Bibliografia dantesca

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Bibliografia dantesca
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BIBLIOGRAFIA DANTESCA
C O M P IL A T A
DAL SIG. VISCONTE C0L0MB DE BATINES.
« Rida di questi studii assidui e minuti chi
può rider della Divina Comm edia, d’ uno
dei più gran m iracoli della mente umana.
(G . M o n t a n i . Antologia, X L I I I C. 12 6 .)
TOMO I
P A R T E P R IM A
PRATO
T IP O G R A F IA F . A L B E R G H E T T I E C .
MDCCCXXXXV.
BIBLIOGRAFIA
DANT E S CA
BIBLIOGRAFIA DANTESCA
O SSIA
CATALO GO D ELLE E D I Z IO N I , T R A D U Z IO N I, C O D IC I M A N O SC R ITTI E COM ENTI
DELLA D IV IN A COM M EDIA E D E LLE OPERE M IN O RI D I D A N T E ,
SEGUITO DALLA SERIE D E ' BIO G R A FI D I L U I
C O M P IL A T A
DAL SIG. VISCONTE COLOMB DE BATINES.
TRADUZIONE
ITALIANA
FATTA SUL MANOSCRITTO FRANCESE D ELL’ AUTORE.
" R id a d i q u e sti stu d ii assidui e m in u ti c h i
può
rid e re d e lla D iv in a C o m m e d ia , d ’ un o
d ei p iù g ran m ira co li d e lla m en te u m an a,
(G .
M o n ta n i.
A n to lo g ia , XLIII. C. 126.)
T O M O P R IM O
PRATO
TIPOGRAFIA ALDINA ED ITR IC E
MDCCCXXXXV.
Di q uest'opera sono stati tirali 500 esem plari, 25 de quali in caria
grave o colorila, in 4 ., più un esem plare unico in 4. grande, c a r a d’An­
nona y , p e r S. A. l. e R. il Gran Duca di Toscana.
À M. VI LL E M A I N ,
M E M B R E D E L ’A C A D É M IE F R A N Ç A ISE , P A IR D E F RA N C E ,
A N C IE N M IN IS T R E D E L ’ IN ST R U C T IO N P U B LIQ U E, ETC. ETC.
M ONSIEUR,
L 'idée de recueillir les Annales bibliographi­
ques de l' A llig h ieri, m' a été suggérée p a r la le­
cture de la belle étude littéraire sur la Divine
Comédie que vous avez improvisée à la Sorbonne
il y a quelques années . C’ était donc en quelque
sorte un devoir pour moi de vous adresser cette
M onographie, f ruit de longues et consciencieuses
recherches, et j ’ ajouterai que je m' estime tout
honoré de pouvoir la placer sous le p atronage
de l ' éloquent pro fesseu r, qui p a r son seul mé­
rite , a su s' élever a u x premières dignités de
l' E ta t. Je serai h eu reu x , Monsieur, si vous dai­
gnez agréer avec bienveillance l' hommage de cette
compilation , qui se recommande plus p a r le nom
du sublime Poète F lorentin , que p a r celui de vôtre
tout obscur et respectueux serviteur
Florence, 1.er A oû t 1845.
Vic.,te
C
olomb
de
B a tin es.
\
AVVISO PRELIM ANI RE DEL COMPILATORE
La presente opera vuol’ essere corredata di una
introduzione , la quale dovrebbe naturalmente tro­
varsi in fronte del primo tomo : m a , poichè è mio
intendimento di dire in essa quali e quante ricer­
che e con che metodo io abbia intraprese per la
mia compilazione , e di far menzione altresì di tutti
que’ cortesi che si saranno compiaciuti onorarmi
delle loro amichevoli com unicazioni, mi sono deciso
a mandarla fuori coll’ ultima parte dell’ opera. Aff i n
chè p oi si possa collocarla in fronte del primo tomo ,
la numerazione della medesima sarà separata ; e le
terrà dietro una N o ta delle opere consultate, delle
q u a li, per non moltiplicare di soverchio ripetizioni
inutili, sono stato contento a dare una sommaria in­
dicazione nel corso del mio lavoro.
Chi voglia considerare, che questa Monografia
comparisce alle stampe in una lingua poco a me fa­
miliare , mi perdonerà , spero , facilmente un certo
numero di parole storpiate e qualche data falsa che
sono trascorse, per colpa dello stampatore o mia ,
in questa prima parte. A ciò si avrà cura di rim e­
diare, quanto sia possibile, per mezzo di un’Errata
ad ogni parte dell’ opera posto alla fine di ciascuna
di esse, e di un' E rra ta generale alla fine dell’opera.
VIII
Essendo mia intenzione di unire al secondo e ul­
timo volume un Supplemento per le giunte e cor­
rezioni , dichiaro che sarò grato a tutti coloro che
vorranno notarmi gli errori o le omissioni riscontrate
per essi nel mio lavoro. E potranno dirigere le loro
osservazioni al D irettore della Tipografia A ld in a a
P rato (T o sc a n a ).
PARTE PRIMA.
BIBLIOGRAFIA PROPRIAMENTE DETTA
DELLA DIVINA COMMEDIA.
Dante sem ble ê t r e l e p o è t e d 'u n e é p o q u e .
Lamartine. Discours de reception à
l’Academ ie F ra n ç a ise .
NOTIZIE PRELIMINARI
D escrizion e d’ una degnissim a
D a n te, di F r. C ionacci.
stam pa
di
Ms. autografo del secolo X V III, di 43 carte in foglio, nella
Magliabechiana (classe V II, n.° 919), preceduto da u n a prefazione
A l discreto lettore.
F r. Cionacci, m orto nel 1714, colla com pilazione di questo lavo­
ro , rim asto inedito, m irava a d are una indicazione di tu tti i docu­
m e n ti, tanto a stam pa quanto m anoscritti, necessari a consultarsi
p er u n a b uona edizione di D ante, che egli proponeva in 100 volu­
m i in 8 ., uno per canto. Ogni volum e avrebbe dovuto contenere
un arg o m ento, u n ’ alleg o ria, una traduzione latina a fro n te , e
tu tti i conienti fatti sopra quel can to , per modo d’esplicazione, per
modo d esposizione, per modo di lettura, per modo d'annotazione, e
chiosa. Dopo questi diversi conienti disposti p er ordine cronolo­
gico dovea venire u n com ento nuovo composto sulla scorta di
quelle opere dove si trovano spiegali o com entali vari luoghi
della D ivina C om m edia. O ltre a questi cento v o lu m i, l’ edizione
doveva essere preceduta da tre volum i supplem entari contenenti
l’ Introduzione ed i P rolegom eni, vale a dire gli elogi e le difeso
di D an te , le tavole sinottiche delle tre C antiche, le descrizioni
dell’ in fe rn o , del P u rgatorio e del P arad iso , un ritratto di D ante,
ed un a figura per ciascuna C antica. A ltri tre volum i supplem en­
ta ri av rebber dovuto chiudere questa p u b b lic az io n e, nei quali
doveano en tra re le Opere minori di D ante, un Indice delle voci più
oscure, il Rim ario del M iniati riveduto ed a u m en ta to , le Concor­
danze, e u n Indice universale.
Il lavoro del Cionacci è quasi tu tto b ibliografic o , m eno gli
estratti di qualche o p e ra , e la riproduzione delle Tavole Sinotti­
che del B uom m attei sopra l’in fern o e il P u rg a to rio , accom pagnato
da quella sul Paradiso da lu i stesso composta e rim asta in ed ita;
l’ au to re non fa che indicare i docum enti a stam pa o m an o scritti,
4
NOTIZIE PRELIMINARI
il cui esame v errebbe opportuno per p o rtare ad esecuzione l’ edi­
zione da lui disegnata. M aggior ordine si vorrebbo nella disposi­
zione delle m aterie di quello ve ne pose il Cionacci, a cui pa­
recchie volle accadde di to rn are a ripetere lo indicazioni medesi­
m o. Aggiungi che i l lavoro non è te rm in ato , non com prendendo
p er cosi d ire che le N otizie appartenenti ai tre tomi antecedenti a
tutte l' Opere : 1e Notizie per li cento tomi della Divina Commedia
non com inciano che alla penultim a c a rta . Dietro questa opera del
Cionacci sono stato poste altre 10 carte scritte di sua m ano conte­
nenti sotto i l titolo di N otizie di Dante da mettersi a suoi luoghi va­
r ie cose relative a D ante estratte d a lla Appendix ad libros de Pontefice
del C a r d i n a l Roberto B ellarm ino, e dai Discorsi d i Vincenzo
B o rg h in i.
• ,
Un’ a ltra copia m anoscritta e autografa se ne trova nella M a
gliabechiana (classe V I I , Codice 467) con questo tito lo : Lezione
sopra una celebre edizione di D ante, e memorie per ciò, e form a un
volum e in foglio di 44 carte o parti di carte. Q u esta, che non è che
u n prim o abbozzo dell’opera del Cionacci, come ne fanno fede le
cancellature che si trovano qua e là negli articoli rip o rtati poi nel
Codice superiorm ente d escritto , contiene l’ indicazione di alcuni
docum enti dei quali non è cenno nella copia a b u o n o , e che si
collegavano colla p arte successiva e non eseguita del suo lavoro.
Il q u a le , consideralo com’opera bibliografic a , potette essere
di non poca im portanza all’epoca che fu fatto ; m a non lo sarebbe
o g g ig io rn o . Ed io che l’ho avuto sott’ occhio quando questa m ia
com pilazione toccava già presso al suo te rm in e, non vi ho tro ­
v a to , salvo l’indicazione di qualche lavoro su D ante inedito tu t­
to ra o sm a rrito , alcuna notizia cho mi sia giunta nuova.
Meh u s, Vita del T r a v e rs a ri, fac. cl xxv I — Negri, S critt. Fiorent. fac
193. — Giorn. de’ L etter. di Venezia, XVIII. 452.
Disegno per una nuova edizione del Poema
di Dante.
B ib lioth. I ta l. del F o n ta n in i, I. 383-385.
Piano per una nuova edizione della Divina
C om m edia di Dante A li g h ie r i , degna di lui e
della sua patria , di Giuseppe Pelli.
Lavoro inodilo pubblicato nell’ Antologia di F ire n ze , X X X .
fac. 109-11 1 .
NOTIZIE PRELIMINARI
5
Piano per una nuova edizione di D an te, esi­
bito dal Canonico Dion isi.
Sta nel fasc. 11 de’ suoi Aneddoti, dalla fac. 96 alla 111.
Ved. il Cap. Miscellanea Dantesca.
Proposta di una nuova edizione della Divina
C o m m e d ia , e sue parti , di Filippo Scolari.
Si trova nei capitoli X V I, X V II, e X V III del suo Ragiona­
mento della Intelligenza della Divina Commedia. (P a d o v a , 1 8 2 3 ,
in 4 . ) .
Lo Scolari proponeva u n ’ edizione della D ivina Commedia in
4 volum i in 4. disposti co ll’ ordine che appresso:
I. Preparazione sto rica , e V ita di D ante con illustrazioni.
II. Testo del Poem a confrontato sopra i Codici e le m igliori
e d iz io n i.
III. Tre libri della ragione p oetica.
IV . In d ici, cioè: V ocabolario della D ivina C om m edia; — R i­
m ario;
D escrizioni, S im ilitu d in i, Sen ten ze; — Nomi d elle per­
so n e , dei luoghi e città; — Indice delle m aterie e cose notabili
d ell’ opera.
N ella Gazzella di Venezia d ell’ 11 aprile 1 8 2 0 , n .° 8 1 , fu pub­
blicata una Lettera indirizzata da Bartolom m eo Gamba a F ilip p o
S co la ri, nella quale v ien e eccitalo a in traprendere un edizione
della D ivin a C om m edia.
A ntologia, XXV. 16-17.
Catalogo di molte delle principali Edizioni
( e traduzioni ) che sono state fatti della D ivin a
C o m m e d ia , disposto per ordine cronologico e
arricchito di qualche osservazioni da G. Volpi.
Pubblicato in fronte d ell’edizione di Padova, 1727, (I. x x x i i Questo catalogo contiene l’ indicazione di 55 edizioni o tra­
duzioni della D ivina C om m edia, com presovi quella del 1727. F u
riprodotto litteralm en te n elle edizioni di Venezia, 1739 (I. VIII
- XVIII) , e Firenze, 1771 (I. x x x ii - liv . ) .
X L V ).
C atalogo di m olte delle principali edizioni
che sono state fatte del sublim e Poeta.
6
NOTIZIE PRELIMINARI
Inserito fra i prelim inari d ell’ edizione di Venezia, 1749 (1.
Contiene i titoli di 5 4 edizioni dal 1472 al 1739; od è
com pendio di quel del V o lp i, aggiu n tevi alcune osservazioni.
lv iii - l x ii ).
Suite
d ’ éditions
rares du D ante au
n om
bre de 24, a v e c l e s expositions , observations ,
d iscou rs, etc. concernant sa vie et ses oeuvres.
Senza luogo, 1 7 8 6 , in 8. di 22 fac.
Q uesto ca ta lo g o , da n essu n o , per quel ch’io mi sa p p ia , ram ­
m entato fin q u i , può riguardarsi com e una rarità bibliografica ;
l’ unico esem plare a mia notizia si trova nella P alatina. E ap ­
pendice d’ altro catalogo in tito la lo : Cabinet de M . L . D. (l’ abate
di B u lle da N an cy) contenant plusieurs éditions tres rares du 15e
siècle et quelques unes du commencement du 16e , senza lu o g o , 1786,
in 8. L’elen co d elle edizioni di D a n te non abbraccia che le primo
11 faccie ; le rim anenti sendo consacrate a una colleziono P etrar­
chesca .
Questa collezion e fu acquistata d alla Biblioteca R eale di Stutt
g a r d . V edi la N otizia che dà di questa Biblioteca il Gondoliere di
V en ezia , n .' 4 e 6 del 1845.
C atalogue de 80 E dition s et T raductions de
la Divine C o m é d ie , par le Chev. A rtaud.
P ubblicato in fine della sua traduzione francese del Paradiso
(fac. 4 6 3 - 4 8 8 ) . Un supplem ento a questo catalogo pose poi l’ A r­
taud d ietro alla traduzione d ell’ Inferno (fac. 4 4 4 - 4 4 5 ) , ed un a l­
tro dietro a q u ella del Purgatorio (fac. 4 0 5 -4 0 6 ) . Può anche co n ­
sultarsi a questo proposito la Vie du Dante del m ed esim o , fac.
5 1 2 -5 2 6 .
Serie dell’ edizioni ( e traduzioni ) della Di­
vina C om m edia che si sono fatte fin’ ora e che
giunsero a nostra notizia : disposta per ordine
c ro n o lo g ic o , ed illustrata con alcune osserva­
zioni bibliografiche risguardanti le più rare e
pregevoli.
Inserita in fino del tomo IV d ell’ediz. di Roma 1815 (fac.
1 1 7 -1 4 0 ) , e riprodotta in fine del tomo III dell'altra pur di Roma
NOTIZIE PRELIMINARI
7
1820. Fu com pilata sopra i cataloghi del Volpi e del cavaliere
A rta u d , m a con aggiunta di molto osservazioni, o di un a conti­
nuazione fino al 1 8 1 5 ; lo edizioni o traduzioni del Poem a di
D anto di cui vi si dà notizia ascendono a 98.
L a medesima.
S ta in fine del tom o l ' dell’ediz. di Padova, 1 8 2 2 , d alla fac.
537 alla 574. Gli editori della M inerva, aiu tali in questa loro in ­
trap resa dal m archese G ian Giacomo T riv u lzio , non si ristrin sero
ad una semplice rista m p a , ma vi contribuirono del proprio non
poco, continuando e com piendo il lavoro degli editori di R om a.
Essi giunsero a raccogliere le indicazioni di 136 edizioni o tra ­
duzioni, cioè: 20 dal 1472 al 1 5 0 0 , 40 dal 1500 al 1 6 0 0 , 5 dal
1600 al 1 7 0 0 , 34 dal 1700 al 1 8 0 0 , 37 al 1800 al 1822.
C atalogo delle più importanti edizioni della
Divina C om m edia , estratto dalla Serie de'testi
di lingua di Bartolom m eo G am b a , ora dallo
stesso riveduto ed aumentato.
P ubblicato dal sig. Angelo Sicca in seguito della sua Rivista
delle varie lezioni della Divina Commedia, P adova, 1 8 3 2 , in 8.
fac. 5 9 -6 4 . Nella ultim a edizione dei Testi di lingua del Gam­
b a , 1 8 3 9 , com parve nuovam ente riveduto ed au m en ta lo , fac.
1 2 0 -1 3 4 .
Serie dell’ edizioni della Divina Commedia.
In serita nell’edizione di L ondra, 1 8 4 2 , t. IV . fac. 8 5 -1 4 0 .
Non è a l t r o che una riproduzione testuale del Catalogo dell’edi­
zione P a d o v an a, se ne togli alcune riflessioni critiche di Ugo F o ­
scolo tr a tte , la più gran p a rte , dal suo Discorso sul testo della Di­
vina Commedia. P are che l’esule ita lia n o , alle cui cure è dovuta
questa edizione postum a delle fatiche D antesche del Foscolo, non
porlasso in questo lavoro bibliografico tu tta la diligenza desidera­
b ile , dacché l’ edizioni di Fuligno e di Jesi , 1 4 7 2 , vi si trovano
ram m entale due volle ciascuna. Ino ltre il catalogo, che sarebbesi
potuto continuare fino a ll’anno 1 8 4 2 , si chiude coll’edizione di
Padova 1822.
Biblioteca Dantesca del secolo deci monono, di
Giuseppe Picci.
i
8
NOTIZIE PRELIMINARI
Form a l' Appendice terza de N uovi studi su Dante di quest’au ­
to re . Brescia , tipogr. della M inerva, 1843, in 8. (fac. 2 6 7 -2 8 5 ).
L avoro eccellente, e fallo con molto am o re , m a tu ttavia non
così com piuto come la m ateria vorreb b e. M olle delle tante e ta n to
lunghe rice rc h e, cui ho dovuto sobbarcarm i nella m ancanza di
un giornale di bibliografìa ita lia n a continuato e com piuto (1),
avrebbem i risparm iato la Biblioteca del P ic c i, eli’ io non potei ve­
dere se non quando questo mio lavoro toccava già presso al suo
fin e, se in quella vece mi si fosse porto il destro di consultarla a
tem po ed a mio bell’agio. E veram ente, sebbene il desiderio di
condurre la parie m oderna della mia Bibliografia con q u ella mag­
giore esattezza che m i fosse possibile m ’ abbia arm ato di tan ta
pazienza da p ercorrere da capo a piedi presso che tutti i giornali
le tte ra ri d’ I ta lia , e un num ero immenso di cataloghi di lib r i,
l’ opera del sig. Picci h a p u r potuto offrirm i qualche indicazione
p er me n u o v a. Essa è divisa in cinque p a r ti. 1.« E d izio n i ed illu ­
strazioni generali della Divina Commedia nell'idioma italiano, 39
articoli ; 2 .a Versioni ed illustrazioni della Divina Commedia in altri
idiom i, 17 artic o li; 3 .a Illustrazioni speciali, 116 artico li; 4 .a E di­
zioni ed illustrazioni delle Opere minori di Dante, 22 artico li; 5 .a
Illustrazioni della Vita di Dante, 18 a rtic o li.
C atalogo Dantesco.
C om prendente quasi 80 edizioni o traduzioni di D an te , e va­
rie opere relative alla vita di lu i; sta nel M oniteur de la librairie
di P a rig i, n.° 6 del 1845, fac. 8 9 -9 5 . Queste opere fanno p arte
della Librairie etrangère de T héophile B arrois.
C atalogo delle principali edizioni della Divina
Comm edia.
(1)
T re giornali di bibliografia italiana io conosco, pubblicali dal princi­
pio di questo secolo in quà . Il prim o è il G iornate bibliografico universa ­
le , pubblicato a M ilano dal 1807 al 1811 per la tipografia Son zogno liscilo
fuori fino in 34 fascicoli, m a de’quali non ho potuto trovare che alcuni po­
chi. Il secondo, pubblicalo a P a rm a nel 1828 dal sig. Fr. P astori, non
visse che soli due anni. Il terzo è quello fondato a M ilano nel 1835 dal
libraio Stella, il quale, com ecché s'abbia su gli altri due un prim ato non
contradetto, non offre però a gran pezza l’ indicazione di tutti i libri che
veggono la luce in Italia, colpa non dell’egregio com pilatore, m a sì della
mancanza di un luogo di deposito legale per le pubblicazioni italiane, quale
lo hanno i Francesi.
NOTIZIE PRELIMINARI
9
M anuel du libraire del B ru n et, 4 .a edizione, P a rig i, Silve­
stre, 1842, II. 13-21 ; - B ib liographisces lexicon dell’E b e rt, Lipsia,
Brockhaus, 1821, I. 438-445.
Manuale bibliografico Dantesco , o sia Descri­
zione analitico-critica di tutte le edizioni delle
opere in prosa e in versi di D a n t e , e degli
scritti qualunque di diversi autori intorno alle
m ed esim e, per cura di Alessandro T o r r i , V e ­
ronese.
L avoro tu tto ra in e d ito , del quale non son venuto a n o tizia
che pochi giorni prim a di rim ettere il mio m anoscritto allo stam ­
p ato re , nello scorrer ch’io faceva il volum e prim o delle Opere
m inori di D ante edite dal signor T o rri sul finire del 1843. Non
posso nè vo dissim ulare quanto a prim a giunta m’ increscesse, e
q u anto tuttavia m’incresca il saperm i cosi tu tt’ad un tratto sulla
medesima via b attu ta da un erudito Dantesco di nom e già sì chia­
r o , e sì per ingegno come por istudi tanto di me più abile a sten­
dere gli annali bibliografici di D ante; p u re , ben considerala la
cosa, mi parvo il mio lavoro non dovere rim a n er im pedito per
quello del signor T o rri; chè anzi alla presente com pilazione es­
senzialm ente bibliografica u tile ed opportuno com pimento v e rrà
l ’opera del T orri em inentem ente critica e rag io n ata.
E qui parm i da dire delle lunghe cure e del grande am ore con
che e nazionali e stran ieri si dettero a cercare e a raccorre quanlo
di raro e di pregevole tro v aro n o , o s’avvisarono di tro v a re , in
fatto di edizioni delle Opere di D an te , trib u to d ’onore ch’ebbe
dai posteri anche un altro sommo ita lia n o , il Petrarca (1). P rim o
per o rd in e di tempo si presenta l’ abate di R u lle da N an cy , della
( 1)
I l dottor Marsand di Padova aveva riunito una grande e preziosa
collezione delle opere del P e tra rc a , di cui pubblicò un catalogo ragionato
sotto il titolo di biblioteca P etrarchesca (M ilano, Giusti, 1826, in 4 .o ):
ora ella esiste nella Biblioteca privata del Louvre a P arig i, grazie alla m u­
nificenza di Carlo X, ultimo re di Francia che fu , il quale n ’avea fatto
t’acquisto verso il 1829 a proprie spese. Un’altra non meno preziosa ne avea
riunita Domenico de’Rossetti di T rieste, che dopo la di lui m orte avvenuta
li 29 novembre 1842 passò nella Biblioteca pubblica di T rieste, per legato
del possessore. Fino dal 1834 il sig. Rossetti avea pubblicato un succinto
Catalogo della sua collezione ( T rieste, Giov. M arenigh, in 8.° di 96 fac.)
io
NOTIZIE PRELIMINARI
cui collezione D antesca, preziosa se guardi all’epoca ch ’e’ riu ­
sciva a fo rm arla, citai più sopra (ved. la fac. 6) il catalogo stam ­
palo nel 1786. R am m enterò quindi il m ilanese pittore Giuseppe
Rossi che avea riu n ito degli stupendi Codici D anteschi, passati
dopo la m orte di lu i, avvenuta il 9 decem bre 1816, nella pre­
ziosa Biblioteca della nobile fam iglia dei m archesi Trivulzio di
M ilano, nella q u ale esiste la più ricc a, io cred o , c la più com­
pleta collezione D antesca, tanto in istam pati quanto in m anoscritti,
che sia giunto a riu n ire un privalo. Questa collezione è dovuta in
grandissim a parte allo cure del m archese Gian Giacomo T riv u l­
zio , il m ecenate del M onti, e l’ uno dei prom otori dell’ edizione
del Convito del 1826, e di quella della Vita nuova del 1827. Una
nobile signora ita lia n a , discendente della fam iglia del g ran Poeta,
la contessa A nna Serego A lig h ie ri, la cui m o rte , avvenuta or sa
ra n quindici a n n i , fu pianta in prosa ed in rim a da più di dieci
s c ritto r i, avea raccolto nella sua Biblioteca le m igliori e più ra re
edizioni delle opere di D an te; alm eno questo racconta il signor
V alery nel suo Voyage hist. et lit., en Italie (ediz. del 1 838, I.
4 9 8 ). Nè tacerò dell’a b a te Luigi Della T o rre d ’U d in e, quel sì
caldo Dantofilo che tu tti sanno, la cui collezione com prendeva tutte
le edizioni conosciute della D ivina Commedia, tu lli i conienti, tanto
a tutto il poema q u an to a tale o tale altro canto in p artico la re , e
due preziosi Codici reputati dell’epoca di D an te , o in quel to rn o .
Si occupava esso da lungo tempo di un gran lavoro critico sopra
D a n te , che doveva intito larsi Metodo m ovo intorno alla vera spie­
gazione e intelligenza della Divina Commedia, quando la m o rte,
o r’ è già qualche a n n o , il sorp rese: allora e la collezione, e i
m olti m ateriali da lui riu n iti pel suo la v o ro , fra cui pregevolissi­
mi due grossi volum i in fogl. di Carteggio con dotti D antisti Ita lia ­
ni , fu lutto acquistato alla m orte di esso da tale che non volle farsi
conoscere; su di che è da vedersi u n a Lettera del conte G irolam o
A squini inserita nel Giornale Arcadico ( l x i . 1 5 2 -1 6 2 ). E scen­
dendo ai nostri g io r n i, m eritano particolare ricordo la ricca Bi­
blioteca di lord Spencer di L o n d ra , che conia 9 edizioni della
Divina Commedia, del secolo X V , fra lo quali le prim e tr e ; quella
di lord G re n v ille , della medesima città ; quella del sig. Sey
m our K irk u p , pittore inglese stabilitosi a F ire n ze , che h a riu ­
n ito quasi cento edizioni d e lla D ivina C o m m e d ia , e sei Codici
D anteschi ; finalm ente la bella collezione del signor L ib r i, m em ­
bro dell’ istitu to di F ra n c ia , così ricca di Codici ita lia n i, fra i
q uali si distinguono 14 Codici D anteschi.
NOTIZIE PRELIMINARI
li
F ra le biblioteche pubbliche non poche ve ne hanno che pos­
seggono dei veri tesori Danteschi tanto in fallo d ’edizioni che d i
Codici. Tali sono a F irenze la M agliabechiana, la L aurenziana,
e la Riccardiana ; a Roma la Vaticana , la B arberiniana, e la
Corsiniana; a Venezia la M arciana; a M ilano l' Ambrosiana ; a
M odena l ' Estense; a Napoli la Borbonica; in F ra n cia la Biblioteca
Reale di P a rig i; e in In g h ilte rra la biblioteca del Museo B rita n ­
nico , e quella della Università d’O x fo rd , nella quale passarono
i 20 Codici Danteschi della Biblioteca dell’ abate Canonici di V e­
nezia ; chiuderò questa lista con ram m entare la Palatina di F i­
ren ze, per gran copia di ra re edizioni e di Codici di g ran pregio
raccolti dalla m unificenza del G. D. Leopoldo I I , m eritam ente fa­
m osa.
Onorate l' altissimo Poeta ! In un opuscolo pubblicalo nel
1830 (1) l’ab ate M elchior M issirini enum erava le prove di g ra ti­
tu d in e onde i F io re n tin i rim e ritaro n o la m em oria del D ivino
P o e ta ; m a i F iorentini le devono a n c o ra , s’io non m ’ in g a n n o ,
un ultim o onore; una Biblioteca Dantesca dovrebbe sorgere nella
p atria di D an te, u n a biblioteca nella quale tutte le opere enum e­
ra le in questa M onografia si vedessero riu n ite ; nè certam ente la
inaugurazione d’ un lai m onum ento saprebbe farsi più degna­
m ente che sotto gli auspicj di quel Sovrano che un giornale di a lta
lette ra tu ra francese denom inava a giusto titolo il Principe più il­
luminato dell’ Italia (2). Un altro voto ancora mi sia permesso di
esp rim ere. La cattedra ere tta in F irenze nel 1373 per la lezione
della D ivina C om m edia, e illu strata da un Boccaccio, da un V il­
la n i, da u n G elli, da un G iam bullar i , da un B uom m atte i, da u n
V a rc h i, ec. tacque colla m orte del L a m p re d i. E in tan to il Divino
Poem a è pubblicam ente spiegato nelle principali Facoltà della
F ra n c ia , e in quasi tu tte le U niversità della Ale m agna.
( 1) Delle m em orie di D ante in F ir e n z e , e della g ratitudine
defiorentini verso il D ivino P o eta . F irenze, 1830, in 8.
(2) Revu e d es D e u x M o n d es, anno 1841.
12
§ . 1. SER IE D ELL E ED IZION I DELLA DIV. COMMEDIA
EDIZIONI D EL X V . SECOLO.
1 4 7 2 * (1)
C o m in c ia
l a c o m e d ia
di
dante alleghieri di firenze nella qle tracta
delle pene et punicioni de uicii et demeriti
et premii delle uirtu: Capitolo prim o della
prim a parte de questo libro loqle sechiama
inferno: nel quale lautore fa prohem io ad
tucto eltractato del libro :
E l fin e :
Nel mille quatro cento septe et due
nel quarto mese adi cinque et sei
questa opera gentile impressa fue
Io maestro Iohanni Numeister opera dei
alla decta impressione et meco fue
Elfulginato Euangelista mei :
In foglio picc. di 2 5 2 carte ( 2 ) .
P rim a edizione con data certa della D ivina C om m edia, dai
bibliografi tenuta per an terio re a quelle di Jesi e di M antova stam ­
pate nel medesimo a n n o . F u e rro re del M aittaire (I. 3 1 6 ), e del
De Bure (B. L. n.° 3317), accettalo dopo di essi da qualcun altro,
il d irla uscita dalle stam pe di Magonza ; m en tre, come lo dim ostrò
l’Audiffredi (Spec. edit. ita l. , fac. 3 9 7 -3 9 9 ), essa fu in d u b ita ta­
(1) Contrassegno con questo asterisco * l 'edizioni delle quali ho avuto
soli’ occhio un esem plare.
(2 )
L’Hain, che probabilmente non contò le due carte bianche, le dice
247, il Brunet e il Dibdin 249; io però ne trovo 2 52 ben contate nel­
l'esem plare della L a u r e n z ia n a , ed è questo il num ero di carte che deve
avere un esemplare intieram ente completo.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
13
m ente im pressa a Fuligno, piccola città d ell'U m b ria . I caratteri
sono p e r f e t t a m e n t e uguali a quelli di cui si servi 1’istesso N um e i
ster per le E pistolae di Cicerone e per l’ istoria De bello italico di
L io nardo A retino, lib ri che furono dati alle stam pe in F uligno
nel 1470. Apostolo Zeno (L ettere, III. 66) la credeva im pressa a
Venezia.
Q uesta edizione è fatta in grandi caratteri to n d i, con m olta
nettezza, e pochissime ab b re v iatu re ; non ba n u m e ri, nè rich ia­
m i, nè seg n atu re; una facciata in tera si com pone di 30 lin e e . Il
titolo di ogni Canto fallo in piccole iniziali e in cifre rom ane è se­
guito da un argom ento di 3 a 4 versi. Il prim o verso è spezzato in
ta n e lineette perpendicolari stam pate in m aiuscolo, onde lasciare
lo
spazio per una grande in iziale.
La Cantica dell’ Inferno preceduta dal titolo ripo rtato di sopra
com prende 84 c a rte , due delle quali b ia n ch e, una in p rin cip io ,
una in fine: quella del P urgatorio 83, più u n ’a ltra bianca in lin e ,
ed h a in fronte questo tito lo :
Parte
de la conmedia di dante alleghieri di firenze
C o m in c ia
la
seconda
nellaqual parte sipurgano licumessi peccati
et uitii dequali luomo e comfesso et petuto
conanim o d isatiffatione..............
I n fine leggesi s o l i d e o g l o r i a . L a terza ed u ltim a Cantica
abbraccia 84 c a rte , contando una bianca ch ’è in fin e , e su lla p ri­
m a di esse si leggono le parole seguenti:
C
o m in c ia
la
terza
C an tica
dela cómedia di Dante alleghieri di firenze
chiam ata paradiso Nelaqual tracta debeati
et de celestiale gloria. E t demeriti et prem ii
desati. E t diuidesi in. V IIII. parti sicome
linf e r n o
Il volum e si chiude con la precedente sottoscrizione posta
nel retto dell’ultim a c a rta , il cui verso è bianco.
Non solo per la sua r a r ità , ma eziandio per la bontà della le­
zione raccom andasi questa ed izio n e principe, la q u a le , a giudizio
del sig. V iviani (ediz. Udinese, I. XLVIII) , è fra le edizioni an tiche
14
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
della D ivina Commedia quella che p iù concorda coi buoni Co­
dici (1).
P er quanto poi non si possa a meno di rig u a rd a rla come
molto r a r a , essa non lo è però quanto le edizioni di Mantova e
di Jesi di quell’istess’ a n n o , come apparisco dal seguente novero
degli esem plari di cui le m ie ricerche m ’ ban fatto conoscere
l’esistenza: Spenceriana di L ondra , esem pi, in m a rr. rosso de­
scritto dal Dibdin nel Catalogo di quel ricco g abinetto (iv . 9 7 101) ; - B ibliot. di lord Grenville di L ondra ; il D ibdin cho ne
dà ragguaglio nel suo Bibliographical Decameron ci fa sapere cho
questo stupendo esem plare non fu pagalo dal nobile lord che
400 fra n c h i, p rez zo , secondo lu i, m odicissim o; - Bibliot. Reale
di L ondra (Calai. II. 385), (ora nel Museo B r itannico di quella
medesima città (2)). Il Repertorium bibliographicum o f the most ce­
lebrated B ritish libraries (L o n d o n , C lark e, 1 819, in 8. g r . , fac.
186 ) ne cita a ltri q u attro esem plari conservati in In g h ilte rra
nelle Biblioteche dei duchi di Devonshire (fac. 2 5 2 ), di Malbo
rough (fac. 3 2 1 ), di Pembrocke (fac. 3 3 5 ), e di sir M asterman
S y k es (fac. 377); - Biblioteca reale di Vienna in A u stria , esem pi,
citato dal D ibdin nel suo Bibliographical tour ( in . 3 2 2 ) ;- B ibl.
di Copenhagen in D an im arca, ram m entato dal sig. Baruffi nello
sue Peregrinazioni (T orino, 1841, I. 4 9 4 ); - a P a rig i, B ibl. Reale
(C atal. n.° 3 4 3 6 ), B ibl. M aza rin ia n a , e B ibl. del sig. Renouard
( Catal. d 'u n am ateur, III. 7 5 ) , esem pi, in m a rr. b le u ; - Cor
siniana di R om a; esem plare proveniente dalla Bibl. Rossi ( Catal.
f. 7 6 ) ; - T rivulziana di M ilan o ; - L a u ren zia n a, di F ire n z e ,
(1) I moderili editori della Divina Commedia, o la più parte almeno di
essi, a torto trascurarono questa edizione la quale contiene delle varianti pre­
ziose e poco n o te . l'e r non citarne elio u n a , basti il dire che questa è la sola
fra le antiche edizioni di D ante, in cui si legga ( In fe r n o , c. I. v. 48) la
voce frem esse in luogo di tem esse, com e portano le allre edizioni tu tte , ed
i Codici quasi tulli. Questa lezione fu adottata ai nostri giorni, dietro il Co­
dice Roscoe, da Ugo Foscolo ( Ed iz . p o stu m a di L o n d ra , 1842, 1. 6 ) , il
quale pei1 altro quando diceva che tutti i testi a stampa aveano tem esse,
sbagliava. L’ adottò poi anche l’avv. Zaccheroni nella sua edizione dell’ In ­
ferno col comento di Guiniforte delli B argigi, pubblicato a M a rsig lia nel
1838. lo l’ho riscontrata in un Codice della R ic c a r d ia n a , e in parecchi
della L a u ren zia n a ; il Codice n.° 228 della P a la tin a legge trem a sse.
(2) La B iblioteca Reale di Londra fu nel 1822 riunita al Museo B r i ­
tannico.
EDIZIONI DELLA D1V. COMMEDIA
15
esem pi, proveniente dalla Bibl. del Conto d’Elci ( Catal, fac. 3 7 ),
e P alatina. Q u e s t ’ u l t i m o esem plare legato all’ antica in m arr.
rosso è bellissim o o ricco di m a rg in e , e nella prim a faccia h a
un a grande iniziale o rn ata di fregi d’o ro , ed uno scudo nel cui
mezzo s’intrecciano le lettere B e II. Un altro esem plare esisteva
g ià n e l l a Biblioteca dei Conti della G herardesca. E d a ltri posson
vedersene citati nel Catal, edit. Saeculi X V , quae penes Andream
Zannonium Faventiae asservantur (F a v e n tia e , typ. Mich. C o n ti,
1 8 0 8 , in 8 ., fac. 8 ) , e nel Catal, librorum et manuscriptorum V i­
burni collectorum ( L ib u rn i, S a n tin i, 1 7 5 6 , in 8 . ) . Q uello ra m ­
m entalo in quest’ ultim o catalogo sarebbe o rnato di gran d i m i­
n ia tu re ad ogni canto.
Vend. 25 lire sterl, e 15 scell. P in e lli, n.° 1910; — 556 fr. m arr. bleu,
G a ig n a t, n ° 1969; — 800 fr. L a V alliere, n.° 3558; — 180 fiorini C revenna,
n° 4544 ; — 400 fr. M ac-Carthy, n ° 3038, bell’ esemplare legato in m arr.
bleu, la cui prim a caria era ornata d’ un leggiadrissimo contorno doralo e
colorito; — 26 lire steri, e 30 lire steri. 20 scell. H e b er, esem plari con qual­
che mancamento.
P an zer, I. 438; — M aittaire, V. 326; — La Serna Santa n d er, Il n ° 524;
— Bru net, 11,13; — E bert, n ° S680; — Hain, n .° 5938; — Haym, II. 1 — Gam­
b a , n ° 379; — Serie del Volpi, Padova, e A rtaud; C andii, D issertazione
intorno al Quadriregio del F r e z z i, Foligno, 1725, II. 13; — Dibdin, B i­
bliomania, fac. 541 ; — Repertorium bibliogr. L ondon, 1819; — C a ta l.
S m ith, fac. X ; Askew, n ° 694 .
1472.
D
a n t is
a l ig e r ii
poetae
FLO R E N T IN l INFERN I CA
PITVLVM PRIMVM IN C IP IT .
E l fin e :
MCCCCLxxII
M agister g eo rgiu s et m agister paulus teu
tonici hoc opvs m antuae im p r e s s e m i ad
iuuante C olvm bino ueronensi.
In foglio gr. di 91 carte.
E dizione in caratteri tondi e n e ttissim i, a duo colonne di lineo
41 per ognuna in te r a , senza n u m e r i, r ic h ia m i, nè seg n a tu re.
Molta rassom iglianza trovò il D ibdin fra i caratteri adoperali
16
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
per questa impressiono e quelli del Virgilio di Brescia 1473.
Ogni Canto vi è n u m e ra lo , ed h a una intitolazione Ialina in let­
tere m aiuscole, ma non vi sono arg o m e n ti. Il volum e com incia
con una Lettera in versi , che prende tutto il retto e parte del
verso della prim a c a r ta , ed è intito lata :
Capitulo di colombino Veronese al No
bile e prestatissirno huomo philippo Nu
uolotii
Sul re tto della 2 .° carta segue il Poema col titolo posto di sopra.
Q uesta edizione non cede in n ie n te , per r a r ità , a q uella di
Fuligno, e l’abate V iviani assicura in o ltre essere stata fatta so­
p ra un ottim o C odice, ed avervi esso attin to per la sua edizione
del 1823 gran copia di preziose lezioni.
I
bibliografi m o d e rn i, adottando 1’ ordine tenuto dal D ibdin
nella sua Biblioteca Spenceriana ( iv. 1 0 1 - 1 0 2 ), danno a ll'e d i­
zione di M antova il secondo posto ; non m anca però chi 1’ ab ­
bia giudicata anterio re a quella di Fuligno, ed è fra questi l’abate
V iviani (ediz. Udinese, I. x n v ) , il quale osserva che nelle de­
scrizioni fatte dell’edizione M antovana pare che i bibliografi non
abbiano portalo attenzione alla seguente terzina della Lettera p re­
lim in are dell’editore C olom bino, dalla quale potrebbesi argom en­
ta re che G iorgio e Paolo Teutonici sieno stati i prim i a dare alle
stam pe il Poem a di D ante:
Ma o Pyerid e venite al excellente
mio poeta nouello a torlo in seno
sì chel suo nome stia perpetuamente
O ltre l’esem plare della Spenceriana descritto dal D ib d in , uno
ne possiede la Borbonica di Napoli ( Catal. I. 2 3 0 ), e uno la B i
bliot. episcopale d’ U dine; u n q u arto m ancante di qualche carta
fa parte del ricco gabinetto Archinto di M ilano.
Vend. 230 fr. G a ig n a t, n ° 1970 , esempi, in m arr. b le u , m ancante del­
la prima carta; — 90 fr. L a Valliere n ° 3559, e 6G fr. L a u ra g u a is, esem­
plari m ancanti di 3. c a rte ; — 11 lire sieri. Heber.
M aittaire, V. 3 26; — P anzer, II. 3 ; — La S e rn a , n.'> 726; — Hai n , n°
5939;— Orlandi, fac. 320; — De Bure, n ° 3318; — Brunet, 11.13; — Ebert, n °
5681; — Haym, 11. 1 ; — Gamba, n.° 380 ; — Apost. Zeno, L e tte re , HI. 66 e
7 8 ; — Serie del Volpi, Padova, e A rla u d ;— Volta , Saggio della tip o g r a ­
fia M antovana, fac. 11-14.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
17
1472.
L
ib e r
pressvs.
r i Co .
V
A.
D
M
a n t is .
e r o n e n s i.
L X X II.
Im
a g is t r o
M.
F
ede
CCCC.
A
QVINTO DECIMO.
LENDAS. (sic) A VGVSTI.
In 4 ° grande di 220 carte.
Edizione in 4. g ra n d e , e non, come dissero alcuni bibliografi,
in fo g lio , im pressa a caratteri rom ani tondi e di form a assai
leg g iad ra, senza n u m e ri, ric h ia m i, nè seg n atu re. Sono 22 fo­
gli tulli q u in te r n i, e così 220 carie in (ulto (1); una faccia in tiera
conta 33 v ersi. Non ha frontispizio, e le parole rip o rtate q u i so­
p ra fo n nano la sottoscrizione, la quale sta in fine del volum e
preceduta dalla parola e x p l i c i t .
Se non anteriore alle edizioni di Fuligno e di M antova, 1’ edi­
zione di cui ci occupiamo è per altro indubitatam ente p iù r a r a .
D ifatti essa non trovasi ricordata in nessuno de’più famosi Cata­
loghi di lib ri del secolo scorso, quali i Cat. La Valliere, H a rlè ,
de B o ze, Capponi, S m ith , Jackson, Floncel, e neppure in quello
del Rossi dove si citano ben m ille edizioni e più del secolo X V.
P rim o a farne m enzione fu il Volpi nel Catal, pubblicato in
fro n te dell’ediz. Cominiana del 1727, poi il Q uadrio nella sua
Storia d’ogni poesia (vi. 2 4 9 ); e l’uno e l’altro la dissero, per d i­
straz io n e , in foglio. Ma il vanto d’ averne dato il prim o un’ esatta
descrizione devesi a ll’ Audiffredi (Specim en, fac. 3 ), il quale potè
avere sott’occhio l’esem plare del canonico Alberto Devoti di Ro­
m a . Egli va congetturando che l’ im pressione fosse falla a J e s i,
piccola città della M arca d’ Ancona , dove Federico V eronese
stam pò nel 1473 il Liber constitutionum sanctae matris ecclesiae, o
nel 1475 la Lectura B aldi de Perusio super feudo, e la Quadriga spi( 1 ) Ho a ttribuito 220 ('.arte a questa edizione, che non ho pollilo avere
soli’occhio, sulla fede di un opuscolo bibliografico di Mauro Boni da m e c i­
tato più avanti. L'Hain e il Dibdin non glie ne fanno che 216.I l Brunet dice
che la sottoscrizione si trova sul verso della carta 216 , ma soggiunge che al
principio del volume devon esservi 2 carte prelim inari contenenti un avviso
dello stam patore, le quali mancano nell’esempi, della Spenceriana descritta
dal Dibdin.
18
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
pirs ilualis di Niccolò d ’O sim o: m a osserva poi che i caratteri sono
differenti. Dopo l’A udiffredi, m olto diffusam ente ne parlò M auro
Boni in un opuscoletto intitolato Disquisitiones criticae bibliogra
phicae (1808, in 8. fac. 8 - 1 1 ) ; dove se ne citano altri due esem­
p la ri, il prim o esistente in V erona nella Biblioteca D ionisi, il se­
condo in U dine presso Carlo M ario della Pace, o ra presso il com ­
m endatore D ella Pace. P er m ala ven tu ra questi tre esem plari tu tti
eran o incom pleti ; quel del Devoti m ancava di q u attro carte in
p rin cip io , quello del Dionisi di c in q u e , e quello del Della Pace
delle carte 205, 214 e 215 , e loro co rrisp o n d e n ti. A ltri esem plari
n e sono apparsi ai nostri giorni alla T rivulziana di M ilano e alla
Spenceriana di L ondra ; e questo può vedersi descritto dal D ibdin
nella sua Biblioteca Spenceriana (iv. 10 3 -1 0 5 ).
11 D io n isi, sulla fede del B oni, rig u ard av a quest’edizione co­
me la m igliore fra quelle venute fuori nel secolo X V ; ma il
G am ba la p ose, a causa de’grandi erro ri di stam pa che vi si tro ­
v an o , al di sotto di quelle di Fuligno e di M antova, e il B ru n et la
disse scorrettissima.
Panzer, I. 378, IV. 291 ; — L aire, In d e x , 1. 3 5 3 ;— La S e rn a , n.° 525;
— B runet, II, 1 3 ;— Hain, n ° 5940; — E bert, n ° 5682; — H aym , II. 1. ;
— Gamba, n ° 380 ; — Serie del Volpi, Padova, e A rtaud; — Bartolini, S a g ­
gio so p ra la tip o g r. del F r iu li, fac. 89; — Ediz. d’ Udine, I. XLIX.
1473.
L a Divina C o m m e d ia, con Com ento ( suppo­
sto) di Benvenuto da Im ola. Mediolani, in foglio.
E l f ine :
M C C C C L X X I I I . impressum
Zarotu m Parm ensem .
per Antonium
Q uesta edizione citata da m olti bibliografi, sem pre sulla fedo
del M aittaire (V . 326) e dell’O rlandi ( A n n a li, fac. 101 e 3 2 0 ),
probabilm ente non è mai esistita. A nessuno è m ai riuscito v ed erla
nelle B iblioteche, nè tro v arla citata ne’ C atalo g h i. V ero è che il
Sassi nella sua H ist. typogr. Mediolanensis (fac. DXL) asserisce esi­
sterne un esem plare nella Biblioteca del conte Archinto di M ilano,
ma prim a (fac. CX X X I) confessa che non l ’h a mai veduto (1).
(1) Mi reca maraviglia il trovarla menzionala nella Table des ouvrages
consulté s del t . XIX della H ist. littér. de la F ra n c e .
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
19
Forse si equivocò con l’edizione del Petrarca, che lo Zaroto in ­
traprese in quel medesimo a n n o .
Haym , II. 1; — Serie del Volpi e di Padova; — Ap. Zeno, Lettere, III.
3 7 8 ; — Quadrio, IV. 249; — Dibdin, B ibliot. S p e n c e ria n a , IV. 105; — De
Bure, u.o 3319.
147».
C o m in c ia
la
C o m m e d ia
di
Dante Alleghieri di F iorencze nella quale tracta
delle pene et punicioni de vicii et demeriti et
premii
delle virtù. Capitolo p rim o della prim a parte
de questo libro, la quale sechiama inferno :
nel quale lautore fa phrem io ad tucto
eltractato del libro.
In foglio picc. di 88 carte.
Ediz. senza nota di anno e di sta m p a to re , e senza cifre,
richiam i e seg n atu re; è im pressa a due colonne di 42 versi l’ u n a,
in c a ra tteri ro m a n i, e le terzine sono num erate, ma con qualche
irre g o la rità . 1 caratteri sono assolutam ente quei medesimi di cui
si servì Sisto Reussinger di N ap o li, e conform i a quelli delle E p i­
stole di Falaride.
P u ò riguardarsi come la più ra ra di tu tte le edizioni antiche
della D ivina Com m edia. Rim ase sconosciuta a tu lli i bibliografi
del secolo passalo, non escluso il G iustiniani, il quale ne tace a f­
fatto nel suo Saggio della Tipogr. Napoletana, pubblicato nel 1793.
Duo soli esem plari se ne conoscono: l'u n o citato dal D ibdin (B ib
liogr. T our, III. 25) come esistente nella Biblioteca Reale di S tu tt
gard; l’altro nella Magliabechiana di F ire n ze . Una esatta descri­
zione di quest’ ultim o fu falla dal Bibliotecario F ossi, e inserita
n e ll’ edizione Padovana del 1822 (V. 5 4 1 -5 4 3 ), la quale noi r i­
porterem o quasi a p a ro la , come appresso (1).
( 1)
Pare che questa rarissim a edizione sia pervenuta alla Magliabechiana
quando il Catalogo del F ossi, era di già stam pato, giacché essa non vi è
ram m entata. Quand’io chiesi in quella libreria l’ esem plare di cui è discor­
so , nou riuscì di tro v arlo ; per questo son dovuto starm ene alla notizia
20
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
La prim a p a rie , che com incia col titolo rip o rtalo di s o p ra ,
prende 29 c a rie , e term ina colle parole G l o r i a in E x c e l s i s D e o
stam pate in carati, gotici. La seconda, ossia il P u rg ato rio , v a
dalla caria 30 alla 5 9 , ed h a in fine la seguente epigrafe cosi d i­
sposta :
So l i
D eo
G l o r ia
E ru b escat
Judeus
In felix (in carati, gotici)
M . V
La carta 60 è b ia n c a , e colla 61 com incia l’ ultim a p a r te o
P a ra d iso , che term ina alla faccia verso della carta 87, nella quale
si leggono le ultim e tre terzine del P oem a. Sollo all’ultim o verso
sta scritto :
D e o G r a t ia s .
Sulla faccia retto della ca rta 88, l’ ultim a dèi v o lu m e , trovasi
il Registro del l'Opera (sic ) stam pato in q u attro colonne.
Q uesta edizione non porla in fronte alcuna prefazione, ma nel
verso della carta 87 si legge una Lettera di Francesco Tuppo in
idiom a napolitano e stile burlesco con la dedica che appresso:
Francisco del T u p p o Neapolitano studiante de
lege Alli strenui et m agnifice Cavalliere messer
Honofrio carazolo messer Placido de sanguino
messer C arlo cicinello messer Filippo de atina
messer Nazo papocoda Electi allo regimentó della
magnifica cita de Neapoli per lo serenissimo et
Illustrissimo signore Don Ferrando de A ra g o n a
de Sicilia Iherusalem et H ungaria Re pacifico
et felice salutem.
datane dagli editori della M inerva. È da osservarsi che il Fossi non fu
però il primo a prender nota di quest’edizione. Prim a di lu i, e a quanto
pare il prim o di tu tti, ne fece parola l’abaie di R ulle da N ancy nella sua
Suite des éditions ra res du D ante slam p. nel 1786, ( n.° 4 ) , il quale ne
possedeva un esem plare mal condotto nelle prim e carte e nelle ultim e, quello
precisam ente che adesso è nella B iblioteca B eale di Stuttgard. Ed anche il
sig. Zannoui, sotto-bibliotecario della Magliabechiana, ne aveva parlalo nelle
sue A ggiunte alla Serie dei te s ti del Gam ba (fac. 9, in 8 .) , impressione
a parte di un articolo inserito nel 1805 nell’ a p e di Firenze (111. 3 8 2 ).
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
21
Q uesta lettera che com prende 27 versi com incia cosi :
Persuadeame magnifici cavallieri essere già
bastato allo conflieto della hebraica pravita con
¡ustissima raione causato perii sacri et Sancti
Imperatori T ito et Vespasiano............
E Gnisce:
Ma lascerò lo Judio con suoi fauure proce­
dere ad quello vorrà et io tornandom ene ad
Justiniano reposaro li affaticate m em bre. Valete.
Dal tenore di questa lettera colla quale il Tuppo ring razia i
suddetti signori di averlo liberato dalle m ene di certo G iudeo che
si era addato in tu tti i modi possibili per im pedire la pubblica­
zione della D ivina Com m edia, p arreb b e doversi riten ere che la
non fosse stala mai fin’allora stam pata a N apoli: e poiché la p ri­
m a edizione Napoletana con data certa è quella im pressa in aprile
1477 coi caratteri di M attia M oravo, ragion vuole che questa
m ancante di data debba rip o rtarsi ad un’epoca anteriore. In o ltre
è da notarsi elio essa non ha se g n atu re, uso che soltanto si vedo
com inciare sul finire dell’anno 1475, e F r. Tuppo avea già p u b ­
blicalo per le stam pe R eussinger u n ’opera intitolata Constit. set*
confirm. Constitu tionum et capitulorum Reg. praedecessor. in foglio.
T u lle queste circostanze p ertanto rendono probabile che la v era
d ata di questa rarissim a edizione s ia , quale noi glie l’abbiam o
p er via di congettura assegnata, l’ anno 1474. Aggiungerò poi che
il B runel dice essere ornai provato che il Tuppo com inciò a stam ­
p are in unione còn Sisto Reussinger verso il 1475, e da sé solo
nel 1480.
Brunet, II. 13; — Hain, n ° 5937; il quale dice 1478 c irca ; — Gamba, n °
380.— N o tizia sulla B ibliot. B eale d i S tu ttg a r d , nel Gondoliere di Vene­
z ia, n ° 4 dell’anno 1845.
1477.
I n c o m in c ia n o
le
c a n t ic h e
DE LA COMEDIA DI DANTE AL
LEGHIER1 FIORENTINO. CANTI
CA PRIMA DELLO INFERNO.
In fogl. picc.
22
EDIZIONI DELLA D1V. COMMEDIA
Edizione ra ris s im a , fatta su buona carta con m argini spa­
z io si, buon’ inchiostro e bei caratteri rom ani grandi e ro to n d i, e
senza ab b re v ia tu re ; la più b e lla , a p are re del D ib d in , di tu tte
quelle uscite fino a quell’epoca. Non vi si veggono n u m e ri, nè
ric h ia m i; ogni facciala in tiera si comporto di 32 v ersi. I prim i 4
v e rsi, e in alcuni esem plari C, della Cantica dell In fe rn o , sono
stam pati in lettere m aiuscole; e composti per gli esem plari che no
h an n o 6 d’iniziali di color bigio incise in legno, e o rn ale d’a r a ­
beschi .
Il vo lu m e, che com incia con una ca rta b ia n ca , com piendo le
segnature a -g g , ma esse non vanno sem pre con reg o la rità; nel
prim o foglio, per esem pio, la prim a carta non ha registro (1), la
seconda è m arcala a - n , e le altre tu tte che seguono m ancano di
s e g n a tu re , ugualm ente che le due prim e del foglio b . Ogni foglio
è q u a d e rn o , meno ff, che è terno (2). Sulla faccia retto dell’ u lti­
m a c a r ia , il cui verso è in bianco, si legge:
Finisce la tertia et ultima C om edia di
Paradiso . de lo excellentissimo poeta
laureato D ante : alleghieri di firenze.
Impresso nela m agnifica cipta di Na
poli : cu ogni diligentia at fede. Sotto
lo inuictissimo Re F erdinando : inclito
Re di Sicilia. Act. (sic) A di XII. dii mese
di Aprile. M.cccc. Ixxvn. L aus Deo.
Credesi che i caratte ri adoperati in questa edizione sieno
quelli di cui si serviva M attia M oravo; alm eno così la pensarono
il Denis (S u p . à M a itta ire, fac. 7 6 , n° 5 1 5 ), e il Duca di S erra
C assano, famoso bibliofilo n ap o litan o , che ne possedeva un esem­
p la re .
Q uesta edizione non ha Comenti nè A rgom enti; il Dibdin che
la confrontò con quella di Fuligno, assicura che esse son fatte sopra
(1) Noto che il Dibdin dice che il Poem a comincia colla caria segnata o /.
(2) E rrò il Brinici attribuendo 6 sole carie al foglio a , e 7 al foglio
gg. Il foglio a ne ha 7 nell’esem plare della Spenceria n a , e la caria bianca
a principio forma l’ 8.»; quanto al foglio gg, esso vien completalo da un 8.»
carta bianca in fine. Ved. una Nota dell’ab. Michele Colombo nell’ultima
edizione dei Testi del G am ba, fac. 121 .
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
23
de’Codici differenti. L’esem plare del Duca di S erra C assano, già da
me ram m en tato , passò alla Spenceriana, e venne dal D ibdin esatta­
m ente descritto (Catal. IV , 44-45). Q uest’esem plare legato in m a rr.
ros. è in uno stato non buono ; le carte seguale n 11 e n v i i sono
d o p p ie, nel posto delle carte o 11 e o v i i che m ancano, e non vi
sono le carte bianche del principio e della fin e. A ltri esem plari
n ’esistono, e sono notissim i: uno assai bello ne possiede la T ri
vulziana di M ilano; uno la Borbonica di N apoli, p u r bello (Cat.
I. 2 3 0 ); uno la Bibliot. Reale di Parigi (citato dall’A rta u d ); uno
la Vaticana, conosciuto sotto il nom e di esempi. Capponi ( Cat.
fac. 16); quello della M arciana di V enezia, e quello del consiglier
P in o li di V erona sono incom pleti. Il G iustiniani (Saggio sopra la
Tipogr. Napoletana, fac. 5 6 ), che ha descritto questa edizione con
la m assim a esattezza, dice che un altro esem plare esisteva nella
Biblioteca del m arch. Petroni di N apoli; ed uno finalm ente con le
prim e due carte m anoscritte lo trovo ram m entato nel Catalog. li
brorum et manuscriptorum L iburni collectorum, L ib u rn i, S an tin i
1 756, in 8. fac. 182.
Vend. 12« fr. B r i en n e -L a ire (Index, t. 42 4 ); — 24 Ir La V a lliè r e , n °
3360, esempi con le due prim e carie m anoscritte ; — 11 lire sieri. 15 scell.
H eb er, esempi, m ancante di due carie.
Denis, fac. 7 6 ; — P an zer, II. 458, IV. 37«; — B runet, II. 13; — E bert,
n.° 5683; — Hain, n.° 5941 ; — Gamba, n ° 381 ; — Serie del Volpi, Padova,
e A rta u d ;— E diz. d ’ U dine, I. 4 ; — Cat. Crevenna, n ° 4545, esempi, con
le 21 prim e carte m an o scritte ;— Dibdin, The lib ra ry C om panion, II. 352.
1477. *
L a Divina C o m m e d ia , con C om ento di B e n ­
venuto da Imola. ( Venezia), per Vendelin da
S p ira , 14 77 , in f°l- di
carte (ì).
( 1)
Il Catalogo a stampa della Bibl. Reale di Parigi, n ° 3437, e il Ca­
tal. R ossi, fac. 76, citano questa edizione con la dala del 1476, e nel R ep e rto riu m o f B ritish lib ra rie s, fac. 141 si vede ram m entalo l’ esem plare
del M useo H unteriam A i Glasgow con la dala del 1471 ; errori, per lali giova
riten erli, di stam pa. Il B runet, l'E b e rt, e l’ Hain le fanno 377 c a rte : io
non ne ho vedute che 374, compresavi una bianca, negli esemplari della
P a la tin a e della M a g lia b e c h ia n a . Può essere, che per com pletare il primo
e l’ ultimo foglio che hanno un num ero impari di c a rte , altri esemplari por­
tino una caria bianca in principio ed una in fine; allora sarebbero 376.
24
EDIZIONI DELLA DIY. COMMEDIA
E dizione senza num eri nò ric h ia m i, accuratissim a per l’ese­
cuzione tipografica ; è stam pala in graziosi caratteri gotici m inori,
su buona caria g ra v e , a 2 colonne, di 49 versi le in le re . I prim i
versi di ogni terzina si distinguono p e r ’ certe inizialette collocate
a disian za. O ltre lo spazio per le grandi e per le piccole iniziali
che non furono eseguile, sono siali ancora lasciali in bianco nel
testo a lili spazj, probabilm ente destinati a contenere delle piccolo
m in ia tu re .
Comincia il volum e con 15 ca rte p relim in ari, che in parecchi
esem plali m ancano, segnate a 3-e 4 contenenti la Vita di Dante
del Boccaccio, divisa in 28 ca p ito li, con arg o m en ti. In fro n te ha
un lito io , che dice cosi :
Qui cornicia la vita e costumi dello excellete
Poeta vulgari Dante alighieri di Firenze
honore e gloria delidioma Fiorentino. Sc ri
pto e composto (sic) per lo famosissimo homo
missier giouani Bocchacio da certaldo. seri
pto de la origene vita. Studii e costumi del
clarissimo huom o D ante alleghieri Poeta
Fiorentino. E dellopere composte per lui in
comincia felicimente. E in questo prim o ca
pitulo tocha la sententia de Solone . laqua
le m al seguita p gli Fiorentini.
Dopo la V ita di Dante si trova una carta b ian ca, la quale
conta per la segnatura a i ; la carta a il (1) contiene Rubriche di
Dante per la Cantica dell’ in fe rn o : il Poem a com incia sulla carta
segnata a m col titolo seguente:
C anto p rim o della prima parte laquale si
chiama Inferno. Nelquale lauctore fa p
hemio atucta lopera.
Il volum e com prende le segnature a - y , a a - k k , L L -P P , di 10
c a rte , eccetto l, rn , t , v , lih, ii (2) cho ne h anno otto solam ente,
0 ) L'Hain s'ingannava dicendo che «iiiesla caria mancava.
(2) Il Gamba non ricontò le segnature hh e ii fra quelle di sole 8 carte.
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
25
e P P che ne ha u n d ici. Non vi è segnatura s . In fino deH’ ullim a
Cantica si legge :
Paradisus tertia et ultia ps com edie da
tis allegierii eximii poete vulgaris feliciter
explicit.
Dopo la quale sottoscrizione trovasi u n a protesta del Comen
ta to r e , colla quale avverte i lettori non essere slato suo intendi
nienlo di scrivere alcuna cosa che potesse esser contraria alla re ­
ligione cattolica ro m a n a . A questa tien dietro un Sym bolum fidei,
che prendo 34 v e rsi, e com incia: Credo in una sancta trinitade.
Tengono quindi q u attro carte contenenti prim a i Capitoli di Bo
sone da Gobbio e di Jacopo A lig h ieri, preceduti dallo in tito la­
zioni seguenti :
Questo capitolo fece messer Busone da
gobbio il quale parla sopra tutta la C om
media di dante alleghieri di firenze
Questo capitolo fece Jacobo figliuolo di
dante allighieri di firenze il quale parla so
pra tutta la Com edia del dicto dante
e poi il Credo di D an te , che è preceduto dalle parole
Q ui incom incia il C redo di Dante
e term ina colla parola a m e n . Im m ediatam ente dopo ne vengono Io
due sottoscrizioni che appresso, che occupano la faccia retto del­
l'u ltim a c a r ta , il di cui verso è in bianco.
D anti aligheri son m inerua oscura
dintelligentia e darte nel cui ingegno
lelegantia m aterna agionse alsegno
che si tien che miraeoi de natura
L alta mia fantasia p rom pta e sicura
passo iltartareo e poi il celeste regn o
el nobil mio volume feci degno
di temporale e spiritual lectura.
26
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
F i o r e n z a m agna terra hebbi per madre
anzi m atregna : et io piatoso figlio
gratia de lingue scelerate e ladre
R auéna fu mio albergho nel mio exiglio
et ella ha il corpo : lalma il somo padre
presso acui invidia non vince consiglio.
Finis.
F inita e 1’ opra delinclito et diuo (1)
dante alleghieri Fiorentin poeta
lacui anim a sancta alberga lieta
nel ciel seren oue sempre il fia uiuo
D imola benuenuto mai fia priuo
Deterna fam a che sua mansueta
ly ra opero com entando il poeta
per cui il texto a noi i tellectiuo
C h r i s t o f a l Berardi (2) pisaurense detti
opera e facto indegno correctore
per quanto intese di quella i subietti
D e spiera vendelin fu il stampatore
del mille quattrocento e settantasetti
correuan gli anni del nostro signore
F
in is
A p arere del sig. Angelo Sicca ( Serie dell'edizioni della Divina
Commedia) il lesto di questa edizione è mollo sco rretto . Del Co
m ento in italiano che in essa fu pubblicato la sottoscrizione da
noi rip o rtata ne fa au to re B envenuto da Im o la , e a lui è stato
(1) Grosso abbaglio presero gli autori del C a ta lo g o d elle e d izio n i d ella
D ivina Commedia inserito nell’ edizione Romana del 1815, dicendo che la
p r im a edizione nella quale trovisi Dante chiam ato in c lito e d ivo è quella ili
V enezia, 1494.
(2) Il Quadrio (IV. 250) crede questo B e r a rd i erro re di stampa invece
di B ardi.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
27
a ttrib u ito dai più (1). Ma fu osservato che avendo B envenuto det­
talo il suo Comento in la tin o , e’non avrebbe quello potuto esser
p iù che una traduzione italiana d’ incognito; e questa è l’opinione
em essa da A p o s t o l o Zeno nel Giorn. de'Ietter. di Venezia (X IX .
2 5 7 - 2 5 8 ) (2 ). D’ altra parlo il Q uadrio (IV . 2 5 0 - 2 5 1 ) afferma che
avendo da se stesso confrontato il Comento di questa edizione col
Comento latino di B envenuto che si conserva nell’ Ambrosiana,
dovette accertarsi non esser quello p er niente una traduzione di
q u e s t o (3), e , senza ad d u rn e alcuna solida p ro v a, l’attribuisce a
q u el Cristofal B erardi ( o B ardi) ram m entato nella sottoscrizione.
I l T iraboschi poi l o crede di Jacopo della L ana, e così quello m e­
desim o che si trova nell’edizion M ilanese del 1 4 7 7 ; e questa opi­
n io n e , già assai prim a affacciata da Vincenzo Tinelli in una L et­
tera pubblicata negli Scrittori Bolognesi del conte Fantuzzi (V. 18 ),
è oggigiorno generalm ente rice v u ta. Del resto , qualu n q u e sia il
vero autore di questo C om ento, la massima parte degli eru d iti
italian i si trovan tu tti d’accordo a contenderlo all’ Im olese; così il
C astelvetro, così il T assoni, così il F ontanini ( A mini a difeso, fac.
2 6 8 , e Eloq. Hai. IL 1 4 1 ) , e il B argellini (Industrie filol. fac. 9 9 ) ,
e il R ivalla (Elogj degli illustri Imolesi, fac. 19 5 ), e ai nostri gio rn i
il prof. G iovanni Rosini nella sua Lettera al prof. C arm ignani
(fac. 4 9 - 5 0 ) , e il P aren ti nelle M em. di Modena ( h i . 1 2 7 ) . Q ue­
st'u ltim o osserva di p iù , che B envenuto, il quale spiegava D ante a
(1) Duoimi di trovare nell’eccellente M anuel du libraire del Brunet
con molla sicurezza asserito che il Comento di questa edizione non porta,
nome d ’ a u to r e , m a che generalm ente suole a ttr ib u irs i a Benvenuto d a
Im ola, per quanto alcuni lo dicano di Jacopo della Lana. In primo luogo
il Comento non è anonim o, dacché la soscrizione ne fa autore Benve­
nuto : erro re poi non m en grave il dire che alcuni lo attribuiscono a Jacopo
della L an a, m entre una tale opinione è abbracciata da pressoché lutti gli
eruditi Danteschi.
(2) In altra sua opera lo Zeno lo disse lavoro di certo A ndrea Z a n ta n i,
gentiluomo veneziano, che viveva verso il 1460 (L ettere, I. 267 e 212). Al­
tri t’hanno attribuito a F rancesco o a P ie tro figli di Dante.
(3) Non passerò sotto silenzio c h e , secondo il sig. Paulin Paris (M ss
de la B iblioth. du R o i , h. 311-319), il Comento italiano c h e s i trova
nel n ° 7002 della Bibl. R o y a le di Parigi è intieram ente tracciato sul C o
m ento latino di Benvenuto, di cui il Muratori pubblicò qualche estratto
nelle A ntiq. H ai., per cui il medesimo conchiude doversi il detto Coment«
riguardare assolutam ente com e opera di benvenuto, e non potersi per con­
seguenza senza manifestissimo assurdo attribuirlo a Jacopo della L an a , o a
chiunque altro.
28
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
Bologna nel 1375, non poteva certam ente pub b licare u n lib ro noi
1477. Il seguente passo dello A nliq. Ital. del M uratori (i. 1029)
non deve lasciar più dubbiezza in torno alla controversia.
« C ircum fertur C om m entarius Italicus in ejusdem A ldighieri
« Poem a anno Ch risti 1477 typis V indelini Spirensis V enetiis im
pressus, et Benvenuto Imolensi trib u tu s ; cuius etiam au cto ri
tale non semel usi sunt academici Cruscani , in V ocabul
rio Italicae lin g u a e. At jam dudum proesenserunt eru d iti v ir i,
« falso titulo quaesitum fuisse honorem eiusm odi com m entario,
« quippe cuius m inim e auctor fuit B envenutus, sed alter qui for
tassis ex Benvenuti labore praefecerit. P orro illud certissim um
« est B envenutum reliquisse post se am plissim um com m entum
« latinum in universum D anlis Poema cuius exem plum in meni­
ci b raneis scriptum in E stensi B ibliolheca, u ti et in A m brosiana
« et F io re n tin a ».
F u già osservato, che nelle citazioni dell’Ottimo gli Accademici
vocabolaristi si sono, alm eno in p a rte , serviti della presente edi­
zione del 1477. Il G am ba finalm ente avvertì che in p arte essa con­
c o rd a , e in p arte differisce anche con i Comenti che stanno ine­
diti nella Barberiniana di R om a, ed altro v e.
Un Prospetto pubblicato a Bologna nel 1828, Stam p. M a si,
annunziava una ristam pa d ell’ edizione V endeliniana con com­
mento di Jacopo della L a n a , che avrebbe form ato un grosso volu­
m e in 4. di 80 fogli da pubblicarsi in 3 distribuzioni. La ristam pa
non fu eseguila. ( Bibliogr. P astori, 1828, n.° 6 47).
Assai ra ra è quest’ edizione, e m eritano esser cilati gli esem­
p la ri seguenti : Barberiniana, esem plare con qualche nota di mano
del C ardinal B em bo; - Vaticana, esem pi. Capponi ( Cat. fac. 1 5 );
Corsiniana (esem pi. Rossi, C atal, fac. 7 6 ); - Casanatense ( Catal.
a stam p a, I. 123);-M agliabechiana, bell’esem plare, la cui prim a
faccia è adorna di una gran letlera m iniata con arabeschi dorati
e co lo riti, e d’ uno scu d o , nel cui mezzo si legge M. B. DE BONIS
D. NURSIA. Nel m argine della carta 43 di questo esem plare, che
il Fossi descrisse esatlissim am ente ( Catal. I. 5 8 8 -5 9 1 ), si vede la
firm a dell’ Ariosto con la d ata del 1552 ; - Riccardiana , esempi,
ram m entalo nell’Inventario (ediz. del X V secolo, n.° 4 7 4 ); - B a rt
oliniana d ’ U dine; - P alatina di F irenze (ediz. del XV Secolo, n.°
X V ); -M a rc ia n a di V enezia, esempi, proveniente dalla M u ria
nense (Cat. del M itta re lli, Appendice, fac. 3 IO) ; - Borbonica di N a­
poli, 2 esempi. (Cai. I. 2 3 0 -2 3 2 ); - B ib l. Reale di P arig i (Catal. n.°
3437) ; - B ibl. Reale di L ondra ( Catal. II. 285 ) ; - Spenceriana di
EDIZIONI DELLA D1V. COMMEDIA
29
L o n d ra , esempi, in m a rr. v erd e , descritto dal D ibdin ( Catal. IV .
1 0 5 -1 0 8 ) ; - Bibliot. del Collegio d 'E to n , a D u b lin o . Un esem­
p lare con iniziali m iniate ad ogni Canto è registralo nel Catal,
libr. et manuscr. L iburni collectorum ( L i b u r n i , 1 7 5 6 , in 8 . ,
fac. 1 8 3 ) .
Vend. 129 f r . , G aignat, n ° 1971, esempi, in m arr. b l e u ; — 112 ir .,
F loncel, n ° 3297; — 72 fr. L a Valliere, n ° 3561 ; — 192 fr., bell’ esempi,
in m arr. r o s ., Camus d i Lim are-, — 5 lire sieri, e 5 scell. P in c llì, IV.
1 9 4 1._ _ 60 fiorini, Crevenna, n ° 4546; — 6 lir e e 15 scell. Cat. M acarthy del
4789 ; — 64 fr. S ala S ilvestre nel 1809; — 7 lire sieri. S y k e s ; — 5. lire , 15
scellini, c 6 don. S in g e r , nel 1S18; — 5. lire steri, e 5 scoli., e 2 lire steri,
e 3 scellini, Heber ; — 130 fr., B outo u rlin , (I. n ° 1330) — 4. lire steri, e 9
scell., esempi, in m arr. v erd e, H ib b ert, n.° 2493; — 12 scudi, Cat. Renalo
del 1793 ; — 4 scudi, Cat. Conti.
— P anzer, III. 123 , 271 ; — Maittaire, V. 326; — De B ure, n ° 3 3 2 0 ,
— L aire, In d ice , I, 425; — O rlandi, fac. 320 ; — La Sem a n ° 527 ;
— B runet, II. 14; — liberi, n ° 5684; Hain, 11.0 5942; — Haym , II. 1; — Gamba,
n ° 382; — Serie del Volpi, di Padova, e d ’ A rtaud; — R ep erto riu m bibliogr.
Londra, 1819; — E diz. Viviani, I. XLV; — Bibl. Slusiana, fac. 667 (1) ; — Cat.
S m ith, fac. X ; — Goetz, I. 9 9 ; — Bolong. Crevenna, n ° 4546. L ’esempi,
di questa Biblioteca aveva grandi iniziali m iniale, e la prim a caria ricca­
m ente contornala di fregi d ’ oro e in colori; — Cat. Duriez, 110 2640.
1 4 7 7 -1 4 7 8 . *
A
lnom e
C o m e d ia
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di
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o m in c i a
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R I EXCELSO POETA F IRENTINO
C
a n t ic a
p r im a
I n fern o . C
qvale
ta
si
anto
a ppella ta
p r im o
p r o h e m iz a
nel
atvt
lo pra .
In fogl. gr. di 249 carte (2).
( 1) In codesto Catalogo è indicata senza luogo nè anno, e con questo
titolo : L a D iv in a Commedia di D a n te , colla sua V ita del B occaccio, e
alcune a n n o ta zio n i, in foglio got. Non può dubitarsi, che codesta non
sia l'edizione del 1477.
(2) L’Hain ed il Gamba contano 250 c arie. Io n e ho trovate 249 e
non più negli esemplari della P a la tin a e della M agliabechiana ; ma può
darsi che se ne trovi una bianca 0 al principio 0 alla fine.
30
EDIZION'I DELLA DIV. COMMEDIA
Edizione celebre, dal nom e dell’editore della Nidobeatina ;
non ha n u m e ri, nò r ic h ia m i, nè se g n a tu re ; la stam pa è b e lla ,
e bella e grave la carta ; il Poem a im presso in bei caratteri tondi
rom ani ha 48 versi nelle faccio intiere ; il C o m en to , eh ’ è in
caratteri gotici e più piccoli, ne h a 66. È fatta a due co lo n n e,
l’una per ii te sto , l’a ltra per il C om ento, ma spesso il Co
mento invade anco la colonna del testo nella sua p arte infe­
rio re : in m argine accanto al testo si veggono delle lettere che
stanno a distinguere secondo 1’ ordine alfabetico gli articoli del
C om ento. I tito li, sì nel Poema come nel Comento , sono la tin i,
ed im pressi in lettere c u b ita li, il posto delle iniziali è lasciato in
b ia n co , e non si legge alcuna intitolazione in testa di p ag in a.
Il volum e com incia con una Lettera la tin a del N idobeato p o r­
tan te il seguente titolo in m aiuscolo:
D IV O GVILIELMO MARCHIONI MONTISFERRATI : M IL IT IA E SV PItE
MO DVCI : SACR I ROMANI IM P E R II PR IN C IPI VICARIOQVE P E R
PE TV O . M A R TIN U S PAVLVS N ID 0 BEATUS NOVAR IENSIS.
P . F . D.
Q uesta le tte r a , data di Mediolani Kalendis M a rtiis. Mcccc
I x x v m , occupa il retto ed il verso della prim a carta : e quindi seguo­
no tre A p p a ra ti, de’quali il prim o è preceduto da queste p aro le:
A l n o m e d i d io . A p p a r a t o
so p ra
la
c o m e d ia
di D an
T I . ALDIGERl EXCELSO POETA
f io r e n t in o
Questi Ire A p p a ra ti, a cui lien dietro un Sommario dei ca­
pitoli finiscono sulla faccia retto della q u in ta c a rta , il terso della
quale contiene un com ponim ento in versi la tin i, 34 di n u m e ro ,
preceduto dalle parole M. P . N. N. a d l e c t o r e m . La sesta ca rta
è b ia n ca , e sulla settim a principia il Poema col titolo rip o rtalo
di sopra (I). La Cantica dell’ Inferno prende 76 c a rte . In piè delF ultim a , dopo un Capitolo intitolato De le pene che hanno li
demonii, si legge :
F in ita
al nome di dio la prim a
cantica del
glorioso poeta Firentino Danti aldigeri la quale
e chiam ata inferno e contiene capitoli. X X X II II .
(I) 11 Van Praet nel suo Cat. des livres sur vèlin non parla di questa
carta bianca, e fa principiare il Poema dalla carta 6.»
EDIZIONI DELLA DIV. COMEDI A
31
adi. X X V I I. septembre. Mcccclxxvii. in la citta
inclvta (s»'c) di milano.
I l P u r g a t o r io c o m p r e n d e 7 3 c a r i e , \ d e lle q u a li p r e l i m i n a r i ,
e c o n te n e n ti d u e A p p a ra ti, e u n a Tavola sommaria del Purgato­
rio; in te s ta d e lla 5 . a c o n c u i c o m in c ia la s e c o n d a C antica, si v e d e
u n g r a n d e sp a z io b i a n c o , p r o b a b ilm e n te la s c ia lo p e r q u a lc h e
m i n i a t u r a . I n fin e si le g g e l a p a r o la F i n i s , p o i la s o tto s c riz io n e
seg u en te:
Finita alnome didio la seconda cantica dela
comedia di dante aldigeri excelso poeta Firenti
no appellata Purgatorio laquale contiene capitoli.
X X X I I I . adi. X X Ì I . novembre. M ccccI xxvji. in la
città inclita di Melano Deo Laudes.
11 Paradiso com prende 94 c a rte , le prim e due contenenti u n
Apparato e u n a lntentione del canto primo paradisi ; in testa della
3 .a si trova il solito spazio bianco. F in ito il P o e m a , sul retto della
carta 239 sla scritto :
M e d i o l a n i . F i n i s . MCCCCLXXVIII.
Seguono : Excvsalione et protesto finale dellavctore. — Credo di
D anti et epilogo circa la santa fede. - Tavola sommaria del P ara­
diso. - L i sepie sagram enti. - L i dieci comandamenti. - Septe peccati
m o r t a l i .- Lo pater n o s tr o .- Ave M a ria . Q uindi si legge la sottoscrizione seguente :
D IV A . BO. M A ( bona matre ) cum dulci nato.
IO. G Z . ( Joanne Galeatio ) ducibus feliciss. ligurie ualida pace re g n a n tib u s . operi egregio manum suprem am . L U D . et A L B E R . ( Ludovicus
et Albertus ) pedemontani amico Ioue im po
suerunt. Mediolani urbe illu s tri. A n n o gratie.
M C C C C L X X V I I I . V. ID. F. ( quinto Idus F e
bruarii ).
MP. N. N. CVM. GV. T . FA . CV.
Le quali sigle vengono spiegate cosi : M a rtinus Paulus Nido
beatus Novariensis cum Guidone T erzago faciendum curaverunt.
32
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
La seguente ed ultim a carta del volum e h a n el suo retto un
Registro a 4 colonne, che si chiude con le parole D eo L a u s, ed è
preceduto da questa avvertenza stam pata in m aiuscolo:
Se Questo V olum e Di Danti Fosse T vtto Disperso
E t Dissipato Potrassi Per L a Presente T avola Rac­
cogliere
E t O rd in are,P erch e Qui E Posta L a Prim a Parola
Dogni C a rth a Lasciando Sempre Stare L a Rubrica
Per Non Eqvivocare.
F u ro n o in questa edizione omessi gli ultim i 39 versi del Can­
io X X II dell’ Inferno, e i versi 118-119 del canto X IX del P u r­
gatorio .
Il lungo Comento pubblicalo con questa edizione viéne ge­
neralm ente attrib u ito a Jacopo della L a n a . N ella sua Lettera al
M archese di M onferrato (riprodotta dal Sassi nella H ist. typogr.
M ediolan. fac. 4 7 1 -4 7 2 , e dal com pilatore del Catalogo S m ith ),
il N idobeato racconta come egli eccitasse Guido Terzago Nobile
d’Insubria a fare stam pare la D ivina Com m edia, unendovi u n
am pio C om ento. Poi fa menzione di otto Com entatori di D ante
a llo r conosciuti , cioè Francesco e Pietro figli di D ante , J a ­
copo della Lana bolognese, Benvenuto da Imola , Giovanni Boc­
caccio, Riccardo frate carm elitan o , Andrea nap o litan o , e G ui
niforte B arziza bergam asco. Dopo di che d ic e : Sed Jacobus la
noeus materna eadem et bononiensi lingua superare est visus . . . .
Equidem haud abnuerim ullam esse sentenliam ullum paulo oscurius
verbum : quod non commentator noster infima etiam ingenia sortilis
intelligendum prebeat. E t nos aliquibus locis pleraque coniunxim us
aut usti comperla: aut ex diversis auctoribus el annalibus tamquam
ex fluminibus derivata : que cum iuvare: tum eliam delectare legen­
iali passini. P arreb b e che la massima e principal parte del Com
e n to pubblicalo con la presente edizione dovesse a ttrib u irsi a Ja ­
copo della L an a, contem poraneo di D ante, a cui e Guido T erzago,
e il N ido b eato , ed a ltri avessero fatte delle giunte . Cosi la pen­
sava il Sai viali ( Avvertimenti sopra il Decamerone, M ilano, 809.
I. 2 2 2 -2 2 3 ), a senso del quale il com pilatore del Comento Nidobeatino « copia in gran parte quel di Messer Jacopo della Lana, ma
« riducendolo in linguaggio non buono, e preponendo, e tramezzando,
« e per tulio inzeppandovi brani, e brandelli d’altri comentatori » .
EDIZIONI DELLA DIT. COMMEDIA
33
Posson vedersi a questo proposito anche le Lettere ¿ ’Apostolo Zeno
(I. 2 7 2 ), il Giorn. de'letter. di Venezia (VI. 483, e X II. 249),
il Q uadrio ( IV. 251-253 ) , e 1’ articolo Terzago nella Biblioth.
Script. Mediolanensium dell’ A rg e la ti, col. 1822.
Il testo della Nidobeatina fu a’nostri giorni rim esso in grande
o n o re , essendo stato adottato per le edizioni rom ane del 1791 ,
1815 e 1820, per quella di M ilano, 1804, ed a n e le dagli editori
di Padova. (1) Intorno a ciò è da consultarsi la Prefazione della
edizione del 1791, una Lettera di Guglielmo della Valle al M a r­
chese Averardo d e'M edici, stam pata in fronte del 3.° volum e di
qu ell’ ¡stessa edizione, ed un recente opuscolo intitolato : Intorno
ad alcune varianti della Divina Commedia di Dante di confron­
to colla lezione di Nidobeato, lettera dell’ abate F ortunato Fe­
derici. M ila n o , tip. di Andrea M olina, 183G, in 8. di 32 fac.
Queste varianti son tratte dal Quaresimale del p. Paolo A ttavanti,
impresso a M ilano nel 1479 , libro divenuto r a r o , e di cui si
conoscono due esem plari esistenti nelle Biblioteche di B rera e
di P adova.
I)i questa edizione assai rara (m a non ra rissim a , corno fu
detto per le stampo più d una volta) tre esem plari i n p e r g a m e n a
citano i b ibliografi: 1.» quello della Biblioteca di Giuseppe S m ith
con iniziali dorate e co lo rite, passato nella Biblioteca Reale di
L ondra ( Catal. II. 285), e da questa nel Museo Britannico ;
2.° quello della Biblioteca Reale di P a rig i, restituito nel 1816 a
quella di Brera di M ilan o ; esso va adorno d’ iniziali d ip in te , la
prim a delle quali rappresenta D ante vestito d’ una cappa scar­
la tta ; 3.° quello del Convento degli Agostiniani di Crema, anch’es
so con iniziali d ip in te , citalo dal Sassi (I. D L X V III). Un q u arto
(1)
Un accuratissimo esame e confronto istituito sulle più famose edi­
zioni della Divina Commedia dal signor consigliere Bernardoni di Milano,
uoiue già caro alle lettere per non pochi e pregevolissimi scritti intorno a
D ante, e che presto farà di pubblica ragione anche questi suoi ultimi studi,
chiarirà come il testo della Nidobeatina non fosse dal Padre Lombardi
seguito con tutta quella esattezza che ei da sò medesimo dice nella Prefa­
zione della sua edizione del 1791. Ecco quanto m e ne scrive il sig. Bernar
doni. “ Ora intendo di d im o stra re, con quella urbanità che non dovrebbe
« mai scompagnarsi dalla critica lette ra ria , che l'edizione di R o m a , 1 7 9 1,
• e le posteriori che la copiarono, non contengono tuli’ al più che alcune
« varie lezioni tratte dalla N idobeatina o da qualche Codice ms., e che del
» resio sono con to rn i a quella della C ru sc a , o piuttosto a ciucila del Co« mino di P a d o v a , 1727. »
3
3*
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
no ram m enta il V an P raet nel suo Catalogne des livres imprimés
sur vélin (IV. n.° 152), come esistente nella Biblioteca del Sem ina­
rio di P adova, ina sbaglia ; giacché codesta Biblioteca ne possiedo
solo un bell’esem plare cartaceo (1). A ltri cartacei si trovano nella
Vaticana, nella Corsiniana (esempi. R ossi, Catal, f. 76) e nella
Casanatense (C atal. I , 123) di Roma ; nella Trivulziana e nell'Ambrosiana di M ilano ; nella Biblioteca pubblica di M antova ;
nella Riccardiana (In v e n ta rio , ediz. del X V secolo, n.° 146), nella
Magliabechiana ( Catal. I. 591-594) e nella Palatina (Ediz. del se­
colo X V , n.° 17) di Firenze ; nella Borbonica di Napoli ( Catal. I.
2 32-233) ; nella tìibl. Reale di S tuttgard (Dibdin, Bibliogr. Tour ,
I II . 25); finalm ente in quelle private del Duca di Malborough o
ài Ruggiero Vilbraham ia Londra (Reperì, bibliogr. fac. 3 8 5 ).
M aittaire, V. 326; — P anzer, li. 33; — De Bure, n.° 3321 ; — Orlandi,
fac. 320; — La Sem a, n ° 528; — Hain, n ° 5943; — Ebert n ° 5685; — Brun e l, 11. 14; — llaym , 11. 1; — Gam ba, u.» 383 ; — Serie del Volpi, dell’ Artaud e di Padova; — Ediz. di M ilano, 4804 , P re fa zio n e , fac. XII;
— Sassi, H ist. Tip. M edio la n en sis, col. 195-197; — Van P ra e t, IV. 116118; — Catal. Liburnensis del 4756 , fac. 183; — Cat. Capponi, fac. 16.
Veud. 95 fr. m arr. ros. L a V ailière, n.° 3562; — 2 lire e 3 scell. P inclli, IV. n ° 1912; — 60 fiorini, Crevenna, n ° 4547;— 1 51 fr. raarr. verde,
ISoutourlin ( I . n.° 1333).
1478. *
D a N T IS
AL1GER1I POETAE FLO
R E N T IN I INFERN I CAPITVLVM
PR1MVM IN C IPIT ( 2 )
E l fine:
Opus impressnm (sic) arte et diligétia ma
( 1) Il Van Praet corresse il suo sbaglio nel t. X, fac. 196 del suo Cata~
logo. Trovo ram m entalo altro esem plare in p e rg a m e n a , con iniziali riu ­
nite , alla fac. 22. del C atalogus librorum ra rissim o ru m ante annum 1500
excussorum (de Jackson), in 8 .,senza luogo nè data (Livorno, c ir c u ii 1756).
(2) Il Gam ba, il Brunet ed allri bibliograli, osservano questa esser«
la prima edizione, nella quale si dà a Dante il titolo di ven era b ile, a ttri­
buendole il titolo seguente.- Comincia la P rim a P a rte chiam ata In fern o
della Commedia del Venerabile P o eta D ante A lighieri Nobile C itta d in o
F iorentino. Il titolo da m e riportalo è il solo che io abbia trovato in tesi;*
del bell'esem plare della P a la tin a di Firenze (E diz. del X V secolo, n ° 16).
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
35
gistri philippi ueneti. A n n o domini
M cccclxxviii
Inclyto veneciarum pricipe Andrea
Vendram ino.
In fogl. picc. di 101 carte ( i) .
Ediz. in carattere rotondo , ra ra sebben poco elegante , senza
n u m eri nè r ic h ia m i, stam pata a 2 c o lo n n e , di 36 linee per
ognuna in te ra . Il prim o verso dell’ in ferno è diviso in 6 linee per­
pendicolari stam pate in m aiuscolo, a ll’ oggetto di lasciar posto per
un a grande iniziale. I titoli delle Cantiche e quei de’canti sono in
latino ; e le terzine , disposte tutte sopr’ una m edesim a lin e a , non
p er altro segno si distinguono 1’ una dall’a ltra , che per un a maiuscolella colla quale com inciano i p rim i v e r s i, m entre gli a ltri
due com inciano con u n a lettera bassa.
Questa edizione non ha nè co m en lo , nè proem io, nè argom en­
ti , e com prende le segnature a - n , tulle q u a d e r n i, cioè di 8 carte,
meno a eh’è quin tern o , ed t e i che son te rn i. Nel prim o foglio la
p rim a carta è b ia n c a , la seconda non è m a rc a ta , e la 3 .8 , la 4.«
e la 5.a sono m arcale a il, a in, a mi. E rra v a il D ibdin a ttr i­
buendo sole 8 carie a ll’ esem plare della Spenceriana (C at. V I.
1 1 4 ) , nel quale manca probabilm ente la carta bianca del p rin ci­
p io . Sul retto dell’ultim a carta, che h a bianco il verso, trovasi
dopo la sottoscrizione il seguente epigram m a di certo C. Lucio Le­
lio , il q u a le , per quello ne pensa Apostolo Zeno (Lettere, h i . 66),
sarebbe stato l’editore della presen te.
C. L ucius Loelius.
A n ch o r Iaetate et men logi egno mio
ualgino ad etnédar tanto auctotte
solo de questa lingua eterno honore
prim o pictor dela cita de dio
Pur la innata affection el gran desyo
chor fa g rà tepo mha tenuto el core
disposto arestaurar il suo ualore
(I) L 'Hain per distrazione non ne conia che 1 oo.
36
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
chera per gran uilta posto inoblio
Non sol m ha fatto sulleuar tal salma
m a unaltra assai più grau e et di più stima
interpretarlo altrui eòe sitéde
O n d e se inalcun loco non si lima
si ben questo opra eoe il vero attende
Sirenato a m o r iscusi arquanto
C. Lucius Loelius
luppiter oipotes grais cocessit hom erum
urgilii latis carm ia sacra dedit
et rh ytb m os dantis comuni munera linguae
tradidit hos uates fecerat ipse deus
Il sig. A udin ( Cat. B o u to u rlin , ediz. del X V secolo, n ° 203 )
osserva , che furono omessi i 39 ultim i versi del Canto X X II
dell’ infern o (1). O ltre l’ esem plare di già citato della P a la tin a ,
u n altro se ne trova alla Trivulziana di M ilano. Quello del conte
B outourlin fu acquistato dal signor Seymour K irku p , pittore in ­
glese e grande am atore di D an to , il qualo lo possiedo tu tto ra .
Q uesta edizione è certam ente fra quelle del quattrocento una
delle più r a r e .
Maittaire, V. 326; — P a n z e r, III. HO; — De B ure, n.° 3322; — E b ert,
n ° 5686; — Hain, n.<> 5944; — Haym, II. 6; — Gamba fac. 1 22 ; — Serie del
Volpi, di Padova e dell’ Artaud; — Ed iz. Viviani, I. fac. L ; — Cat. Rossi,
fac. 76 (2) — Cai. Boutourlin, 1. 1332.
1481. *
COM EN TO D I CRISTOFORO LANDINO FIO REN TI
NO SOPRA LA COMEDIA DI D A N T E A
lI
G H IERI POETA FIORENTINO.
In fin e :
( 1) Il medesimo sig. Audin fa male il conto laddove dice che in fine
di questa edizione dev’ esservi una carta bianca. L’ ultima carta, il cui verso
è bianco, completa le segnature dell'ultim o quaderno.
( 2 ) Noto, una volta per sem pre, che la bella e ricca Biblioteca dell’ abate
Rossi è stata riunita alla Corsiniana di Roma.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
F
in e
del
com ento
di
37
c h r is t o
PHORO LANDINO FIOREN
TINO SOPRA LA COMEDIA D I DAN
THE POETA EXCELLENTIS
SIMO . ET IMPRESSO IN FIRENZE
PER NICHOLO DI LORENZO
DELLA MAGNA A DI . XX X. DA
GOSTO. M. CCCC. L X X X I.
In fogl. gr. di
carte non num erate (1).
P rim a edizione fio re n tin a , in buon carattere rom ano rotondo
e su buona caria g ra v e , per l’ esecuzione tipografica b ellissim a;
non ba num eri, nè re g istro , nè ric h ia m i. Il Com ento, disposto
atto rn o attorno al Poem a, è in caratleri più piccoli ed ha 60 li­
nee per ogni facciala in tera, ciascheduna delle quali porla in testa
l’ intitolazione della Cantica in lettere cubitali, non che quella via
via de’C anli, il cui num ero progressivo a luoghi vedesi espresso in
m aiu sco lo , a luoghi in num eri ro m a n i. I l poslo delle iniziali
è stalo lasciato in bianco, e ripieno con delle lellere m inuscole.
D arò esalta descrizione di questa edizione, che non sem pre fu dai
bibliografi esattam ente d e sc ritta , e c h e , senza essere certam ente
com une, non può per altro d irsi, come taluno la disse, rarissim a.
II volum e com incia con 14 carte prelim in ari (2), la p rim a e
(1) Attribuendo alla presente edizione 368 c a rte , omesse l’ Audiffredi di
coniare la caria bianca del principio, una delle due che seguono dopo i
prelim inari, e le ultime due colle quali il volume si chiude. Quanto al Van
P ra e t, clie ne cita sole 366, pare che intendesse far conto unicam ente delle
stam pate.
(2) Tulli i bibliografi danno a questa edizione 12 carte prelim inari e
non p iù , ma le seguenti osservazioni del cav. Pezzana, che noi prendiamo
dall’ ultima edizione dei Testi d i lingua del Gamba dove sono in una noia
alla fac. 123, chiariscono che devon esser 14: « Io sospetto che questi P re• liminari debbano avere 14 c a rte , due delle quali bianche, perchè nel« l’ esemplare della biblioteca P arm ense una caria bianca non entra nella
. segnatura *, e corrisponde all'ottava del quaderno. L’ altra bianca do. vrebbe trovarsi tra la liue de’Preliminari ed il principio dell’ Inferno; ma
« in esso vi m an ca, e la sua corrispondente, che è la prim a del terno dei
« prelim inari, è collata alla seconda. Le cuciture sì del quaderno, e sì del
« terno mi confermano nel mio sospetto » . Pare a m e che il Pezzana ab­
bia ragione, perchè queste due carte bianche le ho riscontrale nell’ esem-
38
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
l’ultim a bianche; tre solam ente son registrate, la 2.» , la 3 .a e
la 4 .a , che hanno le segnature ,i. n . i n (1). Cominciano le
delle carte prelim inari col titolo da noi riportato, preceduto dalla
parola P r o e m io , e contengono gli articoli seguenti.
Apologia nella quale si difende danthe et /lorenlia da falsi calvmnialori ; - Fiorentini eccellenti in doctrina ; - in eloqvenlia ; - in mvsica ; - in pictvra et Scvlptvra ; - lvs civile ; - Merco tir a ; - Vita et
costvmi del poeta; - Che cosa sia poesia e della origine sua divina et
antichissima
Fvrore divino ; - Che l’origine de poeti sia anticha ;
-M a r s ilii Ficini Fiorentini (Encom ilim D antis latin e et volgare);
- S ito , forma et misvra dellonferno et statvra de giganti et di lu­
cifero .
Segue la p rim a Cantica del Poema con questo tito lo :
C
anto
p r im o
della
pr im a
ca n t ic a
o
vero
COMEDIA DEI/ DIVINO POETA FIORENTINO
DANTHE ALIGHIERI ! CAPITOLO PRIMO :
Il prim o verso di questa Cantica è diviso in 12 lineette stam ­
pate in m aiuscolo e disposte perpendicolarm ente per lasciare spa­
zio ad u n a g rande in iziale. L’ ¡stessa disposizione tipografica si
osserva ancora ne’ prim i versi delle a ltre due Cantiche. 153 carte
h a l’ in fern o , e com prende le segnature a -s (m ancante k) tu lle
q u in te r n i, meno a che conta sole 9 carte (2), b , f t h , i , m e
n che sono q u a d e r n i, e $ che è te rn o . Queste segnature non sono
sem pre rego larissim e: ne sia prova che i fogli ai, ffi, h iiii, g in ,
e p ii non hanno registro.
La Cantica del P u rg ato rio abbraccia 108 c a rio , la prim a delle
quali è b ia n ca , e sulla seconda trovasi il Prologo del Com enta
to re . Lo segnature vanno da a a lino ad oo (m ancano i i , k k , a
uri) tu tte q u in te r n i, eccello hh che ha dodici c a r te , e oo che ne
ha sole s e i. Del prim o foglio la p rim a carta è bianca , la seconda
piare in pergamena della Magliabcchiana, che conserva tuttora la sua prima
legatura, l’ ima a principio del volume, l’altra alla fine dei Preliminari.
(1) Nell’esem plare i \ pergamena della M agliabcchiana sono registrate
tutte le prim e quattro.
( 2) Assicura il Van Praet che nell'esem plare in pergamena della B iblio­
teca Beale di Parigi il Poema incomincia alla sedicesima c a rta ; parrebbe
che dopo i Prelim inari dovessero trovarsi due carie bianche, l’ima delle
iiuali verrebbe di tal m aniera ad essere la prim a della segnatura a che ne
conta sole 9 stam pate. E di fatti ho potuto verificare l’ esistenza di queste
due carte bianche in uno dei due esemplari della B iccardiana.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
39
0 la terza non hanno registro, o la 4.» o la 5.» sono m arcato aaiii
a a iiii. Nel foglio II la prim a e la terza carta sono senza reg istro ,
e llv è m arcala vii (1) •
L ’ultim a C antica, preceduta anch’essa da un Prologo del Lan­
d in o , com prende 96 c a r te , con lo segnature A -L (senza lettera
K ) di dieci carte ciascuna, eccetto A eh’ è q u a d e rn o , I to rn o , o
L che ne conta dodici. Nel prim o foglio lo due prim o carte sono
m arcate aaa i e aaa i i , la 3.» A iii (2), e la 4 .a non ha reg istro ;
C iiii è m arcata per e rro re C iii; 1) iiii e G i non hanno regi­
stro . Il Poema term ina sul verso della 10.a carta dell’ ultim o fo­
glio con la sottoscrizione che ho rip o rtata a p rin cip io , od il vo­
lum e dee chiudersi con due carte bianche che si trovano nel­
l’esem plare della Biblioteca pubblica di Siena, e in quello i n p e r ­
g a m e n a della Magliabechiana.
Q uesta edizione veram ente m agnifica , come già di sopra no­
t a i , non porta però g ran vanto di correttezza. P er esem p io , il
canto X III dell’ Inferno è segnato Duodecimo ; nel P urgatorio
leggesi, canto X X II della tertia C a n tic a; nel P arad iso , canto
ovaclo por octavo, onori per nono, e i canti X IV , X X I, e X X IX
sono segnati X I I I , X X II, e X X V III. Il Fossi inoltro descrivendo
1 tre esem plari della M agliabechiana, de’ quali parlo più av an ti,
osservò che Io stam patore omesse i passi seguenti , omissione
che fu poi veduta ripetersi in m olte delle successive edizioni.
Inferno, c. V I, terzina 19; c. X V II, terzina 25; c. X X V III,
terzina 12 ; c. X X X , verso 3 .“ della terzina 42 , e terzina 43.
Purgatorio, c. X I I , terzina 18; c. X V I, terzina 4 3 ; c. X X I,
versi 2.° e 3.» della terzina 16; c. X X X I I , terzine 16 e 17.
Paradiso, c. II, terzine 40, 41, e 42; c. X V I, verso 3.° della
terzina 28, e terzina 29.
P are che 1’ editore avesse intenzione di m andare o rn ata la
sua edizione d’ un gran num ero di f ig u re , giacché in testa di
ciascun canto si vedono gli spazj bianchi destinali a riceverle ;
m a poi non furono riem piti che quelli lasciati in testa de’canti
prim o e secondo dell’Iu fe rn o , dove si osservano due incisioni
( 1) Il Brunet dice m ancante di registro il u, e non II i i i . Può darsi be­
nissimo che la cosa stia cosi nell’ esem plare da lui esam inato, m entre ta­
lune carte, da m e riscontrate senza registro nell’ esemplare della P a la tin a ,
lo hanno in quello della M agliabechiana.
( 2 ) Questa 3.» carta, come pure Fv non hanno registro nell' esemplare
della P a la tin a , ma lo hanno in quello della M agliabechiana.
40
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
al bulino che com unem ente si hanno per eseguite da Baccio
Baldini sopra i disegni di S andro Botticell i . Q ualche esem plare
ha tre figure incise tutte sulla carta stessa del v o lu m e, m a la
terza è ripetizione della p rim a . A ltri esem plari vi so n o , p re­
ziosissimi e ra r is s im i, i (piali contengono 19 figure per i prim i
li) Canti dell’ in fe rn o , cioè quelle due delle quali ho parlalo e
che sono inciso sulla carta del v o lu m e , più altre 17 attaccalo
in seguito con colla agli spazi bianchi de’rispettivi loro C anti.
Q ueste 17 figure sono certam ente opera dei medesimi a r ti s ti,
giacché non si presenlano in niente differenti dalle due prim o
nè in quanto al disegno, nè in quanto al lavoro dell’ intaglio (1);
il quale dovendo n aluralm enle procedere con m inore prestezza
che l’ im pressione del te s to , f u , a quel che p a r e , cagione che
abbandonasse l’ editore l’idea di fare l’incisione sulla carta del
v o lu m e , e si appigliasse al compenso di allaccarvele con col­
la. I seguenti esem plari sono tutti con 19 fig u re.
Biblioteca Reale di P arigi. Esem plare ottim am ente conservalo,
app arlen u lo una volta a ll’ avvocalo M archis di F iren ze. Com­
pralo dal Laire in Roma nel 1788 presso il lib raio B arbellini
per conto del C ardinale di Brienne (secondo racconta l’A udif
fredi nel suo Specim en, a fac. 2 8 8 ) , fu poi nella vendita di
codesta Biblioteca eseguila in Parigi nel 1792 (Indice del L a ire ,
I I. il.» 11 ) acquistalo dalla Biblioteca Reale di Parigi per prezzo
di 1030 fra n c h i. Q uest’ esem plare è unico nel suo genero in
q u esto , che oltre le 19 figure incise per i prim i 19 Canti d el­
l’ in fe rn o , contiene eziandio 16 disegni in p e n n a , dello stesso
genere che i p rim i, per i Canti 15 a 33 del P arad iso ; ed u n
frontispizio pure a penna vedesi sulla carta bianca posta dopo i
P re lim in a ri. In proposito di questo prezioso esem plare può con­
sultarsi il Saggio di curiosità bibliografiche del P eig n o t, P a rig i,
R enouard, 1804, in 8 ., fac. 3 8 -3 9 , e il Catalogue des livres im ­
primés sur vélin del V an P r a e t (IV . 1 2 1 -1 2 2 ). Due altri esem­
plari cartacei sono nella medesima Biblioteca m eritevoli a n ­
eli’essi d’osservazione. 11 prim o contiene le solile duo ligure molto
ben c o lo rile , e le medesime figure in nero preso da altro esem­
p la re . Il secondo porta la prim a carta del testo o rn ala d’ un ricco
contorno dipinto ad arabeschi con due scudi l’uno de’quali h a
le sigle S. I*. Q. B.
( i) Di queste figure pregevolissime per il magisterio dell'esecuzione
dirò stesamente all'articolo F ig u r e detta D iv in a Commedia.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
41
Palalina di F iren ze. Bell’esem plare adorno d’iniziali dipinte
in oro e in colori, e di 23 incisioni per i prim i 19 CanTi del­
l’ in fe rn o ; la l . a, la 2.% la G.a e la 19.3 sono doppie: il solo, che
si sappia, nel quale trovinsi q uattro figure co’loro duplicali. F u v vi anche aggiunto il fac-sim ile inciso d’ una ventesim a figura che
si trova nell’ esem plare della Riccardiana. La prim a carta h a in
testa le parole seguenti: E st hieronymi magislri caroli de Vechiano.
Vaticana di B o rn a. E sem plare citato dalI’Audiffredi (Speci­
m en , fac. 2 8 8 ). A lla V aticana dev’essere anche l’esem plare ci­
tato nel Catal. Capponi (fac. 17) con 16 fig u re.
Riccardiana di F iren ze. E sem plare con 20 incisioni ( Invent.
fac. 7 2 ) . Parm i che la ventesim a possa dirsi in certa m aniera
u n duplicato della te r z a , poiché il sogggetto è Io stesso , e solo
vi si ravvisa qualche differenza nei p articolari. Le carte p re­
lim in ari di quest’ esem plare portano in m argine alcune postille
che m ostrano essere d’antica dafa.
Magliabechiana di F iren ze. Bell’esem plare descritto con tu tta
esattezza dal Fossi ( Catal. I. 595-596); il quale osserva che le
carie 3 e 6 del foglio i sono stam pate in carattere differente e
più g ran d e . P are che quest’ esem plare sia quello già ap partenuto
al B iscio n i, che ne parla nelle sue Giunte al Cinelli (IV . 214).
Esso ne cita u n a ltro , senza dirn e il p ro p rie ta rio , in cui u n a
delle 19 figure era doppia in luogo d’altra m ancante.
Bibliot. pubbl. di Siena. Esem plare citato da Luigi de Ange
lis nella sua continuazione del Dizionario degli incisori del G an
dellini (S ie n a , P o r r i, 1809, in 8 . , V II. 2 0 -2 2 ), dove è esat­
tam ente descritto figura per figura. E ne parla anche il B ottari
nella sua Raccolta di lettere pittoriche (R om a, 1754, 11, 3 0 4 ).
Ambrosiana di M ilano. E sem plare ram m entato dal Bandini nel
suo Specimen liner. Florent. (11. 197).
Esem pi, del Duca di Cassano S e r r a , venduto 52 lire steri.
10. scell. a L ondra nel 1821 (Catal, fac. 504).
Bibliot. Imperiale di V ienna. E sem plare con 20 figure, essendo
doppia quella del Canto sesto: lo cita il D ibdin nel suo Bibliogr.
Tour ( II I. 3 2 2 ).
Bibliot. Reale di M onaco. Bell’ esem plare con 20 figure cilalo
anch’esso dal D ibdin (III. 144). Questa Biblioteca ne possiede og­
gidì un secondo con 19 fig u re , restituito nel 1814 dalla Bibliot.
Reale di P arigi.
, ,
Bibliot. di lord Spencer in L o n d ra . E sem plare descritto am ­
piam ente dal D ibdin n ella Bibliolheca S p enceriana (IV . 108-115).
42
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
H a le 19 fig u re , più u n duplicato di quella del Canto V I. Vi
fu anche innestala una g ran tavola rappresentante i demoni che
torm entano i d a n n a li. È legalo in m a rr. tu rchino per L ew is,
e , per quanto dice il sig. Beloe (Anecdotes o f literalure, L o ndon,
1807, in 8., I. 6), costò 100 ghinee (2600 fra n c h i). Vedi ancho
intorno a questo esem plare le Varietés bibliographiques del Peignot
(P a ris, Renouard, 1 822, in 8 ., fac. 1 1 9 ).
Bibliot. di lord Grenville in L o n d ra . (Dibdin. Bibl. Spence
ria n a , IV. 114) (1).
Bibliot. del Museo Britannico di L on d ra . Nel Reperì, bibliogr.
(fac. 40) si cila altro esem plare di questa Biblioteca con sole 9
f ig u r e , di cui la terza è un duplicalo della seco n d a. Esso fa
p arte della collezione Cracherode.
Bibliot. del sig. W ilbraham in L o n d ra . Esem pi, ram m entato
dallo S tru tt nel suo Dict. o f engravers (I. 131).
Bibliot. dell’ Università di C am bridge. Esem pi, con 18 figure,
registrato da C. H . H arlsh o rn e nel suo The book rarities o f thè
university of Cambridge, L ondon, 1829, fac. 183.
Di questa edizione si conoscono tre esem plari i n p e r g a m e n a :
il p rim o , senza fig u re , è nella Biblioteca Beale di P a r ig i, e fu
descritto dal V an P ra et nel suo Catalogne des livres imprimés sur
vélin (IV . 1 5 3 ). P er quanto egli abbia sette carte non im presse
che da u n a parie so ltan to , e per quanto sia sialo com pletato al
principio e alla fine con undici carie stam pate in semplice carta
o rd in a ria , fu pagato franchi 821 Del 1818 ( Catal, des livres pré
cieux de M . **, P a r is , D eb u re, n.° 5 7 ). L ’altro è citato dal Re
n ouard come esistente nella Biblioteca del sig. B u tler. Il terzo
fin alm en te, più che i due ram m entati degno di n o ta , è quello
della M agliabechiana, e fu già dal Fossi esattam ente descritto (I.
5 9 4 -5 9 5 ). Q uest’u ltim o , c h e è d ’una bellezza r a r a , per quanto
senza fig u re , non solam ente si raccom anda per l’oltim o sialo di
conservazione, por l’ am piezza de’ m argini e per la candidezza
della p e rg a m e n a , m a anche per le m inialure di cui va fre­
g ia to , e per la legatura di uno siile nuovo affatto, tu tta rico ­
perta di un prezioso lavoro d’ oreficeria condollo in argento e in
g ra n a to . O ltre a parecchie grandi iniziali m iniate in oro e in
co lo ri, i m argini della prim a faccia di ciascuna Cantica e quei
(1) La descrizione di quest’esem plare deve Irovarsi nel Catalogo della
Biblioteca di lord G renville, pubblicalo a L o ndra nel 1842| per i signori
Payne e Foss.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
43
della prim a del libro sono ornati di u n ricco contorno m inialo
an ch ’ esso in oro o in colori. Ma il luogo su cui si ferm a di p re ­
ferenza l’occhio dell’a r lis ta è la prim a faccia dell’ in fe rn o , nella
quale ti si presenta un bel ritra tto di Danto in m edaglione con­
tornato di ricchi fregi, che negli angoli e nel mezzo d’ognun di
loro portano alcuni vaghissimi scudi con le arm i del popolo e
della città di F ire n ze , e con quelle del L an d in o . In testa poi
della medesima vedesi il titolo che appresso, un po’ differente
da quello degli esem plari ca rtac ei, s c ritto 'in lettere d’o ro sopra
un fondo turchino volgente a ll'a z z u rro :
C
anto
p r im o
della
pr im a
c a n t ic h a
ove
RO COMEDIA DEL DIVINO POETA FIORENTINO
DANTE ALEGHIERI CAPITOLO PRIMO
E nella faccia medesima leggesi il seguente ricordo scritto in
carattere m oderno, dal quale resu lta esser questo l’esem plare di
cui Cristoforo L andino regalò la Repubblica F io re n tin a , e non
già il P a p a , come alcuni bibliografi hanno preteso:
N el Codice 18, palch. I V di questa libreria, esiste un Docu­
mento all' articolo L a n d in o , che dimostra esser questo l esemplare
donato alla Signoria di Firenze da M . Cristoforo L andin o , per cui
ebbe in dono una terra nel Castello del Borgo alla Collina sua pa­
tria in Casentino, nella cui chiesa esiste il suo corpo incorrotto.
P uò consultarsi a questo proposito lo Specimen littcr. l'ioren.
del B an d in i, II. 131, 140-143.
Questo prezioso esem plare fu già legalo in seta bianca e rossa;
q uando nel 1785 si pensò a resta u rare la vecchia le g a tu ra , allo ra
la seia venne cam biala con la pelle rossa e bianca che tutto di
gli rim a n e . Un ricordo m odernam ente apposto sull’ u ltim a carta
del volum e dice così: Restaurati gli ornamenti di argento a fatta
una testata nuova da Antonio G raziani nel 1785. Questi lavori
d’ oreficeria consistono in ferm agli d’argento d o ra to , ed in sei
stupendi lavori di n iello , q u allro alle p u n te , e gli altri due nel
mezzo delle coperte la te ra li. L e arm i di Firenze sono cesellate
con un guslo squisito.
Il biografo del L a n d in o , Angiolo M aria B a n d in i, cila come
stam palo senza indicazion di luogo nè d’ anno un Discorso da
esso pronunziato davanti la Signoria di F irenze nell’ atto di offe­
rirle un esem plare del suo C om ento, e il Biscioni ne dette u n a
copia nelle sue Giunte al Ciucili (l. I V ) , ms. in foglio della
M agliabechiana, cl. IX , n.° 70. La fo rtu n a m i è siala tanto cor­
44
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
tese da farm i tro v are nella Palatina di F irenze ( E d iz. del sec.
X V , n.° 253) un esem plare, che forse è il solo che si conosca,
di questo rarissim o opuscoletlo , il titolo del quale dice così:
O ra tio n e
d i m esser
Christophoro L andino fio­
rentino hauuta alla Illustrissima S. Fiorentina
quando presento el C om ento eli Danthe.
Il
libretto m anca, come fu notato dal B a n d in i, di q u alu n q u esiasi indicazione tipografica, m a è certam ente stam pato in Firenze
n el secolo X V : si com pone di 6 c a rte , l’ultim a bianca , le altre
im presse in carattere rotondo senza num eri nè ric h ia m i, e con
le segnature I. II. I II .
Credo pregio dell’ opera l ’ aggiungere alla lista degli esem­
p la ri fin qui ram m entali i seg u en ti, m eritevoli essi p u re di spe­
ciale r ic o r d o .
Bibliot. P in e lli. Bellissimo esem plare e con g ran m a rg in e ,
con le prim e iniziali delle tre Cantiche m iniate e d o ra te , venduto
18 steri, e 18 scell. O ltre alle due incisioni de’ prim i due Canti del­
l ’in f e r n o , vi sono 17 disegni all’ acquarello per i Canti 3 a 19
della medesima C antica, collocati sugli spazj lasciati in b ian co ,
che il M orelli ( Bibliot. Pinelliana , I V , n.° 1913) credo copiati
da qualche esem plare avente le 19 incisioni.
Bibliot. del Duca di La Valliere. E sem plare con alcune figuro
copiate a p e n n a , venduto 450 fra n c h i.
Bibliot. di G. Hibbert, in L o n d ra . E sem plare legalo in cuoio
di R u ssia, con 15 incisioni (1), ed il f a c s im ile in penna e in
inchiostro di quelle de’Canti V I, V II, X IV e X V . Nella ven­
dita di codesta Biblioteca fu com prato dal libraio Bolm per
40 sieri, e 19 scell. ( Catal. n.° 249*2).
Bibliot. di sir M astermann S y k e s , in L o n d ra . Esom plaro
con 11 in c isio n i, venduto 15 steri, o 15 scell., citalo dal B ru­
ne!. P robabilm ente questo è quel medesimo esem plare con 11
in c is io n i, che il V an P raet (IV . 122) ram m enta come u n a volfa
del Duca di C assano, e oggi di lord Spencer.
Bibliot. del Duca di Devonshire. Bell’ esem plare con 4 inci­
sio n i, citato dal D ibdin (IY . 1 1 4 ).
(I) Il lìrunet scrive che questo esem plare ha sole 14 figure originali.
Nel R epert.\ bibliogr. (fac. 295) gli se ne fanno 17.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
45
lìibliot. di sir James Edwards . E sem plare nel quale vedesi
innestala una ben fatta e curiosa incisione rappresentante l’inferno
secondo il nolo affresco del Campo Santo di P is a . F u venduto
2&^ steri. e 5 scell. ( Reperì. bibliogr. fac. 4 4 3 ). L ’ incisione è
p robabilm ente quella che si attribuisce a Baccio B a ld in i, e della
quale parlerò più av a n ti.
B ibliot. Roscoe. Esem plare con 2 sole vignette, m a con giunta
di parecchi disegui in inchiostro d ’ India posti al principio dei
C a n ti, più un disegno originale dell’inferno del P urgatorio e del
P arad iso , di Sandro Bottic e lli. V enduto 15 steri, e 15 scell. ( Re­
perì. Bibliogr. fac. 5 1 3 ).
Bibliot. M onroiana. E sem plare con otto ligure ( Catal. Lon­
d ra , 1792, n.° 2194), ram m entalo dal D ibdin nella sua Biblio­
m ania, fac. 558.
Bibliot. di W eimar. E sem plare con 16 in c isio n i, ram m entalo
d all’H irsching ( I . 2 2 9 ).
Bibliot. Reale di D resda. Due e se m p la ri, uno de’ quali con 3
ligure , citali am bedue d all’ E bert. Uno di essi proviene dalla fa­
mosa Biblioteca del Conte de Brillìi.
Bibliot. reale di L o n d ra . E sem plare che h a una sola figura per
il secondo Canto , m a contiene altresì u n ritratto di D a n te , ed h a
il frontispizio adorno di u n a m in iatu ra (Cat. IL 2 8 5 ). O ra nel
Museo B ritannico.
Bibliot. Bodleiana d’O xford. E sem plare con 3 incisioni; ma la
terza , im pressa a rovescio sulla carta del te sto , non è , al solito ,
che un duplicato della seconda. Lo cita il Dibdin ( IV . 1 1 4 ).
Bibliot. Casanatense di llo m a . Due esem plari registra il Cata­
logo a stam pa ( I . 123 ). L ’ uno di essi h a 3 figure , la p rim a delle
q u a li, che dovrebb’essere in piè della p rim a pagina dove h a p rin ­
cipio l’In fe rn o , si trova in vece in piè della quindicesim a della
Cantica islessa.
Bibliot. M agliabechiana. Terzo esem plare di questa Biblio­
teca , con due sole figure, m a con annotazioni m arginali scritte
in un a bella lettera che ricorda il cin q u ec en to , e relative al
Comento del L andino. Il postillatore ha pure notati nel m argine
i nomi de’personaggi storici di cui si trova fatta menzione nel
Poem a di D ante. Può vedersi descritto dal Fossi (Catal. I. 5 9 6 ).
E sem plari poi di 2 figure soltanto esistono nella Marciana di
V enezia ; nella Ducale di P arm a ; nella Chigiana , di Roma ; in
q uella di Brera a M ilano; nella R iccardiana di F irenze ; presso
il Duca di P embroke ed il Marchese di Douglas in Inghilterra
46
EDIZIONI DELLA I)IV. COMMEDIA
( Report. bibliogr. fac. 260 et 3 5 5 ); presso i sigg. K irkup e lord
Vernon in F ire n z e ; due ne lia la Borbonica di N a p o li, l’uno
de’quali con 3 figure (C ai. I. 2 3 3 -2 3 4 ).
A ltri esem plari sono siati citati nei seguenli Cataloghi : S m ith ,
fac. X ; - R o s s i , 76 (3 esempi. ) ; - S toschiano, n.° 1319; —^lskew , fac. 2 4 ; —Liburnense del 1 7 5 6 , fac. 1 84, esem pi, con u n a
elegante m iniatura sul frontispizio. Al n.° 2 della Suite des édiions
du Dante de M . L . D. vedesi citalo un esem plare , ora nella Bibl.
Reale di Stu ttgard , che si dice essere già ap p arten u to ad Ales­
sandro de’Medici prim o Duca di F ire n z e , con tu lle le g randi
iniziali m iniate in oro e in colori. Noto che il com pilatore dì
codesto Catalogo al certo errav a descrivendo la presente edizione
come avente delle incisioni in legno.
« A questa edizione ebbero ricorso gli Accademici della C ru« sc a; m a , q uanto al Comento , Don vi hanno sem pre dato re ità ,
« poiché talvolta cangiarono quella lezione del L andino ten u ta
« per b u o n a , e come tale esposta ed illu strala (I) » . Così il
G am b a, Testi di L in g u a , 1 8 3 9 , fac. 123. E aggiugne in n o ta :
« Le V arianti di questa prim a edizione fiorentina non furono n el
« testo del L andino pubblicato posteriorm ente copiale quali si
o trovano in essa , essendosi per lo più seguilalo il testo d’A ld o ,
« 1 5 0 2 ; e questa differenza risulta principalm ente in una ed iz
ione del Sessa, 1564 ». M erita a questo proposito d’esser veduto
un opuscolo del prof. G iovanni Rosi n i , in tito lalo :
Sopra le varianti della Divina Commedia che trovansi nel testo
pubblicalo da Cristoforo Landino nel 1481. L ettera al M archese
Pom peo Azzolino. P isa , 1837 , in 8.
Molte furono le ristam pe che si fecero dappoi del Comento del
L an d in o , come a p p a rirà da quello siam o per d ire , e come può
anche vedersi nello Specimen litter. Florent. del B a n d in i, p a rt.
II. 126-139, 197-199.
Chiuderò questa descrizione con osservare che il sig. C lair
fons sbagliava all’ ingrosso scrivendo nella introduzione alla sua
traduzione francese dell’ Inferno che la prim a edizione del Poem a
di Dan lo e ra quella del 1481.
Venti, loo fran ch i F loncel, n ° 3298;—72 Ir. m arr.blcu G a ig n a t,n.« t!)72— 18.» Ir. m arr. ros. L a Vallière n ° 3563;— 80 fiorini Crevenn a , con 3 inci­
sioni,».« 4548;— 100 fr. M accarthy, marr. bleu, m a macchialo, n ° 3039;— ^
(!) Secondo il Barcellini ( In d u strie filolog. fac. 102-103 ) il Landino
copiò in gran parte il Comento di Benvenuto da Imola.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
47
steri, e 40 scell. P a r is i — 5 steri. G rafton, nel 1815; — 2 steri, e 19 scell.
H e b er, con 3 fìg.;— 60 fr. B o u to u rlin , 1. n.° 1334; — 2 steri, e 2 scell. Ca­
teti. Payne di Londra; — 200 paoli Catal. Pagani del 1814; — 180 paoli Catal. Piatti del 1838.
M aittaire, I. 419 ; — Denis, fac. 132; — Panzer, I. 409; — Orlandi, fac.
320; — La S e m a, n.° 529; — De Bure, n ° 3324; — Hain, n.°_5946; — Bru­
ne l , 11. 14-15; — Ebert, 11.0 5687; — Haym, li 6 ;— Serie del Volpi, di Pa­
dova e dell'Artaud; — Biscioni, G iunte al Cinelli, IV. 213-214; — Zeno, Let­
te r e , III. 67; — Dibdin, The lib ra ry co m p a n io n , II. 352; — Van P ra e t, IV.
118-125.
S. D.
L a D ivina C om m edia col C om en to del L a n ­
dino. In foglio.
Edizione senza indicazione di lu o g o , nè d ’a n n o , nè di stam ­
patore , citala dall’ H ain nel suo R epertorium delle edizioni del
secolo X V , n.° 5945, e probabilm ente sulla fede del Catalogo
R ossi, fac. 77, dove a questa edizione si assegna, in linea di con­
gettura , la data 1497. Io per m e dubito grandem ente che ella sia
mai esistita.
E rrò il P anzer ne’suoi A nnali (I. 398) la d d o v e, citando il Ca­
talogo della Biblioteca Askew (fac. 2 4 ) , ricordò un edizione col
Comento del L andino , di Ferrara 1481 , in foglio. Non Ferrara ,
m a Firenze ha il Calalogo su d d e tto . E rro re ripetuto q u in d i dall’ Ila in , n.° 5944, e dall’ A ntonelli nelle sue Ricerche sull'edizioni
Ferraresi del secolo X V , fac. 94.
1484. *
L a D ivina C o m m ed ia, col Com ento del L a n ­
dino. ì in egia , 14 84 *» in fo g lio , di 2 7 0 carte.
Ediziono senza num eri nè ric h ia m i, falta su buona carta
g rav e , con caratteri rom ani rotondi ; quelli del Comento, che è di­
sposto torno torno al testo , sono più piccoli ; u n a facciata intera
h a 64 lineo. In testa d’ ogni Cantica vedonsi delle grandi iniziali
inciso in leg n o , e lo spazio lasciato in bianco p er quelle del Co­
m ento e dei canti è , al so lito , riem pito con piccole iniziali co­
lorite . 11 volum e com prende le segnature a - s , A -K , tulle q u a ­
derni , eccetto a eh’ è q u in te rn o , I e K t e r n i . L a prim a caria h a
bianco il retto, e in testa del verso si legge :
48
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
di Christoforo L andino fio­
rentino sopra la com edia di Danthe alighieri
P
r o e m io .
C om ento
poeta fiorentino
Il
qual proem io contiene i medesimi prolegom eni della edizio­
ne del 1481, e si stende per tutto il prim o foglio che ha 10 c a rte ,
e che in alcuni esem p lari, per quanto dice il Denis ( Suppl. al
M a itta ire , fac. 1 8 3 ), m anca affatto. Il Poema h a principio su lla
c a rta prim a del foglio b col titolo seguente :
I n fern o
C anto
p r im o
dela
p r im a
c a n t ic a
overo
m e d ia
co
del
DIVINO POETA FIORENTINO DANTE ALEGH1ERI CAPITOLO I
In piè della penultim a c a rta si legge :
F in e del com ento di Christoforo L an d in o
F iorentino sopra la Com edia di Danthe poeta
excellentissim o. E t im presso in V inegia per O cta
uiano Scoto da M onza. A d i X X III. di M arzo.
M . cccc
L
x x x iiii.
S ull’ ultim a carta , il cui verso è bianco , trovasi u n Regi­
stro a 5 co lo n n e, e sotto ad esso lo stem m a dello stam p ato re.
P arv e agli editori di Padova , ed io sono in tieram en te con
lo r o , che questa ediziono non possa dirsi cotanto bella q u anto
piacque decantarla al De Bure nella sua Bibliogr. instr. n.° 3225.
Il Fossi descrivendo l’ esem plare che se ne conserva nella M a
gliabechiana (Cai. I. 597 ) osserva che vi furono omessi i me­
desimi passi che in quella del 1 4 8 1 , meno quelli dell’ In fern o ,
C. X X X , P urgatorio, C. X X X I I , e P aradiso, C. 11 e X V I.
Q uesto esem plare della Magliabechiana è ricco di note m a rg in ali,
che io suppongo di q u ell’ Antonio A llegretti, il cui nome si legge
nella sedicesima c a r ta . A ltri esem plari se ne trovano nella R ic
cardiana ( I n v e n t., ediz. del X V . secolo, n.° 475) ; nella Palatina ,
(Ediz. del XV secolo, n.° 19 ) ; nella Borbonica di N ap o li, 2 esem­
plari (Catal. I. 234) ; nella B ibl. Reale di Parigi (Cai. n.° 3438);
nella Bibl. Reale di L ondra (Catal. II. 285) ; e nella Spenceriana (Ca­
lai. V II. 147). E lilialm ente il sig. co n sig lie re B ernardoni di M ilano
no possiedo un buon’ esempi, iu Carta distinta con bei rabeschi
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
49
al principio d ’ ognuna delle tre C a n tic h e, con le tte re ben mi­
niale al principio d' ogni Cantica.
Catal. C onli, 6 scudi; — 15 fiorini, Crevenna , n ° 4549; — 20 paoli,
Catal. Iìaduel di Perugia, 1815; — 35 paoli, C atal. Pagani del 1S30; — so
paoli, Catal. Cucci del 1839.
—
M aittaire, I. 4 5 4 ; — Denis, fac. 183; — P anzer, IH. 207; — Laire,
11. 76; — Brunet, 11. 15; — Orlandi, fac. 420; — E bert, n ° 5688; — Hain,
n ° 5947 ; — Havm, II. 6 ; — Serie del Volpi, di Padova e dell'Artaud; — Bi­
scioni, G iunte al Cinelli, IV. 210; — Catal. Pinelli, IV. n ° 1914; — Rossi,
fac. 76 ( 2 esempi. — Farsetti, fac. 53; — Suite des éditions du D a n te,
n ° 2.
1487. *
L a D ivina C om m edia , col C em en to di C r i­
stoforo Landino.
In fin e :
F
in e
del
F
d in o
DI D
C
om ento
io r e n t in o
a NTHE
di
C
o n in v m
la
an
C o m e d ia
POETA EXCELLENTISSl
MO. E T IMPRESSO JN B
B
L
h r is t o f o r o
sopra
de
B
r ESSA
o n in is
de
R
PER
a
GVXI A D I VLT1MO DI
MAZO ( sic) .
M. cccc. L xxxvn .
In fo g lio , di carte 5 io .
Bella ed izio n e, copia esatta di quella del 1481 in quanto
al testo , ma con differenti figure ; è falla su buona caria , in
carattere rom ano ro to n d o , senza num eri nè ric h ia m i. Il Co­
ntento , eh’ è disposto dattorno al te s to , è in caratleri più pic­
co li, ed ha por ogni facciata in tera 68 lin e e . Le segnature fatte
in caratteretli rom ani sono a - r tutte q u a d e rn i, ad eccezione di
k che è terno ; a a - n n , parim ente q u a d e rn i, meno nn duerno ; A L, tu lle to rn i, meno B eh’è quaderno. La prim a carta di bb vodesi m arcata per erro re aa, e 1’ ultim a di L è bianca. In tutte
sono 310 c a rte , com prendendovi quelle delle figure il cui retto è
quasi sem pre stam palo, e cho contano per lo segnalnre alla pari
delle altro. Ciascheduna faccia porta l’ intitolazione del Canto che
vi si contiene, esprim endosene il num ero progressivo, che sposso
4
50
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
è sbagliato, quando in lettere maiuscole e quando in cifre ro m a­
n e; il posto delle iniziali è stalo lasciato in bianco per tutto il vo­
lum e ; ed è osservabile che alla One di varj C a n ti, probabilm ente
per risp arm iale u n a faccia, il carattere così del Poema come del
Comento diventa più piccolo e più com patto.
Comincia il volume con un R eg is t r o d i D a nte (1) in 5 co­
lonne posto sul retto della prim a carta : e in testa del verso si
legge :
P
r o e m io
COM ENTO D I CHRISTOPHORO LAND INO FIO REN TIN O SOPRA LA
C
o m e d ia
di
D
ante
A l ig h ie r i P
oeta
F
io r e n t in o .
Questo Proem io che contiene i Prolegom eni dell’edizione 1481,
prende 8 carte segnate rt—m i.
La prim a carta del P oem a, m ancante di segnatura m a da do­
versi contare per quella a i , è bianca nel suo retto, e nel verso
contiene una figura dell’ altezza intiera del foglio; la carta a n
porta in lesta lo parole seguenti :
C
anto
p r im o
della
p r im a
c a n t ic a
DEL DIVINO POETA FIORENTINO D
o
a n t HE
vero
c o m e d ia
ALEGH1ERI t C a
PITOLO PRIMO
Il prim o verso del Poem a è stalo diviso in dodici lineette p er­
pendicolari impresse in m aiuscolo, affine di lasciar posto per u n a
grande iniziale. Alla fine del libro vedesi Io slemma dello stam pa­
tore a lalo alla sottoscrizione.
Ciaschedun Canto dell’ Inferno e del P urgatorio è preceduto
da u n a figura incisa in legno: il Paradiso ne ha una solam ente
posta a capo del prim o Canto. Queste fig u re, in tutte 6 ^ , sono
grandi quanto il foglio ( 10 pollici d’ altezza sopra 6 1/2 di la r­
g h ezza), meno quella del Canto X III dell’in fern o , la quale può
equivalere ai due te rz i, e d’ intorno a ciascheduna di esse vi g ira
u n fregio d’ arabeschi della larghezza d’ u n pollice ; figure cosi
grandi non si erano vedute a gran pezza nelle altre edizioni di
D ante. A m ente del Gussago ( Memorie della tipogr. Bresciana,
fac. 4 6 ) esse sono, tanto per il disegno quanto per l’ intaglio,
egregiam ente condotte, e tali da lasciarsi di g ran lunga addietro
(t) Leggo Regisro nell’esemplare della M agliabechiana, e R egistro
in quello della Palatina.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
51
tulio quello che si trovano po’ libri stam pati di quei tem pi ; e p argli che abbiano molta somiglianza con le pitture di G iann’ An­
tonio da Brescia esistenti nel Convento dei C arm elitani di essa
città. E poi da notarsi, che in quella posta in principio del P a­
radiso e che rappresenta il Monte Santo di Dio, la disposizione delle
figure è qual si vuole dalle regole sim m etriche della prospet­
tiva .
Fu già notato dal F ossi, il quale ha descritto colla più grande
esattezza 1’ esemplare esistente nella Magliabechiana (I. 5 9 7 -5 9 8 ),
come anche in questa edizione si trovino le medesime lacune
che sono in quella del 1481, mono i passi de\Y Inferno, c. X X V III,
Purgatorio, c. X II e X X X ÍI, Paradiso, c. II e X V I, i quali vi
furono ristabiliti. L’ A udiffredi, che ha descritto quello della Ca
sanatense ( Cat. I. 123), osserva che in esso le 8 carte dei Prole­
gomeni sono poste alla fine del volum e. F inalm ente il M ittarelli,
citando l’ esem plare della Murianense ( Catal. Append. fac. 134)
con figure co lo rite, passato nella Marciana di V enezia, lo dice
in folio m axim o. A questi esem plari ben noti sono da aggiungersi
i seguenti : Palatina di Firenze (ediz. del secolo X V , n ° 2 0 ) ;
- Borbonica di N apoli, q u attro esem plari ( Catal. I. 234 ); - liibl.
Beale di P arigi ; - Bibl. Reale di L ondra ( Catal. II. 285 ) ; - liibl.
dell' Università di C am bridge, citato dall’ H artsh o rn e, fac. 379;
e finalm ente 1’ esem plare della Biblioteca del Monastero di S.
M artino a P a le rm o , che può vedersi descritto dal p. Salvadore
di Blasi negli Opuscoli di autori S ic ilia n i, X X . 371-372.
Venduto 24 ir. La V alliere, n ° 3564; — 8 fiorini Crevenna, n ° 4550;
— 51 fr. a Parigi nei 1839; — 100 fr. m arr. ros. B outou rlin, 1. n ° 1335.
t!n esemplare con qualche imperfezione è segnalo 120 paoli sul Catal. Mo­
bili del 1839; un altro 400 p a o li, Catal. Garinei.
Maittaire, V. 326; — P anzer, 1. 250; — Orlandi, fac. 420; — De lìnre,
n ° 3326; — B runet, tt. 15; — E bert, u.» 5689; — Hain, n ° 5948; — h aym ,
II. 6 ; — Gam ba, fac. 123 , in nota-, — Serie del Volpi, di Padova e delA r ta u d ; — Biscioni, Giunte al C incin, IV. 210; — Mauro noni. L ettera sulla
tip o g r. B rescian a, 111 -M 2 ; — Gussago, Mern. della tip o g r. B rescian a,
46, 101 - 102; — Amati, Ricerche, Milano, 1830, V. 130; — Catal. Pinelli,
IV. n.® 1915;— Hohendorflano, n ° 1454;—Bossi,fac. 16 (2 esem pi.);— Suite
des editions du D a n te, 11.0 3 ; _ Catal. Liburnense del 1756, fac. 184; — Ca­
tal. di M. " P a r ig i, 1829, n ° 764.
Nella Biblioteca Casanatense ( I. 123) si ram m enta un esem­
plare d’ un’ edizione in foglio senza fig u re, e si dice che toltone
iljca ra tle re , che è un po’ più g ran d e , in tutto il resto si scambie
rebbe con questa di Brescia. Descrizione più par t icolarizzata non
52
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
potè darne il com pilatore di quel Catalogo , perchè 1’ esem plare
m anca delle prim e carte e dell’ ultim a.
1487.
L a D ivina Com m edia col C om ento del L a n ­
dino. Firenze , 1 4 8 7 in
foglio.
Edizione ricordata nella Biblioteca Slusiana , fac. 667. Nessun
altro Catalogo la conosce : io per me dubito molto se veram ente
ella esista.
1491. *
L a D ivina Com m edia col C om ento di C r i­
stoforo L andino.
In fin e :
F in ita e lopa deliclyto et diuo dathe a l i ­
gh ieri poeta fioretio reuista et em édata dili­
getem ele p el riierédo m aestro Piero da fig iò
m aestro i theologia et excellete predicatore del
ordie de m lori : et ha posto m olte cose ì diuersi luoghi che a trouato m acare i tutti édati
liqli sono stati stapadi excepto qsti Im pressi \
uenesia p B ernardino benali et Matthio da p arm a
et ha achora posto di fora Ì li m argini tutte le historie notade et li nom i pprii che si trouano I det­
ta opera forn ita de s tip a r del M C C C C L X X X X I.
adi. III. m arzo corno ne dicti danthi si potrà
uedere si i lo testo com e ne la iosa et qsto p
negligetia et diffecto de correctori passati.
In foglio di 3 o 2 carte.
Edizione senza ric h ia m i, num eri e se g n a tu re , im pressa ¡a
carattere grande e rotondo : quello del C om ento, che è disposto
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
53
intorno al testo , è più p iccolo, ed ha 61 linea por ogni facciata
in te r a . La prim a faccia di ciascuna Cantica ò adorna d’una grande
in iz ia le , e preceduta da una incisione in legno della grandezza
del foglio : in testa poi d ’ ogni Canto vedesi una vignetta , o fino
al Canto X X inclusive del P urgatorio anche u n a piccola inizialo ;
a com inciare dal Canto X X I le iniziali non furono più eseg u ite.
La grande incisione posta a capo del Purgatorio (carta 137 verso) ,
si trova riprodotta sul verso della carta 138.
Il volume comincia con 10 carte prelim inari non n u m e ra te ,
m a aventi le segnature I - V , nelle quali si contengono i P ro le­
gomeni dell’ edizione del 1481; la p rim a di esse h a in testa come
segue :
P
r o e m io .
COM ENTO D I C HRISTOPHORO LANDINO FIO R EN TIN O SOPRA
LA COMEDIA D I D
a NTHE
A L IG H IE R I POETA FIO R EN TIN O .
Segue il Poema che abbraccia 292 c a r te , la prim a e l’ u lti­
m a non n um erate. Sul retto della prim a si leggono le parole
Danthe Alighieri Fiorentino stam pate in grossi caratteri g o tic i, e
sul verso vedesi la prim a delle tre grandi incisioni in legno.
T utto il libro com prende le segnature a - R , A - L , tu tte qu a­
d ern i , meno B e K che son te r n i. L a sottoscrizione va a finire
sul verso della carta 291. Seguono: R egistro, Qui incomincia il
credo di Danthe, Pater nostro di Danthe, Aue M aria di Danthe, poi
il segno dello stam patore. Il verso dell’ ultim a carta è bianco.
Notò il Fossi nella sua descrizione dell’ esem plare Magliabechiana
( I. 599-600 ) , che nella presente edizione fu omessa la
terzina X V III del Canto X X I del P u rgatorio. A ltri esem plari
se ne trovano nella P alatina di F ire n z e , nella V aticana, n ella
Biblioteca pubblica di S ie n a , in quella di Parma (esem pi, eoo
figure m iniate) e nella Reale di P arigi.
Il M aittaire ( V. 326 ) e 1’ O rlandi ( fac. 40 ) la dicono , erro ­
neam ente , impressa a Treviso.
Venti.1 1 scell. P inelli (IV. n° -1916); — C atal. Pagani del 1814, 24
paoli; — 12. ir. esempi, bagnato Cat. Barrois di P a rig i, 1845 (1).
—
P an zer, III. fac. 299; _ Denis, fac. 305; — Ebert, n ° 5690 ; — Hain,
n ° 5949;— L aire, II. 165; — Haym , II. 7 ; — Suite des édit. du D a n te,
n ° 5; — Serie del Volpi, di Padova e dell'Artaud; — Apostolo Z eno, Let-
( 1) Notisi lo sbaglio del compilatore di quel Catalogo d’ aver descritta
la presente edizione come la p rim a con ('om ento del Landino.
54
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
tere, III. 303; — Affò, T ipografìa P arm en se, fac. XLII; — Pezzana, Scrit­
to ri P arm igian i, V|. pari. Il, fac. 260; — Catal. Scapini, fac. 428.
1491. *
L a Divina Com m edia col Com ento del L a n ­
dino.
In fin e :
E t Fine del com ento di Christoforo L a n d i­
no F iorentino sopra la com edia di D anthe poeta
excellétissim o. E t impresso in V in egia per Pe
tro Crem onese dito Veronese : Adi. X V III. di
nouebrio. M. cccc. L xxxxi. em endato per me m ae­
stro piero da fìghino dellordine de frati mi­
nori.
In fogl. di 3 a 4 carte.
Edizione senza rich iam i, con num eri e se g n atu re, in carat­
tere rotondo: il Com ento, eh’ è disposto attorno al testo , è im ­
presso in carattere più piccolo, ed ha 61 linee per ogni facciata
intera. Ogni Cantica ha in testa una grande iniziale incisa in legno,
e l’ ha p u re , in piccole dim ensioni, ogni Canto. Si vedono pure al
principio di tu tli i CanTi certe vignette incise in legno, le quali in
nulla differiscono, quanto all’ invenzione, da quello dell’edizione
precedente, m a sono più piccole, avendo u n ’altezza di 2 pollici
1/2 all’ incirca sopra 2 di larghezza. Queste in cisio n i, uscite d alla
scuola V eneziana, furono giudicate mollo belle dal Dibd in , che
dette i fa c s im ile di quello dei Canti 1 e 30 dell’ In fe rn o , 2 o 14
del Paradiso.
Il volume comincia con 10 carte prelim inari non num erate (1)
e segnate a v , contenenti i Prolegomeni delle precedenti edizioni.
La prim a carta ha bianco il retto, e in testa del verso h a questo
parole :
C
om ento
di christophoro Landino fiorentino
(i) Errò il Dibdin contad o n e 9, come errò l'Hain contandone
19.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
55
sopra la com edia di Danthe A lighieri poeta fio­
rentino
Ai Prolegomeni lengon dietro 4 altre carte, parim ente non n u ­
m erate e segnate AA i i , contenenti una T abv la d i D a nte a 2 c o ­
lo n n e; segue il Poema che abbraccia le carte 11 a 315 (la 313 è
doppia ) . Sul verso della detta carta 315 si legge :
Cancione dello excellentissim o poeta dante
aldigeri fiorentino C om inciano qui feliciter.
Le quali canzoni che vengono im m ediatam ente dopo questa in ti­
tolazione sono 14, più una Canzon Francesca, e prendono 4 carte
non n u m erale, term inando con la sottoscrizione che appresso:
Qui finisse lecanzone di danthe.
I l volume com prende le segnature B -Z , a - r , tu tte q u ad ern i,
meno 1’ ultim a eh’ è terno. Le medesime sono esatte , la num era­
zione non già ; poiché, oltre che la carta 313, come ho già detto, è
d o p p ia, la 12.* è num erata 17. Il Fossi il quale dette dell’ esem­
p lare Magliabechiano un’esattissim a descrizione ( 1 . 598-599) os­
servò che fu nella presente edizione omessa la terzina 29 del Canto
V I d e ll'in fe rn o , e che in talune carte non si vede praticata la d i­
versità di caratteri per il testo e per il Comento. A ltri esem plari
esistono nelle appresso Biblioteche : Spenceriana ( V I. 115-118 ) ,
bell’esempi, legato dall’H erin g ; - Museo B ritannico, esempi, pro­
veniente dalla Biblioteca Reale di L ondra ( Catal. n . 285 ) ; - Bor­
bonica di Napoli (Catal. i. 235, due esem pi.); e finalm ente uno
ne possiede il sig. K irkup a F iren ze, con note m arginali del se­
colo X V I.
Maittaire, fac. 354; — Panzer, III. 301; — Denis, fac. 306; — Orlandi,
fac. 420; — E b ert, n ° 5691; — Hain, n.« 5950; — Haym, 11. 7; — Serie
del Volpi, di Padova e dell’A rtaud; — Zeno, L e tte re , 111. 303; — Catal.
La Valliere, n ° 3565; — Scapini, fac. 428; — Crevenna, n.° 4551 ; — Ca­
tal. Liburnense del 1756, fac. 184.
Il M aittaire ( i. 310 ), e dopo di lui il V olpi, 1’ H aym ed il
Bandini ( Spec. litter. Florent. fac. 197) parlano di u n ’edizione di
Venezia per Pietro Piasii Cremonese, detto Veronese, la quale non
è a ltro , a mio c re d ere, che quella or descritta.
1 493. *
Danthe alegieri fiorentino.
56
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
In fin e:
Finita e lopa dellinclyto et diuo Dathe a l i ­
ghieri poeta fioretino reuista et em édata dili­
getem ele p el reueredo m aestro Piero da F igin o
. . . . Im pressa in V en etia per M attheo di cho*
deca da parm a Del M C C C C L X X X X I I I . Adi.
X X I X . de Nouembre.
In fogl. di 3 i o carte (1 ).
Edizione in caratteri rotondi m aggiori e m in o r i, con n u m eri
e se g n a tu re , conform e a quella di Pietro Cremonese, V enezia,
1491. È adorna ad ogni Canto di figure intaglialo in le g n o ,
u g u a li, quanto all’in venzione, a quelle della precitata edizione;
quelle però che son poste in capo di ciascheduna delle tre Can­
tiche sono della grandezza intera del foglio. N eppure vi mancano
le solite iniziali e grandi e piccole intagliate in legno.
In principio sono 10 carte prelim inari non n u m e ra te , m a se­
gnate av, contenenti i Prolegom eni delle precedenti edizioni. 11
titolo da noi ripo rtato di sopra sta sul retto della p rim a , impresso
in grandi caratteri g o tic i, e sul verso si legge:
di cristophoro L andino fiorentino so­
la com edia di D anthe alighieri poeta fio­
C om ento
pra
rentino.
• Segue il Poem a per carte 299 m arcate con num eri ro m a n i. Il
retto della prim a ha di nuovo in caratteri gotici il titolo Danthe
aleghieri fiorentino, e sul verso vedesi una gran figura intagliata
in legno. La seco n d a, i cui m argini sono ornati d’ un fregio , h a
in testa le parole seguenti :
C
anto
p r im o
della
p r im a
c a n t ic a
overo
c o m e d i*
DEL DIVINO POETA FIORENTINO ALEGHIERI. CAPITOLO PRIM O.
Il Poema ha fine sul retto della carta 2 9 9 , con la sottoscri­
zione già rip o rtata, dietro alla quale ne vengono il Credo, il Pater
nostro e 1’ Aue M aria di Danthe. Una carta non n u m erala, conte-
(1) 11 Paiioni nella sua B ibliot. degli aut. volg. (V. 248) cila per e r­
rore la presente edizione con la data del 1492.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
57
nento nel suo retto un Registro a 4 colonne, chiude il v o lu m e; il
quale abbraccia le segnature a - z , A -O , tutte q u a d e rn i, eccetto
1’ ultim a eh’ è terno.
L’ esem plare Spenceriano, legato in cuoio di Russia p er l’ H er in g , fu descritto dal Dibdin (V I. 118). A ltri ne posseggono la
Biblioteca Ducale di P a rm a , la Quiriniana di B rescia, il sig. B er
nardoni di Milano, ed in Firenze il sig. K irkup. Un altro apparte­
nente al Monastero di S . M artino di Palerm o venne descritto dal
p. Salvadore de Blasi negli Opuscoli di autori Siciliani (X X . 384).
Cat. Silvestri di M ila n o , 1824, 15 lire.
M aittaire, I. 567 ; — P anzer, HI. 338 ; — E b ert, n ° 5 6 9 2 ; — Hain,
n ° 5952; — Haym, II. 1-, — Serie del Volpi, di Padova e dell’ A rtaud;
— Pezzana, S c ritto ri P a rm ig ia n i, VI. pari. II, fac. 261; — Catal. Askew,
tàc. 2 4 ;— Scapini , fac. 428.
1493.
L a medesima. Venezia, per Matteo Capo­
casa, i 4 9 5 , in fogl.
Edizione citata dall’ H a y m , dall’O rlandi (fac. 320) e dal
V o lp i. Il P anzer ( I I I . 338) la crede u n a cosa istessa colla pre­
cedente.
Noto che il P. Affò nello sue M em. sulla tipogr. Parmense, fac.
X L II, opinò che sotto i varj nomi di Matteo da Parma, Matteo Ca­
pocasa e Matteo de Chodeca si stia veram ente un solo e medesimo
sta m p a to re , lo che nega il Pezzana sostenendo che Matteo Capo­
casa e Giovanni di Matteo da Parma sono due ben distinti stam ­
p atori (S critt. P arm igiani, V I. part. 2 , fac. 2 5 9 -2 6 1 ).
Serie dell’ Artaud e dell’edizione di Roma 1815.
1493.
D ante coll’ esposizione del L a n d in o , in fogl.
Edizione senza indicazione di luogo, citata dal Panzer (iv. 59)
e dall’ Ilain ( n.° 5951) sulla fede del Catalogo Rossi fac. 76. Gli
editori di Padova credono che essa non sia altro che u n a delle due
precedenti.
1497. *
D anthe alighieri fiorentino.
58
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
In fin e :
Fine del com ento
di Christophoro Landino
Fiorentino sopra la Com édia di Dathe poeta
excellentissim o reuista et em endata diligete­
m ele per el reueredo m aestro Piero da F igin o
m aestro in theologia et excellente predicatore de
lordine de m inori et ha posto molte cose in di
uersi luoghi che ha trovato m acare si I lo texto
com e nella giosa. Im presso in V enetia per Piero
de zuanne di quarengii da palazogo bergam asco.
Del M. cccc. Ixxxxvu. Adi. X I. octubrio.
In fogl. di 3 o 8 carte.
Edizione in caratteri rotondi m aggiori e m in o ri, con n u m e ri,
segnature e rich iam i, conforme a quella di Venezia, Pietro Cre­
monese, 1493. Le incisioni in legno posto a principio d’ogni Can­
to sono, quanto all’ invenzione, uguali. \ i sono p u re incise in
legno delle grandi e delle piccolo iniziali.
Il volum e comincia con 10 carte prelim inari non num erate
m a segnale av , contendili i Prolegom eni delle precedenti edizio­
ni. La prim a carta non contiene nel suo retto che il titolo ripor­
tato qui so p ra, impresso in carattere gotico g ran d e , e in testa del
verso ha così:
di cristophoro L andino fiorentino
sopra la com edia di D anthe alighieri poeta fio­
rentino.
C om ento
Segue il Poema che tiene 297 carte num erate : la p r im a ,
bianca nel retto, contiene nel verso u n ’ incisione in legno della
grandezza del foglio, la q u a le , se ne logli un secondo fregio ag­
giunto di n u o v o , è riproduzione fedele di quella dell’ edizione
1493. In testa della seconda carta o rnala attorno attorno a’ m ar­
gini di u n fregio inciso anch’ esso in legno si legge :
C
a n t o p r im o
d e l l a p r im a
c a n t ic a o v e r o g o m e d ia
del
DIVINO POETA FIORENTINO ALEGHIERI . CAPITOLO PRIMO.
Il Poema term ina sulla carta 297 retto. Seguono il Credo,
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
59
il Pater nostro e l'Ave maria di Danthe impressi a 3 colonne. Un’ul­
tim a carta non num erata porta nel suo retto il Registro in 5 co­
lonne. Il volume comprende le segnature a - z , A - N , tutte qua­
d e rn i, meno L e M q u in te rn i, e N terno.
Esistono esemplari di questa edizione nella Borbonica di Na­
poli ( Cat. i. 235 ), e presso il sig. K irkup in Firenze. Nel Ca
tal. Baduel di Perugia, 1 8 1 5 , si vede segnata 20 paoli, e 24
paoli nel Catal. Pagani del 1829.
Maittaire, V. 3 2 6 ;— P anzer, III. 418; — Orlandi, fac. 320; — Ebert,
n ° 5693; — Hata, n ° 5933; — Haym, li, 7; — Serie del Volpi, di Padova e
dell’ A rtaud; — Catal. Crevenna, III. 4; — Bologn. Crevenna, n.° 4552.
Il Sig. Giuseppe La F arina in un articolo di critica Dante­
sca inserito nel Faro di Messina ( 1836, i. 206) parla di u na
edizione di Firenze per de Zovanne, 1489, col Comento del L an­
d in o , della quale dice possedere un esem plare: a me non è riu ­
scito trovarne altra indicazione v eru n a.
S. D. (1497 c irc a ).
La
D ivina Com m edia ,
Landino,
in
col
Com ento
del
Veneti a , appresso Lucantonio
G iunta, senza data , in fogl.
Si fa rim ontare agli ultim i anni del secolo X V ; e vedesi r i­
cordata dal Volpi e dall’H aym (IL 7 ) , e p o i, sulla fede lo ro ,
d all’ A rtaud e dagli editori di Padova ; ma a me non è mai avve­
nuto non solo di trovarla per le biblioteche, m a nè di vederla ci­
tata su’cataloghi : e aggiungo che nè il Renouard nè il Bandini la
ram m entarono nei loro A nnali di Dante.
Delle venti edizioni fattesi della D ivina Commedia nel se­
colo XV e fin qui d escritte, 15 sono indubitatam ente auten­
tiche : ma l'au ten ticità dello altre 5 può essere molto contrastata.
Q uanto alle edizioni di Venezia, Bernardo S ta g n in i, 1490 e 1497,
col Comento del L andino, che citò il padre Negri all’articolo Dante
de’ suoi Scrittori Fiorentini, p. 143, ho giudicato inutile il farne
parola ; giacché impressioni dello Stagnino in quell’epoca non si
conoscono, nè si sono mai conosciute.
/
60
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
EDIZIONI DEL SECOLO XVI
1502. *
Le
terze
di
D
r im e
ante.
In fin e:
V enetus
in
A
e d ib .
A
ldi
ACCVRAT1SS1ME
MEN. A V G .
M. DII.
Cautum est ne quis hunc impune imprimat
vendatue librum nobis invitis
In 8. picc. di 2 44 carte non num erate.
G ra z io sa e r a r a e d iz i o n e , m o lto b e n e im p re s s a col b e l c a r a t ­
t e r e c o rsiv o in v e n ta to d a g li A l d i , e d a essi p e r la p r i m a v o lta
a d o p e ra to p e l Virgilio d e l 1 5 0 1 . N o n h a n u m e r i n è r i c h i a m i ,
e c o m p r e n d e le s e g n a tu r e a - z , A - H , t u tt e q u a d e r n i , m e n o l ’ u l ­
tim a e h ’ è t e r n o . N o n h a p re fa z io n i n è p r e l i m i n a r i . S u l verso
d e lla c a r t a d e l fro n tis p iz io si le g g e : L o ’ n f e r n o e ’l P v r g a t o r i o
e ’l P a r a d i s o d i D a n t e A l a g h i e r i ; d o p o di c h e s u lla c a r ta 2.»
in c o m in c ia il P o e m a . In fin e d e ll’ I n f e r n o si tr o v a u n a c a r t a
b ia n c a d a c o n ta rs i p e r la s e g n a tu r a l 11. Q u e sta è 1’ e d iz io n e n e lla
q u a le si v e d o p e r la p r im a v o lta a d o p e r a ta 1’ A n c o ra A ld in a ;
e s ta n e l verso d e ll’ u ltim a c a r t a , m a n o n i n t u tt i g li e s e m p la ri ;
a n z i la m a g g io r p a r te n o m a n c a n o , e q u e lli d o v e la si r i tr o v a
so n o p i ù c a r i .
Questa edizione, la p rim a che si conosca in sesto p o rtatile,
è molto stim ata p er am ore della sua correttezza : si vuole che
fosse falla sopra una copia m anoscritta del Cardinal Bembo ,
ora nella Vaticana, n.° 3197. Gli accademici della Crusca la se­
guirono già nella loro edizione del 1595, 0 la seguono ora nella
q uinta ristam pa del Vocabolario lo ro ; il Volpi l’adottò per l’edi­
zione Padovana del 1727.
Alcuni esem plari furono tira ti in p e r g a m e n a , ed il R enouard
ricorda i seguenti: 1 .° Bibliot. di Gius. Sm ith a Venezia ( Catal.
fac. \ ) , esem plare passalo prim a nella Bibliot. Reale di L ondra
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
61
( Catal, il. 2 8 5 ), poi nel Museo Britannico dell’ ¡stessa c fttà , citato
dal Dibdin nel suo Bibliogr. Decameron ( 11. 285 ) ; 2 .» Spenceriana a L ondra, esem plare col frontispizio m anoscritto , in cui
la prim a carta del testo è arricchita di varj ornati e d’uccelli d i­
pin ti in oro e in colori (D ib d in , Bibliogr. Decameron n . 348); 3 .°
Bibliot. di lord Grenville, citato anch’ esso dal D ibdin ( n . 348 ),
il quale lo dice m agnifico, o legato in m arr. oliva da H erin g ; 4.°
Trivulziana di M ilano, esem plare proveniente dalla Biblioteca dì
Giuseppe Bossi ( e non Rossi, come scrive il V an P raet ); 5.° B i­
bliot. della Sapienza di Roma. Un sesto esem plare adorno di bello
iniziali m iniate, e con sei carte rifatte a penna molto egregiam en­
te , u n a volta appartenuto al R enouard, fu venduto 34 steri. H anro tt, e 27 steri, e 7 scell. B utler. A questi è da aggiungersene u n
altro m ancante di una c a r t a , che esisteva già nella Biblioteca
del marchese Pucci di F ire n z e , e fu com prato del libraio inglese
Payne. Si trovano altresì ricordati esemplari in C arta g ra v e , uno
do’ quali m ancante di parecchie carte era nel 1809 posseduto dal­
l'a b a te Rossi di T reviso, che legò la preziosa sua collezione alla
Biblioteca della sua te rra natale.
Degni di ricordo e preziosi so n o , oltre ai su d d e tti, anche
gli esem plari seguenti.
Pinelliana (Catal, t. I l i , n.i 1917 e 1 9 1 8 ). Il primo di qu e­
sti due esem plari avea le tre prim e carte di ciascheduna Cantica
ornate di m iniature e di fregi in oro e in colori; l’ altro si d i­
stingueva per alcune annotazioni autografe di monsignor Gio­
van n i Brevio di V enezia, e portava scritte sulla prim a c a rta
queste p arole: Joannis Brevii et amicorum. Venetiis, mense novembr. M . D. V ili.
Trivulziana. Esem plare con postillo m arginali di Sperone Spe­
roni e d’ Alessandro Tassoni, quelle dello Speroni scritte in nero,
quelle del Tassoni in rosso. È quello stesso che il Crescimbeni ri­
corda ( I I . 276) come esistente presso Lorenzo P a ta ro l, e pas­
sato poi nella Capponiana ( Catal. fac. 17 ). Il Tiraboschi ( B i­
bliot. Modanese, V. 2 1 0 ) , il quale all’ edizione A ldina a ttrib u ì
p er distrazione la data 1501, scrivo che le postillo del Tassoni
esistevano in copia a Modena presso il V an d elli, presso 1’ abate
G iam batista V ic in i, o presso F erdinando Cepelli.
Magliabechiana. Dei tre esem plari dell’ edizione A ldina pos­
seduti da questa Biblioteca duo hanno postillo m anoscritte. L’ uno
di essi fu annoiato da Giovanni B e r ti, che posevi la p ropria
firm a , o consegnò le molte sue annotazioni non soltanto ai m ar­
62
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
gini ma eziandio ad alcune carte bianche innestate in principio
ed in fine del volume. Queste ultim e che hanno rapporto ad a l­
cune dottrine astronom iche della D ivina Commedia sono accom­
pagnate da dei disegni a penna , e contengono, fra le altre coso ,
u n a Regola per ritrovare i tempi nel Purgatorio. Quest’ esem plare
fu già del M arm i.
Le annotazioni del secondo, eh’ è interfogliato, sono anoni­
m e ; e non solam ente se ne vedon pieni gl’in te rfo g li, ma anche
i m argini e dodici carie bianche aggiunte in principio ed in fino.
T re di queste carie portano gli argom enti o titoli che appresso :
Lodare, Reprendere,Dubbi; e le altre sono consacrate alla L o n za , al
Lione ed alla Lupa. La lettera in che sono scritte annunzia duo
m ani ben differenti. Quest’ esem plare fu già del Magliabechi.
Il terzo non ha postille. E lo ricordo unicam ente perchè d a
certa piccola differenza che in esso si vede nella disposizione dell’Avviso posto dopo la sottoscrizione sono venuto in sospetto che
1’ ultim a carta possa essere stata tira ta una seconda v o lta . Q uesta
medesima disposizione vedesi ancora nell’ esemplare della Palatina.
Veud. 28 fr. L a Valliere ( n ° 35 6 6 ), esempi, col frontispizio rifallo a
p en n a, eil un rilrallo di Dante in medaglione sulla prim a carta v e rso ;
— 50 fr. D etune, l'istesso esem pi.; — 2 steri, e 3 scell. bell’esem pi., Pinelli; — 17 fiorini, Crevenna ( n ° 4 5 5 3 ); — 5 steri, e 6 scell. S ykes ■
— 206 fr. H ebcr, bell’ esempi, in 1.a leg a tu ra , m arr. ros. con scomparti­
menti ; — C atal. Salicetti 3 scudi; — 42 paoli, Catal. Pagani del 1814;
— 70 paoli, bell’ esempi. Catal. des éditions A ldines dell’ Audio, 1821, e
50 paoli senza l'A n c o r a ; — 80 paoli, Catal. Piatti del 1820 ; — 45 paoli,
Catal. Agostini del 1841.
Maittaire , V. 326; — P anzer, Vili. 354; — De B ure, n ° 3329; — Brunet,
li. 15; — Ebert, n ° 5964; — Haym , II. 7; — Fontanini, I. 318; — G am ba,
n ° 383; — Renouard, A nnales des A td e s, fac. 34; — Suite des éditions du,
D a n te , n ° 7; — Serie del Volpi, di Padova e dell’ Artaud; — Z eno, L e t­
te r e , I. 53; — Udizione del Foscolo, IV. 103; — Van Praet, Vili. 98-99, X.
73 e 150; — Dibdin, L ib ra ry Companion, li. 353; — R epertorium bibliogr.,
fac. 352; — ln v e n t della R ic ca rd ia n a , fac. 56; — Catal. Rossi, fac. 226;
— Boutourlin, Colteci. A ld in e , n ° 25; — Catal. d’ E lei, fac. 37; — Catai.
M usaci B rita n n ic i, l. Ili; — Catal. de la bibliot. roy. de P a r is , n ° 343s;
— Catal. d ’u n a m a te u r, III. 75; — Catal. ms. della Palatina.
S. D. ( 1502 circa ) *
Le te rz e
di
rim e
D a n te
In 8. picc. di 2 4 4 carte non n u m erate.
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
,
63
Edizione senza indicazione d’a n n o , nò di luogo n è di stam ­
p ato re; il verso della carta del frontispizio ha così:
Lo ’NFERNO
e
di
D
l
E
’l
P
a r a d is o
ante
A
P
v RGATORIO
l a g h ie r i.
È una esatta e perfetta contraffazione dell’edizione A ldina, col
medesimo num ero di carte e colla medesima disposizione dello
parole in ciascuna faccia ; non si trascurò neppure la carta
bianca che sta nell’edizione del 1502 dopo la Cantica dell’ i n ­
fern o , e 1’ A ncora A ldina fu riprodotta sul verso della carta u lti­
m a ; unica differenza, l’ultim o fo g lio , in luogo di eser segnato
H li, è segnato Gvj. Il Renouard (Annales des A ld es, fac. 307)
la crede pubblicala a Lione da Bartolommeo Troth nel 1502 o
nel 1503 al più tardi. I caratteri si assomigliano a quelli di cui si
servirono i vecchi G iunti di F iren ze. Ne possiede un esem plare
il sig. K irkup in Firenze.
Questa contraffazione è oggidì r a r a , e più difficile a ritro v arsi
che l’edizione originale. Due esem plari i n p e r g a m e n a ne ricorda
il Van P r a e t( V I I I . 9 9 ) come esistenti nel Museo Britannico di
L o n d ra , il prim o de quali fu già della Biblioteca Reale di Londra
ora riu n ita al M useo, e l’ altro che è diviso in 3 volumi e legalo
in m arrocchino fu pagato 16 steri, e 16 scell. alla vendita Paris
( Catal. n.° 298). Un terzo esem plare bellissim o, legato a ll’antica
e con fermagli d’ arg en to , fa parte della preziosa L ibreria del con­
te M elzi di M ilano. E vuoisi credere che il Dibdin (Bibliogr. De­
cameron, ii. 2 6 5 ), accenni a questa edizione, laddove dice che
Ioni Grenville e sir Richard Heber posseggono ciascheduno u n
esem plare della rarissim a edizione del 1503.
Q uella ed iz io n e in 8 . , s. I. n. d., c h e la Libreria del Volpi (fa c .
2 8 7 ) ric o rd a s o tto il tito lo d i Dante antico bellissimo, n o n è a l t r o ,
a se n so m i o , c h e u n a d e lle d u o c o n tra ffa z io n i A ld in e 1 5 0 2 , o
1515.
Un’ edizione delle Terze rime in 4. , senz’ an n o , è registrata
nel Catalogo della Biblioteca del duca Stro zzi di Roma (M S . della
Riccardiana): ed altra pure vi si vede ricordata con l’ indicazione
di Bologna in 8 ., senza data. Sì l’una che l’ altra mi sono ignote.
25 paoli, Catal. Moutier del 1835; — 2 sterl, e 2 scoli, bell’esempi, in
marr. Catal. Thorpe di Londra, 1842, n ° 1965.
Brunet, II. 15; — Ebert, n ° 5694; — Haym, II. 8 ; — Gamba, n ° 385;
— Serie del Volpi, di Padova e dell’ Artaud; — Quadrio, IV. 249; - Re
64
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
R
en ouard, Catal. d’u n a m a te u r, III. 75; — Catal. Duriez, n ° 2643, esempi,
in inarr. bleu, legato dal S im ier.
1503.
L a D i v i n a C o m m e d i a , colla spositione di C ri­
stoforo Landino. Venezia, pei' Bernardino da
Lissona, iE>o3 , in fogl.
Solo a c ita r la , ch’ io sappia, il C atalogo R ossi, fac. 2 2 6 ; il
q u a le , subito dopo, ne cita u n ’ a ltra di V enezia in 8 ., senza d a ta ,
che io non conosco niente più della prim a.
1506.*
C
o m m e d ia
di
D
ante
in s ie m e
CON VNO DIALOGO C1R
CA EL SITO FORMA
ET M1SVRE DEL
LO
1NFER
NO.
In fin e :
Impresso in Firenze per opera et spesa di
Philippo di Giunta Fiorentino g li anni
della salutifera incarnatione
.M. D V I. a d i
.XX. d A
gosto.
In 8. di 3 io carte (1).
Graziosa edizione in caratt. corsivo accreditatissim a o rarissi­
m a , con qualche annotazione in su’m argini. Non ha num erazione,
(1) Tutti i bibliografi danno alla presente edizione 312 c a rte : io non
ne ho trovate che sole 3io nell’ esemplare della P a la tin a , ed in altri tre o
quattro da m e esaminati. Probabilmente essi non fecero bene attenzione al
primo foglio, il quale ha 6 carte soltanto.
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
65
e Io segnature sono a - z , A -P , tu tte q u a d e rn i, meno a eh e terno.
Se ne citano alcuni esemplari in Carta grave.
La prim a carta non contiene cho il frontispizio riportalo di
so p ra: sulla seconda incom incia, preceduto dall’ intitolazione che
appresso, un Capitolo in terza rim a in lode di D an te , il quale va
a fluire sul rello della caria q u in ta, ed ha l’intitolazione seguente:
Hieronymo Beniuieni cittadino
fioretino in laude dello excelletissimo Poeta
Dante Alighieri et della seguente commedia
da lui diurnamente composta.
C antico
di
Il rello della 6 .3 è bianco, e sul verso della medesima trovasi
una s ta m ^ intagliata in legno, cho rappresenta D ante nella selva
cui si fanno incontro le tre fiere. Il Poema term ina sulla carta 244
verso. Trovasi quindi un
D
ia l o g o
CIRCA AL
D
ante
A
di
A
n t o n io
SITO , FORMA ,
l ig h ie r i
poeta
M
anetti
ET
c it t a d in o
f io r e n t in o
MISVRE DELLO INFERNO DI
e x c e l l e n t is s im o .
Questo dialogo, che va accompagnato con sei incisioni in le­
g n o , è preceduto da una Prefatione di Girolam o Benivien i in Se­
guente Dialogo ad Benedetto svo fratello; dalla quale si comprendo
che la dottrin a di esso dialoga è del M an etti, ma la dettatu ra del
Benivieni. Chiudono il volum e le Emendationi di alcvni errori più
notabili in el precedente volume. . . .
Il tosto di questa edizione fu dal signor Viviani ( E d iz. di
Udine) giudicato eccellente, e pieno di molto belle lezioni che si
trovano concordare col Codice Bartoliniano. Bello è l’ esem plare
cho ne possiede la P alatina di F irenze, legato in m arr. rosso;
quello della Riccardiana, m ancante di qualche c a rta , acquista
pregio non poco per le buone lezioni m anoscritte che ha in m ar­
gino (Vedi l’ Inventario, fac. 1 1 0 , e la Prefazione degli editori
di Firenze, 1838). Tanto poi il detto Inventario ( fac. 104) quanto
il Catalogo ms. della R iccardiana citano altra edizione dei G iu n ti,
alla quale erroneam ente attribuiscono la data del 1516 (1): cotesta
(1) Anche i! Panzer riconta quest’edizione del 1316, sulla tede del Ca­
talogo Rossi del 1786, fac. 226, dove si citano due esemplari con questa
d ata; ma parmi indubitabile che la data del 161« sia stata nel detto Cata­
logo posta per distrazione in luogo di quella 1506.
66
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
edizione che ho potuto avere sott’occhio, comecché non abbia
indicazione nè di luogo, nè di data nè di stam patore, non è al­
tro in sostanza che la solita edizione Giuntiana del 1506, alla quale
si vede interam ente conforme per tutto il testo del P oem a, non
esistendo fra di esse alcuna differenza se non se q u esta, che il
Discorso del M anetti pubblicato dietro al Poema, il quale nella
pretesa edizione del 1516 term ina sulla carta 248 verso, h a in essa
n um erate e segnale A -G lo 56 carte di cui si com pone, laddove
negli esem plari con la data non h a num eri, e quanto alle segna­
tu re c o n tin u a quelle del P oem a. Un esem plare senza data si trova
registrato anche nel Catalogo R o ssi, fac. 226. Si trovano final­
m ente esem plari m ancanti del Dialogo del M anetti, uno de'quali è
ricordato nel Catalogo della Biblioteca del duca S lro zj^ di Roma
( M S . della Riccardiana).
Vend. 15 fr. Floncel-,— 8 scell. P in e lli, n ° 1919;— 8 fiorini e 50 cent.
M eerm ann (Catal. II. 162); — 1 steri, e 11 scell. H eber; — 8 fr. Boutour
l in , I. n ° 1336; — Catal. Salicetti, 1 scudo.
Panzer, VII. 9; — B runet, II. 15; — Ebert, n ° 5 6 9 6 ;— Haym, II. 8;
— Serie del Volpi, di Padova e dell’Artaud; — Suite des éditions du
D a n te , n ° 9; — Bandini, Iu n ta ru m A n n a le s, II. 21; — Gamba, n ° 386;
— Renouard, Notice su r les Ju n tes, fac. XXXV; — Biscioni, Giunte al C inelli,
VI. 671; — Dibdin, B ibliogr. D ecam eron, II. 265; — Catal. d ’un am a­
teur, III. 76.
S. D. ( 1506 c irc a ) *
D
ante
col
form a
s it o
dell’
et
INF
ERNO
In fin e:
P+ ALEX+PAG+
BENACENSES+
BENA
+v+v
In 8.
Leggiadra edizione e poco com une, senza luogo nè d a ta , e
senza num eri nè rich iam i, im pressa in corsivo di 30 lineo per
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
67
facciata, e com prendente le segnature a -z , A - I I , tutto quaderni.
La carta del frontispizio porta nel verso questo parole :
Lo
’n f e r n o
r io
D
e
’l
P
vrgato
’l
P
a r a d is o
ante
A
l a g h e r ii.
e
di
11 Poema term ina sul retto della carta segnata II i i i j ( quosta segnatura fu omessa ) ; al Poema tien dietro il Registro. Sul
verso della detta carta e sulle due seguenti si vedono cinque inci­
sioni in legno rappresentanti il sito e la form a dell'inferno D ante­
sco . Segue a ltra carta b ia n c a , e poi 1’ ultim a che ha bianco il
retto ed h a nel verso la sottoscrizione rip o rtata di sopra.
Il luogo della stam pa si crede Toscolano; e lo parole F . BENA.
V. V. interpretate da M auro B o n i, Fecerunt Benacenses , viva,
v iv a , so n o , a di lui c re d e re , come un solenne ricordo dell’ in a u ­
gurazione in quel luogo della loro tipografia.
I
caratteri di questa edizione sono un poco più grandi di quei
dell’ A ld in a , m a le segnature sono lo medesime e nell’ una e nel­
l’altra, per cui potrebbe questa a rigore riguardarsi come una con­
traffazione. I bibliografi ne ferm ano la data intorno al 1506 (1).
A vverto che l’ indicazione delle segnature data dal Gussago
( M em . della tipograf. Bresciana, fac. 2 0 2 ) non è senza erro ri.
L ’ esem plare della Magliabechiana è interfogliato con postille
manoscritto del passalo secolo. A ltri posson vedersene nella Ric
cardiana (In v en tario , fac. 110), nella p r i v a l a Biblioteca del sig.
K irkup e nella Quiriniana di Brescia.
Vend. 17 scell. 6 don. V in elli ( n ° 1923) , e 18 sedi. H eber.
Brunet ,11. 16 ; — Eber t , n ° 5697; — Haym ,11. 8; — Serie del Volpi, di
Padova e dell’ Artaud ; — Suite des éditions du D a n te, n.° 10; — Re
nouard, A n n a ta des A ld c s , fac. 318, e C atal, d ’ un a m a teu r, HI. 76;
— Catal. M u sa i B r ita n n ic i, t. Ili; — Catal. Motteley del 1824, n ° 978.
(1)
Sbaglia a mio credere il Brunet dove dice che furono in qoesla
edizione riprodotte le figure dell’ edizione A ld in a , 1515 , e che per conse­
guenza essa dev’esser posteriore a quest’ epoca. Confrontale fra loro le fi­
gure delle due edizioni, ho trovato che quelle dell’ edizione di T oscolano,
oltre che sono più piccole di quelle A l d i n a , ne differiscono anche so­
stanzialmente in più pu n ti, specie la prima. Certo se contraffazione vi h a ,
eli’ è dell 'A ld in a 1502, non già di quella del 1515. E posso aggiungere che
questa è anche l ' opinione del m archese L u ig i Lochi, che possiede la com­
pleta collezione delle edizioni fatte dai P a g a n in i a Toscolano.
68
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
1507. *
D
anthe
a l ig h ie r i
F
io r e n t in o
h is t o r ia d o .
Cum gra tia et priuilegio.
In fin e :
F in e del cornéto di C hristoforo L adin o Fio
rètino sopra la Com edia di Dathe poeta excel
létissim o reuiata et emédata diligétem éte p el
reueredo m aestro Piero da F igin o m aestro in
theologia et excellete pdicatore de lordine de
m inori et ha posto molte cose I diuersi luoghi
che ha trouato m acare si i lo texto eoe nella
giosa. Im pressa in V en etia p er Bartholom eo de
Z a n n i da Portese. D el M. D. VII. Adi. X V II.
de zugno.
In fogl.
Edizione in caralleri ro to n d i, più grandi quelli del testo che
quei del Com ento, il quale è disposto dattorno al testo : è o r­
n a ta di grandi e di piccole iniziali intagliate in legno, e d u n a
figura al principio di ciascun Canto aggiustata nello spazio riser­
bato al Poema : quella però che precede la Cantica dell 1 Inferno è
della grandezza in tera del foglio. Il tesio abbraccia lo carte n u m e­
ra te II-C C X C V II e segnate a - R , A -L (tutto queste segnature sono
quaderni). Esso è preceduto da 10 carte prelim inari non n u m erate
o segnato aav. c h e contengono i prelim inari dell’edizione del 1481;
l’ u n d ec im a, che deve contarsi per p rim a della num erazione, h a
nel suo verso la gran figura intagliata in le g n o , della quale ho
dello più sopra. Sulla carta 297 si leggo: Q ui comincia el credo di
D anthe, e il Credo segue impresso a 3 colonne; p o i, sem pre su lla
detta carta, la sottoscrizione che abbiam o rip o rtata di sopra. Il vo­
lum e si chiude con u n a carta non num erata e bianca nel retto,
contenenlo il Registro impresso a 3 colonne, e sotto a quello Io
stem m a dello stam patore.
Q uesta edizione, eh’ è ristam pa di quella del 1 497, h a
questo di sin g o lare, che essa contiene il testo dell’ A ldina con
69
EDIZIONI DELLA D ir. COMMEDIA
noto le quali non vi corrispondono; intorno a che è da vedersi
la Lettera del Rosini ram m entata a fac. 46. È piuttosto ra ra . Io
r e ho veduto un esemplare nella Biblioteca dell’avvocato Benini di
P rato , ed uno in quella del sig. K irkup a Firenze.
Catal. R enalo, 1 scudo; — 25 paoli, C a ta l. Pagani del 1838.
M aittaire, V. 326; — Panzer,| Vili. 385; — Haym, II. 8; — Serie di
Padova e dell’ A rtaud; — Biblioteca Casanatense, I. 123 ; — Catal. Co­
rnino del 1742.
1512. *
O
pere
del
d iv in o
T i : RECORRECTI ET
lettera
c v r s iv a
P
o eta
CON OGNE
im p r e s s e .
D
anthe
con
svo i
C om en-
D1L1GENTIA NOVAMENTE IN
In Biblioteca S. B ernar­
dini.
In fine:
Fin e del comento d ì Christoforo Landi­
no Fioretino sopra la Comedia di Danthe
poeta excellentissimo reuista et emedata diligetemente p el reueredo maestro Pietro da
F igin o maestro in theologia et excellente
pdicatore del ordine de minori et ha posto
molte cose in diuersi luoghi che a trouato
mancare si in lo texto eoe nella giosa etia
noviter per altri excellenti huoì. Impressa in
Veneti a per M iser Bernardino stagnino da
Trino de monferra. D el M . CCCC. XII. A d i,
X X I I I I Nouembrio.
In 4 - di 4 5 2 carte.
Adizione ra ra e accreditata, col fronlispizio in rosso, im pressa
in eleganti caratteri c o rsiv i, ed eseguila sopra la Veneziana del
1491. Il Comento disposto attorno al Poema è in caratteri più pic­
coli : i m argini son postillati. Una elegante incisione in legno, col­
locata nello spazio riserbato al P oem a, adorna il principio d’ogni
70
EDIZIONI DELLA DrV. COMMEDIA
Canto, od anche vi si veggono iniziali o grandi e piccolo parim ente
incise in legno.
In principio si trovano 12 carte prelim inari non num erato e
segnate AA v j, la prim a delle quali ha il frontispizio contornato
d ’ un fregio nel cui mezzo vedesi una figura intagliata in legno
rappresentante u n monaco ( probabilm ente San B e rn a rd o ), e giù
in fondo una vignetta rappresentante il S ignore, Adamo ed È va;
10 rim anenti contengono i Prolegomeni dell’ edizione del 1481. Se­
gue il Poema per 441 carte num erato, da ridursi a 4 4 0 , essendo
stata omessa la 439. La prim a di esse carte è bianca nel retto, e
nel verso ha una incisione in legno che prende tutta in tiera la
fac cia, rappresentante D ante nella S elva, cui si fanno incontro lo
tre fiere, la seconda non num erata o contornata di fregi è ancho
adorna nell’estrem ità del m argine inferiore di u n a vignetta in
cui vodonsi figurati Octaviano e Sibilia (t).
La sottoscrizione da me riportata in principio di questa de­
scrizione sta nella carta 438 verso: le due seguenti ed ultim e con­
tengono il Credo, il Pater nostro e l’Ave M aria di D anthe, quindi
11 Registro delle se g n a tu re , che sono tutto q u a d e rn i, meno la p ri­
m a composta di 12 ca rte, o finalm ente il segno dello stam pa­
tore (2).
Il V olpi, ricordando la presente edizione, si rim ase contento
ad una succintissim a descrizione presa dalla Biblioteca Hohen
dorfiana, fac. 163, n.° 1669: il C rev en n a, confondendola con la
ristam pa fattane dal medesimo Stagnino l’ anno 1520, no negò
1’ esistenza.
L’ H aym ( H. 8 ) ed il Biscioni ( Giunte al C in elli, IV . 215216 ), probabilm ente perchè ebber solt’ occhio esem plari m an ­
canti delle carte prelim inari, commessero lo sbaglio di descriverla
come m ancante di frontispizio e del segno dello stam patore (3).
Notano i b ib lio g ra fi, cho questa è la prim a edizione nella
quale Danto si vegga intitolalo D ivino: i bibliografi sb ag lian o ;
poiché nell’ edizione di Firenze 1481, il titolo del prim o Canto
(1) Nolo che questa figura non si vede più ripetuta nelle ristam pe fatte
dallo Stagnino nel 1516 e 1520, e che il sig. Rosselli la chiama a soste­
gno del suo sistema antipapale.
(2) Le due carte del fine non sono g ià , come il Brunet dice, sepa­
rate, ma continuano la numerazione.
(3) Anche il Catalogo Conti la cita sen za d a ta , e col prezzo di soli
30 baiocchi.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
71
dell’ Inferno dice cosi : Canto •primo della prima cantica del divino
poeta danthe alighieri.
Un bell’esem plare ne conserva la Palatina di F ire n z e , u n al­
tro la Biblioteca del Collegio Romano di R om a, ed un lorzo.il sig.
K ir k u p .
Catal. Molini del 1833, 40 paoli; — C atal. Piatti del 1838, 30 paoli;
— 3 steri, e 11 scell. Roscoe. Il Dibdin la stima 3 ghinee.
P anzer, Vili. 409; — De B u re, n.° 3328: — B runet, II. 15; — Serie
di Padova e dell’ A rtaud; — Dibdin, Library Companion , II. 353; — Suite
des editions du D a n te , n.° 12; — Bibliot. B odleiana; — Catal. Duriez,
n ° 2643.
1515.*
D
ante
col
sito
D e ll’ In fe rn o
e t
fo rm a
tra tta
DA LA ISTESSA DK
SCRITTIONE
P
DEL
oeta.
In fin e :
Impresso in Vinegia nelle case cC Aldo et
cC Andrea d' Asola suo suocero nell
anno M. D. X V del
mese d i Agosto.
In 8 . di 2 44 carte num erate.
Ristam pa faccia per faccia dell’ edizione Al dina del 1502; ed
è , come q u e lla , in carattere corsivo, composta di 244 carte n u ­
m erate (1) e segnate a - z , A - H. Le seg n atu re, che sono tu tte
q u a d e rn i, sono fatte in cifre a r a b e , m entre nell’ edizione del
1502 sono in cifre rom ane. Il testo comincia alla carta di num ero
2 , preceduto da 3 carte p relim inari non num erate; delle quali le
due prim e contengono il frontispizio con 1’ ancora Aldina al di
s o tto , 0 la dedicatoria d ’ A ndrea d’ Asola a lla valorosa M adon­
na Vittoria Colonna Marchesana di Pescara; e la 3a , che dee
( 1)
Nei Testi di lingua del Gamba si legge I44; ma si ritenga per un
errore di stampa.
7-
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
coniare per prim a della num erazione, non contiene che la parola
D a nte con di nuovo l’ ancora A ld in a , e sulla facciata verso ha
così: L o ’ n ferno e ’ l P u r g a to r io e ’ l P a ra d iso d i D a nte A la g e
r i i . In molli esem plari mancano le due prim e carie, e non è facile
accorgersene a cagione del secondo frontispizio che sla sulla 3a.
In fine del volume, dopo la soscrizionee il Registro, e precisam en­
te sulla fac. verso della carta 244 e sullo due seguenti, vedonsi
tre incisioni in legno, la prim a delle quali rappresenta 1’ In fer­
no, quale lo ha D ante im m aginalo e descritto, e le altre due sono
in form a d’ a lb e ri, l’ una per l’ in fe rn o , 1’ al Ira per il P u r­
g a to rio . Il volume term ina con due carte bianch e, e su lla faccia
verso dell’ ultim a è stata ripetuta l’ ancora Aldina.
In proposito di questa edizione il Catalogne des édilions aldincs pubblicalo dal sig. Audin nel 1827 ( Florence, in 8 ., fac. 8 -9 )
ha le seguenti n otizie, che io credo pregio dell’opera di qui r i­
p ortare , per quanto in v erità piuttosto curiose possano dirsi che
utili : « Poiché di questa edizione esistono due sorta esem plari, il
« che non si parrebbe dalle descrizioni datene dal sig. Renouard,
« dirò che il mio esem plare ha la carta 82 bianca (1 ), e le carte
« 143 e 217 num erate 128 e 127 (2). In altro esemplare esistente
« nella biblioteca del conte Boutourlin (3), la cui sottoscrizione
« ha così: Impressi O O in Vinegia. . . , la carta 82 si trova bian« ca, come nel m io, m a le carte 201 , 20 3 , 20 5 , e 207 son n u
m orate 2 1 0 , 23 0 , 2 5 0 , 2 7 0 , e la dedicatoria a V ittoria Colono n a , sebbene contenga le medesime cose nè più nè meno, d iffe
risce per altro nella disposizione delle linee, a contare dall’ 8 .»
« 11 num ero delle carte è in queste due sorta d’ esem plari quello
« stesso annunzialo nella descrizione del Renouard ; ma 1’ ancora
« del prim o frontispizio dell esem plare del Conte è p iù nuova
« che quella del m io, la quale è in tulio uguale a quelle che
(1) Questa carta bianca si trova anche w \Y A ldina del 1502 , e l'h o pur
riscontrala n e 'cin q u e o sei esemplari dell' ediz. del 1515 clic ho avuto soir occhio.
( 2 ) Il Gamba ( Testi di lingua fac. 124 ) ricorda un esemplare posse­
duto dal signor Oliva d i A viano, nel quale si riscontrano queste medesime
particolarità. Nell’ esemplare della P a la tin a , di cui più so tto , le suddette
carte 143 e 217 son num erate 128 e 227; in quello della Magliabechiana, ed
in altro della P a la tin a , lo sbaglio non cade che sulla seconda di esse
carte la q u ale, in luogo di 217, è num erata 227.
(3) Catal. B o u to u rlin , 1. u, Colteci. A ldine , n.< 73 e 74.
EDIZIONI DELLA DIV. COKJIEDIA
73
o
«
«
«
«
Irovansi sul secondo frontispizio e alla fine dei due volum i. Gli
sbagli di num erazione saranno siali corredi nella tira tu ra ; m a
le due prim e carte contenenti il frontispizio e la Dedicatoria
paro siano state ristam pato nell’ esem plare del C onte, il quale
del resto non presenta altra differenza ».
Questa edizione che il Castelvetro preferiva a quella del 1502,
per quanto non siavi fra questa e quella differenza alcuna note­
v o le , è oggidì molto cara e ricercatissim a. Pongo qui la descri­
zione di qualche esem plare degno d’esser citato ( 1 ).
Esempi. Capponi. Con noie mss. m arginali ; citato nel Cata­
logo della Bibliol. Capponi (f. 17), ma attualm ente nella Vaticana.
Esempi. B artolini. Posseduto dal com mend. Bartolini a Udi­
n e ; i m argini sono pieni di buone note di eru d iti pregiatissimi del
secolo XVC.
Esempi. A ntinori. Conosciuto sotto il nome di Dante A m inori
per essere stato posseduto dal coinmend. Vincenzo A ntinori che
1’ avea ereditato dalla fam iglia Checchini. Ila i m argini zeppi di
v arianti m anoscritte raccolto da molli Codici della D ivina Comme­
dia le q u a li, per la form a della lettera in che sono sc ritte , ven­
gono attrib u ite a Vincenzo B o rg b in i, specie dopo cho tenne talo
opinione il canonico Dionisi nell’ Aneddoto V, fac. 63. (V . la Prefaz. dell’ ediz. di F irenze, 1838).
Esempi. Palatino. Intonso; con molte note m arginali, di m ano,
la più gran parte, d’ Anton M aria Salcini. Le a ltre , di altra mano
e più antiche , sono state spesso cassate dal Salvini medesimo
il quale ha p u r fatte molle correzioni nel corpo del lesto. D isgra­
ziatam ente questo bell’ esem plare manca del secondo frontispizio
e delle due carte bianche in line.
Esempi. Magliabechiano. Con mollissime annotazioni in su'm argini e sopra alcune carte bianche poste in principio ed in line
del volum e. Questo è l’ esem plare ram m entalo dal F ontanini
(Eloq. Ital. /. 319j il quale ne cita anche un altro annotato dal
Varchi. Repulo ben fallo il rip o rtare qui sollo una illustrazione
che il Foliini di dotta e bibliogralica m em oria scrisse in fine di
questo esem plare sopra duo carte bianche innestatevi:
H)
S’ inganna il Renouard ( A n n a le s , fac. 3 4 ) dicendo che fra i tre
esem plari i n p e r g a m e n a delle edizioni Aldine esistenti nel Museo B ritannico
«li L ondra, deve probabilmente trovarsene uno dell’ edizione 1515. Esemplari
tli questa edizione i n p e r g a m e n a non se ne conoscono.
74
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
« Questo libro fu di Baccio V a lo r i, elio vi notò il suo nome
o nella prim a pagina della carta che precede im m ediatam ente la
« Commedia, così ; di Baccio Valori: come pure nell'ultim a pagina
« della Commedia, in questa guisa: Baccii Valori. F u nel tempo
« posteriore posseduto dall’ auditore Orazio F e n z i, come è notato
« nella pagina precedente im m ediatam ente alla Commedia. Dopo
« la tragica m orte del Fenzi pervenne in m ano di Stefano Fac« douclle parigino lenente istruttore nel corpo del genio del regno
« d ’E tru ria , ed ora commissario di polizia a L iv o rn o , dal quale
« fu donato a me Vincenzio Foliini bibliotecario della pubblica
a lib reria M agliabechiana, il dì 24 novem bre 1806, e da me è Sta­
ti to donalo alla detta libreria questo dì 20 dicem bre 1811.
« Il V a lo ri, che di suo pugno lo postillò collazionandolo con
« sei le s ti, nell’ ultim a pagina dovo è 1’ ancora notò q u anto ap« presso:
« Stam pato l'anno 1515 e riscontro nel 1546 con sei testi e
« s’ haveno dal V a rch i, Luca M arti (M artini), Alessandro M enchi,
« Cammillo M alpighi e Guglielmo Marte (M artelli), de' quali testi
a i meglio furon 2 d i Luca M a. (M arlini), uno in carta pecora, l'al« tro in carta b. (bambagina).
« Ciò che ho notalo in parentesi è m ia congettura sul prece« dente vocabolo. Questo esem plare è prezioso perchè ci conser­
ti va la lezione di sei testi che ora non sappiam o dove siano , e
a che non furono, come p aro , veduti dagli Accademici della Cru« sca nel fare la loro edizione per cui tanti ne collazionarono.
F ra i mss. di Vincenzo B o rg h in i, che si conservano nella R inucciniana, trovasi u n foglio scritto di mano di Luca M artini
che sla a conferm are 1’ autenticità delle annotazioni dell’ esem­
p la re M agliabechiano. Ivi si legge come nel 1546 il V archi,
Alessandro M enchi, Cammillo M alpighi, o Guglielmo di Noferi
M a rtin i, riunitisi alla cura di San G avino in M ugello, si occu­
parono in collazionare u n esem plare dell’ edizione A ldina del
1515 sopra sette m anoscritti della D ivina Com m edia. In questo
foglio, che è sialo stam pato nella Prefazione dell’ edizione di Fi­
renze, 1838, si fa menziono: 1 .° d’ un Codice m em branaceo scritto
nel 1329 e appartenente a Luca M artini, 2 .» d’ un altro p u r m em ­
b ran a ceo , scritlo nel 1336, e con qualche C om ento, posseduto da
Zaccaria di Bartolommeo Tromboni, 3 .° d’ altro senza d a ta , a n ­
eli’ esso m em branaceo, appartenente al Varchi, 4.° d ’ uno in carta
bam bagina di Luca M artini, senza data, ma certam ente dell’epoca
della m orte di D a n te , in cattivo stato e m ancante di un a carta
EDIZIONI
della
d iv .
c o m m e dia
75
noi Canto X III elei P aradiso, 5.» di altro in carta bam bagina, te r­
m inalo il 22 Luglio 1475, posseduto dal Varchi, 6 .» di altro in
carta bam bagina con un Comento scritto da Noferi Acciaiuoli nel
1463, appartenente a Luca M artini, e finalm ente di un 7.« Codice
di lettera m inutissim a, copiato nel 1410 da Antonio Frescobaldi,
col Comento del B u li, posseduto da Bartolommeo Panciatichi. Il
foglio term ina con queste parole ; E corressesi un testo d' Aldo stam­
pato d'agosto del 1515, dove erano più di dugento luoghi, che muta­
vano sententia.
Vend. 12 fr. L a V alliere ( n ° 3567 ) ; — 22 fr. Sala Silvestre a Parigi
nel 1825; — 25 fr. esempi, in m arr. ro ss ., C o u t u n — 6 fiorini, esempi,
mancante del frontispizio e della dedicatoria, Mcermann (11. 162 ); — 2
steri., esempi, in m arr. ross., H ibbert (n ° 2149 ) ; — 3 steri, e 7 scoli., S y k e s ;— 4 steri, esempi, legato all’ an tica, B eber, — 40 paoli, Catal. Piatti
del 1820; — 60 paoli e 45 p a o li, Catal. des édit. A ldines dell’ Audin, del
1821 e 1827; — 3 steri, e 11 scoli. Catal. Thorpe di Londra, 1842, n ° 1966,
bell’ esempi, in m arr. ; — 25 paoli, Catal. Bigazzi del 1840.
Panzer, Vili. 420;— De Bure, n ° 3330; — Brunet, li. 16; — Ebert, n o
5697 ; — Haym, II. 8 ; — Fontanini, I. 319; — Gamba, n ° 385 ; — Re
noua rd , A nnates des A ld e s , fac. 7 3 , e Catal. d 'u n a m a te u r, III. 76;
— Serie dell’ edizioni A ld in e , fac. 43 ; — Serie del Volpi, di Padova e
dell’ Artaud ; — Suite des éditions du D a n te , n ° 8; — Catal. Pinelli, n°
1920; — R ossi, fac. 226; — Crevenna, n ° 4554; — D’E lei, fac. 37 ; — In ­
ventario della R ic c a rd ia n a , fac. 110; — Catal. delta B ibliot. R eale di
P arigi, n ° 8439; — M usai B r ita n n ic i, t. Ili ; — Catal. Duriez, 11.0 2644.
S. D. (1515 circa).
L
e terze
I n fern o
r im e
di
novam ente
D
in
ante
con
s it o
et
form a d e
lo
r e s t a m p it o .
In 8.
C o n tra ffa z io n e dell’ A ldina 1515, se n z a n u m e ri, e senza in ­
d ic a z io n e d i a n n o , n è d i lu o g o n ò d i s t a m p a t o r e . Credesi im ­
p re s s a in \enezia 1’ ¡stesso anno c h e Y A ldina p e r Gregorio de Gre
gori da Forolivio. I c a r a tt e r i sono c o rsiv i c o m e n e ll’ A ld in a , la
Prefazione è l ’ i s t e s s a , e c o n fo rm i so n o le f ig u re in ta g lia te in
l e g n o , se b b e n e a lq u a n t o p i ù p ic c o le .
D ietro il frontispizio si legge la dedicatoria A lla valorosa M a­
donna Vittoria. Colonna Marchesana illustriss. di Pescara Andrea
di Asola. Questa dedicatoria finisce ad un terzo della pagina se­
guente , la quale ha dodici linee invece delle undici elio n’ ha
Y A ldina. La pagina dopo la dedicatoria è bianca. V iene un’ altra
76
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
pagina b ia n ca , e dietro di essa si legge: Lo'nferno e Jl P ur­
gatorio e l Paradiso di Dante Alaghieri. Col foglietto a ii comin­
cia il P oem a, e con lo stesso num ero di fo g li, m a senza num e­
razione continua come nell’ edizione originale.
Osservò già il R e n o u a rd , che quelle parole in restampito,
pretto dialetto veneziano antico , fanno brutto vedere in testa di
u n ’ edizion di D a n te , e ti costringono ad aver poca fede nella
correzione di tu tta 1’ o p e ra . Checché sia di c iò , questa con­
traffazione ò mollo r a r a , e più difficile a trovarsi che l’ edi­
zione orig in ale.
Debbo l’ esalta descrizione di questa edizione al signor Giu­
seppe Bernardoni di M ilano, che ne possiede un esem plare.
H aym , II. 9; — Serie del V olpi, di Padova e dell’ Artaud; — Renou­
ard, II. 320; — B runet, II. 16 ; — Catal. Cornino del 1742; — B ibliot. P i
nelliana, III. n.° 1921; — Renouard, A nnales des A ld e s, fac. 318, e Catal.
d’ un am ateur , 111. 76.
S. D.
D
ante
col
s it o
et
form a
d e l l ’ in f e r n o .
In
8.
Edizione citata nel Catalogo delle edizioni della Divina Com­
media pubblicato nel tomo IV? dell edizione Rom ana del 1815,
dove se ne dà la descrizione seguente : « C arattere parim ente
« corsivo, ma più grandetto dell A ld in o , senza n u m e ri, e
« senza data di stampatore affatto incognita anche al R enouard,
« che la stim a però di Venezia. M anca in principio della prefao zione : le figure in legno vi son copiate » .
Questa è quell’ edizione senza d a ta , giudicata del 1506, della
q uale il R enouard possedeva un esem plare m ancante dell’ ultim a
carta su cui sta la sottoscrizione. Q uindi l’ erro re in cui cadde
nel Catal. d 'u n amateur , I II. 76, da lui medesimo corretto nella
terza impressiono de’ suoi Annales des A ldes, fac. 318.
1515.
L ’ in fe rn o , p u rg a to rio , e paradiso di Dante.
Venezia, Alessandro Paganino, ii> i 5 , in 94.
Non la ricorda che il sig. Rossetti nel suo Catalogo Petrar­
chesco (fac. 9 n.° 88) : potrebbe darsi benissimo che essa non fosse
altro che la seguente.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
77
S. D. (1516 circa). *
D
ante
col
s it o
et
form a
d e l l ’in f e r n o .
In 2 4 . di 2 0 2 carte.
Edizioncina mollo ra ra , della quale ho veduto un esem plare
nella L ib reria del sig. K irkup in F irenze (1): è impressa in carat­
teri corsivi d’ una form a assai sin g o lare, ugualissim i a quelli di
cui si servi 1’ editore della Cornucopia del P ero tti. Sul verso del
frontispizio sta una D edicatoria Ialina del P a g a n in o , preceduta
da questa intitolazione: Iulio Medici S . 11. E . Ut. S . M arne in Do
minica Diacono Card, digniss. Dominoq: Reverendiss. A lex. Paga
n in i. S . P . D. Il verso della carta 202 e le due seguenti hanno
3 figure in le g n o , nella prim a delle quali vedesi ritratto l’ in ­
ferno Dantesco , e le altre due mostrano sotto form a d’ alberi i
varj peccati che si puniscono nell’In fe rn o , o si purgano nel P u r­
gatorio .
I
Bibliografi non si trovano d’ accordo nel ferm are la data
e il luogo di questa edizione. N ella Suite des éditions dw D ante,
n.° 1 1 , leggo Tusculi apud Benascum, e p ure di Toscolano la fa il
Gussago (Memorie della Tipogr. B resciana, fac. 2 0 6 ). L’ A r
taud nel suo Catal. des éditions de la Divine Comédie, ed il Mo
lini nel suo Catal, del 1835, fac. 43, dicono Venezia 1521. F i­
nalm ente gli editori della M in erv a , fondandosi su quel passo
della D edicatoria, dove il Paganino n a rra di avere poco tempo
prim a dedicato a Leone X il libro De remedio del P e tr a r c a , il
quale fu stam pato nel 1515, IIII. Idus novemb. ritengono che que­
sta edizione sia venula alla luce nel 1516. E questa è l’ opi­
nione alla quale io pu re mi sottoscrivo (2).
(1) Ne possiede un esemplare anche il sig. A lessandro T o rri di Verona.
(2) A proposito di questa, non che di alire edizioni dei P aganini, gio­
verà conoscere una congettura mollo ragionevole e fondala di persona che
v'ha fatto sopra de’ lunghi studi, dico il signor m archese L u ig i Lechi, posses­
sore di una completa collezione delle edizioni Paganiniane. Esso è d’ avviso
che tulle le edizioni senza data di codesti stampatori siano state fatte con
caratteri degli A ldi, e siano uscite non già dalle stampe V eneziane, ma da
quelle di Toscolano. Debbo questa notizia alla gentilezza del signor Giuseppe
Picci di Brescia.
78
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
D all’ egregio sig. Aiaz/.i so che il libraio P iatti h a venduto
u n esemplare i n p e r g a m e n a di questa edizione al marchese Pom­
peo Azzolino.
Brunet, u. 46.
1516.
col com ento di Christoforo
L an d in o revisto da Pietro da F ig in o . Venetia ,
per Bernardino Stagnino de Monferra, i 5 i 6 ,
L
a
d iv in a
c o m e d ia
in 4 * j con fig ure i n c . in legno.
Edizione ra ra e mollo ricercata, da non confondersi con quella
del 1 52 0 . Un bell’ esem plare in m a rr. ross. fu dal Delune ven­
duto 51 f ra n c h i.
Brunet, II. 46; — Ebert, n ° 5702; — Serie di Padova; — Catal. de
M. “ P a ris , 1829, n.° 767.
1520. *
O
pere
del
recorregti
im p r e s s e .
et
D
iv i n o
con
poeta
D
anthe
o g n i d il ig e n t ia
con
in
svoi c o m e n t i
l it t e r a
CVRS1VA
In Btbliotheca S. Bernardini.
In f i ne.
F in e del comento d i Christoforo Landino
Fioretino sopra la Comedia di Danthe
Impressa in Veneti a per miser Bernardino
stagnino da Trino de monferra. Del M C C C C C .
X X . Adi. X X V III. Marzo.
In 4.
Edizione in caratteri co rsiv i, ra ra 0 mollo stim a la , somi­
gliantissim a in ogni sua parte e quasi da sbagliarsi con quella
del 1 5 1 2 . E difatti h a , come q u e lla , 12 carte prelim in ari non n u ­
m e ra te, e segnale AAvj, e 4 4 2 carte num erate ; le figuro aneli’ es­
se sono le m edesim e, ad eccezione della vignetta posta in piè
della carta su cui com incia il f o c a i a , la quale nella presente
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
79
edizione è som igliantissim a a quella del fro n tisp izio . L ’ H irsching
( IV . 405 ) ne ricorda un esem plare come esistente nella Biblio­
teca di W e im a r: io ne ho trovato un altro in quella del sig.
K ir k u p , a F ire n z e , ed uno pu r ne possiede la Q uiriniana di
B rescia.
Q uesta edizione fu in titolata Opere probabilm ente perchè con­
tenente il Credo, il Pater nostro e Y Ave M aria parafrasali in versi
italiani da D an te , che veggonsi in fine della m edesim a.
— Vend. 12 fiorini e 50 cent., M e erm a n n , (II. 1 6 0 ) ; — 11 steri,
bell’ esemplare in m arr. ro s s ., H ibbert, n ° 2459.
— Panzer, Vili. 458; — Haym , II. 9; — Brunet ,11. 16; — Ebert, n°
5702; — Serie del Volpi, di Padova e dell’A rtaud; — C atal. C revenna,
n ° 4555.
1529. *
poeta divino : co
l ’ espositione di C hristophoro Ladino : nuovam ete im pressa: e con som m a diligetia reuista
C
o m e d ia
di
D
anthe
A
l ig h ie r i
et em ed ata: e di nuouissim e postille adornata.
M. D. XXIX.
In fin e :
F in e
del
C o m e n to
d i C h ris to p h o ro
L a n d in o
FIOR
EN
TIN
O
sopra la Com edia di Danthe A lighieri F io ­
re n tin o , Poeta excellentissim o: nuouam ente con
grande diligentia reuisto et emendato: et d ’ in ­
finiti errori purgato. Stapato in V e n e t i a per I a c o b del B urgofraco Pauese. Ad istatia del nobile
m essere L u canton io g iu ta , Fioretino. N ellanno
del nostro signor. M. D. X XIX. A di XXIII. di
G ennaro.
In fogl. di X II-C C X C V carte (i).
(1) Sbaglia l’ Haym (11. 9 ) che la dice in 4 .; e sbaglia il Catal.
Stoschiano ( 1759, n ° 1322) che la ricorda sotto la rubrica Firenze.
80
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
Edizione difficile a tro v a rs i, dal Bandini non ricordata nei
suoi A nnali de G iu n ti, e diversam ente descritta dai bibliografi.
E in caratteri rotondi m aggiori e m inori con grandi iniziali
intagliate in legno a capo di ciascuna Cantica , e con una fig u ra,
pu re in legno, per ogni C anto; delle quali le tre poste al p rin ­
cipio delle tre Cantiche sono della grandezza del foglio (1 ). Co­
m incia il volum e con 12 carie prelim in ari non n u m e ra te, m a
segnale A A3-BB3, conlenenti i Prolegomeni dell’ edizione del
1481. Il retto della prim a ha il frontispizio rip o rtato di so p ra,
stam pato in rosso ed in n e r o , e circondalo d’ un fregio sopra
del quale vagam ente riposano come in tanti q uadrelli i ritra tti
di dieci fra i più celebri poeli antichi : e nel verso della mede­
sim a vedesi un ritratto di D ante grande quanto il foglio. L’ u l­
tim a di dette carte prelim inari porta nel verso la prim a delle tre
g ran d i figure da me teslè ram m en ta le, circondala d’ u n fregio
som igliante a quello del frontispizio. Segue il Poema per 295 carte
n um erale con cifre rom ane, quindi il Credo, il Pater nostro e l’A ie
maria di D anthe, e finalm ente il Registro delle se g n atu re, che
sono tutte q u a d e rn i, meno AA e BB te r n i, a cui lien dietro la
sottoscrizione.
Q uesta edizione , meno poche v a ria z io n i, è , quanto al te­
s t o , riproduzione fedele dell A ldina 1502; il Comento del L an­
dino non corrisponde al te sto , particolari là che pur si riscon­
t r a , co m e notam m o g ià , nell edizione del 1507. Vedi la Lettera
del R osini citala alla fac. 4 6 .
T rovasi nella Riccardiana (Invent. n.° 3705) un esem plare im ­
perfetto della D ivina Commedia che credesi della presente edi­
zio n e, ed ha i m argini pieni di buone lezioni m anoscritte ( Prefa­
zione degli editori di F irenze, 1 8 3 8 ).
Il sig. Giuseppe B ernardoni di Milano ne possiede un esem­
p la re i cui m argini sono pieni di postille m anoscritte ¡storiche,
alleg o ric h e, teologiche, fisiche e metafisiche di persona assai
dotla e contem poranea a ll’ impressione di questa ed izio n e, lo
quali si riferiscono ora al testo del Poem a, ora al Comento del
L an d in o , e specialm ente di Varie Lezioni traile la più g ran p arte
dal lesto che adottò per il suo Comento Francesco da B uti e cho
va però conosciuto sotto il nom e di lu i. E già meglio che 6 0 0 , da
( 1 ) Nell’esemplare del sig. Kirkup da me esaminalo, il Canto il del­
l’inferno non Ita figura.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
81
esso giudicate nuove e degne di nota, ne ha rese di pubblico d ritto
il signor Bernardoni nella sua Lettera a Pietro Zambelli pu b b li­
cata in M ilano nel 1842 (V . il Cap. Stu d i critici sul testo della
Divina Commedia). Q uest’esem plare fu già dell’abate Angelo Vec­
chi to sc an o , vice-bibliotecario di B rera su l finire del secolo
sc o rso , come apparisce dalla Lettera suddetta del B ernardoni in
p rin cip io . O ltre i tre esem plari dei quali è fatto parola fin q u i ,
altri veggonsene ricordati nel Catalogo della Casanatense (I. 1 2 3 ),
e nel Catalogo Acad. Pisanoe, fac. 96.
Vend. 6 fr. G aignat ì n ° <973;— 42 paoli C atal. Pagani del 1814.
Maitta ir e , V. 326; — P anzer, Vili. 543; — U n n ici, II. 46; — E bert,
n ° 5703; — Serie del V olpi, di Padova e dell’ Artaud; — Suite des édi
tions du D a n te , n ° 6; — R enouard, Notice su r tes J u n te s , fac. XXXVI;
— Biscioni, Giunte al Cinell i , IV. 212.
1536. * (1)
A lighieri con
la dotta e leggiadra spositione di Christophoro
L an d in o: con som m a diligentia et accuratissim o
C
o m e d ia
del
D
iv in o
P
oeta
D
anthe
studio nuouam ente co rretta , et em endata: da in­
finiti errori purgata, ac etiandio di vtilissim e po­
stille ornata. A g g i v n t a v i DI NVOVO VNA copiosissima
T au ola nella quale se contengono lestorie, fauole,
se n te n tie , e le cose m em orabili e degne di
annotatione che in tutta 1’ O pera si ritrouano.
M. D. X X X V I . In Vinegia ad instantìa di
M ‘ Gioanni Giolitto da Trino.
In 4 - Sr' di X X V I I I —4 4 o carte.
Questa edizione che lascia molto a desiderare per quello eh’ è
esecuzione tipografica, è fatta in caratteri corsivi cosi per il testo,
come per il Comento. E orn ata d’ una figura intagliata in legno per
(4)
Il N egri ne’ suoi S c ritto ri F iorentini la d ic e , per distrazione, del
1535. Più distrailo si mostra il Dibdin f The lib ra ry com panion , li. 363 )
facendola del 1586.
6
82
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
ogni Canto, e d’una grande inizialo in testa di ciascuna Cantica. V i
son anche qua e là delle piccole in iz ia li, m a poche. (L ’esem plare
della Magliabechiana lo ha nei prim i 17 Canti del P u rg ato rio ).
Il volume com incia con 2 8 carte prelim inari non n u m erate: le
prim o 1 2 , segnale + + v i , contengono il frontispizio nel quale
vedesi anche u n ritra tto di D ante inciso in legno, e la Tauola di
cui parla il frontispizio: le rim anenti 1 6 , segnate A A - B B , dopo
u n titolo in grosse lettere maiuscole che dice C a n t i c a d e l d i ­
v i n o p o e t a D a n t e A l i g h i e r i F i o r e n t i n o , h anno i Prolegom eni
soliti trovarsi in tu tte le edizioni col Comento del Landino . Essi
vanno a term inare sul retto della carta di num ero 1 , il cui verso
h a una figura in legno che prendo tu tta la faccia. Il Poema va dalla
ca rta di num ero 2 fino alla 4 3 8 , poi sulle carte 4 3 9 e 4 4 0 no ven­
gono il Credo, il Pater nostro e l ' Ave M aria. In piè dell’ ultim a
c a r ta , che ha bianco il verso, si legge :
In Vineggia per M. Bernardino Stagnino.
M. D. X X X V I.
Dopo di che viene il Registro delle se g n a tu re , che sono tutte
d u e r n i, meno la prim a che è te rn o , e finalm ente lo stemma dello
stam patore.
V i sono di questa edizione alcuni esem plari in Carta tu rch in a;
uno ne cita il Catalogo C apponi, fac. 1 7 , ed altri esistono nella
P alatina di F ire n ze , e nella Biblioteca del sig. Renouard a P arig i
(Catal. d 'u n am ateur, I II. 7 6 ) .
Catat. Payne di L ondra, 4 steri, e 4. scell. bell’esempi, in m arr.; — 3o
p a o li, C atal. Molini.
Panzer, Vili. 451
B runet, IL 16; — E bert, n ° 5704 ; — Ilaym , li.
9 ; — Serie del Volpi, di Padova e dell’ Artaud; — Catal. della C h ig ia n a ,
fac. 15; — della C asanatense , 1. 123; — della B rancacciana , fac. 8;
— della Biblioteca, R eale di Parigi-, — Catal. ms. della Magliabechiana e
della Palatina.
1544. *
La
C o m e d ia d i D a n t e A l i g i e r i c o n
l a n o v a e s p o si-
Con gratia della Il­
lustrissim a Signoria di V in egia, che nessuno la
tio n e d i A le s s a n d ro V e l l v t e l l o .
possa im p rim e re , nè im pressa uendere nel ter-
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
83
mino di dieci a n n i, Sotto le pene che in quella
si contengono.
In fine:
Impressa in v inegia per Francesco Marcolini ad instanti a d i Alessandro Velivi elio
del mese di Gugno (s ic ) 1’ anno M D X LIIII.
In 4 Bella e buona edizione, annoverata fra le r a r e , dal V ellutello
dedicata a papa Paolo III. È falla in ca ratteri c o rs iv i, e non ha
num eri. Ai principio d’ogni Canto ha un elegante intaglio in legno
posto nello spazio riserbalo al Poema : a ltri tre intagli posti a
fronte delle Cantiche prendono tutta in tera la faccia. Lo spazio de­
stinalo allo iniziali è stato lascialo in bianco.
II volum e h a da p rim a 26 carte prelim inari senza num eri e
cou le segnature AA-CC, contenenti la Dedicatoria del Vellutello a
Paolo I I I , u n Avviso ai lettori del m edesim o, un discorso sulla
1 ita et costumi del Poeta, ed una Descrittione de lo Inferno con 10
ligure nel testo; la carta ventesim asesta, bianca nel retto, porta nel
verso un bell intaglio in legno che prende tu tta la fac cia, ed è
il prim o di quei tre che abbiam o detto precedere le Cantiche. Se­
gue il Poema colle segnalure A - Z , A B -A Z , B C -B I, tutte d u e rn i,
m eno CC che è q u in te rn o . Il Registro sta sulla carta u ltim a , e
per essere completo deve il volume avere una caria bianca in fine.
Le prim e 7 carte del P u rg a torio contengono una Descrittione del
P urgatorio, e le prim e 5 del Paradiso u n a Descrittione del P ara­
diso.
Nella prefazione il V ellutello per am ore della propria edizione
si dà a screditare quella degli A l d i , la quale chiam a incorrectis
sima (1 ).
11 l'ezzana ( Scrittori P arm ig ia n i, V I. 623) ricorda u n Dante
con l'espositione del V ellutelli, tutto postillato di mano del conto
Pomponio Torelli. Il sig. A rtaud ( Vie du Dante, fac. 514) dico
possederne uno con correzioni del p. O ttaviani da Popoli, come
apparisce da un ricordo di mano del m edesim o, in data del 3
ottobre 1699 , apposto sulla carta del frontispizio.
(<) In proposito dello edizioni del »564, 1568 e I5s)6, iu » e col. Comento
del Vellutello, sono da vedersi le in scrizio n i Veneziane del Cicogna, IV. 97 .
84
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
Vend. 43 fr. m arr. ross. L a V alliere, n.° 3568; — 9 fr. P inelli, IV. n°
4924; — 40 fr Sala Silvestre a P a rig i, nel 4808; — 3 steri, e 16 scell.
H eber ; — 4 sieri, e 48 scell. m arr. H ibbert, n ° 2458; — 44 fr. esempi,
legalo in cuoio di Russia, B o u to u rlin , l. n ° 1337; — 18 e 12 paoli, Catal.
Pagani del 1838; — 40 e 20 p a o li, Catal. Pialli del 1820 e 1838.
M aittaire, V. 326; — B ru n et, II. 16; — De B u re, n ° 3331; — Ebert,
II.« 5705; — Gamba , n ° 387; — Haym, II. 9 ; — Fonta n in i, I. 320; — Se­
rie del Vol])i, di Padova e dell’ A rtaud; — S uite des éditions du D a n te ,
n.° 16; — Catal. Rossi, fac. 226; — della C h ig ia n a , fac. 45. — della Ca
sa n a te n se , I. 123; — Musasi B r ita n n ic i, t. Ili; — Inventario della R ic
c a r d ia n a , lue. 109; — Catal. ms. della P a la tin a e della M agliabechiana.
1545.
L
o
poeta
’N
del diuino
Dante A la g h ie r i. In Veneti a al Segno
f e r n o e ’l
P
v r g a t o r io
della Speranza,
e ’l
P
a r a d is o
in ^ 4 p ic c . ( 1 )
Edizione in caratteri ro to n d i, oggidì fatta rarissim a , senza
prefazione e senza divisiono m arcala delle Cantiche e dei C a n ti,
col solo accenno a ca p o -p ag in a : Infer. Can. ec. In piè del fro n ­
tispizio evvi una incisione in legno rappresentante un a donna ,
intorno alla quale sorgono qua e là vari m on u m en ti, ed essa figge
gli occhi nel sole, col m ollo: M iser chi speme in cosa mortai puone.
Se ne trovava già un esem plare nella collezione di opere in sesto
piccolo del m archese Giovanni Lepri.
Serie del Volpi, di Padova e dell’ Artaud ; — L a libreria Volpi, fac.
987; — Suite des éditions du D a n te , n ° 14.
1545.
i
D antis carm ina de In fe rn o , P u r g a to r io , P a ­
radiso, Italice co n scrip ta , excusa sunt. In Ita­
lia, anno Domini, l 5 4 ^>, in 16.
È ricordata sotto questo titolo nella Biblioteca di Corrado
G essner; credesi che in fatto sia una medesima cosa coll’edizione
precedente. Se il sig. A rtaud l’abbia veduta ed esam inala non
so : e’ dice che qui in Italia è stim ata pochissimo.
(I) È detta per ¡sbaglio in 12 nel C a ta log o R ossi, fac. 226.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
g5
Osserva il Volpi che questa è la sola edizione della D ivina
Commedia di cui abbia fatto menziono Corrado G essner; di cho
molto si m araviglia, e ben a ragiono; m a cosa assai più stran a
p a rrà il sapere che David Clement non ha neppur ram m entalo
nè D ante nè le Opere di lui nella sua Bibliothèque curieuse.
Serie del Volpi, di Padova e dell’ Artaud.
1547. *
Il
D
ante,
Con a r g o m e n ti, et dichiaratione di
molti lu o g h i, nouam ente reuisto , et stampato.
In L io n e , per Giovan di
Tovrnes,
M.
D.
X X X X V I I , in 16. di 55 9 fac. num erate.
Leggiadra e ra ra edizione in caratleretti corsivi, con un me­
daglione di D ante nel frontispizio, iniziali intagliate in legno al
principio di ogni C an tica, e con in m argine alcune brevissimo
Dichiarazioni che son ricavate dal Comento del Landino. Comincia
con u n a lettera dedicatoria A l molto ingegnioso et dotto, M . M avri
tio Sceva, sottoscritta In Lione a X X U I l Di M arzo, 1547, Bon
Amico de Tournes. Segue il Poema tino alla faccia 535; dalla fac­
cia 537 sino alla 539 sta un Svm m ario di la Vita di Dante, se­
guilo dall’epitallio, Jura monarchia;, ec.: la seguente, che non è n u ­
m e ra ta , ha un avviso A Lettore. T erm ina il volume con 4 carie
bianche parim ente senza n u m e ri, l’ultim a delle quali h a nel suo
verso uno stemma , intorno a cui sono disposte queste paro le: Son
tour a chacvn.
Il Crescimbeni la dico correttissim a. Alcuni bibliografi l’h anno
per ¡sbaglio descritta in 12; anzi il Catalogo M a c - C a r th y , n.°
3041, la vorrebbe in 8 . Un esem plare da me veduto sta nella
Palatina.
Vend. 12 fr. m arr. ross. d 'H a n g a rd; — 3 fr. 19 cent., G aignat, n.u 1914;
— 18 fr. m arr. verde, M ac-C arthy ; — so baj. Catat. Saliceti! ; — 40 baj.
Catat. Compagnoni ; — In Francia da’ 6 a’ 9 franchi.
Brunet r li. 1 6 ;— E b ert, n o 5706; — De in ¡re, n." 3333; — Haym, li.
9; — Fon lanini, 11. 3 2 1; — Gam ba, n.*> 388; — Serie del Volpi, di Pa­
dova e dell’ Artaud; — Suite dee editions du D a n te , n ° 1 5 ; — Dibdin,
Bibliogr. Decam eron, I. 290; — Catal. M usai B rita n n ic i, t. Ili;— Capponi
fac. 17; — P inelli, u.» 1925; — Sm ith, fac. X. — Mossi, fac. 226; — d ’ un
a m a te u r , III. 76.
86
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
1550. *
L
A
o
’N
fern o
l a g h ie r i.
e
’l P
v r g a t o r io
e
’l P
a r a d is o
di
D
ante
In Venezia al segno della Speranza,
in 2 4 - picc. di 2 3 7 fa c
Edizioncella in carattoretti ro to n d i, dal Volpi e dagli editori
di Padova supposta quella dol 1545 con frontispizio fallo di
nuovo. Ho polulo vederne un esem plare nella Biblioteca del sig.
K irkup in Firenze.
A nche nella presente ed izio n e, come in quella del 1 545, nes­
sun segno vi ha che distingua 1’ u n a dall’a ltra Cantica, nò il line
d’ un Canto dal principio dell’ a ltr o , meno u n corto spazio q u a­
drato posto di fronto ad ogni prim a terzin a, ed in cui si trova
notato il num ero progressivo del Canto.
6 p a o li, Catal. Molini del 1835.
H aym , li. 10; — Serie dell’ Artaud.
1550.
L a Com m edia di D a n te. V in eg ia ,
15 5 o ,
in 12.
Con questo titolo la ricorda la Bibliotheca H einsiana, fac. 220.
Il Volpi la credo una cosa istessa con quella or descritta.
1551.
con nuove ed utilissime isposizioni a g ­
giuntovi di più una tavola di tutti i vocaboli più
degni d’ o sserv azio n e , che a i luoghi loro sono
D
ante,
dichiarati. In Lione, appresso Guglielmo Rovil­
lio , 1551 , in 16., con una incisione in legn o
al principio d ’ ogni Cantica.
Leggiadra ed izio n e, di cui gli esem plari ben conservali son
fatti ra ri e di gran pregio. Si trova da prim a un a lettera Dedicaluna del Rovillio a Lue Antonio Ridolf i, gentiluom o fio re n tin o ,
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
87
data del 25 aprile 1551; seguo a ltra Lettera ai candidi Lettori,
u n a m edaglia con 1’ effigie di D a n te , sotto alla quale si leggo
u n ’ ottava in lode del Poeta dettata da Giov. Giacomo M anson,
e finalm ente u n a breve Vita di D ante, che è com pendio di quella
dell’ A retino. Le annotazioni qualificate per nuove son prese di
p ianta dal Comento del V ellutello , e si trovano alla fine d’ogni
C anto.
Un esem plare con postille m anoscritte si trovava già nella
Biblioteca Stoschiana ( Catal. n.° 1323).
Vend. 36 fr. e so centes. m arr. citrino, Chardin ; — 14 fr. m arr. ross.
C aillard; — In Francia dai 12 a’ 45 f r .; — 1 scudo e 20 baj., Catal. Salic elti; — 10 lire , Catal. Branca di Milano 1844.
M aittaire, V. 326; — B runet, II. 1 6 ; — E b ert, n ° 5707 ; — Haym, II.
40; — F ontanini, J. 320 ; — Serie del Volpi, di Padova e del l 'A rtaud;
— Catal. P inelli, ìli. n ° 1926 ; — F arsetti, fac. 53 ; — Rossi, fac. 22 ?.
1552. *
D
ante
con n vove
et
v t il i
is p o s it io n i
(d i
Alessan­
dro V ellu tello ). A ggiu n tou i di più vna tauola
di tutti i vocaboli più degni d’ osseruatione, che
a i luoghi loro sono dechiarati. In Lyone, ap
presso Guglielmo Rouillio. Con Priuilegio del
Re per anni cinque. In 12. picc. di 644 facnum erate.
Leggiadra edizioncina in caratteri corsivi, ripulalissim a, o r­
n ata di 3 figure intagliate in legno , una per Cantica , e d’ in izialette parim ente intagliato in legno. Il P oem a, che ad ogni
fin di Canto è illustrato d’ alcune A nnotationi, comincia colla
faccia 13.% che è 1 .» della num erazione: le 12 facce che lo prece­
dono non num erate contengono il frontispizio, nel quale vedesi
il solito fiore dei Rovillj con il molto In viriate et fo rtu n a , u n
E xtra ict del privilegio concesso dal Iie colla data 9 luglio 1549,
una Dedicatoria del Rovillio A l Nobile M . Lvc Antonio Ridolfi
gentil'huomo Fiorentino, in data di Lione, 25 aprile 1551 , u n
Avviso del medesimo A i candidi L ettori, la solita ottava D i M .
Giovati Iacomo Manson in lode di M . Dante A lig ieri, che porta
al di sopra un ritratto del Poeta in m e d ag lia, e finalm ente una
88
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
breve descrizione della Vita e costumi del Poeta. In line del vo­
lum e dovrebbero trovarsi due carte bianche.
Apostolo Zeno ( Note al Fonta n in i, I. 320 ) ed il com pila­
tore della Bibliot. Pinelliana ( III. n.° 1927 ) furono d’ avviso ,
che questa edizione debba ritenersi per quella medesima del
1551 , con semplice cam biam ento di data. Una tale opinione
si vede seguita anche nel Catalogo Crevenna (IV . 8 ), dove si
fa notare che l’edizioni 1551 e 1552 hanno un medesimo privi­
legio e una medesima dedicatoria . Il quale argom ento , a d ir
vero , non proverebbe niente ; im perocché codesto medesimo
privilegio e codesta medesima dedicatoria si riscontrano anche
nell’ edizione eseguila dal Rovillio l’ anno 1 5 7 5 , e pure a nes­
suno è venuto in capo iin qui di fare dell’ edizione del 1551
e di quella del 1575 una sola e medesima edizione. F atto è però
che, quanto i segni caratteristici dell’ edizione 1575 la distinguono
da quella del 1552, altrettanto quei di quest’ ultim a sono con­
form i a quelli dell’edizione 1551 ; in che trova appoggio grandis­
simo la congettura d’ Apostolo Zeno.
Vend. 5 fr. e 45 cent, a Parigi nel 1811 , e 14 fr. c 5 cen t., m arr.
ross. Caillard (u .° 1 3 5 5 ) ; — Catal. R enato, 60 baj.
De B ure, n.« 3 3 3 4 ;— Haym, li. 10; — Serie del Volpi, di Padova e
dell’ Artaud; — Suite des éditions du D a n te , n ° 16; — Catal. della Chi(lia n a , fac. 15; — Musali B rita n n ic i, t. Ili; — de la Bibtioth. B oy ale
de P a r is , n ° 3441 ; — Capponi, fac. 1 7 ;— La Valliere, n ° 16292; — Cat.
m ss. della Palatina e della Magliabechiana.
Nel Catal. Acad. Pisana vedesi alla fac. 98 citata u n ’edizione
di IJone, Rovillio, 1555, in 12. Ma posso accertare che cosiffatta
indicazione dipende da un erro re di stam pa, e che l’edizione Lio
nese del 1555 non esiste.
1552.
Lo N f e r n o , e l P u r g a t o r i o , e ’l P a r a d i s o di Dante
A lagherii. In Venezia, al signo della Speranza,
i 5 5 a , in 16.
Meno il frontispizio rifa tto , si c r e d e esser quella del 1545, o
1 a ltra del 1550, che tu tte duo hanno la medesima indicazione.
Haym, IL 1«; — Serie del Volpi e dell’ Artaud.
«
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
89
1554. *
D a n te ,
con
nvove
e t
v tilis s im e
a n n o ta tio n i.
Ag
più degni d ’ osserua*
tione , che a i lor luoghi sono dichiarati. In V e­
neti a, per Giovann' Antonio Morando, M. D.
L IIII , in 8. picc. di 9.79 carte.
g iv n to v i
l ’I n d i c e
d e ’ v o c a e o li
Edizione in caratteri corsivi, di 50 linee per faccia, colle segna­
tu re A -Z AA-NN. H a u n ’ iniziale grande intagliata in legno
al principio d’ ogni C antica, una piccola pure in legno al p rin ­
cipio d’ ogni Canto. Nella faccia del frontispizio vedesi uno stemma
raffigurante u n albero investito dai raggi s o la r i, col motto : Vbi
primvm tepefeceris matvrescent. La carta di num ero 2 h a nel suo
retto un ritratto di D ante intagliato in legno con sotto l’ ottava
Di M . Giovati Iacomo Manson in lode di Dante Aligieri; poi sulle
carte 3 -4 segue una Vita e costvmi del Poeta. Le carte 4 , 98 e
190 hanno ne’ respettivi versi altrettante ligure intagliate in le­
gno che prendono tu tta la faccia. Il volum e si chiude con 6 carte
senza num eri contenenti la Tavola di tu tti i vocaboli : alla fine di
ogni Canto stanno alcune brevi Annotationi, tratte dal Comento del
V ellu tello, im presse in caratteri ro to n d i.
Questa edizione è interam ente conforme alla Rovilliana, menochè il sesto del volum e è più grande. L’ esemplare della Magliabe
chiana di F iren ze, che anticam ente fu dell’ Accademia della Cru­
sca , h a m argini ed interfogli tu tti pieni di postille m anoscritte
appostevi dagli Accademici.
Catal. Renato, 80 baj.
Haym ,11. 1 0 ; — Serie del Volpi, di Padova e dell’ A rtaud; — Catal. de
la Biblioth. B oy. de P a r is , n ° 3442; — Capponi, fac. 17; — La Valliere,
n ° 16293; — della B rancacciana, fac. 8.
1554.
D ante col Vellutello. Ven. Marcolini, t 5 5 4 *
Citata con questo titolo nel Catalogo della Biblioteca Pesaro di
V enezia: suppongo s ia la medesima che ora h o descritta.
*
90
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
1555. *
L
a
DIVINA COMED1A
DI
DANTE DI
NVOVO
ALLA SVA
lettione ridotta con lo aiuto di m oki anti­
chissimi esem plari. Con argom en ti, et allegorie
per ciascvn C anto , et Apostille nel m argine. E t
indice copiosissim o di tutti i Vocaboli più im p o r­
tanti usati dal Poeta , con la sposition loro. C on
privilegio. In Vinegia appresso Gabriel G io­
lito de Ferrari, et fratelli, M. D. L V , in 12.
picc. di 5g8 fac. num erate (1).
vera
R ara e nitida edizione in caratteri corsivi, ornata d’iniziali,
vignette e fiorami intagliati in legno, in a very elegant style, dice
il Dibdin nel suo Decamer. bibliogr. ( i . 2 9 0 ); sonovi inoltre 12
figure poste in testa dei seguenti C anti, cioè, 1 , 3 e 34 dell’ In ­
fe rn o ; 1 , 2 , 11 , 15 e 31 del P u rg ato rio ; 1 , 3 , 2 1 e 33 del
Paradiso. In principio si trovano 18 carte prelim inari senza n u ­
m eri , contenenti ; una D edicatoria dell’ editore Lodovico Dolco
A l reverendissimo Monsignore il signor Coriolano M artirano , ve­
scovo di S • M arco, u n Sonetto del Boccaccio in lode di D ante, sor­
m ontato dal ritratto del Poeta in m edaglia, una Vita di Dante de­
scritta da M . Lodovico Dolce, che term ina con 1 epigrafe; E xigua
Tum uli Danti s
finalm ente la Tavola de vocaboli, e
quella delle Apostille marginali. In fino del volume sta u n a carta
non num erata sul cui retto sono impressi il Registro e la sottoscrizione, la qualo ha così: In Vinegia appresso Gabriel Giolito de
Ferrari, et fratelli, M. D. L IIII (sic ) (2). E sul verso della m ede­
sim a carta si vede il segno dello stam patore.
Edizione assai scorretta; m a , grazio alla bontà delle Dichia­
razioni, Allegorie e Postille che vi si trovano, onorata di molto
(1) 11 Giornale Arcadico ( XIX. 341 ) ricorda un' edizione del Gio­
lito , 1353. Giova ritenerlo erro re di stam pa.
( 2 ) Questa diversità di data fece prendere abbaglio ad alcuni biblio­
g ra fi, i quali si dettero a credere due essere l’ edizioni del G iolito, una
del 54, un’ altra del 55. Vedi specialmente la Suite des éditions du D ante
u .'1 17 e 18.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
91
ristam po. Un esem plare in carta tu rch in a esisteva una volta nella
Biblioteca dell’avvocato Alberghini di Bom a. Dei due che ne pos­
siede la P alatina, uno ha questo di sin g o lare, che per le prim e
sei facce il num ero delle linee non è lo stesso, nè sono g l’ ¡stessi
q u e’fiora m i, quelle iniziali o quelle vignette che vedonsi dal p rin ­
cipio fino al Canto X V I dell’Inferno ( fac. 87 ).
Dedicando il Dolce questa edizione a Coriolano M artirano cosi
si esprim e:
« Questo non tacerò, c h e ’l testo in molti luoghi s’ è diligen­
ti tissim am ente em en d ato ; e ciò con uno esem plare trascritto
a dal proprio scritto di m ano del figliuolo di D ante, avuto dal
a dottissim o giovine M. Batista Amalteo.
Il
F o n ta n in i, modificando a suo modo e trasfigurando questo
passo deila D edicatoria (ediz. della Bibl. ( tal. del 1758, i. 2 9 9 ),
scriv eva, che il Dolce erasi servito d’un e s e m p la re scritto di pro­
prio pugno da Pietro figlio di Dante. Vedi a questo proposito Apo­
stolo Zeno (Note al F ontanini, i. 321) e l’edizione di Londra, 1843,
iv. 11 0 - 1 1 2 .
Catal. Salicetti , 80 baiocchi; — In Francia da’ 6 a ’ 9 f r . — In esem ­
plare in caria turchina i'u venduto 20 fr. alla S ala S ilvestre, nel 1842.
Brillici, II. 26; — E b ert, n ° 5708; — De B ure, n ° 335; — Haym ,
II. 10; — Gamba, n ° 389 ; — Serie del Volpi, di Padova e dell’ A rtaud;
— Catal. Capponi, fac. 17; — Pinelli, n ° 1928; — Sm ith, fac. X; — Far­
se tti. fac. 53; — Rossi, fac. 226; — La Valliere , n ° 16294; — Boutourlin,
II. 1 1 7 3 ;— In ven ta rio della, R ic c a r d ia n a , fac. 101 ; — C a ta l. M usai
B rita n n ic i, t. HI.
1564. *
D
ante
con
l ’e s p o s i t i o n e
di
C r is t o f o r o
L
a n d in o , e
A l e s s a n d r o V e l l v t e l l o , sopra la sua Com edia
dell’ Inferno , del P urgatorio , e del Paradiso .
Con tauole, argom en ti e allegorie ; e riform ato ,
riueduto , e ridotto alla sua uera lettura , Per
F rancisco Sansovino F io r e n tin o . In Vene ti a
Appresso Giouambattista, Marchiò Sessa, e
di
fr a te lli, 1 5 6 4 , i n
fogl- di X X V I I I - 392, carte.
Bella edizione, e assai riputata ; il testo in corsivo ò circondato
dal Comento eh’ è in caratteri rotondi. E o rnata di g ran d i iniziali
•'z
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
intagliate in legno, e di vignette pu re in legno poste nello spazio
risei'bato al testo , al principio d’ ogni Canto.
Le 28 carte prelim inir i , senza nu m eri ina con se g n atu re, con
le quali s’ apre il volum e, contengono il frontispizio sul quale vedesi il ritratto di D ante con gran naso , la D edicatoria del Sanso
vino A l Santissimo et Beatissimo Pio Q uarto Pontefice Massimo, un a
Tauola delle voce diffìcili, un Proemio all'Illustriss. et Eccellentiss.
R ep. Fiorentina, e finalm ente i Prolegom eni solili trovarsi in tutte
l’edizioui che vanno coi Comenti del Landino e del V ellutello. Le
rim anenti carte 392 num erate, e contenenli il Poem a, son segnate
A -Z , A A -Z Z , AAA-CCC. Sull’ultim a carta vedesi un a vignetta
rappresentante un ga tto , slemma dello stam patore, e giù in fondo
la sottoscrizione, la quale ha cosi :
Appresso D om enico Nicolino P er G iouam ba
tista , M archiò S e ssa , e Fratelli.
M. D. L X IIII.
Segui il Sansovino per questa edizione il testo dell’ A ldina del
1502, riducendolo alla m oderna ortografia. È da notarsi che in
certi passi le note non corrispondono al lesto ; intorno di che potrà
vedersi la Lettera del llosini citata a fac. 46 sopra le varianti del lesto
pubblicato da Cristoforo Landino. Un bell’esem plare con figure m i­
n iate di mollo pregio fu venduto presso James Edwards 23 ster­
line e 15 scellini (Repertor. bibliogr. fac. 513).
Vend. 12 f r . , Floncel; — 2 t fr. Thierry; — 12 fr. Gaignat, n ° 1975;
— 2 steri, e 14 scell., esempi, in m arr. verde, H ibbert, n ° 2491 ; — 24
fr. e 50 c e n i., B outourlin; — 4 scudi, Catal. Salicetti ; — 25 paoli, Catal.
Stoschiano, n ° 1324 ; — 45 paoli, Catal. Pialli del 1 8 2 0 ;— 38 pao li, Ca­
ia!. Pagani del 1825; — 40 paoli, C atal. Ducci del 1833;— 30 paoli, Catal.
Molini del 1812.
Brunet, II. 16; — E b ert, n ° 5709: — De Bure, n ° 3328; — Gamba,
n ° 3 9 0 ; — Fontanini, I. 3 2 2 ;— Serie del Volpi, di Padova e dell’ Artaud;
— Suite des é d itio m du D a n te , n ° 1 9 ; — C atal. Capponi, fac. 1 7 ;
— Pinelli, III. n ° 1929; — La Valliere, n ° 16295; — B ibliot. Chig ia n a , fac.
15; — C asanatense, 1. 123; — Catal. M use i B r ita n n ic i, t. IH ; — de la
Bibtioth. B o y. de P a r is , n ° 3443; — C atal. mss. della Magliabechiana e
della Palatina (1).
(1)
Veggansi ancora intorno all* edizioni del 1564, 1578 e 1596, riviste d a
Sansovino, le In sc rizio n i Veneziane del < ¡coglia, IV. 63.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
93
1568. * (1 )
D
ante
con
l " e s p o s it io n e
di
M.
B
e r n a r d in o
D
a­
, sopra la sua Com edia dell’ In­
ferno , del P u rg a to rio , e del Paradiso : nuouam ente stam pato e posto in luce. Con priuilegio
dell’ Illustrissim a Signoria di V enetia per anni
n ie l l o
da
L
vcca
X X . In V e n e tia
M. D .L X V I I l , in
4. picc.
appresso Pietro da F i n o ,
di X lI - 7 9 ,7 fac.
Edizione in corsivo, mollo ricercala per am or del Comento eli’è
stim ato assaissim o: esso 6 disposto attorno al testo, ed è impresso
in caratteri rom ani e più piccoli. Ila tre figure (2) rappresentanti
1’ In fe rn o , il P urgatorio ed il P aradiso di D ante, poste a fronte
delle tre C antiche, ciascheduna delle quali comincia con una
grossa maiuscola intagliala in legno: ogni Canto pure ha la m aiu­
scola in le g n o , ma più piccola assai.
In principio stanno sei carte prelim inari non num erate, ma se­
gnate + i i j , contenenli una Dedicatoria di Pietro da F in o , in data
del 9 ottobre 1568, A l magnifico sìgn. Giovanni da Fino, una Vita
e costumi del Poeta , ed una Inlrodvttione universale nella Comedia di
D ante; e della m isvra, sito, form a, e distintione dell'inferno. Un al­
tra carta non n u m e ra la , ultim a delle p relim in ari, ha lo stem m a
dello stam patore in figura d ’un gallo col motto: excubo ac vigilo, di­
verso da quello del frontispizio che ha pure un gallo col motto :
tota nocte excubo.
Nella fac. 273, C. V I del P urgatorio, mancano i versi 105-118,
ed è stata conservala quella parte del Comento che li riguarda.
Diomede Borghesi nelle sue Lettere discorsive ( part. IH . fac.
16) asserisce, il vero autore della esposizione attrib u ita com une­
m ente al D aniello e solam ente dopo la m orte di lui venuta alla
luce, essere Gabriello Trifone: ma parve al F ontanini (Eloq. h a i.
(1) Nella Biblioteca S lu sia n a , fac. 667, trovasi enunciata questa edi­
zione, probabilmente per una svista tipografica, con la data del 1541.
( 2 ) Sbaglia il compilatore del C atal. Bibl. R eg. L ondinensis (II. 286)
dicendo che questa edizione ha un ritratto di D ante, ed una figura per
Canto.
94
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
i. 32 3 , nota 6 .» ) che una tale asserzione non m eritasse piena
fede; ed io mi ricordo ben d’ aver letto che le Postille del Trifone
conservale nella Barberiniana (1 ) differiscono essenzialm ente dal la­
voro del D aniello.
Vend. 1 steri, e 2 scoli. H ibbert, n.° 2457; — 1 scudo 1/ 2 , Catal. Sal
icetti, fac.
— 1 scudo e 20 baj. Catal. Renato; — 80 baj. Catal.
Conti; — 15 paoli, Catal. Piatti del 1820 ; — Coi. Barrois di Parigi, 1841, 9 fr.
l)e B ure, n ° 3332; — B runet, lì. 16-, — E bert, n ° 5710; — Serie del
Volpi, di Padova e dell’ A rtaud; — Suite des éditions du D a n te, il." 20;
— Fontanini, I. 322; — Haym, II. 11 ; — Gamba, n ° 3 91;— Catal. Sm ith,
fac. X; — La Valliere, n ° 16298; — Rossi, fac. 2 2 6 ; — B outourlin, II. n.°
4175; — Catal. della C asanatense, I. 124; — della R ic c a r d ia n a , fac. 109;
— della B ra n ca c c ia n a , fac. 8; — Musali B r ita n n ic i, t. Ili; — de la B i
blioth. R oyale de P a r i s , n ° 3444; — Catal. mss. della Palatina e della
Magliabechiana.
1568.
D ante coll’ espositione di Alessandro Vellu
tello. V en ezia , i 5 6 8 , in 4Non si trova ricordata che nella Biblioteca P inelliana, III.
n .° 1930.
1569. *
La D i v i n a C o m e d i a d i D a n t e , d i n v o v o a l l a s v a
uera lettione ridotta con lo aiuto di molti a n ti­
chissim i esem plari. Con A rgo m en ti e A llegorie
p er ciascun C a n t o , e Apostille nel m a r g in e .
E t c o n I n d i c e copiosissimo di Vocaboli più im por­
tanti , usati dal P o e ta , con la sposition loro. In
(1) Vedi più sotto la mia serie dei Conienti in e d iti, od anche la Let­
tera di L u ig i R ezzi a Giov. R osini, so p ra i Comenti Danteschi della
B a rb erin ia n a fac. 53, e le Memorie p e r servire a lla sto ria lette ra ria di
Lucca del Lucchesini, Lucca, B e r tin i, 1825, in 4., fac. 150-153. Il Magliabechi nelle suo N otizie mss. di v a ria le tte ra tu ra dice, parlando del Com
m ento) del Daniello: S i crede che sieno in esso molte cose del dottissim o
Trifone Gabriello.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
95
V in e g ia , appresso Domenico F a r r i , M. D.
L X I X , in 12. picc. di X V I I I -B g S fac.
Edizione in corsivo, eseguita sopra quella del Giolito, 1555,
e col medesimo num ero di facce, ornata di grosse maiuscole in ­
tagliate in legno al principio delle C antiche, e di altre più piccole
al principio della m aggior p arte dei Canti. Si trova da prim a in
18 carte prelim inari senza num eri u n a D edicatoria di Lodovico
Dolce A l reverendo Mons. Coriolano M artirano vescovo di S . Marco,
un sonetto del Boccaccio in lode di D a n te , la Vita del Poeta scritta
dal D olce, una Tavola de vocaboli, ed u n ’ a ltra delle Apostille che
sono nel margine di tvtta la Opera. L’ultim a carta ha il Registro
e la data col nom e dello stam patore.
Haym , II. 1 1 ; — Serie di Padova e dell’ Artaud; — C atal. Pinelli,
n.° 1934; — La V alliere, n.° 16297; — C a ta l, ms. della Magliabechiana.
1571.
con nuovi et utili isp ositioni , et una
tavola di tutti i vocabili più degni d’ osservatione.
D
ante
:
L io n e, presso Guglielmo Rovillio ,1 5 7 1 > in
1 6 , c o n f ig .
B istam pa dell’edizione Lionese del 1551.
Le ristam pe eseguite in Lione dal 1551 al 1575 sono tu tto ra in
molto c re d ito , e si vendono in F ran cia da 6 franchi fino a 9. Un
esem plare in m arr. color citrin o , fu venduto 15 franchi dal T ru
daine, ed uno in m a rr. verde 18 franchi dal Clavier.
B runet, II. 1 6 ; — Haym, II. 11 ; — Serie del Volpi, di Padova e d e l
l’Artaud; — Catal. Pinelli, 11.0 1932; — S m ith, fac. X; — Catal. Acad.
P isa n oe, fac. 96; —B i b l . iteg. L o n d in en sis, II. 286.
1572.
Veneti a per Domenico
Farri , 1 5 7 2 in 16.
D
a n te
........................ In
B istam pa dell’ edizione di L ione, di Tournes, 1547.
Haym, II. 44 ; — Serie del Volpi, di Padova e dell’ Artaud.
96
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
15 7 2 .
D
is c o r s o
di
V
in c e n t z io
B
vonanni
sopra
la
p r im a
del diurnissimo T h eologo Dante d ’ A le
ghieri del Bello nobilissim o F ioren tino intito­
lata Com m edia. In Fioren za , nella stamp. di
c a n t ic a
Bartolommeo Sermartelli ,
V lI I - a S o fac.
1
,
in
4 > di
Non h a , come il frontispizio annunzia , che la sola Cantica
d ell’in fern o im pressa in caralteretti rotondi, la qu ale fu dal Buon an n i, per quanto egli medesimo nel suo Discorso asserisce, dili­
gentem ente riveduta e corretta. Molte varianti notò il sig. B er
nardoni nel testo del Buonanni, o le raccolse nella sua Lettera sopra
varie lezioni tratte specialmente dal testo di B u ti, M ilano, 1842, in
8 . gr. Vedi in torno a ll’opera del B uonanni la m ia serie dei Comenti dell’ Inferno.
1575.
D
a n t e
.........................V
enetia , per Domenico
F a r r i, 1 5 7 5
Edizione conform e all’ a ltra del F a r r i, 1572.
Haym , ii. 1 2 ; _ Serie del Volpi, di Padova e dell’ Artaud.
1575.
: con nuove et utili ispositioni. In Lione,
appresso Guglielmo Rouillio, 1 5 7 5 , in i 6 ,
con fìg.
D
ante
Ristam pa delle edizioni pubblicate nel 1551 e 1571 dal mede­
simo lib ra io , interam ente conform e, m a meno bella.
Catal. Molini, 20 paoli; — idem , C atal. Agostini del 1841 ^ — 9 paoli.
C atal. Bigazzi del 1840; — 4 fr. 50, Cat. Barrois P a rig i 1845.
Haym, II. 12 ; — Fontanini, I. 320; — Serie del Volpi, di Padova e
dell’ Artaud ; — Catal. Crevenna, n ° 4556; — C atal. B ibl. Reg. Londinen sis,
li. 286
.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
97
1578.
con la dichiara­
zione de’ vocaboli più im portanti usati dal Poeta,
di M. Lodovico Dolce. In Venezia, per Dome­
nico Farri, 1 5 7 8 , in 1 *3 .
La D
iv in a
C o m m e d ia
di
D
ante
,
Ricordala nella Biblioteca Casanatense (I. 324). Credo che essa
sia quella m edesim a, che il Volpi e 1’ H aym ( I I . 1 2 ) citano con
la semplice indicazione di Venezia, 1578, in 8 .
Serie dell'A rtaud e di Padova.
1578. *
D
e
d
ante
’A
con
l
lessa n d ro
’E
V
s p o s it io n i
ellvtello
di
C
r is t o p h o r o
L
a n d in o
............................... rifo rm a to ,
riueduto e ridotto alla sua vera L ettv ra. Per
Francisco Sansovino F io ren tin o. In Venetia
Appresso Giouambatista Marchio Sessa, et
Fratelli, 1 5 7 8 , in fogl. di X X V I I I -2 9 2 carte.
R istam pa alla le tte ra , e quasi fa c sim ile della Veneziana del
1564, che ha come quella il ritratto di D ante con gran naso sul
frontispizio, e come quella 2 8 carte prelim inari non num erale ma
segnate, e 292 carte num erate con le medesime segnature. I prim i
Canti di ciascheduna Cantica com inciano con una grossa maiuscola
intagliata in le g n o ; tutti gli altri l’hanno più piccola, e vanno o r­
nali d una figura per ciascheduno, pure in legno, posta nello spa­
zio del teslo; oltre a queste figure , a ltre q u attro ve ne sono della
grandezza in tera del foglio, la prim a delle q u a li, rappresentante
V irgilio che incorona D an te, vedesi ripetuta due altre volle (caria
prelim inare 1 8 , carta num er. 163 e carta prelim inare 4 del P u r­
gatorio ).
Dicemmo le carte prelim in ari essere riste sse che n e ll’ed i­
zione del 1564; questa per altro del 78 ha di più in principio un a
Dedicatoria di Giovanni Antonio Rampazetto A l Serenissimo P rin ­
cipe Guglielmo Gonzaga Duca di M antoua, e M onferrato, colla
d ata 10 giugno 1578. Dopo la carta di num ero 163, sulla quale
7
98
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
si trova il Prologo del Landino sul P u rg a to rio , vengono qu attro
cario non num erate ma che contano per le seg n atu re, contenenti
la Descrittione del Purgatorio di Alessandro Vellvtelli. Simili noti­
zie precedono pu re le Cantiche dell’ Inferno e del P urgatorio.
S ull’ultim a c a rta , dopo lo stem m a dello stam patore rap p re­
sentante un g a tto , trovasi la seguente sottoscrizione, dalla quale
si rileva che il Rampazetto esegui questa edizione por conto dei
Sessa :
Appresso gli H eredi di Francesco
Ram pazetto. A d instantia di G io u a m b a ttista ,
In V
e n e t ia
M archiò S e s s a , et Fratelli. M. D. L X X V III.
Il
Dibdin (The bibliogr. Decameron , I. 289-291 ) la cita , per
isbaglio, colla data 1577; e riporta un fac-sim ile della vignetta
rappresentante un demonio che arronciglia le'mpegolate chiome ai
d annali nel bollente stagno.
Il
Giornale Arcadico ( X I X , 341 ) ricorda u n ’ edizione dei
Sessa, 1592, della quale non mi è riuscito trovare v eru n a altra
indicazione.
Vend. 7 fiorini, M eerm ann ( C atal. II. 1 6 9 ); — 12 steri, e 15 scell.
Singer, nel 1818 ; — 11 fr. 95 cent. C aillard, ( n ° 1356 ) ; — Cat a l. Silvestri
di Milano, 1824 , 25 lire , e 75 lire , bell’ esem pi.; — c a ta l. Molini, 20 paoli;
— Catal. Branca di M ilano, 15 lire.
Haym, II. 12; — Serie del Volpi, di Padova e dell’ A rtaud; — c a ta l.
Sm ith, fac. X; — Capponi, fac. 17; — Rossi, fac. 226; — La Valliere,
n ° 16296; — Crevenn a , n ° 4557 ; — Boutourlin, II. n ° 1176; — Bibliot.
C higiana, fac. 45; — R iccard ia n a , fac. 177; — B ra n c a cc ia n a , lac. 8 ;
— M usai B r it a n n ic i , t. Ili; — Biblioth. Roy. de P a r is , n ° 3445 ; — Ca­
tal. mss. della Magliabechiana e della Riccardiana.
1584.
O pera
poetica
cum
C om m en tario
Christ.
L andini. Italice. Venetiis , 1 5 8 4 La cita il W a tt (I. 2 8 4 ) sulla fede della Bibliotheca Bodleiana,
t. I, articolo Dante.
1595. *
L
a
D
iv in a
C o m m e d ia
di
D
ante
A
l ig h ie r i,
nobi­
le F io re n tin o , ridotta a m iglior lezione dagli
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
99
Accadem ici della Crusca. Con Privilegio. Tn F i ­
renze, per Domenico M an za n i, con licenza
de' Superiori, 1 5 9 5 i n 8
Edizione reputalissim a, dovuta alle cure di Bastiano de’Rossi
segretario della Crusca e di vari altri accadem ici, i quali si at­
tennero all’ Aldina del 1502, consultando nel tem po istesso più di
100 Codici di grande rep utazione, di cui 52 se ne citano nell’A v­
visò al lettore. Il m argine m ostra le varie lezioni e le m utazioni
indotte por gli Accademici. Caduta disgraziatam ente in m ano di
stam patore negligentissim o, riuscì zeppa d’e r r o ri, e , per giunta
alla d e rra ta , fu im pressa in caratteri stanchissim i.
E in carattere corsivo, adorna di maiuscolo intagliale in legno;
la n u m e ra zio n e, soventi volte fallata , com prende le segnature
A -Z , A a-N n , tulle q u a d e rn i, meno G di cui furono tagliate
duo carte eh’ eran duplicate. Anche le segnature presentano molte
irre g o la rità ; Y 3 , p. e , è m arcata Z 3 , e N«2 N«3 , e parec­
chie carte mancano affatto di segnatura. Un esem plare completo
devo comporsi come appresso: 1 .® 8 carte prelim inari senza n u ­
m e r i, ma segnate f - f 3 delle quali l’ultim a in bianco, conte­
nenti il frontispizio col fru llo n e , stem m a dell’ A c c a d e m ia , col
m ollo: Il più bel fior ne coglie; la Dedicatoria di B a stia n o de’ Rossi
A l molto ill.re L uca Torrigiani, in data del 14 agosto 1495; una Let­
tera dello stesso a’ le tto ri, firm ata de Lo'nferigno segretario, e
Accademico della Crusca; una Opinione intorno al tempo del viaggio
di Dante; ed una stam pa rappresentante il Profilo, pianta, e misere
dell'Inferno di Dante, secondo la Descrizione di Antonio M anetti
Fiorentino. 2 .° Ai detti prelim inari tien dietro il Poema p er facce
494 num erate, l’ultim a delle quali è bianca. 3.° 26 carte senza n u ­
m eri contenenti i Nom i de testi per via d e' num eri, doue si cauano
le varie lezioni e le differenze, l ' E r r a ta , il R egistro, lo stem m a
della C ru sc a, questa volta in figura d ’ un gatto, e la ripetizione
della data e del nom e dello stam patore. In fine del volume deve
trovarsi una carta bianca. L ’ E rrata fu impresso due volte ; e
quindi in qualche esem plare prende 6 fac. in luogo di 2 .
È curioso ciò che in proposito di questa edizione scrive all’ a r­
ticolo Dante della Toscana letterata il Cinelli ( ms. della M aglia
bechiana) : « È in estim a l’ edizione della Crusca , ancorché da
« m olli non a c c e tta ta , fra’ quali l’elegantissimo P. B a rto li, av
visato da un mio am ico, perchè di questa edizione non si ser­
ti viva , rispose perchè 1’ hanno a lor modo aggiustata e toltagli
100
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
« la p urità ; e che ella non è mica pastura d’ ogni dente » V edi
anche intorno a ciò la Prefazione dei Blandim enti funebri del
Dionisi, fac. VI.
Si trovano esem plari in carta grave. M eritevoli di ricordo sono
i seguenti in carta o rd in aria :
Barberiniana di Roma. E sem plare postillato da Carlo Barber i n i , principe di P alestrin a e prefetto di Rom a ( Lettera del
R ezzi su i Codici Danteschi della Barberiniana fac. 37).
Trivulziana di Milano. E sem plare con postille autografe d 'A n
tonmaria Salvini e del cauonico Biscioni.
Magliabechiana e Riccardiana. Esem plari con postille au to ­
grafe del Salvini.
Bibliot. Hibbert. E sem plare legato in m arrocchino g ia llo , con
postille m anoscritte di autore in co g n ito , ma certam ente molto eru ­
dito. V enduto 10 sterline ( Catal. n.° 2148 ).
Venrì. Soranzo, 20 fr. 46 c en i.; — Ba ld e lli, 4 fr. 9 cent.; — Vanz e t t i ,
12 fr. 88 cenL ; — M eerm ann, 6 fior. ( Catal. II. 162 ) ; — C atal. Salicetti e
Renalo, 1 scudo; — Catal. C onti, 1 scudo e 20 baiocchi; — Catal. Pagani
del 1814, 12 paoli; — Piatti, 1820 , 15 paoli; — In Francia, da’ 6 a’ 9 franchi.
Brunet , II. 16; — E b e rt, n ° '5711; — Fontanini, I. 323; — H aym , II.
12; — De B ure, n.° 3336; — Poggiali, I. 14; — Gam ba, n ° 3 9 2 ;— Serie
del Volpi, di Padova e dell’ A rtaud; — Suite des éditions du D a n te , n °
21; — Catal. Capponi, fac. 18; — Pinelli, III. n ° 1 0 3 3 ; — Rossi, fac. 226;
— La V alliere, n ° 16299; — Crevenna , n ° 4558; — Boutourlin, I. n .i
1338 e 1339: *— Catal. della R ic c a r d ia n a , fac. 110; — della B ra n c a c
c iana, fac. 8; — de la Biblioth. R oy. de P a r is , n ° 3446; — Musati B r i -,
tannici ; — Catal. m ss. della P a la tin a e della M agliabechiana.
1596. *
D a n te con
l
' E s p o s itio n i d i C h r is to p h o r o L a n d in o
e d i A l e s s a n d r o V e l l v t e l l o ........... r ifo rm a to ,
riu e d u to , e ridotto alla sua vera L e t t u r a . P er
Francesco Sansovino F io r e n tin o . In V en etia ,
Appresso Gio. Battista e Gio. Bernardo Sessa,
fr a te lli , 1 ^ 9 6 , in fogl.
R istam pa testuale, e quasi faccia per faccia, di q u ella del 1578,
collo medesime segnature e lig u re , e col medesimo num ero d i
carte ; m a le iniziali e lo maiuscolette sono in questa u n poco più
grandi. La sottoscrizione, posta sull’ ultim a ca rta dopo lo stem m a
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
10 1
dello stam patore rappresentante u n gatto, ha così: Ir? V e n e t i a
MDCXVI. A p p r e s s o Domenico Nicolini. A d instanza di Gio. B a t­
tista , e Gio. Bernardo Sessa , Fratelli.
Le c a r t e 267-268 son tram ezzate da due carie b ia n ch e, ed
altre due se ne trovano fra la ca rta 383 e la 38 4 ; esse Don conlano nè per le segnature nè per la num erazione. É da osservarsi
che questa edizione fu censurata dall’ Index expurgatorius di Spa­
gna ( M a triti, 1614, in fogl. ) per causa di vari passi del Comento
L an d in iano, estendendosi inoltre u n a tal censura a tutte le altre
edizioni di D ante con quel Com ento, ed ordinandosi finalm ente
che dal Poema di D ante di qualunque siasi stam pa, con esposi­
zioni e sen za, si dovessero levare i seguenti passi: Inferno, c. X I,
v . 8 - 9 ; Purgatorio, c. X IX , v. 1 0 6 - 1 1 8 ;- Paradiso c. IX , dal
verso 136 sin’alla fine del Canto. N ella ristam pa però che si fece
dell’ Index l’ anno 1747 (M a triti, 2 voi. in fogl.) non si p arla più
nè di censura del C om ento, nè di m utilazione del Poema.
In F ran cia queste edizioni del 1 5 6 4 , 1578 e 1596 si chia­
m ano com unem ente edizioni del G atto, a c a g io n e dello stem m a
dello stam patore, e in Italia edizioni del Gran Naso per allusione
al ritratto di D ante che vedesi sul frontispizio.
Vend. 1 lira 11 scell. G don. Cat. P ayne di Londra, 1827, n ° 4612.
Haym, II. 13; — Gamba , n ° 390 ; — Serie del Volpi, di Padova e
dell’ Artaud; — Catal. Capponi, fac. 18; — Boutourlin, IH- n ° 1014;
— M usai B rita n n ic i, t. Ili ; — Catal. mt. della M agliabechian a.
EDIZIONI D EL SECOLO X V II.
1613. *
L a V i s i o n e Poem a di D ante A lig h ie ri, diuiso
in In fe rn o , P u rg a to rio , et P a ra d iso , di nouo
con o g n i diligen za ristam pato. In V ice n za ,
ad instanti a d i Francesco L e n i, librajo in
Padova , i 6 i 5 , in 16.
Edizione in corsivo, senza note e mollo scorretta. Il Poem a v a
dalla faccia 5 alla 608. Lo precede u n a D edicatoria dell’editore
A l molt’illustre et Eccellentiss. sig. mio osservandissimo il signor Gio.
B attista M inardi. Dopo il Poem a vengono 16 carte non nu m erate,
contenenti u n a Tavola de capitoli della presente opera per ordine
102
EDIZIONI DELLA DIY. COMMEDIA
alfabetico, ed una Tavola de gli argomenti sopra i capitoli della pre­
sente opera.
A senso del de Romanis ( Catalogo dell’ edizione 1820) questo
titolo di Visione, dal Volpi giudicato fantastico, si addice al P oe­
ma di Dante forse meglio che quel di Commedia.
Haym, 11. 13; — Serie del Volpi, di Padova e d e ll'A rtaud; — C atal,
della B ra n c a cc ia n a , fac. 8.
Catal. Riolini, del 1835, io paoli.
1629.*
L a V i s i o n e Poem a di D ante A ligh ieri diviso
in I n fe r n o , P v rg a to rio , et P a ra d is o . Di nouo
con ogni diligenza ristam pato. In Padova, per
Donato Pasquardi et Compagno , 1 6 2 9 , in
1G. picc. di Ó08 tac.
Edizione in corsivo; com incia con 5 carte non num erate con­
tenenti u n a Dedicatoria di Donato P asquardi A ll' Illustre et Re
verend. A . P . D. Oddone Oddi; term ina con 16 carte parim enti
non num erate contenenti La Tavola de'Capitoli e quella De gli
Argomenti della presente Opera. Q uesta edizione fu m odellata su lla
precedente.
Haym , II. 13 ; — Serie del Volpi, e di Padova dell’ Artaud ; — Catal.
ms. della Palalina
Catal. Molini del 1835, 5 paoli.
1629. *
La
D iv in a
C o m e d ia
di
D a n te
a lig h ie ri.
Con
g li
A rgo m en ti et A llegorie per ogni C an to. E due
I n d ic i, vn o di tutti i vocaboli più im portanti
vsati dal Poeta con la esposition loro , e 1’ a l­
tro delle cose più n o ta b ili. C on
priuilegio. In
Venetia Appresso Nicolo Misserini , 1 6 2 9 ,
in a4- di 5 10 fac.
E dizione in m in ia tu ra , im pressa in carattere corsivo m icro­
scopico, divenuta molto ra ra . Dopo la carta del frontispizio, che
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
103
è contornala d’ un fre g io , vengono duo carte non num erate con­
tenenti la Vita di Dante scritta da Lodovico Dolce. Il volum e si
chiude con 12 cario non num erato contenenti la Tavola, in fino
della quale si legge: Angelo Cantini Corrett.
Catal. Molini del 1835, 6 paoli.
Haym, II. 13; — Serie di Padova e dell’ Artaud; — Bibliot. K irkup.
1664.
Divina C o m m e d ia , col
Com ento del L a n ­
1664 , 2 voi.
d in o. Ven.
Citata con questo titolo nel Catalogo Missiaglia di Venezia.
Serie di Padova.
EDIZIONI DEL SECOLO X V III.
1702.
L
a
D
iv in a
C o m m e d ia .
Verona, i 7 02 , 3 vol . in 8.
30 paoli, Catal. Molini del 1839.
Serie di Padova.
1716.
Nobile
F io re n tin o , ridotta a m iglior lezione dagli A c­
cadem ici della Crusca, seconda im pressione, a c­
cresciuta degli argom enti, allegorie, e spiegazio­
ni de’vocaboli oscuri. Dedicata al sig. T om m aso
F a r in a , avvocato Napoletano . In N a p o li,
nella stamp. di Francisco Laino , 1 y 1C), in
12. gr. di 5 8 o fac.
L
a D iv in a
C o m m e d ia
d i D a n te
A lig h ie ri,
Graziosa edizione in ca ratteri co rsiv i, con lettere iniziali in ­
tagliate in legno; ha in principio q u attro carte prelim in ari senza
n u m e ri, contenenti una lettera dedicatoria di Cellenio Zacclorri
{anagram m a di Lorenzo Ciccarelli ) ed un Avvertimento a chi legge.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
104
Questa edizione, com unem ente giudicata più corretta di quella del
1595, manca del Piano dell’inferno secondo la descrizion del Ma­
netti , della Dedicatoria e della Lettera ai lettori di Bastiano dei
B ossi, della Opinione intorno all’epoca del viaggio di D an te, o
della Tavola de' N om i de'lesti. Gli Argom enti e lo Allegorie sono
copiali dall’ edizióne del Giolito, 1555.
F u presa in esame nel Giornale de' Letterati di V enezia,
X X IX . 3 8 4 -3 8 5 , X X X V . 223-245.
6 paoli, Catal. Pialli del 1820; — 10 p a o li, Catal. Molini; — 9 paoli,
Catal. Agostini del 1841.
H aym , II. 13; — Serie del Volpi, di Padova e dell’ Artaud ; — Gamba,
n ° 392; — Giustiniani. Tipogr. N apoletana , fac. 114; — Catal. Boutour
lin , III. n.° 1015.
1726-1727 *
g ià ridotta a m iglior le­
zione dagli A ccadem ici della Crusca ; ed ora
accresciuta di un doppio R im ario, e di tre In­
dici co p iosissim i, per opera del sig. G io. A n ­
La
D iv in a
C o m m e d ia
tonio V o lp i, prof, di filosofia nello Studio di
Padova . Il tutto distribuito in tre v o lu m i, e
dedicato al signore Pietro G r im a n i, procura­
tore di S. M arco. In Padova, presso Gius. Co­
rnino , 1 7 2 6 - 1 7 2 7 , 3 voi. in 8. picc. di X V I X L V I I I- $ i3 , 5 5 6 e
2 9 9 -16 0
fac.
Questa edizione è una delle m igliori im prese della stam peria
Volpi-Cominiana4, gli Accademici della Crusca la giudicarono mollo
p iù di quella del 1595 em endata e co rretta, e Apostolo Zeno
(Giorn. de’ Letter. di V enezia, X X X V II. 478, 479, e X X X V III.
4 55-460 ) la riguardava come la m igliore e p iù esatta e meglio an ­
notata d’ ogni a ltr a , e gl’Indici che in essa si trovano chiam ava
m irabili. E , che gli Accademici e lo Zeno dicesser vero , lo prova
il gran num ero delle ristam pe che ha avuto , che nessun’ altra fa­
m igerata edizione può vantarne a gran pezza altrettan te. D a rò ,
volume per v o lu m e, m inuto ragguaglio di q u anto vi si contiene.
T . I. R itratto di D an to , disegnato da Michel’ Angiolo Cornali 0
inciso dall’ H eylbrouck, copia di quello di Bernardo In d ia , celebre
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
|0 5
pitto r V eronese, che si conservava nel Museo di Bernardino Litea
gentiluom o di quella stessa città ; quindi 16 facce prelim in ari non
num erale che hanno la Lettera dedicatoria ed un Avviso del Volpi
a ’le t o r i ; a questo tengon dietro X L V III facce contenenti : - L t
vite di Dante e del Petrarca scritte da Lionardo A retino, cavate da
un manoscritto antico della libreria di Fr. R e d i, e confrontate con
altri testi a penna ; si aggiungono ora la Lettera al lettore e le varietà
dell’ edizione di Giov. Cinelli procurata in Perugia, Vanno 1671;
— Principio d 'u n Capitolo dell' Abate Anton M . S a lv in i, scritto al
Sig. Francesco Redi; — Catalogo di molte delle principali Edizioni che
sono state fatte della D. C. disposto per ordine cronologico e arricchito
d i gualche osservazione da G. Volpi; — Sonetto del Conte Gio. M onta­
n ari al Volpi per la sua edizione, e Sonetto in risposta del Volpi; od
un a Stam pa rappresentante il p ro filo , pianta e m isura dell’ In ­
ferno secondo la descrizione del M a n e tti. Segue il Poema dalla
fac. 1. fino alla 459 ; le facce 461-513 contengono alcune pro­
se tratto dall’ edizione del 1 5 9 5 , cioè : la Lettera di B astiano
de’ Rossi a Luca T o rrig ia n i, la Prefazione sotto nome dell’ Infer­
ig n o , l’ Opinione intorno al tempo del viaggio di D ante, e la Ta­
vola delle autorità de' Testi.
T . II. R im ario di tutte le desinenze de’ versi
della D ivina C o m m e d ia , ordinato n e’ suoi versi
interi co ’ num eri segnati in ciascun terzetto : i
quali citano distintam ente i Capitoli dell’ In­
ferno , del P u rg a to rio , e del P a ra d iso . O pera
g ià pubblicata in Napoli 1’ anno 1602 da C arlo
N o c i, presso G ian G iacom o C a r lin o , ed ora
notabilm ente m igliorata , arricchita d’ un Indice
delle sole r im e , e in tutto corrispondente al
T esto degli Accad. della Crusca.
È preceduto da u n a Prefazione in form a di lettera dal Noci
indirizzata a Giulio Cesare di Capoa , e term ina con un Indice.
T.
III. Volum e terzo che abbraccia i soliti
A rg o m en ti e le A llegorie sopra ogni canto del
Poem a di D ante A lighieri ; e di più tre Indici
106
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
ricch issim i, che spiegano tutte le cose difficili,
e tutte 1’ Erudizioni di esso P o e m a , e tengono
la vece d ’ un intero Com ento ; com posti da G .
A . Volpi.
Si
trovano esem plari in carta f in a , ed altri in carta grande
e più soda , che sono in gran pregio. Trovansi p ure alcuni esem­
plari tirali a parte della Vita di D ante e del P e tr a r c a , con anti­
porta.
L ’ esem plare in carta grande della P a la tin a , e che già fù
del Poggiali (Testi, I. 14), ha il seguente ricordo di mano del
Poggiali medesimo: « Le note marginali ed altrove, che sono in que
sto esemplare, furono scritte dal dottissimo dottor Giovanni Gen­
tili fiorentino, mio amantissimo amico ».
Vend. Soranzo, 17 fr. 39 cent.; — Hai delti, 11 fr. 76 cent.; — V anzetti, 15
fr. 35 cent ; — P inelli, 28 Ir. U c e n t.;—-30 fr. C antar d e Clavier; — 2 scudi,
e 50 b a j., Catal. R enato; — 3 scudi, Catal. Salicetti, fac. 112; — 13 lire ,
Catal. Cornino del 1742; — 30 franchi Cailla rd ( n ° 1 3 5 7 ) ;— 50 paoli, Ca­
tal. Pagani del 1814; — 60 paoli, Catal. Pialli del 1820; — 50 paoli, Catal.
Audin del 1821 ; — 36 lire , Catal. Silvestri di Milano, 1824; — 30 paoli|,
Catal. Bigazzi del 1840; — 15 fr. Cat. Barrois di Parigi, 1845. 2 steri, io
scell. Cat. P ayne di L ondra, 1827, n ° 4673.
B runet, 11. 1 6 ; — E b ert, n ° 5712; — Haym, li. 14; — G am ba, n°
393; — Serie di Padova e dell’ Artaud ; — L a L ib reria V o lp i, fac. 456459; — Catal. Crevenna, IV. 9; — B outourlin, li. n ° 1177 , — Catal.
de la B iblioth. ro y . de P a ris, n ° 3448; — B ibl. R eg. L ondinensis, li. 286;
— Catal. mss. della M agliabechiana, della P a la tin a e della R iccardiana.
1732. *
D a n te
con
u n a
breve e sufficiente dichiara­
zione del senso letterale diversa in più luoghi
da quella degli antichi C om entatori. A lla S an ­
tità di N. S. C lem ente X II. In Lucca, per Seb.
Dom. C appuri. Con L ic e n za de Superiori. A
spese della S o c ie tà , 5 voi. in 8 . di X I —261 ,
2 7 5 e 294 fac. ( 1 ).
( 1) Di due soli volumi la dice p e r isbaglio il Brunet (II. 47|).
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
107
Prim a edizione col Comento del padre Pompeo V e n tu r i, pub­
blicala a speso della Società di Gesù dal p. G io B a tt. P lacidi,
in nome del quale é la Dedicatoria al papa Clemente X II. Credesi
da taluni che sotto il nome del padre Pompeo V enturi si celi il pa­
dre Zaccaria; anzi una N otizia necrologica , che leggesi nel Gior­
nale ecclesiastico di Roma ( 1796, fascicoli IV e V ), dà la cosa p er
certa (1). Il Q uadrio, che parlando di questa edizione per ¡sbaglio
la dice in 4. (IV’. 255), fu d’avviso che il padre Placidi cooperasse
anch’egli al C em ento; ma lasciò scritto nella sua Storia Letteraria
md' Italia lo Zaccaria (II. 443, e VI. 714. 715), non avere il Placidi
fatto altro che raffazzonare a suo modo il bel Comento del V en­
tu ri. Checché sia di ciò, il Comento riscosse, appena com parso,
g ran p la u so , ed ottenne poscia l’ onore di molte ristam pe. Pos­
sono a questo proposito utilm ente consultarsi il Discorso del Fo­
scolo (li. 268-241) e l’articolo Venturi nella Biografia degl’Ital.
i l l. com pilata dal T ipaldo, V I. 422-443.
Il
testo seguito in questa edizione fu quello della Crusca. Le
facce prelim inari del volume prim o contengono , oltre alla Dedi­
catoria , un Avviso dell’ editore A chi legge, una Dichiarazione
e l’ E rra ta . I volumi secondo e terzo, preceduti solamente da u n a
a n tip o rta , term inano con 5 carte senza num eri contenenti le Va­
riazioni fatte dall'A utore al tempo della stampa, e un E rrata.
Q uesta edizione è divenuta assai ra ra . La Riccardiana no
possiede u n esem plare ( erroneam ente descritto con la data del
1733 n ell’ Inventario, fac. 100) con postille m arginali a ttrib u ite
al dottissim o L a m i, delle quali già si giovarono gli editori del­
l’a n c o ra , e che poi furono dal Fraticelli inserite nell’ edizion
di Firenze , 1837.
Catal. Pialli del 1820 , 18 p aoli; — Pagani del 1838, 22 paoli; — Ago­
stini del 1841, 30 paoli.
E b e rt, n ° 5712; — H aym ,II. 14; — Gam ba, n.° 394 ; — Serie di Pa­
dova e dell’ Artaud — C atal. Boutourlin, 111. n ° 1016; — Catal. de la B i
blioth. R oy. de P a ris , n ° 3449 ; — Reg. B ibl. L o n d in e n sis, II. 286;
— Catal. ms. della Palatina.
(i) Anche il Pindemonte tenne una tale opinione ne’ suoi E logj d ’ i l
lu stri Ita lia n i, Milano, 1829, II. 205.
108
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
1732.
Dante con la dichiarazione di Gio. Batt. Pla­
c id i. L u cca , i 7 5 2 , 5 voi. in 8.
Questa edizione, che trovasi ricordala in duo Cataloghi dello
Scappini, credono gli editori della M inerva essere quella medesima
che o r’abbiam o d escritta , la quale pure porta in piè della dedi­
catoria la firm a del padre Placidi.
1739. *
tratta da quella
che pubblicarono g li A ccadem ici della C rusca
L a C o m m e d ia d i D a n t e A l i g h i e r i
l ’ anno M D X C V . C on una dichiarazione del
senso letterale (di Pom peo V e n tu ri), divisa in
tre t o m i. In V en ezia , presso G iam batista
P a sq u a li , 17 39 , 3 v o l . i n 8 . d i L X I —3 1 2 ,
3 3 5 e 3 44 fec. ( 0
R istam p a, in p arte m ig lio rata, dell’ edizione di Lucca, 1732.
I p relim inari del volum o prim o h anno un Avviso dello stam pa­
tore a chi legge, il Catalogo delle edizioni di Dante del Volpi ac­
cresciuto della sola edizione del 1 732, le Vite di D ante e del P e­
tra rc a scritte da L ionardo A retino, secondo il testo Cominiano del
1 727, e finalm ente un Avviso al lettore ed u n a Spiegazione del Ce­
m entatore. Il Comento sta in piè di pagina ; ogni Canto è preceduto
dà u n Argomento in p ro sa , e seguito da u n a breve Allegoria. Il
padre Zaccaria (S to r. Letter. d 'I ta li a , t. I I , 1751, fac. 454) giu­
dica la presente edizione da meno assai che quella del 1732.
È da notarsi che avendo in seguilo lo stam patore P asquali
pubblicate anche le altre O pere di D ante in due altri v o lu m i, fece
tira re p er ognuno dei 3 volum i della D ivina Commedia u n nuovo
frontispizio, col titolo : Opere di D ante, V enezia, 1741.
Catal. Salicetti, 4 scudo e 1/2.
(1) Sbaglia l’ Artaud facendola di 6 volumi.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
109
Haym, II. 14; — Serie di Padova; — Catal. de la B iblioth. Boy. de
P a r is , n ° 3450; — Biblioth. R eg. L o n d in en sis, II. SS; — C atal. ms. dulia
M agliabechiana.
1749. *
L a D i v i n a C o m m e d i a . Con una breve e suffi­
ciente dichiarazione del senso letterale diversa
« in più luoghi da quella degli antichi cem enta­
t o r i , di Pompeo V e n tu ri. Verona, presso
Giuseppe Berna, 1 7 4 9 , 5 voi. in 8 . di 3 5 6 ,
3 5 5 e 3 8 8 fac.
Buona edizione, della quale trovansi alcuni esem plari in
Carla g ran d e , pubblicata per cura del p. F r. Antonio Zaccaria Ge­
su ita , m eritam ente preferita a quelle di Lucca, 1732, e Venezia,
1739; in essa il Comento del padre Pompeo V enturi com parve p er
la p rim a volta nella sua integrità. È adorna d’u n ritra tto di
D ante disegnalo da Michelangiolo C ornali, e inciso dall H eyl
brouck, ex Pinacotheca Comitis Danielis Lisca Patricii Veronensis,
pictus quondam a Bernardo In d ia , celebre pictore.
I
Prolegom eni di questa edizione contengono un a Dedicato­
ria dell’ editore A l Marchese Scipione M a ffe i, gli Avvisi al let­
to re dell’ autor del Comento e dello stam patore, una breve Vita
di D ante , cui tien dietro un Articolo tratto dal libro degli Scriitori Veronesi, come si è trovato postillato dì mano dell' A u to re,
l ' Epistola di D ante a Can G rande della S cala, una Risposta (del
m archese abate Scaram pi ) ai Dubbj del p. Arduino proposti nelle
Memorie di Trevoux deiranno 1727 intorno l'autore della Com­
media volgarmente detta di Dante Alighieri , una N otizia tratta
dalla Biblioteca volante del C inelli, intorno ad una quistione difesa
in Verona da Dante A lig h ieri, il Principio dJ un Capitolo sopra
Dante d ’ Antonm aria S a lv in i, finalm ente u n Catalogo delle edi­
zioni , ed u n Piano dell' Inferno secondo il M anetti . Li argom enti
a l principio d’ogni Canto sono di Lodovico S a lv i. Q uesta edizione
venne presa in esame nella Storia Letteraria d‘ Italia del p. Zac­
caria , II. 4 5 4 -4 5 8 , VI. 718-719, e dette occasione ad alcuni
opuscoli c ritic i, uno de’quali è intitolalo così:
Osservazioni di Filippo Rosa Morando sopra il Commento della
Divina Commedia di Dante A lighieri, stampato in Verona l'anno
11®
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
1749. In V erona, per Dionisio R a m a n zan i, 1 7 5 1 , in 8. (tiralo
anche in 4. picc.) di vj-72 fac.
Quest’ opuscolo è preceduto da u n a Dedicatoria dell’ Auloro
al conte Giannicolo M ontanari e da un Sonetto di questo al Rosa
M orando. F u riprodotto nell’edizione dello Z a tta , 1757 (t. III,
Appendice, fac. 3 -5 5 ) col titolo di Osservazioni di Filippo Rosa
Morando Accademico Fiorentino sopra le tre Cantiche.
E quando il R a g g i, e Ant. T iraboschi nelle sue Considerazioni
sopra un passo del Purgatorio (Vedi in quest’ O pera l ' articolo
Comenti particolari del Purgatorio) e lo Zaccaria nella sua Storia
letteraria d 'Ita lia ( 1753, V. 54. 55) si dichiararono contradit
tori alle opinioni del Uosa M orando , esso replicò con un secondo
opuscolo nel quale difese le sue o sservazio n i, ed aggiunse con­
tro il Comento del V enturi nuove censure tutte , a giudizio del
L a m i, forti e giudiziose ( Novelle letterarie di Firenze , 1 7 5 4 , col.
494 ). Il titolo di dello opuscolo è questo :
Lettera di Fil. Rosa Morando al Padre Gius. B ianchin i intorno
a guanto fu scritto nella Storia letteraria d 'Ita lia contro le Os­
servazioni al Comento del p. Venturi. Senza luogo nè data ( Ve­
rona, 1754), in 8. di 76 fac. (1).
Chi desiderasse più am pie notizie in fatto di questa disputa
le tte ra ria , potrebbe utilm ente consultare l ' Elogio dello Zaccaria
scritto dall’ abate C uccagni, R om a, 1796, e quello che del Rosa
M orando scrisse Ippolito Pindem onte, non che la B iogr. degl’ h a i.
ili. compilata dal Tipaldo , nella quale il Rosa M orando ha due
biografie ( I I . 467, e V II. 361.), e finalm ente il Discorso sul testo
della Divina Commedia d Ugo 1 oscolo.
Catal. Pagani del 1825, 20 paoli; — 36 lire , Catal. Silvestri di M ila n o ,
1824; — 30 paoli, Catal. Molini del 1835; — 25 fran c h i, esempi, in Carta
g r., de B oisset; — In Francia, da’ 6 a ’ 9 franchi.
B runet, II. 17; — E b e rt, n ° 5714; — Haym, II. 15; — Gamba; n°
394 ; — Catal. ms. della Palatina.
1751.
La
C o m m e d ia
di
D a n te
, tratta da
Accadem ici della
A lig h ie ri
quella che pubblicarono gli
( 0 L’esem plare che ho soli’ occhio non ha no luogo uè data ; pure
il Gamba dice: V ero n a , A n d r e o n i, 1754.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
H I
Crusca l’ anno i 5 g 5 . Col Com ento del M. R. P.
Pompeo Venturi della C om p a g n ia di Gesù, di­
visa in tre t o m i . In V e n e zia , presso G iam
batista Pasquali , con licenza de' superiori e
p rivileg io , 1 7 5 1 , 5 voi. in 8. di 3 17
342
e 37 5 fac.
Sono ì prim i 3 volum i delle Opere di D a n te , Venezia P a­
squali, 1751, 5 voi. in 8. ; ristam pa dell’ edizione eseguita da
questo medesimo stam patore il 1749 , alla quale cede d’ assai
quanto all’ esecuzione tipografica e alla bontà della ca rta. Il
padre Zaccaria (S to ria lettera d’ Italia , 1753 , V. 5 3 -5 4 ) ag­
giunge inoltre che il testo è pieno di sbagli e stranam ente svi­
salo . È adorna d’ un ritra tto di D ante copiato da quello di
Bernardo India, e del Piano dell’ Inferno secondo la descrizione
del M anetti.
E b ert, n ° 571S; S erie di Padova e dell’ A rtaud; — Osserv. letter. di
V ero n a , t. II.
48 paoli C atal. Moutier del 1835 ; — 10 fr. Cai. Barrois di P a rig i, 1855.
%
1752. *
con gli a r g o m e n ti, alle­
gorie, e dichiarazioni di Lodovico D o lc e . A g ­
L a D iv in a
giuntovi la
Indici
C o m m e d ia ,
Vita del P o e t a , il Rimario e due
utilissimi .
L an cellotti ,
In B ergam o , per Pietro
1752 ,
in
12.
picc. di X X I V —5 4 o
fac. ( ì) .
N itida ed accuratissim a edizione, dovuta a ll’abate Pier A n to
nio Serassi, il quale con lettera datata del 24 luglio 1752 la de­
dicò al Signor Girolamo Sottocasa. Si segui il testo delle edizioni
1595 e 1727, rivedendolo sopra un Codice posseduto da m onsignor
(1)
Suppongo questa edizione esser la medesima che quella annunziata
nelle Novelle letterarie di Firenze, 1760, col. 138, coll’ indicazione di B er­
gamo , stam p. C a llistin a , 1753, in 12.
112
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
A lbani, arcidiacono della Cattedrale di Bergamo. Nei prelim in ari,
oltre alla suddetta D ed icato ria, si contengono la Vita di Dante
scritta dal S erassi, e alcuni estratti della Ragione poetica del Gra­
vina, lib. II, relativi a D ante.
Molte dozzinali ristam pe uscirono di questa edizione in Vene­
zia ed altrove, delle quali parlo più avanti.
Gamba, n.° 393 ; — Serie di Padova; — 6 paoli Catal. Molini.
1757. *
L a D i v i n a C o m m e d i a , con varie Annotazioni e
copiosi Rami adornata. Dedicata alla sagra I m ­
periai Maestà di Elisabetta Petrow na , Im pera­
trice di tutte le R u ssie , dal Conte Cristoforos
Zapata de Cisneros . In V en ezia , presso A n ­
tonio Zatta. Con P rivilegio dell eccellentiss.
Senato,
, 5 voi. in 4 - di X L V I I I
C C C C I V , C C C C X III e C C C C L l I - t o 5 fac.
Bella edizione della quale si trovano alcuni esemplari con la
data del 1760, form ante i prim i 3 tomi delle Opere di D ante p u b ­
blicate dallo stesso libraio in 5 volumi in 4. (Vedi in quest’opera il
Cap. Opere di D ante). « È questa edizione, scrive il G am b a, fatta
con lusso, ma con poco buon gusto nella scelta degli o rn am en ti,
vignette e ligure. » Le incisioni per altro delle ligure sono fatte
con molla diligenza ; e non sono già 212, come portano i Testi
di lingua del G a m b a , al cerio per erro re di stam pa , ma 112 ; anzi
di quelle 112, sole 106 si trovano nei tre volumi contenenti la D i­
vina Commedia ; le altre 6 stanno nel voi. IV . contenente le Ope­
re M inori. II testo adottato è , meno pochi cam b iam en ti, quello
della Cominiana del 1727; ciaschedun Canto è preceduto d a una
grande incisione, o da un argom ento in terza rim a di Gasparo
G ozzi, ornato attorno attorno d’un fregio, ed ha in fine una breve
a lle g o ria , le annotazioni del Venturi e del V o lp i, ed u n a v i­
gnetta. Le m aterie contenute nei 3 volum i sono le seguenti:
Tomo I. In principio 8 carte prelim in ari senza n u m e ri, che
contengono u n ’antiporta dove sta scritto: Opere di Dante Alighieri,
il titolo del Poem a stam pato in rosso ed in n e r o , la D edicatoria
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
H3
alla Im peratrice delle R ussie, e la P refazione, più 4 gran d i li­
gure ra p p re se n ta n ti, la l . a 1’ am basceria di Danto a V enezia, la
2.“ il ritratto della Im peratrice, la 3.“ quello di D ante, la 4.* q u at­
tro medaglie coniate in onor di D ante esistenti nel Museo del
conte Giammaria M azzucchelli di Brescia. Seguono i P relim inari
per altre 48 facce num erate conlenenti due Vite di D ante, l’ u n a
scritta da Lionardo A retino, 1’ allra dal Crescimbeni, essendosi
seguito per la prim a 1’ edizione del Volpi e per la seconda Vitto­
ria della volgar poesia, ediz. di Venezia, 1731 ; in fine di quest’ ul­
tim a trovasi u n ’ incisione rappresentante lo stemma gentilizio
degli A lighieri, quindi varie notizie relative a D ante, cioè: un a
Descrizione del monumento di Ravenna col suo disegno, il P rin ­
cipio d 'u n Capitolo d' A nt. M aria S a lv in i, un passo della Biblio­
teca volante del Cinelli inforno a ll’ opuscolo scientifico di Danto
che s’ intitola Quaestio florentula, Diverse Testimonianze di diversi
uomini intorno all'O pere di D ante, e due G iudizj intorno alla Div.
Commedia di Aless. G uarini e Vino. G ravina ; finalm ente segue
l’ Inferno preceduto dal solito Piano del M anetti.
Tomo II. I l Purgatorio.
Tomo III. I l P aradiso , più IV —103 fac. contenenti alcune
Illustrazioni alla Div. Commedia non più stam pate, e sono : Os­
servazioni di Filippo Rosa Morando sopra l'in fe r n o , il Purgato­
rio e il Paradiso ; — Rischiaramento dell' oscuro verso di Dante ,
fallo da Benvenuto Cellin i, e d a to in luce p e r D u r a n te D u ra n ti;
— Interpretazione sopra il bellissimo passo di Dante, d a ta in luce
per Gio. Agostino Zeviani ; — Della dottrina teologica contenuta
nella Div. C oni., Dissertazioni del p. G ian Lorenzo B e r l i , agosti
n ia n o . Sogliono anche tro v a rv isi, im presse con num erazione
s e p a ra ta , la difesa di D ante di G asparo Gozzi intitolata G iudi­
zio degli antichi poeti sopra la moderna censura di Dante, ed a l­
tra non meno di questa spiritosa sc rittu ra , pubblicata sotto il
velo dell anonim o da Marco P o rc e llin i, ed intitolata : Parere
sopra il poemetto delle Raccolte del p. B ettin elli, Venezia (Zatta)
1758, in 4. Vedi il Cap. Accuse e Apologie.
Intorno a questa edizione son da vedersi le Novelle lettera­
rie di Firenze (1757, col. 389 e 6 8 9 ), dove già era stalo in ­
serito il Manifesto dello Z atta (1756 , col. 597-601). A propo­
sito del q u a le , e specialm ente di quelle parole che annunziano
come inedili i Capitoli di Jacopo e di Busone da G u b b io , pub­
blicò il Lami in codesto medesimo giornale (1 7 5 6 , col. 6 0 9 615) alcuno sue erudite osservazioni.
8
Ili
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
Ne furono tirali esem plari in carta grande (Vend. 100 fr. Flon
cel, e 110 fr. G aignat, n.° 1976) ed alcuni anche in carta stra­
grande e in form a di foglio , nei quali le figure sono in grandite
coll’ aggiunta di un contorno e stam pale in quella foggia che i
Francesi dicono en ca m a y eu x . Uno di questi esem plari in m arr.
rosso, fu vendulo 316 fr. dJ H a n g a rd , ed un altro 57 steri, e 15
scell. S y k e s . (1)
In F rancia suol vendersi dai 40 ai 50 franchi ; in Italia è
p iù caro.
Vend. 72 fr. Trudaine; — 8 scudi, Catal. S a lic e ti, fac 112; — 5.
steri, e 5 scoli., H ibbert, n ° 2456; — Catal. Piatti del 1820 e 1841, 200
paoli; — 4 steri, e 4 scell. Catal. Payne di L ondra, 1827.
B r u n e t, II. 16 ; — E bert, n ° 5715; — De C ure, n ° 3 3 3 7 ;— Gamba,
n ° 3 9 6 ;— Serie di Padova e dell’ A rtaud; — Dibdin, The lib ra ry com pa­
nion, HI. 353; — Catal. Pinelli, n ° 3830; — La Valliere, n ° 16300; — Cre
venna, IV. 9; — Biblioteca Casanatense, I. Appendice, fac. X; — Catal.
Biblioth. Reg. Londinensis, 11. 285; — Catal. m ss. della Magliabechiana e
della Palatina.
1760.
L a D i v i n a C o m m e d i a illustrata ed accresciuta
( c o n la V ita di Dante di Lionardo A retin o ).
V en ezia , Tratta, 1760, 3 vol. in 8. (2)
F orm a i prim i 3 tomi delle Opere di D ante pubblicate dal me­
desimo libraio in 5 volum i in 8 . ; ed è una ristam pa economica
dell’edizione 1 757, con qualche divario nella q u alità e n e i n u ­
m ero delle illustrazioni e con m inor lusso d’ incisioni.
C atal. Piatti del 1820 , 24 pao li; — in Francia, dai 15 a ’ 20 franchi.
Brunet ,11. 16 ; — Serie di Padova.
( 1) « Da un Catalogo di libri dello stampatore Zatta , impresso l’ anno
« 1759, scorgesi che oltre agli esemplari in C arta stra g ra n d e valutati Ve
nete L. 185, due soli esemplari volle imprimere in C arta finissim a L.
« 200, ed una sola copia in C arta Im periale ad uso di Olanda con
a m p i m argini, valutata Lire 320. » Così il Gamba in una nota dell’ u tlima edizione dei T esti di lingua.
( 2) Nell’ edizione di L o n d ra , 1842 (IV. 120) , trovasi c itala, per una
svista tipografica, colla data del 1766.
EDIZIONI DELLA DIV.
COMMEDIA
115
1768. *
La
D iv i n a C o m m e d ia .
P a rig i , appresso M ar­
cello P ra u lt , 17688 , 2 voi. in 12. picc. ( i )
Edizione mollo a c cu rata, a lla quale suol’ an d a r unilo u n vo­
lum e del medesimo sesto , intitolato : Vocabolario ■portatile per
agevolare la lettura degli A utori ita lia n i, ed in specie di Dante. P a ­
rig i, P ra u lt, 1 768, in 12.
È adorna d u n ritra tto di D ante disegnato ed inciso nel 1767
dal Littret sopr’ un q uadro originale posseduto dal Floncel cen­
sore regio di P a rig i, e d’ un frontispizio disegnato dal Moreau
e inciso da L . Godefroy. Il prim o tomo com incia con CXCII facce
p relim in ari conten en ti: Vita di Dante scritta dal sig. abate M a r­
tin i ; — Due lettere sopra Dante al sig. Conte d'O xford, del sig. dot­
tore Vincenzo M artinelli ; — Della dottrina teologica contenuta nella
Dio. Comm. del p. B erti agostiniano; — Principio di un Capìtolo
d 'A . M. S a lv in i, ed in ultim o il Piano dell'inferno secondo la de­
scrizione del M anetti.
Verni, io fr, Caillard ( n ° 13 ss ) ; — C atal. Bohaire del 1818, 21 Ir.,
bell’ esemplare in Ire volum i; — Catal. Agostini del 1841 , I* paoli; — In
Francia, dai 5 a ’ 6 fran ch i; 9 fr. C ai. Barrois di P arig i, 1845 .
B runet, li. 17; — E b e rt, n ° 5717; — Serie di Padova e dell' A rtaud;
— F rance litte r. del Q uerard; — Catal. m s. della Palatina; — C atal. La
V alliere, n.« 10301 .
1771.
L a D i v i n a C o m m e d i a , tratta da quella che pub­
blicarono gli Accadem ici della Crusca 1’ anno
1 590 ( leggi i S q S ) col C om en to del p. V en­
turi. F iren ze, B astianelli e C.‘ e Domenico
M a rzi , 1 7 7 1 ~ 17 7 4 1 6 voi. in 8. (2)
(1) Nel Catalogo delle edizioni della D ivin a C om m edia, pubblicalo
nell’ edizione Romana del 1815, si vede erroneam ente descritta come com ­
presa in un solo volume.
(2) Tre soli volumi attribuisce per ¡sbaglio a questa edizione la Serie
del cavaliere Artaud.
116
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
Ristampa di quella del 1 7 4 9 , con la Vita di Dante di Lionardo
Aretino, e il Catalogo delle edizioni.
E bert, n ° 5716; — Serie di Padova; — Novelle lettera rie di Firenze,
<771, col. 433, e 1774 , col. 753 ; — C olti, O sservazioni so p ra la sua
biblioteca, Pistoia, 1791 , fac. 133-134; — Catal. Acad. P is a n a , fac. 96.
1772.
La D i v i n a C o m m e d i a , tratta da quella che pub­
blicarono gli A ccadem ici della C r u s c a , col C o
m en to del p. V e n tu r i. V e n e z ia , Z atta, i 772,
5 voi. in 8.
^
Serie di Padova ; — C atal. Zatta del 1791.
1772. *
La D i v i n a C o m m e d i a , tratta da quella che pub­
blicarono gli A ccadem ici della C rusca l’ anno
1 595 . C ol C om en to del M. R. P. Pom peo V e n ­
turi della C om p agn ia di G e s ù . Divisa in tre
tom i . I n V e n e z ia , presso G iam batista P a ­
sq u a li , con L ic e n za de superiori e P r iv i
le g io , 1 7 7 2 , 5 voi. in 8 ., di 2 9 6 , 292 e
520
fac.
È adorna d’ u n ritra tto di D ante, E x Pinacotheca Comitis Da
nielis Lisca Patricii Veronensis , pictus quondam a Bernardino In ­
dia celebri pletore. Le facce 1 a 18 del I volum e contengono la
Prefazione del V e n tu ri, la Vita di Dante di L ionardo A retin o , ed
il Piano dell'inferno secondo il M anetti. I volum i II e III h an n o
u n ’ an tip o rta , e n ient’ altro.
Serie di Padova; — Catal. ms. della Palatina.
1774.
La D i v i n a C o m m e d i a , con la V ita di D an te
scritta da L ion ard o A retino. F ir e n z e , 1 774, 6
vol . in 8.
1
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
117
Edizione ricordala nel Catalogo Zatta del 1791, m a che p ro b a­
bilm ente n o n e altro che quella di Firenze, 1771, indicata colla
data che porta 1’ ultim o volum e.
1774.
La D i v i n a C o m m e d i a , con g li A r g o m e n ti, A lle­
gorie , e D ichiarazioni di Lodovico D o lc e . A g ­
giuntovi la V ita del Poeta , il Rim ario e due
Indici u tilissim i. In V e n e z ia , appresso Si-
mone Occhi , con licenza de' superiori e P r i­
v ile g io , 17 7 4 , in 12.
E dizione conformo a quella di Bergam o, 1752.
Serie di Padova e dell’Artaud.
1778. *
L ondra, i 778
Si vende
in L iv o r n o , presso Gio. Tom maso M a s i
e Com p . , 2 vol. in 1 2 . , di x x x v j-2 8 8 e 5 i g
La
D iv in a
C o m m e d ia .
fac.
Sta nel Parnaso Italiano pubblicalo in Livorno in 65 volum i in
12. ; ed h a il frontispizio decoralo di fre g i, un ritrailo di D an te , e
tre figure relative ai Canti X X X III dell’in fern o , X IX del P urgato­
rio , e I del P aradiso ; il tutto disegnato ed inciso da G. Lapi nel
1 7 7 7 .1 P relim inari del volum e I contengono: una Dedicatoria de­
gli editori A l sig. Conte Gio. Vincenzio degli Alberti , m inistro del
G ran -D uca di Toscana, una Introduzione, una com pendiosa Vita
di Dante senza nome d’ a u to r e , due Lettere sopra Dante contro
il V o ltaire, lavoro di Vinc. M a rtin elli, il Principio d 'u n Capitolo
d 'Antom m aria S a lv in i, e finalm ente il Piano dell'Inferno del Man etti.
Serie di Padova ; — Catal. ms. della Palatina.
C atal. Piani del 1820,10 paoli.
118
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
1784.
La
D iv in a
C o m m e d ia :
del infern o (sic) di Dante
Alighieri. Nuremberg. , Schneider, 1784, in 8.
Serie di Padova e dell’ A rtaud; — E bert, Deutsche bukerkund, I. 263;
— Heinsius, l. 642.
1784. *
D a n te
A lig h ie ri
. V enezia , presso
A n to n io
Z atta e figli-, 1 784 , 3 vol. in 8 . picc. di 396,
352
e 592 fac.
Graziosa edizione che form a i volumi I I I , IV e l ' del Parnaso
Italiano pubblicalo da A ndrea R ubbi ( Venezia, 1 7 8 4 -1790, 56
vol. ). In ironie d’ ogni Canto trovasi u n a bella vignetta incisa
da C. dell’A cqua. Ogni volume porta in principio un Avviso
d’ A ndrea R ubbi A ’ suoi a m ic i, e term ina con i due Indici del
V o lp i, il secondo de quali fu dall’ editore raccorcialo. Nel tomo
I I I , fac. 218-223 , furono inserite brevi N otizie storiche e critiche
su D ante e sul suo Poema , ed un Paragone di Dante col Buonar­
ro ti. Un Avviso posto in fine di eiaschedun volum e annunzia che
il lesto di questa edizione venne corretto e ricorretto d all' abate
A llegrini pubblico c o rre tto re , e dall’ abate C.
15 paoli, Catal. Pagani del 1827; — 13 fr. 50, Cat. Barrois di Parigi 18*5.
Serie di Padova ; — C atal, ms. della Palatina.
1787.
I n f e r n o , P u r g a to r io , P a ra d is o .
Poema di Dante.
P a r ig i, nella stamp. d i C. A . J- Jacob, 1787?
5 vol. in 18.
Sia nella raccolta Cazin.
E bert, n ° 5718; — Serie di Padova e dell’ A rtaud.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
119
17 9 1 . *
novam ente co rretta, spie­
da F. B. L . M. C. ( F r . Bal
L a D iv in a C o m m e d ia ,
gata
e
difesa
dassare Lom bardi m inor conventuale). R o m a ,
presso A n to n io F u /g o n i. Con licenza de’Su­
p e r io r i, 1 7 9 1 , 3 vol. in 4. di X X V I I I - 5 o 2 ,
525 e X I I - 5 4 2 fac. con fig.
Bella ed izio n e, dedicata dall’ editore Liborio Angelucci (1 ) al
cardinale D. Diomede Casimiro Caraffa de' Principi di Colobrano.
Di gran pregio la fanno le dotte illustrazioni del L o m b a rd i, m a
non può certam ente annoverarsi fra le edizioni c o rre tte , giacché
ben trenta erro ri si son dovuti notare nei soli nove prim i Canti
dell’ Inferno.
Dopo il frontispizio, che è adorno del ritratto di Danto in m e­
daglia inciso dal R ossi, con sotto u n a epigrafe in v e r s i, i P re li­
m inari del tomo I contengono quanto appresso: D edicatoria;
Prefazione del Lom bardi A ’cortesi Lettori; Vita di Dante scritta
dall’abate P ierantonio Serassi ; Dello stile di Dante, elogio di F i­
lippo Uosa M orando ; Della cagione per cui abbia Dante voltito a
questo suo Poema dare il titolo di Commedia, parere del m edesim o;
ed in ultim o le Approvazioni. Segue l ' Inferno con gli argom enti
e le annotazioni in piè di pagina, preceduto da un Piano dell’i n ­
ferno di D a n te . Il tomo II contiene il P u rg a to rio con un piano
del m edesim o, ed il tomo III il Paradiso pu r col suo piano. Sullo
X II facce prelim inari di quest’ultim o è stala ristam pata la L et­
tera di Fr. Guglielmo della Valle M inor Conventuale al Marchese
Averardo de M ed ici, in dala di T o rin o , 18 giugno 1792 , già v e ­
n u ta alla luce in codesla città subito dopo la pubblicazione del se ­
condo volume dell’ edizione L o m b a rd i, della quale fa g ran d ’elo­
g io . Sonovi inoltre alcune im portanti e mollo particolarizzale no­
tizie sul conto dell’ edizione Nidobeatina , e riflessioni critiche
in torno alla interpretazione di v ari passi della D ivina Commedia.
(1) Al dello Angelucci editore il Catalogo Hibbert, n.° 2455, attri­
buisce erroneam ente il Comento della presente edizione.
120
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
H a poi ciaschedun volum e tre ta v o le , la prim a Delle varianti
lezioni introdotte nella Cantica , la seconda Dei passi ai quali è data
nuova spiegazione, la terza Dei luoghi nei quali si difende Dante
da ingiuste critiche , tutte poste alla fine dei volumi , 1’ ultim o dei
quali va eziandio corredato d’ un Indice de’ nomi propri e cose nota­
bili contenute n e lf opera.
Srive il B ru n e t, che quando jiel 1795 si ristam parono le p ri­
me X X X V I II facce del volume prim o, vi fu aggiunto un Supple­
mento di fac. 16 , nel quale si rifiutano le sposizioni del canonico
Dionisi vennte alla luce in queU’anno per la stam peria Bodoniana.
Non piccola parte della sua vita consacrò il padre L om bardi
agli studi preparatorii per la sua edizione, nella quale seguì il
testo della famosa ¿Nidobeatina, rivedendolo però non solam ente
sulle più riputate e d iz io n i, ma ancora su molti preziosi Codici
della Vaticana e della Corsiniana , ignoti agli A ccadem ici, la cui
lezione in più punti rettificò. L’ Italia applaudì al suo C om ento,
a neh' oggi generalm ente riguardato come il m ig lio re; ed Ennio
Quirino Visconti, incaricalo della censura del libro , scriveva :
« T anto più dovrà pregiarsene questa Rom ana edizione, che l’in
defesso studio, 1’ e ru d iz io n e , la diligenza del P. B. L. M. C.
ha saputo arricchire di lanle felici em endazioni del te s to , di
lanle b e lle , e lutte nuove esposizioni di sensi. » Sono da ve­
dersi a questo proposito le Novelle Letterarie di Firenze , 1791,
col. 832-833, le Effemeridi letterarie di R om a, n.° del 21 gennajo
1792 , le Nuove Osservazioni di Carlo Fea sopra la Div. Commedia
( Rom a, 1830 , in 8 . fac. 5 -6 }, il Discorso sulla Div. Commedia
d’Ugo Foscolo, e specialm ente un capitolo dei Blandim enti funebri
del canonico Dionisi intitolato : Della critica d el p . Lombardi ( fac.
7 4 -8 1 ).
E sauriti in corto spazio di tempo gli esem plari di questa edi­
zione presso che t u t t i , era divenuta rarissim a, e tale si m antenne
finché le ristam pe non ven n ero . Esistono esem plari in caria tu r­
china volgente all’ azzurro , uno de’quali m agnificam ente legato
in m arr. rosso e decorato delle arm i del G ran -D u ca di Toscana
si conserva nella Palatina di Firenze. Un altro legalo in cuoio di
Russia , e colle figure del Flaxm an aggiuntevi d o p o , fu venduto
8 steri, e 10 s c e ll, H ibbert, n.° 2455. A ltri veggonsi segnali 180
paoli , Catal. Mulini del 1812, e 100 lire , Catal. Silvestri di M i­
lano, 1844.
loo paoli, Catal. Pialli del 1820, e 60 in quello del 1838 ; — in Francia
da 24 a’ 30 f r .; — 30. fr. Cat. Barrois, di Parigi, 1845.
121
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
B runet, II. 17; — Gamba, n ° 397 ; — E b ert, n ° 5719; — Serie eli Pa­
dova e della edizione di Londra, 1843 , IV. 123 — 114 ; — Catal. Bouto u rl
in , I. n ° 1340 ; — Catal. ms. della Palatina.
1792.
La
in 12.
D iv in a
C o m m e d ia .
V en ezia , i 7 9 2 , 2
vol.
Edizione con in c isio n i, segnala 12 lire nel Catal. B ranca d i
M ila n o , 1833.
1793.
L a D i v i n a C o m m e d i a , secondo l’ edizione della
C r u s c a , col C em en to del Venturi.
Sia nella raccolta delle Opere di D ante, Venezia, stamp). Pietro
Gio. Gatti, 1793, 5 vol. in 8 .
1794.
La
D iv in a
C o m m e d ia .
Venezia , 1 7 9
4
i n
1 2
Edizione ricordata nel Catal. F ayolle di P a r ig i, 1810.
1795.
L a D i v i n a C o m m e d i a , cogli A rgom enti, Allegorie
e Dichiarazioni di M. Lodovico Dolce , e con
Illustrazioni dell' abate S e ra s s i, 179 5 , 3 vol.
in 12.
R icordata dagli E ditori di Padova sulla fede del Catal. Pez
zana del 1800.
1795. *
L
a
D Iv in a C o m m e d I a ,
con nuove lezioni di Gio.
Jacopo D io n isi. Parma nel Regai Palazzo,
'
122
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
co tipi Bodoniani, 17 9 5 , 5 vol. in foglio reale
di 1 3 4 , 1 1 6 e 126 fac. carta mass, cilindrata.
Magnifica edizione, di cui furono tira li 130 esem plari nu­
m erali, 25 de’quali in foglio g ran d e: nolo però che il B runet as­
serisce trovarsene anche non n u m e ra li. II prim o volum e s’ apre
con una Dedicatoria in versi sciolti dal Bodoni d ire tta A lla reale
A ltezza dell’ Infante di Spagna D. Lodovico di Borbone Principe
Ereditario di Parma , a cui tien dietro un Discorso del Dionisi
A gli studiosi del Divino Poeta. In fine di ciascheduna Cantica si
trovano le Aggiunte critiche del medesimo Dionisi , che p ren ­
dono 4 fac. per l’in fe rn o , 10 per il P urgatorio e 19 p er il P a­
radiso , num erate in caratteri rom ani.
È da vedersi intorno a questa edizione il Discorso sul lesto della
Div. Comm. d’ Ugo Foscolo (II. 2 7 2 -2 7 4 ) e l’edizione Romana
del 1820 (t. IV ). 11 de Rom anis (il quale confuse la presente edi­
zione con quella del 1796) osserva che la prevenzione del Dionisi
per alcune varianti da esso introdotte , e la sm ania di volerle ad
ogni costo preferibili a quelle del Lom bardi provauo quanto 1’ ec­
cessivo am or proprio faccia travedere i letterati anche più insi­
gni. Di q u ell’articolo di 16 fac. in replica alle critiche mosse dal
D ionisi contro il L o m b a rd i, che fu innestato al tomo I dell’ edi­
zione L om bardi ristam palo nel 1795, ho parlalo di sopra : ora ag ­
giungerò che le critiche del Dionisi dettero luogo anche ad u n
a ltro opuscolo intitolalo : Lettera sulle nuove lezioni della Div.
Commedia impressa dal sig. G. B . B odoni, inserito nelle M e­
morie per servire alla storia letteraria (Venezia, 1798, III. 84-92).
P arlerò poi a suo luogo della Preparazione istorica e critica alla
nuova edizione di Dante Allighieri del canonico Gian Iacopo Dionisi,
-pubblicata in Verona l’anno 1806 , in 2 vol. in 4.
Il prezzo di pubblicazione fu 220 f ra n c h i, m a , in F ran cia al­
m eno , non si è m antenuto. Vend. 125 fr. Morel Vindè, e 51 fr.
solam ente Boutourlin ( t. I I, Collect. Bodoniana, n.° 135.)
180 paoli, Catal. Pialli del 1838 ; — 220 paoli, Catal. Mulini, 1833 ;
— 60 fr. Cat. Barrois di Parigi, 1845.
B runet, II. 17 ; — E bert, n.« 5720 ; — Gamba, n ° 398; — Lama, Vita
del B odoni, Parm a, 1816, in 4.o , II. 104; — Serie di Padova; — Renouard,
Catal. d ’un a m a te u r, III. 76; — Catal. mss. della Magliabechiana e della
Palatina.
1796.
L a m edesim a. Parm a, nel Regal Palazzo,
I
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
123
co' tipi Bodoniani, 1 7 9 6 3 vol. in fogl. picc. di
1 0 9 , 1 1 4 e 1 1 8 f a c . , carta velina.
B ru n e t, li. 17; — L am a, II. 120; — C atal. Boutourlin, Collez. Bo­
doniana , n .0 149.
1796. *
L a m edesim a. P a n n a, nel Regai Palazzo,
co tipi Bodoniani, 1796* 3 vol. in 4 . , c a r ta
velina , di L V I - 2 5 b - I V , 235 - X V e 2 36 X X V I I fac.
A m bedue queste edizioni Bodoniane del 96 non differiscono
da quella del 95 che nella num erazione.
Vend. 27 fio rin i, M eerm ann (C a ta l. II. 1 6 0 ); — 16. 50, B o u to u rlin ,
Collez. B o d o n ia n a , n ° 159; — 250 paoli, Catal. Gamba di Livorno del
1S40.
B runet, li. 17; — E b ert, n ° 5721 ; — L am a, II. 121; — Catal. m s.
della Palatina.
1796.
La D i v i n a C o m m e d i a , con gli A rgom enti, A lle­
gorie e Dichiarazioni di Lodovico D o lc e , a g ­
giuntovi la V ita del P o e t a , il Rimario e due
Indici u tilissim i, edizione ricorretta diligente­
mente su quella di F ire n ze citata dalla Crusca
e sulla C o m i n ia n a , ed arricchita di nuove dilucidazioni e spiegazioni, e divisa in tre p a rti.
In Venezia, appresso Pietro Qu. Gio. Gatti,
1 7 9 6 , in 12.
R istam pa poco corretta dell’edizione di Bergamo, 1752.
Catal. Pialli del 1838, 4 paoli.
Serie di Padova e dell’Artaud.
124
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
1797.
L a D i v i n a C o m m e d i a , Ediz. di
G. de V a le n ti. B e r lin , L a n g e , 1 7 9 7 , in 8.
D a n te
A lig h ie ri:
Serie di Padova e dell'A r tau d ; — E bert, Deutsche bukerkund, I. 263;
— Heinsius, I. 642 , VI. 165.
1798.
. V enezia , Seb.
1 7 9 8 , 5 vol. in 8. picc.
La
D iv in a
C o m m e d ia
Valle ,
R istam pa dell’ edizione falla in Venezia l’ anno 1784 da An­
drea R a b b i, con un ritratto di D ante in m edaglia sul fro n ti­
spizio, e con vignello per ogni Canto di C. dell'Acqua.
22 paoli, C atal. Molini del 181 2 ;— 13 paoli, C atal. P ia lli, del 48 2 0 ;
— 12 lire, C atal. Branca di M ila n o , 1834; — 43 fr. 50 cent., Cat. Barrois di
Parigi, 1845.
Serie di Padova.
1798.
L
a
D
iv in a
C
V en ezia , Za.Ua , 1 7 9 8 ,
o m m e d ia .
5 vol. in 12 ., con fìg.
Catal. Agostini del 1841 , 11 paoli.
1799.
L
a
D
iv in a
179 9 - 18 0 4 ,
C o m m e d ia .
in
Berlino
e Stralsunda ,
8.
R icordala dall’E rsch ( Deutschen lite ra tu r, fac. V I I , n.° 981)
come faciente parte della Sublime scuola Italiana , raccolta pub­
blicala per cura di Gius. V alenti dal 1785 al 1798 , in 9 vol.
in 8 . Vedi anche il Deutsche bukerkund dell’ E b e r t , II. 632.
E d è certam ente ristam pa di quella di B erlino, 1 7 9 7 , citata di
sopra , quando p u r non sia codesta medesima.
' EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
125
1804. *
L a D i v i n a C o m m e d i a , illustrata di Note da
L uigi Portirelli , prof, nel Liceo di Brera . M i­
lano, Società tipogr. de Classici Ita lia n i,
1 8 0 4 , 3 vol. in 8 . , di L X X V I I - 33 8 , X L I 4 4 1 e 4 5 4 fac. con un ritratto di Dante
disegnato ed inciso dal Benaglia, e tre tavole
rappresentanti l ’ Inferno, il Purgatorio e il
Paradiso di Dante.
16 1. 60.
Le 77 facce prelim inari del tomo prim o contengono la P refa­
zione dell’ e d ito re , e la Vita di Dante scritta dal T iraboschi; un a
seconda prefazione sta in quelle del tomo secondo, nella quale
l’editore ha inserito una giunta di note e di varianti a ll’ in fe rn o ,
tratte dalla famosa Lettera del padre di Costanzo (V edi in q u e­
st O pera l’articolo S tu d j sul lesto della Din. Comm.) non v en u ta,
com ’egli dice, a sua notizia a ltr o c h é dopo la pubblicazione del
prim o tomo. Il terzo tomo ha un Indice de nomi proprii e cose no­
tabili , che prendo le facce 415-454.
Q uesta edizione è parte della Collezione dei Classici Italiani
pubblicala in M ilano in vol. 256 in. 8 . L’ editore ci fa sapere
nella sua prefazione, ch’egli ha adottata la lezione della Nido
beatina, da esso giudicata la m ig lio re, e protesta averla seguita
con m aggior fedeltà di quello facessero gli editori Rom ani del
1791 ; e , perchè al lettore sia fatta abilità di giudicare per la
via del confronto che quella è veram ente, qual’egli la dice, la
lezione più pregievole, ha nel tempo istesso ripo rtalo in nota lo
v arie lezioni adottale nelle a ltre ed izio n i, specialm ente in q uella
degli A ccadem ici. Colle sue annotazioni intendo principalm ente
a d are una spiegazione n etta o p re c isa , ristrignendosi a poche
cose in quello cho concernono a soggetti storici o m itologici, e
trattan d o assai stesam ente le illustrazioni de' passi più im por­
tan ti o rim asti senza u n a particolare illustrazione nei precedenti
C onienti. Lo più sono tra tte dall’ eccellente Comento del Lom­
bardi , e da quello di Jacopo della Lana : quelle del Paradiso
son’ opera del dottor Giulio F errano, a cui molto giovarono
*26
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA'
gli Astronomi di Milano che gli furono cortesi d’illustrazioni per
le cose astronom iche che occorrono nella Divina Commedia.
Tuttoché non molto c o rre tta , nè molto accredilala oggigiorno,
ella è però ben lungi questa edizione da m eritarsi il tito lo , che
al B runet piacque di d a r le , di edizione mediocre (II. 17). Nei Ca­
taloghi de’ librai di F irenze è segnata dai 30 fino ai 45 paoli.
Gamba, u.» 399; — Serie di Padova; — C atal. ms. della Palatina.
1804-1 8 0 9 . *
con illustrazioni. Pisa ,
dalla tipograf. della Società letteraria, co ca­
ratteri de fratelli Amoretti di Parma, 1 8 o 4 ~
La D
iv in a
C o m m e d ia ,
1 8 0 9 , 4 vol- in fo g l. d i X I V - 2 o 5 ,
e X I V - 1 9 5 fac. (x)
199,
198
Bella e d iz io n e , pubblicata per cura del prof. Giovanni Ro­
t i n i , tira la per soli 250 e sem p lari, 21 de’quali in carta velina
di F ran cia ed in carta tu r c h in a , ed uno i n p e r g a m e n a . I sud­
d etti esem plari in carta distinta hanno due bei r i t r a i l i , 1’ uno
di D ante inciso da Raffaello M orghen, l’altro del cardinale De»puigs a cui l’ opera è dedicata, inciso dal B e tte lin i, e tre g randi
figure incise anche queste dal Bettelini. Sta nella Collezione dei
principali poeti italiani pubblicala in Pisa negli anni 1804 e se­
guenti in 26 volum i in foglio, ed è divisa in 4 volum i, i prim i Ire
contenenti il Poem a, e il q u arto un Avviso degli ed ito ri, un a Vita
di Dante e gl’I ndici del Volpi ristretti e riform ati, il prim o delle
parole e cose, il secondo delle persone e de' luoghi e il terzo delle
perifrasi. La lezione adottata è quella degli A ccadem ici, ma dal
l’Avviso al lettore posto a capo del prim o volum e sappiam o che
l’editore si giovò pure delle varie lezioni che offrono le meglio
rip u ta te edizioni.
Il prezzo d’ associazione fu di 4 zecchini e mezzo il volum e
p er gli esem plari in carta re a le , e di 9 per quelli in caria ve­
lin a di F ra n c ia ; m a o g g i, e specialm ente in F ra n c ia , si vendo
( 1)
È da credersi che questa sia l’edizione intesa dall Heinsius nel suo
Lexicon (I. 6 4 2 ), dove ne ricorda una con ligure del M orghen e del B eti
nelli (sic) impressa in F ir e n z e , 1805, 3 vol. in log!.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
127
a prezzo assai più d iscreto . Vedesi segnala 320 e 200 paoli sul
Catal. P iatti del 1820 e 1838, e 240 sul Catal. P agani del 1838
e su quel del M olini.
B runet, II. 17; — Catal. d’ un a m a te u r , III. 7 7 ; — Van P ra e t, vili.
400; _ Catal. mss. della Palatina e della Magliabechiana.
1804.*
L a D iv in a C o m m e d ia .
Penig
,
a spese di Fr.
Dienemann e Comp. ( L e i p z i g , Brockhaus) , 5
vol.
in 4 g r . , carta vel. di X V I II - 23 8 , 2 3 7
e 2 56 f a c c e , più un vol. in fogl. di figure.
25 talleri.
Bella edizione giudicata correttissim a, pubblicata in Penig, pic­
cola città della S assonia, per cura del professore Fernow, biblio­
tecario di Jena. Una specie d’ A tlante in foglio bislungo contieno
tre n tanove figuro incise dall’H um m el sul faro del F la x m a n ,
tu tte per l’inferno.
L’editore h a seguito la lezione degli Accademici sull’ edizione
datane dallo Z atta nel 1 757, conferendola con quella del Lom­
bardi. Gli argom enti in versi c t e precedono ciascun Canto sono
del Gozzi. Si prom etteva un q uarto volum e cho avrebbe dovuto
contenere le Dichiarazioni e Varianti dell’ edizione R o m an a, e
che i bibliografi dicono non esser com parso m ai: difatti I esem­
p lare della P alatina è di soli 3 v o lu m i; pure l’E bert ( Deutsche
bukerkund, I. 263) e l’Heinsius (I. 842) descrivono questa edizione
in q u attro v o lu m i, e con la data del 1804-1805.
Il B runet (IL 17) ed il Catal. dell’edizione di Padova erro ­
neam ente descrivono la presento edizione come accom pagnata da
n n a versione tedesca.
Serie dcU’ A rtaud; — M agazzino d i letter. di Firenze, 1805 , IH.
68-69.
1804.
L a medesima . Penig , a spese d i F r. D ienemann ( L i p s i a , L e i c h ) , 1 8 o 4 — 1 8 o 5 , 4 vol.
in 8 . , con un vol. in fogl. di fig.
12 talleri.
128
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
.bert,63u
dE2D
kn
sch
I.
1806.
L a D i v i n a C o m m e d i a , nuovamente corretta e
spiegata. Roma, Vincenzo P o g g io li, 18o6 ,
3 vol. in 8 . , con fig.
Vi si riproduce il lesto dell'edizione di Roma 1791 , con una
g iunta di v arian ti traile dal Codice di Monte Cassino descritto
dall’ abate di Costanzo. Le annotazioni sono prese nella m aggior
p arie dal Comento del p. L om bardi.
24 e 18 pao li, C atal. Piatti del 1820 e 1838;— I8 .fr. Cat. Barrois di Pa­
rigi 1845
Serie di Padova.
1807-1813. *
g ià ridotta a miglior l e ­
zione dagli Accademici della C ru s c a , ed ora
accuratamente emendata ed accresciuta di v a ­
La D
iv in a
C o m m ed ia ,
rie lezioni tratte da un antichissimo C o d ic e ,
con note di Gaetano Poggiali . Livorno, Tom­
maso M asi e C.% coi tipi Bodoniani, 1 8 0 7 1 8 13 , 4 vol. in
4 7 4 fac.
di X X I V - 3 59, 416, 4 5 4 e
Edizione mollo pregiata per la correzione e la n itid ez za,
p ro cu rata dal celebre bibliografo Gaetano Poggiali, e da esso
dedicala alla Maestà di M aria Luisa Infanta di Spagna e Re­
gina d’ E tru ria . È adorna d ’ un ritra ilo di D ante disegnato da
Stefano Tofanelli e inciso dal M orghen, e d’ un Piano dell’ i n ­
ferno secondo il M an etti. Il Poema è compreso ne’ due prim i
volum i , l’ ultim o do’ quali porta la dala, probabilm ente scam ­
b iala , del 1806. I p relim inari del volum e prim o co n ten g o n o ,
olire alla D ed icato ria, u n a Prefazione dell’ ed ito re, nella quale
espone i molivi che lo determ inarono a dare un a nuova ediziono
di D ante , ed accenna altresi gli studi in trap resi per farla più
corretta che si potesse; e qui descrive u n suo Codice i n p e r g a m e n a
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
129
da lui giudicato del 1330, dal quale tolse, ponendole in p ie d i
pagina , le v arian ti di m aggior rilievo (1 ). Dopo questa prefa­
zione sono stato riprodotto la Prefazione e la Dedicatoria della
edizione degli Accademici. Il Principio d' un Capitolo del Salvini
sta alla fine del secondo volum e. I tomi I I I e IV contengono
la Vita di Dante di L ionardo A retino e Annotazioni assai dif­
fuse che seguono in gran parte il Comento del Lom bardi ; m a
con m olti e notabili cangiam enti, per q uanto attesta l’ editore.
Furono tira ti esem plari in carta grande velina con vasti
m a rg in i, i quali paiono in 4. , ed un solo i n p e r g a m e n a , o ra
nella Palatina di F irenze, che in fine del volume quarto porta
il seguente ricordo : Unico esemplare impresso i n p e r g a m e n a per la
raccolta di Libri Italiani di Gaetano Poggiali, editore ed illustratore
della presente edizione, eseguita per la maggiore accuratezza (2).
Gli esemplari comuni sono segnali su' Cataloghi de' librai fiorentini
dai 40 ai 50 p a o li, e quelli in carta grande 80 paoli sul C atal. Piatti del
1820, 100 paoli su quello del Gamba di Livorno, 1841.
B runet, IL 17; — Gamba, n ° 400; — Poggiali, T e sti, 1. 15-16; — Se­
rie di Padova e dell’ A rtaud.
1807.
La D i v i n a C o m m e d i a . C hem nitz , Starke, 1807,
in 8.
12 gr.
In C arta v e lin a ,
12 g rÈ il volum e decimo della Biblioteca Italiana pubblicata dal
K e il, in 12 vol. in 8 .
E b e rt, Deutsche bucherkund , I. 263 ; — Serie di Padova ; — Heinsius,
1. 642; — E rsch, Deutsche litter. pari. VII, u.» 083.
( 1) S’ingannò il Montani nella sua L e tte ra 8.* intorno a’ Codici del m ar­
chese Tem pi inserita nell’ A n to lo g ia , n ° del febbraio 1832, fac . 4 7 , dove
disse che questo Codice, passalo già nella P a ta tin a insieme con tulli quelli
che il Poggiali possedeva, era andato sm a rrito : esso è tuttora in codesta m e­
desima Biblioteca , ed io l’ ho veduto ed esaminalo.
(2) Il Van Praet ricordando nel suo Catalogue des livres im prim és
su r v élin l’esemplare di cui p arliam o, lo dice per ¡sbaglio composto di
tre volumi solam ente.
9
130
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
1807.
: C o m m e d i a d i v i n a , esattamente
copiata dall’ edizione Rom ana del P. Lom bardi.
Si aggiungono le varie le z io n i , le dichiarazioni
D
ante
A
l ig h ie r i
necessarie e la V ita dell’ Autore nuovamente
compendiata da C. L . F ern o w . J en a , Fede­
rico Fromann, 1 8 0 7 , 3 vol. in 12. gr.
5 tali. 18 g r.
In C arta velina ,
5 tali. 12 g r .
Sono i prim i tre tomi della Raccolta di autori classici italiani
pubblicata dal professore Fernow con annotazioni e spiegazioni
storiche e critich e , Jena, 1807-1809, 12 vol. in 1 2 . g r. Una se
conda edizione di questa Raccolta è citata nel Catal. Gleditsch di
Lipsia , n ° del decembro 1824.
F ra le varie edizioni della D ivina Com m edia, che videro la
luce in G erm ania , suole com unem ente rig u ard arsi come la m i­
gliore questa del F e rn o w , arricchita delle varian ti pubblicate nel
1801 d all’abate di Costanzo; e il sig. C. A. Boettiger nella N otizia
sulla vita e gli scritti di Carlo L uigi Fernow, 1808, in 8 ., la dice so­
p ra tutto m eritevole di molta lode per la sua correzione. Il F e r­
now , p er quanto si raccoglie da quest’opuscolo, fac. 9 , si occu­
p a v a , quando fu sorpreso dalla m orte, di un lavoro critico sopra
Dante e il suo secolo.
E bert, A ltg. bibliogr. n ° 5724; — F. A. E b e rt, Deutsche b ukerkund,
I. 263; — Heinsius , I. 642; — Serie di Padova e dell’ Artaud.
1808. *
illustrata di note da R o­
mualdo Z o t t i . Londra, dai torchi d i R. Zotti
L
a
D
iv in a
( Dulau ) ,
C
o m m ed ia ,
1808, 5 vol. in 18. g r . , carta fina,
di X L I I —4 1 8 , 4 19 © 482 fac.
1 st. 4 se.
Graziosa 0 nitida edizione, adorna d’un ritratto di D ante in ­
ciso da L . Schiavonetti, che è copia di quello del Morghen: sta
EDIZI0M DELLA DIV. COMMEDIA
J3J
nella Collezione di alcuni classici italiani pubblicata in L ondra per
lo Z olli, dal 1808 al 1813, in 20 vol. in 12. (1). Il prim o volum e
è dedicato dall’editore alla Contessa di Lonsdale , il secondo alla
Contessa di D arm outh , il terzo alla signora Pilkington (2).
Il testo è quello dell’ edizione del 1791 ; e le n o te , le quali
l’editore si studiò di far tali che alla m aggior chiarezza possibile
accoppiassero la maggior b re v ità , parte sono com pilale su quelle
della ram m entala edizione del 91, parte su quelle della M ilanese
del 1804. I prelim inari del tomo prim o contengono, oltre alla De­
d icato ria, un Avviso dell’ editore Agli eruditi e cortesi lettori, u na
Vita di D ante, com pendio di quella del T ira b o sc h i, e finalm ente
u n Estratto della Lettera dell’abate di Costanzo, dal quale si avvisa
donde prendesse probabilmente Dante l'idea del suo Poema. L’editoro
vi ba posto di suo gli Argomenti in prosa ad ogni C a n to , e in line
del P oema u n Indice de'principali nomi proprii di persone che Dante
accenna nelle tre Cantiche.
F u unito a questa edizione un q u arto volum e stam pato nel
1809, contenente le Rime di D ante e la Dissertazione sulla Divina
Commedia del sig. M erian, tradotta da quella che sla nelle Memo­
rie dell’Accademia di Berlino (Vedi il cap. S tu d i critici sul Poema ).
Il prezzo di pubblicazione fu 2 steri, e 2 sc e ll., ma il Lowdes
( II. 541 ) la segna 10 scell. soltanto.
Serie
Bibl. Britannica,
G am ba, n.° 400; —
di Padova; — W att ,
993; —
fac. 381; —
della Palatina.
London Catal.
Catal. ms.
11.
1809.
M ila n o , coi tip i d i
L u ig i M u s s i , i l p rim o d i m aggio , D v o l . i n
La
D iv in a
fo g l. g r .
di
C o m m ed ia.
4 11-2 6 1
, 262
e
2 5 1
fac.
Bella edizione, tira ta in 72 esem plari soltanto, cioè, 62 in
carta b ia n ca , 8 in carta tu rc h in a , e due in carta distinta (3).
( 1) Questa collezione è assai riputata ; un bell’ esemplare è segnato
500 paoli nel
Piatti del 1820.
Catal.
Boschini.
Catalogue des livres imprimés sur vélin
(2) L 'lìb e ri, n.u 5726, fa editore della presente il
(3) Nel
( Vili. 101 ) aveva
detto il Van Praet che di questa edizione era stalo tiralo un esem plare in
132
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
T utti gli esemplari sono n u m e ra li, hanno in fronte il nom e del1 ’ associato, e sono contrassegnati dalla firm a e suggello del tipo­
grafo. La seguente descrizione, che posso dare per esattissim a, la
debbo alla gentilezza del sig. Giuseppe Bernardoni di Milano , che
ne possiede un esem plare.
Nel prim o tom o, dopo il frontispizio si ha la D edicatoria di
quattro pagine A l sig. Giuseppe Bossi P ittore, e due pagine A l
cortese lettore il tipografo; poscia: Vita di Dante Alighieri com­
posta da Giovanni Boccaccio diversa dall' edita e tratta da un Co­
dice del 14-37 appartenente a Giuseppe Bossi P itto re. L’ In fern o
occupa 255 pagine num erate, dopo le quali : Lezioni varie ; che
finiscono alla pagina 261. In fine della prim a pagina di esse sì
legge la seguente nota : « Queste varianti trovatisi in un Codice ms.
« posseduto dal sig. Giuseppe Bossi pittore, il qual Codice viene pre­
ci ferito ai varj che esistono nelle pubbliche e in maggior copia nelle
« private Biblioteche di questa Città a cagione dell' antichità sua e
a della singolarità delle sue lezioni. È creduto dagli eruditi coevo del­
ti l'autore; e tal giudizio, che si trae a prim a vista dalla forma dei ca­
li ralteri e dalla maniera delle m iniature, viene rinforzato dall' asser­
ii varvisi alcuni passi che sembrano non avere ricevuti gli ultim i ritoc« chi dalla poetica lim a, e dal mancare, ad onta della certa integrità
« del volume , la terza Cantica che non si conobbe intera che dopo la
« morte di Dante.
« Trovami qui in dovere di attestare la mia riconoscenza alle dotte
« premure del sig. Cavalier Lamberti, Membro dell' Istituto e P re« fetto della R .a Biblioteca, e del sig. M orali Prof, di Greche lettere,
i
quali mi hanno assistito per estraere e scegliere queste varianti
con quella um anità e gentilezza che accoppiano sì felicemente alla
profonda erudizione che li distingue.
Il tomo secondo ha la d a ta : I l primo d'agosto 1809; il Purga­
torio occupa 254 p ag in e; poi: Lezioni varie sino alla pag. 2 6 2 , e
quindi Vindice. Il terzo volum e ha la d a ta : I l primo di novembre
1809, e contiene II Paradiso che occupa 251 p ag in e, in fine V In ­
dice .
p e r g a m e n a appositamente per il Bossi editore, e che questo esemplare era
passalo nella Trivulziana: poi da se medesimo si corresse a fac. 73 del tom.
X della detta opera. Ma altri abbagli prese il Van Praet sul conto di que­
sta edizione, che poi non ha mai corretti : tali sono il descriverla colla
data del 1819, e l’asserire che n ’ erano siati tirati 10 esemplari in carta
d Olanda, ed uno in carta velina inglese p e r il conte Melzi.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
133
Questa splendidissima edizione (proseguo con lo proprie parole
del signor B ernardoni) la quale coslava 445 fran ch i, come si dice
alla nota della pag. 249 del tomo prim o, fu assistila dal cav. L uigi
Lamberti e dal prof. Ottavio M o ra li. Questi d u e , insiem e col p it­
tore Gius. Bossi che all’ arte del disegno, che esercitava in grado
esim io, accoppiava il più profondo studio dei Classici di ogni n a­
zione, e la cui biblioteca, ricca di MSS. e delle più ricercate edi­
zioni Dantesche, passò dopo la sua m orte in casa T rivulzi, attesero
diligentem ente alla slampa del Poema la q u a le , a m algrado del
ridicolo di cui la sparge il Foscolo, riuscì m irabilm ente co rreità;
e di tutto il m ale ch’egli ne dice (sono anche queste parole del si­
gnor B ernardoni) è da accagionarsi la grande inim icizia che egli
aveva singolarm ente col Bossi e col L am berti : col prim o perchè
mostrò di non apprezzare gran fatto il suo ingegno con rifiu ­
tarsi a fare il suo ritr a tto , col secondo perchè era uno dei più
influenti nell’ adunanza del conte G iovanni Paradisi che egli cre­
deva a se contrario politicam ente, m a più letterariam ente. Ciò
che piuttosto si può ragionevolm ente rim proverare all’ edizione
del Mussi è la troppo incomoda form a, che la rende più opera da
scaffali che da tavolino.
Un esem plare di questa edizione è segnato 450 lire nel Catal.
D upuy di M ilano, 1840; in F rancia si vende a prezzo bassissimo.
B ru n e t, II. 18; — E bert, n ° 5725; — Serie di Padova; — Renouard,
Catal. d ’u n a m a te u r , 111. 77; — Dibdin, The lib ra ry c o m p a n io n , II. 353;
— Ediz. di L o n d ra , 1843, IV. 127-128; — A nnali polii, e letter., n.° del 29
giugno 1817.
1809. *
L a D i v i n a C o m m e d i a . M ilano, Mussi , 1 8 0 9 ,
5 vol. in 12., di 6 8 5 fac. in tutto.
Il
Poema è preceduto dalla Vita di D ante del S erassi, ed ogni
Cantica ha le sue Varie lezioni poste in fine dei rispettivi volum i.
E ra stato promesso un quarto volum e d’ Annotazioni che si desi
lera tuttora.
C atal.^Pagani del 1838, 18 paoli; — Mobili, del 1835, 10 paoli; — Sil­
vestri di lim ano, 1824, 6 lire.
Serie di Padova.
134
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
1809.
L a m ed e sim a . Milano , tipogr.
1 8 0 8 - 1 8 0 9 , 3 vol. in 3 2 . picc.
M u ss i,
R istam pa molto accurata doli’ edizion precedente, in un dif­
ferente sesto : 1’ editore L. M. ( Luigi Mussi ) la dedica a ’ suoi
am ici.
Serie di Padova e dell’ Arta u d .
Catal. Molini
del 1812, 7 paoli 1/ 2 .
1810.
e tutte le Rime di D ante
A lighieri, per cura del Canonico G. J. Dionisi.
B rescia, Niccolò Bettoni, 1 8 1 0 , 2 vol. in
3 2 . picc.
La
D iv in a
C om m ed ia,
Graziosa edizioncina, fatta su buona carta ; ed è ristam pa della
Bodoniana del 95.
Catal.
Pagani de! 1825, 10 paoli; — P ia tti, 1820, 12 paoli; — Silve­
stri di M ila n o , 1824, 4 lire.
Serie di P adova;— E bert, n.° 5726.
•
1810. *
, con gli A r g o m e n t i , A l­
legorie e Dichiarazioni di Lodovico D o lc e , la
V ita del Poeta ed il R im a r io . V en ezia , Si
mone Occhi, 1 8 1 0 , in 12. di 6 3 5 fac.
L
a
D
iv in a
C o m m ed ia
Ristam pa dozzinale dell’ edizione di Bergamo, 1752.
5 paoli,
Catal.
Piatti del 1820 .
Serie di Padova.
1810.
secondo la lezione pub­
blicata in Roma nel 1 7 9 1 - Roma, nella stamp.
L
a
D
iv in a
C
o m m ed ia ,
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
135
d i M a ria n o de Rom anis e f i g l i , 3 tomi in un
sol vol. in 18. di X I I - 2 1 0 , 206 e 204 fac.
Edizione portatile', adorna d’ un ritratto di D ante copiato da
quello del Morghen, con gli argom enti in principio e le noto in
fine d’ogni Canto le quali dichiarano le voci meno intese ed i passi
più oscuri relativi all’ istoria del tem po.
La Biblioteca Reale di P arig i ( Catal. del V an P ra e t, IV . 125)
ne possiede un esem plare in p e r g a m e n a arricchito di u n ritra tto
di D ante condotto con molta squisitezza di disegno ; u n altro fu
venduto 2 steri, e 19 scell. H aurott.
Catal. Molini del 1812.
Serie di Padova.
10 paoli 1/2,
B runet, II. 18; —
1811.
La
D iv in a
C o m m ed ia,
edizione
formata
sopra
quella di Cornino del 17 2 7 , con Indici ricchis­
simi che spiegano tutte le cose più difficili e
tutte le erudizioni,e tengono le veci d’ un in ­
tero C om ento , composti con somma diligenza
da Gio. A ut. 'V o lp i. V e n e z ia , V itta relli ,
18 11 ( 1 ) , 2 vol. in 16. con 4 incisioni.
L eggiadra edizione : gl’ Ìn d ic i, che form ano il (omo secondo ,
furon venduti anco separatam ente. Sta nella Collezione d alcuni
classici italiani, V enezia, 1811 e anni seguenti:
Cataloghi
Catal.
Milano,
Catal.
Milano
Ne’
de’librai fiorentini è segnala dai 14 ai 16 paoli, e 9 lire
nel
firanca di
1844; un esemplare in caria velina è segnato
19 lire nel
Silvestri di
, 1824.
Serie di Padova.
1811.
V o lp i .
V en ezia , tipogr. d i P ietro B ern a rd i , 1 8 1 1 -
La
D iv in a
1812, 4 i n
C o m m ed ia
, cogl’ indici
del
1 6
( 1) Il Catal. Pagani del 1 814 la ricorda con la data 1814.
136
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
Ristampa dell’edizione d' A ndrea R ubbi, Venezia 1784, facente
parte del Parnaso Italiano.
Segnata 8 lire nei Cataloghi di Milano.
Padova; — E bert, n ° 5726.
Serie di
1811.
La D
iv in a
C o m m e d ia
, edizione conform e al te­
sto C o m iniano del 17 2 7 , col Com ento del P.
V en tu ri. Lucca, Berlini, 1 8 1 1 , 3 vol. in 18. ( ì) .
Se ne trovano esem plari in carta velina; uno ne reg istra il Catal. Silvestri di M ilano, 1 824, col prezzo di 15 lire.
12 pao li, Catal. Pagani del 1814; — 9 lire , Catal. Silvestri del 1824.
Serie di P ad o v a;— E bert,
n ° 5729.
1812.
con gli A r g o m e n t i , Al­
legorie e Dichiarazioni di Lodovico Dolce ;
aggiuntovi la vita del Poeta , il Rimario e due
Indici. V e n e z ia , 1 8 1 2 , in 12.
La
D iv in a
C o m m ed ia,
Edizione ricordata nel Catal. Resnati di M ila n o , 1838, col
prezzo di 2 lire.
1812.
col Com ento del P. V e n ­
t u r i . F ir e n z e , 1 8 1 2 , 5 vol. in 18.
L a D iv in a C o m m ed ia,
Cosi citala dagli editori della M inerva sulla fede del Catalogo
Stella del 1817. A mio credere fu confusa colla seguente.
1813. *
La D
iv in a
C o m m e d ia
di
D
ante
A
l ig h ie r i,
col C o
mento del P. Pompeo V enturi , edizione con­
(1) Nella Serie dell' edizione Romana del 1815 è detta, per distrazione,
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
137
F ir e n z e ,
presso Niccolò Carli. A spese d i L u ig i V a n ­
n in i libraio a Prato , 1 8 1 3 , 3 vol. in 12.
fo rm e al testo C o m in ia n o del 1 7 2 7 .
Edizione assai c o rre tta , distribuita in 3 volum i di 2 2 -3 6 0 ,
348 e 379 facce. Le 22 prim e facce del prim o volume con­
tengono la Prefazione del P . Venturi all' edizione di Lucca del
1732 e la Vii a di Dante scritta da Lionardo Aretino. Vi sono a r ­
gomenti ad ogni C anto, e le noto stanno in piè di pagina.
A questa edizione va unito un q uarto volum e non num eralo
che contiene l’ indice del V o lp i. I Cataloghi di lib ri di F irenze
la mettono 18 paoli.
Serie di Padova; — E bert, n ° 5729.
1813.
La
D iv in a
C o m m e d ia ,
illustrata
da F e rd in a n d o
A r r i v a b e n e , con un a riduzio n e in prosa.
s c ia , Carlo F ra n z o n i ,
18 12 —18 1 7 ,
4
B re­
vol
in 8. ( 1 ) .
L’ idea della parafrasi in prosa non piacque; quindi si credè
bene di non te rm in are la pubblicazione, la quale non com prese
che 1’ Inferno ed il P u rg a to rio . La parafrasi suddetta è stam ­
pata a fronte del tosto. P arlò di questa edizione il Giornale enci­
clopedico di Firenze, 1813 , V . 184-186.
43 lire , Catal. Silvestri di Milano, 1824.
1815.*
La
D iv in a
C o m m e d ia ,
co rretta , sp ieg ata e difesa
dal P. Baldassarre L o m b a r d i M.
Riscontrata ora sopra preziosi
C. nel 1 7 9 1 .
codici ,
nuova­
m e n te e m e n d ata di m olte altre v a g h e a n n o ta
z i o n i , e d ’ un vo lu m e a r r i c c h i t a , in cui tra le
(t) Sbagliano gli editori di Padova citandone due soli volumi.
138
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
altre cose si tratta della
b e ric o .
V isio n e di F r a te A l ­
Rom a, nella stam peria de R om anis,
1 8 1 5 - 1 8 1 7 , 4 v o l i n 4- picc., con un ritratto
di Dante d isegn ato d a L . D urantini e inciso da
A ng. Testa
sopra l ’ o rig in a le di Raffaello, e
3
stam p e ra p p resen ta n ti l ’ In fern o , il P u rg a to rio
ed il Paradiso.
Bella ristam pa dell’ edizione Rom ana del 1791, dedicata d al­
l’editore de Rom anis alla principessa Alessandrina di D ietrichstein,
nata contessa Schouvalow. Il de Rom anis potè consultare un esem­
plare della detta edizione postillato dal Lom bardi (m orto verso
la fine del secolo decim ottavo) ed introdusse altresì nel testo della
sua nuova edizione parecchie varianti tratte dal Codice di Monte
Cassino descritto dall’ abate di Costanzo e dal Codice G aetani, le
quali vedonsi riportate nel Comento in piè di pag in a, e sono con­
trad istin te da un asterisco e dallo due iniziali N. E. Soppresse a n ­
che qua e là alcuni passi del Comento del L o m b a rd i, per sostituirvene a l tr i, che a lui parver m ig lio ri, del P o rtire lli, del
Poggiali 0 del cavaliere A rtaud , che aveano com entato la Di­
v ina Commedia dopo il L om bardi. Il ritratto di D ante che si trova
n el prim o volum e è copia fedele di quello che si am m ira nello
stupendo affresco del V aticano conosciuto sotto il nome di Disputa
del Sacramento.
L’ edizione è composta e ordinala come appresso:
T. I. 51 fac. prelim inari contenenti, dopo la Dedicatoria, le Ap
provazioni e l'Avviso ai le tto ri, un Indice delle Correzioni e Giunte
fatte alla Romana edizione del 1791 nella Cantica dell' Inferno, secon­
do i Codici C assinense e Gaetani ed i Commentatori dopo il Lombardi,
u n Esame delle correzioni che pretendeva doversi fare nell' edizione
originale del 1791 il veronese mons. Gio. Jacopo de' marchesi Dio
nisi ne' suoi Blandimenti funebri stampati in Padova nell' anno 1794;
l ' Avviso del Lom bardi ai le tto ri; Dello stile di D ante, elogio del
sig. Filippo Rosa Morando; Della cagione per cui abbia Dante vo­
luto a questo suo Poema dare il titolo d i C o m m e d ia , parere del me­
desimo ( estratti 1’ uno e I’ altro dalle Osservazioni Dantesche di
quest’ autore) ; ed in ultim o 1’ E rra ta-C o rrig e dell’ Inferno, il
quale seguo im m ediatam ente prendendo 486 fac.
Tomo II. In VI I fac. prelim inari contiene u n Avviso dello
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
139
stam patore ai lettori ed u n Indice sim ile a quello del prim o tomo.
Quindi il Purgatorio, fac. 1-519.
Tomo III. In principio si trova il solito Indice, cho prende V ili
fac. prelim inari : quindi il Paradiso che abbraccia 522 fac.
Tomo IV . Ila il titolo seguente :
L e principali cose
C o m m e d i a , cioè il
tieri , la V isione
a p p a rte n e n ti alla D iv in a
R im ario
ne’ suoi versi in ­
di x\lberico
ed
altro
che
c o n c e r n e , parecchie Note ed O sservazioni
giu n te , la V ita del P o e t a ,
1’ E sa m e
della
la
ag­
sua
O p e r a , la Bibliografia, l ’ indice, ec.
Avviso dello stam patore a’ le tto ri, V III fac. prelim . ; - Rimario
degl’ interi versi della D. C. secondo il testo della Crusca, a due co­
lo n n e , fac. 1 -1 3 2 ; nuova ristam pa di quello pubblicalo da Carlo
Noci nel 1 602, e già ristam palo nell’ edizione Com iniana del
1727 ; - Lettera di un Accademico della Crusca (m ons. Giov. Bot
tari ) scritta ad un altro Accademico della medesima, fac. 1-15 ; - Di
un antico testo a penna della D. C. di Dante, con alcune Annotazioni
sulle varianti lezioni e sulle postille del medesimo, Lettera di E u sta ­
chio Dicearcheo (abate di Costanzo) ad Angelo Sidicino, fac. 1 7 107; - Canto di Messer Rosone da Ugobbio, fac. 108-112; - Canto
di Messer Pietro di D a n te, fac. 1 1 3 -1 1 6 ;- L a Visione del M o­
naco Alberico riscontrata coi luoghi di Dante che le si avvicinano,
fac. 1 1 7 -1 4 4 ; Lettere (IV) di Giov. Gherardo de Rossi e dell’ ab.
C ancellieri, concernenti alla visiono su d d e tta , fac. 1 4 5 -1 5 4 ;
— Conclusione dell' Editore circa l' originalità della D. L . prenden­
do per tipo la Cantica dell' Inferno. Siegue delle idee de'pittori sul
medesimo particolare, fac. 155-167 ; - Note aggiunte ad alcuni luo­
ghi della D. C. ; cioè, Lettera dell' ab. Lampredi su versi 134 e 136
del X X V I Canto del Paradiso, e parecchie Osservazioni sopra alcuni
luoghi della D. C. e specialmente sulle rispettive lezioni e chiose del
p. L om bardi, mandateci dal sig. Dionigi S tro cch i, fac. 168—
184; - Vita di Dante Alighieri scritta da Girolamo Tiraboschi, se­
gu ita da Note ed Osservazioni dell' Editore , fac. 1-57 ; -E s a m e
della D. C. di Dante, di Giuseppe de Cesare, fac. 58-110, - le tte ra
del dott. Giuseppe Bianchini di P rato, scritta da esso ad un Religioso
suo amico, nella quale si dimostra che la lettura di Dante è molto
utile al predicatore, fac. 111-115; - Serie dell’ edizioni della D, C.
HO
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
che si sono fatte fin ora e che giunsero a nostra no tizia , disposta per
ordine cronologico ed illustrata con alcune osservazioni bibliografiche
riguardanti le p iù rare e pregevoli, fac. 117-140; questa bibliogra­
fia, com pilata sopra quelle che aveano già date il Volpi e l’A rtaud,
com prende 98 fra edizioni e traduzioni di D ante dal 1472 al 1815,
compresavi la presente ; — Indice de'nomi propri e cose notabili con­
tenute nelle tre Cantiche della D. C. e note rispettive, fac. 141 —
1 6 0 ;— Indice delle principali cose che si contengono nelle Lettere del
Bottari e dell' ab. di Costanzo , nella Visione di Alberico, in altro
che la concerne e nelle note aggiunte, fac. 161-164.
Q uest’ ultim o volum e si vendeva anche a parte.
La presente edizione f u , per cura del medesimo editore sig.
de R o m an is, ristam pata nel 1820, e fu seguita dagli editori di
Padova del 1822. Vedi il giudizio datone da Ugo Foscolo nel suo
Discorso sul testo della Div. Commedia.
100 e 120 paoli, Catal. Pialti del 1820 e 1 8 4 1 ;— 50 lir e , C atal.
Silvestri del 1824.
B runet, li. 18; — E bert, n ° 5727;— Ediz. di L ondra, 1842, IV. 129;
— Catal. mss. della Palatina e della Magliabechiana.
1815.
‘ La
D iv in a
tu ri.
in
C o m m e d ia ,
col C o m e n to del P. V e n ­
B ussano, R em o n d in i ,
1 815 ,
3
vol.
16.
Catal. Silvestri, M ila n o , 1824, 6 lire.
Serie di Padova.
1816.
La
D iv in a
C o m m e d ia
, cogli
A rgo m en ti,
A lle ­
g o rie e D ic h ia ra zio n i di L o d o v ic o D o l c e , colla
V i t a , R im a rio
ed Ì n d ic i.
Pietro A gnelli
, 1816,
5
M ila n o , stamp. d i
vol. in 16.
Serie di Padova.
1816.
La
D iv in a
C o m m e d ia ,
con A r g o m e n ti ed A n n o ­
tazioni scelte dai m ig lio ri C o m e n t a t o r i . Nuova
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
edizione coll’ accento
Seguin ainé
di
prosodia .
141
Avignone
, 1 8 1 6 , 3 vol. in 18.
,
9 fr.
Trovasi in un Parnaso italiano pubblicato in Avignone in 27
volumi in 18. (1 ).
15 paoli, Catal. Ducei del 1833.
France littér. del Querard.
1817.*
La
D iv in a
C o m m e d ia ,
co n tavole in ram e. F i ­
renze , nella stamperia all Insegna dell A n ­
cora , 1 8 1 7 - 1 8 1 9 , 4 v o l i n f o g l . g r . , carta
v e l i n a , di V I - 2 0 8 , 2 1 0 , 206 e X I - 2 S 1
fa c .,
adorni di 1 2 5 tavole in r a m e , più un ritratto
di D a n te nel frontispizio.
L ibro veram ente m agnifico, tanto per la bellezza e splendi­
dezza del lavoro tipografico, quanto per l’ eccellenza dei disegni
che contiene; ne furono editori Antonio R en zi, G, M arini, e Gae­
tano M u z z i, che lo dedicarono al Canova. Le figure dell Inferno,
in tu tte 44 , furono disegnate da Luigi Ademollo, incise parte da
lu i m edesim o, parte dal Lasinio; a n c h e quelle del P u rg ato rio ,
che sono 4 0 , furono , meno una s o la , disegnato ed incise tutto
dall'Ademollo ; quelle del P a ra d iso , 41 in tu tte , furono dise­
gnale dal N e n c i, e incise da Giov. M a se lli, E m . L a p i, I nnoc,
M igliavacca, Lasinio e V, Benucci. A giudizio d Ugo Foscolo
non tutte queste incisioni son d’ un m erito u g u a le , e tutte sono
esagerato nella espressione delle figure e nella composizione dei
g ru p p i. Vedi anche a questo proposito la Vie du Dante dell A r
t a u d , fac. 599.
P er la lezione del Poema, che è compreso nei tre p rim i volum i,
gli editori seguirono gli Accademici della C ru sca.
Il tomo IV ha le illustrazioni che appresso : - Vita di Dante,
( 1) Trovo nel Catalogue des livres ita liens del libraio Klinksieck di
P a rig i, 1844, tiu’edizione A' A vignone, 1818, 3 volumi in 1 2 , della cui esi­
stenza dubitò m olto , non la vedendo registrata nel Journal de la librairie
f rançaise.
1*2
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
di Lionardo Arotino fac. I - X I ; - Breve trattato sopra la fo rm a ,
posizione e misura d ell' Inferno di Dante A lighieri, firm ato P. G.
D. R. (Giuseppe del R o sso ), ristretto dell’ opera del M anetti,
fac. 1 - 7 ; - Discorso intorno al Canto I V dell'inferno di Dante , di
S. E. il conto G ianfrancesco G aleani Napione di Cocconato, fac.
9 -3 2
Allegoria della Divina Commedia (del M archetti), fac. 3 3 3 7 Annotazioni alla Divina Commedia, fac. 3 9 -2 5 1 . P er qu e­
ste annotazioni si servirono gli editori dell' Antico Contento a ttri­
buito a Jacopo della Lana (Codici Laurenziano e Riccardiano), del
Comento attrib u ito al Boccaccio (Codice Riccardiano), di quello di
P iero figlio di D ante (Codice della Biblioteca Rosselli del Turco),
di quello di Francesco Buti (Riccardiano) e finalm ente di un
esem plare dell’ edizione di Lucca, 1732, tutto pieno di note m ar­
ginali che si vogliono del Lam i.
Vedi intorno a questa edizione un articolo firm ato G. F . nella
Bibliot. Ita l . t. V I, 1817, fac. 372-374.
Il prezzo di associazione fu di 250 franchi, ma non si m antenne tant’allo,
specialm ente in Francia. Nei recenti C atal, de'librai fiorentini è segnata da
200 paoli fino a 22 0 , e 120 franchi nel Catalogo Barrois di Parigi del 1845.
B runet, II. 1 8 ; — E bert, n.° 5728;— Gamba, u.° 4 0 2 ;— Ediz. di Lon­
d r a , 1842, IV. 130;— Bibliogr. P ra te se , fac. Mi)-, — C atal, m ss. della Pa­
latina e della Magliabechiana ; — Catal. Boutourlin, I. 1341 .
1817.*
La
zio n e
D iv in a
C o m m e d ia ,
g i à ridotta a m ig lio r le­
dagli A c ca d e m ici della
C r u s c a , ed
ora
a c cu ra ta m e n te e m e n d a ta , col C o m e n to del P.
Pom peo V e n tu r i.
M a si
e
C-omp. ,
L iv o rn o , presso Tommaso
1817,
5
vol. in
12. picc. di
X X I V - 4 2 2 , 4 ^ 1 e 468 f a c . , con fig.
In fronte del volum e prim o si trova rip o rtata la Prefazione
dell’edizione di Lucca , 1732 , la Vita di Datile di Lionardo A re­
tino e il Piano dell' Inferno secondo la descrizione d’ Antonio Manetti
. In fino dell’ ultim o (fac. 465-468) sta il Principio d 'u n
Capitolo d' A n tommaria Salvini a Francesco R e d i. Il Comento è in
p ie d i pagina. Le 3 tavola che adornano questa edizione, copia di
quelle che trovatisi nell’ edizione del 1 7 7 8 , furono incise d al
Libur.
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
143
Catal Pagani del 4838, 15 paoli.
Serie di Padova; — Cata l. ms. della Magliabechiana.
1818.
L
a
D
iv in a
C
o m m e d ia ,
edizione conform e al te­
sto Com iniano del 17 2 7 col Com ento del P.
V en tu ri. Livorno, 1 8 1 8 , 3 vol. in 12.
Catal. Piatti del 1820, 14 paoli.
E bert, n.° 5729.
1818.
L
a
D
iv in a
C o m m e d ia
. Firenze , Gabinetto di
Pallade, 1 8 1 8 , 4 c o l i n 3 2 . di 1 7 6 , 1 7 2
170 e 100 f a c . , con un ritratto di Dante in ­
ciso da Raffaello Morghen.
Graziosa edizione, che fa parto di una Collezione dei quattro
Poeti Ita lia n i. In principio del tomo prim o è la Vita di Dante del
Serassi ; il q u a rto , senza num erazione di tom o, contiene le Anno­
tazioni alla Divina Commedia.
No furono tira ti due esem plari in C arta fina d’ O landa con
m argini p i ù spaziosi, uno do’q u a li, e p r e c i s a m e n t e quello ricor­
dato nel Catal. B outourlin (III. n° 1017), fu acquistato dal signor
K irkup.
8
a 12 paoli, Catal. de’libr. di Firenze; — 5 franchi, Catal. Barrois di
Parigi del 1845.
1818
col Com ento di Giosafatte
Biagioli. Parigi, Dondey D uprè, 1 8 1 8 —1819,
3 vol. in 8., con un ritratto di Dante. 18 fr.
L
a
D
iv in a
C
o m m e d ia ,
Bella e nitida e correttissim a edizione , tira ta per alcuni esem­
plari in carta velina, che si vendevano 72 fran ch i, dedicala al conio
Corvetto m inistro di stato. L ’
editore si giovò di un Estratto delle
m
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
bellezze di Dante, lavoro inedito dell’ Alfieri (1 ), e pubblicò nuove
varianti tratte da un ms. della D ivina Commedia del secolo X IV ,
posseduto dal cavaliere S tu a rt, am basciatore d’ In g h ilterra alla
Corte di F rancia.
Il Biagioli, m orto a Parigi nel decem bre 1830, lasciò m olli
m ateriali per una nuova edizione di questo suo Cemento, col q u ale
si propose: 1 .° di rintracciare la ragion vera e naturalo di tutto ciò
che da D ante si dice dell’ altro m ondo, senza abbandonarsi ad a l­
legorie o ad allusioni stran e e ridicole; 2 .° di spiegare non sola­
m ente il concetto poetico , ma anche la forma onde gli piacque
v estirlo ; 3.° di d are u n ’interpretazione di tutti i passi difficili,
dagli a ltri cem entatori o non intesi e svisati, o saltali a piè p ari ;
4.o di notare le frasi e le parole p iù degne di nota ; 5.° di n o tare
ancora le bellezze dello stile e del num ero poetico, e finalm ente di
rid u rre alla m em oria dello studioso, applicandoli all’ o p p o rtu n ità,
i principii della gram m atica generale e ragionata.
Nell’ analisi che di questa edizione fece Francesco Salii n ella
R evue encyclopédique di P arigi ( I I I . 96—116, V ii. 174—175) la rac­
com andò grandem ente agli studiosi di D ante, dicendola un a gu id a
sicura ed illu m in ata p e r chiunque desideri rendersi fam iliari la
m aniera e lo stile del gran Poeta. Anche il Monti la lo d ò , rim ­
proverando per altro al Biagioli le poco discrete censure contro il
p . Lom bardi , che per quasi unanim e consenso riguardavasi d a
lungo tempo come il m iglior Comentatore di Dante. Vedi intorno a
ciò una Lettera del Monti al Biagioli, in data del 2 decem bre 1819,
pubblicala nel Giornale Arcadico, X L IX . 330—331. Della presento
edizione dettero ragguaglio anche i seguenti G iornali: Bibliot. h a i.
IV . 143-1 44; — Giorn. Enciclop. di N apoli, 1819, fascic. 2 e 3 ;
— Hermès di L ip sia , 1824, n.° 2 2 , fac. 1 3 4 -1 6 6 , artic. del sig.
W itte ; e Edinburgh R eview , febbr. 1818, fac. 4 5 3 -4 7 4 , a rd e ,
d 'Ugo Foscolo. Citerò a suo luogo le m olte ristam pe che se ne fe­
cero in Italia.
Catal. di libr. di Firenze, 80 a 90 paoli; — Catal. Stassin di P arigi,
1844, 36 franchi.
Gamba, n ° 401; —
— E bert, ii.° 5730.
France littér. del Querard; — Serie
(i) Vedi la serie a s tr a tti della
Parte.
Div.
di Padova;
Comm edia, §. Ili di questa Prima
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
145
1819
L a D i v i n a C o m m e d i a , col C om ento di G. Bia
gioli. M ila n o , Silvestri, 1 8 1 9 , 5 vol. in 8.
R istam pa della preced en te, citata dagli editori di Padova colla
data del 1820.
Testi di lingua del Gamba, n ° 401.
1819.
V enezia, per l'Andreo
l a , 1 8 1 9 , 3 vol. in 8. picc.
L
a
D
iv in a
Com
m e d ia
.
Sono i tom i I I I , IV e l ' del Parnaso Italiano ristam pato d all
’ Andreola.
Serie di Padova.
1819.
L a D i v i n a C o m m e d i a , con note del P. Pompeo
Venturi. P is a , Seb. N i s t r i , 1 8 x 9 , 3 vol. in
, 8. (.)
Sta nella Collezione de'poeti classici ita lia n i, 27 vol. in 18. Se
n e trovano esem plari in carta g ran d e , l’ uno de’quali è segnato
18 paoli sul Catal. Pagani del 1825.
10
a 12 paoli
Catal. de’ libr.
di Firenze ; — 9 fr.
Cat.
Barrois di Pa­
rigi, 1845.
1819.
L a D i v i n a C o m m e d i a , con Indici del Volpi. V e
n ezia , M o lin a ri, 1 8 1 9 , 2 vol. in 16.
Edizione eseguita su quella di Padova 1727, per c u ra di Lo­
renzo Pezzana.
9. fr. Catal. Barrois di Parigi, 1845.
(1) Sbagliano gli editori di Padova, dicendola in 8.
10
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
l i- 6
1819.
, edizione conform e al te­
sto C om in ian o, col C om ento del P. V e n t u r i .
L a D iv in a C o m m e d i a
F ir e n z e , Giuseppe
M a jo li,
1819,
3
vol.
in 18.
10 paoli, C a ta l. Pialli del 1820.
1819. *
con tavole in rame. Bo­
logna, per Gamberini e Parmeggiani , 1 8 1 9 —
1821 , 3 vol. in 4. gr. di V III—4 7 —2 3 8 , I V La D
iv in a
C o m m e d ia ,
2 4 3 e V I —2 1 2 fac.
7 o lire.
Bella edizione pubblicata in 9 fascicoli, dovuta alle cure d el
l’abate Filippo Machiavelli e conosciuta sotto il nom e di edizione
Machiavelliana. Dopo il frontispizio ch’è adorno del ritra tto di D an­
t e , le facce prelim inari contengono quanto appresso : D edicatoria
dell’editore A l Marchese Annibale L anzi di Bologna, u n Avviso dello
stesso ai le tto ri, la V ita di Dante di Paolo Costa, il Discorso del
conte Giovanni M archetti intorno alla prima e principale allegoria
del Poema di Dante ed una Descrizione dell'inferno. Vi sono, Canto
p e r C anto, gli argom enti in versi del G ozzi, e il lesto ha continuo
postillo m arginali di Paolo Costa, alle quali altre no aggiunse
1’ e d ito re , di Dionigi Strocchi, Giulio Perticari e G. B . Giusti. I l
prim o tomo si chiude con una Appendice alle note della prim a Can­
tica e con alcune Note aggiunte com pilate dal Costa con 1’ aiu to
dello Strocchi 0 del G iu sti. Il secondo tomo contiene la Cantica
del P urgatorio preceduta da una Descrizione del Purgatorio, e se­
guita da u n a Appendice alle note della seconda Cantica e in u ltim o
d a u n Discorso di Paolo Costa nel quale si dichiarano due luoghi con­
troversi della D ivina Commedia. Il terzo tomo contiene l’u ltim a
C antica, con u n a Descrizione del Paradiso ed u u a Appendice alle
note della terza Cantica.
Con questa edizione furono per la prim a volta pubblicale 101
tavole Dantesche inventate ed intagliale a Roma negli an n i 1806 e
1807 da Giovan Giacomo M achiavelli Bolognese, m orto in q u ella
EDIZIONI DIV. DELLA COMMEDIA
J47
città a ’16 di febbraio 1811. G rande m aestria nell’a r le e profonda
intelligenza del Poema si rivela in queste tavole del M achiavelli,
giudicate anco più belle di quelle bellissim e dell’ A ncora; e b a­
stino per ogni elogio queste poche parole del d’A gincourt, Frag
ments de sculpture antique en terre cuite, P a ris , 1814. « Lasciò (il
Machiavelli ) una raccolta di più di cento tavole intagliate su
disegni falli da lui m edesim o, sopra argom enti traili dalle tre
Cantiche della D ivina C om m edia, le cui bellezze profondam ente
sentiva. Queste ta v o le , che potrebbero nobilm ente decorare
u na nuova edizione di quel P oem a, rim angono tutto ra inedite
presso 1’ erede M achiavelli ». li sig. A rtaud nella sua Vie du
Dante ( fac. 598 ) ci fa sapere eh’ egli è possessore di quell’ esem­
p lare di esso tavole che il M achiavelli mandò nel 1810 al d’ Agin
co u rt a R om a; ed è codesto esem plare in form a di 4. b islu n g o ,
contenente 76 tavole in tu lio , 39 per l’in fe rn o , 37 per il P urgato­
r io , per il Paradiso nessuna.
F urono im pressi di questa edizione 60 esem plari in caria d i­
stinta.
Il sig. Vincenzio Berni degli Antonj pubblicò alcune Osser­
vazioni intorno alla presente edizione nel Giornale Arcadico, V ,
1 0 4 -1 1 2 , V II, 3 6 9 -3 7 6 , X , 123-132. Vedi anche a questo pro­
posito il Ricoglitore del 1820, V II, 67 e le Illustrazioni della Divina
Commedia in rettificazione e supplemento dell’ edizione Machiavel­
liana di Bologna, 1819, com pilale da Scipione C olelli, R ieti, tipo­
grafia Bassotti, 1822-1823, 2 volum i in 8 ., in lutto 354 facce. Q ue­
ste Illustrazioni concernono unicam ente all’ in fern o . A giudizio
del signor C olelli, il Comento dell’ edizion Bolognese è preferibile
a quei del Lom bardi e del B iagioli; p u re , secondo lu i, talvolta
manca del tutto dove è più necessario. e talvolta dice poco. Q uanto ai
d iseg n i, e’li crede interp reti non troppo fedeli dell’idea del P o e ta ,
e fa sopra ciascun di essi analoghe osservazioni. Ben altram ente
la pensò il Foscolo, il q u a le , dopo rilevato qualche difetto, cosi
si esprim e (Ediz. di Londra, 1 8 42, IV , 133-134): « Del rim anente
la Bolognese a me pare edizione d’ uom ini s a v i, ed utile a
chiunque attende allo studio più che alle dispute intorno al
Poema ». Vedi ancora l’ Jahrbucher di V ien n a , X X IV , 151—
161, articolo del sig. Schm idt.
Catal. Piatti del 1838 , 10 » paoli; — Catal. Branca di M ilano del
1833, 48 lire.
B runet, ti. 18; — Gamba, n ° 403; - Biogr. ita l. del Tipaldo, V,
11; — C atal, ms. della Palalina.
148
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
1819.
La D
C o m m e d ia ,
iv in a
illustrata di note da Ro­
mualdo Zotti. Londra, R. Zotti, 1819, 3 vol.
in 12.
R istam pa dell’ edizione del 1808, citata nel Catal. Molini del
1835, con il prezzo di 60 paoli.
1820. *
La
D
iv in a
C o m m e d ia ,
di
m ano
del Boccaccio.
Roveta, negli Occhi santi di B ic e , 1820—
1 8 2 3 , in 8. gr. di X X X I - 6 1 2 fa c c e , con una
tavola rappresentante i ritratti di D a n t e , del
Petrarca e del Boccaccio.
O pera divisa in tre tom i, che per ordinario si trovano r iu n iti
in u n sol volum e, im pressa dal sig. Aloisio Fantoni nella tipografia
eretta nella sua propria casa a Roveta, paesello della provincia di
Bergamo. Le facce prelim inari hanno un Proem io dell’ ed ito re
intitolato A i cultori del Divino Poeta ; seguono lo tre Cantiche senza
Comento veruno; quindi tre carie non num erale contenenti E m en­
dazioni proponibili al Codice, ed un fa c sim ile del Codice, sul cu i
verso sta scritto:
X IllI
F
SETTEM BRE
MDCCCXX
e l ic e m e n t e im p r e s s o
NELLE CASE DEI F
P
io
v ii
s a n t is s .
e
a NTONI
g l o r io s is s .
P
a pa .
I l ritra tto di D ante fu inciso sopr’ u n disegno originale ed
inedito di Gius. Bossi, che si conserva dal m archese Trivulzio.
Questa edizione è copia del Codice della Vaticana n.° 3 19 9
del quale parlerò a lungo nel Capitolo destinato ai Codici d ella
D ivina Com m edia. I vocaboli latinam ente scritti , le p erm u ta­
zioni di caratteri affini, i fio re n tin ism i, i raddoppiam enti e le
mancanze di lettere , le aspirazioni,per lo più tra sc u ra te , le m ol­
tissime aff eresi ed apocopi, e gli e rro ri stessi per fine che si leggo-
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
149
no nel Codice, si leggono pu re nella slam pa ; e sono diligentem ente
nolati dall’ editore nella prefazione. Dove inoltre si trovano a l­
cuni confronti con altri Codici, del marchese Trivulzio a lc u n i,
altri de’conli Grumelli ed Albani di Bergamo, uno di Santa Croce,
e quello già di Eugenio di Savoia, ora Palatino Viennese, o l’al­
tro di Monte Cassino. A lungo poi si discorre di alcuni v e rsi, i
quali sem brano di qualche sillaba o ridondanti o deficienti. Se a
questo si aggiunga, che il Codice dal sig. F antoni pubblicato p re­
senta talune lezioni non corrispondenti a quelle dei versi che
si trovano citati per entro il Consento del Boccaccio ch’è a stam p a,
molti dubbi devono n aturalm ente cadere sull’autenticità del mede­
simo. Com unque s ia , l’edizione ha pregio di molta accuratezza, e
q u an d ’anche si debba concordare che il Codice Vaticano non sia
lu tto scritto di mano del Boccaccio, non si potrà per certo contra­
stargli la sua q ualità di Codice antico e prezioso; e il sig. Fantoni
ne assicura tanta essere la correzione e tanta la copia delle varie
lezioni adatto nuove che lo d istin g u o n o , da dovergli sotto questo
rapporto cedere il prim ato ogni altro Codice più rip u tato .
P arlarono di questa edizione la Biblioteca italiana, X X II.
2 9 5 -3 0 0 , le E ffemer. letterar. di R o m a , V I. 1 3 7 - 1 5 7 , articolo del
sig. CI. C ardinali, la Revue encyclop. X . 452, X I. 577. od il Ja h r
bucher di V ien n a, X X IV . 151-161, articolo del sig. Schmidt.
« Vi sono esem plari stam pati in carte diverse, e con inchio
stri b ia n c h i, ro ssi, ec. quando le carte sono di tinte scure ;
bizzarria che non dà im pressioni nè belle a v e d e rsi, nè co
mode a leggersi » . Così il G am ba. E noto più particolar­
m ente che ne furono im pressi 23 esem plari num erali in carta
g r. velina in 4 . , uno de’quali vedesi citato in un Catalogue de
M . *** Paris , 1829, n.° 769.
Dopo il Poema stanno nell’ edizione del sig. Fantoni altre
Rim e d i D ante, delle quali parlerò a suo luogo.
11 prezzo d’ associazione era di 10 lire e 50 centesimi per gli esemplari
in caria o rdinaria, e di 21 lira per quelli in carta colorila. Ne'Cataloghi
di libri si vede segnala da 12 a 20 paoli.
B runet, II. 1 8 ; — Gamba, n.« 404; — Catal. mss. della Palatina e
della Magliabechiana.
•
L a D i v i n a C o m m e d ia ,
1820.
corretta , spiegata
e
di­
fesa dal P. Baldassarre L o m b a rd i, M. C . Edi-
150
zione
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
terza R om ana. Si aggiungono
le
note
de’ migliori Comentatori co ’ riscontri di famosi
mss. non ancor osservati. Roma, nella stam
peria de Romanis , 1 8 2 0 - 1 8 2 2 , 3 vol. in 8.
g r . , con due ritratti e tre tavole (1).
Ristam pa dell’ edizione Rom ana del 1815, con vari m igliora­
menti ed aggiunte cioè: 1 .° alcuni cangiam enti introdotti nel testo
della Nidobeatina seguito per la ram m entata edizione del 1815; 2 .°
un gran num ero di v a r ia n ti, tratte principalm ente da cinque cele­
b ri Codici della D ivina Com m edia, che l’ editore si è fatto carico
di descrivere nella sua Prefazione, cioè; il già ram m entato Codice
della Vaticana, n.° 3199, com unem ente credulo di pugno del Boc­
caccio; uno della Biblioteca Angelica segnato T. 6 . 2 2 ; uno d el
m archese Antaldo A ntaldi di Pesaro, sul quale lavorò ad estra rn o
le varianti la moglie del P e rtic a ri; od un altro conosciuto sotto il
nom e di Codice Gaetani, posseduto dal principe Enrico di S er
moneta; 3 .° la ristam pa del Discorso del M archetti sull’ A llegoria
della Divina Commedia già pubblicalo nell’ edizione di B ologna,
1819,
e degli Argomenti metrici di Gaspare Gozzi venuti alla luco
nell’edizione dello Z atta, 1757 ; 4.° finalm ente parecchie Note rac­
colto dai lavori filologici sulla D ivina Commedia del M o n ti, d el
P erticari, dello Stracchi, del Biagioli, di Paolo Costa e di S a l­
vatore B etti. P er cui la presente edizione è mollo al di sopra dello
altre due di Roma del 1791 e 1815.
Il medesimo sig. Belli pubblicò alcune Osservazioni intorno a
questa edizione nel Giornale Arcadico, X , 392-404-, X III, 2 3 7 2 47 . No parlarono pure le Effemeridi letterarie di R o m a, 11, 2 3 7 2 4 9 , e l’ Hermes di L ip sia, n ° X X II, fac. 134—166, articolo del
sig. W itte ; — J a hrbucher di V ien n a, X X V I, 3 9 -4 2 , articolo di
F . W olf.
Se ne trovano esemplari ¡11 carta grande azzurra. Gli?altiri in c arta
ordinaria sono segnati 40 e lino in 45 paoli nei Catal. de’libr. fiorentini.
Brunet, II. 18; — Gamba, 11.0 397.
1820.
La
D iv in a C o m m ed ia,
col C om ento del Biagioli.
(1) Sbaglia il Gamba facendone 4 volumi.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
151
Milano, Silvestri, 1820, 5 vol. in 1 6 g r ., con
ritratto.
i 5 I. 5o.
F orm a i tomi L X X X V I, L X X X V II o L X X X V III della Biblio­
teca scelta italiana. V e no hanno esem plari in caria v e lin a , duo in
caria tu rc h in a , e due in carta color di p ag lia; un a ltro in caria di
tre colori è messo 10 lire nel Catal. Silvestri di M ilano , 1824.
Brunet, II. 18.
1820.
L a D iv in a C o m m e d ia ,
col Com ento del P. V e n ­
turi. B assano, 1820, 5 vol. in 16.
Catal. Silvestri di M ila n o , 1824, 6 lire.
1820.
L a D iv in a C o m m e d ia ,
pubblicata da A. Buttura.
P a rig i, Lefevre, 1820, 3 vol. in 3 2 ., carta ve­
lina , con un ritratto di Dante e tre vignette.
A vanti al Poema vengono una prefazione, 0 lo n o te; quella
prendo 6 facce, queste 26. La presente edizione forma i prim i tre
tom i della Biblioteca scelta poetica italiana. Ne furono im pressi a l­
cuni esem plari in carta g ran d e , che costavano 15 fra n ch i.
4 fr. 50. Catal. Stassin di P a r ig i.
Brunet, II. 18; — F rance littér. del Querard; — Revue encyclop.,
VII. 175.
1821. *
L
a D iv in a
zione
C o m m e d ia ,
g ià ridotta a m iglior le­
dagli Accademici della C r u s c a , ed
ora
accuratamente e m e n d a ta , col C om ento del P.
Pompeo
Venturi.
F ir e n ze , presso Leonardo
152
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
Ciardetti, 1 8 2 1 , 3
vol. in 8. gr. di X X V I -
4 22, 423 e 456 fac. ( 1 ) .
Bella edizione in carta v e lin a , adorna d’ un ritra tto di Danto
inciso dal Lasinio figlio, d’ un Piano dell’ Inferno secondo il Ma
n ett i , e di due incisioni che si riportano al Canto 2 del P u rg ato ­
rio e al 26 del P arad iso , disegnalo da Carlo Falcini e inciso dal
Lasinio figlio. Nei prelim inari del tomo I si contiene la P refa­
zione dell’edizione di Lucca, 1732, e la Vita di Dante di L ionardo
A retino.
Un esem plare in carta velina g rande che si trova nella Pala­
tina di F iren ze, porta stam pale sopr’ una caria bianca posta al
principio le seguenti parole: Copia scelta cilindrata per S . A . I. e R .
Ferdinando I I I , Granduca di Toscana: e uniti al medesimo esem ­
p lare sono i disegni originali delle duo figure per il P u rg ato rio ed
il P aradiso.
Segnata dai 50 fino ai 60 paoli ne’ C atal. de’ libr. di Firenze, e 36 lire
nel C atal. Silvestri di M ila n o , 1824.
Catal. Boutourlin, II. n ° 1178; — C atal. ms. della Palatina.
1821. *
L a D iv in a C o m m e d ia ,
con Annotazioni. Firenze,
d a l G a b in etto a ll in segn a d i P a llad e , 18 2 1,
in 8. g r. a 2 co lo n n e , di v - 1 4 6 fac.
Edizione com patta , form ante p a rte , m a con num erazione d i­
s tin ta , del Parnaso classico ita lia n o , un grosso volum e in 8 . pub­
blicato dall’ ¡stesso libraio e segnalo 40 e fino 60 paoli nei Ca­
lai. fiorentini. So ne trovano esem plari in carta velina.
È adorna d’ un ritra ilo di D an te , che ù copia di quello del
M orghen, disegnato dallo Scotti e dal medesimo inciso. I prelim i­
n a ri hanno un Avviso ai lettori e la Vita di Dante scritta da P ie
r a n tonio Serassi. Le Annotazioni stanno in fine del Poem a, 0 p ren ­
dono le fac. 123—146.
Il
testo adottato in questa edizione fu quello del p. Lom ­
bardi con alcune varianti che l’editore attinse dal lesto degli
( i ) i l Brunet (il. 18 ) attrib u isce, per distrazione, all'edizione presenle la data del 1823 .
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
153
Accademici. Le annotazioni furon prese d all’edizione Rom ana del
1810 e da quella dell’an co ra.
Catal. m s. della Palatina.
1822. *
L a D i v i n a C o m m e d ia
, col C om ento del P. Bal­
dassarre L o m b a r d i, M. C. ora nuovam ente a r­
ricchita di m olte illustrazioni edite
P a d o v a , tip o g ra f. d ella
M in e r v a ,
e inedite.
18 22,
5
vol. in 8. g r. di X X V - 7 4 7 , 799, 845 , II- 430
e X II -574 fac.
3 6 lire.
Se ne tirarono 1500 esem p lari, de’quali 100 in caria g r. sotto
im periale fioretta. F urono editori Giuseppe Campi, Fortunato Fe­
derici e Giuseppe M affei, soprintendendo alla esecuzione tipogra­
fica Angelo Sicca, d ire ttore della tipografia, che vi poseogui cura
e riuscì a rendere 1’ edizione correttissim a.
Edizione con note di v a r i, la m ig lio re, di tutte le m oderne
edizioni della D ivina C om m edia, nella quale vedonsi ristrette
in poco le diverse opinioni d e 'p iù accreditali Comentatori mo­
d e rn i, cioè M agalotti, L a m i, Itoltari, Torelli, D ionisi, Peraz
z in i, Strocchi, Lam predi, P a ren ti, de R om anis, M achiavelli, de
Cesare, Rosa M orando, Scolari, di Costanzo, M archetti, Cancel­
lieri, R ossi, Salvatore B e tti, e , più che d’ogni a ltro , del Lom ­
bardi, al Comento del quale 1’ universale suffragio assegnava il
p rim ato fra qu an ti il secolo ne avea fino allora veduli. Q u a n l o alla
lezione seguirono gli e d ito ri, com’ essi medesimi dicono nella lor
p refazione, quella della Nidobeatina secondo le edizioni Rom ane
del 1791 e 1815 dalle quali era stata codesta lezione ad o ttata,
soltanto facendovi pochi e leggieri m utam enti suggeriti dal con­
fronto fatto con qualche Codice riputatissim o , non che colle più
eccellenti edizioni, specialm ente quelle degli Accademici, del Pog­
g ia li, del Biagioli e del Machiavelli.
L ’ ordine delle m aterie che vi si contengono è il seguente:
v o l. I. Dedicatoria degli E ditori a Vincenzo Monti ; - Pre­
fazione degli E ditori della M in erva , nella quale si dà u na breve
descrizione dei Codici di cui si servirono per le loro edizioni il
P o g g iali, il de Rom anis ed il Biagioli ; - Prefazione del Lom­bardi
154
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
Segue la prim a C a n tic a, con una tavola rap p resen tan te
l’ Inferno Dantesco.
v o l. II. I l Purgatorio, con una tavola rap p resen tan te il P u r­
gatorio.
T. III. Il Paradiso, con una tavola rapp resen tan te il P a ra ­
diso.
v o l. IV . in tito la to :
Il Rimario della Divina C om m edia di D ante
Alighieri. L ’ Indice delle voci del Poema citate
dalla Crusca , e quello de’ nomi proprj e delle
cose notabili.
In principio un Avviso ai lettori degli editori che pren d e 2
facce; quindi il Rim ario che è quello di Carlo Noci già ristam ­
palo anche dal Volpi e dal de Rom anis. L'Indice delle voci fu com­
posto dal M ocenigo; quello de’nomi proprj è copiato d all’ edizione
Rom ana del 1815.
v o l. V . intitolato :
L a Biografia
di D ante A lig h ie r i, V a rie
il­
lustrazioni della Divina C o m m e d i a , ed il C a ­
talogo cronologico delle edizioni.
E si com pone come appresso: A l cortese lettore gli E ditori della
M in erv a , fac. V —X ; — Indice delle materie contenute in questo
quinto volume, fac. X I—X II; — R itr a tto di D ante ; — Vita di Dante
A lighieri, composta da Giovanni Boccaccio diversa dall'edita, e tratta
da un Codice del M C C C C X X X V II, appartenente al cavaliere che fu
Giuseppe Bossi pittore milanese, pubblicatasi per la prim a volta in
M ilano da Luigi M ussi nel M D C CC 1X, fac. 1 - 4 4 ;— Vita di Dante
Alighieri scritta da Lionardo A retin o , preceduta da un Proemio
del medesimo a u to re , ed illu stra ta dagli editori con qualche no
terella storica , fac. 4 5 -6 5 ; — Vita di Dante Alighieri scritta dal
cavaliere Girolamo Tiraboschi, con noto in piè di pagina del T ira boschi medesimo , ed altre in fine , segnale con m aiuscole, del
de R o m an is, tra tte dall’ edizione del 1815 , che vanno dalla fac.
66 alla fac. 135 ; — Lettera di un Accademico della Crusca (m onsi­
gnor Gio. Bo ttar i ) scritta ad un altro Accademico della medesima,
fac. 1 3 7 - 1 5 5 ;— Di un antico testo a penna della Divina Comme­
dia di Dante con alcune annotazioni sulle varianti lezioni e sulle po-
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
155
sitile del medesimo, Lettera di Eustazio Dicearcheo ( l'a b a te di
Costanzo) ad Angelio Sidicino, in data di Monte Cassino, 15 luglio
1800, fac. 1 5 7 -2 6 8 ; — Canto di messer Bosone da Ugobbio, fac.
269-274 ; — Canto di messer Pietro di D ante, fac. 275»-279; — La
Visione del Monaco Alberico riscontrata coi luoghi di Dante che le sì
avvicinano; fi preceduta da un avvertim ento dell’ Editore romano
sig. de Romani.«, nel quale si D o lan o gli erro ri incorsi nella ver­
sione italiana giù pubblicala dall’abate Cancellieri a motivo del
l’ incuria dell’ am anuense a cui il Cancellieri aveva commessa la
copia dell’ originale latino esistente nella Biblioteca Alessandrina ;
ai riscontri co’ luoghi di D ante avvertili già come paralleli dal
Dollari o dal p. di Costanzo , altri ne aggiunsero gli e d ito ri, po­
nendoli insiem e co' prim i sotto il lesto d ’A lberico. Dopo la Vi­
siono seguono due Lettere del cav. Gio. G herardo de’Rossi al­
l’ab ate C ancellieri, e due di questo in risposta, scrittesi da que­
sti eruditi nel corso dell’ aprile 1815, nelle quali si traila la q u i
stione se I’ A lighieri abbia veram ente tolto dalla relazione del Mo­
naco Cassinense l’ idea del P oem a. Queste Lettere sono precedute
da una breve dichiarazione del de R om anis, e seguile da un opu­
scolo del medesimo in tito la to : Conclusione circa l’ originalità della
Divina Commedia, prendendo per tipo la Cantica dell'Inferno. Sie
gue delle idee de'pittori sul medesimo particolare. T utto ciò prende
le fac. 281-368; — Esame delle correzioni che pretendeva doversi fare
nella edizione originale del 1791 il veronese monsignor canonico Gio.
Jacopo de’ marchesi Dionisi ne’suoi Blandim enti funebri, fac. 3 6 9 390 ; — Dello stile di D ante, elogio del sig. Filippo Rosa Morando.
Della cagione per cui abbia Dante voluto a questo suo Poema dare il
titolo di Commedia, p arere del m edesim o, fac. 3 9 1-3 9 4 ; — Della
prim a e principale allegoria del Poema di Dante , discorso del conto
G iovanni M archetti, fac. 395-415; — Breve trattalo sopra la forma
posizione e misura d e li Inferno di Dante A lighieri, fac. 41 7 -4 2 6 , a r­
ticolo firm ato P . G. D. R. (Giuseppe del Bosso ), estratto dall’edi
zion dell’ Ancora ; — Esame della Divina Commedia di Dante di
Giuseppe di Cesare , fac. 4 2 7 -4 7 0 ; questa ristam pa non contiene
che i duo prim i d isc o rsi, 1’ uno sull’ idea e condotta della Divina
Commedia, l’ altro sullo stile; — Lettera del dottore Giuseppe B ian­
chini di P r a to , scritta da esso ad un Religioso suo am ico, nella
quale si dimostra che la lettura di Dante A lighieri è molto utile al
predicatore, fac. 4 71-479; — Dell’ amor patrio di D ante, ap o lo g ia
del conte Giulio P e r tic a r i, fac. 4 8 1 -5 3 2 , con giurile ed em enda­
zioni dell’ a u to re ; — Dantes Aligherius, ode a lc a ic a del prof. ab.
*56
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
Svegliato, fac. 533-535 ; - Serie dell' edizioni della Divina Comme­
dia che giunsero finora a nostra notizia, disposta per ordine cronolo­
gico ed illustrata con osservazioni bibliografiche, fac. 5 3 7 -5 7 4 ; è i 1
lavoro del V o lp i, arricchito già dal de Rom anis e dagli editori
della M inerva, accresciuto e corretto , grazie principalm ente (corno
essi dicono) al cultissimo sig. marchese G. G. T rivulzio.
Questa edizione è giudicata com unem ente per la m iglioro dal
principio del secolo in p o i. Ne fu dato conto nell’ Antologia,
X X III. 9 2 -9 6 . e nel Jahrbucher di V ienna, X X V I. 4 2 -4 4 a rti­
colo del sig. F erd. W olf. È anche da vedersi in proposito ciò che
no scrisse il Foscolo nell’ edizione di Londra, 1842, IV . 134-140.
È segnala da 60 a 80 paoli nei Cataloghi di Firenze, e 48 lire in un
Catalogo della M inerva di P a d o va , 1844. Un esemplare in carta grave è
portalo lino a 160 paoli nel Catal. Passigli del 1835.; un altro fu venduto
46 fr. a Parigi nel 1844, Catal. Graziano, n.« 516.
B runet, li. 18; — Gamba, n ° 405 ; — Catal. Boutourlin, II. n ° 1179;
— Catal. mss. della Palatina e della Magliabechiana.
1822. *
con illustrazioni. Prato,
tipogr. V annini, 1822, 5 vol. in 16. di 39 5
3 1 9 e 3 5 o fa c., con un ritratto di D ante.
L
a
D
iv in a
C o m m e d ia ,
Edizione eseguila sopra la F iorentina del 1817, della dell’ An­
cora. Nelle 92 prim e facce del volum e prim o si contengono le d i­
verse illustrazioni che si trovano nel vol. IV della ram m entata
edizione, cioè la Vita di Dante di Lionardo A retino, il Trattato sul
l’ Inferno di D ante del sig. del R osso, il Discorso sul Canto IV
dell’in ferno del conte N apione, e il Discorso intorno all’ allegoria
della Divina Commedia del M archetti. Le annotazioni posle alla
fine di ogni volum e sono in parto tolto al Comento del V en tu ri.
12 paoli Catal. di Firenze.
1823. *
L
a
D
iv in a
C o m m e d ia .
r o l, a spese d i
Londra, presso G. Cor
G. Pickerin g, 1823, 2 vol.
in 4 8 ., in tutto 5 7 4 fac.
10 scel.
Graziosa edizione in carattere m ic r o s c o p ic o , facienlo parte della
collezione intitolata M iniature classics, dedicala dall’ editore al
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
157
conte Spencer. H a il frontispizio ornato di fre g i, e un ritra tto di
Danio intagliato da IL Grave su quello del M orghen.
Ne furono impressi 25 esem plari in carta della C h in a , e 6 in
p e r g a m e n a . Uno di questi ultim i esiste nella Biblioteca Reale di Pa­
rigi ( Van P r a e t , V I. 89 ).
40 paoli, Catal. Piatii del 1838.
Brunet, II. 1 8 ; — Low udes, II. 54i ; — London Catal. fac. 3 8 1 ;— Ca­
tal. ms. della Palalina.
1823.
La
D iv in a
C o m m e d ia ,
con note di d iv e rsi, per
cura di Antonio Buttura.
Sta fra le Opere poetiche di D a n te , pubblicate a P a rig i, stamp.
di G. D idot, a spese di Lefevre , 1 823, in 2 vol. in 8 . , con uu
ritratto ed u n a incisione. L ’edizione è b e lla , e ve ne sono esem­
plari in caria grande.
Delle, note, talune sono stese dal B u ttu ra , e talune ei le prese
da altre opere di D ante m edesim o, dal Boccaccio, dal Lom bardi
e dagli Accademici della Crusca.
Ne parlò il Salii nella Revue encyclop., X IX . 461. e F erd. W o lf
nel Jahrbucher di V ien n a, X X V I. 48-49.
36 paoli, Catal. Masi del 1834; — 25 paoli, Catal. Molini del 1839;
— In Francia, 8 franchi.
B runet, li. 18; — F rance l itté r. del Q uerard.
1823. *
La
D iv in a
C o m m e d ia
, giusta la lezione del C o­
dice Bartoliniano. U dine, pei fratelli M a t
tiuzzi , nella tipografia Cecile , 1 82Ò— 1 827,
tom . 4 in 3 vol. in 8., di X V I I I - L X X I I - 5 5 o,
2 7 2 - 2 6 5 , L I - 7 9 0 e 3 2 5 fac.
24 lire.
C orretta ed accurata edizione dovuta all’ abate Quirico V i
viani, falla sul Codice Bartoliniano. V i sono esem plari in carta
grave e in caria velina g rande in form a di 4. U n o , u n ic o ,
in p er g a m en a , è posseduto dal sig. Pietro del Turco Oliva di Aviano
(V an P ra e t, X . 1 9 6 ). Un secondo frontispizio dice co si:
158
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
Il codice Bartoliniano della Divina C om m e­
dia di Dante Alighieri , col riscontro di L X V
testi a penna e delle prime edizioni; aggiuntovi
gli argomenti del Codice Trivulziano scritto nel
M C C C X X X V I I e i fram m enti latini del Codice
F o n tan in ian o , per opera di Quirico Viviani.
Contiene quanto appresso :
v o l. I. D edicatoria degli editori A lla nobilissima donna A nna
di Schio Serego A lighieri; — Lettera al marchese Gian Giacomo T ri
vulzio , in cui è descritta la storia del Codice B arto lin ian o , con
varie notizie sulla D ivina Commedia e sugli ultim i giorni d i
D an te; — Saggio di caratteri dei tre Codici B artoliniano, F o u tan i
niano e T rivulziano segnato di n.° 2 ; — Tavola de’ testi a penna ed
a stampa (77) consultati per la presente edizione, registrati se­
condo l’ordine delle città e librerie pubbliche e p rivate che p u r si
tenne in esam inarli. A questa tavola si aggiunge la descrizione di 3
Codici di Breslavia e di due dell' I. B. Biblioteca di B rera; — A r­
gomenti de" capitoli della Divina Commedia , tratti dal Codice T ri­
vulziano di n.° 2; — Rame della grotta di Tolm ino rappresentante
il Poeta in atto di m editare e di sc riv e re, disegno di Giov. Da
r if, incisione del Lose; — Testo dell'inferno, secondo il Codice Bar­
toliniano , con la corrispondente lezione adottata dalla C ru sc a,
col ragguaglio delle lezioni degli altri Codici e con note biolo­
giche e critiche ; — Frammenti inediti dell’inferno in versi esametri
la tin i, traili dal Codice Fontaniniano e per la prim a volta pubbli­
cali (com e pure gli Argom enti del Codice T rivulziano) insiem e
con una Lettera dell’ editore al com m endator B a rto lin i.
v o l. II. Il P urgatorio ed il Paradiso.
v o l. I II. P arte I. Prefazione in form a di lettera al m archese
T rivulzio, in cui si risponde ai critici del Codice B artoliniano, e
si rendo ragione del terzo volum e di a g g iu n ta ;— Ragionamento
estetico sulla Divina Commedia di Francesco T o rli, tratto dal P ro­
spetto del Parnaso italiano; — Il Secolo di D ante, Comento ¡sto­
rico di F erdinando A rrivabene m antovano, che servo a ll'in te lli­
genza della storia della D ivina Commedia.
P arte II. Dizionario etimologico Dantesco compilalo da Q uirico
V iv ia n i, nel quale si spiegano le orig in i e i significati delle p a­
role volgari usalo da D ante, coi nomi corrispondenti che si hanno
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
159
no’ vari dialetti ita lia n i, e particolarm ente in quelli d e ll'Ita lia
settentrionale ; — Ìndice del Comento storico di F . A rriv ab en e; In ­
dice dei canti e versi della Divina Commedia presi in esame nel Se­
colo di Dante; — Indice cronologico ; — Indice geografico; — Indice
storico; — Autori allegati; — Em endazioni tratte dal Convito, edi­
zione P o g lian i, 1826 ; — Supplemento alla Tavola de' testi a penna;
— E rrala.
La Prefazione del vol. I l i fu anche stam pala separatam en te,
o form a un volum etto in 8. di X X X fac. con questo tito lo : D i­
scorso di Quirico V iv ia n i, in cui si dà contezza del terzo volume
aggiunto al Dante B artoliniano, e si giustifica il sistema adottato
nel testo contro le opinioni di alcuni critic i, compreso il celebre Ugo
Foscolo, U d in e , fratelli M attiuzzi, 1827. Essa dello luogo ai se­
guenti opuscoli:
Intorno al Codice Bartoliniano. U rban o L a m
predi al direttore dell’ Antologia. (Antologia,
X V I I , A . 1 5 6 - i 4 (3 ).
Cento osservazioni al Dizionario etimologico
delle voci Dantesche del sig. Quirico V iv ia n i ,
Torino, Pom ba, i 8 3 o, in 8. di 72 facV arianti stilla C om m edia di Dante Alighieri
del Codice Clarecini in confronto del Bartoli­
niano. P a d o va , tipogr.
8. di 16 fac.
Cartalier, 1 8 3 9 , in
Di questa edizione fu parlato nei seguenti G iornali : Antologia,
X X III, lì. 69 -7 4 e X X X III, A. 2 7 -3 4 ; — Bibliot. Italiana, X X IX ,
138-143, X X X IV , 173-187, 318-341 e X L IX , 301-307; — G az­
zetta di M ila n o , appendice del n.° 53 del 1 824, articolo firm ato
Trussardo Calepio; — Revue encyclopédique, X X III, 6 1 9 -6 3 3 , a r­
ticolo del S alii; — Jahrbucher di V ien n a, X X V I, 4 4 -4 8 , articolo
di F . W olf.
Il
prezzo d’ associazione fu di lire 24 per gli esemplari in carta qua­
d re tta , 29 per (inetti in carta fioretta e 55 per quelli in carta sotto im ­
periale. I Cataloghi di librai segnano i primi da 48 fino a 55 pao li, i se­
condi da 60 a 70, gli ultimi da 410 a 120.
B runet, 11. 19; — Gam ba, n,« 406; — Biogr. Hai. compilata dal Ti
paldo, li. 190; — Catal. mss. della Palatina e della Riccardiana.
160
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
1824.
L ’ I n fern o
colla interpretazione dei passi oscu­
ri e difficili,
di J. C.
T a rv e r ( con la ver­
sione francese a fronte). Londra, Knight (D u
lau), 1824, 2 vol. in 8. picc.
1 1. steri. 1 scell.
V edi più avanti la Serie delle traduzioni francesi.
London C atal. fac. 381.
1824.
L
a
D
iv in a
C o m m e d ia
, con
note
raccolte
da
F r. Ambrosoli. M ilano, Bettoni, 1824, 3 vol.
in 3 2.
Q uesta edizione en tra nella Raccolta di Poeti classici italiani
antichi e moderni, con le Notizie sulla vita e le opere di ciascun
a u to re , M ilano , 1822-1827 , 64 vol. in 32. Se ne trovano esem­
plari in carta fine.
C atal. de'libr. di Firenze di libr. dai 9 ai 10 paoli.
1824. *
Bellezze
della Divina
Com m edia.
Dialoghi
d ’ Antonio Cesari, P. D. O. Verona, tipogr. d i
Paolo L i b a n t i , a spese dell Autore, 18 2 4 —
1 8 2 6 , 5 vol. in 8. di X I V - 6 6 6 , V I I I- 6 0 4 e
648 f a c . , più una Appendice di 178 fac. c o n ­
tenente l ' indice generale.
In quest’ opera sta lutto il lesto del Poema di D ante. Il celebro
illu strato re ba seguitato le edizioni di Padova, 1822 e Udine 1823,
consultando ancora un Codice della Biblioteca del m archese Ca
pilupi di V ero n a. In fronte del prim o volum e è u n a D edica­
toria del Cesari al conio Cesare di C astelbarco, quindi un Proe­
m io, eh’ è premesso anche agli a ltri duo volum i seguenti. A l-
EDIZIONI DELI.A D IV . COMMEDIA
JC 1
esemplari furono im pressi in carta lin a , ed alcuni in carta gran ­
de velina.
Vedi intorno a questo lavoro: Antologia, X X III, 9 6-99 ; X X X V
2 4 -2 9 , articolo di Giuseppe Manuzzi sulla vita e lo opere del p a­
dre C e s a ri;— Bibliot. Ita lia n a , X X X V I, 7 8 , X X X IX , 162-187,
XLV, 158-163; — Giorn. Ligustico, I, 3 8 - H , 138-148, 264-271,
articolo Ormato Spotorno; — Opuscoli letter. di Bologna, fase. 1. fac.
17; — Giorn. delle Provincie Venete, 1828, t. xiv. Quivi si difende
il lavoro del Cesari dalle censure della Biblioteca Italiana. Può ve­
dersi anche u n articolo del Nuovo Ricoglitore di M ilano, 1828, fac.
6 0 9 -6 1 2 , intitolalo Brano di lettera di Urbano Lampredi, data il
24 giugno 1828.
Catal. di libr. 36 a 48 paoli. Un esempi, in carta g rande, 100 paoli
è messo nel Catal. Molini del 1834.
B runet, 11. 19; — G am ba, n ° 407; — Catal. ms. della Palatina.
1825. *
L
a
D
iv in a
C o m m ed ia .
M ila n o , per Niccolò
Bettoni, i 8 a 5 , 5 vol. iti 8. gr. di X X X I
3 16 , 5 4 2 e 3 4 6 fac., con un ritratto di Dante
disegnato dal Bossi e inciso da G. Garavag
li
a•
Edizione che fa parie della Biblioteca classica antica e moderna
edita dallo stesso. Ne furono tirati 60 esem plari num erali in
caria velina scelta. Il n.° 30 esistente nella Palatina di Firenze
è unico nel suo genere in q uesto, che in fronte del prim o vo
lu m e ' vi si trova una Prefazione dell’ editore di 4 fac. in data
di M ilano 16 luglio 1828, diretta A Sua A ltezza Imperiale e Reale
Leopoldo I I , Gran Duca di Toscana.
Le facce prelim inari del prim o volume racchiudono un a De­
dicatoria del Bettoni al conte Giulio P e rtic a ri, in data di Milano
1 gen najo 1825, e la Vita di Dante di Paolo Costa. Si ha dalla de­
dicatoria che alla presente edizione presiedette Vincenzo M onti, il
quale si stette alla lezione adottala dagli editori Padovani del 2 2 ,
aggiugnendovi alcuno v aria n ti tratte dalla B artoliniana, non che
dalla sua Proposta. Le note in pii> di pagina son com pendiale dai
più celebri Conienti, meno aléune inedite del M onti, del conte Per11
162
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
ticari e della contessa moglie di lu i. Si ripubblicarono gli arg o ­
menti in versi del Gozzi.
Catal. Pialli del 1838, 30 paoli; — Esempi, in carta gr. SO fr., B rinici,
11. 19.
1825.
La
D iv in a
C o m m e d ia ,
con brevi annotazioni.
F ire n ze , 1825 , 3 vol. in 3 2 .
9 a 12 paoli C atal. d i libr.
1825. *
L
a
C o m m e d ia
di Dante Alighieri illustrata da
U g o Foscolo. Londra, Gugl. Pickering, 182 5 ,
t. I., in 8. di X X X I I - 4 5 5 fac.
18 scell.
Di questa edizione, che doveva essere in 5 volum i, non fu p u b ­
blicato che il prim o conlenente il Discorso sul Usto, ristam pato nel
1827 a Lugano, vol. 2 in 16. gr. (V edi il Cap. S tu d i critici). È
stata poi ripresa parecchi anni dopo m orto il Foscolo e com pita
puro in Londra sul m anoscritto originalo di lu i, come direm o
a ll’ anno 18'^2.
Brunet , II. 19; — Lowudes , II. 541 , 12 scell.; e 18 un esempi, in caria
g r .; — London Catal. fac. 381 ; — C ata l. m s. della Palatina,
1826. *
L
a
D iv in a
C o m m e d ia .,
con brevi e chiare note
( d i Paolo C o s ta ) . Bologna, pei
tipi Gani
berini e Parm eggiani, 1826, 3 vol. in 4 . di
4 6 —2 4 5 II- 9 .48 e I V - 2 1 6 fac.
R istam pa dell’ altra edizione di Bologna, 1819-1824, con lo fi­
guro di Gio. Giacomo M achiavelli, 0 con qualche cosa di nuovo,
cioè: 1.» , una D edicatoria, in data di P e sa ro , 1825, intitolata da
don Filippo de’ Machiavelli A ll'A ltezza Reale di Don Carlo di Bor­
bone Infante di Spagna, Duca di Lucca, Viareggio ec. ; 2 .“ alcuno
nuove Note, e i num eri alle terzine ; 3 .° u n a Appendice di Salvatore
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
163
Belli alle noie della prim a e della terza C antica. In fine d ’ ogni
volume deve trovarsi u na carta non n um erala per l ' E rrala. V e­
dasi in proposito una Lettera di Paolo Costa a Salvatore B etti,
inserita nell’ edizione delle Opere del Costa fatta in Firenze, 1839,
IV, 291-293.
Trovasi d’ordinario legala in u n sol v o lu m e , e con solo u n
frontispizio in p rincipio; quindi lo sbaglio del B runet ( I I , 19)
d’ indicarla duo v o lte , prim a in 3 vol. al prezzo di 40 f r . , poi
in uno solo al prezzo di 20 fr.
C atal, ms. della Magliabechiana;— C atal. d i libr. 80 a 90 p a o li;— Vcnd.
10 fr. a P a rig i nel 1844, Catal. G rattino, n ° 517.
1826.
L
a
D
iv in a
C
o m m e d ia
,
col Com ento
del V e n ­
turi. Bussano , G. Remondi ni , 1826, 3 vol.
in 16.
5 lire.
Catal. Remondini del 1830.
1826.
La D
iv in a
C
o m m e d ia ,
col C o m e nto del P. V e n ­
turi, edizione conforme al testo Cominiano del
1727. Firenze , Leonardo Ciardetti , 1826 ,
5 vol. in 18. gr., con ritratto e piano dell’ In­
ferno.
In fronte h a la Vita di Dante di Lionardo A relin o .
Catal. d i libr. 10 a 15 paoli.
1826 .
La D
iv in a
C o m m ed ia ,
con
*
brevi note di Paolo
Costa. Bologna, dalla tipogr. Cardinali e
F r u lli, 1 8 2 6 ,
448 e 4 1 5 fac.
3
vol. in 12. di X X V I - 5 6 2 ,
164
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
R istam pa, ancor q u esta, dell’ eài'/.ione Machiavelliana di Bo­
lo g n a , 1819, n uovam ente riveduta ed accresciu ta, dicono gli
editori nel loro Avviso ai lettori. E si giovarono di alcune an n o ­
tazioni favorite loro da Salvatore B etti o dal Biondi. Se ne trovano
esemplari in carta v elin a.
F u presa in esame nel Giorn. Ligustico, I, 227.
B runet , ti. 19; — Catal. mss. della Palatina e Magliabechiana .
1826. *
li Parnaso Italiano , ovvero i quattro poeti
celeberrimi italiani, D a n t e , P e tr a r c a , Ariosto
e Tasso. Edizione giusta gli ottimi testi anti­
chi, con note istoriche e critiche. Lipsia, E r ­
nesto Fleische r , 1826, in 4 * picc.
4 tali.
Edizione com patta a 2 colonne, intrapresa da Adolfo Wagner.
In principio trovatisi alcuni sciolti intitolali A l Principe de’ Poeti
Goethe, a cui si dedica il libro ; segue u n ’Introduzione, e q u in d i
i q u attro poeti incisi da C. A. Schwerdgeburth su quelli di
Rafaello M orghen. Poem a di D ante occupa 235 facce di n u ­
merazione se p a ra ta , più X X III facce prelim inari contenenti u n
Saggio sopra D ante A lig h ieri. In line del volume è stato posto u n
breve Comento su lla Divina Commedia, lavoro accuratissim o, per
quanto dice il sig. Giuseppe P ie c i, che occupa 48 facce non n u ­
m erate di carattere m inutissim o.
L ’ edizione è b e lla , ma passa per poco c o rre tta , nonostante
le proteste fatte nell’introduzione dall’ editore di non aver omessa
diligenza per dare un testo corretto e p u ro . Vedi quel che se no
dice nella Bibliot. Ita lia n a , X L V I, 201-204. In line del Saggio
ram m entato qui sopra parla il sig. W ag n er di u n a Bibliografia
Dantesca e di un Indice delle voci e cose trattate , quella 0 questo
da esso c o m p ila ti, ma non facienti parte della presente edizione,
e a quel che pare inediti tu tta v ia .
Catal. ms. della Palatina.
1826-27. *
L a D iv in a C o m m e d ia
di
, con
Gabriele R o ssetti, in
Com ento
analitico
6 volumi. Londra ,
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
John Murray, 1 8 2 6 - 1 8 2 7 ,
lx x x iij-4 o 8 e x I v i j- 5 6 o fac.
2 v o l.
165
in 8. di
2 sterl.
Bella edizione ; 6 volum i si p ro m ettev a n o , 2 soli se ne p u b ­
blicarono. I prolegom eni del prim o volum e h anno q u anto ap ­
presso: Dedicatoria dell’ A utore a G iovanni H ookham , consigliere
privato di S. M. B ritan n ica; Prefazione; Vita di Dante com pilata
sopra le più antiche; ed in ultim o un Discorso prelim inare intorno
al senso m orale del Poema di D ante. Seguono i prim i X I Canti
dell’ in fern o , tu tti analizzali 0 com entali terzina per te rz in a , 0
talvolta verso per verso , con più una illustrazione a mo’ di pa­
rafrasi posta in piè di pagina. Inoltre ogni Canto è seguito da
inflessioni nelle quali s’ indica com’ e’ debba intendersi secondo
l’alleg oria, di note addizionali e di Dichiarazioni che danno la
spiegazione secondo la lettera . Il volume si chiudo con una Disa
mina del sistema allegorico della Divina Commedia. I prolegom eni
del secondo volum e contengono una Dedicatoria dell’ autore a
E doardo D avenport m em bro del P arlam ento , una Prefazione, u n
Discorso p re lim in a re , duo P iani dell’ inferno ed alcuno Nozioni
intorno all' Imperatore Arrigo di Lussemburgo nelle quali si fa
strada a p arlare del senso storico e politico del Poem a. Seguono
gli altri Canti dell’ In fe rn o , dal dodicesimo all’ ultim o, com entati
ed illu strati come nel prim o v o lu m e , meno la parafrasi in prosa.
E si chiude il volum e con u n a continuazione della Disamina del
sistema allegorico.
Di questo lavoro del Rossetti parlarono i seguenti giornali :
A ntologia, X X V , 5 - 1 7 , X X X III, 3 -2 0 ; — Biblioteca Italiana,
X L III, 1 86-194; — Revue encyclopédique, X X X IV . 1 46 -1 4 9 , a r ­
ticolo del Salfi ; — Giornale delle provincie Venete, 1826, n.° 62, a r ­
ticolo del sig. V a le d o n i;— L itterary Gazette di L o n d ra , 1826,
fac. 8 , e 1828, fac. 1 0 4 ;— Foreign Review , 1830, \ , 4 1 9 -4 4 9 ;
— Edinburgh Review, LV , 531-555.
Contro le idee del R ossetti, anche a giudizio degl’ im parziali
o r un po’troppo fantastiche, or u n po’ troppo sistem atiche, in ­
sorsero critiche un po’ troppo acerbe. Alle q u a li, ed in specie
a quelle contenute nell’ articolo del Foreign Review di sopra ram ­
m entato, rispose l’autoro nelle Osservazioni sullo spirito a n ti-pa
pale che produsse la R iform a, L o n d ra , 1832, fac. 415-4 1 9 . F u
gli replicalo; e questa rep lica, unitam ente alle p rim e critiche
recate in italiano ed alla risposta del R ossetti, apparve nel 1832
in un libricciolo di 41 fac. in 8 . pubblicato in Firenze, stamp.
166
EDIZIONI DELLA D1V. COMMEDIA
di L . M archini, del quale parlò l ' Antologia, X L V II, fac. 122,
cosi intiloiat o:
Osservazioni sul Comento analitico della D i­
vina Commedia pubblicato dal sig. Gabriele
Rossetti, tradotte dall’ inglese ; con la risposta
del sig. R o ssetti, corredata di note in re p lica .
E n tra in questa polemica anche l’opuscolo seguente che ò in ­
serito fra i Ragionamenti del P ianciani :
Dante figurato in A d a m o , paradosso del
sig Gabriele Rossetti esaminato da G. B. Pian
ciani.
E A nalm ente accennerem o che l’ opera dell’ abate Zinelli In­
torno lo spirito religioso di Dante, ha essa pure un capitolo, che è il
dodicesim o, dove si fanno delle riflessioni critiche sul Comento
del Rosselli.
Un Manifesto, pubblicato il G dicem bre 1826 dal libraio Glauco
M asi di L iv o rn o , prom etteva di questa edizione una ristam pa in
6 volum i in 8. g r . , carta v elin a. Ma una tale pubblicazione r i­
m ane ancora fra le cose desiderate.
.
Catal. d i libr. dai 90 ai 100 paoli.
Brunet, li. 19; — Lowudes , II. 541; — Gamba, n." 408; — London
Catal. l'ac. 381 ; — Catal. m s. della Palalina.
1827. *
L ’ O ttim o C om m en to della Divina C o m m e ­
dia , testo inedito d’ un contemporaneo di
D a n t e , citato dagli Accademici della Crusca.
P i s a , N ic. Capurro, 1 8 2 7 - 1 8 2 9 , 5 vol. in 8.
di X I V —6 4 9 , 621 e 6 7 9 fac.
43 lir e
Del Comento direm o stesam ente al Capitolo destinato ai Co
menti a stampa : qui è solam ente luogo ad avvertire che in questo
libro sta tutto intiero il Poema di D an te, essendosi per la lezione
adottata in generale quella degli Accademici. Vi si vede 1111 r i ­
tratto di D ante diseguato dal Tofanelli e inciso dal M orghen, un
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
167
disogno del famoso affresco della M etropolitana di Firenze erro ­
neam ente attribuito all’ Orgagna, ed uno della Torre della fame.
Ne furono tirati 50 esem plari in carta velina grand e con g ran
m argine, che costavano 100 lire ; alcuni pochi in carte colorile di
Francia si vendevano 178 lire.
Catal. d i libr. dai 60 ai 65 paoli.
B runet, li. 19; — Gamba, n.° 694 ; — Catal. mss. della Palatina e della
Rìccardiana.
1827.
Bellezze della Divina Com m edia di Dante.
Dialoghi di Ant. Cesari. N a p o li, 18 2 7, 7 v o l
in 12.
L a p rim a edizione di quest’opera eseguita in Verona il 1824,
fu già da me indicata alla fac. 160.
32 paoli, Catal. Vignozzi di Livorno del 1834.
1827.
L
a
D
iv in a
C o m m e d ia ,
con g l’ indici del Volpi.
V enezia, V ita re lli, 1827, 2 vol. in 16., con
ritratto.
9. so, Catal. Dupuy di M ilano, 1840.
1827.
La
D iv in a
C o m m edia,
edizione
formata
sopra
quella di C o m ino del 1 7 2 7 , Per cura
di
Lorenzo P e z z a n a , aggiuntovi l’ Indice di Gio.
A nt. Volpi. Venezia, tipogr. Gasperi , 1827,
2
v o l . in 1 6 ., con ritratto e tavole.
La credo una cosa istessa colla precedente.
I
due volumi non banno indicazione di tomo. Il prim o di essi
contiene in 613 facce il Poem a di D an te , preceduto dalla V ita di
Dante di Lionardo A re tin o , e senza note.
168
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
20 pao li, Catal. Gamba di L iv o rn o ,
1841.
1827.
L
a
D
iv in a
C o m m ed ia
, corredata
de’ migliori
Conienti. N a p oli, 1827, 3 vol. in 18. con ri­
tratto.
Ricordala in form a di 1 2 . dal Catal. G am ba di Livorno, 1841.
Catal. di libr. dai 12 ai 20 paoli.
1827. *
La D
peo
iv in a
C o m m e d ia ,
col Com ento del p. Pom ­
Venturi. Edizione conforme al
testo C o m
iniano del 1 72 7 . F iren ze, Giuseppe Gal
letti, 1827, 6 vol. in 16 . gr. di 39 6 , 372 e
4oo fac.
È preceduta dalla Vita di Dante di Lionardo A retino, e adorna
d’ un rilra tlo di P a n ie inciso dal Verico.
12
p a o li, Catal. Moutier del 1835 ; — Catal. ms. della Magliabechiana
.
1827.
Parnaso classico italiano, contenente Dante,
P e tr a r c a , Ariosto e Tasso. Padova, tipogr.
della Minerva, 1827, in 8. gr. di X X X I V - 8 4 8
fac.
Bella e correttissim a edizione, con le vile de’ qu attro Poeti
e gl 'in d ic i; dovuta anche questa alle cure del già ram m entalo
sig . Angelo Sicca, direttore della tipografia della M in e rv a . Ne
parlò la Bibliot. Ita l. X LV I. 201-204 0 1’ Osservatore Livornese,
1829,
n ° 40.
Catal. di libr. dai 48 ai 60 paoli.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
169
1827. *
L a D i v in a C o m m e d i a ,
con
nuovi Argom enti e
Note ( del canonico Borghi ) e Indici delle cose
notabili. Firenze , Borghi e Comp. , 18 9 7 , 3
vol. in 3 2 . di 3 12, 3 52 e 3 48 fac. (1)
Graziosa edizione adorna d’ un ritra tto di D ante disegnalo da
E . Calerti e inciso dal Lasinio figlio , form ante i tomi X IX , X X 0
X X I della Collezione portatile eli Classici italiani.
Catal. di libr. dagli 8 ai 12 paoli.
1827.
La D
iv in a
C
o m m e d ia
con
note
di Paolo C o ­
sta. M ilan o, Angelo Bonfanti, 1 8 2 7 , 3 vol.
in 12. , con frontispizio fregiato.
9 li r e
Nella coperta ha la data 1828. Il G am ba poi (n.° 403) 1 indica
con quella del 1 817, al certo per erro re di stam pa.
B ru n e t, II. 19.
1827.
La D
iv in a
C
o m m e d ia
, con note di Paolo Costa.
Firen ze, 1827, 3 vol. in 1 9,.
15 paoli, Catal. Pagani del 1838.
1828.
La D
iv in a
C o m m e d ia ,
Milano, Fontana,
182.
..
3 v o l . in 16.
( 1) Citata erroneam ente in 2 soli volumi nel Catal. Barrois di P a r ig i,
1845, per prezzo di 8 fr.
170
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
Edizione che entra nella Biblioteca ‘p ortatile de'poeti ita lia n i,
pubblicala dal libraio F ontana di Milano a lire 1 , 50 il volume.
Bibliogr. del Pastori, n ° 1048 del 1828 .
1828.
L
a
D
iv in a
C
o m m e d ia
, con Note
di Paolo C o ­
sta. F ir e n ze , M o lin i, 1828, 5 vol. in 24.
Questa edizione ricordala dal Sicca e dal Picei altro non è che
quella pubblicata dal Molimi medesimo nel 1 8 3 0 , in u n sol vo­
lum e in 24.
1828.
L a D i v i n a C o m m e d i a , con A nnotazioni. Bre­
s c ia , P is a n i, 1828, 4 vol. in 5 2 .
4 lir e , C atal. di libr.
1828. *
La
D iv in a
C o m m e d ia .
M ilano, per Niccolo Bet­
toni , 1 8 2 8 , 5 vol. in
2 4 di X I I I - 2 1 6 , 208
e 204 fac.
Graziosa ed accurata ed izio n e, che form a i prim i 3 volum i
della Biblioteca economica pubblicala per il medesimo editore a 50
centesim i italiani il v o lu m e . In principio si trova la D edicatoria
del Bettoni A l sig. Paride Z a io ti, ed un Avviso del medesimo A i
cultori delle buone lettere. Ogni Canto è preceduto dagli argom enti
in versi del G ozzi 0 seguito di brevi note.
Catal. m s. della Palatina.
1828. *
La
D iv in a
C o m m e d ia
, con
nuovi
A rg o m e n ti
e Annotazioni di G. B. (G iuseppe B o r g h i ) .
Firen ze, P a s s ig li, Borghi e Comp. , 1828,
in 8. compatto a 2 col. di 255 fac.
EDIZIONI DELLA D1V. COMMEDIA
171
È la 1 .° parte del vol. I della Biblioteca portatile del Viaggia­
tore, conlencnle D ante , P etrarca , Ariosto e T asso. Il Poema di
Dante va adorno del ritratto disegnato da L. Calerli, inciso dal
Lasinio fig lio , ed lia un secondo frontispizio inciso dallo 7A
gnani sul disegno del N e n ci, dove si osserva una bella vignetta
relativa all’ episodio di Francesca da R imi n i . Brevissime noto
stanno alla fine di ciascuna Cantica. Il frontispizio stam pato porla
la data 1829.
C atal, d i libr. dai 70 agli 80 paoli.
C atal, ms. della Palatina.
1829.
L
a
D
iv in a
col Com ento del Biagio
C o m m e d ia ,
li. M ilano, Silvestri, 1829, 5 vol.
in 16. gr.
Seconda edizione di quella inserita nella Biblioteca scelta di
opere italiane. Vedi a fac. 150-151.
F u poi riprodotta con u n a coperta portante la data 1841.
30 paoli, Catal. Pialli del 1841.
1829.
L
a
D
iv in a
C
o m m e d ia
,
pubblicata
da
A.
But
tura. P a r ig i, A im é André , 1 8 2 9 ,
3 vol. in
3 2 . , con 4 fig.
4 fr 5 °.
Ristam pa dell’ edizione Parigina del 1820.
1829.
La D
iv in a
C o m m e d ia ,
coi Capitoli di Messer
Bosone di Gubbio e di Jacopo Alighieri sulla
Divina Commedia. N apoli, 1829.
Edizione a cura di Giovanni Rossi.
1830.
La
D iv in a
C o m m e d ia ,
nuova edizione riveduta
172
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
e corretta. P a r ig i , Amable Costes , 1 8 3 o , 3
vol. in 18.
L’antiporta ha cosi: B iagioli. Biblioteca Italiana.
1830.
La D i v i n a C o m m e d i a , edizione conforme al te­
sto C o m in ia n o , col Com ento del P. V e n tu ri.
Firenze , Gius. F o rm ig li , 1 8 3 o, 3 vol. in 12.,
con ritratto. (1)
io paoli, Catal. Piatti del 1838.
1830.
La D i v i n a C o m m e d i a con note di Paolo C o ­
sta. N a p o li, stamp. d i Gaetano Feranno e
del F ibreno , 1 8 5 o, 3 vol. in 18.
1830.
La D i v i n a C o m m e d i a , giusta la lezione del Bia­
g i o li . Volume unico. M ilano , Silvestri , 1 8 5 o,
in 16. gr.
Edizione senza Comento.
9 paoli, Catal. Masi del 1834.
1830.
La
D iv in a
C o m m e d ia ,
con Note di Paolo C o ­
sta. N a p o li , 1 8 5 o , 6 vol. in 12.
12 paoli, Catal. Vignozzi di Livorno, 1838.
(1) 11 Catal. Vignozzi di L iv o rn o , 1838, ricorda un'edizione di F i­
re n ze , 1831, in 3 vol. in 12., che io non conosco.
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
173
1830.
La
D iv in a
C om m ed ia
, con note del p. L o m b a r ­
di. N a p o li , 1 8 3 o, 6 vol. in 8 .
32 paoli C atal. Vignozzi di L ivo rn o , 1838.
1830. *
La
D
iv in a
C o m m ed ia
, postillata
da
Torquato
Tasso. P isa ( C a p u r r o ) co' caratteri d i F.
D id o t , 1 8 3 o, 5 vol. in 4 picc. di X V I I I - 2 5 9 ,
2 4 4 e 239 fac. , coi
Tasso.
ritratti di Dante e del
2 5 fr.
Bella edizione in soli 166 esem plari n u m e ra ti, 100 in carta
velina grave a 60 fra n ch i, 10 in carta reale velina grande a 90
fran ch i, 50 in carta com une a 25 franchi e 20 c.‘, 5 in carta velina
colorata d' Annonay ed uno i n p e r g a m e n a .
In fronte h a uu Avviso dell’ editore j prof. Giovanni R o sin i,
al quale piacque di seguire la lezione degli A ccadem ici, confe­
rendola bensì colle recenti edizioni più accred itate. Le postille
del la s s o , poste in piè di pagina , furono estraile da Ire esem­
p la ri della D ivina Commedia che si assicurano postillati da esso ,
uno del G iolito, l’ altro del Sessa 1 5 6 4 , il terzo di Pietro da
Fino, 1568. Un cenno istorico intorno a queste postille m anoscritte,
in form a di Lettera dal sig. Bezzi bibliotecario della Barberiniana,
diretta al R o sin i, sta dopo l ' Avviso dell’ editore.
Le Postille del Tasso ai prim i 24 Canti dell’Inferno erano già
stalo date alla luce per i sig". de Romanis e M ajocchi. Furono poi
nuovam ente ristam pate nel tomo ultim o delle Opere del Tasso edite
a Pisa per Giov. Rosini. (Vedi il Capitolo Conienti generali alla Di­
vina Commedia ).
Brillici, II. 19; — Gamba, n ° 409.
1830. *
La
D iv in a
C o m m e d ia
, con
note di Paolo C o ­
s t a , da lui per questa edizione nuovamente
1~*
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
riviste ed emendate. Firenze, tipogr. a lt in ­
segna di D a n te, 18 5 o ,
in 24.
fac-
gr.
di
888
1 4 paoli.
Graziosa e nitida edizione decorala d’un frontispizio in ta g lia lo
e di una figura in acciaio, il disegno di Fr. Pieraccini, l’incisione
di Marco Zignani. Sla nella Biblioteca italiana ■portatile, che form a
26 vol. in 24.
Con questa edizione, fatla intieram ente su quella in tra p re sa
nel 1827 in M ilano da Angelo B o n fa n ti, si pubblicarono nuove
Nolo del Costa, del Biondi e del B elli. In to rn o a cho possono v e­
dersi varie Lettere del Costa al Biondi e al M ulini, pubblicato fra
le sue Opere, edizione di Firenze , F orm igli, 1839, IV . 300-301
3 0 8 -3 0 9 , 313-315. Al Poema tengon dietro le Appendici, e in line
del volume devono trovarsi due carte non n u m eralo , sulla p rim a
delle quali sta 1’ E rra ta , e sulla seconda un ritratto di D ante in
m edaglia con questa sottoscrizione: Pubblicalo il di 24 marzo 1830
giorno della solenne inaugurazione del mausoleo inalzato a Dante
nella Chiesa di S . Croce in Firenze.
Si trovano esem plari in diverse carte di lu sso , ai prezzi se­
guenti :
C arta velina inglese
p aoli 27
Carta velina grande , in forma di 1 2 .
> 24
Carta colorala velina deAnnonay
> .30
Carla velina inglese grande
> .36
E due se ne trovano i n p e r g a m e n a d’ A ugusta, l’uno de’ q u ali
ornalo di due disegni fu venduto 3 sieriino e 4 se d iin i presso H a n
rott , e 1’ a ltro , cho h a il frontispizio e la figura elegantem ente m i­
n ia ti, è annunziato col prezzo di 100 paoli nel C a ta l di G iuseppe
V eroli di F ire n z e , Supplem. fac. 24.
Nel B ulletin Ferussac, Sciences histo r., X V III, 130, si vede e r ­
roneam ente descritta in form a di 8 .
Brunet, li. 49; — C atal, ms. della Palatina.
1830.
La
D iv in a
C om m ed ia.
V en ezia , G irolam o T a s ­
so , 18 3 o, 3 vol. in 18.
Sia nella Biblioteca di Opere classiche Italiane.
1 l. 7 5 .
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
175
1830.
La
D iv in a
C o m m e d ia
, con
le Chiose e A rg o ­
menti del V e n tu r i, ritoccati da A n tom m aria
R o biola, aggiuntevi alcune Note di questo e
scelte d’ a ltri. T o rin o , P om ba, 18 3 o , 6 vol.
in 18.
9 paoli.
Sta nella Biblioteca popolare odila dal P om ba.
1830-41. *
La
13ald.
D iv in a
C o m m e d ia
,
col
C om ento
L om b ard i, ora nuovam ente
del
p.
a rric c h ita
di
molte illustrazioni edite ed in e d ite , con ram i
disegnati dal F laxm an e incisi dal cav. L a si
nio figlio. F iren ze , C ia rd e tti (M olini), 183o—
18 4 1, 6 vol. in 8. di X X X I I I - 747, 799 e
845
f a c ., con ritratto di Dante.
Bella edizione adorna di 112 ram i. Si trovano esemplari in
caria distinta. 11 prezzo notato nel Catal. Molini del 1833 è di
paoli 150.
Si vende anche senza fig u re, per
Paoli 96.
E Io sole figuro
» 54.
11 testo è copiato d all’ edizione Padovana del 2 2 , serbandosi
perfino la stessa num erazione dello facce. Si aggiunsero per altro
alcune V arianti tratte dall’ edizione d’ U dine, 1823. In fronte del
prim o volum e trovasi un breve Avviso degli editori F iorentini se­
guito da una Prefazione intitolala a Leopoldo Cicognara. In questa
edizione sono siali uniti duo volum i contenenti parte delle Opere
minori di D ante.
A cq u istarsi la presente edizione dal libraio M o lin i, e’ v’ ag ­
giunse a compimento dell’ opera un sesto volum e contenente u na
Appendice allo Opere m inori, che apparve nel 1841. Questo sesto
volume si vende anche a parte per 18 paoli.
176
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
Vedi il Cap. Opere m inori.
Gamba, ri« 4io.
1832.
La
D iv in a
con
C o m m e d ia ,
A rg om en ti
e No­
te di G. B. ( Giuseppe Borghi ) , colla V ita di
Paolo C o s ta , e con Indici dei nomi proprii e
delle cose notabili. M ila n o , Soc. tipogr. d e i
C la ssici Ita lia n i , 1832, 3 vol. in 3 2 ., con r i­
tratto.
In carta velina.
6 lire.
8 lire.
Sia nella Biblioteca portatile de’poeti classici ita lia n i, vol. X C I
X C III. In questa edizione diede il Borghi le seconde sue curo si al
testo come all illustrazione.
A ntologia, CXXXIV, fac. 38; — Gamba, n ° 344, dove erroneam ente si
descrive in 12.
1832.
La
D iv in a
Ambrosoli.
con note scelte
C o m m e d ia ,
d al
l
.
M ilan o , 1832, 3 vol. i n 18.
La cito sulla fede d’ un CATALOGO di P arig i , non avendola vo
d uta su nessuno dei Cataloghi di lib ri italiani d a me percorsi
1832.
La
D iv in a
con varianti estratte dal
C o m m e d ia ,
Codice B a rto lin ia n o , e con note di Paolo C o ­
sta. Bologna , 1 8 3 2 - 1835 , 3 vol. in 1 6 ., con
una A ppen dice e figure.
9 lire.
10 a 15 paoli, C atal, de’libr. di Firenze.
1832. *
La
D iv in a
C o m m e d ia
.
V en ezia ,
G iuseppe
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
J77
A ntonelli, 1832- 18 33, 4 v o l in 64. di X X
204, 206, 20 6 e 348 fac.
Graziosa edizioncina eseguila su quella del 1 7 2 7 , e confe­
rita con quelle del P o rtirelli, del Sfoca , del Borghi e con la
Bartoliniana. È adorna d ’ un ritrailo di D ante disegnato da C.
Zandomeneghi ed inciso da G. D alla, e d’ una tavola per Cantica
incise tutte dal B uttazon. Lo facce prelim inari del tomo I hanno la
Vita di Dante del Serassi e un Avviso ai lettori ; il tomo IV contiene
le Note.
6 paoli, Catal. Pialti del 1838.
1832.
La
D iv in a
C o m m e d ia
,
co’ m igliori
Com enti
scelti, ordinati ed esposti da Gius. Bozzo. P a ­
lermo , Pedoni e M u r a to r i , 18 32 , 3 vol.
in 12.
Molte lodi ne fece il m archese G argallo nell’ Antologia, n.° di
giugno 1 8 3 2 , fac. 1 7 7 , raccom andandola specialmente come
mollo corretta. In essa fu adottato il testo della Crusca, e vi si ag ­
giunsero varianti tratte dai Codici più rip u ta ti e dalle migliori edi­
zioni. Le note sono estra tte , come l’ indica il f r o n t is p iz i o , d a’più
accreditali Conienti della D ivina Com m edia, m e n o alcuue poche
che sono fattu ra dell’ editore signor Gius. Bozzo.
É da vedersi un opuscolo del Bozzo m edesim o, dov’ egli nota
tutte le varianti da esso introdotte nell’ Inferno. Quest’ opuscolo,
che fu inserito nel Giorn. letter. di Sicilia (X X X V II. 1 8 1 -2 0 2 ),
è anche stam pato a parte col titolo seguente:
Intorno ad una nuova edizione della Divina
C o m m e d ia . Rapporto di Gius. B ozzo alla C om ­
missione suprem a di pubblica istruzione in
S ic ilia . P a lerm o , tip o g r . d e l Giorn. letter.
18 52 , in 8. di 24 fac.
Serie del Sicca. 1
12
178
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
1832.
, P etrarca , A riosto e Tasso. V en ezia,
A n to n e lli , 18 52 , in 8. g r . , con ritratto.
D a n te
Tomo prim o del Parnaso Italiano edito dal medesimo. L a D i­
vina Commedia è precedala da una Vita di Dante.
1832.
Die beiden ersten gesange der G öttliche
Kom ödie, m it racksicht aus alle früheren erkla
ru n gsversu ch e, von Lud. G . B la n c , Prof. D .
H a lle , Schwetschke u. sohn, l 832, in 12. g r .
di 3 fogli e m ezzo.
10 g r .
Sono i due prim i Canti dell’ Inferno com enlati dal Blanc, p ro ­
fessore a ll’ U niversità di H alle, filologo ed erudito D antista de’ più
famosi in G erm ania. E ’ sarebbe stato a desiderarsi che questo la ­
voro fosse portato al suo compimento.
P er v ari anni lesse il Blanc in quella U niversità la Divina
C om m edia, e varie sue cose D antesche fece di pubblica ragione,
fra cui una N otizia su D ante inserita n ell’ Enciclopedia Tedesca
com pilata dai sigg. Ersch o Gruber.
Heinsius, Vili. 9 2 ; — Bibliogr. von D eutschland, 1832, n ° 149 .
1833.
L
a
D
iv in a
C o m m e d ia .
Sta nel Parnaso classico italiano, pubblicato d al B u ttu ra , P a ­
rig i, Lefevre, 1833, in 8. g r . , carta v elin a, con ritra tti.
40 paoli, Catal. d i libr.
1833.*
La D i v i n a C o m m e d i a , con nuovi A rgo m en ti
e A n notazion i di G . B. ( Giuseppe Borghi ).
179
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
F iren ze, presso Borghi e Comp., 1 8 3 3 , in 8.
compatto a 2 col. di 25 5 fac.
Ristam pa dell’edizione di Firenze, 1828, col medesimo numero
di facce e le medesime illu strazio n i. F a parlo di u n a nuova edi­
zione, o, a meglio dire, d’una seconda tira tu ra del tomo prim o della
Biblioteca portatile del Viaggiatore. H a un frontispizio intaglialo
che m ostra la dala 1832.
Catal ms. della Magtiabechiana.
1834.
La D
peo
iv in a
col Com ento del P. Pom ­
C o m m e d ia ,
Venturi , conform e
al
testo Com iniano
del 1727* Palermo, Salv. Barcellona,
183o —
183 4 , 3 vol. in 12.
1835.
La
edizione
D iv in a C o m m e d ia ,
nezia , 18 5 5 , 4 v° l
2
e c o n o m ic a .
4-
Ve
Iir e 1 . 4 0
Catal Pirotta di Milano, 1839.
1836.
L
a
D
iv in a
C o m m e d ia .
Sta nella raccolta in tito la ta: I quattro poeti italia n i, con una
scelta di poesie italiane dal 1200 sino a’nostri tem pi, pubblicata per
cura di A. Bu ttu ra , secondo l’ edizione del 1833, P arig i, Lefevre
e B a u d ry , 1836, in 8. gr. com patto a 2 colonne di V 1II-904 fac.,
con figure.
20 fr.
40 paoli, Catal, Molini del 1839.
1836.
L
a
D
iv in a
C o m m e d ia ,
con Note
di
sta. N a p o li, 183 7 , 3 vol. in 12.
Paolo C o­
180
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
9 paoli, Catal. Vignozzi di Livorno dei 1838.
1836.
La D i v i n a
in 16.
C o m m e d ia
. Bologna ,
1
836 , 3 vol.
Bibliogr. ita l., 1837, n.° 2472.
1836.
La D i v i n a C o m m e d i a , con Note ed A rgo m en ti
del B o rg h i. R o m a , 18 3 6 , in 1 2 .
10 paoli, Catal. Pialti del 1841.
1836.*
La D i v i n a C o m m e d i a , con Note di Paolo C o ­
s t a . F ir e n z e , stamp. M agheri , 18 3 6 , 3
vol. in 32. di 372 , 3 7 6 e 364 fac. (1)
g ì In principio Vita di Dante del Costa. Le Note stanno in piè d i
( p ag in a, e alcune sono del Perticari 0 del M onti, fìn ’allora inedite.
Così il Manifesto. Quest’ edizione fu fatta sopra quella d i M ila ­
no, 1832.
6 paoli, Catal. Pialli del 1838.
1837.
La D i v i n a C o m m e d i a , con Note di Paolo C o ­
sta , edizione eseguita sull’ ultim a F io r e n tin a ,
dal C om entatore m edesim o rivista ed em en­
data. M o n z a , tipogr. Corbe tta , 18 37 , in 8.
( 1) Vi sono esemplari di questa edizione ne’quali il primo e talvolta
anche il secondo volume portano la data del 1835. Nei C ataloghi di libri
trovasi annunziata ora con questa, ora con l’altra data.
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
181
gr. a 2 col. di X V I - 5 4 o f a c . , con ritratto di
Dante in litografia.
8 lire, Catal. Resnati di Milano, 1838, — 10 paoli, Catal. piatti del
1841.
1837. *
L a D ivina C omm edia
,
con
nuovi
A rgom enti
e Note di G. B o rg h i. Firenze , tipogr. della
Speranza , 18 3 7 , 3 vol. in 3 2 . di 3 3 3 , 3 9 9 e
290 f a c . , con ritratto.
Catal. ms. della Magliabechiana.
.
¿„i
1837. *
La D ivina C ommedia , col Com ento del P.
Pompeo Venturi. Nuova edizione a miglior le­
zione ridotta, ed arricchita d ’inedite postille di
Giov. L a m i e P. I. Fraticelli. A ggiuntovi un
Discorso del medesimo Fraticelli della prim a
e principale allegoria del Poema di Dante. F i ­
renze , Gius. Form igli , 1 8 3 7 , 3 v° l
18di X X X - 4 3 2 , 432 e 4 5 o fac., con ritratto di
D ante inciso e co’ 3 piani dell’ Inferno, del Pur­
gatorio e del Paradiso.
Le facce prelim inari del volume prim o contengono una Pre­
fazione del F raticelli e il Discorso sull’allegoria della D ivina Com­
media ; vengono quindi la Prefazione del V enturi e la Vita di
Dante di Lionardo A retino.
Le Postille del L am i, già in parte pubblicate nell’ edizione
dell’ Ancora e in quella della M inerva, e per intiero in questa
del F ra tic elli, esistono di suo proprio pugno sui m argini d ’ un
esem plare dell’ edizione di Lucca, 1732, conservato nella Riccar
diana; nella Palatina so ne trova una copia annotata.
182
EDIZIOM DELLA DIV. COMMEDIA
Molla lode si vuol dare al sig. Fraticelli per questa ed i­
zione accuratissim a e scevra affatto delle mende che deturpavano
la più gran parie delle molle ristam pe del Comento V en tu ria n o ,
sia quanto alla integrità del Comento medesimo , sia q u anto a lla
correzione del teslo. Sei fra le più approvate edizioni, quello del
Landino e del Sansovino, ¡’ A ldina, quella della Crusca, la Co
miniana e finalm ente quella di Padova del 1822, furono dal F ra ­
ticelli accuratam ente conferite fra loro p e r la lezione del Poema.
Vedasi nel Nuovo giorn. de letter. (X X X V II. 118-124) u n
articolo firm ato M. 3. G. H . (G rä berg de Hemsö ) e che si trova
anche stam pato separatam ente.
43 a 15 paoli, Catal. di libr.
1837. *
L a C o m m e d ia
di Dante A lig h ie r i, col C o m ­
mento di N. T om m aseo. Ven ezia , tipogr. del
Gondoliere , 18 5 7 , in 8. gr. di 272 , 26 5 e
2 56 fac.
In fronte del libro si trova un A m ’so dell’ editore G. Bernar­
dini e u n a breve Prefazione del Tommaseo nella quale annunzia
essersi servito del Comento di Piero di Dante.
Di questa edizione così il Gamba ( Testi di lingua, n.° 412):
« N i t id i s s im a edizione, assistila da Giov. B ernardini, solerte d i
rettore della nuova tipografia. H a ricchezza di citazioni che
mostrano i fonli a’ quali ebbe ricorso il P o eta, e che sono spe
zialm ente la B ibbia, A ristotile, V irg ilio , S. Tommaso. Offre
a quando a quando dichiarazioni sto ric h e , fini cenni di c ri
« tica , felici a llu sio n i. Gli argom enti dal Tommaseo premessi
ad ogni Canto espongono in poche m a assennate parole il con
« cello dell’A utore ». Piacenti di rip o rtare le parole che il Tom ­
maseo fa precedere al suo lavoro e che ne dim ostrano l’ indolo
e l’ intenzione:
« S 0n tro p p i, lo so , di questa sorta la v o ri; ma io veng’ ap
« punto a stringere in poco le cose sparse per tanti volum i.
« Non fo che citare: perchè le citazioni dichiarano la le lle r a ,
a illustrano il co n c ello , m ostrano onde D ante 1’ attinse , o con
« quali grandi fantasie la fantasia di lui si rin co n trò , e come
« e’ fu creatore im itando. Cito quasi sem pre gli a n tic h i, e lui
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
183
« sovente ; che nelle prose e nei luoghi sim ili del Poema si ri
conoscono gl’ intendim enti suoi e le form e dello stile . P iù
« frequenti a ram m entare mi cadono la B ibbia e V irg ilio , S.
a Tommaso e A ristotile. M’ aiuto di fonti inedite : e preziosis
simo m’ è un Comento di Piero figliuolo di D an te; dal quale
o attingo esposizioni e allusioni n u o v e, o le già note m a non
« certe conferm o. Q uant’ h a di necessario 1’ Ottimo e gli a ltri
n v ec ch i, quanto i m oderni, rendo in poche parole » .
Il Tommaseo prom etteva altri due volum i che av reb b er do­
vuto contenere le Rime e Prose di D ante con illustrazioni.
Di questa edizione fu parlato nella Bibliot. Italiana, XC. 89
9 1 , nel Gondoliere di Venezia, 1838, fac. 17-19 e 93 e nella Con­
titi. delle Memorie di M odena, t. V II , fac. 314 e seg g ., articolo
di Marc’ Antonio P a re n ti. In esso, dopo alcune censure filologi­
che su r u n a parola accennante a fatti storici, chiedevasi franca e
netta spiegazione al Tommaseo come ad uomo d’ onore; ed a qu e­
s to , dichiarando che delle censure filologiche taluno accettava
con riconoscenza, rispose come si conveniva il Tommaseo nel
Giorn. letter. ital. di Bologna , n.° del 7 luglio 1839 e poi nella
Rivista Europea di M ilano, 1 840, II. 116-117. E il P arenti re­
plicò con altro articolo inserito nella Contin. delle Memorie di Mo­
d en a, t. V i l i , fac. 475 e segg. Quello del Tommaseo fu da esso
ripubblicato nelle sue Scintille ( Venezia, Girolamo Tasso, fac.
1 4 7 ), e quello del P arenti nel Giornale letterario di M odena, V.
1 1 6 -1 2 2 , con questo tito lo : Sopra un articolo di N . Tommaseo.
Questioncella sopra una frase.
42 paoli, Catal. di tibr.
B runet, II. 19; — Gamba, n ° 412; — Catal. ms. della Magliabechiana.
1837. *
La
D iv in a
C o m m ed ia
, ridotta
a miglior
le ­
zione , coll’ aiuto di vari testi a p e n n a , da
Giov. Batt. Niccolini , G ino Capponi , Gius.
Borghi e Fruttuoso Becchi. F ire n ze , tipogr.
di Felice Le Monnier, 1 8 3 7 , 2 v° l
8. gr.
di V I -6 0 0 e I V - X X X V I I I - 3 o 5 f a c . , con un
m
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
ritratto di Dante disegnato dal D el Bene e in­
ciso da P. Viviani. (1)
A questa edizione avea posto m ano fino del 1835 lo stam patore
B orghi, prom ettendo pubblicarla in 50 fascicoli di 64 fac. l’u n o :
apparsa finalm ente co’ bei tipi del Le M onnier, e sotto gli a u
spicii di uom ini cosi noli a ll’Ita lia , fu accolta con grande am ore
dagli studiosi di Dante. Gli editori si prefissero di rico n d u rre il
testo della D ivina Commedia alla sua prim itiva o rig in a lità , e a
conseguire lo scopo conferirono la lezione degli Accademici co’più
rip u ta ti Codici delle pubbliche librerie di F ire n z e , giovandosi
anche della Nidobeatina del 1478, dell’ edizion di Venezia 1 491,
e di quella del Vellutello. Nel prim o tomo sta tutto il P o em a ,
con varianti in piè di pagina. Comincia il secondo con una e ru ­
dita prefazione di Fruttuoso Becchi nella q u a le , dopo di avere
esposto il piano e l’ im portanza della nuova edizione, descrivo
succintam enle i Codici coliazionati dagli e d ito ri, che sono quelli
delle private biblioteche Tempi e F rulloni, 7 del marchese P u cci,
uno della Magliabechiana, 7 della Riccardiana ; e parla altresì di
u n esem plare dell’ edizione Aldina del 1515, con postille m arg i­
nali di Vincenzo B orghini, che le trasse da m olti Codici. Seguono
gli Avvertimenti sul testo della Divina Commedia prescelto dagli E d i­
tori .
Ne fu parlato nei seguenti giornali : Bibliot. Ita l., L X X X V III.
1 15-118; — Poligrafo di V erona, X I. 1 5 7 -1 8 1 ;- Giorn. Arcad.,
L X X I. 349; — Nuovo giorn. de' letter., X X X V III. 2 9 -4 8 , 80 -9 9 ;
— Jahrbucher di Berlino, 1840, articolo del sig. W itte. Questo del
W itte e quello inserito nel Nuovo giorn. de’ letter. son duo a r ti­
coli di m olta im portanza per lo studio del testo della D ivina Com­
m edia.
42 paoli, Catal. d i libr.
B runet, II. 19 * — Gamba, n ° 413.
1837. *
L a medesima. F ire n ze , tipogr. d i Felice
(1)
volumi.
Nei Testi di lingua del Gamba si vede descritta per ¡sbaglio in 3
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
Le M onnier, 18 3 7 , 2 vol. in 12.
185
di
462 e
X X V I I - ! 78 fac.
F u poi ristam pata con una nuova coperta portante la data del
1839 e il nome del libraio B atelli.
Bibliogr. ital. del 4843.
1838. *
L a D ivina C omm edia
, con
la Prefazione degli
editori della M inerva. F iren ze, David Passi­
g l i , 1 8 5 8 , in 8. g r. a 2 col. di vj —758 fa c .,
con fig.
Sia nel volum e prim o dei Quattro poeti italiani con Comenti
antichi e m oderni, pubblicati dal Passigli dal 1838 al 1840), e si
vende anche a p a rie . Q uesta bella e nitida edizione della D ivina
Commedia va o rn ata di q u a ttro tavole relative ai Canti II e V II
dell' Inferno , X X V III del P urgatorio e X V del P a ra d iso , diso­
gnate dai sigg. Zandomeneghi e Busato, ed incise parie dal Viviani
e p arte dal Lauro.
L’ edizione di P adova, 1822, fu nella presento edizione rip ro ­
dotta alla lettera , con giunta d’ un’ Appendice alle note delle tre
Cantiche, che va dalla faccia 673 alla 724. A vanti a questa app en ­
dice sta u n a breve Introduzione firm ala D. P. E ., che comincia: « Le
o seguenti osservazioni sono stale da diversi lib ri raccolte, e da di
« versi intelletti d ettate, e qui insiem e unite come u n ’ appendice
« al D ante che è conosciuto sotto il titolo di Dante della M iner
v a , il cui Comento si è per intero in questo volum e ristam
« palo . . . » Segue u n Indice di varii autori e di varie opere
citate nell' Appendice. V uoisi n otare che fra le Osservazioni p u b ­
blicate colla detta a p p e n d ic e, ve ne sono a lc u n e , allora per la
p rim a volta date alla lu c e , dei sigg. L uigi M u zzi e M a rc'A n ­
tonio P arenti.
Il libro finisce con un Indice dei nomi proprii e delle cose nota­
bili contenute nelle tre Cantiche, e con una carta contenente l ' E r­
ra ta .
La ra c c o lta , di cui è p arte questa ed izio n e, fu ristam pata
nel 1842 con l’ indicazione d i seconda edizione.
Catal, ms. della Magliabechiana; — Catal. Piatti del 1841, 50 paoli.
186
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
1838.
La D
iv in a
prim a
C o m m e d ia ,
edizione Napole­
tana con note del Biagioli. N a p o li , 18 38 , 3
vol. in 18.
A ltra affatto sim ile si vede citata con la data del 1839, nel
Catal. di G. Masi del 1844.
B ibliogr. ital. del 1844 , n.° 1205.
1838.
L
in
a
D
iv in a
C o m m e d ia .
F iren ze, 18 38 , 4 vol.
52.
Edizione senza n o te .
10 paoli, Catal. Gamba di Livorno, 1841.
1838.
L a D i v i n a C o m m e d ia
gioli. M ila n o , 18 38,
, col Com ento di G. Bia­
3
vol. in 12.
24 paoli, Catal. Ricordi.
1838. *
L ’ I n ferno
della
Com m edia
di
Dante
A li­
ghieri Fiorentino. Col Com ento di Messer G u i
niforto delli B a r g i g i , tratto
scritti inediti del secolo X V ,
da due m an o­
e corredato di
una introduzione e di note dall’ Avvocato G iu ­
seppe Zaccheroni. M arsiglia , Mossy ; F i­
renze , M olini, 18 58, in 8. gr., carta v e lin a ,
di X X I V - 7 6 6 fac.
EDIZIONI D IV . DELLA COMMEDIA.
Jgy
Bolla e nitida edizione, adorna di grandi e piccole iniziali in ­
tagliate in le g n o , vignette e fio ra m i, con titoli in carattere go­
tico; contiene anche un fac-sim ile parim ente in gotico dei Caratteri
e dicitura dei mss. B argigi, ed i fac-simile di tre m iniature d’ uno
di e s s i, che si riporlano ai Canti I I I , X I e X I I I , la p rim a dello
quali fu rip etu la sulla coperta e sul frontispizio. Al testo del­
l’inferno è preposto quanto appresso; Dedicatoria dell’ editore a
papa G regorio X V I ; Introduzione alla gioventù italian a ; N otizia
sui mss. di Guiniforto delli Bargigi e Cenni storici su Guiniforto delti
B argigi, carte cinque non num erate. Alla fine del volum e suol
trovarsi una carta contenente 1’ Errata. In piè di pagina si veggono,
stam pate in corsivo, lo lezioni approvate dagli Accademici.
Nell’ interno della coperta fu stam pato un articolo in francese
in tito lato : D eli originalità di Dante, risposta al Discorso del sig. L.
L . letto a li Accademia di M arsiglia, nella seduta del 19 aprile 1838.
Pochissimi esem plari, a quanto si dice, De furono tirati. In
alcu n i, che portano la data del 1839, la Dedicatoria e l ' Introdu­
zione alla Gioventù Italiana furono soppresse.
F u presa in esame nel Progresso di N apoli, X X X . 263-266,
dal sig. C. B uggeri, che l’ebbe molto a lodare per le sue belle va­
rian ti.
In torno al Comento del Bargigi e ai due notissimi Codici
di essi , vedi in quest’opera il §. Conienti a stampa.
B runet, 11. 19;— Catal. ms. della Magliabechiana ; — 22 franchi, Catal.
Barrois di P a r ig i, 1845.
1838.
L a D iv in a C o m m e d ia .
P a r ig i , L efevre , 183 8 ,
in 3 2 . di 684 fac.
fr 5 -
Tomo I dei Quattro prim i poeti italiani : la D ivina Commedia
è preceduta da una Prefazione del B uttura , ed ha in fino d ogni
Cantica brevi Considerazioni.
183 . .
L
a
D
iv in a
Londra ,
C o m m e d ia
Rolandi ,
, con note del Perticari .
18 3 . . . 5
vol. in 8.
18 scell.
188
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
Edizione anteriore al 1839, ricordata nel London C a ta l., fac.
381.
1839.
La D iv in a C o m m e d ia , con Note di Paolo C o ­
s t a . F iren ze, 18 3 9 , 3 vol. in 18. con vi­
gnette .
8. paoli, Catal. Piatti del 1841.
1839.
La
D
iv in a
C o m m e d ia
, con Note di Paolo Costa.
N apoli , 1839, 5 vol. in 18.
1* p a o li, Catal. Gamba di Livorno, 1844.
1839.
La D i v i n a C o m m e d i a , secondo la lezione del
p. Lom bardi. N a p o li, tipogr. C ir illo , 1839,
3 vol. in 12 .
H a la Vita di Dante del Serassi, e note storiche in piè di pag in a.
1840.
La
D
iv i n a
C o m m e d ia .
Sta fra le Opere tutte di Dante, N apoli, tipogr. Tram ater, 1840,
in 8.
1840.
La D i v in a C o m m e d i a .
5 vol. in 18.
F orino, Pom ba, 1840,
R icordata dal Picci colla d ata del 1841.
4 lire e 50. cent. Catal. Branca di M ila n o , 1844.
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
189
1840.
La
D
i v in a
. Edimburgo ,
C o m m e d ia
Andrew
Moffart , 1840, in 18.
Tomo IV della raccolta intito lata: R am pini's edition o f italian
classica, (or thè use of schools.
Litterary Advertiser, 1840, fac. U8.
1840.
La
D
iv in a
dichiarala secondo i prin
C o m m e d ia ,
cipj della filosofia da L o ren zo Martini. Tonno,
tipogr. d i G iacinto M arietti , 18 4 0 ,
in 8. di X - 2 1 6 ,
254
3
vol.
e 240 f a c ., con ritratto
di Dante.
1840. *
La
D
iv in a
C o m m e d ia .
Firenze , D avid P assi­
g l i , 1840, in 64. di 1 1 - 5 6 2 fac.
15 paoli.
Edizione m icroscopica, adorna d’ un ritratto di Danio inciso
dal Lauro e di tre figure disegnate dal Marinovich e incise dal Vi
via n i, la p rim a relativa al Canto l ' dell’ in fe rn o , la seconda al
Canto I I del P u rg ato rio , la terza al Canto X X X del P arad iso . E
ristam pa doU’ ediziono fatta dal medesimo libraio nel 1838, con
l’aggiunta di q uattro brevi osservazioni sopra alcune mutazioni
di lezioni.
Si vedono esemplari con coperta portante la data del 1843.
1840-1841.*
La
D
iv i n a
C o m m e d ia .
Firenze ,
D avid P as­
sig li, 1 8 4 0 - 1 8 4 1 , in 8. picc. a 2 col. di 1 4 1
fac., con ritratto di Dante.
190
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
A ld a ristam pa dell’ edizione del 1838 , anche questa in ca­
ratteri microscopici. Ad ogni Cantica è preposto'un frontispizio
inciso con una vignetta.
Sta nella raccolta intitolata I quattro poeti ita lia n i, volum e
unico adorno di 16 incisioni e dei ritra tti degli a u to ri, F irenze,
1840-1844, in 12. di 850 fac., con un grazioso frontispizio con
fregi d’oro e figure in colori.
1841-1842. *
L
a
D
iv ina
in legno
e
C o m m ed ia
inventate
stranieri
, adorna di
dai prim i
5oo
vignette
artisti
italiani
antichi e m o d e rn i, disegnate ed
incise da D. F a b r i s , sotto la direzione dei
sign. professori G. B. Niccolini e G. B e z z u o li,
con una Vita appositamente scritta dal prof,
abate Melchior Missirini. Prim a edizione o rig i­
nale italiana. F iren ze, tipografia F a b r is ,
1 8 4 0 - 1 8 4 2 , 4 vol. in 8. di V I I I - 2 25, X V II I
4 9 1 , S 15 e 528 fac.
Graziosa e nitida edizione in carta lustrata appositam ente fab­
b ric a ta , pubblicata a fascicoli. Riproduce gli Argomenti del B or­
ghi e le Note di Paolo Costa, che stanno in line d’ ogni Canto. Nel
testo si seguì l’edizione data dal L om bardi; e la correzione della
stam pa fu lidata a P. J . F ra tic elli. Le v ig n e tte , che in parto sono
copia dei notissimi lavori del F laxm an , del P in elli , d e ll'Ade
m ollo, ec. furono disegnate ed incise dal F abris, dal Balestrieri,
dalla sig. E lisa M a ria n i, da G. B . Biscarra ed a l t r i .
Il prim o volum e senza indicazione di tomo, contiene la Vita di
Dante del M issirini: il secondo che ha l’ In fe rn o , incom incia con
u n Discorso sull' Allegoria della Divina Commedia del F raticelli.
1841.
L
a
D
iv in a
C o m m e d ia
, con
le
Costa. C olle , tipogr . P a tin i
1841,
5
vol. in 24.
Note di
Paolo
e C ardinali ,
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
Con la Vita di Dante d i Paolo Costa
8 lire, Catal. Branca di Milano, m * .
e
191
le Appendici alle
D o te .
1841.
L
a
D
iv ina
C
o m m ed ia
, col
Com ento
del
P.
Pompeo V e n t u r i , con postille d ’ altri e la Vita
dell’ autore scritta da L . A retino. Edizione a r­
ricchita per opera di A . Ronna. Parigi, Tru
chy, 1841, in 12. di 768 fac.
fr. 7 5o.
1841.
offerto all’ intelligenza dei giovanetti,
da Pietro R o to n d i. M ila n o , tipogr. Fanfani,
D
ante
1841 ,
5
tomi in un sol volume
in 16.
Ne fu parlato nel Giornale del Commercio di F iren ze, n.° del
8 novem bre 1843, e nella Rivista di F iren ze, n.° 18 del 1844,
articolo di Atto Vannucci.
Lire 4 e cent. 8 8 , Catal. Branca di Milano, 1844.
1842. *
La D
iv i n a
C o m m e d ia .
Sta nelle prim e 180 facce del Parnaso classico italiano, con
Indici, Parigi e L ione, Blanc o H e rv ie r, 1842, in 16. gr. a 2 col.
di 972 fa c ., prezzo 10 franchi. La coperta della raccolta porta la
d ata 1843.
1842.*
La D
iv in a
C o m m e d ia
} con I n d ic i. L io n e , Cor­
nioli e B lanc , 1 8 4 2 , in
52.
di
5g 6
fac.
fr. 5.
Senza Conienti, con la Vita di Dante del Serassi.
5o.
192
EDIZIONI DELLA » IV . COMMEDIA
18*2. *
L a C o m m e d i a di Dante A lighieri, studiata da
Ercole Malagoli. T o m o I. Fascio. I. Modena ,
presso r Editore Antonio Cappelli , 1 8 4 2 ,
in 8. di X - 4 0 fac., con una tavola.
P rim o fascicolo, ed il solo che sia com parso fin q u i , d’ u n a
edizione che fu promessa in 3 volum i di circa 300 facce l’ u n o .
Contiene i prim i due Canti dell’ Inferno e parte del terzo, con
Comento in piè di pagina.
1842.
L
a
D
iv in a
C o m m e d ia ,
con Note di Paolo Costa.
V oghera , tipogr. d i Cesare
Giani ,
1841
—
1842, 3 vol. in 12. di X X - 3 4 2 , 402 e 3 8 8 fac.
9 lire
1842.*
L ’ iNFERNo di Dante A lig h ie r i. I prim i sette
C anti, secondo il testo del p. Lom bardi, M. C . ,
disposto in ordine gram m aticale e corredato di
brevi dichiarazioni per uso degli fo restieri, da
L . V. ( Lord Vernon ). Firenze, stamp. P ia tti,
1 8 4 2 , in 8. di C X X I - 9 3 fac.
Se ne trovano esem plari in carta v e lin a . Il lib ro va adorno
del famoso ritratto di D ante fatto dal Giotto, appositam ente dise­
gnato dal sig. K irkup e inciso da P . L asinio, d’ u na stam pa ra p ­
presentante lo spaccato dell' Inferno, e dell’ Albero genealogico ( ta­
vole 2 ) della fam iglia di D ante A lig h ie ri, che è quello del L itta ,
più alcuno giunte del P elli. Nei p relim in ari si contiene q u an to
appresso: Avviso del c. Giacomo Leopardi premesso al Canzoniere
del Petrarca da esso comentato : — Opinione del Balbo rispetto a i
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
193
lavori su Dante; — Vita di Dante, (ralla da quella del Boccaccio ;
— Origine dei Guelfi e Ghibellini in F irenze, dal libro II dello
Storie del M achiavelli ; -— Origine delle fazioni Bianca e Nera in
Toscana; — Cronologia della Vita di Dante A lig h ie ri; — Avveni­
menti precedenti e contemporanei, ad illustrazione della vita e degli
scritti di Dante A lighieri; — Im peratori, Re di Germania e Re
de'Romani ; — P a p i; — Descrizione dell'Inferno secondo D ante,
cavala dall’edizione dello Zotti ; — M isura dell’ Inferno , secondo
Alessandro Vellutello.
Questo lavoro del Vernon si rim ase al settim o C anto, perché
parve ad esso di doverlo condurre con altro ordine. O ra intende
pubblicare tutto l’in fern o ; e prom ette farlo al più preslo , dando ,
olire ad una parafrasi in prosa, docum enti curiosissimi e di g ran ­
de im portanza per l’ istoria di Dante e del Poema di lui. Tutto ciò
form erà un volum e in 8. g ran d e , e T edizione sarà splendida o
adorna di quasi 80 incisioni o vignette , inedite la più parte ,
concernenti a ll’ istoria del Poeta ed a fatti cantali nella D ivina
Commedia (1).
, ms. della Magliabechiana.
Catal
1842-1843. *
La C o m m e d i a di Dante A lighieri , illustrata
da U go Foscolo. L on dra, Pietro Rolandi ,
1 8 4 2 - 1 8 4 3 , 4 v° l i n 8 g r . d i
X X X .- 46 7,
3 9 5 , 5ò‘o e 4 18 fac.
1 steri, e 8 scell.
Bella e nitida edizione, alla quale fanno bell’ornam ento le ap ­
presso incisioni : 1.° un R itratto di D ante nell’ elà sua di ‘25 an n i,
copialo su quello che Giotto consegnava nel 1290 ad una p arete
(<) Lord V ernon, ricco inglese dim orante in Firenze, è uno de'più
entusiasti ammiratori di D ante. Fra breve gli sara il pubblico debitore
di un’edizione del Contento inedito di P iero di D ante, assistita dall’egre­
gio signor Vincenzio y a m u c c i ,e da esso intrapresa a sue spese; e noi sap­
piamo eh’e’ si propone di recare a pubblico benefizio molli altri Comenti
che si rimangono ignorati negli scaffali delle biblioteche, e ciò per mezzo di
un’ edizione del primo Ca n to ; per la quale pubblicazione verrà fatta abilità
agli eruditi di stabilire con certezza la genealogia, se così posso espri­
m erm i, dei Comentatori dell’ Alighieri.
13
194
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
della cappella del Palazzo del P o d e stà , restituito alla pubblica
am m irazione nel 1840; 2.° altro bel R itratto di D an te , in età
orm ai av anzata, copialo su que’che si riguardano come i più a u ­
tentici ed inciso iu acciaio; 3.° R itratto dJ Ugo Foscolo inciso in
acciaio, copiato su quelli posseduti da L ady D acre , H udson G u r
ney e G. M urray ; 4.° Due v ig n e tte , l’ una che rappresenta la
chiesa di R avenna nella quale è il sepolcro di D an te , e l'a l tr a
il Cimitero di Chiswick dove fu posta una m em oria alle ceneri
d ’ Ugo Foscolo ; 5 .“ i piani dell’ Inferno , P urgatorio e Paradiso ;
6 ." un fac-sim ile del carattere del F oscolo, consistente nel no­
tissimo Sonetto dov’ e’dipinge se stesso.
L’ ordine delle m aterie che vi si contengono è questo :
Tomo I. Prefazione all'edizione, firm ata Un Italiano: con essa
si riproducono alcuni fram m enti d’ una Lettera che il Foscolo
m andava a Gino Capponi da L ondra il 26 settem bre 1826 , p u b ­
blicata già nell’ Antologia C IV , 6 1 ; a ltra Prefazione (in ed ita)
d ’ Ugo Foscolo) ; Discorso sul testo e su le opinioni diverse prevalenti
intorno alla storia e alla emendazione critica della Commedia di Dante,
pubblicato nel 1825 ; e finalm ente un Prospetto del Discorso.
Tomo II. L ’ Inferno, con varianti in piè di p agina: è seguito
da u n ’ Appendice contenente la L ettera di /D ante A d Arrigo di
Lussemburgo, e quella A ' Principi e Cardinali, ed in ultim o la v er­
sione latina in esam etri de’ tre prim i Canti attrib u ita a D a n te ,
e già pubblicata nell’ edizione Udinese.
Tomo III. 11 Purgatorio e il Paradiso. Con savio accorgim ento
dietro alla Cantica del Purgatorio furon poste le due bellissim e
Canzoni di D ante: Amor che nella mente m i ragiona, e : Donne che
avete intelletto dJ am ore, la prim a cantata da C asella, ( Purgatorio ,
Canto II. v. 1 2 .) e la seconda lodatagli da Bonagiunta poeta (P ur­
gatorio, Canto X X IV . v. 51 ) , e in fronte del Paradiso 1’ Epistola
dedicatoria della Cantica del Paradiso , magnifico atque victorioso D.
D. K ani Grandi de Scala. Il volume si chiude con lo Considerazioni
d’ Ugo Foscolo sullo spirilo teologico della D ivina Commedia da lu i
scritte su’m argini d’un esem plare del suo Discorso sul testo oc., ed i­
zione del 1825, ora por la prim a volta stam p ate.
II tomo IV contiene: 1.° Cronologia di avvenimenti connessi a lla
vita e alla Commedia di D ante, avverata sugli A n n a li d'Italia e do­
cumentata con citazioni tratte dalle opere del Poeta, fac. 1 -4 7 ; — 2 .°
N otizie e pareri diversi intorno a forse duecento Codici e alla Serie
delle edizioni della Commedia di Dante, fac 49-140. Queste N otizie
intorno a forse 200 Codici non sono altro in sostanza, che u n a
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
I
95
ripetizione delle osservazioni falle dal sig. V iviani in torno a 66
m anoscritti della D ivina Commedia e pubblicate in fronte dell’ed i­
zione d’ Udine, aggiuntovi soltanto una breve descrizione di altri
due Codici ; e la Serie delle edizioni, la quale finisce coll’ anno
18:22, come già ebbi occasione di notare (fac. 7 ) , è quasi una
m ateriale ristam pa di quella degli editori di Padova, 1822 ; 3 .°
Indice de' vocaboli, nom i, avvenimenti storici e allusioni riferiti con
dichiarazioni a'versi del testo, fac. 141—418. È quello del Volpi
già da noi ricordalo.
Due Codici per intero furono collazionati dal Foscolo, quello
del M azzucchelli e quello del Roscoe, che si vedono da esso de­
scritti alle fac. 426 e 427 del tomo I. Offre però l’edizione molte
v arianti eslra tte dai Codici Cassinese, Gaetani, Angelico, Vati­
cano, A nialdino, l t artolini ano, Stuardiano, Poggiali, non che d al­
le edizioni date dagli Accademici, dal Lombardi e dal Bodoni, dalla
Fiorentina del 1817, dalla Bolognese del 1819, dalla Padovana del
1822 e dalla Udinese del 1823. Nell’ Inferno sono queste varianti
accompagna te d’ osservazioni belle e non b re v i; nelle altre due
Cantiche non si fa che accennar le varianti senza corredo d’ osser­
vazioni; lo che ne fa persuasi non aver potuto il Foscolo dare l’ul­
tim a inano al suo lavoro.
Dal M anifesto dato fuori nel 1824, si raccoglie che il Foscolo
proponevasi di pubblicare la sua edizione di Dante in 5 volumi
in 4. g r . , con assai m aggior corredo di notizie su pplementarie di
quello se n’abbia nell’ edizione che descriviam o. Preposto all ope­
ra doveva essere un volum e in tito la to : Storia della vita , de’ tempi
e del Poema di Dante; ma il lavoro nel quale avrem m o avuto ad
am m irare la gran niente del Foscolo si era una illustrazione sto­
rica e letteraria e filosofica che doveva accom pagnare la D ivina
Commedia coll’ ordine seguente, cioè: in fronte a ll'In fe rn o un
Discorso intorno alle condizioni civili d 'Ita lia , uno sulla letteratura
italiana del secolo X II I in fronte al P urgatorio, ed uno sulle condi­
zioni della religione nell’età del Poema in fronte al Paradiso. In fine
poi di ciascuna Cantica si sarebbero trovate alcune Osservazioni
nelle quali la storia e la poesia s'illustrano scambievolmente, e nolo
diffuse sul sistema teologico Dantesco, sulle applicazioni della teo­
logia alla politica, sui latinism i di D ante, ec. E finalm ente il tomo
V avrebbe contenuto una Tavola cronologica di tulli i falli della
vita politica e letteraria di D ante, non che una Serie de’ biografi
ed una de' com entatori. Ma le idee letterarie del povero Ugo do­
vettero cedere alle idee lib rarie del signor Pickering, a Qui faceva
196
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
comodo u n ’edizione conforme a quella che di a ltri poeti classici
italiani a m a in anim o d’ intraprendere. Di questa disegnata e d i
zione pertanto non venne fuori altro che il volum e prim o co n te­
nente il Discorso sul testo, pubblicato nell’anno 1825 e poi rista m ­
pato nel 1827 a Lugano in 2 volum i in 8 . picc. (Vedi a fac. 162).
Questo discorso fu nella presente edizione purgalo di molti e r ro ri
trascorsi e nell’edizione originale del 25 e nella ristam pa del 27 ,
falle inoltre assai correzioni ed aggiunte tra tte da un esem plare
e furonvi postillato dal Foscolo.
Il quale b e n s ì, quando la volontà del lib raio P ickering si
oppose alla continuazione dell’ edizione da lui vagheggiata e p re ­
p a r a ta , avea fisso continuarla a sue spese; e questo si ha d a lla
Lettera a Gino Capponi già rico rd ata; ma poco appresso m oriva.
P ietro R o la n d i, libraio italiano di L o n d ra , n ’acquistò i m a n o ­
scritti per q u attro cento sterline. E ra fra quelli una Lettera apo­
logetica agli editori padovani della Divina Commedia dalla tipografia
della M inerva uscita nell'anno 1822, che il Foscolo intendeva d i
p orre in fronte della sua edizione, e che fu pubblicata in un lib ro
intitolato S critti politici inediti di Ugo Foscolo raccolti a docu­
mentarne la vita e i tempi, L ugano, tipografia della Svizzer a ita ­
lia n a , 1814.
Di questa edizione parlò nella Rivista di F ire n z e , 1843, n ° j
e 2 , il sig. avvocalo G uidi-R ontani.
London Catal. Sup. fac. 132; — Catal. tni. della Palatina; — 24 fr. C a
tal. di librai di P arigi.
1843.
La D
i v in a
C o m m e d ia .
Napoli, tipogr. Trama
ter, 1 8 4 3 , in 8 .
F u pubblicata a fascicoli.
1843.
La
D
iv in a
C o m m e d ia ,
con nuovi
arg o m en ti
e note di G. Borghi. P a r ig i, Baudr y , 18 4 3 ,
3
v o l . in 3 2 . ,
sioni.
fr. 4 5 o.
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
Fu rivista dal Ratina.
1843. *
La
D
iv in a
C o m m e d ia
, giusta
la
lezione
del
Monti e del P e r tic a r i, con Compendio della
Vita di Dante ( del Serassi ) e con Note scelte
de’ migliori sp ositori. P a r ig i, Blanc Monta
nier, 1 8 4 3 , in 18. gr. di 622 fac.
fr. 4 185.3.
L
a
D iv in a
C o m m e d ia .
Sta nella raccolta dei Quattro poeti italiani edita a Parigi per i
librai Lefevre e B audry nel 1843 , un sol volume in 8. picc. a 2
colonne, che si vende 10 franchi. La D ivina Commedia è adorna
d’un ritra tto di Dante disegnalo d all'Hopwood; ed è ristam pa della
ediziono del B u ttur a , 1833.
18Ì-3. *
Saggio di
una edizione della Commedia di
Dante Alighieri, secondo i migliori testi e colle
spiegazioni più necessarie, per cura di Marc A n ­
tonio Parenti. Modena, per g li eredi Soliani,
18 4 5 , in 8 . di 4 ° fac.
È un a impressiono a parte della Contin. delle Memorie di reli­
gione e di letteratura di Modena (l. X V I, fac. 31-7-384, anno 1843).
Contiene il Canto prim o d ell'in fe rn o , preceduto da una Prefazione
in d iritta all’ abate Severino F abiani e da un Proemio. Le Spiega­
zioni son tratte da’più accreditati Com entatori antichi e m o d ern i,
Boccaccio, Benvenuto d’Im ola, Landino, Castelvetro, Buom m attei,
P eraz zin i, V en tu ri, L o m b ard i, Tommaseo, ec. Ben dice il signor
P aren ti che u n ’ ottim a edizione della D ivina Commedia rim ano
tu tto ra fra lo cose desiderale, e sì per la correzione come per
la illustrazione del tosto. E il pubblico non può che affrettare
co’ voti la continuazione del lavoro di lui.
198
EDIZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
184*.
La
D iv in a
C o m m e d ia ,
con
spiegazioni tratte
dai migliori C o m e n ta to r i, e con la Vita di
Dante scritta dal Boccaccio. P a r ig i, Firm iti
Didot , 1844, in 8 . picc., sesto inglese,
fr. 4 -
Sta nella Collection des chefs d’oeuvre de la littérature française
et étrangère.
1844.
La D
iv in a
C
o m m e d ia .
Napoli, tipogr. d i Gae
tano N obile, 1 8 4 4 , 3 vol. in 24.
Leggiadra edizioncina in sesto piccolissimo , corretta e n itid a ,
che form a i volum i I—III d’ una Collezione di poeti classici antichi
e moderni. Vedasi 1’ articolo intitolato: D i una nuova stampa della
Divina Commedia, nel Lucifero di N apoli, 1844, fac. 216.
1844. *
La D
iv in a
C
o m m e d ia
, con
note di Paolo
Co­
sta. Colle, Eusebio Pacini, 1 8 4 4 3 vol. in 18.
di V III—3 6 8 , 3 74 e 3 6 4 fac.
La trovo indicata come preceduta da u n a Vita di D ante, m a
non si dice se sia quella del Costa.
1844.
La D
iv in a
C o m m e d ia ,
con nuovi
argom enti e
note di G. B o rg h i. P a rig i, Baudry, 1 8 4 4 ,
in 8 . di 284 f a c . , con due tavole.
fr. 5 .
1844. *
L
a
D
iv in a
C o m m e d ia ,
con Note e nuovi
A r ­g
etm
n
o
i
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
199
gom enti di Giuseppe B o r g h i , F ir e n ze , G ia ­
como M oro, 1844, 5 vol. in 12. di 3 3 3 , 599
e 390 fac.
Il prim o volum e è adorno d’ un frontispizio intagliato con una
vignetta che si rip o rta al Canto II dell’ In fe rn o .
1844. *
La D i v i n a C o m m e d i a , col Com ento di Paolo
Costa notabilmente accresciuto , premessivi al­
cuni Cenni sulla vita e sulle opere di Dante del
prof. Giuseppe Maffei. Firenze, tipogr. di F e ­
lice Le Monnier, 1844, in 12. gr. di X X X V I —
862 fac.
paoli 10.
Buona edizione in sesto p o rta t i l e , dovuta all' abate B ia n ­
chi , ris la m p a , quanto al testo, dell’edizione condotta dal m e­
desimo Le Monnier nel 1837. In principio ha un Avviso dell edi­
tore e Note aggiunte del Bianchi in fine d ’ ogni Cantica. Essa diede
occasiono ad u n boll’a r ticolo critico di Alto Vannucci, inserito nella
Rivista di Firenze , n.° 25 del 1845.
1844.
Bellezze della
Divina C o m m e d ia . Dialoghi
d’ Antonio Cesari. Parma, Pietro Fiaccadori,
1844.
Nuova edizione del lavoro del C e sari, pubblicato la prim a
■'volta in Verona nel 1824. Il Manifesto ne prom ette la pubblica­
zione in 9 fascicoli che costeranno 10 lire e 50 centesimi ; e p ro ­
m ette anche una Interpretazione dotta e succosa ( sono le parola
del M anifesto) di tutto il Poema , che dai savi si giudica la m i­
gliore di quante ne siano stale scritte fino al presente. Questa in ­
terp retazione, che sarà come un supplem ento dell’ op era, costerà
3 lir e .
EDIZIOM DELLA DIT. COMMEDIA
200
*
1845.
Altra edizione. Milano, G. Silvestri, 1845 ,
4 v o l . in 16. gr.
A ltra rista m p a , che form a i vol. CCCCXCII-CCCCXCV della
Biblioteca classica italiana pubblicata dal Silvestri.
N. B. Accennando al gran num ero di edizioni del Poema di
D an te, il Q uadrio cosi si esprimo (IV. 249) : Ora chi volesse le edi­
zioni tutte di così fatta opera referire non finirebbe giam m ai, da che
inontano alla centinaia. Io ho avuto la pazienza di m etterm i a sif­
fatto la v o ro , e dopo molte e lunghe rice rc h e, ho potuto rin tra c ­
ciare ben 251 edizioni della Div. Comm. ,2 1 Del secolo X V , 42
nel X V I, 4 nel X V II, 3 i nel X V I I I , 150 nel X IX . V ero è
che tra queste 251 edizioni alm eno da 20 a 25 ve ne ha , della
cui esistenza, per quanto le si riscontrino registrate dai bibliografi
e dai calalogografi, è lecito d ubitare non poco. Ma conscio a mo
slesso della esattezza portala in questa com pilazione, posso fra n ­
cam ente asserire che quando il Cionacci nella sua Descrittione
d’ una degnissima stampa di Dante (v. a fac. 1 ) portava il num ero
delle edizioni della Div. Commedia al suo tempo alla cifra di
452, o prendeva un m adornale ab b ag lio , ovveram ente parlava da
bu rla. *
EDIZIONI DEIXA DIV. COMMEDIA
201
§ . II. PROPOSTE VARIE DI EDIZ. DELLA DIV. COMMEDIA
Avviso di una nuova edizione del Poema di
Dante. Bologna, 1 8 1 8 .
Le noie saranno com pilate dal sig. L uigi M u zzi, e diranno
« in modesta qu an tità quello di più vantaggioso , che i com enta
tori più accreditati allegorizzarono e interpretarono : ed aggiun
o gerà qualche nuova anim adversione sopra alcuni p assi, dove
a nelle formo del dire del poeta non sendosi quelli a bastanza ad
d e n tra li, e cioè non avendole ragguardate sotto tutti quanti gli
a s p e tti, sem bra aver tal fiala inteso e insegnalo cose, che a ltri
d irebbe non essere da lu i. D alla quale fondamenta! cagione di
non tu lle ponderare le parole e le giaciture secondo tutte le si
« gnificanzo e tulte le v a rie là , e tacciare inoltre di erram enti tali
che sono m aniere coslanti degli antichi scrillffri e perciò della
« lin g u a , fu già osservato essere derivate poco addicevoli inter
p re tazioni in vari luoghi degli altri prim i m aestri il P etrarca
or e il Boccaccio. D arà oltracciò il signor Muzzi il suo volgariz
zam ento della disserlazione di M erian sopra D ante: il q u ale,
« per non ita lia n o , è slato di D ante scrutatore e giudice si im
p arziale ed ac cu rato , che non si può bram are per avventura
di meglio ».
Così il M anifesto. E l’ egregio com pilatore della Bibliografìa
Pratese che lo rip o rla (fac. 296) soggiunge: " L’ edizione della
D ivina Commedia non ebbe effetto. GT intagli di G. G. Ma­
c h ia v e lli, che doveano ado rn arla , servirono all’ edizione coi
com enti del Costa , Bologna , 1819. »
La fu duchessa Elisabetta di Devonshire aveva l’intenzione di
pubblicare in Roma a sue speso una magnifica edizione in foglio
della D ivina Com m edia, nella quale, olire al Poema per cui si vo­
leva adotlaro la lezione del L o m b a rd i, avrebbe dovuto com pren­
dersi la versione francese dell’ A rta u d , e cento tavolo da dise­
gnarsi dai m igliori artisti italiani e da incidersi in F ran cia dai
più esperti nell’a rto . La m orte che la sorpreso nel 1824, im pedì
che il lodevole pensiero sortisse effetto.
Artaud, Vie du Dante.
202
EDIZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
L a Comedie da Dante mise à la portée de
toutes les intelligences, par Bescherelle.
Il Manifesto che annunziava questa edizione com parve n el
l’E sule, 1833, III. 142-149. Ecco quanto si p ro m e tte v a :— R i­
duzione in prosa ita lia n a , del Biagioli ; — Versione francese ;
— Testo italiano riveduto e corretto sulle migliori edizioni; — Note
dichiarative tratte da' Conienti più stim ati; — Note istoriche intorno
a tutti i personaggi ricordali nella Divina Commedia; — N otizie bio­
grafiche e bibliografiche su D ante.
Un inglese molto e ru d ito , per nome Giorgio Federigo N o t t ,
aveva raccolto una prodigiosa quantità di m ateriali p er una nuova
edizione della D ivina Com m edia. Mori lasciando il suo lavoro
abbozzalo , che ora si conserva nella Bodleiana d’ O x fo rd .
G iorn. A rcad. XC.VII1 421.
Il sig. R e zz i, bibliotecario della B arberiniana, nella Lettera
al prof. Giovanni Rosini ( fac. 7 ) che già abbiam o avuto occa­
sione di r a m m e n ta re , prom etteva una stam pa della Divina Com­
m edia con le v arian ti tratte da più di 20 Codici di quella Bi­
blioteca e con corrodo d’ interpretazioni scelte fra le più belle
e più u tili che stanno nei Codici m edesim i.
L uigi Carrer fino del 1827 prom etteva un a stam pa della Di­
vina Commedia con Comento nuovo ; vedasi il tomo I, fac. 214,
dei S alm i volgarizzati da L uigi P ezzoli, con Illustrazioni di L uigi
C arrer, P a d o v a , tipografia C rescin i, 1827. O ra ne prom ette
u n ’ altra por la Biblioteca classica italiana , da esso disposta ed
illu s tr a ta , che si pubblica a V enezia, coi tipi del Gondoliere,
in 18.
Leggesi nel prim o to m o , fac. 546-547, della Descrizione dei
mss. italiani delle biblioteche pubbliche di Parigi, del M arsand :
« Godo di poter annunziare che un dono ben più prezioso
a si sta o r preparando per esser otferto alla repubblica lettera
« r ia , in una novella edizione della D ivina Com media. I signori
« Giuseppe Cam pi, Jacopo Ferrari e Pietro Terrachini letterati
« ita lia n i, e tu tti tre caldi am m iratori dello bellezze di quel
« Poema , dopo di averne raccolte le v arian ti de’ più accreditati
« mss. che ancor vanta l’ I ta l ia , sonosi q u i accinti a conferire
EDIZIOM DELLA DIV. COMMEDIA
203
« il testo degli Accademici con le q u a d ro prim e edizioni di
F uligno, di M antova, di Jesi e di N a p o li, e co’ principali
« Codici clie si trovano nelle biblioteche pubbliche di questa
a ricchissim a ca p ita le ; e non conienti di ciò , si propongono di
« passare in In g h ilterra ed ivi porsi allo studio de’ Codici del
« l ’erudito Veneziano che fu l’abate Canonici. Che so l’eroica
« loro costanza in così fatto genere di tr a v a g li, della quale io
« ne son testim onio , ne rende certi di possedere il fru tto dei
« loro s lu d j, io mi fo a credere e s p e ro , che la novella loro
« edizione d arà fine u n a volta alle lunghe e d iu tu rn e m edita­
ci zioni de’ letterati sulla vera lezione a seguirsi del Divino
« P oem a, a meno che la fortuna non ci arridesse benigna così
« che dopo cinque secoli ne facesse ritro v are lo scrino auto
« grafo del nostro A lighieri ».
G iorn. letter. M odenese, 1838, 1. 205-206.
k F inalm ente una nuova edizione della D ivina Commedia con
figuro si sta preparando a Venezia dal libraio Tommaso Fontana,
e form erà il secondo tomo di una raccolta dei Quattro poeti clas­
sici ita lia n i, vol. 4 in 8 . gr.
204
ESTRATTI DELLA DIV. COMMEDIA
§. III. ESTRATTI DELLA DIV. COMMEDIA
E stratti
in e d it i .
* ( ] oteco in qsta opetta tutti li notabili et belli
detti et compationi dellibro didante alighieri
Fiorétino, Poeta dar"10, et theolago s o m o , sp i­
rato dal sco spó caplo p caplo ordine seguitado
Principiado dalprimo cap° dellibro dellinferno.
Codice cartaceo in 4. picc. del secolo X V , esistente nella L a u
renziana, P lu t. X L III, n.° X X III. È scritto in carattere rotondo
di bella le tte ra , composto di 65 c a rte , ben conservato; in fro n te
della prim a caria si legge: E st mei Scriptoris Jacobi nicolai Chochi
donali Ciuis Fiorentini.
Bandini, V. 218-219; — Montfaucon, fac. 328, che lo ricorda sotto
il n ° X X II;— Cinelli, T o sca n a le t te r a t a , p. 978.
* Qui disotto e alchuni versi didante poeta
molto notabili tratti da suoi libri didiversi luo­
ghi no ordinatazte.
Si trovano nel n.° X L III del P lut. L X X X X In f. della Lauren
ziana, Codice in 16. del XV secolo, parte m em branaceo e p arie
cartac eo , dalla carta 88 verso alla caria 9 0 , e sono scritti a 2
colonne, co’ titoli falli con inchiostro rosso. Una carta bianca in
principio ha il seguente ricordo : I ste liber fu it frï s Cypriani de
marradio et p tinet loco Nemoris de M ugello. In questo medesimo
Codice vedonsi sulle carie 23 verso-29 duo estratti del Poema
di D an te, scritti in linee p ro lu n g ale, preceduti dai titoli che ap­
presso fatli con inchiostro rosso:
Canto undecimo doue sco tomaso daqno co
menda mirabilmente lapouertà ellauirtu disco
Francesco e biasima e frati predicatori channo
lasciato ladiuina scrictura.
C anto tredecimo delparadiso nel quale sco
bernardo fa una diuotissima orafione alla uer-
ESTRATTI DELLA DIV. COMMEDIA
205
gine m aria che cocieda gratia allaltore diue
dere la somma e ss e n za didio et chome lebbe
ueduta cosi cessa tutta sua uisioe et cosi finisce
questa altissima cómedia.
Bandin i, V. 432.
* Storie G reche Troiane.
In quest’opera anonim a e tu tto ra in e d ita , copiata nella mas­
sim a parte da Ovidio e V irg ilio , vedesi sovente volle citato D ante
e riportati passi del Poema di lu i. Se ne trovano fram m enti
in due Codici in foglio del X IV secolo della Magliabechiana ,
Palch. I , n.° 9 3 , e Palch . I I , n.° 146 ; nel prim o de’ quali che ò
cartaceo e proviene dal Magliabechi si stendono per ben 44 c a rte,
e nel secondo che è in p e r g a m e n a e fu già della S tr o z z ia n a , vanno
dalla carta 44 alla 50.
* Versi i quali tra gli altri sono notabili in
Dante.
Codice Magliabechiano ( classo VII , n.° 1104) del X V II se­
colo , cartaceo in form a di 4 . , composto di 31 carie , e prove­
niente dalla S tro zzia n a , dov’ era segnato di n.° 307. I versi che
rip o rla son traili dalla D ivina Com m edia, mono l’ ultim o sq u a r­
cio intitolato Circa la nobiltà dell' uomo , il quale è preso dalla
terza Canzone del Convivio.
**
Raccolta de’ più bei detti di Dante.
Ms. inedito di Giacinto T o si, ricordato nelle Novelle lettera­
rie di F ire n z e , anno 1763, col. 662.
* Versi di Dante.
Ms. di 11 carte in un Codice in 4. miscellaneo cartaceo del
X V III secolo, esistente nella Riccardiana, n.° 3471. Vi si vedono
rip o rtali v ari passi storici o varie sentenze della D ivina Com­
m edia.
Estratto delle bellezze di D a n t e , fatto
Vittorio A lfie ri, l’ anno 1776.
da
206
ESTRATTI DELLA DIV. COMMEDIA
Ms. autografo e inedito conservato nella Bibliothèque Royale
di Parigi ; leggesi sulla p rim a faccia : Estratto di Dante. 1776.
S i notano i versi belli per armonia. E in m argine delle osserva­
zioni sull’Inferno scriveva: 1790. S 'i avessi il coraggio di rifare
questa fatica , tutto ricopierei senza lasciarne una jota , convinto
per esperienza che più s’ impara negli errori di questo che nelle
bellezze degli a ltri. I versi che 1’ Alfieri notò sono 5936, e gli re ­
stavano sem pre da percorrere 12 Canti (1).
Si giovò di questo lavoro il Biagioli pel suo Comento p u b b li­
cato nel 1818. Il L ampredi che ne dava ragguaglio nell’ Antologìa
(V I. 552) aggiungeva che nella Biblioteca Reale di P arigi si con­
serva anche un esem plare della D ivina Commedia postillalo d al
l’ Alfieri.
Ginguené , Ili si. li t ter. d’ Ita lie , 11.265; — P refazione dell’ edizione
del Biagioli; — Artaud, Vìe du D a n te , 828-530, in n o ta .
Antologia o Fiore della Divina
di Dante , di Filippo del Rosso.
C om m edia
Lavoro tuttora in e d ito , di cui parlò l’ Antologia di F ire n z e ,
X L V III. 133.
B iogr. ital. del Tipaldo, IV. m .
E stratti
*
a sta m pa .
Fiorita d'Italia, di F ra Guido del C arm ine
Pisano.
F ra G uid o, contem poraneo di D a n te , spesso lo cita in qu e­
st’ opera da lui composta nel 1337, e molli passi vi riporla per in­
tero della D ivina Commedia; e assai luoghi oscuri di essa possono
tro v are spiegazione nella prosa del frate. La prim a edizione di
quest’ o p era , rim asta per lungo tempo sconosciuta ai bibliografi,
ha in fronte il titolo seguente (2) :
Incomincia il libro chiamato fiore de Italia
ilquale il re (Constatino lofece tradurre de la(1) In questo un po’ discordante dal frale B ettinelli, il quale in tutta
la Divina Commedia coniava solamente 100 belle terzine.
(2) Non trovo in questa edizione originale 1’ A ntiprologo che vedesi
nella ristam pa intrapresa dal prof. Muzzi.
ESTRATTI DELLA DIV. COMMEDIA
207
tino in vulgare : nel quale si tra] tano le m a
gnanim itade de Italia: et altre gentilezze assai
tra (cte dalle ystorie antiche e dalli proprii
originali : come legedo ( potrai vedere et co
gnoscere la
grade
eloquentia
di
questo au )
ctore.
In fine ha cosi :
Impresso ne lalma et inclita citade de Bolo­
gna p mi U g o d rugerii sotto al diuo et illu­
stro signore e principe messer Giouani secondo
bentiuoglio sforcia di vesconti da ragona : g e­
nerale gouernatore dele gente d an n e deio illu­
strissimo duca de m ilano . neli anni del si­
gnore miser Jesu christo. M. cccclxxxx a di xxv
de octobre.
L’edizione di sesto in 4. è in caratteri gotici, senza cifre nè ri­
chiam i , di 38 linee per facciala e com prende le segnature a—m ,
tu tte q u a d e r n i, meno l’ ultim a che è d u e rn o . La prim a carta del
quaderno prim o è b ia n c a . Dopo la sottoscrizione da noi ripor­
tata viene il R egistro, quindi lo stem m a dello stam patore (I).
Q uesta prim a edizione passa per rarissim a ; pure ne ho tro­
vati esem plari e nella Palatina e nella Magliabechiana ( F o s s i,
I I. 157) e nella Riccardiana di F irenze (Invent. fac. 6 7 ) , ed
a ltri p u re ne esistono nella M arciana di Venezia ed in u n a p ri­
vata lib reria di Bologna . M odernam ente no procurò un a r i­
stam pa 1’ egregio sig. prof. Luigi M u z zi, Bologna , secolo X I X
( Romano T u rc h i, 18 2 4 ) , in 8. di 392 fac. I Fatti di Enea
pubblicali da Bartolom meo G am ba a Venezia nel 1831, e nuo
vam enle nel 1834, e nel 3 Ì p u r e e nel 36 a Napoli, e finalm ente a
Parma nel 1843 per le cure del m archese Basilio P u o li, sono
tra tti d all’ opera di cui parliam o . Vedasi in proposito di queste
(4) S’ ingannò il signor Bruce Whyte (H ist. des langues romanes, III
226-228 ) dicendo che la Fiorita di Guido del Carmine era inedita.
208
ESTRATTI DELLA DIV. COMMEDIA
diverse edizioni il M anuel del B runet ( II. 281 ) e i Testi di lin­
gua del G am ba, n .' 93, 445 e 569.
Convien badare di non confondere la Fiorila di Guido del
Carmine con un’a ltra Fiorila d 'Ita lia com posta per Messer G iu­
dice da B ologna, e tu tto ra inedita. Vedi il cap. Im itazioni delle
Divina Commedia.
Antologia, XL1V. 122-427.
* L ’ Aquila volante di Leonardo Aretino.
Moltissimo citazioni della D ivina Commedia pose l’A retino io
quest’opera : e vuoisi notare cosa fin qui inavvertita dai biblio­
grafi t u t t i , ed anello dai sigg. M u zzi e Gamba, m oderni editori
della Fiorila d 'Ita lia ; d ic o , che lo idee quasi tutte e spesso le
parole ¡stesse della Fiorita d 'Ita lia si ritrov an o nell’ A quila vo­
lante dell’ A re tin o , a cui non puossi perciò risp arm iare la taccia
di plagiario (I). E , per recarne qualche prova , noterò che il pro­
logo è in am bedue le opere ugualissim o , ed incom incia con le se­
guenti parole quasi interam ente copiale dal principio del Convivio
di D ante: Secondo clte dice Aristotile tulli li huomini naturalmente
desiderano sapere. . • •
T re edizioni ebbe l’ Aquila volante nel secolo d ecim o q u in to :
La p r im a , di cui la Riccardiana possiede un magnifico esem plare
i n p e r g a m e n a (Inventario, n.<> 4 8 3 ) , ha questa indicazione: Im ­
pressa o uero stampata a Napoli per lo Magnifico Ayolfo de Canthono
C ithadino de M ila n o . A Ili anni D om ini. M. cccclx x x x n . a dì
X X V II. del Mise de I unio. Dello instante anno de la. X . Inditione,
in foglio. Il Fossi ( I. 426-427 ) e il D ibdin nel suo Catalogo della
Spenceriana (VII. 12-13) la descrissero esattam ente; la seconda, fu
Impressa in Venesia per Pelegrino de Pasquali nel M . CCCC.
L X X X X 11II. A di V II ju n ii, ed è ricordala dal M ittarelli (A p ­
pendice , fac. 245). La terza apparisce Impressa in Venetia per Teo­
doro de Ragazone de Asola diclo Bressano nel. M CCCC. L X X X X V II.
A di X V III. Del mese de Z u g n o , e se no vede un esem plare nella
(1) Fedele al precetto di dare a Cesare quel eh’è di C esare, mi af­
fretto a dichiarare ciie questa singolarità bibliografica in’ è stata latta no­
tare dal signor Seym our K i r k u p , di cui ini è giìi accaduto di far m en­
zione, ed a cui tulio si appartiene il m erito di questa scoperta, la quale
vuoisi specialmente raccom andare all'attenzione del signor conle Mei z i di
Milano pel suo futuro D izionario degli autori ita lia n i anonimi.
ESTRATTI DELLA DIV. COMMEDIA
209
P alatina. Altre finalm ente n’ esistono di Venezia, 1506 e 1508 in
foglio, 1531 o 1543 in 8. (1).
Unnici, I. (48.
Serm ones G abrielis B a relete.
F ra i molli scrittori di Sermoni del secolo X V , i quali si sono
spesso appoggiali ne’ loro sc rin i a ll’au to rità della D ivina Comme­
dia , riportandone anche dei lunghi sq u a rc i, parm i di dover al­
meno nolarc G abriele Barelete , autore delle duo seguenti raccolte:
*S e r m o nes de sanctis Fratris
Gabrielis B a
relete.
h i f ine :
E xp lici unt sermoés de sanctis E x im ij sacre Theolog. magistri
Gabrielis de bareleta ordinis predicalor. Impressi vero B rixie sum
ptibus alqz solerti cura Jacobi B ritànici B rixia n i anno incarna
liois. 1498 die. 13. Januarij.
In 4. got. a 2 colonne di 78 carte n u m erate, più una bianca
in fine. Dopo la sottoscrizione trovasi il Registrum e lo stemma
dello stam patore.
Serm ones F ratris Gabrielis Barelete.
In f ine :
Impressu n est hoc diuinum ah/ue vtilissirnum opus : impella .
procuratone. et liis speciosissimis caracteribus Jacobi B r ita n n ic i B r i­
x ia n i: in egreggia B rix ie vrb e. m axim a cum vigilantia correctum
1497. d ie . x i N ouebris.
In 4. gol. a 2 colonne, di 135 carie n u m erate, precedute da
4 carte prelim inari senza num eri e senza segnature, nelle q u a li,
oltre al frontispizio e la Tabula operis, si contiene anche un a De­
dicatoria con questa intitolazione : F. Benedictus Brixianus F ratri
T home Caietano. La sottoscrizione è seguita dallo stemma dello
stam patore. Q uesta raccolta di Serm oni è diversa da quella che
precedo.
In ven t. della R iccardiana, lac. 71, n ° G09; — Fossi, 1. 2 58-2:59; —Gus
sago, tip o g r. B re sc ia n a , p. 140 e 132.
(1) tiratira edizione di V enezia, p e r M elchior Sessa, 1549, in 8.,
porta il titolo di: Libro in tito la to l'A q u ila V olante. Con m olte allegazioni
di D ante.
14
210
ESTRATTI DELLA DIV. COMMEDIA
La
Spada di
Dante Alighieri
P o e t a , p er
Messer Nicolo L ib u rn io in tal modo raccolta.
O pera utile a fugir il vizio e seguitar la virtù.
V en ezia , per Gio. Antonio de N iccoli ni da
Sabio, 1 5 3 4 ? in 8.
R a ra ; vi s i vedono riportali tu tti que'passi ne’quali D anto
inveisce conira i vizi pubblici e privati de’ tempi su o i. T erm in a
con un Discorso in cui si dim ostra essere stato V irgilio tanto lo­
dato da D ante quanto E nea da esso V irgilio.
Fontanini, I. 3 6 8 ; — Haym, III. 145 ; — C inelli, Bibl. v o la n te , IH.
188; — Negri, Sc ritt. Fior. ; — Crescim beni, II. 218 ; — Quadrio, IV. 258 ;
— C a t a l . Capponi.
*
V e rsi
m o ra li
e t
s e n t e n t i o s i di D a n t e
, del P e ­
trarca , di M. Lodovico A r io s to , et di molti
altri a u t o r i . P e r vtilita com une insieme rac­
colti , perchè in essi si può im parare molte
cose u t i l i . In Venetia ne la contrada d i S.
M aria form osa, M D L I II I , in 16. picc. di 206
carte.
L a T opica di C ic e r o n e , col C om ento nel
quale si mostrano gli esempi di tutti i luoghi
cavati
da D a n t e , dal Petrarca
ec. V in e g ia ,
Gabriel Giolito de' Ferrari , 1 5 5 6 .
Gli estratti della D ivina Commedia stanno nelle prim e l o
c a r te ; la raccolta non ha prefazione, e sul frontispizio vedesi
la medesima figura che si trova su quello dell’ edizione della D i­
vina Commedia fatta in Venezia, 1545, in 16. P are ch’ella sia
molto r a r a , dacché solo a citarla è lo Zeno (L ettere, III. 4 1 1 ), il
quale erroneam ente la fa del 1553 ; il solo esem plare ch ’io no
conosca è quello che si conserva nella Riccardiana (Inventario,
E ST R A T T I DELLA
21 1
D 1V . CO M M ED IA
n.° 2459). (1) Esso porla in principio il ricordo ms. elio appresso :
Questa raccolta dovrebbe essere di Vincenzio D anti atteso guanto dice
il Borghini nel quarto libro del suo Riposo, dell'edizione ristam­
pata in Firenze nel 1730, carte 425.
Rosselli, Catal. P etrarchesco, lac. 16 n ° 216.
L a Ragione del bello poetico, illustrata con
esempi singolarmente di Dante . Dialogo di A n ­
tonio C e s a ri. Verona,
18 2 4 ,
in
8.
paoli
2.
Ristam pala negli Opuscoli di letteratura del medesimo a u to r e ,
P arm a, Pietro Fiaccadori, 1840.
Sentenze tratte dalle principali opere dei
quattro primi poeti ita lia n i, cioè dalla Divina
Com m edia di D a n t e , ec. M ila n o , Gaetano
Schiepatti, 1 8 3 1 , in 1G.
lire 2.
Rossetti, Catal. P etrarchesco , fac. 42, u.o 659.
In lode di Beatrice.
'
E strad o della D ivina Commedia pubblicato in un opuscolo
elio s in tito la : Nelle felicissime nozze del signor Sante B allarm i di
Lendinara colla signora Picato di Este , E s te , t ipogr. di Gaetano
Longo , 1837 , in 8 .
Similitudini tratte dalle tre Cantiche della
Divina Com m edia di Dante A lig h ie r i. Padova,
tipogr. Cartalier , 18 3 7 , n ° 1 2
2 lire
F urono pubblicato in due fascicoli, il prim o di 86 fac. il se­
condo di 72.
Bibliogr. Mal. del 1837, n.° 614 e 1446.
Estratti della Divina C o m m e d ia , con anno­
tazioni.
( 1) Un a ltro , ma incom pleto, n e ho (rovaio nella P a la tin a di Fi­
re n ze ; esso non ha che 159 carte.
212
ESTR A TTI DELLA D IV . COMMEDIA
Stanno fra le Prose e Poesie italiane scelte da Stanislao G atte­
schi e Geremia Barsottin i, Firenze, tipogr. Calasanziana, 1838,
in 8. g r . , fac. 302- 318.
Canti I e II dell’ In fe r n o , con un Com ento
critico del conte Cesare Balbo.
F u pubblicalo in fine della sua Vita di D ante, edizione di
Torino, Pomba, 1839 , in 18., II. 363- 383.
Dante. Canti I e II dell’ Inferno. P a r ig i,
Hingray , 1841 , in 18.
fr. 1. 5 o.
P arte seconda delle Premieres lectures italiennes, con note del
Biagioli e del R onna.
RISTRETTI DELLA DIV. COMMEDIA
213
§• IV . RISTRETTI DELLA D IV . COMMEDIA
R i s t r e t t i in v e r s i .
Capitolo di Jacopo figlio di Dante sopra la
Divina Commedia.
È un ristretto verseggiato e rim ato della D ivina Commedia (51
terzine) che si trova per en tro a molli Codici della m edesim a,
ed ora sotto il D o m e di P ietro, ora sollo quello di Jacopo,
figli di D a n te , m a sotto il nom e di Jacopo il più sovente. T al­
volta anche il nome dell’autore m anca, e talvolta pure si accenna
come opera di un figlio di D ante, senza dirne il nom e: co si, per
esem pio, ha il Codice Riccardiano n.° 1033, nel quale si legge :
Qui comincia I l capitolo he fe il f. di Dante sopra la comedia; e così
p u re il Codice Grumelli di Bergamo che porta il titolo seguente :
Questo canto fece il figliuolo di Dante , e mandollo a messer Matteo
da Polenta. La lezione del Codice Grumelli si preferisce anche
alle lezioni a stam pa.
F u pubblicato la prim a volta n ell’ edizione Vendeliniana d el
1477, con questo titolo : Questo capitolo fece Jacobo figliuolo di Dante
Allighieri di firenze il quale parla sopra tutta la Comedia del dicto
Dante. C om incia:
O voi che sete del verace lume
e f in is c e :
Nel mezzo del cam m in di nostra vita.
T re ristam pe ebbe ai nostri g io rn i: 1.° nella Raccolta di Rime
antiche Toscane, P alerm o, Assenzio, 1817, in 4. (III. 12 5 -1 2 9 );
2.° nelle edizioni Romane del 1815 e 1820 e nella Padovana del
1822 (Vi 275-279), dove si adottò la lezione di un Codice della B ar
beriniana, sotto la direzione del benem erito Guglielmo M a n z i, e
nelle quali tutte si vede preceduto dal seguente titolo o argom ento :
C
su
anto
Di Messer Pietro di D a n t e , nel quale
brevità
espone
e
divide
la
maravigliosa
Commedia del suo venerabile e glorioso padre
Dante Aldighieri da Firenze, in tre parti diviso
214
r is t r e t t i
della
d iv .
COMMEDIA
d ivisam ente, e per se dividendo ciascuna delle
tre parti della Com media , come leggendo chia­
ramente appare.
E finalm ente u n ’ altra ristam pa com parve nell’edizione della
D ivina Commedia di N apoli, 1829.
Q uanto ai Codici m ss ., ne’ quali si trova separatam ente d alla
D ivina Commedia il Capitolo di Messer P ie tro , noterò i seguenti:
I. M a r c ia n a di Venezia (Cod. Ital. n . ° L X III),
Codice in 4 cartaceo del secolo X V .
Ne fa menzione lo Zanetti nella sua Bibl. Codi. mss. M arciana,
a fac. 246, dove mostra d’ ignorare che questa scrittu ra fosse stata
data alle stampe.
II. Epitom e in terza rima della Divina C o m ­
media di Jacopo Alighieri.
Codice della Biblioteca di Bernardo Trevisan di V enezia, ci­
tato dal Vandelli (Sym bolae Gorianae, V I. 1 44).
*
III. Incom inciano versi in terza rima trat­
tanti della sopra detta materia di dante.
Senza nomo d’ au to re ; e stanno dalla fac. 22 alla 24 d’u n Co­
dice Magliabechiano in 4. scritto in lettera ro to n d a , del secolo
X V , clas. V II , n.° 1145, già Strozziano di n.° 511.
Crescimbeni, li. 272; — Quadrio, II. 2775 — Mazzucchelli, Scritt. ita l..
— Lam i, Novelle letter. anno 1756, 611-612 e 615; — Magliabechi, N otizie
letterarie m ss., fac. 2 6 6 ; — Cancellieri, O sservaz io n i, p. 115.
Capitolo di Messer Bosone da Gobbio sopra
Dante.
Questo R istre tto , 0 Sposizione che voglia d ir s i, della D ivina
Com m edia, composto di 64 terzin e, fu per la prim a volta p u b ­
blicato nell’edizione Vendeliniana del 1477, col titolo che appresso:
Questo capitolo fece messer Bosone da Gobbio il quale parla sopra
tutta la Commedia di Dante Allighieri di firenze.
Com incia:
Però che sia più frutto e più diletto.
F inisce :
R IST R E TT I DELLA D IT . COMMEDIA
215
Fortificando la C ristiana fede.
F u poi ristam pato: 1.° dietro alla Vita di Bosone scritta dal
Raffaeli! ( Delicioe eruditorum del L a m i, X V II. 4 0 7 -4 1 5 ), ridotto
a più vera lezione (come si dice dall’ ed ito re) coll'aiuto di testi a
penna, e specialm ente d’un Codice in 4. cartaceo del X IV o X V
secolo, ch’esisteva nel privalo archivio della casa Raffaelli da Gob­
bio; 2 .“ nell’edizioni falle in Roma della D ivina Commedia nel
1815 e nel 1820, secondo la lezione d ’ un Codice Barberiniano, o
per cura del già ram m entato Guglielmo M a n z i, col seguente a r ­
gom ento:
C
anto
Di Messer Bosone da Ugobbio
sopra
la esposizione e divisione della Com media di
Dante Alighieri di F irenze , in casa del qual
Messer Bosone esso Dante della sua m aravi
gliosa opera ne fè e compi la buona parte. Il
quale canto in tre parti si divide: prima di­
videndo la prima parte della Com m edia , p o­
scia la
seconda,
all’ ultimo
la
terza,
come
chiaro si manifesta leggendo.
3.° nell’edizione di Padova, 1822, fac. 269-274 del tomo V,
conform em ente alla lezione adottata nelle precedenti edizioni Ro­
mane ; 4.° nell’edizione di N a p o li, 1829.
Moltissimi Codici della D ivina Commedia hanno , come a suo
luogo vedrem o, il Capitolo di Bosone, talvolta senza il nom e di
lu i. Si trova a n c h e , separato dal Poema di D ante, nei Codici che
appresso (1):
I. Sopra la Divina Commedia di Dante.
(1) Chi desiderasse più ampie notizie intorno agli studi Danteschi di
Busone da Gubbio, vegga, oltre all'opera del R
già ricordala, la N
premessa dal sig G. F. Noti all’ operetta intitolala :
di Busone da Gubbio, rom anzo storico scr.tto
nel 1311,
, 1832, in 8. g r .; Vedasi anche il C rescim beni,
II. 272, Tiraboschi, t. V, p a r . II, fac. 515 e le O sservazioni del Cancel­
lie ri, fac. 123.
sia l' avventuroso Ciciliano
Firenze, Molini
affaelli
otizia
Fortunatus Siculus, os­
216
RISTRETTI DELLA DIV. COMMEDIA
Incomincia alcuna
breuissima conclusiti ili
sposizione del detto libro facta per messer B u
sone de A gobbio.
Codice cartaceo in foglio piccolo, per q u anto m ostra la lette ra
del secolo X IV , di 8 fac. col Xilolo in caratteri ro ssi, esistente
nella Biblioteca pubblica di Carpentras. Ne fu parlato dal signor
Costanzo Gazzera nel suo Trattato della dignità di Torquato Tasso ,
premessavi tuia N otizia intorno ai Codici mss. di cose italiane con­
servati nelle biblioteche del mezzodì della Francia, T o rin o , stam p.
re a le , 1838 , in 8. In esso il Capitolo vedesi diviso in due p a rti;
la p rim a che com incia col verso
O voi che sete del verace lume
o in fin della quale si legge: E xp licit p. p. breuis conclusio, è com ­
prensiva di 50 terzine , e fu im pressa sotto il nom e di Jacopo d i
Dante in fine dell’edizione Vendeliniana del 1477; la seconda è
quella che si vede nella medesima edizione sotto il nome di Bo
sone e si chiude con questa sottoscrizione :
E xp licit Chonclusio breuissima expositionis libri Dantis edita per
dominum Busonem de Egubio.
*
II. Incominciano più uersi interza
rim a
quali parlano inm agnificenza dello illustro et
ualoroso poeta dante alighieri.
Slatino senza nom e d’autore sulle carie 18 a 22 d’ un Codice in
4. cartaceo del secolo X V , già Strozziano, n.° 5 11, ora M agliabe
chiano, clas. V I I , n.° 1145.
III.
M
a r c ia n a
di
Venezia
( Cod.
Iteti.
n .°
L X Ì 11 ) , Codice cartaceo in 4 del secolo X V .
P uò vedersi descritto dallo Z an e tti, B ibl. Cod. mss. M arcianoe,
fac. 2 4 6 , il quale commesse lo sbaglio di d arn e il Capitolo di Bo
sone p er cosa inedita .
Breve raccoglim ento della Divina C a m m e ,
dia in terza rima , di G iovanni Boccaccio.
L’ opinione più com une Io vuole del Boccaccio ; e fu solto il
nom e di lui più volte stam palo ; prim a per cu ra del B aldelli
nell’ edizione delle Rime del Boccaccio fatta a L ivo rn o , presso
i
RISTRETTI DELLA DIV. COMMEDIA
217
Glauco M asi, nel 1 8 0 2 , in 8 . , fac. 8 3 - 1 0 4 , nella q u ale fu segui­
talo il Codice Laurenziano, P lu t. X X V I, n.° 1; poi dal m archese
di V illarosa nella sua Raccolta di rime antiche, P a le rm o , Assenzio,
1 8 1 7 , in 4 . IV . 1 0 1 - 1 1 9 ; in un’ a ltra edizione delle Rime del
Boccaccio fatta in Firenze, M outier, 1 8 3 4 , fac. 1 3 0 - 1 5 2 ; e final­
m ente per cura del signor E m m anuele Cicogna in Venezia, 181-3.
Trovasi m anoscritto nei seguenti Codici della D ivina Commedia
sotto vari titoli:
I. R ic c a r d ia n a , n ° 1046 ( 0 . I. n .° XXV) Codice m em brana­
ceo in foglio del secolo X V . (1)
In questo Codice il Raccoglimento del Boccaccio va diviso in tre
p a rli, una per Cantica. Ed ecco i titoli o arg o m en ti, ed i prim i
versi di ciascheduna :
Io. Boccaccii incipit argu m entum in Dantis
prim um canticum .
Nel mezzo del camin di nostra vita
S m arrito in una valle l’ a u to re ...........
Incomincia
il brieve Raccoglimento
di
ciò
che insuperficialmente contiene la lettera della
prim a (sic) Parte della C a n t ic a , ovvero C o m ­
media di Dante Allighieri di F i r e n z e , chia­
mata
P u r g a to r io , fatto
per Messere Iohanni
Bocchacci Poeta Fiorentino.
P er correr m iglior acqua alza le vele
Q ui 1’ a u to re , e seguendo V irg ilio ...........
M anca il fine di questa seconda p arto , essendo an d ata sm ar­
rita u n a carta del Codice.
I n c o m in c ia .............. della
cantica
terza
Parte
della
chiam ata P a ra d is o , fatto per Messere
(1) Questo Codice non si trova più nella R iccardiana da qualche anno in
qua : ho dovuto quindi nella descrizione che ne ho data starm ene interam ente
a quanto già ne fu scritto dal Mehus e dal Lam i.
218
Iohanni
RISTRETTI DELLA DIV. COMMEDIA
B occh a cci, Poeta
F io r e n t in o , e
per
sua mano fu scritto.
La gloria di colui che lutto movo
In questa parto m ostra 1’ a u to r e ............
Lami, Catal. della R icca rd ia n a , fac. 20 - 2 1 ; — In ven ta rio della R ic
c a rd ia n a fac. 25; — Mehus, Vita del T r a v e r s a r i, fac. CLXX1X; — Novelle
lettera rie di F iren ze, 1756, 613-614; — Pelli, làc. 171, nota 52; — Rim e
di Giovanni Boccaccio, edizione di L iv o rn o , 1802 , P re fa zio n e , fac. XIX e
A n n o ta z io n i, fac. 206.
* 1 1 . R i c c a r d i a n a , n .° 1 0 3 5 ( 0 .
II. n ° X V II), Codice m em bra­
naceo in foglio del secolo X IV .
L e tre p a rti del Raccoglimento vi sono intere , m a senza nom e
d ’ autore. Lo prim e due si compongono di 65 terzine c ia sc u n a ,
la terza ne ha sole 60. Non istanno 1’ una di seguito a ll’ a l t r a ,
m a separate come a p p re sso , la prim a da carte 1 a 3 , la seconda
d a 56 a 5 8 , la terza da 105 a 107 ; e sono precedute dalle in ­
titolazioni seguenti :
Brieue raccoglimento
dicio che
inse
supfi
cialmete contiene lalectera della prm a parte
della cantica ouero comedia didante alighieri
difirenç e chiam ata inferno.
Brieue............................della prima (sic) parte
della canticha ouero comedia didante alighieri
difirençe chiamata purgatorio.
Brieue in coglim ento dicio chinse superficial
m ete contiene la lectera della sca terza parte
della chantica ouero comedia di dante alighieri
difirenç e chiamata paradiso.
Il Mehus sopra una carta bianca in principio posevi questo
rico rd o : « In altro Codice di questa libreria coll' istesso titolo, questo
Raccoglimento è attribuito a Gio. Boccaccio, Cod. 1046 , fac. 73.
Invent. fac. 24; — Catal. del L am i, fac. 2 0 : — Novelle le tte r ., 1754,
col. 6 1 5 ;— M ehus, V ita del T r a v e r s a r i, fac. CLXXIX.
*
III. M AGLIABECHIANA, clas. V II, n.° 1103, Codice cartaceo in
4. del secolo X V , contenente Miscellanea dantesca, già Strozziamo
di n.° 301.
RISTRETTI DELLA DIV. COMMEDIA
219
H a solamente la prim a parte del lavoro del Boccaccio, carie
8 0 -8 4 , con questo tito lo :
Incipit argum entum sup. prim a parte com e
die Dantis alligherij de fioren ti» .
* IV . P a l a t i n a di F ire n z e , Codice cartaceo in foglio della fine
del secolo X V , proveniente da Pier del N e ro .
Carte 1 - 1 0 . Brieue rachoglimento dicio che
inse superficialmente contiene lalettera della
p rim a parte della canticha ouero comedia
dante alighieri di firençe chiamata inferno.
di
Questo Codice La tu tte e tre le parti della Sposizione, ma
senza nome d ’autore.
* V. L aurenziana, P lut. X L , n.« X X X V II, Codice cartaceo in
4. scrìtto nel 1417, in un grazioso carattere semigotico, cogli argo­
menti fatti in diversi colori, e colle iniziali ornale di freg i, bea
conservato (1).
Carte 1 —6. Incipit Argum étu sup pm a pte
comedie Dantis poe Florétini cuj titulus é Infera
per dominium Johannez boccacciu de Cetaldo
A rg u m en tu z super tota sa parte cómedie
Dantis Aligherij poete Fiorentini cuj titulus est
Purgatorium .
Questo Codice non ha che due sole parti della Sposizione del
Boccaccio; anzi la seconda non vi è tu tta.
Bandini, V. 39-40.
* V I. L a u r e n z ia n a , P lu t. L X X X X I n f ., n.° 43, Codice in 16.
del secolo X V , parte m em branaceo e parte cartaceo.
Carte (). Exposition delpurgatóro.
P arte seconda della Sposizione del Boccaccio , senza nome
d ’a u to re , che sta tramezzo a quella di M ino d’Arezzo.
Bandini, V. 452.
( 1) Prese certam ente abbaglio il Baldelli ( A nnotazioni alle Rime del
Boccaccio, fac. 207) dicendo che questo Codice rimontava al secolo XIV.
220
RISTRETTI DELLA DIV. COMMEDIA
' V II. L auren z ian a (Cod. S tro zzia n i, n.° C LX I), Codice carta­
ceo in fo g lio , del secolo X I V , cogli argom enti e le m aiuscolette
in colori, di non brutta lettera e discretam ente conservalo.
Carte 18 5 v e r s o -184. Prim o modo disposto
il primo libro Inferno fatto damess. Giouanni
boccacci dacertaldo poeta. Sopra dante alaghieri.
Carte 187 verso—189. Prim o modo sposto il
secondo libro Purgatorio della com edia di dante
alaghieri.
Carte 191 verso—192. Prim o modo sposto il
terzo libro Paradiso della cantica didante A la ­
ghieri.
Queste tre parti che compongono tu tta intera la Sposiziono
del Boccaccio, stanno tramezzo agli undici Capitoli in cui si divide
quella di M ino d‘ Arezzo. Due sottoscrizioni che si vedono in qu e­
sto medesimo Codice, l’una alla carta 87 verso, l’altra alla carta
193 verso, attribuiscono tutti i quattordici suddetti Capitoli al Boc­
caccio; sbaglio grossolano, che il Bandini diligentissimo om esse
di correggere (VII. 558-560).
Cinelli, Toscana le tte r ., fac. 700.
*
V ili. L aure n z ia n a (Cod. di S . Croce), P lu t. X X V I, n.° 1, Co­
dice cartaceo in foglio grande, dell’anno 1343, che sarà in appresso
am piam ente doscritto nella Serie dei Codici Fiorentini della D ivina
Com media. I tr e Capitoli della Sposizione del Boccaccio stanno in
questo Codice dalla carta 205 alla 212, senza titolo alcuno e senza
n o m e d’ a u t o r e ; del secondo m anca qualche cosa. La prim a in i­
ziale d’ogni C apitolo, di dim ensioni assai g r a n d i, è colorita e o r­
nata di freg i.
Bandini, V. 467; — Mehus, V ita del T r a v e r s a r i, fac. CLXXIX; — Bal
delli, A nnotazioni alle Rime del Boccaccio, fac. 206-207.
IX . Biblioteca del marchese Tempi, di F irenze. Codice cartaceo in
foglio piccolo del secolo X IV , conosciuto sotto la denom inazione di
Codice minore (Vedi più sotto la Serie d e ' Codici Fiorentini della D i­
vina C om m ed ia). Contiene i Raccoglimenti del Boccaccio senza
nom e d’ au tore.
Antologia, XLV. 45-
RISTRETTI DELLA DIV. COMMEDIA
221
Sposizione in terza rim a della Divina C o m ­
media di Mino V anni d ’ A rezzo .
Trovasi in parecchi C odici, non sem pre sotto il nome di questo
scrittore, ma spesso sotto quel di Jacopo di Dante, e talvolta anche
del Petrarca. Degli undici Capitoli che la compongono , nove fu­
rono già fino del 1755 pubblicati ( m ancante il quarto ed il q u into )
dal Raffaelli sotto nome di Bosone da Gubbio, nella Vita di questo
ultim o che form a il tomo X V II delle Deliciae; eruditorum del Lami
(in 8 ., fac. 4 1 6 -4 8 0 ). Codesta edizione per la quale si segui un
Codice cartaceo in 4. del X IV o X V secolo esistente nell a r ­
chivio della fam iglia Raffaelli da G u b b io , fu accompagnata con
note dichiarative di Pellegrino Rotti m aestro di re ttorica nel Col­
legio d’ O sim o. La sposizione di Mino fu dal R a ffa e lli divisa in
due p arti; la prim a che com prende i capitoli 2, 3, 4, 7 , 8, 9, 11, in
tutto 335 te rzin e, porta il seguente titolo :
Incominciano le chiose et Espositioni sopra
la prim a Cantica della Comedia del Poeta
Dante Alleghieri da F i r e n z e , la quale Cantica
e chiamata I n fe r n o , scripte brevemente per
rime
versificate
per
lo
nobile
uomo Messer
Bosone da Eugubio.
E la seconda, che prende i capitoli 1, 6 e 10, in lutto 105 ter­
zin e, è intitolata :
Epitom e e Com pendio della Com media
di
Dante Alleghieri opera in terza rima d incerto
autore e per avventura
di Messer Bosone
da
Gvbbio.
Che nè Bosone nè il P etrarca , m a si Mino V anni d'A rezzo , il
quale fioriva verso il 1390, sia 1’ autor vero di quest’ opera , fu
pienam ente dim ostralo dal M ehus ( Vita del T raversari, fac.
CC LX X IV ). Chi bram asse m aggiorm ente conoscerla potrà consul­
ta re , oltre la già ricordata Vita di Busone scritta dal Raffaelli
(fac. 119-140, 3 8 0 - 4 0 5 ), le Novelle letterarie di F ire n ze , anno
1748 , fac. 775-776 , anno 1751, fac. 6 5 -6 8 , anno 1756 , fac. 4 9 -
222
RISTRETTI DELLA DIV. COMMEDIA
5 2 , 6 0 9 -6 1 5 ; il Crescimbeni, IT. 272 e III. 2 0 9 -2 1 0 ; la Vita di
Dante del P e lli, fac. 171, nota 52, finalm ente la Preparazione del
canonico D io n isi, I. 1 4 6 -1 4 8 , e i e Osservazioni del C ancellieri,
fac. 223.
I
Codici ne'q u ali ho trovata la Sposizione di Mino sono i se­
guenti.'
*
I. R i c c a r d i a n a , n.° 1158 ( 0 . II. n.° 11 ) , Codice cartaceo
in 4. della tino del secolo X IV , scritto in lettera rotonda , e assai
ben conservato. Delle 37 carte di cui si com pone, 28 ne occupa il
lavoro di M ino; le rim anenti contengono scrittu re affatto estranee
a cose D antesche. Due volto si vede citato nel Catalogo dei mss.
della Riccardiana com pilato dal L a m i, un a col titolo di Chiose e
sposizione sovra la Commedia di Dante in terza rim a , con un previo
Compendio delle tre Cantiche, u n ’a ltra con quello di Tavole della
Commedia di Dante in terza rim a. Il Lam i medesimo ne detto
u n a particolarizzata descrizione nelle Novelle letterarie di F ire n ze ,
1756, col. 609-615. Nell' Inventa rio poi di questa istessa lib re ria si
trova inesattam ente indicalo cóme contenente un Frammento dell'
Inferno con Chiose m arginali. Nel Codice di cui parliam o q u e ­
sta Sposizione va senza nomo d’ au to re ; sulla prim a carta in ­
com incia il Compendio diviso in tre C apitoli, uno per C a n tic a ,
e vi sono preposti i seguenti argom enti :
Inchomincia
Iatauola fatta sopra la prim a
canticha delexcellentima comedia delpoeta dante
allighierj dafirenze la quale canta e detta Iferno.
E t i questo modo c i o è . he sallega loprimo di
ciaschuno cato ouero chapitolo. E nelli duo sus­
seguenti versi dichiascun chanto sicontiene b re
uemente lamateria della quale tratta
Camin di m orte abreviato inforno
Di quanta gente da Dio e sb a n d ita ............
Incomincia la seconda tauola sopra la se­
conda canticha . . . . la quale canticha edetta
purgatorio fatta al modo predetto
Camin di purgatorio abbreviato
D egli appenati con pena cr u d e le ............
RISTRETTI DELLA DIV. COMMEDIA
223
Incomincia latauola fatta sopra Iaterza ca n
ticha e ultima . . . . la quale caticha e detta
paradiso fatta cóllordine predetto
Camin di paradiso breve scritto
Di tutto bene abondevol do v e...........
Dopo di che la faccia verso della carta 7 .3 del Codice h a co si:
Q ui finiscie latauola fatta sopra la terza e ultim a canticha della
comedia del poeta dante allighieri dafirenze la quale chanticha e detta
paradiso deo grazias am. am. am.
Il
prim o di essi Capitoli com prende 35 te rz in e , il secondo
34, il terzo 36. Sullo q u attro prim e carte del Codice vedonsi
brevi postille d’ a ltra m a n o , m a dell’ epoca istessa, a quanto
m ostra la form a della le tte ra .
Seguono le Chiose divise in tre p arti ed otto C apitoli, come
appresso :
Incorniciano
Iechiose
et
sposizioni
breue
mente fitte sopra la prim a canticha della có
tnedia del poeta dante allighierj dafirenze la­
quale chanticha edetta ifern o fatto per rittime
versifichate
incipit feliciter
Q uesta p rim a p arte contiene q u attro tr a tta ti, ovvero Capi­
to li, che com inciano:
Nel mezzo del cam in di nostra vita
T rentacinque an n i s’ intende v ivendo............
Passato D ante l’ oscura ignoranza
Dovelli avea lungo tempo d o rm ito ............
Q uanto più posso per abbreviare
Mi stringo per passar questo q u a d e rn o ...........
Una e duo notti D ante cam m inando
T utto il profondo passo dell’ abisso ............
Incom inciano Iechiose
mente
fatte
sopra
e
laprim a
sposizioni
cantica
breue
(sic)
la
quale canticha edetta purgatorio. Prim o tratta­
to sopra la detta m ateria.
224
RISTRETTI BELLA DIV. COMMEDIA
Questa seconda parie contiene tre C apito li, che com inciano:
Seguendo brevem ente il P urgatorio
D ante passalo come stato d e llo ...........
Q uanto del P urgatorio sali D ante
Sette volle girando la m o n ta g n a ...........
Al sommo D ante del bel m onte suso
Di molla m araviglia r a g g u a rd a ta ...........
Incorniciano lesposizioni fatte sopra, laterza
e ultima chanticha detta paradiso della co m e ­
dia dellexcellentissimo
dafirenze.
poeta
dante
allighierj
Questa terza ed ultim a parte contiene un solo C a p ito lo , i
cui prim i versi dicono così :
Parnasso in grecia fu già quel giocondo
Sacrato santo visitato m o n te ...........
E 1 in piè della ca rta 27 verso si legge:
Chonpiute sono lesposizioni brevemente fatte sopra lalerza e ultima
canticha ¡Iella, paradiso della comedia dellexcellentissimo poeta dante
allighierj dafirenze deo grazias ani.
A lla quale sottoscrizione tengon dietro i seguenti versi che si
riscontrano ancbe in un Codice della Laurenziana ( Cod. Stroz
z i a n i, n ° 1 4 8 ).
Lexcelso dio congni u irtù sublim a
Che incuor mi mise far questo per rim a
Metta nel sauio e gralioso uaso
Di quel benigno et cortese lomaso
Antico fiorentin de rondinelli
Chequeste chiose d ittati nouelli
Dengni accettar dam m e suo suidore
Chello dettate escritte persuo am ore.
Deo g ra c ia s. ain am am .
Mehus, V ita del T raversaria fac. CLXXII-CLXXIV; — E s t r a t ti , XI.
198, 203; — Novelle lettera rie di F irenze, anno 1751, 65-68 ; anno 1736,
609-615.
*
II. R i c c a r d i a n a , n.° 1036 ( 0 . I I n.° l ' ) , Codice c a rta
ceo in foglio del secolo X IV , che ha tu tta la D ivina Com­
m edia postillala da B a rtolommeo Ceffoni. Gli undici Capitoli dì
RISTRETTI DELLA DIV. COMMEDIA
225
Mino de’ quali abbiam o fin qui p arlalo , vi stanno sotto nom e di
Jacopo figlio di Dante , disposti non come nell’ altro Codice R ic
cardiano or descritto, ma secondo l’ordine che si vede tenuto in
un Codice Magliabechiano, cl. V II, n .° 1086, e prendono le carte
181-196. Al prim o di essi è preposta la intitolazione seguente:
Hec est tabula super primo libro dantis qui
uocatur Infernus, facta a Iacobo Eiusdem
tis filio.
dan­
E il Ceffoni vi scrisse in m argine : 34 principi di 34 Chapitoli
dinferno. ongni chapouerso e un uerso intero chossi chomincia il chapi
tolo sengniato per abacho questo fece il figliuolo di dantte nome iacopo
questa tauola e breue disposizione.
Seguono gli altri dieci C apitoli, in fronte al prim o de’quali si
vede scritto sul m arg in e, di pugno del Ceffoni medesimo: Qui
chomincia 10 chapitoli di Mess. Fra. Petrarca; e in fine dell’ ultimo :
Finito 10 chapitoli di Mess. fra. petrarca.
L’ errore incorso dal Ceffoni n e ll'a ttrib u ire questo lavoro al
P etrarca fu posto in piena luce dal M ehus, il quale confutando
nel tempo istesso la diversa opinione che lo vuole di Jacopo fi
gliuol di D ante, lo rivendicò al suo vero au to re , Mino d’ A rezzo.
E di Mino lo dicono gli altri duo Codici esistenti nella medesima
lib r e r ia , de’quali ci apprestiam o a far cenno.
Lami, Catal. R iccardiano, fac. 20 e i i ; — Mehus, V ita del Traversa
r i , fac. CLXXII-CLXXIV.
* III. R i c c a r d i a n a , n.° 1050 (O. IV , n.° X L ), Codice miscella­
neo cartaceo, in foglio, del secolo X V , in caratteri tondi di bella
fo rm a, ben conservato. Gli undici suddetti Capitoli stanno dalla
carta 86 alla 110 disposti col medesimo ordine che nel Codice
precedente, senza intitolazione e con la sottoscrizione che appresso
in caratteri rossi :
E xp licit quedam expositio comedie dantis composila p minum de
Aretio. Deo gras.
L am i, Catal. R iccardiano, fac. 286; — Mehus, E s tr a tti, XII. 86.
* IV . R i c c a r d i a n a , n.° 1200. Codice miscellaneo cartaceo in 4.
del secolo X V , di bella le tte ra , ben conservalo, se non che vi si
trova una carta d im idiata, con le iniziali colorile.
C a r te 8 9 - 1 0 9 . Opus Mini vannis de Aretio
sup. tres libros Dantis.
* 15
226
RISTRETTI DELLA DIV. COMMEDIA
In fine dell’undecimo Capitolo sta scritto : Finis huius opti. deo
gras. Amen. Scriptum per me Angeluz demarchis uolaterranuz sub
die x v iij Nouembris. M . cccclxvj. (1).
*
V . L a u r e n z i a n a , P lu t. L X X X X Inf. n.° X L I I I , Codice in
16. del secolo XV , giù da me descritto a fac. 219.
C ontiene, dalla prim a alla quindicesim a carta inclusive, cin ­
que Capitoli delia Sposizione di M ino, e precisam ente quelli che
cominciano co’ versi seguenti:
Nel mezzo del camin di nostra v i t a ...............
Passato D ante l’oscura ig n o r a n z a ...............
Q u a n to p iù posso p e r a b b r e v i a r e .................
Q uanto del Purgatorio sali D a n t e ...............
Al sommo Dante del bel m onte s u s o ...............
E sono preceduti da questa intitolazione:
Incom icia lechiose elle spositioi brieuemente
sopra la conmedia di date comiciado dallin
ferno et finédo neiparadiso.
È da notarsi per altro che fra i detti cinque Capitoli del poeta
A retino, un altro ve n ’è intruso che non appartiene ad esso, m a
vuoisi ritenere come fattura del Boccaccio, secondochè viene in d i­
calo da u n ’ avvertenza apposta dal M ehus sul verso della caria
prim a : « H aic glossa metrica; sunt M in i Vannis de A retio. A d
calcem tamen interm ixtoe sunt cum recolleclione Jo. Boccacci. K.
Ambros. Cam. edit.
Bandini, V. 452-454; — Dionisi, Cod. Fiorent. fac. 165; — Mehus, V ita
del T r a v e r s a v i, fac. CCLXIV; E s tr a tti, XV. 53-54.
* V I. L a u r e n z i a n a (Cod. Strozziani, n.° CLXI), Codice cartaceo
in foglio del secolo X IV , già descritto a fac. 220.
Le carte 183 verso-1 9 3 contengono gli undici Capitoli d ella
Sposizione di Mino d' Arezzo, e fram m ischiati con q u esti, tre Ca­
pitoli del Boccaccio, al quale erroneam ente si attribuiscono tu tti
o quattordici da due sottoscrizioni poste sulle carte 187 e 193.
Bandini, VII. 558-560.
* V II. L aurenziana (Cod. G addiani, n.° 4 3 6 ), Pluteo L X X X X
Sup. n.° 139, Codice cartaceo in 4. del secolo X I V , scritto i n
(1) A tempo del Biscioni lo possedevano i fratelli G uidi. Così il Biscioni
nelle sue Giunte al Cinelli IX. 340. Ma esso indubitatamente sbagliò la d ata
dicendolo del 1446.
RISTRETTI DELLA DIV. COMMEDIA
227
buon carattere sem igotico, in buono slato , co'titoli e le iniziali
rossi. H a la Sposizione di Mino d’A rezzo, carte 1 -1 6 , divisa
come suolo, in undici p a rti, ma sotto il nome di Jacopo figliuol
di Dante. Ciascuna parte è preceduta da una intitolazione, e quella
della prim a dice così:
Compilata per mess. Jacomo figliuolo didante
Allighieri da firence. Aintelligentia di coloro
chessi dilectano di uolere sapere e intendere
Dante.
*
Questo Codice che term ina con altre scritturo di diverso a r­
gomento , fu già del Varchi, come è indicalo dalle p aro le, 178.
Bened. V archj, che si leggono sulla prim a c a r ta .
Bandini, V. 408-409.
*
V I I I . L a u r e n z i a n a ( Cod. S tro zzia n i, n.° C X L V III), Codice
cartaceo in foglio g ran d e , del secolo X IV . Vi si trova tutta la
Sposizione di Mino d’Arezzo sulle prim e 6 c a rte , meno che il
prim o Capitolo non è certam ente di M ino, ma si bene d’altro
autore che non conosciam o. E d è divisa in q uattro p a rti; la
prim a intitolata Tavola sopra tulio il dante, la seconda Chiose
sopra la prim a cantica di dante alleghieri, la terza Chiose sopra il
Purgatorio, e la q u a rta Chiose sopra il Paradiso, In fine si legge ;
E xp liciu n t glose dantis.
Bandini. VII. 546.
* IX . M a g l i a b e c h i a n a , cl. V II, n ° 1085 (Strozziana , n ,° 2 1 7 ).
Qui
comincia le dichiarazioni didante alle­
ghieri in terza rima compilate p mino diuanni
darezzo.
Codice cartaceo in 4. de’ prim i del secolo X V , composto di 29
carte, in caratteri rotondi semigotici, coi titoli rossi e le iniziali
variam ente colorite, in buono stato. Contiene tulli gli undici Ca­
pitoli della Sposizione di Mino d’Arezzo distribuiti in tre lib ri, cin­
que nel p rim o, q uattro nel secondo e duo nel terzo.
In piè dell’ u ltima carta retto si legge:
Per defendere...................sanzaltro prezzo
ingiuro chelprim o chemiperm esse
fu mino diuanni cittadino darezzo
S aria bugiardo chialtro dicesse,
228
r is t r e t t i d e l l a
d iv .
c o m m e d ia
E sotto :
Quis finiscat ledichiarazioni didante in terza rim a . deo graziai
Amen: Questo libro e diconpagno allighutti scritto di sua mano, d i
Maggio nel Mcccc x x iiij .
E nuovam ente sul verso della carta medesima :
Questo libro e di Compagno dalessandro A llighuttj di Firenze.
Cinelli, Toscana letter. t. III.
*
X . M a g l ia b e c h i a n a , Palch. II, Cod. 40 (cl. V II. Cod. 1010),
Codice cartaceo in foglio, del secolo X V , già Strozziano di n.° 640.
Carte 1 7 5 - 1 8 1 . Ivi Senotaro lo ristretto di
tutti i capitoli del libro di dante fatti pio figliolo
detto mess. iacop.
È la sposizione di Mino divisa in undici Capitoli come nel Codi­
ce precedente, ma senza la divisione in tre p a rti. In fine sta
scritto : F initi capitoli dimess. iacopo alinghierj.
X I. G ia c c h e r in e n s e di Pistoia, Codice cartaceo in foglio, del se­
colo decim oquinto. Contiene il Paradiso con due Capitoli d ella
Sposizione di Mino d ’Arezzo senza nom e d’ au to re . È pochissimo
noto ; e 1’ esatta descrizione che ne sarà data nella Serie dei Codici
mss. la devo alla gentilezza dell’ egregio signor prof. Enrico B in d i
di Pistoia.
X II. A m b ro sia n a di Milano, Codice m em branaceo in foglio, d el
secolo X IV , ricordato dal M uratori ( Della perfetta poesia, ed i­
zione del 1 7 0 6 , I. 21 ) e dal Sassi ( H ist. litter. Mediolanensis, col.
133 ) , a dire del quale non contiene che 2 5 Sonetti Super I n
fernum Dantis a M ino de Viani Aretino (1). Il Crescim beni, d an d o
questa medesima indicazione (II. 2 7 2 ) , aggiunge che questo com ­
ponim ento si trovava ancora in un Codice del secolo decim o
q u a rto , posseduto (e forse volle dire ricordato) dal M uratori.
X III. B r i t i s h m useum di L ondra. II n.° 3459 dei Codici H a r
leiani esistenti in codesta lib reria ha due C apitoli, che c e rta ­
m ente appartengono al nostro Mino. Essi principiano così :
(1) II sig. consigliere B ern a rd o n i di Milano, da me pregato a vo lerm i
comunicare una descrizione di questo Codice, mi ha risposto che tutte le r i ­
cerche fatte per ritrovarlo dal dotto bibliotecario dell’ Ambrosiana, il sig n o r
B a rto lommeo Catena, sono andate a vuoto, a motivo delle troppo vaghe in
dicazioni che ne furono date dal Sassi.
229
R ISTRETTI DELLA D IV . COMMEDIA
Chamin di m orte abbreviato in fe rn o ................
Chamin di P urghatorio a b b re v ia to ...............
Vedi più avanti la descrizione dei Codici inglesi della Divina
Commedia.
Capitolo sopra la Divina Com m edia di C ec­
co di Meo Mellone degli U gu rgieri ( o Ugha
ruggieri) Sanese.
Lo ricorda il Crescimbeni ( II . 272 e V. 4 ) , dicendo che ogni
terzina contiene la m ateria d ’un Canto di D ante, e che i prim i
versi delle terzine sono quelli medesimi che danno principio ai
rispettivi Canti. Cecco di Meo M ellone U gurgieri fioriva verso il
1350. Nessuno dei Codici da me veduti ha questo Capitolo.
Lami Novelle le tte r a rie , 1756, col. 612; — C inelli, Toscana letter.
III. 302; — N egri, S c ritto ri F io rent.
Recita di Dante di un F rate di S. Spirito.
Canzone di 98 versi nella quale si riepiloga tu tta la Divina
Commedia. Può vedersi nel Crescimbeni (II. 276-278), il quale la
copiò da un Codice della Chigiana, n.° 580, carta 175. Comin­
cia:
N atura ingegnio, studio, isp erien za................
A rgom ento in 7 5 terzetti della prim a parte
della Divina Com m edia .
Si vede ram m entato in una Lettera di Sebastiano Ciampi a Gae­
tano Poggiali ( Giornale enciclopedico di F irenze, t. I ., 1809, fac.
307-311 ), come esistente in u n Codice della Vallicelliana di Roma,
segnato F . n.° 4. Un ricordo apposto alla fine di esso Codice an ­
nunzia eh' e’fu scritto a Roma nel 1513 da Jacobo Antonio Benalio
Trivigiano.
*
Compendio
terza rim a.
della Divina
Com m edia
Sta sulla caria 184 verso d’ un Codice in 4. c a rtaceo, del secolo
X V , esistente nella Laurenziana, P lut. X L , n.° X X I X ; non ha
in
230
RISTRETTI DELLA DIV. COMMEDIA
nom e d’ au to re , nè intitolazione nè sottoscrizione, e si com pone
di 45 v e rsi, com inciando col seguente :
/
E t la ragion perchuj dalor non pere.
Bandini, V. 36.
* Compendio
della
Divina
Com m edia
in
terza rima.
Anonimo e m ancante d’ intitolazione anche questo. Sta d a lla
carta 182 verso alla 188 d 'u n Codice m em branaceo in 8. cho h a
la data del 1396 , esistente nella Laurenziana ( Cod. Gaddiani )
P lu t. L X X X X , Sup. n.° 133.
È diviso in tre C a p ito li, uno per C antica; la prim a lettera d i
ciascun Capitolo è grande e co lo rita, e tutte le terzine vanno ac­
com pagnate di note m arginali che dichiarano il soggetto delle
medesime. Ed ecco le primo dei rispettivi Capitoli:
Nel meçço del camin di nostra u ita
fu im pauralo dante per alcuno
principal uitio di m orte in fin ita ...............
P er correr m iglioracqua alca leuele
uscito e dante del fondo defuncto
alm onte p u rg ator dogni fe d e le ...............
La gloria di colui che tutto mou e
seguendo beatrice dante uarcha
subitam ente al prim o et el d e n o u e ...............
Il
prim o Capitolo si compone di 103 versi, il secondo di 100, il
terzo di 106.
Il
qual Capitolo prim o si trova anche in altro Codice Lauren
ziano cartaceo in foglio del secolo X IV ( Cod. Strozziani , n °
CX LV III), dove prende tutta la caria p rim a ; ed è seguilo da d u o
altri Capitoli ap p a rtenenti alla Sposizione di Mino d’Arezzo , f o r
m ando di tal m aniera un tulio che vedesi intitolato Tavola sopra
tutto il Dante.
Bandini, V404; VII. 846.
* A rgom enti in versi della Divina C om m edia.
Stanno in un Codice Laurenziano della D ivina Commedia, P lu t.
X L , n.° X X V , cartaceo in foglio del secolo X IV . Non tu lli j
Canti però hanno l’argom ento; ma solo i prim i 32 dell’ In fern o
RISTRETTI DELLA DIV. COMMEDIA
231
e il prim o , il decimosesto e il decimottavo del P urgatorio. Sono
tutti di 3 versi.
Bandini, V. 32-33.
* Compendio
D an te.
in
terzine
del
Paradiso di
In tutto 46 versi : e sta sulle carte 2 terso -3 retto d ’ u n Co­
dice Laurenziano in foglio, della fine del secolo X IV (Cod. M edi
ceo-Palatini, n.° L X X IV ). È preceduto da una intitolazione che
dice : Incominciasi socio breuita quello che siconliene i qsta 3 p te
del paradiso. E poi com incia:
In questa parte con alta d o c trin a ...............
Bandini, Vili. 225 .
* A rgom enti in versi a ciascun Canto
Poema di D a n te , di Gaspare G ozzi.
del
Furono per la prim a volta dali alla luce nella edizione della
D ivina Commedia eseguita in Venezia l’anno 1757, e ristam pati
poi in altre molte edizioni e nel tomo V I, fac. 140-191, delle Opere
del Gozzi, Venezia, stamp. Palese, 1795.
R is t r e t t i
in
prosa.
Rubriche ( in prosa ) fatte ad ogni canto
della Divina Commedia per lo nobile poeta
messer Giovanni Boccaccio cittadino da Firenze .
Citandole il Rezzi nella sua Lettera sopra i commenti ms. alla
Divina Commedia ( R om a, 1826, in 8. fac. 11-12) com’esistenti
in un Codice B arberiniano ca rtaceo in foglio del secolo X IV , dico
non sapere ch'elleno si trovino in nessun altro Codice, nò averlo
vedute ricordate da chicchessia . Noto per altro che nella B i
bliotheca Patavina del Tommasini (fac. 103) si vede fatto menzione
di un Codice della Biblioteca di M arci M antuanoe B enavidii, in ­
titolato: Argomenti di Boccaccio sopra Dante; ma se questo lavoro
del Boccaccio, che il Codice chiam a Argomenti, consista nelle Rubri­
che in prosa, o non piuttosto nel Ristretto in terza rim a del qualo
a bbiam parlalo di sopra, non ci è dato determ inarlo. E vuoisi
232
RISTRETTI DELLA DIV. COMMEDIA
inoltre avvertire che nel Codice Riccardiano di n.° 1028 ( 0 . I.
n.° X IV ) , cartaceo in foglio, datato del 1457, le due prim e carte,
scritte con inchiostro rosso, contengono R ubriche in prosa col ti­
tolo seguente: Qui inchominciano le rubriche delle chiose di dante co­
ntentato p mess. giouannj bocchaccio dacertaldo poeta laurealo ............
Sim ili R ubriche stanno anche in fronte delle altre due Cantiche, o
per meglio dire, in fronte del P u rg ato rio , giacche nel Paradiso si
vedono presso che tutte com inciate e non finite di scrivere. Di q u e­
sto Codice che ha un Contento attribuito al Boccaccio, differente da
qnello eh’è a stam pa, dirò lungam ente nella descrizione dei Codici
della Divina Commedia esistenti nelle Biblioteche di Firenze.
Queste R ubriche in prosa sono probabilm ente quelle istesse
che furono pubblicate, in epoca posteriore alla L ettera del Rezzi
citata di so p ra, con il titolo seguente:
Rubriche della Divina Com media di Dante
A lig h ie r i scritte in prosa da Giovanni Boccac­
cio, e breve Raccoglimento in terzine di quanto
si contiene nella stessa C o m m e d ia , scritto dal
medesimo Boccaccio. V en ezia, tipografìa d i
Giovanni Cecchini, 1 84 3 , in 8. di 7 2 fac.
Di questa pubblicazione, fatta in occasione delle nozze M ilan
M assari Camello, è debitore il pubblico al signor Emmanuele Cico­
gna, che la corredò di una Prefazione.
L a L e ttu r a P arm ense, 1843, fac. 372.
*
A rgom enti in prosa de’ Capitoli della Di­
vina C o m m e d ia , tratti dal Codice Trivulzia
no , n.° II.
P ubblicati nell’edizione della D ivina Commedia di Udine, 1823
( I . L V -L X I X ) , sopra una copia di proprio pugno del m archese
T rivulzio. Scrive il signor V iviani che questi Argomenti sono
quelli dell’Antico commentatore, inseriti nelle edizioni di F uligno,
1472, Napoli 1474 circ a, Venezia, 1477. Io li ho trovati in m olti
Codici mss. della D ivina Commedia. Vedi più avanti la descrizione
dei Codici della Divina Commedia posseduti dalla fam iglia T ri
vulzio.
RISTRETTI DELLA DIV. COMMEDIA
233
* A rgom enti generali delle tre Cantiche , e
particolari di ciascun Canto.
Stanno in un ms. Laurenziano della D ivina Commedia (P lu t.
X L , n.° X X IV ) , Codice cartaceo in foglio, del secolo X V . Li
Argom enti preposti ai Canti sono i più lunghi che io abbia veduti
nei Codici della D ivina Commedia da me esam inali. Vedi la de­
scrizione dei Codici D anteschi esistenti nella Laurenziana.
* S o m m a r i , ovvero
A r g o m e n t i , de’ Canti
della Cantica del Paradiso.
È una scrittura m ancante d’intitolazione, che sta dalla carta
110 alla 112 d’un Codice in foglio miscellaneo c a rta c e o , del secolo
X V , nella R iccardiana, n.° 1050 (O . IV . n .° X L ).
Lam i, C atal. R iccard . , fac. 22.
* Compendio della Comedia di Dante Ali­
ghieri , divisa in tre P a r t i . In fe r n o , Purgato­
rio, Paradiso, per la filosofia m o r a le , adornata
con bellissime figure e Geroglifici. Consagrala
A l Nobilissimo Proeclariss. sig. Alberto Abbate
di S. Paolo. V en ezia , appresso Girolamo A l
b r iz zi, con licenza de superiori, 1696, in 4*
di 1 5 8 fac.
R a ro ; ne possiede un esem plare la Palatina di F iren ze, ed e
quello che ho potuto vedere. Vi è una Dedicatoria firm ata C. G.
P , e quindi un Avviso al le tto re. Le ligure che 1’ adornano
sono copiale dall’ edizione di Venezia, M arcolini, 1544; tre sono
della grandezza della p ag in a, le a ltre lulle sono aggiustale nel
corpo del testo.
Crescimbeni, II. 279; —
*
Serie del
Volpi e di Padova.
A rgom enti ( in prosa ) sopra ogni Canto
del Poema di
Dante
A li g h ie r i . In
Verona,
234
RISTRETTI DELLA DIV. COMMEDIA
presso D ion igi Romanzarti , 1 744,
in
8. di
32 fac.
L. D om enico Salvi li dedica A l sig. Leone de'Leoni, nobile R i
minese. E ’ furon poi ristam pali n ell'ed izio n e della D ivina Com­
m edia di Venezia , 1749.
Narra il Pindem onte n e ll’ elogio di Lodovico Salvi ( Elogj di
letter, i tal., M ilano, S ilv estri, 1829, II. 152) che questi aveva in ­
trapreso lunghi e faticosissimi studi per comporre un’opera che
avrebbe intitolala Dantes redivivus.
Novelle Letterarie di F irenze, anno 1774 , col. 407 , anno 1775, col.
679 ; — Catal. mss. della Palatina e della Riccardiana,
A rg o m e n ti nuovi di Romualdo Z o tti, G iu ­
seppe Borghi e Niccolò T om m aseo.
Stanno respettivam ente nelle edizioni della D ivina Commedia
di Londra, 1808 e 1819, Firenze, 1827 e Venezia, 1837. Vedi le fac.
1 3 0 -1 3 1 , 148, 16 9 , 182-183. Q uelli del Borghi si ristam parono
in m olte a ltre e d izio n i.
Su m m ary in prose o f the In fe rn o , Pu rga­
torio and Paradiso.
Sta in un’opera della quale parlerò al § . S tu d i critici sul testo
della Divina Commedia , in titolata: Dante or the Italian pilgrim ' s
progress , by L eight H u n t, London, Chapm an, 1845, in 8. picc.
A ggiungo che argom enti inglesi in prosa si trovano anche nella
traduzione del C ary.
RIDUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
235
§. V. RIDUZIONI IN PROSA ITALIANA
Riduzione in prosa della D ivin a Commedia,
di Ferdinando A rrivabene.
Sta in fronte dell’ edizione della D ivina Commedia fallasi per
cu ra del medesimo a Brescia dal 1812 al 1817, in 4 volum i in 8 .
(V . afa c. 1 3 7 ). Questo lavoro si rim ane alla Cantica del P u rg a­
to rio. L’ autore ne avea ledi già de’ fram m enti all’Ateneo di Bre­
scia. Vedansi i Commentarti di quest’ A ccadem ia, B rescia, B et
toni, 1814, in 8 .
* Parafrasi in prosa degli undici primi Canti
dell’ Inferno , di Gabriele Rossetti.
Sia nel volum e prim o della Divina Commedia pubblicata per
cu ra del Rossetti a Londra nel 1826. V edi a fac. 165.
La
Divina C om m edia di
Dante A ligh ieri,
tradotta in prosa da G. C. professor di lingua
italiana in Blois. I cinque primi Canti. B Io is ,
G iro u d ,
18 29 ,
in
18.
Non è vero come dice il frontispizio ; perchè non vi sono che
i Ire prim i Canti e il principio del q u a rto .
* Parafrasi
dell’ Inferno.
in prosa dei primi
sette Canti
S ta nell’ edizione dei prim i sette Canti fatta dal lord Vernon
nel 1842, Firenze, P iatti (V . a fac. 1 9 2 -1 9 3 ). In una nuova
edizione che egli sia preparando dell’ I n fe rn o , tu tta questa Can­
tica si troverà p arafrasata.
236
TRADUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
§.
VI. TRADUZIONI
T r a d u z i o n i in d i a l e t t i i t a l i a n i
Fram m enti dell’inferno di Dante in dialetto
milanese , col testo a fronte .
Canto I , e fram m enti de’ Canti I I , I I I , V e V II (1).
Opera del celebre Carlo Porta , pubblicata insiem e colle a l t r e
s u e Poesie scritte in dialetto milanese, M ilano, per Vincenzio Ferra­
rlo, 1 8 2 1 , 2 vol. in 1 2 ; — Ita lia , 1 8 2 6 , in 12; — M ilano, per Vinc
enzio Ferrano, 1 8 3 7 , in 1 8 ; — Ita lia , 1 8 4 1 , in 1 6 . ; — M ilano,
Borroni e Scotto, 1 8 4 4 , in 16.
T r a d u z io n i l a t in e in v e r s i
in e d it e
Traduzione in versi esametri di Coluccio Sa­
lutati .
In e d ita , m eno un tratto che si riferisce a p arte del Canto X V I
del P urgatorio, esistente nel suo libro De Fato et Fortuna: e che era
stalo pubblicato già dal Mehus nella Vita del Traversari, fac. CCIX,
e dal Corniani nei Secoli della letteratura italiana ( edizione del
1818, I. 347). Scrive il Mehus d’ aver cercato inutilm ente di questa
traduzione ne’ Codici F io re n tin i; e pare che si possa con sicurezza
afferm are che ella è andala perduta.
P e lli, fac. 4 7 5 ,
nota 55.
Traduzione in versi latini di Antonio
Marca , dell’ ordine de’ Minori.
della
Sulla fede del Crescimbeni ( II. 283) e del Vandelli ( Symbolae
litterariae del G ori, t. V I), ripeliamo che si vede citala da Ma-
(1) Dal signor consigliere Giuseppe Bernardoni di Milano, che ba avuto
in m ano i m anoscritti lasciali dal P o r ta , sono assicurato che questi fram ­
m enti a stampa sono i soli che il Porla abbia tradotti.
TRADUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
237
riano F iorentino ( Croniche, lib. 5 , cap. 42, § . l . n.° 36) il quale
racconta che si trovava già nel Convento di Fano. Un tal m ae­
stro Lorenzo Astemio di M acerala se la prese p er se. Vedasi in to r­
no di ciò anche il W adingo, tomo V II, all’anno 1485.
Cancellieri, O sservazioni, fac. 57.
Versione latina in e s a m e tri, verso per verso,
scritta da Matteo Ronto , Monaco O liv e ta n o ,
Matteo Ronto m ori n e ll'a n n o 1 3 i-3. Molti sono gli eruditi che
p arlarono di questo suo lav o ro , fra gli al tri il Bulgarini nella
sua Difesa contro Carriero (Siena , 1588, fac. 7 4 ) , Giovanni de
Augustinis nella sua Storia degli Scrittori Veneziani (II. 611), il
Tiraboschi, t. V, p. II, fac. 512, YA ndrei, ec. Notissimi sono i Co­
dici seguenti:
B i b l i o t e c a d i L u c c a . Magnifico Codice m em branaceo, in fo­
glio, scritto verso il 1380, contenente la traduzione di Matteo Ronto
col testo del Poema a fro n te . F u acquistato in com pra dal P iatti
libraio in Firenze, per 500 francesconi, nel 1844. Ed ecco la descri­
zione che egli ne dà nel suo Catalogo del 1838, fac. 199-200.
Questo prezioso Codice è composto di 403 carte con un bel m ar­
gine e scritto in caratteri n itid i. Le iniziali del prim o verso di
ogni Cantica sono m iniate col ritratto di Dante nel testo, e del
trad u tto re nella versio n e; quelle d’ogni altro Canto sono sempli­
cemente colorile o messe a o ro . Leggesi nella prim a p agina: « In­
cipit prologus Fratris M albei Rompto de Venetiis, ordinis S . Bene­
d ic i Montis Oliveti super Libro Dantis per ipsum in metro latino re
d a cu m in civitate P istoni merito compilatum.
Nobile Dantis opus, celebri virtute m icantis.
Leniter in metrum sludui transferre lalinum ,
Illud ut ilalice non solum gentibus allum
Funderet eloquium jocundi thematis eie. etc.
Clara satis genuit vatem Florentia Dantem,
Grecia sed Fratrem peperit me Rompto Matheum
Vaticolum sciolum , venelique fuere parenles.
Le prim e terzine del I Canto dell’inferno son tradotte cosi:
Contigeram nostre medie tunc tempora vite
Cum nemorosa reum me repperit, u ra q u e stiva
Tram ite cujus eram tenebris delirus ab equo.
Quam m ihi difficilis res est depromere quantum
238
TRADUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
H ec erat informis silvestris et aspera fortis
Silva melum renovat, que cum tum cogito turpem
Hanc fore bilis habct quantum mors squallida ferm e;
Ast u t agam quantum tunc utile nactus in illa
Ipse fu it quedam milii cognita dixero prim um etc.
Il testo di D ante (il quale comincia sul verso della caria p rim a ,
avendo a fronte la traduzione che com incia sul retto della seconda)
ha delle varie lezioni dallo stam pato. In fine della prim a Cantica
dice il trad u tto re :
E xp licit hic herebi de penis cantica prima.
Avanti il P urgatorio fa il medesimo prologo che avea fatto
a ll’in fern o . Di quando in quando si trovano in m argine alcune
postille latine molto interessanti per l’ intelligenza del testo e
d ell'isto rie accennate . In fine del P urgatorio si legge :
E x p lic it hic pu rgat que cantica crimina feda.
Avanti il P aradiso è il solito prologo, e così incomincia la versione:
Gloria summa Dei qui commovet omne per orbem
Mirifice totum penetrai, sed fulget in una
Parte magis rulilans, alibi stat luce minore eie.
T erm inato il P aradiso si tro v a:
E x p lic it excelsi paradisi cantica sacra.
Chiude la versione u n ’apostrofe in esam etri ad urbem P istorien
sem che com incia :
Parte Inique pulcra manes o dulcis ab omni etc.
In questo com ponim ento descrive lo fatiche da lui d u rate per dar
fine a questa sua versione, au gura ogni bene a Pistoia , e si r i­
volge a Bartolommeo Gambacorti P isano, a m aestro Michele m e­
dico di Pistoia ed a m aestro Francesco frate m inore parim ente
P istoiese, rendendo loro molle grazio. N ell’ultim a carta è u n ’Ele­
gia che principia cosi :
Ecce quod aucupium m i hi translatio Dantis
Denique retribuii, premia digna ferens :
Pro meritis tanti talisque laboris ameni
Hec lulil ut fierem subligulatus * ego ;
Vasa lavanda sui milii sordidus uncta coquina
Prebuit et manibus subdidit illa scopam etc.
Prosegue a descrivere tutte le vili faccende cui fu condannato in
pena di aver fatto questa traduzione, p iu ttostochè attendere ai
m onastici esercizi ; e potrebbe anche supporsi che fosse cosi pu­
TRADUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
239
n ito , perchè da alcuni teologi di quei tem pi D ante fu tenuto
per autore sospetto d’ eresia e pernicioso.
F in qui il Catalogo del P ialli. Aggiungo che questo preziosis­
simo Codice è quello istesso che esisteva una volta presso i F ra ti
di Monte Oliveto in quel di S ien a . E la descrizione datane dal
P ia tti è interam ente conform e a quella che già ne aveva data
l ’abate Giulio P erini nella sua Lettera sopra l 'Archicenobio del
Monte Oliveto, F iren ze, C am b iag i, 1 7 8 8 , in 8 . , fac. LX V
L X X III.
Non vo’ per altro passarmi d’ osservare che la qualità dal si­
gnor P ialli attribuitagli di Codice unico (il solo, vale a dire, com­
pleto) non sussiste. Completissimo senza dubbio è un altro ms.
esistente nella Biblioteca di Santa Genevieva di P arig i; e completo
pure è quello che scoperto a Castelnuovo, anticam ente capo luogo
della G arfagnana , 1’ anno 1751, venne poco appresso esattam ente
descritto da Domenico V andelli archivista del Duca di Modena, in
u n a lunga Notizia inserita fra le Symbolae litterariae del G ori
(Decas secunda, Romae, Palearini, 1752, in 8 ., VI 1 3 9 -1 9 1 ),
in tito la ta: Sopra la Divina Commedia di Dante Alighieri tradotta
in versi esametri latini da Frate Matteo Ronto.
B ib l io t e c a d i santa G e n e v ie v a di Parigi, Codice cartaceo, in fo­
glio, del secolo X V , segnato Y. L. 2 , di bella lettera, composto di
254 carte num erale. Ne fa menzione il Mulini ne’suoi Documenti di
storia italiana, F ire n z e , 1836 , in 8 ., to m o I, fac. L X X III. (1)
C o d ic e d i G a r f a g n a n a , M s. in 4. gr. colle coperte di legno ri­
vestito di m arrocchino rosso , in carta grave ed in carattere assai
chiaro, ma con ispesse ab b re v iatu re , di epoca, per quanto dice il
V an d elli, posteriore al 1 4 0 0 . E ra adorno d’ iniziali m in ia le , e il
frontispizio fatto in maiuscole rosse portava cosi:
D a n t e s A l g e r in v s q v i
ex
m aterno
S m o n e in l a
TINV HEDACTVS FVIT
I n c ip . *
Aveva in m argine e in piè di pagina parecchie postille e anno­
tazioni per servire ad uso di com ento, note interlineari esponenti
i sinonim i, gli epiteti e il significalo de’vocaboli latini oscuri. In
Catal. libr. mss.
( 1 ) L’Haenel nel suo
(fac. 285), storpiando il nome
del traduttore, cita questo ms. sotto il seguente titolo:
in
Dantis Comedia
metro latino per Mattheo Aorto de Venetiis de ordine Benedict.
t r a d u z io n i d e l l a
d iv .
c o m m e d ia
una carta preposta a quella del frontispizio trovavasi un Proe­
mio di 22 versi, dove il traduttore espone i motivi che l’ hanno
determ inato a m ettersi a quel lavoro e dà contezza del suo nom e,
cognome, p atria e professione. Il qual Proem io, o Prologo che vo­
glia d ir s i, esistente p u re , come il lettore ha veduto dalla prece­
dente descrizione, nel Codice di Lucca, fu già pubblicato per in ­
tero dal M ehus e dal Vandelli. Da un epigramma poi di 4 versi che
seguiva sulla carta medesima del Prologo dopo uno spazio bianco
d ’ una linea (anche questo pubblicalo per cura del Vandelli), paro
che il copista del m s ., e l’autore nel tempo istesso delle postille e
delle note in te rlin e a ri, sia stalo certo frale Olivetano chiam ato
Johannes Bonino. In fine del Purgatorio e del Paradiso erano due
sottoscrizioni analoghe a quelle del Codice di Lucca, e alla Cantica
del Paradiso teneva dietro l ' Apostropha ad urbem P istoriensem.
Q uest’ apostrofe, ricordata anche, come s’è visto, dal P ialli nella
descrizione del suddetto Codice, si trova per intero nella già citata
opera del V an d elli, dove sono p u r rip o rtali non pochi passi della
traduzione.
In principio del Codice stavano alcuni com ponim enti in versi
esam etri e pentam etri, scritti della medesima mano che il resto del
Codice, I’ uno de’ quali, accennante l’epoca della m orte di D ante,
è quello che vedesi nella Vita di Dante del Boccaccio, p u b b li­
cata 1’ anno 1477 in fronte dell’ edizione Vendeliniana ; un a l­
tr o , pubblicalo in seguito più volle ed in vari lib r i, è il noto ep i­
taffio di D ante : Iu ra M onarchiae................
I
due Codici che appresso, de’ quali parlò già il Meh us alle
fac. C LX X II-C L X X V della Vita del Traversati, non sono perfetti.
*
M a g lia bech ia n a , Palch. IV , n .] 82 ( antic. n .] cl. V II.
Cod. 1022), Codice già S trozziano di n.° 917, cartaceo, in foglio,
del principio del secolo XV , di lettera molto bella , co’ titoli
scritti con inchiostro ro sso , in buono stalo ; consta di 116 car­
te , contando anche le carte 42-45 che son bianche. In piè della
prim a , che anticam ente servì di coperta , si legge : Del sen.re
Carlo di Tommaso S tro zzi 1670. Le imperfezioni sono nelle Can­
tiche del Purgatorio e del Paradiso ; la prim a delle quali non
com incia che col verso 55 del Canto X , e 1 altra finisce col
verso 34 del Canto X X V II. Il Codice ha parecchie cancellature
e correzioni, scritte della medesima mano che il rim an en te del
testo; m a non per questo vorrem o crederlo au to g rafo ; anzi code­
ste correzioni istesse svelano l’opera del copista, perchè le non
fanuo altro che ristab ilire no’ v ari luoghi del testo talune pa-
TRADUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
241
role eho eransi per distrazione scam biate con a ltre e rip o rtate
invece dove non dovevano andare.
*
L a u r e n z i a n a , P lu t. X X X I X , n.° X L , Codice in 4. gran d e
miscellaneo cartaceo, del secolo X V , contenente pochi fram m enti
della traduzione di Matteo Ronto , che com inciano , senza cho
vi si vegga preposto alcun titolo , alla carta 135 e vanno fino
alla carta 138. Questi fram m enti consistono nel Prologo, nei p ri­
mi 28 versi d e ll In fe rn o , ne’prim i 6 del P u rg a to rio , nelle prim e
20 terzine del P aradiso , nell’ Apostropha e nel M archilogium ,
term inando con un com ponim ento di 6 versi dopo i quali sla
sc ritto : Per fratrem M atheuz ronto. A m . In m argine vi sono va­
rie note d 'a ltra m ano. A ggiungerò che alcuni fram m enti del M ar­
chilogium in tandem civitatis Pistoriensis (35 versi) si trovano an ­
che a carie 201 verso d’altro Codice Laurenziano, * m em branaceo in
foglio, del secolo XV (P lu t. X L . n." 34). N ella notizia del V an
delli sul Codice della Garfagnana già da noi r a m m e n t a t o , si ve­
dono notate m olle varianti che si riscontrano fra quel Codice ed
il Laurenziano, pèr via d’ un r a ffrontam ento tra i prim i versi di
ciascuna Cantica d’ am bedue i Codici.
Due altri Codici di questa traduzione furono ricordati dal
l’Agostini (Scritt. Venez. II. 6 1 2 -6 1 4 ); il prim o m em branaceo in
fo g lio , ricordato anche dal Dionisi no’ suoi Aneddoti (n.° 2 , fac.
65), si possedeva da Pier Antonio Pellegrini di Trieste, nobile Aso­
lano ; il secondo, più moderno e cartac eo , esisteva nella Biblio­
teca di S . Vettore dal Corpo di Milano ( l ) .
Caudini, II. 326 e V. 38; — Montfaucon , fac. 319; — Crescimbeni , II. 282;
— Zaccaria, Stor. letter. d 'I ta lia , VI. 632 e IX . 154 ; — Pelli, fac.7 5 ,n o ta
( i ) « Aboliti gli Olivetani d i S. Vettore d a l Corpo di M i l a n o , per disgra
zia di que’ lempi andarono disperse tante cose di pregio che essi avevano.
* Alcuni m anoscritti che loro appartenevano furono allora com perati dall av
vocato Francesco Reina. Morto lui, la sua biblioteca andò al libraio P aolo
Antonio Tosi che mandò quasi tutti i m anoscritti latini in Francia, e vendè
gl'italiani al signor Gaetano de’conti M e lz i. Il Tosi p e rò , col quale ho
parlato, si ricorda benissimo che la traduzione in versi Ialini della Divina
Commedia falla da M atteo R onto non era tra i m anoscritti del Reina.
D a una lettera del sig. G iuseppe B ernardoni di M ilano ) .
Vengo assicuralo dal signor A u d in , bibliofilo all' Italia ben nolo, che
qualche anno addietro, il libraio Gnoato di Venezia possede\a un altro Co­
dice ms. della traduzione del Ronto.
16
242
TRADUZIONI D ELLA d i v . c o m m e d i a
55; — Ciampi, Mem. d i Nic. Forteguerri, Pisa, 1813 , in 8.» , fac. 19-21 ;
— Tiraboschi, t. VI, p. 2. 198; — Cancellieri, O sservazioni, fac. 57.
T radu zione
in
versi
Divina Com m edia , di
scovo di B e r g a m o .
esametri
latini
della
Gian Paolo Dolfin , ve­
Esiste in autografo presso gli e re d i. Debbo questa notizia alla
gentilezza del signor G. Pieci di B rescia.
Traduzione in versi latini d ella Divina C o m ­
media , dell’ abate Cosim o della Scarperia di
F iren ze.
L ’ autore m oriva nel 1778 ; o questo lavoro di lui rim asto ino­
dilo si conserva nella Biblioteca del Seminario di F irenze, a cui fu
donato da Antonio dell ' O gna, pievano di S. Giovanni M aggiore in
M ugello. Alla traduzione precede la Dedicatoria a mylord Nassau
Clavering , conte di Cowper e pari della Gran B rettagna. G iudicata
dall’ abate P erini nella sua Lettera sopra l'Archicenobio del M onte
Oliveta ( fac. LX X 1II ) superiore d’ assai per bontà e per eleganza
di stile a quella di Matteo Ro n to , ebbe poi nell’ anno 1803 l’onoro
d ’ essere presentata alla Società Colombaria di F irenze , la q u ale
ne fece pubblicare il prim o Canto nelle sue Memorie storiche, (F i
renze, stamp. A lb izzia n a , 1803, in 4. fac. 9 5 - 9 8 ) , u n itam en te
ad un apposito articolo del signor Lorenzo C an tin i. E nel Poligrafo
di M ilano venne in appresso inserito il Canto V. ( n .° d e l 23
maggio 1813, anno III, fac. 8 3 8 ).
V ita di D ante del Filelfo, edita dal Moreni, fac. 97, in nota; — Ar
taud, Vie du D ante, fac. 523.
Notizie e
Saggio d ’ una traduzione
in esa­
m etri latini della Divina C om m edia, dell’ abate
G iovan G irolam o Carli.
Lavoro in e d ito , citalo dal signor Lorenzo Ilari nel suo Indice
della Biblioteca di Siena (Siena, tipografia dell’A ncora, 1844, in 4 .
fac. 177 e 311. ) L’ autore rinvia per notizie più diffuso a u n a
parte del suo Indice che non è per anche p u b b lic a ta .
TRADUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
A
243
STAM PA.
F ram m enti inediti dell’ Inferno in versi esa­
metri la t in i, tratti dal Codice Fontaniniano.
F urono pubblicati con separata num erazione (X X X III fac. )
dall’ abate V ivia n i, in fine del tomo III della sua edizione della
Divina Commedia di Udine, 1823, facendovi precedere una Lettera
al com m endator B a rto lin i. Consistono in 152 versi del Canto IV ,
150 del V , 135 del V I e 69 del V II.
E nolo che taluni hanno sostenuto , e forse sostengono , che il
pensiero prim o di D ante era stalo quello di dettare il suo Poema
in lingua latina ; per molli di coloro che tengono siffa tta opinione,
i fram m enti rim astine sono quelli di cui ora parliam o. Cosi la
pensava il Dionisi ( Preparaz. storica , II. 209 ) il quale si fa forte,
come di au to rità irrecusabile , della Lettera di frate Ilario ; e po­
teva aggiungere che lo d ic e, nel suo Comento a D an te , anche il
Boccaccio ( E d iz . del 1724, V. 1 7 ) . Nè vuoisi tacere che il Proe­
mio d ’ un Comento anonim o esistente nel Codice Riccardiano di
n.° 1016, e del quale si hanno anche altre copie , comincia con
queste p aro le: Auea cominciato laudare questa sua commedia in que­
sti versi latini ULTIMA REGNIA CANAM ............ Chi avesse va­
ghezza di vedere stesam ente trattala la qnislione, legga nell’.
A
nedoto IV del Dionisi un capitolo intitolato: Perché Dante abbia
scritto il maggior suo poema in lingua volgare ; e nelle Osservazioni
del C an cellieri, fac. 5 1 , il paragrafo : Perchè Dante non formò il
Poema in latino.
Questo Codice Fontaniniano, del quale d aro a suo luogo la
descrizione , fu citalo già dal Salvini nelle sue Osservazioni sul
Comento del Boccaccio ( 1724, II. 3 3 6 ) , dove egli ram m enta un
ms. della Divina Commedia in fronte del quale si vedevano da 20
a 30 versi latini. Il F ontanini, Eloq. I tal. libro II, cap. 13, rettifi­
cando le parole del S a lv in i, ne portò il num erò a delle centinaia
p arecch ie.
Crescimbeni, II. 276; — Pelli, fac. 160 , nota 1 0 ; — Galeoni Napione,
Mem . dell’Accad. d i Torino, XXXI. 250-251;— Troya, Del veltro etc., fac.
83 e 183.
* L e Similitudini della Divina C om m edia di
Dante Alighieri, trasportate verso per verso in
24 V
lingua
TRADUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
la tin a , da Carlo d ’ Aquino della C o m ­
pagnia di
Gesù. In R o m a , nella
del K om arek , 1 7 0 7 ,
stam peria
in 8. di 1 83 fa c ., più
una carta in fine per l’ E r r a ta .
Libro non co m u n e , di cui ha un esem plare con annotazioni
m arginali del secolo passalo la Riccardiana.
Mazzucchelli, I. 910; — Serie di Padova; — Giorn. de’L etter. di Venezia,
XXXVII. 133 e XXXVIII. 492;— Catal. B ibl. Acad. P is a n a , fac. 9 6 .;— Cat.
ms. della Palatina.
Traduzione in versi latini del Canto d ’ U g o ­
lin o , di Carlo Lebeau .
Inserito fra i suoi Carmina latin a , P a r ig i, 1 7 8 2 , e 1816.
*L a Com m edia di Dante Alighieri, trasportata
in verso latino eroico da Carlo d’ Aquino della
Com pagnia di Gesù, con l’ aggiunta del T esto
Italiano e di brevi annotazioni. In N a p o li ,
per F elice M osca , 1 7 2 8 , 5 vol. in 8 . gr. di
3 3 3 , 331 e 3 3 9 fa c .
Il testo ita lia n o , per il quale adottò il d’ Aquino la lezione
degli Accademici, è stam pato in caratteri corsivi; la traduzione a
fronte in caratteri ro m a n i. Le prim e 15 facce del volume p rim o
h anno una Prefazione ; le Annotazioni son posto in fine di ciascun
volum e.
L ’ opera era stata im pressa in Roma e lo stampatore si ch ia­
m ava Pietro B ernabò , ma poiché fu giuocoforza contentarsi d ’un a
perm issione extra urbem (V ed i a fac. 15 del tomo p rim o ), si do­
vette porre sul frontispizio la falsa indicazione di N apoli. Ed
aggiunge il Mazzucchelli ( S critt. h a i. I. 9 1 1 ), che non essendosi
per anche vedute a quel tempo edizioni Romano della D iv in a
Commedia , lo stam patore si aspettava da un mom ento a ll’ a l­
tro che il Governo s’im padronisse della sua edizione, com e di no­
vità non gradita.
Questa traduzione è in grande stim a, come m ollo fedele ch ’ella
è ed anche elegante o piena di bellissim i versi. Per chi non in d o v inase
TRADUZIONI DELLA D IY . COMMEDIA
245
nasse il motivo delle lacune che talor vi si tro v a n o , il trad u tto re
stesso si è fatto un dovere di spiegarglielo nella sua Prefazione ;
e’dice che disdicevole affatto a scrittore religioso sarebbe stato
il ferm arsi sopra cotali luoghi del Divino Poem a.
Afflitto, Scritt. N apoletani, I. 403; — Giorn. de’ letter. di Venezia, t.
XXXVIII, pari. 1. fac. 493; — Cancellieri, Osserv. fac. 6 2 ; — Serie di Pado­
va ; — C atal, ms. della Magliabechiana.
23 fr. L a Sern a ; — da’ 15 a’ 18 fr. secondo il Brunet, II. 19.
Per le conspicue nozze del nobile uomo D o­
menico Melilupi marchese di Soragna , colla
nobile donzella Giustina Piovene contessa P or­
to Godi Pigafetta. Padova, tipogr. della M i
nerva, 18 3 5, in
8.
di 48 fac.
Il regalo a’ novelli sposi é una traduzione in esametri di Fran­
cesco Testa degli episodi di Francesca da Rim ini e del conte Ugo
lino , che non erano stati tradotti dal padre d’ Aquino.
Per le nobilissime nozze del conte Alessan­
dro Piovene Porto Godi Pigafetta colla contessa
Lavinia Franceschinis. Pa d o va , tipogr. della
Minerva , 18 36, in
8.
di
5‘2
fac.
Vi sono i Canti X e X XV dell’ Inferno tradotti ancor questi
d al Testa.
Per le nobilissime nozze del conte Patrizio
M agaw ly colla contessa Lucrezia Piovene. P a ­
d o v a , tipogr. C artallier e Sicca , 183 8, in 8.
di 3 2 fac.
A ltra traduzione del Testa di due passi della Divina Commedia,
il primo nel Canto X I e 1’ altro nel X X X III del Paradiso, col testo
a f ro n te , pubblicata già in fogli volanti fino degli an n i 1833
e 1837.
B ibliogr. ital. 1835, n ° 1469; 1837, n ° 2626; 1839 , U.° 144.
246
TRADUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
* L ’Inferno di Dante, ossia la prima Cantica
della Divina Com m edia , tradotto e schiarito a
senso preciso di frase in versi eroici latini cor­
rispondenti dal prof. Antonio Catellacci. P isa ,
Ranieri Prosperi, 1819, in 8. di X V I —3 27 fac.
La pubblicazione di questo lavoro fu preceduta da un M a n i­
festo di 7 fac. in 8. contenente un Saggio di traduzione e portante
questo titolo: Invito agli amatori della poesia italiana e della latina
a favorire un’ opera, ec. Di questa traduzione, che va col testo a
fro n te , fu parlato nelle Effemeridi letterarie di R o m a, I. 9 -1 8 , e
nella Revue encyclopédique, X I. 158.
Brunet, II. 19; — B iogr. ita l. del Tipaldo, VI. 20-22.
7 paoli 1 /2 , Catal. Piatti del 1820.
Traduzione del primo Canto dell’ Inferno di
Dante in versi la t i n i .
Sta in u n a raccolta di versi latini pubblicata per cu ra di Nic­
colò Tommaseo; il quale si trattenne a parlarn e ne’suoi Nuovi scrit­
ti, Venezia, tipogr. del G ondoliere, 1838, in 8. fac. 44.
* Saggio d ’ una versione latina
A lig h ie r i, Canto 5 5 dell’ Inferno .
di Dante
Giornale letterario di M odena, t. V I I , 1843, fac. 71-77.
Quinque Capitula ex Purgatorio Dantis ,
latinitate donata a Cajetano della P ia z z a .
V i centi a ex typis Cajetani Longo, 1844, in
8. di 3 8 fac.
Traduzione in versi esam etri dedicala a Antonio G raziani ca­
nonico dalla cattedrale di Vicenza.
Un annunzio inserito nella Gazzetta di Venezia, n.° del 15 giu
gno 1844, prom ette la pubblicazione della traduzione di tutto il
Poema , col testo a fronte, dell’ edizione di Firenze, 1837, che si
com porrà di 7 fascicoli in 8. per C antica, ed uscirà dalle stam pe
TRADUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
247
del Seminario di Padova. Se l’opera sia ancora in parte com parsa,
non so.
T r a d u z io n i
l a t in e
in
pr o sa .
Traduzione della Divina Com m edia in prosa
la t in a , di Giovanni da S e r r a v a lle , vescovo e
principe di F e rm o .
F u composta net 1416 ed è rim asta fin’ ora inedita. Si tro v a,
lindam ente ad un Comento che fece sopra la D ivina Commedia il
medesimo a u to r e , entro un Codice Vaticano in foglio del secolo
X V , proveniente dalla Biblioteca Capponi ( Catal. n.° 45 2 ). Vedi
p iù avanti l’articolo Comenti inediti, alla parola Serravalle.
Traduzione latina in e d it a .
Traduzione in te rlin e a re , esistente in un Codice m em branaceo,
in foglio, del secolo X V , che già fu del pittore Giuseppe Bossi ed
ora si conserva nella Trivulziana di Milano ( n.° X IX ). Vedi più
avanti la descrizione dei Codici della Trivulziana.
Asserisce il padre Negri ne’ suoi Scrittori Fiorentini, che Paolo
Veneto Eremitano tradusse in latino il Poema di D ante; ma sba­
g lia ; poiché per la concorde testim onianza dell’ Agostini ( S c r it­
tori Veneziani, I. 551 ) e del signor E m m anuele Cicogna ( Inscri­
zioni Veneziane, I. 6 5 ) , Paolo Veneto compose un Comento latino
s ì , ma non una Traduzione della D ivina Com media.
T r a d u z io n i
fra n cesi
I n e d it e .
Traduction en vers français
de l ' Enfer
de Dante.
Codice in foglio, cartaceo, del secolo X V , composto di 199
carte e adorno di molte e non isprcgievoli m iniature tuttoché
non f in ite , esistente nella Biblioteca dell' Università di Torino
( Codici G allici, n.° C X X II. 1. V. 33). Q uesta traduzione è fatta
verso per verso e nel medesimo m etro che 1’ originale italiano ,
248
TRADUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
cioè in endecasillabi, come può vedersi dai seguenti versi co’quali
ha principio:
D' millieu du chemin de la vie présente
Me retrouvay parmis une foreste obscure
Ou m'estoye esgaré hors de la droicte sente
Ha combien ce serait a dire chose dure
De ceste forest tantaspre forte et sauvage
Qu en y pensant ma paour renouvelle et dure.
P uò vedersi descritto dal Maffei nella Succinta notizia de' mss.
che si conservano nella Real Biblioteca di Torino, inserita nel Gior­
nale de'letterati ( V I . 4 7 4 ) e ristam pala fra gli Opuscoli ecclesia­
stici del medesimo, parte della sua tintoria teologica, T rento, 1742,
in foglio, part. II, fac. 1-10. A noi basterà il d ir e , sem pre
sulla fede del M affei, che il Codice ha di fronte alla traduzione
il testo della D ivina Commedia di buona lezione.
Leggo in una Nota della Rivista Europea di M ilano (1 8 3 9 ,
III. 121 ) che nella Biblioteca della Università di T orino due tr a ­
duzioni si conservano della D ivina Commedia in lingua Provenzale.
Q uesta di che ho parlato è 1’ unica che io conosca.
Traduction en vers français de la Divine
Comédie .
Da non so quale disile pubbliche Biblioteche di Vienna d’ Au­
stria viaggiò questo Codice alla Reale di Parigi, e p o i, ven u ta
l’epoca delle restituzioni, rito rn ò a quella di V ienna. Debbo q u e­
sta notizia alla gentilezza del sig. Champollion Figeac, conserva­
tore dei mss. della Biblioteca Reale di P arigi.
L es Oeuvres de Dante trad. en vers fra n ­
çais .
Codice in foglio, ricordato con questo titolo nella Biblioteca
Hoendorfiana (fac. 23 7 , n ° 43 dei mss. ). La trad u zio n e, a g iu ­
dicarne dallo stile, dev’ essere stata fatta verso la m età del secolo
X V I,
dice il com pilatore di quel Catalogo.
Cy commence la tierce partie de la Co­
médie de Dantes , appellée Paradis .
TRADUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
219
Bel Codice in 4 ., m em branaceo, scritto in caratteri ro to n d i,
della p rim a m età del secolo X V I. Vedesi registrato nel Catal.
del Gaignat (n .° 1978) che lo vendè 72 fra n c h i, ed anche in
quello del L a Valliere (1783 , n ° 3571). Consta di 51 carte scritte
in linee molto lu n g h e, ed è ornalo di maiuscole colorite e messo
a o ro , non che di 8 vaghe m iniature alle 6 pollici 1/2, larg h e 4.
Il traduttore Francesco B ergaigne dedica questo suo lavoro a
Guglielmo Gouff i er, am m iraglio di F rancia, le cui arm i decorano
la p rim a carta del libro. La traduzione è in v ersi, ora decasillabi
ora end ecasillabi, le cui rim e s’ incrociauo, e non osservano l ' a l­
tern ativ a de’ mascolini e fem m inini. Ad ogni Canto va unito un
argom ento ed una dichiarazione in prosa.
Comedie de Dantes appelée P aradis.
Bel ms. con eleganti miniature a ogni Canto: contiene una
traduzione del Paradiso in versi francesi, preceduta da una spe­
cie d’
argomento che dice cosi :
Ceste est la troisieme partie
de la comedie de Dantes
qui de bon sens n' est départie
ains par questions évidentes
donne a cognoistre en des beaulx dictz
les joyes qui soni permanentes
et sé intitulle Paradis.
Q uesto m s ., che io suppongo non essere altro che quello del
qu ale abbiam o avanti p a r la to , fu venduto 7 sterline 17 scellini
e 6 denari presso il Paris nel 1791, e fi sterline e 6 scellini presso
A llen Strange nel 1801. O ra esiste nella Biblioteca di William
Beckford a F onthill A bbey.
Repertorium bibliogr. o f british lib ra ries , fac. 294.
A
sta m pa
(1)
1597.
L a Comédie de D ante, de l E n fe r , du
■
( i) Vedi nella Revue des deux Mondcs ( 4840, 453-461) un buon arti­
colo critico intitolato : Les anciens traducleu rs de D a n te , firmalo G. C.
( G ranier Cassagnac ) .
250
TRADUZIONI DELLA D IT. COMMEDIA
tlE
n
a
D
ie
d
é
m
o
C
Purgatoire
,u
fr
Ld,
et P a ra d is, mise en ryme fra n ­
çaise , et commentée par M. Balthazard Gran
g ie r , conseiller et aumônier du roy, et abbé
de St. Barthélémy de Noyon. P a r is ,
Gesselin, avec privilège de S. M . , 1 5 9 7 , 3
n
a
e
J
vol. in 12. picc.
P rim a traduzione francese a stam pa , dedicata al re Enrico
IV , poco s tim a ta , ma ricercata m oltissim o, specialmente gli
esem plari in buono stato . Secondo il sig. A rtaud ( Catal. des édit.
du Dante ) ve ne sarebbe u n ’ a llra edizione an terio re d’ un anno ,
e il Catal, de la Bibliot. roy. de Paris (n .° 34-52 ) la cila colla data
di Paris , George Drobet (1). Nel frontispizio vedesi un ritra tto di
D an te , ed uno di E nrico I V , incisi am bedue da Tommaso de Leu;
e sotlo al ritratto del re sta un m adrigale di 4 versi diretto ( come
il discreto lettore può im m aginarsi ) a celebrarne le lodi.
Le note dell’ abate G rangier sono chiare e piene di u tili noti­
z ie, e il signor A rtaud a rriv a a chiam arle eccellenti. Q uanto poi
a lla trad u z io n e, ecco qual giudizio ne delle la Revue des deux
Mondes (n .° del novem bre 1840, fac. 4 5 7 ): « Le bon abbé G ran ­
gier s 'e s t arrangé pour trad u ire vers pour v e rs , et mot pour
m ot. Q uand il ne peut pas tra d u ire , il fourre tout sim plem ent
le passage italien dans son vers, e t il continue. Ce qui fait q u ’ il
est aussi simple de chercher le sens de G rangier dans la D ivine
Comédie , que le sens de la D ivine Comédie dans G rangier ».
Serie del Volpi, di Padova e d e ll'A rtaud; — D ebure, n ° 3338; — Ca­
t a l. La Valliere; — C atal. Bibl. Reg. Londinen sis, li. 286.
Vend. 25 fr. m arr. verde, M éon,-— 9 a io fr. secondo il Brunet, II. 49.
Traduction en prose de l' épisode d' Ugoli
n , par W atelet.
Fu pubblicala dal M arm ontel nella Poétique française (Oeuvres
com plètes, Liège, 1777, tomo V, fac. 3 5 - 3 8 ).
( t ) Potrebbe darsi che in sostanza, anziché due edizioni, fosse una sola,
pubblicala da due differenti librai; tanto più che nel f a ta l. Duriez, n ° 2648,
ne trovo menzionato un esem plare, nel quale i volumi dell' Inferno e del
P aradiso m ostrano la data di P a r i g i , George D ro b et, 1596, c quello del
P u rgatorio, P a rig i, Jean Gesselin, 1597. Ciò per altro è semplicemente una
mia congettura-
TRADUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
251
1776. *
La Divine Comédie de Dante Alighieri .
L E n fe r , traduction française accompagnée
du texte, de Notes historiques et critiques
et de la V ie du poète, par Moutonnet de
Clairfons. Florence, et se trouve à P a r is ,
chez Le Clerc et Le Boucher, 1776 , in 8. gr.
di I V - 5 7 8 fac. (1)
Traduzione in prosa, dedicata a Madame; ne fu parlato nella
Gazette des deux Ponts , n.° 101, nel Journal des Savants, aprile
1777, ediz. in 4. fac. 208-217 , e nel Journal encyclopédique di
Bouillon, 1777, t. I I, part. I, fac. 101 e segg. Quanto il signor
Clairfons s’ingannasse asserendo nella sua Vie du Dante che la
prima edizione della Divina Commedia fosse quella di Firenze,
1481, avemmo già occasion di notarlo.
Codesto, sbaglio grossolano di fa tto ; erro re poi di g iudizio,
l'aspra censura che egli fa nella sua Prefazione dell’opera del buon
ab ate G rangier , i cui versi chiam a pessimi ed in intellig ib ili; 0
questo dico perchè è da credere eh’ e’ tenesse m igliore la sua ,
cosa che la posterità pare non volergli accordare: « Son procédé
(dice la Revue des deux Mondes, 1840, X X IV . 457) est encore plus
sim ple. Au m oins, quand G rangier ne com prend pas un m ot
ita lie n , il le met tel quel dans sa traduction, s’en rapportant à
la grâce de Dieu et à l’ intelligence du lecteu r. M. M outon
n et lui n’y fait pas tan t de façons, il ne met rien du to u t;
seulem ent il fait une nôt e , pour dire que la différence du
génie des deux langues l’ a empêché de traduire le passage sau té.
Se ne trovano esem plari in carta grande d’ Olanda , un dei
quali è segnalo 20 fr. nel Catal. Bohaire di Lione, 1818.
Serie dell' Artaud; — Querard, France littér. I. 387; — Cat. mt. della
Magliabechiana ; — 7 fr. Catal. Barrois di Parigi, 18*5.
(i) Erroneamente descritta in forma di t ì . nella
Romana del 1815.
Serie dell’ edizione
252
TRADUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
1783.
L ' E n fe r , traduction nouvelle en prose ,
avec notes ( del sig. di Rivarol ). Londra e
Parigi, Merigot et Barrois, 17 8 5 , in 8. ( 1).
Alcuni esemplari hanno un frontispizio con l’
indicazione di
Paris, Didot jeune, 1785; venticinque ne furono tirali in carta
d'Olanda, uno de’
quali fu venduto 103 franchi a Parigi nel 1804,
ed un altro 11 franchi e non più, 15 giorni dopo.
Questa traduzione fu ristampata nel tomo III dello Opere del
conte di Rivarol, Paris, Leopold Collin, 1808, in 8. Riconosciuta
fino da principio per inesatta, non fu poi più guardata quando
comparve quella dell’Artaud. Di quel tempo ne parlarono le
Novelle letterarie di Firenze , anno 1785 , col. 783 , e si tornò a
farne menzione nella Prefazione dell’
edizione della Divina C o m ­
media di Milano, 1804 (fac. X X I I-X X I V ). La Revue des deux
Mondes prendendola in esame nell’
articolo già più d’
una volta ri­
cordalo da noi, v’
ebbe a notare molli e non veniali peccati; come
meglio polrà il lettore che non la conoscesse vederlo dalle parole
medesime di quel giornale che qui trascriviamo: « M. le comte de
« Rivarol de spirituelle mémoire, est un traducleur du Dante fort
ridicule. Le 18e siècle avec ses prétentions philosophiques et son
érudition plus que superficielle, ne pouvait pas comprendre
l ' œuvre profonde et théologique de Dante; il s’
en moquait:
c’
eut été bien s’il ne s’était pas avisé de la traduire ; mais
quelle traduction, bon Dieu ! C’est une chose à la fois triste et
comique de voir Voltaire et Rivarol donner des leçons de bon
goût à l’
auteur de la Divine Comédie. Tantôt il trouve que les
noms des démons sont mal sonnants, tantôt il renvoie Dante
au Dictionnaire de la Fable, ne comprenant pas, le pauvre h o m
me ! que le système mythologique de Dante s’écarte à dessein
des traditions payennes, parcequ’
il rentre dans la théorie donnée
par les Pères sur l’
origine du Polytheisme ».
(1) 11 Cancellieri ( Osservaz , so p ra l'origine della Div. Commedia,
p. 63) ricorda p er distrazione la traduzione presente sotlo la data 1775, e ne
ricorda un’ altra pur dell Inferno ed in p ro sa , che dice stampata in Londra
nel 1809: ma lo credo uno sbaglio.
TRADUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
253
Le note, che il signor A rtaud chiamò dotte, sono tolte in gran­
dissima parte al Comento Venturiano.
Brunet, 11. 20; — Querard, France lit ter., II. 387 ; — Renouard, Catal.
d ’un a m a te u r, 111. 78 ; — Serie dell’Artaud.
10 fr., Catal. Barrois di P a r ig i, 1845.
178. . .
Essai d ' une traduction française d 'une
partie de l ' Enfer.
Sta nella Bibliothèque des Romans, t. X X X V II, part. II.
178. . . *
Traduction en vers d 'un passage du chant
X X X III de l ' E n fer, par Voltaire.
Può vedersi nel Dictionnaire philosophique (Oeuvres de Voltaire,
ediz. Renouard , X X X V . 6 8 -7 0 ).
1796.
La Divine Comédie de Dante Alighieri ,
contenant la description de l ' Enfer , du
Purgatoire et du Paradis, trad. de l 'Italien.
P a r is , Sallio r , an I V de la République
( 1 7 9 6 ) , 3 parti comprese in un sol volume
in 8.
Traduzione postum a in prosa del conte Colbert d' Estouteville ,
nepote del gran Col b e r t , rivedula dal Sallior editore. E tenuta
in esattissim a, però se no suol far poco conto; e , a quel che dice
la Biogr. univ. , l'ed ito re ne avrebbe distrutti quasi tutti gli esem­
p la ri. Se ne trovano esem plari in carta v elin a, uno de q u ali fu
venduto 15 fr. a Parigi nel 1812 ( Catal. de M. ***, n.° 4 5 4 ).
Rimase inedita lungo lempo : ed ò quella di cui parlano il L a
lande nel Voyage d'Italie (Yverdun , 1769, l i . 3 5 5 ), il Moutonnet
de Clairfons nella Prefazione della traduzione su a , e il Monte-
25 i
TRADUZIONI DELLA DIT. COMMEDIA
N
ntesoMquieu in una delle sue Lettere d iretta a ll’ abaie Guasco ( Oeuvres,
1788, V. 3 2 8 ).
Brunet, II. 20 ; — Q uerard, F rance littér. 11. 387 ; — Serie dell'Artaud.
6 Ir., Catal. Barrois di P a r ig i, 1845.
1805. *
Traduction en vers du chant l ' de l'Enfer
du Dante, par Carrion Nisas.
F u inserita nel Magasin encyclopédique di M illin e nel Moniteur
universel (n .° 226 del 1 805); e com parve a n c h e , col leslo italiano
a fronte , nel M agazzino di letteratura di Firenze , n.° del maggio
1805, fac. 7 6 -7 9 . È da vedersi in proposilo l’articolo seguente.
1805. *
Lettre de Louis Bridel à Carion de N i
sas sur la manière, de traduire D an te, sui­
vie de la traduction en vers français du 5 e
chant de l 'Enfer par M . B r id e l, et de celle
de M . Carion de N is a s , avec des Notes.
B asle, imprimé chez G uill. Haas , 18o 5 , in
8. gr. di 64 fac., in carta velina.
Con questa Lettera ci fa il signor Bridel, fra le altre cose, sape­
re, che egli ha fra mano una traduzione della Divina Commedia, e
che la Cantica dell’ Inferno è bell’ e fin ita . E’ giudica il signor Car
rion Nisas un poco fedel traduttore , e ciò m algrado che per tra ­
d u rre un centinaio di versi e’ n’ abbia fatti niente men che 200.
Palatina, Misceli. filol. vol. 130.
\
1811-1813. *
Le P a ra dis, poème de D a n te, traduit de
l ' I talien, précédé d' une Introduction , de la
V ie
du Poète, suivi de Notes
explicatives
TRADUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
255
pour chaque chant et d un Catalogue de 80
éditions de la Divine Comèdie de cet au
teur, par un membre de la société Colom
baire de Florence ( il cavaliere A rtaud di
M ontor). Paris, Treuttel et W urtz, 1 8 1 1 , in
8. di lx x x v iij- 4 9 i fac.
L 'Enfer , poème de Dante. Paris , Smith,
1 8 1 2 , in 8. di x x iv —446 fac.
Le Purgatoire, poème de Dante. P a r is ,
J. J. Blaise, 1 8 1 3 , in 8. di x x i v - 4o 8 fac.
P rezzo dei 3 volumi 18 fr., e
56
fr. per gli
esem plari in carta velina.
O lire agli esem plari in caria velina com une , uno se ne vede
registrato in carta velina g rande con figure avanti la lettera
nel Catal. Duriez , n.° 2652. Ad ogni volum e è preposta u n a
Introduzione ed una Tavola degli Argomenti della Cantica che vi si
co n tien e, ed ogni volum e ha pure una tavola in c isa ; q u ella
dell’in fe rn o , che è secondo la descrizione del M a n etti, fu incisa
dal Forsell, quella del Purgatorio disegnala dal Roehn è incisa dal
Gatine ; quelia del Paradiso è copiata dall’edizione di Roma, 1791.
Il Catalogo delle edizioni della D ivina Commedia posto in fine del
volum e del Paradiso, che fu il prim o a pubblicarsi, ha due sup­
plem enti negli altri due volumi in fin e . A lcuni fram m enti del
P aradiso erano stali q u alche tempo avanti pubblicali nel M oniteur
universel ( n .° del 30 ottobre e 12 novem bre 1810).
Questa trad u z io n e, che fu presa in esame dal signor Filippo
Irenico nel Giornale enciclopedico di Firenze, IV . 45-53, e V. 265
272 (1), va insieme con giudiziose note estraile da’più accreditati
Comenti di Dante, m assim am ente da quel del Lombardi. In F rancia
è molto slim ala come fedele ed elegante; ma un tal giudizio, gene­
ralm ente portalo sul lavoro del signor A rta u d , fu non h a guari
(i)
Vedasi ancora a proposito della traduzione del signor Artaud la P re ­
fazione d’un’opera del signor Luigi Angeloni, intitolata: D issertazione so­
p r a la v ita d i Guido d ’A r e z z o , Parigi, stamp. C harles, 1 8 1 0 , in 8., fac.
28-32.
!
256
t r a d u z io n i d e l l a
d iv .
c o m m e d ia
contestato nella Revue des deux M ondes, 1840, X X IV , 458-461,
dove se ne parla nei term ini seguenti :
« La traduction de M. A rtaud qui a de la ré p u ta tio n , et qui
lui a coûté 24 années de tra v a u x , constitue la plus grande dé
ception de sa vie ; en général cette m alheureuse traduction ne
trad u it rien du tout que les idées de M. A rta u d , q ui ne sont
pas ordinairem ent celles de D a n te . Ajoutons q u ’ il y a des
hérésies pour faire b rû le r cent fois M. A rtau d , si l’ Inquisition
existait encore. Nous n ’ exagérons rien en affirm ant du fonds
de nôtre sincérité et de nôtre lo y a u té, que nous ne savons p ar
quel bout la p re n d re , et à quels exemples donner la préférence,
afin de justifier ce que nous av a n ço n s. . . . T out cela ne si
gnifie pas que M. A rtaud soit un hom m e sans m érite, mais o u
tre que la traduction du D ante était une tache difficile, c’était
encore une œ uvre en déhors de l’ intelligence de son temps. »
Ai 3 volum i di quest’opera vanno unite cento figure disegnate
ed incise a contorno dalla signora G iacom elli, P arigi, 1818, in 4 .
In Francia, da’ 20 a’ 25 fr.
Brune t, II. 2 0 ; — Q uerard, France contemp. I. 79; France litter. II.
ÎS7.
1817.
L ' E n fe r , poème de D an te, traduction en
vers français, avec Notes , par Henri Teras
son. Paris, Pillet, 1 8 1 7 , i n 8 .
6 fr.
F u presa in esame in un articolo firm ato P . F. T. (Tissot) in­
serito nella Minerve française, 1818, I. 156-164.
Serie di Padova; — Querard, France litter. II. 387.
1820.*
Traduction en vers français des épisodes
de Françoise de Rimini et du comte Ugo
lin, par Joseph Victor Le Clerc.
Inserita nel Lycée français , P a r ig i, 1820, in 8 . III. 3 -6 e V.
7-10.
TRADUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
257
18:23.
Traduction en vers de l ' Enfer de Dante
d'après les nouveaux Commentaires de B ia
gioli , avec le texte en regard, et enrichie
d 'un Discours sur le D a n te, de Notes lit­
téraires et historiques et d ' un plan géome
tral de l ' E n fe r , par M . Brait de la Mathe.
Paris, Bossange, 1 8 2 3 , in 8. di 46 7 f a c . ( 1)
7 fr.
Ne parlò la Revue encyclopédique , X X I. 419-420, articolo di
Francesco Salfi.
Querard, France littér. II. 387.
1826.
L ' Enfer de Dante traduit en fra n ça is,
accompagné de Notes explicatives raisonnées
et historiques, suivi de Remarques générales
sur la vie de Dante et sur les factions des
Guelfes et des G ibelin s, par J. C. Tarver.
Londres, Dulau , 1 8 2 6 , 2 vol. in 8. picc. (2)
Traduzione col testo a fronte , analizzata nell’ Antologia di F i­
renze , X X III. 6 4—66. Fedele ed eleganlo la stima il signor A rtaud
( Vie du Dante, fac. 5 8 4 ), di che tanto m aggior lode dovrà ve­
n irn e al tra d u tto re , straniero ad am endue le lingue. Non vedesi
ricordata nella France littér. del sig. Q uerard.
Brunet, II. 20.
10 a 12 fr . Catal. di libr. di Parigi.
(1) Del 1823 la dice erroneam ente il Brunet (II. 2 0) .
(2) Nell’ Antologia di Firenze è ricordata con questa indicazione : Lon­
dra, Knight, 1824.
25$
TRADUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
1828. *
La D ivin e Comèdie de Dante Alighieri f
trad. en français par A . F . Artaud,, ancien
chargé d ' affaires de France à Florence et
à Rome, avec le Texte italien en regard et
des N otes. Seconde édition. P a r is , F ir min
Didot, 1 8 2 8 -1 8 3 0, 9 vol. in 3 2., con tre inci­
sioni, di X X X I - H o , 24 6, 28 6, V lll- 2 5 4 , 2 56,
243 , V I I I - I V - 2 4 4 , 255 e 245 f a c ., carta v e ­
5o
lina.
fr.
II prim o volum e dell’Inferno ha in principio un A va n t-P ro
pos ed una Vie de D ante, differente da quella dell’ edizione del
1811 ; un altro Avant-Propos sla pure nel prim o del P u rg a to rio ;
finalm ente il prim o del Paradiso, olire il solilo Avant-Propos ,
porla in lesta una Dédicace diretta dal trad u tto re alla pro p ria fi­
g lia .
Se ne parlò nella Revue encyclopédique, X LII. 395-406 e nel
Giorn. delle provincie Venete, Contin. fascic. 1.
Il Catalogo del libraio Barrois di P arigi, 1845, r e g is tra , al
prezzo di 55 fra n c h i, un esem plare della presente edizione, nel
quale i tre volumi dell’ Inferno sono in carta color di camoscio ,
quelli del P urgatorio in caria verde , e quei del Paradiso in ca rta
color di rosa . La Palatina di Firenze ne possiede un esemplare
lutto in carta color di rosa.
1829.
La
Divine Comedie de D ante, trad.
en
vers français par Antony Deschamps. P a ris,
Ch. Gosselin, 1829, in 8. di L X I V —244 f a c .,
con una tavola. (1)
' (1) Sbaglia il B ru n e t (II. 10) dicendola del 1830
TRADUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
259
Non è , come parrebbe dal fro n tisp izio , la traduzione di (ulta
il Poema , ma dei soli Canti seguenti : Inferno , I, II III, V, XV
X IX , X X , X X I, X X III, X X V , X X X III; Purgatorio I , I I , V I,
IX , X , X I ; Paradiso, V, V I, X V , X V II e parte del X X V . ’
Questo lavoro detto luogo a tre dotti articoli su D ante del si­
gnor C. L. ( Lacretelle ) inseriti nel Globe del 1830, fac. 14—16,
6 0 -6 2 e 98-100. Vedasi ancora la Revue encyclopédique, X LV I.
207-209 ed il Poligrafo di Verona , V I. 206-208.
1831.
Dante, trad. en vers français p ar stances
correspondantes aux terzets textuels , sur un
texte nouveau quant au choix des variantes
et au mode de ponctuation, par Joseph A n­
toine de Gourbillon. L ’ Enfer. Paris , A u f
fray , 1831 , in 8. gr.
Q uest’opera dovea form ar 3 volumi ; ed il Manifesto (in 8.
di 16 fac.) ne era stato pubblicato fino del 1824, col titolo se­
guente : Dante , son Poème et ses Commentateurs considérés dans
leurs rapports avec la première partie de la Divine Comédie, ana­
lysée , commentée et mise en vers sur un texte tiré des mss. les plus
célèbres, et des principales éditions anciennes et modernes, soumise à
un mode de ponctuation et d'ortographe entièrement nouveau, enri­
chie de nombreuses variantes et d'accents prosodiques et métriques qui
indiquent la valeur des syllabes et la mesure de chaque vers. P a ris,
Mongie , 1824.
Un Saggio della traduzione era stato fino dell’anno 1829 in ­
gerito nel Giorn. letter. delle Provincie Venete, I. 4 2 -5 0 , ac­
compagnalo d’ alcune riflessioni del signor Bianchetti e osserva­
zioni critiche d ell'ab ate V iviani. A quest’ultim o rispose il G our
b illon traduttore in due lettere inserite in quel medesimo g ior­
n a le , t. II, 1830, fac. 313-314. In proposito di questa trad u ­
zione son’anebe da vedersi Y Antologia di F ire n z i, X X III. 62-64
e il Poligrafo di V erona, V ili. 4 3 5 -4 4 7 , articolo di Pietro G ian
none.
B runet, II. 20 .
9 franchi, Catal. Barrois di P a r ig i, 1845.
260
TRADUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
1833.
Trois chants choisis de la Divine Comé­
die de Dante A lig h ie r i, avec des Notes et
une Notice sur sa vie et ses ouvrages. Tra­
duction interlinéaire du 3 e Chant de l'Enfer,
par L. Maggiolo. Luneville, Creusat , 1833,
in 12.
1835-1837.
L a Divine Comédie de Dante ( l’ Inferno )
traduite en vers français par Charles Cale
mard de la Fayette, avec le texte italien en
regard, une Preface et des Notes du tradu­
cteur. P a ris, l ' Auteur , 1 8 3 5 — 1 8 3 7 , 2 volu­
m i in 8. gr.
10 fr.
1836. *
Traduction en vers français du Chant I
de l 'Enfer , avec Notes , par Alexandre Du
mas.
R em e des deux M onde , V. 539-544. È parle d 'u n articolo cho
s’in tito la: Guelfes et Gibelins.
1837.
Fragments d' une traduction de Dante.
Episode du comte U golin, par M. Boullée.
In 8. di 4 foc.
Si trovano ricordati a fac. 337 del tomo V II delle Mémoires
de la Société académique de Savoie, Cham bery, P uthod, 1835, in 8.
TRADUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
1 8 3 ...
26 1
,
Essais de traduction en vers de Dante.,
par Etienne Masse.
Citati dal signor Artaud nella sua Vie du Dante, fac. 585.
1837.
La Divine Comedie de Dante Alighieri.
Enfer, traduction nouvelle en vers libres, par
A . Le Dreuille. Paris , imprim. de F a in ,
183 7 , in 18. di 6 fo g li, con ritratto di Dante
in litografia.
È un a traduzione dell’inferno en abregé. Ne parlò la Biblioteca
Italiana, XCI. 44-45, e la B ibl. univ. di G inevra, XV I I . 312—315.
E la Revue des deux Mondes (1840, X X IV . 458) la giudicò con que­
ste poche paro le. « M. Le D reuille a mis la Divine Comédie en
couplets aux quels il ne m anque qu’ un air. »
1838.
Dante Alighieri. L ' E n fe r , poème trad.
en vers alexandrins, par J. A . Mongis. Pa­
ris , Gustave Barba, 183 8 , in 8. di 27
6 fr.
1840.
La Divine Comédie de Dante A lig h ie r i.
Traduction nouvelle accompagnée de Notes ,
par Pier Angelo Fiorentino. Paris, Charles
Gosselin, 1840, in 18. gr. di 17 fogli, fr. 5 . 5 o.
Altra edizione.
P a r is , Charles Gosselin,
1843, in 18. gr. di 21 fogli.
» 3 . 5 o.
162
TRADUZIONI DELLA DIT. COMMEDIA
Fu presa in esame nell’ Omnibus di N apoli, n.° del 22 aprila
1841 e nel Foglio di M odena, n.° 3 del 1841. Ne piace trascrivere
le parole con le quali uno de’ più celebrali giornali della Francia
fece plauso a questo lavoro d’ un giovine scrillore ilalian o : (Revue
des deux Mondes, nov. 1840, fac. 456: ) « Vu toutes les difficultés de
langue et les difficultés d’idées qui se présentent à l’entrée du
poème du D an te, nous félicitons la littératu re française de
l’œ uvre rem arquable dont M. Angelo Fiorentino vient l’e n ri
c h ir. Il faut q u ’ il ait fait une é tude bien approfondie de la
langue italienne pour avoir com pris à ce point le sens littéraire
du D ante, et il faut encore q u ’il ail fait une é tude bien plus
approfondie des grandes et sublimes matières qui sont traitées
dans la D ivine Com édie, pour en avoir à ce point rendu le sens
m oral. Les nôtes précises et claires , qui accom pagnent la tra
ductio n , décèlent un h omme d’un esprit d ro it et bien sur de
lui mêm e.
1842. *
Oeuvres de Dante Alighieri. La Divine
Comédie, traduction de A . Brizeux. La V ie
nouvelle, traduction de E. J. Delécluze. P a ­
ris, Charpentier, 1842, in 18. gr. di 5 0 4 fac.
fr. 5 . 5 o.
Se ne vedono esem plari col frontispizio variato e la data del
1841. Il volume si compone di quanto appresso: La Vie nouvelle,
con Prefazione del traduttore ; Observations sur la Vie nouvelle
dello stesso; La Divine Comédie avant Dante, di Carlo L abitte
a r ticolo già inserito nella Revue des deux Mondes; Notice sur
D ante, di A. Brizeux (I); la Divine Comédie, con alcune note ¡sto­
riche che il traduttore dice aver estratte in gran parie dai Co­
nienti del Landino , del Vellutello , del V olpi, del V en tu ri, del
Lombardi, del Grangier e del Clairfons.
Su questo lavoro scrisse un articolo il signor Carlo L abitte
nella Revue des deux Mondes, che poi com parve recato in i taliano
nella Rivista Europea di Milano (1842, I. 102-134).
(1) In essa si dice che Dante ha composto una Allegoria tu Virgilio;
notizia peregrina, che non si sa donde il signor Brizeux abbia attinta.
t r a d u z io n i
DELLA DIV. COMMEDIA
263
1842. *
Dante. La Divine Comèdie. Enfer. Pur­
gatoire . Pa ra dis. Traduite en vers avec le
texte en regard, accompagnée de Notes et
éclaircissements , par P. A r o u x , ancien dé­
puté. Paris , Blanc Montanie r , 18 4 2 , 2 vol.
in 12. di I V - 6 2 4 e 3 2 8 - 5 o fac.
8 fr.
Ne furono tirali esem plari in caria v e lin a . Le brevi note
poste in (ine delle Gamiche sono compendio di più esteso lavoro
critico sulla Divina Commedia non ancora dal signor Aroux p u b ­
blicato . Il volume secondo si chiude con una breve Table des
noms propres; a cui tengon d ie tro , con num erazione distin ta, a l­
cuni fram m enti di traduzione dell’ Orlando furioso c delle Satire
dell’A riosto , e finalm ente la traduzione d’un Sonetto di Dante 0
dell’ultim a strofa d’ una sua Canzone nella quale si vuol ravvisare
il pensiero che s’incarnò nella D ivina Com media. E si d ic ec h e
questi due ultim i fram m enti appartengono ad una Vie de Dante et
de son siècle, lavoro fluito ma inedito del medesimo au to re .
Fu presa in esame nel Giornale Arcadico, XCII. 312-322 , nel
Progresso di N apoli, 1842, fase. 5 9 , a r tic. del sig. Giuseppe di
Cesare , e nella Revue de bibliographie analytique , 1842 , 327-329.
Catal. ms. della Palatina.
1844.
Les Oeuvres de Dante , traduites en prose
rytmique, par Sebastien Rheal. P a ris, 1844
t. I. in 8. gr.
E dizione, come dicono i F ra n c e s i, illu stra ta , e colle pagine
contornate di fregi. Si notano fra le illustrazioni i principali dise­
gni del F laxm an. Questo prim o tomo contiene 1 Inferno e la Vita
nuova .
T utta la traduzione fu promessa in tre volum i da pubblicarsi in
83 fascicoli, per 25 franchi ; il prim o fascicolo com parve nel 1843
dalla libreria Lavigne.
264
TRADUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
1844.
Episode de comte Ugolin, trad, de Dante,
par Florimond Levo l , avec le texte en re­
gard. L y on , imprim. de Marie , 1 8 4 4 i n 8.
dii 8 fac.
Ve n’ ha un’ altra edizione dell’ istess’ a n n o , senza il testo a
fronte, L y o n , imprim, de Perrin , 1 8 4 4 , in 8 . di 8 fac.
1844.
Dante A lig h ie ri.
La Divine
Comédie.
P a r is , impr. de Prevot, 1 8 4 4 , i n 8. con ta­
vole.
T raduzione senza nome d’ a u to re , che il giornale della B i­
bliographie française dice essere stata promessa in 3 volum i da
pubblicarsi in 63 fascicoli a 4 0 centesimi l’u n o .
T r a d u z io n i i n g l e s i
1773.
Translation from Dante , Canto X X X III.
London , 1773 , in 4 W att, B ibliot. B rita n n . 1. 194.
178 2 .
The Inferno o f Dante, translated into E n ­
glish blanks verse ( by Ch. Rogers , esqe ).
London , 1782 , in 4. di 13 6 fac.
Dedicata a sir Edward Walpole.
•
Lowndes, II. 541 ; — W all, I. 284 ; — C atal. Musaei B rita n n . I. III.
TRADUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
‘2 6 5
1785.
A translation o f the Inferno o f Dante
Alighieri in english verse : with historical
Notes, and the L ife o f Dante from Leonardo
Bruni ; a summary view o f the Inferno,
from W arthons History o f English Poetry ,
and an historical Essay o f the stato o f af­
fa irs in the 13th century, by Henry Boyd, A .
M . London, 1 7 8 5 , 2 vol. in 8. i o scell. i o den.
L ow ndes, II. 541 ; — W att, I. 142 e 284 5 — Brunet , II. 20 ; — Ebert,
n ° 5738; — f a ta l . M u sa i B rita n n ic i, t. III.
1802.
The Divine Comedy o f Dante Alighieri ,
consisting o f the Inferno, Purgatory and
P a ra d ise, translated into English verse,
with Prelim inary, Essays , Azotes and Illu­
strations , by the Rev. Henry B o y d , A . M.
London, R. Cadell junior and Davies, 1802,
5 vol. in 8.
1 steri. 7 sce^*
F u presa in esame nell’ Edinburgh Review, I. 307-313. Se
ne trovano esem plari in caria g rande.
Lowndes, 11. 541; — W att, 1. 142; — Brunet, II. 20 ; — Ebert, n ° 5738;
— Serie dell’ Artaud e di Padova; — Catal. M usai B rita n n ic i, t. III.
1806.
The Inferno o f D a n te, with an English
translation in blanks verse, Notes and L ife o f
the Author, by Rever. Henry Fr. Cary , A .
M. London, 1 8 0 6 , 2 vol. in 8.
16 scell.
566
t r a d u z io n i
della
d iv .
COMMEDIA
Questa edizione è col testo italiano a fro n te .
Lowndes, li. 541 ; — W a t, I. 198; — B runet. II. io.
18 . . .
Saggi d' una traduzione della Divina C o m ­
m e d ia , dell’ H a y l e y .
Vedonsi ricordati in una N otizia della vita e delle opere di
q u e s t'a u to re , inserita nel Quaterly Review, X X X I. 283-284. E
n ell Edinburgh R eview , n ° del febbraio 1818 , si legge che essa
com prende i prim i tre C a n ti.
1807.
The Inferno o f Dante A lig h ie r i, transla­
ted into English blanks verse, with Notes hi­
storical and classical, and explanatory, and
L ife o f the Author , by Nathaniel Howard.
London, 1 8 0 7 , in 12.
8 scell.
Lowndes, II. 541 ; — W at, I. 52o ; — E bert, n ° 5738.
t
-
I
1812.
The Inferno , a translation o f Dante A l i ­
ghieri , into English blanks verse, by TV.
Hume. London, 1 8 1 2 , in 8.
9 scell.
Lowndes, II. 541 ; — W at, 1. 525 ; — Ebert, n ° S7S8.
1814.
The vision : or H e ll, Purgatory and P a ­
radise o f Dante A lig h ieri, translated by the
Rev. Henry Francis C a ry , A . M . London,
1 8 1 4 , 3 vol. in 16.
12 scell.
TRADUZIONI DELLA DIV. CMOHEDIA
267
Lowndes, 11. 541 ; — W at, I. 284 ; — Brunet, II. JO; — Ebert, n.° 573?;
— Catal. .Musai B rita n n ic i, t. III.
181 8 .
L a medesima, seconda edizione. W ith L ife
o f D ante, Notes and Index. London, 1818, 3
56
vol. in 8. p'cc.
scell.
Q u e sta se c o n d a e d iz io n e fu p re sa in e sa m e n e ll’ Edinburgh
Review , n ." d e l fe b b ra io 1 8 1 8 , fa c . 4 5 3 - 4 7 4 , e n e ll’ Antologia d i
F ir e n z e , X X I I I . 6 6 . V edasi p u r e 1’ e d iz io n d ’ U go F o sco lo d i Lon­
dra , 184 2 , IV. 1 3 0 -1 3 2 .
B runet, II. SO.
1831.
medesima , terza edizione . London ,
John T aylor , 1 83 1, 3 vol. in 8. picc. 18 scell.
La
45 paoli, Catal. of English books del Molini, 1842.
1844. *
L a medesima, quarta edizione. A new edi­
tion corrected, w ith the L ife o f Dante, chro­
nological V ie w o f his age, a d dition al N otes
and In dex . L o n don , W illiam Smith , 1 844»
in 8. picc. di V —56a fac.
I
i o scell. 6 den.
p r e lim in a r i h a n n o u n a Prefazione d e l t r a d u t t o r e ;
in fine
d e l •volum e s ta n n o 9 c a r i e n o n n u m e r a te , c o n te n e n ti un Index o f
propers nam es.
184 4 . *
L a medesima, quinta edizione. London W i l ­
liam S m ith , 1844, in 8. grande di V III—188
fac.
6 scell.
2G8
TRADUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
Edizione compatta a due colonne, con argomenti in prosa e note
in piè di pagina . In fine del volume si trovano quattro carte non
num erate contenenti : Index of proper names either expressly men­
tioned, or supposed to be referred to in the preceding poeme.
Questa traduzione, pubblicata tutta intera la prim a volta, come
abbiam o veduto, nel 1814, ed onorata fin qui di qu attro ristam pe,
era dal Foscolo tenuta per la m igliore di quante se ne erano fatte
in Ingh ilterra, ed una tale reputazione si è conservala anco in ap ­
presso. Per gli schiarim enti di che il traduttore la corredò si valse
molto delle a ltre opere di D ante e più del Comento Lom bardi,
aggiungendovi di suo il confronto con vari luoghi di altri Poeti
im itati dalla Divina Commedia.
London Catal. Sup. fac. 32.
1822.*
Traduzione inglese in versi de’ primi due
Canti dell’Inferno, con un Comento, (del Taeffe).
London, John M urray, (Pisa, Tipogr. Capurro)
1823 , in 8.
18 scell.
Vedi la Serie de’ Comenti stampati della Divina Commedia .
Low ndes, II 541.
1833-1840. *
The Inferno, the Purgatory , the P aradise
o f D ante A lig h ie ri, translated by Ichabod Ch.
W rig h t. London, Longman, 1 833- 1 8 4 0 , 3 vol.
in 8. di X X - 4 5 7 , X I - 4 7 o e X X ~ 45g fac.
4 5 scell.
Traduzione con Argomenti in prosa. Ciascun volume si apro
con una Introduzione e si chiude con le Note del traduttore , le
quali nel p rim o , che è dedicato a lord Brougham, occupano lo
fac. 3 2 5 -4 3 7 , nel secondo dedicalo a lord Archbishof, le fac.
329-470, nel terzo dedicato a lord Denman , le fac. 331-459.
Il medesimo libraio Longman pubblicò, pure in Londra nel
1844, una raccolta d’ incisioni da andare unito alle sua edizione.
Della quale hanno dalo ragguaglio i seguenti g io rn ali: E d in -
V
269
TRADUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
dinburgh Review, L V II. 412-434; — Litterary Gazette del 1833, fac.
E
532-533 ; — Quarterly Review , X L IX . 449-464 ; — Athenaeum ,
n.° 25 del 1833.
London Catal. fac. 248, e Suppl. fac. 32.
1839.
Traduzione inglese
episodi di Dante.
in
versi
de’ più
belli
Sta D e ll’ ultim a edizione ( London, 1839, 2 vol. in 12) dell
’ opera intitolata : Poems originals and translated, di Giovanni
E rm anno Merivale. In u n ’analisi critica di essa inserita nel Quar­
terly Review, L X IV. 407-411, trovo che il signor Merivale inten­
deva pubblicare una Vita di D ante.
1843.
The first ten Cantos o f the Inferno o f
Dante A lig h ie r i, translated into English
verse, by Parsons . Boston, W illiam D. Ti
cknor, 18 43 , in 8. di 85 fac.
4 scell.
Traduzione corredafa di note , presa in esame nel North Ame­
rican Review, LVII. 496-499.
B ents litte r a ry del 1844.
1844.
Versione inglese del X X X I Canto del P a ra ­
diso di Dante , di Francesco Franck. Ferrara ,
tipogr. T a d d ei, 1 844 » i n 8 g r . d i 2 4 f a c .
È in p ro sa , e fu pubblicala per le nozze Nagliati-L a n te. Il
tra d u tto re , che è maestro di lingua inglese e francese , vi fe’ pre­
cedere una lunga P refazione, intitolata al signor m archese Gio­
vanni B raghini N agliati •
R ivista E uropea di Milano, n.° del 30 luglio 1844, fac. 125.
S70
t r a d u z io n i d e l l a
DIV.
c o m m e d ia
1844.
F ram m enti
di Dante ,
tradotti
da
C arlo
W r ig h t e Lord Byron.
Stanno in un libro che s’ intitola : Fiori e glorie della Lettera­
tura Inglese, offerti nelle due lingue Inglese ed Italiana da Marcello
M a zzo n i, con cenni biografici e note, M ilan o , tipogr. P iro tta ,
1 8 4 4 , in 8 . gr.
184 4 .
Dantes Inferno, translated by Dayman .
London, Painter, 1844, in 8. 10. scell. 6 den.
A then o e m , 1844, fac. 267 ; — London C a ta l., Suppl. fac. 32
T r a d u z io n i t e d e s c h e
1767.
Dante Alighieri, Gedichte von der Holle,
von dem Fegeuer, von dem Paradise, aus
dem Italien ubersetzt von Bachenschwanz.
Hamburg and Leipzig , Sommer , 1 7 6 7 —
1 7 6 9 , 5 vol. in 8. gr.
2 tali.
Pregiato lavoro. A mente del signor A rtaud ( Vie du D ante,
fac. 523) alcuni passi vi si veggono resi così fedelmente e cosi
b e n e , che bastano essi soli ad attestare la capacità del tedesco
trad u tto re .
A. E. E bert, A ll gem. bibliogr. I. n ° 5737;— F. A. Ebert, Deutsche b u c
herkunde , fac. 463; — Serie dell’ Artaud e di Padova; — Heinsius. I. 6 t j.
17 . . .
Traduzione tedesca di Dante in versi sciol­
ti , dell’ Jagemann .
TRADUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
171
S ta n e l G iorn ale Ita lia n o d e l m e d e sim o a u t o r e .
Mémoires sur D ante del Merian.
179 0 .
Traduzione tedesca di vari fram m enti della
Divina C o m m e d ia , dello Schlegel.
S ia n e l S ag g io sopra D an te d e llo S c h le g e l m e d e sim o . B erlin o ,
B orges, 1790.
Cornia n i , I. 169.
180 5 .
Dante A lighieri, die Holle metrisch über­
setzt , nebst einem Commenter. Penig, D ie ­
nemann , 1 8 o 5 , in 8. ( i ) .
2 tali.
E b e rt, Deutsche bucherkunde, fac. 2 6 3 ;_Serie dell’ Artaud; — Hein
sius, I. 642.
1809.
Dante's göttliche Komödie, übersetzt von
C. L. K annegiesser (u. L. Hain), mit Umrissen
nach F la x man and Hummel. Amsterdam e
L eip zig , K unts, 1 8 0 9 , in 8.
1 tali. 16 gr.
T r a d u z io n e d e l so lo Inferno i n te r z in e . S c riv e p e rò I’ H e in s iu s
n e l su o L exicon ( l. 6 4 2 ) c h e la tr a d u z io n e d e l P u rgatorio fu p u b ­
b lic a ta a A m sterdam 1’ a n n o 1 8 1 1 , in 2 v o l. c h e c o sta n o 3 ta l i , e
8 g r.
T r e n ta ta v o lo in c is e d a l F la x m a n e d a ll ’ H um m el p u b b lic a te
n e ll ’ istesso a n n o 1809 f re g ia n o la p re s e n te e d iz io n e , f o rm a n d o u n
v o lu m e lto in fo g lio b is lu n g o c h e si v e n d e 5 t a l l e r i .
Ebert , Aligera. bibliogr. I n ° 5738;— Serie dell’ Artaud e di Padova;
— E rsc h , Deutschen lite r a t u r , pari. VII. n ° 1238.
(D Assicurami il signor W itte che questa edizione non esiste.
272
TRADUZIONI DELLA D1V. COMMEDIA
1814.
Dante Alighieri's, D ie göttliche Komödie,
ubersetzt von Karl Ludwig Kannegiesser (u
L . Hain). L e ip zig , Brockhaus, 1 8 1 4 - 1 8 2 1 , 5
vol. in 8. gr.
5 ta ll.
Anche questa edizione è accom pagnala da un volum e in foglio
di 30 tavole del Flaxm an e dell’ Hummel.
11 sig. Scolari ( R agion am en to , fac. 6 7 ) ricorda un’ edizione di
Vienna presso A n ton io Pichler, 1814-1821, 3 vol. in 8. g r ., della
quale non parla 1' Ebert.
E bert, Allgem. bibliogr. I. n ° 5738; — Ebert, Deutsche bucherkunde, I.
563; — Heinsius, VI. 166-
1825.
D ie göttliche Komödie des Dante. U eber­
setzt und erflart von Karl Ludwig Kannegies­
ser Zweite, sehr veränderte auflege. L eip zig,
Brockhaus, l 8 2 5 , 3 vol. in 8. g r. con un
piano geom etrico al bulino dell Inferno, de P u r
gatorio e del Paradiso.
6 tall.
Se ne trovano esem plari in carta di F rancia molto b ella, ed a l­
tri in carta velina in 4.
1832.
L a medesima.
Dritte sehr veranderte aus
flage. M it Dante Bilaniss and geometri­
schen planen der H o lle, des Fegefeuer und
des Paradisies. L e ip z ig , Brockhaus , 18 3 2 ,
3 tall.
3 vol. in 8. gr.
273
TRADUZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
R ivista E uropea di Milano, 1842 , I. 110; — Bibliogr. von Deutsch­
la n d , 1832 , n.'> 515 ; — Heinsius, VIII. 164.
»
1843.
L a medesima. V ierte sehr veränderte auf
löge. L e ip z ig , Brockhaus , 1 8 4 3 ,
3 vol. in
12. gr. di L X X I I - 2 6 9 , 2 7 1 e 2 7 2 fa c , con un
ritratto di D a n te , tre tavole dell’ in fe r n o , del
Purgatorio e del P a ra d iso, ed una Karte von
Ober-und M ittel Italien.
2 tali. 15 gr.
Sono i volumi X X III, X X IV e X X V della Bibliotek der Clas
siker des Auslands , edita dallo stesso.
Repertorium del Gersdorf, 1843, IH. 357.
1824.
D ie göttliche Komödie des Dante Alighie­
ri, ubersetzt and erläutert von Karl Streck
f us s . Halle , Hemmerde and Scwetschk e ,
1 8 2 4 - 1 8 2 6 , 5 volumi in 8. gr.
6. tali.
Traduzione in terzine, analizzata nel Jahrbücher der literatur,
n ° X X X , 118-143 e n.« X L II, 12-26, e nel Repertorium di C. D.
B eck, 1825, I. 1 1 2 -1 1 5 , II. 347-349.
Bibliogr. von D eutschland, 1826 ,
n °
2177 ; — Heinsius , VII. 162.
1834.
L a medesima, ite ausgabe, in einem bande.
Halle, C. A . Schwetschke u. Sohn, 1 8 3 4 , in 4
gr. di 596 fac. a 2 colonne.
2 tali. 16 gr.
Ne parlò il G ersdorf nel suo Repertorium , I I . 241-242.
Heinsius, VIII. 164.
18
274
TRADUZIONI DELLA DIY. COMMEDIA
1840.
La
(1840).
medesima.
3 te ausgabe, letzter hand.
.
Q uesta terza edizione del lavoro del sig. Streckfuss form a le
prim e 256 facce della parte seconda ed ultim a ( fascicoli 7 -1 2 ) di
u n a raccolta intito lata: Der Italienischen dichtkunst meisterwerke
in Übersetzungen von K arl Streckfuss, vol. unico in 4. di 882
fa c ., pubblicato in Halle da C. A . Schwetschke und sohn , 18391841, contenente la traduzione di D ante, del P etrarca e dell' A rio­
sto con notizie biografiche.
Ne dettero ragguaglio la Rivista Viennese del 1840 , I. 2 7 7 -279
e 1’ Jahrbücher der literatur, 1842 , n.° C. 235-266.
B ib lio g r. f u r D eutschland, 1840 , n ° 4472; — H einsius, IX. 185.
1830-1832.
D ante A lig h ie r i 's göttliche K om ödie. l , t
D eutsche prosa übertragen , u n d m it den
nothigsten erlauterungen versehen durch J .
J. H orw arter und K. V . Enk. L andshut ,
Krul l Sch e , 18 3 o - 18 32 , 3 vol. in 8. g r.
3 tali.
L ’H einsius (V III. 164) la cita colla d ata di Inns prudi, W agner,
1830-1831.
Bibliogr. von D e u tsch la n d , 1832 , n." 1816.
1832.
D ie H ollenstrasse der Frömmler. Z w ei new
entdekte gesange zu H olle des D ante A l i
g h i e r i , ubersetzt u. herausgegeben , vo n L e ­
ber F rom m . (Canto prim o). L e ip z ig , W e i d ­
m ann , 1832 , in 8. di 5 fogli.
H einsius, Vili. 365.
TRADUZIONI DBLLA DIV. COMMEDIA
275
1836-Ì837.
D ante Alig h ieri. D ie göttliche K o m ö d ie ,
oder W a llfa rh rt durch d ie d rei G eisterR
eich , H olle, Fegefeuer u n d P aradies , vo n
D ante A lig h ie r i ; f r e i ubersetzt und m it
A nm erkungen versehen v o n Johann F r ie ­
drich H e i g e l in , der W eltw eisheit D r. u n d
professor des deutschen sprach. Blaubeuren ,
M a n g o ld , 1 8 3 6 - 1 8 3 7 , 3 vol. in 8. gr. di
VIII- 2 7 0 , 284 e 2 8 5 fac., col ritratto di Dante
e () incisioni in acciaio.
2 tali. 12 gr.
C arta velina,
3 tali. 2 gr.
B ibliogr. fü r D eu tsch la n d , 1836 , n ° 6965; 1837 , 11.» 2246; — Re­
p e rto riu m del G ersdorf., XI. 478-480 ; XIII. 394 ; — Heinsius, IX. 185.
1833.
D ante' s göttliche Komödie. Inferno. I primi
X Canti. In 8., senza luogo nè anno, con una
figura. L a medesima, Inferno, dal Canto XI
sino alla fine. D r e s d e n , G ä r tn e r , 18 5 ó, in 8.
T raduzione in versi sciolti endecasillabi del principe G i o v a n n i
, sodo lo pseudonimo di Filalete. Ne parlò
il T o n e lli, riportandone per saggio vari fram m enti , nell’ Antolo­
gìa di F iren ze, X L V I I I. 4 5 -5 2 . L a coperla è ornata d’u n bel d i ­
segno inciso dal professore Retsch di D resda sul fare del F laxm an.
Ne fu anche parlato nell’ Allgemeine liter. Zeitung , 1834 , fac.
5 77-580.
N e p o m u c e n o d i S a s s o n ia
1839-1840.
D ante A lig h ie r i's göttliche Komödie. M e ­
trisch übertragen u n d m it kritisch en u n d
276
TRADUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
historischen E r lauterungen versehen von P h i
lalethès. I
theil. D ie Holle, 2te vermehrte
auf lage , nebst Titelkupfer von M . Retsch,
l Karte (litograph.), 2 Grundissen der Holle.
Dresden u. L eipzig, A rn o ld , 1859, in 4 ' £ r
di I V - 3 o 1 f a c . , carta velina.
6 tali. 16 g r.
Das Fegfeuer 2ter theil. Nebst 1 T itel
Kupr. von H. Hess, 1 Skizze von M . Retsch,
1 Karte ( litograph.) und Grundissen des F e g
feuer s. Dresden und Leipzig, Arnold, 1840,
in 4 g r> d 1 V I - 3 6 6 fac.
6 tali. 16 g r.
A ltra edizione del lavoro del principe Giovanni di Sassonia, com ­
prendente l’in fern o ed il Purgatorio, sotto il solito velo dello pseu­
donim o, con più il testo italiano a fronte, e con illu strazion i, fra lo
quali m eritano particolare ricordo alcu n i docum enti editi per la
prim a v o lta , im portantissim i per l’istoria della Rom agna. N e dette
ragguaglio all' Accademia della Crusca n ella tornata de’ 23 s e tte m ­
bre 1839, con parole di m olta lo d e , 1’ accademico B en cin i. Un a r ­
ticolo co m p a rv e, appena uscito il volu m e p r im o , su lla Rivista
Viennese, III. 407-408 ; e dei due volum i fu dato conto nel R e­
pertorium del Gersdorf, X X X . 187-188, X X X IV . 184-185, e n e l l'
A llgemeine literatur Zeitung , anno 1842 , II I. 124-128.
Bibliogr. fü r D eutschland , anno 1839, n ° 2891; anno 1840, n ° 4M 7;
— Heinsius , IX. 185 ; — A thoeneum , anno 1839.
1837-1842.
D ie göttliche
Komödie des Dante
A li
ghieri. Metrisch ubersetzt , nebst beigedruck
tein original texte, mit Erläuterungen und
Abhandlungen , herausgeben von August
Kopisch. In einem bande, mit Dantes bildniss,
und einer Karte seines weltsystems. Berlino,
TRADUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
277
,in
2
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a
p
m
.co
g
.
4 ta liTraduzione in versi sciolti, con annotazioni e col testo italiano a
fronte , data fuori in 12 dispense. E preceduta da u n a D issertazione
intorno alla vita ed alle opere di D ante ed al senso allegorico della
Divina Commedia , a cui tien dietro un Indice per ordine d’ alfa­
beto . Ne parlarono la Rivista Viennese, 1. 4 0 1 -4 0 6 , II. 129-143,
articoli di G. B. Bolza ; il Giornale deli’ Ist. Lombardo, I I I . 204
222 e 3 4 5 -363, articoli di L . P icchioni; e l' Allgemeine liier. Zei­
tung (1842 , I . 2 6 5 -2 7 2 ).
Heinsius, IX. 185.
1841.
D ie göttliche Komödie des Dante A l i ­
ghieri. U ebersetzt von Bernd. von Guseck.
Pforzheim, Dennig F in ck u. Comp., 1 8 4 1 ,
in 16. gr. di I V - 5 16 fac., con una tavola. 1 tali.
Heinsius, IX. 185.
1843.
Dante A lig h ieri's Göttliche Komödie in 's
Deutsche übertragen, und istorisch, ästhetisch
und vornehmlich teologisch erläutert, von K.
G raul, Cand. theol. zu Dessau. T o m o 1.
F Inferno . L eipzig , Dorf f l ing , 1 8 4 3 ,
8.
gr. di L X l V - 5 4 o fac.
2 tali.
Repertorium del Gersdorf, 1843 , III. 357.
T r a d u z io n i s p a g n u o l E .
Traduzione spagnuola della Divina C o m m e ­
d ia , di Don E nrico d ’ A r a g o n a , marchese di
Villena.
278
TRADUZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
Q uesta traduzione d ie data fino da’ prim i del 1 4 0 0 , essendo
l’ autore morto nel 1434 , rim ane tuttora in e d ita , se vero dice
l ’articolo della Biogr. univ. dove si afferm a che nessuna op era d i
Enrico d’A ragona venne alle stam pe. Ma nè l’articolo della Biogr.
univ., nè la B ibliotheca Hispana vetus dell’Antonio ( Matriti, 1788,
in foglio , I I. 220-223) ne fecero m enzione; ed il solo che ne p a rli
è il signor Eugenio di Ochoa nel suo Tesoro del Teatro Spagnolo ,
Parigi, Baudry, 1838 , in 8 ., fac. 58.
1515.
La traduccion del Dante de
lengua To­
scana en verso Castellano por el Reverendo
Don Pero Fernandos de V illegas Arcediano
de Burgos : y por el comentado allende de
los otros glosadores ; por la mandado de la
muy eccelente Sennora donna Ivona de A r a
gon , y Condessa de H aro , f ija del muy po­
deroso Rey don-Fernando de Castilla y de
Aragon. Imprimiose est a muy provechosa y
notabile
obi a en la muy noble y
mas
leal
cibdad de Burgos por Federique ( il B ru n e t
scrive Fabrique) aleman. de Basilea, ac aboso
Lunes a dos dias de A b ril del anno de finestra
redempcion de m ill y quinientos y quinze an
nos . In foglio picc. carati, got.
Traduzione in versi con un am pio Comen to che copia nella m a s­
sima parte il L andino. In fine è lo stem m a dello stam patore col
motto : N ih il sine causa. F. A . de Basilea. Vi furono un iti tre com ­
ponim enti di ben altro genere , e sono : Querella de la Fee di D i
daco de Burgos ; La aversion del M undo y conversion a Dios en co
plas antiguas de ocho versos pequenos; S a tyra decena de J uvenal t r a ­
dotta da Geronimo de Villegas.
Il libro è molto r a r o , per quanto ne sia registrata u n ' altra o d i.
TRADUZIONI DELLA DIY. COMMEDIA
279
zione di Leon, 1547, come da me ho potuto accertarm i, nel Catal.
M usoei. Britannici dell’ anno 1787 , articolo Dante.
Vend. 20 fr. a P a rig i, in maggio 1826, esemplare con una carta mano­
scritta.— Presso l 'H eber ne furono venduti tre esemplari ai prezzi seguenti,
cioè; 3 sterline e 13 scellini, 3 sterline e 7 scellini, 3 sterline; — Sul Catal.
Thorpe di L ondra, 1842 , n.° 1967, è messa 5 sterline e 13 scellini.
Panzer, IX. 417; — Antonio, Bibl. H isp. nova, Matriti, 1788, in fogl., II.
192-193; — Brunet, II. 20; — Velasquez, Geschichte der Spanischen dicht
k unst , Gottin gae , 1769, fac. 483; — Serie dell’ Artaud e di Padova.
280
RIMARI DELLA DIV. COMMEDIA
§ . V II. RIM ARI E INDICI
R im a r i p a r t ic o l a r i a l l a d i v . c o m m .
Rimario della Divina Comm edia di L a ttan zio
Benucci S e n e s e .
Inedito. Si trova in u n Codice del secolo decimosesto nella
Biblioteca pubblica di S ie n a , che v errà descritto poco appresso al
§ Ìndici e Glossari di questa serie.
R imario di Dante.
Inedito anche questo, ed esistente nella Biblioteca dei Gesuiti di
Palerm o . Prim o a farne menzione fu il signor Agostino Gallo in
u n a N otizia inserita nelle Effemeridi letterarie di Sicilia (I. 90) in ­
torno ad un Codice ms. di D ante. Scrisse per altro il signor G. R .
(Rossi) nelle Osservazioni su quell’articolo pubblicate nel Giornale
letterario di Sicilia ( t. X X X V II, 1832 , fac. 2 2 2 -2 2 3 ), che q u e­
sto m anoscritto, dal Gallo intitolato Rimario di antica scrittura
dei versi interi di Dante, non è altro che u n rim ario di D ante e del
Petrarca alla v o lta , compilato nel seicento , e non de’ versi in te r i,
m a delle ultime parole.
*Rimario delle desinenze della Divina C o m ­
media.
Altro Rim ario m s ., del secolo decim osettim o, che sta in un Co­
dice in 4. cartaceo di Miscellanea nella Riccardiana, n.° 2819. Non
h a intitolazione, è scritto a 2 colonne in bella lettera ed è in buono
stato : consta di 69 carte tutte scritte.
Rimario di tutte le desinenze de’ versi della
Divina C o m m e d ia , ordinato ne’ suoi versi in­
teri co’ numeri segnati in ciascun te r z e tto , da
Carlo Noci Capuano, In Napoli, presso Gian
Giacomo Carlino, 1602, in 4 Libro ra ro , stampato in corsivo. Il Noci lo ded ica, parlandone
RIMARI DELLA DIV. COMMEDIA
281
come d’ opera non s u a , al Conte di Palma di Conca che avealo
commesso.
Fu questo Rim ario notabilm ente accresciuto ed am pliato dal
Volpi, e cosi fatto ristam pato da esso nella sua edizione del 1727
( II. 7-494 ), dove ne aggiunse u n altro tutto suo delle sole rim e,
.corrispondente al testo della Crusca. Il lavoro del Volpi ebbe molte
ristam pe nelle posteriori edizioni della D ivina Commedia, e special
m ente in quelle di Pisa, 1804, Roma, 1815 e 1820, Padova, 1822,
Londra , 1843.
Fon ta nin i , I. 8 2 ;— C atal. Bibl. Reg. L ondinensis, IV. 332; — Biblioth.
S lu s ia n a , fac. 690.
*
media
Rimario di tvtte le desinenze della C o m ­
del divin poeta Dante Alighieri F io ren ­
tino. Da trovare qval si voglia rima, e mediante
quella ogni cosa , che sia in tutte le tre C a n ­
tiche . Messe insieme da Giovanni Miniati Da
P rato Cittadino Fiorentino , e Cavaliere di S.
S te fa n o . L ’ anno 1 6 0 4 . il Di primo di Luglio.
In Firen ze, Appresso Cristofano Marescotti.
Con licenza de ' Superiori, 1 6 o 4 , in
e 5 o fac.
di 5 o,
54
Diviso in tre p a r ti, u n a p er C an tica, ciascuna con intitolazione
e num erazione da se . In capo della prim a stanno 4 carte prelim i­
n ari non n u m erate, contenenti il frontispizio nel quale è uno scudo
gentilizio con le iniziali G e M sorm ontate dalla croce di santo Ste­
fano , quindi u n a Prefazione dell’ A utore e 1’ E rrala. É impresso a
due colonne ; e in fine d' ogni parte deve trovarsi una carta bianca
p o rtan te nel retto lo stem m a dello stam patore.
II M iniati dà cenno nella Prefazione d ’ altri suoi studi su
D a n te , probabilm ente rim asti in e d iti, come per esempio certe
E strazioni e annotazioni cavate del Comento di Crisi. Landino , e
certe Postille sopra Dante tratte e da quell’istesso Comento e dalla
Fabrica del Mondo di Francesco A lu n n o , a imitazione di quello che
fece Lodovico Dolce. E , ciò detto, avverte : ma le mia sono in molto
più maggior num ero, e più dichiarate per mia maggiore intelligentia,
282
RIMARI BELLA DIV. COMMEDIA
come forse vn giorno , piacendo al Signore Dio , et a mia maggiori ti
potrebbon vedere.
8 paoli, Catal. Pagani del ¡814.
Negri, Scritt. F iorent. ; — Cinelli, Toscana letter. I. 145, III. 516; — Bi­
scioni , G iunte al Cinelli, VII. 1547 ; — B ibliogr. P r a te s e , fac. 156 e 307 ;
— Catal. Capponi, fac. 237; — Boutourlin, I. 1347 ; — Invent. della R ic c
a rd ia n a , fac. 193; — Catal. ms. della Palatina.
Rimario di D a n te , di Antonio Papini.
Lavoro del secolo decim ottavo, inedito. Lo ricorda il Gori n e lle
sue Inscriptiones E trurioe (F lo ren tia e, M a n n i , 1 7 2 7 , in fogl. I .
311).
Fontanini, I. 384.
Rimario della Divina Com m edia e del suo
Canzoniere , co’ suoi versi in t e r i , di G irolam o
Baruffaldi.
Inedito . Lo ricorda il padre Zaccaria a fac. 357 , tomo X IV ,
della Storia letteraria d 'Ita lia .
Rimario di tutte le desinenze de’ versi della
Divina Commedia.
1813
, in
F ir e n ze , Niccola C a r li,
18.
Ristam pa del Rimario del V olpi, form ante il qu arto volum e
(eh’ è m ancante di num erazione di tomo) dell’ edizione di Firenze ,
1813.
Catal. Piatti del 1838, 4 paoli
Rimario della Divina Commedia , dell’ abate
Giuseppe Pollanzani.
Inedito ; ricordato nella Prefazione che sta avanti al tomo IV
dell’ edizione Padovana del 22.
R im a r i c o l l e t t iv i d e l l a d i v . c o m m e d ia
* Rimario di tvtte le cadentie di
Dante
e
RIMARI DELLA DIV. COMMEDIA
283
del P e tra rc a , raccolte per Pellegrino Moretto
Mantouano. In V in e g i a , per N icco lò d ' A r i ­
sto tile detto Z o p p in o , 15 n 8 , in 8.
È dedicato con lettera de’ 15 aprile 1528 a Bernardo M azolino
da F e rra ra . Molte ristam pe ebbe il libro ; citerò le seguenti :
Venezia, per Antonio L igname Padovano, 1532, in 8. ( in fine
p o rta la data 1547 ) ; — Vinegia , Francesco di Alessandro Bindoni
et M a plico Pasini com pagni, 1533 e 1541 , in 8. ; — N uovam ente
con la g iunta rista m p ato . Stam pato in Vinegia per Francesco B in ­
doni et Mapheo Pasini compagni, 1546 e 1550, in 8 .; tu tte edizioni
in caratteri c o rsiv i, di 28 carte ciascuna a 2 colonne, e senza se­
g n atu re ; — Vinegia , Pietro e Zouan maria fratelli de Nicolini da
S a bio , 1550 , in 1 2 . ; — Venezia, per Fr. Rampazetto , 1558 e
1565 , in 8.
Poca fede pan n i che m eriti la notizia data dal Cresci mbeni e
dal Negri di u n ’ edizione di Ferrara , 1528 , in 8. Un’ altra ne r i­
corda il Fontanini (I. 80) dell’ anno 1529 , ma a ricordarla è egli
solo.
Haym , IV. 4 2 ; — R ossetti, C atal. P etrarchesco, fac. 10-17 , n.1 113,
123 , 148 , 163 , 189, 194 e 227; — Catal. Capponi, fac. 263 ; Jackson, fac.
352 ; — Catal. mss. della Palatina e della Magliabechiana.
Rim ario del Falco (contenente le voci usate
d a D ante) . Con gratia e priuilegio de l’ Illu­
*
strissimo Segnor Vecere di questo R e g n o , che
nessuno presuma
stam pare
ne
far stampare.
Stam pata in N a p o li per M a th io Ganze da
B rescia , e a d is ta n ti a d eli honorabil huo
m in i A n to n io Iouino et Francesco V itolo
L ib r a ri N a p o leta n i com pagni. M. D. X X X V .
adì. 8. d e l M ese d i G iuglio.
In 4 .
Precede u n a Prefazione di Benedetto del Falco napoletano. Il
lib ro è im presso a due colonne , in caratteri corsivi ; h a il fro n ­
tispizio contornato di fregi e consta di 286 carie senza n u m eri ma
colle segnature.
284
RIMARI DELLA DIV. COMMEDIA
Alla faccia 57 del Codice della B ibl, comunale di Siena , se­
gnalo E. V III. 3, trovasi una Breve notizia del Rimario di Falco,
scritta da Uberto Benvoglienti (Indice dell’ I la r i, fac. 254).
II
Catal. de la Biblioth. Roy. de Paris re g istra , sotto n.° 3487,
la seguente opera del medesimo a u to r e , senza data: La Dichiara
tione di molli luoghi dubbiosi d'A riosto e d' alquanti del Petrarcha ,
escusation fatta in fauor di Dante , di Falco napoletano , in 4.
F ontanini, I. 80'; — B ibliot. S lu s ia n a , fac. 690 ; — Catal. ms. della
Palatina.
*
Rimari per numeri della Divina Com m edia
di Dante , dell’ Orlando , del B e r n i , dell’ A rio ­
sto e del T a s s o , composti per cura di A. S.
(Angelo Sicca editore). Padova, Tipogr. della
M inerva, 18 2 5 , in 18. o
ia
6
lp
A ltra e d izio n e. P a d o va , 1 8 2 9 , in 24 .
Gl’ Indici della D ivina Commedia abbracciano le facce 1 -7 5 .
INDICI DELLA DIV. COMMEDIA
285
INDICI E GLOSSARI
* Tabula super librum Dantis.
Tavola alfabetica delle persone, lu o g h i, sentenze, ec. ec. della
D ivina C om m edia, che trovasi da carte 252 a 260 d’ u n Codice
Laurenziano , P lu t. X L , n.° 37, cartaceo in 4 ., del l i 17 (Vedi la
Descrizione dei Codici fiorentini della Divina Commedia). É scritto a
due colonne con iniziali grandi e piccole colorite. L’ intitolazione
che lo precede dice:
Questa tauola sopra Dante si debbe itendér in questo modo : la
prima figura segna inqual libro: laseconda segna iqual cap.° : laterça
segna inqual parte del capitalo.
E term ina con la sottoscrizione seguente :
E xp licit Tabula sup. Librum Dantis Poete.
Osservazioni sopra la Divina Comm edia , di
Lattanzio Benu c c i , letterato Senese del secolo
XVI. ( 1) .
Ms. autografo, cartaceo in foglio, composto di 176 c a rte , esi­
stente nella Biblioteca pubblica di Siena , n.° II. VII. 20. Le cose
comprese in queste Osservazioni sono:
Nom i prim i e derivali; — Com parazioni, sim ilitu d in i e traspor­
tazioni ; — Sentenze;— Luoghi é concetti comuni tra questo poeta e
M . Francesco Petrarca; — Rimario di tutta l'opera; — Vocaboli con
alcune figure et modi di parlare; — E p ite ti;— Voci in tutto stra­
niere; — Voci et elocuzioni ripetile; — Rime formate dalla congiun­
zione o divisione della parola ; — Nascimento et occaso dei pianeti con
la descrizione dei segni e de le stagioni; — Tavola dei capitoli.
A lla carta 2 com incia u n ’ E pistola dedicatoria Ala nobiliss.a et
Honoraliss.a M ad.a H onorata Tancredi Lattanzio Benucci, e sotto­
scritta Da Napoli il dì X V II. di febbraio M D LXiiij. Segue un So­
netto del Benucci che com incia :
Se questi intento a la divina luce . . . .
L a carta 3 h a u n Proem io o A vvertim ento A i benigni lectori,
concepito come appresso:
(1) Della descrizione di questo Codice vo debitore alla gentilezza d ell'eg re­
gio signor Gaetano M ilanesi di Siena.
286
INDICI DELLA DIV. COMMEDIA
« H auendo io determ inato d’ osservare la presente Comedia ;
a tra le molte cose degne d’ osservazione , quali in essa si ritro
v a n o , solo le più notabili sono andato scegliendo , perciocché
in vero chi di tu tte havesse voluto far particolare m em oria, non
era altro che replicar interam ente a v o i , quantoche 1’ istesso
Poeta in questa sua lodatissim a fatica haveva lasciato scritto:
che senza dubbio alcuno , eli’ è tutta degna, non p u r di osserva­
ci zione , m a d’ adm irazione ancora: contenendosi in essa non p u r
com’ in riuo, m a come in suo proprio fonte la cognizione di tan te
scienze, e si diverse
Ilari, Indice della Bibl. Comunale di S ie n a , I. 310.
* Vocabolario T oscano ricavato da Dante, da
G uido delle Colonne , ec. ec. e di altri autori
del secolo XIII e X I V .
Codice in foglio, cartaceo, de’prim i del secolo decimosesto, com ­
posto di 180 carte , già Gaddiano di n.° 360 , ora Magliabechiano ,
P alch. I I , Cod. 6 3 , ( antica disposiz. cl. IV , Cod. 4 3 ). N ella li­
sta degli autori da’ quali sonosi estratti i vocaboli , posta su lla
p rim a fac cia , fra gli a ltri si legge: Dante nella Comedia e nel
Convivio; ag g iu n g i, e nella Vita Nuova.
* Alcune voci usate da Dante.
Q uest’ indice, o vocabolario, è parte d’una Miscellanea degli Ac
cademici A lterati, Codice in foglio, cartaceo, del secolo decimosesto,
nella Magliabechiana , Cl. IX , Cod. 125, proveniente dalla S tro z
ziana , dov’ era segnato di n.° 1259.
* L e tre Fontane di Messer Nicolo L ib vrn io
in tre libbri divise; sopra la G r a m m a tic a , et
Eloqvenza di Dante , Petrarcha , et Boccaccio .
I n fine.
Stampata
Gregorii.
in
V inegia
D e l M DX.VI.
ra io . In 4 di 7
3
carte.
per
N el
Gregorio
mese d i
de
F eb
INDICI DELLA DIV. COMMEDIA
287
Edizione in caratteri corsivi preceduta d a 4 carte prelim inari
non num erate.
*
A ltra edizione. Stampata in Vinegia per
Marchio Sessa D el 1 5 3 4, N e l mese d i F e ­
braio , in 4 piccolissimo.
Edizione in caratteri c o rsiv i, m ancante di frontispizio , com­
posta di 110 c a rte , più altre due bianche in fin e ; sul verso della
p rim a vedesi lo stemma dello stam patore. L ’ esem plare da me ve­
duto è quello che si conserva nella Magliabechiana. Un’altra edi­
zione di Venezia, 1533, è registrata nel Catal. Academioe Pisanoe,
a fac. 178.
L’ opera intera è intitolata a monsignor M aria Grimano, p a­
triarca d’ A quileia. Le cose concernenti a Dante stanno nel prim o
libro. D ove, dopo di aver trattato dei Verbi, Aduerbi, In terget
tio n i, Pronomi, Propositio n i, Congiuntioni, Relatiu i div ersamente
u s a li, nomi heterocliti di Dante, l' autore term ina con tre capitoli
che portano i seguenti titoli : Proemio sopra alcuni modi figurati del
parlar di Dante; — Vocabulario delle cose di Dante; — Diffusione de
Dante.
2 paoli 1/2, Cat. Porri di S iena, 1845.
Haym , III. 143 ; — Montanini, I. 367 ; — Crescim beni, II. 278 ; — Ca­
la i. Capponi, fac. 228; — Pinelli, n.° 3792; — Rossi, fac. 227; — Catal.
P etrarchesco del Rossetti, fac. 10 e 11, n.* 106 e 1 2 9 — Indice della Bibl.
di S ie n a , fac. 16.
*
Vocabulario di cinq; mila vocabuli Toschi
nò m en o s c u r i, che utili e necessarij del F u ­
rioso , Boccaccio , Petrarca e Dante , nouaméte
■dechiarati, e raccolti da Fabrizio L u n a per al­
fab eta......... In Napoli per Giouanni Sultzbach
Alemano a d i 27 di Ottobre 1 536 , in 4 a
2 col. di 120 carte.
Edizione in caratteri tondi.
Fontanini , I. 64: — Giustiniani, Saggio sulla tip o g r. N apoletana, fac.
121;— Bibl. P inelliana, n.° 3794; — Catal. Acad. P is a n a , fac. 185;- Ros­
se tti, Catal. P etra rch esco , fac. 12, n.° 133; — Indice della Bibl. d i Sie­
n a , fac. 24 .
288
INDICI DELLA DIV. COMMEDIA
* Tauola copiosissima nella quale si conten­
gono lestorie, fa u o le , sententie , e le cose m e­
morabili e degne di a n n o ta to n e che in tutta
1’ Opera si ritrouano.
Sta fra i Prelim inari dell’ediz. di Venezia, 1536. Vedi a fac. 81.
* L a gram m atica volgare trovata ne le opere
di Dante, di Fracesco petrarca di Giouan boc­
caccio di Gin da pistoia di Guitton da rezzo .
Con g ra d a et Priuilegio.
In fin e :
Stampata in Napoli per Giouanni Sultz
bach ad instanti a del Magnifico messer l i ­
bero Gaetano di pqfi da T erracina, nel anno
del Signore. M. D. XX X . V IIII. a d i X X V .
d i Ottobre, iti 8. picc. di 62 carte.
R ara ; è in caratteri c o rsiv i, col frontispizio contornalo d’ u n
fregio, ed ha una Dedicatoria in questi term in i: A la illustriss. et
Eccelltis. Donna Dorothea di Gonzaga Marchesana di Bitonto Libero
Gaetano di pofi da Terracina. Le 8 prim e carte non sono n u m e ra te.
Il solo autore , per qu an t’ io sappia , che ne faccia menzione , è il
Biscioni nelle Giunte al d u e lli ( X IV . 76 ) ; u n esem plare ne pos­
siede la Palatina di F ire n z e , da me v ed u to , con postille m ano­
scritte di Bindo P e r u z z i.
Dichiaratione di tutti i vocaboli
v e r b i e luoghi
delli
pro­
difficili che nel presente libro
si trovano, con l' autorità di D a n te...........Per
M. Francesco Sansovino. In Vinegia, appresso
Gabriel Giolito de Ferrarii , 1 5 4 6 , in 4 Pubblicata con apposito frontispizio dietro il Decamerone del
Boccaccio di Venezia, 1546.
INDICI DELLA DIV. COMMEDIA
289
Cicogna , I n s c r iz . V ene:. IV. 55.
* Vocabolario et gram m a tica con l’ o rto g ra
ph ia della lingva volgare d’ Alberto Acharisio
da Cento, con l' espositione di molti luoghi di
D a n te , del Petrarca e del Boccaccio. Con P r i
uilegio di N. S. et d'altri Principi per anni X .
Cento , Stampato in casa de l ' auttore , 1 5 4 3 ,
in 4 di I V - 5 i 6 carte.
L ’ edizione è in caratteri c o rs iv i, e le carte prelim inari non
num erate contengono la D edicatoria dell’ autore a Monsig. Iacomo
da Filisco , eletto di Sauona , u n Avviso dello stesso ai le tto ri, altro
Avvito in nom e di F elix Portius Calaber e i P rivilegi. Suole citar­
sene a ltra edizione di Venetia alla bottega d’ Erasmo di Vincenzio
Valgrisio, 1550, in 4., m a è la medesima del 43. con solo la prim a
carta ristam pala di n u o v o .
Fontanini, I. 64; — C atal. Gaignat , n.° 1429;— La Valliere, n ° 7595;
— R osselli, Catal. P etrarchesco, fuc. 13 e 15; — Catal. ms. della Palatina
e della Riccardiana ; — Indice detta R iti, di S ien a , lac 15.
8 paoli, C atal. Agostini del 1841.
* L a Fabrica del Mondo di M. Fr. A lvnno
da F errara . Nella qvale si contengono le voci
di Dante, ec. mediante le quali si possono scri
uendo esprimere tutti i concetti dell’ huomo di
qualumque cosa cercata. In Venezia per N i ­
colò de Bassarini Bresciano, 1 5 4 6 in foglio.
La data del 1546 sta in fine del libro ; il frontispizio porta
quella del 1548. Il libro dell’ A lunno ebbe molte ristam pe con v a­
rie ag g iu nte, delle quali basterà ricordare le seguenti: In Vinegia,
nella stani]), di Fr. Sansovino, 1558, 1560, 1568, 1570 e 1575, in fo­
glio ; — Venezia, Fr. R am pazetto, 1562, in f o g lio ;— Venetia ,
senza anno (1581), in foglio ; — Venezia , Gio. B a ll. P orta , 1584,
in foglio; — Venezia, Gio B all. Vscio, 1588, in foglio; — Ve­
nezia Paolo Ugolino, 1593 e 1600, in foglio; Un esem pi, del
1’ ediz. del 1593 , con postille manoscritte, si trova nella Bibl. co19
I
290
INDICI DELLA DIY. COMMEDIA
munale di Siena (Indice d ell'Ilari, fac. 23) ; — Venezia, Baba, 1612,
in fo g lio .
Queste varie edizioni si trovano registrate su' Cataloghi di lib rai
fiorentini per prezzo di 12 a 15 p a o li.
Fontanini, I. 69-71; — Mazzucchelli, I. 556 ; — Cicogna, In sc riz. Ve­
neziane, IV. 62; — B ibliot. Casanatense, I. 149 e A ppendice, fac. XI;— Ca
tal. Capponi, fac. 20 ; — Catal. P etrarchesco del R ossetti, fac. 14, 18 ,
1 9 , 21 e 22 ; — Catal. ms. della Palatina.
T he p r i n c ip a l R u le s o f th e I ta li a n G r a m
m a r a n d D i c t io n a r y , f o r th è b e tte r u n d e r s ta n ­
d i n g o f B o c c a c e , P e tr a r c h a n d D a n te . L o n ­
d o n , 1 5 5 o , 15 6 1 e 1 5 6 7 in 4W a tt, B ibl. B rita n n . 11. 903.
* Tavola di tutti i vocaboli del
Dante più degni d ’ osservatone.
Poema
di
Sta n elle edizioni Lionesi della D ivina Commedia del 1 5 5 1 , 1552,
D e lle Veneziane del 1554, 1555, 1569 e 1629.
1571 e 1575, e
* Tavola delle voci difficili del Poema.
P ubblicala fra i Prelim inari delle edizioni di Venezia , 1564 ,
1578 e 1596.
* Dizionario delle voci e delle locuzioni fa m i­
liari a Dante.
Sta fra i Proginnasmi poetici di Udeno N isieli ( Benedetto F io ­
retti ) dalla fac. 220 a lla 224 del tom o IV , edizione di F ire n ze,
Pietro M a lin i, 1595, in 4.
Concordanze della Divina Com m edia.
Lavori inediti di Michele E rm in i e d ell’abate Francesco Ridolfit
ricordati dal Cionacci.
Voci e locuzioni poetiche di Dante, Petrarca,
IMDICI DELLA DIV. COMMEDIA
291
. . . . . raccolte da G io v a n Battista Bisso. P a ­
lermo , F errer, 1 7 5 6 in 8.
Raccolta di tutte le voci scoperte sul V oca­
bolario ultimo della Crusca, e A g g iu n ta di altre
che vi m ancano di D a n t e , Petrarca e Boccac­
cio ; compilata da Domenico B e r g a n t i n i . V e ­
nezia, dalla stamperia Radiciana, 1760, in 4.
Cicogna, ln sc riz. Venez. IV. 107; — Indice della Bibl. di Siena, fac. 24.
Vocabolario portatile per agevolare la lettura
degli Autori Italian i, ed in specie di D a n t e .
Parigi , P ra u lt, 1768, in 12.
Va unito a ll’ edizione della D ivina Commedia pubblicata per lo
stesso.
4 scoli. C atal. Hibbert, 11.0 2153 ; — 6 franchi, C atal. Barrois di P arigi.
Epiteti usati da Dante.
L avoro inedito di m onsignor Lodovico B eccadelli. Vedesi r i­
cordato da G iam batista M orandi noi Catalogo delle opere di quello
scrittore , ohe sta in fronte del torno prim o dei M onum enti di varia
letteratura tratti dai mss. di monsignor Lodovico Beccadel l i . In Bo­
logna , 1797 , in i .
Glossario delle voci meno usuali della Divina
Com m edia , di Giuseppe Pelli.
Di questo lavoro non venuto alle stam pe e che si conserva in
autografo dagli eredi del P e lli, dette egli stesso notizia al pubblico
nel suo Piano per una nuova edizione della Divina Commedia , inse­
rito nell’ Antologia di F ire n z e , t. X , n ° X X X , fac. 110.
*
Indici de’principali nomi propri e cose n o ­
tabili contenute nella Divina C om m edia.
Inseriti nelle edizioni Romane del 1791 , 1815 e 1820, nella
292
INDICI DELLA DIV. COMMEDIA
Padovana del 1822, n ella Milanese del 1804 e D elle Fiorentine del
1827 e 1832.
*
Indice de’principali nomi propri di persone
che Dante accenna nelle tre Cantiche.
Sta D e lle e d i z i o n i d i Londra , 1808 e 1819. Un altro Index o f
proper names sta n e l l e v a r i e e d i z i o n i d e l l a traduzione i n g l e s e del
Cary.
Parlando della prim a e d iz io n e Fiorentina , 1481, osservai già
(fac. 45) che u n esem plare Magliabechiano h a postille m arginali
m anoscritte , nelle quali vedonsi notati i nomi de’ personaggi sto­
rici che si trovano ram m entati da D an te. N ella Serie de’ Cementi
manoscritti avrò da descrivere parecchi Codici che portano in m a r­
gine postille di simil g e n e re .
Indici ricchissimi che spiegano tutte le cose
più difficili e tutte le erudizioni della Div. C o m ­
media di Dante Alighieri , e tengono le veci
d ’ un intero C e m e n t o , di G. A. V o l p i . Vene­
zia , V itar e lli, 1 8 1 1, in 16.
4 lire 5 o c.
Ristam pa degl’ Indici che stanno nel tomo I I I dell’ edizione Co
miniana del 1727; e form a il volum e secondo ( m a non n u m erato
per ta le) della Divina Commedia edita dal V itarelli.
Un esem plare in carta velina è messo 9 lire nel Catal. S ilvestri
di M ila n o , 1824.
I m edesim i. Venezia, M olin ovi, 18 1 9 , in 6
.f3
1ci5
a
d
9
Ristam pa alla lettera dei p rec ed en ti, che form a il volum e se­
condo ( anche questo non num erato ) dell’ edizione della D ivina
Commedia pubblicata dal M olinari nel 1819.
C atal. Piatti del 1838 , 5 paoli; — Catal. Pagani del 1833 , 9 paoli.
*Indice delle voci della Div. C o m m e d ia , c i­
tate dalla Crusca.
INDICI DELLA DIV. COMMEDIA
293
Compilato dal Mocenigo e inserito nel t. IV dell’ edizione P a­
dovana del 1822.
Ortografia portatile aum entata per la prim a
volta di alcune voci italiane tratte dal Dante
B a rtolin ian o, che mancano o sono diversamente
scritte nel Vocabolario della Crusca. Udine, M at
tiuzzi, 18 2 5 , in 8. di a i o fac.
i 1. ^5 c.
* Vocabulario etimologico Dantesco compilato
da Quirico V i v ia n i , nel quale si spiegano le
origini e i significati delle parole volgari usate
da Dante, coi nomi corrispondenti che si hanno
ne’ vari dialetti italiani e particolarmente in
quelli dell' Italia Settentrionale.
Sta nell’edizione della D ivina Commedia di U dine, 1823, tomo
I I I , p arie I I , fac. 1-136. P uò vedersi intorno a questo lavoro del
signor Viviani u n opuscolo intitolato : * Cento Osservazioni al Di­
zionario etimologico delle voci Dantesche del signor Quirico V iv ian i,
Torino, Pomb a , 1830, in 8. di 72 fac.
2 paoli 1/2.
* Indice cronologico , geografico e storico
della Divina Com m edia, dell’ abate Quirico V i ­
viani.
Inserito nel tomo I I I , p arte I I , della medesima edizione, fac.
181-295.
Indice alfabetico della Div. Commedia.
Si trova nella traduzione tedesca del Kopisch.
* Indice generale delle cose notabili in tutta
la Div. Comedia. Verona; tip. di Paolo Liban­
ti , 1 8 2 6 , in 8. di i y 8 fac.
Form a il t. IV delle Bellezze della Div. Com. del Cesari.
INDICI DELLA DIV. COMMEDIA
Esposizione
generale per indice
di
tutti
i
luoghi, persone e cose menzionate nella Divina
Com m edia di Dante A l i g h i e r i , non o m messe
tutte le sen te n z e , apostrofi, similitudini ed a l­
tre figure e modi distinti di elocuzione che si
riscontrano in essa. Com pilata da F r. T rissin o
di V i c e n z a , ad utilità e comodo di tutti g li
studiosi e cultori del Poem a s a c r o . V eron a ,
tipogr. di Giuseppe A n ton elli, 1 8 4 3 , in 8 .
di 9 6 fac.
Non si è veduto che il prim o fascicolo contenente le p aro le
A b a t e — C i e l . L’ opera era stata annun ziata nella Bibliografia
ita lia n a , e si prom etteva in u n sol volum e di 30 fogli di stam pa da
pubblicarsi in 5 dispense.
‘ Indice completissimo di tutte le voci m o n o
sillabe e polisillabe contenute nella Divina C o m ­
media di Dante A llig h ie r i, compilato sull’ edi­
zione Padovana del
dini . 2 vol. in 4 -
1822
da T o m m a so G o r
Ottim o lavoro, in e d ito , intrapreso d all’au to re e compito in F i­
renze nel 1844 , a spese della Eccellenza del lord Vernon, che n ’è
possessore (1 ).
Indice delle voci e cose trattate nella D ivina
C o m m e d ia , di Adolfo W a g n e r .
Lavoro inedito , già ricordato a fac. 164.
(1)
Sarebbe intenzione di lord Vernon di cedere gratuitam ente la p ro ­
prietà di quest'opera ad un editore che volesse assum ersi di darla alte
stampe.
ILLUSTRAZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
295
§ . V III. ILLUSTRAZIONI DELLA DIVINA COMMEDIA (1)
D i s e g n i , in c is io n i e
S ecoli
X IV
e
m in ia t u r e
X V.
* Miniatura e disegni ricavati da due mss.
della Divina Commedia dei secoli X I V e X V .
Riportati in fac-sim ile e con illustrazioni nella Storia dell'arte
del d’A g incourt, edizione di P rato, G iochetti, 1829 , in 8. , V I.
374-379, e nell’ Atlante in foglio , tav. L X X V II. Sono copiati dal
Codice V aticano-U rbinate, n ° 365 , e da u n altro Codice D ante­
sco u n a volta esistente nella Biblioteca del cardinale Zelada.
* Miniatura di G iu lio C l ovio ricavata da un
Codice della Divina Com m edia della Vaticana.
P ubblicala in fac-sim ile dal Silvestre nella sua Paléographie
universelle (Paris, 1839, in foglio gr . , t. I l I) ; è quella che nel Co­
dice Vaticano precede al Canto terzo del Paradiso.
*
Miniature ( tre ) ricavate
da
un
Codice
dell’ Inferno di Dante.
F ac-sim ile in litografia di tre m iniature concernenti ai Canti ,
I I I , X I e X I I I , che stanno entro u n Codice dell’ Inferno col Co­
mento di Guiniforte delli Bargigi , posseduto dal signor Gaston de
Flotte di M arsiglia.
Vedi intorno a questi Codici la m ia Serie de’ Contenti inediti e
a stampa (2).
(1) In generale intorno alle pitture e figure della Divina Commedia m e­
ritano di essere consultate una L ettera di Luigi Cardinali, iu data di R om a,
15 febbraio 1821 , pubblicata fra le Illu s tr a zio n i a lla D ivina Commedia del
m archese Colelli (fac. XV-XX), e le O sservazioni del Cancellieri sull’ origina­
lità della Ü. C ., (fac. 75 ).
(2) Mi ristringo in questa monografìa iconografica ai detti quattro Codici,
i so li, per quanto io sappia, le cui m iniature o disegni sieno state pub­
blicate iu fac-sim ile. Ma nella descrizione che scenderò a dare dei vari Co-
296
ILLUSTRAZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
* Disegni in colori rappresentanti l’ inferno,
il Purgatorio
e il
Paradiso
giusta le idee di
Dante.
Stanno nel Viaggio della Divina Commedia, opera inedita di ser
Piero Buonaccorsi che descriverem o nel § . Spirito mitologico della
Divina Commedia. Due Codici ne h a la R iccardiana , n .' 1028 e
1122, uno la Magliabechiana , cl. V II, n.° 1104.
Chi fosse vago di conoscere a ltri Piani dell’ Inferno e del P a ra ­
diso, rappresentati giusla le idee poetiche di D ante, rim a rrà so­
disfatto aprendo il Codice Laurenziano, P lu t. X L , n ° L III, con­
tenente la Città di Vita di M atteo P alm ieri, im itazione della D ivina
Commedia rim asta in ed ita, e della quale parlerò al § . Im itazioni
della Divina Commedia.
* Incisioni (19) dell’ edizione della Divina
C om m edia di Firenze, 1481. (Vedi a fac.
36- 47).
Giudizioso il disegno e netta l’ incisione : sono larghe 6 pollici
e 3 linee , alte 3 e 7 linee. M auro Boni ( Lettera su i prim i libri
d ell'Ita lia superiore, V enezia, 1794, in 4 ., fac. 110) le crede ti ­
rate a olio serv en d o si, invece d’ in ch io stro , di nero di f u m o .
L’ opinione più com une ne attribuisce il disegno a Sandro B otti
celli, l’ intaglio a Baccio B aldini (1). Ma da quello lasciarono
dici della Divina Commedia, indicherò colla maggiore esattezza possibile tulle
le m iniature 0 disegni di cui vanno a d o rn i. Ed oltre a c iò , nella Tavola
a n a litica delle m aterie vi sarà un apposito paragrafo per la lista di quelli
che ne contengono alcuna.
(t) Non senza molta maraviglia vedo il signor Hartshorne nel suo
Book o f ra ritie s in thè u n ive rsity o f Cambridge (L ondra, 4829, in 8., fac.
1 83) tornare a darci queste figure per cosa di Tommaso F in ig u erra , opinione
in m olto credito una volta, ina che oggi non sem bra trovar più fede presso i
dotti nell' a r t e . P ure non vuoisi tacere come il S a lv in i, ctiato dal Gaburri
(R accolta di L ettere pittoriche del B o tt a r i , R om a, 1754 , in 4 ., 11.
268-269 e 304) affermava esistere un Dante con figure di Tommaso F in i
g uerra, e come il Gaburri medesimo dice d’ esser possessore di ligure ap­
positamente fatte per certi .Canti della Divina Commedia, in liuto e per
tutto diffe re nti da quelle che si sogliono attribuire a Baccio B ald in i o a
ILLUSTRAZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
297
scritto il Borghini ( Riposo, ediz. di M ilano, 1807, II. 136) e il
V a s a ri, ( Vile, IV . 193 ) pare che le si debbano rivendicare in te
ram en te al Botticelli tanto per il disegno quanto per l’ intaglio (1).
L a quale opinione a'g io rn i nostri ebbe i suoi seguaci e i co n tra
d ittori su o i. Sono fra i prim i il G andellini ( Notizie degl'intaglia­
tori, S iena, Porri, 1808, I . 134) e il G aburri ( loco citato), i quali
dicono che chi tuttavia ne dubiti g uardi la bella tavola del Botti
celli che è nella cappella Palmieri in S . Pier Maggiore di Firenze, e
sarà costretto a riconoscervi la medesima mano d’intaglio (2). D al
l’ altra parte venne questa opinione im pugnata dal signor Luigi de
Angelis nelle sue Aggiunte al Gandellini (V II. 15-21, e 127-138),
sostenendo che 1’ unico autore e del disegno e dell’ intaglio è Bac­
cio B a ld in i; ed ebbe com pagni 1’ Heinecken ( Idea d'una collezione
di stampe, L eipzig, K ra u s, 1771, in 8., fac. 141-143, e Dizionario
degli a r tis ti, Leipzig , 1789, I II. 209 ) , 1’ abate di S. L eger (3),
l’ Ilu b e r nel suo M anuale ( I I I . 38 ) , 1’ Ottley nella sua H istory of
engravings ( fac. 297-298 e 404-425 ) , 1’ Jansen nel suo Essai sur
l’ origine de la gravure, ( P a r is , 1808, I. 166-167 e 184-185) , il
V illardi nel suo M anuale del Raccoglitore di stampe , fac. 18, e fi­
nalm ente il Bartsch nel suo Peintre graveur (X III. 175-187). Nelle
opere dell’Ottley e del B artsch potrà vedersi una descrizione m inu­
tissim a di queste 19 fig u re, più del duplicalo della 3.a che va senza
Sandro B otticelli; e dopo aver narralo che in esse non si legge nè nome
d* autore nè m illesim o, e che le sono più grossolane assai e per ogni verso
inferiori alle al ire ram m en ta le , conclude non essere affatto fuor del possi­
bile che le sue figure sieno proprio quelle di che si trova fatta menzione
per il Sai ini. Ma il signor L u ig i de Angelis combattè con m olla dottrina
siffatte asserzioni, fondandosi principalmente sull' osservare che la sola edi­
zione del secolo XV con ligure intagliate al bulino è quella del 4 481.
(1) Le parole del V asari sono queste: « Dove, per essere persona sofi
sti c a , comentò una p arie di D ante, e figurò lo Inferno e lo mise in
slampa. » E il B orghini: Ritornato poi a Firenze, si mise a com entar
D ante, e figurò l’ Inferno e il mandò fuore in istampa.
(2) Ora la chiesa più non esiste, ma la bella e originale pittura di S a n ­
dro B otticelli ci è rim a sta . Il racconto delle vicende di questo quadro sa­
rebbe curiosissimo, ma riuscirebbe qui inopportuno; e però me ne passo.
Basti il sapere che oggi lo possiede un negoziante di quadri di Firenze, il
quale ne chiede niente m eno di mille luigi d’ oro.
(3) Lettres de l’abbé de L. (Mercier de S. Leger) à M. le B aron de H .
(Heiss) su r differentes éditions ra res du X V siècle, P a ris H ardouin, 1783,
in 8., fac. 9-13: ivi è stesamente descritt a l’edizione del 1481.
298
ILLUSTRAZIONI DELLA D1V. COMMEDIA
num ero ; altre descrizioni più compendiose ne delte lo Strutt nel
Biographical Dictionary ( I I . 16-17 ) , il V an -P rae t nel Catalogue
des livres sur vélin ( IV . 123-125 ), e il signor Luigi de Angelis
( loco citalo ) . E , volendo anch’ io dirne q u alco sa, p a n n i non po­
ter far meglio che rip o rtare le parole di quest’ ultim o , che le d e­
scriveva dietro 1’ esem plare della Biblioteca pubblica di S ien a .
« L a p rim a raffigura D ante sm arrito in u n a oscurissima selva
nella quale trova alcune fiere che gl’ impediscono salire il colle :
ed è sopraggiunto da V irgilio , che gli prom ette di fargli vedere
1’ In fern o , ec.
« N e l mezzo del cammin di nostra v ita .
« In fondo alla pagina vi è im pressa la suddetta v ignetta.
« L a 2.“ rappresenta D ante, che considerando le sue forze, d u ­
ci bita che al cammino propostogli non sien sufficienti ; m a, essendo
« confortato da Virgilio , prende animo , e lo segue:
« Lo giorno se n andava e l ' aer bruno.
a Su la som m ità del m onte vi è scritto PER ME .
« L a 3.“ è la m edesim a dell’ antecedente : ed è cre d ib ile, che
l’ A rtista abbia compreso nella medesima stam pa 1’ uno e 1’ a l
tro Canto , principiando questi con le parole medesime incise su
la som m ità del m o n te .
Per me si va nella città dolente.
« T utte tre queste prim e vignette sono impresse nel foglio
istesso dell’ edizione ; e Don attaccate.
« L a 4.“ dopo principiato il Canto in fondo della pagina : sopra
la porta per cui en trano i Poeti si legge: PE R ME SI VAT R I ,
attaccata.
a Sotto il ca m p o , o presso mi parve leggere u n m onogram m a
a traverso , che sem brava la cifra di Maso F in ig u erra ; m a ben
« osservandoci, siccome i num eri in tutto sono irregolarm ente po
s t i , vidi essere il num . V I . , cioè IV . posto
a Ruppemi l'alto sonno nella testa.
« La 5.“ rappresenta 1’ aspetto dell’ Inferno, ed ovvi attaccata.
« Cosi discesi dal cerchio prim aio.
« La 6.» C erbero, che con tre bocche caninam ente latra , ed è
attaccata.
« A l tornar della mente , che si chiuse.
« La 7.» è diversa , ed è attaccata. Rappresenta Plutone come
« G uardiano e Signore del quarto cerchio, in cui trovasi D ante, ec.
ILLUSTRAZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
«
299
P a p e S a ta n , P a p e S a ta n a le p p e .
« L a 8 .3 senza segno, attaccala, è diversa, e rappresen ta D ante,
clic giunto a piè della T orre per certo segno di due fiam m e le­
vato da Flegias traghettatore di questo luogo in u n a barch etta ,
e giù per la palude navigando, incontra Filippo A rgenti ec. se­
guitano fino alla città di Dite, ec.
" Io dico seguitando eh' assai p rim a .
« Là 9 .“ che è segnata I IIIV . prem essa al Canto:
« Quel color che viltà nel cor mi pinse.
« Si rappresenta il Poeta , che dopo di alcuni im p ed im en ti, e
di aver veduto le furie infernali ed a ltri m o s tri, en tra con
l’ajuto di u n Angelo nella città di Dite, ec.
« L a 10.“ eh’ è 1’ undecim a, ha la tabella scritta.
ANAS
« In su l' estremità di un altra ripa.
« L a 11.“ è segnata IIX . diversa dalle altre
« E ra lo loco ove a scender la riva.
« Si vede D ante che trova il M inotauro ,
che vien da V irgilio p lacato .
« L a 12.a IIIX . molto diversa dall’ altre.
TASIO
PAPA
GUAR
DO.
« Non era ancor di là Nesso arrivalo.
« Vi si vedon nodosi ed aspri tro n c h i, nei quali sono trasfor­
m ati i v io le n ti, e sopra loro le arpie fanno il nido.
« L a 13.a h a il num ero al di s o p r a , ed a diritto X II I I
« Poiché la carità del natio loco.
a Fiam m e a rd e n tissim e, che piovono addosso ai violenti in
un a cam pagna di cocente a r e n a .
« La 14.“ al Canto X V , d iv e rsa , attaccata tu tta , in fondo il
num ero a rovescio VX.
« Ora cen' porla l'u n de duri m argini .
« Vi si osserva u n a schiera di anim e torm entate , fra le quali
B runetto L a tin i, che a D ante predice il suo esilio.
« La 15.“ al Canto X V I premessa ha in fondo vicino all estre­
m ila il num ero IV X .
« Già era in loco ore s’ udia ’l rimbombo.
« Il fium e che cade con rim bom bo nell’ ottavo cerchio: e per
1’ aria u n ’orribil figura che viene notando.
« La 16.“ al Canto X V II prem essa ha in fondo a sinistra IIV X .
« Ecco la fiera con la coda a g u zza .
300
ILLUSTRAZIONI DELLA D1V. COMMEDIA
« mostra la forma di G erione.
« La 17.“ ha in mezzo nel fondo II1V X .
o Luogo è in inferno dello Malebolge.
« Vedesi il sito e la form a d ell’ ottavo cerch io .
« La 18.“ eh’ è la 19“ , contandovisi la rip etu ta ai Canti 2.° e
« 3." , ha in ultim o a m an sinistra in fondo IIIIV X .
a 0 Sim on mago, o miseri seguaci.
« Si vedon filli i Simoniaci col capo in certi f o r i , nè al di
« fuori vedesi altro che le gam be , le piante delle quali sono ac
« cese di fiam me: e Niccolò I I I , nel quale si avviene D an te, ec.
« Gli altri Canti d ell’in fern o , tutti q u elli del Purgatorio e del
P arad iso, sono rim asti con lo spazio in bianco.
Delle prim e due u n fac-sim ile lavorato con m olta esattezza da
Michele Keyl fu pubblicato dall’ Heinecken , ed un altro se ne vede
nel Saggio intorno all' origine dell' incisione del Jansen , t. I I , tav.
I X e IX bis. L a seconda e la diciassettesima furon pubblicate dallo
S tr u tt ( tomo I I , tav. I l i e V II) ; la dodicesima, dall’ O ttley ( fac.
*20) ; la terza insieme col suo duplicato e la sesta, dal Dibdin nella
Bibliotheca Spenceriana ( IV. 114).
Dieci di queste figure esistono nei portafogli del Cabinet des gra
vures del Re a P arigi ; gl’ intendenti le riguardano come di g ran
lunga p iù pregevoli di quelle che vanno attorno co m u n em en te,
perchè essendo fatte con inchiostro più nero , sono d’ assai m ag ­
giore effetto ; e sono quelle medesime che 1’ H einecken ( loco ci­
talo ) dice d’ aver vedute nella lib re ria del signor Bourlat de M ont
redon in Parigi (1). N arrasi anche dallo stesso d ’averne veduta
u n ’a l tr a , che sarebbe l’undecim a, presso Mariette; ma nota che in
tutte quante era il medesimo fare di disegno e d’ intaglio , per cui
dovevano essere opera dalla m edesim a m ano che avea prodotto le
prim e due , le sole eh’ egli allo ra conoscesse (2).
( 1) Sulla prima di queste vignette u n 'antica m ano italiana aveva scritto
Masso Finiguerra 1480 , e sotto a questo millesimo altra m ano italiana
più recente aveva corretto 1460.
(i) Nel R epertorium bibliogr. o f the m ost celebrated british lib ra ries
( London, C larke, 1819, in 8. ) , citasi un Codice della Divina Commedia del
1450 , posseduto dal m archese di Douglas e adorno di 88 disegni originali
che si vogliono di Sandro B otticelli o di alcun’ altro celebre artista della
Scuola Fiorentina. Vuoisi credere che quella cifra sia sbagliala, e che in
sostanza codeste vignette sien quelle solite dell’edizione del 1481.
ILLUSTRAZIONI BELLA DIV. COMMEDIA
SOI
Scrive nel suo Specimen E d it. Ital. ( fac. 28, nota 1.») l’Audif
frodi , che conversando col B o llo r i, più volte aveagli sentito dire
come si aveva indubitata m em oria, che u n a volta fosse esistito
un esem plare dell’edizione del 1481, sul cpiale aveva Michelan­
gelo Buonarroti disegnato m aravigliosissim e figure , da esso create
al suo solito senza preparazione nissuna, e tracciate in su’inargini,
quasi spirante comento delle grandi idee del Poeta che lo aveano
più fortem ente commosso. Ma questo prezioso lib r o , nel quale la
mano dell’artista gareggiava colla fantasia del poeta, andò m isera­
bilm ente disperso in u n naufragio. Su di che gioverà rip o rtare le
parole del C ico g n ara, Storia della scultura in Italia , ediz. di
P ra to , Giachetti , 1824 (V . 162 ) : « Un D ante col commento del
L andino in foglio e in grossa c a r ta , con m argini oltre mezzo
palm o, fu disegnato in penna dal Buonarroti coi soggetti analoghi
alla poesia e innum eràbile serie di nudi m aravigliosi. Questo li
bro venne alle mani di Antonio M ontanti scultore amico di A n
tonio M aria S a lv in i, e ne faceva grandissim o conto. Ma per un
impiego d’ architetto soprastante alla fabbrica di S. Pietro tra
« sferito il suo domicilio in R o m a, fece venir per m are un suo al­
ee lievo , con m a r m i, b r o n z i, u te n s ili, disegni e l i b r i , ov' era r i
« posto in u n a cassa gelosam ente anche questo inestim abile tesoro.
« N aufragando in tal viaggio tra L ivorno e Civitavecchia la nave,
« colla m orte del giovane si perdettero tu tte le proprietà del M on
tauto , e il citato libro che , come dice il B ottari nella nota ove
« descrive un tanto infortunio , da se solo bastava a decorare la li
breria di qualunque gran monarca » .
A proposito di questo prezioso esem plare può anche consultarsi
u n articolo del signor conto T orricelli inserito nell 'Antologia di Fos
som brone (anno 1842, fac. 80 ), la Vie du Dante dell’ A rta u d , fac.
597, l' Histoire de la vie et des ouvrages de Michel Ange del signor
Q uatrem ère de Q uincy, (Paris, Didot, 1835, in 8. g r., fac. 333), e il
Vasari , Vite , tomo X , fac. 127-128.
*
Altre edizioni della Divina Com m edia del
secolo X V , con figure intagliate in legno.
1 Brescia , per Boninum de Boninis , 1487 , in foglio (V. a fac.
49-52). Vi sono 68 figure grandi quanto il foglio , u n a per ogni
Canto del ' I nferno e del P urgatorio, ed u n a in fronte del prim o del
P arad iso .
2 .a Venezia, per Bernardino Benali e M atthio da Parm a, 1491,
302
ILLUSTRAZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
in foglio (V . a fac. 5 2 - 5 V) . Q uesta edizione lia cento vignette ; le
tre che stanno in fronte ilei prim i Canti dell’ I n fe rn o , Purgatorio e
P aradiso occupano lutto il foglio ; le altre , tutte poste al principio
degli a ltri C a n ti, sono aggiustate fra mezzo al lesto. L a vignetta
grande del P urgatorio , ebbi già occasione di notarlo , è duplicata.
3 .“ Venezia , per Pietro Cremonese , 1491 , in foglio (V. a fac.
54—55). Anche questa h a cento vignette, tutte aggiustate fra mozzo
al testo in principio de’ C a n ti, di piccole d im e n sio n i. Q uelle dei
Canti I e XXX. dell’ Inferno , I I e X IV del Paradiso , possono v e­
dersi in fac-sim ile a fac. 115 , vol. V I , del Catalogo della Spence
riana del D ibdin.
4." Venezia, per M attheo di Chodeca da P arm a, 1493, in foglio
(V. a fac. 5 5 -5 7 ). Contiene tre ligure grandi e 97 piccole come
nell’ a ltra di Venezia , B e n a li, 1491.
5.« Venezia, per Piero de Zuanne, 1497, in foglio (V. a fac. 57
58). (’(Mito figure , come nella edizione di Venezia , Pietro Cremo­
nese , 1 i-91.
Lo ligure che si trovano nelle edizioni di Venezia , 1491, 1493
e 1497 sono (ulte quanto al soggetto id e n tic h e , un po’ differenti
nelle p a rli. N oterò sem plicem ente che in quelle di Pietro Cremonese,
1491 e Piero de Zuanne , 1497 , le si trovano più grandi , essendo
alte due pollici e mezzo circa e altrettan to la rg h e , laddove quelle
di Bernardino B enali, 1491, e M a ttheo di Parma, 1493, hanno cosi
d ’ altezza come di larghezza presso a poco duo pollici.
S ecolo
XVI.
Dante historiato da Frederico Zvcaro. L ’anno
M. D L X X X V I .
T al’ è il titolo d’ una raccolta di disegni in foglio grande , elio
si conserva fra i cartoni esistenti nella G alleria degli Ufizi di F i­
renze. Contiene 88 disegni parte in matita rossa e nera , parte in
matita rossa, parte in acquarello, parie a contorno a penna . 29 sono
per l’ In fe rn o , com prendendo in questo num ero un ritratto di
D ante che è copia del quadro posseduto dai signori Del Turco Ros­
selli di F irenze; il P urgatorio ne ha 47 ed il P aradiso 11 soltanto.
Dal Canto XXVI al XXXIII di questa ultim a Cantica non ve n’ha
alcuno. Un altro disegno è stato trovato fuori della collezione , e
perciò non si sa a qual Cantica appartenga.
ILLUSTRAZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
303
Dietro al disegno 31 del P urgatorio havvi questo ricordo in
stam patello : T rio nfo d ell a C h i e s a , e sotto in carattere corsivo
piccolo : Fallo in Spagna nell'Escoriale del 1587. In a ltra parte del
suddetto disegno in carattere corsivo differente d a ll'a ltro ,' si legge:
DO
Dicembre 1587 nell' Escoriale in Spagna; e questo lo crederei del
l’ au to re Federigo Z ucch eri. E sim ilm ente dietro al prim o d i­
segno del Paradiso trovasi scritto un ricordo che dice : A di 16
marzo 1588. nell"Escuriale in Spagna; e questo puro lo credo del­
l’a u to re , essendo perfettam ente eguale all’antecedente.
Lo Zuccheri andò in Spagna nel Pontificato di Sisto Y, vale a
d ire n el 1585 ovvero nel 1586, colà chiam ato dal re Filippo II
por dipingere nell' E scuriale ; sem bra dunque che questi disegni
gli ab b ia fatti nella sua dim ora in Spagna fino all' anno 1588.
Questi disegni sono Lutti bellissimi e ben conservali, ed ognuno
di essi porla nel tergo in caratteri rom ani il passo del Poema di
D anto a cui si riferisce : e al disotto d’ ogni Canto una breve noia
in carattere corsivo dichiara il senso allegorico o m orale.
Il solo , per q u an t’ io sappia , che abbia parlato di questi dise­
gni dello Z uccheri, è il Pelli ( fac. 177 , noia 6 0 ); nè credo sieno
stati mai consultati d a’ vari illustratori della Divina Commedia.
Disegni Jo a n n is Stra d a n i sopra l’ Inferno
e il Paradiso di Dante.
*
Codice in foglio grande, del secolo decimososto, in buono stato,
composto di 187 facce num erate, nella Laurenziana (Cod. Mediceo
P a la tin i, n.° 75). Contiene disegni Danteschi di Giovanni S tra d a ,
famoso pittore belga, nato nel 1527 e morto nel 1604, condotti con
am m irabile delicatezza. E precedono ai disegni varie notizie , che
prendono le prim e 14 facce del C odice, dettate dal pittore a schia­
rim ento dell’ opera sua , sotto le seguenti ru b ric h e:
Peccatori dell' Inferno di Dante e loro Luoghi e Pene ; — Tempo
del viaggio di Dante per l ' Inferno; — Misure e profilo dell’ inferno
di Dante secondo l'Opinione d’ Antonio M anetti; — Viaggio di Dante
per l'Inferno ; — Misure e profilo dell' Inferno di Dante secondo
V opinione d’Alesandro Vellutello da Lucca ; — Viaggio di Dante per
i Inferno secondo l'opinione d’Alessandro Vellutello Lucchese; — Com­
parai ione delle misure dell’ Inferno di Dante , tra "I M anetti e 'l Vel
lutello.
Dopo parecchie carte bianche vengono , sulle facce 31-91 , 28
disegni tulli a bistro meno il prim o eh e semplicemente schizzalo, o
3<H
ILLUSTRAZIONI DELLA I)IV. COMMEDIA
che non è altro che un prim o sbozzo di quello,cbe im m ediatam ente
segue. Dal quinto in là hanno tu tti giù in fondo una sottoscrizione
che dice: Io. S tradanus inventor Florentiae 1587 ; ma alcuni sono
datati del 1588. Il 2.u ed il 3.° in color grigio rappresentano il
Piano dell'Inferno, e il 3.° po rta in testa le p aro le: C itta di Dite; il
4.° , a bistro verde , si compone di q uattro disegni ne’ quali sono
rappresentati altrettan ti episodi del viaggio di D ante e V irgilio ;
gli a ltri tu lli sono a bistro giallo carico. Nel 5.° vedesi Beatrice
che apparisce a D an te; nel 6.» D ante cacciato p er la selva dalle
tre fiere; nel 7." V irgilio m ette dentro alle secrete cose il suo fido
discepolo ; nell’ 8.° Caron dimonio che si porla per 1’ A cheronte
i d annali battendo col remo qualunque s'a d a g ia ; il 9.° offre la
veduta del nobile castello sette volle cerchialo d 'a lte m ura. Dal de­
cimo al ventesimosesto sono tutti destinati a rappresentare i to r­
m enti dei d a n n a ti, vari secondo la n atu ra delle c o lp e , come a p ­
presso: nel 10.° si vedono i Lussuriosi portati e percossi per aria dai
venti (1) (episodio di Francesca da R imini) ; nell’11." i Golosi distesi
a la grandine e pioggia e nette; nel 12.u gli Avari e i Prodighi ; nel
13." gl ’ Iracondi se percuotono el mordono nella palude S tige. Acci­
diosi sotto l'acqua filli nel limo gorgoliano; nel 14.» S ita de ditte; nel
15.o 16." e 17.° i Violenti; nel 18.» le pene de fraudelenti; nel 19.° gli
A dulatori; nel 20.° gl’Indovini; nel 21.» la Bolgia quinta; nel 22.o
gl’Ipocriti; nel 23.« i Ladri; nel 24.° gli Scaudoleli ; nel 25.° i Fal­
satori; nel 26.“ i Traditori. Nel 27.° si rappresenta l’ episodio del
conte Ugolino; nel 28.° ed ultim o quello d’ Alberigo.
D alla faccia 93 sino alla 140 si osservano v ari d isegni, alcuni
de’quiili concernenti alla scoperta del Nuovo Mondo fatta da C ri­
stoforo Colombo e Amerigo Vespucci , ed altri rappresentanti il
Calcius ludus Florentinorum. A ltri dieci appena abb o zzati, concer­
nenti a ll’ Inferno D antesco, stanno sulle facce 14 1 -1 5 9 , ed a ltri
11 relativi al Paradiso a bistro turchino sulle facce 165-187, m a
il Bandini scrive eh’ e’ sono mollo inferiori a’prim i 28 , ed anzi li
giudica lavoro di altro artista.
Dei disegni di Giovanni S trada non in c is i, p er q u a n t’ io sap­
pia , fin q u i, gli storici dell’ arte ne tacciono affatlo, e sono in
generale pochissimo conosciuti. P ure un’ antica incisione da me
veduta fra i cartoni del signor K irkup pittore a Firenze , e che
(I) Le parole impresse in corsivo, a datare dalla descrizione del 10° di­
segno, sono quali si leggono in piè dei disegni medesimi, scrittevi dallo Strada.
ILLUSTRAZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
305
deve rim ontare intorno all’epoca in cui fioriva lo Strada, ha tanta
rassom iglianza col disegno dello S trada del Canto III dell’ Inferno,
che p are assolutam ente copiata da quello.
Bandini, III. 226-227.
* Edizioni del secolo X V I con vignette inta
gliate in legno.
1.» F irenze, Fil. G iunta, 1506, in 8. (V edi a fac. 64 -6 6 ). La
faccia verso della carta sesta è tu tta occupata da u n a vignetta in ta­
gliata in legno nella quale si vede Dante caccialo per la selva dalle
tre fiere. Il Dialogo del M anetti, che sla in fine del lib ro , è accom­
pagnato da 6 vignette in legno aggiustate fra il testo del Dialogo
medesimo e rappresentanti l’ inferno. Altre tavole su questo m e­
desimo soggetto si vedono anche nell’edizione del Dialogo fatta se­
paratam ente , nell’ edizione Toscolana del P a g a n in i, 1506 circa ,
nell' Aldina del 1515, nella contraffazione di questa e nella Paga
niniana del 1516 circa .
A ltre olio figure sul medesimo soggetto sono pure nell’opera del
G iam bullari Del sito, forma et misure dello Inferno di Dante, Firenze,
N eri Dortelata, 1544, in 8. piccolo, aggiustate anche quivi fra mez­
zo al testo. E finalm ente u n ’a ltra vignetta rappresentante l’inferno
vedesi nella Lettura seconda sopra lo Inferno di Dante di G iam bat
ista G elli, Firenze, Lorenzo Torrentino, 1555, in 8. picc.
2.* Venetia, per Bartholomeo de Z ani da Portese, 1507, in foglio
(V edi a fac. 68 ). Edizione con 100 vignette in legno; la p r im a ,
posta in fronte della Cantica dell’ Inferno , prende tutta la faccia;
le altre tutte , che stanno in principio d’ ogni C anto, sono aggiu­
state fra ’1 testo.
3." V enetia, B ernardino S ta g n in o , 1512, 1 5 16 e 1520 ( Vedi a
fac. 69 e 78 ). T utte queste edizioni hanno 100 vignette in le­
gno aggiustate fra ’1 testo in principio dei C a n ti, meno la prim a
che prendo tu tta la faccia. Vi sono di più altre graziose vignette
nel lembo estrem o del frontispizio e della faccia su cui comincia
il P o em a.
4 .“ Venetia, Iacob del Burgofraco Pauese, 1529, in foglio (V ed i
a fac. 79-81 ) . Contiene 100 vignette in principio de’ C a n ti, ag ­
giustate fra mezzo al te s to , meno la p rim a che prende tu tta
la faccia. Le figure di questa edizione e di quella del 1507 sono
interam ente copiate dalla Veneziana del B enali, 1491.
5.“ Vinegia, Giovanni Giolito, 1536, in 4. (Vedi a far, 81-82).
20
306
ILLl’STRAZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
Vi sono 100 vignette piccole in principio de’Canti ed aggiustate
fra mezzo al le sto .
6 .a Vinegia , Francesco M arcolini, 1544, in 4. (Vedi a fac. 82—
84 ). H a 100 vignette in legno aggiustate fra ’l testo , meno le tre
che stanno davanti ai prim i Canti di ciascheduna C antica, le quali
prendono tu tta la faccia. O ltre a queste , dieci v ig n etiin e, p u re in
legno, si trovano nella Descrizione de lo Inferno del Vellutello im ­
pressa fra i p re lim in a ri, anch’ esse aggiustate fra ’1 te sto . Queste
figure furon ristam pale nel 1696 nel Compendio della Din. Comm.
ricordato a fac. 233.
7 .a L ione, G. Rovillio , 1551, 1552, 1571 e 1575, in 12. p ic c .,
e Venezia, Gio. A n t. M orando, 1554, in 8. picc. (Vedi a fac. 86,
87, 89 , 95 e 96 ). T u tte edizioni con tre figure , u n a p er Cantica ,
in fronte al Canto prim o.
8.° Vinegia, G iolito, 1555, in 12. (Vedi a fac. 90). Vi sono 12
fig u re , 3 per l’ Inferno , 5 pel P u rg ato rio , 4 per il Paradiso.
9.a Venetia, Giouambatista Marchiò Sessa e fratelli, 1564, in fo­
glio ( V edi a fac. 91 -9 2 ). Contiene 100 figure in legno, aggiustate
f r a ’l testo al principio d’ ogni Canto , e copiale , a quel che p are ,
d all’ edizione del 1544.
10.a Venetia, Pietro da Fino, 1568, in 4. (Vedi a fac. 93). E d i­
zione con Ire vignette in legno raffiguranti l’ I n fe rn o , il P u rg ato ­
rio ed il P aradiso, impresse in principio delle rispettive C antiche.
11.a Venetia, fratelli Sessa, 1578 e 1596, in foglio (Vedi a fac.
97 e 100 ). Queste due edizioni vanno con 104 figure , 1OO aggiu­
state fra ’1 testo in principio de’ Canti, e quattro che prendono tu tta
in tera la faccia. Di u n a di queste ni lime pubblicò un fac-sim ile nel
Bibliogr. Decam., I. 289, il D ibdin.
12.a Firenze, M a n za n i, 1595, in 8. (Vedi a fac. 9 9 ) . H a u n a
tavola che presenta il Profilo, pianta c misure dell' Inferno di Dante
secondo la Descrizione del M anetti.
Q uesta tavola dell' I nferno di D ante secondo il M anetti fu r i­
stam pata in moltissime edizioni della D ivina Com m edia, fra le al­
tre in quelle di Padova, 1727 , Venezia, P asquali, 1749 e 1772 ,
P arig i, 1768, ec,
S ecolo X V II.
Il Corso della vita dell’ u o m o , ovvero l’ In­
ferno , il Purgatorio e il Paradiso , disegnato
ILLUSTRAZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
307
(la Bernardino Poccetti e inciso da Giacomo
Callot. 4 carte in foglio gr.
É come un Consento pittorico della D ivina Commedia, dedicato
a Cosimo II, G ran Duca di Toscana, con lettera de’ 20 maggio 1612.
G andellini, N otizie d e g l'in ta g lia to r i , Siena, 1809, VIII. 255; — P elli,
fac. 77, nota 60.
S e c o lo
XVIII.
* Edizioni del secolo X V III con incisioni.
1.“ Venezia, Z atta, 1757, 4 vol. in 4.; 1760, 3 vol. in 8. (Vedi a
fac. 112 e 114). Edizioni con 112 incisioni grandi; m a concernenti
al Poema di Dante solamente 101 , e cioè quelle che si vedono in
fronte d’ ogni C anto, più u n Piano dell’ Inferno. O ltre però a que­
ste incisioni, quasi tutti i Canti hanno in line una vignetta allego­
rica. H o già notalo altrove che in taluni esemplari in carta stra­
grande le incisioni sono ingrandite coll’ aggiunta d ’ un fregio, e
stam pate in quella foggia che i Francesi dicono en camayeu. F u ­
rono disegnate da F. Fontebaso, F. M a g n in i, Zom pini, M . A .
Schiavonio, F il, M a rca g li, Gaspero Ticiani, G. D izioni, G. Scag
giari, G. Guaranna, e incise dal Giampicoli, Rezzi Filippo, M agnini,
G. Leonardis e B . Crivellari. Trovansi riu n ite in u n a specie d’A tlan­
te , che porta questo frontispizio: Tutte le figure in rame di Dante
Alighieri in n.° di 1 1 2 , le quali posson servire d‘ ornam enti per Ga­
binetti, Venezia, Zatta', ed io le ho vedute registrale in un Catalogo
di questo libraio dell’ anno 1784 , col prezzo di 10 lir e . Il Gamba
poi nell ultim a edizione de’ Testi di lingua scrive ( fac. 128 ) : « Di
tu tte le ligure in ram e che sono 212 (1) s’ impressero a parte, in
fogli 5 3, alcuni esem p lari, acciocché, aggiustali in piccoli q u a
a d r i , servire potessero d’ adornam ento per gabinetti. In u n Ca­
talogo del Zatta a questi fogli 53 è assegnato il valore di L. 32
venete ».
2 .“ Livorno', M a s i, 1778 , 2 vol. in 12. ( Vedi a fac. 117 ). G.
L api lavorò d’intaglio il frontispizio, e fece i disegni pure e le inci­
sioni delle tre figure, u n a per il Canto X X X III d ell'infern o , l’altra
per il Canto X IX del Purgatorio, la terza per il Canto I del Paradiso,
(i) 212 disso il Gamba, forse perchè contò anche le vignette in fine dei
Canti.
308
ILLUSTRAZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
non che del Piano dell'Inferno secondo il M anetti. T utte queste
incisioni fa! te dal Libur, furono riprodotte nella Livornese del 1817.
3.» Venezia, Z a tta , 1784, e Venezia, Sebastiano Valle, 1798, 3
vol. in 8. picc. (Vedi a fac. 118 e 124). In principio d’ ogni Canto
evvi u n a graziosa vignetta incisa da C. dell' Acqua.
4.“ Roma, Fulgoni, 1791, 3 vol. in 8. (Vedi a fac. 119). Co’Piani
dell’ Inferno, P urgatorio e P aradiso, i quali poi furono riprodotti,
talvolta tutti e tre , talvolta quello dell’ Inferno soltanto , nelle se­
guenti edizioni della D ivina Commedia: Milano, 1804; — Livorno,
1807 ; — Roma, 1806, 1815 e 1820; — Padova , 1822; — Firenze ,
1826, 1830 e 1837 ; — Londra, 1826 e 1842; — Parigi, 1844, ec.
5.» Venezia , 1792 , 2 vol. in 12., e Venezia , Zatta , 1798 , 3
vol. in 12. (Vedi a fac. 121 e 124). I bibliografi le descrivono come
adorne d 'in cisio n i da me non vedute.
S e c o lo
XIX.
* L a Divina Com media di Dante Alighieri,
cioè l ’ in fe r n o , il Purgatorio ed il P aradiso,
composto da G iovanni F la x m a n scultore In­
glese, ed inciso da Tommaso P ir o li Romano.
( Roma) 179 3
in 4
bislungo.
P rim a edizione ; in piè del frontispizio si legge. In possesso di
Tommaso H ope Scudiere, Amsterdam. Contiene 111 tavole a puro
contorno, compresi due frontispizi incisi, 39 relative all’ In fern o ,
39 al Purgatorio e 33 al P arad iso .
L a Palatina di Firenze ne ha un esem plare con 1’ appresso d e­
dicatoria in nome del F laxm an: Optimo Principi Ferdinando Avstr.
A . D. E trv r. M ag. Dvci icones delineatas ex Divina Comedia Dantis
Aligherii vatis perinsignis Florentiae civis D. D. D. Ioannes Flaxm an
Anglvs.
* Altra edizione. R o m a , presso l ' In c is o r e ,
1802, in 4 bislungo di 111 tavole.
V end. 21 fr. a Parigi nel 1819.
Brunet, II. 288; — Low ndes, II. 371 ;
—
Catal. ms. della Magliabechiana.
— Catal. Boutourlin , II. n ° 1 1 80 ;
iLLCSTnaz io n i d e l l a
d i t . c o m m e d ia
309
A Series o f engra vin g s to illustrate D ante ,
engraved by P ir o li, f r o m the com position o f
John F lu xm a n , in the possession o f Thom as
H o p e , E sq .re. London, 1807, in foglio di 1 1 1
tavole . (1)
Solfo a ciascuna tavola furono riportati i vari passi del Poema
che ne form ano il soggetto, con la traduzione inglese a lato dal
B o yd .
Il B ru n e t, II. 488, m ette queste edizioni da’ 36 a ’ 40 fran c h i;— Vend. 2
sterl . 11 scell.
n.° 8772.
Low ndes, 11. 723.
Hibbert,
* X X X I X U m risse z u der Holle des D ante
nach F la x m a n , von Hummel. In 4 bislungo.
Raccolta d’ incisioni a contorno che va insieme coll’ edizione
della D ivina Commedia di Penig, 1804 (Vedi a fac. 127). L' H eins
ius ( V II. 162 ) ne ricorda u n ’altra di 30 tavole solam ente, fatta
per andare unita alla versione tedesca del Poema di Dante del si­
gnor Kannegiesser nelle due edizioni del 1809 e 1824.
Catal ms. della
Palatina.
* Atlante Dantesco per poter servire ad ogni
edizione della Divina C o m m e d ia , ossia l' In­
fe rn o , il Purgatorio e il Paradiso, composti
dal sig. G iovanni F la x m a n , g ià incisi dal
sig. T ommaso P iro li, ed ora rintagliati dal sig.
F ilip p o P istru cci, con aggiunte di nuovi inta­
gli e di una breve descrizione e spiegazione
delle tavole. M ilano, presso B atelli e F a n fa n i,
1822, in 4 bislu n go, con 120 tavole.
3 o fr.
Bibliot. Britan.
(1)
Il Watt cita nella sua
(l. 371) una edizione di L o n ­
d r a , 1800 , in foglio, eh’ è forse quella istessa d e l 4807.
310
ILLUSTRAZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
Delle 120 tavole contenute in questo Atlante , 110 sono quello
del Flaxman già pubblicate nelle edizioni di Londra e di R om a,
10 del Pistrucci incise a semplice contorno. Le paiole riportate di
sopra form ano il frontispizio, a cui tien dietro una Prefazione
nelle dite lingue italiana e francese, quindi il frontispizio in ta­
gliato dal F la xman col ritratto di Dante , ed un Indice delle Tavole
che subito dopo com inciano. Ogni Tavola h a giù in fondo il passo
della D ivina Commedia al quale si rife risce, tradotto anche in
francese. Di questa raccolta parlò il signor A. Rienzi nell’ Antolo­
gia di Firenze , IX . 155-160.
Catal. ms. della Palatina.
Invenzioni di G iovanni F la x m a n sulla Di­
vina Commedia.
Stanno nella Biblioteca classica pittorica , M ilano, G. V illa rd i,
1823, in 4. (Vedi la Biblioteca Italiana, X X X II. 258), e form ano
un volum e in 4. di 111 tavole incise a contorno. Il Catalogo V il­
lardi di M ilano , 1833, lo mette 36 fra n ch i.
*
Invenzioni sulla Divina Commedia di G io­
v a n n i F la xm a n . Di proprietà di Buonajuto del
Vecchio incisore. R o m a , D . P a r e n ti , s. d.
(1826 circa), 3 quaderni in foglio bislungo di
39 , 3 8 e 3 4 tavole.
F unne parlato nell’ Edinburgh R eview , X L III. 508-510.
2. steri, e 2 scell. Catal. Natalis di Londra.
F igure
della Divina
C o m m e d ia , disegnate
da G iovanni F la x m a n ed incise dal cav. Paolo
L a s in io figlio.
Sono 112 ; e vanno con 1’ edizione di F iren ze, Ciardetti , 1830
(Vedi a fac. 7 5 ), m a si vendono anche da sè al prezzo di 54 paoli.
John F la x m a n ’s U m risse zu D ante A l i ­
g h ie ri ’s Göttliche Komödie. Carlsruhe , K unts
Verlag, 1 8 3 3 - 1 8 3 5 , 3 parti in 4 g r -
IM .rSTItA ZIO N I DELLA D IV . COMMEDIA
311
Ciascuna parte fu pubblicata al prezzo di u n tallero e 12 g ramm
e. L’Inferno ha 26 (avole e 27 carte di te sto , il Purgatorio 25
tavole e 26 carte di testo, il P aradiso 26 tavole e 27 carte di testo.
E vi sono illustrazioni in tedesco, in italiano , in francese e in in ­
glese.
Bibliogr. von D eutschland , 1834 , n ° 163; — Heinsius, VIII. 232.
Le composizioni del Flaxm an sul Poema di D ante si trovano an ­
che nella Raccolta com pleta di tu tti i disegni di quest’ artista (Re­
cueil des Oeuvres de F laxm an) fatta a Parigi dal R eveil, 8 p arti in
8.gr. contenente 268 tavole.
*
V ignetta relativa al C anto III dell’inferno,
(Per me si va nella città dolente), incisa da
R. Duppa.
Sia sopr’ il frontispizio di un’ opera intitolata : A selection of
twelve heads from the last Judgemen t di Michel Angelo, London,
1801, in fogl. atlantico.
Cat. ms. della Palatina.
L a Divina C om m edia incisa a contorno da
Luigi Nuti.
Ogni Canto dà argom ento a una o due stampe ; e la form a del
volum e è bislunga a modo d’ A tlante. Non sappiamo dire l’ anno
della pubblicazione : m a certo è che sono posteriori a quelle del
F lax m an, delle quali anzi sono una copia in più piccole dimensioni,
e an teriori al 1821, nel quale anno il Nuti m ori.
Bibliogr. Pratese, fac.
176.
L a Divina C om m edia disegnata ed incisa da
Sofia Giacomelli (Mme Chomel). Parigi, Blaise,
1 8 t 5 , in 4In carta velina.
2 7 fr36 »
Raccolta di cento figure a contorno appositam ente pubblicata
per ab b ellirne la traduzione francese della D ivina Commedia del
cavalier A rtaud.
60 paoli, Catal. Piatti del 1838 ; — 12 franchi C atal. Barrois, di P a ­
r i g i , 1845.
J
312
ILLUSTRAZIONI DELI A DIT. COMMEDIA
Arta u d . Vie d u Dante , fac. 398 ; — Querard . F rance litter.
*
Invenzioni di Bartolommeo Pinelli Romano
sul Poema di Dante , di propria mano incise.
Roma, presso l ' Autore, 1824—1826, 3 vol. in
foglio gr. bislungo.
Sono in tutto 144 tavole disegnate ed incise dal Pinelli , delle
quali 65 tratte dall’ Inferno , 42 dal Purgatorio , 34 dal P aradiso ,
e 3 che servono come di antiporta a ciascuna Cantica. L ’ artista le
fe’precedere da una Dedicatoria al sig. A rtaud fregiata tu tta all’in ­
torno , al quale , per quanto questi nella sua Vita di Dante ra c ­
conta (fac. 599-600), ne regalò un esem plare adorno d’u n disegno
in penna , accom pagnandolo con un sonetto.
E qui forse eccede il signor A rtaud celebrandolo come non
m eno illustre poeta e musico , che pittore e scultore e incisore e
architetto; m a certo il nom e del Pinelli trasteverino non è fra le u l­
tim e glorie di cui può ancora an d ar superba l’ Italia ; e il la v o ro ,
di cui abbiam o avuto a p a r la r e , si per la bellezza della composi­
zione come per la correzion del disegno non h a che invidiare ai
più belli del F laxm an. Vedasi in proposito la Bibl. ita l. L . 118119. E a chi stanno a cuore le glorie italiane prenda il Commerce,
n ° 156 dell’ anno 1845, e legga nel Feuilleton u n articolo grazio­
sissimo dettalo in francese dal signor Luigi C icconi, celebre im ­
provvisatore italiano , intitolato : Une charge par Pinelli , Scène de
moeurs italiennes. Il C icconi, m ettendo in iscena u n inglese am m i­
ratore dell’ artista ro m a n o , a proposito de’suoi disegni Danteschi
cosi gli fa d ire: E t ces diables empruntés à l’ E nfer du Dante n 'o n t
ils pas quelque chose de piquant ? Il les a burinés avec un soin tout
particulier, et je dirai presque avec une tendresse de père.
Catal. Molini, 240 paoli; — 140 fran ch i, Brunet , III. 750.
C atal, m i. della Palatina.
Tragedia del Conte U g o li n o , divisa in IV
tavole , tolta dall’ Inferno di D a n te . Gallo
Gallina disegnò ed incise da un pensiero di
Pelagio Pelagi. Milano, presso l'Autore, 1823 .
16 lire.
ILLUSTRAZIONI DELLA 1>IV. COMMEDIA
Incisioni d ’ E rcole L iv izza n i sugli episodi di
Francesca da Rimini e del conte Ugolino.
Si vedano in proposito i due opuscoli seguenti : Di Ercole L i
vizzani e de'suoi intagli. Cenni d’ Antonio M eneghelli. Padova, ti­
pografia Cartallier, 1838, in 8. — Opere papirografiche di Ercole L i
vizzani illustrale da G. M . B o zo li, M ilano , tipografia Guglielmini,
1841, in 8. gr.
Bibliot. Ita l. XCII. 90.
Umrisse zu Dante P aradies, von Peter
Cornelius. M it erklärendem texte von Dr.
Dolling er. M it 9 Kupfern. Leipzig , Barth ,
183 o , in 4 bislungo.
1 tall. 9.0 gr.
Raccolta di 9 figure a con to rn o , con cinque carte di testo , di
cui mi sovviene aver veduto ricordala u n ’ altra edizione di L ipsia,
B oerner, senz’an n o .
H einsiu s,
VIII. I H ; —
B ibliogr. von Deutschland,
* Orologio Dantesco. T avola
della Div. Com m edia.
13 30 , n .° 3031.
cosmografica
Sono due tavole inventale e pubblicate da Marco Giovanni
Ponta nel 1843. La seconda di esse h a tre figure. Vedasi in questa
opera il § Cognizioni scientifiche di Dante. Due tavole concernenti al
sistema fisico di D ante si trovano fra le Osservazioni di Giovanni
Bottagisio sopra la fisica del Poema di D ante, pubblicate nel 1807.
Pictures from Dante in the version o f
W rig h t, selected by the translator. London,
Longman, 184 4 , i n 8 pice.
9, scell. 6 den.
Vedi in quest’ opera a fac. 268.
Bents litterary, 1844.
* Edizioni con incisioni del secolo X I X .
1.« P isa, 1804, 3 Volu m i in foglio (Vedi a fac. 126i . Gli esem-
\
ILLL:STK AZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
plari in carta distinta hanno tre incisioni grandi : la prim a concer­
nente al Canto d ’ Ugolino lu disegnata dal Sabatelli e incisa dal
B ettellini ; della s e c o n d a d i e rappresenta l’ incontro di D ante e
V irgilio con Sordello ( Pu rg. Can. V I),T invenzione è del Sabatelli,
il disegno dell’E r mmi, l’ incisione del L upi; la te rz a , dove si vede
Beatrice che invita D ante a fissare gli ocelli nel Cielo, fu disegnata
dall' E rm ini e incisa dal Lapi. Q ueste tre incisioni che furon tirate
in i . ed in foglio, son messe nel Catal. Molini del 1809 paoli 50, e
90 paoli avanti la lettera.
2 .a Traduzione francete della D ivina Commedia del sig. A rtaud,
P a ris, 1811-1813 (Vedi a fac. 254-256). É adorna di tre stam pe
rappresentanti 1’ In fe rn o , il Purgatorio ed il P aradiso. L a prim a
che segue la descrizion del M anetti è incisa dal Farseli, la seconda
disegnata dal Rolien, incisa dal G aiine, la terza è copiata dall’ edi­
zione rom ana del 1791.
3.» Venezia , Vitarelli , 1811, 2 vol. in 16. (Vedi a fac. 135).
Q uattro incisioni.
4 .“ Firenze , 1817, 3 vol. in foglio gr. È adorna di 125 tavole
grandi disegnate da Luigi Ademollo e Francesco N enci, e incise da
L . Ademollo, Lasinio , Gio. M asselli, E m ilio L a p i, Innocenzio M i
gliavacca e V. B enucci ( Vedi a fac. 141 ).
5 .“ B ologna , 1819 e 1826, 3 volum i in 4. Edizioni adorne di
101 tavole disegnate ed incise da Gio. Giacomo Machiavelli (Vedi a
fac. 146 e 1 6 2 ).
6 .3 P arig i, 1820, 1829 e 1843. Edizioni con tre vignette (Vedi
a fac. 151, 171 e 196).
7 .a Firenze, Leonardo Ciardetti, 1821, 3 volumi in 8. gr. (Vedi
a fac. 152 ). Un piano dell’ Inferno secondo il M anetti e due inci­
sioni disegnate da Carlo Falcini e incise da Lasinio figlio; la p rim a
concernente al Canto II del P u rg ato rio , la seconda al Canto X X V I
del P aradiso.
8 .a Udine , M a ttiu z z i, 1823, 3 vol. in 8. Nel prim o tomo di
questa edizione si vede un Rame della grotta di Tolmino rappresen­
tante il Poeta in atto di meditare e di scrivere. (Vedi a fac. 158).
9 .a Traduzione francese dell’ In fe rn o , del sig. B rait de la M a
th e , P a ris, 1823. Vi si osserva un Piano geometrico dell'Inferno.
A ltri piani geom etrici dell’ Inferno , P urgatorio e Paradiso v anno
con le edizioni della traduzione tedesca del Kannegiesser, del 1825,
1832 e 1843, tutte tre di Lipsia. (Vedi a fac. 257, e 272-273).
10.» Londra , 1826, 2 vol. in 8. Nel secondo di essi sono d u e
Piani d eli Inferno. Un'«altra tavola che offre la Veduta a volo d' uc­
ILLUSTRAZIONI «E L L A D IV . COMMEDIA
315
cello del 5.° e 6.° cerchio dell' Inferno adorila il Cem ento del Taeffe.
(Vedi a fac. 165, ed anche il §. Comen ti a stam pa).
11.* Firenze, Passigli e Borghi, 1828, e 1833. H anno am bedue
u n a vignetta relativ a all’episodio di Francesca, disegno del N e n c i,
incisione dello Zignani. (Vedi a fac. 170 e 179).
12.“ Firenze, tipogr. all'insegna di Dante, 1830, in 24. Due ta ­
vole allusivo ai Canti l ' e X IV dell’ In fe rn o , disegno di Francesco
Pieraccini, incisione di Marco Zignani. (Vedi a fac. 174).
13.“ Firenze, Ciardetti , 1830, 5 volumi in 8. Contiene 112 ta ­
vole del F laxm an, incise da Paolo Lasinio. (Vedi a fac. 175).
14.* Venezia, Antonelli, 1832, 4 vol. in 64. Tavole 3 incise dal
B uttazon. (Vedi a fac. 177).
15.“ Bologna , 1832 , 3 vol. in 16. Si cita com unemente fra le
edizioni che vanno ornate di stam pe ; m a quali e quante non saprei
d irlo . (Vedi a fac. 176).
16.“ Traduzione tedesca dell’ H eigelin, edizione del B laubeuren,
1836. H a sei incisioni in acciaio. A ltre illustrazioni possono vedersi
nelle traduzioni tedesche del Kopisch e del Guseck. (Vedi a fac. 275,
276 e 277).
17.“ Firenze , P assigli, 1838, in 8. gr. Ha u n a vignetta , e tre
tavole g r a n d i. La v ignetta, disegnata dallo Zandomeneghi e incisa
dal V iviani, si riporta al Canto II d ell'in fe rn o . Delle tre incisioni,
la prim a, relativa al Cauto V II dell’ Inferno, è lavoro degli artisti
medesimi. Le altre due , concernenti al Canto X X V III del P u r­
gatorio e al XV del Paradiso , sono am bedue disegnate dal B u ­
cato e incise 1’ u n a dal V iv ia n i, 1’ a ltra dal Lauro . (Vedi a fac.
185).
18.“ Traduzione tedesca del principe Giovanni Nepomuccno di
Sassonia , edizione di Dresda, 1839-1840. È corredata di varie ta ­
vole e carte. (Vedi a fac. 275-276).
19.“ Firenze, Passigli, 1840, in 64. e in 8. picc. Queste due edi­
zioni hanno tre tavole concernenti ai Canti l ' dell’ Inferno , II del
Purgatorio e X X X del P aradiso, disegnate dal Marinovich e incise
dal Viviani. (Vedi a fac. 189).
20 .“ Firenze , Fabris , 1840. H a molte vignette in legno , dise­
gnate ed incise dai sigg. Domenico Fabris, Balestrieri, Elisa Siariani
e G. B . B isca rra , tratte in gran parte dalle invenzioni del F la x m
an , del P in e lli, dell’ A demollo e d’ altri. (Vedi a fac. 190).
21.“ F irenze, P ia tt i, 1842, in 8 ., edizione di Lord Vernon,
nella quale vedesi una tavola rappresentante lo Spaccato dell' In ­
ferno. Ho già annunziato come il nobile editore si proponga d’ in -
316
ILLUSTRAZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
intraprendere una edizione dell’ Inferno che dovrà andare adorna di
ottanta incisioni o vignette. Vedi a fac. 192-193.
22.» Traduzione francese della D ivina Commedia , edizione di
P a rig i, 1844, con illustrazioni a rtistic h e , copiate in parie da
quelle del Flaxm an. Vedi a fac. 263-264.
T e le ,
a f f r e s c h i e sc u l t u r e i l cui sog getto
è
p r e so d a l l a
D i v . Co m m . (1)
L a Divina Commedia di Dante, dipinto del
prof. Carlo Vogel d i Vogelstein.
Questo quadro , di recente acquistato da S. A. I e R. il Gran­
duca di Toscana, è allo 10 palmi e 1/2 , largo 8. È diviso in tre
scom partim enti che corrispondono alle tre p arti della Divina Com­
m edia; giù in fondo l’ in fe rn o , su alto il P arad iso , nel mezzo il
P urgatorio. L’occhio dell’osservatore scuopre in lontananza . . . il
bel fiume d' Arno e la gran villa.
Applauditissimo fu questo lavoro del sig. V o g el, e 1’ Album di
Roma volle decorarne le sue pagine (anno 1844, fac. 81-84) dandone
u n a incisione, e questa accompagnando con la Notizia che il signor
Giambatista G iuliani ne avea pubblicata sul Diario di R o m a, n °
3 del 1844, ristam pata già nel Foglio di Modena , n ° del 12 feb­
braio, anno dello. Il medesimo signor G iuliani h a pubblicato inoltre
sul conto di questo quadro un lungo Discorso nel Giornale Arcadico,
C. 108-124 e 220-254 , che fu stam pato anche a p arte , in Roma,
tipografia Salviucci, 1844, in 4. di 27 fac., con un a tavola incisa (2).
A ltri articoli possono vedersi nel Giornale del Commercio di F i-
(1) Non protendo io già di dare questa Serie come compiuta, specialmente
in quanto ha rapporto ai quadri moderni il cui soggetto si vede preso in
qualche passo della Divina Commedia. Chi avesse voluto far ciò con qual
che esattezza e’ sarebbe stato necessario fare uno spoglio di tulli i lib retti
e r a p p o r ti delle esposizioni di pitture falle in E uropa. Del resto la presente
Serie è , quanto all'epoca m o d ern a, più curiosa che utile, ed anzi queste
si tante e varie composizioni potrebbero in generale riporsi fra quelle che
noi Francesi chiamiamo croutes.
(2) Questo discorso fu poi ristam pato fra le P rose inedite o ra re di
Ita lia n i viventi, Torino, tipogr. Castellazo, 1844. Vedi il G iornale del Com­
m ercio di Firenze, n ° J8 del 1844 (artic. firmato Izu n n ia ) , od il Mess a g
gero T o rin e se , n." 28 , anno suddetto.
ILLl’STRAZIONI DELLA DIV.' COMMEDIA
317
F
ir en ze, n.° 29 dell’ anno 184-4, articolo del P oggi, e nel Poliorama
pittoresco di N apoli, 1844, fac. 246.
L a Divina Comm edia , dipinti a fresco
del
cav. Isidoro Bianchi.
T re grandi affreschi rappresentanti il Giudizio finale, il P a ra ­
diso e l’ Inferno secondo le idee di D ante , esistenti a Pel lio , luo
ghetto vicino a Gravedona nel regno Lom bardo Veneto.
Debbo questa notizia alla gentilezza del signor avvocalo Giovac
chino Benini di P rato.
Fatti della Div. Com m edia dipinti da
G iu­
seppe Koch del Tirolo.
Q uadri a o lio , citati nelle Memorie Romane sulle belle a r t i ,
R o m a, M ordacchini, IV . 142.
* L ’ Inferno Dantesco inciso.
Incisione larga 6 pollici, alta da 4 a 5 linee, l'ultim a delle tre in ­
cisioni che vedonsi nel Monte santo di Dio, libro rarissim o che v errà
descritto più a v a n ti, dove sta precisam ente sulla faccia retto della
carta setiim a del quaderno p. Credesi generalm ente che le stampe le
quali adornano questo libro sieno siale disegnate da Sandro B otti
celli ed incise o da lui stesso, o da Baccio B aldini. Fuvvi però chi
ritenne che tanto il disegno quanto l’incisione sieno del Baldini ; e
quest ultim a opinione vedesi difesa nelle opere che appresso, alle
quali potrà ricorrere chi desiderasse m inutam ente conoscere per
descrizione quelle slam p e: Ottle y , In inquiry i nto the origine o f
history o f engravings , London , A rc , 1816 , in 4 ., fac. 378-379 ;
— Ottley , N otice of engravers , L on d o n , Longm an , 1831, t . I,
articolo Baccio B a ld in i, n.° 93; — Zannetli , Catalogo ragionalo
delle stampe del conte Cicognara, Venezia, A ntonelli, 1837, in 8. fac.
113, n .' 159-161; — Bartsch, Le Peintre graveur (X III. 189-190).
Anche il signor Luigi de Angelis ne paria a lungo nella Biografia
Sanese, articolo Antonio Betti n i , 1’ autore del Monte Santo di Dio
(1-107-114) (1) ; e quanto alla stam pa dell’ Inferno , ei la crede
( 0 Quest'articolo fu stampato anche a parie con questo titolo: Notizie
in torno l' A utore del libro del M onte Santo d i Dio e delle tre stam pe che
l' adornano, Siena, stam p. Rossi. 1824, in
di \ i fac.
318
ILLUSTRAZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
copiata da quella che di inano dell'Orgagna si vede nel Campo Santo
di Pisa. Un fac-sim ile esattissimo ne dette il De Bure nel Catalogue
de la Bibliothèque du duc de la Valliere, I. 255 (1). Piacemi rip o rtare
la descrizione che ne da il Bartsch nel suo Peintre graveur : » Au
m ilieu de l’estam pe Lucifer vu à m i-corps est dans u n bassin
rem pli de bourbier infernal. Sa tête cornue offre trois visages ,
l’un au m ilieu , les deux autres au dessus des épaules . Deux
grandes ailes de la forme d’une chauve-souris sortent au dessous
de chacun de ses visages. Il tient dans chacune de ses gueules u n
p é c h e u r, q u ’ il brise avec ses d e n ts . Celui du m ilieu e s t ,
suivant D ante, Judas Iscariote ; sa tête est engloutie dans la
gueule de L ucifer ; il agite violem m ent ses pieds. B rutus est
suspendu la tête en bas dans la gueule de droite . Le troisième
est C assiu s. Deux autres pécheurs se voient dans la m ain de
Lucifer qui en tient u n de chacune . A utour de Lucifer sont
sept abîmes , 3 à gauche , 3 à droite et un au m ilieu de la p la n
che. Ces ab imes sont plus ou m oins peuplés de dam nés tourm en
tés par des dém ons en différentes m anières.
C redesi che questo sia il prim o libro venuto alle stampe con
incisioni in r a m e , m erito che l’ H einecken ( Idea d 'u n a colle­
zione di stampe , fac. 143) e il de M urr aveano attrib u ito al Tolo­
meo di Rom a, 1478. Nè il M azzucchelli, nè l’ H aym conobbero , a
quanto p a re , questa edizione originale del Monte santo di D io ,
non avendo essi fatto menzione che dell’ edizione di Firenze, 1491,
dove in luogo delle solile incisioni si vedono stam pe in legno.
E pare che il prim o a p arla rn e fosse l’abate M ercier de S. L e
ger il quale nelle sue Lettres au baron de I I . ( H e is s ) , P a ris,
1783, in 8 ., fac. 3 -8 , esattam ente lo descrisse sopra un esem plare
della Casanatense di R om a. L a seguente descrizione è stala da me
presa sopra uno dei due esem plari che no possiede la P alatina di
Firenze (Edizioni del secolo X V , n.> 62 e 64).
Inconm incia ellibro intitulato monte sancto
didio Composito damesier Antonio da Siena
(1) L’ H einecken, il quale nel silo D izionario degli a r tis ti ( a rtic.
B o ttice lli, fac. 212) scriveva che n 'e r a stato dato un fac-simile nel B iogr.
D ictionnary dello Stru tt, sbagliava; poiché in quest'opera si vedono sola­
mente la 2 .-> e la 17.» dell’edizione prima fiorentina del 1481.
1LLUSTBAZI0X1 DELLA
DIV. COMMEDIA
Reuerendissimo ueschouo difuligno
g r e g a t o n e de poveri Iesuati.
319
della
con­
Edizione in 4 ., in caratteri rotondi , di 32 linee per faccia ,
senza num eri nè r ic h ia m i. In principio sono 4 carte prelim in ari
m ancanti di segnature , che com inciano con u n Sommario et brieue
dimostratione di quanto si contiene i nquesto lib r o
Seguitano
ecapitoli ; e in piè del retto della q u a rta si legge :
F in i t t a b v l a p e r N i c h o l a u m
: F lo re n tie :
Sul verso della medesima ca rta trovasi la prim a figura . Sulla
5 .' com incia l’ opera preceduta dall’ intitolazione che abbiam o
trascritta qui sopra , e prende 16 fogli con le segnature a - r ,
m ancante k , tutti q u a d e r n i, meno a eh’ è quinterno , i che h a 9
c a r te , e r duerno. Queste segnature vanno con molta irregolarità.
La carta ultim a , bianca nel verso , h a in piè del retto le seguenti
p arole :
F in it o e l m o t e sco d id io
F l o r e n t ie .
pm e
X.
d ie
N ic o l o d il o r é z o d e l l a m a g n a
m e n s is
septem
Br i s
A nno d o m in i. M . c c c c l x x v iii.
La seconda incisione che occupa, ugualm ente che la prim a, tu tta
q u an ta la faccia, sta sul verso della carta ottava della segnatura n ,
ed appartiene alla seconda parte dell’opera che tratta D e l l a g l o r i a
d e l p a r a d i s o . L a terza , che occupa soltanto u n a m età della faccia,
è nella parte inferiore della settim a carta retto della segnatura p (1).
Sul verso di questa ca rta medesima h a principio la terza ed u ltim a
parte dell’ o p era , che tratta D e l l e p e n e d e l l i d a n n a t i , essendo
divisa in vari capitoli coi seguenti argom enti : Delluogho delliferno,
Delle pene mentali, Delle pene corporali, Della incarceratione de dan­
nati et altre pene, etc.
Questo libro è , com’io poc’anzi avvertiva, som m am ente raro e
(1)
Prendeva abbaglio il sig. Jansen quando nel suo E ssai su r l ' origine
de la g ra vu re (P a ris, Schocll, 1808, in 8. I. t '4 ) scriveva che questo libro
ha quattro incisioni.
320
ILLUSTRAZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
caro altrettanto (1). Gli esem plari si contano: e so n o , oltre quei
della Casanatense e della Palatina , quelli che vanno sotto il nom e
delle appresso Biblioteche dove esistono: Biblioteca Reale di V ienna,
Biblioteca Reale di Parigi, Biblioteca di Brera a M ilano, Riccardiana
(.Inveiti. fac. 61) e Magliabechiana (Fossi, I . 317-318) di Firenze ; e
finalm ente 1’ esem plare della Spenceriana, con tu tta esattezza d e­
scritto dal Dibdin ( Catal. IV . 128-131 ) . Un esem plare con u n a
sola figura , in prim a posseduto dall’ Jackson, fu presso il La Val
liere venduto 610 fra n ch i; altri, 601 franchi Brienne Laire (Indice,
fac. 409-416) ; 10 sterline S y kes ; 73 sterline e 10 scellini Cassano
Serra a Lo ndra nel 1821 (Catal, fa,:. 204) ; 301 franchi Boutourlin,
esem plare con una figura restau rata. Quello della lib reria Pucci di
Firenze fu acquistato in com pra dal m archese Riccardi Vernaccia
della medesima città per lire duem ila (2) .
F u ristam pato questo lib ro in Firenze per ser Lorenzo di M o r
giani et Giouani Thodesco da Magonza . A di. X X . di M arzo. M.
CCCC. X C I, in 4. Di questa ristam pa la Palatina di Firenze ne h a
u n esem plare. Vi sono le medesime fig u re, m a in legno, e la terza
che sla sulla carta m 1 verso prende tu tta in tera la faccia.
Brunet, 1. 125; — Hain, n.> 4276 e 4277; — Gamba, n.° 4069; — d’Agin
c o u rt, VI. 462-463 ; — Audiffre d i, Specim en, fac. 266; — Villardi, M anuale
del ricoglitore d i stam pe, fac. 48.
L ’ Inferno dell’ Orgagna, inciso da Baccio
Baldini.
Vedi il cap. I l i di questo § .
L ’ Inferno ,
Baldini.
incisione
attribuita
a
Baccio
È una incisione ben differente da quella ricordata di sopra, alta
11 pollici e 7/8, larga 7 e 3/8. La ramm enta il signor W illia m O tt
ley nella sua Notice of engravers (London, Longm an, 1831, in 8.),
(4) Assicurami il signor Gia m p ie ri sotto-bibliotecario della P a la tin a ,
che da persona che ne possiede un bell’ esem plare non fu accettala un’ of­
ferta falla a questi giorni di duem ila franchi.
(2)
Il Catalogo Payne di Londra del 4827, n ° 744, ne registra un esem ­
plare di due sole ligure, e con tre carte m anoscritte, un altro vedesi citato
nel Catalogo Pagani d i Firenze del 4814, per 4800 paoli.
ILLUSTRAZIONI DELLA D I* . COMMEDIA
321
laddove parla delle opere di B a ccio Baldini (n ° 108) , ma egli non
la crede di questo artista . N ell’ insiem e della com posizione si rav­
visano m olte parti copiale dalla terza figura del Monte Santo di
D io , della quale ho dello poco più so p ra , non che dall’ Inferno
d ell’ O rgagna, che è nel Campo Santo di Pisa e fu inciso dal B al­
dini ; ma quest’ ultim a incisione par m eno antica. V i si vedono
notati in lettere m aiuscole i nomi di vari personaggi storici o a lle ­
gorici che sono rappresentali n ella com posizione, com e appresso:
LVCIF ERO , BRVTO , CHASSIO, TOLOM EO, ANTENOR, LV
S V R IA , A V A R IT IA , ec.
*
Il Giudizio finale , incisione ispirata dalla
Div ina Com m e di a .
F ra le incisioni in legno degli antichi m aestri tedeschi, raccolte
da Giovanni Alberto de Derschau e pubblicate dal signor A. Z. Be­
cker ( Gotha , 1808 , in foglio gr. , fac. 25 ) , al n.° X I della classe
p rim a , si osserva u n Giudizio finale che senza dubbio fu ispirato
all' artista dalla le ttu ra della D ivina Commedia . Su in alto vedesi
il Giudice sovrano, circondato dalla s u a celestial corte ; in fondo è
figurata la risurrezione dei corpi. A d ritta , San Pietro arm ato di
u n a grossa chiave apre le porte del Cielo agli eletti ; a m anca , gli
abissi infernali s’aprono ad inghiottire i dannati che vi sono trasci­
nati dai d em o n i, dove s’offre all’ occhio dello spettatore varietà
di stran i e curiosissimi g r u p p i. Può riguardarsi nell' insieme co­
me u n a splendida composizione alla Breughel, incisa, senza d u b ­
bio , prim a dell’ epoca d’ Alberto Durer ; è alla 14 p o llic i, larga 9
e 9 linee (1).
Catal. ms. della Palatina.
11 Giudizio universale di M ario Cartaro.
Questa sta m p a, che non si vuol confondere con altra del G iu­
dizio universale che il medesimo artista traeva dall’affresco di Mi­
chelangelo, è larga 10 pollici e 8 linee, alla 14 pollici e 6 linee. Giù
in fondo a d ritta spicca la testa m ostruosa d’ u n demonio che ingoia
(1) Ho trovala questa incisione in tutta la sua grandezza a carte CCLXVI
di uri’opera intitolala De hystorijs etatum mundi, uu volume iu foglio
grande con figure intagliate in legno, impresso a Norimberga Anno x pi Mil­
lesimo quadringentesimo............
tercio, die quarta mensis junij.
21
322
ILLUSTRÀZION I DELLA DIV. COMMEDIA
u n dannato; e poco più là si vedono altri dannati messi alla caccia
da altri d em o n i, m entre che a m anca gli eletti sono accolti e d i­
sposti in varie schiere dagli angeli. Nel bel mezzo sorge un a m assa
di carcam e e si spalancano alcuni sepolcri, di dove escono i m orti.
L’incisione porla il m onogram m a M arius Cartarius con la d ata
del 1 5 8 6 , e il nome dell’autore sta nel m argine inferiore.
P u ò v e d e rs i d e s c ritta n e l Catalogo del conte Cicognara , e n e l
P e in tre Graveur d e l B a r ts c b .
Dante impaurito per l ’ incontro delle tre
fiere nella selva, quadro di Antonio Morghen.
(Inferno , C an. I.)
Q uadro d e ll’e sp o siz io n e Fiorentina d e l 1 8 3 6 .
Gazz. d i F iren ze, 1836, n.° 123.
Dante e V irgilio alla porta d e ll'Inferno, q u a ­
dro di Giuseppe Mancinelli, (Inferno, Can. Ili,)
Q u a d r o d e ll’e sp o siz io n e d e l Museo Borbonico d i N a p o li d e l 1 8 3 3 .
A nnali civili delle Due Sicilie, li. 49.
Gli Spiriti magni
descritti da
IV Canto della Divina C o m m e d ia ,
Dante nel
quadro
di
Andrea degli Antonj Siciliano.
Q u a d r o d e ll’e sp o siz io n e Fiorentina d e l 1 8 4 2 .
G azz. di F iren ze, n.° 123 del 1812;— Rivista E uropea, 1843, 1. 145 .
G li Spiriti magni cacciati nell’ In fe r n o , di­
segno a penna di Rafaelle Postiglione.
E sp o siz io n e d e l M useo B orbonico d i N a p o li d e l 1 8 3 7 .
A nnali civili delle Due S icilie , XV. 139.
L ’ incontro di Dante e Virgilio coi q u a t­
tro p o e t i , descritto nel Canto IV della Divina
Com m edia, nuovo dipinto a cera di Francesco
Scaramuzza.
ILLUSTRAZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
A d o rn a la
tizia
Biblioteca Ducale di Parma
, c o m e si h a d a u n a
in to r n o a q u e s ta B ib lio te c a , in s e r ita n e lla
n .' 5 e 6 d e ll’a n n o
1844.
s ig n o r P a o lo O p p ic i n e lle
stamp. Rosei t i ,
Sul
Q u e s to
323
q u a d ro
fu
Strenna Parmense
Lettura
anche
p e r il
N o­
di P a rm a ,
d e s c ritto d a l
1843,
Parma ,
1 8 4 2 , in 8 .
medesimo s o g g e t t o . Com posizione
del
prof. Tommaso Mainardi.
Ne
p a r la r o n o g li
A nnali delle scienze religiose
di R om a,
X. 417.
Quadro di Giuseppe Bezzuoli rappresen­
tante gli amori di Paolo e di Francesca da
Rimini (Inferno , Can. V.)
Fiorentina d e l 1 8 1 6 .
Giorn. di letter. e belle arti, Firenze", 1816, 1. 36.
E s p o s iz io n e
Disegno
d el signor
In gres
rappresentante
l ’ episodio di Francesca da Rimini ( 18 1 6 ) .
Posseduto dal signor A r ta u d , che ne ha parlato nella sua Vi*
du Dante.
Francesca da Rimini nell’ Inferno, narrando
1’ avvenimento della sua morte a D a n t e , di­
pinto di Niccola M onti Pistoiese.
Il q uadro fu fatto di commissione del signor Luigi Fauquet, n e­
goziante di L ivorno. Se ne trova una stam pa all’ acqua forte, dise­
gnata da Vincenzo G ozzini e incisa dal Soldani, colla dedica al m ar­
chese Giuseppe P ucci.
Il m io studio. Scritto di Niccola Monti, F iren ze, L. C iardetti, 1833 ,
in 8.» , fac. 37.
Dante
che nell’ Inferno
da Rimini ,
invenzione del
Piattoli.
E sp o siz io n e Fiorentina del 182 5 .
Gazz. di Firenze,
1 8 2 5 , n.° 131.
chiam a
signor
Francesca
Gaetano
ILLUSTRAZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
324
Paolo e Francesca da Rimini, quadro di F e ­
lice Cattaneo.
Esposizione Milanese del 1826.
Il R icoglitore di Milano, 1826 , fac. 642.
Due
composizioni
esprimenti
scene
della
Francesca da R im in i, miniature di Francesco
Fournier.
Esposizione Fiorentina del 1828.
G azz. di F irenze, 1828, n ° 138.
Paolo e F ra n c e s c a , dipinto di Cesare Dusi.
Esposizione del palazzo Brera a M ilano del 1831.
B ibliot. I t a l . , LXIII. 415-416.
Francesca da Rimini sorpresa da Lancillotto
con Paolo, quadro di Carlo Ernesto Liberati.
Esposizione Fiorentina del 1833.
G azz. d i F iren ze , 1833, n.° 126.
Francesca da Rimini, quadro dello Scheffer.
Esposizione del Louvre a Parigi nel 1835. Se ne vede un a inci­
sione per il Calamatta. Vedi un articolo del signor Anselmo P etetin
n ella Revue indépendante , V I I I . 159-160.
L e om bre di Francesca da Rimini e di Paolo
Malatesta suo cognato , al cospetto di D ante e
di Virgilio , dipinto di Angelo Corpiani
rinese.
To­
Catal. della pubblica esposizione Torinese del 1838 , T o rin o , tip o g r.
C hirio, 1838, in 8. fac. 51.
L a Francesca da Rimini, dipinto di Cosimo
Cosmi Condulmieri di Reggio.
ILLUSTRAZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
325
Composto nel 1839.
Giorn. lette r. Modenese, I. 386.
Sul medesimo soggetto. Quadro del Decaisne.
F u esposto al Louvre a P arigi nel 1841.
Sul medesimo soggetto. Dipinto di Enrico
Monti.
Esposto nel palazzo Brera a M ilano 1’ anno 1842. Vedi u n a r­
ticolo del professor L onghena nella Fama di Milano , n.° 80 del
1842.
Sul medesimo soggetto. Quadro di Romualdo
F ranchi.
Esposizione Fiorentina del 1844.
L a Francesca da Rimini. Dipinto di Achille
Farina.
Può vedersi illustrato in un breve m a assennato articolo del
signor Bonaiuto del Vecchio, inserito nel n.° 11 del Ricoglitore Fio­
rentino, anno 1845.
Paolo e Francesca, gruppo in m arm o della
signora Felicita de Fauveau.
O ra presso il signor conte Pourta lés a P a rig i. Può vedersi am ­
piam ente descritto in u n libretto intitolato : Il Monumento dell' il­
lustre ed egregia scultrice Madamigella Felicita de Fauveau, illustrato
dal P. B . ( P adre Bandini ) socio corrispondente di varie accademie, e
dedicalo alla nobile di lei genitrice la signora Ippolita de Fauveau, in
8.
picc. di 16 f a c ., senza luogo nè an n o . Ne parla anche il signor
A rtaud nella sua Vie du Dante , a fac. 587.
L a Francesca da Rim ini, bassorilievo del si­
gn o r Etex.
R
on,1835,I.20 Esposizione del Louvre a P arigi del 1835.
evdsuxm
326
ILLUSTRAZIÓNI DELLA DIV. COMMEDIA
.
Dante e V irgilio, che evudsxm
on,R
1835,I.20 traversando la morta
gora nella barca di F l e g i a s , veg g on o il sup­
plizio di Filippo A rgenti e degli altri iracondi,
quadro di Giovacchino Espalter Spagnuolo (in­
ferno , Can. VIII) .
Esposizione Fiorentina del 1839.
G a zzetta di F ire n ze , 1839, n ° 120.
Quadro di Baldassarre Calamai rappresen­
tante 1’ A lig h ie ri quando in com pagnia di V ir­
gilio trova Farinata degli Uberti nell’ Inferno
(Inferno , Can. X ).
Esposizione Fiorentina del 1825.
G azz. di F iren ze, 1825 , n ° 131.
Il Conte U g o li n o , dipinto del signor Rey­
nolds pittore inglese (Inferno , Can. X X X III ).
Largo 5 piedi e 5 p o llic i, alto 3 e 10 pollici. É tenuto per la
più bella cosa del Reynolds. Lo com prò per diecim ila franchi il
D uca di D orset, che lo conserva nella sua villa di Knowle.
Nel 1774 fu inciso in m ezzatinta dal D ixon, e poi in bulino dal
R aimbach. Un’ a ltra incisioncina se ne vede falla dal B r inza
nell’ Omnibus pittorico di N a p o li, I I . 354 , con una N otizia di Sci­
pione Volpicella.
Il Conte U g o lin o , quadro d i . . . . M arsigli
Napoletano.
Vedute della torre della Muda.
Stanno nell’ Ottimo Commento (Pisa , 1827) e nel Romanzo Sto­
rico del professor Giovanni Rosini, intitolato II Conte Ugolino (Mi­
lano , 1843) . F ra i cartoni dell’ inglese pittore signor K irku p
dim orante in Firenze ho trovato altra veduta della M u d a , incisa
nel secolo scorso, senza nom e d’ autore.
ILLUSTRAZIONI DELI.A DIV. COMMEDIA
327
Il Conte Ugolino ed i figli nella T o rre della
f a m e , quadro di Antonio Banfi.
Esposizione Milanese d e l 1828.
Nuovo Ricoglitore di Milano, 1828, fac. 631
Medaglione rappresentante il Conte U golino
rinchiuso insieme a due figli e a due nipoti
nella torre de’ G u a la n d i, dipinto su stoffa se­
rica del cavalier M igliora.
Esposizione Torinese del 1832.
C atal, dei p ro d o tti della E sposizione Torinese del 1832, T orino, tip.
Chirio e Mina, 1832, in 8.
Il Conte U golino , quadro a olio di G iu ­
seppe Diotti di C r e m o n a , inciso da Cesare
Ferrari.
Uno dei quadri dell’ esposizione Milanese del 1832, oggi pro­
p rietà del signor conte l'o si, che ne adorna la ricca sua galleria.
O ltre alla ricordata incisione del signor Cesare F errari, un b ru tto
fac-sim ile ne diede il Cosmorama pittorico di Milano ( t. I, 1835,
fac. 201-202 ), insieme ad una notizia di Defendente Sacchi già
pubblicata fra le sue Cose inutili ( M ila n o , 1832, tomo l i ), ed in
u n libretto intitolato: Le arti e l’ Industria in Lombardia nel 1832,
Relazione di Defendente Sacchi e Giuseppe Sacchi ( M ilano, da P la ­
cido M aria Visaj , 1833, fac. 38-45 ). A ltri articoli intorno a qu e­
sto applauditissim o quadro furono inseriti nell’ Eco di Milano ,
n.° del 24 settem bre 1832, nell’ Indicatore Lombardo, t. X I I ,
fac. 421-424, nella Gazzetta di M ilano, n.° del 18 settem bre 1832,
nel Giornale della provincia di Bergam o, n." del 5 ottobre 1832,
nella B iblioteca Italiana, L X V II. 398-401 , ec. La maggior p arte
de’ quali articoli vennero riuniti in un libretto intitolato: Dell' Ugo­
lino, quadro a olio di Gius. Diotti, Crem ona, tipogr. Manin*, 1833,
in 8. di 51 fac. dov’ è specialm ente da notarsi un opuscolo , im ­
presso anche a p a rte , intitolato Cenno ed esame sul quadro di
Giuseppe Diotti rappresentante il conte Ugolino nel carcere di Pisa ,
di P . M . R. , M ilan o , 1832, in 8. A qualche esem plare di lusso
328
ILLUSTRAZIONI DELLA D IV . COMMEDIA
dell’ opuscolo edito dal M anini va unita u n ’ incisione del quadro
latta dal Bonneta.
Il Conte Ugolino della Gherardesca rinchiuso
con i figli nella Muda. .
Esposizione Fiorentina del 1834.
G uzz. di F irenze, 1834,
u .o
119.
•
t
Quadro di Giuseppe Bezzuoli rappresen­
tante il conte Ugolino coi figli nel carcere, nel
punto da Dante descritto nei versi del Canto
X X X III dell’ Inferno.
O ra lo possiede il professore Orazio Greenough scultore am eri­
cano. Questo quadro valse all’ autore l’ omaggio d ’u n a compo­
sizione poetica venula alle stam pe in Firenze, per la tipografi a Ga­
lileiana nel 1835, ( in 8. di 4 fac. ) col tito lo : A Giuseppe B ezzuoli
pel suo quadro del conte Ugolino, Ottave di L uigi Tonti.
L ’ Arcivescovo Ruggieri che riapre la carcere
ove sono i cadaveri del conte U golino e dei
suoi figli morti di fam e, dipinto di Baldassarre
Calamai.
Esposizione Fiorentina del 1838.
G azzetta di F ire n ze , 1838 , n ° 120.
11 conte U golino, quadro di Antonio Gualdi.
Esposizione Milanese del 1838.
B ibl . Ital. XCI. 101.
Il conte U golino, quadro di Francesco Sca­
ramuzza di Parma.
Esposizione Milanese del 1838. Il pittore h a rappresentata la
dolorosa scena nel punto a edi accennano i versi di Dante :
71.CB
l.¡ta
ib
0IX
.................. .................. ond’ io mi d ied i,
Già cieco, a brancolar sopra ciascuno.
ILLUSTRAZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
329
Bibl. ¡tal. XCI.107.
Il
Conte U golino, quadro di Claudio Pinci
di Lione.
Esposizione M ilanesi del 1838.
Bibl. Ita l. XCI. 113.
Il
conte U golino, dipinto di Cosimo Cosmi
Condulmieri di Reggio.
Vedasi un Discorso di Eugenio Pieroni su questo q u ad ro , inse­
rito nel Giornale letterario Modenese, I. 1839, fac. 383-389. Sap­
piamo che il signor Cosmi si proponeva pubblicare una raccolta di
disegni sopra soggetti tratti dalla D ivina Commedia.
Ugolino, quadro dipinto a olio dal co m m en ­
datore Pietro Benvenuti Aretino.
Questo q u a d ro , esposto nelle Sale delle Belle A r ti in Firenze
1’ anno 1843 , e posseduto oggidi dal conte della Gherardesca , fu
riprodotto a Parigi in litografia. Vedansi in proposito le Conside­
razioni sulla catastrofe del conte Ugolino di Antonio Z o b i, fac. 31
32. Ne fu tessuto u n elogio dal signor Oreste B r i z z i , capitano
della repubblica di S. M a rin o , nel Rapporto fatto all’ Accademia
d’Arezzo li 20 luglio 1844.
Guida di F ire n ze , fac. 423.
Ugolino rinchiuso nel carcere orrendo di
Pisa in com pagnia degli innocenti suoi f i g l i ,
dipinto di Achille Farina di Faenza.
Esposizione di Belle A rti della Società promotrice fiorentina
dell’anno 1845. Vedasi in proposito la Rivista di F ire n ze , n.° del
18 febbraio 1845.
Ugolino in carcere ,
Sereno.
quadro di Costantino
Esposizione di Torino del 1845.
Rivista di Firenze, n ° dell’ 8 luglio 1845.
330
ILLUSTRAZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
Si citano anche altri quadri dell’ Ugolino, per m ano del Pelagi
e dello Scarabelli.
Basso rilievo io terra
]’ episodio dell' Ugolino.
cotta
rappresentante
A ttribuito a Michelangelo , m a realm ente del Tribolo ; esiste
in Firenze presso i signori conti della Gherardesca nel loro palazzo
di Borgo P in ti. Lo descrisse il signor Antonio Zobi e ne pubblicò
un esalto fac-sim ile , disegnalo da Giuliano Traballesi e inciso da
Carlo Faucci, nelle sue Considerazioni sopra la catastrofe del conte
Ugolino, fac. 29-31. A ltro fac-sim ile si vede n ella Notizia b iogra­
fica di Ugolino che è fra gli Elogi degli uomini illustri Toscani del
proposto L a s tr i, F ire n ze, 1771 , t. I II . E finalm ente a ltra copia
incisa da C. Normand è inserita fra le Opere di Michelangelo ridotte
e incise in contorno. ( Vie et Oeuvres des peintres les plus célèbres ,
p ar C. P . L audon , Paris , Treuttel et W u rtz , 1803 , in 4. t. II.
tavola 20).
Ampère, Voyage Dantesque,
Modello di Ugolino nella T o rre
di Giuseppe Franchi di Carrara.
della faine
È ricordato n elle N otizie degli Scrittori E ste n si ,
t.V , Appen­
dice, fac. X L V III.
Il Conte U golino della Gherardesca rinchiuso
nella T o rre della fame.
Bassorilievo in gesso di Salvatore Bongiovanni, esposto nello
Sale delle Belle A r ti di Firenze nel 1837.
G azz. di F iren ze, 1837, n ° 120.
Il Conte U g o lin o , automa del G ib ertin i.
Dante che incontra Manfredi nel P u rgato­
rio , quadro di Giuseppe M eli ( Purgatorio ,
Can. HI ) .
Esposizione Fiorentina del 1838.
ILLUSTRAZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
331
G azz d i F ir e n z e , 1838, n ° 120.
L ’ apparizione di Beatrice a Dante, del signor
E n ric o D elaborde (P u rg a to rio , Can. X X X ) .
Q uadro esposto nel Louvre a P a rig i, 1’ anno 1840. Fu p u b b li­
cato in ¡stam pa nel Salon del 1840, edito a Parigi per lo Chalamel.
L ’ lllu s tr a tio n , n ° del 22 giugno 1844.
Matilda , quadro di N icc o la F on­
Dante e
ta n i (P u rg a to rio , Can. X X X I ) .
Esposto nelle Sale delle Belle A rti d i Firenze nel 1843.
G azz. di F ire n ze , n.u del 5 o ttobre 1843.
L ’ Allighieri è schiarito ne’ suoi dubbj da
B e a tric e , bassorilievo di Salvatore B ongiovan
n i ( P a ra d iso ) .
Esposto nelle Sale delle Belle A r ti di Firenze nel 1830.
G azz. di F iren ze, 1830, n.° 131.
III. P i t t u r e
T ratte
0
e
dalla
S culture
a n t ic h e
D iv in a Co m m e d ia
conform i a l l e im m a g in a z io n i
Da n te sc h e .
Pittura Dantesca del Duom o di Firenze.
In questa p ittu ra , che rim onta alla seconda m età del secolo X V ,
vedesi Dante vestito del lacco rosso , con u n a corona di lauro d at­
torno al berretto, e con in m ano il volum e del Poema sacro aperto,
il q u al pu re non basta a vincer la crudeltà che fuor lo serra di F i­
renze , le cui m ura s’ innalzano li presso. Poco pili là s’ aprono le
caverne per cui si passa a ll’ Inferno , più lungi ancora sorge il
m onte del Purgatorio co’ suoi c e rc h i, e su in alto apparisce l’alb e­
ro della vita del Paradiso terrestre. L a seguente iscrizione è posta
m età nella parte superiore e m età nella inferiore del quadro:
Q vi
co elv m c e c in it m e d iv m q v e im v m q v e t r i b v n a l
L v s t r a v it q v e
D octvs
adest
S e n sit
a n im o cvncta p o e t a sv o
D antes,
,
s v a q u e m f l o r e n t ia s a e p E
c o n sil iis ac p i e t a t e p a t r e m
.
ILLUSTRAZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
N IL POTVIT TANTO MORS SAEVA NOCERE POETAE
Q v EM VIVVM VIRTVS CARMEN IMAGO FACIT.
U n a tr a d iz io n e tra s m e s s a d i g e n e r a z io n e i n g e n e ra z io n e fin o a
n o i , e se n z a tro p p o e sa m e a c c e tta ta d a l del Migliore , d a l Richa
( V I . 1 2 8 ) e d a l i l i i l l u s t r a to r i d e lle a n tic h ità f i o r e n t i n e , n a r ­
r a v a c o m e Andrea O rgagna , o v e r a m e n te il f ra te llo di l u i Bernardo,
a v e s s e ro p re s o il p e n n e llo p e r f a r e q u e lle p i t t u r e , s u llo c a ld is s im e
e s o r ta z io n i d i c e rto Maestro Antonio , c h e le g g e v a a l p u b b lic o il
P o e m a d i D a n te n e l D u o m o d i F ir e n z e c o r re n d o l a p r i m a m e tà d e l
se c o lo X V . I l P o llin i p o i, c h e a lu n g o n e p a r la n e lla Firenze antica
* moderna ( F ir e n z e , P ie tr o A l l e g r i n i , 1 7 8 9 , I I . 2 9 4 -3 0 6 ) , l’ a t t r i ­
b u is c e a u n a lt r o Orgagna , d i n o m e Mariotto , n ip o te e d a llie v o
d e l fa m o so Andrea , e , c ita n d o u n r ic o r d o s c ritto d a B artolommeo
Ceffoni s u r u n C o d ice Riccardiano d e lla D iv in a C o m m e d ia d e l seco lo
X V , n e fa s a p e r e c h e a n tic a m e n te s o tto a q u e ll’ affre sc o e r a v i u n a
e p ig r a f e i ta l ia n a d i t re d ic i v e r s i , l a q u a le e p ig r a f e , g i à p u b b l i ­
c a ta d a l L a m i a fa c . 119 d e l Catalogo della Riccardiana , i l F o llin i
n u o v a m e n te rip r o d u s s e (1).
M a d u e a u te n tic i d o c u m e n ti, d e l 30 g e n n a io 1 4 6 5 1’ u n o , 1’ a l ­
t r o d e l 19 g iu g n o d e ll’ iste ss’ a n n o , p u b b lic a ti d a l m e n tis s im o si­
g n o r G a y e n e l s u o Carteggio inedito di artisti dei secoli X I V , X V
e X V I ( F i r e n z e , M o l i n i , 1 8 3 9 , in 8 , t. I I , fa c . V - V I I I ) s o p ra g ­
g iu n s e r o a d im o s tr a r e la fa lla c ia d i t u tt e q u e lle e r u d it e c o n g e ttu re ;
d a ’ q u a li d o c u m e n ti r e s u lta c h e l ’o p e ra 6 d i Domenico di Michelino
(1) Questo ricordo di Bartolom m eo Ceffoni esiste alla carta 181 d’ un
Codice in foglio, cartaceo, della fine del secolo XIV, che tuttora si conserva
alla R iccardiana, sotto il n ° 1036. Dopo trascritta l ' iscrizione, il Ceffoni si es­
prim e cosi: « Q uesti 13 v e r si q u i di so p ra chesson d ip i is c r itti nella d ip in
ttuara dove d ip in tto D antte i sa n tta L ip e r a ta ora sa n tta m a ria del fiore
doue si lege al presente il dante p m aestro a nttonio fra te disan fra n c e
s cho (1430) el dotto m aestro antonio fece fare la d e tta d ip in tu r r a p r is
cordhare accittadini che fanno arechare lossa di d a n tte a firenze ». Ora
da questo ricordo, a cui per altro noi dobbiamo anteporre i due documenti
di che più sollo, parrebbe che nel luogo dell’ attuale pittura un’altra ve ne
fosse anticam ente, sparila al sopravvenir della nuova 1/ epigrafe latina che
tuttora vi si legge è dai più attribuita a Coluccio S a lu ta ti, e specialmente
dal canonico M oreni nella sua P re fa zio n e , fac. IX, alla I nvectiv a Coluccii
Salutati in A ntonium Luschum (F irenze, M agheri, 1826, in 8 .) . Il Lami
per altro nelle Novelle lettera rie di Firenze (a n n o 1769, col. 227-228)
scriveva d’ aver sentilo dire a quel dottissimo uomo che fu il canonico S a l
v in i, che 1’ autore della epigrafe era B a r tolommeo Scala.
ILLUSTRAZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
333
a cui fu stanziata, per doverla com pire nel term ine di sei m esi, la
mercede di 100 lire, portate a 120 a cagione degli ornam enti ester­
ni ch’ei vi fece, e finalm ente a 155, poiché i periti dell’ arte g iu­
dicarono che la m ercede convenuta non rispondesse al pregio del
lavoro. Nel prim o di detti docum enti si legge quanto appresso:
« A lloghorono a Domenicho di Michelino, dipintore p resente,
consentiente et conducente , u n a fighura in form a a guisa del
poeta D ante, la q u ale debbe fare dipinta e colorire di buoni co
lori a oro mescolato coli ornam enti come apare dal modello
dato per Alexo B ald o v in etti, d ip in to re
la quale sia
nel luogo ove e la capella che e in Santa M aria del F iore. »
Questo Domenico di M ichelino era , come n a rra il V asari, al­
lievo di fra Giovanni da Fiesole.
Di una antica incisione di essa p ittu ra , della quale m’è occorso
vedere un esem plare in c o lo ri, attaccato con colla nell’ interno
della coperta di un Codice Laurenziano della D ivina Commedia
( Codi. S tr o zzia n i, n° 14 8 ), nessuna m enzione, eh’ io sap p ia, se
ne trova per le stam pe. Q uesta incisione che, a quanto mi parve,
può essere del secolo X V I, è larga circa 8 pollici, alta 6.
Descrizioni e fac-sim ile della p ittu ra si trovano nelle opere se­
guenti: L itta, Famiglie Italiane, fascic. X X IV , disegno del M outier,
incisione del B ram ati, col ritratto di D ante a colori; — La Metropo­
litana di Firenze, F irenze, M olini, 1820, in 4, fac. 49-51, e tav. 57,
disegno di Vincenzio G ozzini, incisione di Paolo Lasinio;— l'O ttimo
Commento, pubblicato per cu ra di A lessandro T o rri, Pisa, 1827, t.
I; — R o sin i, Storia della pittura italiana, I I. 8 2 -8 3 , incisione del
Lasinio; — Cosmorama pittorico di Milano , 1836 , in 4. II. 203,
disegno di B . P am pieri.
P erticaci, L e tte ra a F ilip p o A g ric o la , Giorn. Arcadico, XV. 362-364;
— Ampère , Voyage D antesque ; — F oreign quart erly R eview , gennaio
4845 , fac. 333.
A ntiche pitture Dantesche
Santa C roce in F irenze.
della Chiesa
di
Il Lanzi nella sua Storia pittorica dell' Italia (F iren z e, 1822,
1 36) cita un Inferno dipinto da Andrea Orgagna nella chiesa di
S anta Croce. E aggiunge l’ Ampère ( Voyage Dantesque ) , che la
chiesa di Santa Croce aveva anticam ente certe p ittu re di Giotto e
dell’ Orgagna sul medesimo soggetto , dove fra le figure dei d an ­
nati si ravvisavano vari personaggi di quel tempo e specialm ente
334
ILLUSTRAZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
Cecco d’ A scoli, cacciato dai pittori am ici a D ante con la trista
com pagnia di quei m a led e tti, probabilm ente a cagione delle cen­
sure mosse contro la D ivina Com media; m a di queste p ittu re non
rim ane oggi vestigio nè traccia v eru n a.
Rosini, S to ria della p ittu r a ita lia n a , II. 209-210; — Vasari, V ite,
edizione di S ien a , 1791, II. 239.
L ’ Immacolata C o n c e z io n e , dipinto di J a ­
copo da E m p o li, nella Chiesa di San Remigio
di Firenze.
Si vede in u n a cappella detta anticam ente di Dante A lighieri, e
poi passata nei G addi; e fu commessa al pittore da un Niccolò di
questa fam iglia. Il soggetto par che sia cavato da un passo del Can­
to X X III del P aradiso, versi 94-105.
R ich a , Chiese F iorent. I. 259.
L ’ Inferno e il P a ra d iso , pitture a fresco di
Andrea Orgagna , nella Chiesa di Santa M a­
ria Novella in F iren ze ( secolo X I V ) .
Andrea Orgagna, forse, come da taluni ferm am ente si crede, aiu ­
tato dal suo fratello Bernardo , fece nella cappella degli S tro zzi di
questa c h ie s a , che è la quattordicesim a contando da mano d ritta ,
uno stupendo affresco, nel quale ritrasse presso che tutto l’aspetto
dell’ Inferno di D ante , dove si vedono le v arie bolge e il loro d e­
gradare siccome descrivesi nella D ivina Commedia , senza che
il pittore abbia tralasciata nessuna delle p artico larità im m agi­
nate dal Poeta. E nel lato di faccia della cappella medesima d i­
pinse la gloria del P aradiso. N ella quale p ittu ra non fu cosi fedele,
come nella p r im a , in seguitare la fantasia del Poeta. Non però vi
m anca quello che ne’ q uadri di questo genere dei tem pi di mezzo
suol quasi sem pre trovarsi: dico la glorificazione della V ergine, che
parim ente corona il gran quadro poetico dell’ A llighieri. Di queste
p ittu re, cosi il V asari (II. 238) : « N ella Cappella Strozzi in S. Ma-
( 1)
Nella stampa con illu stra zio n i artistiche della Divina Commedia che
sta preparando il lord Ve rn o n , si vedrà un fac-simile d 'im a pittura di
S an ta Croce che certam ente fu ispirala dalla Divina Com media. Il m erito
della scoperta di una tale pittura devesi al signor Seym our K irkup.
ILLISTK AZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
333
« arMia Novella dipinse in una facciata la gloria del P aradiso , con
tutti i santi e con vari abiti e acconciature di que’ tempi ; n el
1’ a ltra facciata fece l’ Inferno con le b o lg e , centri e altre cose
descritte da D ante, del quale fu A ndrea studiosissimo ».
N ell’ anno 1530 fu questa p ittu ra guasta e racconcia dal pittore
Sollazzino; e nel 1738 fu rista u ra ta da’ padroni della cappella, che
vi apposero u n ’ iscrizione per m em oria di Vincenzio B o rg h in i, il
quale fece i pensieri della p ittu ra della Cupola del Duomo, e ricavò
la figura di Lucifero dalla descrizione che ne diè D ante nel Canto
X X X IV dell’ Inferno.
Una esattissim a copia , non che la spiegazione dell’ Inferno di
A ndrea O rg ag n a, dette il signor D’Agincourt nella sua S toria del­
l'arte (traduzione ita lia n a , P rato, G iochetti, 1829, in 8, IV .
374-379, e Aliante in foglio, tav. C X IX ).
N ella cappella detta degli S p aglinoli, che è nel chiostro della
medesima chiesa di santa M aria N ovella, si vedono altre pitture del
secolo X IV , di Taddeo Gaddi e Simone Memmi (Vasari, I I. 210), non
copiate al certo da D ante , m a nelle quali è per altro agevole di
rav v isare qua e là idee affatto simili a quelle del Divino Poeta , o
che alm eno in quelle di lui s’ ispirarono.
F in esch i , Il forestiere in stru ito in S. M. Novella , Firenze , stamp. Al
brizziniana, 1790, in 8. picc., fac. 3 1 , 44-48 ; — Richa, Notizie istoriche delle
Chiese F iorentine, F iren ze, 1754, VIII. 71; — Pelli, fac. 177, nota 60; — Pol­
lin i, F irenze illu stra ta , VI. 330-331 ; — L anzi, S to ria p itto ric a dell’ Ita ­
lia', edizione di F ir e n z e , 1822, I. 36; — A m p ère, Voyage D antesque.
L ’ I n fe rn o , dipinto di A n d re a
e Bernardo
O rgagna nel C am p o Santo di Pisa (Sec. XIV).
In questi notissimi affreschi si vedono rappresentate alcune
delle sublim i visioni di D ante ; non già ( ed egregiam ente lo dim o­
strò il professor G iovanni Rosini nelle sue Lettere pittoriche sul
Camposanto di Pisa , F ire n ze , 1810, in 4., fac. 44-51, 67-71) non
g i à , io d ic ev a, che gli O rgagna altro non abbiano fatto che tra ­
d u rre nel linguaggio dei colori la poesia di D ante verso p er verso ;
im perocché la sola figura che possa dirsi veram ente copiata dalla
D ivina Commedia è quella dell’ Imperador del doloroso regno. Ol­
tre le Vite degli O rgagna scritte dal V asari ( II . 2 3 9 -2 4 3 ), pos­
sono intorno a queste pitture consultarsi i seguenti libri : L a n z i,
Storia pittorica dell' Italia ( edizione del 1822, I. 3 6 ); — R osini,
Storia della pittura ita lia n a , I I . 78-81 e 91 ; — Morrona, Pisa
336
ILLUSTRAZIONI
della
d i v . co m m e d ia
illu s tr a ta , e d iz io n e d i L iv o r n o , G . M a ren ig h , 1802 ( I I . 2 4 1 - 2 1 3 ) ;
—
R . G ra ssi, D escrizione storica e a rtistic a d i P is a , P is a , P r o s p e r i,
1 8 2 6 , in 12. , fa c. 3 6 - 4 3 , e d il Voyage D antesque d e ll’ A m p è r e .
Q u a n to a lle in c isio n i c h e se n e h a n n o , ric o rd e rò le d u e s e g u e n ti :
Q u e s to +
e lin fe r nho +
del
chaposan
TO + DI PISA +
In c is io n e a lt a 10 p o llic i e 4 l i n e e , l a r g a 8 , a tt r i b u i t a a B accio
B a ld in i d a l s ig n o r W illia m O t tle y (1) e d a l s ig n o r A le s s a n d ro Z a­
n e tti n e l su o C atalogo ragion ato delle stam pe del conte C icogn ara
( V e n e z i a , A n t o n e l l i , 1 8 3 7 , in 8 , fa c . 1 1 5 , n .° 1 6 2 ) . Q u e sti d u e
a u t o r i so n o i s o l i , p e r q u a n to io m i s a p p ia , c h e n ’ a b b ia n f a tta
m e n z io n e ; e d il p r im o d i e ssi o s s e rv a , c h e p e r q u a n to la s ta m p a
d e b b a e s s e re s ta ta in se g u ito r i t o c c a t a , p u r e è ta n to a g e v o le lo
s c o rg e rv i lo s tile d el B a l d i n i , d a d o v e r la r ite n e r e c o m e cosa d i lu i,
se n z a ie m a d ’ e r r a r e . L a c o m p o siz io n e è d iv is a in q u a tt r o c o m p a r­
tim e n ti o riz z o n ta li, s e p a ra ti l ’u n d a ll’ a lt r o d a ro c c ie . L u c if e r o , g i­
g a n te m o s tru o s o , so rg o n e l m ezzo , e d o c c u p a 1’ a lte z z a d e i t r e
c o m p a rtim e n ti i n f e r i o r i . T r e facce h a la s u a te s ta , e d a o g n i bocca
d ir o m p e co’ d e n ti u n p e c c a to re a g u is a d i m a c iu lla . L e b ra c c ia e le
g a m b e lia r ic o p e rte d i s c a g li e , e g li s’ a v v in g h ia n o in to r n o u n a i n ­
f in ità di s e r p e n ti. D u e a l t r i p e c c a to ri s tr in g e f r a le s u e m a n i, e u n
a l t r o p a r c h e n e v o m iti d a u n ’ a l t r a b o c ca c h e v e d i s p a la n c a rs i i n
u n a q u a r t a fa c c ia v e llu ta c h e il p itto r e p o se n e l lu o g o d e ll’ e p a : il
q u a le u ltim o p e c c a to re p o r t a u n c a r te llo s c ritto a ll a ro v e sc ia , c h e
d ic e : S im on M a g o . L e z a m p e d e l g r a n m o s tr o , a r m a te d ’ a r t i g l i ,
f a n n o s tra z io d i p a re c c h i r e c h e si sc o rg o n o a m m a s s a ti g iù i n
f o n d o , e n e ’ c u i d ia d e m i il p itto r e sc risse a n c h e il n o m e ; e s o n o ,
a m a n c a , N abu codon osor, G iu lia n o A p o sta ta , A ttila flagellum D e i ,
ed u n R . P sia ru m c h e v u o is i c r e d e r e S e r s e . I t r e r e c h e so n o a
m a n d r i t t a n o n h a n n o isc riz io n e s o p r a le lo ro c o r o n e , m a u n a
f ig u r a so tto d i lo r o p o r ta s o p ra d i essi le le tte r e I A F . Il c o m
p a r ti m e n to s u p e r io r e e d o g n i r im a n e n te d e lla s ta m p a è lu tt o
p ie n o di p e c c a to ri to r m e n ta ti e d i d ia v o li t o r m e n t a t o r i , i q u a li si
s d e b ita n o d el lo ro uff i cio n e lla g u is a la p iù s t r a n a e sp e sso a n c h e
le p id is s im a . S u in v e tta a m a n d r i t t a leg g e si l’isc riz io n e d a n o i r i ­
p o rta ta la di s o p r a .
(I)
N otice o f engraver s , London, Longm an, 1331, in 8 ., a ri. Baccio
B aldini, n ° 98; — In q u iry into the origin o f history o f engraving , Lon­
d on, 1816, in 4. fac. 373-374.
1L1.1ISTBA7.IOM DELI,A D IT . COMMEDIA
.137
Un fac-sim ile dell’ incisione attrib u ita a Baccio Baldini fu
pubblicato dal M orrona nella Pisa illustrata ( t. II, tav. IV ) ;
dov’ egli nota che l’ originale è di esatta e non dispregevole antica
maniera del 1 5 0 0 . L a 2 .‘ incisione dell’ affresco degli Orgagna sta
nell’ opera intitolata : Pitture a fresco del Campo Santo di Pisa ,
disegnate da Giuseppe Rossi ed incise da cav. Paolo Lasinio figlio ,
Firenze, tipogr. a li insegna di D ante, 1832, in foglio g r . , fac. 14
18 , e tav. XV.
Il Giudizio
universale e
il T rio n fo
della
Morte , pitture d 'A n d re a e B ernardo O rgagna
nel C am p o Santo di Pisa.
Anche in questi affreschi è facile scorgere che la fantasia del
p ittore h a cercato non di rado l’ ispirazione nella D ivina Comme­
dia . Esse furono descritte dal Rossi nelle già ricordata sua opera
con le incisioni del Lasinio ( fac. 14-20 , e tav. XV e X V I ) . E il
professor Rosini nella Storia della pittura italiana (t. II, tav. 79)
ne offerse una tavola incisa da Giovan Batista Gatti rappresentante
un angiolo che solleva u n ’anim a verso il c ie lo , fram m ento del
Trionfo della M orte.
,
Sulle p ittu re Dantesche d’ A ndrea O rgagna è da vedersi un ec­
cellente studio intorno a questo pittore di Giulio Spini, pubblicato
nella Rivista Europea di M ilano, anno 1 845, I. 4 5 3 -4 6 2 , ed a n ­
che le Lettere pittoriche sul Campo Sunto del R o sin i, fac. 44-51 e
6 3-71.
L ’ Inferno scolpito
da N i ccola P isano nel
p ergam o del Duomo di Siena.
L ’ Inferno di questo bassorilievo è in gran parte l’ Inferno D an­
tesco. Trovasene un esatto fac-sim ile alla tavola V III dell’ A tla n ti
che accom pagna la Storia della scultura in Italia del Cicognara
( edizione di Prato , 1822 ) dove ben due Capitoli sono destinati
all’esame di questo lavoro ( III. 196-201 e 204-209 ) (1).
0)
Nella facciata del Duomo di F erra ra sono sculture di soggetto ana­
logo a quello del lavoro di N ic c o lò P isano e delle pitture degli Orgagna, ma
esse appartengono al secolo XII. e sono quindi anteriori d'ini secolo a Dante
22
338
ILLUSTRAZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
Lettere Senesi del p. della Valle, Venezia, 4782, in 4., fac. 177.
G radino col Giudizio fin a le , l’ Inferno e il
P a ra d iso, di G iovanni d i Paolo.
Pittura del secolo X V , ch e si conserva n ell’ Istituto delle Belle
A rti di Siena , stanza terza , parete p rim a , n ° X I.
Catal. delle tavole dell’ a n tica scuola sanese , rio rd in a te nel
1842,
Siena, tipogr. dell’ A ncora, 4842 , in 8.
u n iv ersa le , dipinto da M ich el
A n g elo B uonarroti nella Cappella Sistina del
Vaticano a R o m a .
Il Giudizio
In questa m aravigliosa opera la gran fantasia di M ichel Angelo
non isdegnò di seguire talvolta le im m aginazioni D antesche ; e la
principal figu ra che v i si veda più particolarm ente im itala dalla
D ivina Commedia è quella di Caron dim onio . « Qui n’ aim eroit
à lire u n e page de la D ivin e Comédie devant la C hapelle Sixtin e?
Q ui n’ aim eroit à reconnaître dans M ichel A nge le seul Com
mentateur légitim e du D ante? (Ch. Labitte , La Divine Comédie
avant Dante ).
La più bella descrizione d ell’ affresco' di M ichel A ngelo si è senza
dubbio quella che ne dette il signor De Stendhal ( B eyle ) n ella sua
Storia della pittura in Italia (IL 3 4 6 -3 7 9 ) . Vedasi anche l’ Histoire
de la vie et des ouvrages de M ichel-Ange del signor Q uatrem ère de
Q uincy, Paris, Didot, 1835, in 8. g r . , fac. 115-128, e X E tude sur
Michel Ange di Gustavo Planche n ella Revue des deux Mondes, 1834,
I . 268-269. (1)
Il
d’ A gincourt ne dette u n fa c-sim ile (A tla n te , tav. C L X X X ) ;
il signor W illia m O ttley ne pubblicò dei fram m enti in due tavole
incise da F. G. Lewis, nel suo The I talian School of designs, London,
(4)
Vedasi nella S to ria della p ittu r a in Ita lia del signor B. (Beyle) P a ­
r ig i, D idot, 18 17 , II. 372-377, un paragrafo intitolalo: Influenza d i D ante
su M ichelangelo , e nella The life of M. A. B u o n a rro ti , by R. Duppa, L on­
don , M u rr a y , 1 8 0 7 , iu 4., un altro paragrafo intitolato: H is adm iration
o f the W o rk s o f D ante , fac. 465-468.
(2)
Merita qui pure esser ricordala una bella C antica di A nt. M ezza­
notte so p ra il G iudizio finale d ip in to nella C appella S istin a da M ichelan
giolo, P eru g ia , tipogr. Baduel, 1824 , in 8. di 72 fac.
ILLUSTRAZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
339
Taylor , 1823 , in foglio g r . , tavole 33 e 34. Se ne trovano poi in­
cisioni in grandissim a q u antità; ed io mi penso che utile non meno
che curiosa potrà essere 1' appresso succinta descrizione di quelle
che ho potuto conoscere.
Incisione di J ulius Bonasonius Bolognese, Roma; , excudit Ant.
D . S ala m an c a;— di N . D. L a Casa , Romae , Ant. Salam anca exc.
1548 (Catal, ms. della Palatina) ; — di Georgius M antuanus , Ro­
mae , apud tem plum S. M aria della Pace ( Catal. ms. della P ala­
tina ) ; — di Sebastianus Fulcarus, Romae, Gio. Jacom o Bossi (Ca­
tal. ms. della Palatina) ; — di Jacobus Vinius, Roma; , J. J . Rossi,
1559; — di M arius C artarius, Rom ae, 1569; — di Joannis B aptis
toe de Cavallerys , Romae , 1567 ; — di M artino Rota Sebenicense,
1569; — di Nicolò B eatricetto, Romae, apud J. R ossi;— di Leonardo
Gaultier; — del W ierix; — di Stefano du Perac; — di M. G. (M a r­
tino Greutter ), dedicata a m onsignor Piero Strozzi; — di Michaelis
Lucenti*. — F inalm ente altre se ne citano del prof, de Rossi, di Do­
menico Fiorentino, di Claudio D uchetti, ec. (1).
Questo dèlie antiche; fra le m oderne m eritano particolare men­
zione le seguenti : Incisione a contorno di Domenico Cunego,
1780; — A selection of twelve heads from the last Judgement o f
Michel A ngelo, by R. D uppa , L ondon, 1 8 0 1 , in fogl. a tlant.
(Catal. ms. della Palatina) ; — Incisione a contorno dello stesso ,
nella sua The life of Michel Angelo, London, 1817, in 4 ., tavola IV ;
— Incisione di C. Normand, pubblicata fra le Opere di Michel An­
g elo , ridotte e incise a contorno , Parigi, Treuttel e W urtz, 1803,
in 4 ., t. I I , tavola 2 ; — Il Giudizio universale dipinto da Michel
Angelo, distribuito in 17 tavole incise a contorno da Tommaso Piroli,
pubblicato dal Bosch i n i , P a r ig i, 1808 , in foglio gr. (Catal. ms.
della Palatina) ; — Incisione di Corrado M etz , Roma , 1816 (2) ;
— Incisione di G. Ferrante e N . G uidetti, Roma , tipogr. Came­
r a le , 1826 (Catal. ms. della Palatina) ; — Le jugemenl dernier de
M . A ., accompagné d 'u n texte explicatif et historique, dessiné d'après
l'original , litografato e pubblicato dal G u ille m o t, P a r is, F. Di­
dot , 1829 , in foglio.
(1) Vedasi per le altre incisioni del Giudizio finale, sia di Michelangelo sia
d’altri artisti, il Catalogo di u n a raccolta di stam pe antiche del m archese
Malaspina di Sannazzaro, M ilano, Gio. B ern a rd o n i, 1824, V. 119-120.
(2) Intorno a questa incisione, e h ’è una delle più belle che siensi fatte
dell'affresco di Michel Angelo, è da vedersi un lungo articolo del signor Guat
tani, inserito a fac. 104-116, tomo 111, delle Memorie enciclopediche Romane
sulle belle arti.
340
il l u st r a z io n i
della
d it .
co m m ed ia
Leggesi a fac. 116 delle Annotazioni in francese scritte dal signor
M a rie tte alla Vita di Michel Angelo del Condivi (Firenze, A lbizzini,
1746, in foglio), che l’originale disegno del Giudizio universale di
Michel Angelo esiste nella Galleria Medicea di Firenze; m a il padre
Guglielmo della V alle assicura (Annotazioni a ll’ edizione del l' asari,
edizione di Siena, 1791, X . 134-135), che codesto disegno non lia
rapporto di sorta alcuna colla p ittu ra del V aticano , ed appartiene
ad altro autore , che egli crede essere Andrea Comodi. Esiste per
altro in quella G alleria un disegno in m atita n e ra , che ricorda la
m aniera di Michel A ngelo, rappresentante la caduta di Lucifero.
In ultim o è da sapersi che gli storici della p ittu ra italiana parlano
di un bozzello del giudizio finale di Michel Angelo, che dicono d i­
segnato da lui e colorito sotto la sua direzione da Marcello Venusti
di M antova . Codesto bozzello, che di presente adorna la G alleria
del Re di Napoli, è quello ch’esisteva una volta nel Palazzo Farnese
di R o m a , e poi nella G alleria Ducale di P arm a. A ltra copia , al
d ire del signore Stendhal, ne posseggono i Colonna nella bella Gal­
le ria del loro palazzo di R om a.
Nè poche sono le copie in tela. Q uella bellissim a di Alessandro
A llori vedesi nella chiesa dell’ A nnunziata in Firenze ( N otizia e
Guida di F irenze, Firenze, P iatti, 1841, fac. 363); u n ’altra del pa­
d re Dandi di F orli è nel Palazzo Contini della medesima città (fac.
419); ed una molto bella del signor S igalon ne vantano i Francesi,
la quale esposta al Louvre , o r saranno dieci a n n i, delte occasione
ad un im portantissim o articolo del signor Eugenio D elacroix, S u r le
jugemenl dernier, inserito nella Revue des deux Mondes, 1 837,.X I.
337-343.
F ra i pittori che si son fatti im itatori di D ante annovera il Can­
cellieri nelle sue Osservazioni sopra l' originalità della Divina Com­
media, (fac. 75) Jacopo da Pontormo, pittore del secolo decim oquinto,
e Aurelio Lami del decimosesto , autori am bedue di un Giudizio
finale, che il Pontorm o dipinse nella chiesa di Santa M aria di C ari
gnano, e il Lomi in San Lorenzo di Firenze. Il Cancellieri c ita an ­
cora fra Giovanni Angelico da Fiesole e Giovanni M ielich. Di un
Giudizio finale composto dal prim o, e contenente 350 figure , d ire ­
mo stesam ente più sotto. Nel Catalogo di S . E . il Cardinal Fesch
com pilato dal signor Georges ( Ruma , 1845 , in 8 ., fac. 9 5 -9 6 ) si
trova ricordato u n Giudizio finale del T intoretto, Un’ a ltra antica
p ittu ra del Giudizio universale vedesi nella chiesa di Santa M aria
Maggiore in Toscanella , ( Memorie delle Belle A rti Rom ane, V I.
134) ; finalm ente Giuseppe Velasquez, pittore spagnuolo ha compo-
ILLUSTRAZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
3 VI
sto un Giudizio finale , intorno a cui potrà consultarsi un articolo
inserito nel Fara di Messina, II. 368-373, con questo tito lo : Cenno
intorno al Giudizio universale di Giuseppe Velasquez e a quello della
Sistina di Michel Angelo (1).
Vasari, X. 127-138; — D’A gincourt, IV. 596-606 , VI. 481-483; — i l ­
lu stra zio n i della D ivina Commedia di Scipione Colelli, fac. XVIII ; — Am­
p è re , Voyage D antesque ; — Zanetti, C atal, delle sta m p e del C icognara,
Venezia, 1837, in 8., fac. 384, 412, 496, 524, 525, 527, 528, 546.
Pitture del Casino Massimi in Rom a.
Scrive nel suo Voyage Dantesque il signor A m père, che in que­
sto palazzo , situato in prossim ità di San G iovanni di L a te ra n o , si
vedono alcuni affreschi del Cornelio sopra soggetti tratti dalla Di­
v in a Commedia.
Affreschi nella Basilica di San
d ’ Assisi di Giunta da Pisa.
Francesco
In questi affresch i, dove vedesi Simon Mago trascinato e p re ­
cipitato giù nell’ in ferno dai d e m o n i, è grande conform ità colle
im m aginazioni D antesche. Se ne trovano i fac-sim ile nell’ Atlante
del d’ A g in co u rt, tavola C I I , e nella raccolta del signor W illiam
O ttley, intitolata The Italian school o f designs, London, Taylor, 1823,
in foglio grande , tavola 3 e fac. 3 -5 .
Pitture Dantesche del Duomo di Tolentino.
Ne p arla il Lanzi nella sua Storia pitt, d e ll'Ita lia , I . 36.
L ’ Inferno e il Paradiso della chiesa di San
Petronio di Bologna.
Queste p ittu re furono indubitatam ente ispirate dalla D ivina
Commedia. L ’ In fe rn o , diviso nelle sette bolge Dantesche , è in
un a cappella. O pina l’Ascoso (Malvasia) nelle sue Pitture di Bologna,
(1) Duoimi non aver potuto vedere le Cappelle Pontificie, dell'eruditis­
simo Cancellieri, nella quale o p e ra, a fac. 41 del tom o prim o , è un para­
grafo contenente Aneddoti sp e tta n ti a lla p ittu r a del Giudizio u n iv e rs a li,
su a descrizione, censure, lodi, stam pe, ec.
342
ILLUSTRAZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
Bologna , stam peria Longh i , in 1 2 ., fac. 2 7 7 -2 7 8 , che incom in­
ciate da Buonamico Buffalmacco, fossero poi condotte a term ine dal
Vitale e da Lorenzo da B ologna. Noto però che alla fabbrica della
chiesa si pose m ano nell’ anno 1390.
L anzi, I. 36; — Am père, Voyage D antesque; — Colelli, Illu s tr a zio n i
della D ivin a C om m edia, fac. XIX,
L ’ Inferno e il Paradiso di Luca Signorelli
da Cortona , pitture a fresco nel Duomo d’O r
vieto.
Q uesti am m irabili affreschi di che Luca Signorelli abbelli la
cappella della Madonna di Sa n B rizio nel 1499, figurano 1’ In fe r­
no, il Paradiso ed il Giudizio finale, e ricordano la poesia di Dante.
Quella figura di dem onio che si porta volando rapidissim am ente
sugli om eri una peccatrice, è la precisa traduzione nel linguag­
gio dei colori di u n verso di D ante (1) . Sono descritti nella Sto­
ria del Duomo d' Orvieto (R om a, L az za rin i, 1791, in 4 ., fac. 211 —
215); nell’ A tlante in foglio grando che va con quell’opera se ne
vedono i fac-sim ilo, disegnati da Carlo Cencioni e incisi d a Fran­
cesco Morelli e Alessandro M oschetti. N uovam ente poi le descrisse,
riportandone pure i fa c -sim ile , il d’ A gincourt ( IV . 443-444 ,
V I. 415-411, e A tlante , tavola C L V I).
V asari, IV. 341 ; — Notizie della a n tica cattedrale d ’O rvieto, Roma,
1781, in 4., fac. 63; — D escrizione del Duomo d ’ O rvieto, Orvieto, Speran
dio Pom pei, 1835, in 18., fac. 68-75; — Borghini, R ip o so , Milano, 1804, II.
155; — Rosini, Storia della p ittu r a ita lia n a ,III. 88-94; — Ampère, V oyage
Dantesque.
Bassorilievo in m arm o di Niccola Pisano
nella facciata del Duomo d ’ Orvieto.
Alto due palm i e due once, secondo la m isura in piedi rom ani.
Vi sono rappresentati l’infern o , il Giudizio universale e il Paradiso
giusta le idee di D ante ; ma se 1’ autore ne fu Niccolò Pisano non
possono certam ente dirsi ispirali dalla D ivina Commedia , perchè
Danto non era ancor nato, od era tu ttor bam bino, all’epoca in cui si
(1) Una figura incisa dal Cristofani e rappresentante questo gruppo fu
inserita nella Storia delta p ittu r a ita lia n a del prof. Rosini, III. 88.
ILLUSTRAZIONI DGI.LA DIV. COMMEDIA
343
crede che Niccolò conducesse questo lavoro . Non tutti per altro
sono concordi nell’ a ttrib u irlo a questo a r tis ta . L’autore delle N o ­
tizie istoriche della cattedrale d'Orvieto (fa c . 63) lo vuole di fra
Guglielmo da Pisa. Il Cicognara (Storia della scultura italiana, I II .
2 0 9 -2 1 2 ), reputandolo posteriore a Niccola , lo crede piuttosto di
Giovanni P isano, ed in conforto della sua opinione m ette in con­
fronto queste sculture con quelle che son nel Duomo di Siena. Una
tavola di questo b assorilievo, disegnata da Carlo Cencioni e incisa
da Giovan Batista Leonetti, si trova fra le Stampe del Duomo d’Or­
vieto (R o m a, 1791, in foglio g ra n d e , tavola X IX ) ; u n ’ a ltra ne fu
pubblicata nell’ Atlante del Cicognara (tavola X V II).
Vasari, I. 278; — P. Della Valle S to ria del Duomo d ’O rvieto , fac. 239;
— D escrizione del Duomo d ’O rvieto, fac. 23-24.
Pitture di Giotto nella chiesa della SS. A n ­
nunziata dell’ A ren a di Padova ( i ) .
I n questa chiesa, edificata nel 1303, esistono affreschi di Giotto,
tu tto ra ben conservati, rappresentanti il Giudizio finale. A propo­
sito di essi cosi si esprim e il Roselli nella sua Descrizione delle p it­
ture di Padova ( P a d o v a , stam peria del S em in a rio , 1780 , in 12.,
fac. 18-19) : " V’ è chi pretende che alcune di queste p itture sieno
state eseguile da Giotto secondo l’ idee che gli andava suggerendo
D ante, quindi se ne veggono alcune molto curiose e bizzarre, ed
i n particolar dell’ I n fe rn o . » Aggiungi che Benvenuto da Im ola
negli estratti del suo Comento latino pubblicati dal M uratori (A n
tiquital. Ital. I. 1186) p arla del soggiorno che fece Dante in P a­
dova al tempo che Giotto era occupalo a dipingere nell’ A nnun­
ziata . Se poi vogliamo credere il signor Am père ( Voyage Dantes
q u e ) , ben poche idee si ravvisano qua e là nella p ittu ra di Giotto,
che veram ente possano dirsi prese da Dante ; più conformi assai
alle imm aginazioni Dantesche sono , a senso di l u i , gli affreschi
del G uariento, pittore padovano m orto nel 1338, esistenti nella
chiesa degli E rem itani di quella medesima città.
Gli a ffreschi di Giotto nella chiesa dell’ A rena di Padova furono
disegnati ed illustrati dal d 'H ancarville, m a codesto lavoro rim ase
inedito.
( t) Uno dei due Codici della Divina Commedia posseduti dal marchese
A rchinto di Milano è adorno di m iniature le qu ali, se non sono di G iotto,
sono per altro indubitamente della sua scuola.
344
ILLUSTRAZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
Brandolese, P ittu re di P a d o v a , Padova, 1795 , in 8 , fac. 213 -2 14 e
2 18; — Moschini, G uida d i P a d o va , Venezia, Gamba, 1817, in 16 , fac. 5-6;
— Cicognara, S to ria della S cultura, III. 75 ; — Rosini, S to ria della p ittu r a
ita lia n a , I. 237-238; — Colelli, Illu s tr a zio n i della D ivina Commedia, fac.
XVII.
Il Paradiso
dipinto a colori
nel
13 65 dal
Guariento, nella Sala del G ra n Consiglio di Ve­
nezia.
P rim a che il G uariento vi dipingesse, la Sala del G ran Consi­
glio aveva un Paradiso dipinto a chiaroscuro di te rra verde , sotto
del quale si leggevano i q u attro versi se g u e n ti, a ttrib u iti a Dante:
L ’ a m o r che mosse g ià l’ eterno Padre
Per figlia aver di stia deita trina
C o s t e i, che fu del suo Figliuol poi Madre ,
De l ’ Universo qui la fa Reina.
Questi versi furono pubblicati da Francesco Sansovino , che li
descrive con queste parole : « Sopra al seggio del P rincipe erano
q uattro versi composti da D ante A lighieri, poeta F iorentino, che
esprim evano la p ittu ra del P aradiso, e furono fatti da lui quando
venne oratore a Venezia pei Signori di R avenna. » (1)
Al Paradiso del G uariento, perito nell’ incendio dell’ anno 1577,
successe poscia altro Paradiso del Tintoretto; in proposito del quale
un m oderno autore scriveva : « Sem bra, che T intoretto sentisse al
tri luoghi della D ivina Com media, quando nella Sala del Consi
glio G rande in Venezia condusse con m aravigliosa ricchezza d’ in
venzione e sorprendente num ero di figure quel magnifico P a ra
diso (C olelli, Illustrazioni della D iv. C o m ., fac. X V III).
Rosini, II. 209.
L ’ Inferno
con gran diversità di
mostri di
(1) le tte r a intorno a l P a la zzo Ducale e descrizione dei qu a d ri nella
Sala del G ran Consiglio esistenti prima dell’incendio del 1577, pubblicali
dal Sansovino, e riprodotti con illustrazioni. V enezia, tipogr. d’Alvisopoli,
1829, in 8., fac. 23-25.
ILLUSTRAZIONI DELLA « IV . COMMEDIA
3 i.'l
G irolam o Bosch, nel palazzo del cardinale G r i
mani a Venezia.
Morelli, N otizie di opere di disegno n ella p rim a
X V , Bussano, 1800, in 4, fac. 77.
m età del secolo
Pitture dell’ Inferno e del Paradiso, conform i
alle descrizioni di Dante , nella Chiesa dei
Francescani di Sermione.
Si trovano ram m entate in u n opuscolo intitolato : Gita a S er­
mione nel 1839, Ghiribizza di F. Sanseverin o , M ilan o , tipogr.
G u g lielm in i, 1840 , in 8 . , fac. 22.
e
L ’ Inferno e il P a r a d is o , dipinti da Andrea.
Bernardo O rgagna nella Cappella degli
Strozzi in S. Maria Novella.
L ’ Inferno è diviso secondo le bolge Dantesche , e si la tu rb a
degli spiriti m aledetti, come il vario e orrib ile modo de’torm enti è
conform e alle fantasie di D ante. Sta di contro la gloria de celesti,
dovo si pare ta n ta bellezza e m aestria che questa parte vien repu­
tala m igliore dell’ altra. Si crede però che il Paradiso venisse ri­
toccato dal V eraccini.
Padre Marchese, M emorie dei p iù insig n i p itto ri scultori, e a rc h ite tti
D om enicani, vol. 1. Firenze 1845, in 8., fac. 141-142.
Il Giudizio F in a le , tavole
di F.
G iovanni
A n g elico .
Parecchie sono le tavole che restano di fra Angelico su questo
argom ento . La prim a, ricordata dal Bottari nelle note alla vita di
fra Giovanni del V a s a ri, nella galleria del principe Corsini a
Roma ; la seconda in quella del fu card. Fesch a Rom a, la terza e
q u arta nella galleria dell’ Accademia del disegno in F irenze, e sono
un com partim ento degli sportelli della SS. A nnunziata e la tavola
già in s. M aria degli Angioli de’ Cam aldolensi. N ola il p. M archese
da cui togliamo queste cose, che nella raccolta di disegni originali
dei pittori italiani esistente nella G alleria degli Uff izj ve n e h a uno a
penna di fra G iovanni Angelico, rappresentante un giudizio finale
3 iti
ILLUSTRAZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
diverso da quanti sono conosciuti da esso. Q uanta parto avesse la
D ivina Commedia nell’opera di frate Angelico , è facile argom en­
tare anche dalla sola q u a rta tavola che si rep u ta la p iù p e rfe tta .
Noi ci terrem o p er brev ità alle più evidenti somiglianze . Come
D ante, non contento di noverare i torm enti de’ reprobi o le gioie
de’ celesti, volle dire il nom e de’ più chiari tr a loro, anzi n arra re i
vizj e le v irtù che li condussero a sorte diversa, servendo all’ in ­
tendim ento di far ab o rrire viepiù i prim i ed am m irare i secondi ;
cosi fra Angelico fece, al contrario dogli a ltri pittori, vestiti tanto gli
eletti quanto i m aledetti, pensando che ciò, o ltre il decoro, valesse
a far meglio riconoscere p er am m aestram ento degli uom ini quali
perso n e, senza riguardo a età, grado e condizione, avessero m eri­
talo di v enir collocate fra i gaudj o fra dolori sem piterni. Divise l’in ­
ferno in sette gironi o bolge, in ognuna delle q u ali, secondo la n a­
tu ra de’ sette vizj capitali, sono diversi i torm enti e i torm entati; e
nell’ im a p arte di quello figurò Lucifero al modo di D ante, cioè con
tre facce alla sua testa e che
Da ogni bocca dirom pea co’ denti
Un peccatore, a guisa di m aciulla,
Si che tre ne facea cosi d o le n ti. (Canto X X X IV ).
F ra Angelico tolse a dipingere a fresco un Giudizio Finale anche nel
Duomo d’Orvieto , m a non avendolo condotto a term ine fu dipoi
com piuto da Luca Signorelli (1).
Padre M archese, M emorie ec. vol. 1. tac. 313-314, 315- 516 , 318,
333-334.
Il Giudizio universale , pittura di P ietro d i
San V ito , nella chiesa di San Martino di V alva
sone.
Pietro di San Vito fioriva sul finire del secolo decim oquinto; di­
pinse nel coro della chiesa de’ santi Filippo e Jacopo u n Giudizio
universale, per il quale è m anifesto aver cercato l’ ispirazione nella
Divina Commedia. Il conte F abio di M aniago nella sua Storia delle
belle arti Friulane ( edizione seconda , Udine , fratelli M a ttiu z
z i , 1823, in 8 . , fac. 38-39) cosi lo descrive :
( 1) Nota il p. Marchese che un altro Giudizio finale alquanto simile a
quello di fra Angelico esisterne nell' Accademia fiorentina fu or sono pochi
anni venduto e recato a Berlino.
\
ILLUSTRAZIONI DELLA HIV. COMMEDIA
347
« F ra i quali evvi la rappresentazione d e ll' universale giudizio,
in cui introduce i tre regni cantati da Dante, che si distinguono
per la loro bizzarra invenzione. L 'Inferno infatti è rappresentato
in un o rribile baratro dove si veggono le pene delle anim e p e r
d u te, delle quali altre sono gettate in mezzo alle fiam m e, ed altre
condannate a portare enorm i pesi. Il P urgatorio è figurato in un
imm enso dragone, il quale dalle aperte fauci vom ita le a n im e ,
già dalle lor colpe in quell’ estrem o giorno purg ale , m entre gli
angioli sono pronti ad accoglierle nelle protese lor braccia; ed il
Paradiso sotto le form e di agguerrita fortezza , sulle to rri e su i
m erli della quale stanno come a difenderla gli angeli, e a mezzo
a q u e s ti, q ual capitano , si scorge l’ arcangelo San M ich ele. E
sulla soglia San P ietro in atto di schiuderla ad u n a schiera di
e le tti, che scortati da u n a n g e lo , e , nudi siccome n a c q u e ro , si
appressano p er e n tra rv i. »
Rosini, III. 208-209.
Pitture Dantesche dell’ Abbazia di Sesto.
Nella Lettera del p . Cortinovis sopra le antichità di Sesto, ristam ­
p ala a Udine nel 1801 con annotazioni del conte Bartolini ( Stam­
peria Peci l i , in 8 ., fac. 2 2 ) , leggesi quanto appresso riguardo ad
u n ’ antica p ittu ra esistente già in quell’ A bbazia :
« Nel quadro sono dipinte tre casse con entro tr e cadaveri di
defonti. N ella p rim a vi è deposto u n principe con abito ta lare e
spada al fianco , intorno al collo del quale s’ avviticchia una
lu n ga biscia. A fronte delle casse vi sono tre m atrone a cavallo
in atto d’ am m iraz io n e, ed in aria vi è Ira le nuvole un monaco
che tiene un cartello scritto in m a n o
Presso a
queste m atrone stanno in piedi due figure, che al vestito e nelle
fisonomie rassom igliano molto alli due famosi poeti D ante e P e­
trarca a’ quali un distinto personaggio a cavallo, vestilo di rosso,
rende conio della m orte di que’tre illustri soggetti. » Poi si passa
a diro che in piè della p ittu ra vedesi u n a iscrizione in caratteri
lo n g o b a rd ici, nella quale , sebbene sia in parie corrosa, il signor
Lazzaro, che visitò l’Abbazia nel 1798, riusci a legger la dala MCCC....
E il conte B artolini aggiunge : « Egli è certo che
questa è una rappresentazione sim ile a quella dipinta d all’ O r
gagna nel Campo Santo di Pisa, indizio sicuro che queste p ittu re
son d’ artefici Toscani.
ILLUSTRAZIONI DELLA DIV. COMMEDIA
L ’ Inferno e il Paradiso dipinti nell' Abbazia
di Sesto.
Queste p itt u r e , am bedue im ilate da D a n te , sono distribuite,
in tre com partim enti. Credè il conte Rinaldis , nel suo Saggio della
pittura Friulana ( seconda edizione, 1796, fac. 8 ) , di poter soste­
nere che esse fossero anteriori al 1300, m a I’ opinione di lui fu
com battuta è v in ta dal p. C ortinovis, il quale le descrive come
segue ( Loco citato , fac. 26 ):
« Lucifero è in mezzo in figura gigantesca, che sopravanza fuori
« della te rra per m età, colle ali di vipistrello. Poi m ille diverse fog
gie di torm énti di qua e di l à , e m ille b ru tte forme di d ia v o li,
che i d annati straziano, e con diverse to rtu re castigano i diversi
peccati e vizi dei quali sono stati rei. Sim ili rappresentazioni ho
vedute anche nella chiesa di san Leonardo di Fagnana e nel
Campo Santo di P isa , e furono già nel Duomo di F ire n z e , e re ­
s tan quivi nella chiesa di S . M aria Novella. Si vede che la fanta
sia de’ pittori era stata riscaldata ed arricch ita dalla le ttu ra di
D ante, che doveva essere in que’ tempi il loro poeta prediletto. »
Il
qual padre Cortinovis prosegue osservando c h e , non veden­
dosi in questa p ittu ra i n u d i, soliti trovarsi nelle a ltre di questo
genere , volentieri s’ indu rreb b e a crederle opera di qualche frate
dell’ Abbazia , se non fosse che a ltre considerazioni più urgenti lo
persuadono a crederle piuttosto di pittor fiorentino.
L ’ Inferno e il Paradiso nella chiesa di P r o
vesano , di Giovati Francesco da Tolmezzo.
Giovan Francesco da Tolmezzo fioriva sul cadere del decimo
quinto secolo. Intorno a queste p ittu re di lui cosi il M aniago (S to ­
ria delle B elle A rti Friulane , fac. 170-171 ) :
« Nell’ Inferno vi sono delle anim e p erd u te , di cui alcune sono
spinte al luogo dei supplicii dai dem oni arm ati di lun g h e aste ,
altre son da essi strascinate pei p ie d i, ed altre finalm ente sono
messe a cavallo di un irco. In appresso si vede un o rrib il d ra
gone, posto in fondo all’ abisso e circondato da altri m ostri m i­
n o ri, il quale nelle fauci spalancate ha i d a n n a ti, ch ' egli to r
m enta ed in g o ia , m entre sull’ orlo del b ara tro u n angelo addita
ad un uomo spaventato questo supplizio. Il P aradiso all' incon
tro è rappresentato da am ene colline, dove e’ beati p a s s e g g ia n o .
ILLUSTRAZIONI DELLA D IT. COMMEDIA
L ’ Inferno dipinto nella chiesa di Santa Ma­
ria di Volano nella Valle L a garin a .
« Referisce il M arani nella sua Relazione del Tirolo mss. , che
in una facciala vi fosse dipinto l’ Inferno in quella guisa che lo
descrive Dante nella D ivina C om m edia, il quale poi per degni
rispetti era stato non molto prim a cancellato, stim ando eg li,
che dal poeta stesso fosse venuto il disegno. » (T a rta ro tti, M e­
morie di Rovereto, V enezia, C a rg io n i, 1754, in 4. fac. 74. )
F ra le p ittu re conformi alle fantasie Dantesche ricorda nel suo
Voyage Dantesque il signor A mpère anche un quadretto di Raffaello
nel quale si vedono gl’ ipocriti coperti di cappe di fuori dorate ma
dentro tu tte p io m b o , che è la pena assegnata da D ante a codesti
m alvagi. A ggiungerò, che nell’Alphabetum Thibetanum del p. Gior­
gi ( R omoe, 1762, in foglio, fac. 487 ) trovasi un quadro dell’ I n ­
ferno che tiene m olta som iglianza con quello descritto dall A li­
g h ieri. Finalm ente è da v e d e rsi, per chi di queste cose si prende
d iletto , la tavola CXX dell’ A tl a n te che accom pagna la Storia del
d’A gincourt, rappresentante una p ittu ra rutnica del secolo X IV . (1)
O pera troppo lunga e fuor di proposito sarebbe il qui descri­
vere le infinite p ittu re e scu ltu re, tanto anteriori a Dante quanto
posteriori, fatte oltrem onti sopra soggetti relativi od analoghi alla
Divina Commedia. Il signor Carlo L ab itte nel suo dolto a r ticolo in­
titolato: La Divine Comédie avant Dante cita, fra le altre, le seguen­
ti: 1.° una p ittu ra della cattedrale d'A uxerre rappresentante il tr i­
onfo di C risto, qual è da Dante descritto nel P u rg ato rio ; 2.° a ltra
p ittu ra nella cattedrale di Chartres rappresentante 1’ Inferno ed il
Paradiso ; 3.° finalm ente alcune sculture rappresentanti le pene
dell’ Inferno e le ricom pense del Paradiso , che si vedono nel
frontone della p o rta occidentale della cattedrale d'A utu n , in quello
della porta m aggiore di Conques, di Moissac, e alla porla occidentale
della chiesa di Notre Dame di Parigi.
( 1) Altre pitture rappresentanti le pene dei d a n n a tia n te rio r i a Dante ,
sono citate dall'abate Cancellieri nelle O sservazioni so p ra l ' o r i g i n a l i t à
della D ivina Com m edia; ed egli le crede imitale dalla Visione del monaco
A lberico. Tali pitture esistono: 1.° nella chiesa delta La M adonna delle
G ro tte, presso a Fossa nella diocesi d 'A q u ile ia ; 2.° nella chiesa di S a n P i e ­
tro a M ontebuono, nella Sabina; 3.° nella chiesa di Fianello.
350
MUSICOGRAFI A DELLA DIV. COMMEDIA
§ . IX . M U S IC O G R A F I DELLA D IV IN A COMMEDIA
Il L am en to del conte Ugolino posto in m u ­
sica da V in cen zo Galilei.
Q uesta composizione m usicale dell’ illustre genitore del gran
Galileo è rim asta inedita. L a ricorda il Nelli n ella Vita di Galileo,
Losanna, 1793, in 4 , I. 9, e l’ A rteaga nelle Rivoluzioni del teatro
musicale Italiano , edizione di Venezia, Carlo Palese , 1785, in 8.,
I. 239 (1).
Il Canto X X X I I I ( L ’ U golino ) della Divina
C om m edia di D a n t e , posto in m u sica, e dedi­
cato all’ esimio cantante L u ig i Lablache dal
Maestro G aetano D o n iz z e tti. N a p o li , Calco­
g ra fia de reali teatri , 1827.
Ne fu parlato dal signor Baldassarre Rom ano nel Giornale let­
terario di S icilia, X X V . 205-214.
A nche il celebre m aestro Niccolò Zingarelli, m orto in N apoli nel
1837, h a messo in musica questo Canto.
Parte
del
C anto
X X X III
dell’ Inferno
di
Dante Alighieri, posta in musicale declamazione
con accom pagnam ento di P i a n o - F o r t e , e de­
dicata a S. A . R. il Principe G iovanni Duca
di Sassonia , da F r. Morlacchi Perugino . M i ­
lano e Firenze, G io. R icordi , 18 3 4 . 4 .1
5o
(1) Galileo parla cosi egli stesso di quest’opera del padre suo in una
L e tte ra a monsignor Giovan Batista Doni, d e ' 16 decem bre 1634, che si
legge nella V ita del Doni scritta dal canonico Bandini. « Egli dunque sopra
un corpo di Viola esattam ente sonato cantando un tenore di buona voce,
e intelligibile, fece sentire il lam ento del conte Ugolino di Dante ».
%
MUSICOGRAFI A DELLA DIV. COMMEDIA
351
In proposito d i questo com ponim ento m usicale sono d a vedersi:
1.° un Comento d i Antonio Mezzanotte pubblicato n ell’ Oniologia di
Perugia , I II . 227-244, con u n a carta di m usica ; 2 .° u n articolo
sul detto Comento del professore Bacciomeo dal B orgo, inserito nel
Nuovo Giornale dei Letterati di Pisa, X X X II. 103—114.
Leggo nelle Osservazioni sopra la poesia de' Trovatori del conte
Galvani ( Modena , E redi S o lia n i, 1829 , in 8 , fac. 29 ) , che v ari
Canti di D ante furono messi in m usica nel corso del decimosesto
secolo d all’Iosq u inio, dal Villaert ed altri com positori fiam m inghi.
E si vuole che il musico fiorentino C asella, contem poraneo ed
am ico di D a n te , e dà questo ram m entato nel Canto II del P urga­
torio , gli ponesse in m usica le sue Canzoni.
L ’ OPERA SI DISPENSA
In
F ir e n z e
al G abinetto scientifico e le tte ra rio d el sig.
G. P . Vieusseux e dagli a ltri prin cip ali lib ra i d’ Italia.