Da Lampedusa alle Marche
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Da Lampedusa alle Marche
n. 13 Icone di origine Greca Russa-Rumena Icone di origine Greca Russa-Rumena ARTICOLI SACRI a Senigallia ARTICOLI SACRI a Senigallia via Andrea Costa 31 tel 071.60597 via Andrea Costa 31 tel 071.60597 Settimanale della Diocesi di Senigallia - giovedì 7 aprile 2011 - € 1 Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona - Taxe Perçue - Tassa riscossa ufficio PT di Senigallia - Editoriale Terremoti Ne sono successe di cose in questi giorni! Terremoti, tsunami, colpi di stato, migrazioni di massa… quanti eventi in così poco tempo. E tutti coinvolgono la nostra vita quotidiana, molto più di quello che ci potremmo immaginare. Lo tsunami in Giappone si è tristemente guadagnato le prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo. Un senso di impotenza ci ha colti al vedere quelle onde così alte, quelle case e quelle navi spazzate via in un attimo. Un’intera nazione trovatasi a ricominciare da capo, come se nulla di tutto ciò per cui si erano alzati ogni mattina, per cui avevano sperato, pregato, pianto, gioito… avesse ancora valore. In questi casi l’aver perso tutto aiuta a ritrovare le vere priorità: a mettere ogni cosa al posto giusto, a valutare affetti, pensieri, parole, persone. Ed è questa la vera certezza: ciò che ognuno è diventato non potrà perderlo mai. Hanno tremato anche i regimi, i popoli si sono sollevati… il Nord Africa è in fiamme tra rivendicazioni di diritti, tentativi di rivoluzione, guerriglie, diplomazia internazionale. Ma con uno sguardo più lucido ci accorgiamo che i danni collaterali e il costo umano da pagare sono altissimi. L’aumento del flusso migratorio da questi paesi ne è chiara testimonianza: finora, più che il popolo, a regnare sovrani sono paura e insicurezza. Del resto, nessuno si augura di far vivere ai propri figli una vita scandita dal coprifuoco, sottoposti quotidianamente a scene di guerriglia e di violenza. E allora non pensiamo più soltanto a noi, ai nostri, ai vicini. Una sommossa in Libia o un terremoto in Giappone ci riguarda tutti, fa parte di noi. Perché noi facciamo parte dell’unica famiglia umana. Di quell’essere umano meraviglioso e talmente affascinante per la peculiare diversità che è la sua forza. Gesualdo Purziani Mare mosso G li eventi del sud Mediterraneo hanno preso l’Europa, intesa come singoli Stati, dai più grandi ai più piccoli, e come Unione Europea, alla sprovvista. Le reazioni sono state contraddittorie e in ordine sparso. Ora sembra che si stiano prendendo le misure e ci si avvii ad una prospettiva più seria, più stabile e più lungimirante. Si intrecciano infatti almeno tre temi. Il primo è la questione dello sviluppo interno ai Paesi del sud Mediterraneo, il secondo l’emigrazione, il terzo la stabilità e gli indirizzi dei diversi sistemi politici. La miscela dei tre livelli, che ovviamente tra loro sono strettamente intrecciati, è esplosiva e ha rischiato, nelle scorse settimane, di fare saltare la fragile trama dell’Unione, soprattutto in presenza di un fatto nuovo, cioè il basso profilo degli Stati Uniti, che della riottosa pattuglia delle piccole - grandi potenze europee sono comunque il necessario punto di riferimento. Dopo il disorientamento deve venire il tempo dell’Unione, che ha un processo decisionale lento e contraddittorio, che sconta gelosie e complessi tra gli Stati, una strutturale rigidità burocratica, mezzi di azione modesti, al di là di quelli che gli stessi Stati membri possono mettere in campo. Ma l’Unione è l’unico soggetto di peso sufficiente per tenere insieme i tre piani, i tre corni della sfida del sud-mediterraneo. Allora occorrerà cominciare a parlare della soluzione politica della crisi libica, come finalmente si comincia a fare, e poi di un piano coordinato di investimenti in Tunisia, Egitto, senza dimenticare Algeria e Marocco. Sono decenni, dal cosiddetto processo di Barcellona, che la questione è posta. Ora l’occasione potrebbe essere propizia per procedere. E così, in un sistema di relazioni serio e di lungo periodo con la sponda meridionale, si potrà affrontare la questione dell’immigrazione, in una forma che non può essere semplicemente la rincorsa delle emergenze. Anche se ovviamente le emergen- Da Lampedusa alle Marche N o alla tendopoli a Campiglione” che “può essere stata pensata soltanto da menti irresponsabili”: su questa netta presa di posizione di Fabrizio Cesetti, presidente della provincia di Fermo, si è creato un singolare allineamento “planetario” tra comune di Fermo, Provincia, appunto, e Regione, amministrate da maggioranze di colore diverso. Da quando, domenica, si è diffusa la notizia della probabile creazione di un grosso campo profughi nell’area dell’ex zuccherificio Sadam a Campiglione di Fermo, anche nelle Marche cresce l’ansia su come il Governo ha intenzione di gestire l’ondata di migranti che sbarcano all’isola di Lampedusa. Un campo di 700 persone vicino ai nostri piccoli centri? Alla fine della settimana scorsa, dopo un incontro a Roma della “Cabina di regia Governo – Regioni – Autonomie locali”, si era parlato di 1.300 “profughi” che sarebbero dovuti arrivare nel territorio marchigiano: subito la Regione, per bocca del vice-presidente Paolo Petrini, aveva espresso la propria contrarietà alla “concentrazione” degli immigrati in poche strutture, mentre si era detta favorevole a una presenza di profughi “spalmata” in tutte le Marche. “Siamo pronti a ragionare di tutto – dice al Sir l’assessore regionale Luca Marconi, che ha la delega per l’immigrazione – ma ciò che è successo a Manduria, in Puglia, è un caos. Mengascini a pag. 3 ze generano rendite politiche succose. Quel che vale per l’Unione vale, come in scala, per l’Italia, che è una realtà complessa, fatta di molti attori. Il rischio è sempre quello della confusione e dell’inconcludenza, anche se la gestione delle emergenze spesso fa emergere aspetti imprevedibili del genio italico. Come per l’Unione, così la gestione e gli esiti di questa crisi rappresentano un esame importante di maturità anche per il nostro Paese. Quel che vale per il governo, le opposizioni, le istituzioni, vale anche per i cittadini. È il momento di assumere nuova coscienza dei nuovi assi geo-politici del mondo e dei trend demografici causati dalla decrescita della natalità. Se non lo faremo, tutti insieme, nell’arco di pochi anni rischiamo, disorientati e progressivamente marginali, di consegnarci ad una lenta, protetta, ma inevitabile decadenza. Francesco Bonini in questo numero In diocesi la ‘domenica della Carità’ Solidarietà ed impresa pagg. 8 - 9 pag. 11 7 aprile 2011 attualità Asteriski Senigallia Diocesi di Senigallia Martedì 12 aprile 2011 ore 21.00 Commissione pastorale soCiale Senigallia 2 Auditorium Chiesa dei Cancelli politica, affari e corruzione Gherardo Colombo Il convegno è nell’ambito consigliere presso la Corte di Cassazione della scuola di formazione all’impegno sociale e politico della diocesi di Senigallia “Costruire il futuro Corte dei Conti 2010 Partecipare” Corruzione + 30% IDEE/ Libia, esempio di rapporto Nord - Sud: gli interessi occidentali, criterio di ogni scelta politica Il dietro le quinte dell’ennesima guerra A ncora una guerra umanitaria. È ripartita la bagarre fra pacifisti ed interventisti. Sono ripartiti i reporter di guerra o pseudotali. Siamo informatissimi. Sappiamo tutto. Ma è vera informazione? Ci stanno veramente informando? La televisione crea una assuefazione e ci fa passare tutto per normale. Oramai siamo stati coinvolti in tante “missioni di Pace”, che una in più passa per normale. E l’attenzione si rivolge più agli immigrati ed al prezzo del petrolio che al dramma che si sta consumando in Libia ed agli interessi che ci stanno dietro. Forse sarebbe bene cercare un po’ di dati per capire meglio cosa sta accadendo. Internet è una gran fonte di notizie, basta andarle a cercare. Che Gheddafi fosse un tiranno crudele e paranoico, non è una scoperta degli ultimi giorni. Sappiamo tutti che è stato coinvolto in azioni di terrorismo e che ha retto per oltre 40 anni il paese con durezza e repressione spietata. Ma, di fronte al petrolio ed al metano, tutte queste cose sono passate in secondo piano. Infatti dopo la cessazione dell’embargo durato dal 1986 al 2004, sembrava che Gheddafi fosse divenuto un personaggio da “salotto buono”. Nel 2008 è stato firmato un trattato che prevedeva il risarcimento dei danni del periodo coloniale italiano (campagna del 1911 – 12 prolungata fino al 1935) con un contributo da versare alla Libia di 200 Milioni di dollari l’anno per 25 anni. Il nostro capo del Governo ha così commentato: “La firma di questo trattato di amicizia, parternariato e cooperazione ha una porta- ta storica e chiude definitivamente la pagina del passato”. Ma cosa si nasconde dietro questo atto? In primo luogo il voler mantenere il rifornimento di idrocarburi. Poi l’azione che Gheddafi si impegnava ad intraprendere per bloccare la partenza di profughi dalle sue coste (senza badare con che mezzi). Ma soprattutto la ripresa di quel proficuo traffico di armi di cui l’Italia è al primo posto fra i fornitori della Libia. Non è un caso che Finmeccanica – l’industria Italiana più coinvolta in questo mercato – aveva previsto commissioni dalla Libia per il 2011 di circa 250 milioni di Euro (circa la quota annua prevista dal tarttato del 2008). Così tutto filava per il meglio. Gli immigrati venivano bloccati in Libia, il petrolio arrivava senza problemi e le nostre ditte si rimpinzavano di ordini. Poi è successo il patatrac. I libici hanno iniziato ad alzare la testa chiedendo democrazia. Cambiava l’assetto politico di quella regione. Abbiamo così osservato un breve periodo di attesa, poi, appena sembrava che i “ribelli” avessero la meglio tutti i migliori amici di Gheddafi, sono divenuti per incanto sostenitori della democrazia e della libertà. La storia successiva è nota e caratterizzata dal balletto di chi dovesse risultare titolare dell’azione di pace, perché ovviamente chi è in testa in questa guerra poi si aggiudicherà il pacchetto più grosso degli inevitabili vantaggi che saranno elargiti dai vincitori. Questa è la storia letta al di fuori della propaganda di guerra a cui ci stiamo abituando. Ma quali commenti si possono fare di tutta questa vicenda? Le considerazioni sono tante che ci vorrebbero molte pagine. Innanzitutto è lampante e sconcertante come i drammi umani non contino nulla, ma siano solo un paravento per nascondere squallidi interessi. Come per anni non è importato nulla a nessuno delle condizioni inumane e illiberali in cui versavano le popolazioni libiche, oggi, con lo stesso cinismo, le sofferenze ed aspirazioni democratiche dei ribelli libici, sono misurate solo sul numero dei profughi che sbarcheranno in Italia e sulla possibilità di ripresa dei nostri traffici. Sembra che il problema sia chi si prenderà carico dell’esodo “biblico” di profughi, visti come una minaccia e non come vittime di un dramma umano, di cui il nostro cinismo è stato silenzioso complice per decenni. Di fronte a queste cose non possiamo restare impassibili. Non esiste una posizione neutra. Siamo costretti ad aprire gli occhi ed a scegliere: o continuare ad essere fruitori del nostro presunto benessere indifferenti a come viene ottenuto, o indignarci e rifiutarci di essere parte di questo cinismo, pretendendo che il valore etico dell’uomo non può essere sacrificato in nome di qualsiasi interesse e che il motore ed animatore della politica internazionale deve essere improntato alla cooperazione fra i popoli in un rapporto equo, giusto e rispettoso dei diritti di ciascuno. Rodolfo Piazzai * Il Papa: su Giovanni Paolo II. Domenica, 3 aprile, Benedetto XVI ha ricordato il suo predecessore durante i saluti al termine della preghiera mariana dell’Angelus: “Cari fratelli e sorelle, ieri (sabato 2 aprile) ricorreva il sesto anniversario della morte del mio amato predecessore, il venerabile Giovanni Paolo II. A motivo della sua prossima beatificazione (il primo maggio) non ho celebrato la tradizionale Messa di suffragio per lui, ma l’ho ricordato con affetto nella preghiera, come penso tutti voi. Mentre, attraverso il cammino quaresimale, ci prepariamo alla festa di Pasqua, ci avviciniamo con gioia anche al giorno in cui potremo venerare come beato questo grande Pontefice e testimone di Cristo, e affidarci ancora di più alla sua intercessione”. Anche domenica la sua tomba nelle Grotte Vaticane è stata meta di un continuo pellegrinaggio di fedeli provenienti da tutto il mondo. * Immigrati: soluzione? Mentre il Premier vola in Tunisia per fermare l’ondata immigrati, Lampedusa si svuota perché le navi, prima da guerra, adesso si trasformano in navi di pace, distribuendo gli immigrati sul territorio italiano, in attesa di una maggiore apertura dell’Europa. * Giustizia: bagarre. Mentre Montezemolo prepara una lista civica, non finiscono le bagarre sulla giustizia, fra maggioranza e opposizione. Il Premier afferma: “I giudici hanno troppo potere”. Secondo noi, non ha tutti i torti. * Modena, comune per la famiglia: Un “plauso” al Consiglio comunale di Modena, che ha istituito per la prima volta un fondo per l’assistenza alle maternità difficili, con un impegno per il 2011 di 30.000 Euro: lo ha espresso l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII in un comunicato a firma del suo presidente, Giovanni Ramonda, e dell’ “animatore Servizio Maternità difficile”, Enrico Masini. Nel testo si esprime l’auspicio che “altre amministrazioni in tutto il territorio provinciale e regionale, di ogni colore politico, possano adottare iniziative analoghe”. Il comunicato ricorda che “già il nostro fondatore don Oreste Benzi aveva lanciato la proposta di un Fondo per le maternità difficili a livello nazionale in occasione della Fiaccolata per la vita nascente tenutasi proprio nella nostra città il 28 dicembre 2006”. * Castelleone: l’Amministrazione e la cittadinanza ringraziano i Vigili del Fuoco per il prezioso intervento nell’area archeologica allagata dopo il nubifragio. I Vigili hanno asportato un milioni di litri d’acqua! Giuseppe Cionchi 7 aprile 2011 enti locali Marche Fermo dice no alla tendopoli e si punta ad un’accoglienza condivisa: alcune voci Immigrati, accoglienza sensata N o alla tendopoli a Campiglione” che “può essere stata pensata soltanto da menti irresponsabili”: su questa netta presa di posizione di Fabrizio Cesetti, presidente della provincia di Fermo, si è creato un singolare allineamento “planetario” tra comune di Fermo, Provincia, appunto, e Regione, amministrate da maggioranze di colore diverso. Da quando, domenica, si è diffusa la notizia della probabile creazione di un grosso campo profughi nell’area dell’ex zuccherificio Sadam a Campiglione di Fermo, anche nelle Marche cresce l’ansia su come il Governo ha intenzione di gestire l’ondata di migranti che sbarcano all’isola di Lampedusa. Un campo di 700 persone vicino ai nostri piccoli centri? Alla fine della settimana scorsa, dopo un incontro a Roma della “Cabina di regia Governo – Regioni – Autonomie locali”, si era parlato di 1.300 “profughi” che sarebbero dovuti arrivare nel territorio marchigiano: subito la Regione, per zione, la Regione sembrerebbe intenzionata a bocca del vice-presidente Paolo Petrini, aveva coinvolgere nell’accoglienza il Terzo settore, il espresso la propria contrarietà alla “concentra- volontariato e i soggetti che operano in ambito zione” degli immigrati in poche strutture, mentre caritativo. si era detta favorevole a una presenza di profu- Ma anche in questo caso tutto è in evoluzione: ghi “spalmata” in tutte le Marche. “Siamo pronti “Fino a questo momento non sono state contattaa ragionare di tutto – dice l’assessore regionale te né le diocesi né le Caritas in quanto tali – dice Luca Marconi, che ha la delega per l’immigra- Mario Bettucci, delegato regionale Caritas Marzione – ma ciò che è successo a Manduria, in Pu- che – anche se è vero che la Regione ha sondato glia, è un caos. Quello che ci è stato chiesto, fino alcuni centri di accoglienza per sapere il numero a questo momento, è semplicemente di svolgere dei posti letto a disposizione”. Bettucci individua un ruolo di coordinamento, che pensiamo di at- vari problemi da risolvere: prima di tutto capire tuare tramite la Protezione civile regionale, del- chi bisogna accogliere (sono profughi o immigral’ospitalità ai profughi”. La Regione non è affatto ti di altro tipo?), e poi sapere per quanto tempo, favorevole alla realizzazione di un grosso centro che ne sarà di queste persone finita “l’emergendi accoglienza, pare per 700 persone, a Fermo e za”, quale logistica e quali investimenti saranno “con le verifiche che si stanno facendo nell’area ex messi in campo. “Un conto è ospitare qualcuno Sadam, che è stata indicata dalla locale Prefettu- per sei mesi – aggiunge - un conto per due anni; ra, noi non c’entriamo”. La parola chiave di tutta una cosa è gestire l’emergenza e un’altra costruila questione sembra proprio questa: “profughi”. re una progettualità più ampia, come quella da “Siamo pronti ad accogliere chi ne ha bisogno per applicare nel caso dei profughi con lo status di motivi umanitari – è il ragionamento di Marconi richiedenti asilo”. Le diocesi e le Caritas potreb– ma prima di tutto occorre verificare chi ha ve- bero avere delle strutture disponibili, che però ramente diritto all’asilo: gli altri, secondo la stes- in estate, ad esempio, sono utilizzate per i camsa legge Bossi-Fini, sono clandestini e per loro è pi-scuola e per altre attività: Bettucci suggerisce prevista l’espulsione. Sugli oltre 20.000 tunisini che intanto vengano messe a disposizione le ex arrivati in Italia, ci potrebbero essere, secondo caserme, si è parlato di strutture a Fano, Falcoquanto rilevato dallo stesso ministero dell’Inter- nara e Camerino, “che il Governo ha già a dispono, 7-8.000 detenuti fuggiti dalle galere: noi ab- sizione”. Chiudiamo l’articolo martedì 5 aprile: la biamo piccoli centri e non si possono costruire nuova “Cabina di regia Governo – Regioni – Augrandi tendopoli difficilmente gestibili, anche dal tonomie locali”, che doveva svolgersi stamattina e punto di vista della sicurezza, in questo contesto”. dare indicazioni più certe sull’accoglienza dei miGli amministratori del Fermano si oppongono, granti, è stata rimandata a domani e al momento poi, perché il territorio è già stato colpito di re- il Governo, con il consenso dell’Unione europea, cente dall’alluvione, nell’area scelta non ci sono sembra orientato verso i permessi di soggiorno le fognature e la Provincia, da poco costituita, temporanei. Domani (mercoledì, ndr)si riuninon è ancora dotata della Questura e dei coman- rà anche la Conferenza episcopale marchigiana di provinciali delle forze dell’ordine. (Cem) che ha intenzione di affrontare a sua volta In attesa di chiarire meglio la situazione, anche, il tema dell’ospitalità ai profughi. e non ultimo, sul fronte delle risorse a disposiSimona Mengascini Approvata all’unanimità la legge regionale sul trasporto sanitario La Provincia a tutela della fauna selvatica V A ia libera da parte dell’Assemblea legislativa delle Marche alla nuova legge sul trasporto sanitario, che è stata approvata all’unanimità. La proposta mira a salvaguardare i principi comunitari (che prevedono l’assegnazione del servizio con appalto), distinguendo il trasporto sanitario e prevalentemente sanitario (emergenza, urgenza e i casi in cui è necessaria a bordo dell’ambulanza la presenza di personale sanitario o opportunamente formato), da quello non sanitario che comprende tutti gli altri casi. Per valorizzare l’associazionismo (Croci e Misericordie) viene proposto l’affidamento diretto per il trasporto sanitario e prevalentemente sanitario con convenzioni, a condizione che le prestazioni non vadano oltre il costo effettivamente sostenuto. Per il trasporto non prevalentemente sanitario, oggetto di una procedura di pre-infrazione da parte della Ue, ci saranno invece gare di evidenza pubblica. Soddisfatto il relatore di minoranza Giancarlo D’Anna (Pdl): “il consiglio si è riappropriato del suo compito, che è quello di decidere e fare delle scelte”. Importante anche l’apporto del Dipartimento nazionale per le politiche europee, ma D’Anna ha sottolineato anche il ruolo svolto dalle associazioni, che hanno sollevato il problema e che oggi erano presenti in aula con le loro tute arancioni fluorescenti. Giovanni Zinni (Pdl) ha osservato che il problema si poteva evitare fin dall’inizio, con un diverso atteggiamento della giunta. “La commissione ha speso mesi di tempo. Leggendo il testo verrebbe da chiedersi se per scoprire che l’acqua è calda é legittimo che la Regione perda cinque mesi”. Raccontare le Marche a tavola R mmontano a quasi 130 mila euro le risorse stanziate dalla Provincia di Ancona con il bando per la concessione di contributi ai proprietari o conduttori di terreni agricoli che faranno ricorso a interventi di potenziamento delle dotazioni ambientali o di limitazione di alcuni fattori di mortalità e disturbo della fauna selvatica. Gli obiettivi sono l’aumento della disponibilità alimentare, la diversificazione ambientale e la maggiore disponibilità di siti di rifugio e protezione per gli animali. “E’ un bando - spiega il vicepresidente Giancarlo Sagramola - che, attraverso un congruo contributo, mira a riconoscere la collaborazione degli agricoltori che operano a sostegno della valorizzazione ambientale del territorio e alla tutela e alla riproduzione della fauna selvatica, in particolare fagiani e lepri”. Le opere potranno essere realizzate nelle zone di ripopolamento e cattura, nei centri pubblici di riproduzione della fauna selvatica, nelle zone di ricerca e sperimentazione faunistica e nei territori a gestione programmata della caccia. accontare le Marche, attraverso i prodotti presenta oggi il secondo motivo di richiamo dei della terra e della cucina di qualità, concor- flussi turistici dall’estero verso l’Italia”. rere allo sviluppo economico, sociale e culturale “Le risorse turistiche del contesto – ha detto il delle comunità locali attraverso la valorizzazione presidente della Confcommercio Marche Igino del loro patrimonio enogastronomico. Sono due Cacciatori –, possono opportunamente essepunti chiave del protocollo di intesa siglato mar- re promosse in modo integrato, anche fuori dai tedì mattina a Palazzo Raffaello di Ancona, nella confini nazionali, contribuendo ad attrarre i visede dell’ente regionale marchigiano, dai vertici sitatori nei territori stessi. La promozione dello di Confcommercio Marche, dai rappresentanti ‘stile marchigiano’ attraverso l’enogastronomia dell’associazione Cuochi di Marca e dall’asses- richiede azioni sistemiche e di coordinamento, sore al Turismo regionale Serenella Moroder in con l’apporto delle differenti competenze scaturappresentanza del governatore delle Marche renti dal tessuto economico, politico, istituzionaGian Mario Spacca. Nel protocollo si parte dalla le e produttivo regionale”. necessità di “intervenire – si legge tra le righe –, Il protocollo è stato completato dai contributi, in con politiche di sistema, di rete, che coinvolga- sede di sottoscrizione, dalle parole del presidente no le componenti associative del territorio stesso della Federalberghi Marche Luciano Pompili che al fine di adottare indirizzi strategici comuni per ha chiesto un impegno comune “per la promoarrivare alle prospettive comuni di sviluppo”. zione dell’immagine turistica regionale sui mer“Serve uno sforzo particolare e congiunto – le cati mondiali, valorizzando le risorse e le caratteparole del presidente di Cuochi di Marca Lucio ristiche dei diversi ambiti territoriali”. Pompili –, per diffondere la cultura dello stile Il coordinatore regionale di Confcommercio prof. marchigiano attraverso l’enogastronomia, poiché Massimiliano Polacco ha serrato le fila sull’acchiave di volta per un salto quantitativo e quali- cordo ed ha sottolineato l’importanza di protativo dell’offerta regionale al fine di richiamare muovere “l’adozione del Marchio Regionale QM turisti locali e stranieri. Nel campo della valo- (Qualità garantita nelle Marche)” e di “ragionare rizzazione turistica del territorio marchigiano si come una squadra vincente per far conoscere la rende necessario che alle numerose e vitali im- nostra regione anche al di fuori dei confini italici prese turistiche diffuse nel territorio si affianchi visto e considerato che l’84% del turismo locale è una ristorazione sempre più incentrata su pro- nazionale”. Per Polacco servono inoltre la “prodotti tipici e di qualità. La ristorazione di quali- mozione e la commercializzazione del prodotto tà è uno strumento di promozione del territorio turistico complessivo del territorio: dobbiamo avente la stessa forza attrattiva di opere d’arte o puntare a posizioni comuni e condivise”. eventi culturali. La gastronomia, in effetti, rapS.G. ‘Italia longeva’, nelle Marche una rete di ricerca geriatrica A ccordo fra la Regione Marche e il ministero della Salute sulla nomina del professor Roberto Bernabei alla presidenza di Italia longeva, la Rete nazionale di ricerca sull’invecchiamento e la longevità attiva, che avrà sede nelle Marche. Il governatore Gian Mario Spacca ha inviato ieri mattina, subito dopo aver ricevuto la proposta del ministro della Salute Ferruccio Fazio, l’intesa formale sull’indicazione di Bernabei, docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e direttore del Dipartimento di scienze gerontologiche, geriatriche e fisiatriche del Policlinico Agostino Gemelli a Roma. L’intesa, si legge in una nota della Regione, è stata espressa “in considerazione delle competenze gestionali e professionali del prof. Bernabei”. In base all’articolo 9 dello Statuto, il presidente di Italia Longeva è nominato dal ministro della Salute previa intesa con il presidente della Regione Marche. Italia Longeva, struttura frutto di un’intesa fra Fazio e Spacca, avrà compiti di “promozione e tutela della popolazione anziana, con particolare riguardo al sostegno di stili di vita protettivi. Studierà scenari epidemiologici, l’integrazione socio-sanitaria e l’incremento dei servizi territoriali, la formazione di specifiche competenze di base e avanzate, lo sviluppo di relazioni internazionali per collaborazione su progetti comuni, l’impiego di biotecnologie e sistemi telematici nonché la comunicazione con i cittadini attraverso portali dedicati alla conoscenza del fenomeno dell’invecchiamento”. R.M. 3 Block Notes Spiagge all’asta Sulla stagione balneare si addensano le nubi della direttiva Bolkenstein, la norma europea secondo la quale le concessioni demaniali non vengano più automaticamente rinnovate. Tornano allo Stato che le distribuirà con un’asta o comunque con un “bando di evidenza pubblica”. Un procedimento che rischia di condannare alla chiusura le tante imprese a carattere famigliare che gestiscono i bagni del litorale. Da qui la protesta che si è concretizzata martedì scorso in piazza Navona a Roma a cui hanno partecipato oltre 6.000 imprenditori balneari, ottocento dalle Marche, armati di ombrelloni, sedie a sdraio e lettini. La manifestazione è organizzata da Fiba-Federazione Italiana Imprese Balneari aderente a Confesercenti e Sib-Sindacato Italiano Balneari aderente a Confcommercio. “Quello che chiediamo - dice Enzo Monachesi presidente del Sib - è che non venga smantellato un sistema che rappresenta una tipicità tutta italiana e che è un settore che va a gonfie vele. Quello balneare è il settore turistico più forte, con numeri più grandi di quello religioso o culturale. Senza contare che con pulizia delle spiagge, docce, bagni pubblici, salvataggio noi offriamo un servizio di utilità pubblica e come tale dovrebbe essere escluso dalla direttiva. Invece Bruxelles interviene sulla materia delle concessioni trattandole alla stessa tregua di quelle per le miniere o lo riserve boschive. E poi, azzerarle per darle a chi? A qualche grande gruppo, temiamo”. Chiede un intervento del governo anche l’on. Udc Ciccanti. “Le imprese balneari - dice - sono alla canna del gas. Se il governo non interviene a tutelarle, manderà all’asta le circa trentamila famiglie che operano da sempre in questo settore”. 4 7 aprile 2011 Senigallia Inaugurato lunedì scorso, si riunirà ogni mese Il gioco che fa bene all’aria e al corpo Tavolo sul commercio Mobility game E ’ stato istituito il tavolo per- ne. Noi siamo pronti a partire manente per le attività eco- quanto prima comunque con nomiche, che tornerà a riunirsi un vigilante per il centro storiil 9 maggio. Le prime risposte co”. Problema sentito anche al alle categorie: otto vigili urba- mare. “Più controlli li abbiamo ni in arrivo per un’estate sicura, richiesti anche per il lungomare un’ora di carico e scarico in più – interviene Giacomo Cicconi per la Ztl, divisa tra mattina e Massi, Confartigianato –, parpomeriggio e grattini gratis per tendo dal regolamento comu30 minuti. Dal vertice, indetto nale che vieta l’utilizzo delle in prima istanza per affrontare strutture in spiaggia dall’una la questione della sicurezza, è alle cinque del mattino. Già venato un organo che tornerà a nisse fatta rispettare questa diriunirsi a scadenza mensile per sposizione sarebbe molto. Nel discutere vari problemi legatei tratto centrale del lungomare al commercio. Alighieri c’è anche una questio“La riunione è nata per affron- ne igienico-sanitaria e quindi tare un problema serio che chiediamo vengano predisposti si era presentato – spiega il dei bagni pubblici”. sindaco Maurizio Mangialar- Restano distanti le posizioni di – ma, siccome la sicurezza su piazza Simoncelli, difesa da non è l’unica questione aper- alcuni ambulanti. “Il mercato si ta, ho proposto di trasformare dovrà spostare ma con i tempi l’incontro in un tavolo perma- ed i modi condivisi – prosegue nente che si riunirà in manie- il primo cittadino -, innanzitutra costante per tenere sotto to il giovedì potrà rimanere ma controllo varie situazioni. Ri- negli altri giorni della settimana guardo alla sicurezza da parte stiamo concordando una soludell’Amministrazione, oltre ai zione che possa andare bene a controlli rafforzati dalla polizia tutti. L’ipotesi di via Carducci è municipale ai quali si uniscono stata accantonata ma non bocanche le altre forze dell’ordine, ciata. Per noi una valida alternon crediamo sia necessario nativa resta anche il parcheggio prevedere altre telecamere”. davanti al campo sportivo delle La Cna ha illustrato il proget- Saline. Il momento è di grande to “Senigallia sicura”, esteso difficoltà per il commercio e anche alle altre associazioni. non vogliamo intralciarlo. Per “Il problema del vandalismo è i correttivi della Ztl – conclude molto sentito – interviene il se- Mangialardi – oltre alla sosta gretario Massimiliano Santini rapida, di mezz’ora, già annun–, come Cna abbiamo già avuto ciata da tempo su tutto viale una buona adesione da parte Leopardi, possiamo concedere dei nostri associati, vorremmo mezz’ora o al massimo un’ora estenderlo anche agli altri sot- in più per il carico e scarico”. to la cabina di regia del ComuM.G. notizie della settimana In caduta libera F D opo il successo crescente delle edizioni precedenti, è partita anche in questo anno scolastico l’avventura del “Mobility Game “, il progetto del Comune di Senigallia destinato alle scuole e nato per sensibilizzare e orientare gli atteggiamenti dei ragazzi verso abitudini di mobilità ecosostenibile. Le classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado si sfideranno, fino al prossimo 28 maggio, per cercare di accumulare i punti assegnati ai bambini che si recano a scuola con modalità di trasporto sostenibile. Il gioco premia chi sceglie di andare a scuola a piedi o in bici, chi prende lo ScuolaBus, o chi si accorda con altri compagni per chiedere ai propri genitori di utilizzare una sola macchina, con il sistema chiamato carpooling. Ad ogni modalità di spostamento viene assegnato un punteggio, definito dalla quantità di risparmio di anidride carbonica, per incentivare piccoli comportamenti che possono però essere molto importanti per contribuire a ridurre i livelli di inquinamento dovuti all’eccessivo utilizzo privato dell’auto. Sarà sempre attivo il pedibus guidato, fatto di percorsi sicuri appositamente predisposti e guidati da adulti, con la collaborazione dei genitori e di alcune associazioni cittadine di volontariato, Banca del tempo, Auser e Anteas. Il nuovo Centro unico prenotazioni (Cup) verrà attivato entro l’estate e per maggio sarà convocato il consiglio grande dedicato alla sanità. Ecco le ultime novità. La prima è una decisione maturata dal direttore Franco Pesaresi, di trasferire i locali del centro unico di prenotazione nella vecchia sede della radiologia, proprio nell’ingresso dell’ospedale che si affaccia sull’incrocio di via Rossini. L’approfondimento sul futuro del nosocomio è stato invece approvato nell’ultimo consiglio comunale. Di fronte alle numerose lamentele pervenute sulle carenze del servizio di prenotazione, il direttore di Zona sta rispondendo ai cittadini. “Rispondo personalmente perché l’insoddisfazione dei nostri utenti merita il massimo della nostra attenzione – dice Pesaresi -. Serve anche a dare un segnale a tutti gli operatori della Zona territoriale. Questo periodo con il nuovo Cup è stato molto duro per i nostri operatori, costretti a confrontarsi quotidianamente con un sistema di prenotazione non sempre all’altezza delle necessità. Nel complesso sono contento del lavoro che hanno svolto. Un errore va perdonato a patto che non si ripeta e sono convinto che non si ripeterà. Stiamo cercando di migliorare tutto il sistema per creare degli ambienti più confortevoli e più efficaci. I nostri due Cup, quello del distretto e quello dell’ospedale, si unificheranno e si sposteranno all’entrata dell’ospedale, nella ex radiologia, dove potranno disporre di locali molto più ampi, nuovi e moderni box per le prenotazioni, di due sale d’attesa, e di un sistema di gestione delle code”. atturato e utili in caduta libera con una forte riduzione degli investimenti. I dati più negativi, secondo il centro studi della Confartigianato, vengono dalle manifatture (-18%) e delle costruzioni (-17%). La crisi invece è meno marcata per le attività del terziario. Tra i settori manifatturieri tradizionali si hanno forti riduzioni del fatturato per meccanica (-21 %) legno-mobile (-12 %) mentre si registra una crescita per l’ alimentare (+5%). Le piccole imprese artigiane stringono la cinghia, pur di tenere stretti i loro dipendenti. Ma senza ripresa anche la situazione occupazionale rischia di precipitare, con la chiusura di molte aziende e la perdita di lavoro per tanti addetti nei prossimi mesi. “Il bilancio delle micro e piccole imprese dell’artigianato senigalliese - dice il segretario della Confartigianato di Senigallia Giacomo Cicconi Massi - è una lotta continua contro il rincaro dei prezzi e la mancata liquidità. Una situazione precaria che getta ombre sul futuro del bacino produttivo della Valli del Misa e del Nevola. Non si intravedono facili spiragli di luce e l’unica controffensiva è resistere. Le micro e piccole imprese artigiane, rappresentano la base e il motore della economia territoriale. Un colpo inferto a queste fondamenta scuote e mette a dura prova tutto il sistema”. A dimostrazione di quanto sia fondamentale l’apporto dei comparti artigiani alla produttività senigalliese basti considerare che la percentuale di addetti ai mestieri artigiani in proporzione al totale dei lavoratori raggiunge una percentuale del circa 17%. La categoria che offre più lavoro è quella del manifatturiero (quasi 5 addetti per impresa), servizi e costruzioni impiegano circa 2 lavoratori per azienda. Le difficoltà che investono i comparti artigiani minano il quadro occupazionale. Il ricorso alla cassa integrazione straordinaria è aumentato, più del 15%. Ora ad aggravare questo già delicato equilibrio concorre anche il generale aumento del costo delle materie prime. Confartigianato calcola che da gennaio 2010 a gennaio 2011 il prezzo delle materie prime nel senigalliese ha sfiorato un aumento del 33%. Frumento +73%, stagno +65,5%. Paola Mengarelli Un meeting a maggio a Senigallia a denti stretti Succede a Senigallia Sanità * Sabato e domenica di controlli da parte del Commissariato e del locale distaccamento Polizia Stradale, coadiuvati dalle unità cinofile della Questura di Ancona. Nel corso dell’attività sono state controllate 84 autovetture e 110 persone, con posti di controllo effettuati nel piazzale della Rotonda, sul lungomare Alighieri e in viale Bonopera, davanti alla stazione ferroviaria. I servizi, finalizzati al contrasto dell’abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti, hanno comportato per tutti i soggetti controllati la sottoposizione alla prova dell’alcoblow, precursore della prova con l’etilometro, effettuata solo in caso di positività al precedente test. Nonostante le numerose verifiche solo due automobilisti sono risultati positivi e nei loro confronti si è proceduto al ritiro della patente di guida. * Palazzo Gherardi trovato aperto nei giorni scorsi. Una segnalazione anonima, arrivata alla polizia municipale, informava che sia il cancello che il portone di ingresso erano aperti. Arrivata sul posto la pattuglia ha trovato il portone spalancato ma il cancello era regolarmente chiuso con il lucchetto. * Il nuovo porto pronto a decollare ma con i relitti del Navalmeccanico niente Bandiera per gli approdi turistici. Per completare il maxi intervento che in dieci anni è costatato circa 12 mila euro manca l’ultimo tassello: la nuova darsena Bixio. Quella che darà una connotazione più “turistica” all’infrastruttura con passeggiate, comminamenti e nuova illuminazione. * Topi d’appartamento in azione in via Anita Garibaldi. Un tentativo di furto, ai danni di un’abitazione all’altezza del civico 60, che fortunatamente è stato sventato dall’allarme lanciato da una vicina di casa. Intorno alle 16 di lunedì scorso un uomo ha cercato di introdursi all’interno dell’appartamente situato al secondo piano. Il ladro è stato però messo in fuga dall’arrivo dei carabinieri, chiamati proprio dalla vicina di casa. * Sono a disposizione della cittadinanza presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico i modelli 730 per la dichiarazione dei redditi dell’anno 2010, per chi ha un reddito proveniente da lavoro dipendente o da pensione. Il modello 730 viene utilizzato anche dai soggetti che percepiscono indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente, dai soci di cooperative nonché da soggetti impegnati in lavori socialmente utili. Confartigianato e i dati delle imprese locali Regione di pace L e Marche sono da l’assessore all’istruzione sempre una regione di regionale Marco Luchetti, pace. L’evento che si va a che ha evidenziato come realizzare sottolinea l’im- “in un momento in cui si pegno che tutte le istitu- parla troppo di guerra, si zioni della regione metto- alza dalle Marche un mesno nel comunicare valori saggio di pace. E in questo importanti e fondamentali valore la Regione ha semdella società come la pace pre creduto”. Organizzae il rispetto dei diritti di no l’evento marchigiano, ogni essere umano”. Così l’Università per la Pace il presidente dell’Assem- delle Marche, l’assessorato blea legislativa Vittoriano all’istruzione della RegioSolazzi, che si è incontra- ne, Provincia di Ancona, to con i dirigenti scolastici Comune di Senigallia e della regione per defini- Ufficio scolastico regionare le strategie del Forum le. Gli altri Forum si ternazionale della Pace, in ranno nelle città di Matera, programma a Senigallia il 4 maggio, Riccione, il 10 l’11 e il 12 maggio prossi- maggio, Padova, il 13 magmi. L’incontro è stato or- gio, Trento, il 17 maggio e ganizzato di concerto con Bari il 19 maggio. a cura di Giuseppe Nicoli Dill’ al monc’ in piazza • Una nostra lettrice ci ha chiesto di far pre- segnalazione dei residenti, si è provveduto sente all’Assessore alla viabilità perché via alla potatura dei rami degli alberi in corriPetrarca rimane inaccessibile per gli auto- spondenza dei lampioni perché limitavano mobilisti che vengono dal viale IV novembre l’efficacia dell’illuminazione. Sono state però e che devono andare al centro commerciale pure sostituite le lampade scariche che non o verso l’ospedale, costringendoli così a lun- assicuravano una corretta visibilità. ghe file al semaforo per poi tornare indietro. • La Rotonda è un gioiello che tutti ci inviAprendo via Petrarca, che è stata ristruttura- diano perché è unica nel suo genere. Le è ta, si agevola la circolazione verso il centro stata dedicata anche una celebre canzone senza fare un giro lungo, con conseguente “Una rotonda sul mare”. Fervono già i prepaperdita di tempo per chi lavora in centro. rativi per la prossima stagione estiva ma già Ogni giorno c’è una lunga fila di macchine a Pasqua molti turisti – e non solo – certache rallentano enormemente il traffico, met- mente vi andranno. tendo a dura prova la pazienza degli auto- • Sembra brutto ripeterlo, ma la maggior mobilisti. parte dei giardini pubblici è vietata ai giochi • Nella nostra città sono state prorogate fino ed al passeggio a causa della maleducazione al 30 aprile le limitazioni alla circolazione dei proprietari di cani. L’ultima ‘vittima’ un dei veicoli sulle strade urbane ed extraurba- nostro lettore che ha portato il suo bambino ne per la riduzione della concentrazione in nella piazzetta del Porto, uno dei pochi anaria delle polveri sottili. goli verdi del centro storico. L’appuntamen• Nelle vie Pasubio, Gorizia e Palestro, su to con gli escrementi è andato a segno. 7 aprile 2011 Senigallia senigallia I lavori in corso in città sono l’occasione per conoscere la storia locale Pagine di storia cancellate C onoscere la storia della propria città, di quelle strade che attraversi quotidianamente, di certi scorci familiari, di quei luoghi a te cari, perché teatro della tua vita, non è solo un’operazione culturale, privilegio di pochi, bensì è un dovere civile, un impegno inalienabile per cittadini responsabili e custodi attenti di quanto la storia ci ha affidato. E’ tanto vero tutto ciò che il nostro Comune ha organizzato una serie di lezioni sulla storia di Senigallia, destinate a tutti gli insegnanti: obiettivo principale è far studiare ai nostri ragazzi la storia locale e venire direttamente a contatto con tracce, documenti, resti del passato. Molto interessante tutto il percorso che vede il coinvolgimento di esperti senigalliesi di storia locale che con passione e competenza trasmettono i loro studi, le loro conoscenze, il loro amore per la storia. In particolare durante l’ultima lezione è stato approfondito lo studio delle mura antiche della città, da quelle quattrocentesche fatte costruire da Sigismondo Malatesta, a quelle pentagonali roveresche del ‘500, per concludere con quelle settecentesche. Dopo la presentazione degli studi e delle immagini d’epoca, la lezione è proseguita lungo le strade del centro sto- rico, alla ricerca dei resti delle mura, partendo da viale Leopardi, passando per la Rocca, attraversando il fiume sino al rione Porto per tornare poi lungo i Portici Ercolani, via Pisacane e infine sul viale Leopardi al Teatro “La Fenice”. Il momento più interessante e coinvolgente è stato quando abbiamo osservato il nuovo panorama al termine di via Rodi: giunti qui per vedere l’unico punto in cui le mura cinquecentesche sono ancora visibili, sul lato sinistro della chiesa del Porto, ci siamo trovati poco oltre, dinanzi ad una immensa voragine, nel punto in cui si trovava, o meglio, si trova ancora il bastione Porto, con la sua punta rivolta verso nord-est. Qui ora è possibile osservare l’interno delle mura ed i contrafforti, porzioni di mura trasversali che, con la loro funzione di ammorsamento del terreno, costituivano l’insieme del muro fortificato: la vasta area all’epoca era poi ricoperta di terra con basamenti e troniere per i cannoni e zone di avvistamento verso il mare. Ma la sconvolgente realtà è che tale zona, da poco liberata e riportata alla luce, verrà utilizzata per edificare con il rischio di modificare per sempre la leggibilità architettonica del bastione Porto. Nasce spontanea la domanda: il piano particolareggiato poteva essere l’occasione per salvare l’unico bastione rimasto parzialmente visibile? Il progetto autorizzato prevede la valorizzazione e la fruibilità dei particolari del bastione? Da un lato si annunciano piani di riqualificazione del centro storico, dall’altro si rischia di perdere quel poco che resta. Si formano gli insegnanti perché educhino i propri alunni, i cittadini di domani, al rispetto del patrimonio storico e artistico locale: a questo corrisponde un’attenzione effettiva da parte dell’Amministrazione? Ben vengano dunque iniziative di sensibilizzazione alla storia locale partendo proprio dalla scuola, puntando sui giovani, ma i nostri ragazzi si appassioneranno alla storia della propria città, alla riscoperta delle proprie radici, alla valorizzazione del passato nella misura in cui noi adulti, dai semplici cittadini agli amministratori, testimonieremo la cura per tutto ciò che la storia ci ha consegnato. E il primo passo, fondamentale per prendersi cura della propria città, è conoscere i e vigilare con attenzione affinché nessuno, pubblico o privato, possa cancellare pagine fondamentali della nostra storia. Federica Spinozzi L’incontro della Lega Pensionati Cisl, tanti temi trattati Pensionati, tante idee D omenica 27 marzo, nell’ambito della giornata di festa e di socializzazione dei pensionati, è stata organizzata dalla LEGA Pensionati CISL, zona di Senigallia, un incontro sui problemi degli anziani dei Comuni di Ripe, Castelcolonna e Monterado sul tema “quali servizi domiciliari per la non autosufficienza” con una numerosa ed attenta partecipazione dei convenuti. Si è discusso sull’organizzazione dei servizi domiciliari per le persone non au- tosufficienti e della necessità di maggiori risorse per mantenere il disabile nel proprio domicilio, obiettivo prioritario dell’azione sindacali e della Cisl in particolare, aiutando così il disabile e la sua famiglia a sostenere il peso dell’assistenza e delle cure a domicilio. Hanno partecipato al dibattito: Gianni Focanti della Segreteria Pensionati CISL di Ancona, che ha messo in evidenza il problema della disabilità in generale che nella nostra Zona riguarda oltre 2400 persone; inoltre ha fatto il punto sullo stato del “confronto” con la Regione sul tema dei servizi sociali e sanitari nella nostra realtà. I Sindaci dei Comuni di Ripe, Castelcolonna e Monterado, che hanno rapportato tale problema con la loro realtà, hanno evi- denziato l’impegno delle rispettive Amministrazioni comunali nei servizi offerti alla popolazione anziana, con particolare impegno verso i non autosufficienti. Dopo un breve dibattito, è intervenuto il responsabile di Zona CISL, Maurizio Andreolini, che ha collegato il tema del Convegno alla situazione politico-sindacale della Zona, riferita anche alla difficile situazione economico-politica nazionale in atto. Renato Verdenelli, segretario di Lega pensionati Cisl della zona di Senigallia, ha rimarcato il forte impegno della FNP-CISL a dare continuità all’azione sindacale in generale anche promuovendo incontri specifici per interessare e far partecipare più persone possibili ai problemi dei disabili curati nel proprio domicilio (che solo nei tre Comuni sono oltre 160) con l’intento di ottenere maggiori interventi a favore delle famiglie e dei servizi per la domiciliarità. M.B. 5 Al via il Comitato di partecipazione È entrata nel vivo l’attività del Comitato di partecipazione dei cittadini dell’Asur Zona territoriale 4 di Senigallia. Previsto dalla Legge regionale n.13/2003 e successivamente definito dal regolamento n.5/2009, il “Comitato di partecipazione dei cittadini alla tutela della salute”, è, insieme all’ “Assemblea delle associazioni di volontariato, tutela e promozione della salute” , un organismo istituito per favorire la partecipazione attiva dei cittadini alle politiche socio-sanitarie, con il compito di contribuire alla programmazione ed alla pianificazione sociosanitaria territoriale, svolgere attività di verifica e controllo sulla gestione dei servizi sanitari e monitorare le condizioni di accesso e fruibilità degli stessi. Il Comitato dei cittadini dell’Asur Zt4, presieduto da Elena Fiorani dell’Andos Senigallia, è composto da 11 esponenti di associazioni di volontariato operanti nell’ambito sanitario e dei diritti del malato presenti nel territorio della Zt4 (Ala, Andos, Auser, Anteas, Anf, Atd, Tribunale del malato, Omphalos, Cav, Avis e Avis pubblica assistenza di Corinaldo) e da 8 membri dell’Asur Zt4. Dal maggio 2010, quando si è formalmente insedia- to, le associazioni hanno lavorato prevalentemente per conoscere e raccogliere segnalazioni su criticità, mancanze o aspetti da migliorare nelle strutture sanitarie del territorio, stilando un vero e proprio elenco di questioni di cui farsi portavoci in seno al Comitato. “Questo elenco di quesiti su cui ci siamo confrontati – commenta la presidente del Comitato Elena Fiorani – ha segnato l’inizio di un vero e proprio percorso di collaborazione tra associazioni di volontariato e zona 4 dell’Asur. In questo senso, il Comitato è uno strumento molto importante, attraverso il quale il volontariato può farsi portavoce delle istanze dei cittadini, ma anche essere interlocutore primario delle strutture sanitarie, informando il territorio su novità e cambiamenti in corso”. Le segnalazioni, che vanno dalle spese di trasporto dei pazienti ricoverati in Rsa alla necessità di migliorare la comunicazione tra operatori e cittadini alla mancanza di alcune figure professionali specialistiche, sono state sottoposte ai rappresentanti dell’Asur Zt4 che le hanno raccolte impegnandosi a individuare possibili soluzioni e proposte di miglioramento. Monica Cerioni Con la bella stagione, più di una proposta per passeggiare Escursioni vicine F inalmente stanno arrivando le belle giornate e come ogni anno pubblichiamo il programma escursioni primavera estate 2011 del Gruppo società e ambiente. Il tema principale di quest’anno è il contatto diretto con la popolazione dell’Aquila, che il prossimo 5 Aprile ha raggiunto 2 anni dal terremoto che ha portato distruzione e lutti nella città e paesi limitrofi. Il Gruppo Società e ambiente è in contatto con rappresentanti del Comitato 3.32 che ospiteremo il giorno 30 Aprile nella nostra città per fare il punto sulla situazione attuale in cui si trova la città dell’Aquila. Sarà l’occasione di avere uno scambio di idee con chi vive la realtà quotidiana della ricostruzione e chi è partito da Senigallia subito dopo il terremoto per portare il suo aiuto. Il 15 Maggio ricambieremo la visita, e ci recheremo in pullman nella città dell’Aquila per trascorrere una giornata insieme ma anche per visitare zone di interesse ambientale come L’altopiano di Navelli e Calascio con la sua famosa rocca che ha resistito alla forza del terremoto. Passando all’aspetto naturalistico e floristico abbiamo pensato di visitare due località della nostra regione diverse tra loro: Monte Castel Santa Maria – Monte Tre Pizzi dove andremo nel massimo della fioritura e il Parco Naturale Sasso Simone e Simoncello dove faremo una bella passeggiata nel verde della cerreta o faggeta. Di cose da fare non ne mancano e vi invitiamo a partecipare alle varie iniziative. Alleghiamo il programma completo rimandando alle notizie dettagliate che saranno rese note volta per volta. Gruppo Società e Ambiente Senigallia 6 7 aprile 2011 chiesa Appunti di vita ecclesiale diocesi Sabato 9 aprile 2011 la S. Messa della riapertura Riapre “San Silvestro” D opo oltre un anno di comples- do l’attuale elegante classica fisionosi interventi di restauro ed una mia. Lavori importanti, eseguiti von chiusura che si protraeva dal ter- maestria dalla ditta ‘Sereni’, guidati remoto Marche-Umbria del 1997, da un pool di progettisti, e che hantorna ai fedeli la Chiesa di San Sil- no coinvolto anche parte dei locali vestro di Senigallia. La bella par- di ministero pastorale posti presso rocchiale, posta in una delle località il complesso parrocchiale, con spazi più panoramiche dei dintorni della per il catechismo, le riunioni, l’assospiaggia di velluto, sarà ufficialmen- ciazionismo per tutta la zona di San te riaperta sabato prossimo 9 aprile Silvestro che avrà nella Parrocchia alle ore 17 con una solenne liturgia e negli spazi attigui un importante presieduta dal Vescovo Giuseppe punto di riferimento religioso, soOrlandoni e concelebrata dal Par- ciale e culturale. L’intervento ha viroco don Domenico Pasquini. “Ab- sto la partecipazione della Regione biamo lavorato intensamente come Marche, con i fondi del terremoto, comunità – ha voluto sottolineare nonché della Conferenza Episcopadon Domenico – e voglio ringrazia- le Italiana grazie ai finanziamenti re tutti quelli che ci hanno dato e ci “otto per mille”, della Diocesi e del daranno una mano per l’obiettivo: Comune: non manca, ovviamente, poter nuovamente vivere insieme l’importante esborso della Parrocl’esperienza di Chiesa anche all’in- chia che conta molto sulla solidaterno della Parrocchiale è davvero rietà di tutti. “Il Vescovo sarà fra noi importante”. Prende vita così un – riprende don Domenico – per la edificio che, seppur risalente al XVI dedicazione della parrocchiale, alsecolo, è stato ampiamente rivisitato l’interno della quale abbiamo pure nel corso dell’Ottocento, acquistan- curato l’adeguamento liturgico per renderla più consona ai dettami del Concilio Vaticano II. Sono stati condotti anche restauri alla preziosa pala d’altare raffigurante “San Silvestro”, mentre resta ancora da intervenire su altre opere presenti nella navata”. Ecco dunque la grande festa corale di sabato pomeriggio, che proseguirà poi l’indomani mattina con il sacramento della Cresima, impartito ai ragazzi ed alle ragazze della Parrocchia. Alessandro Berluti chiesa Venticinque anni di passeggiate, vita comunitaria ed amicizia L’avventura dei campi famiglie IN DIRETTA su RADIO DUOMO SENIGALLIA INBLU - 95.200 I ARREDI SACRI a SENIGALLIA Via Andrea Costa 31 - 07160597 - propone la tunica di Prima Comunione a € 58 in omaggio croce e cordoncino Arredi Sacri è disponibile a incontrare i genitori in parrochia per ordinativi superiori a 10 tuniche. Il negozio Arredi Sacri è aperto tutti i giorni ore 9.00 - 12.30 ore 16.00 -19.30 campi-famiglia organizzati dalla parrocchia del Duomo compiono 25 anni. Cos’è un campo-famiglie? Un campo-famiglie è difficile da raccontare, non per quello che si fa, ma per quello che ti lascia dentro. Per comprenderlo in pieno bisogna viverlo. Da venti anni a questa parte la nostra famiglia partecipa ai campifamiglia organizzati dalla parrocchia del Duomo, anche se poi la vita ci ha portato ad entrare in un’altra comunità parrocchiale. Fu la curiosità a spingerci la prima volta. Quando le nostre figlie più grandi tornavano dai loro campi-scuola, c’era tanta gioia in loro; quando scendevano dal pullman, magari dopo 7/8 ore di viaggio, si fermavano a lungo in piazza del Duomo, a cantare, ridere, scherzare con i loro coetanei. Forse fino a dieci giorni prima erano degli sconosciuti, ma al ritorno erano diventati un gruppo. Cosa li univa? Cosa aveva spinto le nostre due ragazze verso questa esperienza? Così provammo anche noi, e capimmo che non era un cosa, ma un Chi, un chi che volutamente scriviamo con la C maiuscola. Per noi, la N partecipazione ai campi-famiglia è stata (e spero continuerà ad esserlo) un piccolo ma anche grande modo di fare esperienza di Chiesa, un incontro con Cristo insieme e attraverso tanti fratelli. Ricordiamo con grande piacere i primi campi, quando eravamo in autogestione. Divisi in gruppi facevamo a turno tutto da soli: chi organizzava la liturgia con la guida del sacerdote, chi cucinava, chi pensava alle pulizie, chi alla tavola. Forse era un po’ faticoso, ma era una fatica gioiosa; lavorare insieme, mentre si parlava dei figli o del lavoro, ci ha permesso di vivere in comunione e ha fatto nascere tante autentiche amicizie. Poi il tempo è passato, la nostra età è cresciuta e… fine dell’autogestione! Ma non per questo son finite le amicizie , la vita in comune, il fare tutto “insieme”. Insieme è rimasta la nostra parola d’ordine, insieme si partecipa alla Santa Messa, agli incontri di formazione, alla recita delle Lodi e di Compieta. Insieme si va in passeggiata, insieme si mangia, ogni volta ad un tavolo diverso per stare un po’ con tutti. I primi anni si era in tanti, c’erano tanti figli di ogni età, poi con il tempo i figli sono cresciuti ed hanno preso la loro strada. Alcuni sono tornati dopo alcuni anni con lo sposo o la sposa ed i figli, così abbiamo avuto con noi famiglie di nonni, genitori e figli. I ragazzi partecipavano alle loro attività, sempre collegate con el realizzare il libro e il cd foto con la storia di 25 anni di campi famiglie son partito dai numeri e ho calcolato che in questi anni abbiamo passato da 7 giorni, chi ha partecipato 1 sola volta, a 207 giorni chi come me è stato sempre presente (quasi 7 mesi) in montagna insieme ad altre 350 persone diverse, di età diverse: da 4 mesi e mezzo fino a oltre 80 anni. Sommando i partecipanti di ogni anno si raggiungono le 1300 presenze per un totale di 10.700 giorni. Oltre ai numeri è bello ricordare che addirittura quattro generazioni di una stessa famiglia sono state presenti ai campi nel susseguirsi degli anni Come e perché i campi famiglie? In un borgo della parrocchia del Duomo un gruppetto di famiglie si incontrava settimanalmente, tanti begli incontri, ma alla fine dell’incontro si doveva partire, ritornare ognuno nelle proprie case, mancava qualcosa. Allora con Don Giuseppe, la nostra guida, decidemmo di provare a vivere una settimana insieme, fare delle “ferie diverse”: vedere insieme dei bei luoghi, vivere insieme e confrontarsi su temi personali e comunitari. Già delle “Ferie”, poiché in quegli anni non era poi tanto comune andare in ferie, molti non se lo po- le nostre, spesso preparavano per noi adulti giochi, scherzi e scenette, spesso eravamo noi adulti a prepararli per loro. Quanti bei ricordi! Di tutto ciò sentiamo il bisogno di dire tanti grazie. Grazie a Nello Casavecchia, indefesso organizzatore di tutti i campi. Grazie a monsignor Giuseppe Orlandoni, che è venuto più volte a trovarci, suscitando stupore nelle persone del luogo dove, per l’ampiezza della diocesi, l’incontro con il proprio vescovo è un evento. Grazie a don Giuseppe, don Gesualdo, don Paolo, don Giancarlo che ci hanno guidato ognuno con la propria sensibilità. Grazie alle 350 persone che negli anni hanno condiviso questa esperienza. Ed infine i due grazie più importanti. Grazie agli amici Anna, Anna M., Armando, Giancarla, Luciano, Mariella, Nando, Sandro, Teresa, Valdemaro, che ci hanno lasciato e attendono tutti noi in un altro campo-famiglie, un campo famiglie con l’Eterno. Grazie a Nostro Signore per aver concesso a tutti noi di vivere questa esperienza. Annalisa e Vittorio tevano permettere, quindi quei giorni in cui si andava via da casa per la maggior parte delle persone erano le uniche ferie annuali. Fu così che nel 1985 abbiamo fatto la prima esperienza di campo-famiglie a Colfano (Mc) e tutti entusiasti da allora si iniziò Non solo ferie, naturalmente. I campi dovevano essere un’esperienza che ci attrezzava maggiormente “a dare ragione della speranza che è in noi”: questo il senso primo ed ultimo dei campi-famiglie, poiché le persone dovevano sperimentare anche così se il proprio modo di essere era secondo la Speranza cristiana. Nei campo famiglie si privilegia l’altro, l’altro è più importante di me, ma non è così anche in famiglia? Certo, rinunciare ai miei orari, ai miei comodi è difficile e diventa impossibile se l’altro non è più importante di me. Venticinque Campi-famiglie; quanta strada hanno percorso le nostre anime, quanti ricordi, quante speranze, quanti amici. Finché abbiamo dei ricordi, il passato dura. Finché abbiamo delle speranze, il futuro ci attende. Finché abbiamo degli amici,il presente vale la pena di essere vissuto. Nello Casavecchia 7 aprile 2011 chiesa idee da condividere diocesi Idee dall’assemblea sinodale dello scorso 3 aprile, a Senigallia Una Chiesa fedele al Vangelo C risto è venuto veramente per salvare tutti? Da questa domanda provocatoria è partita la relazione di don Giorgio Mazzanti all’assemblea sinodale di domenica 3 aprile. Come si fa a dire che Cristo è il Salvatore di tutti? Gesù vuole incontrare in modo personale le persone e anche dopo la risurrezione non fa scene plateali e non obbliga nessuno a convertirsi. Allora forse questo atteggiamento così strano indica proprio un metodo che ha qualcosa da dire anche a noi oggi. A Cristo preme stabilire e vivere relazioni vere e stabili, tali che la persona raggiunta da lui possa raggiungere la pienezza propria personale, portando ciascuno alla piena statura di se stesso. Gesù avvicina le persone con una grande libertà tanto che le persone sono libere di rinnegarlo, ma nemmeno il rinnegamento porta Dio ad allontanare le persone. Possiamo dire che Cristo senza i dodici non si concepisce, poiché si muove sempre all’interno di questa comunione che ha creato, per cui gli apostoli sono parte di Cristo, non a livello organizzativo ma a livello unitivo e le persone entrano nella dimensione più intima di Gesù stesso. Durante la nar- razione dell’ultima cena si vede bene che tipo di rapporto Gesù intende vivere con i suoi, si capisce la ragione di questa sua scelta e Cristo svela il “da dove” questa sua scelta: il suo legame trinitario. Nella Trinità la distinzione delle persone permette l’unione e l’unione esalta la distinzione. Così che la comunione è un’esperienza e non può essere un concetto astratto. Nella Trinità Dio si comunica: nel momento in cui si dice, si dà, nel momento cui si dà, dice se stesso. Questo mistero di comunione trinitario Cristo chiede di viverlo ai suoi come un amore dato, accolto e ricambiato: senza questo dinamismo non c’è comunione, non c’è chiesa. Cosa vuol dire tutto questo per noi oggi? Che dentro la comunità non si possono che vivere rapporti veri, personali non programmatici; al primo piano c’è sempre la verità di un rapporto. Ognuno di noi è indispensabile, perché Cristo ci ha voluto così - basti pensare al corpo mistico di Cristoognuno di noi è unico e allora bisogna giocarsi la vita fino in fondo, perché altrimenti priviamo gli altri di qualcosa. Una Chiesa che vive queste relazioni non invecchia mai, ma diventa sempre più giovane. La conseguenza è che ognuno di noi esplichi i propri talenti, ma non per marcare il nostro territorio, non per ostentare se stessi, ma essere ostensorio di Lui e questo dona una grande libertà. La comunione è poi cattolica, cioè va fatto con la totalità di se stessi e con tutto il mondo. Solo se viviamo la totalità dei rapporti viviamo la comunione, altrimenti dividiamo. Una comunione da vivere è tra preti, sposati, consacrati, laici non per strategia, ma per fedeltà al mistero, perché siamo tutti partecipi dello stesso autentico mistero. La comunione non è infine una socialità indeterminata dove non esistono relazioni ma solo contatti. Non è una massa anonima. Non è uniformità: c’è certo una gerarchia, ma una gerarchia dell’amore. Tanti stimoli – nei prossimi giorni la relazione sarà disponibile in file audio sul sito del sinodo (www.sinodo.diocesisenigallia.it) – che aiuteranno i sinodali a elaborare il documento per la assemblea di giugno dove si raccoglieranno i frutti di quest’anno dedicato alla Chiesa-comunione. don Paolo Gasperini Verso la beatificazione di Giovanni Paolo II L a veglia mariana di preghiera il 30 aprile al Circo Massimo, la Messa di beatificazione il 1° maggio in piazza S. Pietro, la Messa di ringraziamento presieduta il 2 maggio dal card. Bertone, nello stesso luogo. Questi i tre “momenti” che la diocesi di Roma si appresta a vivere, “in collegamento con il mondo”, per salutare l’iscrizione di papa Giovanni Paolo II nell’albo dei beati. A ricordarlo è stato il card. Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma, nella conferenza stampa svoltasi oggi in sala stampa vaticana. “Giovanni Paolo II ha sentito tutto il mondo come il suo spazio di vita e di missione”, ha detto il cardinale, definendo la prossima cerimonia di beatificazione “un forte messaggio soprattutto spirituale, alla Chiesa e al mondo”. La prima parte della veglia del 30, in particolare, sarà una “celebrazione della memoria, con le parole e i gesti i Giovanni Paolo II”: animata dal coro della diocesi di Roma e dall’Orchestra del Conservatorio di Santa Cecilia, diretti da mons. Marco Frisina, prevede testimonianze e brevi filmati sui momenti più significati del pontificato di Giovanni Paolo II. La seconda parte della veglia sarà invece la celebrazione dei Misteri Luminosi del Rosario in collegamento via satellite con 5 santuari mariani sparsi nel mondo, visitati da Giovanni Paolo II, da Cracovia a Fatima. Ognuno dei Misteri del Rosario sarà legato a un’intenzione di preghiera, cara a Giovanni Paolo II. Le attese dei cristiani dopo la primavera araba D opo la primavera araba le minoranze cristiane del Medio Oriente nutrono oggi fortissime attese”. Si attendono di “essere pienamente riconosciuti come cittadini, con gli stessi diritti di tutti”. A parlare è padre Pierbattista Pizzaballa, custode di Terra Santa, intervenendo al convegno internazionale del Centro italiano per la pace in Medio Oriente (Cipmo) in corso a Torino su “Minoranze etniche e religiose nel Mediterraneo”. “A parte gli emirati Arabi – ha detto Pizzaballa -, c’è in tutti i paesi del Medio Oriente, dall’Egitto alla Giordania, alla Palestina alla Siria la libertà di culto, nel senso che ai cristiani non è impedito di praticare la loro fede cristiana. Non c’è però sempre libertà di coscienza”. Il custode di Terra Santa ha ricordato come “una delle richieste più forti che è venuta dal Sinodo per il Medio Oriente lo scorso mese di ottobre, è stata quella di una piena cittadinanza dei cristiani”. I vescovi del Medio Oriente rivolgendosi ai governi e ai responsabili politici dei loro Paesi avevano sottolineato nel documento finale del Sinodo “l’importanza dell’uguaglianza tra i cittadini”. I cristiani sono cittadini “originali e autentici, leali alla loro patria e fedeli a tutti i loro doveri nazionali. È naturale che essi possano godere di tutti i diritti di cittadinanza, di libertà di coscienza e di culto, di libertà nel campo dell’insegnamento e dell’educazione e nell’uso dei mezzi di comunicazione”. 7 in agenda LA SETTIMANA DEL VESCOVO Giovedì 7 aprile Ore 9.45: Incontro Sacerdoti giovani Ore 21.00: Scuola San Vincenzo al Gabbiano Sabato 9 aprile Ore 17.00: Inaugurazione Chiesa restaurata di S.Silvestro Domenica 10 aprile Ore 10.00: S.Messa per 25° Campo famiglie in Cattedrale Ore 11.30: S.Cresima a S.Silvestro Ore 17.30: Riapertura Cattedrale a Recanati Lunedì 11 aprile Ore 10.00: Vicari foranei ed episcopali Martedì 12 aprile Ore 9.30: Riunione della Migrantes regionale a Loreto Mercoledì 13 aprile Ore 18.00: S. Messa per l’Avulss in Cattedrale Giovedì 14 aprile Ore 21.00: Incontro su S.Maria Goretti a Corinaldo Venerdì 15 aprile Ore 10.30: Presentazione libro della BCC a Corinaldo Domenica 17 aprile Ore 9.00: S.Cresima a Piticchio Ore 11.00: S.Cresima a Barbara Ore 17.00: Festa della Famiglia e dei Giovani (GMG) Dal Consiglio Cei: immigrazione, educazione “L’emergenza di questi giorni esige uno sforzo da parte di tutti per sentire l’appello che giunge da persone che rischiano la vita nei loro Paesi. Così, come Chiesa italiana, attraverso le diocesi e le strutture della Caritas, abbiamo individuato 2.500 posti disponibili per accogliere altrettanti immigrati in 93 diocesi italiane”. Lo ha detto il 1° aprile, a Roma, il segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata, nella conferenza stampa di presentazione del comunicato finale del Consiglio episcopale permanente (28-30 marzo). “Duecento posti sono presso la Casa di Fraternità in diocesi di Agrigento. Gli altri in diverse parti d’Italia. Ciò come stimolo perché si assuma una volontà operosa e uno sforzo ulteriore per venire incontro alle esigenze dei tanti che chiedono aiuto”. Mons. Crociata ha poi sottolineato che “questo aiuto va offerto, benché siamo in uno stato di crisi, per risolvere problemi di sopravvivenza immediata. Diverso è, invece, il discorso in prospettiva, dove il sostegno ai problemi della immigrazione che ci si può attendere dai Paesi dell’Africa del Nord deve essere affrontato con una prospettiva sovrannazionale”. “Diverso ancora – ha aggiunto – è il discorso sulla cittadinanza per quanti tra gli immigrati sono nel nostro Paese da molti anni”. L’assemblea generale di maggio. Il tema di “un’educazione che sa entrare, con la forza della speranza cristiana, in tutti gli ambiti dell’esperienza umana”, informa il comunicato finale del Consiglio permanente Cei, sarà “al centro della prossima Assemblea generale, prevista a Roma dal 23 al 27 maggio 2011, chiamata a orientare l’attuazione del documento programmatico per il decennio ‘Educare alla vita buona del Vangelo’, perché ispiri le linee pastorali di ciascuna diocesi”. Alle Saline un concerto del World’s light Jesus Domenica 10 Aprile, al Centro Sociale ‘Saline’ di Senigallia concerto del complesso musicale corale “World’s Light Jesus’ Angels” delle Comunità Carismatiche Modenesi Programma: Ore 14,30 - Presentazione delle Comunità e dell’Ass. Teilhard De Chardin 15,15 - Concerto di Canti religiosi dei World’s Light 16,30 - Recitazione da “Il Settimo Sigillo” 17,00 - Conferenza: “Il Dialogo Interreligioso” 17,30 - Canti di Lode con la Corale Jesus’ Angels e Intercessione per i sofferenti. E’ uniziativa di Comunione nel Rinnovamento Carismatico. Gli aiuti alla Costa d’Avorio Un primo stanziamento di 20 mila euro è la risposta di Caritas Italiana all’appello che viene dalla Costa d’Avorio, dove da tempo la situazione è incandescente a seguito del conflitto tra il presidente uscente laurent Gbagbo e quello neo-eletto Alassane Ouattara. Mercoledì il Papa ha parlato all’udienza della grave situazione nel paese africano, auspicando “il ripristino del rispetto e della convivenza pacifica”. Ha anche annunciato di avere deciso di inviare il card. Peter Kodwo Turkson, presidente del Pontificio Consiglio “Giustizia e Pace”, per “promuovere la riconciliazione e la pace”. Nei giorni scorsi è stato rapito e fortunatamente subito rilasciato il direttore della Caritas diocesana di Abidjan, p. Richard Kissi, mentre un altro religioso, abbé Norbert Abekan, è stato gravemente ferito mentre rientrava in parrocchia. Dalle elezioni del 28 novembre scorso la situazione interna è divenuta ingovernabile e si calcolano 400 mila sfollati. Caritas Internationalis ha così lanciato un appello per aiuti alimentari, medicine e interventi umanitari, considerato anche l’embargo che limita gli aiuti che riescono a giungere nel paese. 7 aprile 2011 il paginone 7 aprile 2011 il paginone domenica 10 aprile 2011 nelle parrocchie della diocesi di Senigallia Giornata della Carità Il Fondo di Solidarietà L a Diocesi di Senigallia ha avviato il fondo di solidarietà promosso nel 2009 ed affidato la gestione alla Fondazione Caritas Senigallia. La fondazione Caritas Senigallia ONLUS ha promosso in seconda istanza il progetto Social Caritas. Il Fondo di solidarietà ed il progetto Social Caritas sono parte integrante di una azione di rete, collegata con tutte le parrocchie del territorio per dare risposte concrete ai diversi fenomeni in atto nel nostro territorio ed ulteriormente aggravati dalla recente crisi economica e dei suoi effetti ancora in corso. Il fondo di solidarietà è stato attivato per far fronte alle numerose situazioni di povertà mentre il progetto Social Caritas è stato avviato per far si che ci fosse una partecipazione di tutte le comunità e delle persone nel lungo periodo. La Social Caritas quindi è diventata un meccanismo per alimentare questo fondo e far si che ci sia una continuità nel tempo e per poter progettare nel lungo periodo i percorsi di uscita dall’esclusione sociale e dalla marginalità dei casi presi in considerazione. Come fare per sostenerlo (privati e parrocchie) I l progetto Social Caritas nasce per sostenere ed incrementare il Fondo di Solidarietà indetto dalla Diocesi di Senigallia. Il fondo viene costituito per venire incontro alle famiglie in difficoltà presenti nella nostra Diocesi e seguite dal Centro di Ascolto Diocesano Caritas. Ogni parrocchia individua famiglie che si impegnano a versare alla Caritas la somma di almeno € 5,00 (non a persona, ma a famiglia) al mese. I versamenti possono essere fatti Tramite bonifico bancario dove ogni contribuente può versare le 12 quote in un’unica soluzione, oppure fare ver- samenti trimestrali o quadrimestrali, oppure consegnare mensilmente la somma stabilita direttamente al referente parrocchiale, che la girerà poi al Centro Caritas. Ad ogni famiglia che partecipa alla raccolta verrà consegnata una CARD senza nome, ma con una sigla identificativa della parrocchia ed un numero identificativo del nome, che insieme costituiscono il numero di card e il codice del versante. Trimestralmente verrà fatto pervenire ad ogni parrocchia un resoconto dettagliato dell’uso delle somme ricevute, questo al fine di dare conoscenza della destinazione dei fondi e al tempo stesso rendere visibile al pubblico l’importante funzione sociale che svolge la Caritas Diocesana. Sarà anche occasione per aggiornare la parrocchia su quanti hanno aderito al progetto stesso. Anche i privati possono sostenere il progetto versando il loro contributo presso gli uffici della Fondazione Caritas Senigallia. I versamenti per parrocchia e privati possono essere effettuati nei seguenti modi: con offerta direttamente presso gli uffici della Fondazione Caritas Senigallia Onlus, Lun – Sab dalle 09.30 alle 12.30, piazza Garibaldi, 3 Fondazione Caritas Onlus Conto corrente Bancario presso Baca Popolare Etica Codice IBAN: IT 93 V 05018 12100 000000127245 Fondazione Caritas Onlus Conto corrente Postale n.95690327 pagina a cura di Laura Mandolini don Aldo Piergiovanni - direttore Caritas di Senigallia che fanno davvero fatica ad andare avanti e arrivare a fine mese. Quindi tutte le offerte raccolte nelle celebrazioni eucaristiche in tutte le chiese della Diocesi di Senigallia domenica 10 aprile saranno interamente destinate a questo scopo. C’è una ricaduta – se sì, come si può misurare – di solidarietà e di crescita di sensibilità nel nostro territorio grazie all’iniziativa del Fondo diocesano di Solidarietà? C’è stata una bella e corale risposta delle famiglie e dei presbiteri alle necessità delle persone e delle famiglie. Basta vedere il diffondersi della iniziativa della “Social caritas” o della decima dei sacerdoti. Il Fondo e le iniziative collegate per la sua diffusione e conoscenza (Social Caritas, Incontro con Mons. D’Ercole…) è stato ed è una formidabile occasione di sensibilizzazione e di crescita nella solidarietà oltre che una puntuale e concreta risposta ai bisogni reali ed essenziali di molte persone e famiglie. Non più microprogetti da sostenere, ma un’attenzione particolare al ‘Fondo Diocesano di Solidarietà’: siamo diventati più provinciali o è la realtà contemporanea ad imporre questa scelta? Fino a due anni fa in quaresima venivano proposti dei microprogetti locali (es. raccolta di generi alimentari di prima necessità a favore del Centro di solidarietà) e/o internazionali (es. progetto Montequemado in Argentina o Sao Luis in Brasile). Oggi, senza limitare le parrocchie o le comunità che desiderano continuare tali progetti, riteniamo sia necessario convogliare le risorse nel Fondo diocesano di Solidarietà istituito del Vescovo Giuseppe a favore delle famiglie colpite dalla crisi con relativa perdita del lavoro e del reddito necessario. E’ una scelta che si impone dalla vastità e dal perdurare della crisi e dalla necessità di dare risposte concrete alle famiglie o persone Giovanni Bomprezzi - vicedirettore Caritas di Senigallia www.caritassenigallia.it Tradizionalmente dalla costituzione della Caritas diocesana nel 1973 e ufficialmente dal 1983 (Cfr. pag. 211 del Sinodo Diocesano celebrato nella Cattedrale Basilica di Senigallia il 27 - 28 - 29 dicembre 1983) la quinta domenica di quaresima la Diocesi di Senigallia celebra la giornata diocesana della carità con raccolta di offerte per le necessità locali e la gestione delle opere segno gestite direttamente dalla Caritas Diocesana. E’ principalmente una giornata di sensibilizzazione delle comunità cristiane e di tutti i cristiani al senso vero della carità verso le persone in situazione di bisogno. Spetta alla Caritas promuovere questa giornata perché compito primario di questo organismo pastorale è quello prevalentemente pedagogico, cioè di stimolo ed educazione alla testimonianza della carità del singolo cristiano e dell’intera comunità cristiana. Quali sono le fragilità maggiormente presenti, oggi? Rispondere a questa domanda non è semplice e, soprattutto, solo questa necessiterebbe di un esclusivo approfondimento. Ma per non entrare troppo nei tecnicismi, mi limiterei a dire che nel nostro territorio il fenomeno della povertà è aumentato notevolmente. E’ sempre più trasversale ed ha colpito intere famiglie che, fino a pochi mesi, vivevano in una situazione accettabile. Ovviamente, questa tendenza ha aggravato la situazione di tutte quelle persone che già avevano difficoltà. Molto spesso la nostra zona veniva definita come “la piccola provincia attiva”, per sottolinearne l’immunità alle cicliche crisi economiche. Questa volta l’onda ha travolto anche la nostra realtà. Ogni giorno registriamo la richiesta di un lavoro, di un reddito, per poter far fronte alle spese quotidiane. È proprio questo il fenomeno che mi fa dire che le povertà sono in crescita ed hanno assunto un “volto” nuovo e drammatico. In passato i nostri Centri di Ascolto ospitavano molti immigrati in cerca di sistemazione e lavoro. Spesso erano persone arrivate da poco nella nostra zona. Certo, capitava pure di registrare la richiesta di alcuni nostri concittadini per il pagamento di una bolletta, di una rata di affitto, ecc. Ora nelle nostre sale d’attesa sono molti gli “originari del posto” che chiedono, supplicano, un lavoro. La richiesta è cambiata notevolmente. Chiedono un lavoro, vogliono riacquistare la dignità di persona, di capofamiglia, vogliono far fronte alle loro spese senza intermediari caritatevoli. Il 2011 è l’anno europeo del volontariato: come è interpellata la Caritas di Senigallia da questo appuntamento? Ettore Fusaro, resp. formazione Caritas Senigallia Gli anni celebrativi hanno il merito di stimolare una riflessione. Poi, naturalmente, spetta alle singole realtà approfittarne al meglio. Se si parla di volontariato, la Caritas è immediatamente interpellata dal tema visto che è proprio il volontariato il motore del suo agire. Abbiamo messo in moto alcune iniziative, di cui parleremo in seguito, riguardanti soprattutto la promozione ‘culturale’ del volontariato. Perché pensiamo che sia più che mai necessaria una riflessione seria, anche nelle nostre parrocchie, su cos’è il volontariato. C’è una carta di identità del volontariato più che mai necessaria: 1. fare qualcosa per gli altri. 2. fare qualcosa per chi è nel bisogno e in necessità. 3. Farlo in forma associata, insieme ad altri. 4. Farlo in forma totalmente e assolutamente gratuita. Può sembrare una banalità, ma va recuperato il senso autentico dell’agire per la propria comunità, il proprio territorio. E recuperare questa genuina declinazione del ‘fare’ ci fa essere più liberi e capaci di vedere lontano. Il tempo di Giovanna S ono tanti anni che dedico un po’ di tempo alla Caritas di Senigallia. Mi piace pensare a questa opportunità come ad una finestra aperta sul mondo. Vengo a contatto con realtà di povertà, anche se non tanto visibili nella nostra città, che esistono eccome. Essere volontaria mi mette in contatto con tante persone diventate poi amiche e quel poco tempo che riesco a dare viene ricompensato dalla ricchezza delle persone che incontro. Amicizie belle e nuove che mi aiutano a vivere meglio ogni giornata, più attenta agli altri. Essere volontari Caritas è un’occasione per poter dare ciò che si è, semplicemente. Sono tanti i giovani che ci danno una mano e vorrei che tanti altri capissero quanto è bella un’esperienza di questo tipo. ‘Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date’, questa la base di ogni servizio. sentirsi a casa Centro di solidarietà E’ la struttura ‘storica’ della Caritas di Senigallia. Vi trovano sede il Centro d’ascolto, la mensa, il servizio doccia ed indumenti, l’ambulatorio, ecc. Oggi ospita 22 utenti in accoglienza prolungata; a questi vanno aggiunti 6/8 utenti presenti in pronta accoglienza ogni sera. Casa ‘San Benedetto’ Struttura di accoglienza per ragazze madri. Attualmente ci vivono 12 persone, 4 mamme e 8 bambini. Casa Stella Struttura di accoglienza per nuclei familiari in emergenza abitativa. Oggi gli appartamentini sono abitati da 9 famiglie per un totale di 36 persone, di questi 19 sono minorenni), ed un adulto singolo. storia di Paola dove vanno i soldi del ‘Fondo’? Cosa significa mettere ogni anno al centro dell’attenzione delle parrocchie la Carità? E perché spetta alla Caritas farlo? Q uando ho deciso di mettere al mondo mio figlio mi sono trovata in una situazione di grave difficoltà, completamente sola e con il padre che non lo avrebbe mai accolto. Mi sono decisa a tenerlo, comunque. Quando sono andata in ospedale per abortire, sono tornata indietro e ho deciso di far crescere in me questa vita. Sono andata avanti per la mia strada, nonostante le minacce del padre, perché era giusto così. Forse l’ho fatto per ‘egoismo’, il bambino era la mia ancora di salvezza. Mio figlio mi ha insegnato tante cose. Il bambino è nato prematuro, è stato operato a tre mesi, l’amniocentesi non era andata bene e poteva presentare gravi malformazioni. Sono andata avanti di nuovo, convinta che il mio piccolo sarebbe stato sano, anche se i rischi della malformazione erano molto alti. Sono entrata in ospedale, aiutata da tutti, specialmente dagli assistenti sociali senigalliesi. Il bimbo è nato, ma avevo casa. Vado per un periodo in Nord Italia dalla sorella di mia madre, poi torno a Senigallia, aiutata dal Comune, trovo lavoro e mi rimetto in carreggiata. Ho chiesto aiuto ai servizi sociali e alla Caritas, perché nel frattempo ho perso il lavoro. Da qui è nata una vera e propria catena di solidarietà: don Paolo, la Caritas diocesana, le assistenti sociali, le famiglie di supporto e la Fondazione ‘Rossi’, ognuno mi ha sostenuta, non mi ha fatto sentire sola. In pochi hanno il coraggio di chiedere aiuto, perché si vergognano di dire quello che sono stati e la condizione in cui si trovano. Io non mi vergogno, ho fatto la mia strada: non vado a rubare, chiedo aiuto in questo momento di difficoltà, tutti i lavori che mi sono stati proposti li ho accettati, nonostante le cure del bambino mi impegnino molto. Vedo il mio futuro bello, normale, questo me lo sono imposto. Vorrei che mio figlio capisca quanti sforzi sono stati fatti per la sua dignità. Non dovrà vergognarsi mai della sua storia, dovrà essere fiero della sua vita e riconoscente dell’essere stato aiutato da tante persone che, nonostante abbia tre anni, conosce bene e chiama per nome. In questa realtà ho trovato tanto aiuto ed accoglienza dignitosa. Dovessi vincere alla lotteria, farei davvero qualcosa per gli altri, così come gli altri hanno fatto per me, mi hanno fatto cresecere tanto. Come viene finaziato il Fondo? DESCRIZIONE ENTRATE Mar - Dic 2009 Gen - Giu 2010 Lug - Dic 2010 TOTALE VESCOVO € 36.230,00 PARROCCHIE € 19.191,71 PARROCI - VESCOVI EMERITI € 5.030,00 SACERDOTI € 7.286.41 PRIVATI€ 8.815,00 € 6.423,00 SOCIAL CARITAS € 6.480,00 REGALI € 1.110,00 GIORNATA DELLA CARITA’ ASSOCIAZIONI € 12.837,00 € 10.000,00 € 10.000,00 € 4.816,00 € 24.007,71 € 5.010,94 € 2.823,96 € 10.170,00 € 25.408,00 € 38.475,00 € 39.260,00 € 4.886,30 € 90,00 € 9.010,96 € 4.308,34 € 12.837,00 € 56.230,00 TOTALE € 73.806,20 € 234.968,21 € 76.856,71 € 84.305,30 € 5.030,00 € 7.834,90 € 84.215,00 € 6.086,30 € 13.319,30 10 7 aprile 2011 territorio volontariato A Chiaravalle Daniele è nell’Avulss locale Un giovane per gli altri D aniele ha da poco compiuto 22 Don Giuseppe così gli disse: “Presen- non ti manca niente, per dare, serve anni, mancano 3 mesi alla laurea tati lunedì alle ore 16”. solo un po’ di impegno senza perdere triennale in economia, e da un anno Ed ha cominciato. i tuoi obiettivi e sei più soddisfatto”. è volontario Avulss alla Casa Rosa di “Insegno matematica, geometria, Gli chiediamo del viaggio a Londra, Chiaravalle per il sostegno scolasti- grammatica e ascolto se i bambini il primo viaggio di quelli che ti spaco. Insegna materie a ragazzi “di poco” hanno bisogno di ripetere la lezione lancano la vita. “Londra un po’ mi è più piccoli di lui, quelle materie ma del giorno con il libro sotto. Vi sono servita a capire che sul pianeta terra soprattutto quell’amore che ha appre- ragazzi di nazionalità marocchina, tu- siamo tanti, tutti diversi ma in fondo so in fretta nel corso della sua giovane nisina ma anche italiani.” tutti uguali. Ti rendi conto che 4 ore e intensa esistenza. Un ragazzino di nome Mohammed gli è riduttivo rispetto a tutto il bisogno Un giorno “piccolo principe”, ha pre- si è tanto affezionato. che c’è nel mondo ma se tutti lo facesso l’aereo e di lassù ci ha guardato, ha “Le difficoltà d’ integrazione non sono simo il sistema potrebbe evolvere”. guardato la vita, per trovare la sua dovute alla lingua, la maggior parte di Dal 4 al 7 aprile all’ Università Polistrada. loro,infatti, vive da tanti anni in Italia tecnica delle Marche AIESEC, assoNella valigia “Un posto nel mondo” o vi sono nati. Spesso hanno problemi ciazione studentesca che promuove di Fabio Volo e poco altro. Daniele, familiari, in casa sono abituati a subi- scambi in tutto il mondo, organizza come Lorenzo Cherubini Jovanotti, re violenza. “S.o.S. teniamoci”, una serie di eventi pensa di essere un ragazzo più for- Il compito nostro è anche di instaura- su sviluppo e sostenibilità e Dani ne è tunato della media, così, senza tanti re il dialogo, anche se non mostrano il rappresentante per la facoltà di Ecofronzoli, ha deciso di dedicare 2 o 4 mai il loro dolore. nomia di Ancona. ore la settimana a chi lo è meno. Per quanto riguarda la religione, non Per Daniele il mondo globalizzato è Insegna a bambini che provengono diventano cristiani, restano musul- un mondo con confini geografici reladall’ est Europa e Africa, che lo chia- mani”. tivi, le culture sono integrate mentre mano professore e gli danno del lei, Daniele ha chiara la visione della vita le barriere culturali, sociali, politiche ma per lui sono come fratellini più “Il desiderio di fare qualcosa nasce ed economiche sono solo sbarramenti piccoli. quando ti accorgi che sei fortunato e formali. Come vede Daniele i ragazzi della sua età? Hanno troppo, te ne accorgi a sera, ripercorri la giornata trascorsa e capisci di aver solo ricevuto senza aver dato. Noi la miseria non l’abbiamo mai vissuta, ma siamo poveri a livelli dei sentimenti e questo è molto legato all’opulenza materiale della nostra società. I ragazzi oggi non guardano queste cose, non mi vorrei dissociare dalla media ma la maggior parte fa solo il compitino del giorno”. Il sogno che diventa progetto, invece, ti fa addormentare con la felicità nel cuore dei piccoli grandi campioni nella vita. Giulia Falaschi La Giunta regionale incontra Pesaro Nel nord Marche S ono iniziati da Pesaro gli incontri della giunta regionale con le amministrazioni provinciali. ‘Questo territorio -ha spiegato il presidente Spacca ‘si è sempre distinto per la capacità di innovazione nei processi organizzativi, amministrativi, culturali ed economici. Ed è quindi stimolante trovare punti di convergenza e collaborazione istituzionale sulle strategie di breve ma anche di lungo periodo. Giudico molto positiva il progetto di integrazione dei Piani regionali e provinciali, come Marche 2020 e Pesaro 2020 che dobbiamo cominciare a mettere in sinergia.’ Un incontro dunque all’insegna del confronto costruttivo su tematiche specifiche, non solo sulle priorità del territorio, ma anche sulla programmazione di più ampio respiro . Il presidente della giunta regionale, Gian Mario Spacca ha infatti lanciato due importanti proposte che si inquadrano nella prospettiva di lungo periodo, fondanti per attivare fin da subito progetti strategici per l’intero territorio regionale. ‘Candideremo Urbino come capitale Europea della Cultura nel 2019’, ha detto Spacca. ‘La Regione è consapevole del ruolo fondamentale del capoluogo come asset fondamentale per uno sviluppo che punti sulla cultura e sul turismo. Un programma che si inseri- sce perfettamente anche nel quadro della valorizzazione e del recupero del Centro Italia come realtà ‘cerniera’ tra Nord e Sud e con una sua precisa identità da rilanciare. Non dobbiamo dimenticare, né far dimenticare, che teniamo unita l’Italia e che qui ci sono le capitali del Rinascimento: Firenze e appunto Urbino, che vanno collegate anche sul piano infrastrutturale. Per questo stiamo seguendo con impegno tutte le ipotesi di fattibilità per la realizzazione della Fano-Grosseto. Altrettanto importante dal punto di vista culturale e turistico - ha poi annunciato Spacca - la collaborazione che abbiamo avviato nei giorni scorsi con il Getty Museum per scambi culturali e mostre che rappresentino le Marche della Cultura e dell’accoglienza negli Usa, con un notevole riscontro in termini di valorizzazione del nostro patrimonio culturale sui due filoni che il Museo californiano predilige: archeologico e rinascimentale. Una collaborazione che servirà a stemperare il clima che, sia che si riconosca la proprietà italiana del Lisippo sia al contrario quella del Getty, animerà la fase successiva alla pronuncia del giudice di Pesaro che è stato incaricato dalla Cassazione di emettere la sentenza di ultimo grado, attesa entro breve’. A.D. Fino al prossimo 17 aprile la mostra sul Risorgimento Le Marche e l’Unità S ono stati più di duemila, sino ad oggi, le persone, che hanno visitato la mostra, alla Mole Vanvitelliana di Ancona, su “1815 – 1915. Le Marche, i Marchigiani, il Risorgimento, l’Italia.” L’esposizione, curata dall’Istituto Gramsci Marche, prima di chiudere i suoi battenti il 17 aprile prossimo, ha ospitato e ospiterà una serie di incontri e manifestazioni, sempre legate alle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità italiana, tra le quali quella, tenutasi ieri pomeriggio (2 aprile) e che ha visto la presentazione di un ricco e prezioso catalogo. Il volume di oltre 290 pagine, edito da Affinità Elettive è stato presentato dalle istituzioni che hanno patrocinato l’iniziativa e che hanno voluto così sottolineare, con un documento che resterà nel tempo, l’importanza primaria della memoria come conoscenza storica ma anche come appartenenza a una comunità. Vittoriano Solazzi, Presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, ha voluto, nel suo intervento di apertura, sottolineare l’adesione, da parte del Consiglio regionale, al progetto della mostra che ripercorre cento anni di storia marchigiana. “Ogni pannello – ha detto - .rappresenta una storia dei nostri luoghi e della nostra gente. E’ importante – ha detto – in questa occasione non solo ricordare gli avvenimenti del nostro passato ma anche riflettere sulla deriva culturale del nostro tempo che necessita di un nuovo risorgimento dove l’essere umano sia posto veramente al centro di ogni interesse.” Curatori del catalogo, Nino Lucantoni, che ha progettato tutto il percorso espositivo, Mario Carassai e Mara Mazzoni. Il volume, riporta tutti i duecento e venti pannelli della mostra, preceduti da una serie di interventi di Carlo Latini, Direttore del- l’Istituto Gramsci Marche, Vittoriano Solazzi, Presidente dell’Assemblea legislativa, Fiorello Grammilano, Sindaco di Ancona, Luciano Ruffini, Sindaco di Tolentino, Andrea Nobili, Assessore alla cultura del Comune di Ancona , Carlo Pesaresi, Assessore alla Cultura della Provincia di Ancona, Pietro Marcolini, Assessore regionale alla Cultura e gli interventi storici di Emanuele Nobili, Marco Severini, Francesca Porto, Valentina Baiocco, Roberto Paggetta, Massimo Papini, Nino Lucantoni. Una ricca bibliografia e una scientifica sitografia completano il volume e lo rendono un importante strumento di ricerca storica. V.S. 7 aprile 2011 territorio A Mondolfo rinnovato il direttivo Avulss Al servizio dei malati N uovo organigramma per Avulss Mondolfo, l’associazione da anni operante nella cittadina a servizio delle persone anziane, bisognose ed in stato di disagio. L’assemblea – che ha confermato Marta Sora alla presidenza del sodalizio – ha collaborazione con vari enti – prosegue Marta Sora – cerchiamo di corrispondere nel miglior modo possibile ai tantissimi bisogni: basti pensare che, d’intesa col Comune, quotidianamente contattiamo telefonicamente a casa un nutrito elenco di anziani, ogni giorno volontari si recano alla casa di riposo per la visita agli ospiti, assistenza per visite ed altre pratiche sono fornite da un front-office aperto presso la sede ben cinque mattine a settimana”. Lavoro che andrà certo ad aumentare con l’attivazione dell’ospedale di comunità al Bartolini, e per il quale l’associazione sarà senz’altro in prima linea. “Per l’estate – prosegue la presidentessa – per sensibilizzare l’intero territorio sull’attività dell’Avulss ed anche per favorire un incontro fra le varie generazioni, stiamo già organizzando una mostra fotografica al Bastione di S.Anna; vorrà essere anche modo per raccogliere fondi a favore di vari progetti assistiti dalla nostra associazione”. Sodalizio ovviamente aperto a chiunque voglia aderire. “Per informazioni e modalità di iscrizione – conclude Marta Sora – è possibile rivolgersi presso la sede, anche telefonicamente: tel. 0721.930093”. Alessandro Berluti votato nuovi soci nelle varie cariche; così Piera Sbordoni e Anna Gaggia sono i due vicepresidenti, mentre Luciano Vegliò e Ferdinando Carnaroli ricopriranno il ruolo di animatori culturali. “Ringrazio i soci per la fiducia confermatami – così Marta Sora – ed i collaboratori con cui ho lavorato sino ad oggi con grandi risultati e coloro con i quali mi accingo a percorrere il prossimo triennio, che certo confermerà l’attività sino ad ora svolta”. Un impegno che Avulss Mondolfo porta avanti su più servizi, per i quali sono stati rinnovati i vari coordinatori. Paola Cioffi, Silvana Gresta e Luisa Presente in tutte le regioni d’Italia in 260 Costantini per il servizio indumenti; Elisa- nuclei con oltre 11.000 volontari, l’AVULSS betta Narducci e Giancarlo Paoloni per la – il cui acronimo indica l’Associazione per il casa di riposo; Mirella Caronti e Giuseppe Volontariato nelle Unità Locali dei Servizi Sebastianelli per il servizio “non perdiamo- Socio-Sanitari – svolge servizi negli ospedaci di vista”; Assistente spirituale Don Alde- li e nelle case di riposo , nei dayhospitals e miro Giuliani, Carmen Patrignanelli alla nei poliambulatori, intervento accanto ai segreteria. “In un territorio dai forti biso- malati a domicilio, tra gli handicappati, gni, con una popolazione composta anche tra i familiari di quanti soffrono , anche a da numerosi anziani, gli impegni di Avulss servizio dei nuclei familiari in situazione di sono particolarmente richiesti; grazie alla bisogno o di disagio. Un Sms solidale per aiutare ‘L’Africa chiama’ S ms solidale al 45501 fino al 20 aprile contro la fame in Africa. E’ la campagna nazionale “Lotta alla Fame” promossa dall’associazione “L’Africa chiama” impegnata nel sostegno di bambini in Kenya, Tanzania e Zambia. Con un bambino che muore ogni sei secondi per malnutrizione - sottolinea l’associazione che ha sede a Fano (Pesaro-Urbino) ed è attiva dal 1998 - la fame resta lo scandalo di più vaste proporzioni al mondo. Una situazione inaccettabile, anche se la fame nel mondo sta lentamente arretrando. Per affrontare e contrastare questa situazione drammatica, “L’Africa Chiama” promuove la campagna “Lotta alla fame” con l’obiettivo di raggiungere e salvare oltre 8.000 bambini in Kenya, Tanzania e Zambia, dove il 30% della popolazione è affamata ed è concentrato l’80% dei bambini sottopeso. Il valore della donazione di 2 euro per ogni Sms inviato da cellulari TIM, Vodafone, Wind, 3, CoopVove e per ogni chiamata da rete fissa Telecom Italia e Fastweb. Tra i testimonial della campagna, il capitano del Milan Massimo Ambrosini. Due nuovi docg e la sapiente maestria di Uliassi Vinitaly, si parte dal Verdicchio P arte dal Verdicchio - il vino più premiato d’Italia nel 2010 e il terzo vino bianco più esportato nel mondo - la riscossa delle Marche nel settore del vino di qualità, con la presentazione al Vinitaly di 2 nuove Docg. Il Castelli di Jesi Verdicchio Riserva e Verdicchio di Matelica Riserva sono le due nuove denominazioni di origine controllata e garantita che da giugno affiancheranno le altre produzioni di qualità alla conquista di nuovi mercati, in Italia e all’estero. “Il vino sta diventando uno dei nostri biglietti da visita - ha detto il vice presidente della Regione e assessore all’Agricoltura Paolo Petrini. Oggi le Marche, che gli inglesi chiamano ‘Marcheshire’ e gli americani riconoscono come la ‘nuova Florida’, sono pronte per mostrare la loro qualità anche nella produzione vitivinicola”. Secondo Petrini, la conferma della bontà delle produzioni “arriva dal gradimento del Verdicchio che, con 7,5 milioni di bottiglie destinate all’export su un totale di 15 milioni confezionate, secondo l’Assoenologi rappresenta il terzo vino bianco più esportato nel mondo. Ma anche dai consumi interni dei marchigiani, che superano del 33% la media nazio- nale. E questo nella regione d’Italia dove si vive più a lungo”. A interpretare il gusto asciutto e armonico delle nuove Docg sarà la cucina del bistellato Mauro Uliassi, con un buffet Marche-style in programma giovedì 7 aprile. Il pranzo sarà preceduto dalla presentazione delle Docg da parte di Petrini nell’area della Regione Marche (Padiglione 7). Vittorio Sgarbi presenterà le opere di Franco Matticchio, poi, nella Sala Azzurra del Centrocongressi Europa, la cerimonia di consegna di “Benemerito della vitivinicoltura 2011. Alla 45a edizione di Vinitaly la Regione sarà presente con 118 aziende. I 59 vini marchigiani iscritti al Concorso enologico internazionale del Vinitaly si sono aggiudicati complessivamente 21 Gran Menzioni e una Medaglia di bronzo 11 Anche Arcevia e Barbara nel progetto di Capodarco Solidarietà e impresa H a il nome di ‘Solidarietà & Imprenditorialità’ l’ambizioso progetto fondato sulla semplicità e sulla modestia del dare nonché sul riconoscimento della massima dignità dell’altro, che solo apparentemente riceve e fruisce della generosità di chi dona. La fermana Capodarco è da anni avanguardistico punto di riferimento di quella filosofia, di quella politica ed anche di quella economia in grado di coniugare gli ‘opposti’. Insomma, un’operazione ‘cristiana’ di massimo ed esemplare livello paradigmatico. Nel mondo, la Comunità di Capodarco è nota per la sua infinita capacità di conferire senso alla vita degli handicappati, degli svantaggiati e degli ultimi che sanno diventare primi. E’ motivo di umile orgoglio dunque sentirsi parte di questo gruppo e collaborare alla realizzazione della quotidiana impresa di vivere e ‘sopra-vivere’. Il Nuovo Teatro di Capodarco vede nei ruoli di parti attive anche le delegazioni di Arcevia e Barbara, ampiamente in carovana nella ‘Corsa per la Solidarietà’, la cui presentazione si avvale del primario intervento di monsignor Vinicio Albanesi, presidente comuni- tario capodarchese dall’impensabile capacità di ‘tirare dentro’ le personalità di massimo livello. E’così che il proscenio viene calcato da Diego Della Valle e Andrea Della Valle, che condividono le linee progettuali dei promotori e si complimentano con tutti i volontari. I noti fratelli (della Tod’s ed affini) si spendono in sincera ammirazione nei confronti di Gaetano Gazzoli, Adriano Spinozzi e dei ribattezzati ‘Magnifici’ del pool promotore. icona della marchigianità sobria ed instancabile, affidabile e tenace, semplice ed inventiva, memore e riconoscente. Presenziano gli esponenti della qualificata imprenditoria, che guarda con interesse estremo allo sport migliore e maggiormente formativo. In questi senso brillano di luce propria i giovanissimi della Scuola ‘San Filippo’. La straordinaria umanità dell’evento è testimoniata da Cristina Screpante e Luca Panichi, entrambi ‘dottori’ in carrozzella, ma entrambi instancabili ‘corridori della vita’ che riscuotono e vendono entusiasmo tenace. L’attenzione delle istituzioni è ampiamente espressa: intervengono il sindaco di Fermo, Saturnino Di Ruscio, il prefetto Emilia Zarrilli, il presidente ed il vicepresidente della Provincia, Fabrizio Cesetti e Renzo Offidani, il vicepresidente regionale Paolo Petrini, l’onorevole Remigio Ceroni. I video proiettati rendono appieno la forza della visibilità multimediale e la capacità coinvolgente dello staff: dal Tg1 al Tg5 fino alle dirette on line. “Ruote e Cultura” in primo piano: sul medesimo palco che ha visto protagonista l’artista italosiriano Nabil (portavoce della rassegna ‘Artcevia’ e autore del libro ’Il Sogno’), il presidente dell’associazione Antonio Romagnoli consegna l’ambito omonimo Premio (conferito anche al ‘Barbarino’ Americo Severini) a due esemplari firme giornalistiche: Stefano Cesetti e Paolo Piazzini. Dalla Somalia arriva il messaggio del tenente dei Carabinieri, Rinaldo Castelletti (Associazione Italiana Operatori Pace - Nazioni Unite): “Impossibilitato a presenziare, mi è caro inviare il più sincero ringraziamento a don Franco, a don Vinicio, agli organizzatori ed ai collaborattori di questa grande iniziativa, sperando che siano sempre vivi in tutti noi l’amore ed il rispetto per il prossimo: premessa per la pace fra i popoli.” Umberto Martinelli Foto (di Fabrizio Zeppilli): l’intervento di don Vinicio Albanesi, affiancato dai fratelli Diego Della Valle e Andrea Della Valle La struttura è più accogliente. A maggio la nuova ala Casa di riposo di Ripe V errà inaugurata probabilmente a metà maggio la nuova ala della Casa di Riposo di Ripe, gestita dall’Opera Pia Lavatori-Mariani, dopo il complesso intervento edificatorio recentemente portato a compimento, e grazie al quale la ricettività della struttura risulterà quasi raddoppiata. I lavori che hanno interessato la Residenza Protetta per Anziani, situata nel cuore del centro urbano, hanno comportato un considerevole impegno finanziario, a fronte del quale la capacità di accoglienza della struttura salirà però ad almeno cinquanta posti-letto. Attualmente, come spiega il presidente dell’Opera Pia, don Emanuele Lauretani, la Casa di Riposo assiste una trentina di ospiti fra autosufficienti, semi-autosufficienti e non autosufficienti, questi ultimi bisognosi di una assistenza specialistica e continuativa. Con l’apertura della nuova ala l’istituzione benefica di Ripe potrà accogliere soggetti ulteriori. L’ampliamento realizzato con l’appalto appena giunto a conclusione è distribuito su quattro livelli: un ampio salone di piano terra che sarà utilizzato per i pasti degli anziani ma anche per momenti di incontro e di aggregazione, due piani superiori per l’accoglienza ed il soggiorno dei soggetti assistiti, ed anche un livello di sottosuolo che verrà inizialmente destinato a locale di disimpegno e a magazzino, ma che potrebbe in futuro essere riconvertito ad altri usi a beneficio degli ospiti. I lavori eseguiti hanno inoltre interessato gli impianti di sicurezza, la realizzazione di bagni accessoriati per i disabili, e la messa in opera di un montalettighe che andrà ad integrare il servizio dell’ascensore. Don Emanuele Lauretani pone l’accento sulle finalità solidaristiche e sociali della istituzione: “L’Opera Pia -ci dice- era stata costituita sul finire dell’ottocento grazie al lascito della famiglia Lavatori-Mariani, espressamente indirizzato a dare risposta ai bisogni di assistenza degli anziani della parrocchia di San Pellegrino Martire. Col tempo, assistenza e ospitalità si sono estese a soggetti di tutto il territorio comunale e, oggi, anche ad alcuni ospiti provenienti da fuori Comune, seppure la parte prevalente degli anziani accolti sia ripese. La presidenza è affidata al parroco, col quale collabora un Consiglio d’Amministrazione completato da un rappresentante del Comune, da un discendente della famiglia Lavatori e da eventuali consiglieri co-optati. Possiamo, come istituzione, dirci ben integrati in questa attività di servizio a favore della comunità, ed è appunto in questa ottica che abbiamo deciso l’effettuazione di un investimento oneroso, che ci permetterà però di incrementare in modo considerevole le potenzialità della struttura, in un’ottica di servizio e di attenzione alle esigenze del paese.” Raoul Mancinelli 12 7 aprile 2011 Cultura nuovi media In Italia l’accesso alla banda larga raggiunge circa il 40% della popolazione. E’ una sfida Il digitale diseguale L ’idea della rete come un universo li- tenzialmente enorme ma che necessita di “Dobbiamo capire – ha spiegato – come la bero e giocondo non esiste più”. Ne è nuove forme di regolamentazione per far cultura rappresenti un elemento di mobiconvinto Nicola D’Angelo, commissario fronte a questioni aperte come le violazioni lità sociale. La crescita culturale fa sì che dell’Agcom (l’autorità di garanzia delle del diritto d’autore, la pirateria informatica aumenti la voglia di connettersi, di spericomunicazioni), ma ne sono convinti an- e le difficoltà del mercato digitale. “Esisto- mentare le nuove tecnologie e di diventare che protagonisti ed esperti del settore che no conflitti tra editori tradizionali, aggrega- produttori di contenuti. L’utilizzo da parte chiedono a gran voce regole e normative tori di materiali e gestori delle nuove forme dei giovani dei social network nelle rivoluper organizzare un universo sempre più in editoriali – ha spiegato Fausto Colombo, zioni attualmente in corso nel mondo araespansione. Una “rivoluzione digitale” foto- direttore di Osscom (l’Osservatorio sulla bo lo dimostra”. Una difficoltà italiana che grafata dal Libro Bianco sui contenuti del- comunicazione dell’Università Cattolica) il commissario dell’Agcom lega ad un più l’Italia digitale, realizzato dall’Agcom e pre- – per questo è necessario elaborare delle esteso problema europeo. “L’Europa – ha sentato il 1° aprile all’Università Cattolica ‘policy’ che regolino il settore evitando che, ribadito D’Angelo – ha una posizione arredi Milano. Per rendere l’idea della portata in mancanza di regole, a prevalere sia sem- trata per quanto riguarda l’Agenda digitale di questa rivoluzione – esplosa negli ultimi pre il più forte. Senza dimenticare come il e, in questo difetto europeo, l’Italia fa parte dieci anni – è sufficiente riportare alcuni mondo digitale sia globale e, quindi, neces- dei soggetti più emarginati. Un’arretratezza dati. “Una ricerca statunitense – ha spie- siti di regole che vanno oltre i confini na- di cui non si parla nel nostro Paese e di cui gato Claudio Giua, del gruppo ‘l’Espres- zionali”. la politica, indipendentemente dall’apparso’ – ha stimato come ogni 48 ore venga L’Italia e l’Europa. La realtà italiana foto- tenenza, non si occupa. In questo il Libro prodotta nel mondo la stessa mole di dati grafata dal Libro Bianco è quella di un Pae- Bianco va visto come un primo passaggio creata dagli arbori dell’umanità al 2003”. se che sta vivendo uno “sviluppo digitale anche se, in soli due anni (la ricerca è duLa rivoluzione digitale. Un giudizio pura- diseguale” tra regioni geografiche e fasce rata dal 2008 al 2010, ndr) abbiamo risconmente quantitativo che rende, però, l’idea generazionali. Se in Italia ha accesso alla trato come molti problemi siano già camdel boom di internet, trainato nell’ultimo tv oltre l’80% della popolazione, l’accesso biati”. decennio dall’esplosione dei social network, a internet è al 50%, percentuale che scen- Le risorse non bastano. Per invertire dei siti di video e “file sarin” (come You- de sotto il 40 quando si parla di accesso alla questa tendenza, secondo il commissario Tube) e dai blog. Un universo che diventa banda larga. La digitalizzazione diventa Agcom, non bastano le risorse economiche. sempre più alla portata di tutti – anche se così una “sfida culturale”, perché “presup- “Certamente sono necessari investimenrimane nel mondo il problema del “digi- pone – secondo Colombo – un progetto ti nelle infrastrutture ma anche politiche tal divide” che esclude ampie porzioni del di sviluppo del Paese, senza il quale non si moderne che incentivino la domanda. Ad globo – facendo crescere un mercato po- può avere un progetto di sviluppo digitale”. esempio attraverso la promozione delle Visite alla Rocca L ’associazione nazionale per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della nazione, sezione di Senigallia e Valle del Misa, organizza una visita guidata alla Rocca. A partire dalla prossima domenica gli esperti sveleranno i segreti di uno dei monumenti più importanti della città di Senigallia. La Rocca Roveresca di Senigallia è la principale testimonianza storica della città, poiché racchiude al suo interno quasi duemila anni di storia: conserva infatti tracce archeologiche d’età romana, ma soprattutto contiene importanti strutture edilizie e architettoniche d’età medievale, dall’epoca bizantina a quella malatestiana. E’ soprattutto la fase malatestiana ad aver lasciato le maggiori tracce, poiché quando Giovanni Della Rovere alla fine del ‘400 decise di costruire una nuova rocca più robusta e più adeguata alle mutate esigenze di fortificazione militare, non demolì la precedente rocca di Sigismondo Malatesta, ma preferì inglobarla in gran parte nella nuova costruzione in modo da risparmiare tempo e denaro e renderla più robusta. Per questo l’associazione Italia Nostra di Senigallia insieme all’Archeoclub propone delle visite guidate per i rispettivi soci e per i cittadini interessati alla scoperta della storia spesso sconosciuta di questo importante monumento cittadino. Le visite guidate avranno luogo nelle domeniche 10 e 17 aprile in due turni dalle ore 10 alle ore 11 e dalle ore 11 alle ore 12. Un concerto a Barbara transazioni economiche digitali o la reale digitalizzazione della pubblica amministrazione”. Ad emergere con sempre maggior insistenza è la concorrenza tra off line e on line. Una crescita di internet e dei grandi colossi della rete che sta mettendo in crisi i media tradizionali. Per questo, D’Angelo ha ribadito la necessità di “porre questioni sulle regole” per promuovere una “transizione verso il digitale che favorisca gli editori nell’innovazione in rete”. Sul tema dei contenuti, alla tavola rotonda organizzata all’Università Cattolica, Gina Nieri, vicepresidente Rti (gruppo Mediaset), ha parlato della necessità per l’Europa di “non pensare solo alle reti”. “L’Unione europea ha lanciato un progetto intitolato Europa 2020 per la promozione dell’Agenda digitale – ha spiegato –, ma in questo viene data molta enfasi alla costruzione di infrastrutture senza, però, curarsi di quello che ci si metterà dentro. Condividiamo l’importanza di ridurre le disuguaglianze rendendo la rete accessibile a tutti, ma questo non può prescindere da un lavoro altrettanto serio sul tema della regolamentazione dei contenuti”. a cura di Michele Luppi arte Una mostra sui disegni per la cupola corinaldo Chiesa paleocristiana ‘S. Maria’ Pomarancio a Loreto L a Delegazione Pontificia è lieta di comunicare che, dopo essere stata inaugurata lo scorso 18 marzo, è visitabile fino al 19 giugno 2011 presso Museo-Antico Tesoro (Palazzo Apostolico) di Loreto la mostra “Pomarancio a Loreto. Esposizione straordinaria dei disegni per la cupola della Basilica”. L’esposizione, voluta in occasione dell’avvio della campagna di sensibilizzazione per il restauro della Sala del Tesoro della Basilica della Santa Casa a Loreto, la cosiddetta “Cappella Sistina delle Marche”, affrescata da Cristoforo Roncalli, detto Pomarancio. Sabato 9 aprile 2011, alle ore 21,00, presso la chiesa “Santa Maria Assunta, il Coro “Jubilate” di San Lorenzo in Campo si esibirà con il seguente programma: Exultate justi di T.L. Grossi da Viadana (1564-1627); Ecce quomodo moritur justos di J. Gallus (1550-1591); I cieli immensi di B.Marcello (1686-1739); Ave Maria di G.De Marzi (1935); O quam amabilis di S.Zanchetti (1923-2002); Ave Maria di S.Zanchetti (1923-2002); Tebe poyem di S.Rachmaninov (1873-1943); Bogoroditse dyevo dello stesso autore; Ave verum corpus di W.A.Mozart (1756-1791); Panis angelicus di C.Franck (18221890); Benedizione di S.Francesco di A.Pierucci (1936); Le voci dei profeti di M.Mangani (1966). Presentatore: Italico Roscini; voci soliste: Maria Letizia di Francesco, Giovanna Donini, Gerlinde Lorenz; organo: Daniele Rossi; direttore Olinto Petrucci. Organizzata dalla scrivente Delegazione e dal Centro Studi Lauretani, la mostra racconta ed illustra l’intera opera compiuta da Pomarancio a Loreto. Oltre agli affreschi della Sala del Tesoro, di sua mano si conservano infatti a Loreto anche cinque strappi dalla cupola da lui affrescata tra il 1610 e il 1615, due dipinti rappresentanti San Carlo Borromeo genuflesso e il Card. Antonio Maria Gallo e infine una preziosa raccolta di disegni per i cartoni della cupola. La mostra è arricchita dall’esposizione dell’appena restaurato modellino di mano di Cesare Maccari per la decorazione della cupola nella Basilica di Loreto (1890 - 1908), considerata il suo capolavoro. La mostra, affidata alla cura di Vito Punzi, vede il progetto d’allestimento opera dell’arch. Silvano Principi e i testi redatti da Maria Cristina Solari. La mostra è visitabile secondo gli orari del Museo-Antico Tesoro: per informazioni 071.97.47.198. Vito Punzi artistico legato alla nostra città, sarà esposto nei locali della Rocca Roveresca di Senigallia insieme alle foto del restauro dell’opera recentemente eseguito dall’Istituto Centrale per il Restauro e Conservazione di Roma. Questa mostra, che riporta il dipinto a Senigallia, città dove soggiornò per motli secoli nella Chiesa di Santa Maria Delle Grazie, sarà anche il miglior modo per concludere le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, nella consapevolezza che proprio l’arte e la cultura del bello, rappresentati in modo così mirabile nel capolavoro di Piero della Francesca, costituiscono valori fondanti della comunità nazionale. Guide all’ascolto musicale Presso la Scuola di Musica Bettino Padovano sono iniziate le Guide all’Ascolto aperte a tutti gli appassionati di musica. Gli appuntamenti si tengono il Martedì sera, ore 21 circa nell’Auditorium della Scuola in via Cupetta 20. Dopo il successo della prima serata dal titolo “il Buffo dell’Opera”, dediLa Madonna di Senigallia cato alla Lirica e tenuto da Chiara Moschini, si prosegue con Dal 18 giugno al 3 luglio la città di Senigallia tornerà ad ospi- “jazz: istruzioni per capirci qualcosa”. Samuele Garofoli farà tare la “Madonna di Senigallia” di Piero Della Francesca: un ascoltare brani e frammenti di incisioni cercando di chiarire evento culturale di particolare significato organizzato dal quegli aspetti della musica afro americana meno comprensiComune in collaborazione con la Soprintendenza di Urbi- bili e che creano spesso distanza tra la musica e l’ascoltatore. no. Questo capolavoro, che molti considerano un simbolo Oltre a questo appuntamento, si potrà essere ospiti della e testimonial della straordinaria ricchezza del patrimonio Scuola Bettino Padovano anche Martedì 12 con Andrea Mo- Archeologia viva S i è tenuta lo scorso 25 Marzo, presso la Sala Consiliare “A. Ciani” del Comune di Corinaldo, la presentazione del volume “Ingegneria e archeologia. Dalla planimetria di scavo alla terza dimensione dell’elevato. La chiesa paleocristiana di S. Maria in Portuno di Corinaldo. Si tratta della prima parte di un lavoro condiviso e multidisciplinare, reso possibile grazie alla sinergia tra la Bcc di Corinaldo e l’Amministrazione comunale e due prestigiose Università: l’Università Politecnica delle Marche, rappresentata dal Prof. Ing. Stefano Lenci e dal Dott. Ing. Enrico Quagliarini e l’Università di Bologna, rappresentata dal Dott. Giuseppe Lepore, attraverso un Dottorato di Ricerca triennale, attribuito tramite concorso pubblico all’Ing. Quintilio Piattoni. Dopo 11 anni consecutivi di scavi è emersa la necessità di studiare (e riproporre) la “terza dimensione” della chiesa: in questo senso il Dipartimento di Architettura Costruzioni e Strutture di Ancona ha messo a disposizione risorse e ricercatori per approfondire questo tema, importantissimo anche per “immaginare” i futuri restauri e interventi di valorizzazione del sito, previsto per i prossimi anni. Il carattere di forte interdisciplinarietà della ricerca ha favorito la successiva collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia, rappresentata dalla Prof. ssa Federica Bondioli. randi che porrà l’attenzione sul rapporto tra la musica e il Cinema e Martedì 19, con Massimo Manzi che chiuderà il ciclo con un altro appuntamento dedicato al Jazz. Le Guide all’Ascolto sono a ingresso libero e rientrano in un contesto più ampio che è il Progetto Harmonia, un cartellone ricco di iniziative, concertistiche e divulgative, organizzato dalla Scuola di Musica Bettino Padovano e che si protrarrà fino alle porte dell’estate. Kurosawa alla Piccola Fenice Il mese cinematografico di aprile alla Piccola Fenice di Senigallia è dedicato a uno dei più grandi registi internazionali del Novecento: Akira Kurosawa. L’omaggio che la Stagione cinematografica 2010-11 di Senigallia, con la cura del circolo Linea d’ombra, fa a questo cineasta dalla carriera lunghissima, si è aperto il 5 aprile con “Rashomon” e prosegue martedì 12 con “Il trono di sangue” e martedì 19 con “Ran”. L’inizio delle proiezioni è previsto alle 21.15. Ingresso con tessera. Discendente da una nobile famiglia di samurai, Akira Kurosawa è il più importante e acclamato cineasta giapponese. È stato regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e i suoi film sono considerati dei cult in tutto il mondo. Inizia come assistente sceneggiatore nel 1936 e finisce la sua storia cinematografica come autore solo nel 1998, anno della sua morte. Una carriera lunghissima. 7 aprile 2011 Spettacolo Cinema Al ‘Gabbiano’ torna il film “Essere e avere” Il film che fa scuola F rancia, Auvergne, dipartimento di estrema con cui è riuscito a mimetizzare, Puy Le Dome. La zona è talmente “nascondere” il suo strumento: la macisolata che sopravvive l’istituzione della china da presa, che in quanto strumento, “classe unica”, dove si ritrovano bambini segna in ogni caso, almeno la distanza la cui età copre l’intero ciclo scolastico (focale) tra chi guarda e chi è guardato. delle elementari. Un maestro prossimo Invece in questo lavoro lo sguardo è dealla pensione segue tutti i suoi alunni licato, attento a non far rumore o introcercando di trasmettere, oltre a un po’ mettersi troppo precipitosamente negli di sapere generale, anche qualche in- affari altrui, per poter cogliere con piesegnamento etico e civico, dal rispetto nezza e autenticità le emozioni in gioco. reciproco all’inutilità della violenza. Nel L’autenticità che Etre et Avoir ci mostra frattempo la montagna segue, dall’inver- non è quella ricostruita del cinema, ma no all’estate, i suoi ritmi. quella pura della “realtà”: questo è un Essere e avere (il titolo deriva diretta- documentario, e non una rappresentamente dai primi due verbi che si inse- zione, un film. Ma non è un documengnano a scuola) rappresenta l’insolito tario dal semplice profilo cronistico, un caso di un documentario diventato un reportage. E’ un’indagine svolta con atinaspettato blockbuster. Con più di un tenzione e immedesimazione, un viagmerito. La macchina da presa restitui- gio dentro le emozioni dei protagonisti sce un mondo realistico e al contempo che non sono attori, nel senso che non esemplare riuscendo a non cadere mai interpretano un ruolo, ma sono se stessi, nella retorica. E costruisce ipotesi nar- mentre giocano (vivono) quel ruolo. rative che vanno dal comico al thrilling Un viaggio alla prima coniugazione dei non perdendo mai di vista il proprio verbi, al rapporto magnetico che sempre obiettivo didattico. Nel genere, un pic- si istaura fra allievi e maestro, dentro il colo e prezioso capolavoro. loro profondo e fertilissimo scambio di Essere e avere, prima di diventare un umanità. E, alla fine, per noi (i grandi), dilemma esistenziale o un rompicapo è un viaggio a ritroso, a scuola, dove la irrisolvibile, sono una filastrocca buffa coscienza si è formata, quando essere e e faticosa che si impara alla scuola ele- avere erano solo una filastrocca. mentare. Ed è proprio lì che Nicolas Philibert (il regista) è andato a rintracciarli: Il film sarà proiettato al cinema ‘Gabbiaun ritorno all’origine della conoscenza e no’ di Senigallia giovedì 28 aprile 2011, alla formazione della coscienza, con il nell’ambito delle iniziative per i 100 anni desiderio (questa seconda volta) di testi- della Scuola d’infanzia ‘San Vincenzo’, monianza. ore 21.00, ingresso libero. La prima cosa che si nota è la bravura Laura Mandolini Rita Spagnolo, selezionata a Civitanova Marche Rita Spagnolo, allieva della scuola di danza Evolution Dance di Senigallia, accompagnata dalla sua insegnante Barbara Felici, nei giorni 2 e 3 Aprile, ha partecipato al prestigioso concorso “Civitanova danza per domani”,istituito in collaborazione con la scuola di ballo del Teatro alla Scala in onore di Enrico Cecchetti. Rita non solo è arrivata in finale dopo due prove ad eliminazione, potendosi esibire così nel Galà di premiazione aperto al pubblico ma le è stata assegnata anche una borsa di studio di un mese per la scuola di ballo de Teatro alla Scala. Rita Spagnolo studia danza classica da quattro anni presso scuola Evolution Dance di Senigallia e quest’anno ha frequentato il corso preac- musica La band suona a Barbara Balli d’aprile E A ’ uscito il primo marzo 2011 “Sometimes They Come Back”, il secondo album dei The Perfect Guardaroba, un esplosivo mix di rock’n’roll e punk. Questo sabato 9 aprile la band approda all’Insomnia Club di Barbara per un concerto esplosivo. Ingresso gratuito. A circa sei anni di distanza dalla prima pubblicazione “Un.Tidy”, che li aveva portati ad esibirsi alla finale internazionale di Emergenza Rock sullo stesso palco di Bad Religion e Mando Diao, i quattro rockers anconetani evocano a partire dal titolo “Sometimes They Come Back” il bagaglio di esperienze musicali e personali maturate in questi anni con la loro militanza nel mondo indipendente italiano. I contenuti del disco sono incentrati sul tema delle relazioni sociali, a tutti i livelli, in una societa che le rende sempre piu precarie ed instabili. Il tutto è trattato, anche grazie alla capacita di sdrammatizzare che caratterizza i testi della band, con un tono sarcastico e quasi mai solenne. “L’idea che c’è dietro all’album e che fa da filo conduttore a ogni singolo brano è il tema delle relazioni: relazioni d’amore, d’amicizia, relazioni col mondo circostante o semplicemente con se stessi. - dichiara Becca, chitarrista della band - I contenuti sono trattati di volta in volta in tono ironico, sarcastico, solenne, tragico ma anche goliardico e mi piace pensare che tutto l’ascolto del disco possa essere paragonato a un semplice viaggio in aereo”. M.G. La batteria e l’arte di suonarla La sede della Scuola di Musica Eps - Emozioni e Percorsi Sonori, di Chiaravalle, in Via Cavour n. 44, ha ospitato lo scorso 3 aprile il batterista Marco Bellagamba per la presentazione del suo primo libro: “Batteria: come sceglierla, montarla, suonarla, amplificarla” (Edizioni Curci). La Scuola ha organizzato per il mese di Aprile due incontri con l’autore; dopo la presentazione, infatti, seguirà, Domenica 30 Aprile, alle ore 16,00, un seminario con lo stesso batterista. Per la seconda data ci si può iscrivere presso la libreria “Motivi” di Chiaravalle, in via Cavour, 1, oppure al Cell. 3385043158, oppure inviando una e-mail all’indirizzo: [email protected]. libri Gli scritti di un grande mistico gesuita del ‘600 Nelle pieghe dell’anima Jean-Joseph Surin, “Un Dio da gustare” , euro 40, pagg. 560, edizioni Paoline J il taccuin EVENTI Ostra - Il Centro Culturale “S. Romagnoli” di Ostra propone per i giorni 8, 9 e 10 aprile una visita guidata alla “Sagrada Famìlia” di Barcellona, ultima cattedrale d’Europa, un simbolo fatto di simboli. Che sale al cielo da oltre un secolo. Info e prenotazioni: Giuseppe Olivetti (338.9346243 – [email protected] ). Senigallia - Il circolo Acli di San Silvestro organizza il 6° concorso di Poesia “Cesare Vedovelli”. Il concorso si articola in tre sezioni: 1 – Poesia in lingua italiana 2 – Poesia in dialetto 3 – Sezione speciale ragazzi. I lavori dovranno essere inviati entro e non oltre il 31 maggio 2011 (farà fede il timbro postale) a: Circolo A.C.L.I. San Silvestro c/o Anna Maria Bernardini Via Intercomunale – San Silvestro 12/b 60019 Senigallia (An) (cell. 339/2921061 dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00). jamboree L a Rotonda si colora di swing Guardaroba! cademico a frequenza giornaliera seguita dagli insegnanti: Barbara Felici, Luisanna Gresta, Riccardo Moro e Eleonora Lombardo. ean-Joseph Surin, gesuita francese, è tra i più grandi mistici del XVII secolo, ma anche uno dei più dimenticati. Molti ne sono rimasti affascinati: da Bossuet a Fénelon, da Teresa di Lisieux a Raïssa Maritain. L’eccezionale statura spirituale di Surin è stata a lungo oscurata dalla sua malattia mentale e dalle intricate vicende che l’hanno visto coinvolto in strani fenomeni di possessione diabolica a Loudun. Nel ’900 è stato riscoperto da studiosi di fama mondiale come Brémond e De Cer- 13 teau. La sua luce fruga nelle pieghe nascoste dell’anima. La sua penna sferzante richiama le esigenze radicali dell’amore di Dio. Dotato di solide basi teologiche e di un gusto letterario raffinato, Surin si esprime con linguaggio semplice e diretto. Come tutti i grandi, riesce a condensare la ricchezza della sua proposta in poche idee che ripete con insistenza. Quest’ampia antologia del suo Epistolario consente di accostare un’esperienza mistica di eccezionale qualità. Macerata - Dal 4 aprile e per cinque lunedì successivi Gianmaurizio Foderaro curerà e condurrà Radiounomusica Special Musicultura. Dalle 14.45 e per tre quarti d’ora si potranno ascoltare i brani finalisti, familiarizzare con i rispettivi autori. Ogni sabato poi, dal 9 aprile al 7 maggio gli artisti finalisti di Musicultura saranno anche ospiti e protagonisti di Stereonotte. CINEMA Senigallia - Al ‘Cinema Gabbiano’ la rassegna ‘Mercoledì d’essai’. Mercoledì 13 aprile, ore 21.15, sarà proiettato il film “Tornando a casa per Natale”, un film di Bent Hamer. Un cecchino mira a un bambino nel cielo grigio dell’ex Jugoslavia, il dito è sul grilletto ma un taglio di montaggio netto ci scaraventa a Skogli, in Norvegia. Si sfiorano le storie di Jordan, ex campione di calcio e barbone, di Paul, ragazzino che mente per rimanere con la sua compagna... prile, dolce ballare! La sala da ballo più glamour della riviera marchigiana è pronta a un nuovo swingante appuntamento con il “Winter Jamboree – Waitin’ for Summer Jamboree”! E si tratta di un nuovo doppio appuntamento alla Rotonda a Mare di Senigallia, sabato 9 e domenica 10 aprile, con serata di ballo libero e successivo pomeriggio di stage con professionisti. È ormai scattato il conto alla rovescia per il Summer Jamboree, XII edizione, che si svolgerà a Senigallia dal 30 luglio al 7 agosto e il V Festival invernale e primaverile di musica e cultura dell’America degli anni ’40 e ’50 che è in corso dal 31 dicembre, è ufficialmente passato dalla veste “Winter” al “Waitin’ for”. Il Festival precede infatti e soprattutto prepara la strada per quella che sarà ancora una volta la “hottest rockin’ holiday on earth” di agosto. Swing, jive, lindy hop e balboa, boogie, western swing, hillbilly sono le tante declinazioni della musica e del ballo rock and roll che in questi anni tantissimi appassionati hanno imparato a conoscere e a ballare. Sia quelli più esperti, sia i curiosi e i nuovi corsisti potranno dunque scatenarsi nella notte del 9 aprile grazie alla selezione musicale di due tra i migliori professionisti della consolle anni Quaranta e Cinquanta, la mitica dj Voodoo Doll (UK) e l’ineguagliabile dj Ol’Woogies. La serata avrà inizio dalle 21.30. Ingresso 10 euro. Nel pomeriggio di domenica 10 aprile invece, dalle 14.30 alle 18.30, avrà luogo lo Stage di Lindy Hop con Robert & Claire (London) aperto a ballerini di livello medio e avanzato (costo 35 euro). Torna a Belvedere Ostrense ‘Paesepoesia’ Il Comune di Belvedere Ostrense in collaborazione con il Circolo Culturale “La Gioconda” organizza “Paesepoesia”, VII Premio di Poesia dedicato a Biagino Casci. Il concorso prevede la partecipazione, con un massimo di tre poesie a tema libero, inedite e non già premiate in altro concorso, sia per la Sezione Lingua Italiana, sia per la Sezione dialetto marchigiano. Le composizioni dovranno pervenire, entro e non oltre il 21 maggio 2011 (farà fede il timbro postale di spedizione) al seguente indirizzo: Segreteria Circolo Culturale “La Gioconda” Via Filippo Turati, 7 60010 Ostra (An) (Tel. 071-68211/071-7987013). • Premio Speciale Giovani. La Sezione Ragazzi, fuori concorso, è riservata alla partecipazione, con una sola poesia in lingua italiana o in dialetto, diegli alunni della scuola primaria e secondaria di 1° grado. La partecipazione potrà essere individuale o per gruppi-classe. Cinema multisala Gabbiano www.cinemagabbiano.it - tel. 071.65375 da venerdì 8 aprile LA FINE E’ IL MIO INIZIO Un film di Jo Baier. Con Bruno Ganz, Elio Germano, Erika Pluhar, Andrea Osvart, 98 min. - Germania, Italia 2011. Mancano poche settimane alla fine. Tiziano Terzani, da tempo malato di cancro, sta per morire. Mentre raccoglie i suoi ultimi pensieri, tra salutari risate e umane preoccupazioni, decide di richiamare il figlio Folco da New York per trascorrere con lui, nella sua casa di campagna, un momento di confronto confessionale. Quei dialoghi, registrati con devoto impegno dal figlio, diventeranno il libro “La fine è il mio inizio”. Il film di Jo Baier è un atto di coraggio che sfida le dure leggi dell’intrattenimento perché è un’opera fatta di parole, silenzi e sguardi, pochi movimenti agitati e tante inquadrature delicate. Chiusi, e allo stesso tempo liberi, nella casa di campagna del giornalista, i protagonisti sono in burrasca, attendono con controllata pacatezza un dolore annunciato. Ma il desiderio di ribellarsi ad un programma stabilito di sofferenza viene incanalato in un senso più ampio di pace. La confessione arguta di un uomo che ripercorre, episodio dopo episodio (l’incontro con la moglie Angela, gli aneddoti sui due figli), paese dopo paese (Cina, Vietnam, Singapore), tutte le più grandi esperienze della sua vita, investe il figlio della responsabilità di registrare tutto perché, mentre il corpo se ne va, l’animo continui a vivere nella memoria di chi rimane. UN GELIDO INVERNO Un film di Debra Granik. Con Jennifer Lawrence, John Hawkes, Kevin Breznahan, Dale Dickey, Lauren Sweetser. 100’ - Usa 2010. n una zona montuosa del Missouri, fra le più sinistre profondità situate nel cuore degli Stati Uniti d’America, l’adolescente Ree tiene sulle proprie spalle l’intera gestione della famiglia. Da quando la madre si è ammalata e il padre è stato arrestato per produzione e spaccio di metanfetamine, Ree è l’unica che possa occuparsi dei due fratelli più piccoli, accudendoli e, letteralmente, procacciandogli il cibo. Un giorno, lo sceriffo della zona bussa alla porta per annunciarle che il padre è uscito di prigione garantendo la loro proprietà come cauzione e che se non risponderà al mandato di comparizione, la casa verrà confiscata dalla polizia. 14 7 aprile 2011 sport vigor La Vigor gioca bene anche questa settimana e resta saldamente alla testa della classifica Vigor, un’altra bella vittoria C ENERGY R. RIO SALSO 0 – VIGOR 1 on questa vittoria esterna, sul campo dell’Energy Resources del Rio Salso (fraz.di Tavullia), i rossoblù senigalliesi di mister Clementi ipotecano la quasi certezza di arrivare primi nel proprio girone. Mancano però ancora due partite alla fine del Campionato ed i quattro punti di vantaggio in classifica nei confronti dell’inseguitrice Cagliese sono tanti da recuperare, a meno di un vero e proprio rilasciamento tra le fine vigorine. Seguita a Rio Salso da uno stuolo infinito di sostenitori, la Vigor si è sentita come fosse sul proprio campo, attaccando fin da subito la retroguardia avversaria. Al 3°, una bella e ficcante azione condotta in tandem (Pesaresi-Smerilli) finisce di poco a lato del montante. All’8°, pericolosissima azione impostata da Smerilli: dal fondo crossa al centro, subentra Pesaresi, ma un sobbalzo della sfera sul terreno impedisce l’aggancio. Replica dei locali al 9°con Baffioni: sfera che sfiora il montante. 18°°, ci prova Coppa, para Polzoni. 22°, combinazione Arduini-Baffioni, Ruggeri manda in angolo. 27°, Gambelli da buona posizione colpisce la traversa. 30°, Smerilli al limite dell’area tira. Un difensore respinge con un braccio. Si grida al rigore. L’arbitro (alquanto discutibile la sua direzione) lascia correre. Al 45° grossa occasione per Coppa, su servizio di Morganti, ma tiro a lato. Si va al riposo con qualche rimpianto da parte rossoblù per le nitide occasioni da gol non sfruttate. Alla ripresa del gioco sono i vigorini a prendere in mano le redini della partita. Al 49° Smerilli spedisce la sfera fra le mani di Polzoni. Al 55° è sempre Smerilli che imposta l’azione. Dal fondo crossa al centro; entra Pesaresi ma manca la sfera, non Coppa che “di piatto” sinistro insacca. Esultanza sugli spalti per i sostenitori rossoblù. La squadra locale reagisce ma subisce il contropiede vigorino. Al 63° Smerilli ha l’occasione per il raddoppio. Solo davanti al portiere si fa anticipare dall’estremo. I vigorini gestiscono il vantaggio ma corrono alcuni pericoli, specialmente ad opera di Arduini all’80°, per finire poi al 90° con un giro di Aboufaris finito alto. Da ricordare in quest’ultimo periodo le belle e pronte parate di Moscatelli. Alla fine la squadra si è presentata sotto la tribuna ed è stata acclamata dai propri sostenitori per la bella impresa. Il tecnico Clementi alla fine così sintetizza la partita: mancano due incontri alla fine, siamo fiduciosi, ma tutto può succedere ancora. E’ stata una partita molto dura con falli da parte dei locali oltre il limite della correttezza sportiva. Si poteva chiudere l’incontro con Smerilli ma non è stato così. Abbiamo sofferto nel finale ma è bene che Basket - goldengas senigallia Addio alla ‘A’? N ulla da fare per la Goldengas. Troppo evidente è risultata la differenza fra le due squadre in campo: locali composti da atleti di categoria superiore nei confronti dei dilettanti senigalliesi che alla lunga hanno fatto prevalere la loro migliore fisicità. A inizio incontro la Goldengas parte col piede giusto, mettendo in mostra doti di aggressività non comune. Primo tempo: 23 a 22. Nel secondo tempo la Goldengas si porta in vantaggio: 27 a 23, poi è buio pesto fino alla fine. Troppo evidente si è rivelata la scarsa difesa biancorossa, incapace di fermare le penetrazioni avversarie: 40-32. Dopo il riposo la situazione non cambia: 6147, per poi proseguire fino alla fine sull’83 a 64. A meno di un “miracolo” la permanenza in serie “A Dilettanti” è ormai compromessa. Domenica prossima altro duro scontro casalingo contro il forte Brescia. TREVIGLIO: Marulli 0, Planezio 3, Borra 2, Reati 19, Milani 2, Vitale 9, Marino 9, Zanella 6, De Min 18, Castelli 15. All. Lottici. GOLDENGAS: Gnaccarini 16, Pierantoni 2, Monticelli 5, Penserini 13, Catalani ne, Giommi ne, Perini 6, Centanni 3, Faccenda 10, Maddaloni 9. All. Regini. Arbitri: Borelli e Pratillo. NOTE - tiri da due punti: Treviglio 17-28, Senigallia: 16-33; tiri da tre: Treviglio 15-22, Senigallia 9-23. CLASSIFICA: Perugia 40, Piacenza 40, Brescia 40, Treviglio 36, Omegna 36, Moncalieri 34, Trento 34, Castelletto 32, Trieste 30, Siena 24, Pavia 24, Senigallia 22, Recanati 22, Riva del Garda 16, Ozzano 14, Osimo 4. G.M. Basket maschile serie ‘c 2’ Ancora uno stop CHIARAVALLE 79 – MARZOCCA 73 C ontinua il periodo negativo per la squadra del coach Nobili. Questa è la terza sconfitta consecutiva: un vero e proprio calvario per i colori biancorossi del Marzocca, eppure la squadra è stata formata a suo tempo di elementi di una certa caratura: vedi del Cadia, Vico, capitan Ganzetti. Forse la prima parte del torneo, con ben 11 successi su 14, ha fiaccato i muscoli e la volontà degli atleti in campo. Al ritorno, su 13 incontri, solo cinque sono stati i risultati utili. Resta Basket femminile l’ultima partita, sabato prossimo, contro i cugini del Montemarciano, alle ore 21,15 al Palazzetto dello sport. La vittoria è d’obbligo ai fini della classifica. All’andata finì con la vittoria del Marzocca in trasferta per 67 a 63. Sapranno ripetersi? CLASSIFICA: Pisaurum PU 48, Tolentino 40, Marzocca 34, Montemarciano 32, Pedaso 32,Porto S.Giorgio 32, Chiaravalle 30, Porto Recanati 28, Recanati 24, Loreto PU 22, Matelica 18, Urbania 18, S.Benedetto 16, Ascoli Piceno 14, Bramante PU 12. G.M. Calcio sia finita così”. Domenica prossima si gioca in casa contro il Fabriano. Se si dovesse vincere la Vigor festeggerà la promozione in Eccellenza sul proprio terreno. Un evento inimmaginabile a inizio campionato ma è presto, meglio aspettare. Non tutto potrebbe finire secondo le previsioni. RIO SALSO: Polzoni, Vincenzi, Ricci (65° Arduini L.), Gambelli, Bonci, Guerra E., Arduini M., Cipriani, Baffioni (46° Silvestri), Grossi (Aboufaris). A disp. Mauri, Filippini, Longhi, Maiorano, Giovannelli. All. Crespi. VIGOR: Moscatelli, Giraldi, Savelli, Ruggeri, Paradisi (50°° Congiu), Guerra, Pandolfi, Smerilli, Pesaresi, Coppa, Morganti. A disp. Olivi, Travaglini, Cercaci, Giovine, De Luca, Montalabini. All. Clementi. Arbitro: Catani di Fermo. Spettatori 350 circa; ammoniti: Vincenzi, Aboufaris, Savelli; angoli: 4 a 3; recupero: 1+3. Classifica: Vigor 67, Cagliese 63, Falconarese 62, Castelfidardo 59, Atl.Gallo 57, Vismara 51, Pergolese 48, Fabriano 44, Rio Salso 41, Urbinelli 41, Osimana 41, Offagna 37, Passatempese 33, Vadese 33, Castelfrettese 32, Ostra Vetere 26, Camerano 23, Brandoni 23. Giancarlo Mazzotti Ciclismo Massi cycling point A Mulino Vecchio di Mondolfo, sulle quattro strisce bianche d’arrivo tracciate nell’area del Bar Caffetteria ‘Mattia’ (strada provinciale Centocroci), si presentano tre uomini-sprint ed un attaccante solitario. Il veloce circuito (Km 7,6 per 6 e 10 ripetizioni) ospita anche la quarta tappa del Gran Premio AutoSelli, per l’egida dell’Udace Csian Pesaro Urbino. La prova inaugurale del Trofeo Massi Cycling Point si avvale di 247 amatori di 64 formazioni del Centro Italia. Il registica Paolo Ligi e patron Rodolfo Massi non trascurano nulla in chiave organizzativa, prima di aggregarsi concretamente alla carovana. Ad affiancare il pool promotore è l’Udace Csain Pesaro Urbino presieduta da Naldo Massi. A curare la visibilità è la FotoVideo ‘On-Video’ di Ponte Rio (Anna Rita Montanari, Davide Del Moro). Nella prima corsa (gentlemen) si impone Daniele Perazzini, alfiere del Team Oliviero - Misano Adriatico, che supera in volata il consocio Marino Del Maestro, leader dei seconda serie. Il bronzo premia Egidio Vallati. La seconda gara fotografa il testa a testa tra i supergentlemen: la spunta Oliviero Brigidi (Bici Club Montelabbate) su Claudio Baldoni e Albertino Della Martera. Ori di categoria per Aldesino Carletti (AutoSelli Fano, supergentlemen B), Emanuela Sampaolesi (Simoncini - Zeppa Bike, donne), Alessandro Gallerini (Mattioli Moda - Fano, debuttanti). Nella terza competizione, il senior Davide Tonucci (Color Service - Fano) elude la sorveglianza del gruppo, fila via insieme allo junior Gregory Bianchi e chiude con le braccia al cielo, anticipando il compagno d’avventura. E’ il cadetto Davide Violini a mettere in fila tutti i segugi. Il quarto confronto si risolve nell’attacco a nove, il più veloce dei quali è il veterano già iridato Val- ter Basili, che centra la quinta affermazione stagionale e fa esplodere l’euforia del verde team ‘massiano’ (secondo nella classifica a partecipazione). Deve accontentarsi dell’argento Davide Berti, seguito dall’indomito Cristiano Mencarelli. Primati di settore per Daniele Paseri (juniores 2^), Massimiliano Fulvi (seniores 2^), Vittorio Castagnoli (veterani 2^). Formazione leader (nella doppia graduatoria): Bici Club Pesaro. Classifiche. Prima Corsa: 1.Daniele Perazzini (Team Oliviero - Misano Adriatico); 2.Marino Del Maestro (idem); 3.Egidio Vallati (Simoncini - Zeppa Bike). Seconda Corsa: 1.Oliviero Brigidi (Bici Club Montelabbate); 2.Claudio Baldoni (Bici Club Pesaro); 3.Albertino Della Martera (idem). Terza Corsa: 1.Davide Tonucci (Color Service - Fano); 2.Gregory Bianchi (Fausto Coppi - Fermignano); 3.Davide Violini (Cicli Copparo - Ancona). Quarta Corsa: 1.Valter Basili (Massi Cyling Point - Ponte Rio); 2.Davide Berti (Lelli Bike); 3.Cristiano Mencarelli (Cicli Copparo - Ancona). Umberto Martinelli Foto (On-Video): Il sempreverde Aldesino Carletti ed il veterano Valter Basili T POTENZA 34 – VITALCARE 44 anti chilometri, disagi incredibili, tanta stanchezza che però non hanno impedito alle ragazze senigalliesi di superare l’ostacolo Potenza. Non è stata una bella partita, sempre condotta dalle biancorosse del coach Simoncioni che con grande volontà, pur affaticate dal lungo viaggio, hanno saputo vincere questo primo incontro di play off. I punteggi parlano da soli: 9-11, 22-23, 26-40, 34-44. Come si può notare, il massimo sforzo le ragazze biancorosse l’hanno effettuato dopo il riposo, con un significativo + 14, risultanto vincente nel finale. Prossimo incontro in casa sabato ore 18 al Palazzetto dello Sport nella rivincita col Potenza. VITALCARE: Di Rocco 13, Redolf 16, Cicetti 2, Braida 1, Marchesini 0, Zingaretti 0, Amadei 0, Cattalani ne, Serano 12. All. Simoncioni. G.M. V MICIULLI 8 – GIAMPAOLI 1 ittoria col pallottoliere, ma per i neroazzurri ininfluente ai fini della classifica in quanto il Palombina lo sovrasta di quattro punti e sabato prossimo, ultima di campionato, la Miciulli dovrà recarsi sul campo del Palombina e anche un’eventuale vittoria non avrebbe alcun esito sul risultato finale. Il Palombina vince il girone e passa in seconda categoria. Alla Miciulli resta la speranza di vincere i play off. Serata esaltante della Miciulli contro il Giampaoli: otto reti e tanto tifo. Questi sono stati i realizzatori delle reti: Cardaccia due, Fefi Goldoni tre, Spadoni una, Severini una. CLASSIFICA: Palombina 50, Miciulli 46, Colle 2006 44, Le Grazie 43, Calcio Senigallia 42, Ponte Rio 39, Portuali AN 33, Case Bruciate 27, Borgo Selva 25, Audax S.Angelo 23, Varano 21, Giampaolo 19, Camerata 4. G.M. POLISPORTIVA SUL PODIO A distanza di una settimana dalla prova regionale promozionale,domenica 3 Aprile, presso il Palazzetto dello Sport di Montemarciano, si è svolta la fase regionale di ginnastica ritmica valevole per la qualificazione ai campionati italiani che si terranno dal 24 Maggio al 2 Giugno presso il palasport di Fano. La società A.S.D. Polisportiva Senigallia si è presentata con cinque ginnaste che appartengono al settore agonistico le quali hanno svolto sia il programma di esercizi individuali sia di squadra.Da mettere in evidenza per la 3° categoria esordienti il secondo posto al corpo libero e il primo posto al cerchio della ginnasta senigalliese Martina Casucci, che, con una buona esecuzione ha diritto di accedere alla fase nazionale con entrambe gli attrezzi. Per la 4° categoria esordienti, categoria riservata ad atleti di categoria,cioè di alta specializzazione, da evidenziare la per- formance di Nicole Gualtieri classificatasi al terzo posto regionale con esercizi al corpo libero, fune e palla; per la 4° categoria allieve ottimo primo posto riservato alla ginnasta Marina Fabri la quale ha eseguito esercizi al cerchio, clavette e nastro come da programma nazionale. La giornata si è poi conclusa con l ’e s e c u z i o n e della squadra a corpo libero che, classificandosi al secondo posto per pochi decimi di punteggio dalla società di Fabriano, si aggiudica la partecipazione ai campionati italiani. Gabriele Moroni 7 aprile 2011 penultima 10 APRILE 2010 V Domenica di Quaresima LA PAROLA Dio, ama la vita DI DIO C Ez 37,12-14 Salmo 129 Rm 8,8-11 Gv 11,1-45 di Paolo Curtaz i si arriva uscendo da Gerusalemme, discepoli, Giovanni e Andrea, che gli avevascendendo nell’avvallamento del Ce- no chiesto dove abitasse: “Venite e vedrete” dron per poi risalire sulla collina, attraverso (Gv 1,39). I discepoli (e noi) erano invitati a i polverosi sentieri che solcano i poderi col- mettersi in gioco, a partecipare: la fede è un tivati del Monte degli Ulivi. Tre chilometri “andare a vedere”, un’esperienza di fuoco. che Gesù percorre spesso per incontrare Ora è Gesù che si fa discepolo. Ora è lui che Lazzaro, Marta e Maria. Betania, per chi è chiamato ad andare a vedere. A vedere ama Cristo, è un nome fortemente evocativo. quanto dolore suscita il dolore. A Betania, dai suoi tre amici, Gesù si rifugia- A vedere nel volto dei suoi amici più cari la va quando, col cuore gonfio di tensione e disperazione che suscita in noi la morte. E d’incomprensione, lasciava la Gerusalemme Dio piange. È come se Gesù, fino ad allora, che uccide i profeti per trovare un angolo di non avesse ancora visto la casa del dolore, serenità. Betania svela il volto di un Dio che come se solo in quel momento Gesù prensente il bisogno di essere amato, che si dis- desse consapevolezza della devastazione seta della fede della Samaritana, cercatrice della morte. Certo: Gesù aveva incontrato di Dio. Betania è l’icona dell’amicizia tra Dio ammalati e aveva anche risuscitato dei morti, e l’uomo, Betania è il segno di un approccio come la figlia di Giairo o il figlio unico della diverso, nuovo, al volto di Dio. E, proprio madre vedova. Ma erano degli sconosciuti. su Betania, si abbatte la tragedia: Lazzaro si Qui, ora, per la prima volta Dio vede il doloammala gravemente. Qualcuno si prende la re che il dolore suscita nel cuore di persone briga di avvisare Gesù, di dirgli: “Il tuo ami- che egli ama. Dio impara il dolore, diventa co è malato”. Gesù ora lo sa, ma non fa nulla, discepolo. Divenendo uomo, lui che è l’assoe Lazzaro muore. Che mistero l’apparen- luta perfezione, l’immensa totalità, impara te silenzio di Dio. Che assordante silenzio, la fragilità. Davanti a quel pianto possiamo, quello di Dio. Gesù non guarisce Lazzaro, come la folla, lamentarci del fatto che, invema scende a vedere, si fa presente. ce di piangere, poteva fare qualcosa prima. Il tumulto è grande, c’è molta gente intor- Il cristianesimo, di fronte al dolore, si pone, no a Marta e Maria, le nostre amiche sono impotente, davanti a questa sconcertante noconosciute e stimate. Sapendo che arriva il tizia: Dio condivide il dolore e, assumendolo, Maestro, finalmente, Marta prima e poi Ma- lo redime. Non lo evita, né per sé, né per noi. ria, escono di casa e gli vanno incontro: cer- Non so se preferisco un Dio che condivide il cano una Parola, un gesto, uno sguardo. dolore con me o un Dio che mi eviti la sofLazzaro è morto, Gesù era lontano. Succe- ferenza. Forse, realisticamente, preferirei un de anche nelle nostre povere vite: qualcuno Dio assoluto e onnipotente, che mi eviti la muore, e Gesù è lontano. Qualcosa muo- sofferenza, piuttosto che un Dio che muore re (la fede, la speranza, la fiducia) e Gesù è per amore. Davanti a questo dolore inatteso, lontano. Le sorelle non disperano. Amano. Gesù, l’amico, prende una decisione: darà la Non capiscono, non urlano, non inveisco- sua vita perché Lazzaro torni alle sue amate no, né piegano la testa in una rassegnata sorelle.La tensione è alle stelle, i suoi nemidisperazione. Attendono, fiduciose. Lazzaro ci si aspettano un solo microscopico passo è morto, il loro amato fratello è morto. Ma falso per denunciarlo. Gesù lo sa (Tommaso ora l’amico è qui. Marta e Maria piangono, glielo ha detto: andremo a morire!) e accetla folla lo spinge a vedere, Dio viene accom- ta lo scambio. Lo stesso scambio che, da lì pagnato a vedere quanta disperazione susci- a qualche giorno, farà dall’altare della croce ta la morte, quanto dolore suscita il dolore. per ciascuno di noi. Giovanni non teme di annotare il profondo Ora che Dio conosce il dolore che la morte dolore di Gesù, che è scosso nel profondo. suscita nei cuori di chi si ama, decide di doGesù vede la disperazione di Maria e il do- nare la sua vita. Anche a me, l’amico, Gesù lore dei giudei e ne è turbato. Gesù chiede di grida: “Lazzaro, vieni fuori!”. Vieni fuori dalvedere Lazzaro e la risposta è: “Vieni e vedi”. la tua tomba, dalle tue tenebre, dalle tue pic“Vieni e vedi”. È la stessa frase che egli ave- cole sicurezze, vieni fuori dai tuoi pregiudizi, va rivolto, tre anni prima, ai suoi primi due dai tuoi schemi, dai tuoi egoismi. indirizzare a: La Voce Misena Piazza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia fax 071.7914132 e-mail: [email protected] arrivati in redazione Pensando ad Anna Cara Anna, sei stata la mia più grande amica, mi hai insegnato tante cose. Come potrei mai dimenticarti? Grande è stata la tua fede. Grandi sono stati i tuoi progetti e le iniziative ed iniziative a favore della parrocchia e dell’Azione Cattolica, della comunità intera. Grazie Anna, sarai sempre nel mio cuore. Flavia Manizza L’Aquila non riesce a volare A due anni dal terribile sisma, l’Aquila ancora non riesce a spiccare il volo verso la rinascita. La politica locale, come si sa, è fortemente in crisi nonostante sembri risolta quella in Comune. Forti tensioni continuano ad esserci tra chi, come gli ingegneri, gli architetti, e i costruttori dovrebbero essere tra i protagonisti della ricostruzione. Inoltre la città è ancora priva di luoghi di incontro e socializzazione per i giovani e gli anziani. Dopo una efficiente gestione dell’emergenza, dunque, la tanto discussa ricostruzione sembra essere come una giacca tirata di qua e di là che non riesce a trovare nessun proprietario”. Così don Claudio Tracanna, direttore del quindicinale “Vola”, presenta la situazione attuale e il rischio di “uccidere quella speranza necessaria ora più che mai per guardare avanti verso il futuro”. Infatti, “speriamo che nessuno degli attuali responsabili della ricostruzione voglia essere annoverato dalla storia tra coloro che hanno ucciso la speranza di un popolo che vuole rinascere a tutti i costi” perché “accanto alla situazione appena descritta, c’è quella rappresentata dagli aquilani, quelli che non hanno responsabilità pubbliche, ma che nel silenzio della propria casa, del proprio ufficio o della propria attività, costituiscono la vera forza che sta evitando alla nostra città di morire una seconda volta dopo il terremoto”. L’augurio di don Tracanna è che nel giorno dell’anniversario “possa fiorire, nella steppa del post terremoto, il narciso della speranza”. RUBRICA DI STORIA E CULTURA DEDICATA AL BEATO SENIGALLIESE GIOVANNI MARIA MASTAI Idee sul Risorgimento I rapporti tra Pio IX e Vittorio Emanuele II non erano, numero sterminato di amanti, nobildonne, ballerine e certo, idilliaci. Le motivazioni sono chiarissime. Detto prostitute, che spesso il suo aiutante di campo doveva con parole semplici, senza tanti giri, Vittorio Emanuele II reclutargli in tutta fretta durante la notte se il “Giove è un “ladro e un usurpatore” che ha ragione solo perché terrestre” si svegliava in preda alle voglie. Il primo re è più forte e Pio IX non vuole assolutamente alcuna for- d’Italia non badava a spese: il budget annuale destinato ma di guerra. Vittorio Emanuele II, circondato da politici a loro era di un milione e mezzo di lire, quello per il guerrafondai, generali in cerca di guerra, violenti, masso- vitto di 6000” (il Cuore e la spada, RAI-ERI Mondadori, ni, sanguinari, ladri, rivoluzionari che - come scrive Can- Milano 2010, pp.46-47). tù “Cercavano la benedizione di Pio IX per farne carica Anche nelle Marche, nel 1861, Vittorio Emanuele II di cannone” - il Re era un ‘fantoccio’ nelle loro mani. Per “Pare che abbia avuto una liason con una giovane del quanto riguarda il famoso logos (ripetuto in ogni testo di luogo (Grottammare) tale Artemisia figlia di un impiestoria scritta da altri ‘fantocci’): ‘padre della patria’, ci pen- gato governativo dalle mani bucate che sarà poi aiutato sa B.Vespa a farne il dettaglio puntuale: “Fu chiamato finanziariamente dal monarca” (“Corriere Adriatico”, 27 padre della patria” non solo perché fu il primo sovra- febbraio 2011). no dell’Italia unita, ma anche perché disseminò le sue terre di figli legittimi e, soprattutto, illegittimi. Ebbe un a cura di Giuseppe Cionchi 15 IN BREVE MONTERADO S Lunedì 28 marzo si è riunito il Consiglio Pastorale per esaminare i numerosi punti all’Ordine del giorno. Erano presenti: Daniele, Giuseppe, Luca, Lamberto, Michela, Natale, Patrizio, Stefania, Rosella. E’ stata consegnata la Bozza-ipotesi della parrocchia sul Sinodo, specificando che: 1. L’obiettivo fondamentale è – e rimarrà – l’evangelizzazione. Annunciare Gesù è un dovere per tutti i cristiani, di fronte al dilagante fenomeno dell’analfabetismo. 2. E’ necessario vivacizzare le Messe per una piena partecipazione di tutti. 3. La Caritas sta facendo un bel lavoro. 4. Qualora la Diocesi promuovesse una catechesi continuata su Gesù, via Radio Duomo, si potrebbero costituire dei Centri d’ascolto “familiari o interfamiliari”. 5. Si potrebbe ipotizzare un allargamento del servizio diaconale esteso anche alle donne, specie là dove ci sono parrocchie “scoperte” (ce ne sono tante anche nella nostra Diocesi). Le FESTE sono così programmate: 1. Messa di Prima Comunione, domenica 29 maggio: ore 10 convocazione; ore 10,30 Santa Messa. 2. Festa di san Paterniano: domenica 10 luglio, con una settimana “mista” per la preparazione. Sempre a san Paterniano si terrà la Festa della Famiglia e si ricorderà il 60° di sacerdozio del pievano, come il 10° anno di ministero pastorale a Monterado (8 settembre 2001). Nella stessa circostanza, saranno presentati i lavori straordinari: quadro della Madonna, tabernacolo; organo. Si ringraziano i molti e generosi contribuenti fedeli di Monterado. 3. La Messa della Cresima è fissata per domenica 25 settembre alle ore 10,30 (convocazione, cui segue Messa). IN RICORDO DI ANNA TAMANTI Era l’anima della vita cultura e sociale di Roncitelli e con lei se ne va un pezzo di cuore della frazione. È morta all’ospedale di Senigallia la professoressa Anna Tamanti. Aveva 71 anni e da cinque anni lottava contro un male incurabile. Anna, andata in pensione quando era ancora molto giovane per dedicarsi alla sua famiglia, non ha mai smesso di studiare e di coltivare la sua passione per la storia e la letteratura. E lo ha fatto con studi ed iniziative dedicate alla frazione di Roncitelli. A lei si deve, tra le altre cose, l’invenzione della rievocazione storica La Chiave di Cichino. Anna Tamanti lascia due figli e il marito Umberto Fronzi, commerciante molto conosciuto. Indimenticabile anche il suo impegno ecclesiale, in parrocchia, nell’Azione Cattolica, in tante attività laicali. La redazione del nostro settimanale esprime alla famiglia le più sentite condoglianze. I CENTO ANNI DELLA SIGNORA PEPPA La sig.ra Pennacchietti Giuseppa ha compiuto 100 anni. Giuseppa, ancora perfettamente lucida di mente, è ospite della Casa di Riposo di Belvedere Ostrense dal lontano 1991 e nonostante qualche problema di deambulazione, ha sempre dimostrato la sua capacità di relazionarsi con gli altri anziani e con tutto il personale della struttura, non lesinando elogi e gratitudine a quanti la accudiscono giornalmente. Nata il 29 marzo 1911 a Monte San Vito, la sig.ra “Peppa”, dopo la scuola elementare, si trasferisce in America per aiutare il papà, proprietario di un albergo. Ritorna in Italia dopo 3 anni, a seguito della morte del padre. A 21 anni conosce il futuro marito con il quale condivide molti anni della sua vita. Dopo il matrimonio, nel 1935 va ad abitare a Jesi e lascia il lavoro di ricamatrice per dedicarsi completamente alla famiglia ed al lavoro di casalinga, senza abbandonare la sua passione per il ricamo che però riserva solo alle esigenze familiari.Attorno alla signora “Peppa”, non solo si sono stretti la figlia Edda, i nipoti, il personale e gli ospiti, ma anche il Sindaco di Belvedere Ostrense Prof. Riccardo Piccioni, il Parroco Don Marco, alcuni Consiglieri e il Direttore della Casa di Riposo. Settimanale della Diocesi di Senigallia Tel. 071 64578 - Fax 071 7914132 P.zza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia (An) www.vocemisena.it [email protected] Direttore editoriale: Gesualdo Purziani Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi Redazione: Laura Mandolini, Tullio Piersantelli, Rosaria Cenerelli, Giancarlo Mazzotti. 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