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EUROPA DEL NORD
L'Europa del Nord è una vasta area che si estende tra l'Oceano Atlantico, il Mar Glaciale Artico e il
Mar Baltico.
Essa rappresenta 1/5 di tutta l'Europa e comprende: la parte settentrionale della Penisola
Scandinava, la parte settentrionale della Russia Europea, l'Islanda e altre isole minori.
Il Clima è freddo con neve e gelo per molto mesi l'anno.
La superficie è pianeggiante o lievemente ondulata.
Il terreno è ricco di minerali.
Durante l'era glaciale l'Europa del Nord era ricoperta dal ghiaccio (il peso di
esso ha fatto abbassare il suolo di circa 600 metri) e questo fatto può essere
oggi notato poiché i rilevi di questa regione sono arrotondati, vi sono ampie
pianure, valli a U, i fiordi in Norvegia (antiche valli fluviali sprofondate
sotto il livello del mare) e numerose Morene (colline formate con
l'accumulo dei detriti trasportati dal ghiaccio).
FIORDI (come si sono formati):
Quando un ghiacciaio che si estendeva al di sotto dell'attuale livello del
mare si veniva a ritirare, il mare riempiva la vallata incisa dal ghiacciaio,
con la tipica valle a forma di U. In tal modo si sono formate delle
rientranze della costa connesse con il mare e talvolta profonde sino a
1300 m.
MORENE: Una morena è una forma di accumulo, costituita dai detriti
rocciosi trasportati da un ghiacciaio nel suo scorrimento verso valle.
VALLI A U:
Si possono distinguere 3 diversi paesaggi naturali:
1. terreni vulcanici in Islanda
Con cime che arrivano fino a 500mt
2. Montagne antiche nella penisola Scandinava
Con cime che arrivano fino a 1200mt
3. pianure ondulate in Russia e Finlandia
Con colline che arrivano fino a 200/300mt massimo
I fiumi sono numerosi, in gran parte navigabili e ricchi d'acqua.
Essi sono importanti per il trasporto del legname e per la produzione di energia idroelettrica.
I principali fiumi si gettano nel Mar Baltico e arrivano massimo a 600Km di lunghezza.
I laghi sono tutti di origine glaciale e si trovano intorno al Mar Baltico.
I TRE CLIMI DEL NORD
Il principale fattore che determina il clima dell'Europa del Nord è la latitudine elevata.
Anche d'estate infatti i raggi del sole raggiungono questa parte della superficie terrestre con una
forte inclinazione, scaldandola poco.
Le temperature estive oscillano tra i 10 e i 17 gradi e non bastano a fare assorbire abbastanza calore
alla terra, quando perciò finisce la stagione estiva arriva subito il gelo invernale, con temperature
che vanno abbondantemente sotto lo zero.
Non vi è quindi una stagione di transizione, l'autunno non esiste nell'Europa del Nord.
Nella gran parte della regione nordica il clima è quindi di tipo continentale freddo, con inverni
lunghi, freddi e nevosi, estati brevi, fresche e spesso piovose.
Nelle regioni più a nord e in quelle più interne il clima è ancora più freddo, di tipo subartico: le
temperature in inverno oscillano tra i -10 e i -20 gradi e nelle zone prossime al circolo polare il sole
scompare per quasi tutta la stagione invernale.
Il suolo rimane coperto di neve per molti mesi l'anno e le basse temperature fanno gelare laghi e
fiumi. Le estati sono brevi e con poche precipitazioni. Le giornate estive, soprattutto nelle zone più
a nord hanno molte ore di luce.
Lungo le coste norvegesi e islandesi bagnate dall'Oceano Atlantico, il clima è invece di tipo
oceanico, in quanto mitigato dalla corrente del Golfo.
Gli inverni sono meno rigidi, con temperature generalmente superiori allo zero.
Le piogge sono molto abbondanti e superano i 3000 mm l'anno.
Durante l'inverno le precipitazioni diventano nevose.
Oltre la barriera delle Alpi scandinave, che orlano le coste atlantiche le masse d'aria umida non
passano e quindi le precipitazioni scendono a 800mm in Svezia e 500mm in Finlandia.
IL REGNO DELLA TAIGA E DELLA TUNDRA
Nell'Europa del Nord dominano prevalentemente 2 tipi di vegetazione:
1. foresta boreale → detta taiga in russo
formata da conifere, abeti e pini
2. tundra → termine di origine lappone, significa “pianura senza alberi”.
Si tratta di una vegetazione composta da erbe, muschi,licheni,betulle nane e bassi cespugli,
che compiono il loro ciclo vegetativo durante i 2 o 3 mesi del disgelo.
E' tipica delle zone in cui il permafrost impedisce il radicamento degli alberi e la formazione
dell'Humus, anche perchè sul suolo non cadono foglie che decomponendosi lo
arricchirebbero.
Gran parte dell'Europa del Nord , fino al 68° parallelo, è dominata dalla taiga e da betulle
(latifoglia che resiste al freddo), diffusa nelle zone di transizione con la tundra.
Queste foreste sono tipiche delle aree a clima continentale freddo; esse sono immense e ricoprono
vaste aree dell'Europa settentrionale; sono abitate da numerose specie animali: cervi, volpi,lupi...
Oltre il 68° parallelo invece la vegetazione si dirada a causa del gelo.
Nelle zone a clima subartico, oltre il Circolo Polare Artico, e in buona parte
dell'Islanda, prevale la tundra.
Nei mesi estivi la tundra assume l'aspetto di una palude, perché il suolo
ghiacciato sciogliendosi in superficie viene invaso dall'acqua.
Grazie al tepore, gli acquitrini pullulano di zanzare.
Il mammifero tipico della tundra è la renna, che vi arriva d'estate dopo aver svernato
più a sud, e che si nutre di licheni.
Vi sono poi alcune specie tipiche come la volpe artica, la civetta delle nevi, la lepre
artica, la pernice delle nevi che d'inverno per sopravvivere si mimetizzano
nell'ambiente e assumono una colorazione bianca della pelliccia o delle penne.
Il lemming, un roditore, si rintana invece sotto terra.
GLI SQUILIBRI DELL'AMBIENTE
La presenza delle attività industriali e militari costituisce un serio problema per l'Europa del Nord,
specie nella zona artica, particolarmente fragile e vulnerabile.
La situazione è molto critica in Russia, soprattutto nella penisola di Kola, nell'arcipelago della
Nuova Zemlja e intorno agli insediamenti industriali della città di Arcangelo.
Principali responsabili dell'inquinamento atmosferico sono.
– le fabbriche di carta
– le enormi industrie metallurgiche, che sfruttano i vicini giacimenti minerari.
Sia le acque che il suolo sono molto inquinati e contengono una grande quantità di metalli
pesanti (rame, nichel e zinco)
– Industria del legno
La vegetazione è totalmente distrutta nel raggio attorno ai centri industriali e l'immensa
foresta di conifere è fortemente minacciata dall'intenso e dissennato disboscamento.
Le maggiori preoccupazioni provengono comunque dall'uso
massiccio dell'energia nucleare sia in campo civile che militare,
che dalla metà del secolo scorso ha sottoposto l'intera regione a una
seria minaccia.
Sono stati compiuti numerosi test nucleari nella regione artica russa,
grandi quantità di scorie radioattive solide e liquide sono state
scaricate nel mare di Barents e nel mare di Kara.
I pericoli sono accentuati dalla presenza di sottomarini e
rompighiaccio nucleari russi che stazionano nelle basi della penisola
di Kola e alla presenza di centri nucleari poco efficienti e quindi a
rischio di incidente.