guarda il PDF - Premio Estense

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guarda il PDF - Premio Estense
Dichiarazione Universale
dei Diritti Umani
Liceo Artistico Dosso Dossi
Ferrara
Mi chiamo Jas Gawronski, vorrei fare il giornalista,
ma non so come e dove dare il primo colpo di manovella
“A cena del Papa e altre storie”, Jas Gawronski
Progetto nato dalle riflessioni sul libro vincitore Premio Estense 2015
A cena dal Papa e altre storie
Jas Gawronski
Dichiarazione Universale
dei Diritti Umani
Grafica
Christopher Agbanlog Malapit
Sara Alberani
Badi Assaf
Andrea Barboni
Aurora Benea
Letizia Bosi
Giulia Cavalieri
Celine Errani
Caterina Facchini
Thomas Federici
Daniele Fugarese
Iulia Elena Ghita
Elisa Gullino
Greta Lugli
Alina Mihaela Lungu
Virginia Manarini
Filippo Marani
Davide Mengoli
Giulia Montanari
Federico Pasquali
Nicola Pederzoli
Filippo Perelli
Sunny Pinna
Luca Stegani
Angelica Talarico
Testo presentazione
al progetto
Greta Lugli
Alina Lungu Mihaela
Davide Mengoli
Copertina
Angelica Talarico
Filippo Marani
Direzione Progetto
Ita Azzi
Cinzia Calzolari
Marisa Castagnetti
Federica Zabarri
Coordinamento Grafico
Filippo Marani
Coordinamento
Progetto
Aurora Benea
Thomas Federici
Liceo Artistico Dosso Dossi Ferrara
SOMMARIO
11 Dichiarazione Universale
dei diritti dell’uomo
Preambolo
57 Articolo 12
La vita degli altri
105 Articolo 24
Charlie Chaplin
Celine Errani
Luca Stegani
13 Articolo 1
Rosa Parks
61 Articolo 13
Lo spazio Schengen
109 Articolo 25
Welfare
Filippo Marani
Cristopher Agbanlog Malapit
Elisa Gullino
17 Articolo 2
Martin Luther King
65 Articolo 14
Lampedusa
113 Articolo 26
Malala Yousafzai
Thomas Federici
Daniele Fugarese
Giulia Montanari
21 Articolo 3
Aung San Suu Kyi
69 Articolo 15
We are citiziens
117 Articolo 27
Einstein Hardy & Dalì
Davide Mengoli
Federico Pasquali
Alina Mihaela Lungu
25 Articolo 4
Nelson Mandela pt. 1
73 Articolo 16
Indovina chi viene
a cena
Stanley Kramer,1967
121 Articolo 28
Imagine
Jhonn Lennon,1971
Caterina Facchini
29 Articolo 5
Desaparecidos
Sara Alberani
33 Articolo 6
Nelson Mandela pt.2
Aurora Benea
37 Articolo 7
Il buio oltre la siepe
Harper Lee
Badi Assaf
41 Articolo 8
Corte di Giustizia
dell’Unione Europea
Christopher Agbanlog Malapit
Virginia Manarini
Iulia Elena Ghita, Angelica Talarico
77 Articolo 17
Land grabbing
Nicola Pederzoli
81 Articolo 18
Papa Giovanni XXIII
Letizia Bosi
125 Articolo 29
Non uno di meno
Zhang Yimou, 1999
Cristopher Agbanlog Malapit, Giulia
Montanari
129 Articolo 30
Noi
Caterina Facchini
85 Articolo 19
Anna Stepanovna
Politkovskaja
Giulia Cavalieri
133 Articolo 31
Il Manifesto dell’acqua
Lisbona, 1998
Celine Errani, Davide Mengoli
89 Articolo 20
Amnesty International
Greta Lugli
45 Articolo 9
Sacco e Vanzetti
Filippo Perelli
93 Articolo 21
Le Suffragette
Andrea Barboni
49 Articolo 10
La legge è uguale per tutti
Badi Assaf
97 Articolo 22
Guerre civili
Sunny Pinna
53 Articolo 11
Detenuto in attesa di giudizio
Nanni Loy, 1971
101 Articolo 23
Il lavoro minorile
Sara Alberani, Filippo Perelli
Thomas Federici, Filippo Marani
5
Il segreto per andare avanti è iniziare
Mark Twain
Immagine di Sebastiãno Salgrado
“Il sale della Terra”, Wim Wenders 2014
«Sapere Aude! Abbi il coraggio di servirti del tuo intelletto!».
L’affermazione di Immanuel Kant, filosofo tedesco del Settecento, è stato
uno stimolo alla riflessione, ravvisando in essa un nuovo atteggiamento,
mentale e psicologico che noi studenti della classe 4^D del Liceo Artistico
Dosso Dossi abbiamo pienamente condiviso ed assunto come punto di
partenza per il nostro lavoro .
Ormai quasi tutti maggiorenni e quindi quasi cittadini a pieno titolo ci è
sembrato fondamentale conoscere quali diritti e doveri comporta far parte
della cittadinanza e di un mondo in continuo mutamento che ha bisogno
di punti fissi.
Come Jas Gawronski, che ha raccolto nella sua opera “A cena dal papa e
altre storie” le interviste di alcuni dei grandi personaggi che hanno segnato gli anni ‘90, noi “abbiamo intervistato” e ragionato sugli articoli della
DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI, un documento di fondamentale importanza, redatto nel 1945 dalle Nazioni Unite al fine di evitare le
tragedie delle guerre mondiali.
Esempio fondamentale e “antenata” di quella del ’45 è la Dichiarazione
dei diritti dell’uomo e del cittadino redatta nel 1789 durante la Rivoluzione
Francese.
Dopo il difficile compito di spartizione dei 30 articoli che costituiscono il
nucleo di partenza del nostro progetto, dovevamo “ringiovanire” la Dichiarazione, benché il contenuto degli articoli sia ancora attuale. Sicuramente
le immagini che ci circondano, condizionano la nostra vita e noi in quanto
artisti e consumatori, ci intendiamo abbastanza di fotografie, disegni e icone. Da qui nasce la volontà di sintetizzare per mezzo di un pittogramma (in
senso più generico, disegno o simbolo stilizzato in uno o più colori, caratterizzato da semplicità, riconoscibilità, immediatezza, convenzionalmente
assunto come segnale) che all’apparenza potrebbe risultare banale ma che
7
“A lui importa davvero della gente. La gente è il sale della Terra...”
“Il sale della Terra”, Wim Wenders 2014
in realtà ci ha fatto conoscere a fondo il vero significato degli articoli. Così,
come i segnali stradali, i nostri pittogrammi vi guideranno nella lettura.
Ad alcuni articoli abbiamo associato un personaggio storico che ha difeso,
salvaguardato e divulgato i valori enunciati. Ad altri sono stati collegati film
o avvenimenti riconducibili al tema trattato dal relativo articolo.
Tuttavia, secondo noi mancava qualcosa. Se la Dichiarazione è stata fatta
per difendere la vita, perché l’acqua viene messa in secondo piano? Senza
di essa l’uomo non può vivere. È un bene inestimabile che deve essere
usato in maniera intelligente, senza sprechi inutili e difeso. Nel luglio 2010
l’ONU dichiarò per la prima volta nella storia il diritto, non vincolante, all’acqua. Esso raccomanda (ma non obbliga) gli Stati ad attuare iniziative per
garantire a tutti un’acqua potabile di qualità e accessibile a prezzi economici. La nostra volontà sarebbe invece quella di rendere queste iniziative
assolutamente obbligatorie e vincolanti in ogni parte del mondo. Drammatica è la vicenda di Berta Caceres, attivista ambientale, che aveva guidato
la comunità di Rio Blanco nella lotta contro la realizzazione del complesso
idroelettrico previsto sul Rio Gualcarque, nell’Honduras Nord-occidentale.
Un fiume sacro che costituisce una fondamentale risorsa idrica per circa
600 famiglie che vivono nella foresta pluviale. L’impianto era stato approvato senza il consenso della comunità indigena. La donna è stata assassinata
il 3 marzo scorso. Nel 2015 la Caceres aveva vinto il Goldman Prize, sorta
di Nobel per l’Ambiente.
È stato quindi necessario, per noi, aggiungere un 31esimo articolo, per
difendere l’elemento fondamentale della vita che scarseggia sempre più.
9
DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO.
Il 10 dicembre 1948, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato e
proclamato la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Dopo questa deliberazione, l’Assemblea delle Nazioni Unite diede istruzioni al Segretario Generale
di diffondere ampiamente questa Dichiarazione e di pubblicarne e distribuirne il
testo nelle cinque lingue ufficiali dell’Organizzazione internazionale e anche in
quante altre lingue fosse possibile usando ogni mezzo a sua disposizione.
UNIVERSAL DECLARATION OF HUMAN
RIGHTS. The Universal Declaration of Human
Rights is a milestone document in the history
of human rights. Drafted by representatives
with different legal and cultural backgrounds
from all regions of the world, the Declaration
was proclaimed by the United Nations General
Assembly in Paris on 10 December 1948 General
Assembly resolution 217 A as a common standard
of achievements for all peoples and all nations.
It sets out, for the first time, fundamental human
rights to be universally protected.
Whereas recognition of the inherent dignity and
life in larger freedom. Whereas Member States have
of the equal and inalienable rights of all members
pledged themselves to achieve, in co-operation with
of the human family is the foundation
the United Nations, the promotion of universal respect
of freedom, justice and peace in the world.
for and observance of human rights and fundamental
Whereas disregard and contempt for human
freedoms. Whereas a common understanding of these
rights have resulted in barbarous acts which
rights and freedoms is of the greatest importance for
have outraged the conscience of mankind, and
the full realization of this pledge.
the advent of a world in which human beings
Now, therefore, The General Assembly proclaims
shall enjoy freedom of speech and belief and
this Universal Declaration of Human Rights as a
freedom from fear and want has been proclaimed
common standard of achievement for all peoples and
as the highest aspiration of the common people.
all nations, to the end that every individual and every
Whereas it is essential, if man is not to be
organ of society, keeping this Declaration constantly
compelled to have recourse, as a last resort, to
in mind, shall strive by teaching and education to
rebellion against tyranny and oppression, that
promote respect for these rights and freedoms and
human rights should be protected by the rule
by progressive measures, national and international,
of law. Whereas it is essential to promote the
to secure their universal and effective recognition
development of friendly relations between
and observance, both among the peoples of Member
nations. Whereas the peoples of the United
States themselves and among the peoples of
Nations have in the Charter reaffirmed their faith
territories under their jurisdiction.
in fundamental human rights, in the dignity and
worth of the human person and in the equal rights
of men and women and have determined to
promote social progress and better standards of
Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della
libertà, della giustizia e della pace nel mondo. Considerato che il disconoscimento
e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la
coscienza dell’umanità, e che l’avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano
della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell’uomo. Considerato che è indispensabile
che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l’uomo
sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l’oppressione. Considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo di rapporti
amichevoli tra le Nazioni. Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel
valore della persona umana, nell’uguaglianza dei diritti dell’uomo e della donna, ed
hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una
maggiore libertà. Considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire,
in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l’osservanza universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Considerato che una concezione comune
di questi diritti e di questa libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni;
l’Assemblea Generale proclama la presente dichiarazione universale dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine
che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente
questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l’insegnamento e l’educazione,
il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l’universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei
territori sottoposti alla loro giurisdizione.
11
1
ARTICOLO 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità
e diritti.
Sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire
gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
All human beings are born free and equal in dignity and
rights. They are endowed with reason and conscience and
should act towards one another in a spirit of brotherhood.
13
Rosa Parks
Un a
vi ta
p e r
l a
l i b er t à .
Attivista statunitense figura-simbolo del movimento per i diritti civili, famosa per aver
rifiutato nel 1955 di cedere il posto su un autobus ad un bianco, dando così origine al
boicottaggio degli autobus a Montgomery.
“Rimase seduta in nome dei soprusi accumulati giorno dopo giorno e della sconfinata aspirazione delle generazioni future”
Martin Luther King
Rosa Parks nasce in Alabama uno degli stati negli
anni ‘50 dove era più difficile vivere per le persone
di colore, e diviene la madrina dei movimenti per i
diritti civili. Nel 1932 sposa
Raymond Parks, attivo nel
movimento dei diritti civili,
passando buona parte del-
la sua vita a lavorare come
sarta in un grande magazzino nella città dove risiede,
Montgomery,
A partire dal 1943, Rosa
aderisce al Movimento per
i diritti civili statunitensi e
diventa segretaria della sezione di Montgomery (NAACP).
A metà del 1955 inizia a
frequentare un centro educativo per i diritti dei lavoratori e l’uguaglianza razziale,
la Highlander Folk School.
In questo periodo Martin
Luther King lottava per far
valere i diritti dei neri, che
venivano ancora una volta
oppressi dai bianchi.
Il 1º dicembre del 1955, a
Montgomery, Rosa sta tornando a casa in autobus dal
suo lavoro di sarta.
Nella vettura, non trovando
altri posti liberi, occupa il
primo posto dietro alla fila
riservata ai soli bianchi, nel
settore dei posti comuni.
Dopo tre fermate, l’autista
le chiede di alzarsi e spostarsi in fondo all’automez-
zo per cedere il posto ad un
passeggero bianco salito
dopo di lei.
Rosa, mantenendo un atteggiamento calmo, sommesso e dignitoso, rifiuta di
muoversi e di lasciare il suo
posto.
Il conducente ferma così il
veicolo e chiama due agenti di polizia per risolvere la
questione:
Quella notte, cinquanta
leader della comunità afroamericana, guidati da un
pastore protestante, Martin
Luther King, si riuniscono
per decidere le azioni da
intraprendere per reagire
all’accaduto.
Il giorno successivo incomincia il boicottaggio dei
mezzi pubblici di Montgomery.
Dozzine di pullman rimangono fermi per mesi finché
non viene rimossa la legge
che legalizza la seg regazione.
Questi eventi danno inizio a
numerose altre proteste in
molte parti del paese.
te Suprema degli Stati Uniti
d’America, che decreta,
all’unanimità, incostituzionale la segregazione sui
pullman pubblici dell’Alabama.
Nel 1956 il caso della signora Parks arriva alla Cor-
Rosa Parks viene arrestata
e incarcerata per condotta
impropria e per aver
violato le norme cittadine
che obbligano i neri a
cedere il proprio posto ai
bianchi nel settore comune.
Da allora è conosciuta
come The Mother of the Civil Rights Movement
2
ARTICOLO 2
Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le
libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza
distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di
sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di
altro genere, di origine nazionale o sociale, di
ricchezza, di nascita o di altra condizione.
Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base
dello statuto politico, giuridico o internazionale del
paese o del territorio cui una persona appartiene, sia
indipendente, o sottoposto ad amministrazione
fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi altra
limitazione di sovranità.
Everyone is entitled to all the rights and freedoms set
forth in this Declaration, without distinction of any kind,
such as race, colour, sex, language, religion, political or
other opinion, national or social origin, property, birth or
other status.
Furthermore, no distinction shall be made on the basis
of the political, jurisdictional or international status of the
country or territory to which a person belongs, whether it
be independent, trust, non-self-governing or under any
other limitation of sovereignty.
17
Martin Luther King
D E T E N T O R E
n e l
1 4
D E L
O t t o b r e
P R E M I O
1 9 6 4
N
O B E L
P E R
L A
P A C E
“Per farsi dei nemici non è necessario dichiarare guerra, basta dire quel che si pensa.”
I N
M E M O R Y
Il 4 aprile del 1968 Martin
Luther King venne assassinato a colpi d’arma da fuoco su
un balcone del Lorraine Motel di Memphis, Tennessee.
Oggi lo ricordano tutti
come l’uomo del grande
sogno, il sogno di un mondo dove i figli sarebbero stati più liberi, uguali e
felici di quanto lo sono
stati i loro padri. Con la
sua visione ed il coraggio
di urlare al mondo le sue
idee, Martin Luther King
ha dato voce alle speranze
e alle attese di centinaia di
migliaia di neri. Il suo cuore
era anche rivolto ai poveri,
agli analfabeti, agli emarginati, agli oppressi e umiliati, fossero neri o bianchi.
“La non-violenza è la risposta ai cruciali problemi politici e morali del nostro tempo; la necessità per l’uomo
di aver la meglio sull'oppressione e la violenza senza ricorrere all’oppressione e alla violenza. L’uomo
deve elaborare per ogni
conflitto umano un metodo che rifiuti la vendetta,
l’aggressione, la rappresaglia. Il fondamento d’un
tale metodo è l’amore."
I
H A V E
“Ho un sogno: che un giorno questa nazione si sollevi
e viva pienamente il vero
significato del suo credo:
"Riteniamo queste verità
di per se stesse evidenti:
che tutti gli uomini sono
stati creati uguali.” Ho un
sogno, che un giorno, sulle
rosse colline della Georgia,
i figli degli antichi schiavi e
A
D R E A M
i figli degli antichi proprietari di schiavi riusciranno
a sedersi insieme al tavolo. Ho un sogno, che un
giorno persino lo stato del
Mississippi, uno stato che
soffoca per l'afa dell'ingiustizia, che soffoca per
l'afa dell'oppressione, sia
trasformato in un'oasi di
libertà e di giustizia. Ho un
sogno, che i miei quattro
bambini un giorno vivranno in una nazione in cui
non siano giudicati in base
al colore della loro pelle,
ma in base al contenuto
del loro carattere” (dal discorso al Lincoln Memorial
di Washington, 28 agosto
1963) .
3
ARTICOLO 3
Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla
sicurezza della propria persona.
Everyone has the right to life, liberty and security of
person.
21
Aung San Suu Kyi
Un fotogramma del film “The Lady” di Luc Besson, che mostra il coraggio di Suu di fronte alle milizie armate
La Donna che ha fatto la differenza per il suo paese
Aung San Suu Kyi nasce il 19 giugno 1945
a Rangoon, in Birmania. Si laurea in
Economia, Scienze politiche e Filosofia. A New York lavora presso la sede delle Nazioni
Unite. Nel 1988 lascia gli Stati Uniti per fare ritorno nella sua terra natale che in questo
periodo cade in mano ad una rigido regime dittatoriale e fonda la Lega Nazionale per
la Democrazia, basandosi sui principi della non violenza predicati dal Mahatma Gandhi.
“L’unica
prigione reale
è la paura, e
l’unica libertà
reale è la
libertà dalla
paura.”
Aung San Suu Kyi
Il regime, infastidito dal suo operato e dalla sua organizzazione, decide di condannarla
agli arresti domiciliari, salvo che non decida di lasciare la Birmania. La donna non
accetta e resta nel Paese. Nel 1991 vince il premio Nobel per la pace che, con
grande generosità, utilizza per costruire nel suo Paese un sistema di istruzione e
sanitario a favore del popolo. Dopo cinque anni passati agli arresti domiciliari, le viene
permessa la semilibertà, ma non può lasciare il Paese. Nel 2003 , in occasione di un
suo spostamento al fianco di molti sostenitori, i militari sparano sulla folla uccidendo
tantissime persone, San Suu Kyi riesce a salvarsi, ma il regime dittatoriale la costringe
nuovamente agli arresti domiciliari. Gli Stati Uniti e l’Unione Europea continuano a fare
pressioni sui militari con il fine di ottenere la sua liberazione, ma i loro appelli non servono.
Il 6 maggio del 2008
il Congresso degli Stati Uniti la insignisce
della più grande onorificenza, la Medaglia d’Onore, per il suo impegno nella difesa dei
diritti umani. Nel 2009 la donna viene condannata a tre anni di lavori forzati a causa di
un’assurda accusa di violazione della sicurezza. Dopo innumerevoli appelli fatti per la sua
liberazione, San Suu Kyi è rimessa in libertà il 13 novembre 2010 potendo finalmente
battersi per le rivendicazioni del suo popolo. All’inizio di aprile del 2012 durante le elezioni,
ottiene un seggio in parlamento . In tutto il mondo Aung San Suu Kyi è diventata un’icona
della non-violenza e della pace, tanto che numerosi gruppi musicali, tra cui gli U2, i Green
Day e i Coldplay le hanno dedicato brani musicali per sostenere la sua causa. Nel 2011 il
popolare regista francese Luc Besson ha diretto il film The Lady incentrato sulla sua vita.
4
ARTICOLO 4
Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di
schiavitù o di servitù;
la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite
sotto qualsiasi forma.
No one shall be held in slavery or servitude;
slavery and the slave trde shall be prohibited in all their
forms.
25
Nelson
Mandela
PARTE 1
“Nessuno è nato odiando qualcun altro per il colore della pelle, o il suo ambiente sociale, o la sua religione. Le persone odiano perché hanno imparato a odiare, e se possono
imparare a odiare possono anche imparare ad amare, perché l’amore arriva in modo più
naturale nel cuore umano che il suo opposto.”
Uomo simbolo dell’uguaglianza e dell’anti-razzismo
Nelson Rolihlahla Mandela
(Mvezo, 18 luglio 1918 – Johannesburg, 5 dicembre 2013) Nelson Mandela mosse i primissimi passi
verso la conquista della libertà degli uomini nel 1941. Dopo la
vittoria elettorale del 1948 da parte del Partito Nazionale, autore di una
politica pro-apartheid di segregazione razziale, Mandela si distinse nella campagna di resistenza del 1952, organizzata dall’ANC, ed ebbe un ruolo importante
nell’assemblea popolare del 1955, la cui adozione della Carta della Libertà stabilì il
fondamentale programma della causa anti-apartheid. Inizialmente coinvolto nella battaglia di massa, fu arrestato assieme ad altre 150 persone il 5 dicembre 1956 con l’accusa di tradimento. Seguì un aggressivo processo, durato dal 1956 al 1961, al termine del
quale tutti gli imputati furono assolti. Nel 1961 divenne il comandante dell’ala armata
Umkhonto we Sizwe dell’ANC e coordinò la campagna di sabotaggio contro l’esercito
e gli obiettivi del governo ed elaborò piani di una possibile guerriglia per porre fine
all’apartheid. Nell’agosto del 1962 fu arrestato dalla polizia sudafricana, in seguito
a informazioni fornite dalla CIA, e fu imprigionato per 27 anni con l’accusa di
viaggi illegali all’estero e incitamento allo sciopero. Per tutti i successivi 26
anni, Mandela fu sempre maggiormente coinvolto nell’opposizione
all’apartheid, e lo slogan “Nelson Mandela Libero” divenne l’urlo di tutte le campagne anti-apartheid del
Mondo.
“Quando a un uomo è negato il diritto di vivere la vita in cui crede,
questi non ha altra scelta che diventare un fuorilegge”
5
ARTICOLO 5
Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura
o a trattamento o a punizione crudeli, inumani
o degradanti.
NO TORTURA
No one shall be subjected to torture or to cruel,
inhuman or degrading treatment or punishment.
29
Desaparecidos
Le vittime della dittatura argentina
01/01/71 JULIAN CHOQUE CAHUANA
01/02/71 MARIO ALBERTO GOMEZ
02/07/71 SARA EUGENIA PALACIO de VERD
02/07/71 MARCELO ABURNEO VERD
17/09/71 LUIS ENRIQUE PUJALS
01/12/71 PETRONA ANGELA CONTRERA BARCELONA
01/04/72 LUCIO BERNARDO ALTAMIRANO
24/05/72 JOSE ANTONIO PEREZ LOPEZ
15/08/72 JUAN DANIEL PUIGJANE
28/11/72 ANGEL ENRIQUE BRANDAZZA
01/01/73 AGUSTIN ALFREDO NAVARRO
01/01/73 JOAQUIN VEGA
29/01/73 JULIO ALEJANDRO CASUSA
20/04/73 GUILLERMO LUIS BALL LLATIN
11/06/73 VIVIANA IRENE RINGACH
10/08/73 ADOLFO SKOF
11/09/73 JOAO BATISTA RITA
01/10/73 ANDRES OMAR HAIDAR
10/11/73 JUAN CARLOS VILLAFANE
16/11/73 ANTONIO LUCIANO PREGONI
21/11/73 JEAN HENRI RAYA RIBARD
01/12/73 EDMUR PERICLES CAMARGO
01/12/73 DANIEL JOSE DE CARBALHO
01/12/73 JOEL JOSE DE CARBALHO
01/12/73 JOSE LAVECHIA
11/12/73 JOAQUIN PIRES CERVEIRA
21/12/73 GUILLERMO TOMAS BURNS
01/01/74 JUANA CRISOSTOMO ROMERO
01/01/74 VICTORIO VAZQUEZ
15/01/74 NANCY ESTELA MAGLIANO
04/02/74 CESAR AUGUSTO BALDINI
01/03/74 HECTOR ALBERTO ANTELO
30/05/74 ANTONIO MARIO MOSES BECHARA
01/06/74 RUTH SANCHEZ GOMEZ
05/07/74 ALBERTO SANTOS PONCE
25/07/74 RICARDO HUGO RODRIGUEZ
05/08/74 RAMON ANTONIO N. NAVARRO
24/08/74 GARY NELSON OLMOS GUZMAN
07/09/74 RICARDO J. MONACO
27/09/74 SANTA MURATORE de LEPERE
01/10/74 WALTER HANS
08/10/74 RODOLFO FCO ACHEM
08/10/74 CARLOS MIGUEL
19/10/74 AURORA VALENTINA PICO
21/10/74 GUSTAVO NATALIO STEUFER
23/10/74 RAUL ENRIQUE OXLY
23/10/74 BARBARA RAMIREZ PLANTE
01/11/74 AMARAL GARCIA
01/11/74 HECTOR MARIA LOPEZ MATHEU
07/11/74 JOSE MANUEL LOPEZ
08/11/74 HUGO CEAGLIA
08/11/74 FLOREAL GARCIA
08/11/74 MIRTHA HERNANDEZ
13/11/74 VICTOR MANUEL TABOADA
14/11/74 OSCAR ALVAREZ
14/11/74 ALBERTO JOSE MUNARRIZ
16/11/74 FERNANDO H. GAUNA
18/11/74 CARLOS ORLANDO NUNEZ
19/11/74 SERGIO GUSTAVO DICOWSKY
20/11/74 MIGUEL ELIAS CONCHA
26/11/74 CARLOS ERNESTO PATRIGNANI
29/11/74 GABRIEL DI VITO
29/11/74 GABRIEL DIVITO
30/11/74 RAMON DARIO MOLINAS PEREIRA
00/12/74 AIDA ROSA EMBON
04/12/74 EUGENIO ALBERTO VIUDEZ
04/12/74 JULIO CESAR VIUDEZ
05/12/74 LUIS ALBERTO MONTENEGRO
19/12/74 RUBEN SABINO DURE
30/12/74 HORACIO VICTOR O’KELLY
00/00/75 LEONARDO BLANCO
00/00/75 LEONARDO BLANCO
00/00/75 NESTOR BLANCO
00/00/75 NESTOR BLANCO
00/00/75 AMELIA GALVAN
00/00/75 ROSA GOMEZ
00/00/75 LILIANA GONZALEZ SORIA
00/00/75 ELEANOR LONDERO de GIORDANO
00/00/75 GRACIELA OJEA de QUINTANA
00/00/75 TIBURCIO PADILLA
01/01/75 de GOMEZ
01/01/75 EDGARDO ABRAMOVICH
01/01/75 ORLANDO RUBEN AGUERO
01/01/75 ISAAC ANKKABESKY
01/01/75 RUBEN BAHL
01/01/75 CARLOS BEACOV
01/01/75 GREGORIO BEGSTEIN
01/01/75 JUAN PEDRO BELLUZ
01/01/75 MIGUEL BEZAYAN
01/01/75 ALFREDO BISCHOFF
01/01/75 CARLOS BISOBOFF
01/01/75 LILIANA BOGLER
01/01/75 JORGE BORIS
01/01/75 GREGORIO BREGSTEIN
01/01/75 GABRIEL BRESLER
01/01/75 LUIS BRUKIN
01/01/75 MATEO BUCCHIC
01/01/75 SUSANA BUCONIC
01/01/75 JORGE DI MATTIA
01/01/75 ANGEL CANDIDO DIAZ
01/01/75 MARIA DE LAS M. GOMEZ
01/01/75 MARIA DEL ROSARIO GUARIE de RAMIREZ
01/01/75 HAL
01/01/75 ANIBAL RUBEN JAUDSON
01/01/75 ALBERTO HIPOLITO LARTIGA
01/01/75 AGUSTIN MARCH
01/01/75 CESAR ARTURO NEGRETE PENA
01/01/75 MARTA SILVIA A NEIRA MUNOZ
01/01/75 CARLOS PILA LOPEZ
01/01/75 HECTOR RODOLFO SOBA
01/01/75 MARIO ALFREDO STIRNEMANN
01/01/75 VICTOR OSVALDO TROCHE MOREIRA
03/01/75 JOSE RAUL GARCIA
05/01/75 RUBEN OSCAR SCARDAVILLA
07/01/75 TOMAS ANGEL BULACIO
31/01/75 JUAN MARINARO
01/02/75 JOSE TEODORO LOTO ZURITA
01/02/75 ANA MARIA MRAD de MEDINA
08/02/75 PEDRO ANTONIO MEDINA
09/02/75 GUILLERMO EDUARDO DIAZ NIETO
11/02/75 VICTOR HUGO GAUNA
11/02/75 LUIS ENRIQUE REINOZO
12/02/75 ANDRES SEGUIL
17/02/75 HUGO MIGUEL CALDERA (RIONEGRINA)
20/02/75 WASHINGTON JAVIER BARRIOS FERNANDEZ
20/02/75 SERGIO ALBERTO ESCOT
01/03/75 MICHEL BEMASAVAQ
01/03/75 GEORGINA GRACIELA DROZ
01/03/75 ALBERTO ISIDRO LOSADA
01/03/75 OSVALDO MARTINELLI
05/03/75 JULIO VICENTE DECIMA
05/03/75 LIDIA FLORA SALAZAR
16/03/75 ROLANDO ELIAS ADEM
16/03/75 ELEONORA CRISTINA de DOMINGUEZ
16/03/75 JORGE MIGUEL NAME
17/03/75 BIENVENIDO ARGUELLO
19/03/75 OSCAR ALBERTO JUAREZ
20/03/75 VICENTE ANTONIO AMICONES
20/03/75 ROBERTO MARTINELLI
21/03/75 GRACIELA D.VALLE MAORENZIC
30/03/75 ANTONIO TEODORO MENDOZA RIQUELME
Madri de Plaza de Mayo
Organizzazione creata dalle
madri dei dissidenti argentini
scomparsi sotto la dittatura
militare che ebbe inizio
nel 1976.
La sparizione di 30.000 costituisce il costo iniziale dell’immane tragedia dei desaparecidos in Argentina. Ma
oltre a questo dato si devono aggiungere altre cifre agghiaccianti come l’appropriazione di più di 500 figli di
scomparsi, la detenzione di migliaia di attivisti politici e l’esilio di oltre 2 milioni di persone su un totale di
40.000 vittime.
00/04/75 SUSANA CRISTINA AVILA
00/04/75 CARLOS HECTOR ORIANKI
00/04/75 FRANCISCO RENE SANTUCHO
01/04/75 SARA de RABA (SARA)
01/04/75 CRISTINA ALVAREZ de HURTADO
01/04/75 CRISTINA ALVAREZ de HURTADO
01/04/75 NORMA NACIF
01/04/75 MIGUEL ANGEL ROMANO
01/04/75 MARIA ANGELICA URUEÑA
05/04/75 OLGA RAQUEL MANSILLA de YANEZ
05/04/75 TIRSO LUIS YANEZ
07/04/75 JUAN DOMINGO HERRERA
07/04/75 ANIBAL MARTINEZ DURAN
10/04/75 EDGARDO JUSTINO VERGARA
12/04/75 JOSE ALEJANDRO REINOSO
12/04/75 INES JOAQUINA URDAMPILLETA
12/04/75 SILVIA INES URDAMPILLETA
17/04/75 HECTOR RAMIREZ
01/05/75 ROLDAN
01/05/75 ELSA VIALE de LLORENS
03/05/75 ANTONIO ERNESTO ZALAZAR
04/05/75 RICARDO ROMUAL ABAD
12/05/75 ALDO EDUARDO VILLAGRA
21/05/75 ALBERTO RODOLFO VALDES
23/05/75 ARNALDO SEBASTIAN GUTIERREZ
25/05/75 SERGIO GONZALEZ BALDOVIN
01/06/75 BAROSSI
01/06/75 CESAR CERVATO
01/06/75 ELSA GIDER de KROYEM
01/06/75 MIGUEL RAGONE
0/06/75 JORGE OSCAR KOFMAN ZEIGNER
11/06/75 ANIBAL DANTE TOSI
12/06/75 EDGAR CLAUDIO CADIMA TORREZ
12/06/75 DANIEL ANTONIO COLON
13/06/75 AGUSTIN BARRIOS
14/06/75 MARCELO MARIO DAMERI
14/06/75 BEATRIZ FARINAS de FORNIES
14/06/75 HUGO ENRIQUE FORNIES
14/06/75 TERESITA LEONI LAGGER de MARENDA
14/06/75 MARCOS LINO MOSCATO CANCELA
14/06/75 ENRIQUE ANGEL SANCHEZ
17/06/75 ALEJANDRO MARTIN ALMEIDA MIY URANGA
17/06/75 EVANGELINA M. BOTTA de NICOLAY
19/06/75 JUAN CARLOS CHAPARRO
19/06/75 VICTOR HUGO GONZALEZ CECILLA
20/06/75 JORGE RUBEN GOMEZ DE FELIPPIS
20/06/75 FRANCISCO A. NICOLAY
21/06/75 VICENTE JOSE BENITEZ
24/06/75 MIGUEN ANGEL ARRA
27/06/75 UBALDO NIEVES MARTINEZ
05/07/75 FANCISCO EDUARDO GOTSCHLICH CORDERO
08/07/75 MAURICE JEGER
10/07/75 RICARDO GUILLERMO BREGLI
15/07/75 CARLOS OTTO NEINZE
15/07/75 JOSE JACINTO SION
17/07/75 CARLINA ALBORNOZ de ROJAS
17/07/75 ABELARDO ROJAS
23/07/75 MIGUEL ANGEL MORENO
24/07/75 RODOLFO ALBERTO RON
25/07/75 MANUEL ROBERTO LESCANO
25/07/75 SEGUNDO OSCAR PORVEN
28/07/75 JOSE ZENON RUIZ
01/08/75 JUAN CARLOS BEARCE
01/08/75 RAUL VICENTE DIAZ
01/08/75 OSCAR GONZALEZ
01/08/75 ROBERTO JUSTO HERRERA
01/08/75 JOSE RAUL ZAPATA
04/08/75 EDUARDO ENRIQUE YAPUR
06/08/75 BERTA CUESTA MORALES de COLON
06/08/75 JULIO C RAMIREZ
07/08/75 AMBROSIO ABRAHAM RODRIGUEZ
09/08/75 FELIX MIGUEZ
12/08/75 FIDEL AMBROSIO PACHECO
12/08/75 MARIA LUISA VEGA
15/08/75 CLAUDIO JOSE LIONETTI
16/08/75 VICENTE GOMEZ
16/08/75 VICTOR HUMBERTO OVEJERO
16/08/75 JULIO ESTERFILO SORIA
17/08/75 CARLOS JULIO JUAREZ
17/08/75 MIGUEL ANGEL MORNEO
20/08/75 DIEGO MIRANDA
22/08/75 JUAN MANUEL LUNA
22/08/75 JOSE ANTONIO TEVES
23/08/75 ADELA DEL CARMEN MERCADO
23/08/75 MARIA DEL VALLE MERCADO
26/08/75 OCTAVIO EUGENIO PAPI
27/08/75 RICARDO DEL FABRO
28/08/75 ALBERTO PATROCI FERREYRA
29/08/75 ANDRES REVILLA
30/08/75 HECTOR RODOLFO STAGNARO
00/09/75 ALFREDO RUBEN VELAZQUEZ
01/09/75 ENRIQUE CARLOS FIMIANI
01/09/75 ANTONIO EULOGIO ROCHA
03/09/75 LUIS SEGUNDO AMAYA
05/09/75 NESTOR MANUEL FANTINI
05/09/75 FRANCISCO IRENEO REYNA
08/09/75 RICARDO JOAQUIN PALACIOS
08/09/75 ILDA ISABEL PALACIOS de PALACIOS
10/09/75 JAIME MANUEL GOMEZ ROGERS
10/09/75 JORGE DANIEL RAIES
11/09/75 GLADYS LUCIA GOMEZ
12/09/75 SEGUNDO LUIS MARTINEZ
13/09/75 HUGO ANIBAL LAVALLE
15/09/75 GRACIELA OLGA BARCALA
19/09/75 GUILLERMO AUGUSTO ABREGU
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Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al
riconoscimento della sua personalità giuridica.
U
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ARTICOLO 6
Everyone has the right to recognition everywhere as
a person before the law.
M
33
Nelson
Mandela
PA R T E
2
Presidenza all’African National Congress
e presidenza del Sudafrica
Nelson Mandela fu liberato
nel febbraio 1990
e nonostante la dura
oppressione e la lunga
detenzione (27 anni) ,
rinunciò a una strategia
violenta e vendicativa
in favore di un processo
di riconciliazione e
pacificazione con lo stato
del Sud Africa.
Divenuto libero cittadino
e Presidente dell’ANC
(1991–1999) concorse
per la carica di presidente
e vinse, diventando
il primo capo di stato
di colore (da maggio 1994
a giugno 1999).
Grazie a Mandela il Sud
Africa si avviò a un progetto
di democratizzazione
abolendo il regime
dell’apartheid,
guadagnandosi il
rispetto mondiale per
il suo sostegno alla
riconciliazione nazionale e
internazionale.
Abbandonata la carica nel
1999, proseguì nella sua
azione di sostegno alle
organizzazioni per i diritti
sociali, civili e umani.
Il 27 giugno 2008 a Londra, in Hyde Park, si è svolto un grande concerto per
ricordare i suoi novant’anni,
il suo impegno nella lotta
contro il razzismo e il suo
contributo alla lotta contro
l’AIDS.
A sorpresa ha voluto essere
presente al concerto.
Mandela ha pronunciato
un breve discorso in cui ha
ribadito le ragioni del suo
impegno civile e politico,
dopo aver ringraziato per
la manifestazione di affetto.
Il 18 luglio 2009, i grandi
dello spettacolo, della
politica e della cultura
mondiale gli hanno
riservato al Radio City
Music Hall di New York
un fantasmagorico tributo
chiamato “Mandela Day”.
Nelson Mandela è morto
il 5 dicembre 2013 nella
sua casa di Johannesburg
all’età di 95 anni; a darne
per primo l’annuncio è
stato il Presidente del
Sudafrica.
“È la no st r a
luce, no n
la no st r a
o m br a ,
quella che
ci spa v ent a
di più. ”
“E ssere lib eri non
sb a ra zza rsi d elle p r
vivere in un mod o
va lorizza la lib ert
sig nifi
op rie c
che ris
à d eg li
ca solo
a tene,ma
p etta e
a ltri.”
Nelson Mandela, uno dei simboli dei diritti umani più riconosciuti della nostra epoca,
è un uomo la cui dedizione alla libertà del suo popolo è d’ispirazione per i sostenitori
dei diritti umani di tutto il mondo.
“Ho lottato contro il dominio bianco e contro il dominio nero. Ho coltivato l’ideale di una società
democratica e libera nella quale tutti potessero vivere uniti in armonia e con pari opportunità.
È un ideale per il quale spero di poter vivere e che spero di ottenere. Ma se necessario, è un ideale
per il quale sono pronto a morire.”
È stato definito il più grande statista dell’era moderna perché incarna l’eroe politico
che trascende con il suo messaggio i confini nazionali e così facendo diventa un’icona
globale. La sua è stata certamente una vita eccezionale, un viaggio straordinario
iniziato nel Sud Africa dell’apartheid e che è passato attraverso la violenza politica.
7
ARTICOLO 7
Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto,
senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da
parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale
tutela contro ogni discriminazione che violi la presente
Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale
discriminazione.
All are equal before the law and are entitled without
any discrimination to equal protection of the law. All are
entitled to equal protection against any discrimination in
violation of this Declaration and against any incitement to
such discrimination.
37
Il buio oltre
la siepe
Regia
Robert Mulligan
Titolo Originale
To Kill a Mockingbird
Anno
1962
Lingua Originale
Inglese
Durata
129 minuti
Genere
Drammatico
Il Buio Oltre la Siepe ( titolo originale: To Kill a
Mockingbird ) racconta di due ragazzi che vivono insieme
al padre avvocato (Atticus), in una tranquilla cittadina
dell’Alabama.
Ma qualcosa sconvolge i popolani: un uomo di colore,
Tom Robinson, viene accusato ingiustamente di aver
violentato una donna bianca ( Mayella Ewell ). Atticus
riceve l’incarico di difendere il bracciante nero, riusciendo
a dimostrare la sua innocenza, ma verrà comunque
incarcerato.Il detenuto indifeso viene ucciso dalle guardie
a colpi di fucile mentre tenta di fuggire di prigione.
Dopo questo processo la famiglia dell’avvocato non avrà
vita facile.
Gli uomini sono eguali. Non
la nascita, ma la virtù fa la
differenza.
Voltaire
Harper Lee
Nasce a Monroeville (città
dell’Alabama) il 28 Aprile
del 1926.
Ebbe un’adolescenza
molto difficile a causa della
morte della madre nel
1951.
Dopo aver conseguito
il diploma, si iscrive alla
Facoltà di legge ma dopo
pochi mesi si trasferisce a
New York per inseguire il
sogno di scrittrice.
Qui lavorerà per alcuni
anni per due compagnie
aeree, dove conobbe il
compositore Michael
Martin Brown che le fece
un regalo, una somma
di denaro che consentì ad
Harper di mantenersi per
un anno intero e scrivere a
tempo pieno.
Nel Luglio del 1960, grazie
all’agente Maurice Crain,
scrisse il suo romanzo più
celebre, con cui vinse il
Premio Pulitzer:“Il Buio
Oltre la Siepe”.
Nel Novembre del 2007
grazie al romanzo, ricevette
la medaglia presidenziale
della libertà.
Il 19 Febbraio 2016 ci
lascia all’età di 89 anni.
8
ARTICOLO 8
Ogni individuo ha diritto ad un’effettiva possibilità di
ricorso a competenti tribunali contro atti che violino i
diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione
o dalla legge.
Everyone has the right to an effective remedy by the
competent national tribunals for acts violating the
fundamental rights granted him by the constitution or
by law.
41
Corte di Giustizia
dell’ Unione Europea
(CGUE)
Fondazione: 18 Aprile 1951
Sede: Lussemburgo
Ruolo: garantire che il diritto
dell’UE venga interpretato e
applicato allo stesso modo in
ogni paese europeo, garantire
che i paesi e le istituzioni
dell’Unione rispettino la
normativa dell’UE
La Corte di giustizia dell’Unione europea costituisce l’istituzione giurisdizionale dell’Unione.
Essa è composta da tre organi giurisdizionali: la Corte di giustizia, il Tribunale e il Tribunale
della funzione pubblica. Il suo compito primario consiste nel sindacare la legittimità
degli atti delle istituzioni dell’Unione e nel garantire un’interpretazione e un’applicazione
uniformi del diritto dell’Unione.
9
ARTICOLO 9
Nessun indivuduo potrà essere arbitrariamente
arrestato, detenuto o esiliato.
No one shall be subjected to arbitrary arrest, detention
or exile.
45
Sacco
e
Vanzetti
Ferdinando Nicola Sacco
e Bartolomeo Vanzetti
furono due anarchici
italiani arrestati, processati
e giustiziati sulla sedia
elettrica negli Stati
Uniti durante gli anni
venti. Furono accusati
dell’omicidio di un
contabile e di una guardia
del calzaturificio «Slater
and Morrill». Sulla loro
colpevolezza vi furono
molti dubbi già all’epoca
del loro processo; a nulla
valse la confessione del
detenuto portoghese
Celestino Madeiros,
che scagionava i due. A
cinquant’anni esatti dalla
loro morte, il 23 agosto
1977 Michael Dukakis,
governatore dello Stato del
Massachusetts, riconobbe
ufficialmente gli errori
commessi nel processo e
riabilitò completamente
la memoria di Sacco e
Vanzetti.
Sacco
Sacco nacque il 22 aprile 1891 a Torremaggiore da una
famiglia di produttori agricoli ben avviata nel commercio
di olio extravergine di oliva e vino. Trovò lavoro in una
fabbrica di calzature a Milford dove, nel 1912, sposò
Rosina Zambelli, con la quale andò ad abitare in una
casa con giardino ed ebbe un figlio, Dante, e una
figlia, Ines. Lavorava sei giorni la settimana, dieci ore al
giorno. Nonostante ciò, partecipava attivamente alle
manifestazioni operaie dell’epoca, attraverso le quali i
lavoratori chiedevano salari più alti e migliori condizioni di
lavoro. In tali occasioni teneva spesso dei discorsi. A causa
di queste attività fu arrestato nel 1916.
Da “The Ballad Of Sacco and Vanzetti”
di Joan Beaz e Ennio Morrcione
La legge è contro di noi
Con la sua immensa forza e il suo potere
La legge è contro di noi!
La polizia sa come fare di un uomo
Un colpevole o un innocente
Il potere della polizia è contro di noi!
Mentono senza vergogna su ciò che hanno detto gli
uomini
Saranno pagati ancora di più in oro
Il potere dell’oro è contro di noi!
L’odio razziale è contro di noi,
Così come il semplice fatto che siamo poveri.
Vanzetti
Vanzetti nacque a Villafalletto l’11 giugno del 1888,
secondogenito dei quattro figli. Pur non vivendo in
ristrettezze economiche, a spingerlo ad emigrare negli
Stati Uniti furono soprattutto l’improvvisa e tragica morte
dell’amata madre, che lo portò quasi alla follia. Fece
molti lavori, prendendo tutto ciò che gli capitava. Lavorò
in varie trattorie, in una cava, in un’acciaieria e in una
fabbrica di cordami, la Plymouth Cordage Company. Nel
1916 guidò uno sciopero contro la Plymouth e per questo
motivo nessuno volle più dargli un lavoro. Si mise quindi
in proprio, facendo il pescivendolo.
L’incontro e il verdetto
Si conobbero nel 1916 quando entrarono entrambi
in un gruppo anarchico italo-americano. Tornarono
nel Massachusetts al termine della Grande Guerra, in
cui all’inizio erano scappati in Messico per evitare la
chiamata alle armi. Al loro ritorno però furono inseriti in
una lista di sovversivi del Ministero della Giustizia che
di conseguenza li fece pedinare dagli agenti segreti
americani. Furono arrestati per possesso di armi da fuoco
e di alcuni volantini anarchici, ma pochi giorni dopo
li accusarono anche di una rapina conclusasi con due
omicidi. Alla base del verdetto di condanna vi furono da
parte di polizia, procuratori distrettuali, giudice e giuria
pregiudizi, una forte volontà di perseguire una politica
del terrore suggerita dal ministro della giustizia Palmer e
culminata nella vicenda delle deportazioni.
10
ARTICOLO 10
Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena
uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti
ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine
della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri,
nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli
venga rivolta.
Everyone is entitled in full equality to a fair and public
hearing by an independent and impartial tribunal, in the
determination of his rights and obligations and of any
criminal charge against him.
49
La legge è uguale
per tutti
Corte Internazionale
dell’Aia
Organismo giudiziario
dell’Onu (Nazioni Unite),
creata nel 1946, che ha
sede nel palazzo della Pace
dell’Aia, nei Paesi Bassi,
con Presidente Ronny
Abraham.
Ha compiti di Tribunale
arbitrale Internazionale ed
è competente a risolvere
questioni sollevate
dall’Assemblea Generale o
dal Consiglio di Sicurezza.
Corte di Giustizia
dell’Unione Europea
Istituzione Europea con
sede a Lussemburgo,
fondata nel 1951.
Questa Corte garantisce
l’interpretazione e
l’applicazione del Diritto
dell’Unione Europea,
attenendosi ai trattati
fondativi. Presidente:
Koen Lenaerts.
Corte Europea dei Diritti
dell’Uomo
Organo Giurisdizionale
Internazionale dal 1959 con
sede a Strasburgo; istituito
per salvaguardare i diritti
dell’uomo, di cui ne fanno
parte tutti i 47 membri del
consiglio d’Europa.
L’attuale Presidente è
Guido Raimondi, nonchè
Giudice della Corte.
11
ARTICOLO 11
1. Ogni individuo accusato di un reato è presunto
innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata
provata legalmente in un pubblico processo nel quale
egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua
difesa.
2. Nessun individuo sarà condannato per un
comportamento commissivo od omissivo che, al
momento in cui sia stato perpetuato, non costituisse
reato secondo il diritto interno o secondo il diritto
internazionale. Non potrà del pari essere inflitta alcuna
pena superiore a quella applicabile al momento in cui
il reato sia stato commesso.
1. Everyone charged with a penal offence has the right
to be presumed innocent until proved guilty according
to law in a public trial at which he has had all the
guarantees necessary for his defence.
2. No one shall be held guilty of any penal offence on
account of any act or omission which did not constitute
a penal offence, under national or international law, at the
time when it was committed. Nor shall a heavier penalty
be imposed than the one that was applicable at the time
the penal offence was committed.
53
Detenuto in attesa
di giudizio
Titolo originale
Detenuto in attesa di giudizio
Paese di produzione
Italia
Anno
1971
Durata
99 min
Genere
drammatico
Regia
Nanni Loy
Premi
David di Donatello 1972
miglior attore protagonista (Alberto Sordi)
Festival di Berlino 1972 miglior attore
Questo film tragicomico
kafkiano, narra la parabola
di un geometra italiano,
Giovanni Di Noi, che
sposatosi in Svezia, fatta
carriera e procreato
un primogenito, decide
dopo 6 anni di tornare
al Bel Paese per passare
una vacanza con la
famiglia. Una volta arrivato
alla frontiera verrà invitato
“per pura formalità”
ad accomodarsi in diversi
posti, fino ad arrivare
inspiegabilmente in
prigione. Scaraventato
a destra e a manca,
passano le settimane
e i mesi, e Giovanni,
lontano da moglie e figlio,
si ritrova ancora a non
conoscere la causa del suo
arresto. Poi un giorno gli
viene comunicato che è
in attesa di giudizio per
l’accusa di aver commesso
un omicidio di un cittadino
tedesco, persona
assolutamente sconosciuta
da Giovanni e con la quale
nulla a che fare con lui.
Dopo molto tempo
passato in carcere,
un giorno finalmente tutto
si risolverà, ma la sua
salute mentale ne avrà
ormai risentito.
Un uomo segnato,
fisicamente e
psicologicamente.
<<Ma chi è sto Franz Kaltenbrunner? Io non
ho mai avuto a che fare con i tedeschi...
aaaah sì, forse durante la guerra nel '43.
Una volta ai castelli romani c'hanno fermato
a un posto di blocco... E c'era quel tedesco
che m'ha perquisito e m'ha sbattutto dentro
a una stalla, e m'ha dato un sacco di botte.
Vuoi vedere che è lui Franz Kaltenbrunner?
Fosse morto per le botte che m'ha dato!>>
[Pensieri dopo aver scoperto di essere
accusato della morte di un certo Franz
Kaltenbrunner].
<<Ma come è possibile che potete fare
quello che fate?!>>
[In carcere mentre viene chiuso in cella].
12
ARTICOLO 12
Nessun individuo potrà essere sottoposto
ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata,
nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua
corrispondenza, nè a lesioni del suo onore e della sua
reputazione.
Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge
contro tali interferenze o lesioni.
No one shall be subjected to arbitrary interference with
his privacy, family, home or correspondence, nor to injury
upon his honour and reputation. Everyone has the right
to the protection of the law against such interference or
injury.
57
“La vita degli altri”
1984 - Berlino Est
FILM. “Le vite degli altri”
Ambientato nel decennio
‘80-’90, narra la vicenda di
un artista di teatro George
Dreyman, che incolpato di
non essere troppo in linea
con il regime socialista, viene spiato segretamente da
un funzionario della Stasi,
Wiesler. Durante lo svolgimento dei fatti vengono
messi in risalto soprattutto
i meccanismi con i quali il
potente Servizio segreto
tedesco controlla i nemici,
infliggendo loro pressioni
invasive. Nel film emergono, da un lato, tutta l’insoddisfazione di coloro che si
sentivano troppo oppressi
dal regime e dall’altro la
condizione degli intellettuali che non potevano
dare vita alle loro creazio-
ni letterarie. Per un lungo
periodo, si sono verificati
numerosi suicidi, molti dei
quali, risultato di questa
forte oppressione sociale. Georg scrive un articolo sull’alta percentuale
di suicidi nella Germania
dell’Est da far pubblicare
su una rivista dell’Ovest.
Prova incriminante che il
ministro aspettava […]
Film è un angoscioso racconto storico della
sorveglianza speciale di liberi pensatori, forzati
dalla censura di chi doveva garantire vittime al
partito e di gente schiacciata dal potere assoluto
nella propria quotidianità.
‘’Le vite degli altri’’ ha a che fare non solo con il tema
del potere e del segreto, ma tocca un importante
aspetto sulla privacy, nel quale gli eventi della Storia
si fondono con le storie di vita quotidiana, ma anche
con quello della memoria storica.
Da notare lo strumento utilizzato da Wiesler per origliare le conversazioni, attraverso una macchina
di registrazione, elemento che ci rimanda alla globalizzazione virtuale d’oggi giorno, che ci consente
di entrare in conoscenza di qualsiasi dato personale con un solo ‘click‘.
‘’In ogni tecnologia ci sono questi tipi di problemi e non possiamo abolire o debellare il mezzo di
comunicazione per abbattere il fenomeno, ma dobbiamo invece utilizzare noi il sistema in maniera
produttiva e corretta, per dare esempio di civiltà e di intelligenza evolutiva e fare altrettanto anche
attraverso leggi e diritti. Tuttavia, c’è bisogno continuamente di modellarli i nostri diritti, in relazione all’evoluzione stessa e al frenetico processo tecnologico,, .
STEFANO RODOTÀ
1989 nominato ‘’Ministro
della giustizia’’ occupandosi
dell’organizzazione servizi
giudiziari.
1983 -1994 partecipò alla
scrittura della Carta dei Diritti
Fondamentali dell’UE.
1997 - 2005 I° presidente
garante per la protezione dei
dati personali e presidente
dell’Agenzia Europea dei
Diritti Fondamentali.
13
ARTICOLO 13
Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di
residenza entro i confini di ogni Stato.
Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese,
incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.
Everyone has the right to freedom of movement and
residence within the borders of each state.
Everyone has the right to leave any country,
including his own, and to return to his country.
61
Schengen
Alle frontiere interne...
-non si è sottoposti a controlli.
-gli Stati Schengen sono tenuti a eliminare
tutti gli ostacoli al fluido scorrimento del
traffico stradale, come i limiti di velocità non
necessari.
-possono essere effettuati controlli di polizia,
ma solo in base
a informazioni da questa detenute e
riguardanti eventuali minacce alla pubblica
sicurezza o presunti casi di criminalità transfrontaliera.
-possono essere effettuati controlli nei porti
e negli aeroporti, ma solo per verificare che
la persona sia il giusto titolare del biglietto.
1985: Creazione dello spazio Schengen
Un territorio composto da 26 paesi europei
Uno spazio
SICURO
Lo spazio Schengen si
compone di 26 paesi
europei (di cui 22 stati
dell’UE) e permette di
viaggiare senza restrizioni
all’interno di un territorio
cosituito da 26 paesi.
La creazione dello spazio Schengen è iniziata
nel 1985, quando cinque
paesi decisero di firmare
l’accordo di Schengen,
che prevedeva l’eliminazione graduale dei controlli
alle frontiere
comuni.
Alle frontiere esterne...
-i cittadini dell’Unione europea sono generalmente oggetto di controlli minimi per verificare la loro
identità in base ai documenti di viaggio.
-i cittadini dei paesi terzi devono presentare un
documento di viaggio in corso di validità e un visto, se necessario, o un permesso di soggiorno, insieme a documenti che giustifichino la finalità del
viaggio e i mezzi di sussistenza per il soggiorno.
14
ARTICOLO 14
1. Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere
in altri paesi asilo dalle persecuzioni.
2. Questo diritto non potrà essere invocato qualora
l’individuo sia realmente ricercato per reati non politici
o per azioni contrarie ai fini e ai principi delle Nazioni
Unite”.
1. Everyone has the right to seek and to enjoy in other
countries asylum from persecution.
2. This right may not be invoked in the case of
prosecutions genuinely arising from non-political crimes
or from acts contrary to the purposes and principles of
the United Nations.
65
19.205
Lampedusa
P or t a
p e r
un
Lampedusa
è un’isola
dell’Italia appartenente alla
Sicilia.
È la più estesa dell’arcipelago delle Pelagie nel mar
Mediterraneo e fa parte
della provincia di Agrigento. Conta circa 6.000 abitanti complessivi. Con una
superficie di 20 km², è la
quinta per estensione delle
isole siciliane.
L’isola ha una forma allungata e misura 10,8 km, mentre
nel punto più largo, misura
3,6 km, per uno sviluppo
perimetrale di 33,3 km.
Lampedusa è il territorio e il
centro abitato più meridionale d’Italia.
nu ov o
Nigeriani
2500
Egiziani
in iz io
Per la sua posizione tra le
coste nordafricane e il sud
d’Europa, l’isola negli ultimi
venticinque anni è divenuta
una delle principali mete
delle rotte dei migranti africani nel Mediterraneo. Soprattutto nel periodo estivo
migranti e rifugiati, partiti
dai porti tunisini e libici,
approdano sulle coste di
Lampedusa e Linosa, e vengono soccorsi in mare dalle
motovedette della Guardia
Costiera e/o della Guardia
di Finanza.
Italia
Questi, fuggono dalla repressione politica, dal servizio militare a vita, dalla
Guerra, dalle persecuzioni,
e dai lavori forzati non retribuiti. Cercano quindi in
altri luoghi lontani da casa,
un miglior modo per poter
finalmente vivere la propria
VITA.
T
u
n
i
s
ai
Algeria
Libia
19.019
i migranti
arrivati nel
porto di
Lampedusa.
362
I dispersi.
3.762
BAMBINI.
1300
Pachistani
800
Somali
8.653
Sudanesi
Il primo sbarco avvenne a
metà ottobre del 1992 e
riguardò 71 magrebini. I
tragici eventi di questi anni
hanno visto la popolazione
locale impegnata in una
catena di solidarietà che
ha portato l’isola ad essere
proposta per il Premio Nobel per la pace.
Turchia
Marocco
5.018
Senegalesi
37.495
Eritrei
6.738
Gambiani
Egitto
5.017
Maliani
7.194
Siriani
800
Afghani
Medico
Pietro Bartolo
Il solo, che insieme ad
altri volontari sanitari, si
occupò dei migranti di
Lampedusa.
3.419
sono state
le persone
che morirono
cercarondo di
arrivare nelle
coste italiane.
5.038
Bangalesi
I dati riportati rappresentano le persone che sono sbarcati sul terriotorio italiano.
15
ARTICOLO 15
1. Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.
2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato
della sua cittadinanza, né del diritto di mutare
cittadinanza.
1. Everyone has the right to a nationalitity.
2. No one shall be arbitrarily deprived of his nationality
nor denied the right to change his nationality.
69
We are citiziens
“Vivere sulla stessa terra
vuol dire poter essere
pienamente cittadini
insieme
e far propri con lealtà e
coerenza valori e responsabilità comuni”
Cittadino è colui che è originario, abitante o residente in uno stato e del quale
possiede la cittadinanza
avendone i conseguenti diritti e doveri.
La suddetta può essere acquisita:
in virtù dello ius sa
nguinis (diritto di sangue),
per il fatto della nascita da
un genitore in possesso
della cittadinanza;
in virtù dello ius soli (diritto del suolo), per il fatto
di essere nato sul territorio
dello Stato;
per il fatto di aver sposato un cittadino dello Stato.
Quindi il matrimonio con
un residente può portare in
alcuni casi all’acquisizione
della cittadinanaza e in altri
a presupposti per la naturalizzazione;
per naturalizzazione (o
per decreto o concessione), a seguito di un provvedimento della pubblica
autorità, subordinatamente
alla sussistenza di determinate condizioni (come, per
esempio, potrebbero essere la residenza per un lungo
periodo di tempo sul territorio nazionale, l’assenza di
precedenti penali, la rinuncia alla cittadinanza d’origine ecc.) o per meriti particolari. In molti ordinamenti,
come in Italia, a sottolinearne la solennità, il provvedimento di concessione della
cittadinanza è adottato,
almeno formalmente, dal
capo dello stato.
Cittadino di
nessuno stato
Apolide: persona che, aven-
do perduto la cittadinanza
di origine e non avendone
assunta alcun’altra, non è
cittadino di alcuno stato.
Cittadinanza
è il collegamento tra la persona fisica (detta cittadino)
e un determinato Stato che
riconosce i diritti civili e politici fondamentali per vivere.
Per cittadinanza si intende
generalmente la condizione giuridica (o status) degli
appartenenti a una comunità politica nazionale denominata popolo, a cui consegue la titolarità di alcuni
specifici Diritti, ma anche
doveri, quali, ad esempio,
quello di difendere la patria
e di giurarne fedeltà.
Perdita
Può essere prevista in se-
guito a rinuncia; acquisizione della cittadinanza di
un altro Stato; privazione
per mano della pubblica
autorità in conseguenza di
gravissime violazioni. La cittadinanza si può acquisire
o perdere anche in seguito
di trattati internazionali che
trasferiscono una parte del
territorio e la popolazione
ivi residente da uno Stato
all’altro.
16
ARTICOLO 16
1. Uomini e donne in età adatta hanno diritto
di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna
limitazione di razza, cittadinanza o religione.
Essi hanno euguali diritti riguardo al matrimonio,
durante il matrimonio e all’atto del suo scioglimento.
2. Il matrimonio potrà essere concluso soltanto
con libero e pieno consenso dei futuri coniugi.
3. La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale
della società e ha diritto ad essere protetta
dalla società e dallo Stato.
1. Men and women of full age, without any limitation
due to race, nationality pr religion, have the right to marry
and to found a family.They are entitled to equal rights
as to marriage and at its dissolution.
2. Marrige shall be entered into only with the free and full
consent of the intending spouses.
3. The family is the natural and fundamental group unit
of socity and is entitled to protection by society and the
State.
73
Indovina chi
viene a cena?
“... A vedere bene, non importa un corno quello
che ne pensiamo. La sola cosa che conta è ciò che
loro sentono e quanto sentono... l’uno e l’altro.
E anche se è la metà di quell che sentivamo noi...
è già tutto.
Quanto a voi due e ai problemi che che dovrete affrontare
a me sembrano quasi inimmaginabili, ma tra questi
io non ci sono.
[...]
... Ma voi siete due essere perfetti, che vi siete innamorati,
e che purtroppo avete una diversa pigmentazione.
E adesso io credo che qualunque obiezione possa fare
un bastardo sulla vostra intenzione di sposarvi,
solo una cosa sarebbe di peggio e sapendo quello
che sentite, non vi sposaste.”
Regia
Stanley Kramer
Titolo Originale
Guess who’s coming to
dinner
Anno
1967
Lingua Originale
Inglese
Durata
108 minuti
Genere
Commedia, Drammatico,
Sentimentale.
Il film mostra che l’ amore non ha sesso, razza,
religione: infatti la protagonista Joey, una ragazza bianca
americana, si innamora di John un medico
afroamericano, conosciuto alle Hawaii.
I due, hanno deciso di sposarsi e si recano
a San Francisco, dai genitori di Joey per l’ approvazione
della famiglia alla loro unione.
La mamma felice della notizia, aderisce all’entusiasmo
della figlia, ma Matt, il padre, preoccupato per le
difficoltà a cui andrebbe incontro e non propenso
a dare il consenso.
Durante un incontro delle due famiglie la situazione,
presto prende una piega sbagliata: Le madri
sono d’accordo nell’accettare un amore così sincero,
ma i padri, non accettano in nessun modo l’unione.
Scoppiò così un litigio tra tutti i protagonisti del film:
Ogniuno vuol far valere le sue ragioni.
Alla fine, Matt Drayton, chiamerà tutti in salotto,
per comunicare l’amore è una cosa ben più importante
della diversità dei pigmenti della pelle concludendo
che Joey e John sono “due esseri speciali”.
17
ARTICOLO 17
1.Ogni individuo ha il diritto ad avere proprietà sue
personali o in comune con altri.
2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente
privato della sua proprietà.
1. Everyone has the right to own property alone as well as
in association with others.
2. No one shall be arbitrarily deprived of his property.
77
Land Grabbing
Il “land grabbing” è
l’acquisizione, da parte di
soggetti privati (multinazionali
o altri investitori) o da parte di
Stati, di vaste zone coltivabili
(superiori ai 10 mila ettari)
all’estero per produrre beni
destinati all’esportazione,
mediante contratti di
compravendita o affitto a
lungo termine - spesso tra i 30
e i 99 anni.
I principali Paesi acquirenti sono: Arabia
Saudita, Emirati Arabi e Paesi del
Golfo, India, Cina, Giappone, Corea del
Sud, Libia, Siria, Giordania, ma anche
Germania,Usa, Gran Bretagna, Svezia.
L’acquirente maggiore resta comunque
la Cina, che rappresenta il 40% della
popolazione agricola attiva mondiale,
ma possiede solo il 9% dei terreni
coltivabili. L’interesse di questo Paese
è pertanto legato alla necessità di
garantire cibo ad un prezzo sostenibile
alla sua popolazione, ma anche
all’approvvigionamento di materie prime
per l’industria e al business
dei biocombustibili.
A spingere l’espansione del fenomeno
del “land grabbing” certamente
contribuiscono la crisi
economico-finanziaria e l’emergenza
alimentare , i fenomeni di speculazione
e la volatilità dei prezzi agricoli sui
mercati mondiali.Gli obiettivi di
approvvigionamento alimentare, di
agribusiness e profitto finanziario
dei Paesi investitori hanno infatti
implicazioni sempre più forti sui
problemi della fame e della povertà
nel mondo nonchè sui vincoli allo
sviluppo dei Paesi che cedono la loro
terra e le loro risorse.
Etiopia
Tanzania
Mali
Il governo etiope li
chiama “programmi di
reinsediamento della
“popolazione” essi
ufficialmente servono per
trasferire la popolazione
dalle aree più densamente
popolate a territori più
spaziosi, ma in realtà,
si tratta di land grabbing,
una strategia con cui
il governo toglie le terre
ai suoi contadini per
rivenderle a investitori
stranieri.
La Tanzania è diventata
una delle mete preferite
da imprese multinazionali
e fondi di investimento che
vogliano comprare grandi
proprietà in Africa.
In Tanzania, solo negli
ultimi sei anni, circa 40
compagnie straniere hanno
comprato grandi proprietà
terriere, dai 2.500 ettari
in su sulle quali hanno
impiantato produzioni
di jatropha e canna da
zucchero da trasformare in
componenti per biodiesel.
In Mali il 40% degli
appezzamenti comprati
o affittati dovrebbero
essere utilizzati
per la produzione
di biocarburanti,
nonostante il governo
avesse assicurato che gli
investimenti erano diretti a
trasformare il Paese
in uno dei grandi fornitori
alimentari della regione.
18
ARTICOLO 18
Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero,
di coscienza e di religione; tale diritto include la
libertà di cambiare religione o credo, e la libertà
di manifestare, isolatamente o in comune, e sia
in pubblico che in privato, la propria religione
o il proprio credo nell’insegnamento, nelle
pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti.
Everyone has the right to freedom of thought,
conscience and religion; this right includes freedom
to change his religion or belief, and freedom, either
alone or in community with others and in public or
private, to manifest his religion or belief in teaching,
practice, worship and observance.
81
Papa Giovanni XXIII
Il
P apa
B u o n o
Papa Giovanni XXIII è stato
il 261º vescovo di Roma e
papa della Chiesa cattolica e
primate d’Italia e 3º sovrano
dello Stato della Città del
Vaticano.
Fu eletto papa il 28 ottobre
1958 e in meno di cinque
anni di pontificato riuscì ad
avviare il rinnovato impulso
evangelizzatore della Chiesa
Universale.
È ricordato con l’appellativo
di “Papa buono”.
Fu terziario francescano
ed è stato beatificato da
papa Giovanni Paolo II il 3
settembre 2000.
Nato a Brusicco frazione di
Sotto il Monte, un piccolo
paese della provincia di
Bergamo, il 25 novembre del
1881, da Battista Roncalli e da
Marianna Mazzola, quarto di
tredici fratelli, veniva - a
differenza del suo predecessore,
Eugenio Pacelli, che era di
stirpe nobile - da una famiglia
di umili origini: i suoi parenti
lavoravano infatti come
mezzadri.
Ricevette il sacramento
della cresima il 13 febbraio
1889 dal Vescovo di Bergamo
Monsignor Guindani.
Grazie all’aiuto economico
di suo zio Zaverio, studiò
presso il seminario minore
di Bergamo, vinse una una
borsa di studio e si trasferì
al seminario dell’Apollinare
di Roma, l’attuale Pontificio
Seminario Romano Maggiore,
ove completò brillantemente
gli studi e fu ordinato prete
nella chiesa di Santa Maria
in Montesanto, in Piazza del
Popolo, il 10 agosto 1904.
Durante la permanenza a Roma
partecipando nel 1903 ai
funerali del cardinal Lucido
Maria Parocchi ebbe
a scrivere:
“Se io possedessi la scienza
e la virtù sua, io potrei ben
chiamarmi soddisfatto.”
Da ragazzo, e durante il
seminario, manifestò la
venerazione per la Vergine
con numerosi pellegrinaggi al
Santuario della Madonna del
Bosco ad Imbersago.
Nel 1901 era stato coscritto
ed arruolato nel 73º
Reggimento fanteria, brigata
Lombardia, di stanza a
Bergamo.
<< Cari figlioli, sento le vostre voci. La mia è una sola, ma riassume tutte le voci del
mondo; e qui di fatto il mondo è rappresentato. Si direbbe che persino la luna si è affrettata
stasera… Osservatela in alto, a guardare questo spettacolo.
… Noi chiudiamo una grande giornata di pace… Sì, di pace: Gloria a Dio, e pace agli uomini di buona
volontà. >>
L’enciclica Pacem in Terris è un
documento di grande novità
storica.
Il Pontefice si rivolge a «tutti
gli uomini di buona volontà»,
credenti e non credenti,perchè
la Chiesa deve guardare ad
un mondo senza confini e senza
“blocchi, e non appartiene
né all’Occidente né all’Oriente.
Bisogna ricercare ciò che
unisce, tralasciando ciò che
divide.
In un mondo dominato dalla
Guerra fredda e diviso tra
capitalismo e socialismo il
papa ha levato la sua voce per
richiamare il fondamentale
valore della pace.
La Pace in terra può essere
instaurata e consolidata solo
nel pieno rispetto dell’ordine
stabilito da Dio.
I progressi delle scienze
attestano la grandezza
dell’uomo, che scopre tale
ordine e crea gli strumenti
idonei per impadronirsi di
quelle forze e volgerle a suo
servizio.
«Per convivere bisogna rendersi
conto che ogni persona è dotata
di intelligenza ed è libera, quindi
ha diritti e doveri universali e
inviolabili»
«Ogni essere umano ha diritto
di poter pensare come vuole e di
diffondere ciò che fa o pensa in
modo libero. E ha anche diritto
alla obbiettività
nell’ informazione»
«Ognuno ha il diritto di onorare
Dio come vuole, rispettandolo e
manifestando un culto privato
e pubblico, infatti siamo stati
creati per rendere onore a Dio
e ciò mantiene alta la dignità
dell’uomo. è da questo che deriva
il nome “religione”»
19
ARTICOLO 19
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di
espressione incluso il diritto di non essere molestato
per la propria opinione e quello di cercare, ricevere
e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo
e senza riguardo a frontiere.
Everyone has the right to freedom of opinion and
expression; this right includes freedom to hold opinion
without interference and to seek, receive and impart
information and ideas through any media and
regardless of frontiers.
85
Anna Stepanovna
Politkovskaja
New York, 30 Agosto 1958 - Mosca, 7 Ottobre 2006
“L’unico
dovere di un
giornalista
è descrivere
ciò che
vede.”
È stata una giornalista
russa molto conosciuta
per il suo impegno sul
fronte dei diritti umani,
per i suoi reportage
dalla Cecenia, e per
la sua opposizione
al Presidente della
federazione Russa
Vladimir Putin;
Anna condannava
apertamente l’Esercito
Russo, il governo e lo
scarso rispetto
dimostrato nei
confronti dei diritti
civili sia in Russia che
in Cecenia.
Una carriera
pericolosa.
A partire dal giugno 1999 e
fino alla sua morte, lavorò
per la Novaja Gazeta;
nello stesso periodo
pubblicò alcuni libri
fortemente critici su
Vladimir Putin, sulla
conduzione della guerra in
Cecenia, Daghestan ed
Inguscezia. Spesso
per il suo impegno venne
minacciata di morte.
Nel 2001 fu costretta a
fuggire a Vienna in seguito
a ripetute minacce ricevute
via e-mail da Sergei Lapin,
un ufficiale dell’OMON
(unità speciale mobile della
polizia) da lei accusato di
crimini contro la
popolazione civile in
Cecenia. Lapin venne
arrestato per un breve
periodo e poi venne
rilasciato nel 2002.
Il processo riprese nel
2003 per concludersi, dopo
numerose interruzioni, nel
2005 con una condanna
per l’ex-poliziotto per
abusi e maltrattamenti
aggravati su un civile
ceceno e per falsificazione
di documenti.
Proprio in Cecenia la
Politkovskaja si recò molto
spesso, sostenendo le
famiglie delle vittime civili,
visitando ospedali e campi
profughi,
intervistando sia militari
russi che civili ceceni.
Disse di non considerarsi
un “magistrato inquirente”
ma piuttosto“una
persona che descrive
quello che succede a chi
non può vederlo” dal
momento che in Russia
“I servizi trasmessi in tv e i
servizi pubblicati sulla
maggior parte dei giornali
sono quasi tutti a stampo
ideologico”.
“manca il benchè minimo
controllo della società
civile sull’operato dei
militari […] Al di là
dei muri di cemento
di una caserma, un
ufficiale può fare ad un
soldato quello che vuole,
quello che gli passa
per la testa in
un determinato
momento”.
Dal libro: La russia di Putin
L’ assassinio.
Anna Politkovskaja
venne ritrovata il giorno
del compleanno del
presidente russo
Vladimir Putin,
nell’ascensore del suo
palazzo a Mosca.
La polizia rinvenne
una pistola Makarov
PM e quattro bossoli
accanto al cadavere.
Uno dei proiettili
colpì la giornalista alla
testa. La prima pista
seguita fu quella
dell’omicidio
premeditato e operato
da un killer a contratto.
Il mandante è ancora
oggi sconosciuto:
voci non confermate
imputano il delitto
proprio al presidente,
più volte bersaglio di
pesanti critiche da
parte della giornalista.
20
ARTICOLO 20
1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione
e di associazione pacifica.
2. Nessuno può essere costretto a far parte di
un’associazione.
1. Everyone has the right to freedom of paceful
assembly and association.
2. No one may be compelled to belong to an
association.
89
Amnesty
International
«La visione di Amnesty International è quella di un mondo dove ciascuno può godere di tutti i diritti
enunciati nella Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo e di tutti gli strumenti internazionali relativi
a essi. Per essere fedele a questa visione, Amnesty International ha la missione di condurre ricerche e
azioni che mirano a prevenire e cessare i gravi oltraggi a tali diritti”»
La storia...
Benenson decise di fondare
l’organizzazione umanitaria
dopo aver letto su un
quotidiano la notizia della
condanna a sette anni di
reclusione per due studenti
portoghesi, colpevoli di aver
fatto un brindisi augurale
in nome della libertà, in
riferimento all’indipendenza
dell’impero coloniale
portoghese, durante
il periodo del regime
dittatoriale di Antonio de
Oliveira Salazar. Egli quindi
scrisse una lettera all’editore
del giornale The Observer
che decise di pubblicarla
accanto ad un articolo
intitolato”The forgotten
prisoners”.
Alcune campagne...
Il simbolo...
Peter Benenson scelse
come simbolo della sua
associazione una candela
nel filo spinato. Il filo
spinato simboleggia la
detenzione protratta e
le violazioni dei diritti
umani perpetrate nei
confronti dei prigionieri di
coscienza; la candela accesa
rappresenta la volontà, da
parte dell’organizzazione,
di tenere in luce ciascuna
violazione dei diritti umani
sulla quale essa lavora,
perché l’opinione pubblica
possa esserne edotta.
1999 - Amnesty prende
parte alla Coalizione
“Stop all’uso dei bambini
soldato!”.
2000 - terza campagna
contro la tortura.
2003 - campagna “Control
Arms” per il controllo delle
armi leggere.
2004 - campagna “Mai più
violenza sulle donne”.
2006 - campagna “Più
diritti più sicurezza” per
contrastare le violazioni dei
diritti umani nella “guerra al
terrore”.
2009 - campagna “Io
pretendo dignità”, per
combattere la povertà.
2016 - campagna “mai più
spose bambine”
Campagna “mai più
spose bambine” 2016
Ogni giorno a 37 mila
bambine viene negata
l’infanzia. Amnesty
International Italia promuove
numerose iniziative per
sensibilizzare l’opinione
pubblica sulla campagna
“Mai più spose bambine”,
con l’obiettivo di porre fine
ai matrimoni precoci e forzati
che sono illegali secondo il
diritto internazionale e sono
vietati in molti dei paesi
che ne registrano un alto
tasso. Le leggi esistenti,
infatti, spesso non vengono
applicate oppure forniscono
eccezioni per il consenso
dei genitori o per le pratiche
tradizionali. Amnesty
International chiede in
particolare al governo del
Burkina Faso di far rispettare
la legge e proteggere le
ragazze e le giovani donne.
Nel dicembre 2015 infatti il
ministero delle politiche e
della solidarietà sociale del
Burkina Faso ha adottato
una strategia nazionale e
un piano d’azione triennale
per prevenire ed eliminare
il matrimonio precoce e
forzato nel paese.
Il paladino dei diritti civili
Peter Benenson nacque a Londra nel 1921. Si laureò in
legge e fondò nel 1961 Amnesty International. Da allora
divenne un paladino dei diritti civili famoso in tutto il mondo.
Benenson morì nel 2005 ad Oxford.
“Aprite il vostro giornale – qualsiasi giorno della settimana – e
troverete il resoconto da qualche parte nel mondo di qualcuno che
è stato imprigionato, torturato o giustiziato perché le sue opinioni o
la sua religione erano inaccettabili per il suo governo. Il lettore del
quotidiano si sente un nauseabondo senso di impotenza. Se questo
senso di disgusto in tutto il mondo potesse unirsi in una comune
azione, qualcosa di efficace potrebbe venire fatto.”
Peter Benenson
21
ARTICOLO 21
1. Ogni individuo ha diritto di partecipare al
governo del proprio paese, sia direttamente,
sia attraverso rappresentanti liberamente scelti.
2. Ogni individuo ha diritto di accedere in condizione
di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio paese.
3. La volontà popolare è il fondamento
dell’autorità del governo; tale volontà deve essere
espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni,
effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto
segreto, o secondo una procedura equivalente di libera
votazione.
1. Everyone has the right to take part in the government
of his country, directly or through freely chosen
representatives.
2. Everyone has the right of equal access to public
service in his country.
3. The will of the people shall be the basis of the authority
of government; this will shall be expressed in periodic
and genuine elections which shall be by universal and
equal suffrage and shall be held by secret vote or by
equivalent free voting procedures.
93
Le Suffragette
U n a
l o t t a
p e r
i l
v o t o
Con il termine suffragette si indicavano le appartenenti a un movimento di emancipazione femminile nato per ottenere il diritto di voto per le donne (dalla parola “suffragio”
nel suo significato di “voto”). In seguito la parola “suffragetta” ha finito per indicare, in
senso lato, la donna che lotta o si adopera per ottenere il riconoscimento della piena
dignità delle donne, coincidendo in parte quindi con il termine femminista.
In Italia il diritto di voto
nel 1861 era riservato ai
soli cittadini maschi di età
superiore ai 25 anni e di
elevata condizione sociale.
Nel 1881 il Parlamento
approvò l’estensione
del diritto di voto e fu
ammessa anche la media
borghesia; inoltre il limite
d’età fu abbassato a 21
anni.
Nel 1912, su proposta
di Giovanni Giolitti, il
Parlamento approvò
l’estensione del diritto
di voto a tutti i cittadini
maschi a partire dai 21
anni di età che avessero
superato con buon
esito l’esame di scuola
elementare e tutti i cittadini
di età superiore ai trenta
anni indipendentemente
dal loro grado di istruzione.
Il suffragio universale
maschile vero e proprio
è stato introdotto con la
l. n. 1985/1918, che ha
ammesso al voto tutti
cittadini maschi di età
superiore ai ventuno anni,
nonché i cittadini di età
superiore ai diciotto anni
che avessero prestato il
servizio militare durante la
prima guerra mondiale.
Il voto alla donne è stato
riconosciuto, invece nel
1945. La Costituzione
repubblicana detta alcuni
principi fondamentali in
materia di voto, stabilendo
che esso è personale,
eguale, libero e segreto
e che il suo esercizio è un
«dovere civico».
Emmeline Pankhurst
Emmeline Goulden Pankhurst
(Manchester,15 luglio 1858 – Londra, 14
giugno 1928) è stata un’attivista e politica
britannica che guidò il movimento
suffragista femminile del Regno Unito.
Emmeline Pankhurst è stata una delle più
famose esponenti del movimento delle
suffragette: nei primi anni del ‘900 si è
battuta affinché in Inghilterra fosse concesso
anche alle donne il diritto di voto, fino ad
allora ad esclusivo appannaggio degli
uomini.
Proveniente da una famiglia dell’alta
borghesia, figlia di Robert Goulden e Sophia
Crane, completò i suoi studi a Parigi nel
1877. Incontrò nell’autunno del 1878 il suo
futuro sposo, Richard arsden Pankhurst, di
professione avvocato, lui aveva 44 anni lei
20. Due anni dopo, nel 1879 si sposò.
I due si impegnarono per l’uguaglianza
politica delle donne. Promotrice di vari
gruppi, primo fra utti la Lega per il diritto di
voto alle donne (Women’s Franchise League
il titolo originale) riuscendo ad ottenere nel
1894 il diritto al voto nelle elezioni locali per
le donne.
Nel 1903 fondò il Women’s Social and
Political Union, che si prefiggeva come
principale obbiettivo di lotta civile
l’estensione del suffragio alle donne. Il
movimento si proponeva come forza esterna
alle formazioni partitiche e spesso fu a
queste contrapposto; godette di
cattiva fama al tempo a causa delle azioni di
violenza delle suffragette a danno di edifici
pubblici.
Fra le altre cose ottenne il suffragio
femminile per la camera dei Comuni nel
1918. Ebbe due figlie Christabel e Sylvia,
che continuarono la sua lotta.
22
ARTICOLO 22
Ogni individuo, in quanto membro della società, ha
diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione
attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione
internazionale ed in rapporto con l’organizzazione e
le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali
e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero
sviluppo della sua personalità.
Everyone, as a member of society, has the right to social
security and is entitled to realization, through national
effort and international co-operation and in accordance
with the organization and resources of each State, of the
economic, social and cultural rights indispensable for his
dignity and the free development of his personality.
97
Guerra
civile
Si ha una condizione di
guerra civile quando, all’interno di uno Stato in crisi,
forze interne si scontrano con le armi in nome di
interessi contrapposti, in
molti casi per conquistare
il potere politico. La storia
dell’umanità è costellata
da guerre civili: nell’antichità, nel Medioevo e nell’età
contemporanea. Quando
scoppia una guerra civile
la società piomba in una
condizione di disordine
Ucraina, Kiev 2014
dalla quale uscirà soltanto
al termine di uno scontro
violento e sanguinoso “intestino”, come diceva lo
scrittore latino Cicerone per
segnalare la drammaticità e
il senso della profonda ferita interna inferta al corpo
sociale.
Civil War
Armed conflict between a government and another group
from within the same country.
La guerra dell’Ucraina
orientale o guerra del
Donbass, inizialmente
indicata come rivolta (o
crisi) dell’Ucraina orientale,
è un conflitto in corso
che ha avuto inizio il
6 aprile 2014, quando
alcuni manifestanti armati,
secondo le testimonianze,
si sono impadroniti di
alcuni palazzi governativi
dell’Ucraina orientale, ossia
nelle regioni di Donec’k,
Luhans’k e Charkiv
La guerra civile in
Italia è impiegata nella
storiografia di settore,
anche internazionale, per
riferirsi agli eventi accaduti
durante la seconda guerra
mondiale, in un periodo
compreso tra l’annuncio
dell’armistizio di Cassibile
(8 settembre 1943) e la
resa di Caserta (2 maggio
1945), durante il quale si
verificarono combattimenti
tra reparti militari della
Repubblica Sociale Italiana
(RSI), collaborazionisti
con le truppe occupanti
della Germania nazista,
e i partigiani italiani
(inquadrati militarmente
nel Corpo Volontari della
Libertà e in maggioranza
politicamente organizzati
nel Comitato di
Liberazione Nazionale),
sostenuti materialmente
dagli Alleati, nell’ambito
della guerra di liberazione
italiana e della campagna
d’Italia.
Italia, Lecce 1943-45
Battle of Chattanooga 1843
The American Civil War,
widely known in the United
States as simply the Civil War
as well as other names, was a
civil war fought from 1861 to
1865 to determine the survival
of the Union or independence
for the Confederacy. Among
the 34 states in January 1861,
seven Southern slave states
individually declared their
secession from the United States
and formed the Confederate
States of America. After four
years of combat, which had left
around 750,000 Americans,
Union and Confederate, dead
and had destroyed much of
the South’s infrastructure, the
Confederacy collapsed and slavery
was abolished. Then began
the Reconstruction and the
processes of restoring national
unity and guaranteeing civil
rights to the freed slaves.
23
ARTICOLO 23
1. Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta
dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di
lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.
2. Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad
eguale retribuzione per eguale lavoro.
3. Ogni individuo che lavora ha diritto ad una
remunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui
stesso e alla sua famiglia un'esistenza conforme alla
dignità umana ed integrata, se necessario, ad altri
mezzi di protezione sociale.
4. Ogni individuo ha il diritto di fondare dei sindacati e
di aderirvi per la difesa dei propri interessi.
1. Everyone has the right to work, to free choice of
employment, to just and favourable conditions of work
and to protection against unemployment.
2. Everyone, without any discrimination, has the right to
equal pay for equal work.
3. Everyone who works has the right to just and
favourable remuneration ensuring for himself and his
family an existence worthy of human dignity, and
supplemented, if necessary, by other means of social
protection.
4. Everyone has the right to form and to join trade unions
for the protection of his interests.
101
Il lavoro minorile
L E
C A U S E
Lo sfruttamento minorile è una violazione dei diritti del bambino, che
invece di lavorare dovrebbe essere istruito e vivere una “vera infanzia”.
Una delle cause del lavoro
minorile è la sete di profitto: i padroni assumono
i bambini perchè si lasciano sfruttare senza opporre
resistenza, sono più abili
e non scioperano. I minori
vengono anche utilizzati in
attività nocive, pericolose
per il fisico, lavori pesanti
legati allo sfruttamento e
alla schiavitù. Esistono di-
verse forme di lavoro minorile: la riduzione in schiavitù,
il lavoro in fabbirche e nel
settore agricolo. I bambini
diventano operai, costretti
al lavoro in campi infestati
dai pesticidi che possono
provocare gravi danni alla
salute. La forma peggiore
che può assumere questo problema è l’impiego
dei bambini come solda-
ti: questa barbara pratica
consente agli sfruttatori di
non pagare il lavoro e semplificare loro le cose, visto
che i bambini non sanno il
significato di “pericolo“,
mandandoli spesso a rompere il fronte avversario.
Le ragazze invece, anche
se in misura minore, sono
frequentemente soggette a
violenze sessuali.
Nel mondo, milioni di bambini sono costretti a lavorare. Con “sfruttamento minorile” si indicano le attività
svolte in età preocce, che
manifestano pressione fisica, sociale e psicologica. Lo
sfruttamento minorile è la
prima causa e conseguenza
Di fronte a tutto questo,
noi tutti possiamo dare un
piccolo contributo, influenzando, per esempio, questa
tendenza con il “boicottaggio“ degli acquisti: possiamo evitare di acquistare
prodotti realizzati da aziende che non garantiscono di
non servirsi di lavoro minorile, e comprare quindi
quei prodotti che indicano
chiaramente il non utilizzo
di minori per realizzarli. Con
queste piccole azioni, tutti
noi possiamo fare in modo
che lo sfruttamento minorile venga attuato sempre di
meno. L’aiuto di ogni singolo indivuduo è importante
per garantire un futuro migliore a tutti i bambini vittime di questo grave fatto.
della povertà. Le famiglie
costrette ad affrontare da
sole la povertà, poichè non
ricevono nessun aiuto dalla Stato, devono chiedere
un aiuto da parte di tutti i
membri appartenenti ad
essa, anche ai più piccoli.
Tutti i componenti della fa-
miglia devono darsi da fare
con un unico obiettivo: sopravvivere. Secondo le statistiche dell’Organizzazione
Mondiale del Lavoro, 250
milioni di bambini al di sotto dei 14 anni sono soggetti a sfruttamento minorile.
24
Articolo 24
Ogni individuo ha diritto al riposo e allo svago,
comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle
ore di lavoro e ferie periodiche retribuite.
Everyone has the right to rest and leisure, including
reasonable limitation of working hours and periodic
holidays with pay
105
Charlie Chaplin
s i l e n z i o
d i
d e n u n c i a
TEMPI MODERNI (1936)
“Credo nel potere del riso e delle lacrime come antidoto all'odio e al
terrore”
Charlot è un operaio in un grande complesso industriale, esterrefatto dal ritmo frenetico di lavoro, perde la ragione. Ricoverato in una casa di cura, viene dimesso qualche
tempdopo per finire quasi subito in prigione, a causa di una manifestazione di operai
nella quale si ritrova casualmente coinvolto. Durante la sua detenzione, egli sventa, inconsapevole, una rivolta di detenuti; ciò gli frutta l'immediata scarcerazione. Una volta libero, riprende la sua dura lotta per sopravvivere. Lo aiuterà molto l'amicizia di una
giovane orfana, con cui divide la propria casetta e quel po' di cibo che riesce a
procurarsi. Quando la ragazza trova lavoro in un cabaret, riesce a far assumere anche Charlot, ma la polizia, venuta a cercare la ragazza per ricondurla all'orfanotrofio, li costringe però a fuggire dalla città per cercare altrove un po' di tranquillità.
“Attraverso la comicità vediamo l’irrazionale in ciò che sembra
razionale, il folle in ciò che sembra sensato, l’insignificante in ciò che
sembra pieno di importanza"
“Non devo leggere libri per sapere che il tema della vita è il conflitto e il
dolore. Per istinto tutta la mia comicità si basava su queste cose”
“Grazie all'umorismo siamo meno schiacciati dalle
vicissitudini della vita”
“Il ridicolo è un atteggiamento di sfida: dobbiamo ridere in faccia alla
tragedia, alla sfortuna e alla nostra impotenza contro le forze della
natura, se non vogliamo impazzire”
Foto di Andreas Grusky
U n
25
ARTICOLO 25
1. Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita
sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio
e della sua famiglia, con particolare riguardo alla
alimentazione, al vestiario, all’abitazione, e alle cure
mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto
alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia,
invalidità, vedovanza, vecchiaia o in altro caso di
perdita di mezzi di sussistenza per circostanze
indipendenti dalla sua volontà.
2. La maternità e l’infanzia hanno diritto a speciali
cure ed assistenza. Tutti i bambini, nati nel matrimonio
o fuori di esso, devono godere della stessa protezione
sociale.
1. Everyone has the right to a standard of living
adequate for the health and well-being of himself and
of his family, including food, clothing, housing and
medical care and necessary social services, and the right
to security in the event of unemployment, sickness,
disability, widowhood, old age or other lack of livelihood
in circumstances beyond his control.
2. Motherhood and childhood are entitled to special care
and assistance. All children, whether born in or out of
wedlock, shall enjoy the same social protection.
109
Welfare
Benessere e Welfare
Cosa si intende per benessere?
La parola “benessere”, il cui
senso nel passato coincideva
essenzialmente con la salute
fisica, oggi ha man mano
assunto un significato sempre
più ampio, arrivando a
coinvolgere tutti gli aspetti
dell’essere (fisico, emotivo,
mentale, sociale e spirituale).
La salute è qualcosa di più
dell’assenza di malattia: è uno
stato di completo benessere
fisico, mentale e ambientale/
sociale. Parallelamente alla
cultura “del piacere
immediato” che
contraddistingue la nostra
società, la sfida che la ricerca
del benessere ci pone è che
ognuno riesca a capire quali
siano le cose veramente
importanti per la propria vita.
Siamo protagonisti di un
tempo pieno di comodità e
sicuramente, rispetto a 40 anni
fa, di una situazione che
appaga molti bisogni: è per
questo che da una recente
ricerca emerge che le difficoltà
economiche ci spingono alla
ricerca del benessere, dal cibo
salutista ai massaggi .
La richiesta forte di benessere
nasce da un bisogno, quasi un
grido, una richiesta d’aiuto
proveniente dal mondo
intorno a noi, primo fra tutti
quello lavorativo: il bisogno di
stare bene, il bisogno di
essere riconosciuti ed
apprezzati come persone.
Lo Stato sociale (o Stato del
benessere, welfare state),
secondo una definizione
largamente accettata, è un
insieme di politiche pubbliche
con cui lo Stato fornisce ai
propri cittadini, o a gruppi di
essi, protezione contro rischi
un fenomeno essenzialmente
europeo. La formazione dello
Stato sociale non è solo una
reazione alle pressioni della
classe operaia dell’industria,
ma anche un portato della
democrazia di massa.
A sua volta ha contribuito a
stabilizzare la democrazia e a
conciliarla con il capitalismo,
riducendo le
diseguaglianze risultanti dalle
strutture familiari e di classe,
e offrendo sicurezze materiali
e opportunità di sviluppo
individuale e collettivo.
Questi caratteri dello Stato
sociale e le modalità del suo
intervento si sono andate
evolvendo nel tempo. Le
prime manifestazioni del
welfare sono consistite
in interventi assistenziali
di carattere tipicamente
occasionale e spesso
discrezionale, a favore di
gruppi circoscritti di
bisognosi;la loro formazione
organica è contenuta nella
New poor law inglese del
1834.
e bisogni prestabiliti, in forma
di assistenza, assicurazione o
sicurezza sociale, prevedendo
specifici diritti sociali nonché
specifici doveri di
contribuzione.
Esso costituisce una risposta
alla nuova configurazione dei
rischi e bisogni originata dai
processi di modernizzazione
e industrializzazione ma nella
sua configurazione storica è
In economia, un bene
pubblico è un bene che è
difficile, o impossibile,
produrre per trarne un profitto
privato mentre nell’accezione
popolare
viene definito bene comune
uno specifico bene che è
condiviso da tutti i membri di
una specifica comunità:
proprietà collettiva e uso
civico. Vi sono definizioni di
bene comune anche
nell’ambito della filosofia,
dell’etica, della scienza
politica, della religione e della
giurisprudenza.Il Benessere
sociale attiene alla qualità
della vita di una società e
dipende dal grado di
soddisfazione dei bisogni
materiali e immateriali che
caratterizzano una collettività.
I bisogni individuali e
collettivi vengono soddisfatti
per mezzo dell’attività
economica che si occupa di
ottimizzare le risorse per il
soddisfacimento dei
bisogni umani facendo da
“ponte” tra risorse scarse in
natura e bisogni che invece
sono illimitati. La crisi
economica in atto ha acuito la
crescita delle disuguaglianze
sociali, la compressione dei
diritti individuali e collettivi e
ha portato ad un modello di
consumi affidato
all’incremento
dell’indebitamento piuttosto
che alla crescita delle
retribuzioni. Si sente la
necessità di un nuovo
welfare che attraverso
l’intervento pubblico e privato
dia sicurezza e promuova le
capacità delle persone e lo
sviluppo umano e che non miri
solo a garantire il benessere
economico delle persone ma
che permetta loro di
fronteggiare rischi ed
incertezze e di cogliere le
opportunità dell’attuale
società.
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ARTICOLO 26
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1. Ogni individuo ha diritto all’istruzione. L’istruzione
deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le
classi elementari e fondamentali.
L’istruzione elementare deve essere obbligatoria.
L’istruzione tecnica e professionale deve essere messa
alla portata di tutti e l’istruzione superiore deve essere
egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.
2. L’istruzione deve essere indirizzata al pieno
sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento
del rispetto dei diritti umani e delle libertà
fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione,
la tolleranza, l’amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi
razziali e religiosi, e deve favorire l’opera delle Nazioni
Unite per il mantenimento della pace.
3. I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del
genere di istruzione da impartire ai loro figli.
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1. Everyone has the right to education. Education shall be
free, at least in the elementary and fundamental stages.
Elementary education shall be compulsory.
Technical and professional education shall be made
generally available and higher education shall be equally
accessible to all on the basis of merit.
2. Education shall be directed to the full development
of the human personality and to the strengthening
of respect for human rights and fundamental freedoms.
It shall promote understanding, tolerance and friendship
among all nations, racial or religious groups,
and shall further the activities of the United Nations
for the maintenance of peace.
3. Parents have a prior right to choose the kind
of education that shall be given to their children.
113
Malala Yousafzai
«I don’t mind if I have to sit on the floor at school. All I want is education.
And I’m afraid of no one.»
Malala Yousafzai nata a
Mingora, 12 luglio 1997 è
un’attivista pakistana. È la
più giovane vincitrice del
Premio Nobel per la pace,
nota per il suo impegno per
l’affermazione dei diritti civili
e per il diritto all’istruzione
- bandito da un editto dei
talebani - delle donne della
città di Mingora, nella valle
dello Swat.
All’età di undici anni è
diventata celebre per il blog,
da lei curato per la BBC, nel
quale documentava il regime
dei talebani pakistani, contrari
ai diritti delle donne e la loro
occupazione militare del
distretto dello Swat.
È stata nominata per
l’International Children’s
Peace Prize, premio
assegnato da KidsRights
Foundation per la lotta ai
diritti dei giovani ragazzi.
Ha scritto anche il libro
Io sono Malala, pubblicato
in Italia l’8 ottobre 2013 dal
Corriere della Sera.
Il 19 ottobre 2012 è stata
gravemente colpita alla testa
da uomini armati saliti a bordo
del pullman scolastico su cui
lei tornava a casa da scuola.
E’ sopravvissuta all’attentato
dopo la rimozione chirurgica
dei proiettili.
Il 12 luglio 2013 in occasione
del suo sedicesimo
compleanno, parla
al Palazzo di Vetro a New
York, lanciando un appello
all’istruzione delle bambine e
dei bambini di tutto il mondo.
Il 10 ottobre 2013 è stata
insignita del Premio Sakharov
per la libertà di pensiero. Il
premio le è stato consegnato
in occasione della sessione
plenaria di novembre,
a Strasburgo, il 20 novembre
2013.
25 settembre 2015 viene
lanciata in tutto il mondo
l’iniziativa The Global Goals
che vede Malala una delle
protagoniste insieme a tanti
altri attivisti ed artisti. I leader
mondiali si sono impegnati a
rispettare 17 obiettivi globali,
alcuni esempi: eliminare la
povertà estrema, combattere
la disuguaglianza, le
ingiustizie e sistemare
il cambiamento climatico.
Storico il suo discorso alle
Nazioni Unite nel 2013,
dove in occasione del suo
compleanno, il 12 luglio, ha
rivolto un messaggio
ai Talebani, che “pensavano
di zittirmi con una pallottola,
ma non ci sono riusciti”.
Un appello al mondo: “Un
bambino, un insegnante e un
libro possono cambiare
il mondo. Impugniamo
i nostri libri e le nostre penne,
che sono loro le nostre armi
più potenti”. Il 9 ottobre mi
hanno sparato al lato sinistro
della testa e pensavano che le
pallottole potessero zittirmi.
Ma non ci sono riusciti”.
Siamo in Pakistan nel sesto
paese più popoloso
del mondo, quello che ha dato
i natali a Malala Yousafzai,
premio Nobel per la Pace
2014. Come denuncia la stessa
Malala, in Pakistan non esiste
un vero e proprio diritto
all’istruzione, soprattutto per
le bambine. Per ogni dieci
bambini, ci sono otto bambine
che frequentano la scuola;
ma il rapporto cambia nelle
zone rurali del Pakistan, dove
le bambine che vanno a sono
quasi sempre la metà
dei maschi.
La situazione peggiora
soprattutto nelle aree più
conservatrici e rurali del
Pakistan: la forte presenza
dei talebani, contrari
all’emancipazione femminile
anche a livello scolastico, la
permanenza di una cultura
spesso complice o incapace
di affrancarsi, le difficoltà
dovute a zone ad alto rischio
di morte a causa dei conflitti
interni
e delle guerriglie, fanno sì che
il numero di bambine che va
a scuola sia nettamente
inferiore rispetto a quello
maschile.
“I’m stronger than fear”
27
ARTICOLO 27
1. Ogni individuo ha diritto di prendere parte
liberamente alla vita culturale della comunità, di godere
delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai
suoi benefici.
2. Ogni individuo ha diritto alla protezione
degli interessi morali e materiali derivanti da ogni
produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia
autore.
1. Everyone has the right freely to participate in the cultural
life of the community, to enjoy the arts and to share
in scientific advancement and its benefits.
2. Everyone has the right to the protection of the moral and
material interests resulting from any scientific, literary or
artistic production of which he is the author.
c
117
articolo 27 della dichiarazione universale dei diritti umani ci permette di poter
partecipare al progresso scientifico,
artistico e letterale della comunità ma allo
stesso tempo anche che ogni nostro
progetto sia protetto dal copiryght in
modo tale che nessuno possa carpire la
nostra traccia culturale.
La nostra dichiarazione è ancora giovane
però l’uomo fin dall’antichità fino ai giorni
nostri ha sempre sentito il
bisogno di portare il progresso
dell’umanità a livelli più alti e di
ampliare la mente in tutti i campi culturali ,
per quanto questi diritti non esistessero.
Ed ecco che ricordiamo un grande nome
della rivoluzione scientifica e del suo stesso progresso , noto come Albert Einstein,
lui e la scienza sono un tutt’uno, tant’è che
definire qualcuno “Einstein”, vuol dire attribuirgli il massimo grado di intelligezza nello
studio scientifico.
Piuttosto pittoresco
nell’ambito artistico troviamo Salvador Dalí artista
poliedrico e tra i più eccentrici del Novecento, con il
suo stile onirico è stato il
maggior esponente della
corrente surrealista. L’inesauribile estro che gli era
peculiare lo ha portato ad
eccellere in diversi campi,
dalla pittura alla fotografia,
dalla scultura al cinema.
Autore di 1.500 dipinti, illustrazioni per libri, litografie, scenografie e costumi
teatrali, disegni, sculture,
la più vasta collezione di
sue opere si trova proprio
al Teatro-Museo Dalí di
Figueres e al Salvador Dalí
Museum di St. Petersburg
in Florida.
“Gli uomini si riducono alla
nullità e all’oblio, altrettanto
spesso col non sfruttare al
massimo la propria tensione
spirituale, quando l’hanno,
quanto col mancare di tensine
quando essa è indispensabile.”
a sviluppare rapidamente un programma
per la realizzazione dell’ordigno, programma che poi diventò il Progetto Manhattan
che portò alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki.
Al di là del ruolo avuto nel sospingere la
realizzazione del primo ordigno nucleare, il
suo impegno civile di scienziato fu sempre
rivolto alla causa delle pace.
E per ultimo ma non meno importante abbiamo Thomas Hardy , nacque a Upper
Blockhampton, vicino a Dorchester, da una famiglia di piccoli proprietari terrieri , frequentò le scuole locali fino a quindici anni e, vivendo in campagna, si appassionò agli aspetti
più semplici della natura e al folclore contadino. Dopo studi di architettura, lavorò presso
un architetto di Dorchester. Trasferitosi a Londra per continuare la professione, ben presto
si volse alla letteratura. Iniziò scrivendo poesie, che non riuscì a far pubblicare; si dedicò
allora alla prosa e per circa venticinque anni scrisse solo romanzi e racconti, guadagnandosi la fama di uno dei maggiori romanzieri del tempo. E tra le sue opere di maggior
successo ricordiamo Via dalla pazza Folla , Tess dei D’Urbervilles e Jude l’oscuro .
Einstein Hardy & Dalì
“Come possiamo notare anche le grandi menti del passato hanno sentito il bisogno di poter dare
un contributo culturale ed ecco che possiamo distinguerci”m per lasciare la nostra traccia.”
L’
Albert Einstein
Può sembrare una contraddizione storica, ma
anche uno scienziato pacifista come Albert
Einstein, grande ammiratore di Gandhi, non
solo contribuì in parte – sul piano teorico
– con i suoi studi alla creazione della prima
bomba atomica, ma la propugnò apertamente, firmando proprio l’11 Ottobre 1939 una
lettera aperta al presidente degli Stati Uniti
Franklin Delano Roosevelt per indurlo
Salvador
dalì
“L’arte è fatta
per disturbare,
la scienza per
rassicurare.”
Thomas Hardy
28
ARTICOLO 28
Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale
e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati
in questa Dichiarazione possono essere pienamente
realizzati.
Everyone is entitled to a social and international order in
which the rights and freedoms set forth in this Declaration
can be fully realized.
121
John Lennon
Immagina un mondo senza la proprietà.
Mi chiedo se ci riesci,
senza bisogno di avidità o fame,
una fratellanza tra gli uomini.
Immagina tutta le gente,
che condivide il mondo.
Imagine
Imagine there’s no heaven
Immagina non ci sia paradiso
It’s easy if you try
è facile se ci provi
No hell below us
nessun inferno sottodi noi
Above us only sky
sopra di noi solo il cielo
Imagine all the people
immagina tutti quanti
Living for today
vivere per l’oggi
Imagine there’s no countries
Immagina non ci siano paesi
It isn’t hard to do
non è difficile da fare
Nothing to kill or die for
niente per cui uccidere o morire
And no religion too
e neanche religioni
Imagine all the people
immagina tutti quanti
Living life in peace
vivere la vita in pace
You...
You may say I’m a dreamer
Puoi dire che sono un sognatore
But I’m not the only one
ma non sono l’unico
I hope some day you’ll join us
spero che un giorno ti unirai a noi
And the world will be as one
e il mondo sarà tutt’uno
Imagine no possessions
Immagina nessuna proprietà
I wonder if you can
mi chiedo se puoi
No need for greed or hunger
nessun bisogno di avidità o fame
Our brotherhood of man
una fratellanza di uomini
Imagine all the people
immagina tutti quanti
Sharing all the world
dividersi il mondo
And the world will live as one
E il mondo vivrà come unico
29
ARTICOLO 29
1. Ogni individuo ha doveri verso la comunità, nella
quale soltanto è possibile il libero e pieno sviluppo
della sua personalità.
2. Nell’esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà,
ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle
limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare
il riconoscimento e il rispetto dei diritti e delle libertà
degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della
morale, dell’ordine pubblico e del benessere generale
in una società democratica.
3. Questi diritti e queste libertà non possono in nessun
caso essere esercitati in contrasto con i fini e i principi
delle Nazioni Unite
1. Everyone has duties to the community in which
alone the free and full development of his personality is
possible.
2. In the exercise of his rights and freedoms, everyone
shall be subject only to such limitations as are determined
by law solely for the purpose of securing due recognition
and respect for the rights and freedoms of others and of
meeting the just requirements of morality, public order
and the general welfare in a democratic society.
3. These rights and freedoms may in no case be exercised
contrary to the purposes and principles of the United
Nations.
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Non uno di meno
«Non uno di meno ne devo trovare dei miei alunni al mio ritorno.»
Titolo originale: Yi ge dou bu neng shao
Lingua originale: Cinese
Anno: 1999
Durata: 102 min
Genere: Drammatico
Regia: Zhang Yimou
Una ragazzina di 13 anni viene assunta per una breve supplenza nella scuola di una zona rurale e misera della
Cina. Affronta completamente impreparata le difficoltà dell’insegnamento
e stenta a imporre attenzione e ordine ai piccoli scolari. L’assenza di uno degli alunni, costretto dalla situazione
familiare a lavorare in città, la costringe ad affrontare un viaggio disagevole e un’affannosa ricerca.
La giovanissima maestra è spinta dalla promessa di una ricompensa in denaro, fatta dal maestro che la
ragazzina è incaricata di sostituire - a condizione che al suo ritorno, non ci sia neppure uno
di meno degli alunni – ma anche dalla necessità di non deludere le aspettative del maestro unita a una certa
caparbietà di carattere e - si intuisce solo alla fine - a un sincero interessamento per la sorte del ragazzino, solo
e affamato nella sconosciuta città.
L’avventura sarà coronata da un imprevedibile successo grazie alla paziente insistenza della maestra e
all’intervento “salvifico” della “televisione verità” che fa miracoli anche in un Paese comunista. La piccola
maestra cerca il suo studente e dopo essere apparsa in televisione lo trova; al villaggio verranno donati soldi e
nuovi gessetti di tutti i colori. I soldi verranno utilizzati soprattutto per ricostruire la scuola, che ormai ha più
di 50 anni.
Parlare della scuola cinese significa riferirsi a uno dei sistemi scolastici più estesi al mondo. La Cina è dotata
di un sistema d’istruzione nazionale che presenta al suo interno profonde differenze a seconda del livello di
sviluppo economico e di appartenenza culturale. Esistono zone rurali più arretrate, che interessano circa il 25%
della popolazione, regioni abitate da minoranze etniche alle quali è consentito lo studio della propria lingua
e delle proprie tradizioni, ed esistono anche scuole normali e scuole di eccellenza, alle quali si accede attraverso
una particolare selezione.
Di certo studiare in Cina non è facile, il sistema di valutazione è molto selettivo,
la competizione fra gli alunni è molto diffusa e il principio della meritocrazia aiuta gli insegnanti a gestire classi
di norma assai più numerose delle nostre (con anche 50-60 alunni per classe).
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ARTICOLO 4
Nulla nella presente Dichiarazione può essere
interpretato nel senso di implicare un diritto di un
qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare
un’attività o di compiere un atto mirante alla
distruzione di alcuno dei diritti e delle libertà in
essa enunciati.
Nothing in this Declaration may be interpreted as
implying for any State, group or person any right to
engage in any activity or to perform any act aimed at the
destruction of any of the rights and freedoms set forth
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ARTICOLO 31
Ogni individuo ha diritto a usufruire dell’acqua,
bene naturale e comune, e il dovere di tutelarla
dall’inquinamento e dallo sfruttamento improprio.
Everyone has the right to use water, natural and common
good, and the duty to protect it from pollution and
improper exploitation.
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MANIFESTO dell’ACQUA
Lisbona1998 a cura Comitato internazionale per il Contratto Mondiale sull’Acqua
Il diritto alla vita
dall’Africa, dall’America Latina, dal Nord America, dall’Asia e dall’Europa. Ci siamo riuniti nel 1998 con nessun’altra legittimità o r
presentatività se non quella di essere cittadini preoccupati dal fatto che 1 miliardo e 400 milioni di persone del pianeta su 5 miliardi e 800 milioni di abitanti non hanno acce
all’acqua potabile. Questo è intollerabile. Ora il rischio è grande che nell’anno 2020, quando la popolazione mondiale sarà di circa 8 miliardi di esseri umani, il numero delle p
sone senza accesso all’acqua potabile aumenti a più di 3 miliardi. Questo è inaccettabile. Possiamo e dobbiamo impedire che l’inaccettabile diventi possibile. Come? E’ nos
Veniamo
convinzione che sia possibile raggiungere un tale obiettivo se si seguono i principi e le regole qui descritti.
« fonte di vita » è un bene comune
L’ acqua
che appartiene a tutti gli abitanti della Terra. In quanto fonte di vita insostituibile per l’ecosistema, l’acq
è un bene vitale che appartiene a tutti gli abitanti della Terra in comune. A nessuno, individualmente o come gruppo, è concesso il diritto di appropriarsene a titolo di propri
privata. L’acqua è patrimonio dell’umanità. La salute individuale e collettiva dipende da essa. L’agricoltura, l’industria e la vita domestica sono profondamente legate ad essa
suo carattere « insostituibile » significa che l’insieme di una comunità umana – ed ogni suo membro – deve avere il diritto di accesso all’acqua, e in particolare, all’acqua potab
nella quantità e qualità necessarie indispensabili alla vita e alle attività economiche. Non ci può essere produzione di ricchezza senza accesso all’acqua. L’acqua non è parago
bile a nessun’altra risorsa: non può essere oggetto di scambio commerciale di tipo lucrativo.
Il diritto all’acqua è un diritto inalienabile individuale e collettivo L’acqua appartiene più all’economia
beni comuni e della distribuzione della ricchezza che all’economia privata dell’accumulazione individuale ed altre forme di espropriazione della ricchezza. Mentre nel passato
condivisione dell’acqua è stata spesso una delle maggiori cause delle ineguaglianze sociali, la civilizzazione di oggi riconosce l’accesso all’acqua come un diritto fondamenta
inalienabile, individuale e collettivo. Il diritto all’acqua è una parte dell’etica di base di una buona società e di una buona economia. E’ compito della società, nel suo comple
e ai diversi livelli di organizzazione sociale, garantire il diritto di accesso, secondo il doppio principio di corresponsabilità e sussidiarietà, senza discriminazioni di razza, ses
religione, reddito o classe sociale.
L’acqua deve contribuire al rafforzamento della solidarietà fra i popoli, le comunità, i paesi, i generi, le generazion
Le risorse d’acqua sono distribuite in modo ineguale. Anche i redditi lo sono. Questo non significa che deve esserci anche ineguaglianza nell’accesso all’ acqua fra le persone
le comunità e le regioni. Inoltre, l’ineguaglianza nella distribuzione dell’acqua e della ricchezza finanziaria non significa che le persone ricche d’acqua e ricche economicamen
possano farne l’uso che vogliono, anche venderla (o comprarla) all’esterno per derivarne il massimo profitto (o piacere). In numerose regioni del mondo l’acqua rimane una fo
te di ineguaglianze fra uomini e donne, in quanto queste ultime portano tutto il peso dei lavori di casa che dipendono dall’acqua. Queste ineguaglianze devono essere rimo
se. Sul nostro pianeta ci sono ancore troppe guerre legate all’acqua perché molti stati continuano a usare l’acqua come strumento a supporto dei loro interessi strategici di ti
geo-economico, al fine di acquisire un potere egemonico sulla regione circonstante.
necessario e possibile liberare l’acqua dall’influenza degli stati
entati egemonicamente. L’acqua è « res publica ». L’accesso all’acqua
cessariamente avviene tramite partnership.
’ ora di andare oltre la logica dei « signori della guerra
dei conflitti economici per il dominio e la conquista dei mercati
cittadinanza e la democrazia si basano sulla cooperazione e il rispetto reciproco.
a “partnership” per l’acqua è il principio ispiratore
sta dietro a tutti i progetti (esempio “il contratto di fiume”) che ha permesso
soluzione di conflitti che
erte regioni del mondo hanno tradizionalmente avvelenato le relazioni fra paesi
partenenti allo stesso bacino idrografico.
sosteniamo una vera partnership pubblica/privata
vello locale/nazionale/mondiale.
a gestione dell’acqua sostenibile nell’interesse generale non solo può,
deve essere fondata sul rispetto
e diversità culturali e sul pluralismo socio-economico.
a partnership prevalentemente sottomessa, come accade attualmente, alla logica
gli interessi degli attori privati in continua competizione reciproca per
quistare il mercato non può che danneggiare l’obiettivo
ssicurare l’accesso all’acqua conformemente alle regole di una “sostenibilità”
bale integrata. Crediamo che la responsabilità finanziaria per l’acqua
bba essere collettiva e individuale secondo i principi di responsabilità e di utilità.
icurare l’accesso all’acqua per i bisogni vitali e fondamentali di ogni persona e di
ni comunità umana è un obbligo per l’intera società.
a società che deve assumere collettivamente i costi relativi alla raccolta,
o
dell’acqua,
duzione, deposito, distribuzione, uso, conservazione e ricicl
ista della fornitura e della garanzia di accesso all’acqua nella quantità e nella
alità minime indispensabili.
osti (inclusi gli effetti esterni negativi che non sono considerati nei prezzi di
rcato) sono costi sociali comuni che devono essere sostenuti dall’intera collettività.
“abbiamo intervistato e ragionato sugli articoli della
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”.