Caccia in cucina
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Caccia in cucina
L’ECO DI BERGAMO 42 MARTEDÌ 24 FEBBRAIO 2015 ARTI VENATORIE & SOCIETÀ Clusone, anche il Bepi alla rassegna faunistica Nel prossimo weekend Clusone ospita la Rassegna provinciale di gestione faunistica venatoria. L’evento si terrà nei giorni di venerdì 27, sabato 28febbraio e domenica 1° marzo presso la palestra del Patronato S. Vincenzo. Nel contesto della manife- stazione venerdi 27 ci sarà l’insediamento della Commissione di valutazione dei trofei del Consiglio internazionale della caccia dove a porte chiuse si terrà la valutazione dei trofei della specie stambecco, trofei che appartengono ad animali rinvenuti morti in alta Valle Se- riana (si parla di circa 30-40 soggetti annui che), mortalità dovuta a eccessiva densità sul territorio. Si inizia sabato alle 9 con un incontro delle scolaresche con l’autore del libro «Michelino va in Montagna» Claudio Zanini, il presidente nazionale Uncza Sandro Flaim ,e il corpo di polizia provinciale a cui seguirà la visita guidata della mostra. Si prosegue il pomeriggio con una tavola rotonda avente come tema «La comunicazione venatoria e l’immagine del cacciato- re», coordina i lavori Marco Ramanzini direttore de «Il cacciatore Italiano», alla presenza di Alessandro Brugnoli (Cacciatori Trentini ), Sandro Flaim (Uncza) Fulvio Valbusa e il cantautore bergamasco «il Bepi». Domenica si riaprirà la rassegna con le relazioni dei C.A. sulle popolazioni di ungulati , la relazione del Gruppo conduttori cani da traccia. All’interno della palestra saranno allestiti vari stend con prodotti tipici delle valli bergamasche, artigiani del legno e altri prodotti. 1 La mostra dei trofei di una delle precedenti edizioni dell’assemblea Uncza Caccia in cucina Torna la rassegna gastronomica All’iniziativa, che chiude domenica 1 marzo, hanno aderito 34 ristoranti di città e provincia Ma alcuni continueranno fino all’8 marzo Anche quest’anno è ri- Osteria Da Mualdo, via Privata partito il tradizionale evento Crespi 6, Capriate San Gerva«Caccia in Cucina - Sette giorni sio fraz. Crespi, tel. di gastronomia venatoria». Da 02.90937077 ( sino all’8 marieri 23 febbraio a domenica zo). Ristorante La Teglia, via prossima 1 marzo. Papa Giovanni XXIII 20, CaCome sempre sono molti i stione della Presolana, tel. ristoranti e i locali di Bergamo 0346.30467. Ristorante Vecchi e provincia che hanno aderito Ricordi da Gimbo, via Ulisse con favore a questa manifesta- Bellora 8/10, Cene, tel. zione eno-cultural-gastrono- 035.719121 (sino all’8 marzo). mica-venatoria che riunisce in Ristorante Hotel Ambra, via amicizia tutti coloro che ap- Querena 22, Clusone, tel. prezzano la buona cucina a ba- 0346.21314 (sino all’8 marzo). se di selvaggina e che riscuote Ristorante Garden Hotel, via ogni anno enorme successo, Papa Giovanni XXIII 1, Fino tanto che molti ristodel Monte, tel. ratori protrarranno 0346.72369 (sino all’evento anche fino È garantito l’8 marzo). Ristoranall’8 marzo. Il Platano da Gira, un piatto te Di seguito presenvia Franzi 5, Foresto tiamo l’elenco dei lotel. o un menù S p a r s o, cali. 035.930118 (sino alcompleto Ristorante Il Cirl’8 marzo). Ristorana base te K2, località Moletcolino, vicolo S. Agata 19, Bergamo Alta, di selvaggina ti 1, Gaverina Terme, tel. 035.218568 (sino tel. 035.814262 (sino all’8 marzo). Ristoall’8 marzo). Hotel rante I Sapori di TerRistorante Gromo, ra e Mare, via Pitenvia Papa Giovanni tino 16, Bergamo, tel. I piatti della XXIII 40, Gromo, tel. 035.220152 ( sino al(sino altradizione 0346.41119 l’8 marzo). Ristoranl’8 marzo). Restaute Ol Giopì e la Margì, si mescolano rant Le Ciel, piazza via Borgo Palazzo 25/ Vignali 2, Madoalle dei g, Bergamo, tel. ne, tel. 035.4942980. 035.242366. Risto- innovazioni Trattoria Bolognini, rante Al Vecchio TaDivisione Alpina degli chef via gliere, via S. AlessanTridentina 11, Madro 13, Bergamo, pello, tel. 035.908173 tTel. 035.244725 (sino all’8 ( sino all’8 marzo). Ristorante marzo). Ristorante Isola Zio Coq d’Or, via Europa 20, NemBruno, via Serio 24, Albino, tel. bro, tel. 035.520261. Albergo 035.751687 (sino all’8 marzo). Ristorante Piazzatorre, Centro Locanda della Corte, via Maz- Benessere, via Centro 21, Piazzini 72, Alzano Lombardo, tel. zatorre, tel. 0345.85033 (sino 035.513007 (sino all’8 marzo). all’8 marzo). Trattoria Del MoTrattoria Visconti, via A. De ro, via Castello 42, PonteraniGasperi 12, Ambivere, tel. ca, tel. 035.573383. Ristorante 035.908153 (sino all’8 marzo). Bellavista, via Gargarino 23, Ristorante Villa Cavour, via Riva di Solto, tel. 035.986034 Cavour 49, Bottanuco, tel. (sino all’8 marzo). Ristorante 035.907242 ( sino all’8 marzo). Hotel Poggio d’Oro, località Ristorante Corona, via San Poggio d’Oro 2, Riva di Solto, Rocco 8, Branzi, tel. tel. 035.969015 (sino all’8 mar0345.71042 (sino al 31 maggio). zo). Ristorante Al Vecchio Ta- gliere, via Medolago 1, Scanzorosciate, tel. 035.667915 (sino all’8 marzo). Hotel Ristorante S. Marco, via Pradella 3, Schilpario, tel. 0346.55024. Ristorante Da Pacio, via G. Verdi 5, Spinone al Lago, tel. 035.810037 ( sino all’8 marzo). Ristorante Don Luis, via San Vincenzo de’ Paoli 2, Torre Boldone, tel. 035.341393 (sino all’8 marzo). Ristorante della Torre, piazza Cavour 26/28 , Trescore Balneario. Ristorante Quadrifoglio, via D. Alighieri 780, Basella di Urgnano, tel. 035.894696 (sino all’8 marzo). Trattoria Ca’ dell’Orto, via Ca’ dell’Orto 5, Bruntino di Villa d’Almè, tel. 035.638343 (sino all’8 marzo). Ristorante Cadei, via Roma 9, Villongo, (sino all’8 marzo). Ristorante Al Vecchio Tagliere, via Libertà 87, Zanica, tel. 035.675002 (sino all’8 marzo). Ristorante Da Gianni, via Tiolo 37, Zogno, tel. 0345.91093 (sino all’8 marzo). «Caccia in cucina» fa tredici. Tante sono, infatti, le edizioni della rassegna regionale che valorizza la tradizione venatoria promossa da Anuu Migratoristi, con la collaborazione delle associazioni dei ristoratori. In Bergamasca l’iniziativa è coordinata dall’Ascom e offre la possibilità di spaziare sul territorio e tra le proposte. I ristoranti che partecipano sono 34 e assicurano nel periodo della manifestazione la presenza in carta di un piatto o di un menù completo a base di selvaggina, che potrà essere abbinato ai vini più adatti e accompagnato ad altri prodotti locali e della tradizione rurale. Cervi, caprioli, camosci, cinghiali e ancora lepri e uccelli, preparati nelle ricette più classiche accanto all’immancabile polenta oppure in piatti rinnovati dalla personale interpretazione degli chef: non resta che assaggiare. 1 La selvaggina ispira gli chef a preparare piatti sempre più raffinati Continua la polemica sull’accordo con Legambiente Anche Italcaccia aderisce al progetto di Libera Caccia Anche a Italcaccia l’accordo tra Federcaccia, Arcicaccia, Anuu migratoristi e Legambiente non piace. Il presidente nazionale Gianni Corsetti affida il suo pensiero a un comunicato diffuso nei giorni scorsi per esprimere una valutazione negativa, sia nel metodo che nella sostanza. «I cacciatori italiani - scrive Corsetti - chiedono senza manipolazioni strumentali di poter praticare l’attività venatoria in virtù di severe leggi dello Stato che pongono limiti ben definiti al suo esercizio, ma anche possibilità di estensione previste dalla Comunità europea, in base a conoscenze e documentazione appropriata. «Italcaccia si è sempre adoperata Il logo di Italcaccia a essere forza propulsiva per una gestione delle tematiche sulla caccia in forma coordinata e associata con altre realtà nel segno della democrazia, della trasparenza e del rispetto reciproco. Venuti a mancare questi e altri presupposti da parte delle associazioni che hanno siglato l’accordo con Legambiente, non ultimo quello di aver disertato l’invito , senza alcuna motivazione, presso la sede nazionale Italcaccia per l’organizzazione di una grande manifestazione a favore della caccia, la nostra associazione comunica che con effetto immediato esce da tutti i coordinamenti provinciali e regionali dove sono presenti Federcaccia, Arcicaccia e Anuu e aderisce al progetto di un nuovo gruppo insieme a Libera Caccia e a tutte quelle associazioni non riconosciute che si pongono come obiettivo prioritario la strenua difesa dei diritti dei cittadini cacciatori italiani». L’attività delle associazioni venatorie sta prendendo chiaramente una piega che allontana le parti interessate da un discorso unitario. La strada che porta alla condivisione dei progetti è sempre più difficile.