Quali opportunità negli Stati Uniti L`aereo del

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Quali opportunità negli Stati Uniti L`aereo del
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OTTOBRE 2014
·
3,50 E
In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio-Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN1125-1549
N°384
Quali opportunità
negli Stati Uniti
L’aereo del futuro
sarà trasparente
Il manufacturing
ora si pensa in 3D
DOSSIER
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EDITORIALE
LUCA ROSSI
Nel caos geopolitico,
due approcci all’economia
Il caos internazionale è alle stelle. L’incertezza geopolitica è ai limiti di guardia. I focolai si
moltiplicano. Eppure i mercati finanziari sembrano non mostrare turbamento: le Borse
sono addirittura cresciute in questi ultimi mesi e gli scambi obbligazionari mostrano tutta la
loro tonicità. Ma mentre nei santuari dell’economia finanziaria sembrano fare spallucce alla
situazione contingente nelle aziende dell’economia reale sale l’incertezza e il timore per una
tenuta quotidiana.
A causa dell’instabilità politica nata con la Primavera araba, Sace ha calcolato che la sola Italia
ha perso ben 16 miliardi di export nel periodo 2011-2013. Solo in Russia e in Ucraina, lo
scorso anno i Paesi dell’Area
euro hanno esportato
rispettivamente 86,8 e 12,8
miliardi di euro. Le tensioni in
quelle zone, ma soprattutto
le sanzioni internazionali,
ridurranno senza dubbio
questi numeri nel corso di
quest’anno. Per non parlare
delle materie prime, dato che
l’Europa secondo i dati del
WTO attinge il 30% del gas
di cui necessità da Mosca.
Il Medio Oriente e il Nord
Africa hanno certamente
un peso minore sulla
bilancia commerciale ma.
comunque non irrilevante.
Secondo i dati Sace, l’export dei Paesi dell’Area euro verso Libia, Egitto, Tunisia, Siria e Iraq è
ammontato a 33 miliardi di euro: un terzo rispetto all’interscambio con Russia e Ucraina ma
si somma a un quadro che si ripercuote ulteriormente sulla già debole economia europea.
Tra tanti dati destinati ad aggiornarsi con l’evolversi degli eventi, uno appare da subito
incontrovertibile: sul fondo di questa drammatica crisi geopolitica mondiale si staglia nuovamente
lo scontro tra due approcci: quello dell’economia virtuale, fatta da freddi algoritmi matematici
e speculazioni di Borsa, e quello dell’economia reale, fatta dalla passione quotidiana e dalla
metodica determinazione.
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progettare 384 •
OTTOBRE
2014
9
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Editoriale
9 Nel caos geopolitico,
due approcci all’economia
L. Rossi
Inchiesta
26 Il ritorno del made in USA
M. Zambelli
L’opportunità di investire oltreoceano
per i beni strumentali è adesso.
Nell’articolo esperienze e soluzioni.
Scenari
32 Il futuro della progettazione
è già qui
M. Zambelli
Il mondo Autodesk nelle parole di
Jordan Brandt.
DOSSIER
Scenari
36 La produzione del futuro
comincia da qui
Economia
48 Il comparto vola ad alta quota
T. Bosotti
L’industria italiana dell’aerospace,
‘piccola’ ma agguerrita, si tiene
lontana dalle rotte della crisi.
E. Castello
Cresce il settore della visione
artificiale che a Stoccarda, in
occasione di Vision 2014, ospiterà
espositori e visitatori da tutto il
mondo.
M. Ostern
È stata inaugurata a Igersheim la
nuova ‘fabbrica dell’innovazione’
Wittenstein. Un’esperienza visiva
e culturale.
Scenari
38 Quarant’anni di livello
Eventi
44 Sviluppare ‘gemme’
di successo
M. Cavuoto
Valcom si configura oggi con un
organico di oltre trenta addetti
e un fatturato che supera i
cinque milioni annui. In sintesi
quarant’anni di attività.
Manutenzione
50 Volare in sicurezza
con EasyJet
INDUSTRIA AEROSPACE
Scenari
40 Una visione di successo
S. Belviolandi
È stato inaugurato PoliHub, il primo
distretto tecnologico milanese che
ospita trentanove startup, più altre
venti in via di valutazione.
Materiali
54 Incollaggio e avvitatura
insieme
M. Klune
Grazie a Onsert, per materiali
compositi, è possibile combinare
l’incollaggio e l’avvitatura di
inserti. Il sistema è sviluppato da
Böllhof e Delo.
M. Passarello
La grande compagnia aerea lowcost mette in campo svariate
nuove tecnologie per ridurre i
costi di manutenzione senza
compromettere la sicurezza.
SOMMARIO
PROGETTARE
32
N. 384 OTTOBRE
26
36
38
progettare 384 ‡
OTTOBRE
2014
11
DOSSIER
Materiali
62 Ora la fusoliera è trasparente
INDUSTRIA AEROSPACE
Software
70 Simulare il condizionamento
nel veivolo
M. Passarello
Sono disponibili delle tecnologie per
sostituire i finestrini con telecamere e
schermi. Il progetto di una fusoliera.
Elementi di giunzione
58 Sicurezza in cabina
E. Castello
Southco migliora l’esperienza di
volo dei passeggeri sugli aerei,
offrendo soluzioni tecniche in grado
di ottimizzare l’accesso ai comparti
interni.
G. Mirra, P. Borrelli, A. Romano, M. Tosetti, L.Pace,
B. Palamà, A. Camillò
I vantaggi della CFD nella simulazione del
sistema di condizionamento del velivolo.
Software
66 Aerospaziale in 3D
Ricerca
74 L’efficienza dell’ala
D. Amadori
L’industria punta su soluzioni avanzate
per la gestione dei programmi e lo
sviluppo di esperienze 3D.
Automazione
78 Quando il food è sotto
controllo
G. Amendola
Una corretta geometria dell’ala è
fondamentale al fine di ridurre i consumi.
Rassegna Cilindri pneumatici
e idraulici
94 Al lavoro sui cilindri
Automazione
84 Ottimizzare il fuoco
del carro armato
M. Cavuoto
Proposte innovative per i settori
food&beverage, life science, cpg,
processo e trattamento acque.
E. Castello
Lockheed Martin ha collaudato le
torrette installate sui carri armati
Warrior verificandone la stabilità.
Materiali
82 Dalle rulliere alle maniglie
a cura di S. Viviani
Alesaggi, corse, pressioni… I cilindri
presentati nelle loro caratteristiche e
potenzialità dai produttori.
Software
86 Con l’innovazione sotto
controllo
E. Castello
Elesa ha presentato, alla recente
Bi-Mu, diverse novità
di prodotto, come rulliere
e maniglie.
G. Rossi
FiartMare si affida a Holonix per
gestire al meglio il ciclo di vita dei
suoi prodotti.
RUBRICHE
14
Elenco inserzionisti
17-91 News
99
Contatti utili
SOMMARIO
PROGETTARE
N. 384 OTTOBRE
78
82
84
86
12
progettare 384 ‡
OTTOBRE
2014
Soluzioni intelligenti
avvicinano il nostro futuro
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NUOVAMACUT AUTOMAZIONE
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OMT
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ELETTROTEC
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PNEUMAX
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ESTECO
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ROLLON
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25
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OTTOBRE 2014
·
3,50 E
In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio-Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN1125-1549
N°384
Eural Gnutti è produttore
di profilati,
barre estruse e trafilate,
in leghe di alluminio.
Quali opportunità
negli Stati Uniti
L’aereo del futuro
sarà trasparente
Il manufacturing
ora si pensa in 3D
progettare 384 •
DOSSIER
INDUSTRIA AEROSPACE
OTTOBRE
2014
III COPERTINA
21
IV COPERTINA
SOUTHCO EUROPE
53
VUOTOTECNICA
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Sostituiscono le tradizionali pompe elettriche a palette rotative aspiranti e
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ambiente di lavoro più pulito e silenzioso.
La manutenzione è limitata alla sola pulizia dei filtri e con peso e dimensioni
molto ridotti, possono essere assemblate direttamente su: mettifogli, frenafogli,
brossuratrici, piegatrici, incollatrici.
Ritorno economico garantito sull’investimento e garanzia di 5 anni.
NEWS
Red Dot Design Award a Festo
Festo si è aggiudicata il Red Dot Design
Award 2014 per il tool Agtc per clip di
fissaggio, premiato per la peculiare
combinazione di ergonomia, funzionalità e qualità del design. L’Agtc clip
fix tool di Festo è uno strumento pneumatico pensato per gli assemblatori
del comparto automotive che facilita il
fissaggio delle clip, evitando di dover
esercitare grande forza, sviluppato su
suggerimento ricevuto da Volkswagen.
Clip di fissaggio e sistemi di montaggio
push-in sono sempre più impiegati nel
settore automobilistico, ad esempio
per applicare le guarnizioni interne
delle portiere. Lo strumento sviluppato da Festo rappresenta una soluzione pratica che facilita l’interazione
uomo-prodotto grazie alla cura posta
nell’ergonomia e all’uso dei colori, che
insieme al design dalle linee pulite contribuiscono a indicare con estrema im-
mediatezza le aree in cui lo strumento
deve essere impugnato, rendendo al
contempo subitamente riconoscibile
il brand di Festo.
Compasso d’Oro
in Europa
ADI e FederlegnoArredo hanno
predisposto alcuni allestimenti
presso la sede del Consiglio
dell’UE per promuovere il design
italiano in Europa, in occasione
del semestre di presidenza
italiana a Bruxelles, da luglio a
dicembre 2014. Gli allestimenti
comprendono la Mostra dei 20
prodotti vincitori del recente
Premio Compasso d’Oro ADI, le
sale di rappresentanza arredate
a cura di FederlegnoArredo, e
l’esposizione dei prodotti della
Collezione Storica Compasso
d’Oro ADI, che dà lustro al
percorso del design italiano dal
1954, anno di istituzione del
premio, a oggi. Per l’occasione è
stata inoltre annunciata la prima
edizione del Premio Compasso
d’Oro ADI internazionale, aperto
a progettisti e imprese per
prodotti già realizzati e sviluppati
afferenti al tema Design for
Food and Nutrition, primo tema
scelto in previsione di Expo 2015
e del suo tema cardine Feed the
Planet. Il premio invita i candidati
a mostrare la capacità del design
di migliorare prodotti e processi
produttivi, quale strumento
d’innovazione e sviluppo
sostenibile della produzione
alimentare, della comunicazione,
della distribuzione e del
consumo del cibo.
16
progettare 384 ‡
OTTOBRE
2014
Soluzione end to end per l’elettrico
A tre anni dall’acquisto della suite
di programmi per auto elettriche
Speed, CD-adapco annuncia
l’integrazione con Star-CCM+,
software di modellazione per
dissipazione di calore, dinamica
dei fluidi, stress strutturale, campi
elettrici e magnetici e aeroacustica,
ambiti che giocano ruoli rilevanti
in diverse applicazioni nei veicoli
elettrici. La piattaforma Speed realizza progettazione magnetica 2D
servendosi sia di equazioni analitiche sia di analisi agli elementi finiti,
grazie a collegamenti con PC-FEA, un solutore 2D FE, per motori
elettrici, generatori, alternatori e altri attuatori magnetici, combinando
anche il modello elettronico del motore con il design magnetico
della macchina. I risultati di simulazione vengono quindi importati
in Star-CCM+, che converte i modelli 2D in modelli 3D, simulando
le performance termiche della macchina in una varietà di condizioni
ambientali. Star-CCM+ potrà essere impiegato anche per calcoli
elettromagnetici 2D grazie alla disponibilità per Star-CMM+ del GoFER
per PC-FEA, mediante l’impiego del solutore magnetico 2D FV.
Il webinar sulla simulazione
multifisica
Progettare e Meccanicaplus.it, in collaborazione
con Comsol, organizzano
il webinar sull’uso della
simulazione multifisica
come strumento
di progettazione. Il
seminario si svolgerà
on line il 28 ottobre alle
14,30. Per partecipare è
necessario registrarsi,
compilando il form
sulla pagina web dedicata all’evento. La registrazione è gratuita. La formula
innovativa di questa iniziativa permetterà ai partecipanti di seguire il seminario
in remoto dalla propria postazione, in qualunque luogo essa si trovi, e di
interagire direttamente con i tecnici Comsol. Durante il webinar sarà mostrato
come un software di simulazione multifisica può aiutare il progettista a
risolvere in modo rapido ed efficace le sfide progettuali di ogni giorno. Saranno
illustrate, in particolare, le principali funzionalità del software di simulazione
Comsol Multiphysics. Il programma prevede inoltre la realizzazione dal
vivo step-by-step di un modello. L’interattività del webinar permetterà ai
partecipanti di rivolgere domande ai presentatori sia durante il seminario sia
alla fine dello stesso.
Non perdete l’occasione di partecipare, i posti disponibili sono limitati.
È possibile registrarsi al link:
http://meccanica-plus.it/web/progettare/comsol_landing.php
CARRIERE
NEWS
Galimberti
a capo di ADI
Luciano Galimberti è il
nuovo presidente di ADI:
tra i primi obiettivi cui
lavorerà con il nuovo
Comitato Esecutivo ci sono
la creazione della Casa del Design, polo
internazionale al cui interno troverà luogo
la nuova sede di ADI, e il rilancio strategico
dell’associazione. “Il prossimo triennio farà
da spartiacque tra un modello associativo
consolidato in 60 anni di storia e un nuovo
modello da costruire con tutto il mondo del
design”, ha detto il neo presidente.
Martin succede
a Guerra in Asem
Armando Martin è il nuovo
responsabile marketing
communication per Asem,
succedendo a Elia Guerra,
che dallo scorso gennaio
ha assunto la responsabilità
delle vendite sui mercati esteri. Nel nuovo
incarico, Martin avrà il compito di far
crescere la presenza dell’azienda nei canali
di comunicazione tradizionali e innovativi,
di pari passo allo sviluppo delle tecnologie e
dei nuovi mercati raggiunti da Asem.
Zappa per
AssoAscensori
Roberto Zappa, CEO e
presidente di Sematic,
è il nuovo presidente di
AssoAscensori, aderente
Anie Confindustria.
Zappa da quest’anno è anche presidente
del Gruppo industriali Metalmeccanici di
Confindustria Bergamo. “Assumo con
orgoglio questo prestigioso incarico - ha
detto Zappa -: nei prossimi due anni, un
tema su cui profonderemo molto impegno
sarà la sicurezza, fronte ampio e cruciale
non solo per noi del settore, ma anche per
utenti e decisori pubblici”.
Privato
per DNV GL
Nicola Privato è il nuovo
regional manager per la
regione Centro Sud Europa,
che include Italia, Spagna,
Francia e Croazia, di DNV
GL - Business Assurance, organizzazione
attiva nella certificazione a livello globale.
Privato assume contestualmente la carica
di direttore generale per l’Italia. “Accetto
con orgoglio l’importante sfida - ha
commentato Privato - per poter contribuire
alla crescita della società anche al di fuori
dell’Italia”.
progettare 384 •
OTTOBRE
2014
17
Gli adesivi DELO
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Caratteristiche della colla
DELOMONOPOX HT
NEWS
Una App per guidare
nel museo di Piacenza
I Musei civici di Palazzo Farnese di Piacenza hanno ufficialmente adottato
IMApp come tecnologia di base della propria App ufficiale. IMApp è
realizzata da Ultraviolet, start-up piacentina fondata da Marco Boeri
(in foto) e specializzata nel settore delle App per Apple e Android. La
tecnologia IMApp è in grado di integrarsi con ogni App per Apple iOS
e Android e assicura un’esperienza di
visita guidata interattiva, personalizzata
e con durata non circoscritta al periodo
di permanenza nell’edificio. IMApp
mette il visitatore al centro del museo
(fiera, centro commerciale ecc.) e lo
accompagna nei suoi spostamenti
fornendogli informazioni dettagliate
(descrizioni testuali, contenuti audio,
video e multimediali in generale) e
personalizzate; essendo il sistema in
grado di riconoscere l’utente registrato
e profilato, può inoltre comunicargli
contenuti o anche promozioni declinate
in base alle sue preferenze. Grazie alle funzionalità offerte da IMApp,
l’esperienza culturale non si limita alla permanenza nel museo: il
visitatore può pianificare in anticipo la visita inserendo le opere che più lo
interessano nei Preferiti e continuare la consultazione delle informazioni
multimediali di quanto ha visto anche una volta tornato a casa.
ƒ Resistenza fino a +220 °C
ƒ Elevati valori di tenuta
(12 MPa su Alluminio a +150 °C)
ƒ Eccellente resistenza agli
aggressivi chimici
ƒ Idonea per polimerizzazione rapida
con riscaldamento a induzione
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progettare 383 ‡
SETTEMBRE
2014
Mattei sostiene
le auto elettriche
Ing. Enea Mattei sostiene il progetto Evbility per lo sviluppo della mobilità elettrica nei comuni, figurando tra gli sponsor
che compaiono sulla pensilina della nuova
stazione di ricarica rapida inaugurata lo
scorso 27 aprile a Dalmine, nella provincia
bergamasca, che segue le altre due stazioni
di Carvico e Osio Sotto. Le stazioni sono
dotate di colonnine multifunzionali per la
ricarica, certificate a livello internazionale e
adatte a tutti i tipi di batterie e veicoli, per
consentire ai cittadini di ricaricare le loro
auto attingendo all’energia elettrica della
rete nazionale a un costo molto contenuto.
Il progetto non prevede costi aggiuntivi
per i Comuni, che devono solo autorizzare
la costruzione dei mini-impianti: tutte le
spese di installazione e manutenzione sono
coperte dai contributi delle associazioni e
aziende private aderenti. “Abbiamo deciso di sostenere Evbility - spiega Silvia Barone,
marketing manager Ing. Enea Mattei - pensando alla possibilità di offrire un servizio
utile al cittadino, in una logica di attenzione all’ambiente che si sposa perfettamente
con la nostra filosofia produttiva”.
Nuovo presidente e CEO per SKF
La SKF ha annunciato che Tom Johnstone ha
deciso di dimettersi da presidente e CEO di SKF
a far data dal 1° gennaio 2015. Alrik Danielson,
che è stato presidente e CEO di Höganäs AB dal
2005, subentrerà a Tom Johnstone (in foto). Alrik
Danielson ha lavorato in SKF tra il 1987 e il 2005
e ha ricoperto una serie di incarichi dirigenziali
all’interno del Gruppo tra cui quello di presidente
dell’Industrial Division del Gruppo SKF e di membro
del Comitato esecutivo del Gruppo SKF.
Leif Östling, presidente del Consiglio di amministrazione di SKF, commenta: “Sono molto lieto di
dare il bentornato a Alrik Danielson in SKF. La sua
esperienza maturata in diverse posizioni ricoperte
durante i 18 anni trascorsi in SKF e gli ultimi nove anni in qualità di CEO di Höganäs
AB fanno di lui un degno successore di Tom Johnstone”.
Leif Östling continua: “Desidero ringraziare calorosamente Tom Johnstone per gli enormi
risultati conseguiti nel corso dei quasi 38 anni in SKF e soprattutto durante il periodo
in cui è stato presidente e CEO. Sotto la guida di Tom la SKF si è trasformata in una
knowledge engineering company, ha aumentato in modo proficuo le proprie vendite
passando dai 41 miliardi di corone svedesi del 2003 ai 63 miliardi di corone svedesi
dello scorso anno e ha prodotto un ritorno totale per gli azionisti superiore al 400%”.
Alrik Danielson afferma: “Sono orgoglioso e felice di ritornare in SKF e di diventarne
presidente e CEO in gennaio. Confido di continuare a lavorare sullo sviluppo positivo
del Gruppo dell’ultimo decennio”.
Tom Johnstone, presidente e CEO di SKF, commenta: “Lasciare la SKF dopo quasi 38
anni trascorsi nella società non sarà facile. Il momento è tuttavia quello giusto e la
decisione di ritirarmi è stata resa più semplice dalla scelta compiuta dal Consiglio di
amministrazione di nominare Alrik Danielson come mio successore.
maxon EC-i 40: un potente motore
per l’automazione e la robotica.
maxon EC-i 40
Piccolo ma
potente.
IMQ per la sicurezza
dei prodotti
Lo scorso anno IMQ, operatore italiano nel settore delle certificazioni,
e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno lavorato fianco a fianco
per la sicurezza degli italiani. Nel corso dell’anno, i laboratori di IMQ
hanno eseguito oltre 200 interventi di ispezioni e prove di verifica su
migliaia di prodotti elettrici provenienti dall’estero che stavano per essere
immessi nel nostro mercato. Le verifiche condotte hanno riguardato un
campione rappresentativo di oltre 145.300 prodotti elettrici. Solo l’11%
è risultato conforme alle normative di sicurezza vigenti. Le indagini
condotte sul restante 89% (corrispondente a un totale di circa 129.000
pezzi) hanno invece ottenuto un esito negativo poiché i prodotti non
rispettavano i requisiti di sicurezza e qualità previsti dalle attuali direttive
europee. Di questi, al 20% circa è stato imposto l’immediato divieto di
commercializzazione, mentre per i restanti sono state richieste rigorose
azioni di conformazione. Tra le principali categorie di merci giudicate
da IMQ non conformi e dunque potenzialmente pericolose, ci sono
stati: alimentatori e caricabatterie per sigarette elettroniche, apparecchi
d’illuminazione sia con sorgenti tradizionali e sia a LED, lampadine
fluorescenti a basso consumo, lampade alogene e a LED, piccoli
elettrodomestici.
Per sfruttare dinamica e coppia elevate in spazi ridotti è
possibile contare sul motore brushless maxon EC-i 40
(diametro 40 mm) disponibile in due lunghezze: 26 mm
(50 watt), 36 mm (70 watt). Questo economico motore
brushless è particolarmente adatto per le applicazioni
nell’automazione e nella robotica.
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progettare 383 ‡
SETTEMBRE
2014
19
NEWS
ABB fornitore per Shell
ABB ha siglato con Shell un contratto
quinquennale per la fornitura globale di quadri
a bassa tensione, motor control center e
servizi associati. “ABB vanta un’esperienza
di oltre 40 anni nella progettazione dei quadri
elettrici - ha commentato Tarak Mehta,
responsabile della divisione Low voltage
products di ABB -, con milioni di unità installate
in ogni parte del mondo e vari tipi di clienti,
anche negli ambienti più gravosi. L’affidabilità
dei nostri prodotti, l’attenzione che poniamo
ala sicurezza e all’efficienza energetica,
unite a una competente assistenza in caso
di manutenzione sono state fondamentali
per finalizzare questo importante contratto”.
L’accordo prevede una possibile proroga di
altri cinque anni, e copre vendita, assistenza
e manutenzione di quadri di bassa tensione e
motor control center nei mercati IEC e Nema
(le normative di riferimento per i sistemi di
bassa tensione, rispettivamente vigenti a
livello internazionale e negli Usa), per siti nuovi
o già esistenti.
Progetti condivisi sul web
RS Components ha arricchito la propria
piattaforma online DesignSpark (www.
designspark.com) con la nuova area opensource DesignShare, al fine di incoraggiare la
collaborazione, la condivisione e la discussione
di concept e idee in fase progettuale, fra
tutti i progettisti elettronici della community.
Sviluppata in collaborazione con Elektor,
importante magazine di progettazione
elettronica, la nuova area è divisa in due
sezioni: nella sezione Idee, i membri possono
postare idee nuovi progetti avviando
discussioni, e quelli più commentati verranno
sviluppati dai progettisti di Elektor, con
condivisione degli asset che verranno caricati
lungo tutte le fasi di lavoro. Nella sezione
Progetti, invece, gli utenti troveranno tutti i
progetti disponibili taggati con parole chiave
per la ricerca, completi di pagine con dettagli
sulle fasi di sviluppo, con schemi PCB, file di
layout per DesignSpark PCB, disegni tecnici,
meccanici e file CAD per consentire ad altri
di riprodurre lo stesso progetto. Un’opzione
privacy consente infine di limitare gli accessi
a cerchie selezionate di utenti per progetti in
ambito professionale.
20
progettare 384 •
OTTOBRE
2014
MSC Software estende l’accordo
con Boeing
MSC Software, che supporta le aziende manifatturiere a innovare le
loro metodologie ingegneristiche con la simulazione, ha annunciato che
Boeing ha firmato un accordo di cinque anni per estendere l’uso dei
software di analisi strutturale, tra cui MSC Nastran e il sistema a gettoni
Masterkey Plus. L’accordo include le nuove tecnologie di MSC che consentiranno a Boeing
di progredire nella
conduzione di analisi acustiche e nella modellazione di
materiali compositi,
così come piattaforme software che offrono miglioramenti
nella gestione di cicli
di carico e dei materiali. L’accuratezza
dei software di MSC
e l’attenzione allo sviluppo continuo di nuove tecnologie CAE che supportino l’innovazione, sono tra le ragioni principali che hanno portato a
estendere la partnership e la collaborazione tra le due aziende. “Siamo
onorati del fatto che la nostra partnership con Boeing duri ormai da
quasi 4 decadi” ha detto Thomas Donahue, director of Aerospace
& Defense Industry at MSC Software. “La nostra collaborazione è
stata una spinta notevole per prevedere sempre più accuratamente il
comportamento degli aerei, in modo che Boeing possa velocizzare il
processo di progettazione, ridurre i test fisici, e realizzare prodotti più
sicuri e più soddisfacenti”.
Riduttori per controllo accessi
Varvel offre riduttori speciali customizzati per sistemi di controllo degli accessi,
intesi ad aumentare efficienza e facilità di gestione: per i cancelli scorrevoli, con
anta singola che scorre su binario con cremagliera, la soluzione consiste in una
serie di riduttori a vite senza fine con opportuno interasse e materiali speciali per
la corona dentata e la vite senza fine, oltre a una speciale lubrificazione adatta al
tipico funzionamento discontinuo. Sono previsti anche accessori quali il dispositivo
di sblocco integrato nel riduttore a vite senza fine serie RT, costruito sia per azionamento manuale sia per comando a distanza. Nella motorizzazione di serrande,
Varvel ha progettato un dispositivo ‘paracadute’ integrato nel riduttore che consente
il bloccaggio istantaneo della serranda in caso di discesa, ad esempio per la rottura
di un dente della corona interna del riduttore. Infine, per barriere automatiche per
controllo accessi veicolari o pedonali, Varvel ha studiato la serie RO di riduttori
ortogonali orizzontali a coppia conica per funzionamenti discontinui, dall’ingombro
contenuto e motore elettrico in linea col riduttore.
NEWS
PTC acquisisce Axeda
Sensori di pressione nei pneumatici
PTC ha annunciato la firma di un accordo definitivo per l’acquisizione della
Axeda Corporation, società privata pioniera nello sviluppo di soluzioni per
la connessione sicura al cloud di macchine e sensori. Il costo dell’acquisizione ammonta a circa 170 milioni di dollari in contanti. Il livello d’innovazione
tecnologica, il vasto pacchetto clienti e le importanti partnership di Axeda
completeranno il business ThingWorx di PTC e consentiranno di accelerare
la fornitura delle migliori soluzioni per quanto riguarda la tecnologia IoT
(Internet of Things). Una volta soddisfatte alcune condizioni richieste
dalla prassi, l’operazione dovrebbe concludersi ufficialmente nel quarto
trimestre fiscale 2014. “Il mondo in cui viviamo sta cambiando intorno a
noi e il ritmo di questo cambiamento è in costante accelerazione, poiché
sempre più macchine, sensori e prodotti si connettono via Internet sia
l’uno con l’altro, sia con i propri produttori e operatori - ha affermato Jim
Heppelmann, presidente e CEO di PTC -. Negli ultimi anni, i prodotti si
sono trasformati in fonti di intelligenza straordinarie, essendo dotati di
un numero crescente di sensori. Finora, la capacità dei produttori di raccogliere dati in sicurezza è stata fortemente limitata, al punto da rendere
tale attività potenzialmente inutile. L’approccio innovativo di Axeda alla
connettività delle macchine fornisce esattamente ciò di cui i produttori
hanno bisogno per capitalizzare le enormi quantità di dati rese disponibili
dai loro prodotti intelligenti e interconnessi”.
Continental ha sviluppato due sistemi di rilevamento della
pressione di gonfiaggio dei pneumatici, in previsione dell’obbligo
a partire dalla data di produzione del 1 novembre di dotare le
vetture di questo tipo di sensori. Dalle competenze congiunte
nell’elettronica automotive di Continental ATE-DVO e nella
produzione di pneumatici di Continental, nascono quindi il
sistema Tpms, un corpo valvola solidale col sensore che
trasmette i valori di gonfiaggio e temperatura di esercizio allo
strumento
integrato nel
cruscotto, e il
più moderno
e-TIS Redi,
un sensore
inserito in
un supporto
di gomma
incollato
sotto la
fascia del battistrada. Il Redi sensor assolve identica funzione del
Tpms ma offre misure soggette a meno correzioni, trovandosi
in una zona insensibile ad azioni esterne a carico della struttura
metallica del cerchio, comportando anche minor rischio di danno
in fase di montaggio-smontaggio e applicabilità indipendente dal
modello di vettura. Continental ha già predisposto un modulo
formativo teorico e pratico con ContiAcademy e ATE-VDO, per
adeguare le competenze di rivenditori e officine nelle operazioni
di manutenzione e sostituzione.
Maxon motor, 2013 stabile
Fatturato 2013 stabile per Maxon motor, pari a CHF 360,2
milioni contro i 360,5 del 2012, e un utile di 36,2 milioni,
con positive prospettive 2014. 14 nuove assunzioni hanno
portato i dipendenti a 2091, mentre investimenti pari al 9%
del fatturato sono andati in r&s, che nel Gruppo occupa
220 specialisti: “Impegno che ha consentito il lancio di
numerose innovazioni, con prodotti in grado di lavorare
anche nelle condizioni estreme delle missioni spaziali, i
-120°C di Marte o i 400°C di Venere” commenta Walter
Braun, azionista di maggioranza. Maxon partecipa infatti
alla missione ExoMars dell’European Space Agency, che
progetta un atterraggio sul pianeta nel 2018, ma molte sono
le novità presentate anche nel medicale, come micro motori
impiantabili, o i drive system a efficienza energetica per
protesi high-tech e mobilità elettrica. In dettaglio, positivo
è stato il business in Europa, con risultati record in Italia e
Spagna, mentre è cresciuta l’Asia, in particolare Cina, Corea
e Taiwan, dove
l’espansione dei
Centri servizi
ha consentito
di soddisfare
al meglio le
richieste dei
clienti. Stabili
sono stati infine
Giappone e Stati
Uniti.
progettare 384 ‡
OTTOBRE
2014
21
NEWS
Wittenstein in cielo, mare e…
Le autentiche
viti a ricirco
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massima prestazione
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abili
a
co
osstto
om
minimo
Wittenstein ha presentato le
sue più recenti novità in tema
di sicurezza, tra cui un sistema di azionamento intelligente che movimentava un braccio rotante di 115 kg frenabile
tramite smartphone anche al
culmine della velocità, rapidamente e senza oscillazioni, e
innovazioni che adattano le
conoscenze aziendali ai segmenti di mercato più diversi:
Fitbone è infatti un chiodo
intramidollare realizzato con
un mini-attuatore integrato
per impiego in ortopedia e
traumatologia, in grado di
ridurre dolore, rischi di infezione, tempi di ospedalizzazione e riabilitazione. Servoattuatori
Wittenstein verranno invece impiegati in un innovativo sistema
per estrazione sottomarina di olio e gas nell’Atlantico, a 300 m di
profondità in condizioni estreme di pressione, mentre la sensor
technology Wittenstein è il cuore che comanda la movimentazione elettrica dei portelloni passeggeri del nuovo Airbus A380,
con capienza di oltre 500 passeggeri. Inaugurato infine a maggio
il nuovo polo meccatronico Fabbrica dell’Innovazione, che sorge
accanto alla sede di Igersheim-Harthausen del Gruppo.
Nord sempre più mobile web
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22
progettare 383 ‡
SETTEMBRE
2014
mettiamo
tti
iin moto. in tutto il mondo
Nord Drivesystems rilancia il proprio sito web (www.nord.com) con un look
più fresco e soprattutto un utilizzo ottimizzato per i dispositivi mobili, per
rendere facilmente consultabili da PC, tablet e smartphone tutte le soluzioni
di azionamento dell’azienda, con dettagli di prodotto, progetti di riferimento
e sezione di download
completi per ogni piattaforma. La navigazione
è ora semplice e pratica sia con mouse sia in
modalità touchscreen,
con siti web in multilingua curati dalle diverse
filiali Nord nel mondo,
ad esempio in cinese,
vietnamita e portoghese. La sezione prodotti
riporta informazioni complete e ben organizzate su tutti i riduttori, motori e
moduli elettronici di azionamento offerti, con un focus particolare sui motori
a efficienza energetica. Le singole pagine dei prodotti sono complete di dati
tecnici in dettaglio, con link che portano a documentazione e software correlati.
Il sito offre inoltre agli utenti la possibilità di generare file CAD e modelli 3D
in maniera praticamente immediata.
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NEWS
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24
progettare 384 •
OTTOBRE
2014
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PERæIæBENIæSTRUMENTALIæâæADESSO
L’odierno mercato Usa è in fase
di forte dinamismo, grazie alla reindustrializzazione dopo decenni
di delocalizzazione produttiva, con
costi del lavoro e dell’energia competitivi e in riposizionamento su un
advanced manufacturing.
Fattori che aprono grandi opportunità per i costruttori di beni strumentali italiani, già molto apprezzati
dalle aziende americane per qualità
del prodotto e flessibilità.
26
progettare 384 •
OTTOBRE
2014
È allora il momento giusto per investire, cogliendo le opportunità
di sviluppo offerte da un mercato
vasto e al centro della scena globale, approfittando dei numerosi
incentivi a livello statale e federale,
con il sostegno dei vari programmi
di supporto agli investitori stranieri
e in appoggio all’ufficio ICE-Agenzia
di Chicago, specializzato per i beni
industriali su tutto il territorio americano.
Reshoring produttivo
Gli Stati Uniti sono oggi più che mai
un interessante mercato per i produttori di beni strumentali italiani,
animato dal reshoring delle aziende
americane che nell’ultimo quinquennio riportano le produzioni manifatturiere in patria, dopo decenni di
delocalizzazione in estremo oriente
alla ricerca di fattori competitivi più
favorevoli. Fenomeno agevolato da
vari fattori, in primis costi del lavoro
Favorevole al fare impresa
L’economia USA ha creato da marzo 2010 circa 7 milioni di nuovi
posti di lavoro, e altri 179 mila
solo a maggio scorso. “Gli Stati
Uniti - continua Scott -, sono un
mercato con oltre 300 milioni di
consumatori dal reddito abbastan-
“Gli Stati Uniti sono stati sempre uno dei primi mercati di riferimento per le macchine italiane - spiega
Alessandro Liberatori, dirigente Ufficio meccanica ICE-Agenzia Roma -, e tanto più oggi, con il calo
del mercato interno, rappresentano un’importante
opportunità di sviluppo”. Molte aziende italiane sono
infatti presenti già da anni con le proprie attività
oltreoceano, dove l’elevato contenuto tecnologico
delle nostre macchine e la flessibilità delle nostre
aziende sposano alla perfezione la tendenza delle
produzioni USA a riposizionarsi su un advanced
manufacturing.
I PROTAGONISTI
e dell’energia ormai allineati con
quelle regioni, grazie all’evoluzione
delle tecnologie estrattive e a normative sul lavoro che favoriscono
le imprese e la flessibilità occupazionale. “Gli Stati Uniti sono stati
sempre uno dei primi mercati di
riferimento per le macchine italiane - spiega Alessandro Liberatori,
dirigente Ufficio meccanica ICE-Agenzia Roma -, e tanto più oggi, con
il calo del mercato interno, rappresentano un’importante opportunità
di sviluppo”. Molte aziende italiane
sono infatti presenti già da anni con
le proprie attività oltreoceano, dove l’elevato contenuto tecnologico
delle nostre macchine e la flessibilità delle nostre aziende sposano
alla perfezione la tendenza delle
produzioni USA a riposizionarsi
su un advanced manufacturing. “Il
mercato americano è molto dinamico e aperto ai prodotti italiani
- spiega Kyle R. Scott, Console
Generale Usa a Milano -: nel 2012
l’export italiano negli Stati Uniti è
salito del 16%, e il dato atteso per
il 2013 è altrettanto forte. A differenza dell’Europa, che vive ancora
la crisi, l’America registra già da
oltre tre anni una forte crescita:
solo l’ultimo trimestre è stato per
la prima volta negativo dal 2009,
dovuto all’ultimo inverno molto rigido che ha costretto molte aziende
a chiudere per alcune settimane.
Ma le previsioni sono già tornate
positive per il nuovo trimestre”.
“Il mercato americano è molto dinamico e aperto
ai prodotti italiani - spiega Kyle R. Scott, console
generale USA a Milano -: nel 2012 l’export italiano
negli Stati Uniti è salito del 16%, e il dato atteso per
il 2013 è altrettanto forte. A differenza dell’Europa,
che vive ancora la crisi, l’America registra già
da oltre tre anni una forte crescita: solo l’ultimo
trimestre è stato per la prima volta negativo dal
2009, dovuto all’ultimo inverno molto rigido che
ha costretto molte aziende a chiudere per alcune
settimane. Ma le previsioni sono già tornate positive
per il nuovo trimestre”.
“Scopo del programma - spiega Andrea Rosa,
referente italiano del programma - è fornire alle
imprese una prima serie di informazioni a carattere
pratico, aiutandole a entrare in contatto con gli
Stati e con altre organizzazioni di sviluppo economico americane, incluse associazioni industriali,
università e banche, individuando anche i migliori
incentivi finanziari disponibili”. Il programma organizza anche collettive a eventi fieristici, con un
prossimo evento ad Automechanika di Francoforte
in settembre (http://selectusa.commerce.gov).
za alto. Se aggiungiamo i 19 Paesi
con i quali gli Usa hanno stretto
accordi di libero scambio, Canada
e Messico, ma anche Cile, Corea
del Sud, Taiwan, Israele e i Paesi
caraibici, produrre negli Stati Uniti
apre un mercato di oltre 600 milioni di consumatori”. Il mercato
non solo cresce, ma ha carattere
innovativo e mostra prospettive
stabili per il futuro, a differenza di
mercati emergenti come Asia, Russia e Brasile. Il mercato del lavoro
è molto flessibile, caratterizzato da
un basso costo della manodopera
e da un mondo sindacale pronto a
progettare 384 ‡
OTTOBRE
2014
27
I PROTAGONISTI
INCHIESTA
A Chicago ha sede l’ufficio ICE-Agenzia capofila dei
Desk Machines Italia: “La nostra presenza - spiega
Matteo Picariello, direttore dell’ufficio - ci
consente di offrire localmente servizi avanzati
alle aziende italiane della meccanica, come ImportGenius, per tracciare spedizioni e vendite di
esportatori stranieri verso gli USA, il supporto per
la presenza a eventi e fiere per il manifatturiero, e
il servizio di consulenza legale gratuita tramite la
partnership University of Chicago Corporate Labs”.
Le vendite di beni strumentali italiani in continua crescita dimostrano il rapporto di fiducia
instauratosi tra i decisori delle aziende americane
e i costruttori italiani, merito dell’elevato contenuto tecnologico dei nostri macchinari, come
sottolinea Alfredo Mariotti, segretario generale
Federmacchine: “Un vantaggio che va mantenuto
continuando a investire in ricerca e innovazione,
applicandosi in nuovi settori come quello delle
tecnologie additive, 3D e prototipazione rapida,
sempre più diffuse nel machinery avanzato USA”.
Case è l’Associazione degli Stati americani con
uffici di rappresentanza in Europa: nata oltre
40 anni fa a Bruxelles, offre assistenza gratuita,
professionale e completa, spesso multilingua, per
realizzare un primo studio di fattibilità, arrivando
alla realizzazione del progetto. “Non tutti gli Stati
sono rappresentati - spiega Laurent Sansoucy,
vice president Case -, ma, California a parte, tutti
quelli della costa est hanno un deciso orientamento
verso l’Europa. Aiutiamo le aziende innanzitutto
a trovare la giusta localizzazione per investire
in nuovi insediamenti o ampliamenti di presenze
già in essere”.
lavorare con le imprese per creare
nuovi posti di lavoro. “Il sistema
burocratico, amministrativo e regolatorio è inoltre molto efficiente
- spiega ancora il console -: dalla
decisione di investire all’avvio di
una produzione bastano spesso 12
mesi”. A ciò si aggiunge un sistema giudiziario altrettanto valido,
prevedibile e con tempi di risoluzione brevi, e la forte tutela della
28
progettare 384 ‡
OTTOBRE
2014
proprietà intellettuale. Gli USA vivono infine una vera rivoluzione
nella produzione dell’energia, grazie a fracking e gas, con costi molto
bassi per l’elettricità. “In questo
stato di cose - conclude Scott -, gli
USA hanno un forte appetito per gli
investimenti, offrendo numerosi
incentivi e sgravi fiscali, con uno
sportello unico a supporto degli
investitori stranieri in tutti i 50
Stati, e gli aiuti a livello federale
del nuovo programma Select USA:
ora è davvero il momento giusto
per investire negli Stati Uniti”.
Select Usa e Machines Italia
Select USA è un programma partito nel 2011, su iniziativa del
governo americano e gestito dal
Dipartimento del commercio, per
colmare la mancanza di un’Agenzia
nazionale a supporto di imprenditori e Stati americani nell’attrarre investimenti stranieri. “Scopo
del programma - spiega Andrea
Rosa, referente italiano del programma - è fornire alle imprese
una prima serie di informazioni
a carattere pratico, aiutandole a
entrare in contatto con gli Stati e
con altre organizzazioni di sviluppo economico americane, incluse
associazioni industriali, università
e banche, individuando anche i
migliori incentivi finanziari disponibili”. Il programma organizza
anche collettive a eventi fieristici, con un prossimo evento ad
Automechanika di Francoforte in
settembre (http://selectusa.commerce.gov). “Per meglio esplorare
tutte le opportunità di investimento negli Stati americani - spiega
Liberatori - stiamo attualmente
lavorando per avviare dai prossimi
USA, impressioni
di chi già vi opera
mesi una collaborazione strutturata con il programma Select USA.
Inoltre, con l’iniziativa Machines
Italia (www.machinesitalia.org),
progetto in collaborazione con Federmacchine per la promozione dei
macchinari italiani in USA, siamo
già stati pionieri in tale direzione,
inteso a creare l’equazione tra Italia e tecnologia e allargare il
concetto di Made in Italy anche alla
nostra eccellenza tecnologica, tra
addetti ai lavori, grande pubblico e
istituzioni scientifiche e di ricerca”.
Nuovi hub manifatturieri
Il Governo federale americano sta
oggi investendo 1 miliardo di dollari per la costituzione di quindici
Manufacturing Hubs, grosse partnership tra corporation, università
e centri di ricerca mirate alla ricerca applicata: dei sei già nati, uno
è a Detroit, focalizzato su materiali
avanzati e leghe leggere, un altro in
Ohio sul 3D, uno nel North Carolina
su semiconduttori ed efficienza energetica, e uno a Chicago, da poco
annunciato con un investimento di
320 milioni di dollari e dedicato
al digital manufacturing. E proprio a Chicago ha sede l’ufficio
ICE-Agenzia capofila dei Desk Machines Italia: “La nostra presenza
- spiega Matteo Picariello, direttore
dell’ufficio - ci consente di offrire
localmente servizi avanzati alle
aziende italiane della meccanica,
come ImportGenius, per tracciare
spedizioni e vendite di esportatori
stranieri verso gli USA, il supporto
per la presenza a eventi e fiere per
il manifatturiero, e il servizio di
consulenza legale gratuita tramite
la partnership University of Chicago Corporate Labs”.
Qualità e relazione
Le vendite di beni strumentali italiani in continua crescita dimostrano il rapporto di fiducia instauratosi tra i decisori delle aziende
americane e i costruttori italiani,
merito dell’elevato contenuto tecnologico dei nostri macchinari,
come sottolinea Alfredo Mariotti,
segretario generale Federmacchine: “Un vantaggio che va mantenuto continuando a investire in
ricerca e innovazione, applicandosi in nuovi settori come quello delle tecnologie additive, 3D e
prototipazione rapida, sempre più
diffuse nel machinery avanzato
USA”. Altro asse fondamentale del
nostro vantaggio competitivo è poi
la relazione: elemento importante
da costruire strada facendo, e che
impone presenza locale al crescere
della distanza dei mercati. Ciò vale
Un sondaggio condotto da Federmacchine
e Università Cattolica su un campione di
circa 40 aziende associate, solo al 13%
con fatturato sotto i 2,5 miliardi di euro,
rileva che l’80% è già presente negli USA,
non pertanto un Paese greenfield ma con
pratiche già consolidate e una presenza
italiana già radicata nel tempo, in quanto
l’85% vi è già da oltre 10 anni. Il 68% delle
imprese vi è entrato per export diretto, ma
al diminuire delle dimensioni aziendali le
forme di presenza si fanno più sofisticate.
Il 47% del campione ha deciso di entrare
seguendo il mercato, il 38% ha seguito
un cliente, mentre un altro 12% ha voluto
intercettare mercati limitrofi (Messico). Le
attività di promozione del sistema degli
stakeholder presenti sono riconosciute e
apprezzate dal 68% delle aziende. Emerge
però la richiesta di maggiori informazioni
che risalgono la catena del valore, verso
forme di partnership che toccano attività di
approvvigionamento, know how, logistica e
fornitori, per una presenza più sofisticata
che aiuti ad affrontare le vaste dimensioni
del mercato, percepite per il 30% come
una delle principali difficoltà, insieme alla
necessità di avere una presenza diretta e
alla chiusura del mercato.
più che mai negli Stati Uniti, dove
le imprese tendono a privilegiare
aziende con già una presenza diretta, almeno con una filiale che
abbia dei representative, venditori
gestiti direttamente, un magazzino
e una logistica. Attività che sono
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OTTOBRE
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INCHIESTA
spesso richieste dagli imprenditori
locali nel lavoro di ricerca partner
svolto dall’ICE-Agenzia: ciò impone di fare un passo un poco più
lungo, saltando le più comuni fasi
iniziali in una strategia di internazionalizzazione.
A supporto delle imprese, l’ICEAgenzia ha pertanto realizzato una mappatura del territorio, per
stabilire dove sono dirette le esportazioni italiane di macchine,
che ricalca poi la presenza delle
aziende italiane già operative in
USA. In aggiunta, sta lavorando
con Federmacchine per offrire già
dai prossimi mesi la possibilità di
avviare delle aggregazioni: una
consulenza iniziale a basso investimento, per dar modo alle imprese
di avere una prima presenza tramite un network di partner appoggiato agli uffici ICE-Agenzia.
Uffici europei degli USA
Esiste infine la rete di supporto
Case, Associazione degli Stati americani con uffici di rappresentanza in Europa: nata oltre 40 anni
fa a Bruxelles, offre assistenza
gratuita, professionale e completa,
spesso multilingua, per realizzare un primo studio di fattibilità,
arrivando alla realizzazione del
progetto. “Non tutti gli Stati sono
rappresentati - spiega Laurent Sansoucy, vice president Case -, ma,
30
progettare 384 •
OTTOBRE
2014
Focus Indiana
Tra tutti gli Stati americani, l’Indiana ha
una forte concentrazione sulla meccanica:
il manifatturiero vale 64 miliardi di dollari,
facendone il settimo Paese per contributo
al manifatturiero USA, e il secondo per
produzione automotive, con presenza dei
più importanti fornitori tier 1. Forti sono
anche biotecnologie e difesa. La rete di
aeroporti, autostrade e collegamenti via
acqua sono un punto di forza del Paese,
collegato anche a Toronto e Montréal oltre
che a tutti i principali mercati americani.
Un solido sistema di formazione professionale consente alle aziende di trovare
manager e ingegneri di ottimo livello,
ma anche quadri e operai specializzati, e
numerosi sono gli incentivi volti a favorire
gli investitori. Il nuovo regolamento del
lavoro Right to Work del 2012 tutela le
aziende da eccessive intromissioni dei sindacati, mentre l’obbligo costituzionale al
pareggio di bilancio dello Stato garantisce
infine serietà nella pubblica gestione, e
un sistema ingessato con bassi livelli di
tassazione a lungo termine.
California a parte, tutti quelli della
costa est hanno un deciso orientamento verso l’Europa. Aiutiamo
le aziende innanzitutto a trovare la
giusta localizzazione per investire
in nuovi insediamenti o ampliamenti di presenze già in essere,
importante in quanto il mercato
americano è immenso, e in alcuni
casi occorrono più presenze per
servire tutto il mercato”. Vi è poi
una complessità notevole da valutare, dovuta sia alla geografia
del Paese, a questioni logistiche
e a concentrazioni settoriali, che
alle diversità legali e fiscali: infatti
ogni Stato ha la propria fiscalità,
e spesso una diversa regolamentazione del lavoro. Complessità
a volte ulteriormente aumentata
dalla fiscalità competente a livello
delle Contee: “Nostro compito è
aiutare le imprese a gestire questa
complessità - conclude Sansoucy
-, perché possano approfittare al
meglio di tutti i vantaggi offerti.
Forniamo inoltre informazioni sugli specifici settori di interesse, con
simulazioni dei costi relativi a lavoro, energia, terreni e fabbricati.
E in funzione del progetto specifico, realizziamo simulazioni degli
incentivi che possiamo mobilitare
a supporto dell’insediamento: serve perciò una chiara presentazione
dell’azienda e della dimensione del
progetto, con la precisa attività
che si intende sviluppare, fattori
da cui dipende gran parte degli
incentivi disponibili”. Le pagine
dedicate ai vari Stati, con informazioni dettagliate e i contatti negli
uffici europei, si trovano al sito
www.invest-in-usa.org.
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Il futuro
della progettazione
è già qui
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EæSTAMPAæ$æPIATTAFORMEæCOLLABORATIVEæOPENæ
SOURCEæEæONæCLOUDæREVENUEæDAIæSERVIZIæCONæ
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PAROLEæDIæ*ORDANæ"RANDTæ@TECHNOLOGYæFUTURISTæ
DELLAæMULTINAZIONALEæAMERICANAæ
32
progettare 384 •
OTTOBRE
2014
Jordan Brandt, ‘technology futurist’ in
Autodesk, parla, in un incontro con la
stampa specializzata, dei trend di sviluppo in atto nel mondo del manufacturing: stampa 3D e tecnologie additive
preparano un vero balzo evolutivo,
con ‘reshoring’ (rientro dall’estero delle
produzioni delocalizzate) e produzione
distribuita che si riavvicina ai consumi,
per offrire personalizzazioni di prodotto
in un mercato globale attraversato da
esigenze molto differenziate. Piattaforme open source e soluzioni on cloud
aprono ai benefici della diffusione
collaborativa delle idee, garantendo
innovazione e standard di sicurezza
superiori. L’intelligenza integrata con
sensoristica e smart object, infine,
porterà le compagnie manifatturiere
verso un’offerta sempre più ampia di
servizi, mentre il ‘goal driven design’
abiliterà livelli di complessità nella progettazione oltre ogni possibile umana
immaginazione.
Il manifatturiero vive oggi un’inversione della tendenza che fin dalla prima
rivoluzione industriale ha portato le
compagnie ad avere grandi fabbriche
centralizzate, ingenti lotti di produzione
e grandi spedizioni per raggiungere i
mercati. “Quello a cui stiamo assistendo è un salto evolutivo - spiega Jordan
Brandt - un vero ‘leapfrog’ del manifatturiero (il termine equivale letteralmente al nostro ’salto della cavallina’, ndr),
favorito anche dagli aumenti nei costi
per manodopera, energia e trasporto
Jordan Brandt, ‘technology
futurist’ di Autodesk.
che oggi annullano il vantaggio operativo che Paesi come la Cina offrivano.
Insieme col reshoring in atto da alcuni
anni, si va quindi verso il distributed
manufacturing: le compagnie riportano
le proprie produzioni all’interno dei
confini nazionali, rilocalizzandole vicino
ai luoghi di consumo”. Analogamente
a quanto avviene nell’energia, dove da
reti di produzione molto centralizzate
si passa a piccoli siti produttivi vicini
a dove l’energia viene utilizzata, così il
nuovo manifatturiero si struttura con
fabbriche più piccole e più vicine ai centri di consumo. “Processo molto interessante - spiega Brandt - se pensiamo
che i mercati emergenti hanno bisogni
che si discostano molto da quelli dei
Paesi già industrializzati: pensiamo a
un frigorifero, che in un Paese africano
richiede prestazioni ben diverse che
in Italia o in USA. Grazie poi ai nuovi
metodi di produzione rappresentati
oggi da tecnologie additive e stampa
3D, questi mercati potranno progettare
e produrre da sé i propri stessi prodotti,
portando elevati gradi di personalizzazione grazie all’impatto che le specifiche esigenze degli utilizzatori locali
avranno nel modificare i beni”.
Tecnologie additive e stampa 3D
Esiste in particolare una compagnia
chiamata 3D Hubs, un network globale
di stampatori 3D, con cui Autodesk ha
stretto una partnership: “L’accordo con
3D Hubs - spiega Brandt - consente a
chiunque di effettuare stampe da modelli 3D sfruttando tutte le potenzialità
offerte da Spark 3D, il nostro software
‘on cloud’ di progettazione tridimensionale, appoggiandosi alla rete 3D Hubs”.
Centri di servizi che offrono la possibilità di stampare oggetti tridimensionali
professionalmente stanno già nascendo ovunque nel mondo, apportando
un grande cambiamento nei modi di
produrre. “Le nostre soluzioni on cloud
oggi permettono a tutti di lavorare su
uno stesso progetto, e di spedire i
progetti ai siti produttivi per stamparli
localmente. La nostra piattaforma 3D
è inoltre aperta, affinché sviluppatori
di terze parti, progettisti e costruttori
di macchine, produttori di materiali e
sviluppatori software possano entrare
in questo network e contribuire con
le proprie customizzazioni”. Autodesk
sta inoltre creando stampanti 3D proprie, punto di riferimento per mostrare
tutte le potenzialità del software open
source Spark 3D, contribuendo allo
sviluppo della nuova tecnologia che,
come spiega ancora Brandt, potrà anche potenziare macchinari e fabbriche
già esistenti: “La stampa 3D nei processi di stampa a iniezione consente
di realizzare strumenti con livelli di
sofisticazione prima impensabili, ad
esempio con canali di raffreddamento
vicini alla superficie del metallo efficienti quanto i capillari nella pelle
umana. L’integrazione di questi tool nei
macchinari aumenta la produttività del
30% in un colpo solo”.
Nuovi sensori e ‘internet of things’
promettono inoltre di cambiare il business model futuro delle compagnie
Secondo Autodesk, il ‘goal driven design’ abiliterà
livelli di complessità nella progettazione oltre
ogni possibile umana immaginazione.
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OTTOBRE
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33
SCENARI
Cresce la fiducia di molte aziende nel cloud,
in quanto i fornitori di questo servizio hanno
maggior specializzazione nel garantire la piena
sicurezza delle informazioni.
manifatturiere, portandole a compiere
una transizione verso l’offerta sempre
più ampia e puntuale di servizi: “Partendo dalla premessa che i ricavi dalla
vendita di nuovi prodotti sono diminuiti
- illustra Brandt - l’intelligenza integrata
negli oggetti e nelle macchine apre alle
aziende nuove opportunità di guadagno rappresentate dall’offerta di servizi:
sensori e smart object ci diranno se la
macchina o il dispositivo soddisfano
pienamente i bisogni dell’utilizzatore,
consentendo di apportare le opportune modifiche per renderli sempre più
rispondenti alle specifiche esigenze”.
Servizi aggiuntivi
Un’opportunità sia per grandi compagnie già consolidate, sia per nuove
realtà che sorgono: “Le nuove compagnie non sono più solo produttori,
ma nascono anche già come fornitori
di servizi, per cui producono i loro
beni già mettendovi dell’intelligenza.
Numerose start up già sono nate con
grandi investimenti negli USA, fungendo da incubatori per immaginare
tutta la gamma di servizi aggiuntivi che
possono essere veicolati lungo l’intero
ciclo di vita di un bene”.
Brandt sottolinea anche il ruolo delle
piattaforme open source, nel processo
di innovazione che investe il manifatturiero: “Contro la tendenza tradizionale a
tenere tutto segreto, oggi è essenziale
rendere pubbliche le idee, una volta
che siano state adeguatamente tutelate
dal punto di vista della proprietà intellettuale. Sono infatti enormi i vantaggi
derivanti dalla quantità di informazioni
34
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che il crowd sourcing può portare,
semplicemente consentendo al pubblico di usare quelle stesse idee per
generare nuovi prodotti, supportando
al contempo il diffondersi e il prendere
piede di una nuova tecnologia”. Cresce
inoltre la fiducia che molte aziende
oggi ripongono nel cloud, in quanto
i fornitori del servizio hanno maggior
specializzazione per garantire la piena
sicurezza delle informazioni. Di contro,
una divisione IT aziendale può non
avere lo stesso grado di esperienza,
oltre a rappresentare un’importante
fonte di costo. “Le soluzioni on cloud
offrono inoltre molta flessibilità per
mettere in campo esattamente ciò di
cui si ha bisogno - aggiunge Brandt
- se si ha l’esigenza di lavorare a un
grosso progetto, con un centinaio di
persone che vi collaborano in tutto il
mondo, e magari il mese dopo ce ne
sono solo sei, è sufficiente aggiungere
e togliere capacità in maniera modulare, anche su base mensile, con costi
molto contenuti.
Accessibilità ed economicità accomunano peraltro tutte le nuove tecnologie,
rendendole particolarmente vantaggiose per le piccole imprese: i robot
che si costruiscono oggi, ad esempio,
sono piccoli, leggeri ed economici,
ed è possibile istruirli per eseguire le
corrette operazioni di motion senza
particolari competenze, né specifici
training. La stessa stampa 3D consentirà di fabbricare da sé i propri prodotti,
anche in lotti da 100 o da 1 solo pezzo,
senza dover fare ordini da milioni di
pezzi perché un costruttore cinese li
possa accettare”.
Un progetto ‘acchiappa-sogni’
Un’ultima frontiera di innovazione tocca infine da vicino la progettazione: tradizionalmente, nel CAD è il progettista
che deve tradurre la propria idea per
renderla comprensibile al computer.
Si parte da uno schizzo di progetto, si
costruisce un modello 3D e si passa
quindi alla simulazione. “Oggi, con le
nuove tecnologie disponibili - conclude
Brandt - il livello di complessità diviene
tale che è impossibile per un progettista disegnare tutto. Autodesk, con
il progetto di ricerca Dream Capture,
sta lavorando allo sviluppo di nuove
tecnologie di goal-driven design, che
consentiranno di dire alla macchina
quello che vogliamo, fornendo semplicemente un’idea del progetto, con
vincoli e caratteristiche desiderati.
Sarà quindi la macchina stessa a
generare le opzioni, progettando per
noi la soluzione ottimale, magari con
minore impiego di materiali ed energia, riducendo gli sprechi. Questo
è davvero affascinante, in quanto i
progetti che possiamo così creare
hanno livelli intrinseci di complessità
e sofisticazione che superano la capacità di comprensione umana. Per
cui se abbiniamo le nuove frontiere
dell’intelligenza artificiale con la progettazione, e le nuove tecnologie di
produzione, come la stampa 3D e la
robotica di ultima generazione, saremo in grado di progettare prodotti che
prima non era nemmeno possibile
immaginare”.
*/7&/5"5"*/*5"-*"
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Il valore del made in Italy
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SCENARI
La produzione
del futuro
comincia
da qui
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INæ'ERMANIAæLAæNUOVAæ@FABBRICAæDELLINNOVAZIONEæ7ITTENSTEINæALLAæ
PRESENZAæDIæIMPORTANTIæPERSONALITÝæDELLAæCULTURAæDELLAæSOCIETÝæEæ
DELLECONOMIAæ,AZIENDAæHAæVOLUTOæCARATTERIZZAREæLAæCERIMONIAæCOMEæ
UNESPERIENZAæVISIVAæCULTURALEæEDæEMOZIONALEæ
Ciò che il 30 aprile 2012 era solo una timida posa della prima
pietra ora è cresciuto fino ad
abbracciare 18.000 m 2 totali, 500
postazioni per 6.000 m 2 di superfici produttive e uffici distribuiti
su 3 piani, altissima efficienza
energetica certificata: già 300
‘pionieri’ stanno sperimentando
giornalmente questa nuova av-
36
progettare 384 •
OTTOBRE
2014
ventura lavorativa. Un perfetto
connubio di prodotti e sistemi
meccatronici degni di una ‘smart
factory’ di altissimo livello che
utilizza sole, energie rinnovabili e
materiali locali ed ecosostenibili,
dove il vetro domina ed è luce:
vetrate alte 6 metri offrono trasparenza visiva, trasparenza lavorativa, vicinanza senza segreti
e senza barriere, per ottimizzare i
concetti di sviluppo, produzione,
assistenza logistica in ambienti fluidi e dinamici. Dall’idea al
prodotto finito, tutto nel raggio
di 30 metri: “Un’idea semplice
eppure straordinariamente innovativa - dicono in azienda - perché
le grandi idee altro non sono che
un’interpretazione migliore della
Sascha Weidner (vincitore del premio Entrepreneur 4.0 Award 2014) e il gruppo durante la premiazione con Oliviero Toscani.
realtà… e quindi delle esigenze
del cliente. Tutto è al servizio
dell’Idea e dell’Uomo: processi
produttivi rivoluzionari portano
necessariamente a prodotti e progetti rivoluzionari, Wittenstein
Cyber Motor e Wittenstein Motion
Control, trasferendo qui la loro
produzione, ne sono un esempio
luminoso.
Una luce che dal passato guarda
al presente per poter capire e
far proprio il futuro, in un fluire
artistico in cui l’arte si compiace
di se stessa ed è al tempo stesso
chiave rivelatrice del nostro essere tecnologico: un fluire di mondi
distanti che, sorprendentemente,
si compensano svelandoci il nostro oggi”.
Immagini di una ‘fabbrica
del futuro’
È stato proprio questo il punto di
partenza da cui è scaturita l’dea di
Manfred Wittenstein, presidente
del collegio sindacale di Wittenstein, di dare vita all’Enterpreneur
4.0 Award, un concorso fotografico internazionale in cui l’artista
fotografo incontra e si cimenta
con la ‘fabbrica del futuro’. E con
tali motivazioni il famoso fotografo Oliviero Toscani, presidente
della giuria, ha decretato vincitore
l’evocativo ciclo di immagini di
intense fioriture primaverili del
fotografo Sascha Weidner: ‘Un
intreccio armonico e interdisciplinare, in cui la natura, proprio
come la fabbrica dell’innovazione
Wittenstein, rimane coerente a
se stessa pur rinnovandosi sbocciando, offrendoci una perfezione
tecnologica che ben si adatta alle
vicissitudini ora climatiche ora
economiche in un contesto in continua evoluzione’. Perché, è stato
detto, la fotografia è l’espressione
artistica perfetta per entrare nel
futuro, in quanto ci permette di
capire ed elaborare il presente,
affinché il concetto di ‘smart factory’, fabbrica intelligente, guardi
lontano per offrire una produzione
flessibile e sostenibile in continua
crescita.
dell’innovazione’
E la ‘fabbrica
‘fa
Wittenstein,
sembrerebbe rappreWitte
e nst
pp
sentare
sentar
r e una
un a pietra
piet
pi
etra
ra miliare
m il
ilia
iare
re nella
n el
ella
la
direzione
giusta.
d
di
dire
i re
e zion
z i on
zi
o e g
gi
i us
u s ta.
ust
ta.
ta
progettare 384 •
OTTOBRE
2014
37
SCENARI
Quarant’anni
di livello
MASSIMO CAVUOTO
4AGLIATOæILæTRAGUARDOæDEIæQUATTROæDECENNIæDIæATTIVITÝæ6ALCOMæ
SIæCONFIGURAæOGGIæCONæUNæORGANICOæDIæOLTREæTRENTAæADDETTIæEæUNæ
FATTURATOæCHEæSUPERAæIæCINQUEæMILIONIæANNUIæ3UæUNAREAæDIæOLTREæ
æMæTUTTIæGLIæSTRUMENTIæPRODOTTIæVENGONOæPROGETTATIæSVILUPPATIæ
REALIZZATIæEæAVVIATIæALLAæCOMMERCIALIZZAZIONEæ#EæNEæPARLAæ%NIOæ
6ALLETTIæGENERALæMANAGERæ6ALCOM
Per un’azienda produttiva il raggiungimento dei quarant’anni di attività
è un traguardo di tutto rispetto.
Dall’aprile 1974, quando furono venduti i primi ripetitori pneumatici 1:1,
ad oggi, Valcom ha fornito oltre
100.000 sensori solo all’industria
della carta. Già nel 1978 Valcom
produceva il primo trasmettitore
elettronico fl angiato utilizzando i
sensori lvdt con un aggiustamento di zero e campo meccanico. La
produzione di trasmettitori di livello
e pressione con sensori piezoresistivi è cominciata nel 1982, e si è
sviluppata utilizzando componenti
provenienti da differenti costruttori
di tutto il mondo per combinare nella maniera migliore i prodotti con le
caratteristiche richieste dal mercato.
Passando per l’introduzione dell’elettronica nei primi anni 80 (con
comunicazione bipolare 4-20mA
segnale analogico), si è arrivati
all’avvento dell’elettronica smart
con microprocessore e protocollo
di comunicazione Hart nei primi
anni Novanta.
“Grazie all’attenzione rivolta al continuo cambiamento del panorama
38
progettare 384 •
OTTOBRE
2014
delle tecnologie mondiali - dice Enio
Valletti general manager di Valcom
(nella foto d’apertura) - siamo in
grado di proporre strumenti con
microprocessore programmabili e
con trasmissione di segnale digitale, presentando, accanto alle applicazioni più classiche, moderne
tecnologie di funzionamento come
la tecnologia sonar e quella a ultrasuoni”.
Una gamma ampia
La vasta gamma di soluzioni sviluppata da Valcom nel corso di decenni utilizzando la propria tecnologia
rende impossibile la stesura di un
elenco di tutte le applicazioni che
trovano impiego nei settori industriali quali chimico, petrolchimico,
farmaceutico, distribuzione del gas,
acciaierie, vetrerie, cartario ecc.
Il Gruppo si configura oggi con un
organico di oltre trenta addetti e con
un fatturato che supera i 5 milioni
annui. Su un’area di oltre 7.500 m2
in provincia di Lodi, tutti gli strumenti prodotti vengono progettati,
sviluppati, realizzati e avviati alla
commercializzazione.
A livello aziendale vige la certificazione ISO 9001:2008, i processi
produttivi rispecchiano dunque i più
alti standard qualitativi.
Anche a livello di prodotto, sono stati
ottenuti i certificati di approvazione
dei principali enti di verifica internazionale e grazie a una selezionata
rete di agenti e distributori in Italia e
all’estero, il nostro marchio è ormai
conosciuto nei principali Paesi del
mondo.
La produzione si compone essenzialmente di strumentazione per la
misura e il controllo dei processi
industriali; i settori nei quali trova
applicazione sono diversi e multipli:
dall’industria navale alle cartiere,
dall’oil&gas all’alimentare, al chimico, petrolchimico, farmaceutico.
“In quarant’anni di vita - spiega Valletti - abbiamo maturato una grande
esperienza sul campo che, unitamente al continuo impegno nella ricerca
e sviluppo di soluzioni innovative per
le misure di livello, pressione, vuoto,
temperatura, portata, peso specifico,
lucido, consistenza e nebbia d’olio,
fa di Valcom il partner ideale per la
misura e il controllo del processo. La
grande flessibilità e adattabilità alle
più diverse esigenze che i clienti di
volta in volta ci sottopongono ci permette di offrire soluzioni ‘su misura’
che arrivano a soddisfare anche la
clientela più esigente, unitamente alla rapidità dei termini di consegna”.
Pur essendo una realtà di piccola/
media dimensione rispetto ai colossi
mondiali, Valcom si vanta di essere
sempre riuscita a proporre soluzioni
con tecnologie avanzate, affiancando
alle applicazioni più classiche moderne tecnologie, come quella sonar e
a ultrasuoni, ‘sempre adattate alle
esigenze di volta in volta espresse’.
Da sempre in azienda si considerano
gli studi e gli investimenti del settore ricerca e sviluppo fondamentali
per l’incremento delle potenzialità
progettuali e operative della società, tanto da costituire una voce fissa nel bilancio aziendale annuale.
Attualmente la focalizzazione è sul
settore navale e petrolchimico per
la progettazione e la realizzazione di
apparecchiature di controllo tecnologicamente avanzate, con l’obiettivo
di garantire una sempre maggiore
sicurezza.
progettare 384 •
OTTOBRE
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39
SCENARI
Una
visione
di successo
ELENA CASTELLO
#RESCEæILæSETTOREæDELLAæVISIONEæCHEæILæPROSSIMOæ
NOVEMBREæATTIRERÝæAæ3TOCCARDAæINæOCCASIONEæ
DIæ6ISIONææESPOSITORIæEæVISITATORIæDAæTUTTOæILæ
MONDOæ4RAæLEæNOVITÝæLAæPRIMAæEDIZIONEæDELLOæ
STANDæSæDEIæPRODUTTORIæDIæ0#æINDUSTRIALIæMENTREæ
DEBUTTAæILæFORUMææFOCALIZZATOæSUæ@TRAFFICæVISIONæEæ
@6ISIONææAUTOMATION
40
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OTTOBRE
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Gode di ottima salute il settore della visione artificiale e lo conferma
Donato Montanari, membro del
consiglio di amministrazione della
Vdma, e direttore generale di Datalogic Automation: “Il settore europeo dell’elaborazione industriale
dell’immagine è in ottime condizioni. Secondo l’ultimo sondaggio di
mercato della Vdma (Associazione
tedesca costruttori di macchine e
impianti) nel 2013 il fatturato di
questo settore è cresciuto quasi
del 10% rispetto alle aspettative
iniziali.
Nel 2014 pensiamo di raggiungere un’ulteriore crescita del 12%.
Queste notizie sono molto soddisfacenti per il nostro settore”.
Con questi favorevoli presupposti, Vision 2014, in calendario dal
6 all’8 novembre, si preannuncia
una manifestazione fieristica ric-
ca di interessanti contenuti. E in
effetti, la 26° edizione ha in serbo
numerose novità: in primo luogo
lo stand collettivo ‘IPC 4 Vision’
dove i produttori di PC industriali
presenteranno le loro innovazioni
idonee a svolgere compiti di elaborazione dell’immagine.
Vi sarà poi il debutto del forum
‘Inspect Application’, creato appositamente per gli utenti finali, mentre vengono riproposti gli
‘Industrial Vision Days’ con una
nuova struttura ancora più utile.
‘Traffic Vision’ e ‘Vision 4 Automation’ costituiranno le due nuove tematiche di quest’anno. In ultimo, le
giornate dedicate alla tecnologia,
organizzate per la seconda volta
dalla Vdma, che presenteranno
avvincenti temi di ricerca orientati
al mercato.
Un mercato in crescita
Nell’ambito della visione, le applicazioni non industriali hanno
registrato un incremento del 19%,
proseguendo così anche nel 2013
il trend degli anni passati. I sistemi
di traffico intelligenti e il medicale sono gli ambiti che più hanno
riscosso successo. “Tuttavia, la
parte da leone nel nostro settore
continua a farla la produzione industriale. Con una crescita del 6%
nel 2013 anche questo settore si
è sviluppato in modo dinamico”,
spiega Montanari.
L’automotive, comunque, rimane
ancora il cliente principale, con una
partecipazione del 22% al fatturato totale. A seguire vi sono stati
il settore elettronico, l’industria
elettrotecnica inclusi i semiconduttori (14%) e l’industria dei generi
alimentari e delle bevande (6%).
Secondo il profilo geografico, il
rapporto della Vdma mostra che
in molti Paesi europei e negli Stati Uniti si verifica una rinascita
della produzione industriale che,
nei prossimi anni, sfocerà in una
richiesta costante di prodotti per la
visione artificiale. Sono, in particolare, i clienti nordamericani ad aver
acquistato tecnologie dalle aziende
europee (+13%). In Europa la ripresa è tangibile, tuttavia è molto più
lenta che negli Stati Uniti dove, per
aumentare la competitività, si sono
investiti considerevoli importi nella modernizzazione degli impianti
di produzione. Anche nei Paesi
emergenti lo sviluppo del settore
produttivo spingerà la domanda.
L’Asia si riconferma un mercato dinamico: “Oltre un quinto del commercio europeo dell’elaborazione
dell’immagine ha luogo in Asia.
Ciò dimostra l’importanza strategiDonato Montanari, membro del consiglio di
amministrazione della Vdma, e direttore generale
di Datalogic Automation.
ca di questa regione dinamica per
i fornitori europei di elaborazione
industriale dell’immagine. Probabilmente si assisterà a un ulteriore
rapido aumento di queste quote di
mercato”, afferma Montanari.
Dando uno sguardo alla Germania,
nel 2013 l’elaborazione tedesca
dell’immagine ha aumentato il suo
fatturato dell’8% toccando la cifra
record di 1,6 miliardi di euro. Gli
impulsi di crescita sono provenuti
soprattutto dalle esportazioni che
sono cresciute del 15%.
Vision 2014, le novità
Gli organizzatori mostrano soddisfazione per quanto riguarda le
adesioni: ”Attualmente si sono iscritti 360 espositori. Fra questi, la
quota di quelli esteri ha stabilito
il record del 54%” afferma Thomas Walter, capo settore industria
& tecnologia di Messe Stuttgart.
Quest’anno Stati Uniti, Francia,
Svizzera, Giappone, Gran Bretagna, Belgio, Italia, Cina, Olanda
e Canada sono i Paesi stranieri
principali. ”Per la Vision 2014 di
quest’autunno siamo convinti di
poter raggiungere l’obiettivo prefisso di 400 espositori” aggiunge.
Per questo sono a disposizione il
padiglione 1, quello più grande e
bello della Messe Stuttgart, con
più di 21.000 m 2 lordi di area espositiva, e il foyer. La Vision 2014
coprirà l’intera gamma di prodotti
tecnologici inerenti l’elaborazione
dell’immagine: componenti, soluzioni complete chiavi in mano,
applicazioni pratiche e servizi. La
varietà dei componenti si estende
dai sensori dell’immagine alle telecamere, ottica, frame grabber,
computer, software, illuminazione,
cavi e accessori. La Vision si rivolge a integratori di sistema, distributori, costruttori di macchine e
OEM che producono per i suddetti
progettare 384 •
OTTOBRE
2014
41
SCENARI
La conferenza stampa di Vision 2014 si è svolta presso Manz AG, una delle principali aziende
specializzata in tecnologie per l’automazione, processi laser, sistemi di misura, con tre aree di business
strategiche: display, solare e batterie
settori e sono anche fornitori di
servizi; inoltre a tutte le aziende
che si occupano di elaborazione
dell’immagine. ”Ci attendiamo una crescita del numero di visitatori, fondata, da un lato, sull’effetto della concentrazione prodotta
dalla cadenza biennale, dall’altro
sulle tante idee convincenti della
Vision e le misure intensive di marketing” afferma Thomas Walter.
Traffic vision e Vision
4 Automation
Quest’anno le tematiche portanti
della manifestazione fieristica saranno due: Traffic vision e Vision 4
Automation, a conferma di quanto
l’elaborazione dell’immagine rappresenti un importante elemento
tecnologico dell’automatizzazione
nella produzione industriale. Da un
lato consente di compiere controlli
di qualità all’interno dei processi
di produzione industriale automatizzati, dall’altro di ottimizzare tali
processi.
Alla Vision si cercherà di mettere
in evidenza quanto l’elaborazione
dell’immagine è in grado di offrire
all’automatizzazione. Ci si rivolgerà soprattutto agli esordienti
42
progettare 384 •
OTTOBRE
2014
dell’elaborazione dell’immagine
con un ciclo di conferenze, che
avrà luogo all’interno degli Industrial Vision Days, l’offerta della
Vision Academy e infine il ‘selfguided’ tour, che contrassegnerà
con un logo gli espositori che
operano attivamente e con competenza in questo settore. I partner
di queste iniziative sono l’associazione Vdma sezione elaborazione
industriale dell’immagine, Emva,
Vision Academy. Anche la tematica ‘Traffic Vision’ sarà trattata
in modo analogo con un ciclo di
conferenze che illustreranno le
innovazioni e le applicazioni dei
sistemi di elaborazione dell’immagine nel campo del controllo,
della gestione e della sicurezza del
traffico e del tra-sporto.
Anche qui l’orientamento del visitatore sarà agevolato dai contrassegni degli stand espositivi che
partecipano all’iniziativa. Inoltre
nell’ambito degli Industrial Vision
Days è in programma una tavola
rotonda. Il partner mediatico che
parteciperà è l’ITS International.
PC industriali a Vision
Lo stand speciale ‘IPC 4 Vision’, i-
naugurato quest’anno per la prima
volta, sarà il vero e proprio evento
clou. Con undici famosi espositori
di PC industriali si prevede che lo
stand andrà a riscuotere un forte
interesse.
A chi si rivolge? ”La Vision porta in
primo piano la grande importanza
di un’elaborazione dati più attendibile e veloce e l’integrazione di
sistemi di visione nei processi di
produzione automatizzati” afferma Thomas Walter. “La richiesta
di una risoluzione sempre più alta
dell’immagine e di trasmissione e
trattamento dei dati veloce esige
una prestazione di calcolo elevata.
Spesso i sistemi sono installati vicino alle macchine e devono essere compatti e robusti per resistere
alle temperature, alle vibrazioni,
alla sporcizia, all’umidità e molto
altro ancora”.
Per facilitare ancora di più gli utenti alla ricerca delle loro applicazioni, ma anche per stabilire
contatti, ci sarà per la prima volta
l’’Inspect Application Forum’ con
tematiche rivolte agli utenti e inerenti il settore food and beverage,
quello farmaceutico, dell’industria
automobilistica e agraria, della
sicurezza e della logistica.
Gli Industrial Vision Days, che
da molti anni arricchiscono la Vision, sono organizzati dalla Vdma
sezione elaborazione industriale
dell’immagine e quest’anno avranno una nuova struttura con dieci
blocchi tematici: da un lato vi saranno tecnologia delle telecamere,
ottica e illuminazione, software
per l’elaborazione dell’immagine,
3D, embedded vision e PC industriali; dall’altro gli standard, ricerca & innovazione, elaborazione
dell’immagine per l’industria del
traffico, elaborazione dell’immagine per l’automatizzazione e infine
New visions for vision.
Nuovi attuatori Rollon: ora con cremagliera
Precision System
R-Plus System
Azionamento a vite
Azionamento con pignone e cremagliera
Corse lunghe con trasmissione rigida e carri
multipli indipendenti.
www.rollon.com
Plus System
Azionamento a cinghia
EVENTI
Sviluppare
‘gemme’ di successo
STEFANO BELVIOLANDI
³æSTATOæINAUGURATOæRECENTEMENTEæ0OLI(UBæILæPRIMOæDISTRETTOæTECNOLOGICOæMILANESEæCHEæOSPITAæ
TRENTANOVEæSTARTUPæPIÂæALTREæVENTIæINæVIAæDIæVALUTAZIONEæ,OBIETTIVOæFINALEæâæARRIVAREæAæCONTARNEæ
UNæCENTINAIOæ,INCUBATOREæGESTITOæDALLAæ&ONDAZIONEæ0OLITECNICOæDIæ-ILANOæCONæILæCONTRIBUTOæDELæ
#OMUNEæDELæCAPOLUOGOæLOMBARDOæHAæGIÝæCOLLEZIONATOæALCUNIæRECORDææ
Nasce PoliHub, il primo distretto tec-nologico milanese: sono partiti i lavorii
di ampliamento e, i primi 3.000 m2 at-trezzati che sorgono presso il Campus
s
Bovisa in via Durando 39 a Milano,,
sono già operativi. La presentazione
e
del PoliHub ha raccolto rappresentantii
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progettare 384 •
OTTOBRE
2014
di istituzioni milanesi e non, come il
Politecnico di Milano, la Camera di
Commercio, la Regione Lombardia,
il ministero dell’Istruzione Università
e Ricerca.
Sull’area debitamente attrezzata sono già presenti 39 startup e altre 20
sono in fase di valutazione, anche se
l’obiettivo finale è arrivare a ospitarne
un centinaio nei prossimi tre anni,
grazie all’apertura di due sedi distaccate presso ComoNext e il Campus
di Cremona.
PoliHub, come incubatore del Politecnico di Milano, gestito dalla Fondazione Politecnico di Milano con il contributo del Comune di Milano, offre alle
startup un network di relazioni verso il
mondo industriale, finanziario e accademico, a partire dalle competenze del
Politecnico di Milano, spazi modulari
specifici per ogni singola startup con
servizi innovativi e condivisi (tecnologici, amministrativi, legali, di comunicazione e pubbliche relazioni).
“Fondazione Politecnico di Milano ha
voluto la trasformazione dell’Acceleratore d’Impresa in PoliHub, puntando
verso una struttura all’avanguardia
per il supporto delle migliori startup
innovative - afferma Giampio Bracchi,
presidente di Fondazione Politecnico
e di PoliHub -. Siamo consapevoli
del fatto che, in un’economia matura
come quella italiana, la crescita del
PIL e dell’occupazione è strettamente
connessa all’innovazione che riesce
a creare. Supportare i progetti di
innovazione è, oltretutto, la missione di Fondazione per sostenere la
ricerca e creare un ponte tra imprese
e contesto economico, produttivo e
amministrativo”.
Bracchi, durante la presentazione, ha
ricordato come lo scorso anno due
imprese della rete abbiano fatto il
record di ‘crowdfunding’ sul mercato
europeo, esempio di una generazione di imprese proiettata sul territorio
internazionale.
Fatti incoraggianti
PoliHub si è classificato al nono posto in Europa tra i principali incubatori d’impresa universitari secondo
la classifica svedese degli UBI Index
(University Business Incubator). Dal
2000 sono state raccolte più di cinquemila idee e incubate oltre 100 startup
innovative, l’83% delle quali ancora in
attività. I concorsi promossi con partner ICT hanno prodotto una risposta
soddisfacente: dai 90 progetti valutati
a Smau Mobile App ai 75 fatti pervenire a IBM, ai 41 di SAP, fino alle 69
idee di Switch2Product.
“Esiste ancora un problema di sostenibilità - spiega Bracchi - specie se
pensiamo al no profit, ma noi dobbiamo ringraziare le istituzioni, in primis
la Fondazione Cariplo, la Provincia, la
Regione, la Camera di commercio”.
Bracchi spiega poi una finalità nuova
dell’acceleratore di impresa: “Con PoliHub vogliamo estendere l’attività di
acceleratore di impresa, non solo ai
giovani studenti che vogliono lanciare una nuova impresa, ma vogliamo
essere vicini anche a imprese neonate,
spin-off o imprese innovative giovani
che hanno già un loro mercato; cerchiamo di creare una sorta di contaminazione che metta a disposizione
competenze e avvicini i clienti”.
“Il Politecnico di Milano lavora per
far crescere l’occupazione in modo
integrato con il nostro sistema e, agendo sulla formazione, cerchiamo di
creare innovazione con il sistema delle
imprese”, aggiunge Giovanni Azzone,
rettore dell’Ateneo. Massimiliano Magrini, co-founder e managing partner
United Ventures, pone l’accento sul
valore economico del talento e sottolinea l’importanza del venture capital:
“Non siamo banche - ricorda - ma
imprenditori e la regola per noi non
è fare successo con pochi capitali ma
crescere attraverso il talento, talento
che non è a costo zero, va comprato e
per questo servono alle imprese capitali cosiddetti intelligenti per investire.
Solo così si fa un passo importante e,
per fare ciò, il venture capital è oggi,
come non mai, necessario”.
Supporto alla crescita
“PoliHub sta supportando la crescita
di 39 aziende altamente innovative -
precisa Stefano Mainetti, consigliere
delegato di PoliHub - alcune sono
spin-off accademici, altre nate dalle
nostre competizioni e dai programmi
di empowerment e, infine, alcune
sono aziende già fondate che hanno scelto di trasferirsi nel nuovo
distretto per la sua capacità unica
di combinare le migliori competenze
tecnologiche con la creatività e l’energia dei giovani. Gli imprenditori
hanno un’età media di 32 anni e il
72% dei fondatori sono ex studenti
del Politecnico.
Oggi PoliHub riflette la volontà di
rimboccarsi le maniche e cominciare
a ricostruire trasformando il potenziale dell’innovazione tecnologica in
valore concreto per la società.”
Durante la presentazione di PoliHub
è intervenuto Roberto Reggi, sottosegretario al ministero dell’Istruzione Università e Ricerca, che ha
sottolineato il valore delle scelte che
puntano a tagli mirati e lineari e
politiche che vadano su educazione, innovazione e semplificazione:
“Abbiamo accelerato le riforme che
sono il meccanismo per dare sviluppo sui territori perché oggi la
competizione europea si fa sulle città
metropolitane.
Parlo di idee - ha spiegato Reggi - di
collocamento di iniziative e di startup
nell’ambito di un sistema territoriale
che abbia un piano strategico”.
progettare 384 •
OTTOBRE
2014
45
DOSSIER
INDUSTRIA AEROSPACE
Decollo
perfetto
L’industria italiana dell’aerospace, ‘piccola’ ma agguerrita, si tiene
lontana dalle rotte della crisi. Aerei ed elicotteri fanno registrare
dati economici positivi e nel settore spaziale le nostre aziende
stanno giocando un ruolo importante sul mercato europeo
e internazionale. Fatturato e portafoglio ordini delle
principali aziende sono in crescita.
ECONOMIA
Il comparto
vola ad alta
quota
TONY BOSOTTI
,INDUSTRIAæITALIANAæDELLAEROSPACEæ@PICCOLAæMAæAGGUERRITAæ
SIæTIENEæLONTANAæDALLEæROTTEæDELLAæCRISIæEæVIAGGIAæSICURAæTRAæUNæ
TEMPORALEæEæLALTROæ!EREIæEDæELICOTTERIæFANNOæREGISTRAREæDATIæ
ECONOMICIæPOSITIVIæEæNELæSETTOREæSPAZIALEæLEæNOSTREæAZIENDEæ
STANNOæGIOCANDOæUNæRUOLOæIMPORTANTEæSULæMERCATOæEUROPEOæ
Il comparto dell’ala rotante
EæINTERNAZIONALEææææ
Il comparto industriale italiano dell’ala fissa è incentrato sul settore aeronautico di Finmeccanica, rappresentato da Alenia Aermacchi, società
nata il 1° gennaio 2012 dalla fusione
fra Alenia Aeronautica, Aermacchi
e SIA. La società ha raccolto, sotto
l’unico brand di Finmeccanica, la
tradizione di aziende storiche che
hanno scritto la storia dell’industria
aeronautica italiana, quali Fiat Aviazione, Aeritalia, Macchi, Aerfer,
Romeo, Aeronavali.
48
progettare 384 •
OTTOBRE
2014
al programma B787 e ATR. Il portafoglio ordini risulta in crescita del
2%, con un produzione pari a circa
3 anni di lavoro. Significativi anche
i miglioramenti dell’Ebita (+75%) e
del flusso di cassa, a seguito delle
azioni di efficientamento intraprese.
Tali risultati sono stati conseguiti
in un contesto che ha visto inoltre
l’azienda aumentare gli investimenti
sui programmi principali, con una
crescita dell’11% rispetto al 2012.
Sul fronte dei risultati finanziari
(ci raccontano i dati della relazione esercizio 2013 dell’Aiad di cui
pubblichiamo ampi stralci) il settore aeronautico di Finmeccanica ha
chiuso il 2013 con trend positivi in
tutti i principali indicatori economici
e gestionali. Rispetto all’esercizio
precedente, gli ordini sono cresciuti
del 25%, mentre i ricavi hanno segnato un aumento del 12%, grazie
al buon andamento del segmento
civile, con particolare riferimento
Il comparto industriale dell’ala rotante si identifica invece con AgustaWestland, società di Finmeccanica, che
continua a competere a livello globale con 5 player principali, divisi
tra Stati Uniti e Europa, facendo leva
sulla propria competitività, continuamente rafforzata da considerevoli
investimenti in ricerca e sviluppo per
migliorare i prodotti esistenti e per
svilupparne di nuovi e più avanzati.
AgustaWestland si avvantaggia di
una rete internazionale di joint-venture e collaborazioni che le hanno
consentito di penetrare nuovi mercati e di ampliare il proprio portafoglio
DOSSIER
INDUSTRIA
U STRIA
A AE
AEROSPACE
E ROS
R
PAC
CE
prodotti. Questa strategia di espansione ha visto la crescita diretta
della propria presenza industriale.
AgustaWestland può contare infatti
su siti produttivi, oltre che in Italia
e nel Regno Unito, negli Stati Uniti
e in Polonia (con l’acquisizione di
PZL-Swidnik finalizzata nel 2010),
ed è presente attraverso accordi
industriali e joint-ventures in Cina,
Russia, India, Turchia, Giappone,
Libia e negli Emirati Arabi Uniti.
AgustaWestland ha conseguito nel
2013 una performance complessivamente positiva in termini economico-finanziari e soprattutto commerciali, nonostante le complicazioni
contrattuali derivanti dalle vicende
legate alla fornitura di elicotteri
AW101 VVIP per il cliente indiano.
Al buon risultato commerciale ha
contribuito in modo determinante
la finalizzazione del maxi contratto
con il ministero della Giustizia della Norvegia per la fornitura di 16
macchine AW101 in configurazione
All Weather Search and Rescue, del
valore di circa 1,15 miliardi di euro.
Il contratto prevede consegne dal
2017 al 2020 e 15 anni di servizi di
ricambistica componenti, di training
e di supporto tecnico, in base alla
formula turn key, con un’opzione di
estensione per ulteriori 5 anni. Gli
ordini sono stati pari a 4.384 milioni
di euro rispetto ai 4.013 milioni del
2012. L’incremento (+9,2%) è ascrivibile, oltre che alla finalizzazione
del maxi contratto norvegese, anche
all’acquisizione del primo contratto
export della macchina AW159, relativo alla fornitura di 8 macchine
per la Marina militare coreana e
a un buon andamento dell’offerta
aziendale nel mercato civile, in particolare nel settore oil & gas.
I ricavi sono stati pari a 4.076 milioni
di euro rispetto ai 4.243 milioni del
2012. La variazione (-3,9%) è principalmente riconducibile all’effetto
del blocco delle attività sul programma AW101 India. Tale scostamento
è stato parzialmente compensato
dalle maggiori consegne di elicotteri, complessivamente 60 macchine
in più rispetto al 2012 (di cui oltre
la metà AW139). L’Ebita è stato pari
a 562 milioni di euro rispetto ai 473
milioni del 2012.
L’incremento (+18,8%) è riconducibile alle maggiori consegne su linee
di prodotto a marginalità superiore
alla media, in particolare AW139,
con un ROS solidamente in doppia
cifra e superiore allo scorso anno,
anche escludendo i benefici netti
derivanti dalla chiusura del programma VH71.
Nel corso dell’anno è stata portata
alla sua fase conclusiva la certificazione dell’AW189, biturbina della
classe 8 t, che è stata conseguita
all’inizio del febbraio 2014. Sono
inoltre proseguite le attivitá di certificazione sui prototipi dell’AW169,
elicottero nella classe 4,5 t, per il
quale l’ingresso in servizio operativo è atteso per la prima parte
del 2015.
É inoltre proseguito lo sviluppo
dell’AW609 mentre AgustaWestland è già impegnata nello studio
della nuova generazione di TiltRotor attraverso programmi di ricerca in ambito europeo. Sempre
nella prima parte dell’anno è stato
anche lanciato ufficialmente lo sviluppo del nuovo elicottero AW109
Trekker, dedicato prevalentemente
al soddisfacimento di requisiti utility e di pubblica utilità sul mercato
elicotteristico mondiale.
Il settore spaziale
Lo Spazio rappresenta uno dei settori strategici e tecnologici avanzati nel quale un numero sempre
maggiore di Paesi opera e intende
svilupparsi. Per sua natura lo Spazio
è in grado di soddisfare le esigenze
della Comunità scientifica, della Difesa e della Sicurezza nazionale. Una
politica spaziale nazionale che valorizzi gli investimenti del Paese e i
suoi asset costituisce un importante
fattore di crescita tecnico/scientifico
e occupazionale di alta specializzazione. In particolare sempre più i
servizi e le applicazioni spaziali sono
il driver per giustificare lo sviluppo
di nuovi programmi e per valutare
le reali ricadute sociali ed economiche. In questo nuovo modello
di business, Thales Alenia Space
e Telespazio (joint venture tra gli
shareholder Finmeccanica e Thales)
come Space Alliance stanno giocando un ruolo importante sul mercato spaziale europeo (Commissione
europea ed ESA) e internazionale.
progettare 384 •
OTTOBRE
2014
49
MANUTENZIONE
Volare in sicurezza
con EasyJet
,AæGRANDEæCOMPAGNIAæ
AEREAæLOWCOSTæMETTEæINæ
MARCO PASSARELLO
CAMPOæSVARIATEæNUOVEæ
TECNOLOGIEæPERæRIDURREæIæCOSTIæ
DIæMANUTENZIONEæSENZAæ
COMPROMETTEREæIæLIVELLIæDIæ
SICUREZZAæ,AæMANUTENZIONEæ
DELæVELIVOLOæINIZIAæDURANTEæ
ILæVOLOæMONITORANDONEæLEæ
COMPONENTIæESSENZIALIæEæ
CONTINUAæAæTERRAæDOVEææVIENEæ
La manutenzione di un aereo è questione molto delicata. Per un’azienda
come EasyJet, la seconda compagnia
low-cost al mondo e la prima in Europa, con una flotta di più di 200 jet di
linea (Airbus A319-100 e A320-200) che
effettua fino a 1.400 voli al giorno, la
gestione della manutenzione è un’impresa straordinariamente complessa,
in cui piccole inefficienze possono
costare care, sia dal punto di vista economico sia da quello della sicurezza
dei passeggeri. Per questo EasyJet
ha effettuato importanti investimenti
in tecnologie all’avanguardia, alcune
delle quali già in corso di applicazione,
altre da implementare nel prossimo futuro. Carolyn McCall, CEO di EasyJet,
ha commentato: “Abbiamo esaminato
e valutato tecnologie all’avanguardia
provenienti da molti settori diversi,
e oggi ne applichiamo per la prima
volta un gran numero all’aviazione, per
gestire la nostra flotta in modo più efficace, efficiente e sicuro. Il vantaggio di
50
progettare 384 •
OTTOBRE
2014
queste tecnologie emergenti è triplice:
lasciare al nostro team di ingegneri il
tempo per occuparsi dei compiti più
qualificati, tenere bassi i nostri costi,
cosa che ci permette di mantenere
basse le tariffe, e minimizzare i ritardi,
per mantenere un punto di riferimento
nella puntualità per i nostri passeggeri. La sicurezza è la nostra priorità
numero uno, e tutte queste nuove tecnologie verranno applicate dai nostri
esperti e dai nostri equipaggi perché
i nostri record di sicurezza rimangano
invariati”.
Manutenzione predittiva
Una delle innovazioni che EasyJet ha
già cominciato a mettere in pratica è
quella della manutenzione predittiva.
Consiste nel monitorare già durante il volo le componenti essenziali
dell’aereo, in modo tale da coglierne
i primi segni di malfunzionamento e
permettere ai tecnici di effettuare le
necessarie verifiche e programmar-
ISPEZIONATOæPERæCONTROLLAREæ
CHEæNONæCIæSIANOæDANNIæ
STRUTTURALIæCHEæPOTREBBEROæ
PREGIUDICARNEæLINTEGRITÝæ
0ARTICOLARMENTEæDELICATAæâæ
LAæGESTIONEæDEIæDANNIæSUBITIæ
DALLEæPALEæDELLEæTURBINEæDEIæ
MOTORI
DOSSIER
INDUSTRIA
U STRIA
A AE
AEROSPACE
E ROS
R
PAC
CE
ne la sostituzione ancora prima che
il velivolo sia atterrato. Il vantaggio
di questa procedura è di poter osservare i sistemi nell’effettiva condizione
di funzionamento: normalmente più
del 50% dei problemi rilevati in volo
non viene poi confermato una volta a
terra a causa delle mutate condizioni
(temperatura, vibrazioni ecc.). Inoltre
stemi durante il volo: si tratta di Acars
(Aircraft Communications Addressing
and Reporting System) protocollo in
uso già dal 1978 che sfrutta brevi
pacchetti di dati trasmessi via radio
in modo automatico. Questi possono
essere utilizzati in tempo reale per
creare una visualizzazione grafica e
permettere ai tecnici di effettuare una
Wilco è un’applicazione
di monitoraggio
web-based, per effettuare operazioni di
troubleshooting in volo.
BladeFix è un altro
innovativo software utilizzato dalla compagnia
aerea per la manutenzione delle turbine dei
motori.
così è possibile accertarsi che le parti di ricambio siano effettivamente
disponibili nell’aeroporto di destinazione. Per ottenere questo risultato
non è necessario modificare i velivoli:
quelli attuali dispongono già di una
tecnologia per trasmettere a terra i
dati relativi al funzionamento dei si-
diagnosi. Il sistema realizzato a questo
scopo si chiama Wilco (termine usato
nel gergo aeronautico per confermare
che un’istruzione verrà eseguita), ed
è stato realizzato dall’azienda francese FlightWatching, appartenente
all’European Space Agency Business
Incubator. Wilco è un’applicazione
progettare
pro
p
ro
oge
get
g
ettar
tarre 383
38
3
83 •
SSETTEMBRE
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TTE
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MBR
MB
BRE
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2014
2
01
01
14
4
5511
MANUTENZIONE
Ispezioni
con i droni
Per facilitare il lavoro del personale che
sta effettivamente a contatto con gli aerei,
EasyJet sta approntando tecnologie ancora più
stupefacenti. Quella che ha destato maggior
scalpore è l’utilizzo di droni per effettuare
l’ispezione dell’esterno dei velivoli. Si tratta di
piccoli esacotteri robotici, che possono volare
con sicurezza intorno a un aereo controllando
facilmente anche le parti inaccessibili per
Dent & Buckle permette
di fare totalmente
a meno della carta,
simulare difetti
superficiali. Il tutto può
essere consultato in
tempo reale anche con
app installate su tablet
o con occhiali da realtà
aumentata.
gli esseri umani senza impalcature. I droni
effettueranno scansioni 3D della superficie
del velivolo, che verranno poi esaminate dai
tecnici per verificare la presenza di danni, utilizzando software come Dent & Buckle (visto
altrove nell’articolo). Della progettazione e
messa a punto dei droni si sta occupando
l’Università di Bristol in collaborazione con
Coptercraft (azienda britannica produttrice di
velivoli senza pilota) e Measurement Solutions
(azienda australiana specializzata in sistemi
di misura). I primi dovrebbero entrare in
servizio l’anno prossimo. Inoltre in futuro i
piloti e le squadre di manutenzione disporranno di occhiali smart che consentiranno loro
di lavorare in realtà aumentata. Potranno cioè
sovrapporre alla visuale dell’aereo immagini
grafiche che li aiuteranno a orientarsi nella
sua complessità. Inoltre potranno trasmettere al centro di controllo immagini tridimensionali di ciò su cui stanno lavorando,
per facilitare la comprensione e lo scambio
di informazioni. Vuzix ed Epson sono i due
fornitori di tecnologia per gli occhiali smart;
anche questi cominceranno a entrare in uso
il prossimo anno.
52
progettare 384 •
OTTOBRE
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di monitoraggio web-based, che esiste persino sotto forma di app per
smartphone, e può essere adattata
non solo ad aerei ed elicotteri, ma a
qualunque altro sistema tecnologico
complesso che permetta la telemetria
dei dati. Il software consente di rappresentare i sistemi dell’aereo sotto forma
di console grafica animata, attraverso
la quale i tecnici possono tentare di effettuare operazioni di troubleshooting
già nel corso del volo. C’è anche la
possibilità di programmare allarmi che
scattino nel caso in cui si verifichino
particolari situazioni, utilizzando una
semplice logica ‘If This, Then That’.
Il sistema è attualmente in prova su
un piccolo numero di velivoli, in attesa di essere generalizzato. Secondo
FlightWatching, una volta a regime
consentirà di evitare almeno il 10%
dei ritardi dovuti a cause tecniche
(che costano alle compagnie aeree 1,5
milioni di euro l’anno).
Manutenzione a terra
La manutenzione non termina però
con la sostituzione dei componenti
difettosi. Una volta a terra, l’aereo dovrà essere ispezionato per controllare
che non ci siano danni strutturali che
potrebbero pregiudicarne l’integrità. A
questo scopo è necessario conoscere
ogni piccola imperfezione della superficie dell’aereo, per poter distinguere
quelle già presenti da quelle generate
da nuovi urti con oggetti (uccelli, cenere vulcanica, grandine ecc.) e che
potrebbero richiedere un intervento.
Questo tipo di contabilità veniva tenuto mediante enormi tabelle cartacee,
ma ora un nuovo software permette
di visualizzare l’aereo in 3D, segnando
la posizione di ogni minimo difetto.
Appropriatamente denominato Dent
& Buckle (letteralmente ‘bugne e ammaccature’), il programma è stato
realizzato dalla software house Output
42, azienda di origine polacca con sedi
nel Regno Unito, Islanda, Svizzera e
Danimarca, in collaborazione con le
islandesi Kpal e Duo.
Permette di fare totalmente a meno
della carta (ma è in grado di assemblare rapidamente rapporti stampabili
in formato Excel e PDF). La rappresentazione tridimensionale dell’aereo può
essere ingrandita e ruotata a piacere, e
su di essa si può collocare qualunque
difetto superficiale, visualizzando se
DOSSIER
INDUSTRIA
U STRIA
A AE
AEROSPACE
E ROS
R
PAC
CE
necessario anche la struttura portante
e gli altri sistemi per capire se possono
essere stati interessati da un danno. Il
tutto può essere consultato in tempo
reale anche con app installate su tablet
o con occhiali da realtà aumentata
(vedi riquadro), consentendo un forte
risparmio di tempo e di costi.
Le pale della turbina
Particolarmente delicata è la gestione
dei danni subiti dalle pale delle turbine
dei motori turbo fan. Queste vengono
ispezionate prima e dopo il volo poiché, data l’alta velocità di rotazione
(5.200 giri/min per un Airbus A320 alla
massima potenza), anche una piccola
ammaccatura può generare vibrazioni
tali da accelerare l’usura di altre parti
del motore, aumentare i consumi e,
nei casi più gravi, compromettere la
sicurezza, obbligando la compagnia a
bloccare l’aereo a terra e a sostituire
la pala difettosa. Il problema è complicato dal fatto che le pale, data la
loro forma molto complessa, non si
possono produrre in modo tale che
risultino tutte uguali. Ci sono piccole
differenze nel peso e soprattutto nel
momento che generano, misurate al
momento della produzione e di cui
bisogna tenere conto per evitare vibrazioni, per rendere la turbina il più possibile equilibrata nel suo complesso.
Un compito niente affatto facile, dato
che una turbina comprende 36 pale, e
calcolare tutte le possibili combinazioni diventa un compito difficile anche
per un computer.
Il calcolo viene di solito semplificato
preparando in anticipo coppie di pale
il più possibile simili, da posizionare
una opposta all’altra. Le compagnie
aeree hanno tecnici specializzati nella
scelta delle coppie di pale da sostituire, tenendo conto anche dei fattori
logistici per minimizzare il tempo in
cui l’aereo deve restare fermo.
Qui entra in gioco un altro dei software
innovativi utilizzati da EasyJet: BladeFix, anch’esso prodotto da Output 42,
e già in uso da parte della compagnia
aerea. Anche BladeFix ha un’interfaccia basata sul web, e permette di
visualizzare in modo chiaro e intuitivo
la situazione della turbina e gli effetti ottenibili sostituendo una singola
pala e scambiando coppie di pale
preesistenti per migliorare l’equilibrio
complessivo. BladeFix non prende decisioni autonome, e si limita a fornire
agli ingegneri tutti i dati disponibili e
a visualizzarli, ma consente comunque
un considerevole risparmio. In primo
luogo perché riduce a pochi minuti
il tempo necessario per la selezione,
che in precedenza poteva superare
le tre ore.
Ma soprattutto perché consente di
dimezzare gli stock di pezzi di ricambio, utilizzando pale singole invece
che coppie di pale. Dato che il costo
di una pala è di 50.000 dollari, e che
una compagnia come EasyJet ne deve avere scorte a sufficienza per un
centinaio di sostituzioni, si evita di
tenere bloccati materiali per 5 milioni
di dollari.
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Con l’utilizzo di leghe d’acciaio e
alluminio più rigide nonché di materiali combinati a fibre, si evidenziano
da tempo due chiare tendenze nel
campo dei materiali. In particolare, i materiali rinforzati con fibra
di carbonio (CFK) e fibra di vetro
(GFK) rappresentano il futuro delle
costruzioni leggere nei settori aeronautico e automobilistico. Tali materiali presentano di norma elevate
caratteristiche di rigidità e resistenza,
consentendo così la realizzazione di
strutture molto sottili.
Sfide complesse per la giunzione
Ancora più resistenti delle lamiere ad
alta resistenza, CFK e GFK presentano nuove sfide alla tecnologia
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di giunzione. Anche i materiali compositi devono essere uniti in molti
punti ad altri componenti: saldatura,
avvitatura e rivettatura, i metodi classici della costruzione automobilistica, mostrano qui i propri limiti. Con
la loro matrice, i materiali rinforzati
con fibra, rappresentano di per sé
un giunto incollato. La perforazione
di tali materiali mediante avvitatura o rivettatura non è solamente
impegnativa, ma danneggia la loro
struttura laminare, che rappresenta
una parte fondamentale della loro
resistenza. Inoltre, il foro deve essere
accuratamente isolato, poiché
altrimen-
DOSSIER
INDUSTRIA
U STRIA
A AE
AEROSPACE
E ROS
R
PAC
CE
Resistenza a trazione e al taglio.
ti in tal punto potrebbe determinarsi
una delaminazione del materiale.
Il collegamento di CFK e metallo
comporta inoltre un forte rischio di
corrosione.
Per giunzioni stabili e processi efficienti occorre inoltre che il laminato
rimanga intatto; per questo motivo
viene spesso valutata, come metodo
di giunzione, la saldatura a ultrasuoni. Tuttavia, questo metodo presenta
rilevanti svantaggi: oltre all’elevato
consumo energetico, essa risulta
idonea unicamente per i materiali a
matrice termoplastica. Le procedure
termiche di formatura risultano quindi raramente applicabili se non, a
causa della ridotta duttilità, del tutto
inappropriate
Per l’unione del materiale composito
ad altri componenti, è quindi consigliabile affidarsi a un altro metodo di
giunzione: l’incollaggio. Non si tratta
solamente di una tecnica di giunzione non distruttiva e che protegge
i componenti, ma presenta inoltre
un’elevata flessibilità di materiali e
una buona resistenza alle forze dinamiche. Ancora, l’incollaggio è un
processo semplice, grazie al quale è
possibile ottenere un’elevata automazione e tempi ciclo ridotti. Quindi,
esso risponde ai requisiti tipici della produzione industriale, compresi
quelli del settore automobilistico.
Combinare colla e viti
Per l’unione di materiali compositi
con altri materiali, l’azienda Böllhoff,
specializzata in inserti, e l´azienda
Delo, esperta nel campo degli adesivi, hanno elaborato un metodo
alternativo alla saldatura di perni.
Tale metodo prevede la saldatura
dei perni nella lamiera, al fine di
evitare l’impegnativa operazione
di foratura e applicazione di viti
e/o rivetti. Per contro, ora,
con tecnologia Onsert, le
due imprese incollano i
perni filettati ai materiali rinforzati
con fibra. Con Onsert si disegna la
combinazione di perno e geometria
della base che si ritiene più opportuna. Il metodo prevede dapprima
l’applicazione di un adesivo sulla
parte inferiore della base, che viene
quindi unito al materiale composito.
Lo spessore dello strato adesivo è
impostato mediante distanziatori, i
cosiddetti spacer, ed è pari, di norma, a 0,1 - 0,2 mm.
La peculiarità di questo metodo è
la velocità di applicazione: infatti,
la base è realizzata in materiale amorfo, che presenta
una su-
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MATERIALI
Coppia di rottura.
perficie traslucida e quindi garantisce
tempi di ciclo ridotti. L’indurimento
avviene mediante una lampada LED
nel giro di circa quattro secondi ed
è completamente automatizzabile.
L’unione così formata è immediatamente sollecitabile e la parte in
plastica ottiene in breve tempo un
filetto stabile da avvitare e svitare
liberamente secondo necessità.
Come materiale per la base trasparente dell’Onsert possono essere
utilizzati policarbonato, poliammide
o polietersulfone, in base alle caratteristiche meccaniche necessarie e
alle condizioni ambientali di utilizzo.
Deve trattarsi unicamente di materiali plastici amorfi, poiché questi
lasciano passare una quantità sufficiente di luce blu con una lunghezza
d’onda di 400 nanometri, necessaria
per l’indurimento dell’adesivo.
Prove e verifiche
Gli Onsert sono idonei per una molteplicità di applicazioni, soprattutto
quando occorre fissare i componenti
senza tuttavia unirli strutturalmente. Ogni anno, nei velivoli vengono montate centinaia di migliaia di
‘aircraft-pin’. In tal modo è possibile
ad esempio fissare piastre di copertura, materiali isolanti e pannelli di
pavimentazione; in futuro, Onsert
potrebbe essere utilizzato anche per
il fissaggio di questo tipo di parti.
56
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Nella costruzione di automobili, in
particolare per i montanti B e C, si
punta sempre più spesso sul CFK.
Per esempio, grazie a Onsert è stato possibile fissare a tali montanti
un gruppo di cavi di alimentazione. Altre possibili applicazioni sono
l´incollaggio di clip, supporti per sensori o accessori.
Inoltre, questo metodo può essere
considerato come alternativa alla
saldatura, poiché rispetto a quest’ultima presenta una maggiore flessibilità per la produzione. A differenza dei punti saldati, infatti, i punti
incollati possono essere modificati
facilmente anche dopo il termine
della costruzione.
Per verificare l’idoneità del metodo
per tali applicazioni, Böllhoff e Delo
hanno incollato CFK e altri materiali con la tecnologia Onsert, sottoponendo quindi tali giunzioni a
numerosi test comuni nel settore,
quale il test 85/85, che avviene con
esposizione a una temperatura di
85 °C e un’umidità dell’85%, e al
test climatico VDA. Come pre-trattamento per il CFK è stata impiegata
la sabbiatura, l’alluminio verniciato
e il PP sono stati puliti con etanolo.
Per il magnesio non vi è stato alcun
pre-trattamento.
A tale riguardo, è stato dimostrato
che gli Onsert possono raggiungere
valori elevati di resistenza a trazione
e a taglio del piedino filettato, resistendo anche alle condizioni di prova
più impegnative.
Attraverso i due test è stata inoltre
dimostrata la stabilità degli Onsert
dopo mille ore di prova in nebbia
salina e dopo quattro settimane di
immersione in Skydrol, un liquido
idraulico utilizzato in aeronautica.
Nonostante l’esposizione a tali agenti atmosferici, non si è avuto alcun
calo significativo della resistenza
del raccordo. Infine, Delo e Böllhoff
hanno esaminato anche la coppia di
rottura del filetto su una superficie
in CFK a temperatura ambiente. Il
valore ottenuto di 9 Nm è decisamente superiore alla norma per la
coppia di serraggio dei filetti M5, il
cui valore ammonta a 5,5 Nm e le
cui dimensioni sono paragonabili a
quelle degli Onsert utilizzati.
Cosa dire
Grazie a Onsert, Böllhoff e Delo hanno elaborato una combinazione veloce e sicura tra la tecnologia degli
adesivi e raccordi a vite allentabili
che unisce il meglio de due mondi.
Tale combinazione è idonea per una
molteplicità di materiali e applicazioni e colpisce inoltre per la rapidità di
applicazione.
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Al momento di progettare applicazioni destinate all´accesso dei comparti interni e al posizionamento dei
pannelli di un aereo, i progettisti devono scegliere meccanismi in grado di soddisfare i requisiti di estetica
e massima funzionalità e garantire
conformità alle norme internazionali
del settore. Questi dispositivi devono inoltre offrire totale flessibilità di
accesso e ottimizzare l´esperienza di
volo per i passeggeri. Questo articolo
si concentra sulle applicazioni chiave
per il controllo dell’accesso e il posizionamento dei componenti destinati
agli arredi degli aerei ed evidenzia
alcuni esempi di avanzati sistemi di
chiusure e soluzioni che integrano la
tecnologia del controllo della posizione proposti da Southco. Il sistema di
chiusura a punti multipli Southco è una
soluzione in pronta consegna progettata per risolvere un´ampia varietà di
sfide applicative in cabina. Il sistema
è composto da un meccanismo di
chiusura a due punti che comanda
contemporaneamente l´arretramento
di due nottolini, prevenendo pertanto
il rischio di false chiusure. Realizzato in
materiali robusti e leggeri, il sistema a
punti multipli compatto, caratterizzato
da un design a ‘cartuccia´, può essere
azionato in qualunque punto lungo il
bordo del pannello ed è compatibile
con un’ampia varietà di azionamenti.
Il sistema può essere facilmente montato a filo tra i pannelli lasciandone
inalterata l´estetica. Il sistema a punti
multipli consente una corsa quasi doppia del nottolino rispetto alle soluzioni
standard disponibili in commercio,
facilitando pertanto il montaggio dei
pannelli e compensando eventuali
divari tra i pannelli e le circostanti
coperture della strumentazione. Usato
con l´attuatore adatto, il sistema può
ottemperare alle norme del settore
aerospaziale per punti di chiusura e
attuatori ridondanti. Il sistema è disponibile nella versione con e senza
DOSSIER
INDUSTRIA AEROSPACE
Tecnologia di posizionamento e fermo meccanico ad alta risoluzione.
serratura e può essere integrato in un
sistema di chiusura elettromeccanico.
L’accesso elettronico
Gli OEM del settore aeronautico sono
costantemente impegnati a migliorare
le loro soluzioni applicative adottando
nuove tecnologie, quali serrature e
chiusure elettroniche, per garantire
la sicurezza degli interni degli aerei.
Oltre ad offrire una soluzione affidabile e sicura, le serrature elettroniche
integrano numerosi vantaggi rispetto
ai sistemi tradizionali, per esempio la
possibilità del comando e dell´accesso
a distanza. Un sistema di accesso elettronico - in grado di fornire una
soluzione semplice e versatile per gli
interni della cabina - è composto da tre
elementi principali: un dispositivo di
controllo dell´accesso, o ingresso; una
serratura o chiusura elettromeccanica
e un sistema di monitoraggio dello
stato del dispositivo. La serratura è
montata all´interno di una porta o di
un pannello occupando pochissimo
spazio e lasciando inalterata l´estetica
della superficie esterna ed eliminando
punti soggetti a vandalismo. Southco
combina le sue chiusure rotative elettroniche, per esempio la R4-EM, con
una centralina di controllo dell´accesso
elettronico in grado di consentire
l´azionamento remoto. Rispetto alle
soluzioni di chiusura meccaniche o ai
meccanismi azionati mediante elettrovalvola tradizionalmente usati in queste applicazioni, le soluzioni di accesso
elettronico Southco non si limitano a
garantire affidabilità, ma ottimizzano
anche l´uso dello spazio e risparmiano
energia riducendo il footprint complessivo dell’aereo. Le serrature elettroniche motorizzate, come la R4-EM,
consumano meno energia rispetto ai
meccanismi azionati mediante elettrovalvole, consentendo di conseguenza
l´impiego di alimentazioni più leggere.
Dal punto di vista dei costi, i motorini risultano più efficienti delle elettrovalvole in quanto la potenza assorbita dalle
elettrovalvole determina con il tempo
un aumento della spesa di esercizio.
Le serrature elettroniche motorizzate
sono caratterizzata da una forza superiore e da un minore assorbimento di
potenza, riducendo quindi le spese operative complessive per ciascun volo.
La chiusura rotativa elettronica R4-EM,
per esempio, esercita una forza significativa su un oggetto a una velocità
relativamente lenta per spostare carichi più pesanti e può pertanto risultare
utile nelle applicazioni che richiedono
una forza maggiore durante il volo,
quali le cappelliere. I sistemi di accesso
elettronico possono anche aumentare
la sicurezza in varie applicazioni in
fase di decollo, atterraggio e taxi o in
caso di turbolenze. Inoltre, l´accesso a
distanza consentito da un meccanismo
elettronico di chiusura collegato in
rete può consentire agli assistenti di
volo di controllare l´accesso dei passeggeri alle cappelliere, alle toilette,
ai vassoi o ad altri punti di accesso il
cui funzionamento può essere escluso
direttamente dal galley.
Controllo della posizione
Per i progettisti incaricati di realizzare le
poltrone degli aerei, l´esperienza di volo del passeggero riveste una priorità
assoluta. Per garantire sempre qualità
e comfort, anche in caso di utilizzo di
materiali più leggeri rispetto a quelli
tradizionali, i progettisti utilizzano cerniere con coppia di azionamento per
le applicazioni destinate alle poltrone.
Le cerniere a coppia costante utilizzano dei dispositivi tecnici in grado di
erogare una resistenza continua per
l´intera gamma di movimento, dando
l´impressione di una maggiore robustezza dei tavoli o vassoi anche in caso
di utilizzo di plastiche più leggere e migliorando di conseguenza l´esperienza
fruitiva del passeggero. Inoltre, queste
cerniere impediscono la caduta acci-
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ELEMENTI DI GIUNZIONE
dentale di tavolini o vassoi una volta
riposti dopo l’uso. La tecnologia di
controllo della posizione può essere
utilizzata anche in un´ampia gamma
di sistemi destinati all´intrattenimento
a bordo, quali schermi, poggiatesta o
braccioli. Le cerniere Serie ST Southco,
per esempio, erogano una coppia costante per l´intero ciclo di vita e possono essere facilmente integrate nella
progettazione delle poltrone. Un´altra
applicazione tipica delle cerniere a
coppia costante consiste nella regolazione dei poggiatesta. Le poltrone
tradizionali non offrono affidabilità
nella regolazione verticale e pertanto
sono caratterizzate da un ciclo di vita
a volte piuttosto breve. Le soluzioni
per i poggiatesta proposte da Southco
integrano la tecnologia di controllo della posizione garantendo pertanto una
coppia affidabile e flessibile in dispositivi compatti e facilmente integrabili
nelle poltrone progettate dagli OEM.
Al contrario, la coppia asimmetrica
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consente ai progettisti di specificare le
forze operative nelle diverse direzioni
di movimento, permettendo agli utenti
finali di estrarre facilmente le ali laterali dei poggiatesta e regolarle nella
posizione più comoda, senza alcun
rischio di deviazioni dall´angolazione
prescelta anche poggiando completamente la testa. Questa soluzione può
essere integrata in poltrone più leggere
o montata nella parte posteriore delle
poltrone esistenti. Piuttosto che utilizzare viteria aggiuntiva, Southco può
incorporare una guida verticale e ali
laterali direttamente nel poggiatesta.
Conformità alle normative
Al momento di progettare applicazioni
per gli interni degli aerei, i progettisti
devono trovare un compromesso tra
funzionalità e conformità ai requisiti
dell´industria aerospaziale. Durante la
manutenzione e le operazioni di retrofit, il materiale eliminato viene spesso
riciclato in nuovi componenti desti-
nati alle applicazioni aeree. Pertanto,
è essenziale per gli OEM selezionare
materiali che soddisfano le norme di
progettazione internazionali. Southco
offre soluzioni tecniche per l´accesso
standardizzate e conformi ai requisiti
legislativi globali, pronti al montaggio nelle applicazioni di cabina. Ciò
consente ai progettisti di dedicare più
tempo alla progettazione complessiva
del velivolo senza dovere preoccuparsi
dell´ottemperanza alle norme vigenti. L´approccio Southco basato sulla
‘progettazione pronta al montaggio’
utilizza la minore quantità di materiali
e componenti possibile per ottimizzare
la progettazione. Questo approccio
consente, in ultima istanza, di ridurre il
peso e il costo totale dei dispositivi selezionati e consente ai progettisti di aumentare la densità funzionale in tutte
le applicazioni attraverso l´integrazione
di sistemi a punti multipli, chiusure
elettroniche o dispositivi di controllo
della posizione dei poggiatesta.
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Ora la fusoliera
è trasparente
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Oggi disponiamo delle tecnologie
necessarie per sostituire i finestrini con
telecamere e schermi, cosa che permetterebbe di rendere
più semplici e leggere le strutture e di migliorare l’aerodinamica dei
velivoli, risparmiando carburante. Vediamo alcuni progetti futuribili ma anche
un progetto di una fusoliera senza finestrini che è già divenuta realtà
Chiedete a qualunque ingegnere aeronautico cosa pensa dei finestrini
sugli aerei, e vi risponderà che preferirebbe decisamente farne a meno.
Ogni interruzione della continuità
della fusoliera, infatti, è una potenziale fonte di problemi, sia dal punto di vista aerodinamico (gli incavi
dei finestrini producono turbolenza
che diminuisce le prestazioni del
velivolo), sia da quello strutturale.
Dopo oltre mezzo secolo è ancora
vivo tra gli esperti il ricordo del De
Havilland Comet, uno dei primi jet di
linea, messo in servizio nei primi anni
Cinquanta e costretto a terra dopo
tre gravi incidenti che si scoprirono
dovuti alla rottura a fatica della fusoliera causata da un’errata progettazione dei finestrini, la cui forma e
dimensioni fu necessario modificare.
Fino ad oggi nessuno però ha mai
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pensato di farne a meno: per gran
parte dei passeggeri la possibilità
di guardare fuori dall’aeromobile
è una forte e ineludibile necessità
psicologica, e non tenendone conto
si rischierebbero malori dovuti alla
claustrofobia. I tempi però sono maturi per una scelta diversa. I grandi
progressi nel campo del video digitale, sia per quanto riguarda la qualità
dell’immagine, sia dal punto di vista
del peso e dei consumi energetici,
permettono di concepire fusoliere,
e persino carlinghe, in cui i cristalli
vengano sostituiti da sistemi di videocamere e schermi, consentendo
a passeggeri e piloti una visuale
esterna persino migliore senza indebolire la struttura.
Un progetto all’avanguardia
Un esempio notevole di come po-
trebbe essere un aereo privo di finestrini è il progetto Ixion, sviluppato
dalla sezione francese dello studio di
ingegneria statunitense Technicon
Design, e vincitore dell’International
Yacht & Aviation Award 2014, consegnato a Londra lo scorso agosto.
Gareth Francis, direttore design dello studio, ha spiegato: “L’ethos del
progetto è semplice: sfidare il pensiero corrente, e proporre qualcosa
di un po’ diverso, ma che non fosse
semplicemente una fantasia. Deve
essere credibile e rilevante, ma anche provocare una discussione”. Nel
progetto presentato da Technicon
Design la cabina passeggeri è priva
di finestrini, sostituiti da immagini
riprese da telecamere esterne e visualizzate direttamente sulle pareti
attraverso tecnologie disponibili già
oggi o nel prossimo futuro.
DOSSIER
INDUSTRIA
USTRIA AEROSPACE
Gli schermi coprirebbero le pareti
interamente, escluse due fasce che
rimarrebbero libere per l’illuminazione e l’aria condizionata. Secondo
i progettisti questa soluzione, oltre
a semplificare la costruzione del
velivolo, permetterebbe una versatilità molto maggiore nell’arredamento e nella disposizione degli
interni. I passeggeri godrebbero di
una vista panoramica molto più
spettacolare di quella degli aerei
attuali, ma potrebbero anche scegliere di visualizzare sugli schermi
paesaggi di altro genere, oppure
informazioni. Un sistema a barriera
di parallasse consentirebbe di avere
per ogni posto una visione diversa e
personalizzata sfruttando lo stesso
schermo. È anche previsto che i passeggeri utilizzino comandi gestuali
per comandare gli schermi. Tutto
questo equipaggiamento dovrebbe
funzionare a basso voltaggio per
evitare consumi eccessivi; inoltre
la superficie esterna dell’aereo sarebbe fotovoltaica, consentendo di
ricavare dal sole parte dell’energia
necessaria.
Spostare la carlinga
Finora abbiamo parlato di togliere i
finestrini dalla cabina dei passeggeri.
Ma c’è anche chi pensa di toglierli persino dalla cabina dei piloti.
Perché fare una cosa del genere?
Essenzialmente per avere la possibilità di spostare altrove la carlinga. Questa negli aerei attuali è
posizionata a prua per consentire ai
piloti di guardare nella direzione di
marcia e di vedere la pista durante
il decollo e l’atterraggio. Non essendoci finestrini, verrebbe meno la
necessità di questo posizionamento,
il che permetterebbe sia di gestire
meglio lo spazio interno dell’aereo,
Il progetto Ixion prevede la superficie esterna dell’aereo fotovoltaica, ricavando dal Sole parte dell’energia necessaria al funzionamento della strumentazione.
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MATERIALI
Un jet già in costruzione
Le fusoliere senza finestrini non sono confinate nel regno dei concetti di futura e incerta applicazione,
ma sono una realtà che sta già per entrare in fase operativa. L’azienda aeronautica statunitense
Spike Aerospace, basata a Boston, ha infatti annunciato già nello scorso febbraio di avere avviato
la costruzione di un jet privato supersonico senza finestrini nella cabina, che prevede di mettere sul
mercato entro la fine del 2018. Denominato S-512, il jet sarà lungo 40 m con un’apertura alare di
18 m, e dovrebbe essere in grado di trasportare 12-18 passeggeri, raggiungendo una velocità massima di Mach 1,8 (quella di crociera sarebbe di Mach 1,6). Proprio l’assenza dei finestrini dovrebbe
permettere al velivolo di raggiungere velocità supersoniche senza gravi problemi di turbolenza,
dimezzando di fatto i tempi di volo rispetto agli aerei attuali: dovrebbero bastargli tre ore per andare
da Londra a New York, e sei ore per andare da Los Angeles a Tokyo. L’autonomia di volo dovrebbe
essere di 7.400 km, anche se potrebbe essere ridotta a causa dei rigidi regolamenti statunitensi, che
impediscono di superare la barriera del suono su aree abitate. L’eliminazione dei finestrini, secondo
l’azienda, consentirà anche di risparmiare sui costi di costruzione, permettendo all’aereo di essere
venduto a un prezzo di circa 80 milioni di dollari, non elevatissimo per un mezzo di questo genere
(ovviamente l’uso privato sembra da escludere, ma grandi aziende con la necessità di far attraversare
di frequente gli oceani ai propri dirigenti potrebbero essere interessate). Secondo Spike Aerospace il
progetto dell’S-512 include numerose tecnologie all’avanguardia, tra cui avionica avanzata, materiali
compositi e un nuovo propulsore. Ma la cosa più spettacolare dovrebbe essere il design della cabina
passeggeri, le cui parete sarebbero interamente coperte da schermi curvi molto sottili. I passeggeri
potranno scegliere se godere dell’ampia vista panoramica catturata dalle telecamere esterne, se far
proiettare panorami di altro genere o se ridurre la luminosità al minimo per poter dormire.
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guadagnando alcuni preziosi posti
per i passeggeri, sia di migliorare
l’aerodinamica, adottando una prua
molto più affusolata. Questo oltre al
vantaggio strutturale dovuto all’eliminazione dei finestrini, già descritto
in precedenza. Ovviamente i piloti
devono avere la possibilità di vedere cosa succede all’esterno, che
verrebbe garantita da un sistema di
telecamere e schermi. Tutto questo
è previsto da una richiesta di brevetto presentata di recente negli Stati
Uniti dal consorzio europeo Airbus,
e intitolata ‘Aircraft with a cockpit
including a viewing surface for piloting which is at least partially virtual’
(aereo la cui carlinga include una
superficie di visualizzazione per pilotaggio che sia almeno parzialmente
virtuale). Il documento spiega che la
carlinga potrebbe essere collocata in
varie posizioni, per esempio sotto
la cabina dei passeggeri (in quello
che tradizionalmente è il vano di
carico), o all’interno dello stabilizzatore verticale. Ma non si esclude di
mantenerla nella posizione attuale,
anche se con superfici trasparenti molto più ridotte per migliorare
l’aerodinamica. I piloti avrebbero a
disposizione un grande schermo video con possibilità di funzionamento
olografico. Secondo i progettisti di
Airbus, questa soluzione darebbe
ai piloti una visibilità anche migliore
rispetto agli aerei tradizionali, permettendo di avere sullo schermo una
visuale più ampia rispetto a quella
convenzionale, o persino immagini girate da telecamere posizionate
negli aeroporti, dando ai piloti la
possibilità di farsi un’idea delle condizioni della pista prima di iniziare
l’atterraggio. Certo, resta il fatto che
un sistema di questo tipo, per quanto costruito in modo ridondante,
si può guastare, a differenza di un
finestrino. E restano ancora da vedere le reazioni dei passeggeri e dei
piloti di fronte a quello che, comunque, per ora resta solo un progetto.
SOFTWARE
Aerospaziale
in 3D
DARIO AMADORI
$OPOæAVERæSVOLTOæUNæRUOLOæPIONIERISTICOæNELLUTILIZZOæDIæ
SOFTWAREæPERæLAæPROGETTAZIONEæINæ$æLINDUSTRIAæAEROSPAZIALEæ
PUNTAæORAæSUæSOLUZIONIæAVANZATEæPERæLAæGESTIONEæDEIæ
PROGRAMMIæEæLOæSVILUPPOæDIæESPERIENZEæSEMPREæPIÂæ
COINVOLGENTIæPERæGLIæUTENTIæFINALIæ
,EæSOLUZIONIæDIæ$ASSAULTæ3YSTâMES
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progettare 384 •
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Il progresso avanzato è da sempre
il segno distintivo dell’industria
aerospaziale e della difesa, che negli ultimi decenni ha rivoluzionato
i viaggi aerei e spaziali.
Con lo stesso spirito pionieristico
il settore affronta oggi nuove sfide volte a garantire le prestazioni
dei nuovi programmi, ad attirare
nuove generazioni di ingegneri
ed esperti di tecnologie, ad aprire
nuovi mercati e ad acquisire aziende concorrenti.
Puntare a questi obiettivi con un
approccio scalabile, sostenibile e
redditizio è il motore dell’innovazione. Nata in questo settore,
Dassault Systèmes ha guidato il
processo di innovazione che ha
rivoluzionato il modo di lavorare
di ingegneri, progettisti ed esperti.
La missione dell’azienda è fornire
a questi soggetti la tecnologia necessaria per definire, comunicare,
collaborare e prevedere il comportamento dei progetti in modo che
possano essere ottimizzati prima
ancora di essere costruiti.
Focalizzandosi sulle prestazioni, il
settore è riuscito a rispondere a
tutte le sfide del passato.
Ora le sfide future richiedono di
spostare l’obiettivo, coordinando
l’interazione fra le diverse figure
coinvolte nel ciclo di sviluppo. Le
soluzioni 3DExperience di Dassault Systèmes studiate su misura
per il settore aerospaziale e difesa
abbattono le tradizionali barriere
fra gruppi di lavoro, divisioni aziendali, partner, fornitori, clienti e
società, favorendo la collaborazione per creare prodotti realmente
innovativi e migliori.
Come spiega Michel Tellier, vice
president, aerospace & defence
della multinazionale francese, l’azienda collabora da oltre trent’anni
con le principali società aeronautiche del mondo per sviluppare pro-
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INDUSTRIA
U STRIA
A AE
AEROSPACE
E ROS
R
PAC
CE
Le soluzioni 3DExperience di Dassault Systèmes sono studiate su misura per il settore aerospaziale e difesa.
dotti conformi alle loro esigenze
molto sofisticate, integrando tecnologie estremamente complesse
e riducendo nel contempo i rischi.
“Dassault Systèmes ha ora esteso
questa partnership ai programmi
futuri”, dice Tellier, “proponendo soluzioni 3DExperience con le
quali le aziende del settore possono aumentare l’efficienza dei
programmi, modulare la capacità
produttiva in base alla crescita del
business e migliorare l’esperienza
offerta ai clienti finali”.
Progettare insieme
Oggi, molte aziende del settore
A&D non riescono a rispettare i
budget, le tempistiche e le specifiche concordate con il committente, a causa della crescente complessità dei sistemi, dell’eccessiva
aggressività dei piani di sviluppo
e dell’integrazione di nuove tecnologie non ancora pienamente
mature. Inoltre, la fase di progettazione di un programma è rallentata da flussi di lavoro sconnessi,
soluzioni isolate e differenti all’interno dello stesso ecosistema, e
un flusso costante di modifiche
impreviste. Dassault Systèmes
ha risposto con la soluzione codesign to target, che risolve tutte
queste problematiche introducendo un approccio unico per garantire il rispetto delle tempistiche,
del budget e degli obiettivi di un
programma.
Per raggiungere risultati così importanti, co-design to target offre
numerose funzionalità rivoluzionarie, a partire dalle funzionalità
di governance, che consentono
non solo di coordinare l’esecuzione del programma, ma anche
di tracciare i progressi rispetto a
tutti i criteri chiave, tra cui costi,
tempistiche, carico di lavoro, prestazioni, rischi e opportunità.
A questo si aggiunge la visibilità completa in tempo reale sulle
prestazioni del progetto di aereo,
che rivoluziona le modalità di ingegnerizzazione e sviluppo dei velivoli. Progettisti e architetti hanno
così la possibilità di progettare
non solo in un contesto di bozzetto
digitale (digital mock-up, DMU),
ma anche attraverso il functional
mock-up (FMU), che incorpora il
comportamento di un progetto
oltre alle sue caratteristiche fisicocostruttive. Si ottiene così una
definizione del programma più
completa e realistica per coordinare requisiti, sistemi e strutture,
in modo che tutti gli ingegneri
possano lavorare in armonia.
Integrando tutti i flussi a valore
aggiunto dell’attività di ingegnerizzazione, dalla progettazione alla
simulazione, dalla pianificazione
della fabbricazione dei componenti alla programmazione delle
risorse, co-design to target risponde all’esigenza di progettare componenti e sottosistemi in modo
che raggiungano più velocemente
le specifiche di progetto previste.
Si evitano così problemi ed errori
in fase avanzata che avrebbero un
impatto pesante sui costi e sulle
tempistiche del programma.
Spiega Monica Menghini, executive vice president, industry and
marketing di Dassault Systèmes:
“Negli ultimi 30 anni abbiamo
svolto un ruolo cruciale con le
nostre tecnologie di progettazione
3D per trasformare il modo in cui
gli aerei vengono progettati; ora,
con la nostra piattaforma 3DExperience, vogliamo cambiare il
modo in cui vengono realizzati
i nuovi programmi. L’obiettivo
progettare 384 •
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SOFTWARE
Gli ingegneri aeronautici hanno ridotto del 50% i tempi necessari per aggiornare il progetto di un impianto.
di co-design to target è fornire
un’esperienza in grado di garantire nuovi livelli di produttività
nell’ingegneria e il controllo necessario nella fase di esecuzione
per realizzare programmi in linea
con quanto promesso”.
Spiccare il volo
“La stretta partnership tra Bell
Helicopter e Dassault Systèmes
ha garantito il buon esito dello
sviluppo del modello 525 Relentless”, dice Bennie Peek, CIO, Bell
Helicopter. “L’utilizzo della tecnologia di Dassault Systèmes è stato fondamentale per l’esecuzione
puntuale del programma 525.
La partnership con Dassault
Systèmes continuerà anche in
futuro, estendendo le soluzioni
di Dassault Systèmes a nuovi programmi”.
Per sviluppare il nuovo aereo a
fusoliera larga A350 XWB, Airbus
aveva bisogno di una soluzione
idonea a garantire qualità, omogeneità e uniformità fra tutti gli
addetti interni e i partner esterni
coinvolti nel progetto, al fine di
rispettare gli obiettivi ambiziosi
di entrata in produzione e gli impegni presi con i clienti. Airbus
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ha adottato gli applicativi 3DExperience di Dassault Systèmes per
svolgere le attività di progettazione, simulazione e produzione su
un’unica piattaforma integrata,
dove addetti e fornitori possono
collaborare in tempo reale sullo
stesso mockup digitale. Facendo riferimento a informazioni e
dati sempre aggiornati e precisi
lungo tutta la catena del valore,
Airbus ha ridotto drasticamente le
modifiche e, al tempo stesso, ha
raggiunto un livello di maturità
del progetto molto avanzato già al
primo volo, rispettando gli obiettivi del programma A350 XWB.
Didier Evrard, executive vice
president e responsabile del
programma A350 XWB, racconta: “Dovevamo affrontare molte
sfide, fra cui tempistiche molto
aggressive di sviluppo e di avvio
della produzione per rispettare
le date di consegna concordate
con i clienti.
Grazie alla 3DExperience, la nostra qualità ed efficienza in progettazione è notevolmente migliorata.
Abbiamo utilizzato Catia per progettare la struttura dell’aereo, tutti gli impianti, le tubazioni, i com-
ponenti in materiale composito e
gli impianti elettrici, interamente
in 3D”.
Antoine Scotto, fino a poco tempo
fa responsabile del programma
PLM per l’A350 XWB in Airbus,
aggiunge: “Airbus ha reinventato il modo di dimensionare e
installare gli impianti idraulici
ed elettrici. Con Catia abbiamo
adottato un approccio basato sul
3DMaster per la progettazione
dell’impianto elettrico dell’A350
XWB, semplificando il processo
e migliorando la qualità del progetto nel suo complesso. Armonizzando tutto il processo di sviluppo e installazione dei cablaggi
elettrici abbiamo ridotto costi e
tempi, accelerando l’entrata in
produzione dell’A350 XWB. Gli
ingegneri hanno ridotto del 50%
i tempi necessari per aggiornare
il progetto di un impianto e del
25% le richieste di modifica che
in precedenza venivano generate
dalla messa in tavola manuale
dei disegni. Abbiamo installato,
adattato e verificato tutto a livello
digitale, e in caso di errori, tutti
gli interventi correttivi sono stati
effettuati prima dell’installazione
fisica degli impianti”.
SOFTWARE
Simulare
il condizionamento
nel
velivolo
GAETANO MIRRA,
PIERPAOLO BORRELLI,
ANTONIO ROMANO,
MARCO TOSETTI,
LORENZO PACE,
BRIZIO PALAMÀ,
ALESSIO CAMILLÒ
0ERæGARANTIREæAIæPASSEGGERIæILæMIGLIORæ
COMFORTæPOSSIBILEæâæBENEæADOTTAREæSISTEMIæ
DIæSIMULAZIONEæEæOTTIMIZZAZIONEæ
DELLARCHITETTURAæDELæSISTEMAæ
DIæCONDIZIONAMENTOæSINæDALLEæPRIMEæFASIæ
DIæCONCEZIONEæDELæVELIVOLOæ)æVANTAGGIæDELLAæ#&$
Nel quadro della crescente complessità che caratterizza l’ambito
della progettazione ingegneristica,
le aziende del settore aeronautico si trovano a focalizzare l’attenzione anche sul miglioramento e
sull’ottimizzazione dell’architettura
70
progettare 384 •
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termica del velivolo in modo da
garantire ai passeggeri il massimo
comfort possibile. Questo obiettivo,
tuttavia, viene a scontrarsi, con le
necessità dei sistemi di bordo che,
con l’aumentare della complessità
aggiungono potenza ai carichi ter-
mici, obbligando i progettisti ad una
attenta concezione dell’architettura
termica del velivolo già nelle prime
fasi di design. Nel caso del sistema
di condizionamento, l’aria condizionata viene fornita all’interno delle
zone pressurizzate del velivolo in
modo tale da soddisfare i requisiti
di pressione, temperatura velocità
del flusso e purezza. L’aria calda
ad alta pressione viene prelevata
dal motore, raffreddata e condizionata nell’unità di condizionamento,
e distribuita in cabina per garantire
un ambiente confortevole ai passeggeri.
Per soddisfare questi criteri, dunque, è necessario progettare e ottimizzare accuratamente le due parti
che compongono il sistema di raffreddamento. Data la molteplicità degli obiettivi e delle discipline
coinvolte, gli ingegneri di Alenia
Aermacchi del dipartimento ECS
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INDUSTRIA
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Tipologia di scambiatore: a piastre parallele corrugate
Dimensioni esterne dello scambiatore principale (MHX)
Lx=300mm; Ly= 400mm; Lz=310mm
Dimensioni esterne dello scambiatore primario (PHX)
Lx=300mm; Ly= 400mm; Lz=160mm
grazione e ottimizzazione a modelli
globali per l’analisi termica dell’intero. La piattaforma modeFrontier,
scelta dagli ingegneri di Alenia, si è
prestata proprio a questo, permettendo di gestire la progettazione in
modo coerente e efficiente, automatizzando e semplificando in modo
significativo il processo di design.
Le principali sfide tecniche affrontate si sono concentrate su: progettazione dell’architettura dell’unità
di condizionamento; progettazione
del sistema di distribuzione dell’aria
e analisi di trade off tra le diverse
architetture; ottimizzazione multidisciplinare dei componenti del
sistema di distribuzione dell’aria;
valutazione dell’ambiente cabina
in termini di temperatura, flusso e
umidità dell’aria e del comfort dei
passeggeri.
Modello di dimensionamento dello scambiatore
L’unità di condizionamento
Architettura A e B del velivolo.
Analisi TPM.
and Ice Protection dei Sistemi Generali hanno deciso di sviluppare
modelli numerici per la simulazione
sia dell’intero sistema sia dei singoli componenti integrati mediante
l’utilizzo di una piattaforma di inte-
Partendo dai requisiti del velivolo
e dalle regole di certificazione sono
stati sviluppati il modello monodimensionale dell’unità di condizionamento e il modello monodimensionale termico del velivolo. Il primo
è costituito da vari componenti tra
cui gli scambiatori di calore che
sono stati dimensionati mediante
un modello monodimensionale (low
fidelity model) validato precedentemente con i risultati ottenuti con
modello CFD (high fidelity model)
dello stesso componente. Il modello
monodimensionale dello scambiatore validato è stato integrato nel
modello dell’unità di condizionamento a sua volta interfacciato con
il modello termico del velivolo.
Passo successivo è stato analizzare
nelle condizioni di volo caratteristiche del velivolo le performance dell’unità di condizionamento
e dimensionare la stessa in modo
progettare 384 •
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SOFTWARE
Modello CFD
e campo
di temperatura.
Modello ottimizzato, campo di velocità.
da garantire il soddisfacimento dei
requisiti. La definizione del sistema
di distribuzione dell’aria dipende
dalle perdite di carico del sistema,
integrabilità sul velivolo, affidabilità
e manutenibilità.
L’analisi di trade-off è stata svolta su
due architetture diverse, chiamate
(A) e (B). Sulla base del modello CAD
sono stati realizzati i modelli monodimensionali usando il software
LMS Amesim delle due architetture
in modo da valutarne le performance correttamente.
Calcolate le performance delle due
diverse architetture, l’analisi di trade-off si è svolta con l’ausilio della
metodologia TPM.
Ottimizzazione multi-disciplinare
Con il processo di ottimizzazione si
è voluta realizzare una bocchetta
di aerazione di forma tale da minimizzare le perdite di pressione e
il livello di rumore in condizione
operativa.
L’ottimizzazione ha seguito i seguenti passi: studio di accuratezza
della mesh; studio di sensitività
degli input; analisi dei design of
experiment (DOE); ottimizzazione.
Il modello CAD è stato parametrizzato introducendo sei punti di
controllo necessari per l’ottimizzazione. Il workflow di ottimizzazione
è stato sviluppato con la piattafor-
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ma modeFrontier ed è costituito
da tre blocchi principali che permettono di variare il modello CAD,
sviluppare ed eseguire il modello
fluidodinamico della bocchetta ed
eseguire la fase di post processing
automaticamente.
Essendo il problema trattato multidisciplinare (fluidodinamica e acustica) e multi obiettivo (minimizzare perdite di pressione e livello
di rumore), in modo da ottenere
un’esplorazione dettagliata dello
spazio delle variabili di input, è
stato scelto l’algoritmo DOE Full
Factorial a quattro livelli.
A seguito della valutazione delle
configurazioni del DOE, l’analisi
dei dati ottenuti ha fatto emergere
la difficoltà nel conciliare i due
obiettivi e quindi per identificare il migliore compromesso la
necessità di utilizzare l’ottimizzazione multi-disciplinare. Per l’ottimizzazione è stato scelto, tra i
molti strumenti numerici offerti da
modeFrontier, l’algoritmo Nsga-II
(Non-dominated Sorting Genetic
Algorithm II) con dieci generazioni, partendo da una popolazione
dei migliori otto design selezionati
dal DOE analizzato in precedenza.
In figura in alto a sinistra è mostrata la simulazione della bocchetta
ottimizzata in termini di perdite di
pressione e di rumore.
Dimensionati e ottimizzati il sistema di distribuzione e l’unità di
condizionamento, il passo finale
è stato dedicato alla valutazione
dell’ambiente cabina e del comfort
dei passeggeri. In questa fase sono stati sviluppati: il modello 3D
termico della cabina e il model-
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INDUSTRIA
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AEROSPACE
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CE
lo monodimensionale completo
(unità di condizionamento, linea
di distribuzione e termico della
cabina) e sono stati considerati i risultati. Il modello CFD ha
permesso di ottenere un’analisi
dettagliata dell’ambiente cabina,
e di evidenziare eventuali zone di
ristagno o stratificazioni che non
permettono di garantire uno stato
di comfort ottimale ai passeggeri.
Il modello monodimensionale invece è risultato essere uno strumento rapido per calcolare nelle
differenti condizioni di volo previste dal profilo di missione, temperatura e umidità medie stabilizzate
nelle varie zone del velivolo.
Cosa dire
L’approccio ingegneristico moderno non può prescindere dalla definizione di processi integrati multi-
»
»
»
»
disciplinari per la progettazione di
sistemi complessi, come appunto
la progettazione di sistemi di bordo di un velivolo per mantenere
alto il livello di innovazione.
Ciò è oggi possibile più di prima
grazie alle grosse innovazioni avute nell’ambito delle infrastrutture
IT, della digitalizzazione dei dati
e soprattutto delle piattaforme di
collaborazione, ottimizzazione e
simulazione.
In particolare, modeFrontier ha
consentito agli esperti di Alenia
Aermacchi di integrare in un unico ambiente di lavoro diverse
discipline, e di automatizzare l’esecuzione delle simulazioni al fine
di identificare il design ottimo
conciliando esigenze e requisiti
contrastanti.
L’utilizzo di tale approccio fin dalle
prime fasi di progetto ha permes-
so di ridurre il numero e quindi i
costi associati ai test di sviluppo
e di certificazione e di minimizzare
i rischi e i costi connessi alla necessità di riprogettazione di parti
di sistemi o di interi sistemi riscontrati in fase avanzate del ciclo
di vita del prodotto (produzione).
Questo lavoro ha vinto due premi.
Premio ‘i4E - Innovation 4 Ever’ per
la Categoria Best Paper for Innovation durante l’evento Business improvement by Performance Simulation in A&D tenutosi a Napoli nel
2012; Premio ‘Innovation Award’
durante l’evento CAE Conference
2012 tenutasi a Verona nel 2012.
G. Mirra, P. Borrelli, A. Romano Alenia
Aermacchi; M. Tosetti, L. Pace - Politecnico di Torino; B. Palamà, A. Camillò
- Università del Salento.
pilOPT, new multi-strategy user-oriented optimization algorithm
Enhanced RSM training with the stepwise regression method
Three brand-new direct integration nodes
DOE Designer Node for targeted design space exploration
FLY HIGH WITH THE NEW RELEASE
progettare 384 •
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RICERCA
Le ali di un velivolo sono progettate
in modo tale da consentire il volo in
condizioni di minima resistenza e quindi
di massima efficienza esclusivamente
durante la fase di crociera. Tuttavia il
velivolo, durante una tipica missione,
opera in diversi regimi come decollo,
salita, crociera stessa, approccio e atterraggio con conseguente riduzione
del 30% del peso complessivo a causa
del consumo di combustibile. Questo
spiega che quando le ali operano in condizioni di off-design (ovvero al di fuori
della condizione in cui l’efficienza è la
massima ottenibile) sarebbe necessaria
una diversa configurazione geometrica
per consentire un volo aerodinamicamente più efficiente quindi con minore
consumo di combustibile e infine con
una riduzione del peso massimo al decollo del velivolo. Tali effetti benefici
avranno una ripercussione fondamentale sulla progettazione delle strutture
aeronautiche del futuro in quanto le
si potranno realizzare con un notevole
risparmio in termini di peso.
Geometria modificata
La progettazione di un’ala che modifichi
la propria geometria costituisce una delle principali sfide in cui si sta investendo
con vari progetti di ricerca sia europei
sia internazionali. Numerosi ingegneri
in tutto il mondo essendo affascinati
dalla capacità che la natura ha dato
ad alcune specie di modificare senza
alcuna difficoltà la forma delle proprie
ali durante il volo, studiano e sviluppano
tecnologie innovative per la realizzazione di un’ala in grado di poter adattare la
propria forma in modo tale da garantire
il volo in condizioni ottimali per ogni
singola fase della missione. Questo
concetto pone le sue basi già dagli albori
della storia dell’aviazione, basti pensare
ai fratelli Wright che misero a punto un
sistema basato su cavi in grado di poter
controllare la torsione dell’ala durante il
volo, fino a giungere poi ai nostri giorni
in cui già salendo a bordo di un comune
aereo passeggeri subito si notano tutte
le superfici mobili che costituiscono l’ala
come ipersostentatori, alettoni, spoiler
e così via. Questi dispositivi vengono
messi in funzione in base alla specifica
fase di volo garantendo l’operatività
del velivolo al di fuori della condizione
di funzionamento ottimale. Potremo
dire quindi che l’ala già varia la propria forma, tuttavia a differenza degli
odierni sistemi, una struttura adattiva o
morphing è in grado di poter modificare
5NAæCORRETTAæGEOMETRIAæ
DELLALAæNELLEæVARIEæ
MISSIONIæDIæVOLOæDIæ
UNæAEROMOBILEæâæ
FONDAMENTALEæALæFINEæ
DIæRIDURREæIæCONSUMIæEæ
AUMENTAREæLEFFICIENZAæ
,EæSTRUTTUREæMORPHINGæ
ADATTIVEæSONOæINæ
GRADOæDIæMODIFICAREæ
INæCONTINUITÝæILæPROPRIOæ
PROFILOæMIGLIORANDOæ
LEæPERFORMANCEæDELæ
VELIVOLO
L’efficienza dell’ala
GIANLUCA AMENDOLA
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INDUSTRIA
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con continuità la propria geometria migliorando le performance del velivolo in
tutte le fasi della missione ottimizzando
così le prestazioni in tutto l’inviluppo di
volo. Inoltre uno dei principali requisiti
che si richiede a una struttura adattiva è
quello di modificare significativamente
la propria forma e allo stesso tempo di
resistere ai carichi aerodinamici senza
eccessive deformazioni. Questa apparente contraddizione può essere superata solo attraverso complesse strutture costituite da elementi di supporto
(centine, longheroni e così via), skin e
in particolare con un accurato sistema
di attuazione. Tale sistema di attuazione
si compone sia di un cinematismo, che
garantisce la variazione di forma del
dispositivo, sia di attuatori. L’insieme
della struttura deve così possedere la
giusta rigidezza e robustezza oltre alla
possibilità di deformarsi.
Struttura morphing
Questo aspetto costituisce uno dei punti
cruciali nello scenario delle strutture
morphing. Attualmente il progetto europeo Saristu (Smart intelligent aircraft
structures) offre l’opportunità di sviluppare nuove tecnologie e in particolar
modo di convalidarle mediante la realizzazione di prototipi in scala reale di
componenti del velivolo che verranno
poi testati. Il progetto spazia così in
molti ambiti che vanno dell’ingegneria
aeronautica ai materiali fino alle nanotecnologie e all’SHM (Structural healt
monitoring). Nell’ambito delle strutture
morphing diversi centri di ricerca, università e aziende europee hanno contribuito alla realizzazione di un prototipo
di Outer Wing (parte estrema dell’ala),
Struttura della centina dell’Ated e sistema
di attuazione integrato con la centina.
Schema del dimostratore
del progetto Saristu.
che verrà provato a gennaio nella galleria del vento di Tsagi in Russia, completamente equipaggiato di dispositivi
morphing in particolare winglet, trailing
edge e leading edge. Precisamente la
winglet, detta anche aletta d’estremità,
è un estensione verticale dell’ala usata
per migliorarne l’efficienza; il trailing
edge (bordo d’uscita) costituisce la parte
terminale di una superficie alare, mentre
infine il leading edge (bordo d’attacco)
è la parte più avanzata che per prima
entra in contatto con l’aria. Il prototipo
così realizzato verrà testato con lo scopo
di provare la fattibilità e soprattutto di
verificare i miglioramenti previsti dai
modelli sviluppati. La porzione di ala che
verrà costruita e provata è schematicamente riportata nella figura centrale .
Nel progetto, il Cira (Centro italiano ricerche aerospaziali), il DII (Dipartimento
di ingegneria industriale) - sezione ae-
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rospaziale dell’Università
Federico II di Napoli e l’istituto di ricerca tedesco del
Fraunhofer hanno realizzato, insieme ad altri partner,
il dispositivo da bordo d’uscita dell’ala (in verde nella
figura). In particolar modo
il Cira ne ha progettato il
meccanismo di attuazione, mentre il DII-sezione Esposizione del prototipo da parte del Fraunhofer
aerospaziale la struttura Ifam all’Air Show di Berlino.
e, infine, il Fraunhofer lo
skin. Il sistema complessivo, detto Ated (Adaptive Trailing Edge) è
progettato in modo tale da modificare la propria curvatura attraverso
un cinematismo. La centina, figura nella pagina precedente, è una
struttura suddivisa in più blocchi ciascuno dei quali è collegato al
precedente mediante opportune cerniere e aste di collegamento che
consentono la rotazione relativa dei vari componenti rispetto ad una
parte fissa non appena il sistema di attuazione è in funzione.
Cinematismi e superficie
Tale sistema è azionato da un servoattuatore elettrico certificato per
il volo. L’attuatore mette in movimento un leveraggio solidale alla
struttura che trasmettendo così il moto consente il morphing sia verso
il basso che verso l’alto con un escursione massima risultante di 20
gradi. Nella figura seguente è possibile visualizzare, da un punto di
vista schematico, il sistema di attuazione installato nell’architettura
strutturale. Tutta la struttura sarà poi rivestita da uno skin. Tale rivestimento costituisce un’ulteriore fonte di innovazione nell’ambito
delle strutture aeronautiche, per il quale il Fraunhofer ha richiesto il
brevetto, in quanto è costituito da una superficie siliconica che permette la perfetta aderenza con il dispositivo sia quando non è attuato
sia quando deflesso più una componente di alluminio per irrigidirlo.
Il progetto Saristu si è articolato in varie fasi in cui sono stati realizzati prototipi di dimensioni ridotte oltre a quello finale, ma entrambi
in scala reale. I vari sistemi sono stati quindi sottoposti a numerosi
test per validarne la capacità di adempiere alle specifiche di progetto
richieste. Il raggiungimento degli obiettivi del progetto non rappresenta un punto conclusivo nell’ambito della ricerca aeronautica
incentrata sul morphing, ma in particolar modo costituisce motivo di
arricchimento e perfezionamento delle tecnologie sin ora sviluppate
e segna le basi per ulteriori sviluppi che verranno condotti negli anni
futuri. La ricerca non si limiterà quindi alla manifattura di prototipi
da provare in galleria del vento, ma sarà indirizzata alla realizzazione
di veri componenti che andranno montati su di un velivolo reale al
posto dei sistemi convenzionali e quindi pronti per effettive prove di
volo. Le note bibliografiche sono disponibili presso l’autore.
G. Amendola, Cira (Centro italiano ricerche aerospaziali).
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progettare 384 •
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AUTOMAZIONE
Quando il food
è sotto controllo
0ROPOSTEæINNOVATIVEæPERæIæ
SETTORIæFOODBEVERAGEæLIFEæ
SCIENCEæ#0'æPROCESSOæEæ
TRATTAMENTOæACQUEæ-ITSUBISHIæ
%LECTRICæARRICCHISCEæLEæPROPRIEæ
PIATTAFORMEæDIæCONTROLLOæ
INDUSTRIALEæCONæSTRUMENTIæINæ
GRADOæDIæDAREæRISPOSTEæALLEæ
RICHIESTEæCHEæARRIVANOæDAIæDIVERSIæ
ATTORIæOPERANTIæNEIæMERCATIæDIæ
RIFERIMENTOææ
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progettare 384 •
OTTOBRE
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Per le aziende del Food&Beverage vi
è la necessità di innovare i processi
per contenere i costi, mantenendo
i livelli di qualità riconosciuti dal
mercato; aumentare la flessibilità
produttiva per soddisfare differenti
tipologie di consumatori; investire
nella differenziazione di prodotto,
anche attraverso il packaging; ottimizzare la logistica in ingresso e
in uscita; proseguire sulla strada
dell’efficienza energetica e della sostenibilità.
Rispetto ad alcune delle sfide sopra
citate, Mitsubishi Electric ritiene che
l’accorciamento del flusso di informazioni all’interno dell’azienda sia
strategico per costruire un sistema
efficace di controllo dell’efficienza
produttiva, energetica e della qualità del prodotto. I dati di consumo
(elettricità, acqua, aria, gas) sono
raccolti dai PLC che, in tempo reale,
li forniscono al sistema informativo
gestionale; allo stesso modo per
gli indicatori strategici di efficienza
(OEE), necessari al controllo e miglioramento dei sistemi produttivi
tipo lean, 6 Sigma o TPM. I controllori Mitsubishi Electric si occupano non solo dell’automazione e del
processo ma diventano strumenti
di alimentazione automatica del sistema gestionale, eliminando in un
Tutti i riduttori sono prodotti da un singolo blocco carcassa.
sol colpo possibili ritardi nell’aggiornamento dei dati, tempo dedicato
dagli operatori di linea per raccolta
e inserimento manuale di dati in PC
soggetti a problemi di affidabilità,
sicurezza informatica, obsolescenza
dei sistemi operativi.
Le soluzioni integrate di Mitsubishi
Electric si confrontano anche con il
mercato del ‘life science’, un mercato che comprende i settori della
farmaceutica, delle biotecnologie e
quello dei dispositivi medici. Le caratteristiche di qualità, affidabilità
e tracciabilità sono in questo caso
sostenute da un corpo normativo
particolarmente esigente, costruito
per garantire la salute e sicurezza
dell’utente finale.
La competizione del settore è aumentata nel corso degli anni con la
crescita dei produttori alternativi,
dei mercati emergenti, della popolazione anziana e di nicchie ricche
in termini di margini con prodotti
altamente specializzati.
Mitsubishi Electric ha la possibilità di
testimoniare direttamente il proprio
focus su questo mercato verticale,
con il suo contributo a una macchina
progettata e realizzata da un’azienda
italiana di eccellenza del settore,
riconosciuta a livello mondiale. La
macchina colpisce per la ‘densità
tecnologica’ con cui è concepita:
in dimensioni estremamente compatte, 2 robot eseguono movimenti
estremamente precisi, con altissimo
grado di ripetibilità, controllati da iQ
Platform, una piattaforma multiprocessore che unisce il controllo di sequenza a quello di movimentazione
del braccio robotico.
Evitare gli errori
In generale, l’apporto tecnologico
delle soluzioni robotiche di Mitsubishi Electric si riflette positivamente
su aspetti diversi delle fasi di produzione, dicono in azienda: durante il
processo, la manipolazione precisa
del prodotto che ha, nella maggior
parte dei casi, un valore molto alto,
evitando errori e inesattezze da parte
dell’operatore umano, con possibilità di operare anche in camera bianca,
durante le fasi di packaging primario
e secondario e durante l’ispezione
finale di qualità.
In termini di tracciabilità del prodotto, gli strumenti che Mitsubishi Electric mette a disposizione coprono un
ampio spettro di esigenze, tecniche
ed economiche.
Funzionalità di datalogging sono integrate in tutti i controllori e HMI,
consentendo di registrare grandi
quantità di dati con tempi di campio-
namento molto ridotti, per la successiva elaborazione e visualizzazione.
Al livello gestionale e di controllo,
il software di ingegnerizzazione e
di acquisizione dati Maps unisce
funzioni di sviluppo completo del
progetto (PLC, schema elettrico) a
quelle di Scada, mettendo a disposizione dell’utente la certificazione
CFR21-parte11.
Una fase produttiva comune sia al
settore del food&beverage, sia a
quello del life science è quella che
riguarda l’imballaggio del prodotto:
flessibilità, varietà e multifunzionalità
del packaging costituiscono elementi
di differenziazione sul mercato per il
produttore finale. In termini produttivi, queste richieste sono traducibili in
termini di velocità, precisione, facilità
di setup della linea rispetto ai formati
e ai materiali; in termini di tecnologia
di automazione, la traduzione di queste esigenze è un’ eccellente sistema
di motion control.
L’offerta di Mitsubishi Electric si
compone di una vasta gamma di
soluzioni sia a livello economico sia
tecnologico; sono state messe a punto architetture e funzionalità tipiche
del settore partendo da controllori
compatti fino a sofisticati controllori
motion, garantendo tempi di risposta
estremamente veloci e la massima
progettare 384 •
OTTOBRE
2014
79
AUTOMAZIONE
flessibilità nei profili eseguibili. Si
ottengono in tal modo significativi
incrementi di produttività e l’abbattimento dei tempi di cambio formato.
Nell’ambito del settore ‘trattamento acque’, Mitsubishi Electric ‘offre
soluzioni che non solo garantiscono l’approvvigionamento idrico, la
depurazione e la potabilizzazione,
ma difendono anche l’ambiente in
accordo alle politiche seguite dall’azienda durante l’intero ciclo di vita
dei propri prodotti’.
Nel campo della gestione delle risorse idriche Mitsubishi Electric vanta un’esperienza di oltre vent’anni,
grazie alla collaborazione con le più
importanti aziende del settore acqua
e alla gestione dell’automazione di
alcuni fra i più grandi impianti di
trattamento della acque reflue in
tutta Europa.
Al servizio della produttività
La serie GOT2000 eredita tutte le caratteristiche della storica serie
GOT1000 e introduce una serie di funzioni più avanzate per incrementare la produttività degli impianti e l’efficienza energetica.
I modelli top di gamma della serie GT27 sono caratterizzati da
un design appealing e da un sistema di controllo intuitivo con
funzione multi-touch e gesture control, simile a quello solitamente
utilizzato su smartphone e tablet. Per questa gamma Mitsubishi
Electric propone anche una versione in colore bianco con porte
USB host/device poste sul retro del pannello in diretta risposta
alle esigenze di quelle industrie che richiedono elevati standard
igienici ed estrema facilità nelle operazioni di pulizia dello
strumento di lavoro, quali ad esempio l’industria alimentare. I
pannelli operatore entry level della serie GT23, sono caratterizzati
da un ampio display e da una memoria utente di 9MB e si adattano a molteplici applicazioni.
La serie GOT2000 è stata progettata per soddisfare le richieste degli utilizzatori sia dal punto
di vista hardware sia software: funzioni arricchite per ottimizzare il livello di prestazioni ed
efficienza dell’impianto; un nuovo processore per i pannelli operatore GT27 che garantisce il
doppio della velocità e una maggior fluidità grafica rispetto alla serie precedente; una memoria
interna incrementata di ben quattro volte; un nuovo sistema di controllo intuitivo grazie alla
funzione multi-touch e al gesture control.
Un’offerta completa
Tutto ciò ha permesso di sviluppare
nel corso degli anni un range di prodotti e soluzioni dedicate che spazia
da controllori complessi e ridondati,
al telecontrollo e alla supervisione e
reportistica di impianti delocalizzati
per arrivare fino all’azionamento di
motori con un particolare occhio di
riguardo al risparmio energetico.
Oggi, gli impianti di depurazione sono spesso le strutture più energivore
all’interno di un territorio (in media
il 20% dei fabbisogni energetici di
una municipalizzazione). Inoltre, i
sistemi di trattamento del refluo e di
potabilizzazione sono intimamente
connessi con la salute dei cittadini
e la necessità di continuità assoluta
di esercizio.
Queste tipologie di impianto fanno
uso di pompe per la movimentazione
dell’acqua e di sistemi di ventilazione
per l’aerazione aerobica.
Uno studio di Confindustria stima la
possibilità di un risparmio, a livello
nazionale, di 450 GWh/anno intro-
80
progettare 384 ‡
OTTOBRE
2014
ducendo il controllo della velocità
tramite inverter sulle sole stazioni
di pompaggio. Mitsubishi Electric
ha una grande esperienza nella fornitura di tali componenti, caratterizzati inoltre da elevati Mtbf (alta
affidabilità) e compatibilità totale tra
le diverse generazioni di prodotto
in un’ottica di ulteriore risparmio
nell’investimento.
Inoltre per far fronte all’esigenza
comune di monitoraggio remoto,
Mitsubishi Electric introduce una novità in termini di telecontrollo, costituita dall’unità RTU (remote terminal
unit) ME-RTU, scalabile e modulare
al massimo grado, essendo collegabile a una qualunque delle famiglie di controllori Mitsubishi Electric.
L’unità è dotata di comunicazione
Gprs/Edge, è collegabile a modem
o ponti radio esterni e implementa i
protocolli DNP3 e IEC60870.
Questo tema può essere allargato al
più ampio settore del ‘processo’, per
il quale è da sottolineare la recente
acquisizione di una società tedesca
che ha portato specifiche expertise
all’interno della proposta di soluzioni
Mitsubishi Electric.
Oltre a un alto know-how di tipo ingegneristico e di sistema in ambito
ambientale ed energetico, Mitsubishi
Electric ha allargato il portafoglio
delle soluzioni con il DCS (distributed
control system) PMS XPro, basato su
piattaforma iQ, che favorisce cinque
aspetti fondamentali per le aziende: innovazione (informazione più
efficace per l’operatore; strumenti
molto più performanti per lo sviluppo ingegneristico); sostenibilità
(ambiente più sicuro; riduzione del
consumo energetico; miglioramento
produttivo); produttività (miglioramento continuo degli asset in termini
di performance e utilizzo); sicurezza
(notifiche più chiare per l’operatore;
sistema di sicurezza integrato); visibilità (chiarezza operativa mediante
dashboard integrati per la gestione
produttiva).
MATERIALI
Dalle
rulliere
alle maniglie
ELENA CASTELLO
,AæRECENTEæ"I-UæâæSTATAæLOCCASIONEæPERæ%LESAæAZIENDAæ
SPECIALIZZATAæNELLAæPRODUZIONEæDIæCOMPONENTIæSTANDARDæPERæ
LINDUSTRIAæMECCANICAæPERæPRESENTAREæDIVERSEæNOVITÝæDIæPRODOTTOæ
!DæESEMPIOæLAæGAMMAæDIæRULLIEREæ%LEROLLæCHEæSIæCARATTERIZZANOæ
PERæMODULARITÝæSOSTITUIBILITÝæSCORREVOLEZZAæSILENZIOSITÝæEæ
RESISTENZAæ#OMEæPUREæLEæERGONOMICHEæMANIGLIEæ%LESAæEæILæNUOVOæ
MODELLOæ$$%æLINDICATOREæDIæPOSIZIONEæELETTRONICOæAæCOMANDOæ
DIRETTOæCONæALIMENTAZIONEæAæBATTERIA
All’inizio di ottobre si è conclusa l’edizione numero ventinove di
Bi-Mu, l’appuntamento fieristico
biennale dedicato all’industria delle macchine utensili, dei sistemi
di produzione, dei robot, e di tutte
le tecnologie annesse. Bi-Mu ha
rappresentato un’importante vetrina anche per le più avanzate
proposte di componentistica; tra
gli espositori in questo specifico
ambito, anche Elesa, azienda specializzata nella produzione di componenti normalizzati in plastica e
metallo per l’industria meccanica.
82
progettare 384 ‡
OTTOBRE
2014
Elesa, oltre ad una selezione di
prodotti tratta dal suo catalogo,
che annovera oltre 27.000 codici
prodotto, ha presentato nel corso
della manifestazione una serie di
interessanti novità recentemente
diffuse sul mercato.
Rulliere e maniglie
Si parte dalla nuova gamma di
rulliere Eleroll, già protagonista ad
Hannover Messe e a ‘Components
for processing and packaging’ a
Düsseldorf. Modularità, sostituibilità, scorrevolezza, silenziosità
e resistenza sono i tratti distintivi
di questo innovativo prodotto. Gli
elementi di scorrimento sono disponibili a rulli (RLT-U), in tecnopolimero a base poliammidica nero
oppure in poliuretano termoplastico antigraffio grigio per la movimentazione di materiali delicati, o
a sfere (RLS-U), in tecnopolimero a
base acetalica bianco, ideali per la
movimentazione omnidirezionale.
La linea Eleroll è inoltre corredata
da un’ampia serie di accessori componibili in tecnopolimero a base
poliammidica, che migliorano il
posizionamento, la funzionalità e
la sicurezza delle rulliere.
Ergonomia, design e funzionalità
sono le caratteristiche principali
dalla nutrita gamma di maniglie
Elesa. Tra le maniglie da incasso
per portelli e pannelli di macchine
e protezioni, si annoverano due
serie in tecnopolimero rinforzato
con fibra di vetro, che spiccano per
la facilità di montaggio. La serie
PR-PF, caratterizzata da ingombri
ridotti al minimo e da un’elevata
ergonomia che rende facile e sicura
la presa; il modello ripiegabile da
incasso MPR, invece, si distingue
per la particolare resistenza meccanica e alla corrosione garantita dal
perno di rotazione e dalle molle di
richiamo in acciaio inox. Accanto al
tecnopolimero, Elesa propone anche soluzioni in differenti materiali
metallici: la maniglia ripiegabile
da incasso GN 425.4, in acciaio
cromato; la maniglia a scomparsa
da incasso RH-EE, in acciaio inox
Aisi 304 con finitura elettrolucidata;
la maniglia a scomparsa da incasso
RH-SK, in alluminio con finitura
semi-mat smaltata; le maniglie da
incasso con montaggio frontale o
posteriore RH-SG, in alluminio anodizzato con finitura satinata. Grazie
alla loro versatilità e alla grande
capacità di personalizzazione, le
maniglie Elesa trovano impiego in
un ampio spettro di applicazioni
industriali.
Indicatore di posizione
Altra interessante novità che Elesa
ha proposto alla Bi-Mu è stato il
DD51-E, l’indicatore di posizione
elettronico a comando diretto con
alimentazione a batteria. Ciò che
rende l’indicatore DD51-E unico sono soprattutto le molteplici possibilità di programmazione. Grazie alle
funzioni disponibili e ai parametri
programmabili in modo semplice e
immediato attraverso tre tasti, un
solo articolo può essere utilizzato
per le più svariate applicazioni (che
prevedono, ad esempio, diversi
passi dell’albero di comando, sensi di rotazione e unità di misura).
Completano il profilo del DD51-E
le sue caratteristiche strutturali: la
base e la cassa di contenimento in
tecnopolimero ad alta resistenza
unite con saldatura ad ultrasuoni
per un’alta protezione dagli agenti
esterni, l’ampio display LCD a 5
cifre, di altezza 8,0 mm, che garantisce un’ottima leggibilità anche a
distanza e da diversi angoli di osservazione, la lunga durata (oltre 5
anni) della batteria interna al litio,
facilmente sostituibile senza necessità di smontaggio dell’indicatore
dall’albero di comando e senza la
perdita dei parametri configurati.
progettare 384 •
OTTOBRE
2014
83
AUTOMAZIONE
ZIONE
,OCKHEEDæ-ARTINæHAæ
TINæHAæ
ORRETTEæ
COLLAUDATOæLEæTORRETTEæ
ARRIæ
INSTALLATEæSUIæCARRIæ
ARMATIæ7ARRIORæ
AæSTABILITÝæEæLEæ
VERIFICANDONEæLAæSTABILITÝæEæLEæ
ERæEFFETTUAREæ
PERFORMACEæ0ERæEFFETTUAREæ
ONIæLAZIENDAæ
QUESTEæOPERAZIONIæLAZIENDAæ
DATAAL
INGLESEæSIæâæAFFIDATAæALæ
SISTEMAæDIæPROVAæ-OOGæ
CHEæHAæSVILUPPATOæUNæTESTæDIæ
STABILITÝæEæOTTIMIZZAZIONEæDELæ
PUNTAMENTOæDELLARMAæPERæ
SIMULAREæLEæMANOVREæTIPICHEæ
DELæCAMPOæDIæBATTAGLIA
Ottimizzare
il fuoco del
carro armato
Moog Industrial Group, una divisione di Moog Inc. e leader nella
fornitura di simulatori, ad alte prestazioni ha fornito un sistema di test
per torrette all’impianto di Ampthill
(UK) della Lockheed Martin. L’azienda effettuerà prove in merito alla
stabilizzazione e alla performance
delle torrette, installate sul carro
armato Warrior, come previsto dai
programmi di miglioramento delle
prestazioni del carro e dei veicoli
da ricognizione e combattimento
leggeri, di cui General Dynamics UK
è il capo commessa. Lo sviluppo del
Warrior comprende l’adattamento e
l’integrazione del Cased Telescopic
Gun da 40 mm in una nuova torretta
più moderna. Questo ha richiesto lo
sviluppo di un nuovo test di stabilità
84
progettare 384 ‡
OTTOBRE
2014
ELENA C
CASTELLO
S
O
e ottimizzazione del puntamento
dell’arma, per simulare le manovre
tipiche del campo di battaglia. In
passato, queste simulazioni erano
condotte, a distanza, in esterno o
presso il poligono, dove gli ingegneri regolavano il puntamento e
le impostazioni di stabilità, in condizioni non certo ideali. In caso di
test reali sul campo, gli ingegneri
riscontravano notevoli difficoltà nel
replicare i movimenti del mezzo
e il loro lavoro era ulteriormente
limitato dalle condizioni metereologiche e dai continui cambiamenti
del terreno.
La prova di simulazione
Lockheed Martin, per trovare una
soluzione per migliorare la modalità
di esecuzione delle prove, si è rivolta
a Moog, società specializzata in vari
settori quali i collaudi, le simulazioni e il motion control. Il sistema di
prova per torretta, fornito da Moog,
è composto da un simulatore di
movimento a 6 gradi di libertà, un
pannello di controllo e il Replication
Module integrato nella software suite di Moog.
La soluzione Moog assicura le prestazioni dinamiche richieste, raggiungendo carichi di lavoro fino a
8.000 kg. Sulla parte superiore della
piattaforma, Lockheed Martin può
installare una vera torretta o un
sistema d’arma a controllo remoto.
Il sistema Moog è in grado di gestire
carichi fino a 24.000 kg e soddisfare
i requisiti specifi ci relativi a parti-
Smantellare impianti nucleari
colari movimenti, velocità o accelerazioni. Il Replication Software di
Moog riproduce accuratamente i file
registrati durante i test eseguiti su
un campo di prova tradizionale, da
un veicolo dotato di strumentazione
completa. Una simulazione, svolta
completamente in laboratorio, che
permette di risparmiare tempo, migliorare l’intero processo delle prove e l’affidabilità dei risultati. Il software Moog estrae velocemente un
insieme di dati in grado di riprodurre
fedelmente l’andamento del terreno
da simulare. Il sistema di prova di
Moog esegue test indoor, 24 ore
su 24 e 7 giorni su 7, consentendo
agli ingegneri di mettere a punto
il set-up ottimale del veicolo, per
renderlo pronto al combattimento.
Un’altra applicazione di Moog Industrial Group riguarda
la fornitura di un sistema di motion control e servizi
di ingegneria a James Fisher Nuclear Ltd (JFN)
per il manipolatore a braccio ModuMan 100
impiegato durante lo smantellamento
degli impianti nucleari. Il manipolatore è utilizzato per afferrare e
spostare materiali, evitando il
contatto umano. Si tratta di
un dispositivo simile a un
braccio, con vari gradi di
libertà ed è impiegato per
trattare materiali radioattivi
o biologici pericolosi, in luoghi
inaccessibili o per applicazioni in
ambito chirurgico e aerospaziale. JFN
ha deciso di sviluppare e fornire un braccio
meccanico durevole e di facile manutenzione,
per
il
trattamento di rifiuti nucleari immagazzinati in
vari siti in
tutto il Regno Unito. L’azienda ha contattato Moog nel
Regno Unito
per lo sviluppo di un sistema idraulico di controllo del movimento e per la modellazione
e simulazione durante la progettazione del prodotto. Le competenze ingegneristiche
unitamente alla tecnologia del software di controllo e dei servo-azionamenti di Moog,
assicurano il movimento accurato del braccio di manipolazione a 6 assi idraulici.
Progettato per operazioni di smantellamento nell’industria nucleare, può sollevare
100 kg in un raggio di 2,3 m ed è in grado di raggiungere le scorie radioattive attraverso un portello standard da 270 millimetri di diametro. É dotato di 3 modalità di
funzionamento (Joint, Tool e World) con opzioni Taught Paths e Collision Avoidance.
Impiega componenti industriali affidabili come: resolver, attuatori, servo valvole e
sensori, che sono integrati e azionati da un sofisticato software di controllo. Il sistema
di controllo Moog è costituito dai seguenti prodotti progettati e costruiti da Moog: due
servo controller II (MSC II), tre servo controller I (MSC 1), due servo azionamenti (MSD)
e dal motion control software. Il sistema permette la rotazione della spalla di ±130º,
una elevazione della spalla di ±90º e del gomito di ±130°, una rotazione del polso
di ±130° e una flessione di altrettanti ±130°, la rotazione continua dell’utensile e
l’apertura della pinza compresa tra 0-150 mm. Tutti i componenti Moog fondamentali
per il controllo del movimento sono situati al di fuori dell’area radioattiva. Il primo
ModuMan 100 è stato consegnato al cliente per testarlo e valutarlo in un laboratorio
per i test nucleari nel Regno Unito.
Una soluzione che elimina le spese
necessarie per i test sul campo con
un veicolo completamente operativo e consente di lavorare in un
ambiente controllato. I principali
vantaggi del sistema di prova per
torrette Moog comprendono: sviluppo del progetto ed esecuzione
dei test in laboratorio invece che in
esterno, accelerazione del processo di sviluppo, test più efficaci e
convenienti, riproduzione accurata
dei file (errore RMS generalmente
<10%), ripetibilità del movimento al
100%, user-friendly (dai 2 ai 3 giorni
di formazione).
progettare 384 ‡
OTTOBRE
2014
85
SOFTWARE
Con l’innovazione
sotto controllo
GIOVANNI ROSSI
&IARTæ-AREæAZIENDAæSPECIALIZZATAæNELæSETTOREæDELLAæNAUTICAæDAæDIPORTOæSIæAFFIDAæAæ
(OLONIXæPERæGESTIREæALæMEGLIOæILæCICLOæDIæVITAæDEIæSUOIæPRODOTTIæDALLAæTRACCIABILITÝæDIæOGNIæ
SINGOLOæSCAFOæALLEæFASIæDIæASSEMBLAGGIOæPERSONALIZZATOæVELOCIZZANDOæIæPROCESSIæEæIæ
TEMPIæDIæRISPOSTAæAGLIæUTILIZZATORI
Holonix, spin-off del Politecnico di Milano, specializzata nel product lifecycle
knowledge e Fiart Mare, storico cantiere
navale italiano, hanno presentato un
nuovo progetto volto, secondo le due
aziende, a cambiare l’approccio stesso
alla nautica. Dopo aver rivoluzionato il
concetto di ‘nautica per tutti’, realizzando nel 1960 Conchita, la prima imbarcazione con scafo in vetroresina in Europa,
Fiart Mare si è affidata a Holonix per
innovare i propri processi e soddisfare
le esigenze dei propri utilizzatori globali.
86
progettare 384 •
OTTOBRE
2014
Processi più efficienti
Fiart Mare, riconosciuta per il suo forte
spirito innovativo, ha sempre posto
estrema attenzione all’efficienza dei
propri processi, elemento fondamentale per assicurare prodotti vincenti,
personalizzati, sicuri e all’avanguardia.
Per migliorare ulteriormente, l’azienda
era alla ricerca di un valido partner
tecnologico in grado di capire il mercato di riferimento e proporre risposte
valide e concrete. Il team di Holonix,
grazie al proprio know-how, ha saputo
fornire la soluzione ideale per garantire
a Fiart Mare una radicale ottimizzazione
e formalizzazione dei processi operativi,
resa possibile da una minuziosa tracciabilità di ogni singola fase, elemento
e prodotto.
Tracciabilità dell’imbarcazione
L’intero progetto si basa sulla piattaforma i-LiKe di Holonix, la più avanzata soluzione a moduli per ottimizzare
la gestione dell’intero ciclo di vita dei
prodotti, aumentare l’efficienza dei pro-
cessi e migliorare la competitività delle
imprese. Per rispondere alle esigenze di
Fiart Mare, Holonix ha rapidamente adeguato la piattaforma i-LiKe alle esigenze
del settore nautico, integrandosi con
l’infrastruttura tecnologica pre-esistente
in azienda. L’implementazione di i-LiKe
garantisce a Fiart Mare di razionalizzare i processi operativi, assicurando un
monitoraggio minuzioso delle varie fasi
di cantiere. In i-LiKe, ogni barca è una
storia unica e inequivocabile, tracciata
istante per istante. In ogni momento,
ogni operatore riceve sul proprio palmare chiare e puntuali istruzioni operative.
Tutto il processo di cantiere è sotto
controllo e può essere rapidamente
aggiornato per soddisfare al meglio le
richieste dei clienti, contenendo tempi
e costi.
“Le barche sono prodotti estremamente complessi e non consentono alcun
margine di errore. È proprio tenendo
a mente questa esigenza che abbiamo
sviluppato la versione nautica di una
piattaforma tecnologica all’avanguardia
come i-LiKe, che consente di utilizzare
in maniera intelligente i dati di prodotto
- ha dichiarato Jacopo Cassina, amministratore delegato di Holonix -. Poter
offrire a un’eccellenza italiana come
Fiart Mare una soluzione che cambia il
modo di intendere i processi operativi
è per noi motivo di grande orgoglio”.
Per vincere le sfide
Jacopo Cassina, a.d. di Holonix, risponde ad
alcune domande su uno dei temi più caldi
di questo momento storico per l’industria.
Senza dubbio per uscire dalla crisi sono
necessari una serie di interventi: sia a carico degli imprenditori sia delle Istituzioni.
“Nel mondo attuale - ha detto Cassina - la
competizione si gioca a tutto tondo, usando
driver adeguati. Il contenimento dei costi e
la qualità non sono più sufficienti per vincere
le sfide che i sempre più competitivi mercati
presentano. Occorre fare di più, c’è l’esigenza di innovare. Questo si traduce nello
sviluppare prodotti e servizi che gli altri non
offrono, con modalità diverse e distintive,
capaci di soddisfare le esigenze dei clienti.
L’innovazione continua è la miglior leva
per competere per le aziende occidentali”.
L’innovazione si deve limitare al prodotto o espandersi anche ai processi? “L’innovazione
deve essere totale. Già nel secolo scorso un grande economista come Schumpeter ce lo
ha insegnato: occorre innovare prodotti, processi, servizi, organizzazione. Solo così si
può mandare avanti il mondo”. Quali sono allora le principali tecnologie presenti sul
mercato in grado di aiutare l’innovazione? “In questa sfida all’innovazione continua ha concluso Cassina -, possiamo farci aiutare dai numerosi metodi e strumenti che oggi
giorno esistono. In Holonix siamo convinti che una buona parte di innovazione si possa
ottenere grazie all’utilizzo di tecnologie informatiche pervasive, distribuite ed efficienti.
Questo è il nostro core business: dare alle imprese tecnologie IT capaci di gestire al
meglio la conoscenza aziendale, primariamente quella di prodotto”.
G. Peloso
La piattaforma i-LiKe di Holonix, ottimizza la gestione dell’intero ciclo di vita dei prodotti.
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OTTOBRE
2014
87
SOFTWARE
Cosa dire
i-LiKe garantisce a Fiart Mare di
razionalizzare i processi operativi.
“Una barca è lo status symbol per eccellenza, ma deve anche essere capace
di cavalcare tutte le sensazioni che il
mare offre.
Questo è ciò che abbiamo in mente
quando uniamo design e tecnologia,
innovazione e artigianalità”, ha detto
Ernesto De Bartolomeis di Fiart Mare.
E ha continuato: “Con i-LiKe, Holonix
ci ha dato la possibilità di interagire
in modo ancora più approfondito con
i nostri prodotti, e a trarne i benefici
maggiori saranno ancora una volta i
nostri utilizzatori”.
Holonix, spin-off del Politecnico di
Milano, nasce nel 2010 dopo anni
di ricerche a livello internazionale,
condotte da Marco Taisch e Jacopo
Cassina.
Obiettivo dell’azienda è aiutare le
imprese a ottimizzare i propri processi operativi produzione, logistica, manutenzione, assistenza ecc.
tramite un approccio innovativo,
basato sulla capacità di gestire la
conoscenza generata nel ciclo di
vita di un prodotto in modo efficiente. Per questo motivo, il gruppo di lavoro di Holonix ha creato
la piattaforma i-LiKe (Intelligent
lifecycle data and knowledge), una
moderna soluzione a moduli per le
imprese che vogliono ottimizzare
la gestione dell’intero ciclo di vita dei propri prodotti utilizzata in
diversi comparti: dal chimico al
manifatturiero, dal nautico all’elettrodomestico.
euovi traguardi
Insiveerm
so n
PALAZZO DELLA CULTURA E DEI CONGRESSI
DI BOLOGNA
6 NOVEMBRE 2014 ore 8.30-17.30
88
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progettare 380 ‡
MAGGIO
2014
Per registrarsi: www.nuovamacut.it/nmlive2015
Mostre
Convegno
2015
10 marzo
m
2015
MC4-Motion Control for 2015
MC4-M
18 giugno 2015
ITE Day – Industrial Technology Efficiency Day 2015
INDUSTRIAL D
TECHNOLOGY A
EFFICIENCY Y
Data da segnare in agenda! Impossibile mancare
all’edizione 2015 di
d MC4-Motion Control for
che in questi anni si è sempre confermata essere
l’appuntamento di riferimento per chi vuole
conoscere in modo approfondito tutte le tecnologie
per il controllo del movimento al servizio di macchine
e impianti. Un solo giorno, una vera full immersion.
15 ottobre
ot
2015
S&PI – Sensors a
and Process Instrumentation 2015
S PI
&
Dopo il riscontro positivo registrato da parte delle
aziende espositrici e dei partecipanti, Fiera Milano
Media propone in linea con la scorsa edizione una
sessione plenaria realizzata con l’autorevole
contributo di Business International, le sessioni di
presentazione dei prodotti ad opera delle aziende
espositrici e i laboratori organizzati dalle
Redazioni in collaborazione con primarie aziende
del settore durante i quali i visitatori potranno
imparare veramente qualcosa sui prodotti, come
utilizzarli, e come realizzare vere e proprie
applicazioni sotto la guida di esperti.
10 dicembre 2015
Machine Automation
SENSORS
& PROCESS
INSTRUMENTATION
Unica mostra convegno
convegn dedicata all’automazione,
alla sensoristica e alla strumentazione di processo,
S&PI si presenta ques
quest’anno con una formula rinnovata
e ricca. Due le sessioni
session importanti: “Tech”, nella quale
si parlerà delle metodologie
metodo
di rilevazione e misura
più promettenti nell’att
nell’attuale scenario tecnologico,
di comunicazione, di b
bus di campo e wireless,
e “Industry” in cui ci si focalizzerà su alcuni tra i più
rilevanti settori applica
applicativi per le soluzioni
di automazione e strum
strumentazione di processo:
Oil & Gas,Acqua e Life Science.
O
L’evento quest’anno si focalizzerà sul tema del packaging
con particolare attenzione ai settori applicativi
del food&beverage e del life science: focus principale
saranno la tracciabilità dei prodotti e l’identificazione,
con interessanti excursus nel mondo della visione artificiale
quale chiave di volta per migliorare la qualità dei manufatti
e ottimizzare i processi in linea e a fine linea. La formula
proposta è teorico-pratica: in una sola giornata si potrà
partecipare alla sessione convegnistica ‘tecnologica’,
alla parte espositiva e ai tanto attesi laboratori.
Una modalità in grado di fare davvero ‘cultura’.
Per informazioni: Elena Brusadelli Tel. 335 276990
www.mostreconvegno.it
elena.brusadelli@fieramilanomedia.it
NEWS
Adesivi per industria ottica
Nuove taglie di riduttori conici
Delo presenta lo speciale adesivo industriale che secca per esposizione al calore Delomonopox LT204, che offre piena tenuta già a
soli 60 °C, contro i 100-150 in genere necessari per questo tipo di
adesivi, per applicazioni su parti e componenti sensibili al calore e alle
influenze ambientali. Questa resina epossidica è la soluzione ideale
per assemblare parti nell’industria ottica, dove i componenti montati
in mini-camere, attuatori
e infrarossi, sensori ottici
o di movimento per elettronica di consumo hanno micro-ottiche spesso
ricoperte da rivestimenti
anti-riflesso o filtri, e che
possono venire danneggiati se esposti a temperature elevate. L’adesivo mono-componente e
multi-uso offre eccellente
tenuta su molti tipi di plastica, inclusi LCP, PA e PPS, ma anche su metalli e compositi FR4,
e può essere erogato con aghi dal diametro ridotto fino a 200 μm,
esigenza comune nell’elettronica di consumo per realizzare strutture
dalle dimensioni molto ridotte. Il processo di asciugatura a 60°, oltre a diminuire lo stress termico e il consumo di energia, consente
anche di ridurre l’orditura dei componenti, e le tensioni all’interno
dell’assemblato.
Bonfiglioli annuncia le nuove taglie intermedie
HDP 125 e HDO 125 per i riduttori paralleli ed
elicoidali conici per carichi pesanti: le due nuove
taglie sono disponibili in 2, 3 e 4 stadi, con una
gamma di rapporti di riduzione da 1:9 a 1:500. La
coppia d’uscita maggiore è di 49 kNm, e le due
serie sono migliorate nell’area di coppia tra 40 kNm
(HDP 120) e 70 kNm (HDP 130), fondamentale
per applicazioni quali coclee a vite, sistemi di
sollevamento,
pompe,
trasportatori,
miscelatori e miscelatoriagitatori. La nuova taglia 125, di
prossima introduzione e già presentata a clienti e
visitatori all’ultima Fiera di Hannover in Germania,
mantiene le caratteristiche di robustezza e
affidabilità delle serie HDP e HDO, presentando un
design esterno completamente rinnovato, e che
verrà applicato in futuro all’intera serie.
Sensori versatili e compatti
Sicurezza senza contatto
I nuovi sensori a riflessione
serie LR-T di Keyence
offrono rilevamento versatile
basato sul tempo di volo,
con circuito integrato su
misura, interfaccia intuitiva
e indicatore ad alta visibilità,
per facile installazione e
risoluzione problemi, in un
involucro metallico compatto
e robusto. Possono essere
installati in ogni ambiente,
sia su apparecchiature nuove che esistenti, garantendo rilevazioni efficienti
e stabili da qualunque posizione di montaggio, vicino o lontano dal target,
orizzontale, verticale o in diagonale rispetto ad esso. La nuova tecnologia
impiegata permette di rilevare anche target ritenuti in precedenza non
rilevabili, e consente di personalizzare il sensore alle specifiche applicazioni
dell’utente, e la combinazione con la tecnologia HS2 assicura rilevamenti
sempre stabili anche a grande distanza, indipendentemente da colore, finitura
superficiale e angolazione. La serie è ideale per rilevare target in posizioni
prestabilite, ma è studiata anche per rilevamenti basati su variazione delle
distanze, come per livelli o controllo di tensione dei nastri, e un singolo
sensore consente rilevazioni da 0.06 a 5 m di distanza.
Sick amplia la propria gamma di interruttori
di sicurezza senza contatto con tecnologia
transponder con la nuova serie di sensori TR4
Direct, dal design compatto, massima protezione
contro le manomissioni, grazie agli attuatori a
codifica unica o multipla, e collegabili in serie,
potendo connettere più dispositivi a un’unica
centralina di sicurezza, con grande risparmio di
ingressi. Il nuovo interruttore TR4 a transponder
soddisfa il Performance Level conforme a EN
ISO 13849 e il SIL3 in conformità alla IEC 61508.
Ogni TR4 Direct ha due uscite di sicurezza Ossd
per una connessione semplice alla centralina,
e sono disponibili 10 diversi modelli, con forme
cilindriche, rettangolari, diversi attuatori, con porte
e protezioni removibili, per consentire svariate
configurazioni possibili con protezione senza
contatto. L’alta tolleranza ai disallineamenti delle
porte evita il rischio di fermi macchina per vibrazioni
e allineamenti scorretti, mentre magneti integrati
nella maggior parte dei sensori della famiglia
assicurano la ritenuta delle porte. Opzionale infine
l’indicatore di zona di confine integrato.
progettare 384 •
OTTOBRE
2014
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NEWS
Cuscinetti speciali
per l’alimentare
NSK ha progettato una gamma di
prodotti per il food & beverage,
unendo materiali, tenute e sistemi
di lubrificazione innovativi atti a
ridurre i costi di manutenzione degli
impianti. La tecnologia di lubrificazione
Molded-Oil, per applicazioni con
elevati requisiti di igiene, offre rilascio
graduale del lubrificante, assicurando
la giusta lubrificazione per lunghi
periodi di tempo e riducendo il rischio
di perdite di olio, con possibilità di
impiegare lubrificanti certificati Usda
H1. Altri prodotti nella gamma per food
& beverage includono i supporti SilverLube, soluzione a basso costo per
applicazioni di processo con frequenti
Motore Parker per Brammo
Il motore per trazione GVM (global vehicle motor) di Parker, ‘si dimostra un
componente vincente del grande successo che Brammo sta ottenendo nelle
competizioni con motocicli elettrici’. Il peso ridotto abbinato alla potenza elevata
consente ai motori per trazione GVM di soddisfare perfettamente questa e molte altre
applicazioni per gli
attuali veicoli elettrici
e ibridi.
Nel 2012 Brammo
vinse il campionato
del mondo per
motociclette elettriche
utilizzando il motore
GVM di Parker e oggi
un motore GVM210
fornisce ancora più
potenza alla moto
Brammo Empulse
RR offrendo ben 155
cavalli alla ruota posteriore. Il nuovissimo motore Pmac di Parker impiega lamierini
sottilissimi in grado di aumentare la densità di potenza e nello stesso tempo di ridurre
le perdite per corrente parassita. Inoltre, la costruzione segmentata dello statore
permette la realizzazione completamente automatizzata dell’avvolgimento bobina. Il
team di gara Brammo, con sede in Oregon negli USA, impiega una versione in kit del
motore, assemblata nell’alloggiamento custom e capace di minimizzare la dimensione
della struttura. Versione in kit e non, il GVM è disponibile raffreddato ad aria oppure
acqua e lo statore può essere anche fornito in kit e integrato in un alloggiamento
circolare.
Nuovi motori SEW ad alta potenza
lavaggi con agenti corrosivi e sostanze
chimiche, con inserti lubrificati con
grasso approvato per l’industria
alimentare. La serie Life-Lube unisce
invece la resistenza alla corrosione
degli alloggiamenti dei cuscinetti
Silver-Lube con la tenuta e l’efficiente
lubrificazione degli inserti MoldedOil. Infine NSK offre i cuscinetti
Aqua-Bearing, studiati per garantire
ottima resistenza alla corrosione con
temperature fino a 150°C, e cuscinetti
a sfere in acciaio inox per elevata
resistenza alla corrosione.
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progettare 384 •
OTTOBRE
2014
SEW-Eurodrive completa la serie modulare dei propri motori DR..
nella fascia alta di potenza, aggiungendo le due nuove taglie 250/280,
disponibili nelle versioni DRS.. (standard efficiency), DRE.. (high
efficiency) e DRP.. (premium efficiency), soddisfacendo le classi
di efficienza energetica IE1, IE2 e IE3. L’offerta di motori asincroni
trifase di SEW si estende
in questo modo dalla
taglia 71 alla 315. I due
nuovi modelli presentano
dimensioni ottimizzate dei
motori, restando tuttavia
compatibili con quelli della
serie DV(E) 250/280, per
eventuali retrofit. Le nuove
taglie sono disponibili in
combinazione con riduttori
SEW-Eurodrive o con
adattatore IEC/Nema, e
su richiesta possono essere fornite con freno meccanico integrato,
nella serie di freni a disco elettromagnetico BE, a corrente continua
e disponibile in taglie 60/62 e 120/122. Le nuove taglie 250/280
mantengono inoltre tutte le opzioni fornibili sulle taglie 225 e 315 della
serie DR.., e sono adatte a impiego in ogni parte del mondo, anche in
versione a 60 Hz sviluppata per il mercato americano.
&
Gllili uomini
Gli
mini
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h fanno
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fa lle impres
imp
iimprese
impr
STRATEGIE ƕ MACROECONOMIA ƕ NUOVI MERCATI ƕ INTERNAZIONALIZZAZIONE ƕ FINANZA ƕ FORMAZIONE ƕ INNOVAZIONE
La rivista per il management
RASSEGNA
CILINDR I P N E U M AT I C I E ID RA UL ICI
Al lavoro
sui cilindri
A CURA DI STEFANO VIVIANI
!LESAGGIæCORSEæBARxæ)LæCILINDROæPRESENTATOæ
NELLEæSUEæCARATTERISTICHEæEæPOTENZIALITÝæDAæTANTIæ
PRODUTTORIæCHEæNEæCURANOæSENZAæSOLUZIONEæDIæ
CONTINUITÝæLOæSVILUPPOæEæILæPERFEZIONAMENTOæ
ADOTTANDOæINæPARALLELOæACCORGIMENTIæPROGETTUALIæEæ
COSTRUTTIVIæCHEæNEæACCRESCANOæLAFlæDABILITÝæ
Aignep presenta i cilindri compatti a normativa ISO 21287 serie W, prodotti interamente in Italia come
tutti i materiali e i componenti. Questi cilindri sono realizzati con alesaggi da 20 mm a 100 mm e hanno
un ingombro inferiore del 50% rispetto a un cilindro ISO 15552 di misure equivalenti. Il vantaggio di questi
cilindri è l’interfaccia ISO che permette l’abbinamento con i medesimi dispositivi di fissaggio dei cilindri ISO
15552; inoltre i quattro fori filettati permettono il fissaggio anche attraverso viti passanti. Il design è molto
pulito ed elegante. Le testate sono realizzate in alluminio anodizzato; gli ammortizzatori elastici fissi assicurano
l’assorbimento dell’energia residua e consentono uno scorrimento lineare e silenzioso anche a velocità elevate;
tutte le guarnizioni dinamiche sono in poliuretano e il pistone è magnetico. Il tubo e le testate sono dotati su tre
lati di scanalature per l’inserimento e il fissaggio di sensori di finecorsa. I cilindri ISO 21287 sono disponibili nella
versione a semplice effetto con molla anteriore o posteriore, a doppio effetto con stelo singolo o passante (con
filetto femmina standard oppure maschio su richiesta), oppure antirotazione.
Agop Oleoidraulica ha ampliato la propria gamma produttiva con la produzione di servomotori
idraulici per l’azionamento di distributori per turbine idrauliche. Questo tipo di applicazione è
caratterizzato dalla presenza di fenomeni di fatica dovuti all’elevato numero di cicli di
posizionamento e regolazione in presenza di continue vibrazioni in esercizio; è inoltre
richiesta una elevata precisione nel rilevamento della posizione del servomotore. Queste
condizioni
hanno portato all’adozione di particolari accorgimenti progettuali e costruttivi per
assicurare un’elevata affidabilità
ridondante per la segnalazione della
del sistema di tenute e di tutti gli elementi meccanici, oltre all’impiego di un sistema
posizione tramite l’impiego di due diversi dispositivi di rilevamento. Questi servomotori possono
essere inoltre equipaggiati con sistemi di blocco meccanico per assicurare il mantenimento della posizione di fine corsa anche in assenza di
alimentazione idraulica.
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OTTOBRE
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Nelle applicazioni di assemblaggio a pressione e in quelle dove sia richiesta un’elevata forza di spinta i
sistemi ibridi pneumo-idraulici rappresentano una valida alternativa ai sistemi convenzionali presenti sul
mercato (idraulici, meccanici, pneumatici). Tali sistemi combinano i vantaggi propri dell’aria compressa
(facilità ed economia di approvvigionamento, pulizia, facile e veloce movimentazione) con le caratteristiche
del fluido idraulico (incomprimibilità e quindi precisione ed omogeneità nei movimenti). Alfamatic li
propone con forze di spinta da 0,5 a 100 t. I vantaggi che sottolinea sono: pulizia (le unità di spinta
pneumo-idrauliche vengono alimentate con la sola aria compressa di rete); rapidità (utilizzando la sola aria
compressa
per l’esecuzione della corsa di avvicinamento e la combinazione pneumo-idraulica per la corsa di lavoro, le unità
abbinano la velocità di un attuatore pneumatico con la forza di spinta del attuatore idraulico); precisione ed economicità.
Il programma di cilindri pneumatici proposto dalla comasca API ‘va oltre la maggior parte dei cilindri
normalmente richiesti dal mercato e comprende anche varie tipologie i cui volumi sono più modesti,
ma la cui importanza è indiscutibile’. Fra questi spiccano i nuovi cilindri a norme DIN ISO
6431 e Vdma 24 562 della serie AMT, disponibili negli alesaggi 160, 200, 250 e 320.
Si tratta di cilindri a tiranti esterni e tubo tondo in alluminio anodizzato. Le testate
sono in alluminio pressofuso e verniciato, lo stelo in acciaio C45 cromato e il pistone
in alluminio pressofuso. La serie è standard nella versione magnetica e con deceleratori
regolabili. Sono disponibili varianti, che è possibile combinare, quali: asta passante, guarnizioni per alta
temperatura (max 150
°C), stelo prolungato in acciaio temprato e cromato per applicare l’unità blocca stelo, stelo in acciaio inox. A richiesta i prodotti succitata sono
fornibili in conformità alla Direttiva ATEX 94/9/CE, classificazione II 2 GDc T5.
I costruttori di macchine sono sempre più esigenti e richiedono cilindri idraulici con un elevato
grado di affidabilità a costi ridotti. Bosch Rexroth risponde a queste esigenze con il cilindro serie
CDL2 per campi di pressione di 160 e 250 bar. Questi sono stati progettati e collaudati per due
milioni di cicli di lavoro. In tal modo ai progettisti viene data la possibilità di calcolare con precisione
il ciclo di vita dei cilindri per ogni applicazione e determinare il rapporto prezzo/prestazioni in
trasparenza. Il CDL 2 agevola e velocizza il processo di engineering grazie all’Interactive Catalogue
System (ICS) Rexroth, che consente di configurare online tutti i cilindri di questa serie e di integrare i
dati CAD direttamente nei disegni di progetto delle macchine.
Sempre nell’ottica di aumentare rispettivamente precisione e controllo dell’attuazione, Camozzi ha sviluppato i
nuovi attuatori pneumatici della serie 6PF, conformi alla norma ISO 15552, muniti di trasduttore di posizione lineare
potenziometrico integrato all’interno dello stelo. Questa tipologia di cilindro rende possibile, lungo tutta la corsa, il controllo
costante della posizione dello stelo, che viene rilevata elaborando la variazione di resistenza interna del trasduttore. Inoltre
il pistone è munito di guarnizioni per basso attrito e di un magnete permanente che rende possibile l’utilizzo di sensori
finecorsa esterni. La connessione elettrica, realizzata tramite un connettore M12 posizionato sulla testata posteriore, rende
il cilindro conforme al grado di protezione IP 67. I cilindri della serie 6PF sono disponibili in alesaggi che vanno da 50 mm
a 125 mm con corse standard da 50 a 500 mm con step di 50 mm. Il design robusto, la grande flessibilità d’installazione
e le elevate prestazioni li rendono adatti a essere utilizzati in particolare in applicazioni con cilindri tensionatori, cilindri
posizionatori, sistemi di riempimento, taglio e misura.
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RASSEGNA
CILINDR I P N E U M AT I C I E ID RA UL ICI
Conforti Oleodinamica è specializzata nella progettazione e produzione di cilindri
oleodinamici che vende in Italia e in tutto il mondo. Nel suo portafoglio prodotti si trovano:
cilindri oleodinamici completi e in kit, a norma ISO 6022 e ISO 6020/2, anche in versione
con sensori magnetici; cilindri oleodinamici compatti in alluminio e in acciaio; servo cilindri
ISO 6020/2 e ISO 6022 con trasduttore; attuatori rotanti, anche in versione con sensori
magnetici. La produzione è completamente Made in Italy, i processi produttivi documentati
e certificati ISO 9001, ogni cilindro viene collaudato secondo la normativa ISO 10100.
Contarini Leopoldo, produttore di cilindri oleodinamici saldati e componenti sfusi,
forte di un vasto stock di magazzino, arricchisce la gamma dei prodotti realizzati nello
stabilimento di Lugo di Ravenna, proponendo la pompa a mano interamente prodotta
in Italia e sviluppata in collaborazione con la divisione Interpump Enginering che ne ha
curato l’evoluzione tecnica ed estetica. La nuova pompa presenta diversi miglioramenti
sia funzionali sia estetici: la nuova fusione, che si presenta con uno styling accattivante,
è protetta da una mano di vernice color rosso vivace, lo stelo pompante è realizzato con
alta precisione di lavorazione e successivamente cromato. Altre caratteristiche sono: il
soffietto di protezione stelo standard, la guarnizione quad-ring sulla tenuta dello stelo,
l’invertitore in acciaio inox.
I cilindri Mill di Parker Hannifin sono adatti ad applicazioni pesanti e presentano una struttura
completamente in acciaio. L’ultima generazione amplia l’utilizzo standard di steli temprati a induzione per
offrire la massima resistenza ai danni. Nuova è la gamma di accessori di fissaggio che garantisce versatilità ai
progettisti. I cilindri Mill sono disponibili in due versioni: la serie MMA (pressione di esercizio nominale di 250
bar, conforme ISO 6022 e DIN 24 333), e la serie MMB (160 bar conformi ISO 6020/1). Queste serie integrano
caratteristiche come bussole rimovibili, testa e fondo separabili. Per garantire facilità di manutenzione e costi di
esercizio ridotti. I cilindri sono disponibili in diversi alesaggi, fino a un diametro di 320 mm e con corse fino a
5 m. Le caratteristiche standard includono di serie, per gli alesaggi fino a 200 mm, steli temprati a induzione,
ricoperti in cromo duro e lucidati. Le flange filettate rimovibili per il fissaggio di testa e fondo agevolano la manutenzione, mentre la canna in
acciaio a elevato spessore, microfinita internamente per ridurre al minimo l’attrito, prolunga la durata della guarnizione.
Ener Fluid da anni investe esperienza e qualità nella realizzazione di cilindri oleodinamici
a corsa breve, adatti all’impiego nelle svariate applicazioni di automazione industriale e nel
settore stampi. Tra le principali caratteristiche apprezzabili ci sono il corpo monoblocco che
rende questo cilindro compatto e robusto, garantendo ‘un funzionamento costante e sicuro
nel tempo, la rapidità di intervento, l’elevata forza in relazione alle loro dimensioni e la ridotta
necessità di manutenzioni’. Ener Fluid offre un’ampia gamma di cilindri in alluminio, fornibili
sia in versione con doppio stelo, sia in versione magnetica, permettendo così di rilevare la
posizione del pistone tramite un sensore montato sul cilindro. Sono altresì disponibili modelli
per applicazioni ad alte temperature di lavoro e modelli in acciaio per alte pressioni, con corse
personalizzabili a richiesta del cliente.
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OTTOBRE
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Ma g g i o ri a p p ro f o n d i me n t i s u : w w w . me c c a n i c a -plus.it
Metal Work propone un’ampia gamma di cilindri senza stelo, in grado di soddisfare le più
varie esigenze applicative. Alesaggi da 16 mm a 63 mm, corse da 50 a 5.700 mm. Il carrello
mobile può avere sistemi di guida diversi, secondo i carichi applicati e la rigidezza richiesta:
la versione base, con guide in tecnopolimero interne alla camicia; la versione con ‘guide a
V’, con un carrello esterno con guide a scorrimento in tecnopolimero antiusura; la versione
con guida in acciaio temprato e pattini a ricircolo di sfere. Una delle parti più delicate dei
senza stelo è la bandella flessibile, disposta longitudinalmente all’interno della camicia per
garantire la tenuta pneumatica. Metal Work ha sviluppato due versioni: la serie PU ha la
bandella in poliuretano rinforzato con anima in acciaio, è adatta ad alte velocità e ciclica elevata; la serie STD ha la bandella in acciaio inossidabile,
ed è adatta nelle applicazioni in cui possono essere presenti liquidi, ad esempio il fluido di taglio di macchine utensili, incompatibili con il
poliuretano. La più recente serie V-Lock, che può essere utilizzata nel sistema modulare brevettato Metal Work per la realizzazione di macchine di
movimentazione, montaggio, collaudo.
Ormai dal 1975 Cope costruisce una propria gamma di cilindri oleodinamici, e nell’ultimo
decennio si è specializzata in particolare nella realizzazione di cilindri a norme ISO standard e
magnetici e di cilindri compatti standard e magnetici. L’azienda vanta un’officina attrezzata
anche per eseguire cilindri speciali a disegno, secondo le esigenze del cliente. Le varianti possibili
sono: oleodinamici e pneumatici - doppio e semplice effetto, telescopici, con frenature fisse, con
frenature regolabili, saldati, tiranti, stabilizzatori, avvitati, con trasduttori di posizione incorporati,
con guarnizioni standard e viton.
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progettare 384 •
OTTOBRE
2014
AGENDA
AMB
Stoccarda (Germania)
16-20 settembre 2014
Salone internazionale sulla lavorazione
del metallo
Landesmesse Stuttgart
Tel +49 711 18560-0
Fax +49 711 18560-2440
[email protected]
BI-MU
Rho (Italia)
30 settembre - 4 ottobre 2014
Esposizione di utensili a deformazione
e asportazione, robot, automazione,
tecnologie ausiliarie
CEU-Centro Esposizioni Ucimu
Tel. 02 26255225
Fax 02 26255890
[email protected]
SFORTEC
Rho (Italia)
30 settembre - 4 ottobre 2014
Esposizione sulla subfornitura tecnica &
servizi per l’industria
CEU-Centro Esposizioni Ucimu
Tel. 02 26255225
Fax 02 26255890
[email protected]
MOTEK
Stoccarda (Germania)
6-9 ottobre 2014
Fiera internazionale sull’automazione
P. E. Schall GmbH & Co. KG
Tel. +49 7025 9206-0
Fax +49 7025 9206-620
www.schall-messen.de
EUROBLECH
Hannover (Germania)
21-25 ottobre 2014
Manifestazione internazionale sulla
lavorazione della lamiera
Mack Brooks Exhibitions Ltd
Tel. +44 1727 814400
Fax +44 1727 814401
[email protected]
PTC ASIA
Shanghai
27-30 ottobre 2014
The World Power Transmission and Control
Deutsche Messe
Tel. +49 511 890
Fax: +49 511 8932626
[email protected]
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progettare 384 ‡
OTTOBRE
2014
VISION
Stoccarda (Germania)
4-6 novembre 2014
The Heart of Vision Technology
Landesmesse Stuttgart
Tel +49 711 18560-0
Fax +49 711 18560-2440
[email protected]
JIMTOF
Tokio (Giappone)
5-9 novembre 2014
Fiera internazionale sulle macchine utensili
JIMTOF Fair Management
Tel. 03 55301333
Fax 03 5530122
TMTS
Taichung (Taiwan)
5-9 novembre 2014
Biennale internazionale di macchine utensili,
asportazione, lamiera, automazione, utensili
go lite - agenzia per Italia & Europa
Tel. 339 3829681
[email protected]
EICMA
Rho (Italia)
6-9 novembre 2014
72° Esposizione mondiale del motociclismo
Eicma
Tel. 02 6773511
[email protected]
Central Asia Machine World
Almaty (Kazakistan)
12-14 novembre 2014
Salone internazionale sulle macchine utensili
per asportazione e lavorazione lamiera
go lite - agenzia per Italia & Europa
Tel. 339 3829681
[email protected]
EIMA
Bologna (Italia)
12-16 novembre 2014
Esposizione internazionale di macchine
per l’agricoltura e il giardinaggio
FederUnacoma
Tel. 06 432981
Fax 06 4076370
[email protected]
METALEX
Bangkok (Thailandia)
19-22 novembre 2014
Fiera internazionale sulle macchine utensili
e lavorazione lamiera
go lite - agenzia per Italia & Europa
Tel. 339 3829681
[email protected]
DMP
Dongguan, Guangdong (Cina)
19-22 novembre 2014
Salone internazionale sulla lavorazione
stampi, stampaggio, pressofusione,
materie prime
go lite - agenzia per Italia & Europa
Tel. 339 3829681
[email protected]
SEATEC
Carrara (Italia)
4-6 febbraio 2015
Rassegna internazionale sulle tecnologie,
subfornitura e design per imbarcazioni,
yacht e navi
Carrara Fiere
Tel. 0585 787963
Fax 0585 787602
[email protected]
COMPOTEC
Carrara (Italia)
4-6 febbraio 2015
Rassegna internazionale sui compositi,
tecnologie e materiali avanzati
Carrara Fiere
Tel. 0585 787963
Fax 0585 787602
[email protected]
FASTENER FAIR
Stoccarda (Germania)
10-12 marzo 2015
Fiera internazionale per l’industria
della viteria, bulloneria e sistemi
di fissaggio
Mack Brooks Exhibitions
Tel. +44 1727814400
Fax +44 1727814501
[email protected]
JEC
Parigi (Francia)
10-12 marzo 2015
Manifestazione dei compositi
e nuovi materiali
Jec
Tel. +33 158361502
CONTATTI UTILI
A.P.I.
4ELææ
&AXææ
INFO APIPNEUMATICCOM
95
CONFORTI OLEODINAMICA
4ELææ
&AXææ
INFO CONFORTINETCOM
96
MSC SOFTWARE
4ELææ
&AXææ
INFOIT MSCSOFTWARECOM
20
ABB PROCESS
4ELææ
&AXææ
20
CONTARINI LEOPOLDO
4ELææ
&AXææ
MBOX CONTARININET
96
MUSEI CIVICI PALAZZO FARNESE
4ELææ
MUSEIFARNESE COMUNEPIACENZAIT
18
ADI ASS. DISEGNO IND.LE
4ELææ
&AXææ
INFO ADIDESIGNORG
17
21
NORDCOM
4ELææ
&AXææ
NORDCOM LEGALMAILIT
22
CONTINENTAL ITALIA
4ELææ
INFO CONTINENTALPNEUMATICIIT
AGOP OLEOIDRAULICA
4ELææ
&AXææ
)NFO !GOPIT
94
COPE
4ELææ
&AXææ
INFO COPEITALYIT
97
NSK ITALIA
4ELææ
&AXææ
INFOIT NSKCOM
92
AIGNEP
4ELææ
&AXææ
AIGNEP AIGNEPIT
94
DASSAULT SISTEMÈS ITALIA
4ELææ
&AXææ
66
PARKER HANNIFIN
4ELææ
&AXææ
PARKERITALY PARKERCOM
92/96
DATALOGIC
4ELææ
&AXææ
PR DATALOGICCOM
40
POLITECNICO DI MILANO
4ELææ
&AXææ
COMUNICAZIONE POLIMIIT
44/86
ALENIA AERONAUTICA
4ELææ
&AXææ
48/70
ALFAMATIC
4ELææ
&AXææ
INFO ALFAMATICGROUPIT
95
ANIE
4ELææ
&AXææ
COMUNICAZIONE ANIEIT
17
ASEM
4ELææ
&AXææ
ASEM ASEMIT
DELO
4ELææ
&AXææ
INFO DELODE
54/91
PTC
4ELææ
&AXææ
WEBCOMMENTI PTCCOM
21
RS COMPONENTS
4ELææ
&AXææ
20
ELESA
4ELææ
&AXææ
INFO ELESACOM
82
17
ENERFLUID
4ELææ
&AXææ
INFO ENERmæUIDSNCCOM
96
SEW EURODRIVE
4ELææ
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SEWIT SEWEURODRIVEIT
92
AUTODESK
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INFOITA AUTODESKCOM
32
FEDERMACCHINE
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FEDERMACCHINE FEDERMACCHINEIT
26
SICK
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MARKETING SICKIT
91
BLUSFERA
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66
IMQ IST. IT. DEL MARCHIO DI QUALITA’
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19
SKF INDUSTRIE
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SKF SKFCOM
19
BONFIGLIOLI
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BONlæGLIOLI BONlæGLIOLICOM
91
KEYENCE ITALIA
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INFO KEYENCEIT
91
SOUTHCO
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INFO SOUTHCOCOM
58
BOSCH REXROTH
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MARKETING BOSCHREXROTHIT
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MATTEI
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INFO MATTEIIT
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VALCOM
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INFO VALCOMIT
38
CAMOZZI
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INFO CAMOZZICOM
95
MAXON MOTOR ITALIA
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INFOIT MAXONMOTORCOM
21
VARVEL
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VARVEL VARVELCOM
20
CD-ADAPCO
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INFO ITCDADAPCOCOM
17
METAL WORK
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METALWORK METALWORKIT
97
VDMA
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VDMA VDMAORG
40
CIRA
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INFO CIRAIT
74
MITSUBISHI ELECTRIC EUROPE BV
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FACTORYAUTOMATION ITMEECOM
78
COMSOL
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INFO COMSOLIT
17
MOOG ITALIANA
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SALES MOOGIT
84
WITTENSTEIN – ALPHA
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INFO WITTENSTEINIT
progettare 384 •
22/36
OTTOBRE
2014
99
INFORMATIVA AI SENSI DEL CODICE IN MATERIA
DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
Informativa art. 13, d. lgs 196/2003
)¬ DATI¬ DEGLI¬ ABBONATI¬ SONO¬ TRATTATI¬ MANUALMENTE¬ ED¬ ELETTRONICA
MENTE¬ DA¬ &IERA¬ -ILANO¬ -EDIA¬ 3P!¬ n¬ TITOLARE¬ DEL¬ TRATTAMENTO¬ n¬
0IAZZALE¬#ARLO¬-AGNO¬¬-ILANO¬¬PER¬LINVIO¬DELLA¬RIVISTA¬RICHIESTA¬
www.meccanica-plus.it
www.tech-plus.it
www.fi eramilanomedia.it
Sede legale • Piazzale Carlo Magno, 1 - 20149 - Milano
Sede operativa ed amministrativa • SS. del Sempione, 28 - 20017 Rho (MI)
tel. +39 02 4997.1 fax +39 02 49976573 - www.tech-plus.it
Direzione
Giampietro Omati • Presidente
Antonio Greco • Amministratore Delegato
IN¬ABBONAMENTO¬ATTIVIT̬AMMINISTRATIVE¬ED¬ALTRE¬OPERAZIONI¬A¬CIÛ¬
STRUMENTALI¬ E¬ PER¬ OTTEMPERARE¬ A¬ NORME¬ DI¬ LEGGE¬ O¬ REGOLAMENTO¬
)NOLTRE¬SOLO¬SE¬Ò¬STATO¬ESPRESSO¬IL¬PROPRIO¬CONSENSO¬ALLATTO¬DELLA¬
SOTTOSCRIZIONE¬ DELLABBONAMENTO¬ &IERA¬ -ILANO¬ -EDIA¬ 3P!¬ POTR̬
UTILIZZARE¬ I¬ DATI¬ PER¬ FINALIT̬ DI¬ MARKETING¬ ATTIVIT̬ PROMOZIONALI¬
OFFERTE¬COMMERCIALI¬ANALISI¬STATISTICHE¬E¬RICERCHE¬DI¬MERCATO¬!LLE¬
MEDESIME¬ CONDIZIONI¬ I¬ DATI¬ POTRANNO¬ ALTRESÖ¬ ESSERE¬ COMUNICATI¬
AD¬ AZIENDE¬ TERZE¬ ELENCO¬ DISPONIBILE¬ A¬ RICHIESTA¬ A¬ &IERA¬ -ILANO¬ ¬
-EDIA¬3P!¬PER¬LORO¬AUTONOMI¬UTILIZZI¬AVENTI¬LE¬MEDESIME¬FINALIT̬
,E¬ CATEGORIE¬ DI¬ SOGGETTI¬ INCARICATI¬DEL¬TRATTAMENTO¬DEI¬DATI¬PER¬ LE¬
FINALIT̬ SUDDETTE¬ SONO¬ GLI¬ ADDETTI¬ ALLA¬ GESTIONE¬ AMMINISTRATIVA¬
DEGLI¬ABBONAMENTI¬ED¬ALLE¬TRANSAZIONI¬E¬PAGAMENTI¬CONNESSI¬ALLA¬
CONFEZIONE¬E¬SPEDIZIONE¬DEL¬MATERIALE¬EDITORIALE¬AL¬SERVIZIO¬DI¬CALL¬
CENTER¬AI¬SERVIZI¬INFORMATIVI
!I¬SENSI¬DELLART¬¬D¬LGS¬¬SI¬POSSONO¬ESERCITARE¬I¬RELATIVI¬
DIRITTI¬ FRA¬ CUI¬ CONSULTARE¬ MODIFICARE¬ CANCELLARE¬ I¬ DATI¬ OD¬ OPPORSI¬
AL¬ LORO¬ UTILIZZO¬ PER¬ FINI¬ DI¬ COMUNICAZIONE¬ COMMERCIALE¬ INTERATTIVA¬
RIVOLGENDOSI¬A¬&IERA¬-ILANO¬-EDIA¬3P!¬n¬3ERVIZIO¬!BBONAMENTI¬n¬
ALLINDIRIZZO¬ SOPRA¬ INDICATO¬ 0RESSO¬ IL¬ TITOLARE¬ Ò¬ DISPONIBILE¬ ELENCO¬
COMPLETO¬ED¬AGGIORNATO¬DEI¬RESPONSABILI
Informativa resa ai sensi dell’art. 2, Codice Deontologico
Giornalisti
!I¬ SENSI¬ DELLART¬ ¬ D¬ LGS¬ ¬ E¬ DELLART¬ ¬ DEL¬ #ODICE¬
$EONTOLOGICO¬ DEI¬ 'IORNALISTI¬ &IERA¬ -ILANO¬ -EDIA¬ 3P!¬ n¬ TITOLARE¬
DEL¬ TRATTAMENTO¬ ¬ RENDE¬ NOTO¬ CHE¬ PRESSO¬ I¬ PROPRI¬ LOCALI¬ SITI¬ IN¬
2HO¬ 33DEL¬ 3EMPIONE¬ ¬ VENGONO¬ CONSERVATI¬ GLI¬ ARCHIVI¬ DI¬ DATI¬
PERSONALI¬ E¬ DI¬ IMMAGINI¬ FOTOGRAFICHE¬ CUI¬ I¬ GIORNALISTI¬ PRATICANTI¬
E¬ PUBBLICISTI¬ CHE¬ COLLABORANO¬ CON¬ LE¬ TESTATE¬ EDITE¬ DAL¬ PREDETTO¬
TITOLARE¬ATTINGONO¬NELLO¬SVOLGIMENTO¬DELLA¬PROPRIA¬ATTIVIT̬GIORNA
LISTICA¬ PER¬ LE¬ FINALIT̬ DI¬ INFORMAZIONE¬ CONNESSE¬ ALLO¬ SVOLGIMENTO¬
DELLA¬ STESSA¬ )¬ SOGGETTI¬ CHE¬ POSSONO¬ CONOSCERE¬ I¬ PREDETTI¬ DATI¬
SONO¬ ESCLUSIVAMENTE¬ I¬ PREDETTI¬ PROFESSIONISTI¬ NONCHϬ GLI¬ ADDETTI¬
PREPOSTI¬ALLA¬STAMPA¬ED¬ALLA¬REALIZZAZIONE¬EDITORIALE¬DELLE¬TESTATE¬
)¬DATI¬PERSONALI¬PRESENTI¬NEGLI¬ARTICOLI¬EDITORIALI¬E¬TRATTI¬DAI¬PREDETTI¬
ARCHIVI¬SONO¬DIFFUSI¬AL¬PUBBLICO¬!I¬SENSI¬DELLART¬¬D¬LGS¬¬
SI¬ POSSONO¬ ESERCITARE¬ I¬ RELATIVI¬ DIRITTI¬ FRA¬ CUI¬ CONSULTARE¬ MODIFI
CARE¬ CANCELLARE¬ I¬ DATI¬ OD¬ OPPORSI¬ AL¬ LORO¬ UTILIZZO¬ RIVOLGENDOSI¬ AL¬
Antonio Greco • Direttore Responsabile
Luca Rossi • Coordinamento Editoriale Area Meccanica
luca.rossi@fi eramilanomedia.it - tel. 02 49976513
Gabriele Peloso • Caposervizio
gabriele.peloso@fi eramilanomedia.it - tel. 02 49976510
Daniele Pascucci
daniele.pascucci@fi eramilanomedia.it - tel. 02 49976507
Antonella Pellegrini
antonella.pellegrini@fi eramilanomedia.it - tel. 02 49976508
Deborah Tessari • Segreteria
deborah.tessari@fi eramilanomedia.it - tel. 02 49976514
Collaboratori • Dario Amadori, Gianluca Amendola, Stefano Belviolandi,
Perpaolo Borrelli, Tony Bosotti, Alessio Camillò, Elena Castello, Massimo Cavuoto,
Martin Klune, Gaetano Mirra, Matthias Ostern, Lorenzo Pace, Palamà Brizio,
Marco Passarello, Antonio Romano, Giovanni Rossi, Marco Tosetti,
Stefano Viviani, Marco Zambelli
Redazione
Grafica e Franco Tedeschi
• Coordinamento grafi ci
produzione franco.tedeschi@fi eramilanomedia.it • tel: 02 49976569
Paola Queirolo • Progetto grafi co e impaginazione
paola.queirolo@fi eramilanomedia.it - tel. 02 49976564
Alberto Decari • Coordinamento DTP
alberto.decari@fi eramilanomedia.it • tel: 02 49976561
Prontostampa Srl uninominale - Zingonia BG • Stampa
Nadia Zappa
• Uffi cio Traffi co
nadia.zappa@fi eramilanomedia.it • tel: 02 49976534
Pubblicità Giuseppe De Gasperis
giuseppe.degasperis@fi eramilanomedia.it
tel: 02 49976527 • fax: 02 49976570-1
• Sales Manager
International Sales
U.K. – SCANDINAVIA – NETHERLAND – BELGIUM
Huson European Media
Tel +44 1932 564999 - Fax +44 1932 564998
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SWITZERLAND - IFF Media
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USA - Huson International Media
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GERMANY – AUSTRIA - MAP Mediaagentur Adela Ploner
Tel +49 8192 9337822 - Fax +49 8192 9337829
Website: www.ploner.de
TAIWAN - Worldwide Service co. Ltd
Tel +886 4 23251784 - Fax +886 4 23252967
Website: www.acw.com.tw
Abbonamenti N. di conto corrente postale per
sottoscrizione abbonamenti:
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intestato a: Fiera Milano Media SpA,
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Si accettano pagamenti anche con Carta Sì,Visa, Mastercard, Eurocard
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Arretrati: E 7,00
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TITOLARE¬AL¬PREDETTO¬INDIRIZZO¬3I¬RICORDA¬CHE¬AI¬SENSI¬DELLART¬¬
D¬LGS¬¬NON¬Ò¬ESERCITABILE¬IL¬DIRITTO¬DI¬CONOSCERE¬LORIGINE¬
DEI¬ DATI¬ PERSONALI¬ AI¬ SENSI¬ DELLART¬ ¬ COMMA¬ ¬ LETTERA¬ A¬ D¬ LGS¬
¬ IN¬ VIRTᬠDELLE¬ NORME¬ SUL¬ SEGRETO¬ PROFESSIONALE¬ LIMITA
TAMENTE¬ ALLA¬ FONTE¬ DELLA¬ NOTIZIA¬ 0RESSO¬ IL¬ TITOLARE¬ Ò¬ DISPONIBILE¬
LELENCO¬COMPLETO¬ED¬AGGIORNATO¬DEI¬RESPONSABILI
Testata associata
• Associazione Nazionale Editoria Periodica
Specializzata
Fiera Milano Media è iscritta al Registro Operatori della Comunicazione n° 11125 del 25/07/2003.
Registrazione del Tribunale di Milano n° 437 del 16/12/78. Tutti i diritti di riproduzione degli articoli pubblicati sono riservati. Manoscritti, disegni e fotografie non si restituiscono.
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