Gen 2015 Profilo Salute N° 1
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Gen 2015 Profilo Salute N° 1
NOTIZIE DALLE AZIENDE la rimozione definitiva di tatuaggi e macchie cutanee a cura di LUCA MAZELLI - [email protected] Medico Chiururgo - Medicina estetica I Un laser all’avanguardia per cancellare le tracce del passato l tatuaggio è stato fin dall’antichità motivo di abbellimento e di affermazione sociale ed è tuttora utilizzato per la ricerca di un’identità personale o per dimostrare alla società rabbia, sogni, desideri, paure, le frasi guida della nostra vita, e tra i più giovani può essere un modo per conformarsi ai propri coetanei o per mostrare l’appartenenza ad un gruppo. Dalla letteratura scientifica e dalla mia casistica si evince che l’età media in cui ci si sottopone alle mani del tatuatore è 18 anni. Se a quell’età può avere un senso un certo disegno, una scritta, un simbolo, l’immagine di un personaggio famoso o le iniziali di una persona cara, una volta diventati adulti, a partire dai 40 ai 50 anni, quello che sembrava “per sempre” diventa spesso oggetto di imbarazzo o perde completamente il suo significato iniziale diventando a volte addirittura un marchio fastidioso. Ma c’è rimedio… E c’era anche in passato. Infatti abbiamo testimonianze storiche che per cancellare il fastidioso marchio si sono utilizzate molte tecniche, spesso cruente, come la decorticazione, la cauterizzazione termica, i caustici, la dermoabrasione o l’escissione chirurgica. Più recentemente si è ricorso a trattamenti meno invasivi quali la luce pulsata intensa, 106 BELLEZZA il laser a Co2 o il laser ad Argon. Tuttavia anche questi metodi comportavano frequenti effetti collaterali, tra i quali soprattutto variazione della trama tissutale, cicatrici atrofiche/ ipertrofiche e residui di pigmento. Al giorno d’oggi il laser più indicato per questo scopo è il Q-Switch Ktp/ Nd-Yag, che utilizzo quotidianamente nei nostri ambulatori LabQuarantadue. Il laser in questione emette un fascio di luce nell’ordine dei nanosecondi che è direzionabile direttamente sul bersaglio definito. Tramite il fenomeno della fototermolisi selettiva si ha quindi la progressiva scomparsa dell’inestetismo. I fattori che il medico deve prendere in considerazione prima del trattamento sono diversi, tra cui il fototipo cutaneo del paziente, le sue abitudini di esposizione al sole o a lampade UVA, e ovviamente le caratteristiche del tatuaggio o della macchia. Fra i tatuaggi i migliori risultati si ottengono sui pigmenti nero e blu scuro. Le macchie cutanee per cui vi è una chiara indicazione al trattamento sono le macchie solari, le macchie caffè-latte, il melasma e le efelidi. Durante l’esecuzione del trattamento si può avvertire un senso di bruciore, comunque sopportabile, successivamente arrossamento e prurito. Non esiste un numero di sedute necessarie definibile con facilità inizialmente, ma, mediamente, abbiamo la totale scomparsa del tatuaggio tra le 4 e le 9 sedute, e delle macchie cutanee tra le 2 e le 3. Il risultato sarà visibile fin dal primo trattamento e di volta in volta la colorazione apparirà sempre più chiara, fino a rimozione completa, senza segni e cicatrici. Le sedute vanno ripetute ogni 6/8 settimane seguendo i consigli del medico tra una seduta Luca Mazelli e l’altra.