Il punto di vista della Parola di Dio

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Il punto di vista della Parola di Dio
Il punto di vista della Parola di Dio
H. BALDUNG GRIEN, Le età della vita, 1530-1545 (Madrid, Museo del Prado)
Genesi 2,7
Allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito
di vita e l'uomo divenne un essere vivente.
Genesi 1, 26-31
Poi Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e
abbiano dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e
su tutti i rettili che strisciano sulla terra». Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò a
immagine di Dio; li creò maschio e femmina. Dio li benedisse; e Dio disse loro: «Siate
fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del
mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra». Dio disse:
«Ecco, io vi do ogni erba che fa seme sulla superficie di tutta la terra, e ogni albero
fruttifero che fa seme; questo vi servirà di nutrimento. A ogni animale della terra, a ogni
uccello del cielo e a tutto ciò che si muove sulla terra e ha in sé un soffio di vita, io do ogni
erba verde per nutrimento». E così fu. Dio vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era
molto buono. Fu sera, poi fu mattina: sesto giorno.
Matteo 10,28
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere
l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella
Geenna.
1Cor. 15, 51-55
Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati, in
un istante, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i
morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati. È necessario infatti che questo
corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta di immortalità.
Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d'incorruttibilità e questo corpo mortale
d'immortalità, si compirà la parola della Scrittura: La morte è stata ingoiata per la vittoria.
Dov'è, o morte, la tua vittoria? Dov'è, o morte, il tuo pungiglione?
1) La Bibbia racconta due volte la “creazione dell'umanità”. Il testo di Genesi 2, che
abbiamo posto come primo tra quelli offerti, è più antico ed afferma un
collegamento esistenziale tra l'uomo (in ebraico adam) e la terra (in ebraico
adamà). L'uomo è dunque un essere fatto di terra, di materia. I latini avrebbero
detto che è fatto di humus. Ed anche il quadro di Grien insiste sullo stesso concetto:
la bambina appena nata è posta sulla nuda terra, la donna giovane guarda il futuro
(a destra), l'anziana il passato (a sinistra) ma la morte guarda ed indica la terra. Si
direbbe un ciclo assolutamente naturale, una semplice ovvietà biologica: ma
l'antichissimo racconto della Genesi, un testo di 2.900 anni fa, afferma che è stato
Dio a prendere questa terra ed dargli “spirito”: l'alito di vita che rende unico ed
irripetibile ogni uomo che nel corpo si manifesta. Quali pensieri ti suscita questa
presentazione dell'umanità?
2) Il secondo racconto, invece, vede nell'umanità un essere in due versioni: l'uomo e
la donna (meglio: il maschio e la femmina). Entrambe “immagine e somiglianza” di
Dio.
La benedizione che Dio dona all'uomo-donna sta nel fatto che possono moltiplicarsi
e così facendo replicare l'immagine “autorizzata” di Dio, facendo nel mondo quello
che Lui fa nell'universo: essere “dominus”.
Questo non vuol dire agire a capriccio, ma fare il bene delle creature, tant'è che Dio
non autorizza l'uomo a mangiare gli animali...
Tutto questo è, dal punto di vista di Dio, “molto buono” (che si potrebbe tradurre
anche molto bello).
Discutete di questa catena che lega Dio, il corpo maschile-femmile immagine di Dio,
la riproduzione e la responsabilità verso il creato ed infine lo sguardo innamorato di
Dio verso questa realtà bella e buona che ha posto in essere.
3) Gesù e San Paolo pongono l'accento sul confine estremo della vita. Come il quadro
fiammingo descrive bene, l'orizzonte umano ha come confini la vita e la morte:
Gesù però afferma che il corpo, anche la sua morte, sono relative. L'”anima”, che
possiamo identificare con lo spirito che Dio soffia in Adam, non ricade sotto il
dominio della morte. E' Dio il Signore della vita ed anche del mistero della morte.
Il male (inclusa la violenza) non può recidere questo legame di vita che ci connette
a Dio. Discutete queste due diverse prospettive: la vita come fatto biologico che si
esaurisce in una tomba, e la vita come atto di speranza aperto all'eternità del
rapporto con Dio.
4) San Paolo dice anche qualcosa del mistero dell'eternità a cui l'uomo è chiamato: la
resurrezione. Questo corpo umano meravigliosamente strutturato viene dis-trutto
dalla morte. Ma la resurrezione comporterà un cambiamento di forma (saremo
“tras-formati”): ciò che è corrotto sarà incorruttibile, ciò che è mortale sarà
immortale. La morte non sarà la vincitrice sull'uomo, come non lo è stata su Gesù.
Ragionate su questo punto, che è il cuore del cristianesimo. Quali immagini vi
evocano? Quali emozioni? Quali interrogativi?