ARACNE Il Rito della Tarantolata

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ARACNE Il Rito della Tarantolata
ARACNE
Il Rito della Tarantolata
[25’]
azione coreutico-musicale per danzatrice, fisarmonicista, supporto elettroacustico e video
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Aracne è un lavoro ispirato al rito della "Tarantolata", un rituale pagano di possessione
presente in Puglia da tempi antichissimi fino ai tardi anni ’70, che collega la penisola italiana a
quel circuito di fenomeni in cui la danza assume un ruolo preponderante nel curare lo
spirito, l’anima dell’individuo e nel connettere la collettività - come il Candomblé e i riti
africani.
Il rito si avvaleva di musicisti che, suonando una musica incessante e ritmica (la tarantella),
inducevano i “tarantolati” in uno stato di trance, per liberarsi dal veleno del ragno dal quale
sostenevano di essere stati morsi. Chi soffriva del male di vivere, infatti, cercava una via
d’uscita dalla depressione e dalla sofferenza psichica tramite il rito ed invocava la grazia del
Santo per la guarigione.
I movimenti della danzatrice richiamano quelli dei tarantolati, investiti da una pulsazione
ossessiva di una tarantella “rivisitata” e dall’incessante percussione di legni che suggerisce
un’analogia con simili rituali tribali africani.
La ricca ricerca musicale va a toccare i virtuosismi strumentali, così come i suoni
elettroacustici che fungono da potente collante e contenitore per la realizzazione del rituale.
Il materiale video è tratto da un documentario originale sul Tarantismo girato nel Salento da
Gianfranco Mingozzi, in collaborazione con etnografo Ernesto De Martino negli anni ’60.
coreografia, danza, video-editing Kathleen Delaney
musica di Claudio Jacomucci
film originale “La Terra del Rimorso” (1961) Gianfranco Mingozzi / Ernesto De Martino
[Produzione KDDC 2010 con il supporto di PIGINI Accordions, Castelfidardo, Italy]
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http://www.youtube.com/watch?v=0hBiTXU24dc (trailer)
http://www.youtube.com/watch?v=Iw8gfF9pKPU (parte II e III)
TENSEGRITY
[25’]
per 4 danzatori e 8 fisarmonicisti
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Tensegrity è un'opera cinetico-musicale basata sull'idea dell'interdipendenza tra gli elementi
visuali e quelli auditivi, e sul principio di “tensional integrity” per cui tutto il sistema si regge
su assi portanti e su strutture mobili che mantengono questo tutto insieme.
Gli assi portanti sono 8 fisarmonicisti, che siedono ai lati di un ottagono. Gli elementi mobili
i quattro performers/danzatori al centro.
Ogni movimento dei quattro danzatori, assolutamente interdipendenti l'uno dall'altro,
influenzeranno l'accadere musicale secondo un sistema di segni/movimenti cui
corrispondono dei pattern sonori, ideati e composti da Claudio Jacomucci.
Ogni musicista reagisce alle scelte dei danzatori, variando alcuni parametri musicali a seconda
della distanza tra sé ed i danzatori, oppure tra i danzatori stessi (contatto/non contatto).
Danzatori e musicisti diventano creature 'moventi e sonore' al tempo stesso.
partitura musicale, mappatura spaziale-sonora Claudio Jacomucci
scrittura coreografia Kathleen Delaney
[Produzione KDDC 2012 con il supporto di ICK Amsterdam Emio Greco, P. Scholten / Istituto Italiano di Cultura
Amsterdam]
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http://www.youtube.com/watch?v=ZAhH0km9oiE&feature=youtu.be (trailer) COOL MEMORIES
Omaggio a Jean Baudrillard
[30’]
azione coreutico-musicale per danzatrice, fisarmonica, supporto elettroacustico, immagini e
testo proiettati
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Questo lavoro nasce dalle riflessioni del filosofo francese Jean Baudrillard (1929-2007), sotto
forma di frammenti scritti, narrati e fotografie.
Danza, video, musica dal vivo ed elettronica, s'intrecciano sul filo del pensiero del filosofo Jean
Baudrillard, voce narrante fuori campo che collega un frammento e l'altro della performance.
A partire da una danza sospesa e seducente, che va a riempirsi di sfumature e dettagli, guidato
dalle associazioni sonore, lo spettatore viene condotto al cuore della "dichiarazione sull'artista"
fatta dal Baudrillard:
L’ artista è sempre vicino a compiere il delitto perfetto, che consiste nel non dire nulla. Ma se ne distacca, e
il suo lavoro è la traccia della sua imperfezione criminale. L'artista è colui che resiste, con tutte le sue
forze, all'urgenza fondamentale di non lasciare tracce".
La performance si basa su molte letture di Baudrillard, e in particolare cita i testi "The
Conspiracy of Art", testo sull'arte contemporanea e la performance e "The Perfect Crime.”
coreografia e danza di Kathleen Delaney
musica di Claudio Jacomucci
fotografie e testi di Jean Baudrillard
[Produzione KDDC 2007 con il supporto del Festival di Musica Elettroacustica “Synthese”, di Bourges, Francia]
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http://www.youtube.com/watch?v=YHPuCbycrAM
INFERNAL CIRCLES
Orfeo ed Euridice
[15’]
azione coreutico-musicale al buio, per fisarmonica, supporto elettroacustico, danzatrice e luci
portatili
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Infernal Circles è uno spettacolo di danza e musica sul Mito di Orfeo ed Euridice. Il Mito
dice che, mentre correva tra l’erba alta inseguita da un satiro, Euridice cadde morsa da una
vipera. Il suo corpo venne ritrovato da Orfeo, il suo promesso sposo. Egli pianse e suonò una
musica così toccante da commuovere gli dei degli Inferi, convincendoli a restituirgli
Euridice. Loro acconsentirono, a patto che egli non si voltasse lungo il tragitto a guardala fino
all’uscita dall’Inferno. Nell’ansia, preso dal panico e dalla paura, Orfeo si volta, perdendo il suo
amore, questa volta per sempre. In questo pezzo, abbiamo cercato di riprodurre le angosce e le
visioni che nel buio del percorso infernale hanno preso vita agli occhi di Orfeo e di Euridice.
La fisarmonica e i suoni pre-registrati creano il paesaggio sonoro dei gironi infernali. La
danzatrice si muove al buio, usando luci portatili, danzando, saltando, girando e compiendo
rapidi movimenti incessantemente per poi fermarsi a rivelare un dettaglio del corpo - un
occhio, un braccio - ed a creare suggestive ombre e giochi di luce.
Nella parte finale del pezzo, la danzatrice si muove lentamente compiendo delle rotazioni
come un derviscio e la sua ombra diventa protagonista, crea una visione poetica accentuata
dalla struggente citazione dell’aria Monteverdiana “Tu se’ morta”.
Questo lavoro è stato creato nel 2005 per una performance all’interno del Pozzo di San
Patrizio ad Orvieto (alla profondità di 60 metri) ed è stato successivamente rielaborato e
riadattato per la scena.
musica Claudio Jacomucci
coreografia e danza Kathleen Delaney
[Produzione KDDC 2010 con il supporto di Festival Venti Ascensionali, Laboratorio Teatro Orvieto]
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http://www.youtube.com/watch?v=nizFkYSqLMQ (solo musica)
curriculum vitae
Claudio Jacomucci, si è diplomato in fisarmonica classica al Conservatoire Nationale de Grenoble nel 1992
con la menzione "Médaille d'Or à l'unanimité". Ha studiato fisarmonica con Jean Luc Manca,Vladimir
Zubitsky e Mogens Ellegaard. Nel 2000 si è diplomato come insegnante di Tecnica Alexander all’Alexander
Technique Centre di Amsterdam. Nel 1998-99 ha studiato la musica classica dell’India del Sud (carnatica) al
Conservatorio Sweelinck di Amsterdam.
Ha vinto diversi concorsi internazionali come il Grand Prix International d Accordeón di St. Etienne (Francia
1988),Trofeo Mundial C.M.A. a Cuenca (Spagna 1990), Premio Cittá di Castelfidardo (Italia 1990) ed Arrasate
Hiria (Paesi Baschi 1994), Orpheus 2008 con “Wonderlands” ed Orpheus 2009 con “J.S.Bach” per il miglior
disco di fisarmonica classica.
Ha presentato prime esecuzione di brani di Luciano Berio, Franco Donatoni, Gyorgy Kurtag, Luis De Pablo,
Boris Porena, Mario Pagliarani, Lucio Garau, Gabriele Manca, Dimitri Nicolau, Fernando Mencherini,
Giorgio Tedde, Carlo Crivelli, Akemi Naito, Francoise Barriere, Maxim Seloujanov, Oliver Schneller, Paolo
Marzocchi, Riccardo Vaglini, Daniel Glaus, Rico Gubler (che spesso gli hanno dedicato) e di proprie
composizioni.
Ha suonato in Europa, USA, Turchia, Cina, Messico, Russia in numerosi festival e istituzioni come la Cornell
University (USA), Filarmonica di Berlino, Sala Oliver Messiaen (Parigi), Het Concertgebouw (Amsterdam),
Teatro alla Scala (Milano), Fondazione Gaudeamus (Amsterdam), Festival Synthese (Bourges), Nuova
Consonanza (Roma), Sala Chavez - Unam (Città del Messico), Accademia Sibelius (Helsinki), per citarne
alcuni.
Svolge un intensa attività come insegnante. E’ docente di fisarmonica al Conservatorio “L.D’Annunzio” di
Pescara e fondatore ed insegnante dell'Accademia Fisarmonicistica Italiana a Urbino. Ha tenuto masterclass
presso: Royal Academy of Music of London, Conservatorio Superiore di Parigi, Conservatorio di Barcelona,
Accademia Sibelius di Helsinki, Accademia Yoliztli di Città del Messico, Conservatorio di Tianjin,
Conservatorio di Xian (Cina), Accademia di Cracovia e Breslavia (Polonia), Conservatorio Artez di Enschede e
di Tilburg (Paesi Bassi), Conservatorio di Anversa (Belgio), Conservatorio “S.Cecilia” Roma.
Ha suonato, tra gli altri, con Francesco Dillon, Joel Rubin, Terry Riley, Stefano Scodanibbio, Michel Godard,
David Moss, Kálmán Balogh, Pierre Favre, AlterEgo e come solista con l'Orchestra del Teatro alla Scala
(Milano), Mahler Chamber Orchestra ,Orchestra Haydn (Bolzano), Filarmonica Marchigiana, Ostrobothnian
Chamber Orchestra (Finlandia), Sinfonietta del Teatro Lirico Cagliari, Orchestra della Radio Nazionale
Rumena, sotto la direzione di musicisti come David Robertson, Daniel Harding,Vittorio Parisi,Yoichi
Sugiyama, Ola Rudner.
Dal 2002 lavora con la coreografa e danzatrice Kathleen Delaney, esplorando le possibilità compositive tra
movimento e suono nei diversi aspetti: interazioni live, musica elettroacustica e video-dance.
Ha inciso per SchottWergo,W & B Music,Bridge Records,Stradivarius,Rivoalto,StileLibero,Ema
Records,Adatto Records, Blowout Records e registrato per Radio3 RAI, ORF, DeutschlandRadio, Canal
Clásico RNE2, Radio Vaticana, SFB, RSI, Radio Unam-Mexico, RadioFrance.
E’ regolarmente invitato come giurato ai concorsi internazionali per fisarmonica di Castelfidardo, Klingenthal,
Arrasate, Mosca.
Il suo libro "TECNICA I" sulla tecnica della fisarmonica è pubblicato da Bèrben in italiano, inglese e croato.
Ha pubblicato recentemente, insieme a Kathleen Delaney, il libro “Mastering Accordion Technique: a new
approach to accordion playing based on the Alexander Technique” (2013).
www.claudiojacomucci.com
Kathleen Delaney, danzatrice coreografa e insegnante di Tecnica Alexander
Si è laureata con lode al D.A.M.S. presso l'Università di Bologna nel 2005, e come insegnante di Tecnica
Alexander all’ATCA di Amsterdam.
Si esibisce e insegna in Italia, Svizzera, Francia, Germania, Regno Unito, Olanda, Belgio, Finlandia, Polonia,
Danimarca, Grecia, Lituania e Russia: Apollon Teatro Syros (GR); Biennale di Venezia Venezia (IT); Mantica
Festival Societas Raffaello Sanzio (IT); Suona Italiano, Conservatorio di Grenoble (FR); internazionale
Choreographic Arts Centre Amsterdam (NL), Istituto Italiano di Cultura Amsterdam (NL); PARTI Estate
Studio Bruxelles (B); Toolkit Festival di Venezia (IT); Filarmonica Samara & Tour (RU); sessioni Finalista /
Premio Ermo Colle, Parma (IT), Festival de Danse Antilope, La Chaux-des -Fondes, (CH), Accademia di
Musica di Cracovia (PL); Stoa Teatro Helsinki (FI), Festival des Artes Electro-Acoustique "Synthese", Bourges
(FR), Festival dei Saperi, Pavia (IT); Festival Ceresio Estate , Lugano (CH), La Via Lattea, Mendrisio (CH),
Teatro Comunale Lauro Rossi di Macerata (IT); Teatro Comunale di Cagli (IT); Danze d'Inverno, Firenze
(IT); Venti Ascensionali, Orvieto (IT) , Babele 3, Bari (IT); Lavori in Pelle, Ravenna (IT); Angelica Festival
Internazionale di Musica di Bologna (IT); Teatro Astori, Mogliano Veneto (IT); Teatro Lolli, Imola (IT);
Insegnante ospite presso: Middlesex University di Londra (Regno Unito); Hogeschool voor de Kunsten,
Amsterdam (NL), Accademia di Danza, Vilnius (LT); Herentals Accademia di Musica e Teatro (B),
Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli (IT); Conservatorio "L. D'Annunzio ", Pescara (IT); Conservatorio
Reale Artesis, Antwerpen (B), The Art of Movement Festival, Yaroslavl (RU); Dansdrift, Den Haag (NL); IALS
di Roma (IT); ArtEZ Academy, Arnhem (NL ).
Ha creato coreografie su musiche di John Zorn (Road Runner, 2002), John Cage (In a Landscape, 2004), Igor
Stravinsky (Petrushka, 2005), Hildegard von Bingen (Apparizione di Hildegarda, 2005), Tarquinio Merula (Hor
ch'è tempo di dormire, 2006), C.Ives (La domanda Ununswered, 2012), JS Bach (Allemande, Suite inglese n.3
808, 2013), A.Louie (cicli della Terra, 2013), M.Ravel (Pavane pour une Enfante défunte, 2013), e opere
originali create da Tristan Honsinger (Galleria S. Francesco, 2002), Claudio Jacomucci (Infernal Circles, 2005;
Cool Memories, 2008; Aracne, 2010: Il Fiore delle Mille e Una Nota, 2012; Tensegrity, 2012; Pisces, 2012),
Yuval Avital (Trialogo, 2007), Mario Pagliarani (Anton’s Tod, 2005; I bei Momenti, 2006).
Dal 2008 si interessa alla video-arte sperimentale, creando cortometraggi presentati a “Effetti di Movimento
II” (Roma), HangartFest (Pesaro), Bastimento Film Festival (Bologna) e all’Istituto Italiano di Cultura di
Amsterdam.
Ha tenuto conference presso IIAS, International Institute for Systems Research and Cybernetics, BadenBaden (2008), Università di Modena e Reggio Emilia (2006), Centro Internazionale di Linguistica e Semiotica
di Urbino (2008); IADMS, Associazione Internazionale per la Medicina e le Scienze della Danza (Den Haag /
New York, 2009). Ha pubblicato per DEGRES, Publication internationale trimestrelle, Brussels, Belgium “Live
dance, Dance Video and Transmedia Practices” .
Nel 2013 ha pubblicato il libro “Mastering Accordion Technique. A new approach to accordion playing based
on the Alexander Technique” scritto insieme al Prof. Claudio Jacomucci (Conservatorio" L. D'Annunzio "di
Pescara).
E’ insegnante di Tecnica Alexander al Conservatorio “V. Bellini” di Catania.
E’ co-direttore di Kathleen Delaney Danza Co. | Accademia Fisarmonicistica, una piattaforma di produzione
multimediale e una scuola di alta formazione per i musicisti basato sulla tecnica Alexander.
www.kathleendelaney.org