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Speciale camere d’albergo
A destra,
licenza Creative Commons - Foto
di Opus Hotels;
sotto,
Paolo Santini con il suo gattone
Maleficus
Quando la stanza
è pet-welcoming
Come rendere la propria offerta di ospitalità veramente a misura di
amico a quattro zampe
P
■ di GIORGIO BINI
avimenti lavabili e niente moquette. Ma anche un igienizzante specifico a disposizione degli ospiti, un rimuovi
peli e un panno per cani, nonché ciotole, sotto-ciotole e almeno un cuscinone completamente sfoderabile e
lavabile. Nel caso ci siano dei gatti, infine, sempre meglio mettere un tiragraffi-palestrina a portata di unghie:
un’utile alternativa a divani e affini. Pochi, semplici consigli per rendere una camera d’albergo pet-friendly. O
meglio sarebbe dire pet-welcoming, come ama definirla il fondatore di Pets On the Go, Paolo Santini: «La
prima esigenza di chi si muove con un animale al seguito è ovviamente quella di trovare una sistemazione in
grado di accogliere, in modo adeguato, il proprio peloso compagno di viaggio. Risolto il primo step, si desidera soprattutto
non essere trattati alla stregua di “problemi”, ma come semplici ospiti: persone che, allo stesso modo di coloro che viaggiano con bambini e anziani, hanno esigenze specifiche e puntuali».
Domanda. Che tipo di pet si muove di solito in compagnia dei propri amici a due zampe?
Risposta. Si tratta spesso di cani e gatti educati, abituati a viaggiare, la cui gestione deve però seguire le linee guida
dell’hotel e rimanere sotto l’esclusiva responsabilità del proprietario.
D. Difficile quindi imbattersi nel Ringhio di turno?
R. Quasi sempre certi “soggetti” rimangono a casa.
D. Quali allora le piccole attenzioni più apprezzate dai viaggiatori con animali al seguito?
R. Per dimostrare che il proprio hotel è veramente pet-welcoming basta poco. Per esempio un simpatico kit di benvenuto
ad hoc: uno snack fatto trovare sul cuscinone in camera, magari accompagnato da un leaflet contenente tutte le indicazioni sul
pet shop, il veterinario e l’area cani più vicini.
D. Ha anche qualche consiglio per chi invece è incaricato della pulizia delle stanze dove sono ospitati gli animali?
R. La prima avvertenza è quella di munirsi di avvisi da appendere fuori dalla camera, in modo da render noto a tutti che dentro la stanza c’è un animale. A seguire, occorre anche stilare precise linee guida per il personale ai piani, con particolare riguardo
Numero 5 - Giovedì 10 Marzo 2016
Speciale camere d’albergo
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Identikit di PetPro e Pets On the Go
www.petsonthego.it
Fondata nel 2011 a Milano, PetPro opera oggi in tutto il Centro-Nord Italia. Le sue
attività si sviluppano sostanzialmente in due direzioni: l’offerta di servizi pet-care per i
proprietari di animali domestici (b2c), nonché l’ideazione, realizzazione e gestione di
eventi di consulenza cinofila e pet-marketing per aziende e progetti speciali (b2b). Tra
i clienti PetPro si ricordano, in particolare, DeAgostini, Trixie, il Comune di Milano e il
gruppo Segesta/Korean. La società si avvale di un centinaio di collaboratori tra veterinari
comportamentalisti, educatori e istruttori cinofili,
pet-sitter, dog-walker, toelettatori, nutrizionisti e
veterinari.
Da PetPro nasce quindi il progetto Pets On the
Go, il cui obiettivo è quello di creare un network
di hotel e catene in grado di accogliere in modo
all’area della sicurezza sia dei collaboratori, sia degli ospiti “pelosi”.
D. E per il resto dello staff?
alcun modo venire meno agli standard offerti agli
altri clienti: la soluzione in outsourcing ideale, inR. Anche qui ci vuole un minimo di formazione specifica: se si vuole apsomma, per tutti gli alberghi che accettano aniprocciare un proprietario con cane al seguito bisogna saperlo fare. In caso
mali domestici e che vogliono riservare agli amici
contrario, meglio evitare. Attenzione, però: non stiamo parlando di giora quattro zampe un’accoglienza professionale e
nate e giornate di formazione. Poche nozioni minime ma indispensabili
davvero a cinque impronte.
sono sufficienti a gestire al meglio il binomio proprietario-amico a quattro
zampe.
L’offerta Pets On the Go
R. Esistono ulteriori servizi che un hotel potrebbe pensare di organizzare?
Prodotti fisici: da una partnership con Trixie
D. Assolutamente sì: fondamentale è per esempio avere dei professioninasce la linea di kit di benvenuto dedicati, di
sti di riferimento, a cui rivolgersi nel caso in cui l’ospite abbia un impegno
prodotti per allestimenti camere, di dotazioni di
e non possa portare con sé il cane. Ma
sicurezza e di tutto ciò che serve per avere un’osempre apprezzata è pure la presenza
spitalità a misura di cliente a quattro zampe.
di una zona dedicata e attrezzata per
Layout: non è facile accogliere in modo professionale gli ospiti con animali e, al conaccogliere pet più proprietario. Se poi
tempo, garantire gli standard per gli ospiti senza animali. Pets On the Go si occupa dello
all’esterno esiste persino la possibilità
studio di layout, nonché di procedure e di sistemi di pulizia, in grado di consentire la
di recintare una piccola area riservata ai
coesistenza delle due community.
cani, allora la fidelizzazione del cliente
Formazione del personale: un team di educatori cinofili garantisce, su base nazionacon amico a quattro zampe al seguito è
le, programmi di organizzazione e di formazione specifici per i dipendenti dell’hotel in
assicurata.
contatto con gli animali degli ospiti. I corsi sono realizzabili sia all’interno delle strutture
D. Avete un suggerimento anche per
stesse, sia presso le due sedi Pets On the Go di Binasco, vicino a Milano, e di Cattolica,
evitare i piccoli disguidi che possono
in piena Romagna.
sorgere con gli altri ospiti?
Servizi forniti direttamente da PetPro: accudimento diurno e pet-sitting a ore, sviluppo
R. L’obbligo di tenere il proprio cane
di leaflet informativi per gli ospiti e organizzazione di eventi a tema. Nell’area di Milano,
al guinzaglio evita il 90% dei problemi.
è inoltre da poco attivo Pet Pet: il servizio di toelettatura a quattro ruote che parcheggia
La progettazione di lay-out specifici
sotto l’hotel.
degli ambienti comuni, inclusa una diDigital&social: il network di PetPro e dei suoi partner garantisce un supporto media
sposizione delle sedute ad hoc, previene
privilegiato, assai efficace nel gestire e nell’indirizzare la community dei pets on the go.
poi l’insorgere di eventuali problemi tra
quattro zampe.
D. Come si può quindi comunicare i propri servizi pet-welcoming?
R. Si comincia con i canali dove è già presente il proprio hotel, integranIn alto,
do le informazioni ivi contenute con le specifiche relative all’ospitalità per i pet. Utili sono poi anche i vari network per cinofili:
un gatto sul bancone della
portali e forum in cui le indicazioni sulle strutture pet-friendly sono ormai sempre più frequenti.
reception - Licenza Creative
D. Perché infine può convenire avere un hotel pet-welcoming?
Commons. Foto di: Golf Resort
R. Secondo le statistiche più recenti, quasi il 60% delle famiglie italiane possiede un cane e più del 55% vorrebbe portarsi il
Achental Team
proprio amico “peloso” in viaggio. Uno scenario, quello del nostro paese, che si può estendere facilmente a tutta Europa: un vero
fenomeno diffuso rappresentato da milioni di viaggiatori alla ricerca di ospitalità per il loro “figliolo peloso”. È per questo che siamo
convinti di quanto un modello professionale di gestione e cura del binomio proprietari & pets on the go possa rappresentare un
rilevante elemento di differenziazione per singoli hotel o gruppi alberghieri: un approccio pet-welcoming, in grado di trasformare
un apparente problema, l’accoglienza di un animale domestico, in un importante generatore di traffico. Il tutto dedicato a una
categoria assai numerosa di clienti, che spesso non bada a spese pur di garantire adeguato comfort al proprio fidato compagno di
viaggio a quattro zampe.
professionale i pet-owners on the go, senza in
Numero 5 - Giovedì 10 Marzo 2016