Libero 19.5.15 - Studio Legale Andreano

Transcript

Libero 19.5.15 - Studio Legale Andreano
9
771591
042007
50519
Martedì 19 maggio 2015
ANNO L NUMERO 119 EURO 1,40*
Bloccato un aggressore
Ci hanno stangato, ora pappano
Berlusconi:
«Io ormai fuori
dalla politica»
I vitalizi milionari
dei ministri tassatori
di SALVATORE DAMA
VIENI A TROVARCI ANCHE SUL SITO
Da Pandolfi a Longo, da Formica ad Amato, da Del Turco a Fantozzi, Reviglio e Visco:
gli sbalorditivi squilibri tra versamenti e assegno percepito dagli ex titolari dell’Economia
di FRANCO BECHIS
Restituisce solo due dei 18 miliardi trattenuti: lo chiama «bonus»...
Lo slogan più ripetuto e bugiardo nella storia dei ministri
dell’Economia e delle Finanze della Repubblica italiana è
sicuramente stato: «Non metteremo le mani nelle tasche
degli italiani». Ricordate l’ultima volta in cui invece è accaduto l’esatto contrario? Quando era? Ieri? L’altro ieri? La
settimana scorsa? Non vi è appena arrivata quella cartella
di Equitalia che segnalava l’errorino nella dichiarazione
dei redditi? O è arrivata la letterina dell’Agenzia delle Entrate che dovrebbe (ma non sempre accade) (...)
E Renzi prende in giro i pensionati derubati
segue a pagina 2
di MARIO GIORDANO
Alla fine la colpa è vostra, cari pensionati:
siete dei fessi. Scommetto che avete pagato sempre le tasse, i contributi, le imposte
aggiuntive, magari persino il treno, senza
nemmeno una tessera gratis delle Fs. Se
andate allo stadio vi comprate il biglietto,
se dovete spostarvi con urgenza pagate il
taxi, anziché farvi portare dall’auto blu o
dall’elicottero blu. Lo vedete: siete proprio
fessi.E allora adesso che cosa volete? Prendetevi la mancetta di Stato, (...)
segue a pagina 3
Occhetto piange:
senza i nostri soldi
dice che non vive
Ma ai cittadini chi pensa?
«Io ormai sono fuori dalla
politica...». Sì, ma chi ci crede. Adesso Silvio Berlusconifa così perché la previsione del risultato delle Regionali oscilla tra il “non esaltante” e il “disastro totale”.
Prima di levare il disturbo e
fare un favore ai suoidetrattori interni, ce ne passa.
L’ex premier lascia che Raffaele Fitto (...)
segue a pagina 11
Perché era giusto
credere
nel Cavaliere
di FILIPPO FACCI
Non c’è, non esiste un momento giusto per fare un bilancio di vent’anni di berlusconismo, ma sicuramente cisono momenti sbagliati o annegati in conformismimolto italiani. Ieri tuttavia Berlusconi ha detto
sfuggevolmente «ormai sono fuori dalla politica» e allora vogliamo approfittarne per dire qualcosa (...)
segue a pagina 11
Interrogatori a Modena
di MAURIZIO BELPIETRO
Altri sindaci del Pd
nell’inchiesta
sugli appalti coop
Achille Occhetto, l’uomo che dopo il
crollo del muro di Berlino cambiò
nome al Pci trasformandolo in Pds,
intervistato dalla nostra Elisa Calessi riconosce che il sistema dei vitalizi
ai parlamentari potrebbe anche essere sbagliato, ma poi aggiunge che,
alla soglia degli ottant’anni, senza il
vitalizio non saprebbe come vivere.
C’è da capire il dramma dell’ultimo
segretario del Partito comunista.
Per tutta la vita è stato in Parlamento o nei paraggi di Botteghe Oscure e
il suo «stipendio» se lo è guadagnato
lì. Dunque non ha altra «pensione»
se non quella che gli viene (...)
di GIACOMO AMADORI
Nell’inchiesta sulla Cpl di
Concordia sul Secchia gli inquirenti stanno indagando
sugli appalti per l’illuminazione pubblica. E in particolare
su quelli di Salerno e Fiumicino. È uno dei temi affrontati
nell’ultimo interrogatorio dell’ex consulente per le relazioni istituzionali Franco Simone: «A Modena il gip mi ha
chiesto: “Lei sa se Pasquale
Vessa (...)
segue a pagina 5
segue a pagina 8
È durato poco il bluff del governo, anche Parigi e Madrid dicono no
L’Europa getta la maschera: i profughi se li tiene l’Italia
di GIANLUIGI PARAGONE
O mamma! Ora Gentiloni e la
Mogherinisi sorprendono delle posizioni di Francia, Spagna e di altri governi sulla distribuzione di quote! E perché
mai? Il fronte di chi è per il no
è chiaro da sempre. Non lo è
soltanto per quanti vogliono e
devono andar dietro alle dichiarazioni euforiche di Ren-
zi, egli solo convinto di aver
portato l’Europa su posizioni
filo-italiane. Ma quello scenario non è mai esistito se non
appunto nella propaganda
del premier.
Veniamo ai fatti. L’indomani della strage dei novecento
migranti morti nel Mediterraneo,l’Europa si riunìper battere un segnale. (...)
* Con: "UOMINI CONTRO" DVD € 7,00; "BIMBINCUCINA con Valeria Rossi e Carotino" € 11,00.
segue a pagina 13
OGGI SCIOPERO
Meno latino, più islam
La riforma della scuola
fa arrabbiare i francesi
di MAURO ZANON
a pagina 14
Prezzo all’estero: CH - Fr 3.50 / MC & F - € 2.40
2
PRIMO PIANO
__Martedì 19 maggio 2015__
commenta
su www.liberoquotidiano.it
@
i papponi delle pensioni
IN BILICO Pietro Longo, avendo alcune vicissitudini
giudiziarie passate in giudicato, in base alle nuove regole
rischia la revoca del vitalizio alla soglia del milione
I ministritassatori
hanno già intascato
più di sette milioni
Chi è passato da via XX Settembre ha realizzato plusvalenze super
rispetto ai contributi versati. L’ex Dc Pandolfi 1,2 milioni, Formica
1 milione come Forte. Del Turco 325mila. E poi Amato, Visco...
::: segue dalla prima
FRANCO BECHIS
(...) precederla? E quando il
commercialista di fiducia ha
spiegato: «no,no,sono cambiate le regole. Bisogna pagare di
più...»? Si può ben capire quanta simpatia possa suscitare in
qualsiasi contribuente italiano
l’elenco dei ministri delle tasse.
Figurarsi che applausi farà
scoppiare la tabellina che oggi
Libero offre come riquadro della inchiesta suipapponi(=mangioni) delle pensioni. Un elenco di 11 ministri delle tasse che
non contenti diquel che è avvenuto alle tasche degli italiani
quando erano in azione nel loro dicastero, sono riusciti una
volta andati in pensione a infilarle una seconda volta proprio
lì.E dalle tasche deicontribuenti si sono portati via la bellezza
di 7,5 milioni di euro, con mani
proprio di velluto, perchè probabilmente finchè Libero non
ha alzato il velo sullo scandalo
dei contributi legati ai vitalizi
dei parlamentari, ben pochi si
saranno accorti di essere stati
beffati una seconda volta.
Come i loro colleghi i ministri delle tasse si sono portati
via molti più assegni vitalizi dei
contributi versati. Qualche
esempio? Un ex dc come Filippo Maria Pandolfi ha guadagnato sul proprio vitalizio la bellezza di 1,2 milioni di euro. Come? Semplice: ha versato 314
mila euro per la sua pensione
da parlamentare e ha incassato fino ad oggi 1,5 milioni di euro di assegnivitalizi. Una speculazione che farebbe invidia ai
raider dimezzo mondo, che raramente riescono a guadagnare 5 volte la posta come in questo caso. Non è stato poi da meno un altro ministro delle Finanze come l’ex socialista Francesco Forte. Anche luie ha fatto
rendere bene i contributi versati per il vitalizio: i 241 mila euro
sisono già trasformatiin 1,2 milioni di euro. E lo spread a suo
vantaggio è stato superiore al
milione di euro. Ci è praticamente arrivato un altro ex ministro economico come Pietro
Longo.Ma per luirischia di finire a quel milione la pacchia.
Avendo avuto in passato da socialdemocratico qualche pesante disavventura giudiziaria,
ormai passata in giudicato, rischia la revoca del vitalizio dalla fine della prima settimana di
luglio,secondo il nuovo regolamento. Magari Longo farà ricorso, forse chiederà alla magistratura quella riabilitazione
che è la generosa via di fuga lasciata dai presidenti delle Camere. Ma se gli andrà male dovrà accontentarsi di quel milioncino tondo di guadagno. È
nelle sue stesse condizioni finanziarie (a due passidalmilione di guadagno), ma non ri-
schia altrettanto un altro ex ministro delle Finanze socialista,
come Salvatore Formica, detto
Rino. Al momento è riuscito a
quadruplicare con gli assegni
vitalizii contributieffettivamente versati (e rivalutati a cifre
odierne). Non male. Nell’elenco troverete - perché hanno
avuto quella funzione negli esecutivi di cui hanno fatto parte-,
personaggigià apparsinelle prime puntate dell’inchiesta come Giuliano Amato,Paolo Cirino Pomicino, Augusto Fantozzi e Vincenzo Visco. Ma ci sono
anche già bene avviati due altri
ex ministri delle Finanze socialisti. Franco Reviglio, che fu anche presidente dell’Eni (fin qui
ha guadagnato sul vitalizio 487
mila euro) e Ottaviano Del Turco, che al momento ha un vantaggio di 325 mila euro che può
però cumularsi con un secondo vitalizio, concesso per legge
visto che è stato anche presidente della Regione Abruzzo..
I vitalizi nel resto d’Europa
In Inghilterra e Francia mini-assegni
In Spagna meglio avere un lavoro vero
::: MAURIZIO STEFANINI
■■■ Fu Enrico Giovannini, allora presiden-
te dell’Istat e successivamente ministro del
Lavoro di Letta, il presidente della Commissione cui nel luglio 2011 il Parlamento diede
il mandato di «realizzare un’attenta ricognizione dei trattamenti economici percepiti
annualmente dai titolari di cariche e incarichi pubblici nei sei principali Stati dell’Area
Euro;e, sulla base dei risultati ottenuti, calcolarne la media ponderata rispetto al Pil». Traduzione: capire se davvero parlamentari e
dirigenti pubblici italiani erano pagati di più
che nel resto d’Europa, e nel caso proporre
una decurtazione. Ma il rapporto finale presentato al governo il 30 marzo 2012 pose «in
evidenza le criticità che, secondo la Commissione, hanno impedito di portare a compimento la ricognizione determinando la sua
decisione di rimettere il mandato ricevuto».
Traduzione:un po’ per la difficoltà di comparare istituzioni diverse, un po’ per motivi di
privacy di cui non si era tenuto conto, un po’
per ilmodo approssimativo con cui i mandato era stato conferito, il compito era impossibile.
Un bel po’ di materiale, però, era stato raccolto. E per lo meno certi riscontri tra membri dei differenti Parlamenti è piuttosto facile farli. In Italia il vitalizio dopo appena due
legislature cui i parlamentari italiani avevano diritto al compimento del cinquantesimo anno dal primo gennaio 2012 è stato sostituito da una pensione con metodo contributivo e solo al compimento dei 65 anni: 60
con almeno due legislature. Ma quanto maturato in precedenza è rimasto. Con 5 anni
di mandato si prendono comunque 2.486
euro mensili a fronte di un versamento pari
3
PRIMO PIANO
__Martedì 19 maggio 2015__
commenta
su www.liberoquotidiano.it
@
LA PRESA IN GIRO Per la Casta il diritto acquisito
al ricco incasso è intoccabile, mentre quello della gente
è calpestato dall’esecutivo che non rimborsa il dovuto
i papponi delle pensioni
La mancia di Renzi
fa fessii pensionati
e protegge i papponi
Agli scippati dalla Fornero lo Stato deve 18 miliardi, ma il premier
concede un contentino di 2: non ci sono risorse. Però per i mensili
d’oro degli onorevoli i soldi si trovano eccome. È ora di ribellarsi
::: segue dalla prima
MARIO GIORDANO
all’8,6% dell’indennità lorda, che diventano
4.973 con due mandati e 7.460 con tre. C’è
inoltre un assegno di fine mandato pari all’80%
dell’importo
mensile
lordo
dell’indennità, moltiplicato per ogni anno di
mandato effettivo o frazione non inferiore ai
sei mesi.
Anche in Francia il vitalizio si prende a 60
anni. Ma corrisponde a 780 euro per un
mandato, di 2.400 per due, a fronte di un
versamento del 10,5% dell’indennità legislativa. Il massimo del vitalizio, pari all’84,4%
dell’indennità legislativa (circa 5.700 euro)
viene raggiunto in teoria con 40,5 anni di
mandato. In pratica, un sistema di doppia
contribuzione per i primi 15 anni ha consentito di maturare il massimo dell’indennità
dopo soli 23 anni. La doppia contribuzione
è stata però ora abolita, e dal 2018 l’età per il
vitalizio sarà portata a 62 anni. Inoltre non
c’è l’assegno di fine mandato ma un sussidio di reinserimento, se disoccupati, per al
massimo tre anni.
In Germania l’età alla quale il deputato
matura la pensione è stata innalzata gradualmente dai 65 ai 67 anni. Corrisponde a 961
euro lordi per 5 anni e a 1.917 per dieci. Non
c’è nessun assegno di fine mandato, ma solo un’indennità provvisoria per 18 mesi.
Nel Regno Unito il vitalizio si prende dai
65 anni, ma varia in base ai contributi versati:530 euro lordi per un mandato con il minimo, 794 euro con il massimo. La liquidazione è sostituita da un sorta di rimborso per le
spese collegate al completamento delle funzioni di parlamentare che può raggiungere
un massimo di circa 47.000 euro (Il Regno
Unito non è stato studiato dalla Commissione Giovannini ma i dati si ricavano da altre
fonti).
In Spagna invece la pensione è un beneficio di carattere integrativo pari alla differenza tra la pensione che il deputato riesce a
maturare nella vita lavorativa e la pensione
massima raggiungibile in quel paese. L’integrazione può per essere richiesta solo se il
mandato è stato almeno di 11 anni. Il 100%
del beneficio si raggiunge con 15 anni di
mandato.
Nel Parlamento europeo a fine mandato
c’è un’indennità non cumulabile con pensioni o stipendi) da 6 a 24 mesi. Il vitalizio
scatta a 63 anni: 1.392 euro per un mandato,
2.784 per due, 5.569 euro dai 20 anni in poi.
(...) il rimborsino-ino-ino di
agosto,scippo mio non ti conosco, prendete l’elemosina di Renzi, la paghetta governativa e siate felici di
quei pochi spicci, chiamati
amorevolmente "bonus",
quasi fossero un gentile
omaggio della ditta fiorentina. E se con quei soldi non
riuscite a campare, chi se ne
frega? Ai padroni del vaporetto non importa della vostra vita. Al massimo,importa del loro vitalizio.
Vi potrà sembrare strano
un Paese in cui non si trovano i soldiper restituire il maltolto a chi ha lavorato per
quarant’annie si trovano invece per pagare assegni d’oro a chi il lavoro l’ha visto
con il cannocchiale, bivaccando qua e là fra i banchi
di Montecitorio e i palazzi
delpotere. Ma questo è quello che sta succedendo oggi,
con una contemporaneità
che fa male come un filo di
nylon attorcigliato agli zebedei: Renzi appare a Palazzo
Chigi e dice che di soldi per i
pensionatiscippati dalla legge Fornero non ce ne sono,
che siaccontentino delle bricioline, insomma, 2 miliardi
sui18 dovuti,muti, zitti e rassegnati che è fin troppo. E
dall’altra Libero continua a
pubblicare gli elenchi dei
papponi con gli assegni d’oro, chi s’è portato via già un
milione di euro dalle nostre
tasche, chi 900mila, Giuliano Amato 800mila, Gino Paoli 496mila, Stefano Rodotàtà-tà 938mila, i coniugi Occhetto 700mila, Eugenio
Scalfari 847mila, Mario Capanna 402mila e Toni Negri
quasi 600mila, alla faccia
dei rivoluzionari. Ma del resto si sa che le rivoluzioni
spesso finiscono all’incrocio con il bancomat. O con
la poltrona.
Per anni e anni, ogni volta
che denunciavamo questo
scandalo medioevale e insostenibile delvitalizio,ci sentivamo rispondere sempre allo stesso modo: «Che vuoi?
Io ho versato i contributi» e
poi: «Non difendo un mio
privilegio,difendo i diritti acquisiti di tutti». Oggi si smaschera in modo definitivo e
tombale la menzogna di
queste due affermazioni:
non è vero che i Paperoni
del vitalizio hanno versato
contributi proporzionati ai
loro assegnid’oro e non è vero che si sono battuti per difendere i diritti acquisiti dei
cittadini. Anzi, i diritti acquisiti dei cittadini vengono calpestati in modo così evidente, che il governo si permette addirittura il lusso di ridurre in coriandoli una sentenza della Corte Costituzionale. E i papponi? Alla faccia
dei diritti dei cittadini, se la
ridono. E continuano a difendere soltanto i loro privilegi e i loro assegni sproporzionatamente d’oro.
Così l’Italia dei pensionati
appare spaccata in due, e
mai come oggi il mondo dei
magnoni sembra lontano
da quello dei comuni mortali. Da una parte i fessi che
versano contributi e si vedono continuamente vessati
da uno Stato che li maltratta, peggiora le loro condizioni di vita, li bastona appena
può, mette le mani in tasca,
porta via i soldi, poi ne restituisce una piccola parte (un
euro ogni nove rubati) e dice: «Ti piace il bonus?». Dall’altra i rappresentanti di
una casta che s’è auto-assegnata il diritto a vivere nel
Paese del bengodi alle spalle di tutti gli altri, prende
pensionifaraoniche da sempre, le prende dopo aver lavorato anche solo una manciata di giorni (anche solo
un giorno) e se le chiedi se
non si vergogna ti risponde:
«Neanche per idea. Lo faccio per te». Ecco: lo fanno
per noi. Rubano, ma solo
perché ci vogliono bene.
Oggiqueste due Italia cozzano fra di loro, si scontrano
dentro le cronache, nelle pagine dei giornali, nei titoli
dei Tg, e non possono non
far pensare che se è possibile portar via 16 miliardi a
pensionati che hanno lavorato una vita dev’essere possibile in qualche modo portare via il vitalizio ai vari
Rodotà, Scalfari, Pomicino,
Prodi, Visco, Bassolino,
Asor Rosa, Benetton,Cacciari, Rivera, Bertinotti, Novelli,
Bassanini… Ci dev’essere
un modo, una strada, una
giustizia,un po’ di buon senso.
Perché se non ci riusciamo, cari pensionati, allora
vuol dire che la colpa è proprio vostra, cioè nostra: siamo dei fessi. E allora non ci
resta che continuare a pagare, farci calpestare, farci
prendere in giro. Non ci resta che ascoltare la favola
bella che oggi t’illude,accontentarci del rimborsino-inoino,della mancetta pre-elettorale, 278 euro su 6.334 dovuti, 750 su 4.236 dovuti,chinare la testa un’altra volta,
guardare i papponi che ci
sbeffeggiano dall’alto dei loro vitalizi eterni e dire con
gli occhi bassi: «Sì, padrone,
non ti preoccupare, anche
stavolta starò bonus».
4
PRIMO PIANO
__Martedì 19 maggio 2015__
commenta
su www.liberoquotidiano.it
@
i papponi delle pensioni
PRIVILEGI Il fondatore del Pds difende i suoi benefit:
«La legge sulle pensioni aveva una sua ratio. Permetteva
ai parlamentari di fare politica senza rubare»
Occhetto piange miseria
«Ilvitaliziomiserve
Devomantenereifigli»
L’ex segretario del Pci non molla i suoi 5860 euro al mese
«Potrei anche rinunciare ai soldi, ma così finirei in povertà
I miei ragazzi sono disoccupati e io non sono certo ricco»
::: ELISA CALESSI
■■■ «Sono in riunione. In
ogni caso non intendo fare dichiarazioni su questo». Al primo tentativo Achille Occhetto
ci liquida in pochi secondi. No,
non ha niente da dire sul vitalizio che riceve grazie al fatto di
essere stato parlamentare dal
1976 al 2006: 5.860 euro netti al
mese. Per un totale di 632.937
euro già percepiti contro i
371.736 versati, con una differenza, finora, di 261.201 euro.
Tanto meno intende parlare
del vitalizio della moglie, Aureliana Alberici, 3.791 euro al mese, che ha accumulato una differenza, tra contributi versati e
percepiti, di 455.757 euro.
Poi, cortesemente - va riconosciuto - ci richiama. Occhetto non ha bisogno di presentazioni: è il segretario della svolta, quello che traghettò il Pci al
Pds e nel’94,candidato deiProgressisti, perse con Silvio Berlusconi. Dopo l’avventura con Di
Pietro, è sparito dalla scena politica. Sparito lui, ma non - così
vuole la legge - il vitalizio che
riceve. Gli facciamo un sunto
dell’inchiesta e delle perplessità sul regime di cui, del tutto legittimamente, gode. «E cosa
dovrei fare? Sono anche pronto a restituirli, ma vi assumete
voi la responsabilità del fatto
che finirei in povertà».
Addirittura?
«Ilmio assegno è di 5mila euro. Ma è la mia unica fonte di
reddito. Con questo mantengo
anche i miei due figli che sono
disoccupati, perché non ho
mai approfittato del mio ruolo
per trovare loro un posto».
Però ammetterà che è un
sistema sbagliato. Su questo
siamo d’accordo?
«Può essere. Ma non è colpa
di chi ne usufruisce. La cambiassero per i nuovi».
::: LA PROLE
MADRE ATTRICE
Achille Occhetto diventa padre di due bambini alla fine
degli anni Settanta con l’attrice di origini somale Elisa Kadigia Bove. Oggi li deve ancora
mantenere, come da lui ammesso.
PARGOLI QUARANTENNI
Di Malcolm dalla sua pagina
Facebook si apprende che è
ancora studente universitario, con passione per il cinema. Ama anche le barche, essendo ritratto alla guida di un
veliero all’Argentario. Di Massimiliano si sa ancora meno,
se non che cura il sito paterno
occhetto.com.
Achille Occhetto è stato
l’antagonista di Silvio
Berlusconi alle
politiche ’94 [Lapresse]
Per i nuovi parlamentari è
già cambiato. Il problema sono gli ex. La differenza tra
versato e percepito è scandalosa.
«Se le regole fossero state diverse,avreiaccantonato deisoldi e mi sarei fatto un’altra pensione. E poi che è discorso è?
Andando avanti, la differenza
aumenterà. Dovrei morire così
siete contenti?».
E i pensionati con assegni
da fame, come fanno?
::: FRANCO BECHIS
■■■ Agazio Loiero è stato un po' tutto
in politica. Parlamentare, ministro, sottosegretario, consigliere regionale, presidente di Regione. Tanti incarichi, tanti partiti:Dc, Ppi, Ccd, Udr, Udeur, Margherita, Partito Democratico meridionale (fondato da lui), Pd, Autonomie e
diritti, Movimento per le autonomie.
Con tante cose da fare, e mille elezioni
vincenti una dopo l'altra, in pensione è
andato davvero tardi, a quasi 75 anni
all'inizio di quest'anno. Fresco fresco
di vitalizio. Anzi di vitalizi, perchè ne
prende due: uno come ex parlamentare, e uno come ex consigliere regionale. È stato sia deputato che senatore
per 4 legislature. Ha versato 20 anni di
contributi (in parte figurativamente)
per ilvitalizio, pari a 241.610 euro. Prende un vitalizio di circa 5 mila euro lordi
da dicembre 2014. Comincerà a guadagnarci dal mese di novembre 2018.
Il secondo vitalizio lo prende grazie
alla sua Calabria: ha guidato quella Regione dal 2005 al 2010 e poi è stato pure
consigliere regionale fino al 22 novembre 2014. Fra ilprimo marzo e il 12 marzo ha preso un vitalizio regionale di
4.799,29 euro lordi (applicate come ritenuta i contributi mensili ancora man-
«Guardate il mio reddito.
Non ho altre entrate. Se mi fosse tolto il vitalizio, di cosa vivrei? E di cosa vivrebbe la mia
famiglia?».
Non si parla di toglierlo,
ma almeno di ridurlo.
«Ma bisogna dirlo prima,così ci si attrezza in altro modo».
È d’accordo, però, che questo sistema è sbagliato?
«Questa legge aveva una sua
ratio. Non sono pensioni, ma
vitalizi. Permetteva ai parla-
mentari di fare politica senza
rubare, senza arricchirsi. Io
l’ho usata con questa ratio.
Controllate la mia dichiarazione dei redditi. Non sono ricco».
Si può far politica e poi,
quando si smette, fare altro
per mantenersi.
«Ma bisogna dirlo prima.
Per questo la Costituzione vieta di rendere retroattive le norme. Io adesso come farei? Quei
soldi mi servono per vivere e
mantenere imiei familiari.Piut-
L’ex governatore calabrese
Loiero non ci sta: «I miei due vitalizi?
Pensate a supermanager e giornalisti»
canti di 1118,78 euro per l'assegno vita- tri autorevoli esponenti del Pd, come
lizio e di167,82 euro per quello di rever- Roberto Speranza e Leonardo Impesibilità). Dal 12 marzo 2015 in poi pren- gno). "Ma io ho un taxi che lo perdo!...",
de un assegno mensile vitalizio regio- ha balbettato il povero Loiero, facendonale da 6.085, 89 euro, avendo pagato i si umile umile: " Serve proprio una incontributi residui. Come consigliere re- tervista a me? Sono così fuori da tutto,
gionale Loiero ha pagato
io..." . Sì che serve un uo134.253,6 euro di contrimo dai due vitalizi!
buti per il proprio vitaliLoiero, sarà fuori.
zio.In quattro mesi ha riMa è appena entrato
cevuto 21.770,36 euro di
da quest'anno nel mavitalizio. Raggiungerà i
gico elenco dei beneficontributi versati nelmeciari dei vitalizi. Ha letse di novembre 2016, e
to l'inchiesta di Libero
da quel momento iniziesullo spread fra contrirà ad avere il suo spread
buti pagati e assegni
anche come consigliere Agazio Loiero [Lapresse]
già incassati?
regionale. Lo abbiamo
«Io reputo che questa
incontrato sul retro di Montecitorio, e sia una battaglia assurda».
bisogna dire che non sembrava felicisPerché?
simo del faccia a faccia. Ha provato a
«Uno che vuole fare una battaglia vesottrarsi alla telecamera di Libero tv ac- ramente sulle pensioni lo fa su quelle
cesa (l'intervista video sarà disponibile dei manager che sono davvero scandaoggi su www.liberoquotidiano.it insie- lose. Come quelle anche di molti giorme ai commenti sul vitalizio-gate di al- nalisti, ah ah ah...»
tosto, andate a controllare chi
si è arricchito ingiustamente».
La vostra famiglia, però,
può contare su due vitalizi, il
suo e quello di sua moglie.
«In una famiglia ci sono tante spese e tante situazioni che
non potete conoscere. Per cosa
volete mettermi alla gogna? È
tutto secondo la legge. Comunque, scriva: se si decide di togliere il vitalizio, sia io, sia mia
moglie ciconformeremo a questa decisione».
Non rida, noi abbiamo fatto di meglio: i giornalisti che hanno il vitalizio da ex parlamentare come Eugenio Scalfari ed Enzo Bettiza...
«Bettiza scriveva su giornali vicini a
voi, no?»
Scusi, che importa? Il problema è
il vitalizio, che lo prenda un politico
di professione di destra o di sinistra
o un giornalista. Se si lucra un milione di euro rispetto ai contributi versati, il problema non c'è?
«Va beh... Che vuole sapere?»
Se trova giusta questa sproporzione fra contributi versati e vitalizi incassati.
«Sa, la condizione del paese è quella
che è...quindi questiproblemi esplodono. Però ora la Camera li ha aboliti, e
siamo passati a una pensione contributiva identica a quella di tutti gli italiani..»
Mica tanto vero, Loiero. I coefficienti sono molto più alti. E quale
italiano può andare in pensione con
soli 5 anni di lavoro?
«Sì, sì. Però scatta un'altra età, più alta. E prima non era così. Senta, abbiamo sempre detto- e lei per primo quando la ascolto in tv- che c'è un gradualismo in tutte le cose, no? Mi lasci prender il taxi. Auguri e complimenti...»
5
PRIMO PIANO
__Martedì 19 maggio 2015__
commenta
su www.liberoquotidiano.it
@
L’ABBUFFATA Occhetto ha passato in Parlamento sei
legislature: possibile che non si sia accorto dell’ingiustizia
di una legge che ingrassa la Casta a spese nostre?
i papponi delle pensioni
Le lacrime dei deputatinon commuovono
Prima di lamentarsi il fondatore del Pds pensi ai tanti italiani che si stanno leccando le ferite per la riforma Fornero
È inaccettabile che le stesse persone che hanno tagliato le pensioni dei cittadini tengano in piedi il sistema dei vitalizi
il graffio
::: segue dalla prima
MAURIZIO BELPIETRO
Che coraggio
Rodotà
(...) liquidata da Montecitorio. Peccato che, al pari di
molti altri esponenti della Casta, di destra e di sinistra, sia
«Almeno questo passo era
lui che la moglie, anche lei ex
dovuto. Mi pare sacrosanto
onorevole, in pochi anni abche il governo faccia qualcobiano già ricevuto molto di
sa nella direzione di quelli
più di quanto abbiano versache hanno risorse più modeto con i loro contributi. Setteste». Così l’ex totem del M5S
centocinquantamila euro ha
Stefano Rodotà sul furto ai
stimato Franco Bechis, destidanni dei pensionati. Faccia
nati a crescere mese dopo
di bronzo, perché l’esimio
mese con l’accredito del vitacostituzionalista ha percepilizio. In coppia i due Occhetto 1,1 milioni di euro di vitalito superano i 120 mila euro
zio a fronte di241mila diconl’anno e, augurando loro luntributi. Ecco, perché non fa
ga vita, si può immaginare
qualcosa lui, magari rinunche l’ex segretario e la moglie
Stefano
ciando a qualcuno dei
siano destinati a sbancare le
Rodotà
[Ansa]
938mila euro «netti» guadacasse pubbliche, eguagliangnati? Sarebbe sacrosanto.
do se non superando altri colleghi deputati e senatori.
Ora, sia ben chiaro, noi
non vogliamo infierire sul
duo Occhetto-Alberici, an- avere un diritto, ossia quello di contributi ne hanno dovu- gioranza dei lavoratori il dirit- in pensione ci sono già, poi
che perché ancora abbiamo di potersi ritirare dal lavoro ti aggiungere altri.
to di andare in pensione do- quello stesso Parlamento deil ricordo di quando i due, al- dopo 40 anni di fatica. InveÈ accettabile dunque che, po quarant’anni di lavoro e cida di tenere in piedi un vital’apice del successo e del par- ce, in molti casi, si sono senti- mentre una legge votata dal taglia l’assegno previdenzia- lizio che ormai da tempo
tito, tubavano in un casale ti dire di no e alla montagna Parlamento toglie alla mag- le per quegli ex lavoratori che non è più sorretto dai contridella maremma concedendosi al fotografo inviato per
l’occasione dal Venerdì di Repubblica. Turbarne l’idillio
amoroso, dopo che quello
politico è finito male, ci parrebbe una vigliaccata. E però
ilproblema sipone ed è il problema di tanti pensionati o di
Per la De Zulueta l’assegno va difeso: «Ho stroncato una carriera giornalistica per entrare alla Camera»
tanti aspiranti tali, i quali
::: ENRICO PAOLI
giornalista, quella che 2009 sul The Ecco perché vengono tutti in Italia e se
giunti nel momento critico
Guardian scriveva a proposito del lea- le cose vanno male si finisce in Parladel traguardo tra la loro vita
■■■ E sì, ha proprio ragione Mario Ca- der di Forza Italia che «le brutte figure mento. Soprattutto in quegli anni lì. In
attiva a quella di pensionati si
panna, un altro dei graziati dal vitalizio. di Berlusconi fanno notizia all’estero, Italia, nel frattempo, c’è chi grida allo
vedono privati di molti sogni.
Parafrasando il titolo di un suo famoso non in Italia», percepisce un vitalizio di scandalo. «Forse ci vorrebbe più equiSono centinaia di migliaia
libro sono stati davvero «formidabili quasi 4 mila euro al mese (3.796 euro è tà», sosteneva allora la Zulueta, «persoquelli che dopo il passaggio
quegli anni». E gli anni la cifra esatta) avendo versato solo 181 nalmente sarei disposta a posticipare il
della coppia Monticui facciamo riferimen- mila euro di contributi. I soldi già rice- vitalizio. Anche dialtri cinque anni».EcFornero si stanno
to sono quelli in cui en- vuti ammontano a 410 mila euro. Un co, vorremmo solo sapere se è ancora
ancora leccando le
travi in Parlamento con spread enorme: 228 mila euro.
ferite. C’è chi si è vidella stessa opinione.
pochi spiccioli (lire o euDavvero formidabili quegli anni da
sto tagliare l’asseInfine un ultimo dettaglio. Siccome
ro a seconda del perio- parlamentare. Tanto che la severa fusti- quegli anni lì da parlamentare devono
gno sul quale aveva
do)e ne uscivicon un so- gatrice degli italici costumi e di Berlu- essere stati davvero «formidabili» Giufatto affidamento
stanzioso assegno, me- sconi (che ieri abbiamo cercato al tele- lia Laganà, figlia della Zulueta, fa parte
per i suoi piccoli
glio conosciuto come vi- fono senza ottenere risposta, se trova dello staff della presidente della Cameproblemi familiari
talizio. Come è capitato un po’ di chiamate sul cellulare sono le ra Laura Boldrini. Ma se l’Italia raccone c’è chi invece la
a Tana De Zulueta, l’ex nostre) nel 2011 consegnò al quotidia- tata dalla Zulueta quando faceva la giorpensione se l’è vigiornalista de L’Econo- no on line Linkiesta il suo pensiero: «Ef- nalista faceva così «orrore», com’è che
sta negare - insiemist, antiberlusconiana fettivamente godo di un trattamento è diventata cosi interessante quando è
me con lo stipen- Tana De Zulueta [Lap]
doc, entrata in Parla- molto privilegiato», dice l’ex parlamen- diventata parlamentare? Oggi la Zuluedio - per effetto delmento nel 1996 per restarvi sino al tare, «in ogni caso i contributi che ho ta si occupa dei rifugiati palestinesi col’allungamento dell’età con2008. Dodici anni vissuti intensamen- versato sono sostanziosi. E per sedere me presidente del comitato italiano deltributiva. Che dire: questi site, ma senza troppi patemi d’animo: in Parlamento ho stroncato una carrie- l’agenzia dell’Onu. Chissà se anche
gnori,vittime del governo tecdal Senato alla Camera, prima con i Ds ra giornalistica. Lei lo sa che nelle reda- questi anni saranno formidabili...
nico, non avevano colpe, ma
poi con i Verdi. Infine al vitalizio. L’ex zioni inglesi l’aspettativa non esiste?».
al contrario pensavano di
twitter@enricopaoli1
L’ex parlamentare eletta con i Ds
«Per fare politica mi sono rovinata»
butiversati ma è pagato prelevando il denaro direttamente dalle casse dello Stato e
cioè a carico dei contribuenti? Settecentocinquantamila
euro sono una cifra che la
maggioranza dei pensionati
italiani non ha mai visto né
mai vedrà. Eppure 750 mila
euro è quanto ad oggi Occhetto e Alberici sono costati agli
italiani. Oddio: i due in realtà
sono costati molto di più, perché anche l’indennità che
percepivano quando erano
onorevoli era pagata con i soldi delle tasse. E anche i contributi versati nel corso degli anni provengono dalle stesse tasche. Ma almeno in principio si poteva convenire sul
fatto che vi fosse una corrispondenza tra l’impegno politico svolto e la remunerazione ricevuta, che anche se eccessiva,era pur sempre giustificata.Ma ora no.Ora Occhetto e consorte sono in pensione e in pensione hanno ricevuto e continueranno a ricevere molto ma molto di più
di quanto hanno dato.
Non solo. C’è un’aggravante. Occhetto ha passato in
Parlamento sei legislature ed
è stato segretario di una delle
principali forze politiche. Possibile che non sisia mai accorto dell’iniquità di una legge
che premiava gli appartenenti della Casta a spese degli italiani? Con la sua gioiosa macchina da guerra si è mai fatto
promotore di una legge che
riducesse l’avidità dei partiti
e dei suoi esponenti? Così, visto dal buco dei conti pubblici, ciò che rimane della sua
attività politica oggi è in realtà la gioiosa macchina da soldi che si pappa il denaro degli italiani. Certo, si può capire il dramma di Occhetto.
Ma resta da capire il dramma
di tanti italiani senza lavoro e
senza pensione. Che facciamo? A chi diamo retta? Al primo, dimenticandoci tutti gli
altri? A Renzi e ai compagni
di Occhetto, ossia al partito di
maggioranza oggi in Parlamento, la risposta. Possibilmente senza nascondersidietro a cinquecento euro di bonus.
[email protected]
@BelpietroTweet
6
__Martedì 19 maggio 2015__
7
PRIMO PIANO
__Martedì 19 maggio 2015__
commenta
su www.liberoquotidiano.it
@
i papponi delle pensioni
GLI SCAGLIONI Se prendi 1.700 euro lordi di pensione
il bonus sarà di 750 euro, se arrivi a 2.200 ne avrai circa
450 e se prendi 2.700 euro non ne riceverai più di 278
Con il tesoretto un pacco ai pensionati
L’ennesimo bluff del premier sulle mancate rivalutazioni degli assegni: 3,7 milioni di persone riceveranno
500 euro, si tratta dell’11% della somma dovuta. Con lo sguardo alle elezioni se lo rivende come «bonus Poletti»
::: FAUSTO CARIOTI
■■■ Potenza del packaging,
che in questo caso si traduce
meglio come «pacco», inteso
alla napoletana. Mittente, Matteo Renzi; destinatari, i pensionati che lo riceveranno ad agosto. L’operazione consiste nel
prendere un atto dovuto (la restituzione dei 18 miliardi ai 6
milioni di italiani bastonati dalla legge Fornero, imposta dalla
Corte Costituzionale), farne
una versione in miniatura (torneranno indietro solo 2,18 miliardi a 3,7 milioni di pensionati) e impacchettarla con cura
in modo da poterla rivendere
come un meraviglioso gesto di
generosità: et voilà, dal cilindro di Renzi esce il «bonus Poletti», giusto in tempo per essere indossato alle elezioni regionali di fine maggio. Anche se,
secondo la prassi cara al premier, del testo del decreto che
introduce queste novità, e che
ufficialmente è stato approvato ieri, non c’è traccia: deve essere ancora scritto nei dettagli,
che in questo caso sono tutto.
Peradesso cisono gliannunci. Al termine del Consiglio dei
ministri, Renzi ha detto che
«3,7 milioni di persone riceveranno 500 euro». Si tratta di un
valore medio, la cifra sarà infatti calibrata per fasce di reddito:
«Se prendi 1.700 euro lordi di
pensione», ha spiegato il premier, avrai il bonus Poletti di
750 euro. Se ne prendi 2.200
avrai circa 450 euro. Se prendi
2.700 euro avrai278 euro.Quelli sopra i 3.200 euro lordi, invece, non riceveranno alcunché». Secondo i calcoli di Renzi gli esclusi sono solo 650 mila
persone, il che presuppone
una platea complessiva ben inferiore ai circa 6 milioni stimati
sino a ieri. Questa una tantum,
che nelle intenzioni del governo dovrebbe sanare i debiti
che lo Stato ha con i pensionati
colpiti dalla legge Fornero, sarà pagata il primo agosto. I soldi, come previsto, arriveranno
dal tesoretto.
La Cgia di Mestre ha fatto un
paio di conti e ha ricordato che
il rimborso erogato «sarà pari a
circa l’11% dell’importo effettivamente spettante ai pensionati»,mentre gliesclusi dalla restituzione sarebbero circa un milione. Di sicuro, tantissimi sono gli interessati a presentare
ricorso, con il rischio, avverte
la Cgia, «che tra qualche anno
ci ritroveremo nella stessa situazione di oggi».
Ma il problema di Renzi è
molto più immediato, e consiste nel minimizzare l’impatto
sulla casse dello Stato massimizzando l’impatto politico
del «bonus». Proprio questa
parola ieri è stata al centro delle polemiche. Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia,
chiede a Renzi di «smettere di
chiamarlo bonus: è semplice-
mente una restituzione parziale e imbrogliona». Ma anche
dentro alla maggioranza e al
governo non ci sono dubbi sulle intenzioni pataccare del premier. Scherzando, ma mica
tanto, Enrico Zanetti, leader di
ciò che resta di Scelta Civica e
sottosegretario all’Economia,
dice che «erano soldi dovuti.
Lui li ha trasformati in un bonus, che di solito è una somma
aggiuntiva. Ma credo che Renzi si sia accorto di aver esagerato.E forse per questo lo ha chiamato bonus Poletti, altrimenti
lo avrebbe chiamato bonus
Renzi». Non scherza invece il
segretario della Lega Matteo
Salvini, che ha già comprato la
carta bollata: «Abbiamo dato
incarico a un legale di presentare un ricorso contro la normativa Fornero alla Corte europea deidirittidell’uomo diStrasburgo».Anche sindacati,associazioni di consumatori e altre
categorie interessate si sono
messi al lavoro con gli avvocati.
Il decreto legge, così come
spiegato dal governo, prevede
anche che l’Inps anticipi al primo giorno del mese il pagamento delle pensioni, e introduce una modifica nei criteri
di indicizzazione delle pensioni penalizzate dalla legge Fornero: è l’intervento «a regime»,
necessario per avere qualcosa
da opporre alla valanga di ricorsi in arrivo. «Chi prende
1.700 euro», ha annunciato
Renzi, «avrà 180 euro all’anno
di rivalutazione; chi prende
2.200 euro ne avrà 99; chi prende 2.700 euro ne avrà 60 all’anno». Qualcosina gli interessati
potrebbero vederla già nel bonifico di settembre, ma quella
che già adesso appare come
una ennesima riforma delle
pensionisiavrà nel2016, quando entrerà in vigore la nuova
legge di Stabilità. Renzi promette maggiore flessibilità in
uscita, in modo da poter andare in pensione prima prendendo meno, ma difficilmente il
governo si limiterà a questo.
LA PRECISAZIONE
Giorgio Napolitano
prende 239mila euro
E niente vitalizio
::: GIOVANNI MATTEOLI*
■■■ Gentile Direttore,
VERSO IL CDM
AUTISTI IN ATTESA
Alcune foto scattate
da «Libero». Da
sinistra in senso
orario. Auto blu in
coda per Palazzo
Chigi in
concomitanza con
il Cdm. Il ministro
Giannini si avvia
verso l’auto. Gli
uomini della scorta
di Graziano Delrio
seguono in scooter
il ministro che li
precede in bici
Privilegi aboliti solo sulla carta
I ministri arrivano a piedi. Ma dietro l’angolo c’è l’auto blu
■■■ Ci sono le Bmw dai vetri oscurati
fortissimamente volute dalle ministre
Maria Elena Boschi e Marianna Madia, a cui in sorte sarebbe toccata per i
loro ministeri senza portafoglio una
più comune Fiat Bravo. Ci sono Mercedes,Lancia Thema, Alfa Romeo, e qualche Passat.
C'è a fare da contrasto la bicicletta
tanto mariniana del nuovo ministro
delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, seguita però sempre dalla
scorta in motorino.
Tante sono blu, qualcuna colore argento (come le Bmw delle due ministre tanto care a Matteo Renzi).
In teoria erano state abolite da que-
sto governo. Ma ci sono.
In teoria dovrebbero non superare i
1.600 di cilindrata secondo la legge che
fece fare nel 2011 Giulio Tremonti. Ma
vanno oltre, che in fondo è uno degli
slogan del renzismo.
Rottamare le auto blu dei propri amici e cari evidentemente non si può. Nasconderle però sì.
Ed è quel che fa la maggiore parte
dei ministri.
Ed è proprio quel che è accaduto ieri
al consiglio dei ministri che doveva varare il decreto di mini-rimborso delle
pensioni.
Come nasconderle? La maggiore
parte dell’esecutivo di Renzi evita con
intelligenza di entrare in piazza Colonna o piazza Montecitorio dove turisti
ed elettori italiani li pizzicherebbero
mentre scendono.
Arrivano in auto nel cortile di palazzo Chigi dal retro, accessibile solo a loro o agli accreditati di governo e Camera dei deputati.
Altri ancora, per paura comunque di
essere pizzicati dai giornalisti accreditati, preferiscono lasciare auto propria e
auto delle nutrite scorte in una via secondaria dietro piazza del Parlamento.
Così arrivano a piedi (meno di 100
metri) a palazzo Chigi facendoci un figurone se passa qualche elettore...
F.B.
in riferimento all'articolo
“Mattarella ha rinunciato
ha soldi, Re Giorgio no”, devo precisare che del tutto
falso è ilriferimento al Presidente Napolitano in quanto non avrebbe "ottemperato" a vincoli e rinunciato a
vitalizi incompatibili nel
percepire l'assegno di Presidente della Repubblica.
Il Presidente non aveva
nulla a cui rinunciare: dal
1996 gli era stato liquidato il
vitalizio parlamentare per il
quale aveva versato 38 anni
dicontributi, ma quel vitalizio, la cui erogazione gli era
già stata sospesa negli anni
1999-2004 quando fu deputato al Parlamento Europeo, fu nuovamente sospeso, perché incompatibile,
prima con l'indennità di Senatore a vita e poi con l'assegno di Presidente della Repubblica.
Inoltre, a partire dal
2011,ilPresidente chiese alla competente autorità di
Governo, e ottenne, che
non gli venisse applicata la
prevista rivalutazione annuale dell'assegno per
l'adeguamento al costo della vita. Esso è rimasto perciò bloccato alla ben nota
cifra di 239.181 euro lordi
all'anno.
(*) Portavoce del
presidente emerito
Giorgio Napolitano
8
ITALIA
__Martedì 19 maggio 2015__
commenta
su www.liberoquotidiano.it
@
::: VERSO LE REGIONALI
Nuove rivelazioni dagli interrogatori di Francesco Simone
::: segue dalla prima
GIACOMO AMADORI
(...) (ex parlamentare del Pdl
ndr) aveva proposto al presidente della Cpl Roberto Casari di incontrare il sindaco di
Salerno Vincenzo De Luca
per parlare del servizio di illuminazione?” Io ho risposto
che non ne ero informato,
ma che poteva essere. Io Vessa lo presentai ai miei capi,
poi quando veniva lì e durante gli incontri chiudevano la
porta». Dunque i magistrati
di Modena, come quelli Napoli, stanno approfondendo
i due settori d’intervento della Cpl che lasciano più margine per eventuali contropartite più o meno lecite: la costruzione delle reti del gas e l’illuminazione pubblica dove occorre, per esempio, posizionare le armature. «In questo
business c’è molto spazio per
i subappalti, gli studi di progettazione, le consulenze»
continua Simone, «è lì che gli
investigatori devono fare i loro approfondimenti per trovare eventuali “compensazioni”». Leggasi tangenti 2.0. Il
gip Andrea Romito ha interrogato Simone, difeso dall’avvocato Michele Andreano,
sull’appalto per la gestione
dell’illuminazione pubblica
di Fiumicino, uno dei comuni più estesi d’Italia (7mila
punti luce e un’estensione
della rete stimata in circa 150
chilometri). Il magistrato gli
ha chiesto di precisare un
passaggio delle dichiarazioni
rese alla procura di Napoli
(dove è partita l’indagine) relativo «alla consulenza che
Giorgio Montali ha ricevuto
per un suo interessamento
per una gara pubblica a Fiumicino dove il sindaco era
Esterino Montino del Pd»: «A
tal riguardo riferisco che il sistema delle consulenze fittizie è comune in tutta Italia e
dovrebbe risultare dalla contabilità di Cpl» ha affermato
Simone. Montali, indagato
per diverse consulenze «sospette» (una da quasi mezzo
milione di euro) e in attesa di
essere ascoltato dai pm di
Modena, con Libero si difende: «In realtà quella gara è stata annullata due volte e comunque noi non abbiamo
vinto». In effetti l’appalto non
è ancora stato assegnato e la
giunta di Montino ha annullato l’ultima gara (aggiudicata a un’ati guidata dalla francese Citelum, l’azienda che
«illumina» Napoli) con una
deliberazione dell’ottobre
scorso che dichiarava «le proposte presentate non di pubblico interesse». La Cpl a Fiumicino era rimasta al palo:
«Non tutte le ciambelle vengono con il buco» scherza
Montali che ammette «l’importanza di quell’appalto».
La coop modenese, tra i molti finanziamenti destinati ai
politici, ha inviato all’associazione Fiumicino Bene comune, impegnata nella campagna elettorale di Montino,
Nell’inchiesta sugli appalti coop
spuntano altri sindaci del Pd
I magistrati ora indagano sui lavori per l’illuminazione pubblica a Fiumicino
e Salerno, entrambe città a guida dem. Sul libro paga della Cpl anche uno 007
NEL MIRINO?
A sinistra, Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno e candidato
Pd alla Regione Campania. Sopra, Esterino Montino, primo
cittadino Pd di Fiumicino ed ex capogruppo in Regione.
L’inchiesta sugli appalti coop ora punta ai lavori per
l’illuminazione stradale sotto le loro amministrazioni [Ansa]
5mila euro. Una cifra esigua
che è difficile immaginare come corrispettivo di un eventuale «favore». Tuttavia quello delle consulenze resta un
settore su cui i magistrati e i
carabinieri del Noe stanno
approfondendo le indagini,
in particolare su quella da 1,3
milioni riferibile a Pasquale
Vessa.
Nell’interrogatorio dell’11
maggio il gip ha domandato
a se conosca il governatore
della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini: «No,
ma so che ha ottimi rapporti
con Nicola Verrini (un dipendente di indagato nell’inchiesta)» ha replicato l’ex consulente.
La lettura dell’interrogato-
rio riserva pure altre «chicche». Per esempio si scopre
che è indagato per corruzione anche un funzionario della prefettura di Modena, Daniele Lambertucci, «una persona di origine campana, tifosa del Modena calcio», la
squadra sponsorizzata dalla
Cpl.Simone ammette diaverlo contattato per far ottenere
al presidente della coop Roberto Casari il titolo onorifico
di Cavaliere del lavoro: «Si è
trattata di una mia iniziativa
anche se il Casari sapeva che
io intendevo fargli ottenere
quell’onorificenza che può
essere proposta solo per tre
volte e in precedenza il Casari era stato escluso per un soffio». Con Libero Simone ag-
L’ombra della ’ndrangheta sulle Regionali in Liguria
Il grillino vicino ai boss lascia. Per finta
Il capolista M5S amico del rampollo di un clan dichiara che si ritira. Ma della rinuncia non c’è traccia
::: ANTONIO AMOROSI
■■■ Ricordate la storia del capolista
del Movimento 5 Stelle in Liguria, Daniele Comandini, appoggiato dal
«rampollo» di una nota famiglia di ’ndrangheta, i Mafodda? Libero l’ha raccontata il 6 maggio. Anche a fronte delle dure accuse del capogruppo grillino
a Imperia, Antonio Russo, che lo attaccava per la «storica frequentazione di
elementi vincolati a cosche mafiose».
E in seguito invitava a «non dare preferenze aicandidati in provincia diImperia. Ci sono troppe ombre».
Imperia,è la provincia dove Comandini si candida per le regionali. La vicenda crea una polemica molto dura.
A distanza di giorni ci tornano Il Secolo
XIX, Il Fatto Quotidiano e Il Sole-24
ore. Con la candidata governatrice del
Movimento, Alice Salvatore, che sbotta sostenendo che «le persone accusate sono incensurate (…) e anche Peppino Impastato era figlio di un mafioso».
Tra le proteste dell’Osservatorio Casa
della Legalità per l’accostamento. La
storia finisce in tv a L’aria che tira su
La7. Quando la conduttrice, Myrta
Merlino, chiede spiegazioni Alice Salvatore, annuncia: «Comandini si ritira
(...) Ha firmato una promessa al pub-
::: LA VICENDA
IL CASO MAFFODDA
Nelle scorse settimane in Liguria scoppia
la polemica intorno a Daniele Comandini,
il capolista alle Regionali del M5S che
sbandiera la sua amicizia con Carmine
Maffodda, rampollo di una famiglia coinvolta in inchieste sulla ’ndrangheta. Libero dà la notizia, ma dai grillini nessuna
reazione e la candidata pentastellata, Alice Salvatore difende Comandini
QUALE RINUNCIA?
Alla fine, i grillini si arrendono e da più
parti annunciano il ritiro del capolista. Ma
né in Comune, né in Prefettura né in Corte
d’Appello risulta alcuna rinuncia. Anzi,
Comandini è regolarmente sui manifesti
blico in cui si impegna». La promessa
al pubblico è un contratto civile tra privati. In studio ci si convince del ritiro
del candidato grillino su cui aleggiano
le ombre della ’ndrangheta. Comandini lo dichiara su facebook. E tutto si
assopisce. Senza altre domande.I giornali non tornano sul caso. Esalta la decisione anche il presidente della commissione di vigilanza Rai, Roberto Fico, sempre dei 5 Stelle: «Se facessero
così tutti gli altri partiti probabilmente
avremmo liste zero... da altre parti».
Una procedura in extremis per il riti-
ro diun candidato c’è.La spiega il Consiglio di Stato nelle istruzioni del ministero dell’Interno. La norma prevede
una «rinuncia autenticata» del candidato che può essere inviata alla Prefettura del Comune di competenza, alla
Corte di Appello o al Comune stesso.
Chiamiamo al telefono tutti e tre i responsabili degli uffici. Ci confermano
che non è arrivata alcuna rinuncia.
«Abbiamo mandato i manifesti in
stampa», ci spiega il responsabile della
Prefettura.
In più è notorio che dal punto di vista giuridico la promessa elettorale
non ha alcun valore. Il candidato-eletto risponde solo ai cittadini, non al partito che lo candida. Il ministero dell’Interno spiega cosa fare nel caso ci si voglia ritirare. E Comadini ha avuto tutto
il tempo per farlo. Nel silenzio generale nasce anche la pagina facebook «Io
sto con Comandini», in suo sostegno.
Appare il nuovo sito dei candidati 5
Stelle per la Liguria. Senza problemi
campeggia sempre Daniele Comadini. Che se eletto, al massimo, può decidere di lasciare l’M5S. Col risultato di
essere stato portato al successo dalle
liste di Grillo ma restare in consiglio
regionale a rappresentare i cittadini
che lo hanno votato.
giunge: «L’anno prima Casari era nei trenta finalisti, ma il
presidente Giorgio Napolitano gli aveva preferito un altro
e io commentai: “Alla faccia
deicompagni che hanno bocciato l’unico cooperatore della lista”». In questa vicenda è
citato anche l’ex ministro Giulio Tremonti, in ottimi rapporti con Simone e con la
Cpl. Nel verbale sintetico, stilato in un italiano improbabile, si legge: «Compulsai il Tremonti affinché egli scrivesse
una lettera alla prefettura di
Modena per sollecitare la pratica amministrativa relativa
al conferimento dell’onorificenza delcavalierato del lavoro al Casari, che diversamente, era in una fase di stallo.
Tremonti acconsentì alla
mia richiesta e scrisse una lettera indirizzata alla prefettura di Modena». Lambertucci
con Simone si sarebbe vantato anche di aver ottenuto grazie alla propria insistenza
«l’inserimento della Cpl nella
white list per la concessione
delcertificato antimafia».Tutte conversazioni che sono costate a Lambertucci l’iscrizione sul registro degli indagati.
«Io però non so nemmeno
che faccia abbia» spiega Simone. «So che in cambio di
quei piccoli favori gli abbiamo dato una maglia del Modena, dei biglietti dello stadio
e un aceto balsamico».
Il gip nell’interrogatorio ha
posto domande pure su un
certo Ventura: «Casari mi disse che conosceva questa persona della Polizia stradale
che lo aiutava annullandogli
delle sanzioni amministrative elevate per infrazioni al codice della strada» ha risposto
l’ex consulente indagato. Ma
dal verbale emerge che a libro paga la Cpl aveva un personaggio di ben altro spessore, l’ex capo centro dell’Aise
(i servizi segreti militari) ad
Abu Dhabi, il colonnello Paolo Costantini. È lo stesso che
denunciò ai magistrati italiani presunte «pressioni politiche» a favore di Amedeo Matacena,l’ex parlamentare latitante nella penisola arabica.
Dice di lui Simone: «In relazione al colonnello Paolo Costantini della Gdf mi è stato
presentato da amici comuni,
in quell’occasione parlammo delle informazioni commerciali e della difficoltà di
poterne ricevere in Italia, fu
proprio in quell’occasione
che lui si propose come soggetto in grado di poter dare
informazioni. Misi in contatto Casari con il Costantini a
cui fu stipulato un contratto
di consulenza che reputo fittizia con una società riconducibile a una figlia dello stesso
per circa 1.500 euro mensili.
Mi risulta che Casari abbia
chiesto e ottenuto diverse volte informazioni dal Costantini». Il colonnello nei mesi
scorsi si è congedato e, a
quanto risulta a Libero, è stato assunto dalla compagnia
aerea Etihad.
9
ITALIA
__Martedì 19 maggio 2015__
commenta
su www.liberoquotidiano.it
@
::: VERSO LE REGIONALI
Crescono i timori a Palazzo Chigi dopo gli ultimi dati
«Per cacciarmi la sinistra tifa Forza Italia»
Tira aria di sorpasso del centrodestra in Liguria e Renzi trema: «Se perdo, i rottamati torneranno all’assalto»
Commento
Sulla scuola tutti d’accordo:
niente riforma, solo assunzioni
::: DAVIDE GIACALONE
■■■ Dalle stanze del go-
::: ELISA CALESSI
■■■ «Pur di farmi fuori,
sperano di far risogere Forza Italia che proprio adesso, se perdesse in Liguria,
sarebbe finita». Questo è il
ragionamento che Matteo
Renzi ha fatto con alcuni
parlamentariamici, parlando di quello che trai suoi definiscono «il nostro Ohio».
Cioè la Liguria. L’allarme è
altissimo. E a confermarlo è
un sondaggio recentissimo
e riservato, fatto vedere al
premier.Secondo questa rilevazione, Giovanni Toti,
candidato del centrodestra
per la presidenza della regione, avrebbe sorpassato
Raffaella Paita, candidato
del Pd. Di pochissimo, un
punto percentuale. L’uomo di Fi è dato di un punto
sopra la renziana. Una differenza che nelle urne potrebbe essere stravolta. Ma è la
prima volta che un sondaggio dà in testa Toti. Le analisi che circolano al Pd, infatti, danno ancora il candidato dem in una forchetta di
3-5 punti di distanza dall’avversario dicentrodestra. Posizione che, invece, secondo quell’altro sondaggio,sarebbe venuta meno.
Sia confermato o no questo scenario, conferma come la Liguria sia la sfida più
delicata. Anche perché il
Pd, dai sondaggi commissionati dai democratici, resta comunque al di sotto
del 35%, quindi non in grado di ottenere la maggioranza in consiglio reginale. «La
Liguria è il nostro Ohio»,
continuano a ripetere i collaboratori del premier. Non
solo perché, delle sette regioni al voto, è quella più in
bilico. Ma perché si gioca
Il premier Matteo Renzi segue con particolare timore la
campagna elettorale in Liguria e Campania: nelle due
regioni il risultato è in bilico e una sconfitta può
ribaltare gli equilibri nel Pd e mettere a rischio la tenuta
della maggioranza [Splash]
una partita che avrà conseguenze nazionali. Per due
motivi. Il primo è che lì il
candidato di Fi è sostenuto
da tutto il centrodestra,
compresa la Lega. «Se perdesse», si dice, «sarebbe il
colpo finale per Forza Italia». Ma c’è una parte del
Pd, è l’accusa, che spera
proprio il contrario. Cioè
che vinca Toti e perda Paita. Per poi aprire i fuochi
d’artificio a Roma contro
Renzi. Sono quelli, secondo
il premier, che sostengono
il civatiano Luca Pastorino.
«È sempre la stessa storia
che si ripete», è il ragionamento che ha fatto coi suoi,
«da Bertinotti in poi c’è una
sinistra che pur di far perdere l’altra sinistra,quella riformista, è disposta a far vincere la destra». Come scriveva
ieri il renziano Andrea Marcucci sull’Huffington Post:
«La sinistra di Cofferati e Civati soffre della sindrome di
Stoccolma.Non si può spiegare in altro modo la situazione che si è venuta a creare a Genova in vista delle
elezioni regionali». Non
hanno «l’obiettivo di vincere in proprio, ma di far perdere il Pd e Matteo Renzi e
di portare alla presidenza
della Regione Liguria Giovanni Toti. Un risultato che
rianimerebbe Forza Italia
nel suo momento storico
più debole». Se accadesse,
ed è la seconda conseguenza temuta, sarebbe rianimata anche a livello nazionale
la minoranza interna del
Pd e la navigazione per il
premier-segretario sarebbe
molto meno tranquilla.
L’altro punto critico è la
Campania. Secondo i sondaggidel Nazareno,Vincenzo De Luca è davanti con
il graffio
Fattori risolutivi
Il leader della lista «Sì Toscana a Sinistra», Tommaso
Fattori, candidato alla presidenza della Regione Toscana commenta la notizia del blitz della Guardia di Finanza che a Prato ha portato all’accertamento di oltre 200
casi di attestazioni false utilizzate per favorire l’immigrazione clandestina. «Un mercato sommerso che lucra sulla clandestinità e sulle speranze di una vita migliore di
centinaia di esseri umani», è la denuncia di Fattori che
poi indica gli «antidoti democratici alle infiltrazioni criminali»: per battere la clandestinità, dice, bisogna accogliere tutti. Attendiamo trepidanti il prossimo antidoto contro i furti nelle abitazioni: consegnare preventivamente
ogni proprio avere a ladri e topi d’appartamento.
una forbice tra i 4 e i 6 punti.
Ma è una differenza che potrebbe essere ribaltata nelle
urne. Riassumento, si dice
a Palazzo Chigi, «l’incubo è
il 4 a 3, i desiderata sono il 6
a 1, ma potrebbe finire 5 a
2».
Non c’è timore, invece,
per un possibile effetto della vicenda pensioni sull’esito delle Regionali. Si è convinti che la «velocità» e la
«decisione» con cui il premier ha affrontato il problema, con il decreto approvato ieri in consiglio dei ministri, saranno premiate più
del fatto che i rimborsi non
restituiscono le somme per
intero. Su questa scommessa si basa la scelta di intervenire subito, prima delle elezioni regionali. Nonostante
alcuni consiglieri del premier spingessero per affrontare la faccenda dopo il 31
maggio.
Si fa molto affidamento
sul fatto che Renzi «ha preso comunque una decisione, non ha tergiversato,
questo i pensionati lo apprezzeranno».Ha vinto la linea di Padoan, che voleva
un intervento immediato.
Non ci si nasconde, poi, a
Palazzo Chigi, il rischio di
molti ricorsi. Ma non si è
preoccupati. Anzi. «In questo modo», si dice, «la Corte
sarà costretta a intervenire
sul danno che ha fatto, con
una sentenza successiva».
Se, infatti, i giudici dovessero accogliere i ricorsi, «metterebbero l’Italia in guai seri
con l’Europa, costringendo
il governo a sforare il 3%».
Per il semplice fatto che
non ci sono i soldi per restituire tutti gli arretrati a tutti
quelli che, secondo la Consulta, ne avrebbero diritto.
le differenze di censo e di
posizione geografica. Dicono: noi spenderemo soldi
per la scuola. Falso: li spenderete per fare assunzioni.
Roba neanche da democristiani governanti, ma da
clientelari decadenti.
Ecco la conferma: Davide Faraone, sottosegretario
all’istruzione, si domanda
perché ci si oppone al potenziamento dei presidi,
tanto sono quelli che ci sono già. Si stupisce del fatto
che tutti non vedano l’evidenza: non cambia nulla. E,
comunque, il governo ha
già mollato: l’autonomia
scolastica resterà in mani
collegiali. Non ci saranno
misurazioni serie. Gli studenti svantaggiati resteranno fregati. I docenti cresceranno di numero, senza
che la qualità s’alzi d’un capello.
verno assicurano che non si
faranno barricate, in tema
di riforma della scuola. Non
sarà come per la riforma
elettorale, dicono. Già questo solo serve a capire molto, visto che la riforma del
sistema elettorale non è materia governativa, ma parlamentare, al contrario del
riordino scolastico. Come a
dire:sulla vita deipartiti,delle liste e deglieletti, non molliamo,sulresto accordiamoci.
Ma c’è una seconda ragione, per cui le barricate non
avrebbero senso, perché a
parte il gusto del baccano i
due fronti,presunti contrapposti, sono totalmente convergentinel volere assunzioni di massa nella pubblica
amministrazione. L’unica
differenza è che al governo
promettono 160mila assunFINTA ZUFFA
zioni, mentre gli oppositori
Si poteva fare diversane vorrebbero di più. Come
selezionarli, chi paga e a mente, facendo coincidere
l’aumento del
che servono,
potere dei presono quesiti
sidi con l’aulasciati a chi
mentodellelonon abbia di
ro responsabimeglio da falità, promuore nella vita. A
vendo una sechi non eccelria misurale nell’arte del
bilità dei risulpropaganditati (non la
sta.
burletta delIeri è stato
l’autovalutareso pubblico
ilrapportoBet- Stefania Giannini [LaPr.] zione, che solo somari in
ter Life, elaborato dall’Ocse. Su 36 paesi carriera possono proporre
l’Italia si colloca al gradino senza sghignazzare). Sareb23. Non un granché. Sull’i- be dovuto valere per ogni
struzione, però, tocchiamo singolo docente, per ogni
il minimo: 30. Ma degli indi- singolo preside, per ciascuci percettivi non mi fido na scuola: più qualità, più rimai. Meglio guardare i risul- sultati, più carriera, più soltati dei test Pisa: l’Italia è ai di. Lo stesso al contrario,
primi posti solo in un caso: con il segno negativo.
Le parti che s’azzuffano,
giorni persi per studente.
Siamo prodigi nel marinare invece, sono solo correnti
la scuola. Matematica, lettu- minimaliste o massimaliste
ra e scienze nessun primeg- del partito unico dell’assungiare e spesso sotto la me- zione pubblica, aderente aldia. Desolante. Disaggre- la federazione unica della
gando i dati scopri che l’Ita- spesa pubblica. Sono tutti
lia scolastica riproduce convinti che sia un diritto
quella produttiva: aree d’ec- avere soldi dallo Stato e che
cellenza europea e lande ab- la spesa pubblica generi ricchezza. Il che è vero se si
bandonate alla deriva.
tratta di buoni investimenti,
è falso se sigenerano manteNON CAMBIA NULLA
nuti.
Con la riforma in discusI soldi che si danno agli
sione tutto questo si consoli- incapaci vengono tolti ai cada e conferma, perché si as- paci e quelli che si buttano
sumono quelli che già ci so- nella spesa corrente improno,posponendo anche i po- duttiva sono moltiplicatori
chissimi vincitori di concor- di deficit, debito e miseria.
so vero. Si raccontano bub- Certo che non faranno le
bole sulle nuove materie, barricate: la pensano allo
ma le si mette nelle mani stesso modo.
dei vecchi insegnanti. Ciò
www.davidegiacalone.it
comporta ilconsolidarsi del@DavideGiac
10
ITALIA
__Martedì 19 maggio 2015__
commenta
su www.liberoquotidiano.it
@
::: VERSO LE REGIONALI
Dove vanno i soldi pubblici
Il centro per disabili
della moglie di De Mita
non ha la «licenza»
■■■ Matteo
Salvini manda
messaggi agli alleati: «Dal primo
giugno cambieranno molte cose. La Lega», annuncia, «sarà il
primo partito del centrodestra».
E intorno al Carroccio andrà ricostruita la coalizione. Ma, dice
Salvini, non come propone Berlusconi. Questo, il leader leghista, lo mette in chiaro da subito.
«Non voglio parlare male di Silvio», precisa intervistato da Bruno Vespa, «ma quando mi propone minestre riscaldate come
le alleanze con Alfano, Casini e
Buttiglione, io dico basta».
Se la Lega si afferma come primo partito del centrodestra, gli
equilibri storici del fronte moderato rischiano di saltare. Finora
il partito-boa era sempre stato
quello
berlusconiano.
Nelle sue varie declinazioni - Forza Italia e Popolo
della libertà - aveva sempre dominato in termini
numerici la propria porzione di campo. Ma ora?
Salvini è sicuro che il 31
maggio porterà a termine
questa piccola rivoluzione. Piccola neanche tanto, dal momento che l’Italicum, il nuovo sistema
elettorale per le Politiche,
premia la lista che prende
più voti.
IlMatteo in verde si preparerebbe a sfidare in solitaria l’altro Matteo, quello che
siede a Palazzo Chigi. «Andremo alle urne l’anno prossimo»,
prevede, «perché Renzi non dura. Una volta regala 80 euro ai
lavoratori, una volta 500 euro ai
pensionati, ma la terza volta gli
chiedono il conto». Le Regionali
«saranno il preavviso di sfratto
per il governo Renzi-Alfano-Boldrini».Sarà, spiega illeader leghista, «un referendum del nuovo
contro il vecchio, ma soprattutto dei lanciatori di idee contro i
lanciatori di pietre».Quanto alle
contestazioni dell’altro giorno a
Massa Carrara, Salvini sostiene
che «le persone che fanno queste cose sono sempre le stesse. E
non si tratta di gente che viene
dalle periferie degradate, ma di
figli di magistrati e di avvocati».
Non solo Nord, la Lega conta
di fare la sua figura anche nel resto d’Italia. «Mi aspetto alcune
::: PEPPE RINALDI
Il segretario della Lega Matteo Salvini [Ansa]
La sfida
Salvini attacca il Cavaliere:
mi prendo il centrodestra
Il leader della Lega: «Saremo il primo partito dell’opposizione.
Non voglio parlare male di Silvio, ma basta alleanze con Alfano»
“
■ Dei migranti
l’Europa se ne frega.
Francia, Germania
e Inghilterra hanno
già detto che non ne
vogliono sapere.
Il problema rimane
solo italiano.
Svegliamoci prima
che troppi terroristi
arrivino in casa
nostra
MATTEO SALVINI
decine di migliaia di voti dal
Sud. Ci sono alcuni comuni in
cui spero di andare al ballottaggio», dice Salvini, «in particolare
Agrigento».
Agrigento è la città di Angelino Alfano. «Lui e il Capo della
polizia», attacca il segretario federale del Carroccio, «non sono
in grado di dirigere le forze dell’ordine». In ogni caso, non è
con la contrapposizione muscolare che i leghisti vogliono arrivare alla fine di questa campagna
elettorale: «Mancano quindici
giorni e li trascorrerò in mezzo
alla gente», spiega Salvini, «ma
non ho bisogno di fumogeni per
vincere le elezioni».
Infine, il capo dei Lumbard
snocciola i temi forti della campagna elettorale. Prima di tutto,
l’immigrazione. La Francia ha
annunciato che non intende farsi carico della sua quota di mi-
granti? Nessuna sorpresa, perché «l’Europa dei migranti se ne
frega. Francia, Germania, Inghilterra hanno già detto che non
ne vogliono sapere. Il problema
rimane nostro. Speriamo che l’Italia si svegli prima che troppi
terroristi arrivino a casa nostra».
La questione umanitaria non
convince i padani, tra i tanti stranieri di cui l’Italia si occupa ci sono anche delinquenti. «Paghiamo vitto e alloggio a molti futuri
spacciatori». Quanto alla polemica sulle pensioni, la Lega annuncia che «farà ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo
contro la legge Fornero».
Non solo. Dopo le elezioni regionali il Carroccio tornerà a riunirsi in un luogo simbolo di tante adunate in verde. «Domenica
21 giugno», annuncia il leader,
«saremo a Pontida».
SA.DA.
■■■ In Campania c’è un nuovo caso di denaro pubblico erogato ad un centro di riabilitazione privo dei requisiti di legge. Dopo la
clamorosa vicenda della cooperativa “Ises”
in provincia di Salerno, affiliata alla Lega-coop emiliana ed ospitata in una palazzina fatiscente priva della certificazione di agibilità e
di strutture antincendio ma senza che ciò
impedisse ad Asl e Regione di elargire in
suo favore circa 4 milioni all’anno, ne spunta un’altra ad Avellino. Parliamo del centro
«Aias-Noi con loro», presieduto dalla signora Annamaria Scarinzi, consorte di Ciriaco
De Mita.
Un caso diverso per tipologia di problema benché assimilabile alla generica categoria del trattamento a doppio binario: un
capello su una mattonella, una presa d’aria
del bagno difettosa, una planimetria non
conforme e fior di cliniche, ambulatori e laboratori sono stati sigillati dagli organi di
controllo. Nel caso in questione, dove manca una “licenza” fondamentale (“Apertura
e funzionamento” ai sensi della Dgrc
7301/01) la faccenda fila via liscia. E, se proprio c’è da andarvi a fondo, ecco che comincia una sorta di ping pong tra uffici e dipartimenti diAsl e Regione. Una cosa è fare verifiche su un comune imprenditore del settore, un’altra è andare a verificare, in Irpinia,
se il centro della signora Scarinzi sia in regola. Purtroppo no, non potrebbe ricevere rimesse pubbliche: nei fatti le riceve, sono circa 1,6 milioni all’anno. L’associazione della
signora De Mita, in pratica non avrebbe potuto funzionare per carenza proprio di quel
requisito. L’ha pure messo nero su bianco
la stessa Regione in una nota del 9 dicembre 2013: nella delibera si legge specificamente del diniego all’accreditamento presso il Ssr per le attività contemplate. Va ricordato che i centri di riabilitazione che intendevano accreditarsi, hanno dovuto dichiarare sotto la propria responsabilità di possedere titoli minimi e requisiti ulteriori. In questi
casiche si fa? Normalmente si sospende tutto e si fa in modo che la legge sia uguale per
tutti. Per capirci: è come se una salumeria
non avesse iltitolare con l’autorizzazione sanitaria per toccare alimentari. Qui par di capire che la cosa abbia preso una piega obliqua, l’Asl rimpalla alla Regione che rimpalla
a chissà chi avallando questa logica: io so
che non sei in regola con la legge perché mi
risulta da questo e quello ma finché non me
lo dirà la Regione ufficialmente continuerò
a pagarti. Infatti l’ultima liquidazione risale
al 15 maggio scorso (la n.78, acconto sulle
fatture di marzo 2015 di circa 350mila euro).
11
ITALIA
__Martedì 19 maggio 2015__
commenta
su www.liberoquotidiano.it
@
::: VERSO LE REGIONALI
Critiche a Renzi sul decreto pensioni: «Inaccettabile»
Silvio choc: «Ormai sono fuori dalla politica»
Berlusconi si sfila. Poi ci ripensa: avanti per senso di responsabilità. Bloccato un uomo che voleva aggredirlo
::: segue dalla prima
SALVATORE DAMA
“
(...) e Denis Verdini si gustino il suo addio giusto lo spazio di qualche ora. Poi precisa: «Io sono fuori da questa
■ Da noi
politica»,chiarisce, cioè quella dei «politicanti». Categoria
la democrazia è
alla quale adesso iscrive pusospesa. Siamo al
re chi, un tempo, gli fu fedeterzo governo non
lissimo.
eletto dal popolo...
Silvio non lascia, rimane
in pista e lo fa «per senso di
Ho un sogno:
responsabilità» nei confronti
un movimento
del Paese e dei tanti italiani
che aggreghi
che «mi hanno sempre dato
fiducia». Non abbandona il
tutti i moderati,
sogno di riunire in un unico
ma se guardo il
movimento tutti i moderati.
futuro non vedo il
«Alfano dice che sarà lui a
riunificare il centrodestra?
ricompattamento
Auguri...», ma il Cav non ci
del centrodestra
crede neanche un po’. E fa
spallucce, Berlusconi, anche
SILVIO BERLUSCONI
di fronte all’uscita di Fitto:
«Faccia quello che vuole»,
ad Arcore nessuno piangerà
per la sua partenza.
gente da ricandidare, quanOggiil dissidente presente- do sarà, vuol dire più giovani
rà alla stampa il suo progetto da lanciare in politica.
di un movimento conservaFitto e i suoi, agli occhi del
tore in stile british. Seguirà Cavaliere, si mettono in fuopoi la costiturigioco.
Si
zione di gruppi
e m a r g in a n o
parlamentari
da soli. Invece
autonomi alla
è molto più preCamera e al Seoccupante la
nato. In tutto
possibile scisdovrebbero ansione di Verdidarsene una
ni. Perché offritrentina di parrebbe truppa
lamentari. «Ma
fresca a disposicosa c’entra Cazione
della
meron
con
maggioranza
quei quattro L’uomo bloccato [Fotog.] di Renzi, che al
vecchi demoSenato collascristiani meridionali?», si do- sa. Allora, tra le varie opzioni
manda Berlusconi. Che assi- che l’ex premier sta valutanste alla loro dipartita con un do, c’è anche una clamorosa
senso di liberazione. Meno retromarcia sulla rottura del
::: segue dalla prima
FILIPPO FACCI
(...) su di lui, e val la pena di farlo
ora, cioè quando non è sugli altari
e neppure nella polvere.
L’opinione di chi scrive, da molto tempo, è che Berlusconi abbia
esaurito la sua parabola e che dovrebbe decidersi a prenderne atto, anche perché altrimenti farà
un sacco di danni e impedirà la
nascita di qualsiasi centrodestra,
per scalcagnato che possa essere.
Un centrodestra senza Berlusconi
dovrà esistere per forza: non potrà
prenderselo tutto Renzi, né potremo aspettare che sia lo stesso Berlusconi a istruire o prefabbricare il
proprio killer. Ma io non volevo
parlare di questo, ora. Volevo spiegare e ammettere, ora, cioè in un
momento qualsiasi, che ho creduto che Silvio Berlusconi potesse
davvero e radicalmente cambiare
questo Paese. Ho creduto che ci
fossero le straordinarie condizioni per poter scommettere che ce
la facesse. In realtà l’abbiamo creduto in milioni,e non eravamo tutti stupidi o reazionari, meglio: il
margine di incognita era alto, ma
è da escludere che i suoi avversari
avessero previsto dal principio
Berlusconi a Saronno per sostenere il candidato a sindaco di Forza Italia [Ansa]
Nazareno. Un modo per
riannodare il rapporto con
Renzi e per disarmare l’ex
banchiere fiorentino.
Si deciderà all’esito delle
elezioni regionali. Che, nei
sondaggi, varia dalla Capo-
retto (il 6 a 1) al quasi pareggio (il 4 a 3) con il centrodestra che difende Campania e
Veneto e strappa la Liguria
alla sinistra. Nel frattempo
Berlusconi attacca frontalmente il governo, perché è
IL PROCESSO
Ruby non risponde ai magistrati
Ruby è stata convocata dai pm di Milano per un interrogatorio nell’inchiesta Ruby ter nella quale è indagata
per falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari.
La giovane, che si è trattenuta col suo legale per circa
due ore in Procura, si è avvalsa della facoltà di non rispondere e ha opposto il silenzio a tutte le domande che
vertevano sulla sua deposizione al processo Ruby bis a
carico di Fede, Mora e Minetti e sul denaro che, nell’ipotesi accusatoria, avrebbe ricevuto da Berlusconi.
questo che si aspettano gli
elettori che incontra a Saronno. «L’iniziativa di Renzi sulle pensioni è assolutamente
inaccettabile», dice l’ex premier, «la sentenza della Consulta è chiara, bisogna restituire a tutti i pensionati quello che a loro è stato tolto e
che la Corte ha giudicato
non corretto». Quelli della sinistra, spiega il Cavaliere durante il comizio in sostegno
del candidato Pier Luigi Gilli, vanno forti, ma solo a
chiacchiere:«Sono professionisti della politica, ma non
hanno mai lavorato. Quando si tratta di fare qualcosa,
ecco che casca l’asino».
La visita a Saronno prosegue tra un incontro con il
club Milan femminile, una
Il commento
Perché era giusto credere nel Cav
L’ex premier è stato per anni l’unica rivoluzione disponibile rispetto all’egemonia dei compagni
che non sarebbe riuscito a compiere nessuna rivoluzione liberale, diciamo così. La vera divisione,
al tempo, non era tra chi avesse o
meno doti divinatorie sulle possibilità di Berlusconi; non era, cioè,
tra chi credeva che potesse cambiare il Paese e chi non lo credeva:
era essenzialmente tra chi avrebbe voluto che ci riuscisse e chi invece no, era tra chi agognava un
cambiamento sostanziale e chi invece si sarebbe accontentato di ridisegnare il Paese secondo i nuovi
poteri, che poi erano quelli vecchi
ma riverniciati.
Non era una gara: Berlusconi,
nella visione di chi l’ha votato, correva da solo. La sua era l’unica rivoluzione disponibile su piazza, e
non ha senso dire - come molti
fanno - che semplicemente gli altri erano peggio: gli altri erano sì
peggio, ma oltretutto non volevano neppure che Berlusconi corresse. Non deve stupire che ancor oggi la destra esorti a recuperare «lo
spirito degli inizi», una fantomatica età dell’oro, un azzurro passato
che in realtà non è mai esistito o fu
tutto sommato imbarazzante; rivedere le immagini degli esordi
berlusconiani di vent’anni fa - coi
primi pigli modernisti, l’inno, le
coccarde, l’acerbo stile Publitalia
nelle polverose tribune elettorali oggi può far sorridere: ma la verità
è che rivedere le immagini degli
altri - il cattocomunismo serioso,
la postura da Comitato centrale,
le giacche da compagni polacchi,
lo stile Prima Repubblica riproposto e sopravvissuto - è roba che fa
correre i brividi lungo la schiena.
Nel centrodestra è facile trovare
qualcuno disposto ad ammettere
che in vent’anni Berlusconi non
ha combinato nulla: ma nessuno
negherà che sia comunque comparso al momento giusto. La vittoria di Berlusconi, nell’immaginario dei suoi elettori, fu soprattutto
la gioiosa sconfitta dei suoi avversari.
Ovvio che tanti, soprattutto a sinistra, non sarebbero d’accordo e
si limiterebbero ad ammettere
che Berlusconi ebbe solo delle intuizioni, meglio: che anticipò una
certa spettacolarizzazione e americanizzazione della politica. Liquiderebbero Berlusconi come già fecero con Craxi e, in generale, con
chiunque in Italia l’abbia detta giusta senza i consueti vent’anni di
ritardo. Si riaprirebbe un dibattito
infinito.
Nell’attesa, l’unico argomento
inescusabile è che Berlusconi è alla fine del suo ciclo. Il Paese negli
ultimi anni è peggiorato anche
per sua responsabilità, e c’è un’intera area politica teoricamente
maggioritaria, il centrodestra, che
ne è uscita desertificata, azzerata,
conciata peggio di quando Berlusconi cercò di rianimarla nel 1994.
È vero, molti a sinistra predissero
il fallimento di Berlusconi per mero rosicamento, solo perché lo desideravano: descrissero il suo falli-
visita alla casa paterna e un
comizio dedicato ai pensionati del posto. Occasione in
cuil’ex premier e la sua fidanzata Francesca Pascale sono
stati oggetto di un tentativo
di aggressione da parte di un
uomo, un 44enne, che ha
provato ad avvicinarsi con fare minaccioso al palco. Pantaloni militari e felpa nera,
ha tentato di forzare il cordone di politizia ma è stato respinto dalla scorta berlusconiana e dai carabinieri. Che
lo hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e
lesioni volontare aggravate.
«Voleva aggredire uno di noi
o il presidente», ha raccontato Pascale, «le forze dell’ordine sono state pronte ed è stato evitato uno spiacevole episodio». Gli inquirenti che
hanno interrogato l’uomo
escludono ogni movente politico. Come accadde nel
2009, quando Berlusconi
venne colpito da una statuetta lanciata a distanza ravvicinata da Massimo Tartaglia,
mescolatosialla folla dei simpatizzanti.
In serata sono stati diffusi
ulteriori dettagli sull’accaduto. L’uomo, arrestato con
l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni prima
del comizio di Silvio Berlusconi a Saronno non era in
possesso di armi. Sono state
diffuse le sue generalità:Massimiliano Passiu, di origini
sarde e residente da anni in
provincia di Varese. Durante l'interrogatorio ha riferito
ai carabinieri che aveva intenzione di raggiungere l’ex
premier, ma non ha tuttavia
voluto spiegare i motivi di
quell’incontro ravvicinato.
mento ancor prima che si consacrasse. Ma è anche vero che dall’altra,nella famelica armata Brancaleone del centrodestra, si ignorò ogni scricchiolio e si finse di
non vedere che la nave non solo
non andava, ma imbarcava acqua.Mezza Italia, da un certo punto in poi, ha preso a raccontarsela,
sperava ancora nel miracolo un attimo prima che la nave affondasse. Io non sono tra questi, ma ogni
distinguo ora suona patetico. Ci
abbiamo creduto in milioni, ma
questo, va da sé, non attenua le
colpe di Berlusconi ma solo le nostre. Ci abbiamo creduto per le
più svariate ragioni: io, per dire,
avevo a cuore la giustizia, e non
avrei votato la sinistra forcaiola neanche sotto tortura. Dunque, senza accorgermene, ho via via alimentato quel meccanismo berlusconiano che negli anni ha trasformato i garantisti e i liberali nella
minoranza sputtanata che sono.
Ma era l’unica strada possibile.
Sostenere Berlusconi, per moltissimo tempo, è stata l’unica cosa
sensata da fare: per molti motivi.
Ma costringere tanti italiani a parteggiare ancora a lungo per Renzi,
ora, sarebbe il fallimento più imbarazzante.
12
__Martedì 19 maggio 2015__
13
ITALIA
__Martedì 19 maggio 2015__
commenta
su www.liberoquotidiano.it
@
::: L’INVASIONE
Solidarietà in stile Ue
Svelato il bluff europeo: i profughi restano qui
Parigi, Madrid, Londra, tutto l’est: l’opposizione alle quote è generale. Renzi e la Mogherini hanno esultato per una sconfitta
::: segue dalla prima
GIANLUIGI PARAGONE
dove le avevamo lasciate in
quel primo tavolo europeo
successivo alla strage del
Mediterraneo. Con i no fermi di Francia, Gran Bretagna, Spagna e compagnia
cantante.
Nessuno vuole prendersi
in carico l’esercito di disperatiche lascia l’Africa per costruirsi una nuova vita. Ca-
meron e Valls per motivi diversi hanno una situazione
interna incandescente e l’ultimo problema che vogliono mettersi in casa è un
nuovo subbuglio sull’aumento degli stranieri in patria. Idem nella dorsale
esteuropea.
Resta pertanto il solo impegno sul controllo delle ac-
que nel Mediterraneo attraverso una missione navale.
Ma anche qui non si pensi
a chissà quali grandi novità.
Si tratterà di un mero pattugliamento rinforzato. Le
aperture del governo di Tobruk sulla distruzione dei
barconi (anche a loro dire
veicolo di finanziamento
dell’Is) danno l’impressio-
ne di mossa politica finalizzata a un riconoscimento
da parte dell’Europa della
loro legittimità politica. Tattica pura.
Per chiudere, morale della questione: tutto resta immutato. Quindi o Renzi sfida davvero l’Europa oppure eviti di prendere in giro la
gente.
(...) Un segnale di facciata
più che di sostanza, visto
che già in quella sede (ci sono le agenzie di stampa)
dalla Francia alla Gran Bretagna appariva chiaro che il
problema sarebbe rimasto
solo italiano. La Francia si
limitò a un’apertura timida
limitata a poche decine di
profughi. La Gran Bretagna
LA «JEAN DE VIENNE» NEL PORTO DI TOBRUK
invece manco quello: c’erano le elezioni vicine e Cameron non si sognò nemmeno di fare la finta. «Daremo solo un appoggio navale», fecero sapere OltremaParigi sostiene anche minica. Intanto pure dall’Est
litarmente il governo libieuropeo bocche cucite.
co riconosciuto a livello
Si arriva così alla tanto
internazionale. Lo dimostrombazzata Agenda, un
stra l’arrivo domenica,
modo tutto politichese per
nel porto di Tobruk, della
guadagnare tempo. Tanto
fregata antisommergibili
bastava però alla Mogherifrancese Jean de Vienne
ni e al suo ex premier Mat[foto: Marina militare franteo Renzi per esultare sulla
cese]. Proveniente dal Ca«inversione di tendenza di
nale di Suez, l’unità navaBruxelles».
le fa parte del gruppo aeCampa cavallo. Le proronavale della portaerei
messe in politica valgono
nucleare Charles de Gaulpoco se alle parole non sele, che pattuglia il Mediguono decisioni precise,
terraneo occidentale.
cioè nel caso specifico nuoPer l’Italia, che continua
ve quote e impegni chiari
a cercare un’intesa fra il
sui tempi di attuazione. Sulgoverno di Tobruk e quella distribuzione di quote inlo islamista di Tripoli, è
vece solo linee di massima
un segnale da non sottoe una serie di vedremo,farevalutare. La Francia è dimo, capiremo.
sposta a un solo dialogo
Si arriva così a queste ore.
con i jihadisti: il confronCol premier francese Valls
to militare.
che cala sul tavolo le sue vere carte facendo sbiancare i
nostri eroi. I vedremo transalpini si trasformano in
chiusure. Così come resta
fermissima la chiusura britannica e pure quella di Ungheria, Repubblica Ceca,
Slovacchia, Polonia e Paesi
Baltici.Niente da fare: il problema resta in capo a chi,
Ma le operazioni anti-scafisti di Bruxelles hanno bisogno dell’approvazione dell’Onu
sulla base degli accordi di
::: ANDREA MORIGI
via libera del Consiglio Ue alla missione gherini lancia un segnale al governo libiDublino, viene raggiunto
navale contro le reti di scafisti nel Medi- co di Tobruk: «Il punto non è distruggedai profughi e dalla loro ri■■■ Possiamo scordarci le quote. Da terraneo. Lei stessa, in realtà, rivolgen- re le barche, ma distruggere le organizchiesta di asilo. «Sarebbe
Parigi è arrivato il veto ufficiale alla ripar- dosi ai ministri in apertura della riunio- zazioni dei trafficanti».
amaro», fa sapere il minitizione dei profughi nei Paesi europei. ne,ammetteva che «cerchiamo una pieSempre ieri, l’ambasciatore libico alle
stro Gentiloni impaurito
Spagna, Polonia, Ungheria, Repubblica na legittimità internazionale, che può Nazioni Unite, Ibrahim Dabbashi, avedal blocco contagioso franCeca e Slovacchia, come il Regno Unito, avvenire con una risoluzione del Consi- va avvertito che «sarà molto difficile dicese. Gli fa eco la ministra
l’Irlanda e la Danimarca, hanno fatto glio di Sicurezza delle Nazioni Unite» e stinguere le barche dei pescatori da
degli esteri europea Moghebarriera e la proposta di condivisione quindi «tutto il lavoro sulla stesura della quelle dei trafficanti. Potrebbe essere
rini per la quale «Gli Stati dedella Commissione euro- risoluzione stessa è ancora da finalizza- un disastro per i pescatori» e perciò,
vono permettere
pea è stata bocciata.
re». Per farla breve, siamo ancora in alto commentando il piano Ue per fermare
un’azione efficaNon se ne parli più. L’I- mare, anzi, ancorati alla banchina del il traffico di esseri umani nel Mediterrace all’Unione eutalia se li tenga e taccia, è porto in quanto «tutta la fase di pianifica- neo, aveva affermato che «non è una
ropea». Come se
la conclusione del consi- zione nel dettaglio, compresa l’area su buona idea».
un’azione seria
glio dei ministri degli Este- cui l’operazione verterà, sarà oggetto
Critiche sulrisultato complessivo ottefosse mai stata
ri e della Difesa dei 28, te- della successiva pianificazione».
nuto arrivano anche da Roma, dove la
pensata. Juncker
nutosi ieri a Bruxelles. È il
Ci portiamo a casa un riconoscimen- parlamentare di Forza Italia Laura Raquel che doveva
fallimento del governo to,con la dislocazione delquartier gene- vetto, presidente del Comitato di confare per salvare la
Renzi, oltre che del capo rale della missione navale Ue (Eunavfor trollo su Schengen, Europol e immigrafaccia l’ha fatto
della diplomazia euro- Med) sugli immigrati a Roma, il cui co- zione definisce l’agenda europea sulma egli è il primo
pea, Federica Mogherini. mando sarà affidato all’ammiraglio ita- l’immigrazione «una Smemoranda pieche conosceva le
evidenti difficoltà Federica Mogherini [Re.] Dopo averla accettata liano Enrico Redendino,già responsabi- na di dediche e buone intenzioni, su cui
obtorto collo come alto le della missione europea anti-pirateria però nessuno ha preso nota dei compiti
dell’Agenda.
rappresentante dell’Unione per gli affa- nel Corno d’Africa. L’ammiraglio Cre- da fare». Nemmeno «chi come la FranNon ci sarà nessuna rediri esteri e la politica di sicurezza, i part- dendino, 52 anni, è a capo del terzo re- cia», ha avuto «responsabilità primarie
stribuzione,dunque.E Renner europei la affondano. Non le rima- parto pianificazione generale dello Sta- nel determinare l’instabilità della Lizi ancora una volta si ritrone che tacere. O, meglio, nascondersi to maggiore della Marina.
bia». Ci hanno presi in giro, insomma,
va con le mosche in bocca:
dietro l’unico risultato, peraltro dubbio,
Rimangono ancora incerti, invece, i perché «ancora una volta alla solidariese l’avesse tenuta chiusa andel vertice di ieri. Lo twitta: «Presa la de- limiti della missione. Non è chiaro se il tà a parole, al compatimento a tempo
ziché dichiarare a vanvera
cisione di avviare l’operazione navale piano preveda il bombardamento e l’af- determinato, alle pacche sulle spalle,
oggi non si troverebbe in
Ue per smantellare le attività dei traffi- fondamento dei barconi dei contrab- sta seguendo un progressivo abbandofuorigioco. Le bocce restacanti nel Mediterraneo». Dunque c’è il bandieri nei porti libici. Intanto, la Mo- no dell'Italia a se stessa».
no esattamente nel posto
La Francia
è già in Libia
All’Italia il comandante e il quartier generale
Il contentino: sì alla missione navale
:::
Giallo a Brescia
Case agli immigrati
La Procura nega
di aver scritto lettere
::: GIUSEPPE SPATOLA
■■■ Non sarebbe partita
dalla Prefettura di Brescia la
lettera indirizzata a una donna di Corteno Golgi, Brescia,in cui si chiedeva la «disponibilità di case sfitte per
ospitare i profughi». A confermarlo in una nota il vice
prefetto reggente, Salvatore
Pasquariello, che ha sottolineato come la «lettera appaia» scritta «su un modello di
stampato non più in uso alla Prefettura». «La lettera ha sottolineato il viceprefetto - ha uno stile e dei contenuti che non sono riconducibiliaifunzionari che trattano queste questioni, tra l’altro c’è anche qualche errore
grammaticale. Insomma, è
palesemente falsa». Come
dire che la Prefettura non va
in cerca dicase, anche se l’emergenza sbarchi nei giorni scorsi ha costretto Brescia a presentare un bando
di circa 5 milioni per affidare i servizi di ricovero a cooperative o privati (in particolare albergatori). «I privati
non possono partecipare direttamente - ha ricordato
Pasquariello -. Un caso analogo è avvenuto a Padova
tanto che ho sentito la collega per confrontarmi. Ieri ho
consegnato il fascicolo alla
questura di Brescia per i dovuti accertamenti». Intanto
ilgiallo della lettera diCorteno Golgi è arrivato alla Camera dei Deputati con una
interrogazione al ministro
Alfano presentata ieri dall’onorevole Stefano Borghesi,
segretario nazionale vicario
Lega Nord. «Il caso della lettera bresciana è gravissimo
- ha sottolineato Borghesi -:
se è vera, la Prefettura mente dicendo che è contraffatta. Se invece la missiva è falsa,come sostiene il vice prefetto vicario, vuol dire che
c´è qualcuno che semina
panico tra i cittadini, utilizzando la carta intestata della Prefettura. In ogni caso Alfano dovrà dare una risposta. Non vorremmo trovarci
davanti a casi simili a quelli
delle cartelle pazze del Fisco».
14
ESTERI
__Martedì 19 maggio 2015__
commenta
su www.liberoquotidiano.it
@
François Hollande guarda
compiaciuto Najat
Vallaud-Belkacem, 37 anni.
Il ministro dell’Istruzione,
marocchina e musulmana,
ha ideato una riforma della
scuola che introduce l’islam
come materia di studio [LaP]
Sindacati e docenti in piazza
della scuola media francese (ha ottenuto il 44% dei suffragi alle ultime elezioni), chiede invece di
«riavviare immediatamente le negoziazioni» con rue de Grenelle, si
dice «favorevole al dialogo», ma
inasprisce i toni contro il governo
socialista quando rifila la sbobba
ideologica secondo cuida una parte ci sarebbero i «progressisti»,
Belkacem e i paladini dell’égalité,
e dall’altra gli «elitisti cattivi e perfetti corporativisti». «Finiamola
con questa visione binaria», attaccano in coro i due segretari del sindacato Snes-FUS, Frédérique Rolet e Roland Hubert, lamentandosi per il rifiuto totale del ministero
dell’Istruzione di coinvolgerli nelle discussioni per il progetto di riforma. Lo sciopero di oggi si annuncia
di grande portata, così
come la grande manifestazione nazionale che
si svolgerà in ogni angolo di Francia. A Parigi la
mobilitazione contro la
riforma scolastica della
gauche, partirà da Luxembourg, nel cuore
dell’eccellenza dell’école républicaine, tra la
Sorbona e il prestigioso
Lycée Henri-IV, i cui
professori e studenti si
sono schierati in prima
la linea per difendere il latino e il
greco dai progetti scellerati della
Belkacem. Al centro delle polemiche, figura inoltre la riorganizzazione dei programmi di storia: se
la riforma resterà così com’è, i Lumi e il Medioevo cristiano saranno facoltativi a partire dal 2016, e
sarà invece obbligatorio lo studio
dell’islam e dei periodi più cupi e
nefasti della storia di Francia, dalla
colonizzazione alle tratte negrerie.
Oggi il premier Valls ha pubblicato un intervento sul quotidiano Libération per difendere la riforma
«portata avanti con coraggio e senso del dialogo da Najat VallaudBelkacem», insistendo sul fatto
che la scuola deve essere un «motore per l’ascensione sociale». Ma
per il momento, di sociale, c’è solo
la rabbia. Secondo un sondaggio
Odoxa, il 60% dei francesi approva
lo sciopero e la mobilitazione degli insegnanti contro la riforma
scolastica della gauche. Ieri, proprio da sinistra, è arrivato un altro
giudizio severo nei riguardi del
progetto socialista. Quello diun socialista autorevole come Jean-Pierre Chevènement: la nuova riforma scolastica è portatrice di un
«egualitarismo livellatore».
«Meno latino, più islam»
E la riforma indigna Parigi
Hollande e la sua ministra Vallaud-Belkacem (origini marocchine)
vogliono cambiare la scuola. Ma hanno tutti contro: oggi sciopero
::: MAURO ZANON
PARIGI
■■■ Se anche Jean-Luc Mélen-
chon, leader dell’ultrasinistra, dice che con questa riforma scolastica il Ps è «in pieno delirio maoista», dalle parti di rue de Grenelle,
sede del ministero dell’Istruzione,
qualche domanda se la dovrebbero porre. La ministra Najat Vallaud-Belkacem e la sua riforma,
come Mao Tse Tung e la sua rivoluzione culturale, la Francia neogiacobina di Hollande coma la Cina maoista, provoca Mélenchon:
«Nella rivoluzione culturale di
Mao Tse Tung, si considerava il
pianoforte spontaneamente reazionario. Ed ecco che il latino (per
i socialisti,ndr) è diventato spontaneamente reazionario. Assurdo».
Per il momento il premier Valls e
gli altri membri delgoverno, si mostrano compatti attorno alla ministra Najat Vallaud-Belkacem, trentasettenne di origini marocchine,
che sa di giocarsi buona parte del
suo futuro politico sul progetto di
rinnovamento dell’école da lei difeso. Ma le proteste, provenienti
sia dal mondo politico che accademico, sono sempre più energiche,
oltre a essere bipartisan, e coinvolgono tutte le categorie. Oggi, sarà
il turno dei docenti, che faranno
sentire la propria voce contro il ridimensionamento del greco e del
latino, l’introduzione dei fumosi
insegnamenti interdisciplinari e la
soppressione delle classi bilingue
previste dalla riforma della Belkacem dal 2016, rispondendo in
massa all’appello allo sciopero di
un’intersindacale che rappresenta l’80% dei voti degli insegnanti
della scuola secondaria (la nostra
scuola media) e comprende sindacati di destra e di sinistra. In più di
venti città francesi, da Parigi a Bordeaux, passando per Tolosa e Nizza, sfileranno una accanto all’altra
associazioni sindacali politicamente vicine alla gauche, quali
Snes-FSU, maggioritaria nell’insegnamento secondario, FO, Sud e
CGT, e il sindacato di destra Snalc.
Tutti gli scioperanti, tranne SnesFUS, reclamano il ritiro immediato della riforma della ministra. Il
sindacato leader tra gli insegnanti
PROSCIOLTI DOPO 10 ANNI
Rivolta banlieue 2005, assolti gli agenti
Il tribunale di Rennes ha assolto i due poliziotti francesi alla
sbarra per la morte di due ragazzi maghrebini avvenuta nel
2005 alle porte di Parigi, episodio che scatenò la «rivolta delle
banlieue». I due agenti, un uomo e una donna, erano accusati di
omesso soccorso per non aver avvertito la centrale o i pompieri
quando, a Clichy-sous-Bois, i due ragazzini scavalcarono una
rete e si introdussero in una cabina elettrica per sfuggire alle
forze dell’ordine. Bouna Traore, di 15 anni, e Zyed Benna, di 17,
morirono folgorati, innescando un’ondata di disordini sfociata
in tre settimane di guerriglia urbana a Parigi e in altre città. Un
terzo adolescente, Muhittin Altun, riuscì a sopravvivere alla scarica di 20mila volt, pur con gravissime ustioni, e oggi ha 27 anni.
Dopo gli scontri razziali
Obama disarma la polizia: stop alle armi da guerra
::: MAURIZIO STEFANINI
■■■ Obama ha deciso: basta con
veicoli corazzati resistenti agli
esplosivi e con ruote cingolate, armi oltre il calibro 50, baionette e tute mimetiche alla polizia. Sì invece
a veicoli blindati a ruote, caschi e
scudi antisommossa, humvee, aerei, droni, armi da fuoco speciali,
esplosivi, arieti, manganelli: ma solo se il loro utilizzo è assolutamente
necessario. Dopo nove mesi di polemiche seguite in particolare all’uccisione del giovane di colore
Michael Brown, ai successivi moti
diFerguson e al ripetersidi situazioni analoghe a Cleveland, New York
e Baltimora, il presidente degli Stati Uniti ha infine optato per limitare
quell’armamento pesante di cui le
forze dell’ordine erano state massicciamente provviste in seguito al
ripiegamento internazionale delle
Forze Armate, che avevano loro girato una parte dell’equipaggiamento già utilizzato in Afghanistan e
Iraq e non più necessario. Anche il
timore dell’opinione pubblica dopo l’11 settembre 2001 aveva avuto
un ruolo.Ma adesso le continue uccisioni di nero hanno provocato il
dietrofront. «C’è un rischio sostanziale di un cattivo utilizzo o di un
uso eccessivo» delle armi da parte
della polizia, aveva concluso il team di sicurezza della Casa Bianca,
incaricato appunto di studiare il
problema.
La notizia, in realtà non è ancora
ufficiale, ma il New York Times ha
anticipato l’annuncio che Obama
ha deciso di dare formalmente nel
corso della sua visita a Camden,
una città del New Jersey che è una
:::
Mald’Africa
Se Morsi viene ucciso
l’Egitto può tornare
preda del caos politico
::: ANTONIO PANZERI*
■■■ La corte egiziana ha deciso: Mohamed
Morsi, il primo presidente democraticamente eletto dell’Egitto, merita la morte. Il verdetto riguarda non solo il leader dei Fratelli Musulmani, ma oltre 100 membri del partito islamista, che sarebbero colpevoli di aver partecipato a una evasione collettiva e di aver compiuto violenze durante le rivolte del 2011.
Una sentenza politica volta a ribadire la linea
autoritaria del governo militare, sempre più
attivo nella repressione degli oppositori.
Le reazioni internazionali non si sono fatte
attendere.IlPresidente turco Erdogan ha parlato di un ritorno all’Egitto antico e ha puntato il dito contro un Occidente che a parole
difende i diritti umani ma non ha la coerenza
di intervenire per impedire un processo dalle
forti connotazioni politiche. Non è un mistero che il partito di Erdogan fosse strettamente
legato alla fratellanza musulmana e che le relazionicon Morsi fossero molto profonde. Erdogan ha affermato che i rapporti diplomatici fra Turchia ed Egitto, al momento molto
tesi, potranno migliorare solo a patto che l’ex
Presidente venga liberato. Anche gliStati Uniti sono intervenuti, facendo sapere attraverso
il Dipartimento di Stato di essere estremamente preoccupati per la decisione. Secondo
Washington la sentenza si colloca fuori dalla
legge internazionale e rappresenta un vero e
proprio processo politico di massa. Nonostante queste dichiarazioni ufficiali, occorre
considerare che l’Egitto di al Sisi rappresenta
un alleato strategico nell’area. A fine marzo il
governo statunitense ha fornito all’Egitto una
consistente fornitura di armi ed è improbabile che i rapporti diplomatici si congelino.
L’Ue ha auspicato che la sentenza venga
riveduta in appello: in effetti, il responso finale è previsto per il 2 giugno e non è impossibile che prima di quella data avvenga un colpo
discena. Gran parte della popolazione egiziana è favorevole a misure forti contro la minaccia islamista, ma l’esecuzione dell’ex Presidente potrebbe creare le condizioni per un’ulteriore radicalizzazione dei simpatizzanti dei
Fratelli Musulmani. Dalla presa del potere
dell’esercito l’Egitto sembra tornato a pratiche inaccettabili sul piano dei diritti umani:
dall’instaurazione del regime militare, oltre
15.000 Fratelli Musulmani sono stati imprigionati e molti di loro sono stati condannati a
morte in processi sbrigativi.
L’Onu ha parlato di un sistema di repressione che non ha precedenti nella storia recente e anche Amnesty ha condannato il regime egiziano. Morsi potrà forse essere risparmiato, ma non si può ignorare che un Paese
strategico come l’Egitto è in piena deriva autoritaria. L’Occidente non può limitarsi a una
semplice condanna dell’operato di al Sisi: deve opporsi alla logica che l’unica alternativa
al radicalismo islamico sia il pugno di ferro e
la costante violazione dei diritti umani.
*Eurodeputato Pd
Poliziotto armato pesantemente
in azione a Ferguson, Missouri,
durante gli scontri razziali
del 2014 [LaPresse]
delle più povere e violente degli Stati Uniti. Per il presidente è un dietro
front, dopo che in un primo momento aveva cercato di difendere
l’equipaggiamento pesante dei poliziotti: una linea ancora ribadita il
mese scorso. «C’è una grade differenza tra il nostro esercito e la nostra polizia locale», dice ora. Per le
armi utilizzabili solo in condizioni
eccezionali,da ottobre le polizie dovranno ottenere l’autorizzazione
delconsiglio municipale,del sindaco o di altri organismi di governo
locale, con richiesta motivata.
15
ESTERI
__Martedì 19 maggio 2015__
commenta
su www.liberoquotidiano.it
@
La minaccia più vicina
::: ROBERTO COLELLA
■■■ Nella più celebre encla-
Bosnia filiera del terrore
L’Isis punta all’Adriatico
ve salafita in Bosnia sono
spuntati uomini barbuti ed
edifici con le bandiere dell’Isis. Si tratta del villaggio di
Gornja Maoca, nel nordest
dello stato balcanico.Con ilvirus jihadista la Bosnia
convive già da oltre un
ventennio. La dietrologia storica rimanda alla
guerra in Bosnia, quando arrivò a Zenica, il chirurgo egiziano Ayman alZawahiri. Quest’ultimo
negli anni Novanta si era
mosso usando nomi, documenti personali e bancari falsi. Con l’alias di
Muhammad Ibråhim
aveva trascorso un breve
periodo a Vienna nel
1993. Dalla capitale austriaca, via Zagabria, era
arrivato in Bosnia. I suoi
compiti principali erano
di controllare il flusso degli aiuti finanziari ai
mujaedin, di favorire i
trasferimentidei volontari islamici dal Pakistan,
dall’Afghanistan e dai Paesi arabi, nonché di garantire i viaggi dei cittadini bosniaci per i corsi di
istruzione nei campi di
addestramento terroristico in Pakistan, Afghanistan,Iran.La Bosnia è sta- Le scritte inneggianti allo Stato Islamico apparse sui muri di alcune case nel villaggio bosniaco di Gornja Maoca [Reuters]
to il primo Paese balcanico ad assistere a una forte pere il virus jihadista in Bosnia ne prevalentemente da o at- sembra tendere a sostituire
::: EURABIA
netrazione islamica a causa
era stato il predicatore e fac- traverso il territorio bosniaco. quella etno-nazionalista dedella guerra del 1992 e della
cendiere di Al Qaeda Kamel In Bosnia oggi i nomi delle or- gli anni novanta. Essa potrebPISTA ITALIANA
necessità dei musulmani bobin Alì alias Abu Hamza. La ganizzazioni jihadiste sono be prendere le direzioni più
Già 150 bosniaci si sono arruosniaci di finanziamenti e arBosnia nel tempo è diventato «Al Nusra», «Guerrieri islami- diverse sul modello di tipo salati nei gruppi jihadisti in Iraq
mi. Il coinvolgimento nella
il vero avamposto balcanico ci», «Legione islamica», «Fai- lafita. Nell’islam politico bale Siria. Tra questi Bilal Bosnic
guerra bosniaca di combatdel terrorismo islamico: i mo- ta», «Gioventù islamica», «Al- canico stanno nascendo forgià segnalato diverse volte in
Europa e in Italia dove aveva
tenti dell’integralismo islamivimenti di terroristi e di com- lodole», «Krajina Bosniaca». me di jihadismo paramilitatenuto sermoni a Cremona, a
co ha permesso loro un forte
battenti, volontari o mercena- L’Islam balcanico sembra es- re, non particolarmente conPordenone e veniva seguito
radicamento nella società. In
ri, verso le guerre balcaniche sere entrato in una nuova fa- trollabili e riconducibili a una
da altri centri islamici come
Bosnia hanno operato princie non solo hanno avuto origi- se di attivazione politica, che precisa matrice religiosa - idequello bosniaco di Bergamo.
palmente due gruppi di paraSecondo gli inquirenti Bosnic
avrebbe contribuito a reclutamilitari, gli iraniani e i cosidre jihadisti nelle regioni dell’ICONDANNATO ALL’ERGASTOLO IN MAROCCO
detti «afghani». Questi ultimi
talia settentrionale. Tutto ebcosì chiamati per essere parte
be inizio dalla Sipa bosniaca
di quegli islamici - algerini,
(State Investigation and Protection Agency) con l’operazioegiziani, tunisini, iracheni, yene «Damasco» nell’ottobre
meniti, libici, giordani e altri
2014, conclusasi con l’arresto
Un marocchino è stato condannato al- anni, a riferire alla polizia che l’incenarabi - che componevano il
di diversi jihadisti.
l’ergastolo dal tribunale di prima istan- dio era doloso. In seguito i familiari hangruppo dei fedelissimi a Osaza di Tangeri per avere bruciato viva la no riferito che il 33enne voleva sposare
ma bin Laden. Durante la
LA PAGA DEL SOLDATO
Per l’Agenzia di stampa Srna
moglie, che gli aveva impedito di sposa- una seconda donna, possibilità attuabiguerra in Bosnia in migliaia si
(Republika Srpska) i volontari
re una seconda donna. Lo ha riferito il le in Marocco solo nel caso in cui la pritrasferirono nei Balcani utilizbosniaci ricevono un contribuquotidiano «Akhbar al Yawm», spiegan- ma moglie dia il suo benestare. La donzando il ponte aereo americato economico di circa 3000
do che l’omicidio è stato commesso il 21 na aveva però rifiutato di dare il suo conno su Tuzla. Combatterono
marchi (1.530 euro) da parte
di Nusret Imamovic leader
gennaio scorso ad Alcazarquivir. L’uo- senso. L’uomo, dati gli alti costi di un
soprattutto contro i serbi, ma
estremista salafita. Al termine
mo, 33 anni, aveva dato alle fiamme la divorzio, ha pensato a una soluzione dianche contro i croati, distindi questi corsi, i combattenti si
casa di famiglia, portando via i suoi tre versa. La poligamia è quasi inesistente
guendosi per le efferatezze
uniscono a una delle varie orfigli e chiudendo dentro la moglie. È sta- in Marocco: riguarda solo lo 0,3% dei
commesse contro i prigionieganizzazioni jihadiste presento il figlio maggiore della coppia, di 12 matrimoni.
ri militari e civili. Ad introdurti sul territorio.
Fanatismo, povertà e il retaggio della guerra: così Sarajevo è diventata il centro
di reclutamento del jihad. Partono a centinaia, tra cui l’«italiano» Bilal Bosnic
Dà fuoco alla moglie che non accetta la concubina
::: GIANANDREA GAIANI
■■■ L’avanzata delle milizie dello
Stato Islamico in Iraq e Siria rappresenta la migliore conferma della finta guerra che arabie occidentali stanno conducendo contro il Califfato. A
dispetto dell’annunciato grave ferimento di Abu Bakr al Baghdadi e dell’uccisione del numero due al Afri e
del «ministro del petrolio» Abu Sayyaf i soldati del Califfo hanno strappato alle truppe irachene il controllo
di Ramadi a poche decine di chilometri da Baghdad costringendo a ripiegare in fretta e furia anche i consiglieri militari americani che affiancavano i soldati di Baghdad. In Siria solo la determinazione delle truppe di
Intanto i jihadisti sfondano in Iraq
Assad salva Palmira. E l’Occidente non lo aiuta
Bashar Assad ha consentito di respingere i miliziani jihadisti dall’oasi
di Palmira che ospita un sito archeologico tra ipiù importanti delMedioriente. Da un anno in Occidente ci si
straccia le vesti per ogni vestigia
dell’antichità demolita da jihadisti
dello Stato Islamico ma ciò nonostante nessuno aiuta le forze regolari
siriane ad abbattere un nemico spietato che decapita i nemici come le
statue romane nella furia di abbattere ciò che non risponde all’ortodossia islamica sunnita. Dove sono i
bombardieri alleati, i Tornado disar-
mati italiani? Continuiamo a inorridire per le stragi di cristiani, curdi e
yazidi eppure non muoviamo un dito per difendere Damasco il cui regime sarà certo poco incline alla democrazia ma ha sempre rispettato e
tutelato le minoranze.
Quegli stessi italiani ed europei incapaci di difendere i propri confini
dagli immigrati clandestini fanno oggi parte di una Coalizione che dice
di combattere il Califfato ma sostiene gli islamisti. Una Coalizione che
invece di difendere i cristiani, le altre
minoranze e i siti archeologici conti-
nua ad aiutare i jihadisti sunniti. Trecentocinquanta consiglieri militari
americani hanno iniziato da pochi
giorni ad addestrare in Turchia e
Giordania 4 mila ribelli siriani accuratamente selezionati da turchi, sauditi e qatarini cioè gli sponsor dello
Stato Islamico oggi sostenitori della
nuova alleanza islamista che a fine
marzo prese il controllo di Idlib, nel
nord della Siria. Si tratta dell’Esercito
della Conquista (Jaish al-Fatah)
composta da un ampio ventaglio di
milizie islamiche; salafiti,FratelliMusulmani e gli uomini di al Qaeda del
ologica, ma piuttosto a un bacino di reclutamento per una
specie di mercenarismo jihadista globale. Già 150 cittadini bosniaci si sono arruolati
nelle fila dei gruppi jihadisti
in Iraq e in Siria. Tra questi Bilal Bosnic già segnalato diverse volte in Europa e in Italia
dove aveva tenuto sermonivicino a Cremona, a Pordenone e veniva seguito da altri
centri islamici come quello
bosniaco di Bergamo. Le perquisizioni hanno riguardato
diverse località della BosniaErzegovina tra cui Sarajevo,
Zenica,Buzim e Teslic.Secondo l’emittente indipendente
serba B92, i volontari jihadisti
dopo essere stati reclutati da
un esponente wahabita o salafita locale, vengono inviati
in Turchia, per poi passare in
Siria attraverso il confine di
Bab al-Hawa.
È opportuno a questo punto aprire una riflessione su
qualipossono essere stati i fattori che hanno ampliato le
possibilità di presa dei movimenti jihadisti all’interno dell’islam balcanico a metà strada tra l’avanzata dell’islamismo politico e radicale nel
Medio Oriente e Nord Africa
e l’imprevedibile laboratorio
dell’islam europeo della diaspora e dell’emigrazione. La
struttura islamica di cui s’intuisce l’esistenza oggi non dipende più da al Qaeda, ma
da una nascente struttura autonoma, una sorta di organizzazione di guerriglieri per il
jihad. Tra i numerosi fondamentalisti islamici stranieri
che abitano la regione si annidano anche i cosiddetti «dormienti», impegnati in attività
diverse, ma pronti a riprendere le armi. Anche i civili sono
spesso coinvolti. L’adesione
alla causa jihadista dell’Isis è
legata anche alla forte disoccupazione in Bosnia dovuta
alla crisi economica che favorisce il reclutamento per una
specie di mercenarismo jihadista globale.
Tra ifattori che hanno influito anche ilcontinuo fallimento di progetti statuali nati dalle ceneri della ex Jugoslavia
ma spesso naufragati o bloccatida fenomenidi malgoverno, corruzione, criminalità.
Infine si potrebbe assistere a
uno scontro concreto tra l’iIslam autoctono balcanico e
quell’islam balcanico di visione politica globale.
Fronte al Nusra.
Non c’è l’Isis ma solo per motivi di
opportunità e che si limita a combattere sul fronte occidentale senza interferire con gli altri gruppi ideologicamente a lui simili. La nascita dell’Esercito della Conquista sembra indicare che sauditi e Qatar hanno trovato un’intesa nel nome dell’obiettivo comune di abbattere lo sciita laico Bashar Assad. Il programma prevede di addestrare 5 mila miliziani
in 3 anni al costo (paga il Pentagono) di complessivi 1,5 miliardi di dollari. Quanto a noi europei solo una
politica acefala e suicida poteva portarci a essere di fatto alleati di qaedisti e salafiti per portare la sharia a Damasco.
16
ATTUALITÀ
__Martedì 19 maggio 2015__
commenta
su www.liberoquotidiano.it
@
Sciagura nel 2006, con Veltroni sindaco
Bus di turisti nel fosso
Il Comune di Roma
deve pagare 70 milioni
Pullman di turchi sbandò in curva e finì in una scarpata, ci furono 12 morti
Erano i migliori venditori della Ford: anche l’azienda dovrà essere risarcita
Renzi ha detto «no»
I passeggeri del pullman,
noleggiato presso una
società di autotrasporti
italiana, erano una
comitiva di cittadini
turchi, per la maggior
parte dipendenti della
casa automobilistica
Ford, in visita nella
capitale italiana nel
corso di un viaggio
premio. Il fatto risale al
febbraio del 2006 ma
finora nessuna sentenza
emessa aveva
riconosciuto colpe o
omissioni a carico
dell’amministrazione
comunale [Fotogramma]
::: CHIARA PELLEGRINI
ROMA
■■■ Il sindaco di Roma Ignazio
Marino eredita una bella grana dal
suo predecessore in Campidoglio,
Walter Veltroni. Il Comune di Roma rischia di dover sborsare una cifra che «supera i 50 milioni di euro
e si aggira verso i 70». La Cassazione ha detto «sì» infatti al primo dei
ricorsi presentati da 77 cittadini turchi che hanno avuto un familiare
morto o ferito nello spaventoso incidente stradale avvenuto il 6 febbraio del 2006 in via Trionfale a Roma.
Erano circa le undici di sera
quando un pullman turistico precipitò da un tornante «incustodito», e
«senza protezioni adeguate». A bordo 37 passeggeri turchi, che erano
nella capitale per un viaggio premio, appena usciti da Villa Miani
dove si era conclusa da poco una
convention della Ford, società per
la quale lavoravano. Nello schianto
morirono 12 passeggeri e 18 rimasero feriti, alcuni dei quali in maniera
irreversibile.
Lo scorso 12 maggio i giudici di
piazza Cavour hanno accolto il ricorso del signor Ender Ustundag,
assistito dall’avvocato Massimo
Manfredonia e dall’ex giudice della
corte costituzionale Romano Vaccarella. Il Comune di Roma è stato
riconosciuto tra i responsabili del sinistro, poiché non posizionò sulla
strada barriere che avrebbero potuto frenare la caduta del bus. «La
Cassazione - spiega Manfredonia ha ribaltato completamente le due
sentenze della Corte d’appello di
Roma e del Tribunale, che avano
respinto la domanda dei 77 cittadini e delle società turche che indicavano il Comune di Roma come responsabile. Per le vittime e i familiari si apre la strada verso un risarcimento multimilionario». E anche
Ford dovrà essere risarcita, in quanto sull’autobus c’era una selezione
dei migliori venditori del marchio
motoristico.
Finora a risarcire i danni ai familiaridelle vittime e ai 18 turchi rimastiferiti, entro i massimalidell’Auro-
::: LA SCHEDA
IL FATTO
Il 6 febbraio 2006 un pullman, uscito
da Villa Miani, precipitò da una scarpata di via Trionfale provocando la
morte di dodici cittadini turchi in vacanza premio. Diciotto i feriti, alcuni
dei quali riportarono invalidità dell’80%. Al termine della caduta nella
scarpata per circa dieci metri, il pullman che procedeva a circa 38 km orari andò a conficcarsi di testa nel cortile tra due palazzi.
I PROCESSI
La Corte di Appello di Roma, con verdetto del 26 novembre 2012,stabilì
che l’incidente «si verificò a causa del
difetto di manutenzione dell’impianto frenante e della condotta altamente imprudente del conducente del bus
che aveva continuato la marcia nonostante l’avviso acustico segnalante lo
stato di avaria dei freni». La ripartizione della colpa era stata addebitata al
70% alla società e al 30% al Cellini.
La responsabilità del Comune di Roma era stata invece esclusa. Il 12 maggio scorso la Cassazione accogliendo
un ricorso ribalta le sentenze nelle
quali ravvede «evidenti profili di violazione di norme di diritto e l’omesso
esame di elementi di fatto decisivi».
ra assicurazioni, sono stati condannati solo la società «International
Tours» che utilizzava il pullman e
l’autista del mezzo, Adamo Cellini,
che riportò la rottura del femore. In
base a quanto stabilito sia in primo
grado che dalla Corte di Appello di
Roma, con verdetto del 26 novembre 2012, l’incidente si verificò «a
causa del difetto di manutenzione
dell’impianto frenante e della condotta altamente imprudente del
conducente del bus che aveva continuato la marcia nonostante l’avviso acustico segnalante lo stato di
avaria dei freni». La colpa era stata
addebitata per il 70% alla società di
nolo e al 30% all’autista. La responsabilità del Comune di Roma era
stata invece esclusa dal momento
che la condotta omissiva contestata dai turchi «per non aver segnalato la pericolosità della curva, per
non aver imposto un limite di velocità più basso e non aver posto una
barriera di protezione in corrispondenza della curva», non poteva
«avere inciso sulla verificazione del
sinistro, in quanto l’adozione delle
citate cautele non avrebbe potuto
impedire un evento di tale
imprevedibilità». Non è così per la
Cassazione che invece ravvede nelle sentenze precedenti «evidenti
profili di violazione di norme di diritto e l’omesso esame di elementi
di fatto decisivi». Infatti stando alla
sentenza 9547/2015 della Cassazione «la custodia esercitata dal proprietario o gestore della strada (...)
non è limitata alla carreggiata, ma
si estende anche alle pertinenze,
comprese le eventuali barriere lateralidisicurezza,sìche può ben essere affermata la responsabilità per
danni che conseguano all’assenza
o all’inadeguatezza di tali elementi
di protezione». La Corte d’Appello
avrà 90 giorni per riesaminare le
carte, nel frattempo il Campidoglio
potrà aprire un tavolo di transazione, «ma sia chiaro - chiosa l’avvocato Manfredonia - potrà questionare sulla quantificazione del danno
ma non del fatto che ne debba rispondere. In caso contrario l’ambasciata turca ha già disposto di portare la questione in altre sedi».
Il governo gela Marino:
«Niente fondi extra
per gestire il Giubileo»
::: ROMA
■■■ Roma affronterà il Giubileo con i soldi
che ha a disposizione. La notizia arriva come
una macigno direttamente per bocca del sottosegretario alla presidenza del Consiglio,
Claudio De Vincenti, al termine della cabina
di regia in Vaticano. Alla domanda: «Sono
previste risorse aggiuntive per Roma per il
Giubileo?», De Vincenti ha risposto con un
secco «no», aggiungendo poi che «per quanto riguarda i finanziamenti ci sono risorse del
Comune e risorse a disposizione del Servizio
sanitario che già esistono e che verranno utilizzate per potenziare le strutture che dovranno gestire l’accoglienza durante l’Anno giubilare». Insomma Ignazio Marino può dire addio ai sogni di gloria, i trecentomilioni di euro chiesti la scorsa settimana dal primo cittadino a Palazzo Chigi non arriveranno mai.
Eppure la riunione si era conclusa con dichiarazioni gloriose.«L’incontro è andato
perfettamente», aveva detto il vicepresidente
della Regione Lazio e delegato regionale per
il Giubileo, Massimiliano Smeriglio, al termine della cabina di regia. E ancora: «Con il
Giubileo avremo le risorse necessarie per il
rifacimento delle strade del centro storico»,
così l’assessore ai Lavori Pubblici di Roma
Capitale, Maurizio Pucci. Poi la doccia fredda: niente soldi. Il Campidoglio però non si è
perso d’animo e punta tutto sull’allentamento dei vincoli del patto di stabilità. «Il patto di
stabilità rientra in una tematica più generale
che stiamo affrontando con l'Anci», chiariesce De Vincenti, «e che riguarda in generale
gli Enti locali, il modo per gestire al meglio i
vincoli del patto però consentendo flessibilità ai Comuni. Questo riguarderà Roma ma
anche tutti i Comuni italiani e fa parte del
provvedimento sugli Enti locali che stiamo
predisponendo per il prossimo Consiglio dei
ministri». Marino ancora ci crede e ragiona
spiegando che «per ogni comune l’allentamento del patto di stabilità è diverso: ci sono
comuni da 5mila abitanti dove può valere
100mila euro e un comune come Roma con
3 milioni di abitanti dove può valere somme
molto superiori». Si parla di 300-400 milioni
in arrivo ma sono cifre incerte e la verità è
che un Giubileo affrontato sen«a risorse extra,con infrastrutture carenti,la manutenzione stradale inesistente, diventa un’impresa
titanica. «Non avere sostegno dallo Stato»,
tuona l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, «significa condannare la nostra città ad
una pessima figura internazionale. L’allentamento del Patto di Stabilità su questi temi
non serve quasi a nulla», ha continuato Alemanno, «perché la manutenzione è in gran
parte spesa corrente che non interferisce col
Patto di Stabilità». Quello di ieri è stato il secondo incontro della cabina di regia per l’organizzazione delGiubileo. In via della Conciliazione, insieme ai rappresentanti del Vaticano, Marino , De Vincenti e Smeriglio, c’era
anche il prefetto di Roma Franco Gabrielli.
CH.PEL.
PROTESTE A CASALE SAN NICOLA
Ente aggiudicatore: Lombardia Informatica S.p.A.,
con sede in Milano, Via T. Taramelli, 26
tel. 02/393311, fax 02/39331225.
AVVISO DI AGGIUDICAZIONE DI GARA
Procedura ristretta ai sensi del D.Lgs. n. 163/
2006 per l’affidamento dei servizi di supporto
per la Gestione della Sicurezza delle Informazioni del Sistema Federato della Regione Lombardia (Gara 4/2013/LI Cod. Sicurezza).
Si rende noto che la gara 4/2013/LI, pubblicata
sulla G.U.U.E. n. 2013/ S 098-167659 del
23.05.2013 e n. 2013/ S 126-215996 del
02.07.2013 e sulla G.U.R.I. Anno 154 - n. 60 T13BFM8192 del 24.05.2013 e Anno 154 - n.76
T-13BHA10764 del 01.07.2013, è stata aggiudicata al seguente R.T.I.: Ericsson Telecomunicazioni S.p.A.(Mandataria) Via Anagnina, 203,
- 00040 Roma - CF.00412200586 e P.IVA
00886171008, Ernst & Young Financial Business Advisors Spa (Mandante), Lutech Spa
(Mandante)
Valore finale totale dell’appalto: € 5.272.346,72
IVA esclusa.
Lombardia Informatica S.p.A.
Il Responsabile del Procedimento
Ing. Luigi Pellegrini
Immigrati nelle scuole, il caso finisce in Parlamento
Finisce in Parlamento il caso del centro
per rifugiati previsto a Casale di San Nicola, la zona residenziale a cavallo dei
municipi XIV e XIV, che ha sollevato la
protesta dei cittadini. Fabio Rampelli,
deputato di Fdi-An, porterà la questione all’attenzione del ministro dell’Interno Angelino Alfano con una interrogazione alla Camera. «Presenteremo l’interrogazione ad Alfano», spiega Rampelli, «non è accettabile che simili decisioni
vengano calate sulla testa dei cittadini
senza che nessuno sappia niente; i cittadini non sono dei sudditi. Qui, oltre alle
problematiche generali relative all'ec-
cessivo numero di rifugiati portati nelle
periferie di Roma, ci sono diverse questioni particolari che fanno sì che questo centro a San Nicola sia inaccettabile». Ieri intanto i cittadini della Cassia
sono scesi di nuovo in piazza per far valere le loro ragioni. I residenti di via Casale di San Nicola, cartelli alla mano,
hanno invaso la Braccianese, bloccandola per circa un’ora e mezza, intorno
alle 7 di mattina. Una manifestazione
per ribadire il loro «no» alla riconversione dell’ex scuola Socrate in un centro
per i richiedenti asilo. «No al business
dei profughi» recita uno dei cartelli.
17
ATTUALITÀ
__Martedì 19 maggio 2015__
commenta
su www.liberoquotidiano.it
@
Ha ucciso la madre di due gemellini
Patente tolta due volte, ma il pirata guidava
L’azzeramento dei punti non l’ha fermato, trovata anche ecstasy nel sangue. Al giudice: «Penso a quella ragazza»
::: ALBERTO SAMONÀ
■■■ Saranno rapidi i tempi per la sentenza nei confronti di Pietro Sclafani, il panettiere di 49 anni che domenica mattina ha travolto
e ucciso col proprio furgone
la ventinovenne Tania Valguarnera a Palermo, nella
centralissima via Libertà.
È una città ancora sconvolta quella che si interroga
su quanto accaduto, perché
alla guida di quel mezzo
Sclafani non ci sarebbe
nemmeno dovuto essere:
negliultimi anni aveva,infatti, collezionato una quantità
non indifferente di multe
per eccesso di velocità e gli
era anche stata ritirata la patente per qualche mese. E
non è tutto, perché l'uomo
aveva anche esaurito tutti i
punti disponibili della patente e per questo, la licenza
di guida gli era stata sospesa
a tempo indeterminato: tutto inutile, tanto che domenica mattina scorrazzava a forte velocità nella via principale del capoluogo siciliano,
noncurante dell’asfalto reso
viscido dalla pioggia.
Nell’attesa del verdetto,
quel che è certo è che il pirata della strada resta in cella,
perché il giudice monocratico Daniela Vascellaro ieri
non ci ha pensato due volte
e ha convalidato l’arresto,disponendo nei suoi confrontila custodia cautelare in carcere. Un segnale forte, perché non resti impunita la
morte di questa ragazza,
che a settembre si sarebbe
dovuta sposare e che si divideva fra il call center presso
cui lavorava e l’arte: diplomata all’Accademia, amava
realizzare sculture e lavorare i metalli preziosi. I suoi
soggetti preferiti erano ritratti di bambini e di donne, ma
come tanti suoi coetanei,
per vivere lavorava come telefonista.
Ed è proprio mentre si stava recando al lavoro che domenica mattina è stata travolta dalla Fiat Doblò guidata da Sclafani in piena corsia
preferenziale, quella, per intenderci, riservata ai mezzi
disoccorso,alle forze dell’ordine e agli autobus. L’impatto, violentissimo, non le ha
lasciato scampo e sarebbe
stato anche filmato dalle telecamere di un esercizio
commerciale. Quel che è
più grave è il particolare raccontato da alcuni colleghi di
Tania affacciati alla finestra
del call center, secondo cui
l’investitore, prima di essere
intercettato dalla polizia
chiamata dai testimoni,si sarebbe fermato a guardare
per qualche secondo il corpo senza vita della giovane,
per poi darsi rapidamente
alla fuga.
I test tossicologici hanno
stabilito che il panettiere
RIMANE
IN CARCERE
Nella foto grande
Pietro Sclafani,
49 anni,
il commerciante
che domenica
ha travolto e ucciso
Tania Valguarnera,
29 anni (foto a destra),
investita mentre
andava a lavorare.
L’uomo, alla guida
di Fiat Doblò bianca,
non si è fermato [Ansa]
STRADE INSANGUINATE
Altra donna investita a Palermo: è gravissima
Ancora incidenti sulle strade di Palermo. Una donna di sessantatre anni,
Maria Rosaria Volante, è stata investita ieri mattina in via Quarto dei Mille.
È stata trasportata in codice rosso al
Policlinico ed è in gravissime condizioni: stava attraversando la strada
quando è stata travolta da un’auto.
Sull’incidente indagano i vigili urbani.
Venerdì scorso, invece, è morta dopo
tre settimane di agonia Maddalena
Giuliano, 74 anni, pensionata e vedova del quartiere Brancaccio, che lo
scorso 26 aprile era stata investita da
un’auto sotto casa del figlio. L'anziana aveva appena gettato l’immondizia nei vicini cassonetti: mentre attraversava la strada, dove non ci sono
strisce pedonali, era stata travolta da
un automobilista di 52 anni alla guida
di una Fiat Panda.
Delitto a Modena
Anziana e figlia massacrate in casa. Fermato il genero
■■■ Le hanno trovate morte a letto,
ognuna nella propria stanza. Ammazzate. Irene Tabaroni, 92 anni, e la figlia
Francesca, 52 anni, erano lì, senza vita, nella casa di via Padella a Gorghetto di Bomporto, in provincia di Modena.L’indagine è coordinata dal sostituto procuratore di Modena si è subito
concentrata su Francesco Grieco, 53
anni, marito di Francesca. Secondo
una prima ricostruzione l’anziana
(bloccata in casa da tempo a causa della frattura di un femore provocata da
una caduta) sarebbe stata colpita con
un oggetto appuntito che le ha sfonda-
La villa del duplice delitto [Ansa]
to il cranio, mentre la figlia (che faceva
l’insegnante alle scuole elementari di
Carpi) sarebbe stata strangolata.
A scoprire i corpi delle due donne è
stato proprio il marito dell’insegnante, che ha chiamato il 112. L’uomo,
una guardia giurata, è stato sentito per
lunghe ore dagli inquirenti. Dapprima ha riferito di non essersi accorto di
nulla nelle ore precedenti le aggressioni mortali. Alle 7.30, dopo essersi svegliato,ha trovato senza vita le due donne e ha dato l’allarme. Una versione
strana: come avrebbe potuto essere in
casa e non accorgersi della mattanza?
avrebbe assunto ecstasy e
anfetamine,anche se davanti al giudice ha negato tutto
e si è detto dispiaciuto per
l’accaduto:«Sono addolorato per quel che è successo.
Penso solo alla povera ragazza», ha affermato, «penso alla
sua famiglia e non
ho assunto stupefacenti». Una versione
che aveva ripetuto
ossessivamente anche ieri mattina,
mentre nel corridoi
del palazzo di giustizia aspettava l’inizio
del rito direttissimo:
«Non ho mai bevuto in vita mia e non
ho mai preso anfetamine. Perché i test
dicono questo?»
Davanti al giudice
avrebbe anche provato a difendersi,
giustificando quegli
attimi nei quali ha
osservato il corpo
esanime di Tania,
per poi allontanarsi:
«Un tempo di sosta
troppo breve», ha
contestato il pm Renza Cescon, «per far pensare che si
sia trattato dell’azione di chi
si ferma per prestare soccorso». Per lui, il difensore
Ninni Reina aveva chiesto
una misura meno afflittiva
del carcere, quasi per esorcizzare le parole pronunciate a poche ore dall’incidente dal procuratore capo di
Palermo Franco Lo Voi, che
aveva invocato una pena
esemplare.
E c’è rabbia fra i colleghi
di Tania, che ieri sono scesi
in piazza, organizzando un
sit-in nel luogo dove è stata
uccisa la loro collega: da anni chiedono, inascoltati, l’istituzione di un semaforo
pedonale proprio in quel
tratto attraversato giornalmente da migliaia di persone. Probabilmente, la morte
di Tania avrà quale effetto
proprio l’accoglimento di
questa richiesta. Al sit-in c’era anche una giovane, investita pure lei nei giorni scorsi
davanti al call center. I funerali di Tania Valguarnera saranno celebrati oggi alle
11,30, nella chiesa di San
Giovanni Maria Vianney.
Daiprimi riscontri di indagine,non sono risultati segni d’effrazione all’abitazione teatro del doppio omicidio, immersa nel verde in via Padella: nemmeno gli ambienti della villetta dicampagna sono risultati in disordine, circostanza che rendeva poco probabile
l’ipotesi della rapina degenerata. In
tarda serata, dopo ore a confronto con
gli inquirenti, Grieco ha ceduto e confessato la verità: sarebbe stato lui ad
ammazzare le due donne. Avrebbe
spiegato agli uomini dell’Arma di aver
agito in preda ad un raptus, aggiungendo che in questo momento si trovava in grave difficoltà a causa di problemi di natura lavorativa. Ha poi aggiunto: «Volevo uccidermi, ma non ce
l’ho fatta».
La coppia dell’acido
era capace di intendere
La personalità di Alexander Boettcher ha tratti di
«sadismo», ossessività e
tendenza al controllo e al
potere, mentre Martina
Levato ha atteggiamenti
«borderline» e cercava
una via di «riscatto» sociale. Sono questi alcuni passaggi della perizia psichiatrica sulla cosiddetta «coppia diabolica» nel processo per l’aggressione con
l’acido ai danni di Pietro
Barbini, colpito a dicembre a Milano. Secondo i
periti Alex e Martina Levato erano pienamente capaci di intendere e di volere nel corso dell’aggressione.
Venezia, si schianta
con vaporetto rubato
Folle inseguimento a Venezia. Uno straniero ha
rubato un motoscafo nell’imbarcadero di Fondamenta Nove ed è fuggito,
finendo contro il muretto
del cimitero San Michele,
di fronte a Murano. L’uomo è riuscito ad introdursi nel deposito alle 2.30
del mattino ed, essendo i
vaporetti legati tra loro,
per rubarne uno ne ha
danneggiati altre tre, tirandoli fuori dagli ormeggi e rompendo vetri e altro. I carabinieri se ne sono accorti ed è cominciato l’inseguimento.
Napoli, 24enne ucciso
vicino all’università
Sangue nella zona universitaria di Napoli. Un uomo, Gennaro Fittipaldi, di
24 anni, è stato ucciso in
un agguato. I killer hanno
fatto fuoco in pieno giorno nella zona di Calata
Porta di Massa, dove ci sono le facoltà di Lettere e
Giurisprudenza della Federico II frequentate ogni
giorno da migliaia di studenti. Fittipaldi, già noto
alle forze dell’ordine (era
stato arrestato nel 2010
per una vicenda legata ad
alcuni pakistani accoltellati), sarebbe stato colpito
alla testa.
Omicidio di Lodi,
fermato un egiziano
È stato bloccato all’aeroporto di Fiumicino, mentre stava per lasciare l’Italia, l’egiziano sospettato
di aver ucciso Antonia
D’Amico Mazza, la donna
trovata morta domenica
pomeriggio nella sua casa
di Lodi. L’uomo, che ha
38 anni, aveva un passaporto scaduto: verrà portato a Lodi e interrogato.
Si tratterebbe della stessa
persona che la donna assassinata avrebbe denunciato giorni prima per
maltrattamenti.
18
SPECIALI
__Martedì 19maggio2015__
ESPERIENZE VIRTUALI
La Toscana fa il pieno
con 20.000 visitatori
Oltre 1300 visitatori al
giorno per un totale che
supera le 20.000 persone in due settimane di
presenza ad Expo Milano 2015. Sono queste le
cifre sull’affluenza allo
stand della Toscana all’interno di Expo secondo i dati di Toscana Promozione, l’agenzia della
Regione che ha curato la
presenza della Regione
all’esposizione universale. Cifre che fanno della
Toscana la protagonista
dell’Expo per l’Italia. Lo
stand regionale è infatti
il più visitato tra quelli
italiani presenti sul Cardo, la strada su cui si affaccia il Padiglione Italia
e poco distante c’è anche lo stand della Toscana.
La Svizzera festeggia
la Giornata nazionale
All’Esposizione Universale si è celebrata ieri la
Giornata nazionale della Svizzera. Sostenibilità
ed equità sono le parole
chiave del Padiglione
svizzero a Expo. Una
struttura - con quattro
torri alte 15 metri - in cui
mele, caffè, acqua e sale
sono a disposizione di
ciascuno. Una disponibilità gratuita ma con un
messaggio chiaro: un
consumo responsabile
per consentire a chi verrà dopo di non restare
senza generi di prima
necessità. “C’è n’è per
tutti?” è lo slogan che
campeggia su una delle
strutture e che rende leggibile l’idea originaria
dell’Esposizione universale “Nutrire il pianeta,
Energia per la vita”.
Laboratorio per bimbi
nella Cascina Triulza
Bimbi tra i 4 e i 10 anni
impegnati in 3 laboratori su cibo, acqua e ambiente. È il progetto di
quattro cooperative sociali di Federsolidarietà
Confcooperative Lazio
che organizzano il «Children lab» di Cascina
Triulza di cui Confcooperative è official sponsor. I laboratori, della
durata di un’ora (tutti i
giorni alle ore 11, 15 e
17) dal 19 al 24 maggio,
saranno incentrati su
«Nutrire il pianeta, energie per la vita», e declinate sui tre temi dell’Acqua, del Mangiare sano
e della Sostenibilità ambientale. Complessivamente le cooperative sociali di Confcooperative
Lazio sono 420, attive
nei servizi sociosanitari
ed educativi e nell’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati, danno lavoro a oltre 10.500
persone, di cui 710 appartenenti alle categorie svantaggiate.
L’esposizione universale 2015
è la più hi-tech, futuristica e
connessa di sempre. Ecco cosa
non si può perdere
::: LA SCHEDA
GUIDA VIRTUALE
Cliccando sull’applicazione
creata dal Giappone per il semestre di Esposizione Universale, si attiva una guida che
porta in un universo di contenuti del tutto nascosti tra le pareti e gli oggetti che creano il
padiglione. Un esempio? Entrati nella terza sala del tour
guidato giapponese vi troverete davanti a una cascata di giochi che sembrano d’acqua e
immagini.
LOCALE DEL FUTURO
Sempre nel padiglione giapponese viene proposta, nel “Ristorante del futuro” una tovaglietta virtuale dove vengono
proiettati dei cibi con cui si
può interagire grazie a delle
semplici bacchette in legno.
SIMULATORE DI VOLO
Alitalia Ethiad offre un padiglione fatto di experience tutte 2.0. Nel suo edificio a due
piani la compagnia di volo italiana offre la possibilità di provare un simulatore di volo.
Esperienze aumentate
App e simulatori 3D: l’Expo è hi-tech
Dalle guide sui cellulari ai viaggi proiettati su mega-schermi ai cibi virtuali. Ecco il meglio in mostra
::: MARIANNA BAROLI
■■■ Fin dalle prime presen-
tazioni,i vertici di Expo avevano fatto una promessa:l’Esposizione Universale meneghina sarebbe stata la più tecnologica, futuristica e connessa.
Come raramente accade, le
aspettative non sono state in
alcun modo disattese. Anzi.
Piacevolmente colpiti possiamo dire che la versione 2015
diExpo è davvero la più futuristica di quelle fino a oggi realizzate. E tutto nonostante il
suo tema - il cibo - difficile da
tramutare in ologrammi, giochi, immagini che scorrono
su schermi touch screen ed
esperienze virtuali, senza deludere i visitatori.
Innanzitutto è bene sapere
che tutto il sito espositivo offre momenti di alta tecnologia all’interno dei padiglioni.
Pochi invece sanno che l’esperienza virtuale targata
Expo 2015 inizia dal proprio
smartphone. Attraverso i vari
store, si possono infatti scaricare moltissime app (tutte
gratuite) con cui amplificare
l’esperienza all’interno del sito espositivo e dei suoi padiglioni. Per esempio, grazie all’applicazione ufficiale di
Expo 2015,attivando ilbluetooth sarà possibile ricevere sul
proprio cellulare una notifica
ogni volta ci si trovi nei pressi
di un evento particolare o stia
per iniziare uno show imperdibile come, per esempio, i
giochi di musica acqua e luci
dell’Albero della Vita.
E ancora.Cliccando sull’applicazione creata dal Giappo-
ne per il semestre di Esposizione Universale, verrete guidati in un universo di contenuti del tutto nascosti tra le
pareti e gli oggetti che creano
il padiglione. Un esempio?
Entrati nella terza sala del
tour guidato giapponese vi
troverete davanti a una cascata di giochi che sembrano
d’acqua e immagini. Alle
estremità dell’oggetto, ci sono dei vani in cui inserire lo
smartphone (con l’applicazione avviata). Giocate quindi a trascinare con le mani le
immagini che scorrono sugli
schermi touch screen fino al
vostro smartphone e in un
semplice gesto creerete una
vera e propria libreria della
cultura giapponese che potrete consultare stando comodamente seduti sul divano di casa.
Passeggiando tra i padiglio-
INIZIANO GLI SCONTI
Felpe, cappellini e magliette
La corsa al gadget si sposta online
Per un gadget che, a 16 giorni di Expo, viene già scontato
come la guida ufficiale dell’Esposizione Universale, altri
vanno decisamente a ruba e moltissimi, si trovano ormai in vendita a prezzi stracciati sul web. La missione
sembra una: ottenere in qualsiasi modo un ricordino di
Expo. E così, ecco che a due settimane dall’inizio dell’Esposizione Universale, finito il primo turno di Volunteer
Expo, online si possono trovare alcuni dei gadget appartenenti al kit del volontario distribuito da Expo ai giovani partecipanti.
Su siti di vendite come Kijiji, si possono trovare per
esempio la borsa a tracolla a 25 euro, il cappellino a 20
euro e la maglietta a 30 euro. Per chi vuole spendere un
po’ meno, invece, in vendita si può già trovare la bandana Expo azzurra. Il prezzo? 10 euro. Due felpe , invece,
vengono vendute a 50 euro cadauna mentre la cerata si
può trovare in vendita a 60 euro.
E se, pur essendo uno dei gadget più richiesti dai visitatori, dei braccialetti Cruciani creati per l’occasione sui siti
di vendita online non c’è traccia alcuna, c’è già chi sta
rivendendo gli orologi Swatch in serie limitata e realizzati appositamente per Expo. Poco conta che gli stessi orologi siano in vendita nello shop Expo all’interno del sito
espositivo: online si trova, per esempio, un esemplare a
120 euro.
M.B.
ni,soffermatevi qualche istante all’interno del padiglione
dell’Azerbaijan. Definito “il
gioiello” di Expo 2015,è un vero e proprio inno alla tecnologia. Sperimentate le mappe
virtuali che vi permettono di
visualizzare la visuale di alcuni dei più bei panorami azeri
ripresi a diverse altezze, da
quella umana fino al cielo
con immagini rubate a bordo
di un elicottero oppure sperimentate i quiz suoi touch
screen che definiscono che tipo di viaggiatore siete in base
alle vostre scelte di immagini
e prodotti tipici dello stato.
Spostatevi poi all’esterno
del Decumano e passeggiate
oltre l’Albero della vita fino a
raggiungere il padiglione corporate di New Holland Agricolture. L’unico brand agricolo presente a Expo attira centinaia di curiosiogni giorno grazie a un simulatore del tutto
eccezionale. Varcata la soglia
del padiglione, raggiungibile
dopo una lunga e ripida scalinata, si avrà infatti la possibilità di “provare” a guidare una
mietitrebbia. Chi lo ha provato, definisce l’esperienza
«pazzesca» e c’è da crederci:
ogni giorno decine di ragazzini in gita attendono pazientemente il loro turno per provare a lavorare nei campi.
Anche Alitalia Ethiad offre
un padiglione fatto di experience tutte 2.0. Nel suo edificio a due piani la compagnia
di volo italiana offre la possibilità di provare un simulatore
di volo (le code, sappiatelo,
sono lunghissime. Proprio
per questo motivo sul sito di
Alitalia è possibile prenotare
il vostro biglietto per essere pilota per un giorno) oltre che
divertirsi con schermi interattivicome quello della Collective Map in cui si verrà guidati
in un viaggio per scoprire il
mondo in modi mai visti prima.
Nel padiglione Giappone,
invece, l’esperienza virtuale
aspetta e sorprende i visitatori alla fine del tour per il padiglione. Il Ristorante del Futuro, così si chiama lo spettacolo, invita a sedersi all’interno
diuna sala in cui è stato ricreato un ristorante con tanto di
tavoli da 6 persone. Davanti a
voi, una tovaglietta virtuale
con cui potrete interagire grazie a delle semplici bacchette
in legno. Date il via allo spettacolo e “provate” i piatti della
tradizione, scanditi sugli
schermi a seconda delle stagioni.
Il Kazakistan ospiterà Expo
nel 2017 e proprio per questo,
ilsuo padiglione,è uno spettacolo continuo. Alla tradizione
musicale e danzerina, viene
affiancata una selezione di
esperienze virtuali.
Le preferite dai turisti? Senza dubbio la caccia alle locuste e il cinema in 3D in cui,
oltre agli schermi e agli occhiali per tuffarsi nella terza
dimensione, infatti, preparatevi a traballare. Le poltroncine su cuici si accomoda all’interno del cinema, infatti, si
muoveranno senza sosta durante la proiezione attirando
gridolinidi divertimento e paura da parte dei meno temerari.
SPECIALI
__Martedì 19 maggio 2015__
19
Gli itinerari dell’antichità
C’è anche il tour per nutrirsi di cultura
Turchia, Oman e Messico: tra caffè e mais in mostra ci sono i patrimoni dell’Unesco
■■■ Non solo cibo, ma anche tan-
APPUNTAMENTI
Nell’auditorium di Expo
il Caritas day
Si svolgerà oggi nell’auditorium di Expo a Milano il “Caritas Day”, primo atto ufficiale della partecipazione
dell’associazione religiosa
all’esposizione universale.
L’intera giornata, aperta da
un intervento di monsignor
Luigi Bressan, sarà dedicata «al diritto al cibo, alla lotta alla fame nel mondo, alle
buone pratiche».
Mostra multimediale
targata Uganda
Inaugura oggi la mostra
multimediale Uganda Land
of Hope, nata dal viaggio di
sette giovani europei vincitori del concorso video Food Right Now, lanciato nel
2013 dal Cesvi e dai suoi
partner europei di Alliance
2015. Intervengono Giampaolo Musumeci e Alberto
Prina. Sara? visitabile fino
al 24/05 in Cascina Triulza.
(ore 11.30)
Perché Slow Food
spiegato da Petrini
Carlo Petrini, presidente di
Slow Food e Jacques Herzog, architetto fondatore
dello studio Herzog & De
Meuron di Basilea, illustrano le idee e la filosofia che
hanno portato alla realizzazione del Padiglione Slow
Food, le aree degustazione
Slow Cheese e Slow Wine e
lo Slow Food Theater. Partecipa Giuseppe Sala, Commissario Unico Delegato
del Governo per Expo Milano 2015 e Amministratore
Delegato di Expo 2015. (ore
15)
ta cultura.Expo è questo: un connubio di eventi che stupiscono, di cibi
che conquistano e di paesaggi e
mostre che affascinano al punto da
mettere la voglia di partire per mete lontanissime all’istante. Passeggiando tra ipadiglioni infatti si rimane affascinati da culture lontane, architetture tipiche dei paesi ospitati
all’interno del milione di metri quadrisu cui è sviluppato il sito espositivo e si può conoscere, fino in fondo, parte della storia di determinati
luoghi.
Passeggiando per il padiglione
della Turchia, per esempio, non
perdete l’occasione di fermare qualcuno dei ragazzi che lavorano all’interno per farvi raccontare come
una costruzione così aperta, in realtà, racchiuda al suo interno preziosiricordi delpassato, oggettidelpresente e proietti il suo sguardo verso
il futuro. Noi abbiamo avuto la fortuna di passeggiare all’interno del
padiglione con Esra Ekmekci, fondatrice di Dream Design Factory, la
società che ha realizzato - in soli
due mesi - il padiglione turco. «All’interno di questo spazio, abbiamo voluto portare la nostra storia»
ci racconta Esra in una passeggiata
che inizia da più di 12000 anni fa,
presso il Göbeklitepe, il tempio che
risale alla fine del Neolitico o all’inizio del Mesolitico e i cui resti sono
visitati ogni giorno da centinaia di
persone. «Questo è il più antico
tempio in pietra mai ritrovato» ci
racconta Esra «qui circa 12000 anni
fa, iniziò tutto. Le persone iniziarono a coltivare proprio in questo
tempio che è stato addirittura candidato per essere inserito nella lista
dei patrimoni mondiali dell’Unesco».
È proprio l’appartenenza a una
delle
liste
dei
patrimoni
dell’umanità di Unesco uno dei fili
Una preziosissima collezione di tazzine da caffè in ceramica esposta nel padiglione della Turchia
conduttori all’interno del sito espositivo di Expo. Sempre all’interno
delpadiglione della Turchia, si possono ammirare per esempio alcune delle tazzine di ceramica (alcune provenienti da tutto il mondo)
in cui si beve il classico caffè turco.
Le tazze, appartengono a una collezione privata in mostra a Expo nella mostra ospitata nell’area che ricorda una classica abitazione turca
e che prende il nome di “Energizing the body + Feeding the soul:
Turkish Coffee”. La collezione, preziosissima, è inserita nella Unesco’s Intangible Cultural Heritage
List.E ancora.Fermatevi ad assaporare uno dei sapori tipici della cucina turca nella ricreazione del
Topkap? Palace, costruito durante
l’impero Ottomano e inserito dal
1985 nella lista dei patrimoni universali Unesco. Ma tracce dell’im-
portanza di certe culture e tradizioni nel mondo è individuabile in
molteplici aree all’interno dell’esposizione universale.
Spostandosi all’estremità del Decumano, a pochi passi dalla Collina Mediterranea, il padiglione dell’Oman stupisce non solo per la
sua architettura ma anche per la
presenza dell’aflaj, l’antico sistema
di irrigazione formato di una fitta
rete di canali, cascatelle e dighe e
risalente a oltre 2000 anni. La costruzione, che si può ammirare e
che scorre tutta attorno al padiglione, è anch’essa annoverata tra i patrimoni dell’Unesco. E se proprio
non potete fare a meno del cibo, andate alla scoperta del passito naturale di Pantelleria. Il vino, che potete trovare all’interno del Cluster Bio
Mediterraneo, è una produzione
d’eccellenza dell’isola la cui pratica
agricola dell’alberello è stata inserita dall’Unesco tra i beni immateriali dell’Umanità, con una proclamazione svoltasi a Parigi lo scorso 26
novembre. E sempre appartenente
al settore food e inserito tra i beni
immateriali dell’umanità Unesco,
andate alla scoperta del mais, del
suo utilizzo, della sua lavorazione e
della sua trasformazione in un prodotto finito all’interno del padiglione Messico.«Il mais è l’alimento base della cucina locale» ci raccontano una volta varcate le porte dell’esposizione «e dal 2010 può vantare
anche uno dei più prestigiosi riconoscimenti dell’Unesco». E poi lasciatevi incantare dalle farfalle monarca, patrimonio Unesco e regine
incontrastate de la Reserva de la
Biosfera de la mariposa Monarca
di Michoacán.
M.B.
Primato europeo
L’agricoltura italiana è la più «green»
grazie a 44 mila aziende biologiche
■■■ L’agricoltura italiana è diventata la più green d’Europa con il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario per prodotti
a denominazione di origine Dop/Igp che salvaguardano tradizione e biodiversità, a leadership
nel numero di imprese che coltivano biologico, la
più vasta rete di aziende agricole e mercati di vendita a chilometri zero che non devono percorrere
lunghe distanza con mezzi di trasporto inquinanti, ma anche la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma e la decisione di non coltivare organismi geneticamente
modificati come avviene in 23 Paesi sui 28 dell’Unione Europea. È quanto è emerso all’incontro
“L’agricoltura che sconfigge la crisi, la sfida della
multifunzionalità” organizzato ad Expo da
Coldiretti e Univerde a quattordici anni dall’approvazione della legge di orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001) che ha rivoluzionato
l’attività agricola.
L’Italia è l’unico Paese - sottolinea la Coldiretti che può vantare 271 prodotti a denominazione di
origine (Dop/Igp) superiori a quelle registrate dalla Francia, su ben 43.852 imprese biologiche pari
al 17% di quelle europee, davanti alla Spagna, ma
è anche alvertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,2%), quota inferiore di quasi 10 volte rispetto alla media europea (1,9%) e di oltre 30 volte quella dei prodotti
extracomunitari (6,3%). La rete di vendita diretta
degliagricoltori di Campagna Amica ha quasidiecimila riferimenti dove acquistare lungo tutta la
Penisola prodotti alimentari a chilometri zero
con una azione di sostegno alle realtà territoriali
ed un impegno contro inquinamento ambientale per i trasporti che non ha eguali negli altri Paesi
dell’Unione e nel mondo. Un percorso reso possibile - sottolinea la Coldiretti - dal grande sforzo di
rinnovamento dell’agricoltura italiana dove una
impresa su tre è nata negli ultimi dieci anni con
una decisa tendenza alla multifunzionalità, dalla
trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo ma
anche le attività ricreative come la cura dell’orto e
i corsi di cucina in campagna, l’agricoltura sociale
per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.
Il padiglione della Coldiretti
Opportunità rese possibili dalla legge di orientamento che ha allargato i confini dell’attività agricola e rivoluzionato le campagne italiane aprendo nuove opportunità occupazionali nell’agribenessere, nella tutela ambientale, nel risparmio
energetico, nel recupero degli scarti, nelle attività
sociali, dagli agriasilo fino alla pet-therapy.
Un cambiamento che - sottolinea la Coldiretti è stato recentemente riconosciuto anche dall’Istat che ha proceduto ad una rivalutazione del
valore aggiunto del settore agricolo pari al 7,5%
(con un impatto positivo sul Pil di 0,1 punti percentuali).
20
ATTUALITÀ
__Martedì 19 maggio 2015__
commenta
su www.liberoquotidiano.it
@
Vacanze in arrivo
Stile
VALIGIE, ISTRUZIONI PER L’USO
Trolley, borsoni e sacche, classici o sbarazzini. Come non sbagliare i bagagli
::: MARIA ELENA CAPITANIO
■■■ Si avvicinano sempre di
più le vacanze estive e ormai è
prassi abituale partire per il fine settimana, cercando di sfruttare le belle giornate primaverili. Cosa mettere in
valigia? È questa la prima domanda che rivolgiamo a noi stessi
all’atto di fare i bagagli, dimenticando,
forse,che il contenitorenon è meno importante del contenuto. Lo stile parte dal set
da viaggio, che si tratti
di borsoni sportivi, trolley colorati o weekend luggage super lusso. L’iconico
marchio Samsonite, amatissimo nel mondo e in particolare nel nostro Paese, ha
pensato a una linea a motivi florali, realizzata in
collaborazione con Liberty Art Fabrics, azienda britannica di prestigio internazionale, specializzata in tessutia fiori. Liberty Limited Edition riporta le inconfondibilifantasie della maison inglese, «vestendo» le due best-seller:
le morbide B-Lite e le rigide Cosmolite. I modelli da cabina, con beauty case in abbinamento,sono disponibili in blu e in porpora,
mescolando la funzionalità moderna, tipica
delmarchio,con la classe senza tempo dei dettagli.La versione rigida unisce,in-
PARTIRE CON GUSTO
Sopra, da sinistra: la maxi borsa firmata
J&C, il borsone da viaggio di Loewe e quello
di Alviero Martini 1^ Classe. Sotto, il trolley
colorato di Samsonite
vece, leggerezza e resistenza
ed è perfetta per le lunghe trasferte oltreoceano. All’interno, una piccola sorpresa: le
fodere preziose, che richiamano il pattern dell’esterno
e delle profilature. La linea è
nata per seguire le esigenze
delle donne dal gusto femminile, che desiderano non
passare inosservate neppure in aeroporto.
Per le giovanissime, inoltre, un’ottima soluzione per
una breve gita con il fidanzato potrebbe essere la maxi
bag firmata J&C Jackyceline.
Qui si parla di colori accesi,
dalceruleo alceleste passando per l’arancio, e di forme
strutturate.La pelle semirigida dà una sensazione di
raffinata essenzialità, alternando l’effetto lucido con la
lucentezza opacizzata del martellato. Non manca, poi, quel
sapore vintage e il comodo dettaglio di zip e tracolla.
L’offerta è ampia, considerando che alcuni brand immaginano sacche adatte sia a lui
che a lei. Tra questi, spicca Alviero Martini 1^Classe, che ha
numerosi fan, da sempre in
adorazione per le sue tipiche
mappe riportate sulle stampe
delle collezioni. O le ami o le
odi, ma di certo sono azzeccatissime per i borsoni da viaggio
della stagione in corso. Profilate in beige tono su tono o nell’incisivo nero, incarnano l’ideale «bagaglio del ritorno» (che
all’andata si tiene piegato nella
valigia più grande per poi essere riempito con il bottino dello
shopping vacanziero).
Un focus in particolare lo
merita l’uomo che lavora,ilmanager che ha necessità di un
modello sia per i viaggi di lavoro che per quelli di piacere. Se
non si vuole sbagliare, via libera alle maxi borse firmate Loewe, marchio spagnolo di
fashion luxury, fedele all’eleganza vera, quella che non dimentica dimettere alprimo posto i pellami pregiati e il design
rigoroso. Già ci immaginiamo
una figura maschile in abito
blu che si incammina verso il
terminal dei voli internazionali
di qualche capitale straniera,
pronto a raggiungere la sua dolce metà o il luogo di un nuovo
business.
Voli pindarici a parte, una
volta scelta la valigia a voi più
congeniale, non dimenticatevi
di seguire le regole d’oro dell’organizzazione interna. Si ini-
In aumento fatturato, assunzioni e negozi
Massimo Basei, dg di
Pandora Italia. Dopo
l’apertura di un nuovo
negozio a Pesaro, sarà la
volta di Bergamo e Salerno;
secondi punti vendita per
Venezia e per Milano
«Scommettiamo sugli anelli»
Il dg di Pandora Italia: «Dopo il braccialetto componibile puntiamo su nuovi pezzi personalizzabili»
::: BENEDETTA VITETTA
■■■ È diventata un fenomeno azien-
dale studiata da Harward fino alla Bocconi. Fondata dai coniugi Per e Winnie Enevoldsen nel 1982 come piccola gioielleria di Copenhagen (Danimarca), in poco più di 30 anni si è trasformata in un colosso mondiale presente oggi in 6 continenti e in oltre 90
Paesi, con 9.600 punti vendita di cui
1.400 negozi monomarca. Si tratta di
Pandora, uno dei marchi di gioielleria
leader al mondo insieme a Tiffany e
Cartier. Se il quartier generale è rimasto a Copenhagen, la produzione è da
sempre localizzata in Thailandia nei
cinque impianti diproprietà diGemopolis, dove nel 2014 sono stati prodotti 91 milioni di monili. Dal 2010, anno
in cui è avvenuto lo sbarco in Italia, è
quotata al Nasdaq Omx di Copenha-
gen. Nei giorni scorsi la casa madre ha
annunciato i conti dei primi tre mesi
del 2015 che hanno chiuso con un aumento del fatturato del 36,8% a circa
475 milioni di euro, trainato da tutte le
aree geografiche, in particolare dall’Asia Pacifico (+55,6%), seguita dalle
Americhe cresciute del 34,4%. Alla luce dei primi dati, il gruppo ha deciso
di rivedere al rialzo le stime per l’intero esercizio che dovrebbe chiudere
con un fatturato di oltre 2 miliardi e
325 nuovi monomarca. Per comprendere il successo dell’azienda, famosa
nel mondo per i suoi bracciali «componibili», ci siamo rivolti al direttore
generale di Pandora Italia, Massimo
Basei,con un passato in Safilo,che cinque anni fa ha scelto di guidare il lancio del brand in Italia.
Ci dica, se esiste, la ricetta di una
crescita così forte.
«Venendo da un mondo in cui mi
occupavo di cose completamente diverse, a convincermi del fatto che il
marchio potesse avere successo anche in Italia, Paese in cui il settore è
parcellizzato da migliaia di piccole gioiellerie, è stato l’entusiasmo contagioso dei vertici di Pandora. E poi ovviamente il loro modello di business».
In cosa consiste e perché si sta
rivelando tanto vincente?
«È un modello integrato verticalmente: dalla progettazione alla produzione, passando al design e al marketing e finendo con la distribuzione diretta, tutto viene fatto da Pandora. A
questo bisogna aggiungere il prezzo,
la qualità del prodotto che viene rifinito a mano dai nostri artigiani, la capillare distribuzione sulterritorio, la differente gestione dei mercati e la personalizzazione del gioiello».
zia facendo una lista del necessario per poi mettere tutto sul
letto. Lungo i lati vanno le scarpe (non mettetene troppe però) e gli abiti devono essere arrotolati(mai piegati). Fatte queste prime mosse, controllate se
ci siano buchi. In caso affermativo, riempiteli con i costumi
da bagno, che non rischiano di
stropicciarsi. Di seguito viene il
turno dei pantaloni: prima i
jeans, che sono più pesanti e
dopo i modelli classici. A questo punto si saranno creati altri
piccoli vuoti, ideali per riporre
biancheria intima e accessori.
Sarà poi la volta di magliette e
golfini, da ricoprire con i capi
più leggeri e delicati. Ultima
mossa - a dir poco fondamentale - è quella di stendere un vecchio foulard, per evitare incidenti con la zip della valigia.
Ne parla quasi fossero gioielli fatti su misura per ogni donna.
«È così: il cavallo di battaglia che ci
ha reso riconoscibili nel mondo è il
nostro bracciale “componibile”. Ilmonile in argento al quale è possibile aggiungere pietre, charms e ciondoli di
ogni forma, colore e misura. Per far sì
che ogni cliente possa personalizzare
il proprio gioiello a seconda di gusto,
look e tasche. E ora punteremo anche
sugli anelli personalizzabili».
Un’anticipazione sui dati italiani?
«Dal 2010 siamo in continua crescita. Oggi siamo il secondo mercato dopo la Uk. Oggi il peso del Belpaese, rispetto all’area Europa, è di circa il
17%. Contiamo di archiviare il 2015
con un fatturato sopra i 100 milioni di
euro, circa 180 dipendenti (+50 rispetto a fine 2014) e di arrivare a oltre 40
monomarca».
Di questi tempi è quasi sorprendente sentir parlare di assunzioni.
«Pandora va sempre in controtendenza: anche lo scorso anno abbiamo
assunto una cinquantina di persone.
Anche se devo confessarle che trovare nuove risorse non è sempre così facile come sembra».
Dove aprirete presto nuovi negozi?
«Abbiamo appena aperto a Pesaro,
poi sarà la volta di Bergamo e Salerno
ed entro l’anno il secondo store di Venezia, vicino Rialto. A giugno ci sarà
l’apertura del secondo monomarca
di Milano, in piazza Gae Aulenti, a pochi passi dalnostro nuovo quartier generale di Porta Nuova».
__Martedì 19 maggio 2015__
*
*
DENOMINAZIONE
CODICE ISIN
VALUTA
EMISSIONE
TAGLIO
MINIMO
PREZZO
DI EMISSIONE
SCADENZA
CEDOLA ANNUA LORDA
1° E 2° ANNO (1)
CEDOLA ANNUA NETTA
1° E 2° ANNO (1)
CEDOLA ANNUA
VARIABILE LORDA
DAL 3° AL 7° ANNO (1)
OBBLIGAZIONE BANCA IMI
COLLEZIONE TASSO MISTO
DOLLARO USA SERIE II
IT0005114365
USD
2.000
DOLLARI
STATUNITENSI
99,66%
14/05/2022
3,60%
2,66%
Libor USD
3 mesi + 0,50%
OBBLIGAZIONE BANCA IMI
COLLEZIONE TASSO MISTO
STERLINA INGLESE SERIE I
IT0005114357
GBP
1.000
STERLINE
INGLESI
99,63%
14/05/2022
3,30%
2,44%
Libor GBP
3 mesi + 0,50%
(1) La tassazione vigente al momento dell’emissione è pari al 26%
21
Borsa Milano-FTSE Mib
Gli indici
6
0
0
5
0
0
4
0
0
3
0
0
2
0
0
1
0
0
0
:::
Borsa Londra-FTSE 100
-1,17%
23.198,1
8
7
6
5
4
3
2
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Beni culturali dei privati ai privati
Così porteranno gettito e crescita
::: MOROELLO DIAZ DELLA VITTORIA PALLAVICINI*
risorse?». Questa domanda
aperta, non a caso, ha introdotto la tavola rotonda promossa in occasione della
XXXVIII assemblea dell’Associazione delle Dimore Storiche, che presiedo e che riunisce circa 4500 proprietari di
beni culturali privati.
Perché un interrogativo?
Perché, come emerso chiaramente dagliinterventi deirelatori, la crisi degli ultimi anni
ha inferto un colpo ferale alla
gestione del patrimonio culturale in Italia, sia pubblico che
privato. Le risorse pubbliche
allocate alla Cultura si sono ridotte allo 0,1% del Pil, e anche
gli investimenti da parte di
proprietari privati hanno risentito fortemente da un lato
della contrazione della
redditività personale e dall'altro dell'impatto sempre più incisivo degli adempimenti e
degli oneri fiscali.
Certo, il Paese ha vissuto in
questi anni una situazione
straordinaria, ma purtroppo
la gestione dei beni culturali è
stata affrontata nell’emergenza con una certa mancanza di
visione, promulgando misure d’urgenza, qualitagli agliinvestimenti e incrementi della
tassazione, che, a fronte di un
dubbio incremento del gettito nell'immediato, hanno
senz'altro definitivamente aggravato la condizione di un
settore che, appunto, non è
da considerare un onere da
contenere, ma il vero e proprio "petrolio d'Italia", una risorsa fondamentale per le
nuove generazioni.
Che fare allora? È necessario accelerare un ripensamento della politica - di cui l’Art
Bonus rappresenta un primo
importante segnale - che individui strumenti e meccanismi di rifondazione e sviluppo del sistema economico, a
cuiibeni culturalipossono dare nuova linfa: dal turismo, alle piccole imprese che gravitano attorno aibeni culturali, alla produzione agricola d'eccellenza, alle iniziative culturali, fino alla moda e al design.
Con questo nuovo approccio strategico, i beni culturali
potranno esprimere appieno
il loro potenziale di volano
economico. Di questo percorso vogliono essere protagonisti anche i proprietari di beni
culturali privati, impegnati
nelconservare beni diinteresse pubblico che generano ricadute positive sull'economia e sui territori, come dimostrato anche da un recente
1
5
0
2
0
9
0
6
0
3
0
Petrolio - al barile
5.012,31
2
0
0
Euro/Dollaro
59,67 $2
2
+0,12%
+0,37%
0
1
5
0
1
0
0
5
0
5
0
0
0
+0,45%
1
5
0
1
0
0
5
0
1,1389 $
+0,54%
0
0
Vendite extra Ue +13,2%
Intervento
■■■ «Beni culturali: oneri o
6.968,87
1
Borsa Parigi-CAC 40
studio campione realizzato
da Deloitte per conto di Adsi
Toscana (grazie al contributo
dell'Ente Cassa di Risparmio
di Firenze) sul sistema delle
dimore storiche nella provincia di Firenze.
Un impatto economico positivo che potrebbe aumentare qualora fossero liberate risorse per nuovi investimenti,
come dimostrato dall’analisi
presentata dal professor Luciano Monti,docente di Politica Economica Europea presso la Luiss Guido Carli, in base alla quale una riduzione
del carico fiscale sui beni culturali privati, condizionata ad
investimenti per la valorizzazione delle dimore stesse (servizi per una migliore fruizione degli immobili, messa in
rete con altre realtà del territorio)avvierebbe un circuito virtuoso, legato alle attività di
manutenzione effettuate e all’Iva generata dalle attività culturali che ruotano attorno alla
dimora stessa, che potrebbe
produrre un maggior gettito fiscale di diversi milioni di euro, parametrato sulle 50.000
dimore storiche presenti in
Italia.
Siamo allora grati a Carlo
Calenda,viceministro alMinistero per lo Sviluppo Economico, e a Cosimo Maria Ferri,
sottosegretario al Ministero
della Giustizia, per il forte sostegno espresso, e a Ilaria Borletti Buitoni, sottosegretario al
Mibact, e Pier Paolo Baretta,
sottosegretario al Mef, per il
costante impegno e la proposta avanzata della costituzione immediata di un tavolo di
lavoro, che, nel quadro della
strategia di valorizzazione del
patrimonio pubblico, affronti
anche iltema deibeni culturali privati riconoscendo la loro
unicità,non solo in quanto beni di interesse storico-artistico e quindi vincolati, ma anche perché differenti e «inefficienti» nelle strutture e nelle
conformazioni.
È quindi importante sottolineare che qualsiasi forma di
differenziazione sia riconosciuta dall’accesso all’Art Bonus, a meccanismi di
deducibilità degli interventi
dimanutenzione, a una classificazione differente nell’ambito della riforma del catasto rappresenterà solo uno strumento per consentire di conservare per le nuove generazioni beni di incomparabile
bellezza che tutto il mondo ci
invidia.
*Presidente Associazione
Dimore Storiche Italiane
Il Fmi promuove l’Italia
Tutto merito dell’export
Il fondo rivede le stime del Pil al rialzo a +0,7%. La bilancia commerciale corre
Ma la Lagarde spinge per il taglio del debito e le riforme. Male i dati sulla cig
::: UGO BERTONE
■■■ Cara Italia, il momento è
propizio, approfittane. Anche
perché il tasso didisoccupazione «resta sgradevolmente alto,
specie tra i giovani». Si chiude
così, con la doppia raccomandazione a combattere «le due
sfide gemelle, cioè sostenere
la crescita e ridurre il debito»,
la missione in Italia del Fondo
Monetario, capitanata dalla signora Petya Koeve Brooks.
Ma stavolta, complice l’azione
della Bce e il miglioramento
dei conti del sistema bancario,
l’Italia riceve una promozione: il Pil 2015, secondo le stime del Fondo, chiuderà con
una crescita dello 0,7% (contro il precedente 0,5%), mentre per il 2016 la previsione è
dell’1,2% . Un trend reso possibile «dalle robuste esportazioni» di questi mesi. Insomma,
«il primo trimestre è andato
molto meglio delle attese - dice la signora Koeve Brooks mentre per il2016 siamo ancora cauti perché vogliamo vedere in quale misura riprenderanno gli investimenti».
Nel frattempo, però, dal
fronte del lavoro è arrivata una
nuova doccia fredda: ad aprile
le ore di cassa integrazione sono tornate a salire a 61 milioni,
assaimeglio del corrispondente periodo del 2014 (-36,9%)
ma con un’inversione di tendenza +3,6% rispetto a marzo.
Certo, cala la cassa integrazione ordinaria (si è quasi dimezzata - ha detto ieri Matteo Renzi - a dimostrazione che l’Italia
sta ripartendo) e quella straordinaria ma la cassa in deroga è
crollata (-77,3%) per carenza
di stanziamenti. I segnali positivi sottolineati dal rapporto
del Fondo vanno perciò maneggiati con prudenza anche
se gli ispettori di Washington
sottolineano che alcuni provvedimenti del governo (jobs
acte decreto sulle bance Popolari) hanno contribuito ad «innalzare la fiducia». Ora però
l’Fmi invita ad accelerare il
passo sulle privatizzazioni e la
riduzione del debito pubblico.
Pur definendo «positiva» la
cessione di alcune quote di
Enel, per il Fondo occorre fare
molto di più e cioè ritornare
per lo meno sul livello previsto
nella legge distabilità, che registrava termini più sostanziosi
rispetto a quelli indicati poi
nel Documento di economia
e finanza. Per quanto riguarda
i conti pubblici, «il modesto
consolidamento di un quarto
di punto percentuale di Pil è
appropriato, considerando la
crescita ancora sottotono e l’e-
levato debito» e ilFondo prevede che l’Italia non modificherà i propri obiettivi di bilancio
per far fronte ai rimborsi delle
pensioni.
Ma soprattutto, a fare di più
per il lavoro perché, come scrivono gli ispettori con un certo
eufemismo, «la disoccupazione, specie quella giovanile, resta sgradevolmente alta». Occorre tener alta la guardia anche perché l’analisi si riferisce
aimesi della grande spinta dell’euro debole che hanno favorito, assieme al basso livello
dei prezzi petroliferi, un forte
recupero della bilancia commerciale. Nel corso di marzo
la bilancia commerciale ha registrato un saldo positivo di
4,060 miliardi (contro 3,842
dell’anno precedente) grazie
alla spinta dell’export (Jobs act,
fuori dall’area euro. Guardando alprimo trimestre, rileva l’Istat,«la positiva dinamica congiunturale dell’export +1,2% è
da ascrivere all’area extraUe
+2.9%». Il fenomeno ha preso
velocità a marzo quando le
vendite del made in Italy fuori
dall’area euro sono schizzate
su del 13,2%, contro il +9,2%
nell’eurozona. Insomma, la
miscela innescata da Mario
Draghi ha prodotto i suoi buoni frutti, soprattutto verso il
mercato Usa che ha aumentato l’import dall’Italia del 44% a
marzo. Un dato "miracoloso"
che si spiega con le esportazionidiJeep,Maserati ed altre vetture del gruppo Fiat Chrysler
prodotte in Italia per il mercato Usa.
Tornano però a correre le
importazioni dalla Cina
(+5,1%).
Bce raccomanda fusione
Mps ancora al ribasso in vista dell’aumento di capitale
■■■ Seduta di passione per Monte dei
Paschi nel giorno del raggruppamento
titoli: una nuova azione ogni venti possedute nel caso dell’istituto senese. Certo ilragguppamento, come sempre rappresenta uno stimolo per il ribasso. Ma
a pesare sono, soprattutto, le indiscrezioni di stampa di un aumento di capitale a sconto del 35-40%. L’effetto è molto diluitivo per chinon parteciperà all’operazione ma servirà a incoraggiare le
sottoscrizioni. Già l’aumento di capitale da 5 miliardi di euro lanciato a giugno dell’anno scorso prevedeva uno
sconto del 35,5% sul prezzo teorico del-
l’azione dopo lo stacco del diritto di opzione. Il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, ha assicurato che entro
questa settimana la Commissione approverà il prospetto sull’aumento di capitale. La banca ha aggiornato i suoi
obiettivi del piano industriale e il management si aspettava per quest’anno un
utile lordo di 1,6-1,8 miliardi di euro.
«Consideriamo questa previsione deludente perché la cifra è leggermente al
di sotto degli 1,89 miliardi inclusi nella
nostra stima precedente e perché implica che il risultato operativo positivo del
primo trimestre dovrebbe essere consi-
derato come non ripetibile», sottolineano gli esperti di Banca Imi.
In ogni caso si tratta di schermaglie
di Borsa.Montepaschi, infatti è destinato ad un matrimonio veloce. Lo ha ripetuto ancora una volta la Bce che già agli
stress test di novembre aveva bocciato
l’istituto senese. Si tratta però di trovare
il compratore. Guardando all’Italia c’è
ancora Ubi in pole position. Ma a Bergamo non sembrano entusiasmarsi all’idea. Non resta allora che guardare all’estero. Magari rispolverando il progetto della grande banca del centro con
Mps e Bnl, ora di proprietà francese.
__Martedì 19 maggio 2015__
23
@ commenta su www.liberoquotidiano.it
Recchi a favore della fusione H3g-Wind
Il caffè Zanetti sbarca a Piazza Affari
■■■ «È un trend che si sta verificando in tutta Europa, suc-
■■■ È fissata per il 3 giugno la data di debutto in Borsa per
cede anche in Italia, è una cosa che i mercati si aspettano.
Rimane comunque un mercato con molta competizione,
molta concorrenza, che è favorevole ai consumatori». Così il
presidente di Telecom Italia, Giuseppe Recchi, commenta
la possibile fusione delle attività italiane di H3G e Wind. A
margine di un evento a Milano, Recchi ha spiegato: «Questa
è un’aggregazione che poi favorisce anche gli investimenti».
Massimo Zanetti Beverage group, il gruppo del caffè cui fa
capo tra l’altro Segafredo. Sarà un «momento storico» secondo Massimo Zanetti, presidente dell’omonimo gruppo, che
sarà la prima società italiana del caffè a quotarsi a Piazza
Affari. «La Borsa per noi - ha spiegato Zanetti, - non sarà un
punto d’arrivo bensì il primo giorno. Di lì in poi inizieremo a
diventare un gruppo internazionale sempre più grande».
Mercato Azionario
AZIONI
Intervista ad Antonio Tajani
«Ultima chiamata in Europa
per salvaguardare il made in»
Il vicepresidente del Parlamento Ue sollecita il governo: «Il 28 maggio prema per
far approvare la direttiva sulle etichette. Bloccherebbe falsi e concorrenza sleale»
::: GIOVANNI MIELE
■■■ «Il prossimo 28 mag-
gio, alla riunione del Consiglio
Europeo
sulla
Competitività, il governo italiano può cogliere una grossa
opportunità per le nostre imprese,portando a casa il nuovo regolamento sul made
in». È una sorta di avviso ai
naviganti quello che lancia
Antonio Tajani dalla sua postazione di Vicepresidente Vicario del Parlamento Europeo, per richiamare l’attenzione del nostro esecutivo
sui contenuti di una normativa che dovrebbe introdurre
l’obbligo di indicare nelle etichette il paese di origine del
prodotto. Si tratta, spiega
Tajani, di un traguardo ormai a portata di mano che si
basa su una proposta da lui
avanzata nel 2013, come Vicepresidente dell’Unione Europea nella Commissione
Barroso e approvata prima
dalla Commissione e poi a
larga maggioranza dal Parlamento Europeo. Riguarda i
prodotti non alimentari, ma
settori di importanza strategica per l’Italia come il tessile,
le calzature, il legno-arredo,
la ceramica e la gioielleria.
Ma in concreto, Onorevole Tajani, che cosa cambierebbe per le nostre aziende
con la nuova regolamentazione?
«Innanzitutto, trattandosi
di un regolamento e non di
una direttiva, entrerebbe immediatamente in vigore e
consentirebbe subito di arginare, sul piano della qualità e
della sicurezza, la concorrenza sleale di prodotti provenienti da paesi come la Cina,
che non rispettano nessun
criterio di tutela della salute
dei consumatori. Ma le nuo-
Antonio Tajani
ve disposizioni consentirebbero anche di contrastare
con maggiore efficacia ilfenomeno della contraffazione illegale che fa registrare un volume d’affari paria quello della droga. E poi se riusciremo
ad approvare la normativa
sul “made in” saremo più for-
ti anche nella trattativa con
gli Stati Uniti per la definizione del nuovo trattato commerciale transatlantico».
Secondo lei il Governo
Renzi ha un peso sufficiente in Europa per portare a
casa questo risultato?
«Il governo sa che tutte le
MERCATINO
Finmeccanica è tra le società
che svilupperanno il drone europeo
Le società aerospaziali europee, Airbus Defence
and Space, Dassault Aviation e Finmeccanica, accolgono con soddisfazione l’accordo siglato da
Francia, Germania e Italia per l’avvio dello studio
di definizione di un nuovo velivolo europeo non
pilotato. Secondo la dichiarazione di intenti firmata ieri dalle tre nazioni, a completamento di questa fase, sarà presa la decisione se avviare o meno
lo sviluppo e l’acquisizione del sistema.
forze politiche sono a favore
del "made in" e che ci sono
tutte le condizioni per ottenerlo ma se l’Italia conta poco in Europa non possiamo
dare la colpa alla Signora Merkel. Lei è il Cancelliere tedesco, è la più attiva, studia le
carte, conosce più degli altri i
dossier e difende in Europa
gli interessi della Germania.
L’Italia ancora non si è resa
conto che Bruxelles è una capitale dove bisogna essere
presentiin maniera sistematica. C’è bisogno di più Italia in
Europa e non basta rilasciare
interviste per pesare di più».
Intanto però, dopo Grillo, anche nel Centrodestra
sia Salvini che la Meloni
non escludono l’uscita dall’euro.
«Si tratta di posizioni propagandistiche e demagogiche. Uscire dall’euro oggi significherebbe continuare a
pagare i mutui in euro con
una moneta svalutata e con
conseguenze disastrose soprattutto per le fasce più deboli. Quello che occorre invece è cambiare questa Europa
e favorire la ripresa economica e dell’occupazione. Serve
innanzitutto una riforma radicale del sistema burocratico che oggi impedisce la nascita di nuove imprese, l’armonizzazione fiscale a livello
europeo, la riduzione delle
imposte e l’apertura delcredito alle imprese, sull’onda del
quantitative easing lanciato
dalPresidente Draghi. Un uomo, scelto a suo tempo dal
Presidente Berlusconi, che,
in contrasto con un rigorismo miope e recessivo, ha dimostrato, con i fatti e non
con le chiacchiere, di avere
una grande capacità di governo della finanza a sostegno
dello sviluppo economico».
BOT
BOT 29.05.2015 (182)
BOT 12.06.2015 (364)
BOT 30,06,2015 (180)
BOT 14.07.2015 (365)
BOT 14.08.2015 (365)
BOT 31.08.2015 (185)
BOT 14.09.2015 (367)
BOT 30.09.2015 (183)
BOT 14.10.2015 (365)
BOT 30.10.2015 (183)
BOT 13.11.2015 (364)
BOT 14.12.2015 (367)
BOT 14.01.2016 (365)
BOT 12.02.2016 (364)
BOT 14.03.2016 (367)
BOT 14.04.2016 (366)
BOT 13.05.2016 (365)
BTP
BTP 15.06.2015 3%
VAR%
A
ACEA
ACOTEL GROUP
ACSM-AGAM
AEDES
AEFFE
AEGON
AEROPORTO DI FIRENZE
AGEAS
AHOLD KON
ALBA PRIVATE EQ
ALCATEL-LUCENT
ALERION
ALLIANZ
AMBIENTHESIS
AMPLIFON
ANIMA HOLDING
ANSALDO STS
ARENA
ASCOPIAVE
ASTALDI
ASTM
ATLANTIA
AUTOGRILL
AUTOS MERIDIONALI
AXA
AZIMUT
A2A
Ultima rilev.
100,002
100,001
100,003
99,999
100,003
100,001
100
100,006
100,005
99,996
100,007
100
100,004
99,993
100,029
100,003
99,99
100,211
Titolo
BTP 15.07.2015 4,5%
BTP 1.8.2015 3,75%
BTP 01.11.2015 3%
BTP 01.12.2015 2,75%
BTP 15.04.2016 3,75%
BTP 15.05.2016 2,25%
BTP 1.08.2016 3,75%
BTP 15.09.2016 4,75%
BTP 15.11.2016 2,75%
BTP 15.12.2016 1,5%
BTP 01.02.2017 4%
BTP 01.05.2017 4,75%
BTP 15.05.2017 1.15%
BTP 01.06.2017 4,75%
BTP 1.8.2017 5,25%
BTP 01.11.2017 3,50%
BTP 15.1.2018 0,75%
BTP 01.02.2018 4,5%
BTP 15.05.2018 0,25%
BTP 01.06.2018 3,5%
BTP 01.08.2018 4,5%
Ultima rilev.
100,703
100,75
101,335
101,475
103,4
102,195
104,459
106,192
103,911
102,216
106,576
108,979
101,97
109,23
111,04
107,9
101,2
111,23
99,68
109,37
112,96
Titolo
BTP 01.12.2018 3,5%
BTP 1.2.2019 4,25%
BTP 01.03.2019 4,5%
BTP 01.05.2019 2,5%
BTP 1.8.2019 1,5%
BTP 01.09.2019 4,25%
BTP 01.12.2019 1,05%
BTP 1.2.2020 4,5%
BTP 01.03.2020 4,25%
BTP 01.05.2020 0,7%
BTP 01.09.2020 4%
BTP 01.03.2021 3,75%
BTP 01.05.2021 3,75%
BTP 1.8.2021 3,75%
BTP 01.09.2021 4,75%
BTP 15.12.2021 2,15%
BTP 01.03.2022 5%
BTP 15.04.2022 1,35%
BTP 01.09.2022 5,5%
BTP 01.11.2022 5,5%
BTP 01.05.2023 4,5%
Ultima rilev.
110,71
113,72
114,88
107,42
103,66
115,2
101,45
117,38
116,38
99,5
115,91
115,12
114,98
115,37
121,44
105,62
124,08
100,2
127,8
127,87
122,02
Titolo
BTP 01.08.2023 4,75%
BTP 15.09.2023 2,6%
BTP 1.11.2023 9%
BTP 01.03.2024 4,5%
BTP 01.09.2024 3,75%
BTP 01.12.2024 2,5%
BTP 01.03.2025 5%
BTP 01.06.2025 1,5%
BTP 01.03.2026 4,5%
BTP 1.11.2026 7,25%
BTP 1.11.2027 6,5%
BTP 01.09.2028 4,75%
BTP 1.11.2029 5,25
BTP 01.03.2030 3,50%
BTP 01.05.2031 6%
BTP 01.03.2032 1,65%
BTP 1.2.2033 5,75%
BTP 01.08.2034 5%
BTP 1.2.37 4%
BTP 01.08.2039 5%
Ultima rilev.
123,97
117,31
157,66
122,56
116,54
105,79
128,07
97,22
124,31
152,72
146,95
128,06
135,22
114,4
147,58
90,63
145,76
135,42
119,88
137,77
Titolo
Ultima rilev.
BTP 01.09.2040 5% EUR
BTP 15.09.2041 2,55%
BTP 01.09.2044 4,75%
BTP 01.09.2046 3,25%
138,01
125,5
136,57
106,86
CCT
CCT 01.09.2015
100,101
CCT-EU 15.12.2015
100,45
CCT 01.07.2016 IND
100,291
CCT 1.03.2017
100,32
CCT-EU 15.06.2017
104,9
CCT-EU 15.10.2017
101,57
CCT-EU 15.04.2018
102,39
CCT-EU 01.11.2018
105,27
CCT-EU 15.11.2019
103,8
CCT-EU 15.12.2020 EUR6M+0,8 102,1
CCT-EU 15.06.2022 EUR6M+0,55 100,11
CTZ
CTZ 30.06.2015
CTZ 31.12.2015
100
99,986
Titolo
Ultima rilev
CTZ 29.04.2016
CTZ 30.08.2016
CTZ ZC 27.02.2017
BTP INDICIZZATI
BTP IT 26.03.2016 2,25%
BTP IT 11.06.2016
BTPI 15.09.2016 2,1%
BTP IT 22.10.2016
BTP IT 22.04.2017
BTPI 15.9.2017 2,10%
BTP IT 12.11.2017
BTPI 15.09.2018 1,7%
BTPI 15.09.2019 2,35%
BTP IT 23.04.2020
BTP IT 27.10.2020
BTPI 15.9.2021 2,1%
BTP IT 20.04.2023
BTPI 15.09.2024 2,35%
BTPI 15.9.2026 3,1%
BTPI 15.9.2035 2,35%
99,995
99,932
99,761
101,73
103,87
103,475
103,13
103,575
106,06
104,45
106,96
110,8
105,53
104,23
112,1
100,44
115,8
125,4
123,5
AZIONI
PREZZO VAR% PR. UF.
B
B CARIGE
B CARIGE RSP
B DESIO BRIA RNC
B DESIO E BRIANZA
B IFIS
B INTERMOBILIARE
B M.PASCHI SIENA
B P DI SONDRIO
B P EMILIA ROMAGNA
B POP ETRURIA E LAZIO
B POP MILANO
B POP SPOLETO
B PROFILO
B SANTANDER
B SARDEGNA RSP
BANCA GENERALI
BANCO POPOLARE
BANZAI
BASF
BASICNET
BASTOGI
BAYER
BB BIOTECH
B&C SPEAKERS
BCA FINNAT
BE
BEGHELLI
BENI STABILI
BEST UNION COMPANY
BIALETTI INDUSTRIE
BIANCAMANO
BIESSE
BIOERA
BMW
BNP PARIBAS
BOERO
BOLZONI
BON FERRARESI
BORGOSESIA
BORGOSESIA RSP
BREMBO
BRIOSCHI
BRUNELLO CUCINELLI
BUZZI UNICEM
BUZZI UNICEM RSP
C
CAD IT
CAIRO COMMUNICATION
CALEFFI
CALTAGIRONE
CALTAGIRONE EDITORE
CAMPARI
CARRARO
CARREFOUR
CATTOLICA ASSICURAZIONI
CEMBRE
CEMENTIR HOLDING
CENTRALE DEL LATTE TO
CERVED INFORMATION SOL
CHL
CIA
CICCOLELLA
CIR
CLASS EDITORI
CNH INDUSTRIAL
COFIDE
COGEME SET
CONAFI PRESTITO’
CR VALTELLINESE
CREDEM
CREDIT AGRICOLE
CSP INTERNATIONAL
CTI BIOPHARMA
D
DADA
DAIMLER
DAMIANI
D’AMICO
DANIELI & C
DANIELI & C RSP
DANONE
DATALOGIC
DEA CAPITAL
DELCLIMA
DE’LONGHI
DEUTSCHE BANK
DEUTSCHE TELEKOM
DIASORIN
DIGITAL BROS
DMAIL GROUP
E
EDISON RSP
EEMS
EI TOWERS
EL EN
ELICA
EMAK
ENEL
ENEL GREEN POWER
ENERVIT
ENGINEERING
ENI
E.ON
ERG
ERGYCAPITAL
ESPRESSO
ESPRINET
EUKEDOS
EUROTECH
EXOR
EXPRIVIA
F
12,19
11,85
1,375
2,6
2,4
7,035
15
33,52
18,16
2,846
3,344
3,04
147,1
0,505
7,19
8,08
9,375
0,0051
2,2
7,93
12,61
23,65
8,585
18,6
22,78
28,88
1,091
-0,49 12,1357
-0,92 11,8489
0,73 1,3749
-0,76 2,6165
0,08 2,3714
- 7,035
-1,83 15,0259
-0,92 33,4826
- 18,16
-0,28 2,8078
0,12 3,3479
1,33
3,02
0,27 146,9567
-1,37 0,5077
1,13 7,1813
1,44 8,0215
-1,47 9,3976
- 0,005
-0,54 2,1981
1,93 7,8678
-0,79 12,6019
-1,62 23,5059
-0,12 8,577
-0,16 18,5117
- 22,7114
0,66 28,9366
1,39 1,0845
36,35
14,49
25
129,28
9,79
13,19
11,94
13,17
29,71
25,37
12,9
7,95
7,29
29,82
46,62
94,04
12,55
20,48
65,9
31,9
22,35
37,36
24,92
19,89
64,53
30,27
7,05
2,814
3,28
20
3,52
10,43
4,328
7,88
0,583
0,929
1,794
0,31
6,565
10,75
32,36
15,24
5,86
86,55
3,94
2,114
133,2
273,5
7,4
0,5105
0,5995
0,449
0,7
2,19
0,561
0,4747
15,24
0,4999
102,8
56,4
20,07
3,686
25,35
0,757
0,78
38,45
0,0939
17
14,38
8,895
0,71
7,05
2,55 2,7765
2,12 3,2255
3,73 19,5795
-0,68 3,5214
-4,49 10,43
-3,86 4,3618
1,16
7,87
- 0,5883
-1,69 0,9286
- 1,7955
-2,36 0,3152
-1,13 6,5824
-0,92 10,7891
-1,67 32,2745
0,46 15,126
-1,01 5,8756
-0,29 86,2638
2,07 3,9705
-0,28 2,0715
1,91 132,2423
-0,22 273,1465
0,07 7,3268
-1,92 0,5059
-0,99 0,5975
-1,62 0,4527
1,52 0,6989
- 2,1977
0,63 0,554
-1,1 0,4719
-1,04 15,1259
-1,01 0,4959
0,49 102,5775
-0,35 56,2524
0,6 20,0371
0,16 3,6685
-1,13 25,3994
1 0,7352
1,17
0,78
1,99 38,1188
-1,26 0,0941
-0,23 17,0151
-2,31 14,4633
-0,89 8,8595
29,36
29,08
51,85
46,09
-0,56
10,96
39,79
44,19
50,37
71,24
0,32
-7,08
10,09
40,39
51,49
22,94
70,56
-6,13
17,15
39,04
23,33
26,36
23,1
11,83
20,59
9,5
3,79
1,54
62,82
96,81
13,09
15,55
-0,86
31,64
11,67
-5,02
-8,56
38,81
2,29
-8,26
36,82
39,2
4,384
4,972
1,208
2,46
0,868
6,945
2,088
30,18
7,195
15
5,91
3,7
6,8
0,0457
0,305
0,2413
1,075
0,3467
7,81
0,5165
0,0481
0,35
1,204
7,69
13,79
1,599
1,576
-1,48 4,3371 17,66
0,57 4,9882 2,43
- 1,1951 -13,71
10,31 2,3121 28,39
2,36 0,8742 4,58
-0,79 6,9289 34,59
-0,1 2,0869 9,89
-0,03 30,4043 19,05
-4,95 7,2039 25,68
-1,06 15,0308 46,91
-0,51 5,8511 17,85
1,43 3,676 37,85
2,56 6,7545 55,61
-0,44 0,0454 19,01
0,99 0,3019 30,01
- 0,2416
6,3
-0,46 1,0754 24,28
-3,37 0,3485 12,97
0,26 7,778 16,57
- 0,5131 19,56
- 0,0487
-1,41 0,3473 43,74
1,01 1,1937 51,83
-0,9 7,671 23,43
-3,16 13,8711 28,28
-1,66 1,6019 14,46
- 1,5784
-18
2,854
86,3
1,405
0,619
20,04
14,38
62,55
11,67
1,59
2,27
21,39
28,74
16,31
41,78
6,28
2,238
-1,31
1,53
1,37
0,81
-1,86
-0,14
0,4
-0,26
2,12
-0,44
0,52
-0,21
2,45
0,36
0,24
-1,76
2,8767
85,4493
1,4053
0,6141
20,1536
14,3936
62,55
11,5698
1,5777
2,2613
21,2965
28,9006
16,2256
41,7247
6,2657
2,2227
9,85
24,17
12,58
34,86
-2,62
4,73
15,83
31,12
16,44
14,36
42,89
14,96
20,9
25,35
96,87
-2,61
0,7645
0,1059
56,5
37,42
2,136
0,9005
4,206
1,745
3,804
58,9
16,41
13,67
11,52
0,1137
1,047
8,59
1,028
1,87
42,77
0,8
0,07
-1,49
-0,98
0,28
0,5
0,1
-2,73
-1,86
1,64
-3,19
-0,44
-2,95
0,62
-1,69
-3,16
-2,1
-2,35
1,78
-2,44
0,7595
0,1067
56,0944
38,4446
2,1422
0,8918
4,189
1,7547
3,7764
58,1891
16,4679
13,7128
11,4838
0,1121
1,0614
8,6582
1,036
1,8975
42,4826
0,8093
-10,48
-37,41
36,57
41,05
28,21
4,77
13,8
0,63
13,89
57,07
13,09
-2,5
24,47
25,77
9,81
49,91
4
16
25,65
11,97
1,213 0,58 1,2045 30,5
13,7 1,48 13,5365 42,71
7,64 -5,33 7,591 163,99
6,165 -0,8 6,1691 -2,38
0,752 -2,02 0,7588 -2,15
6,87 0,44 6,8493 47,17
11,14 0,09 11,0882 44,02
0,6515 -0,53 0,6534 16,86
1,935 0,57 1,9688 12,89
FALCK RENEWABLES
FIAT CHRYSLER
FIDIA
FIERA MILANO
FINCANTIERI
FINECOBANK
FINMECCANICA
FNM
FULLSIX
G
1,189
3,92
17,7
3,29
17,48
3,364
GABETTI
GAS PLUS
GDF SUEZ
GEFRAN
GENERALI
GEOX
H
-0,83 1,1754 44,21
0,77 3,947 12,06
-0,56 17,7344 -9,23
3,07 3,2783
9,3
-2,56 17,5025 2,82
-2,32 3,3991 24,59
2,38 -0,42
HERA
I
I GRANDI VIAGGI
IGD
IL SOLE 24 ORE
IMA
IMMSI
INDUSTRIA E INNOVAZIONE
ING GROEP
0,4469
0,795
0,7925
45,85
0,628
0,487
14,4
Titolo
360
2,3736 22,37
-0,91 0,4416 -16,23
-4,85 0,8068 23,26
-0,94 0,7928 33,42
-2,05 45,4928 26,31
0,72 0,6259 16,3
3,95 0,4733 34,16
-1,77 14,5241 33,21
Euribor
Titoli di stato
Titolo
PREZZO
Dati aggiornati al 15/05
365
Titolo
360
365
1 SETT.
-0.12 -0.122
3 MESI
-0.01 -0.01
2 SETT.
-0.096 -0.097
6 MESI
0.058 0.059
1 MESE
-0.05 -0.051
9 MESI
0.106 0.107
2 MESI
-0.028 -0.028
12 MESI
0.167 0.169
Cambi
Titolo
Dollaro USA
Yen
Dollaro Canadese
Dollaro Australiano
Franco Svizzero
Sterlina
Corona Svedese
Corona Danese
Corona Norvegese
Corona Ceca
Fiorino Ungherese
Domanda
Offerta
1,1389
136,3300
1,3733
1,4228
1,0482
0,7270
9,3836
7,4640
8,3815
27,4010
307,5500
1,1328
135,7800
1,3636
1,4159
1,0463
0,7211
9,4273
7,4652
8,3745
27,4010
306,6700
PREZZO
VAR%
PREZZO VAR% PR. UF.
CHIUSURA SU PR. RIF.MED. PON. DAL 30/12/14
CHIUSURA SU PR. RIF.MED. PON. DAL 30/12/14
INTEK GROUP
INTEK GROUP RSP
INTERPUMP
INTESA SANPAOLO
INTESA SANPAOLO RSP
INVEST E SVILUPPO
IRCE
IREN
ISAGRO
ISAGRO AZIONI SVILUPPO
IT WAY
ITALCEMENTI
ITALMOBILIARE
ITALMOBILIARE RSP
IVS GROUP
J
JUVENTUS FC
K
KERING
KINEXIA
K.R.ENERGY
L
LA DORIA
LANDI RENZO
LAZIO S.S.
L’OREAL
LUXOTTICA GROUP
LVENTURE GROUP
LVMH
M
MAIRE TECNIMONT
MARR
M&C
MEDIACONTECH
MEDIASET
MEDIOBANCA
MEDIOLANUM
MERIDIE
MID INDUSTRY CAPITAL
MITTEL
MOLESKINE
MOLMED
MONCLER
MONDADORI
MONDO TV
MONRIF
MUNICH RE
MUTUIONLINE
N
NICE
NOEMALIFE
NOKIA CORPORATION
NOVA RE
O
OLIDATA
ORANGE
OVS
P
0,3512
0,565
15
3,244
2,88
0,4928
2,01
1,325
1,81
1,248
2,03
5,9
29,8
16,75
7,44
0,2976
0,14 0,3476 7,53
-0,26 0,5652 -4,56
0,81 14,8865 28,76
-2,41 3,2451 33,94
-1,91 2,8741 39,81
- 0,4804 1,82
0,5 1,9802 14,79
0,38 1,3206 46,33
-0,93 1,8245 25,52
-4 1,2639 2,04
-0,98 2,0522 37,63
-2,4 5,9284 19,43
1,6 29,5292 58,51
-0,89 16,6986 14,73
0,61 7,3786 1,22
0,47
0,3003 35,27
167,4 1,33 167,3125 5,28
1,27 -1,93 1,2759 49,06
0,844 -0,12 0,8377 -1,97
13,5
- 13,4769 66,46
0,9945 -0,35 0,9979 0,45
0,694 3,43 0,6949 40,2
169,1 0,65 169,1 21,05
58,2 1,13 58,1128 31,13
0,83 0,24 0,8231 17,48
157,4 -1,07 158,3077 19,24
2,702
16,52
0,1147
1,261
4,5
9,175
8,175
0,163
7,5
1,6
1,489
0,4288
17,53
1,109
3,1
0,33
172,2
7,4
3,114
5,9
6,08
0,778
0,9 2,6735
1,04 16,4211
-0,61 0,1144
-0,79 1,2633
0,36 4,4863
-0,81 9,1853
0,99 8,1418
-1,15 0,1665
7,5
0,63 1,5766
-0,73 1,495
-0,05 0,4278
0,06 17,5869
1,28 1,0983
-1,02 3,1324
-0,63 0,3326
-0,12 172,4979
0,54 7,336
0,13
0,17
0,91
3,73
49,61
12,23
28,16
56,45
30,81
35,52
54,54
64,65
22,95
37,34
49,27
14,41
57,64
26,67
85,84
15,91
3,24
56,12
3,1025 16,54
5,8582 28,82
6,0581 -7,18
0,7787 -2,75
0,3976 -0,13 0,3892 22,41
14,38 -0,07 14,3073 1,48
4,69 1,12 4,6674
2,438
2,446
24,41
2,86
0,908
4,746
1,708
15,17
15,06
7
0,3047
0,44
0,2292
16,96
20,67
-0,49
0,66
-1,49
0,21
1,91
0,98
0,47
-1,56
-2,21
-1,39
0,92
-0,17
-0,99
-1,05
2,4077
2,4322
24,4168
2,8529
0,9071
4,735
1,7231
15,1545
15,0352
7
0,2981
0,4408
0,2227
17,0716
20,6859
95,04
2,34
2,48
18,67
28,79
50,67
20,71
35,33
50,9
20,69
35,24
65,98
35,7
25,72
36,44
4,28
2,62
1,215
19,1
92,2
0,4067
92,3
0,6235
0,263
0,17
0,5365
1,283
21,6
-3,17
0,38
-0,9
1,11
1,77
-2,96
-1,65
-2,04
-3,42
-1,39
-2,1
-2,8
-1,59
4,3099
2,5939
1,215
18,9749
91,3796
0,4076
92,9866
0,6245
0,263
0,1707
0,5403
1,3265
21,6032
34,17
9,17
30,02
48,64
52,4
49,96
51,56
7,5
19,17
71,72
-1,56
6,12
-17,37
12,84
8,07
6,09
13,21
12,5
17,85
4,142
9,58
28,02
88,95
67,65
1,51
16,28
12,48
0,038
0,0046
164,9
4,9
16,35
10,31
96,1
0,065
1,62
4,548
43,81
2,936
7,88
2,612
12
0,3238
145
7,21
2,64
-0,98
-2,56
-0,9
1,13
-0,28
1,27
1,91
0,07
0,79
1,96
-2,58
0,49
-0,08
1,32
-0,97
-2,37
0,42
-1,96
1,69
-5,25
-1,86
-2,91
2,87
1,08
-1,13
1,12
12,7577
8,1354
6,1194
13,2614
12,5621
17,9
4,119
9,58
27,9737
88,401
67,65
1,5123
16,0556
12,4577
0,0381
0,0047
164,9
4,8087
16,3592
10,2311
95,9884
0,0649
1,6097
4,5413
43,9422
2,9477
7,606
2,5809
11,8344
0,3181
145
7,1449
14,95
32,19
17,12
22,54
42,61
-1,11
37,33
-5,05
37,29
17,74
15,25
81,06
21,49
-5,38
64,29
93,89
22,81
25,87
29,12
0,84
24,05
28,47
10,93
26,66
41,7
18,41
35,62
25
10,66
-0,68
16,38
3,636
0,52
1,092
0,885
0,995
0,517
12,91
13,42
4,336
1,876
0,7605
0,0642
82,6
46,26
2,314
8,675
0,28
2,77
1,14
-0,4
0,19
-0,84
-1,11
0,18
-1,57
-1,62
0,16
-2,19
-0,54
-3,34
3,03
3,6202
0,5189
1,0905
0,8781
1,0022
0,517
12,9361
13,4184
4,3257
1,882
0,7624
0,0644
83,0129
46,3933
2,3465
8,6891
38,57
35,14
23,81
27,61
2,95
-12,22
8,44
7,7
15,32
31,74
30,45
22,52
14,72
7,83
-18,23
25,46
-1,41 7,3352
- 6,2882
-4,31 8,9005
-0,08 37,7741
-0,85 4,6422
-1,07 4,652
-0,49 2,4205
-1,07 230,2024
-0,33 2,4499
22,82
18,56
11,74
15,52
12,62
13,69
8,15
19,69
9,3
25,2 -0,79 25,3272
1,236 2,57 1,2419
6,77 17,33 6,7691
9,775 -0,26 9,7737
22,58
- 22,5655
66,23
4,75
20,89
13,66
10,85
WAR AMBROMOBIL 17
0,249
- 0,2428
WAR COMPAGNIA D RUOTA 2017 0,0865 7,59 0,0812
WAR D’AMICO 12-16
0,081
- 0,081
WAR ENERTRONICA 13-15
0,63 1,61 0,5991
WAR ERGYCAPIT 16
0,0132
- 0,0131
WAR FIRST CAPITAL 2016
0,0472 -12,27 0,0432
WAR HI REAL 2015
0,015
- 0,015
WAR IKF 10-18
0,05
0,05
WAR INDUSTRIAL STARS OF ITALY 1,95
1,95
WAR IVS GROUP
0,115
- 0,115
WAR NOEMALIFE 12-15
0,2
0,2
WAR PARMALAT 2015
1,426 1,71 1,4187
WAR PRIMI SUI MOTORI 2016 0,7345 2,08 0,6568
WAR SAFE BAG 13-16
0,2205
- 0,2205
WAR SERV ITA 12-15
0,4
0,4
WAR SPACE 12-2015
2,18
9 2,0015
WAR TAMBURI 2015
1,524
1,6 1,5035
WAR TE WIND 18
0,16 -5,77 0,1641
WARR AGRONOMIA 2014-2017
0,062
- 0,0621
WARR BIO ON 14-17
6,13 7,07 6,1507
WARR CLABO 18
0,242 -10,37 0,219
WARR ELETTRA INV 17
0,41 4,33 0,3723
WARR GGP 16
0,75
- 0,5843
WARR GREENITALY1
1,049
- 0,9901
WARR INNOVATEC 17
0,264
- 0,264
WARR IWB
1,52 -1,94
1,55
WARR SEAT PG 16
0,0012
- 0,0012
WARR SUN CAP 16
0,0167
- 0,0144
WARR TECH-VALUE 2014-2017
0,099
-1
0,1
WORLD DUTY FREE
10,12 -0,1 10,1226
13,18
15,49
18,77
0,56
15,79
-11,78
5,63
62,34
199,54
-42,5
53,85
3,33
-45,19
-12,29
33,42
190,67
154,85
-47,81
-11,43
871,47
-41,82
168,97
153,85
140
-86,08
-17,5
27,06
PANARIAGROUP
PARMALAT
PHILIPS
PIAGGIO
PIERREL
PININFARINA
PIQUADRO
PIRELLI E C.
PIRELLI E C. RSP
POLIGRAFICA S.FAUSTINO
POLIGRAFICI EDITORIALE
PRELIOS
PREMUDA
PRIMA INDUSTRIE
PRYSMIAN
R
RAI WAY
RATTI
RCS MEDIAGROUP
RECORDATI
RENAULT
RENO DE MEDICI
REPLY
RETELIT
RICCHETTI
RISANAMENTO
ROMA A.S.
ROSSS
RWE
S
SABAF
SAES GETTERS
SAES GETTERS RSP
SAFILO GROUP
SAIPEM
SAIPEM RCV
SALINI IMPREGILO
SALINI IMPREGILO RSP
SALVATORE FERRAGAMO
SANOFI
SAP
SARAS
SAT
SAVE
SCREEN SERVICE
SEAT PAGINE GIALLE
SEAT PAGINE GIALLE RSP
SERVIZI ITALIA
SESA
SIAS
SIEMENS
SINTESI
SNAI
SNAM
SOCIETE GENERALE
SOGEFI
SOL
SORIN
SPACE
STEFANEL
STEFANEL RSP
STMICROELECTRONICS
T
TAMBURI
TAS
TELECOM ITALIA
TELECOM ITALIA RSP
TELECOM ITALIA MEDIA
TELECOM ITALIA MEDIA RSP
TELEFONICA
TENARIS
TERNA
TERNIENERGIA
TESMEC
TISCALI
TOD’S
TOTAL
TREVI
TXT E-SOLUTIONS
U
UBI BANCA
UNICREDIT
UNICREDIT RSP
UNILEVER
UNIPOL
UNIPOL P
UNIPOLSAI
UNIPOLSAI RSP A
UNIPOLSAI RSP B
V
VALSOIA
VIANINI INDUSTRIA
VIANINI LAVORI
VITTORIA ASS
VIVENDI
7,32
6,325
8,995
38,11
4,64
4,634
2,416
231
2,444
W
Y
YOOX
Z
ZIGNAGO VETRO
ZUCCHI
ZUCCHI RSP
29,42
-0,1 29,2191 59,89
5,35 -1,29
0,0517 -0,58
0,1463 -1,35
5,3588 5,52
0,052 -2,45
0,1463 -13,43
24
__Martedì 19 maggio 2015__
@ commenta su www.liberoquotidiano.it
A tu per tu
di MATTIAS MAINIERO
::: lelettere
[email protected]
Le lettere via e-mail vanno inviate sottolineando nell’oggetto: “lettere“. Via posta vanno indirizzate a: Libero - viale L. Majno 42 - 20129 Milano, via fax al n. 02.999.66.264.
PENSIONI/1
to quello che hanno preso in
questi anni, cosa molto improbabile. È frustrante per tutti noi
che lavoriamo dalla mattina alla sera, per chi si arrabatta per
tirare a campare, senza contare
chi un lavoro non ce l’ha. Prendendo ad esempio qualcuno a
casaccio come Stefano Rodotà,
tanto amato dai grillini o uno
scribacchino della domenica
come Eugenio Scalfari, è scandaloso leggere quante migliaia
di euro percepiscono in vitalizi,
avendone versato soltanto un
terzo! A proposito di quest’ ultimo, da ora in poi chiamatelo:
Barbapappa, un nome certamente più appropriato.
Ho lavorato 48 anni
e mi sento derubato
Ma perché
noi paghiamo
sempre?
Caro Mainiero, come mai, se io
sbaglio a compilare il 730,Equitalia bussa alla mia porta e se la Fornero sbaglia sulla mia pensione
a pagare al posto suo sono sempre io?
Enzo Bernasconi
Varese
***
Lei, caro Bernasconi, paga per la
Fornero, e non solo. Paga quando il ministro si sveglia una mattina e non sapendo come tappare
il buco provocato dalla sua incapacità o dall’incapacità dei suoi
predecessori decide di tagliare la
spesa pubblica, e non volendo tagliare la spesa che riguarda lui e i
suoi colleghi taglia la Sanità o la
Scuola o i Trasporti, di fatto negando ai cittadini ciò che i cittadini avevano acquistato mettendo
mano al portafoglio e versando
le mille tasse e i
mille oboli che lo
Stato esige. Paga
quando il sindaco, per tappare un
altro buco, stabilisce che parcheggiare l’auto nel
centro cittadino e
nelle apposite fasce blu non costerà euro tot ma il doppio o il triplo
o il quadruplo, e chi se ne frega se
il parcheggio diventa roba per pochi e milionari intimi. Paga quando il Governatore, per i soliti motivi sopra esposti, aumenta l’Irpef regionale. Paga perché la strada del pagamento, per i nostri politici, è la più rapida e semplice,
anche se è la più ingiusta e la più
dolorosa per noi. Paga perché i
suoi compatrioti, quando vanno
a votare, incredibilmente e masochisticamente danno fiducia a
chi sul loro pagamento - salvo
promessa elettorale che ovviamente dice tutt’altro - fa affidamento per risolvere i problemi o
a chi, per via del troppo sbraitare
e del troppo qualunquismo, e anche di una notevole impreparazione, di fatto si pone ai margini
gettando a mare la fiducia ricevuta. Paga per ciò che è giusto, per
ciò che è ingiusto e per ciò che è
assurdo. Paga perché sulla sua
carta di identità c’è scritto che è
un cittadino italiano e perché la
sua fedina penale dice che è una
persona perbene. Lei è colpevole. E lo sa meglio di me: i colpevoli, in Italia, pagano. Pagano sempre. [Ansa]
[email protected]
segui la rubrica anche su
www.
Giampaolo Pansa ha perfettamente ragione! Anch’io ho lavorato dal 1961 al 2009 per ben
quarantotto anni!,ho chiuso come Direttore Generale di una
Banca di medie dimensioni e
ora mi sento derubato di ciò
che invece mi è largamente dovuto! Che Paese! Che governo!
Ma chi crede di essere questo
Renzi, che fa solo quello che gli
conviene per avere voti e non
quello che sarebbe giusto? Che
vergogna!
Gian Pietro Bovolenta
e.mail
Marco Scopetani
Lastra a Signa (FI)
PENSIONI/2
PENSIONI/4
I guadagni
di Lor signori
Complimenti per lo straordinario servizio/inchiesta di Franco
Bechis! Suggerisco di aggiungere alle vostre tabelle quanto
hanno guadagnato - complessivamente - Lor signori, come da
loro denuncia dei redditi. Spero vi occupiate presto della «rapina» del secolo ai pensionati:
se la attuazione della sentenza
della Corte Costituzionale provoca un buco di 14/15 miliardi
di euro significa che la banda
del buco ha rapinato 14/15 miliardi ai pensionati! Almeno il
governo facesse un piano di restituzione: può sempre contare
sulla morte dei pensionati con
estinzione del nostro credito!
Pierfrancesco Ulivieri
e.mail
Ecco dove trovare
risorse per i cittadini
Angelo Tagliabue
e.mail
PENSIONI/5
Finisce il rapporto
cittadino-Stato
La vergogna
dei vitalizi
Non esistono più parole per
commentare le gesta dei nostri
politicanti. Sono tutti uguali,
gente che pensa solo al proprio
interesse o per dirla come voi
scrivete sul nostro giornale: dei
papponi! Tra tutti quelli che mi
fanno più incavolare, sono i sinistri dipinti da democratici,
che con la loro questione morale di continuo sbandierata ai
quattro venti, sono tra i peggiori. Un Paese come il nostro non
si merita di avere «politici» come questi, è giunto il momento
di dire basta, con le buone o
con le cattive. La cosa giusta da
fare sarebbe quella di mandarli
tutti a casa e farci restituire tut-
FITTO
Ricorriamo
alla Costituzione
Mancava giusto
un nuovo partito
Visto che i diritti acquisiti, in Italia, costituiscono un dogma e
servono da scudo a chi non
vuole mollare ilmalloppo si potrebbe fare ricorso alla mitica e
sempre sbandierata Carta costituzionale la quale prevede che
ciascuno contribuisca alla spesa pubblica secondo le proprie
possibilità. Bene! Il combinato
disposto, come si dice ora, delle due cose potrebbe portare
ad una soluzione equa. Si rispettino i diritti acquisiti, si tassi
l’emolumento più basso secondo la norma, ma tutto il resto lo
si tassi al 75%. Quanto rimarrà
non saranno sicuramente spiccioli visto le cifre che i papponi
di Stato incassano.
Raffaele Fitto lascia Forza Italia
e fonda «Conservatori e Riformisti»: da ben due giorni da noi
non nasceva un nuovo partito.
Forse perché erano sabato e domenica.
Carlo Chievolti
e.mail
ELEZIONI
I voti dispersi
gioveranno al premier
Leggo da un autorevole sondaggio che Renzi è bocciato da
2 italiani su 3... Ma, mentre il
terzo che lo apprezza lo
rivoterà con convinzione, gli altri due terzi o non voteranno affatto, per protesta, oppure disperderanno illoro voto tra i vari oppositori... e quindi trionferà nuovamente... vogliamo
scommettere?
Renato Tosi
e.mail
Il governo afferma di non avere
risorse: non si capisce bene se
si tratta di una bufala, di incapacità o di volontaria ignoranza
della soluzione. La soluzione si
trova nell’ambito Inps, è sufficiente ricalcolare tutte le pensioni col metodo contributivo,
come è giusto che sia, ed ecco
trovati in casa i soldi necessari
per la rivalutazione negata a migliaia di pensionati; se non bastano, abrogare i vitalizi.
PENSIONI/3
PENSIONI/6
PENSIONI/7
Rino Muto
e.mail
Nausea
giornaliera
Leggo su Libero che Renzi intende restituire ai pensionati,
che tirano la cinghia e non arrivano a fine mese, 1 euro su 9,
mentre in altra parte del quotidiano leggo della gran quantità
di vitalizi, incassati da politici a
spese degli italiani, non giustificati dai contributi versati. Tutto
questo è causa di una fortissima nausea che mi costringe a
ricorrere ad una elevata dose
giornaliera di antiemetici.
RENZI/1
Dietro le parole
il niente
Elio Cataldo
e.mail
Abbiamo avuto un comunista
presidente della Repubblica
che ha fatto e disfatto premier
senza passare dalle elezioni e
quindinon rispettando o facendo un uso della Costituzione discutibile. Una sentenza che
non viene rispettata per questioni di bilancio, ma soprattutto è grave come le pensioni siano diventate per opera del duo
Monti-Fornero e ora grazie a
un altro non eletto, una variabile per il fabbisogno di bilancio.
Il contratto fra cittadini e Stato
è andato a ramengo. La rincorsa verso l’incostituzionalità di
un nuovo «me ne frego» è evidente. Spero ci sia qualcuno
che prima o poi intervenga duramente per riportare l’ordine
costituito di questo Paese.
PENSIONI/8
Erogazioni sospese
fino al pareggio
La prima regola di ogni assicurazione è che si siano versati i
premi.Nel caso dei nostri politici questo non è avvenuto, ed in
ogni buon contratto che si rispetti se viene a mancare una
delle condizioni il contratto
non è valido. A nulla valgono i
decreti e le leggi che sostengono questa ignominia. Tutto
quello che è stato versato in più
ai cosidetti beneficiari deve essere restituito al popolo italiano. Se non lo faranno che siano
sospese le erogazioni di altre
pensioni fino al pareggio. Tanto ne hanno già presi fin troppi.
Roberto Zanella
e.mail
Paolo Alfieri
e.mail
DISTRIBUTORE PER L’ITALIA E L’ESTERO
PRESS-DI Distribuzione Stampa e Multimedia Srl
STAMPA
DIRETTORE RESPONSABILE
Maurizio Belpietro
LITOSUD SRL - Via Aldo Moro 2- Pessano con Bornago (MI)
VICE DIRETTORI
Massimo de’ Manzoni (vicario) - Franco Bechis
Fausto Carioti - Pietro Senaldi
L’UNIONE SARDA S.p.A. Centro stampa - Via Omodeo, 5 - 09030 Elmas (CA)
LITOSUD SRL - Via Carlo Pesenti 130 - Roma
S.t.s. S.p.A. - Strada V zona industriale, 35 - Catania
Ho visto l’intervista al premier
Renzi e a «L’Arena» e mi sono
ricordata il titolo del film «Sotto
il vestito niente» perché dietro
il fiume di parole renziane non
c’è niente. La buona scuola finirà per condannare la stessa ad
anni di ulteriore degrado, il Job
act è stato un modo di dare forti
contributi alle imprese che regolarizzano i precari che con le
tutele crescenti, se non si integrano al meglio potranno essere licenziati; sostenere che l’Europa ci aiuta nella gestione degli immigrati è sfacciato, la
Francia ce li spedisce indietro e
minaccia di annullare i trattati,
l’Inghiltrerra se ne infischia. Sostenere che gli 80 € dati a chi ha
già un reddito contribuisca a
migliorare l’economia perché
chi li prende può mangiare
una pizza in più è davvero incredibile;sulle pensioni riconosce che ci sono vitalizi erogati
in maniera vergognosa, ma frega i pensionati che hanno versato contributi per anni infischiandosene della legge. I vitalizisono una vergogna da eliminare, ma non lo si farà perché
la Casta ha i diritti acquisiti.
Nessuno manderà via il premier: alle prossime elezioni le
EDITORIALE LIBERO S.r.l.
SEDE LEGALE: Viale Luigi Majno, 42 - 20129 Milano
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
PRESIDENTE: Arnaldo Rossi
CONSIGLIERI: Carlo Lancella - Stefano Cecchetti
CERTIFICATO N. 7804
DEL 09/02/2015
ISSN 1591-0423
DIRETTORE GENERALE
Stefano Cecchetti
REDAZIONE MILANO e AMMINISTRAZIONE
Viale L. Majno, 42 - 20129
Telefono: 02.999.666 - Fax: 999.66.264
REDAZIONE ROMA
Via Trinità dei Pellegrini, 12 - 00186
Telefono: 06.999.333 - Fax: 06.999.33.443
TESTATA: Opinioni nuove - Libero Quotidiano
Contributi diretti legge 7 agosto 1990 n. 250
nº 119 anno L
Registrazione nº 8/64 del 22/12/1964 - Tribunale di Bolzano
La tiratura di martedì 19 maggio 2015
è di 103.286 copie
25
__Martedì 19 maggio 2015__
@ commenta su www.liberoquotidiano.it
Filo diretto con Maurizio Belpietro
vai su www.liberoquotidiano.it e clicca
Su
Vi invitiamo a scrivere lettere brevi. La redazione si riserva il diritto di tagliare o sintetizzare i testi.
Posta prioritaria
DI MARIO GIORDANO
Via i vitalizi per recuperare la fiducia dei cittadini
essere ingiustificate e quindi immorali. Lei
che è un esperto in questi meccanismi infernali,mi saprebbe quantificare l’importo di tutto questo «magna magna»?
Luigi Furia - Gorno (BG)
***
Caro Giordano, alle varie trasmissioni televisive in cui si discute di pensioni, non appena
qualcuno accenna alla abolizione dei vitalizi, i
politici presenti (quasi all’unisono) si dilungano a disquisire sulmodesto importo degli stessi. Quindi l’abolizione non risolverebbe alcun
problema. Io non sono un grande esperto di
finanza, anche se me la cavo abbastanza bene con i conti, ma tutto questo mi sembra una
presa in giro. Tra vitalizi, privilegi e regalie ai
soliti noti vita natural durante, ai loro familiari
e superstiti fino alla decima generazione, le
cifre che si sperperano sono enormi, oltre ad
persone «intelligenti» non andranno a votare perché deluse,
ma non capiscono che così fanno un regalo al Pd?
Geografia che restano disoccupati ma anche e soprattutto gli
studenti che,nella maggior parte dei casi, si troveranno ad avere un’offerta formativa non certo di alto livello, alla faccia della
«Buona Scuola» tanto decantata dal presidente. Il merito in
questo caso non vale? Non è
equiparabile al «6 politico» permettere a chi perde ore nel proprio istituto (solo per evitargli
un parziale trasferimento in altre scuole) di insegnare materie di cui non conosce nulla?
Mara Giachetti
Livorno
RENZI/2
Il merito non vale
per le cattedre atipiche?
«E finita la stagione del 6 politico, ora è il tempo del merito».
Queste affermazioni del presidente Renzi espresse su Rai 1
domenica scorsa sono condivisibilissime. Chiedo allora alpresidente Renzi: quando, in assoluta coerenza con quanto da
lui dichiarato, il governo eliminerà la vergogna, che si trascina da anni, delle cattedre atipiche che consentono di insegnare discipline anche a chi è privo
di abilitazione ed è laureato in
indirizzi completamente diversi? Tanto per rimanere sul concreto: perché i docenti di Biologia o di Materie Letterarie alle
Superiori possono insegnare
Geografia Economica e Politica? In questo modo non si penalizzano ingiustamente solo i
docenti abilitati e specialisti in
A stretto rigor aritmetico, caro Furia, hanno ragione loro. Nessuno di noi è così pazzo o digiuno di contabilità pubblica da immaginare che si possano risolvere tutti i
problemi del bilancio statale con l’abolizione dei vitalizi. Sia chiaro: essi non sono cosa da poco. Ogni anno il Parlamento spende oltre 200 milioni di euro per pagare i
vitalizi e incassa poco più di una decina di
milioni di contributi (ergo: quei 200 milioni sono tutti a carico del contribuente). A
questi vanno aggiunti all’incirca altri 200
milioni che derivano dai vitalizi ai consiglieri regionali. Come vede, non sono bruscolini. E per di più sono cifre in costante
crescita. Ma di certo non sono sufficienti a
Prof. Riccardo Canesi
I.I.S. «D.Zaccagna» Carrara
SCUOLA
Oggi siamo
a Caporetto
La bonifica della scuola è iniziata;speriamo che si faccia sul serio, sia sulla disciplina degli
alunni che su quella dei docenti e sulla loro preparazione professionale.Essidevono trasmettere sapere e non le loro idee
politiche per plagiare gli alunni. Poi non si può tollerare che
la disciplina diclasse sfugga dalle mani dei docenti; vanno reintrodotte le necessarie punizio-
colmare il debito pubblico italiano. Nonostante questo, però, la battaglia contro i vitalizi dei papponi è una battaglia essenziale per il nostro Paese. Inevitabile. E lo sa
perché? Per almeno due motivi. Il primo:
nessuno può chiedere sacrifici agli italiani
se prima non comincia a farli (almeno un
po’) su se stesso. Quello che è successo negli ultimi vent’anni in Italia è vergognoso: i
pensionati sono stati progressivamente
massacrati da politici che, per loro, si sono
mantenuti invece ogni tipo di privilegio
con apposite leggi fatte su misura (la massima beffa è quando nei talk show ti dicono:
«Ho rispettato la legge». Bella forza: le leggi ve le fate voi...). Secondo motivo: i vitalizi sono il simbolo più odioso di una classe
politica che negli ultimi decenni ha perso
di vista la sua missione (difendere gli interessi dei cittadini) per difendere solo il proprio egoismo. Se non si eliminano i vitalizi,
è impossibile recuperare la fiducia dei cittadini nella politica. Poi non si chiedano
stupiti perché anziché il voto elettorale si
va verso il vuoto elettorale...
ni anche monetarie. Per quanto riguarda i docenti essi devono subire degli stage di valutazione annuali. Inoltre devono
essere abolite le gite scolastiche
perditempo. La mia generazione studiava e non andava a zonzo ed era la migliore in Europa.
Oggi siamo a Caporetto.
Giancarlo Politi
e.mail
PONTEDERA
Successo milaniano
nonostante tutto
Il Convegno sul tema «Il gender alla luce delle Profezie di
don Lorenzo Milani e don LuigiGiussani» del16 maggio,malgrado il vergognoso sabotaggio
da parte del Comune comunista diPontedera, che senza nessuna plausibile motivazione,
ha tolto l’uso della Sala Carpi a
poche ore dall’evento, provocando una giusta reazione degli organizzatori sulla stampa
locale, ha comunque ottenuto
un ottimo successo. Di fronte
ad un pubblico sicuramente
molto interessato si sono svolte
ben quattro relazioni, a cui ha
fatto seguito un lungo e profi-
cuo confronto con tuttii presenti. Ringraziamo i Profeti che
stanno Lassù!
Alessandro Mazzerelli
e.mail
CALCIO
La logica
del mercato
Da molti anni, fare il tifo per
una squadra di calcio significa
tifare per alcuni giocatori che,
nel corso dello stesso anno calcistico, ora giocano per la tua
squadra e ora per la squadra avversaria. Ovvio: è la logica del
mercato. Figuriamoci se non
troviamo all’istante la formuletta giusta per sistemare tutto. Si
dice che conta la società e non i
giocatori che la compongono.
Sarà! A me piaceva tifare, un
po’ di tempo fa, proprio per i
giocatori e guai a chi li avesse
venduti per far cassetta. Almeno per un anno, i tuoi beniamini giocavano per te e non contro di te. Oggi acquisti una maglietta con la stampa deltuo pupillo e dopo pochi mesi è già
panno da spolvero.
Fabio Sìcari
Bergamo
NORD: Avvio di giornata con il bel tempo su tutte le regioni; dal pomeriggio peggiora sulle Alpi occidentali con acquazzoni, in estensione
ai restanti settori alpini, Alto Piemonte ed alte pianure lombarde.
CENTRO: Si rinnovano condizioni di bel tempo su tutte le regioni con cieli
sereni o poco nuvolosi. Da segnalare tuttavia lieve variabilità nel corso del
pomeriggio sui settori interni di Marche e Abruzzo.
SUD: Tempo nel complesso discreto con cieli poco o parzialmente nuvolosi. Da segnalare tuttavia maggiore variabilità su dorsale, settori
ionici della Calabria e sul Salento.
NORD: Il tempo torna instabile con piogge e temporali in estensione
dai settori di Nord Ovest verso Emilia Romagna e Triveneto. La sera
migliora su Liguria ed Emilia.
CENTRO: Avvio di giornata discreto ma con tendenza ad aumento della
nuvolosità da Ovest, con primi fenomeni su Toscana e Sardegna nel corso
del pomeriggio, in estensione anche a Umbria, Lazio e Marche.
SUD: L’alta pressione riesce ancora a proteggere le regioni meridionali, favorendo una giornata di bel tempo su tutti i settori, con cieli sereni o al più velati. Più nubi la sera su Campania e Molise.
NORD: Giornata molto instabile con acquazzoni e temporali sparsi,
più frequenti nel corso del pomeriggio-sera. Temperature in ulteriore
calo.
CENTRO: Instabile fin dal mattino su Medio Adriatico, Umbria e Lazio,
peggiora dal pomeriggio anche su Toscana e Sardegna. Temperature in
lieve calo.
SUD: Nuvolosità in aumento con qualche pioggia o rovescio su Campania, basso Tirreno, Molise ed alta Puglia. Temperature in diminuzione. Mari da poco mossi a mossi.
Temperature previste oggi
PUBBLICITÀ NAZIONALE
Direzione Generale: Via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano
Tel. 02.3022 1/3837/3820 - Fax 02.30223214
e-mail: [email protected]
Per le filiali di competenza territoriale: www. system24. ilsole24ore.com
PUBBLICITÀ LOCALE
Viale Milanofiori Strada 3, Palazzo B10
20090 Assago (Milano)
Tel. 02. 57577.605/640 - [email protected]
PUBBLICITÀ ONLINE
Via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano
Tel. 02 30223003 - Fax 02 30223058
e-mail: [email protected]
www. websystem. ilsole24ore . com
Abbonamenti nazionali
● 12 mesi: 6 giorni
● 6 mesi: 6 giorni
● 3 mesi: 6 giorni
● 12 mesi: 5 giorni
● 6 mesi: 5 giorni
● 3 mesi: 5 giorni
● 12 mesi: 4 giorni
● 6 mesi: 4 giorni
● 3 mesi: 4 giorni
.....................................€ 290
.....................................€ 155
.....................................€ 85
.....................................€ 250
.....................................€ 130
.....................................€ 70
.....................................€ 205
.....................................€ 105
.....................................€ 60
Il versamento dovrà essere intestato a:
Editoriale Libero S.r.l. Viale L. Majno, 42 - 20129 Milano
800984824
MIN MAX
Modalità di pagamento:
● versamento su C/C Postale n. 41953050
● Bonifico banc. Unicredit s.p.a.
Largo Angelo Fochetti 16, Roma
IBAN: IT43B0200805346000500035665
ANCONA
AOSTA
BARI
BOLOGNA
Per l’attivazione si prega di inviare i dati precisi dell’intestatario
dell’abbonamento, unitamente alla ricevuta del versamento effettuato, al
Fax 02.999.66.279
Ufficio Abbonamenti e arretrati del quotidiano: Tel. 02.999.666
e-mail: [email protected]
Orario: 10.00-12.30 (dal lunedì al venerdì)
Arretrati del solo quotidiano: disponibili, salvo esaurimento scorte, le
copie dell’ultimo anno. € 3,00 cad. con richiesta scritta, accompagnata
dall’importo in valori bollati, indirizzata a Libero - Uff. Arretrati Viale L. Majno, 42 20129 Milano
CAGLIARI
CAMPOBASSO
FIRENZE
GENOVA
L'AQUILA
MILANO
16
11
17
14
15
15
16
18
10
18
25
22
24
28
27
27
27
20
27
26
MIN MAX
NAPOLI
PALERMO
PERUGIA
POTENZA
PRATO
ROMA FIUMICINO
TORINO
TRENTO
TRIESTE
VENEZIA
18
18
17
12
16
16
15
14
19
16
23
23
28
24
27
28
23
27
24
24
All’Istituto Bruno Leoni un seminario di Maggi sulle elezioni Usa
Scomparso lo storico Peter Gay, grande studioso di Freud
I «Policy Breakfast» dell’Istituto Bruno Leoni di Milano (Piazza Castello 23) sono veloci seminari mattutini, all’ora di colazione (8.45), per cominciare la giornata con caffè e idee nuove.
Giovedì il protagonista sarà il giornalista Glauco Maggi, corrispondente da New York per
Libero e La Stampa, che affronterà il tema «Usa 2016. I repubblicani torneranno alla Casa
Bianca?».
Addio allo scrittore e storico Peter Gay, specialista dei rapporti tra psicanalisi e ricerca storica.
Professore emerito della Yale University, dove aveva insegnato dal 1969 al 1993, Gay (nato a
Berlino come Peter Joachim Frohlich) è morto a 91 anni a New York. Tra i suoi numerosi volumi
tradotti in italiano ricordiamo: Un ebreo senza Dio. Freud, l’ateismo e le origini della psicoanalisi (Il Mulino), Freud: una vita per i nostri tempi (Bompiani) e La cultura di Weimar (Dedalo).
Romanzo distopico
I mostri generati da un Papa troppo buono
Vergnani immagina un mondo dominato dall’arte e dalla spiritualità che scivola verso la catastrofe
Senza tecnici si torna all’era preindustriale e al potere della Chiesa. Con orribili mutanti in agguato
::: FELICE MODICA
Diario intimo di Mendoza
■■■ Ricordo una vecchia vi-
gnetta di Quino - il grande disegnatore argentino, padre di Mafalda, la bambina saggia e disincantata, coscienza critica di un
mondo alla deriva - in cui viene
raffigurata la Morte. L’immagine è in bianco e nero, nella versione iconografica più diffusa
che vuole uno scheletro con indosso un povero saio e, tra le ossa delle dita, la falce lucida ed
enorme. La morte osserva dall’alto di un cocuzzolo una brulicante umanità con accanto - sublime trovata surreale - un suo
piccolo clone:una morticina miniaturizzata. E le sussurra, con
paternalistica tenerezza: «Vedi,
figlio, tutto questo un giorno sarà tuo...». Ecco, leggendo La
Sentinella, l’ultimo romanzo di
Claudio Vergnani (Gargoyle,
pp. 462, euro 18), lo scenario
immaginato da Quino diventa
credibile, anzi, «prende vita»...
Vergnani è un vecchio satanasso,autore di punta della scuderia Gargoyle che, con Il 18˚
vampiro, si è rivelato maestro
dell’horror all’italiana, capace
di miscelare il soprannaturale
con il quotidiano, tra atmosfere
gotiche sempre pervase da sottile ironia. La sua ultima fatica è
un romanzo distopico, ambientato in un futuro non troppo lontano in cui si è realizzato un ideale di uguaglianza e di spiritualità.
La distopia è il contrario dell’utopia e vanta illustri precedenti letterari. Dalle opere fantascientifiche di H. G. Wells, a Il
tallone di ferro di Jack London,
fino a 1984 di George Orwell e Il
mondo nuovo di Aldous Huxley. In genere, raffigura società
indesiderabili e spaventose,universi o microcosmi concentrazionari in cui una minoranza
cattiva opprime la maggioranza
impotente. L’originalità de La
Sentinella, invece, consiste nel
non avere immaginato svolte
dittatoriali o la presa del potere
da parte di una élite criminale.
Alcontrario,nella società prossima futura di Vergnani, si registra il trionfo del Bene, con la rinascita di una nuova spiritualità, delle arti, di ideali di giustizia.
Eppure questo, che dovrebbe
essere il migliore fra i mondi
possibili, scivola pian piano verso un inarrestabile degrado. Si
susseguono disastri naturali e
artificiali causati dall’uomo che,
concentrandosi sui problemi
dello Spirito, trascura le cose
pratiche. Con il risultato di avere una sovrabbondanza di arti-
L’anno folle delpittore
che dà la moglie ai colori
::: PAOLO BIANCHI
BACIO MORTALE
«Il bacio della Morte»
di Jaume Bartra al Cimitero
del Poblenou (Barcellona).
A sinistra, il libro di Vergnani
sti e nessun tecnico, e di regredire così a una condizione quasi
preindustriale. Il ritorno al potere temporale della Chiesa, alla
cuimaterna protezione le autorità statuali volontariamente siaffidano, favorisce inoltre una spaventosa sovrappopolazione, il
cuicorollario saranno fame e carestie. Perfino un diffuso cannibalismo, dettato da necessità di
sopravvivenza oppure da lugubri ritualità.
La terra si trasforma in un luogo inospitale, rovinato da conta-
minazioni chimiche e nucleari;
le specie selvatiche e vegetali sono scomparse. Al loro posto orribili mutanti accomunati da un
debole per la carne umana... Insomma, alla fine, le conseguenze del Bene, si rivelano non meno devastanti di quelle del Male:
come la vita e la morte, due facce della stessa medaglia. Le città
sono mostruose megalopoli popolate da uomini incapaci di dare un senso alla propria esistenza;vengono inglobate daicimiteri, con cui praticamente si confondono, in un inestricabile, degradato viluppo. Proprio come
nell’immagine di Quino, a far
progetti resta solo la Signora con
la falce...
La Chiesa, allora, nel tentativo
di ristabilire l’ordine, istituisce il
corpo speciale delle «Sentinelle», cui si accede attraverso una
durissima selezione: un’odissea,
raccontata in prima persona dal
protagonista (che resterà sempre anonimo), a metà tra il tormento spirituale e l’estrema esibizione muscolare.
Vergnani sviluppa una potente vis comica da ogni situazione
tragica, ed è questo l’aspetto migliore del libro. Ad esempio, un
papa consapevole della propria
impotenza, che trae forza dall’alcol e balla una (castissima) danza sudamericana in un cimitero,
può ritenersi al limite della blasfemia, ma anche d’inarrivabile
comicità... Così come il nostro
anonimo eroe, nell’unico, intimo momento di relax (in tre anni, per sua espressa ammissione) con una donna: sta portando in salvo il pontefice, che dorme della grossa poco lontano,
«su una schifosa chiatta puzzolente, in mezzo ad un canale pieno di lerciume e serpenti, mentre mi nevica in testa, e non mi
posso nemmeno godere il momento perché penso che sto venendo meno almio dovere!». Caspita, questi sì che sono uomini
duri...
■■■ Che cosa può spingere un uomo e una
donna, amanti, a tradirsi reciprocamente l’uno
sotto gli occhi dell’altra e a raccontare poi le loro gesta al mondo? Una vena di follia dev’esserci, forse proprio una follia d’amore. È il caso di
Ryan Mendoza, pittore statunitense che da anni vive un po’ a Berlino e un po’ a Napoli. In
Tutto è mio (Bompiani, pp. 204, euro 18, a
cura di Simona Vinci) scrive la cronaca di un
anno vissuto dissolutamente. Un anno che si
apre e si chiude nel freddo di gennaio (con una
breve appendice) come un cerchio, o un corto
circuito, di ossessione per il corpo e il colore.
Durante l’eccentrica presentazione milanese
del libro (eccentrica in quanto fuori dai soliti
circuiti delle librerie, e ospitata invece nello spazio dello stilista Antonio Marras), due conoscitori dell’arte come il gallerista bresciano Massimo
Minini e Vittorio Sgarbi hanno cercato di mettere a fuoco il senso e i contenuti di questo libro.
Sgarbi in particolare, proprio lui, così dichiaratamente libertino, è sembrato colto da un fremito
di pudicizia nell’apprendere che le vicende raccontate da Mendoza sono più diario che romanzo. Per un momento è sembrato incredulo, quasi dovesse scusarsi di qualcosa. Non è
difficile, infatti, per chiunque legga queste pagine, avere l’impressione di irrompere in
un’intimità molto consolidata e allo stesso tempo rimessa di continuo in discussione.
Nella casa-studio del pittore, a Berlino, si consumano azioni orgiastiche o voyeuristiche, momenti di passione alternati a vertici di tensione,
scenate improvvise e violentissime, riconciliazioni vertiginose. Ryan dimostra un amore
compulsivo per la moglie F. (nella vita, Fabia).
La descrive come «la donna più bella del mondo». Eppure, ha così tanta paura di perderla
che la convince a fare sesso con altri, uomini e
donne, sotto i suoi occhi e sotto gli obiettivi di
macchine fotografiche o videocamere. Gli ospiti, e occasionali partner sessuali, sono chiamati
con il nome dei colori. Ecco Nero, o Viola, o
Porpora, o Fucsia, o Indaco, o Rosso. È come
se, l’artista-autore, riducendoli a macchie su
una tavolozza, riuscisse a sopportarli. Come se,
illudendosi che le sue non siano che sperimentazioni, potesse superare l’orrore della privazione.
Il libro è crudo, a tratti respingente. A scene di
vita quotidiana, con il suo necessario contorno
di banalità, alterna un catalogo di paure, insicurezze, contraddizioni. C’è un padre, in America, ricoverato in qualche orrendo ospizio. Una
madre che patisce il volontario allontanamento del figlio, e la sua fuga da un’America per lui
troppo ipocrita e frustrante. Quello che risulta,
è il diario di una crisi, umana, affettiva, artistica.
È una cronaca del dubbio: «Alzando lo sguardo
verso le nuvole incontaminate, mi chiedo se ho
smarrito il senso di ciò che rende speciale la
nostra relazione». E la fine, che ovviamente
non sveliamo, appare come forse l’unica possibile, umana, via d’uscita e di riscatto.
27
SPETTACOLI
__Martedì 19 maggio 2015__
commenta
su www.liberoquotidiano.it
@
Complimenti per la trasmissione di FRANCESCO SPECCHIA
Ma a Sky, «Italia’s got talent» serve davvero?
■■■ Anche se in pochi ne avevano
notato l’apertura, Italia’s got talent
si è dunque chiuso (Sky Uno Hd,
venerdi prime time e Cielo) nell’aura gloriosa dei due Simoni: Simon
Cowell,ildemiurgo del format e l’incarnazione musicale di John De
Mol, e Simone Al Ani, una sorta di
aspirante Davide Copperfield direttamente estratto dai vicoli lacustri
di Sirmione.
Al Ani, 27 anni, sorriso e crapa
luccicante, tutto di nerovestito, illu-
sionista specializzato nella «manipolazione dinamica» qualsiasi cosa
significhi, ha vinto il suo assegnone
da 100mila euro con la possibilità di
esibirsi a Las Vegas; Cowell, creatore dei Got Talent e di tutti gli X
Factor del mondo, nonché l’uomo
che ha lanciato gli One Direction,
ha supportato nell’elezione del vincitore un’inamidata Vanessa Incontrada che accendeva sorrisi mentre
i giudici sul palco s’inginocchiavano in una scena un tantinello imba-
razzante.Ora, dal punto di vista dell’ascolto, il programma si porta dietro un soddisfacente 6,66% di share, con 1,7 milioni di spettatori. E
dal punto di vista del packaging,
dell'impianto formale, con quella
fragranza d'internazionalità che
non aveva volutamente presenza
nella versione Mediaset, è assai più
che soddisfacente. Il problema è il
resto. Di quest’Italia’s Got Talent, a
parte qualche scambio di baci tra
concorrenti e giurati e qualche
esprit giornalistico sui giurati (il nude video di Nina Zilli), si ricorda
ben poco. A differenza del sublime
squadrone di X Factor, il quartetto
Zilli-Matano-Littizzetto-Bisio non
si è distinto per una linea «editoriale» (il collega Bocca sull’Espresso si
chiede che cosa fosse quest’accrocchio di talenti: «fucina di giudizi tecnico-professionali? Piattaforma per
battute e sarcasmi? Artificio emotivo per enfatizzare le prove dei concorrenti?»). La Littizzetto spesso pa-
re come passata di lì per caso.
E sul talento dei singoli concorrenti è sceso, sin da subito, l'oblio.
Accadeva anche con la versione
Mediasetdella trasmissione, che comunque non mi accendeva d'entusiasmo; ma in quel caso la cifra naif
era voluta e caldeggiata come evoluzione genetica della Corrida. La domanda,in sostanza, è:Sky, nel tripudio dei suoi grandi talent, ha davvero bisogno di questa montagna che
partorisce l’elefante (circa 1,3 milioni a serata e il cachet di Bisio supera
i 200mila euro)…?
APPLE AL CINEMA
Steve Jobs con la faccia di un sex symbol
Michael Fassbender sarà il guru dei computer nel film diretto dal premio Oscar Danny Boyle
::: CLAUDIA CASIRAGHI
■■■ «Mi sono seduto in un garage e lì ho inventato il futuro».
La voce dura di Michael Fassbender,volto glabro e occhialini tondi a incorniciarne i lineamenti pronunciati, si leva forte,
quasi rabbiosa, dal primo trailer di Jobs. Le immagini, rilasciate nella prima mattinata di
ieri dalla Universal Pictures,
mostrano l’attore alle prese
con un ruolo iconico, bistrattato negli anni da tanti, troppi
esperimenti passati sotto silenzio. Dopo il fallimento di
Ashton Kutcher, scelto nel
2013 per vestire i panni del fondatore Apple,Fassbender sitrova infatti a dover rilanciare l’immagine discussa del genio portato via nel 2011 da un cancro
scoperto nel2003.Vestito a scena, gli abiti scuri e il maglione a
collo alto, però, l’attore non dovrà fare i conti con gli anni della gloria, poi con quelli del decadimento fisico. Nella pellicola firmata da Danny Boyle (già
premio Oscarper The Millionaire), Fassbender sarà il riflesso
di ciò che Steve Jobs è stato nei
primi anni della sua carriera,
quando il mondo rifiutava di
accordare fiducia alla sua indole visionaria.
Con sceneggiatura di Aaron
Sorkin, una statuetta vinta con
The Social Network, Jobs racconterà gli anni duri del fondatore di Apple, scandendoli attraverso il lancio di tre prodotti
epocali. Quali, nel trailer diffuso ieri, non viene detto. Quel
PRIME FOTO DEL SET
L’attore anglo-tedesco
Michael Fassbender
(«Shame», «Bastardi
senza gloria») sarà Steve
Jobs in un biopic sul
fondatore di Apple. Dirige
Danny Boyle. Per il ruolo
di Jobs erano in lizza
anche Leonardo Di Caprio
e Christian Bale. Sopra,
nei panni di Jobs
che le immagini lasciano intendere è che la cifra innovativa
dei tre gioielli della tecnologia
diverrà visibile ad occhi mortali solo nel 1998, quando la creatività di Jobs diverrà concreta
perché incanalata nel primo
iMac. Il resto, dettagli di trama
compresi, è avvolto nel mistero, scalfito soltanto dai raffronti
fatti con la biografia da cui il
film prende il via (Steve Jobs,
Walter Isaacson, 2011). Completo perché eterogeneo, nei
pareri e nelle ricostruzioni, la
bontà del libro che Isaacson ha
scritto sul fondatore Apple non
basta però per dimenticare l’uso spropositato che, dalla sua
morte ad oggi, è stato fatto dell’immagine di Jobs.
Interviste, libri, film e poi altri film. Steve Jobs, un’indole
che sicuramente sipresta ad essere interpretata in modi molteplici,è stato indagato così a fondo che viene da chiedersi cosa
di nuovo il film di Danny Boyle
abbia da dire. Tanto più che la
sua genesi, iniziata anni fa, è
travagliata come mai prima
nella storia del cinema. La regia, difatti, è passata dalle mani
di David Fincher a quelle di
Danny Boyle; il ruolo di protagonista da quelle di Leonardo
DiCaprio a quelle di Christian
Bale, infine è arrivato a quelle
di Michael Fassbender. Che,
certo, potrà dare alla pellicola
un contributo decisivo.
Sebbene il cast di Jobs sia
stellare (ci sono anche Kate
Winslet e Jeff Daniels), è l’attore irlandese a suscitare nelpubblico le speranze più grandi.
Carismatico e versatile, Fasbbender si è conquistato fama e
onori nel 2009, unendosi agli
Inglourious Basterds di Quentin Tarantino. Di lì in poi non si
è più fermato, macinando successi che, negli ultimi anni, lo
hanno portato ad essere uno
dei volti più ambiti del cinema
d’oltreoceano. Oltre a Jobs, in
uscita tra qualche mese, Fassbender ha trovato il tempo
per registrare il Macbeth, rivisitarlo senza mancare di rispetto
alla tradizione e poi portarlo a
Cannes 68 , da dove ha fatto sapere di non essere intenzionato a mollare la parte di Magneto (X-Men: Apocalypse uscirà
nei cinema statunitensi il 26
maggio 2016) seppur il contratto preveda l’addio.
Entusiasmo per «Inside Out»
■■■ Applausi proprio belli, di quelli
a scroscio, fragranti e chiassosi come
bambini che giocano. Sono i più forti
e i più convincenti, per il momento, di
tutto il festival di Cannes, quelli che
arrivano alla fine della proiezione di
Inside Out, film di animazione frutto
della collaborazione tra gli studios Disney e Pixar.
È bello davvero, il film, diretto da
Pete Docter, Oscar per Up, con John
Lasseter - colui che ha cambiato la storia dell’animazione degli ultimi ven-
t’anni, con Toy Story - come produttore esecutivo. Credevi che le avessero
inventate tutte, le storie. E invece…
La protagonista si chiama Riley,
grandi occhioni spalancati sul mondo, capelli a spinacio, jeans e magrezza da ragazzina americana come tante. Ma noi la vediamo nascere. Vediamo lei che vede, per la prima volta, i
volti dei genitori.
E poi vediamo il suo cervello. O meglio, il luogo dove abitano le sue emozioni. C’è una ragazzina che si chiama
Gioia. Per trenta secondi dalla nascita, sono soltanto loro due. Poi arriva il
primo pianto, e con esso arriva Tristezza, ragazzina obesa e malinconica. E
si aggiungono Paura, Collera e Disgusto. Cinque sentimenti che dovranno
imparare a convivere, e a formare una
squadra. Se Gioia vuole sempre spuntarla, essere alla fine la nota dominante delle emozioni di Riley, avrà da
combattere.
Nelmezzo, mille colori,mille invenzioni, ottovolanti visuali, montagne
russe di sorprese. Un viaggio pazzesco dentro la mente di una ragazzina.
Sembrerebbe un’idea bislacca per un
film cervellotico. E invece funziona tut-
Inquietudini
e denuncia
nei nuovi Muse
Una denuncia inquietante. Un racconto onirico e
cupo. Nichilista come soltanto alcuni album rock
degli anni ’90 sanno essere. I Muse tornano. E lo
fanno irrompendo nei
cuori di chi li ama con
Drones, disco in uscita il 9
giugno per Warner, a tre
anni dal fortunato The
2nd Law. L’album è coprodotto dai Muse e da Robert John «Mutt» Lange e
contiene 12 brani che abbiamo ascoltato in anteprima rimanendo travolti
fin dalla canzone iniziale:
Dead inside. Altri titoli
che fanno stare poco allegri: Psycho, Mercy, Aftermath; c’è persino un discorso di John Kennedy ripreso e recitato dai Muse.
Una sequenza di tracce ipnotiche che saranno la base del tour prossimo venturo. In Italia, i Muse, arriveranno il 18 luglio per un
unico concerto all’Ippodromo delle Capannelle.
Raccontano Matt Bellamy, Dominic Howard e
Chris
Wolstenholme:
«Amiamo l’Italia in modo
genuino». Drones è un album sorprendente. Per tematiche e sonorità. «Negli ultimi due dischi, The
Resistence e The 2nd Law,
ci eravamo concentrati
troppo su sintetizzatori,
batterie elettroniche, effetti vari. Siamo tornati alla
musica soltanto suonata.
Drones è un disco di certo
più rock».
L.IAN.
Il capo della Disney Pixar John
Lasseter al Festival di Cannes
per il film animato «Inside out»,
applauditissimo [Reuters]
Il più applaudito a Cannes per ora è un cartone
::: LUCA VINCI
L’ALBUM «DRONES»
to: ed è tutto chiaro, tutto immediatamente evidente. I ricordi sono palline
colorate di emozioni, che trovano posto nella mente di Riley come in un
magazzino dove, ogni giorno, c'è da
fare posto a ricordi nuovi, tenendo solo quelli davvero importanti. L’essere
umano come un hard disc. Dove i ricordi davvero importanti non se ne
possono andare, pena la scomparsa
di noi, della nostra anima, della nostra personalità. Inside Out - che uscirà a settembre - ci fa capire più cose di
un trattato di psicologia.
Applausi anche per l’altro film della
giornata, La loi du marché - la legge
del mercato - di Stephane Brizé. Dove
un monumentale Vincent Lindon è
un operaio disoccupato.
28
SPETTACOLI
__Martedì 19 maggio 2015__
commenta
su www.liberoquotidiano.it
@
Mattatore di «Rds Academy»
REALITY MEDIASET
IL GIUDICE CRUCIANI
«Faccio il talent sulle radio. La Zanzara in tv? Impossibile»
::: ALESSANDRA MENZANI
■■■ Giuseppe Cruciani è il
personaggio radiofonico (e
non solo) più sfrontato e irriverente d’Italia, ma se vuole sa essere diplomatico e anche serio.
Liquida con un «non lo ascolto, non mi farà dire nulla di
più» l’argomento Gianlugi Paragone (che lo ha superato negliascolti) dice che con Confindustria, il suo editore, va tutto
bene, e respinge l’accusa di essere troppo scurrile in radio:
«Sì, è vero, l’altro giorno un’ascoltatrice ha raccontato di avere lasciato il compagno perché
soffre di eiaculazione precoce;
sì, è vero, litigo spesso, ma La
Zanzara è anche altro».
Dopo Radio Belva e il talk
show con Ilaria D’Amico su
SkyTg24 il conduttore di Radio24 (in coppia con David Parenzo) torna in televisione nei
panni del giudice. Con Anna
Pettinellie Matteo Maffucci forma la triade di Rds Academy, il
talent che seleziona nuove voci
della radio, ogni lunedì su Sky
Uno alle 20.10 e il sabato in
chiaro su Cielo. In palio c’è un
posto di lavoro a Rds.
Qual è la differenza tra lei
e gli altri giudici?
«Io sono meno attento agli
aspettitecnici,aitempi di entrata e uscita dalle canzoni: non
me ne può fregare di meno.
Guardo
alla
creatività,
all’originalità e alla voce, cerco
qualcosa che mi colpisca».
Com’è il livello degli aspiranti conduttori radio?
«Sono tutti molto grezzi, non
c’è un campione delmondo,alcuni sono bravi ma sono legati
a uno schema. Sono ossessionati nel fare bene, sono tutti un
po’ intercambiabili».
Uno fuori dagli schemi come lei è difficile trovarlo.
«Non cerco un altro uguale a
me, ma qualcuno che mi faccia accendere una luce. Non
un robot».
Chi le piace tra i personaggi delle radio italiane?
«Fabio Volo, Alessandro Milan, Diaco, Rossella Brescia, lo
Zoo, Linus e Savino e altre cose
di nicchia. Mi piace il parlato».
Ha citato Linus. È vero che
la corteggia per portarla su
Radio Deejay?
«Non mi risulta. Con Linus
LA «TRIADE» SU SKY UNO
Giuseppe Cruciani è uno dei giudici di «Rds Academy», il
programma che cerca nuovi talenti della radio, in onda su
Sky Uno. Sopra, con gli altri giudici, Anna Pettinelli di Rds e
Matteo Maffucci degli Zero Assoluto. Il programma mette in
palio un contratto con Rds. Va in onda il lunedì alle 20.10
“
ho fatto un intervento al Festival di giornalismo di Perugia e
dà lì sono uscite le indiscrezioni. Prendo sempre in considerazione tutte le offerte, ma in
questo caso non c’è».
Oggi sono in tanti a scimmiottare la Zanzara?
«Prima noi e Un giorno da
pecora eravamo gli unici a intervistare i politici con uno stile
diverso, dopo un po’ lo hanno
fatto tutti, anche le radio locali.
Ma ci sta. Noi ci siamo evoluti,
abbiamo capito che non sempre i politici tirano».
Ma non le sembra di esagerare con gli insulti e le risse
alla Zanzara?
«La radio è la prosecuzione
della mia vita e del mio carattere. Le liti tra me e David Parenzo sono autentiche, il programma è molto concentrato su
quello che noi pensiamo. L’editore ogni tanto si lamenta che
c’è troppo sesso. Chiama gente
che vuole gli “zingari nei forni”,
che racconta di andare a putta-
ne, ma il programma non si
esaurisce in questo. Con i pregiudizi e le critiche ci convivo».
Quindi tutto bene con l’editore Confindustria?
«Ho rapporti ottimi, apprezzano i risultati in termini di
ascolti e raccolta pubblicitaria.
Continuo a non capire, però,
perché in un programma dalle
18-30 alle 21 cisiano solo 50 minuti effettivi di parlato. Un controsenso».
Riproverà a portare le at-
TROPPO SESSO IN ONDA
■ L’editore di Radio24 ogni tanto
si lamenta che c’è troppo sesso.
Ma non c’è solo quello...
RADIO BELVA E LA TV
■ In tv mi divertii, però non
riesco a fare niente oltre la radio
mosfere della radio in televisione, dopo Radio Belva?
«Il tentativo di portare la radio in tv era fallito in partenza
anche prima di Radio Belva.
Quella sera mi sono divertito
moltissimo, un gran caos, poi
le polemiche e la cancellazione, che ho vissuto come una liberazione: con quelle pressioni sarebbe stato molto difficile
fare una seconda puntata. Mi
sono comunque accollato tutta la responsabilità».
SFIDA ALLA CONSOLLE
«Top Dj» è arrivato in semifinale
Stasera alle 22.45 su Sky Uno, Top Dj arriva alla semifinale. Sono rimasti in gara cinque concorrenti, Damianito, Not For Us, Reddi, Albert Marzinotto e Tina, che
si sfideranno per arrivare in finale e giocarsi il titolo di
Top Dj 2015. Ospite d’eccezione della serata Marcelo
Burlon, creativo e talento della moda, che siederà al
tavolo della giuria insieme ai giudici Albertino, Stefano “Stylophonic” Fontana e Lele Sacchi.
Ma Mediaset non le doveva dare un altro format?
«Sì. Abbiamo fatto riunioni
con David, i vertici, autori importanti, ma non abbiamo trovato la quadra, non c’era convinzione».
E il programma di Sky con
Ilaria D’Amico?
«Un appuntamento per le
elezioni europee. Il problema è
che non sono multitasking come tanti altri.Fare un programma radio tutti i giorni è impegnativo e io non riesco a fare
bene anche un’altra cosa. Forse non so fare squadra, sono
un solista e un orso, non so».
La farebbe una sua web
tv?
«Sto costruendo un sito web
con il mio nome. Contenuti video e rubriche, come la rassegna stampa di 5 minuti».
Le piace fare il giudice?
«Molto. Questo di Rds Academy è un ruolo che mi piace.
Per altri programmi? Lo farei a
Italia’s got talent».
«Announo» con Giulia Innocenzi
■■■ «Ho tante idee, ma devo avere la
possibilità di realizzarle. Mi rivolgerò
a La7, alla Rai, a Sky». Signore e signori, Michele Santoro è sul mercato, anche se il cuore del «signore dei talk
show» batte tutto per la Rai: «Magari
poterci tornare per chiudere la carriera. Ma il premier ha in testa un’altra
Rai. Una Rai che possa controllare e io
non sono uno che accetta censure o
imposizioni...». Il conduttore di Servizio Pubblico, lanciando le quattro
puntate di Announo, il programma
de La7 condotto da Giulia Innocenzi,
ha ufficializzato quel che tutti già sapevano e che Libero aveva anticipato
proprio all’inizio di questa stagione televisiva: addio a La7 e alla conduzione
settimanale. Ma prima della «pausa
di riflessione» ci sarà il gran finale. Il
prossimo 18 giugno Santoro e la sua
banda saranno in piazza a Firenze, ovvero in casa di quel Matteo Renzi che
il giornalista considera un «problema» e non «la soluzione».
La puntata speciale, con tutta probabilità, dovrebbe chiamarsi «Rosso
disera», visto che l’unico biglietto d’in-
gresso da pagare sarà l’avere indosso
qualcosa di rosso. Un richiamo alla sinistra proprio in casa del rottamatore
della cultura politica di sinistra, tanto
che Santoro si ritrova a far l’elogio di
Silvio Berlusconi. «Almeno con lui c’era il bipolarismo, ora invece non c’è
più nulla. E Renzi non è affatto il nuovo, anzi. Finora, è riuscito a rottamare
solo i suoi avversari». E anche Santoro
ha i suoi avversari da affrontare. «Mi
auguravo che La7 diventasse il cavallo più veloce di tutta la televisione italiana», afferma il giornalista, «ma l’innovazione ha avuto scarsi margini.Ca-
Chi lo ha detto che il reality è morto? Tutt’altro: è vivo e lotta insieme a noi, come sentenzierebbe qualcuno. A dimostrarlo è l’iniziatore di questo genere
tanto discusso, ovvero il
Grande Fratello. Dopo un
anno di pausa, infatti (durante il quale Mediaset si
è dedicata al lancio dell’Isola dei Famosi), il format
ideato da John De Mol potrebbe tornare, sempre
sull’ammiraglia del Biscione, in due diverse edizioni. Dopo lo stop, il raddoppio, dunque. Ben inteso: in questo periodo non
si può che usare il condizionale, perché i palinsesti della prossima stagione sono ancora in allestimento. Comunque, l’indiscrezione serpeggia già
sul web. Ad anticipare la
chicca è, in particolare, il
sito di Davide Maggio, secondo cui ad ottobre andrebbe in onda la prima
versione vip del Grande
Fratello, mentre a gennaio prenderebbe le mosse
quella regolare, o NIP (i
cui partecipanti sono degli sconosciuti). Anche in
Italia, dunque, sbarcherebbe la variante celebrities del papà di tutti i reality: all’estero il Celebrity
Big Brother ha già visto
protagonisti personaggi
come Pamela Anderson,
Mark Owen dei Take
That, il blogger Perez Hilton, la modella Katie Price, etc. Stando sempre alle indiscrezioni riportate
da Davide Maggio, Endemol Italia sta pensando a
raddoppiare il GF, perché
con Mediaset ha un minimo garantito di produzioni da realizzare su base
annua. Occorre recuperare, dunque, la stagione di
pausa. Il Grande Fratello,
si sa, è uno dei programmi di punta per la tv di Cologno Monzese: è naturale, dunque, che sia già partito il cosiddetto toto - conduttore. Per l’edizione
vip, si sta valutando una riconferma di Alessia Marcuzzi, mentre per la versione originale si cerca un
volto nuovo.
G. L. MONTANINO
Giulia Innocenzi con
Michele Santoro. Giovedì
torna su La7 il talk
«Announo» [LaPresse]
La7 riduce la «santorina»: solo quattro puntate
::: ENRICO PAOLI
Il «Grande Fratello»
raddoppia
con un’edizione vip
iro non ha mai ostacolato Servizio
Pubblico, mai posto limiti, ma la sua
gestione è razionale, attenta ai conti.
Uno come lui dovrebbe, forse, lanciare un guanto di sfida,investendo risor-
se su progetti nuovi». Secca la replica
di Urbano Cairo. «Noi siamo ben felici
di fare innovazione in tv. E se Santoro
ha delle idee innovative da proporci,
saremo ben lieti di ascoltarle». Intanto
avantitutta con la Innocenzi che si gioca la partita per la prossima stagione.
Si parte il 21 maggio con una puntata
dedicata agli allevamenti intensivie alla carne, poi il ruolo di Internet, un reportage sulle famiglie omogenitoriali,
e una puntata ancora da decidere.Antonio Di Pietro e Alba Parietti saranno
gli ospiti fissi del programma, assieme
ai giovani scelti di volta in volta.
PALINSESTI
__Martedì 19 maggio 2015__
RAI UNO
RAI DUE
RAI TRE
CANALE 5
ITALIA UNO
RETE QUATTRO
LA 7
6.30
8.30
8.00
10.00
11.00
11.55
12.25
12.45
13.10
13.10
6.00
7.55
8.00
8.45
8.25 Smallville
10.15 Chuck
12.05 Cotto e mangiato - Il
menù del giorno
12.25 Studio Aperto Meteo.it
13.00 Sport Mediaset
13.25 Sport Mediaset Extra
13.55 I Simpson
14.15 Shark Tank - Idee di
business
14.20 I Simpson
14.45 The Big Bang Theory
“La riproposizione del
bullismo”
15.15 Merlin “Lezione di
vendetta” “Un giovane eroe”
16.40 The Vampire Diaries
“Cinquanta sfumature
di Grayson”
17.35 Dr. House - Medical
Division “Sotto accusa” con Hugh Laurie
18.30 Studio Aperto Meteo.it
19.00 Fattore Umano
19.30 Notorius
19.55 Karaoke
20.30 C.S.I. Miami “Miami
Confidential” con
David Caruso
21.10 Prima tv Flash
“Bug-Eyed Bandit”
con Grant Gustin
22.05 Prima tv Mediaset
Arrow “Nemico pubblico” con Stephen
Amell
23.10 Primi episodi Prima tv Mediaset
The 100 “I Cento”
“Competenze terrestri” con Eliza
Taylor
1.00 Premium Sport
7.40
7.30
7.50
7.55
9.45
10.00
11.00
11.10
12.00
13.30
14.00
14.05
14.40
16.00
18.50
20.00
20.30
21.15
23.25
1.00
10.00
10.45
11.00
13.00
13.30
13.50
14.00
16.15
17.00
17.45
17.55
18.00
18.20
18.50
19.40
20.30
21.00
0.00
Il tocco di un angelo
“Un peso sul cuore”
con Roma Downey
Rai Parlamento Tribune Elettorali “Fratelli d’Italia Alleanza
Nazionale - Movimento 5 Stelle - Sinistra Ecologia e Libertà
- Lista Tsipras l’altra
Europa - Lega Nord”
TG2 Insieme
I Fatti Vostri. Condotto
da Giancarlo Magalli,
Adriana Volpe
TG2 Giorno
TG2 Costume e
Società
TG2 Medicina 33
“Malattie
d’importazione”
Detto fatto. Condotto
da Caterina Balivo
Ghost Whisperer
“Seconda opportunità”
Cold Case “Ultime
notizie”
Rai Parlamento
Telegiornale
TG2 Flash L.I.S.
Rai TG Sport Meteo 2
TG2
Blue Bloods “Accordi
segreti”
N.C.I.S. “Il segnale”
con Mark Harmon
TG2 - 20.30
The Voice of Italy 3
“Live - Quarta serata”
2Next - Economia e
Futuro “Ospite Luigi
Abete, presidente di
Banca Nazionale del
Lavoro”.
14.00
14.20
14.50
15.00
15.05
15.10
17.15
18.00
18.15
18.15
19.00
19.30
20.00
20.15
20.30
20.35
21.05
0.00
Agorà
Mi manda Raitre
Elisir
Meteo 3 - TG3
Giro mattina
Pane quotidiano
Il tempo e la storia
Per le Regioni interessate Tribune Elezioni
Comunali e Regionali
2015 “Toscana - Messaggi autogestiti”
TG Regione - Meteo
TG3 - Meteo 3
TGR Leonardo
TG3 L.I.S
TGR Piazza Affari
Ciclismo, 98° Giro
d’Italia 10a tappa (D)
Processo alla tappa
Geo
Per le Regioni interessate Tribune Elezioni
Comunali e Regionali
2015 “Toscana - Confronto candidati a Presidente della Regione”
Per le Regioni interessate Tribune Elezioni
Comunali e Regionali
2015 “Veneto, Umbria, Puglia - Conferenze stampa candidati
a Presidente della Regione”
TG3
TG Regione - Meteo
Blob
#TreTre3
Prima tv Rai
Il candidato - Zucca
Presidente
Un posto al sole
Ballarò. Condotto da
Massimo Giannini
TG3 Linea notte
11.00
13.00
13.40
14.45
16.10
16.20
17.00
18.45
20.00
20.40
21.10
23.30
1.45
2.10
Prima Pagina
Traffico - Meteo.it
TG5 Mattina
Mattino Cinque. Condotto da Federica Panicucci e Federico
Novella
TG5 - Ore 10 Meteo.it (all’interno)
Forum. Condotto da
Barbara Palombelli
TG5 - Meteo.it
Beautiful
Uomini e Donne
Amici - Verso il serale.
Condotto da Maria De
Filippi
Il segreto
Pomeriggio Cinque.
Condotto da Barbara
d’Urso
TG5 Minuti
(all’interno)
Caduta libera. Condotto da Gerry Scotti
TG5 - Meteo.it
Striscia la Notizia - La
voce dell’indecenza.
Condotto da Ficarra &
Picone
3,2,1, Record “Il meglio de ‘Lo Show dei
Record’“. Condotto da
Gerry Scotti
Original Sin (Drammatico, 2001) con Antonio Banderas, Angelina
Jolie, Thomas Jane.
Regia di Michael Cristofer.
TG5 Notte Meteo.it
Striscia la Notizia - La
voce dell’indecenza.
Condotto da Ficarra &
Picone (Replica)
SATELLITI
FILM
SPORT
12.00 Tennis, ATP World Tour
250 Series Ginevra:
primo turno (Diretta) ES
14.30 Ciclismo, 98° Giro d’Italia
10a tappa (Diretta)
ES
17.45 Calcio, Campionato Europeo Under 17 Germania
- Russia (Diretta)
ES
20.00 Tennis, ATP World Tour
250 Series 2015 Ginevra:
primo turno (Replica) ES
20.00 Goal Deejay
Europa
SP3
20.00 Serie B Remix
SP1
20.30 History Remix
SP3
20.30 Serie A Remix
SP1
21.00 Calcio, Serie A 2014/2015
Inter - Juventus
(Replica)
SP3
21.00 Montezemolo: La mia
storia da corsa
SP1
21.30 Giro d’Italia Today ES
21.30 Basket, NBA Playoff 2015
(Replica)
SP2
3.00 Basket, NBA Playoff Golden State Warriors Houston Rockets (Western Conference Finals. Gara 1) (D)
SP2
19.20 Head of State
Con Chris Rock
SCC
19.25 The Great European
Disaster Movie
Con Angus Deayton SCU
19.30 Il castello magico SCF
19.35 Absolute Deception
Con Cuba Gooding Jr.SCH
21.00 Grand Hotel Excelsior
Con A. Celentano
SCC
21.00 Dieci cose che
odio di te
Con J. Gordon-Levitt SCF
21.00 Pulp Fiction
Con John Travolta
SCU
21.00 Marie Antoinette
Con Kirsten Dunst
SCP
21.00 Black Dog
Con Patrick Swayze SCM
21.10 Prima tv Una notte in
giallo
Con Elizabeth Banks SC1
21.10 Turbo
SCH
22.35 Il collezionista di ossa
Con D. Washington SCM
22.40 Diamond Dog Un tesoro di cane
Con Luke Benward
SCF
22.50 Il centenario che
saltò dalla finestra e
scomparve
Con R. Gustafsson
SC1
22.50 Il patriota
Con Mel Gibson
SCH
23.00 Le comiche 2
Con Paolo Villaggio SCC
23.10 Avviso di chiamata
Con Meg Ryan
SCP
23.40 Brutti, sporchi e cattivi
Con Nino Manfredi SCU
0.30 Il mio amico Ted
Con Alyssa Shafer
SCF
0.35 Quel nano infame
Con Marlon Wayans SCC
LEGENDA
C
CN
D
ES
DY
Cult
Cartoon Network
Discovery Chan. HD
Eurosport HD
Disney Channel
HD
18.55
19.30
20.30
21.15
0.30
0.35
21.00 N.C.I.S.
“Test d’ingresso”
FC
21.00 The Big Bang Theory
“La dissoluzione del
gorilla”
F
21.00 Prima tv The Royals
“Amara verità”
FL
21.10 Prima tv The Fall Caccia al Serial Killer
“Strangler”
SKA
21.20 I Thunderman
NCK
21.25 The Big Bang Theory
“La combustione dello
status quo”
F
21.25 Binny e il Fantasma DY
21.45 I fantasmi di casa
Hathaway
NCK
21.50 Finale di stagione - Prima
tv Empire “Chi sono io” F
21.50 Finale di stagione - Prima
tv The Royals
“Destino o volontà?” FL
21.50 Wolfblood
DY
21.55 Finale di stagione - Prima
tv Backstrom “L’ultima
indagine”
FC
22.10 The Killing - La serie
originale “Seconda stagione, quinta puntata” SK
21.15 Two Lovers (Drammatico,
2008) con Joaquin Phoenix. Regia di James Gray.
23.10 David Letterman Show
Adventure Time
CN
I Simpson
F
Adventure Time
CN
Henry Danger
NCK
I Simpson
F
Adventure Time
CN
Regular Show
CN
Lo straordinario
mondo di Gumball CN
22.10 Due fantagenitori NCK
22.25 Lo straordinario
mondo di Gumball CN
22.35 Due fantagenitori NCK
National Geo.HD
Cinema 1 HD
Cinema Comedy HD
Cinema Family HD
Cinema Hits HD
Intervenire concretamente
sul presente per trasformare
il futuro
16.35
16.50
Rai 5
Canale disponibile anche in alta definizione
Onlus significa
15.30
21.10 Catch .44 (Azione, 2011)
con Malin Åkerman. Regia
di Aaron Harvey.
22.30 Mainstream
22.50 Quella strada nel bosco
(Horror, 2003) con Lin
Shaye. Regia di J.-B Andrea, F. Canepa.
RAGAZZI
Fondazione Silvana
Paolini Angelucci
14.00
Rai 4
19.30
19.45
19.55
20.00
20.10
20.20
20.45
22.00
Sostenere i progetti della
13.00
TELEFILM
DOCUMENTARI
NGC
SC1
SCC
SCF
SCH
10.45
11.30
12.00
11.00
13.30
14.00
14.40
16.20
17.15
18.10
20.00
20.35
21.10
0.00
0.15
0.50
2.05
CANALI FREE DIGITALE TERRESTRE
20.55 Gli Indistruttibili NGC
21.00 Fast N’Loud
D
21.00 Prima tv Affari al
buio
THC
21.10 Prima tv Tutte per uno The Bachelor
SKU
21.55 Crash Science
NGC
21.55 L’attacco dello squalo
martello
D
22.00 Grande Guerra: 100esimo
Anniversario - Prima tv
La Grande Guerra
dei piccoli
THC
F
Fox HD
FC-FL Fox Crime HD Fox Life
SKA Sky Atlantic
MGM Metro Goldwyn Mayer
NCK Nickelodeon
8.45
9.40
Miami Vice “La fine
giustifica i mezzi”
Cuore Ribelle
Carabinieri 5 “Mai
dire mai”
Ricette all’italiana
TG4 - Meteo.it
Un detective in corsia
“Guerra tra fratelli”
con Dick Van Dyke
La signora in giallo
“Vendemmia di sangue”
Lo sportello di Forum.
Condotto da Barbara
Palombelli
Hamburg Distretto 21
“Vecchi amici”
Ieri e oggi in tv
Lo sperone nudo (Western, 1953) con
James Stewart, Ralph
Meeker, Janet Leigh.
Regia di Anthony
Mann.
TG4 - Meteo.it
Tempesta d’amore
Dalla vostra parte.
Condotto da Paolo Del
Debbio
La strada dei miracoli
“SSesta puntata Mad
dre Sp
peranza, Fratel
Cosimo, il quarto segrreto di Fatima e Annalisa Minetti”.
Condotto da Safiria
Leccese
I bellissimi di R4
Belfagor - Il fantasma
del Louvre (Horror,
2001) con Sophie Marceau, Michel Serrault,
Frédéric Diefenthal.
Regia di Jean-Paul Salomé.
SCM Cinema Max HD
SCP Cinema Passion HD
SP1-2-3 Sky Sport 1-2-3 HD
SKU Sky Uno
THC The History Channel
C.F.
Rai Storia
20.45
21.30
22.15
23.30
Il tempo e la storia
Italiani
La Grande Storia
Viaggio nell’Italia del Giro
Rai Movie
21.15 Il giorno dello sciacallo
(Giallo, 1973) con Edward
Fox Regia di Fred Zinnemann.
23.45 Amatemi (Drammatico,
2005) con Isabella Ferrari.
Regia di Renato De Maria.
TG La7
Omnibus meteo
Omnibus
Coffee Break.
Condotto da Tiziana
Panella
L’aria che tira.
Condotto da Myrta
Merlino
TG La7
TG La7 Cronache.
Condotto da Bianca
Caterina Bizzarri
McBride - Delitto
passionale (Drammatico, 2006) con John
Larroquette, Marta DuBois, Matt Lutz. Regia
di John Larroquette.
Le strade di San Francisco “Il ragazzo di
Jacob” con Karl Malden
Le strade di San Francisco “Per bandiera il
terrore” con Karl Malden
Il Commissario Cordier
“Verità e bugie” con
Pierre Mondy
TG La7
Otto e mezzo. Condotto da Lilli Gruber
Di Martedì. Condotto
da Giovanni Floris
(Diretta)
TG La7
Otto e mezzo. Condotto da Lilli Gruber
(Repl.)
Coffee Break. Condotto da Tiziana Panella (Repl.)
L’aria che tira. Condotto da Myrta Merlino (Repl.)
CLASS TV
Class Cnbc
Cielo
21.10 MasterChef Canada
“Chicken Little”
“FirstKick at the Box”
23.15 Italia’s Got Talent 2015
“Terzo Live, la finale Ospite Simon Cowell”
Iris
21.00 Il ritorno di Ringo (Western, 1965) con Giuliano
Gemma. Regia di Duccio
Tessari.
22.40 Live from Cannes
22.55 Tutti per uno... botte per
tutti (Western, 1973) con
George Eastman. Regia di
Bruno Corbucci.
(Canale 507 di Sky)
18.00 Report Il TG della Finanza
19.10 I Vostri Soldi
21.00 Missione Risparmio
22.00 Linea Mercati Notte
22.30 Italia Oggi TG
Class Horse
(Canale 221 di Sky)
20.45 Mondiali di Polo 2015
21.20 Furusiyya FEI
Nations Cup 2015:
La Baule
0.10 Class Horse TG
0.25 Global Horse News
Class TV Moda
(Canale 180 di Sky)
18.00
20.00
21.00
22.30
Ladies
Breakout
Milano Models
Hair Secret
CANALI PREMIUM DIGITALE TERRESTRE
Joi
Action
Mya
19.35 Chuck “Chuck vs La tic
tac” “Chuck vs il test
rosso”
21.15 Prima tv The Big Bang
Theory “La deviazione del
setto” “Il riflesso dello
champagne” con Johnny
Galecki
22.05 Aiutami Hope! “Matrimonio in diretta”
19.40 Supernatural “Paradiso e
Inferno” con Jared Padalecki
20.25 Nikita “L’alleanza” con
Maggie Q
21.15 The Last Ship “S.o.S.”
“Il ricatto” con Eric Dane
22.50 Believe “La promessa”
“Defezione” con Jake
McLaughlin
19.40 Premium Fuori Serie
20.05 Miami Medical “Il cecchino”
21.15 The Night Shift “Decisioni pericolose” “Notte
difficile per Jordan” con
Eoin Macken
23.00 Parenthood “Il sistema è
crollato” con Peter Krause
23.50 X-Style
Premium Cinema
Studio Universal
Premium Calcio
21.15 Streetdance 2 (Dram.,
2012) con Tom Conti, George Sampson, Falk Hentschel. Regia di Max
Giwa, Dania Pasquini.
22.45 Step Up 4 Revolution
(Musicale, 2012) con
Cleopatra Coleman,
Misha Gabriel Hamilton.
Regia di Scott Speer.
21.15 Funny girl (Musicale,
1968) con Barbra Streisand, Omar Sharif, James
Caan. Regia di William
Wyler.
23.45 Nomads (Thriller, 1986)
con Pierce Brosnan, Lesley-Anne Down, Anna
Maria Monticelli. Regia di
John McTiernan.
17.30
18.00
18.30
19.00
19.30
20.00
97368390585
Il numero che sostiene
le nostre Attività.
Premium Sport
Premium Sport
Premium Sport
Premium Sport
Highlights Lega Pro
La moviola è uguale
per tutti
21.00 La tribù del calcio
21.30 La tribù del calcio
22.00 Highlights serie A
Il nostro impegno va avanti ma ha bisogno del vostro contributo
Ecco come fare:
La Fondazione Silvana Paolini Angelucci Onlus opera
per aiutare persone disagiate e per perseguire obiettivi umanitari.
• Firma nel quadro dedicato alle onlus
• Riporta sotto la tua firma il codice fiscale
della Fondazione Silvana Paolini Angelucci
97368390585
La scelta di destinare il 5xmille non costituisce un costo per il contribuente.
firma del contribuente
ONLUS
6.45
TG1 - Previsioni sulla
viabilità CCISS Viaggiare informati
Unomattina. Condotto
da Francesca Fialdini e
Franco Di Mare
Storie Vere
TG1 - Che tempo fa
A conti fatti “Le insalate di stagione”
La prova del cuoco.
Condotto da Antonella
Clerici
TG1
TG1 Economia
Torto o ragione? La
macchina della verità
“La sfida di Rossella”.
Condotto da Monica
Leofreddi
Torto o ragione? Il verdetto finale “Una famiglia allargata”.
Condotto da Monica
Leofreddi
La vita in diretta “Intervista a padre Georg
Gaenswein”. Condotto
da Marco Liorni e Cristina Parodi
L’eredità. Condotto da
Carlo Conti
TG1
Affari tuoi. Condotto
da Flavio Insinna
Prima tv Una Grande
Famiglia 3
“Settima puntata”.
Con Stefania Sandrelli,
Gianni Cavina
Porta a Porta “Ospite:
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi “.
Condotto da Bruno
Vespa
TG1 Notte
29
97368390585
Fondazione Silvana Paolini Angelucci
FONDAZIONE
S I LVA N A PA O L I N I
ANGELUCCI
www.fondazionesilvanapaolini.it
Berlusconi: «Con Inzaghi visioni diverse»
Djokovic palleggia con i bambini a Milano
Cerruti sesta alla 24 Ore del Nürburgring
Pippo Inzaghi «ha un bellissimo rapporto con il gruppo, ma abbiamo
avuto visioni diverse in tante occasioni».Così Silvio Berlusconiha rispsoto ieri a una domanda sul futuro del mister rossonero. E su possibili
nuovisociin società:«Spero di individuare possibili sostenitori.Altrimenti resterò io come presidente con l’idea di un Milan totalmente italiano».
Il tennista numero 1 al mondo, Novak Djokovic, ha presentato a Milano,
in anteprima mondiale, la sua linea di prodotti alimentari senza glutine
«Djokolife».Il serbo ha approfittato per palleggiare con alcuni giovanissimi tennisti in piazza Città di Lombardia: «Spero di portarvi l’importanza
di fare sport per il benessere fisico e non solo», ha detto Nole.
Ottimo risultato per Michela Cerruti alla 24 Ore del Nürburgring. Al
volante della Bmw Z4 GT3 del team Walkenhorst, con i compagni
Felipe Laser, John Edwards e Daniel Keilwitz, la pilota milanese,
nella dura gara di «endurance», ha terminato (unica donna delle tre
in gara) in 6ª posizione assoluta su un totale di 152 macchine in gara.
Domani la finale di Coppa Italia
La Juvesogna la «Decima»
Freschi di turnover, i bianconeri sfidano una Lazio con la testa al derby (lunedì alle 18)
per aggiungere sulla maglia una stella d’argento. E devono scegliere tra Berardi e Zaza
::: DANIELE DELL’ORCO
■■■ La Juventus dei cannibali
rincorre il Triplete. Con lo scudetto ormai in bacheca, i bianconeri vogliono ottenere il secondo tassello di quella che sarebbe una tripletta leggendaria, vincendo la Coppa Italia
che manca loro da 20 anni.Ambizione che avrebbe anche un
valore a sé stante, ben espresso
da un altro termine ispanico
molto in voga nel calcio:la decima. Nella bacheca della Signora sono infatti 9 le coppe di Lega presenti (al pari della Roma), e nessuna squadra italiana è ancora arrivata in doppia
cifra. Se ci riuscisse, la Juve
avrebbe diritto ad apporre sulla maglia una stella d’argento,
insieme alle 3 dorate che simboleggiano gli oltre 30 scudetti
conquistati.
Dopo la rifinitura di oggi a Vinovo e la partenza per Roma,
Allegri farà le ultime scelte di
formazione. Di certo ha in
mente un 4-3-1-2 molto simile
a quello che schiantò 3-0 la Lazio all’Olimpico nell’andata di
campionato. Tutti i titolari in
campo (sabato hanno riposato, tranne Bonucci e Lichtsteiner) a eccezione degli squalificati Morata e Marchisio. Al loro posto Pereyra in mediana e
Llorente a far coppia con Tevez.
Il basco è anche un uomo
mercato visto che, formalizzato l’acquisto di Dybala, la Juve
lo sacrificherà per rafforzare ancora il reparto. Llorente (8 gol
in stagione) è stato acquistato a
parametro zero, e le offerte da
Spagna e Inghilterra permetterebbero alla Juve di effettuare
un’ottima plusvalenza. Prima
di preparare l’assalto a Cavani,
Marotta e Paratici vogliono definire le posizioni di Zaza e Berardi. Il centravanti era già stato vicinissimo all’approdo a Torino in inverno, ma Di Francesco bloccò l’affare. I termini del
nuovo accordo con i bianconeri da giugno sono però noti da
tempo: 15 milioni al Sassuolo e
2,2 milioni fino al 2019 più bonus al giocatore (che attualmente ne percepisce 800mila).
Come ammesso ieri dal suo
agente Christian Maifredi, al
90% l’affare si farà.
La tripletta messa a segno da
Berardi contro il Milan ha però
reso la possibilità divedere il talento calabrese e Zaza di nuovo insieme - ma con la casacca
bianconera - molto più di una
suggestione. Il classe '94 del
Sassuolo non è nuovo a imprese di questo genere. Sempre
contro il Milan, realizzò un poker il 12 gennaio 2014 al Mapei
Stadium. Quella performance
convinse Galliani a sollevare
dall’incarico l’allenatore diallora che, ironia della sorte, era
proprio Allegri. Gli accordi tra
Juve e Sassuolo ricalcano quelli dell’affare Zaza: 15 milioni
per riscattare l’intero cartellino
(ora in comproprietà) entro il
30 giugno. La Signora ci pensa
e,probabilmente, molto dipenderà anche dalla decisione di
Tevez.Se l’argentino dovesse rimanere, pur cedendo Llorente, il reparto offensivo rischierebbe di essere affollato. A quel
punto per l’ingaggio di Berardi
si inserirebbe proprio il Milan.
La volontà di Berlusconi, in caso di mancata vendita del club,
Simone Zaza (23 anni) e Domenico Berardi (20 anni), compagni di squadra nel Sassuolo [LaP]
I posticipi di Serie A
La Fiorentina ne rifila tre al Parma
Brivido Napoli, salvato da Mertens
::: GIAMPIERO DE CHIARA
■■■ Il Napole soffre, ma batte il Cesena
per 3-2 al San Paolo e continua la rincorsa
per un posto in Champions League. Partita
decisa da un ottimo Mertens, autore di una
doppietta (19’ e 57’) e da un goldi Gabbiadini(20’), su assist sempre di Mertens. Il Cesena non ha mai mollato e con un ottimo Defrel, una doppietta nel primo tempo (15’ e
47’), ha tenuto sulle spine fino al 90’ i partenopei. Ora gli uomini di Benitez (in tribuna
per squalifica, al suo posto in panchina il
suo vice Pecchia) salgono a 63 punti, a tre
punti dalla Lazio e a quattro dalla Roma.
Nell’altra sfida la Fiorentina torna a sorridere grazie al 3-0 rifilato ieri al Parma. Al
Franchi i viola sbloccano il risultato grazie a
Gonzalo Rodriguez (13’), che diventa il miglior marcatore della squadra insieme a Babacar (7). Il raddoppio porta la firma del
grande ex del match, Gilardino (177 gol in
serie A), a segno con un colpo di testa su
calcio d’angolo. Una partita a senso unico,
confermata anche dal terzo gol di Salah (sesta rete in Serie A) nella ripresa (56’). Montella, dopo le polemiche dei giorni scorsi,
non si è sbilanciato sul suo futuro: «Sono
concentrato sulle prossime due gare, poi
parleremo con il presidente e vedremo se
ci sono i presupposti per continuare».
NAPOLI-CESENA 3-2
RETI: 15’ e 47’ pt Defrel, 19’ pt e 11’ st Mertens, 20’ pt
Gabbiadini.
NAPOLI (4-2-3-1) Andujar 6; Mesto 6, Albiol 6, Koulibaly
6, Ghoulam 6; David Lopez 6, Jorginho 6; Callejon 5.5,
Hamsik 6(38’ st Insigne sv), Mertens 7.5; Gabbiadini 7
(20’ st Higuain 5.5). All. Pecchia.
CESENA (4-4-2) Agliardi 6; Volta 6.5, Capelli 6(28’ st Rodriguez sv), Krajnic 5.5, Renzetti 6, Carbonero 6.5, De Feudis 6 (38’ st Cazzola sv), Cascione 6, Tabanelli 6; Brienza
6.5, Defrel 7. All. Di Carlo.
ARBITRO: Irrati.
NOTE: ammoniti Volta, Ghoulam, Rodriguez, Koulibaly.
FIORENTINA PARMA
3-0
RETI: 13’ pt Rodriguez, 31’ pt Gilardino, 10’ st Salah.
FIORENTINA (4-3-2-1): Neto 6.5; Tomovic 6, Savic 6, Rodriguez 6.5 (42’ st Bagadur sv), Pasqual 6; Mati Fernandez 6, Pizarro 6.5 (36’ st Badelj sv), Aquilani 6; Salah 6.5
(34’ st Diamanti sv), Ilicic 7; Gilardino 6.5. All.Montella.
PARMA (4-3-3): Mirante 6; Mendes 5.5, Lucarelli 6, Feddal
5.5, Gobbi 5; Mauri 5.5, Jorquera 5, Nocerino 6 (37’ st
Broh sv), Varela 6, Palladino 5.5 (32’ st Coda sv), Ghezzal
5 (23’ st Haraslin sv.). All. Donadoni.
ARBITRO: Tommasi.
NOTE: ammoniti Mendes, Diamanti. Classifica (36˚ turno):
Juventus 83, Roma 67, Lazio 66, Napoli 63, Fiorentina 58,
Genoa 56, Sampdoria 54, Inter 52, Torino 51, Milan e
Palermo 46, Verona 44, Sassuolo 43, Chievo 42, Udinese
e Empoli 41, Atalanta 36, Cagliari 28, Cesena 24, Parma
17 (-7).
è quella dipuntare su una squadra giovane e ricca ditalenti italiani. Come Berardi, appunto.
A sua volta, la scelta di Tevez
potrebbe essere legata all’esito
della finale di Champions (arbitrerà il turco Cakir). La vittoria
della coppa spingerebbe i dirigenti bianconeri a chiudere un
ciclo, diversamente da quanto
fatto dall’Inter di Mourinho, e
sul piede di partenza ci sarebbero a quel punto anche Pirlo
(ha offerte dal Qatar) e Vidal.
Nei piani di Marotta, che mai
come quest’anno avrà poca necessità di vendere per far cassa,
re Arturo è più sacrificabile di
Pogba. L’anno scorso i bianconeri avevano resistito all’assalto del Manchester United che
offriva 40 milioni, quest’anno
offerte analoghe potrebbero arrivare dal Liverpool in cerca
del sostituto di Gerrard. In tal
caso, Pogba resterebbe a Torino e per sostituire il cileno si
punterebbe su Witsel, Ramires
o Nainggolan.
La Lazio si gioca tutto in sette giorni. I biancocelesti giocheranno la settima finale della loro storia (sei successi) senza
aver avuto la possibilità di far
riposare i big in campionato,
anche se potranno contare sul
rientro di De Vrij. Davanti a Berisha, l’olandese farà reparto
con Mauricio.In mezzo al campo, vista l’assenza di Biglia, Cataldi avrà il compito di dare il
via alla manovra, mentre uno
tra Mauri e Lulic resterà fuori.
In attacco Djordjevic favorito
su Klose. Oltre all’ostacolo Juve
però la banda Pioli dovrà pensare al derby con la Roma, ufficialmente posticipato a lunedì
alle 18. Dopo le polemiche nei
giorni scorsi non ha preso bene la decisione della Lega il dg
della Roma Mauro Baldissoni:
«Non è stato considerato l’interesse di chi ha comprato il biglietto». La Lazio aveva chiesto
un giorno in più per recuperare le pile, vista anche l’importanza del match in chiave classifica. In caso di sconfitta rischierebbe infatti di scivolare
quarta a beneficio del Napoli
contro cui giocherà lo scontro
diretto al San Paolo all’ultima
giornata.
Una curiosità: l’anticipo della data della finale diCoppa Italia ha complicato anche i piani
della Lega che non adotterà, come inizialmente previsto, la goal line technology per la prima
volta in questa sfida. Troppo
pochi i giorni a disposizione
per preparare il tutto.
Luis
Enrique
[Ansa]
31
SPORT
__Martedì 19 maggio 2015__
commenta
su www.liberoquotidiano.it
@
::: VALERIO FELLETTI
Playoff di basket
Hackett trascina l’EA7
Bologna ko 90-67
Sassari battuta a Trento
■■■ L’Olimpia Milano non splende, ma porta
a casa agevolmente gara-1 contro Bologna
(90-67) nell’esordio casalingo ai playoff. L’avvio
al Forum è decisamente equilibrato, l’Ea7 prova subito a fuggire spinta da Hackett e Gentile (6
punti per il play, 7 per il capitano milanese), ma
la Virtus resta a contatto nonostante i problemi
di falli per Ray. Merito anche degli otto punti di
Gaddy, grazie ai quali la squadra di Valli ribatte
colpo su colpo chiudendo il primo quarto sul -2
(20-18). La seconda frazione però è una pura
dimostrazione di forza dei campioni d’Italia in
carica. Bologna segna soltanto tre canestri dal
campo, dall’altra parte gli uomini di Banchi sono infallibili (13/16 con 2/3 da 3), segnano praticamente tutti portando Milano addirittura sul
+20 (48-28) alla sirena dell'intervallo lungo. Nella ripresa la Virtus entra sul parquet decisamente più convinta, mentre l’Olimpia scompare:
parziale di 17-6 e partita riaperta sul 54-45. Con i
compagni in difficoltà, Hackett li prende in mano riaccompagnandoli fino al +18 (66-48), anche se gli emiliani non mollano chiudendo il
terzo quarto sul 67-53. Copione che non cambia negli ultimi 10’, Bologna resta aggrappata
con le unghie alla partita, ma non basta: l’Olimpia riallunga e conquista gara-1 per 90-67 grazie
ai 15 punti (più 7 rimbalzi e 6 assist) di Hackett e
ai 16 di Gentile. Gara-2 in programma domani
(20.45) sempre al Forum. Nell’altra sfida dei
quarti Trento supera Sassari 81-70.
GIRO D’ITALIA
Il patto Contador-Aru
per far saltare Porte
I lunghi dialoghi tra il sardo e la maglia rosa indicano
un’alleanza contro l’australiano. Oggi tappa per velocisti
::: FEDERICO DANESI
CIVITANOVA MARCHE
Nel fotomontaggio l’Olimpico
coronato di stelle: alla Juve manca
una Coppa Italia per fregiarsi sulle
maglie della stella d’argento
Dominio blaugrana nei campionati europei
Barcellona terra di allenatori vincenti
Da Guardiola a Blanc, da Cocu a Mou
::: MATTEO SPAZIANTE
■■■ La scuola calcistica del
Barcellona è qualcosa che ti
segna per sempre, anche se
in Catalogna hai giocato solamente un anno o haifatto soltanto l’assistente. La dimostrazione? Sono ben cinque
gli allenatori con un passato
blaugrana che hanno festeggiato la vittoria del proprio
campionato: da Luis Enrique a Guardiola passando
per Mourinho, Blanc e Cocu.
Ovviamente ititolimaggiori se li è presi l’attuale tecnico
del Barça, transitato senza
rimpianti anche da Roma.
Luis Enrique non è un catalano puro (è nato a Gijon), ma
dal 1996 la sua storia si è tinta
di blaugrana, prima in campo poi in panchina, dalla
squadra B fino alla prima
squadra che ha preso in mano la scorsa estate, centrando subito la Liga. Vero catalano è invece Pep Guardiola,
PANCHINE D’ORO
Da sinistra: Pep
Guardiola (allenatore
del Bayern), Laurent
Blanc (Psg), Philip Cocu
(Psv Eindovhen)
e José Mourinho
(Chelsea) [LaPresse]
nato, cresciuto e diventato
grande come giocatore e come allenatore a Barcellona.
Poi è passato in Germania,
dove con il Bayern non ha
smesso di vincere: la Bundesliga è in tasca da qualche settimana, anche se deve fare i
conticon ilsecondo fallimento in Champions.
Insieme a loro due, nella
rosa del Barcellona del
1996/97, c’erano anche altri
due tecnici oggi vincenti. José Mourinho al tempo era assistente di Bobby Robson,
ma la stoffa delgrande allenatore l’aveva già, confermata
poi nei vari passaggi dal Porto fino al Chelsea, dove ha alzato la sua terza Premier League. Terza Ligue1 invece per
Laurent Blanc, che nel 1997
era ancora un libero di tutto
rispetto, mentre ora è alle
prese con le bizze dei campioni del Psg.
A questi quattro, compagni in un’annata particolare,
va aggiunto anche Phillip Cocu,che in Catalogna ha giocato dal 1998 al 2004 e ora ha
riportato il Psv alla conquista
della Eredivisie olandese che
mancava dal 2008. Tutta Europa si è tinta di blaugrana.
sun male. Ma Aru non molla,
non ne ha nessuna intenzione: «Non mi piace fare proclami», ha detto nel primo girono
di tregua, «perché io sono fatto
diversamente. Preferisco parlare poco e cercare di far vedere qualcosa, sicuramente darò
ilmassimo. La tattica dell’Astana? Ci sono ancora tante tappe e vedremo come impostare la corsa da qui a Milano».
Sul suo impegno, garantisce sin da ora: «L'importante è
dare il massimo. So quello che
■■■ Il russo, il kazako e l’australiano. Sembrano tre personaggi buoni per una barzelletta,invece sono quelliche a modo loro manovrano i fili di questi Giro d’Italia, che dopo dieci
giorni deve ancora trovare un
padrone ma intanto ha vissuto sempre al limite. Nessuno
di loro, in realtà, pedala, ma
hanno tutto l’interessa a vincerla, questa corsa: perché il
russo è Oleg Tinkoff,
uno degli uomini più
potenti di Russia, non
solo economicamente,
che nelciclismo ha investito tanto, ma in questa
stagione non ha ancora
raccolto nulla, anche se
Contador ha tutto per
arrivare sino in fondo.
Poi c’è il kazako,
Alexander Vinokourov, che in ammiraglia
rappresenta il governo Aru e la maglia rosa Contador [Ansa]
di un Paese che ha voglia di emergere e nello sport ho fatto per arrivare a questo
ci è già riuscito.E l’ultimo è Ru- punto e malgrado isacrificitutpert Murdoch, per interposta to questo non mi pesa per nulpersona padrone del Team la. Preferisco arrivare a un apSky per il quale il ciclismo è puntamento ben preparato e
più di un investimento.
dare sempre il massimo.
Sulla strada a rappresentarli
Il sardo parla anche della
oltre a Albert Contador ci so- sua reazione alla vittoria di Pano Fabio Aru e Richie Porte, olo Tiralongo che l’ha portato
quelli che da qui a Milano si a commuoversi: «È stata una
giocheranno il podio, anche tappa spettacolare, abbiamo
se sul terzo al momento sono cercato di fare la gara dura e
pochi a scommetterci. Intan- per 60 chilometri ci siamo riuto, per ora, ha messo nel sacco sciti. Tutti all’Astana hanno
glialtri due prontia darsibatta- cercato di mettersi in mostra e
glia ogni volta che la strada è di remare dalla stessa parte.
salita senza farsi in fondo nes- Abbiamo fatto il gioco di squa-
Civitanova Marche 4m
Monte di Bartolo 169m 4
Fano 14m
km
90.4
dra e alla fine abbiamo conquistato una vittoria di tappa».
Buona per dare morale alle
truppe, ma intanto in classifica non si è mosso nulla. Tuttavia qualcosa si è visto, come
quei lunghi dialoghi tra lui e
Contador nel finale. «Con lui
ci siamo parlati, dopo che ci
era arrivata la notizia che Uran
era in difficoltà. A quel punto
abbiamo collaborato nel tentativo di infliggergli il maggior distacco possibile».
Crederci risulta dura, perché il colombiano dai
primigiorni è parso lontano parente di quello
che al Giro ha conquistato due volte il secondo gradino del podio.
Piuttosto i due potrebbero mettere in piedi
una strana coppia per
far saltare il banco, almeno contro Porte: «Rimane molto pericoloso», dice Arui dilui in attesa di giocarsela poi da
domenica quando finalmente cominceranno le salite
vere. Prima però ci sono quei
quasi 60 km della crono nella
terra dei vini che termineranno a Valdobbiadene e che giocano tutti per il tasmaniano.
Australiano, appunto, come il
suo padrone che poteva volere Froome in questo Giro e invece ha preferito farlo dirottare sul Tour, per impedire il bis
di Nibali. Intanto qui c’è uno
che studia per essere come il
siciliano e ha dalla sua l’età. I
25 anni di Aru giocano dalla
sua, anche se oggi a Forlì è tappa per velocisti.
Forlì 31m
Santarcangelo di
Romagna 38m
Cesena 33m
107.4
158.5
177.9
199
32
__Martedì 19 maggio 2015__
COMIZIO IN PIAZZA
Il Cavaliere a Saronno
scommette sulla vittoria
servizio a pagina 39
ROSSO DI 13 MILIONI
I NUMERI DI IERI
::: 34 Borseggi
::: 13 Scippi
::: 7 Rapine
::: 28 Truffe
::: 44 Furti in appartamenti e negozi
::: 5 Furti di autovetture
::: 6 Furti a bordo di autovetture
::: 6 Arresti
Il Pio Albergo Trivulzio
raddoppia le perdite
servizio a pagina 35
Redazione cronaca: viale Majno 42, 20129 Milano; telefono 02.999666; fax 02.99966227; email: [email protected]. Pubblicità: SpeeD Società pubblicità editoriale e Digitale, Viale Milanofiori Strada 3, Palazzo B10 - 20090 Assago (Milano); tel. 02.57577.605/640
:::
L’uscita diMajorino
Unasalaperlenozzegay
L’ultimacommedia
dellagiuntaarancione
::: TIZIANA LAPELOSA
■■■ Una saletta pubblica per celebrare un
«finto» matrimonio con tanto di benedizione: quella del Comune di Milano. L’illusione di coronare un sogno d’amore. E la certezza di creare,con largo anticipo, un potenziale bacino di voti in vista delle Comunali
del 2016. C’è di tutto nel post che l’assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino ha
pubblicato domenica su Facebook: «Sono
convinto che oltre alla stanza dove si registrano le unioni civili, a Milano avremmo
bisogno di un luogo pubblico dove poter
celebrare le Unioni in questioni. Ma come,
tipo un matrimonio? Sì», ha scritto. Majorino, dunque, vuole rendere legali i legami
gay a Milano. Dimenticando una cosa fondamentale: la legge italiana non riconosce i
matrimoni celebrati tra persone dello stesso sesso. E l’idea di destinare una location
per lo scambio degli anelli tra due donne o
tra due uomini, non essendo contemplata
nel nostro orinamento, ha tanto il sapore di
uno slogan a danno della comunità Lgbt
che, non a caso, è molto cauta sull’argomento.
Majorino, inoltre, dimentica pure il difficile iter della trascrizione dei matrimoni celebrati all’estero e che il sindaco Giuliano
Pisapia si è ostinato a trascrivere in Comune. Una circolare del ministero dell’Interno
ha chiesto di cancellare le trascrizioni. Cosa
che a Milano, tra l’altro, ha già fatto il prefetto con l’inevitabile opposizione del sindaco
arancione. Ma, in un clima pre-elettorale,
tutto fa brodo, soprattutto per l’assessore in
odore di candidatura per le primarie del
Pd. E non c’è bisogno di essere omofobi parola di cui si fa largo uso in questo periodo - per capire che l’argomento, talmente
delicato che il governo di centrosinistra fatica ad esprimersi sulle nozze gay, rappresenta un mezzo per raggiungere un obiettivo.
La sortita dell’assessore ha dunque davvero il sapore di campagna elettorale. E non
piace alla maggioranza dei diretti interessati che vedono del «fumo» nelle parole dell’assessore. E se Milano è la città con maggiore presenza di omosessuali dichiarati,
Majorino dovrebbe riflettere anche sul fatto da quando è nato il registro delle unioni
civili, soltanto 229 coppie si sono iscritte.
Forse il segno che le priorità della città sono
altre. Anche per il mondo Lgbt.
L’acconto della tassa sulla casa da versare entro il 16 giugno
Cartelle fantasma e rebus aliquote
La nuova Tasi è già un disastro
Salta il bollettino precompilato,assalto ai Caf per i conteggi ma non c’è più posto
NEL PORTALE WEB DI UNICREDIT 40MILA SCATTI DALLA TORRE DI GARIBALDI
La mappa fotografica più grande d’Italia
■■■ Dopo il caos degli ultimi
anni, e a meno di un mese dalla scadenza per il versamento
dell’acconto Tasi, la Tassa sui
servizi indivisibili che interessa
anche le abitazioni principali,
su quanto e come pagare imilanesibrancolano ancora nel buio.
DINO BONDAVALLI a pagina 35
:::
Indicazioni errate
Posteggi per le auto
senza prenotazione
Ma l’Expo non lo sa
::: MASSIMO COSTA
■■■ Milano a 360 gradi vista dal grattacielo
Unicredit di Cesar Pelli che svetta su Porta Nuova. È da qui, infatti, che sono state scattate 40mila foto per creare - grazie ad una iniziativa del
gruppo bancario - la mappa fotografica più
grande d’Italia, la terza in tutto il mondo, in cui è
racchiuso ogni angolo della città. Si chiama MilanInSight e la mappa è visualizzabile sul sito
interattivo «milanoinsight.it», insieme a dei percorsi narrativi ai quali si aggiungeranno i contributi degli utenti che vorranno raccontare la “loro” Milano.
■■■ Prima dell’inizio di
Expo, i vertici dell’evento e
il Comune hanno provato
in tutti i modi a dissuadere
i visitatori dal prendere la
macchina: «Venite con i
mezzi pubblici». Poi, dopo i primi giorni di deserto
nei parcheggioni, (...)
segue a pagina 34
Il leader leghista: tutto chiarito, il suo reddito minimo solo per gli italiani
Salvini fa pace con Maroni: «Non è grillino»
LA GUARDIA DEL TRIBUNALE
«Impossibile superare
il metal detector armati»
a pagina 37
■■■ Sul reddito di cittadinanza la Lega si è
ricompattata: ieri, dopo una riunione nella
sede milanese del Carroccio, in cui si è decisa anche la nomina del nuovo commissario
della Lega Lombarda Paolo Grimoldi, Matteo Salvini e Roberto Maroni si sono stretti la
mano su uno dei temi che ha tenuto banco
in questi giorni in via Bellerio.
FEDERICA VENNI a pagina 34
Peculato e truffa aggravata: interdittiva a Norberto Achille
Pay tv e abiticoi soldidell’azienda:nei guai presidenteFnm
::: SALVATORE GARZILLO
■■■ Peculato e truffa aggravata ai danni dell’ente
pubblico. Sono le pesanti accusate mosse dalla procura di Milano al presidente del Cda di Ferrovie
Nord Milano, Norberto Achille. Le contestazioni si
riferiscono al periodo 2008-2014 e il danno totale
all’azienda Fnm ammonterebbe a oltre 600mila euro. Soldi che, secondo le ipotesi accusatorie, sarebbero stati spesi per fini personali quali l’acquisto di
un abbonamento pay tv, scommesse sportive, capi
d’abbigliamento e altro. I carabinieri del comando
provinciale di Milano hanno notificato ad Achille
un’ordinanza applicativa della misura interdittiva
«del divieto temporaneo per sei mesi dell’esercizio
degli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle
imprese ex art. 290».Notificata, inoltre, l’informazione di garanzia a Carlo Alberto Belloni, presidente
del Collegio sindacale di FNM SpA, «indagato per
tentato favoreggiamento per aver omesso di assolvere agli obblighi di controllo conseguenti al ruolo
rivestito e, invece, adottato condotte attive finalizzate a nascondere le distrazioni di beni riconducibili
al predetto Achille». Nella nota diffusa dai militari si
legge che Achille avrebbe acquistato (...)
segue a pagina 35
UCCISA A STILETTATE
Donna ammazzata a Lodi
Fermato un egiziano
a pagina 37
34
CRONACA
__Martedì 19 maggio 2015__
@ commenta su www.liberoquotidiano.it
Carroccio diviso al Pirellone sul patrocinio al Gay Pride: slitta il voto
INDICAZIONI ERRATE
Ora Salvini fa la pace con Maroni
«Il reddito minimo? Non è grillino»
Il leader leghista: soldi solo agli italiani, il suo piano non c’entra con i Cinquestelle. Oggi vertice Bobo-Forza Italia
::: FEDERICA VENNI
■■■ E pace fu. Sul reddito di
cittadinanza la Lega siè ricompattata: ieri, dopo una riunione nella sede milanese delCarroccio, in cui si è decisa anche
la nomina del nuovo commissario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi, Matteo Salvini e
Roberto Maroni si sono stretti
la mano su uno dei temi che
ha tenuto banco in questi giorni in via Bellerio. Il leader ha
superato le remore iniziali e
ha dato il suo ok alla proposta
del governatore della Regione
sull’introduzione di un reddito di cittadinanza in Lombardia. Il via libera diSalvini è arrivato dopo un chiarimento sugli eventuali destinatari del
provvedimento: «Si tratta di
una proposta ben diversa da
quella grillina (che si rivolge
ad una platea ben più vasta,
stranieri compresi ndr), stiamo parlando di un reddito solo per cittadini italiani che non
possono essere reinseriti nel
mondo del lavoro». Cittadini
italiani residenti in Lombardia
da almeno cinque anni, ha
precisato la Regione.Oggisicapirà se l’idea di Maroni riuscirà a mettere d’accordo l’intera
maggioranza: non sono mancati, infatti, dopo l'annuncio
“
■ Con Maroni
tutto risolto, quello
della Lombardia
non è un reddito di
cittadinanza, si
tratta di fondi solo
agli italiani che
non si possono
reinserire nel
mondo del lavoro
Il presidente
Maroni e il
segretario
leghista
Matteo
Salvini: dopo
il botta e
risposta sul
reddito
minimo è
tornata la
pace [Ftg]
MATTEO SALVINI
SEGRETARIO LEGA
del provvedimento, avvertimenti, polemiche e timori di
derive assistenzialiste da parte, soprattutto, di Forza Italia e
Fratelli d'Italia. In tarda mattinata si terrà infatti un vertice
del centrodestra per trovare la
quadra, intorno al contenuto
della proposta, che sarà meglio delineato nei prossimi
giorni, e intorno alla terminologia. Mentre ieri, infatti, la coordinatrice azzurra Mariastel-
la Gelmini, pur lanciando segnali di apertura, ha precisato
di non voler più sentir parlare
di «reddito di cittadinanza»,
ma di «politiche attive del lavoro» e di «sostegno agli indigenti», il Nuovo Centrodestra ha
rilanciato - con le parole del
presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo- proponendo il«Reis», ovvero ilreddito economico di inclusione sociale, che si fonda su parame-
tricertificati dipovertà, disituazione familiare e territoriale.
La maggioranza resta invece divisa sul patrocinio della
Regione al Gay Pride del prossimo 27 giugno: la decisione,
che era ieri all'ordine giorno, è
stata rinviata alla prossima settimana, su richiesta del vicepresidente del Consiglio regionale, il leghista Fabrizio Cecchetti. Ufficialmente per approfondimenti, in realtà per
trovare un escamotage che
metta tutti d'accordo, diversamente da quanto accaduto lo
scorso anno quando il patrocinio fu dato con il voto determinante dello stesso Cecchetti
che scatenò polemiche all'interno della Lega e in tutta la
maggioranza. Questa volta, la
soluzione potrebbe essere
l'astensione di Cecchetti che
provocherebbe la bocciatura
del patrocinio.
Posteggi per le auto
senza prenotazione
Ma l’Expo non lo sa
::: segue dalla prima
MASSIMO COSTA
(...) è arrivato il contrordine ufficiale con l’invito a
salire in macchina: «I mezzi pubblicifiunzionano bene, ma anche i parcheggi». Quello che non funziona, rispetto ai maxiposteggi, sono le informazioni
che vengono date ai turisti. Ancora ieri, all’infopoint di Rho-Fiera, gli addetti ripetevano che la prenotazione dei parcheggi
creati per l’evento era «assolutamente obbligatoria».Falso.Sideve prenotare solo nelposteggio di Cascina Merlata, quello più
vicino ai padiglioni,mentre ad Arese e e Trenno
(dove ieri c’era un pugno
diauto) si può entrare senza limitazioni. Anche sul
web e al centralino le informazioni non sono chiare
e spesso risultano contradditorie. In vista del prolungamento dell’apertura a
mezzanotte, sarà fondamentale aumentare i visitatori in auto, perché le
corse del metrò difficilmente saranno potenziate dopo l’accordo chiuso
con i lavoratori tra mille
polemiche.Se sivuole portare la gente ai parcheggi,
la prima cosa da fare sarebbe dire loro esattamente come fare a raggiungerli.
CRONACA
__Martedì 19 maggio 2015__
35
@ commenta su www.liberoquotidiano.it
L’acconto per pagare la tassa sulla casa scade il 16 giugno
Bollettini e aliquote: la Tasi è già nel caos
Salta la cartella precompilata,assalto ai Caf per i conteggi ma non c’è più posto. Il Comune: nessuna variazione rispetto all’anno scorso
::: DINO BONDAVALLI
I TURNI PER EXPO
■■■ Dopo il caos degli ulti-
mi anni, scanditi dal varo di
nuove imposte locali e dall’adozione di metodi di calcolo
in grado di mettere in crisi anche i commercialisti più navigati, speravano che almeno
nel 2015 il pagamento di tasse e tributi sarebbe filato liscio. Invece, a meno di un
mese dalla scadenza per il
versamento dell’acconto Tasi, la Tassa sui servizi indivisibili che interessa anche le abitazioni principali e la cui prima rata va pagata entro il 16
giugno, i milanesi brancolano ancora nel buio. Non bastasse il fatto che neanche
quest’anno Palazzo Marino
manderà alle famiglie il modello F24 precompilato con i
datinecessari per il pagamento,lasciando ai cittadini l’onere di provvedere al calcolo
della tassa, a rendere ancora
più incerta la situazione è il
ritardo con cui il consiglio comunale affronterà la discussione sulle aliquote e le detrazioni da adottare quest’anno.
Anche se dall’assessorato al
Bilancio guidato da Francesca Balzani assicurano che
«per Tasi e Imu non cambierà nulla rispetto all’anno scorso», lasciando intendere che
tutto rimarrà come nel 2014,
le incertezze su ciò che potrà
accadere restano.
«Con le varie manovre che
il governo dovrà fare per tamponare il buco sulle pensioni
potrebbero venire meno i finanziamenti statali che consentono di adottare esenzioni e detrazioni», spiega Fabrizio De Pasquale, consigliere
diFi a Palazzo Marino.«Significa che, per quanto a Milano
l’aliquota non possa aumentare perché è già al massimo
(2,5 per mille), l’amministrazione potrebbe decidere di riconsiderare la detrazione per
i redditi fino a 21mila euro».
Lo scorso anno l’amministrazione arancione aveva infatti adottato un complesso
meccanismo di calcolo nel
tentativo di rendere più equa
l’applicazione della tassa. Ne
era nato un vero e proprio
rompicapo, con sconti da un
massimo di 115 a un minimo
di 24 euro in base al valore
catastale dell’immobile e al
reddito del proprietario, e detrazioni di 20 euro per ogni
figlio a carico fino a 26 anni
d’età, per un massimo di 60
euro ad abitazione. Un meccanismo che, nonostante il
modulo per il calcolo online
disponibile anche quest’anno sul portale del Comune,
aveva messo in seria difficoltà non solo i cittadini, ma anche Caf e commercialisti.Scene che rischiano di ripetersi
«tanto più che il consiglio comunale non ha ancora cominciato a trattare l’argomento Tasi, quindi i contribuenti
dovranno pagare l’acconto
con le vecchie regole e aspettare eventuali novità che potranno far lievitare il saldo di
fine anno», prosegue De Pa-
I sindacati dei ghisa
«Rivedere l’accordo
sugli straordinari»
squale.Una possibilità «prevista dalla Legge di stabilità»,
sottolinea Tommaso Di Buono, responsabile Caf della Cisl di Milano, «ma che di certo
non fa felice il cittadino, che
vorrebbe avere da subito certezze su quel che si troverà a
pagare a dicembre».
Nessuna sorpresa, quindi,
che «le nostre agende per
quanto riguarda ilcalcolo della Tasi siano già piene fino al
15-16 giugno, anche in virtù
del fatto che l’anno scorso
con il 730 si chiudeva a maggio, tranne poche cose, mentre quest’anno si arriva a fine
“
■ Con le manovre per tamponare
il buco delle pensioni potrebbero
mancare i soldi per le detrazioni
FABRIZIO DE PASQUALE, FORZA ITALIA
■ Le agende per il calcolo Tasi
sono già piene fino a metà giugno
TOMMASO DI BUONO, CAF CISL
■ Per Tasi e Imu non cambierà
niente rispetto all’anno scorso
FRANCESCA BALZANI, ASSESSORE
giugno». Decisamente più libere le agende del servizio tributi del Comune. Complice
il fatto che la scadenza della
tassa non è ancora stata pubblicizzata, ieriera ancora possibile ottenere un appuntamento in via Larga chiamando il centralino lo 02.0202.
Una buona notizia in un
contesto che resta tutt’altro
che rassicurante. «Per quest’anno le istituzioni ci avevano promesso una semplificazione e un’unica imposta comunale, invece non si è visto
nulla di tutto ciò», ha concluso Di Buono.
Nuove tensioni tra i sindacati dei ghisa e il comando sul fronte dell’accordo
per Expo. Dopo l’annuncio che, diversamente da
quanto stabilito nell’accordo sindacale, il bonus
per gli agenti impegnati
nei servizi per l’esposizione verrà distribuito anche
a chi sarà impegnato in
orario ordinario, i rappresentanti dei lavoratori tornano a ribellarsi.Sul tavolo del comandante Tullio
Mastrangelo sono così arrivate 3 lettere nell’arco di
una settimana. Se Cgil, Cisl, Uil chiedono «con la
massima urgenza un incontro per poter dare corrette informazioni ai lavoratori», dal Sulpm arriva
una rivendicazione «sui
criteri con cui è stato formato il team di super graduati che seguiranno
Exp» e su come «verranno distribuiti i 4 milioni di
incentivi», spiega il segretario Daniele Vincini. Più
dura la posizione delle
Rsu. «Se ci sono state modifiche unilaterali ai termini del protocollo Expo
c’è il rischio di un comportamento antisindacale»,
spiega Giovanni Aurea,
delegato Rsu polizia locale. «I criteri non trasparenti rischiano di far pensare
a favoritismi e a un possibile danno erariale».
D. BON.
I conti della Baggina
Il Pio Albergo Trivulzio raddoppia le perdite
Il bilancio 2014 chiuso con 13,4 milioni di rosso: nel 2013 il buco era fermo a 7 milioni. Sotto accusa i flop delle aste degli immobili
NORBERTO ACHILLE
Pay tv e abiti coi soldi pubblici
Interdittiva al presidente Fnm
::: segue dalla prima
SALVATORE GARZILLO
(...) un «abbonamento alla pay tv, capi
d’abbigliamento, pasti non di lavoro,
scommesse sportive, materiale elettronico con i fondi della società» per 110mila
euro circa; avrebbe «ceduto alla moglie e
ad un figlio due schede telefoniche intestate alla società, che ne sosteneva i costi per
125mila euro circa»; avrebbe «ceduto in
uso esclusivo ad un figlio due autovetture
aziendali noleggiate ad un costo di 220mila euro circa, a cui erano elevate contravvenzioni al codice della strada per 125mila euro circa»; infine, concludono i carabinieri avrebbe «chiesto il rimborso in contanti di spese effettuate utilizzando la carta di credito aziendale per 22mila euro circa».
■■■ Il bilancio, firmato dal commis-
sario Claudio Vito Sileo, porta la data
del30 aprile. E, in fondo al conto economico del 2014, segna un rosso di
13,4 milioni di euro. Il Pio Albergo
Trivulzio aumenta le perdite: nel
2013 si era chiuso l’esercizio con un
buco di 7,1 milioni di euro, cifra quasi raddoppiata in dodici mesi. Un periodo nel quale è passata sulla Baggina l’ennesima bufera con le dimissioni delcda e la nomina del commissario (il 30 dicembre). L’aggravarsi della perdita, si legge nella relazione che
accompagna la delibera sul bilancio,
«è quasi raddoppiata sia per l’incremento dei costi, riconducibili alla gestione corrente e al fondo svalutazione crediti, sia per l’assenza di plusvalenze derivante dalla mancata vendita di immobili del patrimonio aziendale».Si torna sempre lì,agliimmobili del Trivulzio già al centro delle inchieste del 2010 generate dallo scandalo «Affittopoli». I ricavi degli affitti,
in realtà, sono aumentati del 6% nel
2014; il problema riguarda soprattut-
L’ingresso principale del Pio Albergo Trivulzio [Fotogramma]
to le vendite: nel 2014, si legge nella
relazione, «non è stato venduto nessun immobile a differenza del previsto».Le diverse strategia,per la gestione del patrimonio, compreso l’ingresso della Cassa depositi e prestiti,
«non hanno dato esito positivo». I
flop delle aste, dunque, hanno avuto
un grande impatto sul bilancio «non
essendo stata generata nessuna plu-
svalenza a differenza dei 20 milioni
previsti nel budget 2014». Non è
escluso, a questo punto, che il rendiconto del 2014 generi un’altra bufera
politica, e che l’opposizione in Comune metta sotto accusa il centrosinistra di Palazzo Marino, che ha la
maggioranza in cda rispetto alla Regione.
M. COS.
36
__Martedì 19 maggio 2015__
CRONACA
__Martedì 19 maggio 2015__
37
@ commenta su www.liberoquotidiano.it
La strage a Palazzo di Giustizia
L’uomo al metal detector
«Impossibile che Giardiello
sia passato con la pistola»
La guardia di turno in via San Barnaba: «Sarebbe scattata la massima allerta
e l’avrei perquisito». La Procura di Brescia: nessun controllo aggiuntivo sul killer
::: SALVATORE GARZILLO
PAOLO GARGANTINI
Ex assessore
di Monza
si suicida
Un colpo di pistola: si è suicidato così Paolo Gargantini, ex assessore alle attività produttive del comune di Monza. Un revolver,
regolarmente posseduto,
e quindi quello sparo, nel
suo ufficio, in azienda, tra
le sue carte. Lo ha trovato
un collaboratore che si è
precipitato nella stanza
dopo quel rumore inatteso, ieri mattina, intorno alle 10.20. E per lui non c’è
stato nulla da fare.
Sono bocche cucite quelle
dei carabinieri della compagnia di Cassano d’Adda
che non rilasciano alcun
particolare sulla vicenda.
Assieme a loro, in quegli
uffici della ditta di costruzioni San Marco a Cernusco sul Naviglio dove l’uomo si è tolto la vita, sono
subito accorsi i parenti.
Gargantini aveva fatto colazione, come al solito, in
un bar del paese alle 8.30.
Poi la tragedia. Ex componente della giunta di centrodestra monzese, era
un imprenditore di successo e un politico noto.
Almeno nella sua Monza
dove era stato anche presidente dei giovani industriali e vicepresidente di
Confindustria. Il suo nome era comparso nelle
carte dell’inchiesta Briantenopea, che ha portato all’arresto di Peppe o' Curt,
ma Gargantini non era indagato. Tanto che anni fa
proprio lui non aveva negato quella conoscenza:
«Esposito l’ho sentito più
di una volta e l’ho anche
incontrato. Ma non sono
mai stati fatti favoritismi». Ignoti i motivi del gesto.
■■■ Ormai ci siamo assuefatti al “mistero di Giardiello” e nessuno si indigna del
fatto che oltre un mese dopo la strage in tribunale
non si sia ancora capito come ha fatto a entrare un uomo armato.Non si è neppure capito da che porta è passato, tanto meno se gliagenti di guardia lo hanno perLA MAPPA DEGLI INGRESSI
quisito o anche soltanto
controllato.
A sinistra la mappa degli ingressi del Tribunale, a
destra uno dei metal detector in corrispondenza delle
«Guardi, gliel’assicuro: se
entrate; secondo l’ipotesi della Procura di Brescia,
Giardiello fosse passato
Giardiello sarebbe passato sotto il metal detector [Ftg]
con una pistola dal metal
detector, il dispositivo
avrebbe segnato 4 asterischi, il livello massimo di al- trollati con scanner manuachiamato finora. Ma che io
CITTÀ STUDI
lerta. E io l’avrei perquisito le l’uomo che lo precedeva
l’abbia fatto entrare con la
fino a trovargli l’arma». A nella fila e quello che lo sepistola, ve lo garantisco, è
parlare è il vigilante che, se- guiva.Lui,non sicapisce anun’assurdità».
condo l’ultima
cora bene per
Delle due,una:o Giardielricostruzione
quale strano
lo è riuscito a superare i condella procura
motivo,avrebtrolli (che siano dall’ingresHa molestato per giorni una ragazza di 26 anni contattata so libero o da quello con
di
Brescia,
be avuto l’ok a
su Facebook con appostamenti mirati davanti al negozio metal detector), oppure la
avrebbe fatto
passare nonodove lei lavora. Fino a sabato mattina, quando gli agenti di pistola era stata nascosta alpassare Claustante l’indicaCittà Studi hanno arrestato il ragazzo italiano di 25 anni, l’interno del tribunale in
dio Giardiello
tore del metal
incensurato, in via Eustachi. Da una prima ricostruzione, precedenza. In questo caso
senza perquidetector sela ragazza sarebbe stata contattata sul social network. So- dovremmo iniziare a pensasirlo nonostangnasse che c’estenendo di essere un ex compagno di scuola, ha comin- re a un complice. La seconte il suono d’alra qualcosa di
ciato a riempirla di messaggi nonostante lei non avesse da ipotesi è difficile da imlarme del meanomalo. Il viaccettato l’amicizia. Martedì scorso, il ragazzo si è presen- maginare per il profilo deltal
detector.
gilante,
in
tato per la prima volta nel negozio dove la vittima lavora l’assassino improvvisato e
«Ecco, vedete Claudio Giardiello [Ftg]
ogni caso, sachiedendo di parlarle. Lo stesso ha fatto nei giorni seguen- per le poche dichiarazioni
se uno passa
rebbe sereno,
ti, fino a venerdì, quando lo stalker ha preso a pugni ogget- che ha rilasciato subito docon una moneta in tasca il sicuro di aver fatto il proti e spintonato passanti dicendo di voler parlare con la po l’arresto:«Quando ho sudispositivo segna un asteri- prio lavoro con coscienza.
donna e di voler morire. Sabato la 26enne ha raccontato perato il varco ho pensato:
sco rosso, ma se uno passa «Non ho niente da nascontutto alla madre e poi ha denunciato le molestie. Lo stesso se mi fanno passare con la
con una pistola,come sto fa- dere, sono tranquillo. I pm
giorno lo stalker è stato arrestato in flagranza di reato.
cendo io adesso, di asteri- comunque non mi hanno
pistola, lo faccio... ».
C. OSM.
schi ne spuntano quattro racconta al sito “Giustiziami” - E nessuno, neanche il
più impreparato tra noi,
non farebbe altri controlli.
Per prassi invece non si insiste con chi fa segnare una
sola tacca, che viene fatto
passare anche senza approAmmazzata a 52 anni nella casa dove viveva da sola. L’uomo, che la vittima conosceva, bloccato in serata a Fiumicino
fondimenti».
■■■ Uno stiletto e un amico egivent’anni,da quando cioè si era seNei giorni scorsi le indagiziano fermato all’aeroporto di Fiuparata dal marito. Condivideva la
ni di Brescia hanno ribaltamicino prima di lasciare il Paese. Il
casa solo col suo amato beagle. Il
to quanto finora raccontato
primo potrebbe essere l’arma del
procuratore capo di Lodi Vincendagli investigatori e dal prodelitto, il secondo l’assassino. Sozo Russo, che coordina le indagini
curatore capo di Milano Edno i due punti su cui si concentrainsieme ai sostituti procuratoriEmmondo Bruti Liberati. Che
no le indagini dei carabinieri che
ma Vittorio e Nicola De Caria, avela mattina del 9 aprile Giarlavorano sulla morte di Antonia
va chiesto agli investigatori di apdiello non è entrato da via
D’Amico, per tutti Antonella, la
profondire e scavare proprio nella
Manara confondendosi tra
madre separata di 52 anni che dovita privata della donna. Gli inquigli addetti ai lavori (magari
menica pomeriggio è stata trovata
renti, infatti, erano convinti che l’omostrando un falso tesseriin casa sua con due profonde ferimicidio fosse maturato all’interno
no da avvocato) bensì da
te al petto. A scoprire il cadavere è
del contesto della sfera personale,
via San Barnaba, dove c’è
stato suo figlio che, secondo quanescludendo che uno sconosciuto
un varco misto che consento raccontato agli investigatori,
avesse suonato alla porta del quarte il passaggio con tessera al
non la sentiva da alcuni giorni. La
to piano.
personale dei tribunale e
casa a soqquadro aveva fatto pen- Carabinieri davanti all’ingresso della casa dove è stata uccisa la donna [Ansa]
Da una prima analisi (in attesa
l’ingresso sotto il metal desare che al quarto piano di corso
dei risultati dell’autopsia) sembra
tector a tutti gli altri.
Mazzini 76 ci fosse stata una rapi- tivo dell’omicidio che, al momen- era capitato spesso di sentire ru- che la vittima sia stata colpita all’alPrima di uccidere tre perna finita male. Ora, però, gli investi- to, non ha un movente chiaro.
mori, urla e latrati di cane proveni- tezza dell’emitorace e appena sotsone e ferirne altre due con
gatori ritengono che si sia trattato
La donna non aveva nemici, per re dall’appartamento della D’Ami- to il seno con un’arma sottile che
una Beretta 98Fs calibro
del tentativo di depistaggio dell’egi- questo i carabinieri hanno iniziato co, che una volta ha chiesto l’inter- potrebbe essere uno stiletto. Ieriso9x21, Giardiello avrebbe atziano di 38 anni. L’uomo è stato a cercare tra gli amici a partire da vento della polizia. Quegli stessi ru- no stati sequestrati i cassonetti del
traversato la porta metallibloccato ieri pomeriggio in aero- quell’egiziano contro il quale sem- mori sarebbero stati uditi dai vicini condominio per controllare se l’asca. I fotogrammi delle teleporto con un passaporto scaduto. bra avesse anche sporto denuncia anche a un’ora compatibile con la sassino abbia gettato l’arma all’incamere (a bassa risoluzioSuccessivamente è stato portato a in passato per maltrattamenti. I vi- morte.
terno.
ne) del tribunale dimostreLodi per essere interrogato sul mo- cini dicono che negli ultimi mesi
La vittima viveva da sola da circa
rebbero che sono stati conS. GAR.
Si finge ex compagno di scuola su Facebook
Poi la molesta: arrestato a 25 anni per stalking
L’omicidio di Lodi
Donna uccisa a stilettate: fermato egiziano
38
CRONACA
__Martedì 19 maggio 2015__
@ commenta su www.liberoquotidiano.it
TuttoMilano
Mercati
■ MOMPIANI - Via Panigarola - zona 4
■ FIAMMINGHINO - Via Fiamminghino - z. 3
Oggi
■ PAPINIANO - Piazza Sant’Agostino - zona 1
■ GAETA - Via Gaeta - zona 9
■ PASCARELLA - Via Pascarella - zona 8
■ GIUSSANI - Via Giussani - zona 6
■ A. VENEGONi - Via A. Venegoni - zona 7
■ SAN MINIATO - Via San Miniato - zona 9
■ MARTINI - P.Le Martini - zona 4
■ BARIGOZZI - Via A. Mazzucotelli - zona 4
■ STROZZI - Via Strozzi - zona 6
■ PARETO - Via Pareto - zona 8
■ B. MARCELLO - Via B. Marcello - zona 3
■ VASARI - Via Vasari - zona 4
■ RANCATI - Via Rancati - zona 2
■ BONOLA - Via A. Cechov - zona 8
Domani
■ VESPRI SICILIANI - Via Vespri siciliani - zona 6
■ EUSTACHI - Via Eustachi - zona 3
■ BENTIVOGLIO - Via Bentivoglio - zona 7
■ VIALE MONZA - Viale Monza - zona 2
■ FAUCHE' - Via Fauchè - zona 8
■ BORSI - Via Borsi - zona 6
■ VAL DI LEDRO - Via Val di Ledro - zona 9
■ GARIGLIANO - Piazza Minniti - zona 9
■ CERMENATE - Via Cermenate - zona 5
■ VITTORELLI - Via Vittorelli - zona 2
■ GRATOSOGLIO SUD - Via Saponaro - zona 5
■ DE CAPITANI - Via De Capitani - zona 9
■ ZURETTI - Via Zuretti - zona 2
::: le lettere
Chiusura al traffico: Via Cristina
Belgioioso e via G.B. Grassi: chiusura al
traffico (definitiva) di via Cristina
Belgioioso, con deviazione di tutto il traffico veicolare in entrata e uscita da
Milano sulla Strada Statale n° 233
"Varesina”. Traffico difficoltoso in:
Proseguono i lavori stradali in: via
Beltrami, via Fanti, viale Forlanini, via
Tobagi, p.le Lotto, p.za Gerusalemme,
p.le Cimitero Monumentale, via Luigi
Nono, via Cenisio, via Messina, via
Arona, via Stephenson, via Belgioioso,
via Adamello, via Vigliani, via Gavirate,
Vi invitiamo a scrivere lettere brevi. La redazione si riserva il diritto di tagliare o sintetizzare i testi
CANTIERI/2
Operaio solitario per la M4
Chiara Loris
Milano
Commenta anche
su Fb e Twitter
@liberomilano
GLORIA MULTISALA
CORSO VERCELLI 18 - TEL. 0248008908
ANTEO SPAZIOCINEMA
VIA MILAZZO, 9 - TEL. 026597732
Mia madre
Ritorno al Marigold Hotel
Sarà il mio tipo?
Il racconto dei racconti
15.30-17.50-20.20-22.30
15.10-17.40-20.10-22.30
15.30-17.50-20.20-22.30
15.00-17.30-20.00-22.30
APOLLO SPAZIOCINEMA
GALL. DE CRISTOFORIS 3 - TEL. 02780390
Il racconto dei racconti
Il racconto dei racconti
Forza maggiore
Leviathan
Interstellar
Mia madre
Samba
ARCOBALENO FILMCENTER
13.00-15.30
22.00-V.O.SOTT.
13.00-15.15-17.30-19.45-22.00
18.20-21.00
13.00-15.00-18.00-21.00
13.00-15.30-18.00-20.00-22.10
13.00-17.30-19.50
VIALE TUNISIA 11 - TEL. 199208002
Whiplash
Il racconto dei racconti
Forza maggiore
ARIOSTO SPAZIOCINEMA
15.20-17.40-20.00-22.15-V.O.
14.40-16.55-19.15-21.30
14.40-17.00-19.15-21.30
VIA ARIOSTO, 16 - TEL. 0287085730
Latin Lover
La famiglia Belier
15.10-19.10
17.10-21.10
ARLECCHINO
VIA S. PIETRO ALL’ORTO, 9 - TEL. 0276001214-899678903
Sarà il mio tipo?
15.30-17.50-20.10-22.30
BELTRADE
VIA OXILIA, 10 - TEL. 0226820592
Il figlio di Hamas
The Repairman
Figlio di nessuno
Cimap! Cento italiani matti a Pechino
Giulio Cesare - Compagni di scuola
15.00-V.O.SOTT.
16.50
18.30-V.O.SOTT.
20.10
22.00
CENTRALE MULTISALA
15.00-17.30-20.00-22.30
15.00-20.00
17.30-22.30-V.O.SOTT.
CINEMAX SAN CARLO
VIA ENRICO MOROZZO DELLA ROCCA, 12 - TEL. 02 48199689
Riposo
COLOSSEO
V.LE MONTE NERO, 84 - TEL. 0259901361-899678903
Il racconto dei racconti
Mad Max: Fury Road
Avengers: Age of Ultron
Adaline - L’eterna giovinezza
Samba
Mia madre
DUCALE MULTISALA
15.00-17.20-19.55-22.30
15.00-17.40-20.05-22.30
15.00-18.00-21.00
15.30-17.50-20.20-22.30
15.00-22.30
17.50-20.20
PIAZZA NAPOLI 27 - TEL. 199208002
Il racconto dei racconti
Mad Max: Fury Road
Mia madre
Turner
Avengers: Age of Ultron
Ritorno al Marigold Hotel
ELISEO MULTISALA
15.00-16.50-19.10-21.30
14.40-16.55-19.10-21.30
14.45-17.20-19.25
21.00
15.00
17.45-21.30
VIA TORINO 64 - TEL. 0272008219-899678903
Ritorno al Marigold Hotel
Se Dio Vuole
Leviathan
Il racconto dei racconti
Calvario
MEXICO
15.00-17.30
20.30-22.30
15.30-18.30
15.00-17.20-19.55-21.15-22.30
15.00-17.50-20.20-22.30
15.00-17.30-20.00
14.50-18.40-20.25-22.30
16.30
22.10
VIA SAVONA, 57 - TEL. 0248951802
Second Chance
Let’s go
Le streghe son tornate
16.00-18.00
20.00
21.30
Bllackk sea
14.15-17.00-22.40
Ritorno al Marigold Hotel
19.50
Berserk - L’epoca d’oro - Capitolo III - L’avvento
20.15-22.30
Doraemon Il Film
15.15-17.45
The Divergent Series: Insurgent
15.30-18.30-21.30
Avengers: Age of Ultron
16.10-19.20-22.30
Il racconto dei racconti
14.10-17.00-19.50-22.35
L’ultimo lupo
15.30-18.30-21.30
UCI CINEMAS CERTOSA
VIA STEPHENSON, 29 - TEL. 892960
Mad Max: Fury Road
13.30-16.20-19.20
Mad Max: Fury Road (3D)
22.15
Il racconto dei racconti
13.00-16.00-19.00-22.00
Avengers: Age of Ultron
12.30-16.00-22.10
Mad Max: Fury Road
15.30-18.30-V.O.
One More Day
12.30-14.50-17.10-19.30-21.50
Fast & Furious 7
13.00-16.00-19.00-22.00
The Gunman
11.50-14.25-17.00-19.35-22.10
Adaline - L’eterna giovinezza
11.50-14.20-16.50-19.20-21.50
Child 44 - Il bambino n. 44
12.30-15.30-18.30
Mad Max: Fury Road
21.45
Doraemon Il Film
11.50-14.15-16.40
Run all Night - Una notte per sopravvivere
19.00
Berserk - L’epoca d’oro - Capitolo III - L’avvento
21.30
Adaline - L’eterna giovinezza
17.10
Child 44 - Il bambino n. 44
19.40
The Gunman
22.30
Adaline - L’eterna giovinezza
20.10
Run all Night - Una notte per sopravvivere
22.40
Avengers: Age of Ultron
17.00
Mad Max: Fury Road
17.00-19.50-22.40
Berserk - L’epoca d’oro - Capitolo III - L’avvento
20.15-22.40
Doraemon Il Film
17.15
Il racconto dei racconti
17.00-19.45-22.30
I 7 nani
17.00
Avengers: Age of Ultron
19.20-22.30
The Divergent Series: Insurgent
21.30
L’ultimo lupo
18.30
Fast & Furious 7
19.45
Home - A Casa
17.30
One More Day
22.40
VIALE CONI ZUGNA, 50 - TEL. 0289403039
VIALE VITTORIO VENETO 2 - TEL. 0277406300
ODEON - THE SPACE CINEMA
VIA SANTA RADEGONDA, 8 - TEL. 892111
ORFEO MULTISALA
Mad Max: Fury Road (3D)
Doraemon Il Film
Adaline - L’eterna giovinezza
Avengers: Age of Ultron
Mad Max: Fury Road
PALESTRINA
15.15
15.00-17.40
20.15-22.30
17.00-19.50-22.30
15.00-17.30-20.00-22.30
Latin Lover
Mi chiamo Maya
SPAZIO OBERDAN CINETECA ITALIA
VI Trento Film Festival a Milano
16.00
18.30
VIALE ABRUZZI, 28/30 - TEL. 0229531103
Mad Max: Fury Road
15-17.30-20-22.30
Avengers: Age of Ultron
15-18-21
Ritorno al Marigold Hotel
15.30-17.50-20.10-22.30
Adaline - L’eterna giovinezza
15.30-17.50-20.10-22.30
Calvario
15.30-17.50-20.10-22.30
Run all Night - Una notte per sopravvivere
15-20.10
Child 44 - Il bambino n. 44
17.50-22.30
UCI CINEMAS BICOCCA
VIALE SARCA, 336 - TEL. 892960
Adaline - L’eterna giovinezza
14.45-17.15-19.50
Child 44 - Il bambino n. 44
22.15
Mad Max: Fury Road
14.15-17.00-19.50-22.35
Mad Max: Fury Road (3D)
15.45-18.30-21.15
Le vacanze del piccolo Nicolas
15.10
Avengers: Age of Ultron
18.00-21.15
Run all Night - Una notte per sopravvivere
22.40
The Gunman
14.40-17.25-20.05
Se Dio Vuole
15.10-17.30-20.00-22.15
Doraemon Il Film
14.20-16.50
Forza maggiore
19.30
La famiglia Belier
22.10
Calvario
15.00-17.30-20.00-22.25
One More Day
15.00-17.25-20.05-22.20
Fast & Furious 7
16.10-19.20-22.30
Ooops! Ho perso l’arca...
14.05
Humandroid
22.35
I 7 nani
14.50-17.20
Samba
19.55
Nomi e cognomi
14.50-17.15-20.10-22.30
17.00-19.00-21.15
HINTERLAND
ASSAGO
VIALE FIORI - TEL. 892960
VIA PALESTRINA, 7 - TEL. 0287241925
PLINIUS MULTISALA
VIA TORINO 30/32 - TEL. 02874826
Whiplash
Maraviglioso Boccaccio
Citizenfour
Il racconto dei racconti
Se Dio Vuole
Cenerentola
Il racconto dei racconti
p.za Clotilde, 1; p.za Cinque Giornate, 6; c.so S. Gottardo, 1; v.le Zara, 38;
v. R. Di Lauria, 22.
Aperte 24h: Via Boccaccio, 26; V.le Famagosta, 36; Stazione Garibaldi (P.za S,
Freud); p.le Stazione Porta Genova 5/3 ang. via Vigevano 45; v.le Lucania,
6; Corso Magenta, 96; v.le Testi, 90
UCI CINEMAS FIORI
C.C. LA CORTE LOMBARDA - TEL. 02954164445
ARCADIA
Avengers: Age of Ultron
17.00-19.50-21.10-22.40
Run all Night - Una notte per sopravvivere
22.45
Mad Max: Fury Road
17.15-18.00-20.15-21.00-22.50
Berserk - L’epoca d’oro - Capitolo III L’avvento
17.30-20.20-22.40
Mad Max: Fury Road (3D)
18.00
I 7 nani
17.00
Il racconto dei racconti
17.30-20.50-22.10
Sarà il mio tipo?
17.05-20.00
Doraemon Il Film
17.20-20.20
Child 44 - Il bambino n. 44
22.30
Home - A Casa
17.40
Forza maggiore
17.10-19.40
Adaline - L’eterna giovinezza
19.45-22.20
The Gunman
20.10-22.35
Ritorno al Marigold Hotel
17.50
BUSNAGO
MOVIE PLANET
C/O CENTRO COMMERCIALE IL GLOBO - TEL. 039 695182
Mad Max: Fury Road
16,30-19,00-21,30
Run all Night - Una notte per sopravvivere
21,30
Ritorno al Marigold Hotel
19,00
Doraemon Il Film
16,40
I 7 nani
17,00
Adaline - L’eterna giovinezza
19,00
Berserk - L’epoca d’oro - Capitolo III - L’avvento
21,30
Avengers: Age of Ultron
18,30-21,30
Child 44 - Il bambino n. 44
18,40
Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza
21,15
Mad Max: Fury Road (3D)
17,30-20,30
CERRO MAGGIORE
THE SPACE
VIA TURATI, 62 - TEL. 892111
Mad Max: Fury Road
16.20-19.10-22.00
One More Day
16.50-19.15-21.40
Doraemon Il Film
16.20-18.55
Avengers: Age of Ultron (3D)
21.30
Adaline - L’eterna giovinezza
16.15-19.00-21.50
Avengers: Age of Ultron
16.00-19.05-22.15
Il racconto dei racconti
16.00-19.00-22.10
Mad Max: Fury Road (3D)
18.05
Fast & Furious 7
16.05-19.05-22.15
The Gunman
16.05-18.50-21.35
Mad Max: Fury Road
17.30-20.30
Child 44 - Il bambino n. 44
16.25-22.15
Run all Night - Una notte per sopravvivere
19.35
Berserk - L’epoca d’oro - Capitolo III - L’avvento
21.30
MELZO
ARCADIA MULTIPLEX
Il racconto dei racconti
Avengers: Age of Ultron
The Gunman
Mommy
Mad Max: Fury Road
Mad Max: Fury Road (3D)
20.50
19.50
22.30
21.00-VO.SOTT.
21.10-22.40
20.00
PADERNO DUGNANO
LE GIRAFFE
VIA BRASILE, 4 - TEL. 0291084250
Mad Max: Fury Road (3D)
Avengers: Age of Ultron (3D)
Fast & Furious 7
Adaline - L’eterna giovinezza
Mad Max: Fury Road
Avengers: Age of Ultron
Run all Night - Una notte per sopravvivere
Avengers: Age of Ultron
Child 44 - Il bambino n. 44
Berserk - L’epoca d’oro - Capitolo III L’avvento
Avengers: Age of Ultron
Calvario
Mad Max: Fury Road
PIOLTELLO
Concerto d’organo
a Sant’Ildefonso
FOTOGRAFIA Fino al 30
maggio,nello spazio Raw
di corso di Porta Ticinese
69, sarà allestita la mostra
fotografica “Ritratti al
Vento” di Nadia Cadeddu. Protagonista è il vento e con lui gli effetti che
genera quando muove
elementi e sensazioni.
Un esercizio che si compone di immagini e visioni, come sempre succede quando ci si ritrova a
doversi confrontare con
ciò che non si vede.
Un’applicazione di tecnica, di esplorazione del
mondo con le sue luci, i
colori e i sogni filtrati. Un
progetto che vuole indagare il tema del ritratto, in
una accezione onirica e
utopica. Obiettivo, lenti e
diaframma sono esposti
a diverse sollecitazioni,
tecniche ed atmosferiche.
Corso di Porta Ticinese
Fino al 30/05. Ingr. libero
VIA MARTIRI DELLA LIBERTA` - TEL. 0295416444
The Divergent Series: Insurgent
18.30-21.30
Avengers: Age of Ultron
17.45-21.00
One More Day
17.30-20.10-22.25
Child 44 - Il bambino n. 44
19.30
Home - A Casa
17.15
Run all Night - Una notte per sopravvivere
22.25
Mad Max: Fury Road
17.10-19.50-22.35
Mad Max: Fury Road (3D)
16.50-19.30-22.10
Berserk - L’epoca d’oro - Capitolo III - L’avvento
20.15-22.30
Doraemon Il Film
17.30
Fast & Furious 7
22.25
I 7 nani
17.15
The Gunman
19.50
Adaline - L’eterna giovinezza
22.00
L’ultimo lupo
18.30
Il racconto dei racconti
17.05-19.50-22.35
BELLINZAGO LOMBARDO
Turno notturno
(dalle ore 21 alle ore 8,30)
I ritratti al vento
di Nadia Cadeddu
APERITIVO Un aperitivo
all’Incontro, in via Pietro
Giannone 4 a Milano,
per presentare il progetto
Glab è in programma domani pomeriggio alle 18.
La serata servirà a presentare l’iniziativa sull’arredo che ha come matrice
comune il Neoclassico,
prendendo in considerazione soltanto gli aspettti
formali del 1700 con una
rivisitazione del minimalismo.Le strutture portanti degli arredi sono state
progettate in ferro, impreziosito dalle naturali sfumature delle ossidazioni
o da interventi pittorici
che si differenziano dai
piani e dalle decorazioni
applicate. Del progetto
sull’arredo Neoclassico
fanno parte Davide Grosso, Giampaolo Celada,
Cristina Meucci e Daniele Reggio.
Domani, via Giannone 4
Ore 18. Ingresso libero
Piazza Oberdan, in questi mesi, è piena
di cantieri. Sul lato dell’ex Diurno, trovo
che la necessità di un restyling non fosse
più prorogabile. Bene quindi un intervento. Sul lato opposto, verso viale Piave, trovo invece che si stia compiendo l’ennesimo scempio ai danni degli automobilisti:
la carreggiata, complice il trasloco delle
edicole, si è ristretta a una corsia provocando numerose code. Al centro, i lavori
per la nuova banchina del tram si stanno
prolungando ben oltre l’avvio di Expo, e
provocheranno un taglio aiposti auto della zona, già decurtati con gli interventi
della giunta arancione degli ultimi anni.
Ora si è aperto un nuovo cantiere anche
di fronte al casello di Porta Venezia. In
sostanza, la circonvallazione ora va a finire in un imbuto provocato da ruspe e
transenne. Ci potrei scommettere: anche
dopo la fine dei lavori, i restringimenti artificiali, i dossi e tutti i nuovi dissuasori
provocheranno nuovi disagi a chi va in
macchina e magari - malauguratamente
- ha bisogno di lasciare la macchina parcheggiata in zona. La crociata arancione
contro le auto, ormai, raggiunge vette fuori da ogni buon senso.
Davide Carabelli
e.mail
MILANO
Turno diurno
■ CENTRO c.so V. Emanuele II, 15; v. Torino, 52; v. Carducci, 11; v.
Pontaccio, 22; v. Lamarmora, 2. ■ NORD v. Mac Mahon, 111; v. degli
Imbriani, 28; p.za Oberdan, 4; v. Casarsa, 13; v.le F. Testi, 90; v. Viviani 2.
■ SUD p.za Bonomelli, 4; v. M. Pichi, 9; v. Renzo e Lucia, 3; v. Lodovico il
Moro, 163. ■ EST p.za Caiazzo, 2; v. Chavez, 19; v. Pacini, 30; Via Negroli,
55; v. P. Sottocorno, 1; v. Ciceri Visconti, 10; V. Ronchi, 31. ■ OVEST v.le C.
Troya, 11; v.le S. Gimignano, 13/a; v. Faccioli, 2; v. Etna, 2; v. Morgantini, 14;
v. Trenno, 15; v.le Cassiodoro, 12; p.za Baiamonti, 1.
via Primaticcio, S.S. 33 del Sempione/via
Gallarate/ Molino Dorino e via Vincenzo
da Seregno x via Astesani dove si possono creare problemi alla circolazione
dovuti alla presenza dei cantieri.
Attenzione: Chiusura Dell'area di servizio Cascina Gobba Ovest: Per lavori di
riqualificazione e ammodernamento, si
rende necessario mantenere i seguenti
provvedimenti:- Fino alle ore 24:00 del
31 Luglio 2015, l’Area di Servizio Gobba
Ovest (Km 9+720) in carreggiata sud
(direzione A1-Bologna) rimarrà chiusa in
modo permanente.
Arredi neoclassici
Serata all’Incontro
I lavori in Porta Venezia
Giorni fa, passeggiando nel quartiere Città Studi dove abita mia figlia, mi sono imbattutta nei cantieridella nuova Metropolitana in viale Argonne. Quella che, una
volta completata, dovrebbe arrivare fino
all’aeroporto di Linate. Un cantiere infinito - credo sia lungo più di cento metri ma allo stesso tempo abbandonato.
Quel giorno c’era soltanto un operaio, o
almeno così mi è sembrato visto che l’uomo all’interno della recinzione aveva la
divisa da lavoro e la protezione in testa.
Ma non faceva nulla. Di questo passo
quando sarà pronta la nuova linea?
(dalle ore 8,30 alle ore 21,00)
::: appuntamenti
Le lettere via e-mail vanno inviate a: [email protected]
Via posta vanno indirizzate a: LiberoMilano - viale L. Majno 42, 20129 Milano.
CANTIERI/1
Farmacie
16.30-19.30-22.15
19.15-22.30
18.50-21.50
16.50-19.15-21.40
17-20-22.40
17.30-20.30
18.30-21
19-22
16.30-19.20-22.20
17.40-20.15-22.30
18.15-21.15
17.50-20.15-22.40
18.30-21.30
UCI CINEMAS PIOLTELLO
VIA SAN FRANCESCO, 33 - TEL. 892960
I 7 nani
17.20
Run all Night - Una notte per sopravvivere
19.35-22.15
Calvario
17.30-19.50-22.15
L’ultimo lupo
18.30-21.30
Mad Max: Fury Road | Imax (3D)
18.30-21.30
The Divergent Series: Insurgent
18.30-21.30
Mad Max: Fury Road
17.00-19.40-22.20
Il racconto dei racconti
17.00-19.40-22.20
One More Day
17.10-19.45-22.10
Doraemon Il Film
17.20-19.50-22.20
Nomi e cognomi
17.20-19.45-22.00
Adaline - L’eterna giovinezza
17.15
Berserk - L’epoca d’oro - Capitolo III - L’avvento
20.15-22.30
MUSICA Per celebrare i
50 anni dell’organo della
chiesa di Sant’Ildefonso,
domani sera è in programma alle ore 21 un concerto
per organo e tromba: dalle
ore 21, infatti, si esibirà il
duo composto da Antonio
Frigè, famoso concertista
internazionale, e il figlio
Matteo Frigè (alla tromba).
La serata prevede musiche
diBach, Manfredini, Torelli,Vivaldi e Stanley. Appuntamento alle ore 21 nella
chiesa di Sant’Ildefonso in
piazza Damiano Chiesa a
Milano. L’organo di marca
Tamburini, che nel 1964
era la più grande fabbrica
di organi italiana, conta 2
tastiere, 25 registri, 1.701
canne e due consolles: una
superiore, vicino al corpo
d’organo, per i concerti; e
una inferiore, vicino all’altare, per accompagnare le
celebrazioni.
Domani, ore 21, piazza
D. Chiesa. Ingr. libero
Le vacanze del piccollo Nicollas
Avengers: Age of Ultron
Child 44 - Il bambino n. 44
Fast & Furious 7
Home - A Casa
Se Dio Vuole
The Gunman
ROZZANO
C.SO PERTINI, 20 - TEL. 892111
17.10
19.20-22.30
19.45-22.40
16.50
17.30
19.50
22.10
THE SPACE
Il racconto dei racconti
15.35-18.30-21.30
Mad Max: Fury Road
17.40-20.30
Avengers: Age of Ultron (3D)
17.50-21.00
Doraemon Il Film
17.20-19.55
Run all Night - Una notte per sopravvivere
22.25
Mad Max: Fury Road
16.05-22.15
Child 44 - Il bambino n. 44
19.15
The Gunman
16.15-19.00-21.50
Adaline - L’eterna giovinezza
15.55-18.40-21.20
Fast & Furious 7
15.00-18.00-21.00
One More Day
16.20-18.50-21.10
Avengers: Age of Ultron
15.10-18.20-21.40
Doraemon Il Film
16.30-19.00
Berserk - L’epoca d’oro - Capitolo III - L’avvento
21.30
Mad Max: Fury Road (3D)
16.00-18.45-21.40
Mad Max: Fury Road
15.35-18.25-21.15
SAN GIULIANO MILANESE
MOVIE PLANET
S.S. 9 VIA EMILIA, ANGOLO VIA TOLSTOJ - TEL. 02 98245409
I 7 nani
17,20
Mad Max: Fury Road (3D)
19,50
Berserk - L’epoca d’oro - Capitolo III - L’avvento
22,30
Mad Max: Fury Road
17,20-19,50-22,30
Storie pazzesche
21,15
Adaline - L’eterna giovinezza
16,30-19,00
Doraemon Il Film
17,20-19,50
Child 44 - Il bambino n. 44
22,30
Avengers: Age of Ultron
16,30-19,30-22,30
SESTO SAN GIOVANNI
C/O CENTRO SARCA - TEL. 0224860547
SKYLINE MULTIPLEX
Ritorno al Marigold Hotel
15.10-19.50-22.20
Il racconto dei racconti
15.20-17.10-18.10-20.00-21.15-22.30
Home - A Casa
17.45
Mad Max: Fury Road
17.10-20.00-22.30
Avengers: Age of Ultron
15.20-19.20-21.20-22.15
Berserk - L’epoca d’oro - Capitolo III L’avvento
15.20-20.00-22.20
The Gunman
15.10-17.40-20.10-22.35
Doraemon Il Film
15.10-19.30-21.45
Mad Max: Fury Road | Imax (3D)
15.20-19.00-21.45
VIMERCATE
THE SPACE CINEMA TORRIBIANCHE
VIA TORRI BIANCHE, 16 - TEL. 892111
Mad Max: Fury Road
18.00-20.50
Mad Max: Fury Road (3D)
18.40-21.30
Il racconto dei racconti
17.50-21.00
Child 44 - Il bambino n. 44
18.25-21.40
One More Day
16.35-19.00-21.25
Avengers: Age of Ultron
17.15-20.35
Avengers: Age of Ultron
16.45-20.00
Doraemon Il Film
17.10-19.45
Calvario
18.35-21.20
Run all Night - Una notte per sopravvivere
22.20
Il racconto dei racconti
18.50-22.00
Mad Max: Fury Road
19.20-22.10
Adaline - L’eterna giovinezza
18.30-21.15
Fast & Furious 7
16.45-19.30-22.10
Opera di Parigi: L’histoire de Manon
19.15
Avengers: Age of Ultron (3D)
21.45
The Gunman
18.45-21.35
Mad Max: Fury Road
16.30
Berserk - L’epoca d’oro - Capitolo III - L’avvento
21.30
CRONACA
__Martedì 19 maggio 2015__
39
@ commenta su www.liberoquotidiano.it
Le amministrative del 31 maggio
LA RASSEGNA
Il Cavaliere a Saronno
scommette sulla vittoria
«Lega da sola? Assurdo»
In mostra a Milano
le sculture «rosa»
dell’arte asiatica
Berlusconi in campo per l’azzurro Gilli: «Qui viveva mio padre, tornerò vincitore»
Centrodestra diviso: lumbard e Fdi scelgono un altro candidato. «Mossa insensata»
::: MARCO TAVAZZI
■■■ L’aggressione nei confronti di Silvio Berlusconi è
stata solo una piccola parentesi in un giorno di festa per il
popolo azzurro. Un fatto che
non ha minimamente scalfito l’entusiasmo delle centinaia di simpatizzanti ed elettori
di Forza Italia, che hanno
riempito la piazza per ascoltare il comizio del loro leader,
venuto a Saronno per sostenere la corsa a sindaco diPierluigiGilli.Una battaglia difficile,perché gli azzurrinon hanno contro solo il centrosinistra, che ha espresso la maggioranza uscente, ma anche
gli ex alleati leghisti, che hanno scelto di correre da soli.
La giornata saronnese di
Berlusconi è iniziata con una
doppia visita a due importanti industrie della città, la Tci
Led, esempio di innovazione
e internazionalizzazione, e la
storica Illva, che produce il
mitico amaretto Di Saronno,
il liquore famoso in tutto il
mondo. Un’altra tappa importante è stata il Milan Club
STRETTA DI MANO
E COMIZIO IN PIAZZA
Berlusconi stringe la mano
al candidato azzurro
Pierluigi Gilli; a destra i
sostenitori di Forza Italia
in piazza [Ftg e Ansa]
Femminile Stella, il primo
fun club rosa del mondo.
Quindi l’ex premier ha visitato la casa natale del padre,
Luigi Berlusconi, nato proprio a Saronno. All’ex premier è stato anche donato il
certificato di nascita del padre. Poi, verso le 15, è arrivato
in centro, dove lo attendeva il
suo popolo. Durante il comizio, ha posto il problema della «defezione» degli alleati.
«Non capisco perché Lega e
Fratelli d’Italia non abbiano
deciso di correre con noi,
una scelta insensata. Danno
solo un vantaggio alla sinistra». Quindi una promessa:
«Se vinceremo a Saronno faremo una grande festa a mie
spese e tornerò qui con voi».
Berlusconi ha anche parlato
del regalo che gli è stato fatto:
«Mi hanno consegnato un
bellissimo regalo: l’attestato
dinascita di mio padre,firmato da mio nonno cameriere.
Vivevano qui a Saronno e anche io ho tanti ricordi di questa bellissima città. Per questo voglio tornarci da vincitore».
Ad accompagnarlo nel
tour saronnese la “padrona
di casa”, l’eurodeputata Lara
Comi, che è anche segretaria
provinciale del partito. Ma
anche il consigliere regionale
Luca Marsico.Berlusconi,dopo il comizio, ha attraversato
la folla in un corridoio “protet-
to” dai cordoni delle Forze
dell’Ordine.Ma non siè negato ai sostenitori che lo acclamavano, fermandosi a stringere le mani dei simpatizzanti. Uno di loro lo ha chiamato
pernome e quando Berlusconi gli ha stretto la mano, lui
gli ha detto: «Grazie di tutto».
Berlusconi si era già fermato a salutare le persone che lo
attendevano alsuo arrivo. Appena sceso dall’auto, un uomo in carrozzina gli è andato
incontro. Berlusconi lo ha salutato e si è fermato qualche
momento a parlare con lui.
E Lara Comi ha commentato la giornata sottolineando come «ancora oggi non
c’è nessuno in grado di eguagliare sulla scena politica un
uomo come Silvio Berlusconi».
Si chiamava Wu Zethian,
detta Luce, la donna che
nel VII secolo d. C. regnò
in Cina per più di 50 anni
creando una propria dinastia e cambiando il cognome in Zhao, che significa
Luce, prima di farsi incoronare imperatore. Ed è
ispirata a questa donna di
rara intelligenza, e quindi
al fascino e alle sfaccettature delle donne orientali, dal Giappone al Nepal,
dalla Cina all’India, la mostra «Luce, immagini femminili nell’arte asiatica»,
aperta fino al 30 maggio
in via Manzoni 12 con ingresso libero nell’ambito
del «Milano Asian Art
2015». Porcellane, sculture in bronzo, statuette lignee, inchiostri e dipinti
di varie dinastie, raccontano la vita familiare di donne lavoratrici e custodi
della serenità familiare attraverso l’universo erotico e l’evoluzione del costume di nobildonne e non.
E così viene a galla anche
il quotidiano di principesse, suonatrici, lavoratrici
e donne oggetto costrette
ad ogni tipo di sacrificio
per aumentare la loro forza attrattiva: basti pensare alla fasciatura dei piedi
per farli sembrare più piccoli. Donne coraggiose, e
spesso deboli, che rispecchiano anche la situazione della donna di oggi.
__Martedì 19 maggio 2015__

Documenti analoghi

Berlusconi - WordPress.com

Berlusconi - WordPress.com * Con: "I 100 CAPOLAVORI DELLA MUSICA CLASSICA" CD 1 € 2,00; "I MIEI GIORNI CON ORIANA FALLACI" € 7,00; "IL TEATRO DELLE MASCHERE" € 11,00; "50 SUPERALIMENTI" € 9,00.

Dettagli

Le interviste di

Le interviste di premier italiano, Matteo Renzi. L’obiettivo è di stabilire una posizione comune su come affrontare la crisi causata dalla decisione del popolo britannico di uscire dall’Unione europea. Domani la Me...

Dettagli