il fidanzamento nel nuovo testamento

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il fidanzamento nel nuovo testamento
APPUNTI SUL FIDANZAMENTO NEL N.T.
(don Gerardo Antonazzo)
Operatori di pastorale familiare
27 gennaio 2011
L’ISTITUTO DEL FIDANZAMENTO E DEL MATRIMONIO IN ISRAELE
A. VERSO IL MATRIMONIO
1. La scelta della sposa
>Era prerogativa dei genitori e veniva accettata come volontà di Dio (Genesi 21:21;24:24,50,51,67);
>A volte sceglieva il giovane ed i genitori conducevano le trattative (Genesi 34:1-7);
>Raramente un giovane si sposava contro il volere dei genitori (Genesi 26:34,35);
>Alcune volte agivano dei mediatori che non toccavano cibo prima di concludere la
trattativa (Genesi 24:33; II Corinzi 5:20);
2. Il fidanzamento
>Era suddiviso in due fasi: la promessa (senza legami) ed il fidanzamento vero e proprio;
>Il fidanzamento era vincolante quasi quanto il matrimonio ed era accompagnato da un
contratto verbale o scritto (Genesi 29:18);
>I fidanzati venivano chiamati moglie e marito ed avevano l'obbligo della fedeltà (Matteo
1:18-20);
>I fidanzati/coniugi restavano nelle rispettive famiglie e non avevano relazioni coniugali
(Genesi 29:21);
>Generalmente la ragazza si fidanzava all'età di 13-14 anni, mentre il ragazzo tra i 18 e 24
anni;
>Il fidanzamento durava circa 12 mesi;
>In tale periodo lo sposo preparava la casa, la sposa gli abiti nuziali e la famiglia della
sposa le celebrazioni nuziali;
>Non potevano essere prese come mogli le donne cananee, moabite ed ammonite (Esodo
34:11-12,16; Deuteronomio 23:3,4);
>Era permesso invece il matrimonio con una schiava straniera o con una prigioniera di
guerra (Deuteronomio 21:1,11);
3. Lo scambio dei doni
>Il dono (MOHAR): un compenso che lo sposo offriva alla famiglia della sposa per
suggellare il patto ed unire le due famiglie (Genesi 34:12);
>La dote: dono del padre della sposa alla figlia, costituito da servi, terreni, preziosi,
denaro, ecc. (Genesi 24:59,61);
>I doni dello sposo alla sposa (Genesi 24:53; Apocalisse 22:12);
>Nella dote era compreso un cerchietto di 10 monete da applicare al copricapo della
sposa:la perdita di una di quelle monete era motivo di grande sconforto (Luca 15:8-9);
B. MATRIMONIO
1. Le cerimonie nuziali
>La sposa indossava abiti ricamati, gioielli. una cintura speciale ed il velo (Salmo 45:1314; Isaia 61:10; Geremia 2:32): i capelli erano intrecciati con pietre preziose comprate o
prese in prestito;
>Per lo sposo, oltre ad abiti eleganti, vi era un diadema particolare (Isaia 61:10);
>Le amiche, che vestivano la sposa, le stavano accanto come "compagne" (Salmo
45:14);
>Anche lo sposo aveva un gruppo di compagni ( "amici dello sposo" ): uno di questi
faceva da testimone e da "maestro di tavola" (Matteo 9:15; Giovanni 3:29,30);
2. Il corteo nuziale
>Lo sposo ed i suoi amici, la sera fissata per le nozze, si recavano in corteo alla casa della
sposa, accompagnati da musiche, canti e danze (Geremia 7:34);
>La strada era rischiarata dalle lampade ad olio (Salmo 119:105);
>La sposa attendeva con le amiche. pronte ad unirsi al corteo con le loro lampade (Matteo
25:6-7);
3. La festa nuziale
>Si teneva a casa dello sposo,e durava almeno sette giorni (Matteo 22:2-4; Giudici 14:1112);
>Ogni invitato riceveva un abito di nozze (Matteo 22:12);
>Il maestro di tavola o scalco ("l'amico dello sposo") presiedeva i festeggiamenti (Giovanni
2:8);
>Elementi essenziali della festa erano il vino, i cibi, i canti, le musiche, le danze ed i giochi
(Giovanni 2:1-3; Cantico dei Cantici 2:4);
>Non vi era una vera e propria cerimonia religiosa, ma erano pronunciate specifiche
benedizioni da parenti o amici e era sottoscritto l'atto di matrimonio o patto di fedeltà stilato
dal padre della sposa (Genesi 24:60; Rut 4:11-12; Malachia 2:14);
>Con l'introduzione solenne della sposa nella casa dello sposo, le formalità matrimoniali
erano complete e cominciava la coabitazione e la vita coniugale (Salmo 45:13-15);
APPUNTI SUL FIDANZAMENTO NEL NUOVO TESTAMENTO
(sarebbe molto utile apportare dei suggerimenti, per far progredire questa riflessione solo iniziale)
1. Il fidanzamento di Giuseppe e Maria
L’annunciazione a Maria: Lc 1,26 ss
Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata
Nàzaret, 27a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome
Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di
grazia: il Signore è con te».
29
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come
questo. 30L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31Ed
ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32Sarà grande e verrà
chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33e
regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
34
Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?».
L’annunciazione a Giuseppe: Mt 1,18 ss
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe,
prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.
Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò
di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in
sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di
prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito
Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo
dai suoi peccati».
•
Avremmo immaginato un’unica annunciazione a entrambi insieme, trattandosi del
progetto di fidanzamento che li riguardava entrambi.
Invece no! Il racconto delle due annunciazione separate dimostra che il progetto di Dio
sul fidanzamento di Maria e Giuseppe deve conservare qualcosa di ”singolare”, specifico
e intimamente personale;
•
Ciascuno dei due personaggi (fidanzati) di fronte alla scoperta del Progetto, pone a se
stesso alcune domande molto serie, e le sa porre soprattutto a Dio, per cercare risposte
non puramente umane, ma sviluppate alla luce di Dio stesso;
Giuseppe e Maria, ciascuna dalla sua parte, compiono una profonda opera di
discernimento: non subiscono il fidanzamento, ma lo vivono profondamente con tutto
ciò che di sorprendente sta loro capitando; nulla passa inosservato, ma tutto viene
verificato al vaglio dei loro dubbi, paure, incertezze, speranze e sogni;
•
Altro aspetto: come mai ciascuno dei due evangelisti non racconta, anche se
separatamente, tutte e due le annunciazione?
A livello pedagogico per noi, serve più vederle a “distanza” che in “sequenza”, una dopo
l’altra. La storia di ciascuno non si può omologare alla storia dell’altro, ma ciascuno
deve vivere un percorso interiore che ne garantisca la piena libertà e responsabilità
riguardo alla decisione ultima da prendere.
Il progetto è comune, ma la risposta da dare è strettamente personale, e ciascuno dei due,
Maria e Giuseppe, la sa maturare “indipendentemente” l’uno dall’altro, senza
condizionamenti, senza leggerezze e decisioni sbrigative, anche quando sembrano
giustificate (come quando Giuseppe scopre che Maria è già incinta).
Sarà la loro capacità di discernimento a chiarire tutto alla luce di Dio e far prendere a
ciascuno dei due la decisione più giusta.
•
E’ raccontata una storia che non è determinata e guidata da “accordi” orizzontali, ma da
annunci “verticali”. In questi annunci ciascuno dei due (Maria e Giuseppe) è aiutato a
cogliere per sé gli aspetti più specifici che potevano riguardarli ed essere aiutati a viverli
docilmente;
Il risultato ultimo è che Maria e Giuseppe sono aiutati a “guardare” all’altro in una
nuova ottica!
•
Il progetto di Dio sul loro fidanzamento infatti modifica la logica delle loro previsioni
puramente umane.
Entrambi scoprono che il loro “sogno” riguardo al matrimonio futuro si sarebbe
compiuto nel migliore dei modi nella misura in cui si sarebbe armonizzato con i sogni di
Dio.
Nel fidanzamento non si dovrebbe sognare senza Dio, per non cadere nelle illusioni.
•
Il tempo del fidanzamento come tempo di
1.
2.
3.
4.
scoperta di sé in relazione alla scelta dell’altro (annunciazione personale)
scoperta dell’altro in una nuova ottica, grazie all’annunciazione di Dio
armonizzazione con i progetti di Dio su di noi
docilità alle sorprese di Dio
2. Efesini 5
Nel timore di Cristo, siate sottomessi gli uni agli altri: 22le mogli lo siano ai loro mariti,
come al Signore; 23il marito infatti è capo della moglie, così come Cristo è capo della
Chiesa, lui che è salvatore del corpo. 24E come la Chiesa è sottomessa a Cristo, così anche
le mogli lo siano ai loro mariti in tutto.
25
E voi, mariti, amate le vostre mogli,
A. (Il tempo del fidanzamento!)
come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei,
purificandola con il lavacro dell'acqua mediante la parola, 27
26
per renderla santa,
B. (La decisione nuziale)
e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di
simile, ma santa e immacolata. 28Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli
come il proprio corpo: chi ama la propria moglie, ama se stesso.
29
Nessuno infatti ha mai odiato la propria carne, anzi la nutre e la cura, come anche Cristo
fa con la Chiesa, 30poiché siamo membra del suo corpo. 31Per questo l'uomo lascerà il padre
e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne. 32Questo mistero è
grande: io lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! 33Così anche voi: ciascuno da parte
sua ami la propria moglie come se stesso, e la moglie sia rispettosa verso il marito.
Il fidanzamento tempo di “guarigione” per arrivare alle nozze con le possibili ferite rimarginate;
•
Cristo nel tempo del fidanzamento ama per “guarire” la fidanzata
•
E presentarla a se stesso (paraninfo) tutta santa come la sua possibile sposa (Lui è lo
sposo)
Nel tempo del fidanzamento si guarisce dalla ferite, prima di poter celebrare il matrimonio;
invece spesso si idealizza il tempo del fidanzamento per poi dover affrontare solo nel matrimonio i
problemi reali della relazione di coppia.
Guarigione nel tempo del fidanzamento.
Guarigione nel tempo del matrimonio.
3. Apocalisse
21, 1-2; 9-10 (nynphe: fidanzata, paragonata però in Israele alla situazione della sposa)
Cielo nuovo e terra nuova
1
E vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano
scomparsi e il mare non c'era più. 2E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova,
scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.
La città santa
9
Poi venne uno dei sette angeli, che hanno le sette coppe piene degli ultimi sette flagelli,
e mi parlò: «Vieni, ti mostrerò la promessa sposa, la sposa dell'Agnello». 10L'angelo mi
trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme,
che scende dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio.
22, 17-18.20
17
Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni!». E chi ascolta, ripeta: «Vieni!». Chi ha sete, venga;
chi vuole, prenda gratuitamente l'acqua della vita.
18
A chiunque ascolta le parole della profezia di questo libro io dichiaro: se qualcuno vi
aggiunge qualcosa, Dio gli farà cadere addosso i flagelli descritti in questo libro; 20Colui
che attesta queste cose dice: «Sì, vengo presto!». Amen. Vieni, Signore Gesù.
Apre la prospettiva escatologica per il matrimonio vissuto sulla terra. Ci si domanda: qual è il
significato ultimo del sacramento del matrimonio celebrato sulla terra?
•
il matrimonio sulla terra serve per arrivare nel futuro di Dio, “pronti” come fidanzati
a…Cristo-Sposo, avendo imparato ad amare sulla terra, per celebrare le nozze con
l’Agnello: Vieni!
•
Il matrimonio sulla terra deve avere lo scopo di prepararci a diventare nuovamente
fidanzati, pronti per le nozze vere e definitive!
La stessa parola “sacramento” apre alla prospettiva escatologica: esso è solo un “segno” delle realtà
future. Nella dimensione escatologica non avremo più bisogno di “sacramenti” (segni) per amare,
ma ameremo direttamente Dio, “faccia a faccia”.
4. Alla ricerca “disperata” dell’amico dello sposo
a.
L’amico dello sposo “lavora” a favore del matrimonio nel tempo del fidanzamento:
•
•
•
•
•
b.
Prepara le nozze
Dispone ogni cosa
Accompagna
Presenta la sposa allo sposo
Etc….
Oggi chi è ammesso a svolgere questo ruolo nel cammino dei due fidanzati?
Consono capaci i testimoni scelti!
Sembrano non essere più le due famiglie di origine
Fa fatica ad esserlo il gruppo di amici (capace solo di predisporre la serata dell’addio al
celibato)
Arranca anche la proposta pastorale della Chiesa