Suddendorf e C PDF

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Ar9coli sul MENTAL TIME TRAVEL Suddendorf, T. & Corballis, M. C. 1997 Mental 9me travel and the evolu9on of the human mind. Genet. Soc. Gen. Psychol. Monogr. 123, 133–167. Suddendorf, T. 2006 Foresight and evolu9on of the human mind. Science 312, 1006 –1007. Suddendorf, T. & Corballis, M. C. 2007 The evolu9on of foresight (previsione): what is mental 9me travel and is it unique to humans? Behav. Brain Sci. 30, 299 – 313. Suddendorf, T. & Corballis, M. C. 2008 New evidence for animal foresight? Anim. Behav. 75, e1–e3. Suddendorf T., Addis D.R., Corballis M., Mental 9me travel and the shaping of the human mind, Phil. Trans. R. Soc. B 2009 364, 1317-­‐1324 Suddendorf, T., Corballis, M. C. & Collier-­‐Baker, E. In press. How great is great ape foresight. Anim. Cogn. Suddendorf e Corballis (2007) Il Mental (me travel è la facoltà degli esseri umani di proie`arsi all’indietro nel tempo per rivivere (memoria episodica), o in avan9 per an9cipare gli even9 (Suddendorf e Corballis, 1997). La costruzione di even9 futuri potenziali potrebbe conferire vantaggio dal punto di vista evoluzionis9co (raccogliere da9 sulle flu`uazioni nella disponibilità di cibo per essere al posto giusto nel momento giusto o modificare aevamente il proprio ambiente per costruirsi una nicchia abita9va, come le dighe dei castori). Il comportamento is9n9vo dire`o a uno scopo (goal) nell’animale che accumula cibo per l’inverno, anche se non ne ha ancora sperimentato uno, è rigido e i cambiamen9 clima9ci potrebbero aver premiato la flessibilità. Tra i sistemi di memoria, che differiscono nel modo di provvedere al futuro, ipotesi che il Mental (me travel sia il più flessibile e quello evolutosi in epoca più recente. Negli animali non umani, potrebbero mancare dei meccanismi sussidiari. Gli organismi possono avere sistemi perceevi sofis9ca9 per seguire l’informazione temporale e sistemi di azione rigidi o viceversa. Il legame tra i due può essere dire`o, bo/om-­‐up, o top-­‐down, cioè mediato dalla rappresentazione mentale, come la memoria dichiara9va che perme`e il decoupling dalla percezione a`uale, per guidare l’azione indipendentemente da essa e flessibilmente. Negli umani ques9 ricordi esplici9 o dichiara9vi sono coscien9 e almeno in parte verbalizzabili. A beaver dams a stram Verso una definizione La memoria episodica ha accesso a even9 sperimenta9 personalmente, con la qualità fenomenologica del ricordo (remembering) ovvero ciò che Tulving ha chiamato consapevolezza autonoe9ca o conoscenza di sé, come la recollec(on di dove e quando ho imparato la formula dell’acqua H2O, che è diverso dal sapere la formula, o che Wellington è la capitale della Nuova Zelanda (gli autori sono neozelandesi). La memoria episodica non riguarda le regolarità (come quella implicita e procedurale) ma ricostruisce le par9colarità degli even9 specifici che sono accadu9 all’individuo. Come iden9ficare l’eventuale presenza di Mental (me travel negli animali che non possono esprimere le loro esperienze mediante linguaggio? In base alla definizione originaria di Tulving (1972) della memoria episodica come “che cosa è accaduto, dove e quando” è stato individuato il criterio www (WHAT, WHERE and WHEN) Se un animale mostra di sapere cosa ha cacciato, dove e quando, ciò significa che ha viaggiato mentalmente? È necessario ma non è sufficiente senza esperienza fenomenica del recupero episodico, che è privata e semmai definibile con criteri neurofisiologici. Per evolversi deve aver giocato un ruolo nella fitness ada`a9va della specie e qui è il viaggio mentale nel futuro (animale che sa che cibo ritroverà, dove e quando) che dovrebbe aver avuto il ruolo primario, con la memoria episodica sussidiaria. Il MTT nel futuro Gli animali che nascondono provviste, fanno scorte di cibo per sé e per i piccoli, come cer9 mammiferi e uccelli, hanno bisogno di memoria e sono orienta9 al consumo futuro, ma ciò non implica che abbiano piani esplici9 e il comportamento sembra basato su predisposizioni is9n9ve. Test: insegnando alla ghiandaia a nascondere i cibo so`o una luce verde o rossa (e allora potrà recuperarlo solo aspe`ando un giorno) dovrebbe scegliere vermi freschi nel primo caso e noci (non deperibili) nel secondo, ma non lo fa. Evidenze di comportamen9 di prevenzione del furto (pilfering): rinascondono se le vede un conspecifico dominante e se hanno a loro volta rubacchiato il cibo. Corvi della Caledonia imparano l’uso di strumen9 e ci sono prove di trasmissione sociale, ma anche di acquisizione di predisposizione ereditaria a farlo. Sia la memoria episodic-­‐like degli animali sia l’orientamento al futuro non equivalgono al Mental (me travel flessibile degli umani, che ha accesso ai sistemi di memoria, in par9colare episodica, per immaginare scenari possibili nel futuro e rispondere flessibilmente. L’ipotesi di Bichof-­‐Köhler (1985) Gli animali non umani sarebbero incapaci di differenziare i propri sta9 di bisogno futuri da quelli a`uali. Ges9scono bisogni futuri mediante comportamen9 is9n9vi, ad esempio quello di far provviste di cibo. Ma i bambini verso i qua`ro anni mostrano di an9cipare flessibilmente i propri bisogni futuri. Test non verbali: si controlla che non ci sia a`ualmente il bisogno (che l’animale non sia assetato, dandogli da bere, per esempio) e gli si offre l’opportunità di procurarsi da bere per una situazione futura che me`a sete. Se lo stesso animale supera il test per diversi bisogni (fame, temperatura ecc.) e in diversi contes9 (luoghi, intervalli temporali), ciò disconfermerebbe l’ipotesi di Bichof-­‐Köhler. Mulcahy e Call (2006) hanno insegnato a bonobo e orangutan a o`enere uva con uno strumento, poi hanno bloccato il disposi9vo e dato scelta fra due strumen9 adae e sei inadae, che potevano portare in una sala d’a`esa dalla quale si vedeva il disposi9vo. Un’ora dopo l’animale aveva di nuovo accesso alla stanza del test e al disposi9vo e, in 7 prove su 16 in media, le scimmie sceglievano uno strumento ada`o e lo riportavano un’ora dopo per o`enere l’uva. C’erano molte differenze individuali e un orango superò il test 16 volte su 17 (un Sultano, v. Köhler 1917), Le due scimmie migliori superarono il test anche con un intervallo di tempo di un’intera no`e, e persino senza vedere il disposi9vo durante l’a`esa. Per escludere che associassero semplicemente lo strumento a una ricompensa, se veniva data loro l’uva senza perme`ergli di usare lo strumento giusto, la performance peggiorava. Ma Sudderdorf (2006) obie`ò che l’animale poteva aver imparato a tornare sempre con lo stesso strumento e ripetendo con nuovi soggee non si potè escludere l’associazione. Inoltre il desiderio di uva è lo stesso ora e in futuro. L’uomo e gli animali Occorre ulteriore ricerca per stabilire se gli animali abbiano capacità di Mental (me travel o suoi precursori, e non si può escluderlo. Sarebbe una sfida alla visione antropocentrica e modificherebbe radicalmente le implicazioni morali del tra`amento degli animali stessi (sapere che soffrono non solo qui ed ora, ma per ciò che può accader loro in futuro). Ci sono dei precursori: le grandi scimmie sanno immaginare sta9 del mondo alterna9vi, se vivono in gruppo, come gli scimpanzé, dovrebbero preoccuparsi del futuro degli altri membri e gli oranghi, arboricoli che si nutrono diversamente nei periodi dell’anno, avere schemi e percorsi alterna9vi. Ma il Mental (me travel umano, an9cipazione flessibile di even9 par9colari, comporta molteplici aspee e un tale dispendio di risorse cogni9ve, oltre a comportare rischi di aspe`a9ve deluse, da dover essere compensato con grandi vantaggi evoluzionis9ci. Componen9 del MTT nell’uomo (metafora del teatro, rifiutata da Denne`, 1992) The stage (il palcoscenico) spazio rappresentazionale per l’immaginazione, working memory, elaborazione mentale offline, mental play o rappresentazione secondaria. The playwright (il drammaturgo o commediografo) Database dichiara9vo accessibile top-­‐
down, applicazione ricorsiva di regole, The actor (l’a`ore) autocoscienza come di un a`ore che sa di poter essere visto in vari modi nel futuro. I prima9 si riconoscono allo specchio e sono capaci di inganno sociale. The set (la scenografia) Folk physics e locallizazione temporale degli even9, sembra mancare agli animali un senso del futuro temporalmente differenziato. The director (il regista) non c’è chiaroveggenza ma ripasso e valutazione. Ci vuole metacognizione e gli animali giocano ma non scelgono su cosa fare pra9ca in vista di uno specifico evento futuro (come ripassare la parte per lo spe`acolo). The execu9ve producer (il produ`ore) ci vuole controllo volontario e autoregolazione, nel senso di inibire la risposta in funzione di una ricompensa futura, e gli umani l’acquisiscono, fino al bias di previsione affeeva e alla memoria prospeeca. The broadcaster (giornalista radiotelevisivo) Il linguaggio non è necessario anche se esprime bene even9 lontani nello spazio e nel tempo e il MTT potrebbe esserne stato il prerequisito. Considerazioni evoluzionis9che La concezione del tempo derivante dalla possibilità del viaggio mentale perme`e all'uomo di collegare con relazioni causali s9moli lontani nel tempo e incredibilmente diversi. I topi sono limita9 alla comprensione di concordanze tra s9moli distan9 pochi secondi, o quando il condizionamento avviene tra s9moli parecchio lontani nel tempo è altamente specifico e rigido, come nel caso della nausea e dell'apprezzamento del gusto del cibo. Il viaggio mentale nel tempo ha mol9 cos9 di energia, ha risposte flessibili sogge`e ad errori, e la possibilità di proie`arsi nel futuro fa conoscere al sogge`o la necessità della sua morte. Ma i vantaggi evolu9vi che questa cara`eris9ca ha dato all'uomo sono notevoli: il lancio delle pietre e la costruzione di lance richiede una proge`ualità nella costruzione di utensili, e per l'u9lizzo del fuoco occorre proge`are la raccolta di legname e il mantenimento del fuoco. Potrebbe esserci stata tra le prime comunità di ominidi una compe9zione intra-­‐specifica e la possibilità di immaginare situazioni sociali future potrebbe essere stato un fa`ore decisivo (Compe9zione tra gruppo di ominidi, vi`oria sui Neanderthal grazie al linguaggio). T. Suddendorf et al., 2009 Il sistema della memoria episodica è implicato nel viaggio mentale nel futuro Doppia dissociazione tra memoria episodica e seman9ca: mol9 casi clinici di amnesia classica da danno all’ippocampo mostrano deficit episodico e memoria seman9ca preservata, ma ci sono anche pazien9 con deficit seman9co e memoria episodica inta`a, come nella demenza seman9ca: Tu`avia memoria episodica e seman9ca sono legate perché la codifica episodica dipende dai ricordi seman9ci già acquisi9 (Tulving, 2002) Ipotesi che il linguaggio umano si sia evoluto primariamente per la comunicazione di episodi, sia del passato, sia del futuro immaginato, sia in forma di fic(on. Evidenze neuropsicologiche e di neuroimaging Caso Clive Wearing, musicista amnesico con memoria seman9ca preservata e deficit di memoria episodica (Tulving 1983). Il libro della moglie, Forever today, del 2005, descrive come egli abbia con9nuamente l’impressione di essersi appena svegliato, o essere resuscitato. C.W. è incapace di ricordare even9 passa9 ma anche di immaginare even9 futuri, come altri pazien9 amnesici con danno bilaterale all’ippocampo. Studi PET (Okuda 2003, Addis e Schacter 2008) mostrano aevazione dell’ippocampo proporzionale alla distanza nel futuro di even9 immagina9 Studi fMRI (Addis et al. 2007; Schacter et al, 2007) hanno individuato un network che include regioni della corteccia prefrontale mediale, corteccia parietale laterale e mediale, lobi temporali laterali e mediali, incluso l’ippocampo, e si aeva allo stesso modo sia durante il ricordo di even9 passa9 sia durante la costruzione immagina9va di even9 futuri. Studi che trovano maggiore aevazione per gli even9 passa9 che per quelli futuri, sono inficia9 dal fa`o che li fanno costruire prima e poi ricordare durante lo scan. Il mental (me travel è unicamente umano? Sfida alla ricerca di psicologia animale: il cane che torna dove ha seppellito l’osso se lo ricorda o semplicemente sa dov’è? Una cosa è avere conoscenze seman9che su Parigi, un’altra usare la memoria episodica per immaginare possibili scenari e confrontarli per oemizzare il comportamento futuro e proge`are un viaggio a Parigi. Questa an9cipazione specifica e individualizzata di even9 futuri rende il comportamento umano estremamente flessibile. L’immaginazione e la previsione del futuro sono fallibili e ilcorreevo può essere cos9tuito dalla comunicazione delle esperienze altrui tramite il linguaggio, che potrebbe essersi coevouto insieme al MTT. The Gap: The Science of What Separates Us From Other Animals By Thomas Suddendorf Basic Books, 2014. “20 years of work in psychology and human evolu9on to argue for a unifying framework to explain the ascent of man…
the two quali9es that bridge the gap between ourselves and our nearest living rela9ves are….a capacity for imagina9ve storytelling and a unique ability to integrate ideas and ac9ons collabora9vely.”