32 Cfr DVD n. 2 cap. 4 Doc. 47 RIFLESSIONE SULLA SESSUALITA

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32 Cfr DVD n. 2 cap. 4 Doc. 47 RIFLESSIONE SULLA SESSUALITA
Cfr DVD n. 2 cap. 4
Doc.
47
RIFLESSIONE SULLA SESSUALITA’
scritta da Nuccia per la Prof.sa Elisa Pizzi
Oggi si fa un gran parlare della sessualità, ma quasi sempre in modo scorretto e poco
educativo. La sessualità è un dono di Dio, come lo sono per noi gli occhi, le orecchie, le mani
e ogni parte del nostro corpo, a cui ciascun organo fornisce il suo contributo, al fine ultimo
della vita della persona. Come tutti i doni di Dio, la sessualità in sé è cosa buona. Essa
trasmette la vita, attraverso l’Amore. Stando così le cose, il rapporto sessuale, se viene
separato dalla vita e dall’amore, perde il proprio originario valore e si rivolge contro il cuore
dell’uomo, colpendolo violentemente a morte. Sesso e amore sono due cose diverse. Il sesso è
per soddisfare il piacere e gli istinti del proprio corpo. L’amore è donarsi all’altro, pur facendo
sesso, ma con la benedizione del Sacramento, e quindi viene valorizzato per il dono della vita.
Il sesso e la sessualità, (fuori del contesto della vita e dell’amore), rischiano di
trasformarsi in strumento di morte. L’amore è dono gratuito, è dono reciproco, che ha il
bisogno di manifestarsi e di espandersi all’infinito, fino a ricongiungersi all’autore stesso
della vita: è fondersi con Lui. Il corpo è tempo dello Spirito Santo e bisogna glorificare Dio
nel proprio corpo. Si tratta quindi di imparare l’arte di amare, che corrisponde all’arte di
donarsi. L’arte di amare dovrebbe iniziare in famiglia, la prima cellula della vita, il luogo
privilegiato dell’amore, inteso come dono gratuito, come dono reciproco. Purtroppo non
sempre la famiglia offre al bambino la possibilità di apprendere ad amare, perché spesso
manca l’esempio dell’amore tra i coniugi. Questa carenza d’amore viene supplita dal mondo
delle immagini, soprattutto le immagini dei messaggi televisivi, che vengono trasmesse ai
giovani senza alcun rispetto, oserei dire con violenza. Così, i ragazzi subiscono dall’esterno
un tipo di insegnamento, che è quasi contrario alla morale cristiana, e apprendono che la
sessualità è qualcosa da usare come oggetto, di cui si fa la propaganda, e che può essere
cambiato e buttato senza alcun problema. Ciò che conta è soddisfare il piacere, conquistare,
possedere qualcuno che diventa qualcosa. (Questo tipo di) amore miete vittime e si assiste
spesso alla rovina di ragazzi, che, bruciando le tappe della loro vita, perdono la speranza negli
anni in cui nasce la speranza. Ad una sessualità non matura sono collegati tanti drammi e
tante piaghe della società: la prostituzione, l’aborto, il divorzio…
Di fronte a tanto male bisogna assolutamente levare un argine, riflettere sul da farsi,
insegnare ai ragazzi la vera via dell’amore, della vita. Bisogna avere rispetto del proprio
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corpo, bisogna amarsi, bisogna prepararsi alla vocazione, che nasce in ciascuno di noi, per
essere in grado di dare tutto di sé, al momento giusto, per la riuscita della propria vita. Non si
gioca all’amore. Non è una cosa su cui scherzare. Perciò non svendete il vostro corpo, ma
custoditelo e fortificatelo con la purezza. Siate puri, Pregate Maria, la Vergine Immacolata, la
più pura delle creature. Chiedete a Lei il dono della fortezza, e invocate lo Spirito Santo,
perché non vi abbassiate mai ad un livello inferiore a quello a cui aspira il vostro cuore.
Così Sia.
P.S. Un altro pensiero: amare si può anche guardandosi negli occhi, tenersi per mano,
guardare il cielo azzurro… ecc.
NUCCIA
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