Divieto di pagamento in contanti dei canoni il Parlamen

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Divieto di pagamento in contanti dei canoni il Parlamen
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Divieto di pagamento in contanti dei canoni il Parlamento cancelli o modifichi una norma inutile e dannosa
ASPPI Nazionale
28 - 01 - 2014
Nell’ultima Legge di Stabilità e’ contenuta la norma che obbliga gli inquilini del settore abitativo a pagare i canoni con mezzi
diversi dal contante (assegni, bonifici o altro). La norma e’ stata introdotta per garantire la ‘tracciabilità’ dei pagamenti ed in
questo modo (ha supposto il legislatore) contrastare l’evasione
fiscale.
Mai norma fu più inutile per conseguire questo obiettivo: chi
evade non registra il contratto o lo registra per importi inferiori
al reale; chi lo fa continuerà a percepire in contanti tutto o parte dell’affitto e non sarà minimamente toccato da questa norma
avendo già ignorato la norma principale che prevede l’obbligo di
fedele registrazione a carico di ambedue i contraenti e che contempla, per altro, sanzioni pesantissime per il locatore che non la
rispetta. La norma quindi, con tutta evidenza, riguarda solo chi
ha registrato il contratto e paga regolarmente le tasse. Inoltre, se
si credeva nell’efficacia di questa norma perché limitarla solo al
settore abitativo? Le locazioni per usi diversi (uffici, capannoni,
negozi) non sono interessate da fenomeni di evasione?
Con tutta evidenza si è trattato di una svista da parte del Legislatore che bene farebbe a correggerla.
La norma infatti sta creando disagi gravi (che si ripercuotono
inevitabilmente sui locatori) in quella parte di inquilini che non
dispongono di un conto corrente bancario o postale e che sono
costretti ad aprirne uno solo per adempiere questo obbligo: si
tratta per gran parte di anziani o cittadini extracomunitari che
costituiscono una parte non irrilevante degli inquilini. Quindi,
delle due l’una: o il Parlamento cancella la norma (riconoscendo l’errore) o prevede un abbattimento dei costi per coloro che
devono aprire conti correnti solo per questa finalità (una norma
potrebbe prevedere un accordo a questo fine con ABI o Poste Italiane). Se non si facesse nemmeno questo la sensazione che il fine
di questa norma sia quello di fare un regalo alle banche o a Poste
Italiane si farebbe inevitabilmente strada.
Altre sono le vie per combattere efficacemente l’evasione: la nostra Associazione non ha mai mancato di indicarle con chiarezza
a Governo e Parlamento.
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