Dal primo passo alla Maratona

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Dal primo passo alla Maratona
SES/04_10_Sesamo6 22.11.2004 12:06 Pagina 6
attualità
Correre è bello
Dal primo passo alla Maratona
A che età è indicata la maratona?
Ecco una statistica basata su coloro che
hanno raggiunto il traguardo della mitica
Maratona di New York:
Gruppo
d’età in
anni
Numero
uomini
arrivati
Numero
donne
arrivate
18-19
20-29
30-39
40-44
45-49
50-54
55-59
60-64
65-69
70-74
75-79
80-89
90-99
80
3306
7915
3813
2852
2465
1188
624
261
89
24
12
1
29
2547
3396
1275
832
643
281
98
34
22
6
0
0
Ma chi me lo fa fare!
Non è solo moda, l’esercizio fisico regolare aiuta
a perdere il soprappeso, migliora il tasso di colesterolo nel sangue e la pressione arteriosa.
Questo miglioramento della qualità della vita si
manifesta a tutte le età.
Si tratta perciò di calzare buone scarpette e infilare la tuta per ritrovare il proprio equilibrio fisico, per imparare a conoscere il proprio corpo,
per rintuzzare gli attacchi della vita moderna
alla nostra salute.
Se poi la motivazione è solo quella di essere alla
moda perché “così fanno milioni di persone”,
poco male, l’importante è fare movimento, però
attenzione: non praticate attività sporadiche per
“avere la coscienza tranquilla” o per rimediare
ad un eccesso alimentare.
Non rinunciare ad ogni attività con il passare
degli anni.
Facciamo il primo passo
Non è mai troppo tardi per iniziare, iniziare lentamente.
Attività regolare significa praticare sport per
almeno 30 minuti tre volte la settimana.
La prima settimana, per ogni seduta:
Qualche leggero passo di corsa “leggeri e sorridenti” per tre minuti alternato a tre minuti di
camminata per un totale di mezzora.
Obiettivo dopo quattro settimane, per ogni seduta:
2 volte 15 min. di corsa “leggeri e sorridenti”
intervallati da 5 min. di camminata.
Obiettivo dopo due mesi: 2 volte 30 minuti di
corsa sempre “leggeri e sorridenti”.
Fatto questo primo passo, chissà se non si rimane invogliati al passo successivo.
Correre piano per correre forte
Effettuato il necessario periodo di tirocinio (vedi
sopra) alternando tratti di corsa con tratti “al
passo” si è ormai pronti al passo successivo.
Il lungo lento:
Esso è senza dubbio il mezzo fondamentale per
l’allenamento alla corsa di resistenza.
Con il lungo lento il cuore tende a diminuire il
numero dei suoi battiti sia a riposo sia sotto
sforzo e a mandare in circolazione una maggior
quantità di sangue ad ogni battito, la respirazione diviene man mano meno affannosa.
Dal punto di vista mentale il lungo lento crea
dimestichezza a sforzi prolungati.
Grazie alla produzione d’endor fine correndo
migliora anche l’umore, aumenta l’allegria,
spesso si riesce a trovare la chiave per risolvere assillanti problemi.
Sicuramente consente di affrontare la vita con
maggior vigore e serenità.
A quale ritmo e per quanto tempo si corre il
lungo lento? Non dimentichiamo la regola “leggeri e sorridenti”, occorre essere in grado di parlare con il compagno d’allenamento, in caso di
“fiatone” si deve rallentare, la durata della seduta va dagli iniziali 30 min. fino a 90 min.
Siamo sulla buona strada per il passo successivo.
Maratona, bella e possibile
Maratona è la voglia che un bel giorno ti prende
e poi non ti lascia più finché è soddisfatta.
La prima maratona è come il primo amore: non
si scorda mai.
Infatti maratona vuol dire sfida a sé stessi, alle
comodità di tutti i giorni.
La maratona è una tesi di laurea!
In fondo alla fine d’ogni maratona ci sono unicamente vincitori.
Fondamentale è la voglia di provarci, quindi
forza e coraggio bisogna crederci!
Premesso che si è costruito pazientemente la
base con il lungo lento, la preparazione specifica di una maratona dura 12 settimane e tre allenamenti la settimana, in settimana percorsi
brevi e più veloci riservando nel fine settimana
il fondamentale lungo lento (vedi sopra) che da
10 km dovrà gradatamente salire ad almeno
quattro volte sopra i 30 km.
Carlo Rondelli