approvvigionamento, pulizia, facile e veloce movimentazione) con le caratteristiche del fluido idraulico (incomprimibilità e quindi precisione ed omogeneità nei movimenti). Alfamatic li propone con forze di spinta da 0,5 a 100 t. I vantaggi che sottolinea sono: pulizia (le unità di spinta pneumo-idrauliche vengono alimentate con la sola aria compressa di rete); rapidità (utilizzando la sola aria compressa per l’esecuzione della corsa di avvicinamento e la combinazione pneumo-idraulica per la corsa di lavoro, le unità abbinano la velocità di un attuatore pneumatico con la forza di spinta del attuatore idraulico); precisione ed economicità. Il programma di cilindri pneumatici proposto dalla comasca API ‘va oltre la maggior parte dei cilindri normalmente richiesti dal mercato e comprende anche varie tipologie i cui volumi sono più modesti, ma la cui importanza è indiscutibile’. Fra questi spiccano i nuovi cilindri a norme DIN ISO 6431 e Vdma 24 562 della serie AMT, disponibili negli alesaggi 160, 200, 250 e 320. Si tratta di cilindri a tiranti esterni e tubo tondo in alluminio anodizzato. Le testate sono in alluminio pressofuso e verniciato, lo stelo in acciaio C45 cromato e il pistone in alluminio pressofuso. La serie è standard nella versione magnetica e con deceleratori regolabili. Sono disponibili varianti, che è possibile combinare, quali: asta passante, guarnizioni per alta temperatura (max 150 °C), stelo prolungato in acciaio temprato e cromato per applicare l’unità blocca stelo, stelo in acciaio inox. A richiesta i prodotti succitata sono fornibili in conformità alla Direttiva ATEX 94/9/CE, classificazione II 2 GDc T5. I costruttori di macchine sono sempre più esigenti e richiedono cilindri idraulici con un elevato grado di affidabilità a costi ridotti. Bosch Rexroth risponde a queste esigenze con il cilindro serie CDL2 per campi di pressione di 160 e 250 bar. Questi sono stati progettati e collaudati per due milioni di cicli di lavoro. In tal modo ai progettisti viene data la possibilità di calcolare con precisione il ciclo di vita dei cilindri per ogni applicazione e determinare il rapporto prezzo/prestazioni in trasparenza. Il CDL 2 agevola e velocizza il processo di engineering grazie all’Interactive Catalogue System (ICS) Rexroth, che consente di configurare online tutti i cilindri di questa serie e di integrare i dati CAD direttamente nei disegni di progetto delle macchine. Sempre nell’ottica di aumentare rispettivamente precisione e controllo dell’attuazione, Camozzi ha sviluppato i nuovi attuatori pneumatici della serie 6PF, conformi alla norma ISO 15552, muniti di trasduttore di posizione lineare potenziometrico integrato all’interno dello stelo. Questa tipologia di cilindro rende possibile, lungo tutta la corsa, il controllo costante della posizione dello stelo, che viene rilevata elaborando la variazione di resistenza interna del trasduttore. Inoltre il pistone è munito di guarnizioni per basso attrito e di un magnete permanente che rende possibile l’utilizzo di sensori finecorsa esterni. La connessione elettrica, realizzata tramite un connettore M12 posizionato sulla testata posteriore, rende il cilindro conforme al grado di protezione IP 67. I cilindri della serie 6PF sono disponibili in alesaggi che vanno da 50 mm a 125 mm con corse standard da 50 a 500 mm con step di 50 mm. Il design robusto, la grande flessibilità d’installazione e le elevate prestazioni li rendono adatti a essere utilizzati in particolare in applicazioni con cilindri tensionatori, cilindri posizionatori, sistemi di riempimento, taglio e misura. progettare 384 • OTTOBRE 2014 95 RASSEGNA CILINDR I P N E U M AT I C I E ID RA UL ICI Conforti Oleodinamica è specializzata nella progettazione e produzione di cilindri oleodinamici che vende in Italia e in tutto il mondo. Nel suo portafoglio prodotti si trovano: cilindri oleodinamici completi e in kit, a norma ISO 6022 e ISO 6020/2, anche in versione con sensori magnetici; cilindri oleodinamici compatti in alluminio e in acciaio; servo cilindri ISO 6020/2 e ISO 6022 con trasduttore; attuatori rotanti, anche in versione con sensori magnetici. La produzione è completamente Made in Italy, i processi produttivi documentati e certificati ISO 9001, ogni cilindro viene collaudato secondo la normativa ISO 10100. Contarini Leopoldo, produttore di cilindri oleodinamici saldati e componenti sfusi, forte di un vasto stock di magazzino, arricchisce la gamma dei prodotti realizzati nello stabilimento di Lugo di Ravenna, proponendo la pompa a mano interamente prodotta in Italia e sviluppata in collaborazione con la divisione Interpump Enginering che ne ha curato l’evoluzione tecnica ed estetica. La nuova pompa presenta diversi miglioramenti sia funzionali sia estetici: la nuova fusione, che si presenta con uno styling accattivante, è protetta da una mano di vernice color rosso vivace, lo stelo pompante è realizzato con alta precisione di lavorazione e successivamente cromato. Altre caratteristiche sono: il soffietto di protezione stelo standard, la guarnizione quad-ring sulla tenuta dello stelo, l’invertitore in acciaio inox. I cilindri Mill di Parker Hannifin sono adatti ad applicazioni pesanti e presentano una struttura completamente in acciaio. L’ultima generazione amplia l’utilizzo standard di steli temprati a induzione per offrire la massima resistenza ai danni. Nuova è la gamma di accessori di fissaggio che garantisce versatilità ai progettisti. I cilindri Mill sono disponibili in due versioni: la serie MMA (pressione di esercizio nominale di 250 bar, conforme ISO 6022 e DIN 24 333), e la serie MMB (160 bar conformi ISO 6020/1). Queste serie integrano caratteristiche come bussole rimovibili, testa e fondo separabili. Per garantire facilità di manutenzione e costi di esercizio ridotti. I cilindri sono disponibili in diversi alesaggi, fino a un diametro di 320 mm e con corse fino a 5 m. Le caratteristiche standard includono di serie, per gli alesaggi fino a 200 mm, steli temprati a induzione, ricoperti in cromo duro e lucidati. Le flange filettate rimovibili per il fissaggio di testa e fondo agevolano la manutenzione, mentre la canna in acciaio a elevato spessore, microfinita internamente per ridurre al minimo l’attrito, prolunga la durata della guarnizione. Ener Fluid da anni investe esperienza e qualità nella realizzazione di cilindri oleodinamici a corsa breve, adatti all’impiego nelle svariate applicazioni di automazione industriale e nel settore stampi. Tra le principali caratteristiche apprezzabili ci sono il corpo monoblocco che rende questo cilindro compatto e robusto, garantendo ‘un funzionamento costante e sicuro nel tempo, la rapidità di intervento, l’elevata forza in relazione alle loro dimensioni e la ridotta necessità di manutenzioni’. Ener Fluid offre un’ampia gamma di cilindri in alluminio, fornibili sia in versione con doppio stelo, sia in versione magnetica, permettendo così di rilevare la posizione del pistone tramite un sensore montato sul cilindro. Sono altresì disponibili modelli per applicazioni ad alte temperature di lavoro e modelli in acciaio per alte pressioni, con corse personalizzabili a richiesta del cliente. 96 progettare 384 • OTTOBRE 2014 Ma g g i o ri a p p ro f o n d i me n t i s u : w w w . me c c a n i c a -plus.it Metal Work propone un’ampia gamma di cilindri senza stelo, in grado di soddisfare le più varie esigenze applicative. Alesaggi da 16 mm a 63 mm, corse da 50 a 5.700 mm. Il carrello mobile può avere sistemi di guida diversi, secondo i carichi applicati e la rigidezza richiesta: la versione base, con guide in tecnopolimero interne alla camicia; la versione con ‘guide a V’, con un carrello esterno con guide a scorrimento in tecnopolimero antiusura; la versione con guida in acciaio temprato e pattini a ricircolo di sfere. Una delle parti più delicate dei senza stelo è la bandella flessibile, disposta longitudinalmente all’interno della camicia per garantire la tenuta pneumatica. Metal Work ha sviluppato due versioni: la serie PU ha la bandella in poliuretano rinforzato con anima in acciaio, è adatta ad alte velocità e ciclica elevata; la serie STD ha la bandella in acciaio inossidabile, ed è adatta nelle applicazioni in cui possono essere presenti liquidi, ad esempio il fluido di taglio di macchine utensili, incompatibili con il poliuretano. La più recente serie V-Lock, che può essere utilizzata nel sistema modulare brevettato Metal Work per la realizzazione di macchine di movimentazione, montaggio, collaudo. Ormai dal 1975 Cope costruisce una propria gamma di cilindri oleodinamici, e nell’ultimo decennio si è specializzata in particolare nella realizzazione di cilindri a norme ISO standard e magnetici e di cilindri compatti standard e magnetici. L’azienda vanta un’officina attrezzata anche per eseguire cilindri speciali a disegno, secondo le esigenze del cliente. Le varianti possibili sono: oleodinamici e pneumatici - doppio e semplice effetto, telescopici, con frenature fisse, con frenature regolabili, saldati, tiranti, stabilizzatori, avvitati, con trasduttori di posizione incorporati, con guarnizioni standard e viton. 97 progettare 384 • OTTOBRE 2014 AGENDA AMB Stoccarda (Germania) 16-20 settembre 2014 Salone internazionale sulla lavorazione del metallo Landesmesse Stuttgart Tel +49 711 18560-0 Fax +49 711 18560-2440 [email protected] BI-MU Rho (Italia) 30 settembre - 4 ottobre 2014 Esposizione di utensili a deformazione e asportazione, robot, automazione, tecnologie ausiliarie CEU-Centro Esposizioni Ucimu Tel. 02 26255225 Fax 02 26255890 [email protected] SFORTEC Rho (Italia) 30 settembre - 4 ottobre 2014 Esposizione sulla subfornitura tecnica & servizi per l’industria CEU-Centro Esposizioni Ucimu Tel. 02 26255225 Fax 02 26255890 [email protected] MOTEK Stoccarda (Germania) 6-9 ottobre 2014 Fiera internazionale sull’automazione P. E. Schall GmbH & Co. KG Tel. +49 7025 9206-0 Fax +49 7025 9206-620 www.schall-messen.de EUROBLECH Hannover (Germania) 21-25 ottobre 2014 Manifestazione internazionale sulla lavorazione della lamiera Mack Brooks Exhibitions Ltd Tel. +44 1727 814400 Fax +44 1727 814401 [email protected] PTC ASIA Shanghai 27-30 ottobre 2014 The World Power Transmission and Control Deutsche Messe Tel. +49 511 890 Fax: +49 511 8932626 [email protected] 98 progettare 384 OTTOBRE 2014 VISION Stoccarda (Germania) 4-6 novembre 2014 The Heart of Vision Technology Landesmesse Stuttgart Tel +49 711 18560-0 Fax +49 711 18560-2440 [email protected] JIMTOF Tokio (Giappone) 5-9 novembre 2014 Fiera internazionale sulle macchine utensili JIMTOF Fair Management Tel. 03 55301333 Fax 03 5530122 TMTS Taichung (Taiwan) 5-9 novembre 2014 Biennale internazionale di macchine utensili, asportazione, lamiera, automazione, utensili go lite - agenzia per Italia & Europa Tel. 339 3829681 [email protected] EICMA Rho (Italia) 6-9 novembre 2014 72° Esposizione mondiale del motociclismo Eicma Tel. 02 6773511 [email protected] Central Asia Machine World Almaty (Kazakistan) 12-14 novembre 2014 Salone internazionale sulle macchine utensili per asportazione e lavorazione lamiera go lite - agenzia per Italia & Europa Tel. 339 3829681 [email protected] EIMA Bologna (Italia) 12-16 novembre 2014 Esposizione internazionale di macchine per l’agricoltura e il giardinaggio FederUnacoma Tel. 06 432981 Fax 06 4076370 [email protected] METALEX Bangkok (Thailandia) 19-22 novembre 2014 Fiera internazionale sulle macchine utensili e lavorazione lamiera go lite - agenzia per Italia & Europa Tel. 339 3829681 [email protected] DMP Dongguan, Guangdong (Cina) 19-22 novembre 2014 Salone internazionale sulla lavorazione stampi, stampaggio, pressofusione, materie prime go lite - agenzia per Italia & Europa Tel. 339 3829681 [email protected] SEATEC Carrara (Italia) 4-6 febbraio 2015 Rassegna internazionale sulle tecnologie, subfornitura e design per imbarcazioni, yacht e navi Carrara Fiere Tel. 0585 787963 Fax 0585 787602 [email protected] COMPOTEC Carrara (Italia) 4-6 febbraio 2015 Rassegna internazionale sui compositi, tecnologie e materiali avanzati Carrara Fiere Tel. 0585 787963 Fax 0585 787602 [email protected] FASTENER FAIR Stoccarda (Germania) 10-12 marzo 2015 Fiera internazionale per l’industria della viteria, bulloneria e sistemi di fissaggio Mack Brooks Exhibitions Tel. +44 1727814400 Fax +44 1727814501 [email protected] JEC Parigi (Francia) 10-12 marzo 2015 Manifestazione dei compositi e nuovi materiali Jec Tel. +33 158361502 CONTATTI UTILI A.P.I. 4ELææ &AXææ INFO APIPNEUMATICCOM 95 CONFORTI OLEODINAMICA 4ELææ &AXææ INFO CONFORTINETCOM 96 MSC SOFTWARE 4ELææ &AXææ INFOIT MSCSOFTWARECOM 20 ABB PROCESS 4ELææ &AXææ 20 CONTARINI LEOPOLDO 4ELææ &AXææ MBOX CONTARININET 96 MUSEI CIVICI PALAZZO FARNESE 4ELææ MUSEIFARNESE COMUNEPIACENZAIT 18 ADI ASS. DISEGNO IND.LE 4ELææ &AXææ INFO ADIDESIGNORG 17 21 NORDCOM 4ELææ &AXææ NORDCOM LEGALMAILIT 22 CONTINENTAL ITALIA 4ELææ INFO CONTINENTALPNEUMATICIIT AGOP OLEOIDRAULICA 4ELææ &AXææ )NFO !GOPIT 94 COPE 4ELææ &AXææ INFO COPEITALYIT 97 NSK ITALIA 4ELææ &AXææ INFOIT NSKCOM 92 AIGNEP 4ELææ &AXææ AIGNEP AIGNEPIT 94 DASSAULT SISTEMÈS ITALIA 4ELææ &AXææ 66 PARKER HANNIFIN 4ELææ &AXææ PARKERITALY PARKERCOM 92/96 DATALOGIC 4ELææ &AXææ PR DATALOGICCOM 40 POLITECNICO DI MILANO 4ELææ &AXææ COMUNICAZIONE POLIMIIT 44/86 ALENIA AERONAUTICA 4ELææ &AXææ 48/70 ALFAMATIC 4ELææ &AXææ INFO ALFAMATICGROUPIT 95 ANIE 4ELææ &AXææ COMUNICAZIONE ANIEIT 17 ASEM 4ELææ &AXææ ASEM ASEMIT DELO 4ELææ &AXææ INFO DELODE 54/91 PTC 4ELææ &AXææ WEBCOMMENTI PTCCOM 21 RS COMPONENTS 4ELææ &AXææ 20 ELESA 4ELææ &AXææ INFO ELESACOM 82 17 ENERFLUID 4ELææ &AXææ INFO ENERmæUIDSNCCOM 96 SEW EURODRIVE 4ELææ &AXææ SEWIT SEWEURODRIVEIT 92 AUTODESK 4ELææ &AXææ INFOITA AUTODESKCOM 32 FEDERMACCHINE 4ELææ &AXææ FEDERMACCHINE FEDERMACCHINEIT 26 SICK 4ELææ &AXææ MARKETING SICKIT 91 BLUSFERA 4ELææ &AXææ 66 IMQ IST. IT. DEL MARCHIO DI QUALITA’ 4ELææ &AXææ 19 SKF INDUSTRIE 4ELææ &AXææ SKF SKFCOM 19 BONFIGLIOLI 4ELææ &AXææ BONlæGLIOLI BONlæGLIOLICOM 91 KEYENCE ITALIA 4ELææ &AXææ INFO KEYENCEIT 91 SOUTHCO 4ELææ &AXææ INFO SOUTHCOCOM 58 BOSCH REXROTH 4ELææ &AXææ MARKETING BOSCHREXROTHIT 95 MATTEI 4ELææ &AXææ INFO MATTEIIT 18 VALCOM 4ELææ &AXææ INFO VALCOMIT 38 CAMOZZI 4ELææ &AXææ INFO CAMOZZICOM 95 MAXON MOTOR ITALIA 4ELææ &AXææ INFOIT MAXONMOTORCOM 21 VARVEL 4ELææ &AXææ VARVEL VARVELCOM 20 CD-ADAPCO 4ELææ &AXææ INFO ITCDADAPCOCOM 17 METAL WORK 4ELææ &AXææ METALWORK METALWORKIT 97 VDMA 4ELææ &AXææ VDMA VDMAORG 40 CIRA 4ELææ &AXææ INFO CIRAIT 74 MITSUBISHI ELECTRIC EUROPE BV 4ELææ &AXææ FACTORYAUTOMATION ITMEECOM 78 COMSOL 4ELææ &AXææ INFO COMSOLIT 17 MOOG ITALIANA 4ELææ &AXææ SALES MOOGIT 84 WITTENSTEIN – ALPHA 4ELææ &AXææ INFO WITTENSTEINIT progettare 384 • 22/36 OTTOBRE 2014 99 INFORMATIVA AI SENSI DEL CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI Informativa art. 13, d. lgs 196/2003 )¬ DATI¬ DEGLI¬ ABBONATI¬ SONO¬ TRATTATI¬ MANUALMENTE¬ ED¬ ELETTRONICA MENTE¬ DA¬ &IERA¬ -ILANO¬ -EDIA¬ 3P!¬ n¬ TITOLARE¬ DEL¬ TRATTAMENTO¬ n¬ 0IAZZALE¬#ARLO¬-AGNO¬¬-ILANO¬¬PER¬LINVIO¬DELLA¬RIVISTA¬RICHIESTA¬ www.meccanica-plus.it www.tech-plus.it www.fi eramilanomedia.it Sede legale • Piazzale Carlo Magno, 1 - 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Zingonia BG • Stampa Nadia Zappa • Uffi cio Traffi co nadia.zappa@fi eramilanomedia.it • tel: 02 49976534 Pubblicità Giuseppe De Gasperis giuseppe.degasperis@fi eramilanomedia.it tel: 02 49976527 • fax: 02 49976570-1 • Sales Manager International Sales U.K. – SCANDINAVIA – NETHERLAND – BELGIUM Huson European Media Tel +44 1932 564999 - Fax +44 1932 564998 Website: www.husonmedia.com SWITZERLAND - IFF Media Tel +41 52 6330884 - Fax +41 52 6330899 Website: www.iff-media.com USA - Huson International Media Tel +1 408 8796666 - Fax +1 408 8796669 Website: www.husonmedia.com GERMANY – AUSTRIA - MAP Mediaagentur Adela Ploner Tel +49 8192 9337822 - Fax +49 8192 9337829 Website: www.ploner.de TAIWAN - Worldwide Service co. 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La manutenzione è servita. SKF Solution Factory. Un’unica soluzione, infinite possibilità. 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