I TELEFONI CELLULARI

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I TELEFONI CELLULARI
I TELEFONI CELLULARI
Difendiamo meglio la nostra salute dai loro effetti nocivi
Sia i telefoni cellulari sia le antenne generano radiazioni elettromagnetiche.
Quando siamo esposti a queste radiazioni il nostro corpo riceve energia e si riscalda.
Se il corpo o determinate parti di esso si riscaldano eccessivamente possono insorgere disturbi alla salute:
questi effetti, che nessuno nega, sono classificati come effetti termici.
Le onde elettromagnetiche producono però altri effetti classificati come effetti atermici che, in funzione di
elementi quali la frequenza, l’intensità di campo, la geometria, la struttura del tessuto vivente e la durata
dell’esposizione, possono presentare un rischio molto elevato per la salute.
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All’acquisto scegliere il cellulare con il valore SAR (Specific Absorption Rate) più basso.
Questo valore si riferisce alla quantità di radiazioni assorbite che provoca il riscaldamento dei tessuti
viventi, specialmente della testa e dell’orecchio. Giudicato buono un valore di 0,6 W/kg o minore. Il
valore SAR deve figurare sulle istruzioni d’uso del cellulare.
I 2/3 dell’energia prodotta da un cellulare vengono assorbiti dalla testa, solo 1/3 serve alla
comunicazione.
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La prestazione di trasmissione è al massimo durante la fase di ricerca del numero: accostare il
cellulare all’orecchio solo quando la persona chiamata risponde.
Durante la comunicazione allontanare il cellulare di qualche centimetro dall’orecchio.
Da test effettuati, i gadget presenti sul mercato destinati a “proteggere” gli utilizzatori di cellulari
contro gli effetti delle radiazioni, non hanno dato prova della loro efficacia.
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Non posizionare il cellulare davanti al viso così da ridurre la penetrazione delle onde.
Quando si scrivono SMS l’esposizione viene trasferita verso le parti più basse del corpo: l’area
maggiormente irradiata potrebbe essere quella dell’apparato genitale.
Evitare di portare il cellulare acceso alla cintura, nelle tasche, nei taschini poiché le onde
penetrano negli organi. Gli effetti biologici di questa esposizione possono essere dannosi a lungo
termine.
L’uso di occhiali in metallo provoca un assorbimento più intenso di iperfrequenze. Per telefonare
togliere gli occhiali.
Chi porta un pacemaker deve farsi consigliare nella scelta di un cellulare e deve tenerlo a una
distanza di una ventina di centimetri dal corpo.
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Chi usa il cellulare in luoghi affollati (luogo pubblico, bus, treno...) può provocare disturbi ai portatori
di pacemaker, di apparecchi acustici e a persone elettrosensibili.
A scuola, negli ospedali, al cinema, ai concerti, nei musei, a teatro, nelle chiese, sul bus, sul
treno, nei bar, nei ristoranti... il cellulare è proprio fuori posto: spegnetelo.
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Si sconsiglia l’uso del cellulare a donne incinte, persone anziane, persone ammalate o
appena uscite da una lunga malattia.
Ai bambini, ai pre-adolescenti e agli adolescenti si raccomanda di usare il cellulare solo in caso di
assoluto bisogno poiché il loro organismo è più vulnerabile.
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Evitare di telefonare all’interno di un veicolo perché le sue pareti metalliche imprigionano le
onde elettromagnetiche e le riflettono sul corpo (in particolare la testa), esponendo voi e i
vostri vicini a radiazioni.
Chi telefona non può concentrarsi su altre cose: l’eventualità di incidenti stradali aumenta,
mettendo in pericolo sia la propria vita sia quella degli altri, anche se si usa un dispositivo vivavoce.
Evitare di telefonare durante un viaggio (auto, treno, camminando): il cellulare è sempre alla ricerca
della connessione con l’antenna più vicina e questa ricerca eleva la sua potenza al massimo
aumentando così le radiazioni.
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Usarlo di preferenza in condizione di buona ricezione così da utilizzare il minimo di potenza
necessario. Pioggia, neve, nebbia necessitano di una potenza più elevata. Lo stesso vale per luoghi
chiusi come ascensori, sotterranei, garage...
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Il cellulare acceso (standby) è sempre alla ricerca della connessione con l’antenna più vicina e
quindi emette radiazioni. Solo il suo spegnimento ferma queste radiazioni.
Quando si dorme non tenerlo vicino né acceso né in ricarica: meglio spegnerlo.
Cercare di usare il cellulare solo per urgenze.
Dove è data la possibilità usare il telefono fisso.
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Avete un telefono senza fili (DECT) nella vostra casa? Allora siete proprietario di un’antenna che
emette 24 ore su 24 onde elettromagnetiche a potenza massima che oltrepassano le pareti. La
base dell’apparecchio trasmette ininterrottamente anche quando non si telefona e il ricevitore
poggia sulla base. Meglio sarebbe riutilizzare il “vecchio” telefono fisso.
Utilizzate lampade a risparmio energetico? Siete a conoscenza del fatto che a causa
dell'elettrosmog che queste lampade producono si dovrebbe sempre tenere una distanza di
sicurezza di almeno un metro da quest'ultime?
In cucina avete un piano di cottura a induzione? Siete consapevoli che il campo magnetico
prodotto è di un'intensità tale che si consiglia alle donne di non utilizzarli durante la gravidanza?
Apprezzate la comodità di poter navigare in internet tramite un collegamento senza fili (WIFI
o WLAN)? Lo sapevate che l'elettrosmog prodotto dalla scheda del vostro computer portatile è del
tutto identico a quello prodotto da un telefono senza fili DECT?
Siete affascinati dalla tecnologia? Aspettate con ansia l'arrivo della nuova generazione di
telefonia mobile? Vi affascina il fatto che potrete navigare a velocità sbalorditive? Rendetevi
conto già sin d'ora che l'inquinamento supplementare prodotto dalle nuove tecnologie, come a
esempio Wimax, non farà che aumentare l'elettrosmog
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Cambiare il telefono cellulare significa gettarlo, ingigantendo così le montagne di rifiuti
elettronici ed elettrici. Questi rifiuti sono un concentrato di una complessa mescolanza di materie e
di componenti particolarmente tossici quali metalli pesanti, cadmio, mercurio e piombo in grande
quantità. Il 40% del piombo proviene dall’elettronica di consumo e provoca importanti emissioni di
diossina. Queste sostanze, nemiche di lunga data dell’aria, del suolo e delle falde freatiche,
minacciano anche la salute degli esseri viventi.
Il cellulare è un concentrato di nocività, prima di tutto a causa del suo chip. Gli elementi
necessari alla fabbricazione di un chip di 2 grammi sono:
1,7 chili di energia fossile - 1 metro cubo di azoto
72 grammi di prodotti chimici - 32 litri d’acqua.
Un organismo vivente è lui stesso uno strumento elettromagnetico di grande sensibilità e precisione e come
tale può essere danneggiato dai campi elettromagnetici esterni perché essi influenzano il normale
funzionamento cellulare, soprattutto quello cerebrale.
È quindi errato e scorretto asserire che queste onde sono innocue. Esse portano degli scompensi alla nostra
salute e al comportamento, sia nell’uomo sia negli animali.
Diversi ricercatori, medici e scienziati confermano che le radiazioni emesse dai telefoni cellulari possono
essere responsabili dei seguenti disturbi:
mal di testa - sensazione di calore all’orecchio - irritazione degli occhi - opacamento del cristallino (cataratta)
- disturbi del sonno – ipertensione – problemi di apprendimento - difficoltà di memoria e di concentrazione possibile aumento dei tumori alla testa, alle orecchie e agli occhi - possibile danno genetico (DNA).
Importanti studi rilevano una limitazione del sistema immunitario in bambini e adolescenti.
Un sistema immunitario disturbato reagirà in modo attenuato durante tutta la vita e ciò è irreversibile.
Rispetto a un adulto la testa di un bambino assorbe maggiormente le microonde essendo più piccola e
avendo uno spessore minore della scatola cranica. Inoltre in un bambino l’attività delle onde cerebrali è
meno resistente di fronte alle aggressioni delle microonde e fino a 12 anni cambia costantemente, perciò
risulta particolarmente vulnerabile. Anche l’attività moltiplicativa delle cellule è particolarmente elevata e le
rende più suscettibili a modificazioni di tipo genetico.