Partenza bus da Seregno - Comune
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Partenza bus da Seregno - Comune
febbraio/marzo 2009 PERIO DIC O DE LL’ AMMIN I ST RAZIO N E C OM U N A L E D I SERE G N O / W W W.C OM U N E .SERE G NO . mi. I T Seregno 01 Dentro il sacco viola Viaggio alla scoperta di rifiuti e riciclo La scoperta dell’acqua Parla Filippo Carimati, Presidente di Brianzacque La Brianza si muove Il 22 marzo torna la Cento Chilometri di Seregno Mimmo Rotella, l’arte strappata Il décollage si mette in mostra Sagra del pesce - Camogli 10 maggio 2009 € 25,00 per persona Settimana del tennis e benessere Tunisia Lourdes – Tour dal 27 aprile al 4 maggio 2009 € 580,00 La battaglia dei fiori -Ventimiglia Crociera con Costa Victoria 21 giugno 2009 € 30,00 per persona dal 23 maggio 2009 una settimana tutto incluso € 850.00 cabina interna Partenza bus da Seregno dal 27 al 29 aprile 2009 € 510,00 per persona Tour Padre Pio – Pasqua dal 11 al 15 aprile 2009 € 510,00 Tour Mantova – Ponte I maggio Dal 1 al 3 maggio 2009 € 385,00 Le Marmotte - Machu Picchu della World Service srl - Seregno (MI) - Piazza Vittorio Veneto 7/B Tel: 0362/330389 - Fax: 0362/242336 - [email protected] - www.seregno.lemarmotte.it 01 /Sommario/febbraio-marzo 2009 Registrazione Tribunale di Monza n. 1289 del 29.7.1997 Proprietà ed Editore: Comune di Seregno Direttore Responsabile: Giacinto Mariani Redazione: Comune di Seregno Piazza Libertà, 1 20038 Seregno Tel. 0362 263.212 Fax: 0362 263.379 Walter Todaro (coordinatore) Gianni Corrado, Claudio Geniale [email protected] Editing: Dotcom Edizioni srl via Londonio 22, 20154 Milano Tel. 02 3453.3086 Fax 02 3493.7691 www.dotcomedizioni.com Caterina Carpitella [email protected] In copertina e a lato: Cento Chilometri del 1959 (foto di Piero Corno) 5 6 9 18 editoriale di Giacinto Mariani La scoperta dell’acqua 27 di Walter Todaro Mimmo Rotella, l’arte “strappata” di Riccardo Baca Dentro il sacco viola di Walter Todaro Marco Cajani racconta Marco Cajani di Walter Todaro Pubblicità: Dotcom Edizioni srl Tel. 02 3453.3086 Fax 02 3493.7691 [email protected] 23 Grafica: Francesca Forte [email protected] Stampa: MONDADORI PRINTING s.p.a. 16 La Polizia locale più vicina ai quartieri 25 di Riccardo Baca La Brianza si muove di Walter Todaro I negozi premiano le associazioni 28 di Riccardo Baca a cura della dott.ssa Dovra Ancona Chiuso in redazione 18-02-2009 26 Appuntamenti in Brianza a cura di Claudio Geniale Chi riceve Seregno Inform@ Distribuito gratuitamente dal Comune tramite TNT Post a tutte le 17.343 famiglie di Seregno + 2.000 copie durante i principali eventi pubblici. DISTRIBUZIONE Cellulite? Un aiuto dalla corrente elettrica 31 La parola ai partiti Seregno Inform@ è disponibile anche presso la Biblioteca Civica (piazza Monsignor Gandini 9), le farmacie, i medici di base, l'Urp del Comune (Via Umberto I 78) e nelle seguenti edicole: Via Parini - Corso Matteotti - Via Cavour, 34 - Piazza Cabiati, 1 Via Colombo (ang. Via Appiani) - Via Cadore, 253 Seregno . Via Milano, 35/37 T. 0362 24 33 40 / 392 92 87 473 www.officinedelbenessere.it /comune/editoriale L ’onorificenza cittadina da quest’anno si fa in tre. Da un solo riconoscimento civico (quello denominato “Onorificenza Città di Seregno”), per di più a cadenza biennale, abbiamo voluto istituire tre distinte tipologie da assegnarsi invece ogni anno. In particolare: il premio “Il Patriarca”, destinato a cittadini di Seregno o che abbiano operato/operino prevalentemente nella nostra città; il premio “La Torre”, destinato ad enti/associazioni seregnesi o che abbiano agito/agiscano sul nostro territorio; infine il premio “Città di Seregno”, destinato a cittadini o ad enti/associazioni che si siano contraddistinti, in Italia o a livello internazionale, nel campo della cultura, dell’impegno civile o dello sport. Proprio nel periodo di uscita di questo numero si chiudono i termini di presentazione per le candidature. La cerimonia ufficiale per l’assegnazione dei titoli onorifici sarà un momento corale e partecipato, in cui la cittadinanza di Seregno potrà riconoscersi per affinità di sentimenti, di valori, di scelte etiche e sociali. D’altronde è pensando proprio ai nostri concittadini e alla nostra amatissima città che abbiamo deciso di infondere nuova linfa alla “vecchia” onorificenza introdotta nel 2000. Innanzitutto ci è parso opportuno trasformarla in un appuntamento annuale affinché sia più rapido il processo di radicamento nelle tradizioni locali. Ma prima ancora abbiamo voluto collocare Seregno in una posizione di riguardo rispetto alla realtà che ci circonda: non solo rispetto alla Brianza, alla Lombardia, all’Italia. Rispetto anche al mondo intero perché la ricchezza di cui gode Seregno – una ricchezza intesa in termini di patrimonio artistico-culturale, socio-economico e nell’ambito del volontariato sociale – è al mondo che guarda. E’ proiettata all’esterno in una costante ricerca di sinergie, di potenzialità e di mutui scambi e confronti. E’ una ricchezza che vive sul forte senso di appartenenza e di attaccamento ai valori di questa terra ma che trae ossigeno dall’internazionalità dei suoi orizzonti e delle sue capacità distintive. Non è casuale che le tre nuove onorificenze abbiano trovato luce nel 2009. A settembre avrà luogo a Seregno la XXVI edizione (biennale) del Concorso Pianistico Internazionale “Ettore Pozzoli”. Ed è anche l’anno del varo ufficiale della neo-Provincia di Monza e Brianza. Non potevamo e non dovevamo aspettare oltre per richiamare su Seregno l’attenzione che merita. Attraverso i tre nuovi premi, interpreti della volontà di offrire un segno tangibile di gratitudine a coloro che - a vario titolo, in tempi e in contesti diversi - hanno davvero lasciato un segno nelle nostre coscienze e nella memoria collettiva, l’Amministrazione ricollocherà su un “gradino” più alto Seregno e il suo prestigio sapendo però individuare, contestualmente, le eccellenze e le esperienze virtuose che dal mondo intero si pongono per noi ad esempio. I riconoscimenti civici prefigurano così uno strumento nuovo di dialogo, di comunicazione, di interazione socio-culturale all’interno di Seregno e nei confronti di interlocutori e soggetti terzi. Sono altresì il simbolo di un presente che ammette il proprio debito di riconoscenza per il passato senza dimenticare di avanzare il passo e di volgere lo sguardo verso il futuro che verrà. E che concretamente e consapevolmente vorremo costruire. Il Sindaco Giacinto Mariani Seregnoinform@ febbraio/marzo 2009 5 /comune/ambiente di Walter Todaro foto di Gianni Corrado Divisi e felici Dentro il sacco viola Viaggio da Seregno ad Arese alla scoperta di come si può sopravvivere alla spazzatura salvando il territorio L'area "di transito": è qui che i camion scaricano il sacco viola R ifiuti e riciclo: il cambiamento è possibile. Anche in Italia, e anche rapidamente. Seregno ne è l’esempio. Fino al 1995 si riusciva a raccogliere in modo differenziato solo il 18 per cento dei rifiuti solidi urbani prodotti, mentre l’82 per cento andava in discarica. Nel 2008 i dati si sono più che capovolti: il 44 è per cento in discarica e il 56 per cento avviato al riciclaggio. Il sacco viola, che raccoglie carta, cartone, plastica, lattine e tetrapack, è stato introdotto a Seregno nel 1995 e oggi, dopo quattordici anni, raccoglie poco più di tre milioni di chili di rifiuti ogni anno. Ciò significa che ogni cittadino di Seregno “produce”, in un anno, un sacco viola di circa 72 chilogrammi di rifiuti. Ma dove finisce questo “materiale”? Entra in un processo di riciclo e viene recuperato o finisce in discarica con tanti saluti agli sforzi dei cittadini e alla raccolta differenziata? Per rispondere a questa domanda abbiamo voluto “toccare con mano” e, così, 6 febbraio/marzo 2009 Seregnoinform@ abbiamo seguito il viaggio di un sacco viola da quando è raccolto “porta a porta” dagli uomini del servizio di nettezza urbana. Dopo circa 30 chilometri arriviamo ad Arese. La nostra meta è l’area di due milioni di metri quadri che, fino a metà degli anni Novanta, ospitava lo storico stabilimento dell’Alfa Romeo e che oggi è occupata, in parte, da aziende di logistica, trasporti, spedizioni e, appunto, impianti per la selezione dei rifiuti e in parte dalla comunità cinese milanese di via Paolo Sarpi. è una mattinata grigia di metà gennaio. Superiamo la portineria della palazzina principale dove c’erano gli uffici della casa del biscione. è l’ultima testimonianza della presenza dell’Alfa Romeo ad Arese. Tutto il resto è stato raso al suolo. La nebbia che avvolge l’area contribuisce ad aumentare la sensazione di abbandono che trasmettono i capannoni; all’ingresso della “porta C”, da cui entriamo, ci accolgono due bandiere rosse della CIGL, simbolo di un passato recen- te di lotte operaie, ma che sembra ormai lontanissimo nel tempo. L’impressione è che facciano parte del paesaggio, come gli alberi (pochi) e i capannoni (tanti). Passiamo tra gru e carri ponte immobili; in giro non si vedono operai, solo enormi tir che entrano ed escono. Una sorta di non luogo. Percorriamo la strada che corre lungo l’area test, ormai dismessa, dove l’Alfa Romeo provava le auto prima di metterle sul mercato. Dopo pochi minuti, arriviamo allo lo stabilimento della Caris FP, una delle più importanti realtà italiane che operano nel settore della selezione e valorizzazione della raccolta differenziata. è questa la destinazione del nostro sacco viola. è qui che Seregno e altri due Comuni del Consorzio Provinciale della Brianza Milanese, Lissone e Giussano, conferiscono il loro sacco “multimateriale”. Carta, cartone, plastica, alluminio, banda stagnante e recupero energetico. Questo è quello che contiene il sacco viola e che è “recuperato” dopo /comune/ambiente un lungo processo di selezione. La percentuale del “materiale estraneo”, cioè quello che va all’inceneritore o in discarica, è molto bassa: in media su ogni sacco viola solo il 10/15 per cento circa non può essere recuperato. Una quota decisamente contenuta. Ciò significa che se prendete il vostro sacco viola, al netto di ciò che è mandato in inceneritore o discarica, il 40 per cento diventa carta, il 28 per cento plastica, il 21 per cento cartone, l’8 per cento recupero energetico, il 2 per cento banda stagnante e l’1 per cento alluminio. Niente è buttato: lo stesso sacco “risorge” e entra nel processo di recupero come plastica. Ci accompagna in questo viaggio nel mondo del riciclo Edoardo Comizzoli, il direttore dell’impianto. Lo incontriamo all’ingresso, dove sono sistemate decine di “ecoballe”. Alto, abbronzato, brillante, forte accento milanese, Comizzoli sembra fuori posto in questo contesto. In realtà guida con competenza e passione un impianto dove lavorano ventisei persone su ogni turno (sono tre i turni al giorno), 7 giorni su 7 e che in poco più di un’ora tratta da dieci a dodici tonnellate di rifiuti. Ciò significa 47 mila tonnellate di rifiuti all’anno, che, messi uno sopra l’altro, raggiungerebbero un’altezza pari a sei volte l’Everest. Qui la crisi non sanno cosa sia. Quando gli faccio la domanda da cui è nata l’idea di questo articolo, Comizzoli mi lancia un’occhiata che contiene già la risposta. Poi mi spiega che gli impianti di riciclaggio sono l’ultimo anello di una corretta gestione dei rifiuti e, quindi, della raccolta differenziata. Sono l’ideale trait d’union tra i cittadini, che fanno la raccolta, e i consorzi che riciclano i rifiuti. E ce lo mostra. Eccoci dunque nell’area “di transito”. I rifiuti sono scaricati a terra dai camion e messi su una macchina “rompi sacco”, che apre il sacco. Il materiale contenuto nei sacchi è posto su un nastro trasportatore che lo porta in una cabina di pre-selezione. Qui gli operatori, una dozzina per turno, fanno una prima selezione manuale e separano il cartone e la plastica dal resto. In questa fase gli operatori selezionano anche i cosiddetti “ingombranti”. 8 febbraio/marzo 2009 Seregnoinform@ Il materiale selezionato esce dalla cabina e passa all’interno di un enorme cilindro, un “vaglio rotante”, una sorta di filtro lungo una decina di metri che elimina i rifiuti estranei di piccole dimensioni (per esempio pile, piccole latte, piccoli oggetti in plastica, siringhe, ecc). Il “vaglio”, infatti, ha tre piastre forate di dimensioni differenti, da 20 a 200 millimetri, da cui passano i rifiuti più “fini” destinati a diventare un ottimo combustibile caratterizzato da un grande potere energetico e da un costo molto limitato. Il materiale che esce dal “vaglio” è caricato su altri due nastri che portano i rifiuti all’interno di una seconda cabina, dove gli operatori selezionano le varie tipologie. Nel caso della plastica, le bottiglie “trasparenti” sono separate da quelle colorate, di minore qualità e, quindi, destinate ad un diverso riutilizzo. A seconda del tipo, il rifiuto finisce la sua corsa in un contenitore specifico. Sono nove i silos che raccolgono i rifiuti e che sono collocati sotto i nastri trasportatori. Una volta riempiti i contenitori, i rifiuti sono caricati mediante benne ed inseriti all’interno di presse. Carta, cartone, plastica, alluminio e banda stagnante assumono la forma delle “ecoballe”, quei grossi blocchi chiusi con vari strati di pellicola di plastica che ormai ben conosciamo perché negli scorsi mesi hanno invaso gli schermi televisivi diventando il simbolo dell’emergenza rifiuti in Campania. Il sacco viola, trasformato in una “ecoballa” di circa 1,3 tonnellate, è inviato ai consorzi che provvedono a riciclarlo. I rifiuti metallici sono “attirati” da una calamita e rilasciati all’interno di un contenitore, per poi essere imballati e conferiti ai consorzi che si occupano del recupero, mentre tutto quello che non può essere riciclato è avviato ad una pressa, imballato e spedito agli inceneritori o alle discariche. Entra sacco ed esce “ecoballa”: così finisce il viaggio del nostro sacco viola che, a questo punto, può cominciare una nuova vita. Certo il riciclaggio non è indolore: rifare plastica dalla plastica o vetro dal vetro o carta dalla carta costa. Richiede energia, acqua, materie prime. Ma, oggi, altre soluzioni non ce ne sono. A meno di non accettare la provocazio- Anche i sacchetti entrano nel processo di riciclio ne di Jonathon Porritt, figura chiave del movimento ambientalista inglese ed ex consigliere del governo Blair: “Sono molte le grandi idee che nei secoli hanno dominato il pianeta. Ma solo una ha raggiunto la supremazia totale. Da generare ineguaglianze inaccettabili e minacciare di distruggere il sostrato vitale della nostra società. Più potente di qualsiasi altra causa, persino della religione, ha raggiunto ogni angolo della terra. Si tratta del consumismo”. Buy less (compra meno), dunque. Ci salverà forse Robinson Crusoe? ❖ Le "Ecoballe" sono pronte per essere inviate ai consorzi per il riciclo /comune/amministratori di Walter Todaro foto di Gianni Corrado Focus sugli assessori Marco Cajani racconta Marco Cajani Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta degli assessori: non solo la cronaca della loro attività amministrativa, ma anche il “personaggio”, la sua storia politica e umana. è la volta di Marco Cajani, assessore alla Promozione dello Sport M arco Cajani ha la “fisicità” giusta per dare un senso di pienezza alle parole con cui ci parla della sua passione: “nelle auto storiche c’è il sapore della guida pura, senza quella esasperata tecnologia delle macchine moderne che fa perdere al pilota la capacità e il gusto di ‘saper dominare’ il proprio mezzo”. Ci riceve nel “paddock” della Scuderia del Portello in via Milano: due piani in cui trovano posto una sessantina di Alfa Romeo dalle più “antiche”, quelle del 1952, alle più recenti. Da quando ha cominciato a correre, dal 1968 al 1972 e poi negli anni Ottanta, Cajani ne ha fatta di strada. Ancora con emozione, ricorda il 1993, la LondonSydney Marathon corsa con un’Alfa Romeo Giulia T.I. Super 1600: 18 mila chilometri attraverso tre continenti. Inizia nel 1989 la sua storia con la Scuderia del Portello, nata dalla volontà di gruppo di appassionati del marchio Alfa Romeo che hanno deciso di riunire le proprie vetture d’epoca preparate per correre in pista o nei rally e abbandonare la “noSeregnoinform@ febbraio/marzo 2009 9 /comune/amministratori iosa” passerella domenicale per andare a correre in veri e propri Campionati di Auto Storiche. Di passione in passione. Dai motori all’architettura. Sempre con un’idea precisa della sua professione: “Nel mio studio – dice Cajani - non ho fotografie di quello che ho fatto. Ogni progetto è passione e divertimento, un banco di prova, un test con cui confrontarmi. Poi, una volta concluso, cambio pagina e riparto con una nuova sfida, un nuovo obiettivo.” Quando ha capito che la sua strada sarebbe stata l’architettura? Per parlare della mia professione dobbiamo tornare alla fine degli anni Sessanta quando ho cominciato a lavorare nei cantieri come geometra. Era un’architettura diversa, il geometra era il “signor geometra” e l’architetto era una professionista di altissimo livello. Dopo il diploma ho frequentato due anni l’Accademia di Bre- 0362 - 239112 ra perché ero interessato al disegno sotto l’aspetto artistico e non solo tecnico. Poi sono passato al Politecnico, in un periodo in cui politica e architettura erano quasi la stessa cosa. A vent’un anni, come geometra, avevo già progettato quattro/ cinque condomini importanti a Seregno e, dopo la laurea, ho iniziato a collaborare con alcuni studi a vari progetti, in Italia e all’estero, oltre ad alcuni interventi nel Comune di Seregno e dintorni. Gli ultimi lavori sono stati la “Residenza per anziani e disabili” a Limbiate e il “Centro residenziale per portatori di handicap” a Bresso. L’architettura, però, non è solo progettare il “nuovo”, ma anche recuperare il “vecchio” Esatto. Il “vecchio” come lo ha definito lei è fondamentale, soprattutto in un territorio storico fortemente urbanizzato come è il nostro. Dopo queste esperienze di progettazione, ho scelto la strada del recupero edilizio a cui mi sono avvicinato con un progetto in provincia di Bergamo, a Cologno al Serio. Ho partecipato al recupero del centro storico che ha mantenuto la struttura che il borgo possedeva in età medievale. Da quel progetto e dall’enorme trasformazione subita dalle nostre città tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta, è nato il mio interesse per lo studio dell’evoluzione della città nel tempo e delle soluzione di sviluppo urbanistico compatibili con la storia delle singole realtà. Andrew Todd, architetto inglese tra i 338 7191412 più importanti al mondo, dice: “L’architettura è un atto politico”. Si ritrova in questa definizione? Se con questa definizione intendiamo dire che le scelte urbanistiche condizionano la funzione che un progetto, qualunque esso sia, deve avere all’interno della città, allora in questo senso sono d’accordo. L’architettura intesa, invece, come espressione di ingegno, arte e capacità costruttiva, non mi sembra che abbia colore politico anche se alcune tendenze nascono in periodi storici precisi. Sempre Todd, parlando dei professionisti di oggi, li definisce “architetti da aeroporto”. Dice l’architetto inglese: “con il loro trolley in mano, arrivano, firmano, posano, stringono un paio di mani e se ne vanno”. Un approccio quasi da invasione barbarica. Secondo lei cosa vuol dire progettare lo spazio? Soprattutto quello pubblico? Per me la cosa più importante è l’impatto ambientale, non solo inteso come rispetto del “verde”. Parlo di come una struttura è inserita nell’ambiente che la circonda. L’architettura non ha senso se è slegata dal territorio. I progetti devono vivere in un contesto che è fatto di storia, oltre che di edifici. Pensiamo al Centre George Pompidou, una struttura in vetro e acciaio realizzata nel cuore di Parigi dagli architetti Richard Rogers e Renzo Piano negli anni Settanta, che portò al suo estremo l’immagine della “machine à cultiver” Seregnoinform@ gennaio/febbraio 2009 [email protected] 10 SEREGNO RECENTE MINIPALAZZINA 3 LOCALI MQ. 100 GIARDINO PRIVATO MQ. 180 AMPIA TERRAZZA COPERTA CANTINA, BOXES MEDA “RESIDENZA NUOVA MEDA” ELEGANZA & INNOVAZIONE 13 ESCLUSIVE UNITA’. ATTICI CON MANSARDE E AMPIE TERRAZZE. DESIO PARCO IN PICCOLA PALAZZINA 3 LOCALI MQ. 105 CUCINA AB., 2 BAGNI PERFETTE CONDIZIONI E 195.000. 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Progettarono l’edificio come un imponente hangar sostenuto da un telaio di tubi in acciaio ed un gioco di effetti tecnologici, toccando un nervo vivo della cultura ingegneristica francese. L’obiettivo di fondo era creare una ”istituzione popolare”, piuttosto che un palazzo della cultura. Questa nuova idea è stata inserita in modo dirompente nel quartiere storico di Marais. Dopo circa quarant’ anni ci si chiede se questo edificio, tra gli splendidi palazzi storici del quartiere, ha la stessa motivazione e importanza architettonica, lo stesso impatto di allora. Ogni edificio è legato all’evoluzioni tecnologiche dei materiali che le moderne tecniche costruttive propongono. Il valore etico dell’architettura è il rispetto dei luoghi e delle loro funzioni che comunicano con il paesaggio che ha, a sua volta, una propria storia, una propria cultura e un proprio tessuto urbanistico. Il CRU16 (n.d.r. il progetto urbanistico di piazza Risorgimento) come il Beaubourg? (N.d.r. sorride). Dico solo che in quel caso l’analisi del contesto in cui si doveva inserire il nuovo municipio non è stata fatta. Per capire cosa intendo le faccio un esempio di una realtà che conosco molto bene. Il Portello, lo storico stabilimento Alfa Romeo, simbolo della grandezza industriale di Milano e della storia automobilistica italiana, è stato completamente raso al suolo. Hanno salvato, casualmente, non per una precisa scelta progettuale, la portineria della palazzina principale, tutto il resto si è perso. L’architetto deve sapere "leggere" la storia di una città, grande o piccola che sia, per progettare il futuro: una città senza storia è come un uomo senza memoria, come dice Boito. Che ruolo gioca la storia di Seregno nelle scelte politiche di sviluppo? Seregno ha collegamenti stradali e ferroviari importanti. Le infrastrutture sono un punto di forza. Occorre dare un ruolo a questi servizi. Abbiamo di fronte delle scelte: o diventare una città dormitorio, appendice di Milano, oppure una città produttiva. Nel primo caso avremmo una città di servizi legati alla residenza, mentre per la seconda possibilità non abbiamo più territorio e l’espulsione delle attività produttive esistenti ha di fatto già condizionato questo tipo di scelta. Secondo me, poiché stiamo vivendo l’era della globalizzazione con il massiccio decentramento delle attività produttive, dobbiamo muoverci su un’altra strada: il terziario avanzato, i centri direzionali, i centri di ricerca e il rilancio del commercio e dell’artigianato. E’ un passaggio importante, una nuova visione del ruolo di una città. Costruire appartamenti e venderli è facile, dare un’identità alla città è un’altra cosa. Tuttavia sono convinto che se riusciamo a dare a Seregno questa ‘mission’, possiamo diventare un punto di Benvenuti nella nostra nella nostra Dolce DimoraBenvenuti Dolce Dimora /comune/amministratori riferimento per la nuova Provincia di Monza e Brianza. Il PGT (Piano di Governo del Territorio) dovrà andare, a mio parere, in questa direzione. è uno strumento flessibile che segue lo sviluppo della città. Per questo occorre grande sensibilità nella redazione di questo piano. C’è un momento in cui ha iniziato ad occuparsi di politica? Ho sempre respirato politica. Non nel senso di vita di partito, ma di cultura politica. La mia formazione è stata democristiana: ho frequentato il collegio Ballerini, da giovane andavo all’oratorio, conoscevo il senatore Vittorino Colombo. Ho sempre vissuto la politica come l’occasione per dare un contributo di scelte. Scelte non più basate su interessi di settore o necessità dei singoli "gruppi" di pressione, ma su un’idea complessiva di sviluppo di una città, di un territorio. Poi nel 2005 la scelta di scendere in campo con Amare Seregno Amare Seregno non è nata "contro" qualcuno, ma "per" qualcosa: per una città diversa. Abbiamo fondato questa lista civica per opporci a un decennio di scelte politiche 14 che stavano portando a fare di Seregno un dormitorio, secondo una logica politica di partito, e non a sostenere la cultura dei suoi abitanti. Nell’idea di uno sviluppo diverso di Seregno si inseriva il nostro "no" al nuovo municipio di piazza Risorgimento. Un "no" a quel tipo di municipio, invasivo e senza alcun legame con la città. C’era poi un’esigenza politica: unire i gruppi di centrodestra per contrastare la coalizione di centrosinistra che a nostro parere, con il 30 per cento dei voti, non ha mai vinto le elezioni. Le ultime due tornate elettorali le aveva perse il centrodestra. La coalizione di centrodestra ha vinto le elezioni di quattro anni fa e la Giunta lo scorso mese di giugno ha approvato il “nuovo” CRU16 che non prevede il municipio in piazza Risorgimento. A questo punto la domanda pare scontata: il ruolo di Amare Seregno è venuto meno? Con la modifica del progetto originario del CRU16 abbiamo mantenuto una grossa promessa, ma non credo che le cose stiano in questi termini. Amare Seregno è una realtà politica che c’è. Noi crediamo in un progetto che ha un solo punto di riferimento: l’interesse dei cittadini di Seregno. Siamo purtroppo in pochi e non abbiamo incarichi nelle commissioni consiliari e nessuna rappresentanza in aziende a partecipazione pubblica. Ma vogliamo portare avanti lo stesso il nostro messaggio politico e speriamo in futuro di ottenere maggior consenso al fine di incidere di più nelle decisioni amministrative Nei prossimi mesi decideremo come dare un contributo al centrodestra alle elezioni amministrative del 2010. Come sta vivendo l’esperienza di assessore alla Programmazione dello Sport? Da uomo di sport. L’idea era quella di portare la mia esperienza con la Scuderia del Portello, i problemi, le soluzioni gli strumenti di gestione di una scuderia e di un gruppo all’interno dell’Assessorato. A partire dai premi agli atleti e alle società sportive. Oltre trent’anni fa sul circuito di Zanvoord, in Olanda, vinsi la mia prima gara. Non domenticherò mai l’emozione Via Viarana, 17/19 - 20045 Besana in Brianza - MB Tel. 0362 / 996125 - Fax 0362 / 941629 www.agorailristorantino.it e mail: [email protected] Chiuso il sabato a pranzo e il lunedì gennaio/febbraio 2009 Seregnoinform@ che provai nel ricevere una piccola coppa e nel salire sul gradino più alto del podio. Ed è la stessa emozione che provano tutti gli atleti di tutte le discipline sportive che, dopo mesi o anni di sacrifici, ottengono un grande risultato. Da qui, da questa idea, è nato il progetto del Gran Galà dello Sport. Un obiettivo da raggiungere prima della scadenza del mandato? L’obiettivo per il quale ho iniziato a lavorare da subito è quello di dare alle associazioni sportive più servizi a un costo più basso. C’è poi un obiettivo ancora più ambizioso: fare di Seregno, del centro sportivo alla Porada, un punto di riferimento nazionale per lo sport per disabili. Un centro sportivo per disabili aperto ai normodotati e non viceversa. Fare sport significa innanzi tutto mettersi in gioco. Inoltre, a chi è disabile lo sport può dare la possibilità di scoprire abilità sconosciute e un nuovo modo di rapportarsi con se stessi e con gli altri. Da Oscar Pistorius al "nostro" Alex Zanardi e all’amico scomparso Clay Regazzoni, fino alla meno famosa Natalia Du Toit, atleta sudafricana amputata alla gamba Marco Cajani Risiede a Seregno, sposato, due figli. E’ architetto e dal 1971 svolge attività come libero professionista con proprio studio. Nel corso dell’attività professionale si è occupato di progettazione architettonica, con progetti di edilizia pubblica/privata e con la partecipazione a concorsi nazionali ed internazionali. Ha svolto la sua attività principale nel campo della pianificazione urbanistica, da sempre attento ai problemi del territorio e alle trasformazioni e recuperi edilizi. sinistra che ha partecipato con le atlete "normali" alla gara di nuoto di fondo alle Olimpiadi di Pechino, gli esempi positivi non mancano. Le loro passioni, emozioni e capacità sono uguali a quelle di qualsiasi altro atleta, al di là della propria condizione fisica. Con il "Trofeo Disabili" abbiamo iniziato il percorso che ci porterà a raggiungere questo obiettivo. Ma non solo: stiamo organizzando, dopo cinquant'anni, il ritorno della Cento Chilometri (vedi pagina 23), la costruzione della nuova palestra in via 8 Marzo e lo skate park.❖ Ma la sua vera passione, dopo l’architettura è lo sport, soprattutto le auto storiche di cui è stato per quattro volte campione europeo (1986, 1990, 1995 e 2000). Dal 1989 è presidente della “Scuderia del Portello Alfa Romeo”. La Scuderia del Portello, il cui obiettivo è mantenere in vita la tradizione sportiva della Casa di Arese nel settore delle auto storiche, nasce nel 1982 come squadra ufficiale Alfa Romeo. Il nome deriva dalla originaria sede della fabbrica, lungo la strada del Portello. La sua passione per le auto e per la competizione sportiva lo ha portato a fondare l’associazione AMAS (Associazione Museo Automobilistico Storico), di cui è presidente, per il recupero della pista sopraelevate dell’Autodromo di Monza e per la costruzione del Museo per auto e moto. E’ componente della commissione sportiva dell’Automobil Club di Milano. Farmacia Nuova Snc dei Dottori Romina e Norberto Marelli erboristeria | omeopatia | fitoterapia | dietetica omotossicologia | infanzia Via Borghetto 7, 20030 Seveso (MI) - Tel. 0362 503187 Orari di apertura: lunedì 15.30 – 19.30 da martedì a sabato 8.30 – 12.30 e 15.30 – 19.30 /comune/sicurezza di Riccardo Baca Un modello destinato a far scuola in Brianza La Polizia locale più vicina ai quartieri Ha preso il via questo mese il progetto “polizia di prossimità”. Dodici agenti per presidiare i quartieri F orze dell’ordine sempre più “vicine” alla gente, per rendere la città sempre più sicura: su questa ricetta si basa il progetto “polizia di prossimità” che ha preso il via all’inizio di febbraio. Dodici agenti per presidiare i quartieri della città. Tutto ciò con l’obiettivo di assicurare una presenza sul territorio della Polizia Locale più visibile, in modo da migliorarne l’efficacia operativa e, al tempo stesso, dare una risposta concreta alla domanda di sicurezza dei cittadini. Il progetto parte proprio da questa volontà di “vicinanza”, dal tentativo 16 febbraio/marzo 2009 Seregnoinform@ di instaurare un rapporto di fiducia tra gli agenti di Polizia Locale e la popolazione. Il salto di qualità nella lotta alla criminalità, macro o micro che sia, infatti, avviene quando il cittadino si accorge che le istituzioni sono presenti e quindi agisce in stretta collaborazione con le forze dell’ordine. Dopo aver terminato il percorso formativo, a cura dell’IREF (Istituto Regionale lombardo di Formazione per l’amministrazione pubblica), gli agenti hanno iniziato a svolgere la nuova funzione sul modello del “bobby” inglese. Un progetto innovativo che fa di Seregno un modello destinato a far scuola in Brianza. La prima novità riguarda il coinvolgimento anche di personale “civile”: due dipendenti dei Servizi Sociali e due del Servizio Manutenzioni. Ciò per garantire che le segnalazioni raccolte dal poliziotto di quartiere trovino un immediato riscontro presso la struttura. Il poliziotto di prossimità è il “front office”, l’interfaccia fra l’Amministrazione e i cittadini. Con questo nuovo progetto, infatti, gli agenti di Polizia Locale saranno in grado sia di segnalare sia di intervenire direttamente. Inoltre, grazie all’attività di monitoraggio del quartiere, saranno le “antenne” dell’Amministrazione sul territorio. Oltre al “blocchetto delle multe”, queste nuove figure avranno un “blocchetto di segnalazione” dove ogni agente riporterà tutte le indicazioni che ogni giorno riceverà dai cittadini: dalle buche nelle strade agli atti di vandalismo, dalle auto in divieto di sosta fino ai casi di disagio e emarginazione. Questo è uno degli aspetti più innovati del progetto: la volontà della Polizia Locale di coinvolgere nelle proprie attività, per quanto possibile, gli abitanti dei quartieri, siano essi individui singoli o organizzati in comitati. Il fatto di muoversi sempre nelle stesse zone consente agli agenti di avere una maggiore conoscenza dei singoli quartieri e quindi attuare un maggiore controllo del territorio. Gli agenti sono presenti con una postazione fissa due volte la settimana nelle cinque zone in cui è stata divisa la città: Centro, S. Ambrogio/S. Carlo, Ceredo/S. Valeria, Lazzaretto/Dosso/S. Salvatore e Fuin/Consonno. Nell’attività di controllo del territorio, sotto la lente d’ingrandimento dei poliziotti di prossimità saranno messe alcune aree di intervento particolari: dall’assistenza agli anziani in difficoltà ai disturbi della quiete pubblica, dalla custodia di animali ai conflitti tra condomini, fino all’inquinamento ambientale e alla pulizia della Città. La polizia di prossimità prevede un periodo di sperimentazione sul campo fino alla fine di aprile e, dopo l’analisi di risultati e criticità, il servizio diventerà definitivo.❖ Le Nazioni unite “studiano” la sicurezza in Brianza Seregno diventa "città laboratorio" dell'ONU Francesco Cappè, capo del laboratorio “Security Governance/ Counter – Terrorism Laboratory” dell’Unicri, Sir David Veness, sottosegretario generale delle Nazioni Unite e Vito Potenza. Lo scorso 23 gennaio Vito Potenza, assessore alla Programmazione Finanziaria e consulente dell’Unicri (United Nations Interregional Crime and Justice Research Institute) ha partecipato ad una conferenza internazionale a New York sulla sicurezza globale e gli strumenti per vincere la lotta la terrorismo. Seregno è stata inserita, con altre città del mondo, in uno specifico programma di politiche di sicurezza urbana del prestigioso MIT di Boston: sarà una “città laboratorio” per studi sulla sicurezza urbana delle Nazioni Unite con l’obiettivo di produrre soluzioni innovative e di qualità. Seregnoinform@ gennaio/febbraio 2009 17 /territorio/acqua di Walter Todaro foto di Gianni Corrado La Brianza tra consumi e investimenti per migliorare la rete di distribuzione La scoperta dell'acqua N Parla Filippo Carimati, presidente di Brianzacque, la società che gestisce acquedotti, fognature e depurazione nel territorio di 75 Comuni della provincia di Monza e Brianza e del Trezzese 18 febbraio/marzo 2009 Seregnoinform@ ata nel giugno 2003, Brianzacque, ha raccolto le competenze in precedenza attribuite a più operatori. Oggi, si occupa della gestione degli acquedotti, delle fognature e della depurazione, nel territorio dei Comuni della provincia di Monza e Brianza e della fascia del nord est milanese. In sostanza del cosiddetto “ciclo idrico integrato”. Nella sede di Monza, abbiamo incontrato il presidente Filippo Carimati per sapere qual è la qualità dell’acqua nel nostro territorio e quali gli investimenti previsti per migliorare reti e distribuzione. Presidente Carimati, partiamo da Brianzacque. Di cosa stiamo parlando? Brianzacque è il risultato dell’aggregazione di sei società che hanno aderito ad un progetto importante e necessario per il territorio della futura provincia di Monza e Brianza: costituire un’unica società che si occupi di gestire in modo efficiente un "bene" fondamentale come quello dell’acqua. Ci sono però altri operatori sul territorio. A gennaio è nata Amiacque che si occupa della gestione del ciclo delle acque in 28 Comuni della Brianza. Forse se non si parte dalla questione delle competenze e se non si arriva ad un solo gestore i problemi dello spreco e dell’ammodernamento delle reti non saranno mai risolti. Certo. Stiamo lavorando proprio per questo. Amiacque, che è già socia di Brianzacque, gestisce 16 acquedotti della Brianza, mentre la rete fognaria è al cento per cento di competenza di Brianzacque e la depurazione è quasi completamente gestita da noi. Restano fuori alcuni acquedotti in alta Brianza, tra Besana e Veduggio, il depuratore di Varedo e l’acquedotto di Monza che al momento è ancora control- lato da Acsm Como–Agam Monza con cui stiamo discutendo proprio in queste settimane. L’obiettivo del legislatore, ma anche quello di tutti gli amministratori dei Comuni soci, è quello di avere un unico gestore che abbia come "mission’"quella del ciclo integrato dell’acqua. Ciò anche per semplificare i rapporti con l’utenza: in questo modo, infatti, i cittadini e le imprese hanno un solo soggetto erogatore, Brianzacque, per acquedotti, rete fognaria e impianti di depurazione. Per questo è necessario dare vita ad un ente altamente specializzato, in grado di dare risposte di qualità ai cittadini. In questo senso la questione “bollette per i non allacciati” è stata un primo banco di prova Quando ci siamo accorti che il problema era di una certa rilevanza abbiamo deciso di investire risorse per monitorare esattamente la situazione. Così abbiamo scoperto che solo a Seregno i non allacciati erano 960. Nel frattempo la recente sentenza della Corte costituzionale ha fatto chiarezza: è esente dal canone soltanto chi non è servito, cioè chi non ha la rete fognaria. Chi, invece, pur essendo servito non è collegato continuerà a pagare e dovrà, in tempi brevi, provvedere ad allacciarsi alla rete fognaria. Così Seregno è stata la prima città che ha ricevuto la bolletta con le detrazioni per circa 400 utenti che sono sprovvisti del servizio, cioè che non si possono “connettere” alla rete perché questa non esiste. Il censimento condotto su Seregno sta per essere replicato su tutti gli altri Comuni e su circa 75 mila utenze. Secondo una prima stima, stiamo parlando di 3 mila 500 famiglie che, entro maggio, riceveranno i rimborsi. Abbiamo fatto un buon lavoro, come dimostrano il TGR e il Sole24Ore che ci hanno citato come la prima socie- /territorio/acqua tà italiana che ha rimborsato a tempo di record. Uno sguardo sul futuro: quando sarà pronto il piano industriale e cosa prevede? Il piano industriale per questa società è un passaggio molto importante. Lo è per noi, come lo è, ad esempio, per Acsm-Agam con cui stiamo discutendo dell’acquedotto di Monza e per tutti i nostri possibili partner per capire quali sono gli sviluppi e le prospettive del servizio. La "filosofia’" è quella di mantenere e, dove possibile, rafforzare la nostra presenza sul territorio. Oggi abbiamo cinque sedi, Monza, il quartier generale, Desio, Cesano, Giussano e Vimercate. Dobbiamo, però, far coesistere la necessità di un presidio diffuso del territorio con l’esigenza di semplificare e rendere più efficiente la gestione. Vogliamo fare di Brianzaque un punto di riferimento per Monza e la Brianza. Ci può anticipare qualche azione concreta? Il piano industriale è un documento com- plesso, composto da scelte operative ed economiche che stiamo discutendo con le realtà sindacali e con i nostri soci. Un investimento importante che le posso anticipare è quello che intendiamo fare nella tecnologia. Ad esempio, l’estensione del telecontrollo che ci consentirà di monitorare direttamente dalla sede tutti i 210 pozzi che gestiamo. In questo modo possiamo conoscere in tempo reale eventuali situazioni di emergenza o guasti. Ciò per rendere minimo il disagio degli utenti in caso di problemi sulla rete. Parliamo dalla qualità dell’acqua. Com’è la situazione? Abbiamo un livello qualitativo molto alto. Ogni 30-45 giorni controlliamo i pozzi e valutiamo la qualità dell’acqua che preleviamo dalla falda, sostenendo costi importanti. Ciò, però, garantisce una qualità elevata. Se, per esempio, prendiamo un parametro di riferimento della qualità, il residuo secco, che indica il contenuto salino totale dell’acqua, abbiamo un livello medio di 400 milligrammi per litro su un valore massimo consigliato di 1.500. Ci sono acque di note aziende che hanno valori di residuo secco intorno a 900 milligrammi. I brianzoli, però, sprecano l’acqua. Secondo i dati di Brianzacque ogni abitante ne consuma ogni giorno, per lavare i piatti, cucinare, bagnare il prato, fare la doccia o il bagno, circa 250 litri. Cosa state facendo per ridurre gli sprechi? L’educazione all’uso della risorsa è fondamentale. Lo facciamo attraverso progetti specifici come "L'acqua del Sindaco” o consigli su come evitare gli sprechi che pubblichiamo sul nostro sito Internet (www.brianzacque.it). Da parte nostra dobbiamo sempre migliorare la qualità del prodotto, ma gli utenti devono imparare a consumare “l’oro blu” in modo intelligente perché l’acqua costa. Per prelevarla, immetterla nella rete e distribuirla bisogna sostenere investimenti consistenti. In realtà, i consumi privati corrispondono al cinque per cento del Chi è Filippo Carimati 47 anni, cesanese, avvocato con studio a Monza. Inizia a ricoprire incarichi istituzionali e societari giovanissimo. A soli 18 anni, ancora liceale al De Amicis di Cantù, è nominato componente del Co20 febbraio/marzo 2009 Seregnoinform@ mitato di gestione e dell’Assemblea del Consorzio per lo smaltimento e incenerimento dei rifiuti di Desio. Ad eccezione del periodo dal 2000 al 2005 quando, oltre alla toga, ha indossato anche le vesti di assessore all’urbanistica e alla viabilità del Comune Cesano Maderno, Carimati in vent’anni ha ricoperto una serie di incarichi in numerose realtà brianzole, caratterizzate da un unico comun denominatore: la gestione dei servizi pubblici. Dal 2000 al 2004 è al timone del consiglio d’amministrazione della A.S.S.P. Spa, l’ex municipalizzata cesanese e, nel contempo, è membro del Cda di AEB Trading, società commerciale per la vendita di energia con sede a Seregno. Nel 2004 diventa presidente di S.I.B., la “patrimoniale” che gestisce i servizi pubblici di cinque comuni delle “Groane” (Cesano, Seveso, Bovisio Masciago, Varedo e Ceriano). Nel 2005 è il “numero uno” di BRIA SpA per la distribuzione del gas metano in dieci comuni della Brianza. In BrianzAcque approda nel maggio 2004 come consigliere d’amministrazione e ,nel giugno di tre anni dopo, ne diviene presidente. Sportivo, con una grande passione per il tennis e per la nautica ama la lettura di romanzi in particolare del genere poliziesco e di avventura sul mare. totale e, forse, non è lo spazzolino la causa delle crisi idriche. Il nostro è un Paese con una disponibilità di acqua molto elevata, ma un’altissima inefficienza della distribuzione. Come affrontate la questione della ristrutturazione della rete? Sulla distribuzione non siamo in emergenza, come in altre aree del Paese. Abbiamo un sistema di controllo delle perdite molto preciso che ci consente di intervenire ogni anno sulla rete ed eliminare le situazioni di criticità. I “buchi” nella nostra rete sono fisiologici, una media che va dal 15 al 20 per cento. Ciò non toglie che dobbiamo continuare ad investire nell’ampliamento della rete fognaria, nel potenziamento degli impianti di depurazione e nella manutenzione degli acquedotti. A livello nazionale, però, la situazione è preoccupante: solo il 60 per cento dell’acqua viene pagata, il resto si perde in una sorta di colabrodo. Qualcuno, ritiene che la strada migliore sia quella dell’aumento del prezzo, che sarebbe un disincentivo al consumo facile. Cosa ne pensa? Partiamo da un dato: noi abbiamo il costo al metro cubo nettamente più basso d’Italia, circa 70 centesimi. Ciò perché il nostro sistema di produzione e distribu- zione è migliore, più efficiente che in altre Regioni. Tuttavia la tendenza all’aumento del prezzo dell’acqua è inevitabile. E ciò non perché l’aumento del prezzo sarebbe un disincentivo al consumo facile. Il punto è un altro. Il costo dell’acqua è fermo da circa vent’anni, mentre i costi di produzione, soprattutto negli ultimi anni, sono cresciuti enormemente. Basti pensare che, nell’anno appena concluso, l’energia elettrica è aumentata del 34 per cento su una bolletta di 6/7 milioni di euro. è chiaro che il prezzo dell’acqua deve essere inserito in un progetto industriale che abbia due punti di riferimento: qualità del prodotto e garanzia del servizio.❖ Coinvolti 3.200 alunni di elementari e medie. Oltre 600 i disegni pervenuti a Brianzacque I Sindaci aprono i rubinetti Lo scorso mese di settembre Brianzacque insieme a dieci Comuni del territorio (Albiate, Ceriano Laghetto, Cesano Maderno, Desio, Gorgonzola, Lissone, Macherio, Muggiò, Sovico e Seregno) ha dato il via al progetto “L’acqua del sindaco”. Dopo anni di “pensionamento”, l’acqua del rubinetto è rientrata a scuola da protagonista. Via dai tavoli delle mense le bottigliette di minerale e largo alle caraffe di H2O, prelevata direttamente dall’acquedotto comunale. Sono stati coinvolti quasi 3.200 bambini e ragazzi di elementari e medie ai quali è servita acqua “al naturale”, a temperatura ambiente, senza particolari trattamenti chimici o fisici aggiuntivi. “Puntare sui bambini - spiega Filippo Carimati - significa puntare sul futuro. Abbiamo preferito investire sulle scuole anziché in una campagna pubblicitaria. E’ un progetto che ha un valore di risparmio economico, così importante in tempi di crisi, e un valore etico.” Per un maggior coinvolgimento degli studenti, Brianzacque ha ideato un concorso a premi, “Tutti pubblicitari con l’acqua del Sindaco”. Ai ragazzi è stato chiesto di diventare autori di un disegno e di uno slogan per incentivare il consumo di acqua del rubinetto. Al concorso hanno partecipato sette scuole che hanno prodotto oltre 600 “lavori”. I premi saranno consegnati il prossimo 21 marzo, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua. Nella foto: il sindaco Giacinto Mariani, il presidente di Brianzacque Filippo Carimati e il vice presidente Francesca Gavazzi I numeri di Brianzacque • Sei società conferenti (ABE Distribuzione di Seregno, A.L.S.I. di Monza, ASML di Lissone, Gestione Servizi di Desio, IDRA Patrimonio di Vimercate e S.I.B. di Cesano Maderno) per 500 kmq di bacino e 850 mila abitanti. • I Comuni gestiti sono 22: Agrate Brianza, Albiate, Biassono, Bovisio Masciago, Carate Brianza, Ceriano Laghetto, Cesano Maderno, Desio, Gessate, Giussano, Gorgonzola, Lissone, Macherio, Meda, Muggio, Pessano con Bornago, Seregno, Seveso, Sovico, Varedo, Verano Brianza e Vimercate. • Nel territorio dei Comuni Brianzacque gestisce, con un organico di 210 dipendenti, 1.975 chilometri di fognature, 4 impianti di depurazione, 210 pozzi per l’acqua potabile, 1.570 chilometri di rete acquedotto e 83 mila utenze. Seregnoinform@ febbraio/marzo 2009 21 /territorio/sport di Walter Todaro Domenica 22 marzo La Brianza si muove Torna la Cento Chilometri con due campioni mondiali, Mario Fattore e Monica Casiraghi. Testimonial Mario Ardemagni, campione del mondo 2004 e Genny Di Napoli P er chi ama correre, la maratona, è un’esperienza da fare. Ma per alcuni atleti, 42 chilometri e 195 metri servono soltanto a carburare. Ultramaratoneti. Razza diversa. Cento chilometri di corsa, a piedi. Ricerca del limite estremo. Due di questi “super atleti”, Mario Fattore e Monica Casiraghi, due campioni del mondo di cento chilometri, domenica 22 marzo saranno al via della “Gelsia Brianza Marathon - La Cento Chilometri di Seregno”. Un ritorno dopo le edizioni del 1955 e del 1959 e dopo quelle dal 1978 al 1989. La partenza e l’arrivo saranno al Parco “2 Giugno” alla Porada, dove ci sarà il villaggio sportivo, e il percorso si svilupperà sul territorio di quattordici Comuni della futura provincia di Monza e Brianza (Seregno, Cabiate, Mariano Comense, Giussano, Verano Brianza, Carate Brianza, Albiate, Sovico, Macherio, Biassono, Vedano al Lambro, Monza, Lissone e Desio). Un tracciato di complessivi cinquanta chilometri che ogni concorrente della “Cento” percorrerà due volte, mentre gli Tom Misson, vincitore nel 1959 (foto di Piero Corno) atleti della maratona e della handbike (una bicicletta speciale è un caso che una tra i più forti atleti sulper atleti disabili, nella quale la spinta la distanza dei cento chilometri, dimenproviene dalle braccia e non dalle gam- sione surreale per gli atleti “normali”, sia be) faranno un solo giro. La Brianza è brianzola. L’anno d’oro di Monica Casempre stata terra di sacrifici nel lavoro. siraghi, 39 anni di Missaglia, è il 2003. E anche lo sport non fa eccezione. Non Dopo due bronzi ai mondiali del 2001 e Orari: da lunedì a venerdì 8.00 -12.00 e 14.00 - 18.00 Seregno (Milano) - Via Verdi 110 - Tel. e Fax 0362 238792 www.ingrossocartoleriacolombo.it - info@ ingrossocartoleriacolombo.it /territorio/sport del 2002 e un argento agli europei del 2002, a maggio conquista il titolo mondiale a Taiwan con il tempo di 8h04’46. Nello stesso anno è di nuovo seconda agli europei di Chernogolovka, in Russia. L’oro europeo arriva l’anno successivo, il 28 maggio 2004, a Faenza (8h03’04). Ma a Monica cento chilometri non bastano più. Nel 2008, infatti, si è dedicata alle “24 ore”, che significa più di 200 chilometri di corsa senza pause. Mario Fattore, nato a Lanciano 33 anni fa, è “bicampione” del mondo: due i titoli mondiali consecutivi conquistati. Nel 2002 a Torhout, in Belgio, vince il suo primo mondiale con il tempo di 6h34’23 (record italiano). Si ripete l’anno dopo, nel 2003, a Taiwan dove si conferma campione mondiale con il tempo di 7h04’56. Nel suo palmarès anche due vittorie al Passatore (2003 e 2005). Nel 2008 Mario ha vinto la Monza – Resegone, maratona in notturna a squadre e il trail di Castel del Monte. Non è un caso che sia anche lui brianzolo (di Albiate) e che sia stato anche lui campione del mondo. Parliamo di Mario Ardemagni, 45 anni, campione europeo (in 6h31’44) e mondiale (in 6h18’24) nel 2004, che sarà il testimonial del ritorno della Cento chilometri. Insieme a lui Genny Di Napoli, campione del mondo dei 3000 metri indoor nel 1993 e nel 1995. La cento chilometri di Seregno ospiterà anche uno stage di una ventina di atleti nazionali. I “top runners” azzurri saranno presenti il 22 marzo per preparare gli appuntamenti mondiali di maggio (24 ore di Bergamo) e di giugno (la 100 chilometri in Belgio). “Guest star” della maratona, che è campionato regionale lombardo, saranno i keniani con la presenza di tre/quattro atleti di livello internazionale del Club Marathon di Brescia. Ma saranno i podisti non professionisti i veri protagonisti della “Cento”. La partenza della cento chilometri è fissata per le 7.30 (tempo massimo 16 ore) con traguardo intermedio al 50° chilometro. A seguire la handbike alle 8.45 (tempo massimo 6 ore) e la mara- Oxford Corsi di lingue, informatica, corsi aziendali, corsi on-line, traduzioni e interpretariato. febbraio/marzo 2009 Seregnoinform@ Iscrizioni: OTC Como www.otccomo.it Baby College Asilo nido, scuola dell'infanzia bi-lingue, baby parking, summer camp. Corsi finanziati. Tel 0362 223362 - 223272 24 tona alle 9.00 (tempo massimo 6 ore). Saranno circa 600 i volontari impegnati a controllare il percorso nella giornata di gara, mentre i punti ristoro saranno undici (uno ogni cinque chilometri). Tra gli eventi collaterali segnaliamo “Corri con la famiglia per i parchi di Seregno”, una camminata non competitiva per genitori e bambini che si svolgerà nella mattinata del 22 marzo al parco “2 Giugno” alla Porada. La corsa ha il patrocinio della FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera) e dalla IUTA (Associazione Italiana Ultramaratona & Trail) e, dopo questa prima edizione, dal 2010 sarà inserita nel calendario ufficiale delle Cento chilometri. In prima linea nell’organizzazione dell’evento l’Assessorato alla Promozione dello Sport, con il supporto del Gruppo Podistico Marciacaratesi di Carate Brianza. ❖ Seregno, via Verdi 83 Feste. Tel 0362 1798277 /territorio/eventi di Riccardo Baca I vincitori dell’iniziativa dell’Unione commercianti I negozi premiano le associazioni 09 presepi che durante il Nata2 le “hanno colorato” le vetrine o l’interno dei negozi di Seregno, dal centro alle periferie, 35 mila cartoline per votare distribuite ai clienti e oltre 20 mila voti. Questi i “numeri” del concorso di presepi organizzato dall’Unione del Commercio con il patrocinio dell’Assessorato allo Sviluppo delle Attività Produttive. Lo scorso 25 gennaio, in sala “Monsignor Gandini, sono stati premiati i tre presepi più originali, più fedeli alla tradizione, più innovativi anche dal punto di vista ambientale, meccani- co e tecnologico. Il più votato è stato quello “subacqueo” della pescheria di Gioacchino Satalino. Secondo premio per Franco Brioschi del negozio “Dolci Follie” e terzo al parrucchiere Vittorio Fresolone. I tre negozi hanno indicato all’Unione del Commercio tre associazioni non profit a cui è stato consegnato un contributo: mille euro sono andati all’associazione Solidaritè – Volontari e amici dell’Istituto Pozzi, l’assegno di 700 euro ad AutoAmica e quello di 500 euro all’Avo – Associazione volontari ospedalieri. In sala “Monsignor Gandini” le tre “opere” più votate. Il ricavato a Solidaritè, AutoAmica e Avo Infine tra gli oltre 20 mila cittadini che hanno espresso la loro preferenza sono stati estratti tre week end a Parigi per due persone. ❖ /territorio/intervista /territorio/agenda appuntamenti in Brianza [email protected] a cura di Claudio Geniale TEATRO Venerdì 13 marzo – ore 21.00; Monza – 21 marzo – ore 20.15 n Desio – 14 marzo e 18 aprile sabato 14 e domenica 15 marzo – Rondò: concerti, incontri e de- ore 21.00 ore 21.30 gustazioni Centro della scena: rassegna Valzer con Bashir (Israele 2008) Teatrino di Corte della Villa Reale (via- teatrale di Ari Folman le Regina Margherita) Teatro “Il Centro” ore 20.15 - incontro con Luca France- (piazza Conciliazione, 17) sconi e Matteo Malavasi Premiato con il “Gran Prix Ecrans Ju- Sabato 14 marzo – ore 21.00 ore 20.45 - Rondòvino nior” al Festival del cinema di Can- Cosi è se vi pare di Luigi Pirandello ore 21.15 - Concerto di Divertimento nes del 2008 Compagnia Amici della prosa di Milano Ensemble - Sandro Gorli, direttore Mercoledì 15 aprile - Biblioteca Civi- Sabato, 18 aprile – ore 21.00 Musiche di Wolgfang Amadeus Mo- ca (via Italia 27) Orlando ed Elvira, l’orchestra zart, George Crumb, Matteo Mala- Film, telefilm, fiction vasi e Luca Francesconi Serata condotta da Gianfranco Zap- della vita di Corrado Bagnoli Venerdì 20 marzo – ore 21.00; Gruppo Teatrale Lavori in corso sabato 21 e domenica 22 marzo - di Seregno. ore 21.30 ARTE tore del sito mymovies.it Prevendite alla segreteria del Teatro La rabbia di Pasolini (Italia, n Lissone – 5 marzo – ore 21.00 Mercoledì 20 maggio - Biblioteca (mercoledì, giovedì, venerdì e saba- 2008) di Pier Paolo Pasolini Movimenti e protagonisti Civica (via Italia 27) to dalle 18 alle 20 della settima in e Giuseppe Bertolucci Lezioni e conferenze sull’arte contem- Emozioni in giro di Do cui è in programma lo spettacolo) Venerdì 27 marzo – ore 21.00; poranea Musica e sentimenti con i Dolorean Info: www.gruppoteatro.it sabato 28 e domenica 29 marzo - Marcel Duchamp: Rose c’est la vie Baby, rock band formata da ragazzi poli, critico cinematografico e diret- ore 21.30 di Brugherio e Monza CINEMA Rachel sta per sposarsi Info: Psicologia Monza e Brianza ) n Seregno – dal 3 marzo al 24 (USA, 2008) di Jonathan Demme [email protected]) aprile ore 21.30 Ingresso: 5 euro intero – 4 euro rid. BAMBINI Cinema Roma (via Umberto I, 14) Il Giro del mondo in 15 film MUSICA Dal 3 al 6 marzo n Monza – 4 marzo, 25 marzo A cura di Vittoria Broggini ore 16.30 La duchessa (Francia) di Saul Dibb e 22 aprile – ore 20.30 Informazioni: Museo d'Arte Contem- Il Bosco Incantato Dal 10 al 13 marzo Note di Solidarietà poranea (tel. 039/21.45.174 email: Auditorium comunale (via Giussani) L’ospite inatteso (USA) Teatro Manzoni (via Manzoni, 23) [email protected] Rassegna di cinema e teatro per ragazzi di Thomas McCarthy Mercoledì 4 marzo 2009 n Monticello Brianza – fino al 12 Domenica 1 marzo Dal 17 al 20 marzo Orchestra de Euskadi aprile Il Pifferaio Magico Tony Manero (Cile) di Pablo Larrain Il corso del Lambro, nei disegni Spettacolo teatrale dei fratelli Grimm Dal 24 al 27 marzo di Alessandro Greppi a cura de Il Melarancio Vuoti a rendere (Repubblica Ceca) Granaio di Villa Greppi ( via Monte Domenica 8 marzo di Jan Sverak Grappa, 21) Beverly Hills Chihuahua di Raja Dal 31 marzo al 3 aprile Disegni, acquerelli, schizzi di Ales- Gosnell Teza (Etiopia) di Hailè Gerima sandro Greppi su una delle presenze Ingresso: 4 euro( posto unico) Dal 7 al 10 aprile d’acqua più significative della Brian- Informazioni: Ufficio Cultura ( tel. n Nova Milanese – 1 e 8 marzo – The Wrestler (USA) Violino Yura Lee za: il Lambro e il suo ambiente. 036/23.74.508) di Darren Aronofsky Direttore Andrés Orozco-Estrada Orari: sabato e domenica ore 14.30 n Seregno – 7 e 14 marzo – ore Dal 14 al 17 aprile Mercoledì 25 marzo, ore 20.30 – ore 15.30 – ore 16.30 16.00 Il treno del signor Horten Orchestra Sinfonica di Milano Ingresso: 3 euro con visita guidata Fabulosa (Norvegia) di Bent Hamer Giuseppe Verdi Info e prenotazioni: tel. 328/0314389 Cinema Roma (via Umberto I, 14) Dal 21 al 24 aprile Pianoforte Robert Blocker - [email protected] - www.brig.it Rassegna di cinema e teatro per The Wave - L’onda (Germania) Direttore Giuseppe Grazioli di Dennis Gansel Mercoledì 22 aprile, ore 20.30 INCONTRI Sabato 7 marzo Ingresso: 5 euro intero – 4 euro rid. Orchestra Sinfonica di Milano n Brugherio – dal 4 marzo al 10 Beverly Hills Chihuahua di Raja n Vimercate – dal 6 al 27 marzo – Giuseppe Verdi maggio – ore 21.00 Gosnell ore 21.00 Pianoforte Simone Pedroni Adolescenza, che passione!!! Sabato 14 marzo Spazio Capitol (via Garibaldi, 22) Direttore Oleg Caetani Genitori e figli a confronto in un viag- Viaggio al centro della terra di Cineforum Spazio Capitol Informazioni: Fondazione della Co- gio attraverso tecnologia, musica, let- Eric Brevig Venerdì 6 marzo 2009 - ore 21.00; munità di Monza e Brianza (tel. tura e cinema. Ingresso: 4 euro( posto unico) sabato 7, domenica 8 marzo - ore 21.30 039/39.00.942) Mercoledì 4 marzo - Cinema San Informazioni: Cooperativa Controluce La canzone più triste del mondo email: Giuseppe (via Italia, 76) (tel. 0362/32.56.34 – 0362/23.13.85 (Canada, 2003) di Guy Maddin [email protected] “Diari” di Attilio Azzola - www.controluce.com) 26 febbraio/marzo 2009 Seregnoinform@ bambini /territorio/agenda di Riccardo Baca Dal 14 marzo al 19 aprile Mimmo Rotella, l'arte "strappata" “ Strappare i manifesti dai muri è la sola compensazione, l’unico mezzo per protestare contro una società che ha perso il gusto delle trasformazioni favolose”. Nella vanitosa Roma della “dolce vita” felliniana (siamo alla fine degli anni Quaranta), Mimmo Rotella sperimenta nuovi mezzi di comunicazione che anticipano di una decina d’anni il movimento della pop art. Dai muri della città eterna strappa i manifesti cinematografici e li incolla su tela, li rielabora e li manipola, ricostruendo la pittura attraverso il materiale cartaceo. Con il gesto della lacerazione, Rotella altera le icone della celluloide, da Marilyn Monroe a Charlie Chaplin, da Sofia Loren a Liz Taylor, da Clark Gable a John Wayne che, come dice il fondatore del nouveau réalisme Pierre Restany, diventano “più reali del mito che incarnano, più reali della realtà che rappresentano.” Nasce così il “décollage”, un modo per definire la capacità di rigenerare e reinventare, frutto, in primo luogo, dello sguardo attento sulle “cose” del quotidiano. La mostra “Ciak: Rotella”, alla Galleria civica “Ezio Mariani” (via Cavour) dal 14 marzo al 19 aprile, ripercorre questo periodo magico di Rotella. Una personale che, attraverso 12 selezionati decollages di grandissime dimensioni dal 1958 agli ultimi anni della sua vita, mette in evidenza la febbre sperimentale che ha segnato le opere dell’artista calabrese recentemente scomparso (l’8 gennaio 2006 all’età di 88 anni). “Facevamo la fame, solo qualche oste benevolo ci dava da mangiare in cambio di qualche quadro”. Così raccontava, al Corriere della Sera nel 2003, gli anni difficili, tra la fine degli anni Quaranta e l’inizio dei Cinquanta, vissuti tra le trattorie romane intorno a Piazza del Popolo. Non immaginava certo, allora, che quella sua illuminazione (così chiamava l’idea di strappare i manifesti per strada) avrebbe portato una sua tela ad essere battuta a Londra, a distanza di più di cinquant’anni, oltre 200 mila euro. La vita di Rotella rientra nella classica rappresentazione dell'artista in cui convivono intuizione, tenacia, passione, ironia e trasgressione. Rotella eccentrico lo era davvero, tanto da essere l’ispiratore (era amico di Lucio Fulci, sceneggiatore di Steno) dell’esilarante personaggio di “Un Americano a Roma”, Nando Moriconi, interpretato da Sordi: nel ‘53, appena tornato dagli Stati Uniti dove aveva frequentato l’università di Kansas City grazie a una borsa di studio, girava per Roma con cappelli vistosi, camicie coloratissime, giacche improbabili. Il tormentone di Nando Moriconi (chi non ricorda quella strepitosa scena, “Maccarone... m’hai provocato e io te distruggo”) è nato così, grazie a quel giovane artista “americano di Catanzaro” che lungo le strade di Roma cercava di trovare un nuovo linguaggio nell’arte. Il destino chiama Rotella in una mattina del ‘ 53: “Giravo in Piazza del Popolo - ricorda sempre nell’intervista al Corriere ero in crisi, non volevo più dipingere, poi vedo un manifesto lacerato. Mi fermo. Ho una illuminazione. Forse è questo il nuovo messaggio, mi dico”. Ma non ha il coraggio di esporli. Mette i manifesti strappati di notte, sotto il letto nella piccola casa presa in affitto dalla nonna di Dario Argento (ancora il cinema). Poi, un giorno li mostra a un giovane critico, Emilio Villa, ed è invitato a una esposizione su un barcone sul Tevere. Un giornalista americano, Milton Gendel di Art News, scrive: “Rotella è un neodadaista”. È la svolta. Così nasce il décollage, rottura con la pittura, e creazione di uno spazio nuovo sulla tela proprio come le Alla Galleria civica “Ezio Mariani” in mostra i manifesti strappati del maestro del nouveau réalisme che lanciarono il “décollage” cuciture dei sacchi di Burri e i tagli di Fontana. La mostra, curata da Luca Tomasi, sarà inaugurata sabato 14 marzo alle ore 17. Fino a domenica 19 aprile potrà essere visitata nei seguenti orari: feriali dalle 16.30 alle 19.00, festivi dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00. Il catalogo, in vendita a 10 euro, è edito da Silvana Editoriale. ❖ Seregnoinform@ febbraio/marzo 2009 27 /stili di vita/salute e benessere a cura della Dott.ssa Dvora Ancona Una nuova tecnologia per eliminare il fastidioso effetto “a buccia d’arancia” Cellulite? Un aiuto dalla corrente elettrica è la nemica giurata della silhouette femminile. Tra i molti accorgimenti che si possono adottare per contrastare l’insorgere e progredire della cellulite, una vita sana ed equilibrata e, se necessario, anche l’intervento della medicina C ellulite: un problema diffusissimo nell’universo femminile, che colpisce un gran numero di donne (circa otto su dieci in maniera più o meno grave), siano queste giovani o mature, giunoniche o filiformi, alte, basse, modelle o commesse. L’insorgere della cellulite può derivare da molteplici cause (tra le quali anche una predisposizione familiare) ed è considerata la malattia femminile per eccellenza. Nel 1922 il termine cellulite fu introdotto in medicina dai francesi Alquier e Pavot, ma solo nel 1982 si chiarirono gli aspetti per distinguere la cellulite tra adiposità localizzata e pannicolopatia edema fibro sclerotica (Pefs). Quando parliamo di adiposità localizzata intendiamo un aumento volumetrico del tessuto adiposo in aree del corpo dove solitamente è presente, cioè a livello di fianchi, regione trocanterica e peritrocanterica (coulotte de cheval), dovuta all’azione alterata degli estrogeni. Per Pefs, invece, si indica un aspetto della pelle che può andare dall’edematoso al fibrotico (aspetto a buccia d’arancia o a materasso), dovuto a un rallentamento della circolazione con un’alterazione distrettuale dei rapporti tra microcircolo e tessuto degli arti inferiori. Questa alterazione può essere dovuta a diversi fattori: la postura, la sedentarietà, i problemi endocrini, la stipsi, la gravidanza, ma anche a errori nei comportamenti quotidiani, come l’eccessivo consumo di sale, l’abuso di alcool, il fumo, l’abbigliamento sbagliato. La pannicolopatia può essere divisa in quattro stadi a seconda della gravità: si va dall’edema alla formazione di micro e macronoduli. I micronoduli sono strutture rotondeg- gianti molto piccole e incapsulate in fibrille di collagene che racchiudono il microcircolo e gli adipociti, ostacolando gli scambi metabolici. La pelle presenta così il caratteristico aspetto a buccia d’arancia. Con l’evolversi degli stadi i micronoduli si moltiplicano fino a formare macronodulazioni facilmente constatabili alla palpazione; si presentano mobili e provocano indolenzimento alla pressione. L’aspetto della pelle a buccia d’arancia diventa così molto marcato e la cute si presenta pallida, fredda e dolorante. Parlare di cellulite non è sicuramente uno scherzo: la cellulite va considerata alla stregua di una malattia da curare. Importante è la valutazione da parte del medico per individuarne il grado, o per chiarire se eventualmente ci troviamo di fronte a un paziente che presenta una “falsa cellulite”. Lo specialista deve fare un’analisi fisiologica accurata, rilevare gli errori comportamentali nello stile di vita, come per esempio nell’alimentazione (che non è solo eccesso di cibo ma anche “comportamento” alimentare, come mangiare di fretta o guardando la Tv), e se il paziente fa esercizio fisico e in che modo. Diversi i consigli che gli esperti propongono per il trattamento della cellulite: prima di tutto, una corretta alimentazione, preferibilmente proteica, ma solo per pochi mesi; svolgere attività sportiva di tipo aerobico; e, se necessario, provare un trattamento mirato di tipo medico. In questo senso, Tripollar può essere una soluzione ideale. E’ una nuovissima apparecchiatura, di origine israeliana, a radiofrequenza tripolare, la più recente innovazione per il rassodamento della pelle e la riduzione della cellulite. Questo rivoluzionario sistema impiega 3 elettrodi che inducono il passaggio di corrente elettrica ad alta frequenza in maniera selettiva, senza danneggiare i tessuti, in modo tale da ottenere risultati migliori in minor tempo e con un numero inferiore di trattamenti. L’innovativa tecnologia permette di /stili di vita/salute e benessere concentrare l’energia calda della radiofrequenza tripolare direttamente sulle zone da trattare, con minore dispendio di potenza rispetto alla precedenti apparecchiature. Il trattamento offre risultati visibili già dalla prima seduta; è possibile notare infatti l’accorciamento (shrinking) delle fibre collagene, che regalano un effetto di tensione alla zona trattata; nei giorni immediatamente successivi i fibroblasti, in risposta all’insulto termico arrecato dal calore, aumentano il loro metabolismo, accelerando la produzione di nuovo collagene e di nuove fibre elastiche. Inoltre il calore sviluppato dalla radiofrequenza tripolare induce un incremento della lipolisi e di conseguenza una distruzione delle cellule adipose, mobilizzando il grasso profondo e quello più superficiale. Inoltre c’è un miglioramento della circolazione ematica e linfatica con conseguente aumento della diuresi. L’apparecchiatura è dotata di 2 manipoli, uno per le zone più grandi ed uno per quelle più piccole, in modo tale da po- ter trattare anche le aree delicate come quelle dell’interno coscia o sotto gluteo (Banana). Tripollar è indicato per il trattamento della lassità cutanea (sia del volto che del corpo), dell’adiposità localizzata, della cellulite più difficile, come la pannicolopatia-edemato-fibrosclerotica (che è ormai una cellulite organizzata di 3° o 4° grado), e può essere molto utile anche dopo l’intervento di liposuzione, per donare effetto tensorio o per riparare le tracce di un lavoro non perfetto. Come risultato si avrà una pelle più tonica, compatta e una silhouette rimodellata nei punti critici. L’innovativa tecnologia di Tripollar è adatta a tutti i fototipi e non richiede anestesia né raffreddamento; il trattamento può esser fatto in tutte le stagioni dell’anno. Le sedute possono variare da 6 a 8, a seconda della sede da trattare e del tipo di inestetismo, mentre come mantenimento si consiglia una seduta dopo 3-4 mesi. Costo: a partire da euro 120 a trattamento. ❖ dal 1981 a Seregno Cesano Maderno Via Cadore 34 (Zona Santa Valeria) Tel. 0362 - 234600 Promozioni con Telefoni a costo ZERO! C.so del Popolo 56 (Corte del Borghesan) Tel. 0362 - 242134 Navigatori satellitari Autoradio delle migliori marche Telefonia Vodafone e H3G contratti H3G per Aziende e Privati /comune/la parola ai partiti Ugo Calò Forza Italia Luca Talice Lega Nord Pubblica Amministrazione efficiente per il buon governo dei cittadini Cautela, impegno, determinazione [email protected] O ggi in Italia si dibatte molto sull’operato del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, Prof. Renato Brunetta, ingiustamente accusato di considerare ‘fannulloni’ i dipendenti pubblici. Nel pubblico impiego esistono eccellenti professionalità (basta pensare al lavoro dei dipendenti del comune di Seregno a cui va il nostro plauso) unitamente ai così detti ‘fannulloni’ che rubano alla collettività lo stipendio che percepiscono. Il problema è che, grazie alla cultura egualitarista e sessantottina, nel pubblico impiego tanto i bravi quanto i fannulloni sono sempre stati trattati allo stesso modo contrariamente a ciò che avviene nel lavoro privato in cui solo i bravi vanno avanti ed hanno gratificazioni economiche. Il risultato è che nel pubblico impiego le professionalità sono state mortificate, gli stipendi slegati rispetto alla produttività e complessivamente inferiori rispetto alle responsabilità richieste. Poiché è impossibile ed ingiusto garantire stipendi più consistenti a tutti è necessario premiare solo i bravi e penalizzare i fannulloni. Questo è il chiaro messaggio ed uno degli obbiettivi del piano industriale presentato dal ministro Brunetta e che prevede, essenzialmente, due interventi: uno, di tipo legislativo, per ottimizzare la produttività del lavoro, l’altro di riorganizzazione dell’amministrazione. Le direttrici sono cinque: 1) riconoscere e premiare il merito; 2) potenziare e valutare con criteri moderni e trasparenti l’operato del personale delle amministrazioni pubbliche; 3) ridefinire diritti e doveri del dipendente pubblico, restituendo dignità e prestigio a questo ruolo e consentendo di sanzionare chi lo svilisce con un comportamento scorretto; 4) rivalutare il ruolo e i compiti del dirigente pubblico; 5) potenziare la funzionalità delle amministrazioni attraverso la contrattazione collettiva e integrativa anche al fine di consentire la riorganizzazione dei luoghi di lavoro in accordo con i modelli dell’organizzazione del lavoro ad alta performance. Parallelamente alla riforma del lavoro pubblico occorre intervenire con misure, normative e non, dirette a razionalizzare l’organizzazione delle Pubbliche Amministrazioni e a sviluppare una forte accelerazione dell’innovazione tecnologica. Sfidiamo chiunque a dimostrare che tale piano industriale sia mortificante per i dipendenti pubblici e che in ciò vi sia un atteggiamento discriminatorio verso chi fa egregiamente e con passione il proprio lavoro. Una volta che gli strumenti normativi saranno approntati ci prodigheremo affinché siano immediatamente applicati nel comune di Seregno stando a noi a cuore l’efficienza dei servizi pubblici della nostra città, l’adeguamento degli stessi alle nuove tecnologie e la valorizzazione delle professionalità dei dipendenti del comune di Seregno a cui va il nostro plauso. [email protected] Q uesto è il primo articolo del nuovo anno ed è anche il primo del 5°anno da quando è stato eletto il sindaco Giacinto Mariani e da quando la Lega Nord è in consiglio comunale con 5 consiglieri. Abbiamo cercato in questi anni di fare il nostro dovere e di impegnarci per ripagare la fiducia che voi ci avete accordato dandoci il vostro voto. Non sta a noi dire se ci siamo riusciti, ma vi assicuriamo che ci siamo impegnati per farlo. Non è facile far politica soprattutto per chi come noi della Lega Nord ha un età media più bassa degli altri partiti. A volte uno agisce in buona fede in una determinata direzione e poi si accorge che forse la strada intrapresa non era quella migliore da prendere. Capita spesso di sbagliare nella vita, ma capita anche in politica, ma forse qui l’errore pesa maggiormente, ecco perché è meglio essere più cauti. Nella storia della Lega Nord tante volte siamo stati accusati di aver avuto poca cautela, di aver urlato troppo ad alta voce. Magari avremo scandito slogan forti, però abbiamo sempre creduto in quello che dicevamo e abbiamo sempre pensato che quello che dicevamo serviva per migliorare la nostra società, la nostra città ecc… non facevamo le cose per una convenienza personale, ma perché le ritenevamo giuste per tutti noi. Siamo stati i primi a segnalare il pericolo di una società multirazziale, se la nostra società non era in grado di accogliere i nuovi arrivati, trasmettendoli i nostri valori. Dicevamo ovunque ce ne era data l’occasione che non si poteva accogliere tutti, in maniera indiscriminata se poi non avevamo le risorse per aiutare i nostri bisognosi. Non era questione di razzismo, ma solo di realismo e di buonsenso. Oggi tanta gente che era dubbiosa sul nostro pensiero in parte, ha cambiato idea e ci da ragione. Le immagini dei musulmani che alla fine di una manifestazione occupano piazza del Duomo senza avere nessuna autorizzazione e pregano per il loro Dio davanti al simbolo della cristianità milanese e lombarda, dimenticando ogni minima regola del convivere civile, dimostrano che noi avevamo ragione a invitare alla cautela a fare entrare certa gente. Cosa sarebbe successo se qualcuno di noi avesse pregato non autorizzato davanti ad una moschea, in qualsiasi stato islamico??? A ognuno di voi che legge la risposta. A noi un impegno,continueremo con sempre più forza e determinazione a batterci per le nostre idee. Grazie. Seregnoinform@ febbraio/marzo 2009 31 /comune/la parola ai partiti Antonio Graziano Alleanza Nazionale Roberto Pozzoli Amare Seregno Aguzzini e vittime Proiorità: la sede dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile [email protected] I n questi ultimi tempi stanno accadendo numerosi episodi di violenza e soprattutto stiamo vivendo un escalation di violenze sessuali. In questi casi si scopre spesso che gli stupratori avevano già dei precedenti e, che in talune situazioni la giustizia era già stata clemente con loro rendendoli liberi senza fargli trascorrere una sola ora di carcere. Tutti noi abbiamo preso atto che in queste situazioni l’incremento dei reati prodotti da immigrati, spesso clandestini o già pregiudicati ha toccato vertici che non avremmo mai immaginato. Dalle ultime statistiche risulta che su 10 casi di violenza 8 sono perpetrati da stranieri. Questo accade perché i sistemi di giustizia del belpaese fanno acqua da tutte le parti e principalmente in tutto ciò che riguarda i «reati contro la persona». Simili episodi che si verificano in nazioni dove la giustizia non lascia spazio a “interpretazioni” lo stupratore non vede libertà per almeno un quinquennio. Nel nostro Paese, ci sono situazioni in cui nessuno individuo che si ritenga persona ragionevole e moralmente consapevole, è più in grado di tollerare la soglia di sopportazione di questi crimini, ed io ritengo di essere tra queste. Non sopporto più i giudici buonisti che donano l’immunità criminale a loschi individui che violano ripetutamente le donne (ITALIANE e NON) residenti nel nostro paese. Ma qualcosa sta cambiando e ultimamente la gente si è molto adirata iniziando a farsi giustizia da sola, una sorta di rappresentazione di gruppo che era scomparsa dalle nostre strade da anni. Non serve domandarsi perché questo stia accadendo senza prima puntare il dito sulla società italiana che ha subito un imbarbarimento, una sorta di tribalizzazione, di ritorno ai primordi, ma se non altro, limitarsi alle accuse della giustizia italiana è un dovere di chi pretende di essere “civile”. Ovviamente diverso da quei barbari italiani di Guidonia che volevano linciare i violentatori della coppia di fidanzati o di chi voleva massacrare il rumeno ubriaco reo d’investimento dei pedoni con l’auto appena rubata. In ogni caso, la storia dello stupro è infinita, e solo da poco è entrato nelle legislazioni, che lo puniscono recalcitrando, quando non sia seguito da assassinio. In Italia è reato contro la persona solo da pochissimo tempo. Per Alleanza Nazionale , i temi della sicurezza e della giustizia (soprattutto quando si tratta di garantire la certezza della pena) sono da sempre al centro dell’attenzione . Sia che si tratti di proteggere le donne da bieche bande di stupratori sia per proteggere lo stato di diritto da torve interpretazioni di “giustizia” a suffragio di aguzzini che messi in libertà canzonano le loro vittime perpetrando nei loro crimini. 32 febbraio/marzo 2009 Seregnoinform@ [email protected] D al 1941 il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha il compito di soccorrere le persone e tutelare beni ed ambiente. Gli interventi vanno dalla semplice apertura di una porta allo spegnimento di un incendio. A fronte di tale impegno, il loro lavoro, invece di essere sostenuto è affidato alla responsabilità dei singoli, poiché Stato ed Enti locali non hanno le risorse necessarie. Lo scorso anno la Regione aveva previsto un investimento di 20 milioni di euro per nuovi mezzi; un accordo con il Governo, in vista della nuova Provincia, avrebbe dovuto portare ad un aumento del personale: a distanza di un anno non vi è traccia di tutto ciò. Anche Seregno non sfugge a questa situazione. La caserma di via Ballerini è inadeguata e pericolosa: un palo di due metri che ha infranto una finestra durante la visita di una scolaresca è solo l’ultimo episodio. L’Amministrazione Perego preferì ristrutturare il vecchio edificio rinunciando a una nuova costruzione; la scelta fu dettata dalla considerazione che la caserma dovesse rimanere in centro, nonostante si fossero denunciate le difficoltà di manovra dei mezzi di soccorso. Quell’intervento si è rivelato inutile e costoso! Nella sede attuale non ci sono spazi per i nuovi effettivi che potrebbero arrivare con la Provincia nè locali per i volontari né una struttura per un servizio di pronto intervento. Si è così riaperto il dibattito sulla costruzione di una nuova caserma su un’area individuata sin dagli anni ’80 in via Porada e di cui esisteva già un progetto verificato con il Ministero. Nel nostro programma elettorale era una delle priorità:”Il complesso sistema prevede la collaborazione e la sinergia delle diverse realtà associative sul territorio per coadiuvare le forze presenti quali VVF (con la costruzione della NUOVA CASERMA), Forze dell’Ordine e Strutture Sanitarie, in caso di eventi gravi ed impegnativi per i quali siano necessarie diverse specializzazioni sul campo: ordine pubblico, sanità, ripristino di impianti e strutture.” Grazie all’Assessore alla Protezione Civile abbiamo uno studio di fattibilità, aggiornato per dimensioni e costi, che contempla l’accorpamento delle funzioni dei VVF e della PC. Gli spazi ipotizzati sono pari a mq. 2.000,00, dei quali mq. 1.500 per i VVF e mq. 500 per la PC, con dei costi presunti pari ad euro. 3.630.000,00 circa e questo è il vero problema. Dovrà intervenire l’Assessore all’Urbanistica prevedendo un comparto di attuazione misto privato-pubblico, tipo Programma Integrato di Intervento già sperimentato nelle aree industriali dismesse (Trapùn, Sormani, Parà, Camisasca), in modo che il preponderante beneficio pubblico possa soddisfare il beneficio privato e l’opera sia finalmente realizzata. Il nostro gruppo mette a disposizione le proprie forze conoscitive in materia per una fattiva collaborazione con tutti coloro che hanno a cuore la risoluzione di questo annoso problema. Cesare Visconti UDC Mauro Ballabio Partito Democratico Le politiche familiari dell'UDC a livello locale Altri 500.000 euro per non fare il nuovo palazzo comunale [email protected] Q ueste alcune riflessioni del Vicesegretario Provinciale UDC Monza Brianza, Rinaldo Silva, in ordine alle politiche familiari che io condivido e sottopongo all’attenzione dei Lettori. “Le politiche nazionali non possono da sole essere esaustive rispetto ai bisogni sempre più diversificati delle famiglie. L’Ente locale appare sempre più come un luogo strategico per “reinventare” nuove politiche pubbliche, perché sempre più molte competenze sono trasferite dal centro alla periferia. In questi anni è avvenuta una forte spinta verso le Autonomie regionali pertanto è fondamentale il ruolo delle amministrazioni locali, in dialogo con le espressioni della società civile, per elaborare politiche che colgano adeguatamente la diversificazione dei bisogni familiari, soprattutto in funzione del ciclo di vita della famiglia. è decisivo però seguire i seguenti principi e i criteri generali : 1 – l’individuazione del soggetto titolare dei diritti, che un provvedimento vuole promuovere, è fondamentale, altrimenti la legge sarà inapplicabile. Quindi occorre sempre richiamare la famiglia fondata sul matrimonio (Art.29 della Costituzione). 2 - le politiche familiari non sono politiche di lotta alla povertà, pertanto, almeno come tendenza, non possono essere legate al reddito e non devono avere come scopo la ridistribuzione del reddito: 3 - le politiche familiari non sono assistenziali, quindi devono in ogni occasione e ad ogni livello essere applicate in chiave sussidiaria e devono sempre considerare la famiglia in quanto tale, tenendo conto dei carichi familiari. 4 - le politiche familiari non riguardano solo il walfare - come l’assistenza, la cura dei soggetti deboli o i servizi – bensì gli sgravi fiscali, la scuola, la bioetica, il lavoro, i mass media ecc. 5 -le politiche familiari devono riconoscere l’importanza della società civile, in altre parole devono riconoscere che le associazioni nelle loro funzioni sono creatrici di benessere. Quelle che seguono sono le principali proposte di politica familiare alle quali noi pensiamo: - Sostegno alla genitorialità: maternità e responsabilità educative - Politiche tariffarie - Casa e spazi urbani - Tempi sociali e tempi per la famiglia - Servizi di cura - Infanzia educazione istruzione - Auto-aiuto, aiuto tra famiglie, associazionismo.” [email protected] S empre più indecente, triste, drammatica, o forse comica la vicenda del palazzo comunale. Non solo il Sindaco non ha risparmiato un euro che sia uno per non fare il palazzo, non solo ci ha fatto pagare un milione e passa di penali, adesso ce ne farà pagare ancora 547.000 di euro. La Giunta ha infatti accettato l’accordo bonario sulla cifra citata, e pagherà la maggior somma perché, a partire dall’agosto 2007 l’impresa costruttrice non è stata messa nelle condizioni di lavorare! Come si giustificherà il Sindaco questa volta? Riuscirà ancora a dire che è colpa degli altri. I cittadini stanno pagando fior di quattrini per delle scelte insensate. Dove sono andati a finire i 40 miliardi di lire che avevano promesso in campagna elettorale? COMPENSI AMMINISTRATORI GELSIA E AEB, +40% I componenti del CDA di Gelsia, di AEB e di tutte le società controllate, nelle quali compaiono figlie, sorelle, fratelli e cognati di assessori e consiglieri di centro destra, percepiscono 18000 euro di compenso annuo (30.000 il Presidente) pari probabilmente agli stipendi degli operai di Gelsia appena assunti, con la differenza che questi ultimi lavorano 8 ore al giorno, al caldo o al freddo, col gas o con la corrente, mentre i primi (gli amministratori) saranno impegnati, se va bene, un paio di ore la settimana. E chi paga siamo noi contribuenti. Nel 2007 queste indennità erano poco più di 13.000 euro per consigliere e 23.000 per Presidente, e riguardavano il consiglio di amministrazione di AEB, che allora gestiva tutti i servizi. Oggi AEB ha conferito le attività di Gas, Elettricità a Gelsia, e l’acqua a Brianza Acque, quindi la domanda viene spontanea: cosa fanno e perché si sono aumentati lo stipendio del 40% L’AMMINISTRAZIONE DEI RECORD I record delle cose non fatte. In 4 anni non ha progettato un metro quadrato di verde e un metro quadrato di pista ciclabile. Se non fa i parchi e le piste ciclabili farà le strade? No. Eccolo l’altro record, il record delle opere pubbliche rimandate. La riqualificazione di via Cadore e via Colzani erano inizialmente previsti nel 2007 e 2008, sono state spostate al 2011. La pista ciclabile San Carlo – Stadio è stata rimandata al 2011, era prevista nel 2006. Gli interventi alle scuole Stoppani e Moro sono stati ulteriormente posticipati agli anni futuri. E’ dal 2007 che gli interventi su queste scuole vengono continuamente rimandati. Per non accontentare nessuno, la giunta ha deciso anche di rinviare di un anno il rifacimento della pista di atletica allo stadio. Anche le opere previste nel 2009 sono a rischio, infatti per via Wagner, Briantina, Monterosa, Piazza stazione, sono stati stanziati 2 milioni di euro, mentre solo l’anno scorso per le stesse opere di soldi ne erano stati previsti 2.750.000. Ne consegue che alcune di queste opere verranno tagliate, anche perché il bilancio del Comune dovrà prevedere di sborsare i 547.000 euro citati. Seregnoinform@ febbraio/marzo 2009 33 /comune/la parola ai partiti “ Giuseppina Minotti Francesco Mandarano Rifondazione Comunista Antonello Dell’Orto Per Seregno Democratica [email protected] [email protected] 5 azioni per Seregno Precariato, elezioni, pendolari, regime Precaria?...Torna a casa! Siamo spiacenti- le disse il padrone- ma la crisi non mi permette di confermarle il contratto. E’ un vero peccato perché la sua collaborazione è stata veramente preziosa ...” I padroni sono sempre così raffinati e addolorati quando ti cacciano via, lo si capisce dalla profonda ruga che solca la loro fronte! Una casa propria, una famiglia magari con bambini, un lavoro, sogni che non potranno realizzarsi e che per molti giovani, donne e uomini, si stanno allontanando sempre di più. Quante donne e quanti uomini insieme a mia figlia si sono sentiti dire questo oggi? Precaria ... torna a casa. Si riprende l’eterno errare fra colloqui e curricula spediti, agenzie di collocamento, dentro e fuori da negozi, uffici, ditte, fra sorrisi di circostanza e dinieghi. Stanno rubando il futuro ad un’intera generazione di giovani. Chi li ripagherà? PENDOLARI IN CONSIGLIO L’odissea ormai quotidiana dei pendolari seregnesi è stata portata all’attenzione del Consiglio Comunale dai consiglieri del PRC già ai primi di dicembre con un’interrogazione urgente. Martedì 3 febbraio è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno proposto dal gruppo consiliare del PRC che “impegna il Sindaco a contattare i suoi colleghi di Desio, Lissone, Monza per un’azione comune e decisa nei confronti di Trenitalia per cercare di eliminare i vari disservizi, ritardi prima di tutto, che subiscono giornalmente i pendolari.” RASSEGNA STAMPA Grazie alle sollecitazioni del gruppo consiliare del PRC, sul sito Web del Comune è possibile consultare una rassegna della stampa cittadina. SBARRAMENTO “VELTRUSCONIANO” ALLE ELEZIONI EUROPEE E’ stata approvata (con i voti di PD, IDV e PDL) la legge che introduce la soglia del 4% alle elezioni europee. Con questa decisione si cerca di escludere dal Parlamento le forze politiche più piccole (soprattutto comunisti, verdi, socialisti) ma sgradite sia al PDL sia al PD. Infatti, non esistono ragioni connesse alla “governabilità” perché il Parlamento Europeo ha solo compiti rappresentativi e non nomina alcun “governo”. Non c’è nemmeno un risparmio di spesa perché i rimborsi elettorali se li spartiranno i partiti che supereranno lo sbarramento. Il PRC farà comunque in modo di trasformare questa vigliaccata in un’opportunità di lotta politica e di successo elettorale per le proprie liste. SE QUESTO NON E’ REGIME, COS’E’? Leggi razziali, attacco alla CGIL, legittimazione delle “ronde padane”, obbligo di delazione per i medici, schedature, controllo della magistratura, leggi ad personam, decretazione d’urgenza quando le leggi non piacciono, controllo dell’informazione, militari usati per l’ordine pubblico, proposte di “leggi bavaglio” per Internet, … Governo Mussolini? No, governo Berlusconi. Come raggiungere il PRC e i consiglieri. Sito: www.brianzapopolare.it/prcbrianzaseregno Facebook:http://www.facebook.com/group.php?gid=20436379990 34 [email protected] febbraio/marzo 2009 Seregnoinform@ M olti non mi conosceranno, mi chiamo Antonello Dell’Orto, ho 37 anni, sposato, laureato in ingegneria per l’ambiente ed il territorio, libero professionista nel settore delle energie rinnovabili e dell’edilizia eco-sostenibile. Il 27 gennaio 2009 il Consiglio Comunale della città di Seregno ha accettato la mia candidatura a Consigliere Comunale, entrando a “surrogare” un collega che si era precedentemente dimesso. Dopo 20 anni di impegno sociale nelle associazioni di volontariato è la prima volta che ho l’onore di ricoprire un ruolo di Amministratore Pubblico, per di più come unico rappresentante della lista civica “Per Seregno Democratica”, che ha governato la città per i 10 anni che hanno preceduto l’attuale compagine di centro-destra. Rivolgo un doveroso ringraziamento alle elettrici e agli elettori che nel 2005 mi hanno concesso la loro preferenza ed ammetto che è pensando a loro che ho fatto questa scelta “gravosa” di mantenere vivo il simbolo che hanno scelto nella cabina elettorale. Vorrei rappresentare un punto di riferimento per tutte quelle ragazze e ragazzi, donne e uomini che sentono utile riconoscersi nelle seguenti “5 Azioni per Seregno”: 1) Sicurezza sociale (certificazione della qualità dell’aria che respiriamo e dell’acqua che beviamo; strade sicure per auto, ciclisti e pedoni; rivitalizzazione delle periferie anche nelle ore serali; 2) Tutela del patrimonio edilizio esistente (rivalorizzazione degli edifici civili ed industriali esistenti, evitando l’edificazione selvaggia, che ha creato più offerta di alloggi rispetto alla richiesta, facendo perdere di valore agli edifici “già esistenti” costruiti dai nostri nonni e padri); 3) Creazione di posti di lavoro “locali” (sostegno alle iniziative di ristrutturazione edilizia “di qualità”, all’applicazione di “energie rinnovabili” ed alla “mobilità sostenibile”, che offriranno tanti posti di lavoro qualificati e ben retribuiti; sviluppo del “Centro Commerciale all’aperto” più bello della Brianza, costituito dalle centinaia di negozi non solo nelle vie del centro storico, coinvolgendo anche le attività commerciale periferiche della città); 4) “Umanizzazione” delle relazioni (sviluppo dei “gruppi di coesione sociale” nei quartieri che promuovono eventi ludici e culturali, per far conoscere tra di loro le persone che spesso neanche si salutano, pur abitando sullo stesso pianerottolo); 5) Seregno città aperta (l’integrazione dei nativi e di tutti coloro che sono giunti in città per motivi di lavoro, affetti, studio è alla base della creazione di una città sana e felice. Per realizzare questi 5 obiettivi: “Io Vi recluto tutti!” (Harvey Milk-San Francisco, anni settanta). Per condividere idee e proposte, critiche costruttive ed insulti, gioie e dolori, per esservi più vicino dovete contattarmi a: a.dellorto@ tiscali.it (e-mail), antonelllo_d(skype), …e sto sperimentando il social network Facebook, accetto consigli d’uso!