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“Come fare Testamento”
Nel corso della vita si fanno molte scelte importanti, ma una delle più
significative è quella che si può prendere per aiutare chi verrà dopo
di noi. Anticipare eventuali problematiche è aiutare . Per questo è
sempre utile sapere come si può scrivere il proprio testamento,
ovvero come usare al meglio lo strumento sovranoper manifestare le
proprie volontà in favore delle persone a noi care.
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“Non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini coscienziosi ed impegnati possa
cambiare il mondo. In verità è l’unica cosa che è sempre accaduta.”
Manifestare le proprie volontà con il testamento è perciò una scelta
libera e spontanea di attenzione e solidarietà a favore delle persone
per noi importanti, familiari e non.
Pertanto ho voluto raccogliere le informazioni essenziali per tutti
coloro che si trovano a chiedersi come scrivere senza sbagliare il
proprio testamento.
Ecco i riferimenti di base necessari a esprimere con chiarezza e
senza contraddizioni le proprie volontà testamentarie.
I concetti sono esposti volutamente in modo semplice, e talvolta
tecnico, per rendere questa breve guida accessibile a tutti.
Così pure non tutti gli aspetti sono trattati in maniera esaustiva, in
quanto l'intenzione è dare informazioni basilari, che regolano le
situazioni più semplici e più comuni: l'ispirazione di questa breve
guida sono stati i colloqui con gli associati , e lo scopo è quello di
dare risposta alle domande più frequenti e non alle particolari
situazioni che devono necessariamente essere gestite diversamente .
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“Non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini coscienziosi ed impegnati possa
cambiare il mondo. In verità è l’unica cosa che è sempre accaduta.”
ATTENZIONE
I contenuti informativi che seguono sono da considerarsi di carattere
generale e non sostituiscono la consulenza specifica di
un professionista per gestire situazioni particolari e personali
L'IMPORTANZA DEL TESTAMENTO:
LA SUCCESSIONE TESTAMENTARIA E LA SUCCESSIONE
LEGITTIMA
Se una persona fa testamento è questo che regola la sua successione:
si parla quindi di successione testamentaria.
In assenza di testamento, la successione viene invece disciplinata
dalla legge, e si ha quindi la successione legittima.
È allora importante sapere:
1. che cosa dispone la legge in assenza di testamento, vale a dire a
chi e in che misura va devoluta l'eredità quando si apre la
successione legittima (il che accade quando non si fa
testamento);
2. come fare testamento in modo valido ed efficace per scegliere
in autonomia in che modo devolvere i propri beni.
LA SUCCESSIONE TESTAMENTARIA
È quella che si apre quando c'è un testamento. In tal caso è il
testatore a decidere a chi andranno i suoi beni. In che modo si può
fare testamento?
È possibile fare testamento da soli (il c.d. testamento olografo) o
attraverso un atto pubblico notarile.
Nel testamento posso decidere a chi lasciare i beni in assoluta libertà
o ci sono dei limiti?
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“Non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini coscienziosi ed impegnati possa
cambiare il mondo. In verità è l’unica cosa che è sempre accaduta.”
Sì e no; ci sono persone a cui la legge riserva di diritto una quota di
beni ereditari (es il coniuge ed i figli): queste persone sono dette
legittimari (a questi è dedicato un paragrafo nel prosieguo
della guida).
Però il testamento che lede i diritti dei legittimari non è di per sè
nullo, ma solo impugnabile da questi. Significa che se il legittimario
che non ha ricevuto quanto gli spetta non reclama i suoi diritti,
l'eredità sarà devoluta secondo quanto scritto nel testamento.
LA SUCCESSIONE LEGITTIMA
Nel caso in cui una persona non esprima alcuna volontà
testamentaria, i suoi eredi sono individuati direttamente dalla legge.
In questo caso si ha la successione legittima (o per legge). In altri
termini il Codice civile indica una serie di soggetti (“eredi legittimi”)
che subentreranno nell’eredità, individuandoli nel coniuge e nei
parenti del defunto stesso, a partire da quelli di grado più stretto fino
ad arrivare, il loro mancanza o rinuncia, a quelli di grado assai
remoto, ma comunque non oltre il sesto. Su questo tema si troverà di
seguito specifica attenzione.
SUCCESSIONE TESTAMENTARIA
E LEGITTIMA CONTEMPORANEAMENTE
Se vi è un testamento contenente disposizioni relative solo ad
alcuni beni di proprietà del testatore, la successione sarà regolata
dal testamento solo per i beni indicati nel testamento stesso,
mentre tutti gli altri beni non specificati nel testamento saranno
devoluti secondo la successione legittima.
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“Non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini coscienziosi ed impegnati possa
cambiare il mondo. In verità è l’unica cosa che è sempre accaduta.”
IL TESTAMENTO
Il testamento è l’atto con il quale si dispone la devoluzione ereditaria
di tutti i propri beni o di parte di essi.
CHI PUÒ DISPORRE
Tutti possono disporre dei propri beni per testamento, ad esclusione
di chi sia stato dichiarato espressamente incapace dalla legge.
FORME DI TESTAMENTO
Le forme più diffuse di testamento sono:
il testamento olografo
il testamento pubblico.
Essi si differenziano solo per la forma, perché le norme relative al
contenuto non cambiano: le stesse disposizioni possono essere
contenute indifferentemente in un testamento pubblico ed in un
testamento olografo.
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“Non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini coscienziosi ed impegnati possa
cambiare il mondo. In verità è l’unica cosa che è sempre accaduta.”
TESTAMENTO OLOGRAFO
Requisiti di forma
Per redigere il testamento olografo basta un qualunque foglio
sul quale si scrivano di proprio pugno le disposizioni; il testamento
per essere valido deve contenere: la data (giorno, mese ed anno); la
firma (nome e cognome).
Attenzione: il testamento olografo per essere valido non può essere
scritto, neppure in minima parte, da altre persone e non possono
essere utilizzati macchine da scrivere o computer. Il testamento
olografo deve essere scritto interamente a mano.
La grafia deve essere quella abituale del testatore, quindi meglio
scrivere in corsivo, e non in stampatello, a meno che non si scriva
sempre in questo modo.
Custodia: poiché il testamento olografo può essere smarrito o
sottratto, è opportuno confezionare due originali, e depositarne
uno fiduciariamente presso un Notaio.
Un esempio di testamento olografo:
" Io sottoscritto Mario Rossi nato a Venezia il 2 maggio 1956 con il
presente testamento nomino unica erede mia sorella Caterina Rossi
nata a Venezia il 5 aprile 1960 e residente a Chioggia in via Roma
n.4. Lego a mio nipote Romolo Verdi nato a Venezia il 27 dicembre
1980 la mia casa in Jesolo. Venezia, 20 ottobre 2012 Mario Rossi"
TESTAMENTO PUBBLICO
È un atto notarile a tutti gli effetti. Il testatore, cioè colui che intende
“fare un testamento”, in presenza di due testimoni (che spesso sono
due impiegati dello studio notarile) dichiara al Notaio la sua volontà,
la quale viene scritta a cura dello stesso Notaio, che al termine
leggerà l'atto al testatore in presenza dei testimoni. Sarà poi il Notaio
a conservare il testamento nei propri atti. Una copia verrà spedita dal
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notaio, in busta chiusa sigillata, al registro generale testamenti. Il
testamento pubblico è così chiamato perchè è ricevuto da un notaio,
non certo perché il contenuto è di pubblico dominio.
Infatti l'esistenza stessa del testamento (oltre che ciò che è scritto al
suo interno) è segreto fino alla morte del testatore, ed il notaio può
rilasciare copie conformi soltanto al testatore in persona a a chi sia
stato da lui delegato con procura autenticata da notaio. Solo dopo la
morte del testatore, chiunque si presenti con un certificato di morte
dello stesso può chiedere al notaio copia del testamento. Lo stesso
può fare al registro generale testamenti, (ove sono raccolti tutti i
testamenti pubblici ricevuti dai notai italiani) che ugualmente può
dare informazioni solo previa esibizione del certificato di morte.
Il testamento pubblico può essere molto utile in caso di difficoltà a
sottoscrivere, ed in particolar modo quando il testatore è molto
anziano o malato o vi è la possibilità che qualcuno abbia interesse a
contestarne la validità; inoltre, grazie anche al registro generale
testamenti, un testamento pubblico può essere sempre rintracciato e
conosciuto una volta che il testatore sia deceduto.
MODIFICA E REVOCA DEL TESTAMENTO
Il testamento può in ogni momento essere modificato o revocato; in
presenza di più testamenti che dispongano in modo diverso resta
comunque valido sempre quello redatto in data più recente, e le
disposizioni di quelli anteriori valgono solo se non sono in contrasto
con quelle dei testamenti successivi o non sono da questi
espressamente revocati.
Quindi un testamento rimane sempre valido fino a quando non viene
revocato espressamente (es: “revoco ogni precedente disposizione
testamentaria, ed in particolare il testamento scritto in data ...... ”) o
implicitamente (per incompatibilità) con un testamento scritto in una
data posteriore (più recente). Nel redigere un nuovo testamento che si
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cambiare il mondo. In verità è l’unica cosa che è sempre accaduta.”
vuole sia l'unico a regolare la successione, è quindi opportuno
dichiarare che si revocano il/i testamento/i precedente/i (è frequente
iniziare il testamento con la frase"revoco ogni mia precedente
disposizione testamentaria"). Si può revocare o modificare un
testamento olografo con uno pubblico e viceversa.
CONTENUTO DEL TESTAMENTO
Il contenuto cosiddetto tipico del testamento consiste in disposizioni
di carattere patrimoniale: sono le disposizioni con cui si lasciano i
propri beni ai successori.
Le attribuzioni patrimoniali possono essere di due tipi:
1) istituzione di erede;
2) legato.
EREDI E LEGATARI GLI EREDI
Le disposizioni testamentarie attribuiscono la qualità di erede se
comprendono tutti i beni del testatore o una quota di essi. Esiste
anche l'istituzione di erede "ex re certa" che si ha quando viene
attribuita la proprietà di un unico bene, ma di valore importante
rispetto all'asse ereditario, che viene assegnato "come quota" perché
pur essendo un unico bene rappresenta una quota dell'eredità. Caso
tipico è quello del testatore che possiede una casa, i mobili che lo
corredano e pochi risparmi, e che con il testamento dispone: "lascio
la casa a mio figlio Caio". L'erede è il continuatore della personalità
del defunto, succede in tutti i suoi rapporti attivi e passivi, il che
significa che subentra anche nei crediti e nei debiti, e di questi ultimi
risponde anche con i suoi beni personali, illimitatamente. Se si
desidera una limitazione di responsabilità, è necessario accettare
l'eredità con beneficio di inventario. In tal caso si risponde dei debiti
entro il limite del valore dei beni ereditati.
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cambiare il mondo. In verità è l’unica cosa che è sempre accaduta.”
IL LEGATARIO.
È invece il beneficiario di una disposizione testamentaria a titolo
particolare, cioè che attribuisce singoli beni o diritti. Il legatario
acquista solo il bene che gli e stato legato e non risponde dei debiti
ereditari. Il legato, a differenza dell'eredità, si acquista senza bisogno
di accettazione, ma è salva la facoltà di rinunciarvi.
PIENA PROPRIETÀ, USUFRUTTO E NUDA PROPRIETÀ
Per testamento è possibile disporre della piena proprietà di immobili
a favore di persone o enti, ma è anche possibile lasciare l'usufrutto
(cioè il diritto reale di usare e godere della cosa nel modo più ampio),
ad una persona e la nuda proprietà (cioè la proprietà spogliata del
potere di trarre utilità dal bene) ad un altro soggetto. Ricordiamo che
il diritto di usufrutto può essere stabilito per un certo numero di anni
oppure può essere un usufrutto vitalizio, che dura fino alla morte
dell'usufruttuario. Alla scadenza del termine di durata previsto nel
testamento ovvero, nel caso di usufrutto vitalizio, al momento della
morte dell'usufruttuario, il diritto di usufrutto si estingue. Questo
significa, in termini pratici, che la nuda proprietà si espande
automaticamente e il nudo proprietario diventa pieno proprietario
senza bisogno di pagare imposte o di presentare denunce di
successione.
L'unico adempimento che serve è la voltura in catasto per modificare
l'intestazione del bene cancellando il nome dell'usufruttuario e
facendo risultare la modifica del nudo proprietario in pieno
proprietario.
Proprio per la caratteristica di estinzione automatica del diritto di
usufrutto, la persona cui è lasciato solo l'usufrutto viene considerata
in genere legatario.
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cambiare il mondo. In verità è l’unica cosa che è sempre accaduta.”
I LIMITI ALLA VOLONTA' DEL TESTATORE I LEGITTIMARI
E LE QUOTE NON DISPONIBILI
Per testamento si può disporre solo di una parte del proprio
patrimonio, perché esistono dei soggetti, chiamati legittimari, cui è
riservata una parte del patrimonio. I legittimari sono i FIGLI (o loro
discendenti), il CONIUGE e gli ASCENDENTI (questi ultimi solo
nel caso che il testatore non abbia discendenti).
Separazione e divorzio
Ricordiamo che nel caso di separazione senza addebito il coniuge
mantiene tutti i diritti alla successione. Quando invece interviene la
sentenza di divorzio, il coniuge divorziato perde ogni diritto alla
successione. Calcolo della riserva e della disponibile La parte di
patrimonio della quale il testatore può disporre come desidera è la
cosiddetta “disponibile”.
Nel nostro ordinamento la legittima ( e di conseguenza la
disponibile) è "mobile": significa che varia a seconda del numero
dei legittimari.
LE QUOTE DI RISERVA (E DI DISPONIBILE) PER
CATEGORIE DI LEGITTIMARI
Ascendenti
Se chi muore non ha figli né coniuge, ma solo ascendenti, ad essi è
riservato un terzo del patrimonio ( quindi la disponibile è di due
terzi)
Ascendenti e coniuge
Se chi muore non ha figli, ma lascia coniuge, ed ascendenti, al primo
è assegnata la metà del patrimonio ed agli ascendenti un quarto
(quindi la disponibile è di un quarto)
Coniuge
Se al testatore succede solo il coniuge, non avendo né figli né
ascendenti, ad esso spetta la metà del patrimonio ( la disponibile
è dunque l'altra metà).
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Concorso coniuge e figli
Se il testatore lascia coniuge ed un figlio, a ciascuno dei due spetta
un terzo del patrimonio, quindi la disponibile è pari ad un terzo. Se il
testatore lascia coniuge e due o più figli, al coniuge spetta un quarto
del patrimonio, mentre la metà dello stesso va ai figli in parti uguali;
di conseguenza la disponibile è pari ad un quarto.
Figli in assenza di coniuge
Se al testatore succede un solo figlio, ad esso spetta la metà del
patrimonio ( la disponibile è dunque l'altra metà).
COSA SUCCEDE SE NON SI FA TESTAMENTO:
SI HA LA SUCCESSIONE LEGITTIMA
Come abbiamo visto, la successione legittima è quella che si apre in
assenza di testamento. I soggetti cui va devoluta l'eredità sono il
coniuge ed i parenti. Vediamo secondo quali modalità, iniziando ad
esaminare i diritti a favore del coniuge.
LA SUCCESSIONE LEGITTIMA DEL CONIUGE
Separazione e divorzio
Diciamo subito cosa accade in caso di Separazione e divorzio.
Nel caso di separazione senza addebito il coniuge mantiene tutti i
diritti alla successione. Quando invece interviene la sentenza di
divorzio, il coniuge divorziato perde il diritto alla successione.
Quali sono i diritti del coniuge nella successione legittima?
I diritti che la legge prevede a favore del coniuge nella successione
legittima sono:
A) un legato "ex lege" e
B) un diritto ad acquistare l' eredità.
A) Il legato “ex lege”.
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Il legato "ex lege" è rappresentato dal diritto reale di abitazione sulla
casa coniugale e dal diritto reale di uso sui mobili che la corredano.
Attenzione: questo diritto spetta solo se la casa di abitazione era di
piena proprietà del defunto o in comproprietà tra il defunto
ed il coniuge superstite.
Questo legato attribuisce, in sostanza, il diritto del coniuge superstite
a vivere nella casa senza che nessuno lo possa mandare via per
nessun motivo. Non è compreso in questo diritto la facoltà di dare in
locazione o in godimento la casa a terzi. Il diritto ad acquistare
l'eredità. Oltre al legato sopra esaminato la legge attribuisce al
coniuge un diritto all'eredità, che varia a seconda che il coniuge
succeda da solo o in concorso con i figli, ovvero, in mancanza dei
figli, in concorso con i fratelli e ascendenti del defunto.
Vediamo di seguito qual è l'entità di questo diritto nei vari casi
contemplati dalla legge.
Solo il coniuge
Se chi muore lascia solo il coniuge, e non ha quindi nè figli né fratelli
nè ascendenti, l'eredità è interamente devoluta al coniuge. Concorso
del coniuge e i figli Se il defunto lascia coniuge ed un figlio, a
ciascuno dei due spetta la metà del patrimonio.
Se il defunto lascia coniuge e due o più figli, al coniuge spetta un
terzo del patrimonio, mentre i restanti due terzi dello stesso va ai figli
in parti uguali. Concorso di del coniuge e/o degli ascendenti e dei
fratelli. In questo caso al coniuge spettano i due terzi dell'eredità.
La possibilità a favore del coniuge superstite di rinunciare all'eredità
e conseguire il legato, o viceversa. Il fatto che la legge stabilisca a
favore del coniuge due diritti diversi, cioè attribuisca il diritto di
abitazione sulla casa come legato, oltre a prevedere la chiamata del
coniuge in una quota dei beni a titolo di eredità, comporta che il
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coniuge possa rinunciare ad uno di questi diritti e tenere l'altro. Per
esempio, se addivengono all'eredità il coniuge ed un figlio, la legge
prevede che l'eredità spetti metà ciascuno, salvo il diritto solo del
coniuge di abitare nella casa.
Se il coniuge desidera che tutto vada subito al figlio, ma vuole
tutelarsi ed essere sicuro di non esser mai mandato via da casa, può
rinunciare all'eredità ma dichiarare di voler mantenere il legato di
abitazione sulla casa.
In tale ipotesi bisogna, per avere una reale tutela, che il diritto di
abitazione sia trascritto nei registri immobiliari. Per questa ragione,
in tale ipotesi è più che consigliabile che l'atto di rinuncia sia ricevuto
dal notaio, che provvederà ad indicare in atto i dati catastali della
casa coniugale ed alla trascrizione del legato nei pubblici registri
immobiliari: normalmente infatti questo non viene fatto negli atti di
rinuncia ricevuti dal cancelliere del tribunale.
LA SUCCESSIONE DEI PARENTI
Qualora non vi sia un coniuge che addiviene all'eredità, succedono
solo i parenti.
La parentela è il vincolo tra persone che discendono una dall’altra
(parentela in linea retta, es. padre – figlio, nonno e nipote) o da uno
stesso ascendente (parentela in linea collaterale: es. Fratelli, o cugini,
o zio e nipote).
Vediamo in che modo succedono i parenti.
I Figli
Se chi muore aveva figli, a questi si devolve l'intera eredità in parti
uguali (in caso di concorso con il coniuge vedi paragrafo precedente)
Quando invece chi muore non ha figli, né coniuge, come si devolve
l'eredità? Si devolve ai genitori e ai fratelli, precisando che ai
genitori, o al genitore superstite, spetta almeno la metà del
patrimonio.
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Diritto di rappresentazione
Attenzione: nella successione dei figli e dei fratelli esiste il diritto
di rappresentazione.
Significa che se un figlio o un fratello non addivengono alla
successione per qualunque motivo (sono premorti o hanno rinunciato
all'eredità) i loro discendenti sono chiamati al loro posto, cioè
succedono nello stesso luogo e grado dei loro ascendenti.
Esempio pratico: muore un uomo che non aveva moglie nè figli, i
genitori sono premorti, e lascia due fratelli, Tizio e Caio. Se Tizio
rinuncia all'eredità la sua quota non va a Caio, ma ai figli di Tizio, e
se anche questi rinunciano va ai loro figli.
La rappresentazione vale sia nella successione legittima che in quella
testamentaria.
Successione degli altri parenti
Se il defunto non lascia moglie nè figli (o loro discendenti) né
genitori o ascendenti, né fratelli (o loro discendenti) la successione si
apre a favore dei parenti più prossimi, senza distinzione di linea.
Significa che vale la regola per cui il parente più prossimo esclude il
remoto.
Quindi se ho un parente di quinto grado da parte di madre e due
parenti di sesto grado da parte di padre, eredita solo il parente da
parte di madre perchè è di grado più prossimo. Nella successione
legittima il grado di parentela rileva fino al sesto grado: quindi se non
vi sono parenti di sesto grado ( ma solo di settimo o ulteriore)
l'eredità va allo Stato.
CONCLUSIONI
Spero di aver contribuito a far comprendere gli elementi base della
materia successoria. Proprio perché consapevole della complessità
della stessa, consiglio a tutti di rileggere ancora una volta la parte
sulla successione legittima per poter ricordare esattamente a chi
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cambiare il mondo. In verità è l’unica cosa che è sempre accaduta.”
andrebbero i propri beni in assenza di testamento e poter quindi
decidere di conseguenza.
Rammentate sempre che, se non si è soddisfatti delle disposizioni
successorie secondo legge, è necessario pensare ad un testamento che
regoli la devoluzione del proprio patrimonio secondo i propri effettivi
desideri: nella guida si trovano appunto le nozioni base per la sua
redazione ma, per situazioni più complesse o per maggiori
informazioni, è suggerito rivolgersi alla sede associativa più vicina .
Questo manuale è distribuito gratuitamente dall'Associazione
"Avvocato in Famiglia "
Il Presidente e co-Fondatore Andrea Fisco
www.andreafisco.com; www.avvocatoifamiglia.com
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