Commercio tra PMI: Proposta di una Piattaforma per un Sistema

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Commercio tra PMI: Proposta di una Piattaforma per un Sistema
Commercio tra PMI:
Proposta di una
Piattaforma per un
Sistema Econometrico
Comunitario
Ultimo aggiornamento: 8 maggio 2008
A cura di Marco Saba
Centro Studi Monetari
http://www.studimonetari.org
Email: [email protected]
Problemi incontrati dalle
Piccole e Medie Imprese
COMPETIZIONE
Non esiste più una protezione del mercato per le imprese locali
Molti clienti vengono persi se ci sono alternative più “economiche” o
più “nuove”
C'è concorrenza da parte di società più grandi, della GDO, con più
risorse e/o un marketing migliore e/o maggiore visibilità nel mercato
La GDO può permettersi delle perdite pur di ampliare il parco clienti
mentre le PMI non possono permetterselo
Il costo di produzione della GDO può essere inferiore oppure può
ricevere dei sussidi da organizzazioni esterne pur di competere
La GDO potrebbe avere una varietà maggiore di prodotti e servizi
I clienti sono sensibili ai vari livelli dei prezzi
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Problemi incontrati dalle Piccole
e Medie Imprese
INCAPACITA' DI TRARRE VANTAGGIO DALLE ECONOMIE DI SCALA
Le grandi imprese hanno minori costi di produzione e vendono i prodotti a
prezzi bassi per una serie di fattori:
Una gestione centralizzata
Un sistema di trasporto ed immagazzinamento consolidato
Acquistano forniture in quantità
Riescono ad ottenere prezzi scontati
Le PMI possono non essere in grado di raggiungere la stessa economia di
scala – anche se si raggruppano – perché dovranno comunque gestirsi la
contabilità, il magazzino, l'acquisto di piccole forniture ed altre spese
tipiche della loro dimensione.
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Problemi incontrati dalle Piccole
e Medie Imprese
I COSTI DI PRODUZIONE DEL MERCATO LOCALE POTREBBERO NON
ESSERE COMPETITIVI
I costi del personale e dei materiali/forniture possono essere più alti
nei mercati locali rispetto al mercato esterno (manodopera estera a
basso costo, lavoro sovvenzionato, materiali meno costosi, etc.)
All'estero non vengono applicate particolari regole burocratiche
vincolanti alle quali attenersi per l'esecuzione delle commesse
Il rispetto delle regole burocratiche richiede una stessa quantità di
lavoro amministrativo sia alle PMI che alle multinazionali – ma le PMI
hanno meno personale e risorse disponibili
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Problemi incontrati dalle Piccole
e Medie Imprese
LE VENDITE ED IL FATTURATO POTREBBERO AVERE CARATTERE
STAGIONALE
Molte PMI hanno natura stagionale con periodi di calo reddituale. Alcune
di queste attività sono:
Il turismo
I prodotti agricoli stagionali
La domanda e la produzione di materie prime per l'industria
manufatturiera
Il terziario durante momenti di picco (ad es. per le festività)
Le grandi imprese possono diversificare l'offerta di prodotti e servizi a
seconda delle stagioni. Queste sono anche in grado di ottenere
finanziamenti a basso costo per coprire le spese nei momenti di bassa
stagione, in modo concorrenziale rispetto alle PMI (a causa della loro
dimensione, del profilo di rischio, della capacità di ottenere finanziamenti
oltreconfine, della presenza su mercati più ampi, etc.)
Una sola cattiva stagione può rovinare l'intera attività
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Problemi incontrati dalle Piccole
e Medie Imprese
INCAPACITA' DI PROTEGGERSI DALLE SVOLTE SFAVOREVOLI DEL
MERCATO
I produttori locali hanno difficoltà ad assicurarsi completamente contro le
svolte sfavorevoli del mercato che possono essere causate da vari fattori:
Disastri naturali (incendi, alluvioni, siccità, etc.)
Incapacità di acquisire le scorte necessarie (vendute altrove ad un
prezzo maggiore, perché fuori catalogo, per aumento dei prezzi)
Bassi ricavi stagionali (vendite sottocosto a causa di una maggiore
concorrenza, minor produzione di prodotti con minori guadagni,
protezione del mercato per i concorrenti, clienti recalcitranti, maggior
esposizione sul mercato rispetto ai concorrenti)
Mancanza di contante disponibile nell'economia locale (recessione)
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Problemi incontrati dalle Piccole
e Medie Imprese
SURPLUS DI MAGAZZINO
In aree ad alta (o manipolata) competizione, o dove sussistono rovesci del
mercato o basse stagioni, il risultato è un incremento delle rimanenze in
magazzino. Normalmente questi surplus vengono gestiti così:
Abbassando i prezzi dei prodotti o servizi
• Questo può creare nel mercato un'aspettativa di prezzi inferiori
• Può richiedere un ulteriore abbassamento dei prezzi per le scorte
dello stesso tipo abbassando quindi il valore totale del fatturato
Accantonamento, distruzione o spreco del prodotto o servizio
• Mantiene artificialmente alti i prezzi
• Diminuisce il valore di tutto il surplus
• Può essere affrontato attraverso una minor produzione ed uno
spreco della capacità produttiva
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Problemi incontrati dalle Piccole
e Medie Imprese
MANCANZA DI CAPITALE PER L'ESPANSIONE DELL'ATTIVITA'
Per poter competere con i produttori che ricevono sussidi, o con nuovi
competitori sul mercato, una PMI deve poter espandersi in vari modi:
producendo o acquisendo più prodotti a costi inferiori
diversificando la produzione e l'offerta
cambiando la strategia del mercato o il target
Per fare ciò l'attività deve ottenere maggior capitale. Tuttavia:
Gli affidamenti bancari hanno alti tassi d'interesse che un'attività può
non essere in grado di sostenere
I prestiti vengono esclusivamente concessi sulla base delle capacità
di produzione e di margine correnti mentre in un mercato con nuova
concorrenza i margini possono diminuire impedendone l'ottenimento
Un investimento in una PMI da parte di terzi può portare alla perdita
del controllo mentre gli utili potenziali potrebbero finire ai nuovi soci 8
Problemi incontrati dalle Piccole
e Medie Imprese
MANCANZA DI INCENTIVI PER ESPANDERE L'ATTIVITA'
Per poter competere un'attività deve poter espandersi. Con l'espansione arrivano:
Maggiori rischi (rischi finanziari, di stress, di perdere fette di mercato)
Minor tempo libero
Riduzione del capitale disponibile (I prestiti gravati da interessi devono essere restituiti, l'intervento di nuovi soci nel capitale richiede la divisione degli utili)
Maggiore quantità di lavoro per i proprietari delle PMI
Perdite potenziali (confusione del mercato, mancanza di concentrazione sugli obiettivi, richiesta di una maggior produzione che eccede la capacità produttiva delle risorse disponibili)
Spesso è più facile vendere l'attività e “realizzare” piuttosto che competere a testa bassa contro i nuovi concorrenti.
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Soluzioni
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Soluzioni parziali
COOPERATIVE
Divisione dei costi di marketing
Divisione dei costi di trasporto
Condivisione di parte dell'amministrazione
Gruppo d'acquisto
VENDITE NEL MERCATO DEI FUTURE (MATERIE PRIME)
Si riceve un prezzo fisso nell'immediato per le vendite future
Aiuta ad alleviare i problemi di cassa in bassa stagione
L'incasso può essere usato per dei miglioramenti nell'attività
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Soluzioni parziali
MICRO-CREDITO
I piccoli prestiti vengono spesso da membri della stessa rete
Vengono basati sul potenziale futuro dell'attività
Hanno un costo minore rispetto ai prestiti usuali
Sono più facilmente disponibili rispetto ai prestiti commerciali
Necessitano di meno pratiche burocratiche rispetto ai prestiti
standard
Richiedono minori garanzie
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Soluzioni parziali
BARATTO, SCAMBIO RECIPROCO E COUNTER-TRADE
BARATTO
• Lo scambio diretto di prodotti/servizi tra due parti che ne necessitano
• Le parti possono dover stipulare due separati contratti dove sono
specificati i beni e servizi che devono essere scambiati tra loro in tempi
differenti
• Permette di effettuare il negozio senza l'uso di contante
SCAMBIO RECIPROCO E COUNTER-TRADE
• Il venditore può ricevere un pagamento ma deve accettare di
comprare in seguito beni di pari valore dal compratore

Una delle parti accetta di fornire tecnologia o macchinari che mettono in
grado l'altra parte di produrre beni ed il venditore accetta in pagamento
parte dei beni prodotti e/o ottiene di acquistarli ad un prezzo convenuto
Mantiene il potere d'acquisto nella comunità locale; anche se il
baratto non è locale, le risorse della comunità non vengono
impoverite
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Particolarità delle Cooperative
Eliminano alcuni costi fissi ma non tutti
Ogni attività mantiene i propri supervisori amministrativi e contabili
Generalmente non è possibile una diversificazione poiché ogni
cooperativa è specializzata in un determinato settore
Di norma il marketing è fuori dal controllo dell'attività
La capacità di produzione delle singole attività può essere limitata
dalla cooperativa per evitare che il mercato sia inondato da un
surplus di prodotti che abbasserebbe i prezzi di vendita
Ci possono essere dilazioni nei pagamenti (il dettagliante paga la
cooperativa dopodiché la direzione della coperativa remunera i soci)
Potrebbe essere lenta nel riscontrare i cambiamenti del mercato
Per vari settori industriali mancano tipologie adatte di cooperazione
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CARATTERISTICHE DEL MERCATO
DEI FUTURE
In generale non è disponibile per le PMI
Non è disponibile per tutte le tipologie industriali
Sono gli operatori del mercato dei future quelli che ricevono i benefici
quando i prezzi dei prodotti aumentano rispetto alla norma
La quantità dei prodotti venduti viene prestabilita e non tiene conto
delle eventuali eccedenze
Le eventuali inadempienze rimangono in capo al produttore, cosa che
rappresenta un maggior rischio d'impresa
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Particolarità del Micro-Credito
Spesso non è disponibile per le medie imprese
L'importo del prestito è ridotto (generalmente meno di 700 euro)
Attrae interesse
Il denaro può essere preso in prestito al di fuori della comunità
cosicché sia il capitale che gli interessi fuoriescono dal mercato locale
Manca la sicurezza del fatto che il prestito rappresenti uno stimolo a
lungo termine per il mercato locale
Alcune società proibiscono qualsiasi forma di interesse/usura (ad
esempio l'Islam)
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Particolarità del baratto
Richiede una coincidenza nella domanda-offerta (es. offerta
contemporanea di pesci in cambio di latte e viceversa)
Gli scambi debbono essere di pari valore tra i partecipanti
Gli scambi effettuati al di fuori della comunità locale non aumentano
il valore aggregato degli asset della comunità
Il commercio viene condotto caso per caso senza un registro
centralizzato delle domande ed offerte disponibili
Non permette di essere finanziato (compri ora, paghi dopo con beni
propri) se non c'è un bisogno da parte del venditore e del compratore
per i beni reciprocamente offerti
Da un punto di vista amministrativo è difficoltoso da gestire
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Esempi tratti dalla pratica
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Diffusione delle valute locali
Attualmente esistono circa 5.000 esempi di monete locali e/o
complementari:
La più antica, in uso da più di mille anni, è diffusa
nell'isola di Bali in Indonesia
Nel Giappone esistono 600 monete locali emesse secondo
vari criteri
In Cina più di 200 milioni di utenti internet utilizzano la
valuta virtuale QQ della società TENCENT
Maggiori informazioni ed analisi dei singoli casi si trovano
nell'International Journal of Community Currency Research:
http://www.le.ac.uk/ulmc/ijccr
Vedremo ora alcuni degli esempi più significativi da cui abbiamo
tratto indicazioni per il modello dell'e-SCEC trattato in seguito
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Argentina: 6 Miliardi di dollari di
scambi
Nel 2003 in Argentina c'erano varie valute in circolazione:
Pesos argentini
Dollari statunitensi
Valute provinciali (20 tipologie in circolazione)
Biglietti di scambio (Rete globale del Trueque) / Creditos
(circa 100 tipi di valute di credito comunitario)
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Argentina: valute provinciali
Dalla metà degli anni 1980, a causa
della mancanza di valuta federale,
molte delle 24 province emisero una
propria valuta per soddisfare le
rispettive necessità contabili e di
liquidità
Nel 2003, 20 province hanno emesso valute provinciali di vario tipo senza
dover ricorrere a debiti, tasse ulteriori o dubbie speculazioni sui derivati
La provincia di Mendoza ha emesso biglietti del tesoro garantiti da rendite
petrolifere per un valore equivalente a 150 milioni di dollari USA
La provincia di Buenos Aires ha emesso biglietti per un totale di un miliardo di
pesos. Questi biglietti, chiamati LECOP, hanno una durata quinquennale, sono
senza interessi e vengono accettati per il pagamento delle tasse provinciali.
Il LECOP è un sistema di finanziamento che non crea debito pubblico alcuno
mentre il PETROM è un prestito che costa il 35% in 5 anni
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Argentina: Trueque / Creditos
Il primo sistema “commerciale” in
Argentina venne fondato nel 1995 da
tre professionisti che cercavano di
creare migliori condizioni sociali,
economiche ed ambientali
In due anni, altri circoli di scambio
sorsero un po' ovunque nel paese e
cominciarono ad organizzarsi in una
rete chiamata Red Global de Trueque
I circoli del Trueque emettono la loro
valuta: i biglietti “credito”
Nel solo 2000 un equivalente di più
di 400 milioni di dollari USA venne
scambiato tramite i “credito”
Il totale degli scambi in “credito” è
stimato in 6 miliardi di USD
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Argentina: un successo economico
Dal punto di vista economico il progetto ha avuto un grande successo
Nonostante il fatto che sia basato su buoni di carta, facilmente
replicabili e faticosi da gestire, i partecipanti ad oggi sono più di
sei milioni
Il sistema ha cambiato significativamente la vita delle persone che
oggi possono commerciare con regolarità
Molte persone oggi guadagnano la maggior parte del reddito in
“creditos” ed alcuni ricercatori ritengono che il consumo per famiglia
sia raddoppiato da USD 300 a USD 600 equivalenti (fonte: Heloisa
Primavera, 2000)
Il sistema è fortemente incoraggiato dal governo argentino
che lo identifica non solo come uno strumento di sussistenza
delle persone in tempo di crisi, ma anche come un sistema di
reintegrazione nell'economia formale (Garcia, 2000; Krauss,
2001)
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Argentina: meccanismo di scambio
commerciale
Chiunque può aderire al sistema previa partecipazione a due riunioni
dove imparare l'operatività e le regole commerciali da seguire
Ai nuovi membri vengono concessi 50 creditos – circa 35 euro – per
cominciare ad effettuare gli scambi
La gente stabilisce i prezzi autonomamente e la valuta non viene
accumulata ma usata direttamente per le transazioni
I creditos vengono generalmente spesi in grandi mercati e fiere dove
i partecipanti hanno delle postazioni che trattano non solo cibo e beni
di consumo, ma anche servizi di avvocati, dentisti, parrucchieri,
massaggiatori, etc.
A causa tipicamente della mancata redistribuzione del potere
d'acquisto, molte piccole imprese senza i creditos non avrebbero
modo di scambiarsi altrimenti i beni e servizi prodotti
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Svizzera: la valuta WIR
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Svizzera: 1 miliardo di
euro/equivalenti all'anno
Il Sistema WIR è stato fondato nel 1934 da Werner Zimmermann e Paul Enz
Era destinato alle PMI svizzere che vennero particolarmente colpite a seguito
della depressione scaturita dal crollo dei mercati, provocato dalla politica
monetaria della Federal Reserve, nel 1929
Le vendite erano in massiccia recessione e molti impiegati persero
l'occupazione. Non sembrava ci fossero segni di un recupero....
La nuova organizzazione di mutuo soccorso intendeva porre un rimedio.
Cominciò con 16 membri ed un capitale iniziale di 42.000 franchi svizzeri...
Dopo la guerra, abbandonato il demurrage, l'associazione crebbe
rapidamente
La cooperativa WIR, orientata soprattutto alla filiera dell'edilizia, conta
attualmente più di 62.000 partecipanti che gestiscono annualmente
transazioni per un equivalente di un miliardo di euro all'anno
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WIR: i fondamenti
Il Circolo cooperativo economico WIR nacque nell'ottobre 1934 per iniziativa
di 16 soci fondatori con un capitale iniziale di 42.000 franchi svizzeri.
All'inizio del 1935, i partecipanti erano già 1.700. A fine anno arrivarono a
3.000
Operando all'interno di una struttura di mutuo soccorso orientata alla
solidarietà, i soci vennero incoraggiati ad attingere il più possibile dagli altri
membri dell'organizzazione per stimolare ulteriori scambi all'interno del
circuito
Dopo poco tempo il catalogo dei beni offerti copriva 850 categorie
Dopo il primo anno di esercizio, il fatturato superò il milione di franchi
svizzeri, dieci volte il volume della somma dei totali dei conti aperti
Senza questo circuito, la maggioranza delle operazioni di compravendita
non avrebbe avuto luogo e la liquidità sarebbe stata drenata all'esterno
facendo crollare il potere d'acquisto
Oggi WIR è una banca di successo ed ha cinque filiali operanti in Svizzera27
Messico:
"LA OTRA Bolsa de Valores"
(L'ALTRA Borsa Valori)
Nel 1996 "LA OTRA Bolsa de
Valores" lanciò una valuta
comunitaria conosciuta
come "Tianguis TLALOC“
In questo sistema i prodotti
ed i servizi erano scambiati
usando un meccanismo di
scambio chiamato TLALOC
Il TLALOC permette lo
scambio di beni e servizi
quando ancora non esistono
le risorse e le abilità ed il
denaro da investire è
difficile da reperire
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Messico: i fondamenti
"LA OTRA Bolsa de Valores" (L'ALTRA Borsa Valori) è una rivista che rappresenta una rete
di varie ONG ed organizzazioni attive in Messico.
Spinta dalla crisi messicana, con il suo grande impatto socioeconomico a livello della base,
"LA OTRA Bolsa de Valores" creò una piattaforma in cui poter discutere le cause della crisi
ed i possibili rimedi
"Eravamo particolarmente interessati alla questione monetaria e cercammo di capire come mai la
società civile, le ONG e praticamente tutti gli individui ne fossero affetti e dipendenti senza riuscire a
svincolarsene.
La moneta ha spesso causato delle bolle e portato a varie crisi, siamo tutti in competizione per
approvvigionarcene e ne siamo tutti divisi. Le crisi finanziarie causano un crollo dell'attività economica,
un'alta disoccupazione ed una grave povertà, nonostante che la gente e le sue risorse locali, in termini
di lavoro e di capacità produttiva, siano ancora presenti."
- Luis Lopezllera Mendez, editore de LA OTRA Bolsa de Valores e presidente della Promocion del
Desarrollo Popular (“Promozione dello Sviluppo Popolare, Associazione Civile” è una ONG messicana
fondata 40 anni fa.
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Messico:
meccanismo delle transazioni
I partecipanti hanno dei conti dove vengono memorizzate le
transazioni locali, ma possono anche scegliere di utilizzare,
come strumenti di interscambio, dei buoni cartacei
Il biglietto TLALOC rappresenta un'ora di lavoro ed equivale a
circa 3 dollari USA
Ogni associato alla rete dei produttori e consumatori, ha
firmato un protocollo d'intesa ed ha ricevuto 15,5 Tlaloc per
cominciare a scambiare prodotti e servizi con gli altri membri
del Tianguis (rete del mercato sociale)
I partecipanti ricevono anche 50 Tequio ("Tequio" è una parola
azteca che significa "sforzo comune")
Agli associati viene raccomandato di accettare almeno il 30%
del prezzo delle transazioni in Tlaloc e/o Tequio
Anche i Pesos vengono accettati, ma la politica è di promuovere
l'uso dei Tlaloc il più possibile
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Messico: La piazza delle transazioni
I partecipanti vengono tutti dalla stessa regione
economica all'interno di Città del Messico
Ogni associato alla rete ha uno spazio
all'interno di un periodico trimestrale dove
vengono pubblicizzate la domanda e l'offerta
dei prodotti e dei servizi
Ci sono circa 150 unità regitrate come soci
(micro-imprese), ognuna delle quali può essere
costituita da più persone
Vengono organizzate delle fiere mensili per
permettere ai produttori ed ai consumatori di
incontrarsi fisicamente e scambiare beni e
servizi
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Australia: La Bartercard
La Bartercard nasce in Australia nel 1991 come strumento per
superare le difficoltà del baratto tradizionale nello scambio
reciproco di beni e servizi
La Bartercard funziona come una stanza di compensazione
(clearing house) per le transazioni B2B, monitorandole
attraverso un sistema centrale di validazione delle operazioni
Ogni partecipante apre un conto ottenendo una carta
plastificata, un numero di conto, una linea di credito senza
interessi e l'accesso al centro online delle transazioni che offre
le varie opportunità di acquisto e vendita
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Come funziona la Bartercard
Il funzionamento è simile a quello delle credit card ma senza
interessi, prevedendo solo una spesa per l'abbonamento
annuale della tenuta dei conti
Le PMI aderenti sono circa 60.000 sparse tra: Inghilterra,
Australia, Nuova Zelanda, Bahrein, Emirati Arabi Uniti,
Giordania, Kuwait, Tailandia, Cipro, Egitto, Sri Lanka, Libano,
Hong Kong. L'affiliazione di altri paesi avviene tramite la
formula del franchising
L'unità econometrica è definita col nome "Trade" associato al
nome della moneta locale. Ad es. Trade Dollar, Trade Euro,
Trade Pound, Trade Baht, etc.
http://www.bartercard.com
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Bartercard: tipologia delle PMI
Suddivisione per tipologia commerciale delle PMI che
utilizzano Bartercard per le transazioni B2B:
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ITALIA: il progetto SCEC
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SCEC: pietre miliari
Il Progetto SCEC è nato a Napoli nel maggio 2007 dall'iniziativa di
cinque persone preoccupate della perdita del potere d'acquisto a
seguito dell'introduzione dell'euro:
http://www.progettoscec.com
Gli associati sono oggi 500 microimprese (tra negozianti e
attività individuali) e 1.600 privati; gli SCEC emessi nell'area di
Napoli sono 110.000
Il 5 aprile 2008 è nato Arcipelago SCEC che coordina una decina
di iniziative, in altrettante città italiane, basate sull'esperienza
napoletana. Sono stati emessi due milioni di SCEC che
circoleranno nella rete SCEC nazionale:
http://www.arcipelagoscec.org
L'iniziativa ha riscosso l'interesse di alcune amministrazioni
comunali (Verona e Trento) che hanno deciso di introdurre una
moneta locale sul territorio di pertinenza
Il 21 aprile 2008 è nato Arcipelago Lombardia con lo scopo di
coordinare le iniziative regionali e di estendere l'iniziativa alle 36
PMI: http://www.arcipelagolombardia.org
Scenari futuri dello SCEC
Attualmente ad ogni nuovo associato vengono distribuiti
gratuitamente 100 SCEC ed Il sistema funziona nella parte
bassa della filiera (B2C) come pagamento in percentuale di
circa il 20% del prezzo dei prodotti offerti dal negoziante
Il limite è costituito dal fatto che il negoziante a sua volta
deve pagare i fornitori (PMI) prevalentemente in euro
Nasce quindi l'esigenza di coinvolgere le PMI nel sistema,
prevedendo un periodo di sperimentazione con le
transazioni B2B. Le transazioni avverranno tramite l'uso di
uno strumento econometrico denominato e-SCEC e meglio
descritto nella prosecuzione di questa presentazione
Una volta che i due circuiti si saranno consolidati, quello
dello SCEC nella rete nazionale Arcipelago SCEC e quello
dell'e-SCEC nell'ambito B2B tra le PMI, sarà possibile
integrare i due sistemi offrendo così una soluzione a 360
gradi.
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La Soluzione Integrata
Un approccio sinergico e combinato pensato per:
Aumentare l'ammontare e la disponibilità di capitale per le PMI
Lavorare con gli imprenditori in maniera cooperativa per aumentare e
concretizzare il valore dei loro asset locali
Eliminare le necessità di micro-credito, baratto diretto ed elevati costi
finanziari
Abilitare lo scambio di prodotti e servizi anche in periodi in cui c'è
scarsità di liquidità
Promuovere ed incentivare le imprese ed il commercio locale
Assicurare la permanenza delle risorse all'interno della comunità
Promuovere l'imprenditoria locale
Migliorare la competitività delle imprese locali
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Commercio intercooperativo e
credito comunitario
E' garantito da asset e a prova di recessione
Assicura la protezione del mercato locale e la crescita degli asset
I prestiti vengono fatti dai partecipanti tra loro senza alcuna necessità
di liquidi
Sottintende una maggiore cooperazione
Genera profitti
Il commercio ed i finanziamenti vengono allocati democraticamente
Viene controllato dalla comunità stessa
Si auto-aggiusta
Permette un commercio illimitato di asset senza bisogno di disporre
di liquidità
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Componenti della Soluzione
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Requisiti generali
Gruppi di attività complementari di dimensione paragonabile
Residenza regionale delle PMI partecipanti
Emissione di credito ai partecipanti
Bilancia commerciale per assicurare che nessuna delle PMI prenda od
offra in eccesso alle proprie capacità di produzione e compensazione
Compensazione delle transazioni
Un gruppo organizzatore terzo che garantisca un auditing ed una
gestione indipendente del sistema
Una piattaforma transazionale centralizzata per registrare il valore di
tutte le transazioni e scambi che hanno luogo e per informare della
domanda e dell'offerta di tutti i partecipanti
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Imprese complementari
Il sistema del commercio cooperativo è pensato per far incontrare le
esigenze di tutti i partecipanti e perciò richiede una variegata
composizione degli stessi
Le PMI complementari sono quelle che utilizzano i prodotti ed i servizi
l'una dell'altra assicurando così una continuità regolare nel flusso
delle transazioni
Un buon assortimento di PMI complementari permette ai partecipanti
di riscontrare le reciproche necessità di acquisto e di instaurare dei
comportamenti commerciali continuativi e regolari
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Come mettere assieme le PMI?
Per far incontrare vicendevolmente le Pmi sulla base delle loro necessità,
occorre che abbiamo dei tratti comuni:
Le PMI generalmente si raggruppano (associano) assieme sulla base di:
• Fatturato (incasso e profitto)
• Eccedenze di magazzino / surplus
• Quando il costo-per-fornitura permette un aumento dell'offerta
Per esempio, le PMI del terziario hanno meno esigenze di
liquidità rispetto alle PMI che forniscono prodotti manufatturieri
• Collegamenti geografici, d'affari e/o collegamenti etnici
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Perché mettere assieme le PMI?
Le imprese con un solo impiegato difficilmente potranno soddisfare tutte
le necessità di un'attività con 100 impiegati poiché non tutti i costi di
produzione e manifattura necessari per produrre i beni da vendere
potranno essere sostenuti dalla comunità commerciale (mercato) locale
Le PMI possono coesistere assieme purché vi siano livelli di commercio
bilanciati dimodoché i volumi dei membri e del commercio permettano di
sostenere, all'interno del sistema, la maggioranza dei costi della
produzione totale di ogni attività
Le imprese devono essere reperite in modo da promuovere al massimo il
commercio attraverso ogni fase della crescita economica:
1. Inizialmente verranno acquisite le imprese cui maggiormente tutti i
partecipanti possono attingere
2. In seguito, le medie imprese utilizzate dalla maggior parte dei
partecipanti
3. Infine, le ultime ad essere acquisite saranno quelle utilizzate dalla
minoranza dei partecipanti
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Raggruppamenti benèfici
Un raggruppamento positivo si ha quando le aziende effettuano
periodicamente acquisti reciproci riducendo così la necessità di assistenza
esterna da parte di mediatori commerciali
Canale radio
eu
ro
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si
li
ESEMPIO
0 e
ur
o m
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Pubblicità internet
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0 60
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Canale televisivo
60
• Industrie basate sui servizi
• Hanno capacità di risparmio
• Questa capacità è gratis
• Le richieste di acquisto sono notevoli per ogni azienda
• Ogni attività necessita di maggior pubblicità per generare un maggior volume di vendite
• Ciascuna azienda non compete pur essendo nello stesso ramo industriale
60
0 NEL SETTORE DEI MEDIA
60
Agenzia di affissioni
COSTI GESTIONALI FISSI
• Il volume degli scambi è regolare
• Scambi regolari = proventi regolari
• L'opportunità di risparmio è gratis45
Raggruppamenti benèfici
Un raggruppamento benefico ha le seguenti caratteristiche:
I membri possono spendere tutti i crediti comunitari che incassano
Possono spendere con regolare periodicità
Possono incassare con regolare periodicità
Se non hanno un flusso regolare di spesa, possono risparmiare per acquistare qualcosa che si renda in seguito disponibile attraverso la rete del sistema Una rete benefica può comprendere vari settori di attività con differenti
tipi di offerta
Un raggruppamento benefico può essere sia ridotto che vasto
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Raggruppamenti non benèfici
Si hanno raggruppamenti non benefici (non utili) quando non c'è
sufficiente diversificazione nell'offerta. Questo porta come risultato che
non tutte le istanze della domanda interna possono essere soddisfatte
cioè tra i membri non c'è coincidenza tra il volume di acquisti e vendite
Parrucchiere
eu
ro
sp
es
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pe
s
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Rivendita di computer
ro
s
50
2.
50
• Ci sono due attività dello stesso tipo, un fioraio da solo 1.500 euro spesi
non riceve abbastanza reddito per coprire gli acquisti
Fioraio
• Tutti gli altri partecipanti offrono prodotti a basso prezzo/costo mentre la rivendita di computer ha un'offerta ad alto costo/prezzo
Fioraio
• Non vi è necessità di affari regolari finché ogni partecipante non ha una domanda frequente dei servizi offerti
00
0 eu
ur
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3.0
e
RAGGRUPPAMENTO INUTILE
pe
s
i
ESEMPIO
ACQUISTI IRREGOLARI
• Il volume degli scambi è irregolare
• Più servizi che prodotti
• Non vi sono pattern periodici di acquisto
• La rivendita di computer ha 6.500 euro che può non riuscire a spendere 47
(poiché rappresenta una quantità notevole di fiori e acconciature)
Raggruppamenti non benèfici
I raggruppamenti non utili possono condividere le seguenti
caratteristiche:
I partecipanti incassano più di quello che spendono
C'è una concentrazione di offerta di un particolare prodotto/servizio
che necessita di attingere ad una quantità considerevole del potere
d'acquisto comunitario, ma
Se il potere d'acquisto non viene redistribuito regolarmente, si crea una scarsità artificiale di liquidità che limita l'espansione della domanda
48
Tipi di raggruppamento
INDUSTRIE DEI SERVIZI
Bassi costi per incrementare i proventi – i costi sono rappresentati dal
tempo inutilizzato
Poche aziende del settore servizi lavorano al 100% della capacità
Una volta che l'attività ha incassto abbastanza per coprire i costi
base, ogni ulteriore provento derivante dalla vendita del tempo
residuo diventa puro profitto
Alcuni tipi di aziende che effettuano già il baratto (p. es. nei media)
Sono incluse altre aziende basate sulla capienza, come teatri, linee
aeree, centri per convegni, etc. (possono non essere incluse le tasse
basate sul concetto del prelievo procapite)
Esempi: media, contabili, avvocati, medici, etc.
INDUSTRIE MISTE DI SERVIZI E PRODOTTI A BASSO COSTO
Si tratta di aziende miste che offrono perlopiù servizi ed in minima
parte prodotti a basso costo
Gli esempi sono i meccanici, gli alberghi (minibar, servizi di
connessione, vari extra), le aziende di pulizie, gli internet caffè, alcuni
artigiani, etc.
49
Tipi di raggruppamento
INDUSTRIE MANUFATTURIERE - PRODUTTORI PRIMARI
Venditori di prodotti a basso costo con ampio margine
Grossisti, Manufatture, Produttori
Aziende con surplus di magazzino che necessitano di vendere su
mercati esterni
Outlet e liquidazioni
VENDITE E RIVENDITE AL DETTAGLIO
Margine sulle vendite da medio a basso
Alti costi per incrementare le vendite
50
Strategia di raggruppamento n.1
Le aziende
aumentano
di quantità
e si
richiede la
diversificazione
nell'offerta
di gamma
• Industria dei media o di servizi con vasta esperienza nel commercio

Le industrie di servizi sono più facili da acquisire poiché il costo di
produzione è più basso ed hanno disponibilità per soddisfare
un'ulteriore domanda

I media sono molto richiesti da aziende che cercano di crescere
• I servizi offerti sono quelli tra i più comunemente richiesti
Primarie
industrie di
servizi
• Aziende di servizi che necessitano delle industrie primarie di
servizi
• Sono richieste dai partecipanti su di una base regolare
• Sono abbastanza grandi per gestire un volume ragionevole
Industrie di
• Gestioni contabili, servizi legali, etc.
servizi
Grandi aziende che cercano ulteriore pubblicità per:
secondarie
• Promuovere prodotti, aumentare l'esposizione sul
mercato, cambiare l'immagine al prodotto (rebrand)
Grandi fornitori di
• Trovare nuovi mercati per prodotti in eccesso
prodotti
(o di lusso) piuttosto che effettuare sconti
• Ridurre i costi per contanti o aumentare la spesa sui
media
•
Assicurarsi
di coprire i costi pubblicitari con le
Fornitori di prodotti e
vendite future
servizi di taglia media
• Le aziende i cui prodotti o servizi sono
richiesti spesso dagli altri partecipanti
Piccoli fornitori di prodotti e servizi
richiesti occasionalmente
• Occorre un gran numero di operatori per
soddisfare le svariate richieste specifiche dei
partecipanti
51
Strategia di raggruppamento n.2
ASSOCIAZIONE IN COOPERAZIONE
Latte e latticini
Frutta
Piattaforma
di credito e
commercio
Sementi
• Si associano alcune cooperative differenti
• Ogni cooperativa incoraggia la sua base a
partecipare
• Ad ogni attività individuale vengono
attribuiti un limite di credito e una capacità
commerciale
• L'invenduto può essere rivenduto “fuori
mercato” tra I produttori senza influire sui
prezzi di mercato
• I partecipanti possono cedere i prodotti
ai membri di altre cooperative
• Viceversa, possono acquistare da membri
di altre cooperative
Verdura
PMI individuali
in cooperativa
52
Perché autogestire il credito?
Il credito comunitario fornisce un metodo alternativo attraverso il
quale i partecipanti possono effettuare vendite e acquisti che è:
Un meccanismo di scambio basato su beni/merci
Un sistema sicuro con registrazione formale degli scambi
Senza interessi
Creato e controllato localmente
Disponibile in quantità sufficiente
Non dipende da politiche ambigue di banche o governi
La gestione del credito:
Permette alle PMI di effettuare acquisti e vendite anche se le politiche
eterodirette puntano alla recessione o alla stretta creditizia
Permette la vendita di produzioni future e/o in eccesso
Permette alle PMI locali di impiegare ed utilizzare maggiormente le
risorse disponibili localmente come lavoro, esperienza e risorse e di
53
pagare con i propri beni/servizi prodotti
Perché autogestire il credito?
Necessita abbastanza credito per permettere ai commerci di
fiorire in un ambiente dove non si ottiene credito esterno
Il credito viene riconosciuto sulla base dell'abilità di una PMI di
ricevere future entrate
Il credito è rinnovabile
L'ammontare del credito riconosciuto (se attentamente gestito) può
essere relativamente illimitato
Il credito non viene “usato” finché non è speso (scoperto di conto)
Membro A
Bilancio iniziale
Membro A
Spende 100
Membro B
Riceve 100
Bilancio finale
Somma di tutti i conti
Membro B
0
0
­100
+100
0
54
Bilanciare I conti
Assicurarsi che i partecipanti utilizzino il credito riconosciuto
Promuovere i partecipanti che sono in debito presso quelli che sono
in credito
Riconoscere il credito basandosi sull'abilità del partecipante di
accettare scambi con altri membri (per esempio, un fioraio potrebbe
voler spendere annualmente 100.000 ma la domanda annuale dei
suoi prodotti potrebbe essere solo di 10.000)
Assicurarsi che l'ammontare del credito riconosciuto ad un
partecipante possa essere ripagato in un adeguato lasso temporale
Aiutare i partecipanti a stabilire forme di scambio continue
Applicare limiti di credito secondo le caratteristiche dei partecipanti
Assicurarsi che gli sbilanci vengano ripagati o attraverso un fondo di
riserva o con l'immissione di ulteriori beni/servizi la cui vendita copra
ogni eventuale possibilità di default dei conti
55
Come funziona il clearing?
Vengono forniti a tutti i partecipanti dei conti commerciali come
strumento per dar luogo alle transazioni
Quando qualcuno vende qualcosa, il suo conto commerciale viene
accreditato (il conto si incrementa)
Quando invece si acquista qualcosa, il proprio conto commerciale
viene addebitato (il conto si decrementa)
Le registrazioni delle transazioni ed i bilanci dei conti vengono gestiti
da un sistema di clearing centrale (compensazione transazionale)
Il sistema è completamente bilanciato ed i beni non lasciano la
comunità – se un partecipante è in debito (saldo negativo), c'è
sempre qualcun altro che presenta un saldo positivo per una somma
equivalente
In definitiva, dei beni e dei servizi sono compensati da altri beni e
altri servizi
56
Vantaggi di un circuito chiuso
I crediti econometrici possono essere scambiati esclusivamente
all'interno della piattaforma locale dei beni e dei servizi
Per questo motivo la ricchezza viene mantenuta all'interno del
circuito e non sfugge verso destinazioni esotiche (Cayman, etc.)
La recircolazione interna alla comunità, dei simboli econometrici, crea
un comportamento d'acquisto locale che stimola i centri delle
economie locali favorendo l'economia nazionale nel suo insieme
Si privilegiano i molteplici fornitori locali rispetto ai fornitori esteri di
beni e servizi
Si favoriscono le PMI locali rispetto alla GDO globale
57
Il cuore dell'organizzazione
58
Generalità
Il cuore dell'organizzazione deve rispettare i seguenti criteri:
Caricare sufficienti spese/quote al fine di coprire i costi di gestione e di
rendere il progetto autosostenibile
Alcune spese sono necessariamente in valute tradizionali per coprire i
costi delle forniture da parte di soggetti non ancora aderenti al circuito
(Energia, Telefonia, etc.)
Adeguamento alle leggi locali in tema di tassazione
Il personale e l'amministrazione (i facilitatori ed i mediatori) dovranno
essere pagati, ma una parte degli emolumenti potrà essere devoluta in
crediti locali da “spendere” all'interno del sistema
I salari e le relative tasse dove possibile dovranno essere pagati
attraverso le entrate generate dal pagamento dei servizi resi al sistema
Non ci dovranno essere deficit all'interno dei conti commerciali
Si dovranno prevedere degli accantonamenti per coprire necessità
socioeconomiche durante dei rovesci od eventi imprevisti
59
Struttura
Il cuore organizzativo del sistema comprende:
Dirigenti esperti (senior management)
Gestori delle transazioni / mediatori commerciali (B2B e B2C)
Contabili, esperti di valute locali, macro/micro economisti, legali
Consulenti per la pubblicità ed il marketing a favore dei partecipanti
La maggiore responsabilità, nell'assistere gli scambi e per
assicurare la liquidità e stabilità del sistema, spetta alla
categoria dei gestori delle transazioni assistiti dagli esperti dei
sistemi di valute locali/complementari
60
Gestori delle transazioni
I gestori delle transazioni si occupano delle attività mercantili
giornaliere, all'interno del sistema, che comprendono:
La conduzione di un servizio personalizzato di corrispondenza tra i
partecipanti sulla base dei loro bisogni e necessità (domanda e offerta)
La ricerca attiva di nuove attività da far aderire per rifornire il sistema
di beni e servizi richiesti dai partecipanti già associati
La creazione di una lista (stampata ed online) di tutti i membri del
network che comprenderà le singole caratteristiche con i dettagli dei
beni e dei servizi offerti
La produzione di una newsletter periodica per promuovere gli associati
che hanno capacità residue di produzione, che sono in posizione
debitoria rispetto al sistema o che vogliono acquisire ulteriori clienti
la conduzione di un'agenda di eventi offerti ai membri del sistema
61
Gestori delle transazioni
Saranno responsabili del controllo del credito all'interno degli scambi
e assicureranno una condotta fiscale adeguata garantendo una
liquidità dello strumento econometrico (del flusso econometrico) tra
gli associati verificando che nessuno sia in debito o in credito per un
periodo di tempo troppo esteso
Assicureranno che eventuali deficit irrecuperabili nei conti
commerciali siano compensati ed eliminati con una emissione
ulteriore di simboli econometrici (normalmente utilizzati attraverso la
compensazione di acquisti avvenuti tramite operazioni effettuate con
valuta tradizionale) e/o tramite un incremento di velocità
transazionale tra i membri del sistema
62
La piattaforma commerciale
63
Generalità
Ad un livello-base la piattaforma dovrà:
Prevedere un meccanismo per compensare le transazioni tra i vari
partecipanti
• DI BASE (SCEC) – Buoni cartacei, ordini scritti, bonifici di
compensazione
• PROGREDITO (e-SCEC) – Carte plastificate, Phone Banking,
Call Centre, Banking via GSM/SMS
Registrare ed archiviare tutte le transazioni per un periodo decennale
(compratore, venditore ed ammontare accreditato/addebitato)
Emettere giustificativi contabili
64
Generalità
Ad un livello più progredito, la piattaforma transazionale potrà assumere
ulteriori funzioni per ottimizzare il flusso delle transazioni nel sistema
commerciale:
Mercati online che mostrano la domanda ed offerta dei partecipanti
La possibilità di effettuare acquisti e vendite online e la formazione
La notifica automatica di acquisti/vendite e richieste commerciali
Il tracciamento delle modalità delle compravendite
La gestione online degli ordini e dei pagamenti tra i partecipanti
La registrazione di uno storico delle compravendite, delle distinte di
consegna e di altre informazioni anche a fini statistici
La registrazione delle distinte contabili e dei dettagli transazionali
65
Un esempio di una piattaforma
d'interscambio centralizzata
RICERCA
• Generale, avanzata, regionale, stato delle
operazioni, etc
ELENCHI CONSOLIDATI
• Prodotti e Servizi
• Offerte online
• Lista generale delle PMI
• Lista gerarchica della struttura
• Le liste possono essere ordinate: secondo il rating;
• Oppure secondo lo stato d'avanzamento dell'ordine
INFORMAZIONI GENERALI SULLA PIATTAFORMA
• Benvenuti, FAQ, Aiuto
• Termini e condizioni / Gestione della privacy
• Come contattarci
• Modulo d'adesione alla struttura
SEGNALAZIONE DI PRODOTTI
• Selezionati casualmente
• Selezionati dall'amministratore
NUOVE LISTE
• Ultimi arrivi
• Ricerca per data
STATISTICHE
• Recapiti dei nuovi partecipanti
• Ultimi utenti collegati
• Ultime ricerche effettuate
• Volume delle transazioni
• Dimensioni del mercato / Statistiche
66
RICERCA SECONDO VARI CRITERI:
• Data, Categoria, Novità, Domanda, Offerta, etc.
Un esempio di una piattaforma d'interscambio
centralizzata
RICERCA ORDINATA
• Per categorie
• Per sottocategorie
• Per componenti
TIPI DI LISTE
• Prodotti
(basati su stock / unità)
• Servizi
(basati sul tempo)
• Liste
(Informazioni sui partecipanti)
STATO DELLA TRANSAZIONE
• Variabili di stato
• A seconda delle modalità di
pagamento accettate dai
partecipanti
• Può essere modificato dagli
amministratori
• Può essere modificato dai
partecipanti (se non è in
default)
67
Un esempio di una piattaforma d'interscambio
centralizzata
INFORMAZIONI SUL VENDITORE
• Rating
• Stato commerciale
• Collegamenti ad altre informazioni
LISTE DI PRODOTTI
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Descrizione del prodotto e data
Prezzo
Servizio fotografico
Informazioni sui prezzi
Termini e costi della consegna
Unità
Peso
Prezzi e sconti-quantità
Quantità a magazzino
Garanzia
Marchio
Costruttore
Condizioni
Eventuali resi
DOMANDE / RISPOSTE
• Domande e risposte online
• Storico dei messaggi
68
• Email e SMS di avviso per le risposte
Un esempio di una piattaforma d'interscambio
centralizzata
CARRELLO DELLA SPESA
• I partecipanti possono acquistare online
• Possono richiedere offerte online
• Il carrello per acquistare da vari fornitori
• Si può selezionare il tipo di consegna
• Si possono avere multiple località di
consegna
• Sommari dei costi e del bilancio del conto
STORICO DEGLI ACQUISTI
• SI può vedere lo storico degli acquisti
• Scaricare le registrazioni delle transazioni
• Vedere lo stato degli ordini
• Cercare gli acquisti secondo la data
PRODOTTI FAVORITI
• Mantenere e consultare i favoriti
• Acquisti favoriti / ripetitivi
• Forniture frequenti
• Favoriti per utente (individuali) e per
azienda (globali)
CLIENTI E FORNITORI PIU' VICINI
• Partecipanti localizzati in prossimità
• Visionare i listini dei prodotti / servizi
• Scaricare le liste in formato EXCEL / CSV
69
Un esempio di una piattaforma d'interscambio
centralizzata
GESTIONE DEI LISTINI / OFFERTE
• Creare, editare, cancellare
• Caricare in massa da un file (upload)
ORDINI COMPLETATI
•
•
•
•
Accettare o cancellare gli ordini
Stampare le distinte di spedizione
Fornire le offerte online
Vedere lo storico degli ordini
RISPONDERE ALLE DOMANDE
• Rispondere e rivedere le domande
70
Un esempio di una piattaforma d'interscambio
centralizzata
PROFILO PERSONALE ED AZIENDALE
• Nomi
• Dettagli dell'attività
• Informazioni su come essere contattati
ACCESSO DEL PERSONALE
• Multiutente (accesso in sicurezza)
• Utenti illimitati
BRANCHE MULTIPLE
• Luoghi di consegna
• Luoghi di immagazzinamento
NEWSLETTER
• Sottoscrivere e gestire le newsletter
SALVARE LE RICERCHE
• Salvare le ricerche preferite
• Auto-avviso quando sono riscontrate
VARI FUSI ORARI
• Settaggio dei fusi orari (time-zone)
VEDERE I RATING E I RISCONTRI
• Visualizzare i rating ed i riscontri da
parte di altri partecipanti
71
Un esempio di una piattaforma d'interscambio
centralizzata
TRANSAZIONI VIA CELLULARE
• Effettuare compensazioni tramite
telefonia mobile registrata
• Vedere I bilanci dei conti
• Regolare le spese di cassa
AVVISI VIA TELEFONIA MOBILE
• Ricevere avvisi istantanei di acquisti
e vendite sul telefono mobile
• Ricevere notifiche dai gestori
transazionali in merito ad offerte ed
opportunità
• Ricevuta istantanea di conferma
delle transazioni effettuate tramite
card direttamente sul telefono
mobile
72
Un esempio di una piattaforma d'interscambio
centralizzata
GESTIRE CARTE PLASTIFICATE
ABILITATE ALLE TRANSAZIONI
• Aggiungere, visualizzare ed editare le
carte
• Richiedere conferma dei numeri PIN
• Editare la situazione del proprietario
della carta
• Controllare e caricare le copie delle
firme dei proprietari delle carte abilitate
73
Un esempio di una piattaforma d'interscambio
centralizzata
PAGAMENTI AI PARTECIPANTI
•
•
•
•
•
Pagare in base al nome del conto
Pagare in base al numero del conto
Aggiungere note sulla transazione
Pagamenti automatici
Invio di pagamenti a piattaforme
commerciali collegate
• Invio di pagamenti in valute
differenti
INVIO DI PAGAMENTI A NON
PARTECIPANTI
• Pagare tramite email
• Pagare via telefonia mobile
• Pagamenti in sospeso fino
all'accettazione
• Annullamento di pagamenti non
accettati in tempo utile
• Rilascio di fondi sospesi
all'accettazione del ricevente
• L'accettazione del ricevente deve
essere verificata ed inoltrata
dall'operatore transazionale
74
Un esempio di una piattaforma d'interscambio
centralizzata
LE CONTABILI DEL CONTO
• Estratto conto
• Dettaglio delle transazioni
• Operazioni per periodo o data
• Scaricabili
• Stampabili
REGOLAMENTI DEI CONTI
• Strutture di credito
• Trasferimento di fondi online
• Addebito della Card
• Telephone Banking (IVR)
• SMS / Mobile Phone Banking
SPESE
• Apertura conto, gestione e
cancellazione dei pagamenti automatici
• Pagamento manuale delle spese
• Settaggio delle variabili di spesa del
conto
75
Sistema centralizzato per gli Operatori delle
Transazioni (back office)
PERSONALIZZAZIONE
DELLA GESTIONE OdT
• Pensata per gli OdT e gli
amministratori del sistema
• Livelli di sicurezza
individuali
• Amministrazione centrale
• Automazione dei sistemi
• CRM (rapporti con i clienti)
• Rapporti e controlli
• Gestione dei conti
• Broadcasting d'informazioni
e appuntamenti
• Gestione dei crediti
• Spese gestionali
• Contabili e bollette
• Gestione dei contenuti
• Gestione del personale
• Gestione dei criteri di
ricerca delle informazioni
• Funzionalità dei sistemi
basati su: Card, Telefono,
Cellulare ed Internet
76
Benefici per gli associati
77
Generalità
CRITERI DELLE LINEE DI CREDITO COMUNITARIO (MUTUO SOCCORSO):
Senza interessi
Facili da acquisire
Basate sulla reale potenzialità produttiva di un partecipante, non sul suo
fatturato corrente
Favoriscono l'aumento di clientela al contraente
Rimborsabili senza intaccare la liquidità di valuta a corso forzoso
78
Anticipazioni senza interessi
I PARTECIPANTI PAGANO IN NATURA PER LE LORO NECESSITA'
Le PMI associate vanno in debito solamente quando esauriscono le
linee di credito comunitario e non quando ricevono la linea di credito
Le linee di credito non comportano interessi
Gli acquisti sono finanziati dalle PMI attraverso la vendita dei propri
beni e servizi incrementando quindi il giro d'affari
Quando si utilizza la propria linea di credito per effettuare un
acquisto, si stanno stimolando affari futuri
Le linee di credito vengono certificate sulla base della
produzione/vendita prevista, non sul fatturato corrente
79
Minori costi nei rimborsi
CON UN PRESTITO USURARIO TRADIZIONALE, L'OPERATORE DEVE
RIMBORSARE IL CAPITALE E GLI INTERESSI COMPOSTI
10.000 EURO PRESTATI
AL 1,25% DI INTERESSI
PERIODO: 1 ANNO
PREZZO DA RIMBORSARE
Capitale = 10.000
Interessi = 831
TOTALE = 10.831
80
Minori costi nei rimborsi
Rimborsare le linee di credito comunitario costa meno
Il rimborso non avviene intaccando liquidità di valuta a corso forzoso
Se il rimborso avviene attraverso la cessione di beni in surplus
oppure di tempo inutilizzato, il costo è minimo
Se il rimborso avviene attraverso la vendita sul mercato ordinario dei
beni e servizi, il costo è maggiore ma sempre inferiore al rimborso
effettuato tramite liquidità di cassa
Beni/Servizi
Prezzo di vendita al dettaglio
Costo in cash alla produzione
Hotel
Vitto e alloggio
10.000
500
Avvocato
Tempo
10.000
0
Medico
Tempo
10.000
0
Produttore
Frutta
10.000
2.000
Rivenditore
Martelli
10.000
81
8.000
Minori costi nei rimborsi
NELL'ESEMPIO DELLA LINEA DI CREDITO IN CONFRONTO AL
PRESTITO ORDINARIO DA 10.000, UN PARTECIPANTE POTRA':
Risparmiare una liquidità tra 2.831 e 10.831
Non dover ripagare intaccando la cassa
Non essere soggetto agli interessi ed alla variazione dei tassi
Avere un costo fisso (netto) di rimborso senza ulteriori spese
Hotel
Credito commerciale
Prestito cash
RISPARMIO
500
10.831
10.331
Avvocato
0
10.831
10.831
Medico
0
10.831
10.831
Produttore
2.000
10.831
8.831
Rivenditore
8.000
10.831
2.831
82
Benefici per chi presta
83
Generalità
Chi presta non deve disporre di liquidità
I costi di finanziamento sono ridotti
Chi presta ottiene in cambio di più che se operasse tenendo
conto del costo della valuta a corzo forzoso
Chi presta viene ripagato contestualmente all'apertura della
linea di credito comunitario
Il sistema favorisce i fornitori locali
Sono facilitate le vendite ricorrenti
Viene incrementata in generale la liquidità locale
84
Anticipazioni senza cassa
CHI PRESTA NON INTACCA LA LIQUIDITA' DI CASSA
Invece di utilizzare la liquidità di cassa, vengono impiegati:
Il surplus di produzione
La capacità inutilizzata (spazio, risorse, tempo)
Prodotti e servizi al valore di vendita al dettaglio (così
chi presta ottiene un utile al momento del rientro)
In cambio dei beni e servizi anticipati, si riceve un pagamento immediato
attraverso i crediti comunitari immediatamente spendibili nel sistema
Chi presta può usare questi crediti per effettuare acquisti da altri
partecipanti del sistema privilegiando quelli che devono già rientrare da
altre anticipazioni fornendo i propri beni e servizi
85
Riduzione dei costi finanziari
IL SISTEMA DEI CREDITI COMUNITARI COSTA MENO DELLA
FINANZA LEGATA ALLA LIQUIDITA' TRADIZIONALE
Se producete delle mele, vi costerà meno
prestare a qualcuno 100 euro in mele
(prezzo di rivendita) piuttosto che prestare
100 euro in valuta con cui poi questi comprerà
al dettaglio 100 euro in mele
86
Riduzione dei costi finanziari
Costi per la produzione di un controvalore
di 100 euro di mele al dettaglio:
•
•
•
•
10
2
3
5
-
manodopera
fertilizzanti
materiali
imballaggio e spedizione
20 - valore totale delle spese
Costo del prestito di 100 in mele: 20
87
Riduzione dei costi finanziari
SE LE MELE SONO IN SOVRAPPIU':
Se c'è un surplus di mele (I costi di produzione sono stati già pagati dalla
vendita di altre mele e la rimanenza è dovuta a causa della protezione del
mercato, mancanza di domanda, maturazione ritardata del prodotto
oppure a causa della mancanza di potere d'acquisto – vedi il teorema A +
B di Douglas):
• Costo totale per produrre 100 di mele = 20 euro
• Mele già vendute per 10.000 euro (con profitto)
• Tutti i costi per produrre le mele sono stati già coperti
• Non si perde liquidità “prestando” le mele al sistema
(convertendole in e-SCEC) poiché altrimenti
rimarrebbero invendute e in giacenza
88
Riduzione dei costi finanziari
Il produttore di mele ha già venduto la maggioranza delle mele con
un profitto:
• - 20.000 (spese)
• + 100.000 (incasso)
80.000 PROFITTO
Costo totale per immettere nel circuito e-SCEC un
controvalore di mele invendute al dettaglio di 100 = 0 euro
Lo stesso principio che si applica alle mele si applica a quelle attività
che partecipano immettendo la loro capacità inutilizzata, il tempo, le
strutture (stanze, spazio, magazzini, etc.) e le loro abilità.
89
Riduzione dei costi finanziari
IL COSTO PER GUADAGNARE 100 IN CASH (DA PRESTARE IN SEGUITO)
Vendita diretta
sul mercato
Costo di produzione del prodotto
Il prodotto viene venduto a
Profitto
Profitto richiesto
Costo per ottenere il profitto
Vendita al
grossista
20
20
100
40
80
20
100
100
25
100
90
Chi presta viene remunerato di più
CHI PARTECIPA AL SISTEMA e-SCEC RICEVE PIU' VALORE USANDO
I SUOI PRODOTTI ED ACCETTANDO IN CAMBIO CREDITI
COMMERCIALI (e-SCEC) PIUTTOSTO CHE SE DOVESSE
MONETIZZARE IN VALUTA TRADIZIONALE (euro)
Costi cash per
effettuare il prestito
Prodotti invenduti
per 100
Ripagato in valore
Profitto
0
100
100
Prodotti di valore
100 al dettaglio
20
100
80
Cash - 100 con gli
interessi
100
110
10
Nota: Il costo per realizzare 20 in contanti per produrre più prodotti è di solo 5 in contanti
91
Benefici per tutti gli associati
92
Generalità
Aumento della circolazione monetaria
Aumento della ricchezza locale
Maggiori possibilità di autoimpiego
Anticiclicità rispetto alla recessione
Aumento del potere d'acquisto
Benessere socioeconomico in comunità con scarsa liquidità
Utilizzo di beni che altrimenti andrebbero persi
Creazione di nuove opportunità
93
Aumento della circolazione monetaria
(integrazione con lo SCEC)
Se gli operatori si scambiano l'un l'altro all'interno della comunità locale, i
beni scambiati rimangono all'interno della comunità locale
Non c'è bisogno di valuta extra proveniente da entità esterne
La produzione potenziale non impiegata e la merce in giacenza, possono
essere acquistate dalle attività (in e-SCEC) e dalle persone (in SCEC) che
esercitano a loro volta la facoltà d'uso di un proprio simbolo econometrico
Compra 5 SCEC in acconciature PROFITTO LOCALE
5 SCEC x 10 Acconciature = 50
5 SCEC x 10 Ore di Babysitting = 50
Compra 5 SCEC in ore di babysitting COMMERCIO LOCALE
Se lo scambio avviene dieci volte, ognuno
riceverà 50 SCEC in controvalore senza
costi extra
Valore totale circolante nella comunità
= 100 SCEC
Ognuno è più ricco di 50 SCEC
SCEC usati nella comunità = 5
94
Spese all'esterno della comunità
locale
Quando le PMI locali pagano ad aziende nazionali, lo strumento
econometrico esce dalla disponibilità locale e diminuisce il potere
d'acquisto locale: si crea “povertà” locale e/o necessità d'indebitarsi
La liquidità dell'area locale diminuisce e si mortificano le transazioni, il
potere d'acquisto fuoriesce dalla comunità
PROFITTO LOCALE
5 euro x 1 acconciatura = 5
La moneta per le mele viene
spesa all'esterno
Spende 5 di taglio Spende 5 di mele
Totale del valore circolato = 5
Ognuno ha controvalore per 5
Liquidità nella comunità = -5
COMPRARE NON-LOCALMENTE
Una persona acquista una acconciatura per 5
euro. La valuta viene spesa in mele all'esterno.
Non rimane liquidità per pagare la babysitter. 95
Aumentare la ricchezza locale
La vera ricchezza della comunità non è rappresentata dal simbolo
econometrico in sé, ma dalla quantità di beni, capacità e abilità
Spendere localmente assicura la permanenza e la disponibilità del
simbolo econometrico all'interno della comunità
I partecipanti possono risparmiare senza intaccare la capacità di spesa
I partecipanti possono spendere senza curarsi dell'ammontare del
simbolo econometrico all'interno della comunità o di altri fattori
economici esterni
96
Efficienza
Lo spreco non è dovuto principalmente ad un eccesso di consumo, è
dovuto alla sovraproduzione senza corrispondente potere d'acquisto
ed all'uso inefficiente di ciò che viene prodotto (sprecando le
rimanenze invece che riciclandole o ridistribuendole)
Sia i servizi che i prodotti invenduti troverebbero collocazione
all'interno della comunità commerciale senza perdere il loro valore
Il tempo e la capacità produttiva inutilizzata sono risorse senza
prezzo, non recuperabili né riciclabili; riuscire a venderle significa un
maggiore benessere sia per il venditore che per il compratore
Il valore percepito dei beni può essere maggiore dove è prontamente
disponibile uno strumento econometrico per metterli in gioco
97
Area con molti affari condotti localmente
Area locale
Compra 50 in legname
Spende 30 in cibo ed accessori
Compra 40 in cibo ed accessori
Spende 100 nella comunità locale
Vende un letto e riceve 100 Compra 10 di colla
Area esterna
Spende 30 in forniture presso un'attività esterna all'area locale
Spende 20 per la colla
L'economia locale è stata stimolata attraverso transazioni per 250
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Un potere d'acquisto pari a 30 ha lasciato l'economia locale
Rimangono ancora 70 unità econometriche all'interno della comunità locale
Area con poche attività locali
Area locale
Area esterna
Spende 50 al di fuori dell'area locale
Compra 50 di legname
Investe o spende 100 nella comunità locale
Vende un letto e riceve 100 Spende 50 in forniture presso un'azienda al di fuori dell'area locale
L'economia locale è stata stimolata attraverso transazioni per 150
100 unità econometriche hanno lasciato l'economia locale
Lo strumento econometrico non è più disponibile
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Conclusioni
La gestione di una PMI non può prescindere dalla comprensione del
sistema dei flussi econometrici poiché la crisi attuale non è determinata
da mancanza di risorse (umane e materiali) ma bensì da un costo
artificialmente alto del sistema transazionale tradizionale che impedisce
un'efficiente distribuzione del potere d'acquisto
Producendo in proprio il simbolo econometrico, all'interno di un circuito,
sono possibili economie di scala anticicliche rispetto alla competizione
forzosa artificiale attualmente in atto
L'introduzione di un sistema econometrico non oneroso, gestito a livello di
comunità e distaccato dal sistema delle speculazioni finanziarie artificiali,
permette di ottimizzare l'allocazione delle risorse disponibili e la nascita di
nuove PMI con notevoli ricadute in termini socioeconomici
Le organizzazionii di categoria nonché le istituzioni locali ed anche i
governi, possono fornire un valido supporto per accelerare l'introduzione
di strumenti econometrici che resuscitino l'economia nazionale prima del
collasso, rendendosene promotori. Attualmente l'iniziativa viene presa dal
basso attraverso accordi locali prevalentemente a carattere privato, da 100
operatori informati sensibili al problema