N.6 - La nostra storia - Associazione Italiana Allevatori
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N.6 - La nostra storia - Associazione Italiana Allevatori
Filiera corta, competenza e tanto lavoro: così Bruno Brunelli e le famiglie dei suoi quattro figli vivono di zootecnia sui monti Lessini Per chi, sulle montagne italiane, alleva bestiame, la strada della trasformazione aziendale e della vendita diretta può essere una soluzione interessante. Purchè si possa contare su una famiglia numerosa, capace e volenterosa da impiegare in azienda, e non si abbassi mai la guardia sul fronte del management di stalla, che qui come altrove deve puntare alla massima efficienza sfruttando al meglio la risorsa pascolo. Ce lo insegna l’esperienza della famiglia Brunelli, titolare sui monti Lessini di una moderna realtà in filiera corta che piace al consumatore e produce reddito La forza dei numeri di Alessandro Amadei Biglietto da visita Malga Vazzo sede Via Vazzo, 1 - Velo Veronese (Vr) contatti - sito web - posta elettronica Tel. 045 7835010 - www.malgavazzo.it - [email protected] l’azienda •Superficie disponibile: 90 ha di pascolo (di cui 70 in alta montagna) più 60 ha a prati stabili e 30 ha a colture foraggere (terreni di pianura) •In stalla: 200 vacche in mungitura di razza Frisona (produzioni medie: 90 quintali al 4% di grasso e al 3,5% di proteina) •Destinazione del latte: 90% cooperativa locale, 10% caseificio aziendale per la trasformazione in burro, latticini e formaggi tipici •Altre produzioni: vitello a carne bianca (60-70 capi all’anno, di razza Frisona), manzo (180 capi all’anno, prevalentemente incroci di Frisona x Blu belga o Frisona x Limousine), suino da macello (180 capi all’anno, per carni fresche o per salumi della tradizione locale) •Destinazione della carne bovina e suina: laboratorio aziendale per la trasformazione in tagli di carne fresca e in salumi della tradizione locale •Canali di commercializzazione dei prodotti aziendali: vendita diretta tramite spaccio aziendale o mercati contadini, paesani e rionali •Manodopera: 8 unità familiari e 6 dipendenti 28 KL n. 6 - 20 marzo 2013 Tutti in azienda Alle sorti di Malga Vazzo contribuisce l’intera famiglia Brunelli, costituita dai coniugi Bruno e Bruna e dai loro quattro figli Sandro, Carlo, Franco e Laura con le relative famiglie KL n. 6 - 20 marzo 2013 29 C’ era una volta l’Italia ricca e gaudente, con l’auto nuova in garage e le vacanze alle Maldive. I tempi sono cambiati, ma come dice il detto non tutti i mali vengono per nuocere: dovendo trascorrere le ferie vicino a casa, gli italiani stanno infatti riscoprendo angoli dimenticati del nostro Bel Paese. Come la Lessinia, splen- dida enclave di montagna a una ventina di chilometri più qualche tornante dal centro di Verona. E per chi si addentra tra i pendii e i lussureggianti pascoli di Velo Veronese, una tappa allo spaccio di Malga Vazzo è ormai un obbligo. Perché quassù il turista in cerca di pace e di emozioni gastronomiche può trovare quanto di meglio può offrire la Lessinia: prati verdi su cui riposare e un’ampia gamma di sapori genuini: formaggi freschi e stagionati, burro, ricotta e gelati, insaccati, carni bovine e suine, senza dimenticare il pane, le marmellate, la farina da polenta e altre squisitezze. Tutte rigorosamente fatte in casa, a partire da quanto coltivato e allevato nelle immediate vicinanze della malga, dalla famiglia Brunelli. Un autentico clan di allevatori del luogo che dal 2002 sono i titolari e gli artefici di questa bella realtà dell’agroalimentare scaligero. Investimenti importanti “Ci siamo trasferiti qui nel 1999 – racconta il pater familias Bruno Brunelli – portandoci dietro, dalla contrada dove abitavamo in precedenza, le nostre 70-75 Foto a fianco, dall’alto In contrada Crudar, a un paio di chilometri dalla malga, c’è l’allevamento dei maschi castrati, che vengono macellati a circa 700 chili di peso vivo Di fianco alla stalla dei manzi vi è anche la porcilaia dove i suini vengono cresciuti e ingrassati fino a un peso vivo di 200-230 chili 30 KL n. 6 - 20 marzo 2013 Foto sopra, da sinistra Le vacche da latte, stabulate nelle immediate vicinanze della malga, vengono alimentate con una dieta in larga parte basata sui fieni e sugli insilati prodotti in azienda Tra i cavalli di battaglia del caseificio aziendale vi è lo “stravecchio di malga”, un formaggio a latte intero dal gusto rotondo nonostante la lunga stagionatura e l’elevato contenuto lipidico vacche. Quassù c’era un allevamento di bovine da latte gestito da una cooperativa, a cui siamo in parte subentrati acquistandone la mandria, le scorte alimentari e le attrezzature, ma prendendone solo in affitto i terreni, le stalle, le quote, la malga e gli altri edifici”. Un primo investimento robusto, a cui a breve ne è seguito un secondo e un terzo: “Nel giro di soli 3 anni – prosegue infatti Bruno – abbiamo deciso di rilevare l’intero centro aziendale. E poi di rinnovare le stalle”. E siccome l’appetito vien mangiando, la famiglia Brunelli – costituita dai “capostipiti” Bruno e Bruna e dai quattro figli Sandro, Carlo, Franco e Laura con relative/i consorti - decide di integrare i proventi dell’attività agricola con un’attività di trasformazione aziendale e vendita diretta. “Volevamo dare a tutti i componenti della famiglia – spiega Bruno - un lavoro in azienda. Sai, alla lunga fare su e giù dalla pianura diventa duro se non impossibile quando nevica. E quassù nevica spesso”. Via, dunque, a un raffica di costosi lavori di ristrutturazione della vecchia malga, e agli investimenti per attrezzare di tutto punto il caseificio, il laboratorio per il sezionamento e la trasformazione delle carni, e lo spaccio. Un bel lifting anche per l’abitazione del malgaro - oggi trasformata in ufficio e appartamenti, e in futuro adibita a bed and breakfast - e per il sotto-tetto, un tempo destinato allo stoccaggio del fieno e oggi utilizzato come centro per le attività di “Fattoria didattica” o come area ristoro per la clientela. Foto sotto La vecchia malga, recentemente ristrutturata con grande gusto, oggi ospita lo spaccio aziendale, il laboratorio carni, l’ufficio con un’abitazione che presto sarà adibita a bed and breakfast e il caseificio aziendale Perché dall’8 luglio del 2006 inizia la nuova era di Malga Vazzo: porte aperte al consumatore in fuga dalla città, desideroso di trascorrere qualche ora di relax familiarizzando con i prodotti tipici della Lessinia. E fuoco alle polveri anche per la famiglia Brunelli, che oltre ad allevare tutto il bestiame – oltre alle vacche da latte, ci sono da seguire anche i bovini da carne e i suini - e a gestire di conseguenza la campagna, deve anche provvedere a produrre i formaggi, le carni e gli insaccati e soprattutto a venderli. Oltre allo spaccio, alle attività didattiche e di ospitalità agrituristica (vedi anche box, ndR), occorre quindi caricare i due furgoni attrezzati e raggiungere i mercati contadini, paesani e rionali del Veneto Foto sopra, dall’alto Le carni dei vitelli a carne bianca, dei manzi e dei suini allevati in azienda vengono destinate esclusivamente al laboratorio carni e allo spaccio di malga Vazzo Lo spaccio aziendale, ricavato da un’ala della vecchia malga. Oltre alle carni, ai salumi e ai formaggi di casa, i clienti possono trovare anche altre delikatessen prodotte dalla famiglia Brunelli, tra cui il pane, le marmellate e la farina da polenta Uno dei due furgoni utilizzati dalla famiglia Brunelli per partecipare ai mercati contadini, paesani e rionali occidentale. Ce n’è abbastanza, dunque, sia per gli 8 familiari impiegati in azienda che per i loro 6 dipendenti full time. Le competenze contano “C’è parecchio da correre – ammette Sandro, il decano dei figli di Bruno – soprattutto in estate, quando oltre ai lavori agricoli e al bestiame la stagione turistica è al top. Per fortuna le soddisfazioni, anche quelle di tipo economico, non mancano”. Ma se alla fine dell’anno il bilancio è in at- KL n. 6 - 20 marzo 2013 31 Oltre ai formaggi e alle carni fresche, lo spaccio di Malga Vazzo offre anche un’ampia gamma di salumi della tradizione locale, prodotti a partire dai suini allevati in azienda tivo, se una volta coperti i costi vivi, i salari, i mutui e gli ammortamenti, rimane un utile, è anche merito dell’impegno e delle capacità tecniche dei componenti della famiglia Brunelli. Non solo come casari, norcini e commercianti, ma soprattutto come allevatori. Sono gli stessi Brunelli a suggerirlo: investire nella filiera corta – di- L’IDEA Spazio al barbecue Uno degli aspetti che immediatamente colpisce l’attenzione di chi visita Malga Vazzo riguarda le aree cortilive poste nelle immediate vicinanze dello spaccio aziendale, dotate di numerosi caminetti. È Franco Brunelli a svelare l’arcano: “in estate – spiega – i nostri clienti possono venire qui con le loro famiglie, comprare la carne allo spaccio e cucinarsela sulle griglie. Oltre alla carne, al posto-fuoco, alla carbonella e alle tavole all’ombra sui cui accomodarsi, a chi lo richiede noi offriamo taglieri di formaggi e salumi, e i contorni”. Un’idea originale e vincente: gli scettici sono invitati a Malga Vazzo, una domenica di agosto, per un bel barbecue all’aria aperta… 32 cono - conviene quando si dispone di una famiglia capace e numerosa da impiegare in azienda, ma purchè la stalla, che sta alla base di tutte le altre attività, sia ben gestita dal punto di vista tecnico ed economico. “Qui da noi – osserva infatti il secondogenito Carlo – valgono gli stessi principi che andrebbero applicati a qualsiasi altro allevamento della Lessinia. È inutile imitare gli allevamenti di pianura, formulare delle razioni con grandi quantità di silomais che per gli allevatori di montagna hanno un costo esagerato. Occorre invece sfruttare e valorizzare il più possibile la risorsa pascolo, che se sottoposto, ad esempio, a periodici rinfoltimenti e se gestito bene anche dal punto di zootecnico è un’autentica fortuna perché consente di ottenere ottime performance ad un costo limitato”. Principi che nelle stalle di Malga Vazzo trovano concreta applicazione. A cominciare, ad esempio, dalle manze, che liberate nei tempi opportuni sui verdi pascoli intorno alla malga o, quando la stagione lo consente, nei pascoli di alta montagna, crescono bene senza gravare troppo sul bilancio aziendale. Autarchia di successo Stesso concetto per ciò che riguarda la dieta offerta alle vacche in mungitura, in larga parte basata sui foraggi aziendali. “Oltre ai balloni di fieno prodotti dai due sfalci dei prati stabili di cui disponiamo qui intorno alla malga – spiega Pierantonio Boldrin, veterinario esperto di alimentazione ani- KL n. 6 - 20 marzo 2013 male nonché marito di Laura Brunelli – utilizziamo gli insilati ottenuti dalle foraggere da noi coltivate sui terreni presi in affitto giù in pianura. Si tratta di uno sfalcio di un miscuglio di loietto, frumento e avena, preappassito fino a un 70% di sostanza secca e quindi trasportato qui in malga per essere insilato, a cui si aggiungono due sfalci di sorgo foraggero, anch’essi trasferiti in malga dopo lungo appassimento per evitare di sprecare del gasolio per trasportare acqua. A questi prodotti aziendali aggiungiamo un po’ di silomais, utilizzato insieme al silosorgo nei mesi invernali, e le altre materie prime come farina e pastone di mais, soia, girasole e cotone, e l’integrazione”. Le vacche ripagano producendo di media 90 quintali di latte, con un 3,5% di proteina e un 4% di grasso. Un’ottima base per produrre formaggi di gran classe come ad esempio lo “Stravecchio di malga” che è uno dei cavalli di battaglia e soprattutto un’esclusiva di Malga Vazzo. “Si tratta di un formaggio a latte intero – sottolinea il casaro Antonio Ogliani, cugino dei Brunelli – che nonostante l’elevato contenuto lipidico e la lunga stagionatura non irrancidisce dando un sapore piccante, ma mantiene intatto il suo gusto rotondo. Altrove, con altri latti, non riuscivo a produrre un formaggio così”. Visto? Se la stalla gira, può funzionare anche tutto il resto. Sempre che ci sia una famiglia provvista di braccia e menti capaci. n Raschiatori Strutture Interni stalle www.servizigrafici.it Materassini per cuccette Foto sopra, da sinistra Nel sotto-tetto, al posto del fienile dell’antica malga, è stato ricavato un ampio locale utilizzato come aula didattica e, in estate, come area ristoro per la clientela Elevatori € 130 a posto Regione Infermera, 14 - 10060 SCALENGHE (TO) Tel. 011 986.17.92 - Fax 011 986.14.31 - www.ascai.com ti propone soluzioni chiavi in mano per lavorare da 50 a 3.000 litri al giorno, con prezzi a partire da 3.000 €. Cessione tecnologica inclusa nel prezzo. Contattaci senza impegno per informazioni e costi. Minicaseificio Policaseificio - Polyfood Inventa “dal latte di più” INVENTA Nuove Soluzioni Tecnologiche Srl Via G . C ar li, 1 - 4 1 0 4 1 - F o r m igin e (M O ) - Italia Tel. +39 059 510391 - Fax +39 059 511062 E-mail: [email protected] - WEB: www.inventagri.com KL n. 6 - 20 marzo 2013 33