Il pane quotIdIano dello scalatore

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Il pane quotIdIano dello scalatore
112 TEST BH Ultralight Evo
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Il pane
quotidiano
dello
scalatore
Dai Paesi Baschi una bicicletta pensata,
costruita e votata a esprimere il meglio
di sé lungo i pendii più arcigni. dal design
Sfinato ed elegante, nasconde una
consistenza quasi inaspettata per frame
di questa particolare categoria, con un
movimento centrale che rimane il cuore
dei progetti BH. Il telaio grezzo in taglia
media si assesta poco sotto i 700 gRAMMI;
quello che più conta è che non ci sono
limiti di peso per il ciclista
a cura della redazione tecnica
foto Matteo Malaspina
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SCHEDA TECNICA
TELAIO
Carbonio monoscocca Ultralight Evolution
FORCELLA
Carbonio Ultralight Evo 1,5”
GRUPPO
Shimano Dura-Ace 11v meccanico
GUARNITURA
Shimano Dura-Ace 50/34
CATENA
Shimano Dura-Ace
L
eggerezza ed esplosività: è quanto sono
riusciti a ottenere i tecnici della casa
basca nel momento in cui hanno iniziato a
riprogettare il modello superleggero della
gamma. BH Ultralight Evo è un concentrato
di tecnologia, un blend di soluzioni tecniche
votate alle performance d’insieme e non
limitate a singoli aspetti. Rispetto alla
versione precedente Evo, adotta il protocollo
HCIM (hollow core internal molding), un
processo che prevede una pressione interna
per evitare arricciature e la formazione di
bolle, operazione che permette di risparmiare
peso aumentando la resistenza. Lo sviluppo
nel suo insieme ha interessato il design delle
tubazioni, combinandolo con rinnovate
geometrie di natura semi-sloping; il frame
è più voluminoso nel settore anteriore e nei
foderi bassi, maggiormente sfinato negli
stay obliqui e nel piantone (il diametro è
da 27,2 mm). Il movimento centrale è di
natura bb386, una scatola predisposta
alle guarniture con asse da 30 mm con
larghezza da 86. Il passaggio interno dei cavi
permette di sfruttare il medesimo telaio per
trasmissioni meccaniche oppure a batteria.
Quest’ultima trova alloggio nel seatpost Evo
carbon a testa dritta, con offset 0. Aggressiva
la forcella a steli dritti, dall’impatto laterale
importante e dal frontale asciutto, con stelo
da un 1,5”. Ultralight Evo di BH è disponibile
in cinque differenti taglie dalla XS alla XL,
oltre che in quattro allestimenti, o anche
solamente come kit telaio.
RUOTE
Shimano C24 clincher
PNEUMATICI
Michelin Pro4
SERRAGGI
Shimano
CURVA MANUBRIO
BH Evo Wing carbon
ATTACCO MANUBRIO
BH Evo alloy cnc
NASTRO
BH
SERIE STERZO
BH Evo
SELLA
Prologo Zero II
REGGISELLA
BH Evo carbon 0 offset
PEDALI
–
COLORE
Black
PESO
6,33 kg senza pedali
PREZZO
5.299 euro
DISTRIBUTORE
BH Bikes Italia
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Abbigliamento
Craft Storm jacket e Performance bib tights
Casco/occhiali
Abus Hill Bill/Smith Overdrive
bhbikes.com
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Scarpe
Mavic Ksyrium Pro
Misure
Taglia M
Orizzontale 55,7 cm
Piantone 50,5 cm
Fodero basso 40,2 cm
Angolo piantone 73°
(tutte le misure sono rilevate centro/centro)
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ASSETTO IN SELLA
Nonostante il progetto Ultralight Evo sia
fortemente indirizzato ai salitomani, la posizione
in sella è facilmente gestibile da un ampio range
di ciclisti. La tubazione sterzo allungata a 150 mm
permette di schiacciarsi oltremodo sul manubrio.
Particolare è la scelta del seatpost con offset 0 di
serie, poco utilizzato nel settore road.
FINITURE/DETTAGLI TECNICI
Ricca e ben fatta in tutte le sue parti, ci ha colpito
positivamente per la qualità e la cura dei dettagli.
Tutti i fili che coinvolgono freni e sistema di
trasmissione sbocciano dalle asole tramite una
sorta di guida, un binario che permette al cavo di
non strozzarsi e mantenere una fluidità ottimale. La
scatola del movimento centrale è granitica.
ASSEMBLAGGIO
Oltre alla predominanza Shimano, da notare la
buona esecuzione del gruppo guida (stem, curva
e seatpost) di casa BH, in un misto tra lega e
carbonio leggero e bello sotto il profilo grafico.
IN SALITA
Il suo pane per quanto concerne le andature
regolari, ma anche per gli amanti degli scatti e dei
cambi di ritmo. Il telaio reagisce bene pure in fase di
andatura scomposta da parte del ciclista. Posizioni
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in fuori sella, da seduti, caricando sull’anteriore o
più arretrate portano soddisfazione e resa ottimale.
IN DISCESA
sensazione di sicurezza costante: anche all’interno
di un tratto sconnesso la Evo non necessità di
correzioni in fase di guida.
Il comportamento è nella media, ma negli
inserimenti in curva mostra tutta la sua grinta,
briosità e velocità. All’ingresso è un rasoio, anche
quando la velocità non è elevata; è stabile e
facilmente guidabile. Pur essendo una bicicletta
dal peso contenuto, non alleggerisce nelle fasi più
concitate sull’anteriore e sul posteriore.
CAMPO DI UTILIZZO
SUL PASSO
PREGI
IN FRENATA
COSA MIGLIORARE
Non è un mezzo dedicato ad affrontare le gare a
circuito dove primeggiano velocisti e passisti, ma
con qualche accorgimento potrebbe tenere botta
senza soffrire troppo.
Ottimale il bilanciamento dell’intero pacchetto che
BH offre in questa versione. Il telaio è composto
in tutte quelle situazioni che si creano su strada.
L’equilibrio che trasmette consente di effettuare
correzioni in tutta sicurezza e all’ultimo istante.
A nostro parere questa Ultralight Evo è un’arma
a favore dell’atleta che si cimenta in prove
lunghe e impegnative, con dislivelli a quattro cifre
abbondanti. Sotto il profilo della guida ci piace
affermare che si fa condurre bene e si interfaccia al
meglio con un’ampia tipologia di ciclisti.
Ci è piaciuta la compostezza che trasmette in
modo costante e le risposte immediate quando
è chiamata a ravvivare la situazione. È agile e
scattante, reattiva e pronta.
I clincher della Michelin in dotazione sono
decisamente una gomma estiva e votata agli asfalti
asciutti. Il reggisella a testa dritta potrebbe risultare
troppo azzardato in fase di settaggio, oltre a
limitare l’arretramento della sella.
COMFORT
Comoda nella media, ma quando l’asfalto volge
verso un’increspatura decisa le vibrazioni si
sentono. Quello che vogliamo trasmettere è la
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