Preghiera MARZO 2012 - Suore della Carità di Santa Giovanna

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Preghiera MARZO 2012 - Suore della Carità di Santa Giovanna
G. Ascoltiamo questa breve riflessione :
“L'opzione per i poveri è una componente della nostra fede in Cristo; come cristiani, discepoli e missionari, sappiamo che siamo chiamati a contemplare, nei volti sofferenti dei nostri fratelli, il volto di Cristo; e Cristo
ci ricorda che è lui che noi serviamo in essi: "I volti sofferenti dei poveri
sono i volti sofferenti di Cristo". Essi interpellano tutta la Chiesa, la sua
opera e la sua azione pastorale. Tutto ciò che si riferisce a Cristo ha a che
fare con i poveri e tutto ciò che tocca i poveri ha un riferimento a Cristo.
(Mt 25, 40). Papa Giovanni Paolo II ha sottolineato che questo testo biblico
"illumina il mistero di Cristo perché nel Cristo il grande si fa piccolo, il
forte si fa fragile, il ricco si fa povero".
G. Preghiere e impegno
"I volti sofferenti dei poveri sono i volti sofferenti di Cristo": lasciamo
risuonare in noi queste parole … per qualche momento e facciamole calare nella nostra vita …
Canto : Tutto quello che fai al fratello più piccolo,
Tu l’hai fatto a Me (bis)
Avevo fame mi hai dato il tuo pane
avevo sete mi hai dato da bere,
vieni che tuo è il Regno dei Cieli. Rit.: Tutto quello...
Ero straniero mi hai ospitato,
io ero nudo mi hai dato il vestito
vieni che tuo è il Regno dei cieli. Rit.: Tutto quello..
Ero malato mi hai visitato,
ero in prigione venisti a trovarmi.
vieni che tuo è il Regno dei cieli. Rit.: Tutto quello …
Preghiamo: “O misericordioso Gesù, .. Fatemi conoscere le vostre volontà, i vostri disegni e tutto quanto volete che io faccia; lo farò perché
fermamente credo di poter fare tutto col vostro aiuto e con la vostra grazia; credo anche che non posso fare nulla senza di voi, che sono solamente debolezza, peccato ed ignoranza. Ripongo tutto quanto nella vostra bontà paterna alla quale io mi affido completamente e per sempre.
Amen!
Gesù, Maria, Giuseppe, venite in mio soccorso.”
Preghiera di Santa Giovanna Antida (1821)
Canto finale a Maria
“Un ascolto profondo di Dio
e dei poveri ”
Guida: nella preghiera di questo mese chiediamo al Signore la grazia di
uno spirito e di un cuore aperti a "UN ASCOLTO PROFONDO DI DIO NEI
POVERI" . L’Evangelista Marco, nel suo Vangelo, presenta Gesù che
incontra la donna siro-fenicia (Mc 7, 24-30); possiamo dire che questa
donna aiuta Gesù a vincere le sue resistenze riguardanti il dialogo con
persone diverse, per cultura, razza, religione, per una visione diversa
dell’universo. Egli, di condizione divina, non ha avuto paura di
"ascoltare Dio in questa povera che si è avvicinata a Lui". Anche noi
siamo invitate ad allargare il nostro sguardo perché spesso ci crediamo
superiori agli altri, più saggi degli altri; siamo invitate ad incontrare il
povero e a lasciarci interrogare da lui, a lasciarci trasformare da lui.
Invochiamo lo Spirito con il canto
G. Accogliamo e ascoltiamo la Parola di Dio dal Vangelo secondo Marco
Mc 7, 24 - 30
« Partito di là, andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto.
Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. Questa donna era di lingua
greca e di origine siro-fenicia. Ella lo supplicava di scacciare il demonio
da sua figlia. Ed egli le rispondeva: "Lascia prima che si sazino i figli,
perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini".
Ma lei gli replicò: "Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano
le briciole dei figli".
Allora le disse: "Per questa tua parola, va': il demonio è uscito da tua
figlia".
Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se
n'era andato.»
G. Al tempo di Gesù, come oggi, gli esclusi erano numerosi, per ragioni reli-
giose o politiche. Le persone che non avevano i mezzi per conoscere o compiere ciò che l’osservanza religiosa imponeva, erano emarginate ed escluse, in
particolare le donne, gli ammalati, gli stranieri … Gli esclusi erano numerosi,
soprattutto tra i poveri!
G. Il Regno di Dio è per tutti. Nessuno può essere escluso: l’incontro con la
donna siro-fenicia provoca, apre uno spazio per una nuova convivialità, sostenuta dai valori di verità, di giustizia e di amore.
G. Facciamo silenzio affinché la Parola ci abiti e ci trasformi ...
Grazie a Vostra Eccellenza che ha pensato a farci stanziare una somma per
soddisfare tanti bisogni, mentre nutriamo fiducia nella continua e generosa carità, saremo infinitamente riconoscenti a Vostra Eccellenza ».
Pausa di riflessione
Il discepolo è colui che segue Cristo; seguire Cristo è identificarsi a
Lui; siamo identificati a Lui quando offriamo la nostra vita.
Nella nostra relazione con i poveri e di fronte a situazioni di povertà:
come ci situiamo in quanto discepoli di Cristo, come suore e Amici di
Giovanna Antida?
Canto:
G. Ascoltiamo Santa Giovanna Antida :
il 24 giugno 1813 Giovanna Antida scrisse una lettera al Ministro dell’Interno
del Regno di Napoli, nella quale espose, con molti dettagli “i soccorsi temporali e spirituali dati ai poveri”. (da Rey-Mermet; 3 a parte, capitolo VI, p. 325)
« Giunte presso gli ammalati e dopo aver fatto in modo di conquistarne la fiducia con modi rispettosi e ricchi di dolcezza e bontà, ci informeremo dei loro
bisogni e della loro malattia per porvi rimedio secondo le nostre possibilità.
All’occorrenza chiameremo al loro capezzale i medici ed i chirurghi, medicheremo le piaghe, prepareremo e procureremo i rimedi prescritti dai competenti , vigileremo, perché abbiamo a prendere i rimedi stessi; informeremo i
medici e i chirurghi sui progressi buoni o cattivi compiuti, del benessere o
malessere del malato.
Consulteremo i medici sulla dieta da seguire secondo il bisogno; prepareremo e daremo gli alimenti opportuni, e quando saranno nella condizione di
prendere cibi solidi, ne prepareremo e distribuiremo; ora sarà una minestra
preparata in un certo modo, ora la zuppa in un altro; somministreremo pane,
carne, vino, frutta e qualche dolce; all’occorrenza forniremo il combustibile,
faremo loro il letto e riassetteremo la camera quando nessuno potrà occuparsi
di loro, per quanto ci sarà possibile; se saremo impedite, pagheremo perché si
possa provvedere; quando i malati saranno privi di lettiera, ne acquisteremo e
procureremo anche degli abiti secondo i bisogni urgenti e le nostre possibilità;
quando i malati non avranno nessuno che possa assisterli, curarli di giorno e
di notte, troveremo chi potrà dedicarsi loro e penseremo al pagamento; quando si troveranno nelle necessità di farsi ricoverare in ospedale, saremo sollecite nel fare le pratiche per questo scopo; se non avranno nessuno che potrà portarveli, ci interesseremo noi e verseremo l’importo.
Preghiamo il Salmo 72 (71), 12-14; 17-19
Egli libererà il povero che grida
e il misero che non trova aiuto,
avrà pietà del debole e del povero
e salverà la vita dei suoi miseri.
Li riscatterà dalla violenza e dal sopruso,
sarà prezioso ai suoi occhi il loro sangue .
Vivrà e gli sarà dato oro di Arabia;
si pregherà per lui ogni giorno,
sarà benedetto per sempre.
Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole persista il suo nome.
In lui saranno benedette
tutte le stirpi della terra
e tutti i popoli lo diranno beato.
Benedetto il Signore, Dio di Israele,
egli solo compie prodigi.
E benedetto il suo nome glorioso per sempre,
della sua gloria sia piena tutta la terra.
Amen, amen.